insieme in cammino - Comune di Montevarchi

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insieme in cammino - Comune di Montevarchi
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
“Un libro, una penna
possono cambiare il mondo”
Malala Yousafzai
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
COMUNE DI MONTEVARCHI
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ00817
Albo regionale Toscana
4°
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
“INSIEME IN CAMMINO”
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
E. Educazione e promozione culturale:

09 Attività di tutoraggio scolastico

02 Animazione culturale verso minori

01 Centri di aggregazione (bambini, giovani, anziani)

12 Attività sportiva di carattere ludico o per disabili o finalizzata a processi di
inclusione
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NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
In Toscana il Comune di Montevarchi con i suoi 24.354 abitanti (dato al 02.10.2015) è il più popoloso della
provincia di Arezzo. Nel suo territorio ormai da anni è presente una notevole presenza di cittadini stranieri
3.760 (dato al 02.10.2015) e negli ultimi mesi di rifugiati politici (oltre 30). Se analizziamo i dati forniti
dall’Ufficio Anagrafe del Comune emerge che negli ultimi anni la popolazione straniera sembra in
diminuzione. Questo aspetto è solo superficiale poichè è aumentato notevolmente il numero di stranieri
che ha ottenuto la cittadinanza italiana in quanto possiede i requisiti previsti dalla nostra normativa.
Sicuramente una parte dei cittadini stranieri ha anche cambiato residenza o è ritornata nel paese di origine
a causa della crisi economica che ha coinvolto tutti indistintamente.
N. Cittadini
residenti a
Montevarchi
N. Cittadini
stranieri
residenti a
Montevarchi
N. Cittadini
stranieri
MINORI residenti
a Montevarchi
31.12.12
31.12.13
31.12.14
02.10.2015
24.641
24.522
24.454
24.354
3.930
3.869
3.829
3.760
925
923
912
911
Il progetto “INSIEME IN CAMMINO” si propone di realizzare un intervento educativo finalizzato a
promuovere l’inclusione nel contesto scolastico e aggregativo degli alunni con bisogni educativi speciali,
attraverso attività diversificate di tipo laboratoriale, ludico/sportivo e di informazione/orientamento delle
famiglie.
Si tratta nello specifico di minori con bisogni legati da diverse tipologie di difficoltà e/o disagio: diversa
abilità, disturbi evolutivi e dell’apprendimento, provenienza da contesti socio-culturali svantaggiati (per
esempio, provenienza da contesti socio-culturali marginali o a rischio oppure alunni di recente
immigrazione con difficoltà linguistiche e di integrazione) che si ripercuotono in maniera negativa sulla loro
esperienza scolastica e/o di inserimento nel gruppo dei pari al di fuori della scuola.
L’integrazione scolastica degli alunni stranieri o di alunni con disabilità costituisce un punto di forza del
nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti
gli alunni, a prescindere dalle loro diversità, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale.
La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue
attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte
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dal territorio
Spesso i minori stranieri extracomunitari giungono in Italia ad un’età tale che ha consentito loro di iniziare
studi regolari nel Paese d’origine; gli stranieri che immigrano maggiorenni, abbastanza comunemente,
hanno svolto una carriera scolastica che li ha portati, sempre nella loro terra d’origine, a conseguire livelli
di preparazione paragonabili al diploma di maturità o alla laurea (naturalmente, vi è in questi un’aspettativa
a far valere gli studi pregressi che però non sempre si concretizza).
E’ necessaria una grande solidarietà all’interno di un sistema dell’istruzione che è chiamato a servire una
società che sta diventando multietnica. E’ indispensabile a questo proposito una premessa: il disagio della
difficile integrazione non può essere fatto pagare alle famiglie, né a quelle che faticosamente si vanno
inserendo né a quelle che hanno radici sul territorio da secoli. C’è un’esigenza preliminare: non allontanare
nessun ragazzo dal suo contesto abitativo, non spostarlo oltre distanze ragionevoli. Inventare per i ragazzi
stranieri una categoria di soprannumerari non avrebbe senso e sarebbe anche offensivo. La politica della
«Bus school», sperimentata negli Usa in Stati del Sud negli anni Sessanta, con ragazzi bianchi trasferiti in
autobus verso scuole di quartieri neri e viceversa per favorire l’integrazione, non è certo applicabile a casa
nostra.
La nostra è una integrazione che parte dal cortile della scuola comune, e che si giova della naturale
capacità di mediazione che i bambini hanno, italiani e stranieri, nei confronti degli adulti. I bambini stranieri,
velocissimi nell’apprendere l’italiano e perfino il dialetto del luogo, sono di solito i migliori operatori culturali
di una convivenza pacifica, fanno da traduttori ai loro genitori e ai loro nonni e spesso lentamente li
invitano ad accettare i costumi del luogo.
Il bambino straniero immigrato si deve inserire in un contesto completamente nuovo. E’ evidente il
cambiamento radicale dei modi di vita, di ambiente, cultura, abitudini vissuto da questi bambini nel
momento in cui approdano ad una realtà profondamente diversa da quella del paese di provenienza.
Talvolta, oltre al contesto sociale e culturale, cambia anche l’ambiente famigliare e affettivo (è frequente il
caso di bambini che hanno vissuto con i nonni nel paese d’origine ed ora si ricongiungono con i genitori..).
I bambini stranieri neo arrivati quasi sempre non sanno una parola d’italiano. E’ difficoltoso l’approccio
iniziale, la prima comunicazione. Il bambino straniero ha dunque, innanzi tutto, bisogno di accoglienza,
necessità di adattarsi alla nuova situazione e di integrarsi nella classe di inserimento; ha bisogno di
apprendere la lingua italiana (alfabetizzazione) come lingua d’uso quotidiano e di scolarità, per poter
comunicare e interagire con gli altri bambini, gli insegnanti, gli adulti (in ambito famigliare si continua a
parlare, abitualmente, la lingua d’origine..).
Ha bisogno di strumenti per l’apprendimento, per lo studio, per orientarsi e per capire i contenuti di un
programma didattico e disciplinare che spesso è molto lontano dalla sua cultura. Si pone inoltre il problema
dell’inserimento in classe accanto a bambini italiani e di altre etnie e nazionalità, in una prospettiva
educativa che rispetti e salvaguardi le culture d’origine di ogni alunno. Tutte queste dinamiche creano
anche delle fragilità all’interno della famiglia ed è proprio a queste problematiche che si vuole dare un
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sostegno con questo progetto con l’offerta di un servizio pomeridiano extrascolastico che sia un aiuto
concreto alla famiglia per aiutarla nell’inserire il figlio nel contesto scolastico e sociale.
Se analizziamo la distribuzione della popolazione straniera all’interno del territorio del Comune di
Montevarchi emerge un dato significativo: abbiamo una grossa concentrazione nel cosiddetto “centro
storico” e in frazione Levane. Questo comporta anche una massiccia presenza di studenti stranieri nelle
scuole presenti all’interno di queste due zone, tanto che in una scuola la percentuale di alunni stranieri è
decisamente altissima (come risulta dalla tabella sottostante):
ZONE DELLA CITTA’
Zona
CENTRO
Levanella)
(compreso
Cittadini
stranieri
02/10/15
2035
Zona GIGLIO
579
Zona PESTELLO
217
Zona PEEP
451
Zona LEVANE
405
Zona MERCATALE
Zona RICASOLI
Altre FRAZIONI*
TOTALI
al
23
6
44
3760
4
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Scuola dell’infanzia a.s. 2015-2016 (dati forniti direttamente dai Comprensivi)
Istituto
I.C.-PETRARCA
I.C.-MOCHI
I.C.-MAGIOTTI
Plesso
ITALIANI
%
STRANIERI
%
Totale
complessivo
INFANZIA-IL PRATO
INFANZIA-V. EMANUELE II
INFANZIA-ISIDORO DEL
LUNGO
74
89
97,37%
97,80%
2
2
2,63%
2,20%
76
91
15
16,48%
76
83,52%
91
Totale
INFANZIA-FRATELLI GRIMM
INFANZIA-GIANNI RODARI
Totale
INFANZIA-STACCIA BURATTA
INFANZIA-GIGLIO
178
84
50
134
76
63
68,99%
70,59%
90,91%
77,01%
71,03%
76,83%
80
35
5
40
31
19
31,01%
29,41%
9,09%
22,99%
28,97%
23,17%
258
119
55
174
107
82
Totale
139
73,54%
50
26,46%
189
Scuola primaria a.s. 2015-2016 (dati forniti direttamente dai Comprensivi)
5
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Istituto
I.C.-PETRARCA
I.C.-MOCHI
I.C.-MAGIOTTI
Plesso
ITALIANI
%
STRANIERI
%
Totale
complessivo
PRIMARIA-GIOTTO
PRIMARIA-ISIDORO DEL
LUNGO
PRIMARIA-PESTELLO
96
90,57%
10
9,43%
106
69
161
47,59%
90,96%
76
16
52,41%
9,04%
145
177
Totale
PRIMARIA-F. MOCHI
PRIMARIA-G.MAZZINI
Totale
PRIMARIA-DON MILANI
PRIMARIA-L. DA VINCI
326
69
216
285
284
137
76,17%
89,61%
78,55%
80,97%
79,11%
76,97%
102
8
59
67
75
41
23,83%
10,39%
21,45%
19,03%
20,89%
23,03%
428
77
275
352
359
178
Totale
421
78,40%
116
21,60%
537
Scuola secondaria 1° grado a.s. 2015-2016 (dati forniti direttamente dai Comprensivi)
Plesso
ITALIANI
%
STRANIERI
%
Totale
complessivo
S.MED-PETRARCA
244
81,06%
57
18,94%
301
Totale
S.MED-MOCHI
Totale
SEC. I° GRADO-MAGIOTTI
244
150
150
163
81,06%
83,80%
83,80%
75,81%
57
29
29
52
18,94%
16,20%
16,20%
24,19%
301
179
179
215
Totale
163
75,81%
52
24,19%
215
Istituto
I.C.-PETRARCA
I.C. - MOCHI
I.C.-MAGIOTTI
Sia la tabella fornita dall’Ufficio Anagrafe sia quella contenente i dati degli alunni iscritti nell’a.s. 2015-2016
mettono in risalto due dati interessanti:

La popolazione straniera risiede prevalentemente nella zona centrale del Comune che coincide
sostanzialmente con il cosiddetto “centro storico” e in una frazione Levane caratterizzata dalla
presente di una interessante zona artigianale,

La scuola dell’infanzia e primaria presenti nel centro storico rispecchiano questa realtà infatti la
percentuale della presenza di studenti stranieri è molto alta (oltre il 50%nella primaria e dell’83%
nell’infanzia).
Sono dei dati che in certo senso pongono degli interrogativi soprattutto per l’organizzazione della scuola
stessa che deve fronteggiare una situazione così complessa e in continua trasformazione.
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Con il progetto “INSIEME IN CAMMINO” si vuole dare una risposta anche ad altre situazioni di svantaggio
che sempre più stanno diventando quasi una emergenza. Ci si riferisce agli alunni in situazione di
handicap e alle situazioni di instabilità familiare che incidono molto spesso sul percorso scolastico dei
bambini/ragazzi e che sfociano purtroppo nell’abbandono dello studio e della scuola.
Negli ultimi anni infatti si è verificata un’esplosione di certificazione di casi di disabilità in ogni grado
scolastico, dal nido alle scuole superiori.
Grazie ad una pluriennale azione di sensibilizzazione sulle tematiche, condotta dall’Amministrazione di
Montevarchi, sono venute in chiaro negli ultimi anni diverse situazioni non pienamente valutate in passato,
anche a causa del diniego di alcune famiglie alla formalizzazione delle situazioni di disabilità, situazioni
che, anche dietro un lavoro attento e congiunto con l’AUSL, si sono mostrate nella loro reale dimensione.
L’aumento della popolazione ha certamente portato incidenza sul numero assoluto dei casi di disabilità
evidenziati, ma il loro aumento è stato comunque ben più che proporzionale.
A questo si aggiunga la circostanza che, sia la relativamente recente generalizzazione dell’obbligo
scolastico oltre la terza media, che la mobilità delle famiglie e la varietà d’offerta per assolvere l’obbligo
scolastico, ha portato anche ad una frequenza fuori dal territorio comunale, con conseguente complessità
nel gestire il fenomeno.
Scopo del progetto è migliorare la qualità dell’integrazione del disabile sia nella scuola che nelle attività
post scolastiche, aumentandone l’autonomia individuale e la capacità di comunicazione, oltre alle
possibilità di conoscenza e frequentazione delle opportunità di territorio; si vuole favorire il benessere
psico-fisico mediante una prevenzione delle situazioni di disagio e l’attivazione di forme di integrazione dei
disabili nel contesto scolastico e sociale.
L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro sistema
educativo. La piena inclusione degli alunni con disabilità è un obiettivo che la scuola dell’autonomia
persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le
risorse offerte dal territorio.
Istituti Comprensivi di Montevarchi (dati a.s. 2015-2016)
HANDICAP
DSA
Istituto Comprensivo Petrarca
27
36
Istituto Comprensivo Magiotti
20
21
Istituto Comprensivo Mochi
34
15
81
72
totale
7
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
Le politiche educative devono sempre più confrontarsi e interrogarsi sugli effetti legati al fenomeno della
dispersione scolastica in modo che vengano promossi interventi concreti di prevenzione e di contenimento.
Il fenomeno della dispersione scolastica richiede infatti un intervento che sia in grado di pensare a livello
“di sistema”, e che allo stesso tempo si adatti a esigenze territoriali e sociali profondamente diverse.
Stando alle statistiche i ragazzi italiani abbandonano molto presto la scuola e molti lo fanno prima di aver
conseguito un titolo di studio superiore, così quasi la metà degli italiani ha solo la licenza media ed
un'obiettiva difficoltà a trovare lavoro.
La dispersione è pertanto un fenomeno complesso che comprende in sé aspetti diversi e che investe
l'intero contesto scolastico-formativo. Il termine dispersione scolastica sottolinea l'intrecciarsi di due
problemi: quello che riguarda il soggetto che si disperde e quello relativo al sistema che produce
dispersione. In ambito europeo, la Conferenza di Lisbona ha individuato nella riduzione della dispersione
uno dei cinque obiettivi che i Paesi membri dovranno raggiungere nel campo dell'istruzione. Significativi
sono i dati rilevati dall'indagine del Ministero della pubblica Istruzione che fanno emergere nella secondaria
di secondo grado come l'abbandono interessi prevalentemente il primo anno di corso; sono infatti, i primi
ingressi nel sistema scolastico e gli anni di passaggio da un ordine all'altro che costituiscono una soglia
critica nel percorso scolastico. Alla base dell'analisi sulle cause della dispersione e sul suo
dimensionamento, l'accento viene posto sulla questione dell'intreccio tra variabili soggettive e variabili
macro-sociali.
La dispersione scolastica è quindi come abbiamo evidenziato un fenomeno complesso, non riconducibile a
interpretazioni univoche di causa-effetto, ma va analizzato secondo un modello sistemico. E' necessaria
una visione integrata dei vari fattori che si correlano e interagiscono dove il focus resta sempre il successo
o l'insuccesso scolastico. Variabili che concorrono e favoriscono lo sviluppo della dispersione scolastica
sono:
• Condizione socio-culturale della famiglia;
• Irregolarità della carriera scolastica (causata da una assenza di individuazione di diagnosi di disturbo
specifico dell'apprendimento come la dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia);
• Dinamiche soggettive dello studente (emarginazione, demotivazione, bassa autostima)
• Difficoltà relazionali all'interno del gruppo (fenomeno del bullismo)
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NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
ISTITUTI SCOLASTICI nel Comune di Montevarchi
Ordine scuola
PROMOSSO
%
RESPINTO
%
RITIRATO
%
TRASFERITO
%
Totale
complessivo
ELEMENTARI
1243
98,0%
3
0,2%
5
0,4%
17
1,3%
1269
MEDIE
702
93,9%
28
3,7%
3
0,4%
15
2,0%
748
SUPERIORI
978
91,3%
73
6,8%
6
0,6%
14
1,3%
1071
TOTALE complessivo
2923
94,7%
104
3,4%
14
0,5%
46
1,5%
3088
ISTITUTI SCOLASTICI della provincia di AREZZO
Ordine scuola
PROMOSSO
%
RESPINTO
%
RITIRATO
%
TRASFERITO
%
Totale
complessivo
ELEMENTARE
14290
97,6%
55
0,4%
50
0,3%
248
1,7%
14643
MEDIA
8725
94,9%
281
3,1%
33
0,4%
159
1,7%
9198
SUPERIORE
13357
85,9%
1656
10,6%
348
2,2%
192
1,2%
15553
Totale complessivo
36372
92,3%
1992
5,1%
431
1,1%
599
1,5%
39394
(dati forniti dall’Osservatorio Scolastico Provinciale)
Molti dei ragazzi presentano aspetti di multiproblematicità socio-relazionali accompagnate in alcuni casi da
forme di povertà culturale ed economica del nucleo familiare di appartenenza, in altri da difficoltà
psicologiche del soggetto, spesso reattivo alla realtà familiare in cui vive.
Sicuramente una delle leve più efficaci per combattere e prevenire i fenomeni appena descritti è superare
le rigidità dei curricula scolastici per privilegiare strategie didattiche in grado di personalizzare l’offerta
formativa alle condizioni di ingresso del gruppo-aula e di individualizzare l’apprendimento in risposta alle
eventuali difficoltà del singolo. Con questo progetto si vuole dar vita al tutoraggio scolastico che è una delle
tecniche più efficaci per realizzare tali strategie e questo viene di regola praticato all’interno dei Centri
Educativi pomeridiani istituiti dal Comune di Montevarchi in cui i volontari del servizio civile si pongono
come supporto agli educatori al fine di creare un contesto in cui ciascuno possa recuperare e superare le
proprie difficoltà.
La possibilità di disporre di un Tutor incide efficacemente non solo sul sostegno, supporto e recupero
scolastico, ma anche su altri fattori come per esempio il rafforzamento delle risorse personali del minore.
Anche l’assenza o uno scarso livello di autostima, infatti, rappresenta un fattore che, più di altri, sembra
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NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
incidere sulla disaffezione verso gli studi e il relativo abbandono nel percorso scolastico.
Acquisire e sviluppare un proprio metodo di studio vicino ai propri stili cognitivi, per esempio, è una tecnica
efficace per aumentare, nel minore, la propria autostima. Un discreto livello di autostima è essenziale per
affrontare i problemi e le tensioni della vita e avere un’idea positiva e costruttiva rispetto al proprio futuro, il
"senso di autoefficacia" (cioè le convinzioni sulla propria efficacia personale) è necessario ad affrontare
con successo le richieste della vita e aumentare i propri livelli di self-control. Quindi, accanto al supporto e
recupero scolastico, uno dei risultati che si possono ottenere attraverso il tutoraggio è il miglioramento dei
livelli di autostima e di autoefficacia. Il Tutor, nel suo ruolo educativo e formativo, può essere la persona
più indicata per promuovere nel minore l'assunzione di comportamenti positivi che aiutano a prevenire le
varie espressioni del disagio e combattere la dispersione scolastica.
Come si accennava in precedenza, a tutte queste problematiche si aggiunge spessissimo una situazione
sociale che presenta vari aspetti di difficoltà e di disagio familiare, accompagnata da inadeguatezza od
impossibilità di alcune famiglie nel far fronte a tutte le necessità educative dei figli. Sono in aumento
situazioni più complesse che implicano il lavoro fuori casa delle madri, le famiglie monoparentali, le coppie
con figli senza legami familiari in zona, l’immigrazione extracomunitaria e non, il numero crescente di
nuclei familiari con difficoltà economiche e tutte quelle situazioni che necessitano di un sostegno
comunitario e sociale più rilevante. La presenza di fasce deboli nel mercato del lavoro, dovuta alla scarsa
di opportunità lavoro (sempre più precario), causa un impoverimento sempre più diffuso per cui sono in
sensibile aumento le famiglie al di sotto della soglia di povertà. La povertà deriva quindi da un divario
sempre più netto tra costo della vita e redditi da lavoro, genera forme di disagio che sfociano in crisi di
relazioni che mettono a repentaglio la sopravvivenza sociale dei singoli e dei loro familiari. Il concetto di
povertà non è quindi solo di ordine economico ma investe tutti gli aspetti dello stile di vita per cui conduce
non solo a prendere in considerazione i bisogni primari come l’istruzione, la sanità, la formazione e il
tempo libero, ma porta a prendere in considerazione una pluralità di fattori: la condizione economica del
nucleo familiare, fenomeni di disgregazione familiari e delle reti sociali e relazionali, il disagio culturale
(come l’abbandono scolastico), il disagio infantile collegato a situazioni familiari problematiche che si
riflettono sull’attenzione dedicata all’educazione dei figli, sulla capacità degli adulti all’assolvimento della
funzione genitoriale. Sono sempre più numerose le segnalazioni (da parte dei servizi educativi e scolastici
o da parte di associazioni del terzo settore) di bambini e ragazzi che vivono in condizioni di povertà e
marginalità sociale, che evidenziano comportamenti a rischio di devianza o che interrompono gli studi non
conseguendo pertanto l’obbligo scolastico. Meritano un’attenta riflessione anche i dati forniti dai Servizi
Sociali del Comune di Montevarchi:
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NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
SITUAZIONI IN CARICO ALL’UFFICIO DEL SERVIZIO
SOCIALE DEL COMUNE DI MONTEVARCHI
Famiglie italiane seguite per concessione buoni spesa
31
Famiglie straniere seguite per concessione buoni spesa
57
Famiglie italiane con richiesta interventi urgenti
43
Famiglie straniere con richiesta interventi urgenti
57
Minori italiani seguiti per contributo finalizzato ad un unico intervento
3
Minori stranieri seguiti per contributo finalizzato ad un unico intervento
7
Affidamento minori stranieri a strutture
3
Affidamento minori italiani a famiglie
1
Si aggiungono inoltre questi interventi:
ASSISTENZA DOMICILIARE NELLA FORMA INDIRETTA
Progetti individualizzati con educatore che segue il minore
0
ASSISTENZA DOMICILIARE NELLA FORMA DIRETTA
Minori italiani
25
Minori stranieri
6
(fonte dati: Servizio Sociale Comune di Montevarchi)
I Comuni del Valdarno (9), ormai da anni, progettano una serie di attività sia in ambito educativo che nel
sociale in cui sono coinvolti tutti i Comuni dando vita ad una rete istituzionale che coinvolge vari settori. A
questo proposito si evidenzia il ruolo della Conferenza dei Sindaci del Valdarno aretino referente per
numerosi progetti nel settore socio-educativo (infanzia adolescenza e famiglia, immigrati, disabilità,
anziani, dipendenze…). Per quanto riguarda l’istruzione è stata istituita la Conferenza Zonale
dell’Istruzione del Valdarno aretino, che comprende i Comuni di Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia,
Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini e di cui dal
2009 il Comune di Montevarchi è Comune capofila. I compiti della Conferenza Zonale dell’Istruzione
(istituita con Legge Regionale Toscana n.5 del 03/01/2005) vanno dalla predisposizione delle proposte per
i piani annuali di organizzazione della rete scolastica zonale, sulla base delle variazioni di carattere
quantitativo, qualitativo e del dimensionamento delle Istituzioni scolastiche della scuola dell’obbligo, alla
definizione concertata del P.E.Z., agli interventi educativi non formali degli adolescenti, dei giovani e degli
adulti. I Progetti Educativi Zonali (P.E.Z.), concepiti come risposta integrata ai bisogni dei territori,
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NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
permettono la realizzazione di attività rivolte ai bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni di età (infanzia ed
età scolare), compreso il sostegno e lo sviluppo del sistema dei servizi per l’infanzia, la promozione della
continuità educativa, dell’inclusione scolastica per disabili e per alunni con diversità di lingua e cultura di
provenienza e di esperienze educative e di socializzazione che integrino il tempo scuola.
Tra i 9 Comuni dell’area socio-sanitaria “Valdarno Aretino” nasce nel 2000 un progetto di interventi socioeducativi, denominato “La Rete del Ben-Essere” con l’obiettivo di creare, all’interno e fra i dieci comuni
della Conferenza dei Sindaci del Valdarno Aretino, una rete socio-educativa di supporto alla famiglia ed
alla scuola, per dare un sostegno nel percorso di crescita individuale del bambino e del ragazzo e
promuovere una cultura di tutela del minore che sia di aiuto all’integrazione e alla socializzazione. Il quadro
delle azioni previste mira essenzialmente alla realizzazione di interventi psico-socio-pedagogici di
prevenzione primaria del disagio, con l’obiettivo esplicito di lavorare con i bambini di età 6-14 anni in
situazioni di particolare difficoltà e rischio. Questo viene realizzato sia in maniera diretta, attraverso la
costituzione di centri socio-educativi per minori, sia indiretta, attraverso attività di formazione e consulenza
rivolte a tutti gli adulti. Il progetto riunisce tutte le realtà dei nove comuni del Valdarno aretino, permettendo
al contempo di adattarne la realizzazione, a seconda delle diverse situazioni ed esigenze. Infatti, ogni
Comune gestisce contesti di vita ed ambiti che differiscono tra loro, in base anche all’ampiezza ed alle
caratteristiche del territorio, alla numerosità della popolazione, alla presenza di immigrazione.
In attuazione del progetto, il Comune di Montevarchi ha attivato fin dal 2001 una serie di interventi volti a
sostenere i bambini nelle loro attività ed i genitori nello svolgimento del loro ruolo attraverso la promozione
di progetti socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza, con l’apertura di due Centri educativi per minori, “Il
Cerchio” a Montevarchi capoluogo, ed “Il Piccolo Principe” in frazione Levane.
Il progetto nasce e continua ad essere realizzato poiché risponde effettivamente alle esigenze delle
famiglie nella cura e nell'aiuto alla gestione ed all'educazione dei figli: il centro rispetta tali esigenze in
quanto è un luogo dove i minori possono ritrovare un ambiente positivo e sano; risponde ulteriormente ai
bisogni degli insegnanti, rispondendo alla necessità di essere sostenuti nello sviluppo della crescita
dell'alunno in generale e dell'alunno in difficoltà (emotive, sociali, familiari) in particolare.
I Centri prevedono attività per minori, in un contesto fortemente integrato, in cui partecipano:
 i Comuni, con figure specializzate di educatori professionali,
 le scuole,
 le associazioni culturali e di volontariato, parrocchie e società sportive,
mantenendo ed ampliando in questo modo l’idea progettuale di base della rete di servizi.
In questi anni il numero degli iscritti ha registrato un continuo incremento, segno questo della necessità di
potenziare questo tipo di attività, che si è configurata come un vero e proprio servizio per le famiglie
12
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
residenti nel Comune di Montevarchi e talvolta anche nei Comuni limitrofi (in particolare nella frazione di
Levane, che in parte è nel territorio del Comune di Bucine) che riconoscono nel servizio offerto da
Montevarchi un’occasione di socializzazione in un contesto positivamente connotato che garantisce alle
famiglie un supporto per lo svolgimento dei compiti di cura, caratterizzato da forti competenze in campo
educativo.
L’attività dei Centri educativi prevede la suddivisione degli interventi sui ragazzi, a seconda della scuola
frequentata. I Centri offrono così la possibilità di partecipare a momenti in cui si svolgono i compiti in
gruppo ed il tutoraggio scolastico, laboratori creativi, attività di animazione e socializzazione. Nel periodo
estivo, tale attività prosegue con l’organizzazione e lo svolgimento di Centri estivi, differenziati per le
diverse fasce d’età. In ognuno di questi contesti si riscontrano regolarmente un elevato numero di iscritti ed
una partecipazione duratura e continuativa dei ragazzi
A tal proposito, nell’anno scolastico 2013/2014, gli iscritti sono stati:
CENTRO SOCIO-EDUCATIVO “IL CERCHIO” – MONTEVARCHI
Anno Scolastico 2013/2014
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I
grado
n° iscritti
di cui:
n°
33
Stranieri
50
Disabili medio-lievi
8
Disabili gravi
1
In carico ai Servizi Sociali
25
35
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NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
CENTRO SOCIO-EDUCATIVO “IL PICCOLO PRINCIPE” – LEVANE
Anno Scolastico 2013/2014
n° iscritti
di cui:
n°
46
Stranieri
44
Disabili medio-lievi
5
Disabili gravi
2
In carico ai Servizi Sociali
10
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I
grado
21
Nell’ultimo anno scolastico 2014/2015, gli iscritti ai Centri erano:
CENTRO SOCIO-EDUCATIVO “IL CERCHIO” – MONTEVARCHI
Anno Scolastico 2014/2015
n° iscritti
di cui:
n°
Scuola Primaria
28
Stranieri
40
Disabili medio-lievi
6
Scuola Secondaria di I grado
39
Disabili gravi
1
In carico ai Servizi Sociali
18
14
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
CENTRO SOCIO-EDUCATIVO “IL PICCOLO PRINCIPE” – LEVANE
Anno Scolastico 2014/2015
n° iscritti
di cui:
n°
42
Stranieri
39
Scuola Primaria
4
Disabili medio-lievi
Scuola Secondaria di I grado
24
Disabili gravi
2
In carico ai Servizi Sociali
16
(fonte dati: Servizio Educazione, Istruzione e Formazione del Comune di Montevarchi).
Per l’anno 2015-2016 le iscrizioni ai centri educativi sono in corso.
L’organizzazione dei Centri socio-educativi prevede, all’interno dell’Amministrazione comunale, un
referente amministrativo, che si occupa della parte gestionale, amministrativa e contabile e, per i due
Centri, un educatore professionale, che è responsabile per quanto attiene alla parte educativa e che
svolge, inoltre, funzione di coordinamento delle attività.
I due centri sono gestiti con la collaborazione attiva e la partecipazione diretta di associazioni locali dopo
l’espletamento di un procedimento ad evidenza pubblica. Attualmente la gestione è affidata
all’Associazione di Promozione Sociale “Conkarma” di Cavriglia (AR).
Destinatari del Progetto:
I destinatari del progetto “INSIEME IN CAMMINO” sono i bambini ed i ragazzi (dai 6 ai 14 anni), che siano
residenti nel Comune di Montevarchi (2021 individui) e/o che frequentino le scuole del Comune.
Hanno la loro sede nel Comune di Montevarchi tre Istituti Comprensivi (“R. Magiotti”, “F. Mochi” e “F.
Petrarca”), che complessivamente contano:
15
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
-
n. 7 plessi di Scuola Primaria per un totale di n. 1317 alunni nell’anno scolastico 2015-2016;
-
n. 3 plessi di Scuola Secondaria di I grado per un totale di n. 695 alunni nell’anno scolastico 20152016.
I plessi scolastici sono dislocati in varie zone del capoluogo e nelle frazioni.
Il gruppo dei destinatari del progetto risulta così essere di oltre 2000 ragazzi che saranno i destinatari
complessivi del progetto “INSIEME IN CAMMINO”. Nello specifico i destinatari effettivamente coinvolti
saranno tutti i ragazzi compresi nel target di intervento che si iscriveranno ai due centri socio-educativi.
I vantaggi diretti di cui tali soggetti potranno beneficiare riguarderanno sia l’ambito più strettamente
scolastico che quello educativo nel suo complesso. Infatti, gli iscritti potranno frequentare le diverse attività
svolte all’interno dei centri socio-educativi e che riguardano nello specifico:

l’aiuto per lo svolgimento dei compiti scolastici in piccoli gruppi o individuale nei casi più
problematici ,

il tutoraggio e il sostegno linguistico per i minori stranieri,

lo studio assistito, la socializzazione e lo scambio tra pari,

i laboratori creativi e manuali.
Il complesso delle varie attività rispetta una filosofia di base che cerca di insegnare ai ragazzi come gestirsi
autonomamente nei propri impegni non soltanto scolastici, la convivenza pacifica ed il dialogo, la
conoscenza dell’altro come risorsa, il rispetto delle regole comunitarie, l’attenzione all’altro, la possibilità di
apprendere capacità manuali spesso inespresse.
Beneficiari del progetto:
-
famiglie
-
scuola
-
realtà associative locali
-
rete dei rapporti intergenerazionali
-
Servizio UFSMIA dell’Azienda USL 8 zona Valdarno
-
Servizio Sociale Comune di Montevarchi
Del progetto “INSIEME IN CAMMINO” beneficeranno in primis tutte le FAMIGLIE dei ragazzi che
prenderanno parte alle attività dei due centri socio-educativi, “Il Cerchio” ed “Il Piccolo Principe”, e più in
generale tutte le famiglie dei ragazzi che rientrano nel target interessato. Difatti, rispetto alle famiglie,
l’attuazione del suddetto progetto, consentirà di sgravare il compito dei genitori e dei nonni e rispondere
alle esigenze di quei nuclei che non hanno la possibilità di ricorrere all’aiuto di altri componenti nella
16
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
gestione quotidiana dei bambini. L’aiuto proposto riguarderà sia la custodia dei minori in momenti
pomeridiani in cui i familiari possono essere occupati in attività lavorative e di sostentamento, sia la
possibilità di supportare e far crescere i ragazzi nell’ambito delle proprie competenze scolastiche e sociali.
Oltre a loro, beneficeranno dei servizi attivati nei centri le SCUOLE e gli INSEGNANTI che qui operano. Si
è infatti creato negli anni un gruppo di lavoro costituito da esperti e rappresentanti dei vari Enti coinvolti
nell’educazione dei minori. Tale gruppo, che si incontra mensilmente, stende le linee guida da adottare poi
nelle attività dei centri socio-educativi, dialoga sulle situazioni di maggior disagio di alcuni minori inseriti, si
confronta sulla progettualità necessaria e riferisce, all’interno del proprio Ente con i colleghi, i progressi e le
attività svolte, raccogliendone i suggerimenti. In questo modo, i percorsi che verranno intrapresi con i
ragazzi all’interno dei centri, potranno essere di aiuto e di supporto anche al lavoro scolastico,
consentendo uno scambio proficuo e produttivo con gli insegnanti nel particolare e con la scuola in
generale e in più saranno mirati a cercare di colmare le difficoltà individuali.
I benefici della realizzazione di tale progetto ricadranno anche sulle REALTA’ ASSOCIATIVE LOCALI, in
quanto collaboratori esterni dell’Amministrazione comunale. In questo senso la collaborazione permetterà
ai vari soggetti di sviluppare una rete di contatti ed un elenco di buone pratiche di intervento e
cooperazione, fornendo poi un’ulteriore possibilità di stabilire anche nuovi vincoli di partneriato. Inoltre, al
termine dell’anno di Servizio Civile, i volontari, che avranno maturato a quel punto un’esperienza
significativa ed avranno incrementato le proprie abilità all’interno del progetto, potranno essere inseriti dalle
associazioni che prestano servizio all’interno dei centri socio-educativi stessi. Questo permetterà loro di
avvalersi di personale formato senza dover provvedere ad ulteriori oneri di formazione. In tal modo sarà
possibile anche incrementare il contributo che il volontariato darà alle attività del progetto e viceversa,
avvicinando nuovi soggetti giovani alle realtà del volontariato stesso.
7) Obiettivi del progetto:
OBIETTIVI GENERALI
Con il progetto “INSIEME IN CAMMINO” si vorrebbero costruire esperienze in cui i ragazzi possono
conoscere, apprendere ed elaborare un proprio bagaglio culturale sperimentandosi nel gioco,
nell’incontro e scambio con amici e con adulti che non sono insegnanti.
I laboratori che vengono attivati durante le ore pomeridiane cercano di essere occasioni in cui fare i
compiti con altri, non è solo un modo per annoiarsi meno e per essere aiutati, ma anche per collegare
esperienze emotive, contatti pratici con esplorazioni dentro i saperi.
In questi momenti si può giocare maggiormente la dimensione del piacere, dell’apprendere e della
scoperta conoscitiva immaginata con altri; si può forse fare i compiti appassionandosi un po’ perché
ciò che si studia, avviare colloqui sui saperi con altri, elaborare anche modi diversi per affrontare “il
peso” compito.
17
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
Fare i compiti con altri e con dei grandi “sensibili” può far sentire meno giudicati, meno valutati, si può
vedere che su una cosa devi chiedere aiuto ma su un’altra puoi offrire tu le tue conquiste (a volte può
far bene anche sentirsi nella “stessa barca”).
Questo diventa un grosso stimolo anche alla creatività e alla fiducia verso se stessi. I compiti
diventano talvolta anche un tramite relazionale, un po’ una scusa per avvicinare dei ragazzi e per
stare loro vicini anche su altri aspetti importanti.
All’interno del progetto un’importanza fondamentale ricopre il tema della relazione che si viene ad
instaurare con il bambino; in particolare gli operatori e i volontari del servizio civile hanno come
riferimento, all’interno del loro agire educativo, i seguenti punti:

ascolto: a questo proposito è importante lasciare sempre (all’inizio e alla fine delle attività) un
momento all’interno del quale i bambini abbiano la possibilità di raccontarsi. Nello specifico
viene utilizzato dagli operatori a dai volontari, per il momento dell’accoglienza e per quello del
saluto, il “cerchio”. Il cerchio rappresenta la posizione più democratica in quanto contiene il
principio dell’equidistanza. Tale situazione dà la possibilità a tutti i partecipanti di vedersi e di
trovarsi in una situazione ottimale per ascoltare e conversare. Il cerchio chiude, avvolge,
protegge e il bambino riceve in tal modo sicurezza. Allo stesso modo il tempo dedicato ai
racconti occupa uno spazio ben preciso all’interno delle attività in quanto il bambino si sente
“ascoltato”.

Comunicazione: la relazione è un continuo dare e ricevere; gli operatori e i volontari del
servizio civile intervengono ponendo domande, facendo osservazioni, mostrando attenzione e
interesse per quello che viene raccontato.

Attenzione e cura: il progetto prevede tra gli adulti e i piccoli partecipanti un rapporto stretto;
questo permette di far capire al bambino che l’adulto è lì per lui, se ne sta prendendo cura, che
non si è soli e che è bello potersi fidare dell’altro. Si accompagna il bambino nella
comprensione (di un testo, di una consegna…) affinché non si senta inadeguato di fronte alle
difficoltà.

Piacere del fare e del giocare insieme: il gioco rappresenta uno degli strumenti privilegiati in
quanto offre possibilità di conoscere, di esprimere le proprie emozioni, di sperimentare la
sconfitta e la vittoria. Attraverso il gioco ci si confronta con il rispetto delle regole, si tiene conto
della diversità sperimentandosi in ruoli diversi. I bambini hanno la possibilità di fare esperienza
diretta con le cose e con i materiali, soddisfare la loro curiosità, chiedere e ricevere
spiegazioni.

Osservazione: dei comportamenti, degli atteggiamenti che i bambini assumono sia durante
l’esecuzione dei compiti, sia durante le attività dei vari laboratori. L’osservazione permette di
raccogliere dati di conoscenza sul gruppo, sull’ambiente, sul singolo bambino offrendo la
possibilità all’equipe di verificare percorsi, cogliere dinamiche relazionali, ipotizzare nuove
18
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
strategie d’intervento e definire obiettivi di miglioramento del servizio stesso.
OBIETTIVI SPECIFICI
Nello specifico con il progetto “INSIEME IN CAMMINO” si tratta di offrire, con l’intervento dei volontari
del Servizio Civile, un sostegno alla genitorialità attraverso spazi di aggregazione e di gioco per i
bambini della Scuola Primaria e secondaria di primo grado e un accompagnamento nel momento dei
compiti.
Infatti scopi specifici del progetto sono:
- Sostenere la famiglia nel difficile compito di educare un figlio
- Offrire un contesto aggregativo il cui protagonista sia il gruppo che agisce, in cui si prendano le
decisioni confrontando i punti di vista, in cui tutti abbiano un ruolo riconosciuto
- Offrire uno spazio per lo svolgimento dei compiti che sia un accompagnamento alle competenze
particolari richieste dalla scuola, ma anche una valorizzazione delle risorse di ognuno nei diversi modi
di apprendere e un’ulteriore occasione per sperimentare la dimensione del gruppo
- Identificare il servizio come risorsa dell’intero territorio e non delle sole famiglie iscritte
- Favorire la partecipazione di tutte le componenti della comunità alla vita del servizio, condividere con
i genitori e le figure parentali coinvolte nell’educazione dei minori le responsabilità educative,
- Rappresentare un supporto nei confronti delle Istituzioni scolastiche e di tutti quei Servizi che hanno
in carico minor
L’inserimento di un congruo numero di volontari del Servizio Civile permetterà di aumentare la:
 % di studenti che possono beneficiare di un maggior numero di attività e laboratori rivolti
all’inserimento di studenti con difficoltà e stranieri,
 % di studenti che con lo studio “individualizzato” ottengono la promozione alla classe
successiva.
L’obiettivo sarà quindi ottenere una % inferiore di abbandono scolastico
-
Potrà essere anche valutata (ex post) la % dei giovani che rimangono come volontari
nell’Associazione che gestisce i Centri educativi rispetto a quelli selezionati e inseriti nel
Servizio Civile
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
19
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
Il progetto “INSIEME IN CAMMINO” si prefigge di raggiungere gli obiettivi sopra elencati avviando
una serie di attività e di pratiche idonee. Tutto ciò si realizzerà attraverso momenti distinti, ma
collegati tra di loro per obiettivi e metodologie organizzative:

attività durante tutta la durata dell’anno scolastico - ottobre /giugno

centri estivi - giugno/luglio.

partecipazione a eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale
Per ciò che concerne le attività realizzate durante tutto l’anno scolastico, esse si svolgono,
prevalentemente, nei due centri socio-educativi per minori “Il Cerchio” e “Il Piccolo Principe”, sedi
del progetto di Servizio Civile volontario.
Nei due centri sono svolte attività di extrascuola gestite dal personale del Comune di Montevarchi,
con la collaborazione degli operatori esperti in servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza
dell’Associazione di Promozione Sociale CONKARMA a cui il servizio è stato affidato a seguito di
una procedura di gara.
Le attività vengono svolte con questa scansione temporale:
1° TURNO
14:30 - 17:00
2° TURNO
17:00 – 19:00
TURNO UNICO
14:30 – 19:00
Con merenda
Dal lunedì al venerdì
Il progetto presso le sedi dei Centri prevede alcune attività specifiche:
a) il sostegno scolastico;
b) i laboratori;
c) le attività ludiche collettive.
a) Il sostegno scolastico è un’attività per far fronte ai bisogni di studio, anche attraverso interventi
individualizzati e metodologie didattiche creative (giochi didattici, apprendimento attraverso “il
fare”). Tutti gli interventi vengono individuati tramite un rapporto di costante collaborazione tra
l’Educatrice e gli insegnati curriculari.
I partecipanti saranno suddivisi in piccoli gruppi ed in luoghi diversi rispetto all’età ed alla classe
frequentata. Questi sono affiancati dal personale educativo dell’Associazione e dai volontari del
servizio civile in funzione di tutor. L’obiettivo è quello di aiutare gli studenti oltre che nelle attività
di recupero scolastico anche nel rafforzamento delle risorse del minore al fine di acquisire in
proprio metodo di studio.
20
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
b) I laboratori costituiscono un metodo di lavoro e di insegnamento che risponde al principio
pedagogico della ricerca-azione. Centrati su un compito di realtà, favoriscono l'operatività ed il
protagonismo degli alunni per il raggiungimento di un risultato comune, consentono inoltre di
proporre agli studenti opportunità di scelta che soddisfino interessi e bisogni e nel contempo
rispettino le loro abilità
Con l’attività laboratoriale si vuole coinvolgere educatori, volontari del servizio civile e studenti in
un processo di costruzione delle conoscenze e di sviluppo di abilità e competenze che tengano
conto delle variabili che influenzano i processi di insegnamento-apprendimento: le modalità con
le quali il materiale da apprendere viene strutturato; le interazioni che si svolgono tra allievo e
ambiente; le caratteristiche personali dell’allievo (ad esempio i processi e le strategie usate di
preferenza per la risoluzione di un compito); gli strumenti di valutazione. Essa si presenta
ancora
oggi
come
un
motivo
imprescindibile
per
superare
tradizionali
pratiche
di
insegnamento/apprendimento, per condurre al superamento di concezioni ancora fortemente
radicate nella nostra tradizione scolastica. Il laboratorio è un principio trasversale alla didattica,
come una metodologia didattica, che coinvolge attivamente educatori e studenti in percorsi di
ricerca,
spostando
la
centralità
dall’insegnamento
all’apprendimento
e
quindi
dal
“programma/contenuto” all’allievo.
c) Le attività ludiche collettive sono strettamente legate con i laboratori. Il momento del gioco e
dello svago contraddistingue ogni giornata in quanto quello della socializzazione è un momento
informale e prezioso per imparare a stare insieme, stare alle regole del gruppo, esprimere le
proprie idee, parlare di sé e conoscersi meglio. In realtà il gioco, in tutte le sue forme simboliche,
drammatiche, individuali, costruttive, scientifiche, assume una valenza educativa determinante
nel processo di evoluzione dall’infanzia all’età adulta: il gioco è per sua natura e per suo statuto
educante; è infatti attraverso di esso che il soggetto impara a conoscere il mondo, a
sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire le proprie emozioni, a scoprire
nuovi percorsi di autonomia e a sperimentare per tentativi ed errori le convinzioni sulle cose e
sugli altri. I giochi potranno realizzarsi anche negli spazi aperti della città al fine di favorire la
scoperta/riscoperta del quartiere e delle sue caratteristiche.
In alcune fasi delle attività dei laboratori potranno collaborare gruppi/associazioni che già
operano nel territorio.
Durante tutto l’anno scolastico l’operato dei Centri sarà affiancato da una serie di interventi capillari
a favore dei bambini attuati sul territorio, che comprenderà:
-
i trasporti sociali, per permettere la partecipazione alle diverse attività a
21
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
bambini che risiedono in zone particolarmente scomode o che hanno
situazioni familiari particolarmente svantaggiate;
-
le attività di animazione per i figli delle donne straniere, che frequentano, in
orario pomeridiano, i corsi di lingua italiana organizzati annualmente dal
comune di Montevarchi;
-
la realizzazione di corsi di Italiano Lingua 2 per i ragazzi stranieri che arrivano
ad anno scolastico già iniziato;
-
collaborazione per ciò che concerne i compiti di programmazione per le
attività scolastiche ed extrascolastiche facenti capo all’Ente;
-
attività di promozione delle attività rivolte ai bambini ed ai ragazzi del
territorio;
-
l’accompagnamento, lungo tragitti protetti e sicuri per i ragazzi delle scuole
primarie e secondarie di primo grado, dalla scuola al centro educativo;
Gli aspetti educativi del progetto sono curati dalla figura dell’educatore professionale, collaboratore
del Comune di Montevarchi, figura presente durante l’apertura dei Centri.
Tali attività risponderanno inoltre alle necessità dei nuclei familiari di condividere le responsabilità
educative, fornendo sia un servizio di custodia che un supporto educativo per lo svolgimento dei
compiti di cura. Ulteriormente, l’Amministrazione comunale propone corsi per genitori ed adulti che
trattano l’argomento dell’educazione dei minori e delle problematiche relative alla relazione
adulto/bambino (progetto rivolto alle famiglie con bambini con età 0-6 anni denominato “Il Sentiero”).
Mensilmente verranno poi realizzati incontri di programmazione e verifica a cui prenderanno parte i
rappresentanti dei vari Enti e Servizi coinvolti nella cura dei minori, tra cui la Scuola ed il Servizio
Sociale, oltre a gli educatori, agli amministratori locali ed ai rappresentanti delle associazioni.
Tra le attività organizzate dai Centri Educativi con la partecipazione dei volontari ci saranno una
serie di manifestazioni a carattere sportivo. Da sempre il Comune di Montevarchi ritiene lo sport
come un momento speciale di integrazione a tutti i livelli e per tutti i giovani. C’è infatti il bisogno di
aumentare i momenti aggregativi anche attraverso il coinvolgimento in attività sportive che
valorizzano la funzione riabilitativa (nel caso dell’handicap) e di integrazione. Con ciò si vuole
rendere consapevoli i giovani della pratica sportiva e dei valori ad essa collegati come momenti di
socializzazione in cui tutti sono dei “pari”.
Per quanto concerne i centri estivi, ormai da alcuni anni, il Comune di Montevarchi promuove attività
estive per bambini e ragazzi dai 6 ai 11 anni. Cercando di interpretare le diverse esigenze delle
famiglie il servizio è suddiviso in turni quindicinali per tutto il mese di luglio, dal lunedì al venerdì
22
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
dalle 8.00 alle 16.30 e comprende attività di animazione, gite, pasti e trasporti.
Il centro estivo si caratterizza quale spazio di accoglienza capace di rispondere in modo flessibile ai
bisogni educativi e ludici dei bambini, offrendo un servizio orientato al benessere e al divertimento.
Gli educatori, esperti ed appositamente formati, sono affiancati dai volontari del servizio civile e
propongono laboratori, giochi e attività adatte ai vari contesti e ai gruppi, inoltre, creano un clima di
sicurezza materiale ed affettivo per i bambini affinché questi possano esprimersi liberamente ed
essere stimolati alla scoperta/conoscenza.
Le attività previste pertanto sono: laboratori manuali, giochi di gruppo, giochi di conoscenza, di
cooperazione e coesione, animazione teatrale, animazione interculturale, animazione per la lettura,
attività sportiva (piscina e altre attività sportive…), escursioni per la conoscenza del territorio
Valdarnese.
Il Comune di Montevarchi, in collaborazione con gli istituti scolastici cittadini e le scuole paritarie
dell’infanzia, organizza una serie di eventi che animano la nostra città. La manifestazione “Di scuola
in scuola” è ormai da alcuni anni un appuntamento fisso. Durante questi giorni nella piazza
antistante il Palazzo Comunale gli alunni delle classi di ogni plesso presentano alle famiglie ed alla
comunità i loro lavori. La Festa è quindi un'importante momento di incontro fra la scuola, le famiglie
e tutta la realtà territoriale. Nello stesso periodo si svolgono anche delle manifestazioni sportive
volte a favorire l'accesso alla pratica sportiva di tutti gli studenti ma in particolare dei cittadini
migranti al fine di ridurre l'impatto delle barriere economiche, linguistiche, culturali o religiose che ne
ostacolano la partecipazione.
Il Comune di Montevarchi ha sempre sostenuto la valenza educativa dello sport, come strumento di
promozione della conoscenza reciproca e dell’inclusione; infatti attraverso il gioco di squadra, il
rispetto condiviso delle regole del gioco, il contatto fisico mediato dalle stesse regole, si impara a
collaborare per un obiettivo comune, a conoscere i propri limiti e rispettare i limiti altrui, a valorizzare
le risorse di ognuno e il contributo che ciascuno può dare al buon esito del gioco e a farsì che
l’esperienza della competizione sportiva sia sana, divertente e costruttiva per tutti.
Il progetto “Sport giocando” (finanziato dal Comune e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo) si
propone di difendere e tutelare il diritto allo sport e di favorire i processi di inclusione sociale
attraverso lo “sportpertutti” e l'interculturalità, avviando azioni con la diretta partecipazione di
cittadini/e stranieri, migranti di 1° e 2° generazione. Molto importante è il ruolo svolto dai volontari
del servizio civile durante le varie manifestazioni in quando affiancheranno non solo gli educatori
nello svolgimento delle varie attività ma avranno l’occasione di verificare i risultati delle loro azioni
svolte durante l’anno con gli studenti.
Risultati attesi
23
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
Dal punto di vista degli indicatori numerici il progetto si propone di raggiungere:



incremento del 10% del numero complessivo di iscritti alle attività di extrascuola
incremento del 20% del numero complessivo di iscritti alle attività estive
incremento del 20% della presenza di bambini immigrati nelle attività extrascolastiche
incremento del 50% della presenza di bambini immigrati nelle attività estive

incremento del 100% della presenza di bambini con disabilità medio-lieve nelle attività
extrascolastiche

incremento del 50% della presenza di bambini in carico al servizio sociale nelle attività di
extrascuola

abbassamento del rapporto operatore:bambino nelle attività di recupero scolastico (rapporto
attuale 1:5  rapporto atteso 1:3);

abbassamento del rapporto operatore:bambino nelle attività di sostegno linguistico (rapporto
attuale 1:5  rapporto atteso 1:2);

abbassamento del rapporto operatore:bambino nelle attività di animazione e laboratorio
(rapporto attuale 1:12  rapporto atteso 1:6).
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
COORDINAMENTO GENERALE DEL PROGETTO:

Dott.ssa Francesca Barucci – Dirigente del Settore SERVIZI ALLA PERSONA E ALLE
IMPRESE E PROGRAMMAZIONE TERRITORIO del Comune di Montevarchi
Nel dettaglio le figure del Servizio Educazione, Istruzione e Formazione coinvolte all’interno del
progetto sono le seguenti:
Dott.ssa Anna Marchi – Responsabile del Servizio Educazione, Istruzione e Formazione
Dott.ssa Ilaria Tanzi – Responsabile U.O. Attività Sportive
Per garantire il corretto svolgimento delle attività dei Centri per minori e delle attività correlate,
all’interno dell’Amministrazione comunale è presente un referente amministrativo, dipendente del
Comune, che si occupa della parte gestionale, amministrativa e contabile e tiene i contatti con gli
educatori presenti nei due Centri:
Chiara Resti – Istruttore amministrativo dipendente di ruolo del Comune di Montevarchi,
referente amministrativo contabile per il progetto – svolge il ruolo di Operatore Locale di Progetto ed
24
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
ha frequentato vari Corsi per Operatore Locale di Progetto negli anni 2008 (corso base), 2009, 2011
e 2014 (corso di aggiornamento).
Le figure coinvolte che lavorano all’interno del Servizio Sociale sono:

n. 5 Assistenti Sociali, che collaborano direttamente con i centri socio-educativi e con le
figure degli educatori per l’inserimento dei minori e per il monitoraggio dei progetti
individualizzati.
All’interno dei
Centri per minori gli aspetti educativi del progetto sono curati dalla figura dell’
educatore professionale del Comune di Montevarchi che si occuperà di:

coordinamento e verifica dell’andamento del progetto;

coordinamento del gruppo di operatori e dei volontari in Servizio Civile;

strutturazione e programmazione educativa delle attività;

inserimento dei bambini nel gruppo, con particolare attenzione per i bambini svantaggiati;

rapporti con le famiglie, con la scuola, con il servizio sociali e con le figure mediche e
sanitarie che hanno eventualmente in carico i bambini inseriti nelle attività;

formazione continua degli operatori e dei volontari in Servizio Civile.
Questo ruolo è stato ricoperto attualmente dalla

Dott.ssa Tiziana Bondi – Psicologa - Collaboratrice del Comune di Montevarchi. E’ stata tra
l’altro negli anni passati anche Operatore Locale di Progetto per il Centro “Il Piccolo
Principe”.
Per quanto riguarda la gestione dei due Centri Educativi questa è affidata attualmente, a seguito di
procedura pubblica, all’Associazione di Promozione Sociale Conkarma” di Cavriglia (AR), (vedi
Partner). L’Associazione si è avvalsa della professionalità di

n. 16 Operatori qualificati

Esperti esterni di cui si è avvalsa per la realizzazione delle specifiche attività di animazione e
e di
laboratorio (es. esperto informatico, esperto fotografo, …)
Inoltre sono presenti:

Gruppo Operativo Rete del Benessere, composto da n. 6 insegnanti dei tre Istituti
Comprensivi, n. 2 educatori professionali (referenti per i Centri), n. 1 Assistente Sociale, n. 1
Psicologa, n. 1 impiegato amministrativo.

Società Pluriservizi di Terranuova Bracciolini , che si occupa della fornitura della merenda ai
bambini che frequentano i Centri educativi.
25
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Ruolo, impiego ed orari dei Volontari del Servizio Civile Nazionale
I volontari forniti dal Servizio Civile Nazionale saranno impiegati in tutte le attività previste dal
progetto e precedentemente menzionate. In particolar modo prenderanno parte a tutto quello che
verrà realizzato nei Centri socio-educativi “Il Cerchio” ed “Il Piccolo Principe”, che operano in ambito
extra scolastico, nei Centri estivi, ed alle relative attività correlate come le manifestazioni che ogni
anno si svolgono a fine anno scolastico. Collaboreranno e affiancheranno il personale educativo e
comunale anche per la realizzazione di eventi sportivi organizzati dall’Ufficio Sport e dall’Ufficio P.I.
in quanto anche lo sport viene concepito come strumento ricreativo, di socializzazione, di crescita
culturale ed inclusione sociale oltre che di veicolo di valori umani e civili.
Nello specifico i volontari collaboreranno, supportando gli operatori, alle attività di sostegno
scolastico e compiti in gruppo, ai laboratori linguistici per bambini stranieri, alle attività laboratoriali e
creative, alla gestione giornaliera del gruppo di minori (compresi i momenti di arrivo e partenza, del
pranzo durante i mesi estivi e quello della distribuzione della merenda), alle uscite previste dal
planning periodico, ai momenti stabiliti di verifica e programmazione, sia rispetto all’andamento del
loro servizio che più in generale riferiti alle attività da realizzare in base al progetto.
Il loro ruolo sarà sempre e comunque di supporto ed affiancamento del personale
dell’Amministrazione comunale, di quello delle Associazioni e dei collaboratori esterni del Comune
stesso. Saranno ovviamente accompagnati durante tutto il loro percorso dalla figura dell’Operatore
Locale di Progetto (OLP), che fungerà da tramite in ogni contesto, costruendo un rapporto di fiducia
con loro e instaurando un passaggio continuo di competenze. Il fine ultimo è quello di realizzare un
canale comunicativo in grado di far crescere i volontari in competenze, capacità e abilità, come
accade in un rapporto di passaggio da maestro ad allievo.
Come richiesto a tutti gli altri operatori, parteciperanno alla formazione curata dagli educatori
professionali e da altre figure esperte, alla progettazione degli interventi, alla realizzazione delle
attività, alle verifiche in itinere delle attività e alla verifica finale del progetto. Collaboreranno inoltre
alla promozione e pubblicizzazione delle attività, al fine di garantirne la miglior riuscita.
Ferma restando la presenza degli educatori professionali e degli operatori delle Associazioni di
volontariato, l’impiego dei volontari in Servizio Civile consentirà di abbassare il rapporto
operatori/bambini, in particolare per quanto riguarda le attività di sostegno scolastico e linguistico
per i bambini stranieri e di inserimento di bambini con disabilità medio-lieve.
I rapporti che il nostro servizio riesce attualmente a conseguire sono infatti di 1 operatore ogni 5
bambini (1:5) per ciò che concerne l’attività di sostegno scolastico e compiti in gruppo e di 1
operatore ogni 12 bambini (1:12) per le attività di animazione e laboratori. L’inserimento dei
26
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
volontari del Servizio Civile consentirà quindi di abbassare notevolmente i rapporti e portarli a 1
operatore ogni 2/3 bambini per quanto riguarda il sostegno scolastico e quello linguistico e di 1
operatore ogni 5/6 bambini per le attività di animazione e laboratorio. Inoltre, l’inserimento dei
volontari consentirà anche di poter ampliare il numero di iscritti, permettendo ad un numero
maggiore di famiglie e di bambini di usufruire del servizio offerto dall’Amministrazione comunale,
rispondendo così in maniera più efficace alle esigenze riportate dalla comunità.
Aderendo al progetto “INSIEME IN CAMMINO”, i volontari avranno in questo modo la possibilità di
conoscere per intero le modalità attraverso cui si concepisce e si realizza un progetto educativo per
gruppi di minori della fascia 6-14 anni. Partecipando infatti alla formazione che l’Ente ha predisposto
per il gruppo e, seguendo poi passo dopo passo l’effettiva realizzazione del servizio, apprenderanno
modalità e tecniche indispensabili nell’attuazione e nella gestione di centri di aggregazione per
minori.
Per quanto riguarda i bambini stranieri, i volontari collaboreranno con il facilitatore linguistico alle
attività di sostegno linguistico e recupero scolastico previste, consentendo di attuare un piano
specifico per ogni bambino e di seguirlo singolarmente.
Il loro ruolo, come già detto in precedenza, sarà comunque sempre quello di affiancare l’educatore
professionale del Comune di Montevarchi e gli operatori delle Associazioni che collaborano alla
realizzazione del progetto in oggetto. I volontari non saranno mai soli nell’attuazione degli interventi,
ma collaboreranno attivamente con tutto il personale coinvolto e saranno coordinati dall’educatore
professionale e dagli Operatori Locali di Progetto.
Progressivi spazi di autonomia dei volontari saranno valutati dagli OLP, dall’educatore professionale
e dai responsabili del progetto, nel corso dei 12 mesi di servizio, tenendo conto delle capacità
apprese e delle competenze acquisite durante lo svolgimento del servizio stesso. Tale autonomia
verrà riconosciuta senza però ignorare la necessità di non lasciare i volontari soli nell’esecuzione
delle numerose attività.
Per quanto concerne gli orari, i volontari saranno impiegati in quelli nei quali si svolgono le attività
previste dal progetto. Durante l’anno scolastico il loro impiego sarà quindi stabilito prevalentemente
nella fascia pomeridiana, con orario che andrà dalle 14:00-14:30 alle 19:00-19:30, anche se non
esclusivamente, poiché durante i periodi di sospensione delle attività scolastiche le attività potranno
svolgersi o di mattina o di pomeriggio.
Il piano di attuazione del progetto, come in seguito esplicato, prevede una scansione temporale
delle azioni previste, che consente il progressivo inserimento dei volontari in Servizio Civile nei
gruppi di lavoro e la progressiva attuazione delle attività, secondo una sequenza coerente con i
livelli di formazione raggiunti dai volontari e la progressiva acquisizione di capacità di lavoro di
gruppo. All’interno di tale progetto, l’impiego dei volontari piano di attuazione:
27
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
PRIMA FASE
Accoglienza e prima formazione dei volontari – durata 1 mese
SECONDA FASE
Inserimento dei volontari del Servizio Civile nelle Attività dei Centri socio-educativi per minori “Il
Cerchio” ed “Il Piccolo Principe” – durata 7 mesi
TERZA FASE
Attivazione da parte del Comune di Montevarchi di ulteriori interventi e graduale inserimento dei
volontari del servizio civile in queste attività, in particolare l’accompagnamento, lungo tragitti protetti
e sicuri per i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, dalla scuola al centro
educativo - durata 5 mesi
QUARTA FASE
Chiusura delle attività svolte durante l’anno scolastico e programmazione delle attività estive –
durata 1 mese
QUINTA FASE
Attività nei Centri estivi residenziali e non residenziali, differenziati per le diverse fasce d’età e
Servizio di accompagnamento dei bambini sugli scuolabus in occasione dei Centri estivi – durata 3
mesi
SESTA FASE
Collaborazione per ciò che concerne i compiti di programmazione per le attività scolastiche ed
extrascolastiche facenti capo all’Ente e valutazione delle attività e del percorso svolto dai volontari –
durata 1 mese
Tempi di attuazione
FASE
1°
mese
2°
mese
3°
mese
4°
mese
5°
mese
6°
mese
7°
mese
8°
mese
9°
mese
10°
mese
11°
mese
12°
mese
I
II
III
IV
V
VI
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
6
0
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
28
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
0
12) Numero posti con solo vitto:
- Centro socio-educativo “Il Cerchio” – Montevarchi capoluogo
- Centro socio-educativo “Il Piccolo Principe” – frazione Levane
3
3
E’ prevista la fornitura del vitto quando il servizio viene prestato sia di mattina che di pomeriggio
(ovvero con orario spezzato) e quando il volontario svolga il servizio con orario continuato, quindi
anche durante l’orario del pasto.
Questo vale sia per i volontari residenti nel territorio comunale che per i volontari residenti in altri
comuni.
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
1400 ore annue
minimo 12 ore
settimanali
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Flessibilità oraria

Effettuazione di turni durante l’orario di servizio, anche in orario serale e prefestivo per progetti sperimentali o stagionali

Guida degli automezzi messi a disposizione dal Comune di Montevarchi

Disponibilità a prestare servizio in giorni festivi o prefestivi in caso di particolari
iniziative o manifestazioni organizzate dall’Ente collegate al progetto

Disponibilità a frequentare corsi di formazione, che l’Ente riterrà indispensabili
per la buona riuscita del progetto, anche in orari serali
29
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
Indirizzo
N. vol.
Cod.
per
ident. sede
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e
nome
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Data di
nascita
C.F.
Cognome e
nome
Data di
nascita
C.F.
09/04/1968
TNZLRI68D49F656Q
Vasarri Lia
16/04/1960
VSRLIA60D56F656S
03/05/1967
RSTCHR67E43H901
Vasarri Lia
16/04/1960
VSRLIA60D56F656S
c/o Scuola
Centro socio-
1
educativo “Il
Elementare “L. da
Montevarchi
Cerchio”
Vinci”
TANZI
25567
3
ILARIA
V.le Michelangelo,
Montevarchi
Centro socio-
2
educativo “Il Piccolo
Principe”,
Via Leona, 118
Montevarchi
52023 Levane
(Montevarchi)
RESTI
25564
CHIARA
Q
3
30
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di
diffusione del Servizio Civile per un minimo di 23 ore ciascuno, come di seguito
articolato.
I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo,
saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del
servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:
-
associazioni, precipuamente giovanili con cui il Comune di Montevarchi
organizza attività di informazione e promozione
-
luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, centri aggregativi,
etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria
attività istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 2 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i
volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie
alle conoscenze acquisite durante la formazione generale.
Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale
dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro
testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso
interviene.
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività
continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3
differenti fasi:
1. informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante,
precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate
modalità di comunicazione sociale)
2. sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati
interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani
tramite le associazioni suddette)
3. diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla
partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
La pubblicizzazione del presente progetto sarà curata in collaborazione con l’Ufficio
Relazioni con il Pubblico e l’Ufficio Stampa del Comune di Montevarchi.
La campagna di promozione prevederà le seguenti azioni:
-
conferenza stampa di presentazione del progetto;
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-
comunicati stampa su TV, radio e stampa locali e regionali;
-
manifesti e dépliants informativi a diffusione locale, provinciale e regionale;
-
lettera alle ragazze ed ai ragazzi nella fascia 20-26 anni residenti nel Comune
di Montevarchi – con estrazione a campione dalla banca dati anagrafe
comunale;
-
pubblicazione progetto sul sito internet del Comune.
In particolare il progetto, attraverso l’invio di manifesti e dépliants informativi, sarà
pubblicizzato presso:
-
Università degli Studi di Siena e di Firenze, comprese le sedi distaccate di
Arezzo e San Giovanni Valdarno
-
Informa Giovani della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana
-
Mailing-list dell’ufficio provinciale di GIOVANISI’
-
Centri di aggregazione e centri giovani
-
Associazioni di volontariato con sede nella Provincia di Arezzo e aree limitrofe
-
Portali internet rivolti ai giovani – di livello provinciale e regionale
-
Facebook
-
Twitter
-
www.valdarnopost.it
-
spazi di affissione pubblica del Comune di Montevarchi e dei Comuni limitrofi
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
La selezione dei volontari sarà effettuata con criteri autonomi ed a cura della
commissione individuata dall’Ente.
A tale commissione parteciperanno come esperti le seguenti figure professionali:
Psicologa, Informatico, dottore in materie umanistiche, dottore in Servizio sociale.
L’ Ente adotterà i seguenti criteri interni di selezione:
realizzazione di un incontro generale, antecedente ai colloqui di selezione, per
spiegare nel dettaglio quali saranno le attività concernenti il progetto, gli impegni
specifici per i volontari e tutto ciò che sarà inerente all’attuazione del progetto
stesso. Tale incontro introduttivo avrà lo scopo di chiarire eventuali questioni che i
giovani riterranno di dover approfondire.
Seguiranno all’incontro generale:
1. Somministrazione ai candidati di un test di cultura generale, basato su
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
informazioni di cultura linguistica, geografia, storia, logica, matematica di base,
educazione civica, nozioni utili al corretto svolgimento delle attività specifiche
inerenti al progetto.
2. Verifica delle competenze informatiche, riguardanti programmi di videoscrittura,
gestione di posta elettronica, navigazione in Internet, mediante prova pratica su
computer, al fine di poter stimare le capacità utili al corretto svolgimento delle
mansioni specifiche richieste dal progetto.
Tali prove assegneranno un punteggio pari a 30 punti totali, per un massimo di 15
per ogni specifica prova (punteggio minimo 18 punti totali).
Oltre alle due prove suddette, la commissione si avvarrà anche di ulteriori criteri di
valutazione per la selezione dei volontari in Servizio Civile Nazionale.
Nello specifico, i giovani potranno ottenere attraverso tali criteri di valutazione un
punteggio massimo di 110 punti totali, così ripartiti:

scheda di valutazione: minimo 36 punti e massimo 60 punti;
- pregressa esperienza presso l’Ente (massimo 60 punti)
- pregressa esperienza nello stesso o in analogo settore d’impiego (massimo 60
punti)
- idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto
(massimo 60 punti)
- condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto
(massimo 60 punti)
- disponibilità alla continuazione delle attività al termine del servizio (massimo 60
punti)
- motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario
(massimo 60 punti)
- interesse del candidato per l’acquisizione di particolari abilità e professionalità
previste dal progetto (massimo 60 punti)
- disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l’espletamento
del servizio (es. pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria, …)
(massimo 60 punti)
- particolari doti ed abilità umane possedute dal candidato (massimo 60 punti)
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- altri elementi di valutazione (massimo 60 punti)

precedenti esperienze (massimo 30 punti per un periodo massimo valutabile di
12 mesi):
- precedenti esperienze presso l’Ente che realizza il progetto (coefficiente 1,00 per
ogni mese o frazione superiore o uguale a 15 gg)
- precedenti esperienze nello stesso settore del progetto presso Enti diversi da
quello che realizza il progetto (coefficiente 0,75 per ogni mese o frazione superiore
o uguale a 15 gg)
- precedenti esperienze in un settore diverso presso l’Ente che realizza il progetto
(coefficiente 0,50 per ogni mese o frazione superiore o uguale a 15 gg)
- precedenti esperienze in settori analoghi presso Enti diversi da quello che realizza
il progetto (coefficiente 0,25 per ogni mese o frazione superiore o uguale a 15 gg)

titoli di studio, professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza
ed altre conoscenze (massimo 20 punti):
- valutazione del titolo di studio più elevato
Laurea attinente al progetto = 8 punti
Laurea non attinente al progetto = 7 punti
Laurea di primo livello attinente al progetto = 7 punti
Laurea di primo livello non attinente al progetto = 6 punti
Diploma attinente al progetto = 6 punti
Diploma non attinente al progetto = 5 punti
Frequenza scuola secondaria di primo grado (scuola media) = fino a 4 punti – 1
punto per ogni anno concluso
-
valutazione dei titoli professionali
Attinenti al progetto = fino a 4 punti
Non attinenti al progetto = fino a 2 punti
Non terminato = fino a 1 punto
-
valutazione dell’esperienze aggiuntive a quelle valutate = fino a 4 punti
-
altre conoscenze = fino a 4 punti
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Il punteggio massimo ottenibile alla fine della selezione sarà di 140 punti totali, con
un minimo di 54 punti.
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
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20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Nell’ottica di una corretta ed efficace valutazione dell’andamento di tutte le attività del
progetto saranno somministrati dei questionari di verifica con le seguenti scadenze:
- dopo il primo mese di inizio del progetto
- al sesto mese di svolgimento del progetto
- al dodicesimo mese di svolgimento del progetto.
I questionari saranno somministrati ai volontari del Servizio Civile ed agli Operatori Locali di
Progetto.
I risultati ottenuti da tali questionari verranno poi condivisi con tali figure in incontri
successivi.
Inoltre, i volontari prenderanno parte a colloqui di gruppo ed individuali in cui avranno la
possibilità di analizzare l’andamento del progetto e quello del proprio percorso personale
all’interno del progetto stesso, creando anche momenti di scambio e condivisione con i
volontari di altri progetti attivati all’interno dell’Ente. Tali colloqui avverranno a scadenza
bimestrale dall’avvio del progetto.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Ai candidati verrà inoltre richiesto:

Diploma di scuola secondaria di secondo grado
Il diploma di scuola secondaria di secondo grado è richiesto al fine di poter svolgere al
meglio l’attività di supporto scolastico. Si presuppone infatti che, per poter svolgere un
servizio di sostegno scolastico a bambini italiani e stranieri, sia necessaria una buona
conoscenza della lingua italiana, buone competenze nelle varie discipline scolastiche, una
minima conoscenza di una o più lingue straniere, per poter più facilmente interagire con
minori stranieri neo-arrivati. Il diploma, inoltre, garantisce un percorso formativo svolto e
certificato di maturità dell’individuo.

Competenze informatiche di base (programmi di videoscrittura, Internet e posta
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elettronica)
Le conoscenze informatiche sono richieste per poter affiancare gli utenti in caso di ricerca
di informazioni ad uso scolastico e per tutte le esigenze relative che si possono presentare.

Titolo preferenziale: conoscenza lingue straniere (inglese, spagnolo, albanese,
arabo, …)
Le conoscenze linguistiche favorirebbero e faciliterebbero la comunicazione tra volontari e
minori provenienti da altri Paesi che frequentano i Centri per Minori.

Patente di guida di tipo B
Infine, per ciò che concerne la patente di guida di tipo B, è richiesta al fine di poter
svolgere le attività sul territorio, utilizzando gli automezzi messi a disposizione
dall’Amministrazione comunale.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Risorse per fornitura pasti:

vitto per 6 volontari per 90 giorni di servizio con utilizzo buono pasto = € 2.500,00
Risorse per la promozione e la pubblicizzazione del progetto:

stampa manifesti e dépliants informativi: € 500,00

affissione manifesti e spedizione dépliants informativi: € 150,00
Risorse per la selezione dei volontari:

Prova di cultura generale : € 100,00

Noleggio aula di computer per prova pratica € 200,00

Noleggio aula per prova di cultura generale € 200,00
Risorse per la formazione:

formazione specifica: € 2.000,00
Risorse per il monitoraggio:

€ 400,00 per stesura, somministrazione, decodificazione e restituzione risultati
questionari di monitoraggio
Totale risorse finanziarie aggiuntive destinate al vitto, alla promozione ed alla formazione
specifica e monitoraggio: € 6.050,00
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Il progetto si avvale della collaborazione e del sostegno di numerosi partners:
Conferenza Zonale dell’Istruzione area Valdarno
c/o Comune Montevarchi
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
piazza Varchi, 5 – Montevarchi (AR)
Nell’ambito zonale del Valdarno aretino costituito dai Comuni di Bucine, Castelfranco di
Sopra, Cavriglia, Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine Valdarno, Castelfranco di
Sopra e Pian di Sco’, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini
è istituita la
CONFERENZA ZONALE PER L’ISTRUZIONE per l’esercizio delle funzioni e servizi di cui
alla L.R. del 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in
materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” così
come modificato e integrato dalla L.R. 5/2005 del 3 gennaio “Modifiche alla legge regionale
26 luglio 2002, n. 32 in materia di programmazione della rete scolastica” e dal Decreto del
Presidente della Giunta regionale n. 12/R del 3 gennaio 2005.
Tra i compiti della Conferenza Zonale rientrano l’approvazione di interventi, progetti di
educazione non formale degli adolescenti, interventi di educazione e formazione lungo
tutto l’arco della vita, la promozione di servizi e le prestazioni inerenti il sostegno agli alunni
in condizione di handicap e agli alunni stranieri, la promozione e realizzazione di progetti di
arricchimento
curriculare
per
la
realizzazione
di
percorsi
formativi
integrati
educazione/istruzione/formazione, specificatamente volti a ridurre l’abbandono scolastico
ed a sostenere il diritto dovere all’istruzione ed alla formazione.
Associazione di Promozione Sociale CONKARMA
Via Burzagli
52022 Cavriglia (AR)
L’ Associazione è attiva dal 2000 ed ha svolto il suo operato prevalentemente con attività
ludico-ricreative e di sostegno allo studio in centri extra scolastici.
Nell’ambito delle attività dei Centri socio-educativi “Il Cerchio” ed “Il Piccolo Principe”
l’Associazione collabora con il Comune alla progettazione delle attività e realizza, mediante
i propri operatori e volontari, le attività previste dal programma favorendo l’inserimento, la
socializzazione, la partecipazione di tutti.
Nell’ambito del progetto l’Associazione collabora con il Comune per l’integrazione dei
volontari all’interno del gruppo degli operatori impegnati nelle varie attività. Gli operatori
delle Associazioni partecipano inoltre alle attività di formazione destinate ai volontari,
coinvolgono attivamente i volontari nelle attività di programmazione e progettazione delle
attività consentendo loro di fare esperienza diretta delle modalità attraverso le quali si
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organizzano e si gestiscono i servizi dei centri.
Infine, l’Associazione dà la propria disponibilità nel far proseguire l’esperienza fatta durante
il servizio civile come volontari.
ELIOS Società Cooperativa Sociale di tipo B
Via Puccini 17/int.
Montevarchi (Arezzo)
E’ una cooperativa che con i propri operatori interviene in varie attività oggetto del
progetto, rivolte agli utenti del Centro Sociale Polivalente La Bartolea.
L’apporto della Cooperativa è il seguente:
· partecipazione all’organizzazione di quanto previsto dal progetto mettendo a disposizione
i suoi canali di informazione per la pubblicità sul territorio
· supporto per l’implementazione delle attività previste dal progetto collaborazione
all’organizzazione ed al coordinamento delle attività al Centro Sociale Polivalente La
Bartolea
ECO Consorzio sociale
Via Puccini, 17/int
52025 Montevarchi (AR)
E’ una Cooperativa sociale che da trent’anni lavora occupandosi di servizi socio-sanitari,
educativi e formativi nelle Province di Arezzo e Firenze.
Nei suoi servizi si riflettono gli scopi societari di promozione umana e integrazione sociale.
Da anni la società promuove una progettualità di sistema in campo sociale ed
educativo/formativo. Collabora con i soggetti del no-profit e con Enti istituzionali in progetti
regionali e comunitari.
La Cooperativa collabora con il Comune di Montevarchi, ed in particolare al presente
progetto, occupandosi della gestione dei Centri estivi rivolti ai bambini ed ai ragazzi dai 3 ai
14 anni, che vengono organizzati annualmente.
MARGHERITA Società Cooperativa
Via Puccini 17/int.
Montevarchi (Arezzo)
E’ una cooperativa che con i propri operatori interviene nelle attività oggetto del progetto,
rivolte agli utenti del Centro Sociale Polivalente La Bartolea. La Cooperativa partecipa
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
all’organizzazione di quanto previsto dal progetto mettendo a disposizione i suoi canali di
informazione per la pubblicità sul territorio
Forum della cooperazione e Pace Valdarno Aretino
via dei Mille, 2
Montevarchi (Ar).
Il Forum partecipa all’organizzazione di quanto previsto dal progetto mettendo a
disposizione i suoi canali di informazione per la pubblicità sul territorio
Scuole
Nel territorio comunale di Montevarchi si trovano tre Istituti Comprensivi:
-
Istituto Comprensivo “R. Magiotti” (Via Fratelli Rosselli, 4 – Montevarchi)
-
Istituto Comprensivo “F. Petrarca” (Piazza Battisti, 33 – Montevarchi)
-
Istituto Comprensivo “F. Mochi” (Via Milano, 20 – Levane – Montevarchi)
che hanno al loro interno Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e Scuole secondarie di
I° grado
ed un Istituto di Istruzione Superiore:
•
ISIS “B. Varchi”, che comprende Liceo Scientifico, Liceo Scienze applicate, Liceo
Classico, Liceo Artistico e Istituto Professionale Servizi Commerciali e Servizi
Sociali.
Da vari anni l’Amministrazione comunale ha instaurato un rapporto di interdipendenza
formativa con le istituzioni scolastiche del territorio in grado di dare risposte adeguate alle
necessità educative e culturali dei giovani di oggi, per aiutarli a crescere e a formarsi nella
società, per prevenire e recuperare situazioni di disagio scolastico e difficoltà relazionali.
Gli Istituti Comprensivi ed il Comune di Montevarchi sono rappresentati all’interno del
Gruppo Operativo per la Rete del Ben-Essere, organismo che si occupa della
programmazione e della verifica delle attività che si svolgono all’interno dei Centri educativi
e che è fondamentale per garantire l’integrazione delle attività scolastiche ed
extrascolastiche.
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Per l’attuazione del progetto sono disponibili le seguenti risorse tecniche e strumentali:
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
Sede Centro socio-educativo “Il Cerchio”:
-
n. 4 personal computer con collegamento internet per reperimento ed elaborazione
materiali per tutoraggio scolastico
-
n. 2 stampanti
-
n. 1 Telefono cordless
-
n. 1 fax
-
n. 1 scanner
-
n. 1 videocamera
-
n. 1 macchina fotografica digitale
-
n. 1 forno per la cottura della ceramica
-
n. 1 televisore
-
n. 1 lettore dvd e VHS
-
materiale didattico per tutoraggio e sostegno scolastico
-
materiale interculturale sia di tipo didattico che ricreativo
-
materiale per attività di animazione e socializzazione
Sede Centro socio-educativo “Il Piccolo Principe”:
-
n. 5 personal computer con collegamento internet per reperimento ed elaborazione
materiali per tutoraggio scolastico
-
n. 2 stampanti
-
n. 1 telefono e fax
-
n. 1 televisore
-
n. 1 lettore VHS
-
materiale didattico per tutoraggio e sostegno scolastico
-
materiale per attività di animazione e socializzazione
Inoltre sono disponibili per entrambi i centri: n. 1 videoproiettore, n. 1 computer portatile, un
automezzo di proprietà comunale per trasporto sociale come specificato nel progetto.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
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28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
1.
Certificazione di “Soccorso sanitario di livello base”, la cui validità è riconosciuta a
livello nazionale, rilasciato dalla Confraternita della Misericordia di Montevarchi
(AR).
Inoltre, durante l’anno di servizio, i volontari acquisiranno competenze e
professionalità spendibili poi ai fini del proprio curriculum vitae. Tali competenze
saranno:
-
competenze pedagogiche e conoscenze
nei confronti di bambini e
ragazzi che rientrano nel target dei progetti (fascia di età 6-14 anni)
-
capacità e conoscenze nell’ambito dell’educazione interculturale
-
competenze nella gestione dei gruppi
-
competenze nella gestione dei conflitti
-
capacità organizzative nel campo delle attività extrascolastiche e dei
minori in genere
-
competenze rispetto alla comunicazione intergenerazionale
-
competenze riguardo alla devianza ed al disagio giovanile
-
capacità organizzative e di progettazione per minori portatori di handicap
-
competenze di lavoro in gruppo
-
competenze nell’uso del materiale utilizzato all’interno dei centri
2.
La certificazione di competenze, effettuata da parte dell’Amministrazione comunale
che, al termine del servizio, oltre all’attestato di svolgimento del servizio, rilascerà
un certificato dettagliato attestante:

numero di ore complessivamente svolte nell’arco del servizio;

numero di ore di formazione, generale e specifica, effettuate durante
il corso del servizio;

contenuti della formazione effettuata;

contenuti dell’attività svolta durante il corso del servizio.
Le suddette competenze risulteranno spendibili per tutti coloro che decideranno di
lavorare sia nell’ambito dell’associazionismo, della cooperazione sociale, come
liberi professionisti o come dipendenti della Pubblica Amministrazione.
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Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Comune di Montevarchi
-
Servizio delle Politiche Sociali – piazza G. Garibaldi n. 4
-
Centro Sociale Polivalente La Bartolea – Via dei Mille n. 2
Formazione aggiuntiva della Regione Toscana: i giovani parteciperanno ai corsi
eventualmente programmati dalla Regione Toscana
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale relativa al progetto sarà effettuata in proprio, presso il Comune di
Montevarchi con formatori accreditati forniti ed individuati dall’Ente. I nominativi degli esperti
saranno indicati nei registri della formazione generale a cui verranno allegati i curricula vitae.
L’intero monte ore della formazione generale sarà erogato e certificato nel sistema Helios
entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto.
Oltre alla formazione generale realizzata dall’Ente, i volontari parteciperanno alla
Formazione aggiuntiva eventualmente programmata dalla Regione Toscana.
Oltre alla formazione di cui sopra il Comune di Montevarchi si impegna a fare partecipare i
Volontari di Servizio Civile ad almeno 2 (due) manifestazioni di carattere regionale inserite
nel sistema delle politiche giovanili della Regione Toscana denominato GIOVANISI’
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione generale sarà effettuata attraverso varie tecniche e metodologie, per
consentire a tutti i volontari di acquisire il maggior numero di nozioni, conoscenze e
competenze possibili e per sviluppare una formazione civica e sociale, patrimonio
indispensabile per un valido svolgimento del percorso annuale di servizio civile.
Nello specifico saranno realizzate lezioni frontali (per non meno del 50% della durata della
formazione generale) e verranno utilizzate anche dinamiche non formali (per non meno del
20% del monte ore della formazione generale). Le tecniche utilizzate comprenderanno i
giochi di ruolo, le esercitazioni, l’outdoor training e tutto quello che fa riferimento alle
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dinamiche di gruppo e che consente una facilitazione dell’uso delle risorse interne ed esterne
al gruppo da parte dei volontari.
33) Contenuti della formazione:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1
della legge 64/2001: la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei volontari.
Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni storici e
sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di
formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività
in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione
generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto del Capo del Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile n. 160/2013 – prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013) prevedono:
1. VALORI ED IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
1.1 - L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
-
definizione di un’identità di gruppo
-
aspettative, motivazioni e obiettivi individuali
-
le relazioni di gruppo e nel gruppo
-
la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica
-
la cooperazione nei gruppi
-
Patria, difesa senza armi, difesa nonviolenta: l’esperienza di servizio civile
1.2 - Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale
-
evoluzione storica
-
affinità e differenze tra le due realtà, elementi di continuità e discontinuità
-
la legge 64/01 e le normative di attuazione
-
legge 230/98
-
identità e finalità del SCN
1.3 - Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e non violenta
-
la Costituzione italiana; in particolare gli articoli nn. 2, 3, 4, 9 ed 11
-
le sentenze della Corte Costituzionale nn. 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05 sul concetto
di difesa civile e difesa non armata
-
la promozione della pace
-
i diritti umani
-
gestione e trasformazione non violenta dei conflitti
-
prevenzione della guerra
-
i concetti di peacekeeping, peace-enforcing e peace-building
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
1.4 - La normativa vigente e la Carta di impegno etico
-
le norme che regolano il sistema del SCN
-
la Carta di Impegno Etico
2. LA CITTADINANZA ATTIVA
2.1 – La formazione civica
-
dichiarazione Universale dei diritti Umani e Carta costituzionale
-
funzione e ruolo degli organi costituzionali
-
organizzazione delle Camere ed iter di formazione delle leggi
2.2 - La forme di cittadinanza
-
il principio costituzionale di solidarietà sociale, libertà ed uguaglianza
-
il concetto di cittadinanza attiva e la promozione sociale
-
l’impegno politico e sociale
-
la democrazia possibile e partecipata
-
educazione alla Pace
-
i bilanci partecipati
-
la partecipazione democratica alle elezioni ed ai referendum
-
il SCN, terzo settore e sussidiarietà
-
meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite
2.3 - La protezione civile
-
dalla difesa della Patria alla difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni
-
rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e legalità
-
rapporto tra ricostruzione/legalità
-
previsione e prevenzione dei rischi ed interventi di soccorso anche in emergenza
2.4 - La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
-
elezioni per la rappresentanza regionale e nazionale dei volontari in SCN
3. IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE
3.1 - Presentazione dell’Ente
-
conoscenza del contesto
-
modalità organizzative ed operative
3.2 - Il lavoro per progetti
-
il metodo della progettazione
-
la valutazione dell’esito
3.3 – L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
-
il sistema di servizio civile: enti, UNSC, Regioni e Province autonome
-
le figure che operano all’interno di un progetto: OLP, RLRA, altri volontari …
-
le figure che operano all’interno dello stesso ente: differenza tra ente e partner, fra sede
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
operativa ….
3.4 – Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
-
il prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile
nazionale (DPCM 4.2.2009 s.m.i.)
3.5 – Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
-
la comunicazione all’interno del gruppo
-
il gruppo come possibile causa di conflitti
-
disagio e diversità
-
l’interazione con gli altri soggetti
-
la risoluzione
34) Durata:
La durata complessiva della formazione generale è di 42
ore, questa è parte integrante dei
progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
L’intero monte ore della formazione generale sarà erogato e certificato nel sistema Helios
entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Comune di Montevarchi:
- Centro socio-educativo “Il Cerchio” – Via Leonardo Da Vinci, 52025 Montevarchi
- Centro socio-educativo “Il Piccolo Principe” – Via Leona, 118, 52023 Levane
- Centro Sociale Polivalente “La Bartolea” – Via dei Mille, 2 – 52025 Montevarchi
(per la formazione attuata in proprio dal Comune di Montevarchi)
Formazione aggiuntiva della Regione Toscana – sede da definire: i giovani parteciperanno ai
corsi eventualmente programmati dalla Regione Toscana
Sedi Regione Toscana (per la formazione aggiuntiva eventualmente programmata dalla
Regione Toscana)
36) Modalità di attuazione:
Per formazione specifica relativa al progetto “INSIEME IN CAMMINO” sarà effettuata in
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proprio, presso il Comune di Montevarchi con formatori forniti ed individuati dall’Ente.
La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto (totale n. 80), sarà
erogata secondo la seguente modalità:
 70% delle ore (n. 56 ore) entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto
 30% delle ore (n. 24 ore) entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto
Oltre alla formazione specifica realizzata dall’Ente, i volontari parteciperanno alla Formazione
aggiuntiva eventualmente programmata dalla Regione Toscana.
Inoltre, il Comune di Montevarchi si impegna a fare partecipare i Volontari di Servizio Civile ad
almeno 2 (due) manifestazioni, eventi od attività di carattere regionale inserite nel Sistema
delle Politiche giovanili della Regione Toscana denominato GIOVANISI’
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Dr. Piero Ermini, nato a San Giovanni Valdarno (AR) il 29.05.1959, residente in
Caviglia (AR) – Loc. Vacchereccia

Dott.ssa Barbara Fantoni, nata a San Giovanni Valdarno (AR) il 21.04.1968, residente
in San Giovanni Valdarno (AR) – Via XXV Aprile, 45

Dr. Paolo Martinino, nato a Milano l’11.11.1967, residente in Loro Ciuffenna (AR) – Via
Roma, 51

Dott.ssa Sabrina Mugnai, nata a San Giovanni Valdarno (AR) il 25.12.1971, residente
in Loro Ciuffenna (AR) – Piazza P. Nervi, 4

Dott.ssa Anna Marchi, nata a Montevarchi (AR) il 07.04.1958, residente a Montevarchi
(AR) – Via G. Da Verrazzano, 3

Dott.ssa Maria Novella Rodi, nata a Firenze il 21.05.1982, residente in Terranuova
Bracciolini (AR) – Via Sabotino, 5/c

Dott.ssa Lia Vasarri, nata a Montevarchi il 16.04.1960, residente in Montevarchi (AR) –
Via E. Rossi, 19
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Dr. Piero Ermini, diplomato in giornalismo – Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di
Urbino, presenta competenze specifiche nei seguenti ambiti:
•
Comunicazione
•
Legislazione ed organizzazione degli Enti locali
Dott.ssa Barbara Fantoni, laureata in Servizi Sociali – Facoltà di Servizi Sociali dell’Università di
Trieste, presenta competenze specifiche nei seguenti ambiti:
•
Interventi e monitoraggio in ambito socio-assistenziale
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
•
Handicap
•
Interventi individuali con soggetti disabili e in situazioni di disagio personale e/o familiare
Dott.ssa Anna Marchi, laureata in Discipline Giuridiche ed Economiche – Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università degli Studi di Firenze, presenta competenze specifiche nei seguenti ambiti:
•
Legislazione scolastica nazionale e regionale
•
Sistema organizzativo dei servizi scolastici locali e sovra comunali
Dr. Paolo Martinino, laureato in Lettere moderne (indirizzo storico) – Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Firenze, presenta competenze specifiche nei seguenti ambiti:
•
Progettazione e programmazione di interventi in ambito sociale
•
Cooperazione internazionale
Dott.ssa Sabrina Mugnai, diplomata in Servizio Sociale – Facoltà di Scienze Politiche dell’Università
degli Studi di Firenze, presenta competenze specifiche nei seguenti ambiti:
•
Progettazione e monitoraggio in ambito sociale
•
Progettazione e monitoraggio in ambito assistenziale
•
Anziani
Dott.ssa Maria Novella Rodi, laureata in Psicologia Clinica e della Salute (laurea magistrale) –
Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, presenta competenze specifiche nei
seguenti ambiti:
•
Psicologia clinica
•
Comunicazione
•
Diagnosi e intervento Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
•
Gestione dei gruppi
Dott.ssa Lia Vasarri, laureata in Servizio Sociale – Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli
Studi di Firenze, presenta competenze specifiche nei seguenti ambiti:
•
Legislazione sociale
•
Sistema organizzativo dei servizi sociali e sanitari, territoriali e regionali
•
Attività socioassistenziali e contesti operativi territoriali
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il corso di formazione specifica, tenuto dai docenti individuati dall’Ente, prevede l’impiego di
varie metodologie: partecipazione attiva dei volontari attraverso sia
lezioni frontali, sia
momenti esperenziali presso i principali stakeholders locali coinvolti nel progetto.
Sono previste, inoltre, distribuzione di materiale didattico relativo ai vari moduli e visite
guidate.
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che
favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Le metodologie utilizzate saranno:

Giochi di conoscenza e di comunicazione

Lezioni frontali con l’ausilio di letture e proiezioni video

Brainstorming

Giochi di ruolo

Simulate

Laboratori manuali

Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare
le disparità di conoscenze teoriche

Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base

Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in
autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette
lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la
consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”

Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si
presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si
simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi

Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
La metodologia impiegata è rivolta al coinvolgimento ed alla partecipazione attiva dei volontari,
attraverso l’utilizzo di tecniche di intervento convalidate.
Sono previste, inoltre, distribuzione di materiale didattico relativo ai vari moduli e visite
guidate.
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che
favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento
effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza.
Tramite tutte queste tecniche l’apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui
le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l’interazione,
imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco)
40) Contenuti della formazione:
Modulo introduttivo – 2 incontri di 3 ore ciascuno per 6 ore totali – dr. Paolo Martinino

Accoglienza ed illustrazione del percorso formativo e delle regole d’aula

Analisi dei bisogni formativi dei partecipanti alla formazione

Condivisione del programma di formazione

Giochi di conoscenza e comunicazione
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO

Costituzione del gruppo di lavoro
I modulo – 3 incontri di 3 ore ciascuno per 9 ore totali
dott.ssa Lia Vasarri e dott.ssa Anna Marchi

L’organizzazione del Comune di Montevarchi

Organismi sovra-comunali: la Conferenza Zonale dei Sindaci del Valdarno, Azienda USL8
Zona Distretto; la Conferenza Zonale per l’Istruzione
dott.ssa Anna Marchi


L’organizzazione dei servizi socioeducativi e sociosanitari
-
gestione diretta
-
gestione associata/unione dei Comuni
-
la Società della Salute
Il funzionamento dei servizi di rete nel settore socio-educativo:
-
Il ruolo del Comune, il ruolo della scuola e dell’associazionismo locale
-
I progetti sociosanitari e socioeducativi dell’Area Sociosanitaria del Valdarno
aretino: Piano Integrato di Salute, il progetto “La Rete del Ben-Essere”, il Progetto
Centro per la Famiglia

I Centri socio-educativi “Il Cerchio” ed “Il Piccolo Principe”: un esempio di collaborazione
tra Amministrazione comunale e Terzo settore;
dott.ssa Lia Vasarri

L’organizzazione del settore socioassistenziale ed il funzionamento dei servizi di rete;
dr. Paolo Martinino


Enti locali e Terzo Settore:
-
associazioni di promozione sociale
-
associazioni di volontariato
-
cooperazione sociale
-
forme di partenariato tra Comune di Montevarchi ed associazionismo locale
I Centri di Ascolto per Cittadini Stranieri in Valdarno
II modulo - 4 incontri di 2 ore ciascuno per 8 ore totali
Assistente Sociale Sabrina Mugnai ed Assistente Sociale Barbara Fantoni

La progettazione ed attivazione dei servizi sociosanitari, socioassistenziali e socioeducativi

I rapporti tra Enti locali e servizi sanitari territoriali: l’UFSMIA
dr. Pierluigi Ermini

La comunicazione: tecniche e contesti comunicativi
III modulo - 10 incontri di 2 ore ciascuno per 20 ore totali
Venerabile Confraternita di Misericordia di Montevarchi (vedi accordo in allegato)
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO

Corso di soccorritore – livello base
IV modulo – n. 1 incontro di 5 ore e n. 1 incontro di 8 ore per 13 ore totali
Il modulo sarà svolto da personale interno ed esterno visti gli incarichi del Comune di
Montevarchi al momento della formazione - così come previsti dalla normativa di riferimento
sulla sicurezza luoghi di lavoro D.Lgs. n. 81/2008 s.m.i.
Formazione ed informazione sui rischi connessi alle attività di progetto

D.Lgs. n. 81/2008 s.m.i. ed altre disposizioni legislative inerenti la sicurezza e l’igiene dei
luoghi di lavoro

Le misure generali di tutela

Concetto di rischio, danno, prevenzione, protezione

Organizzazione della prevenzione aziendale

Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali

Organi di vigilanza, controllo ed assistenza

Corso antincendio a rischio medio
V modulo - 2 incontri di 2 ore ciascuno per 4 ore totali
dott.ssa Maria Novella Rodi

Elementi di pedagogia interculturale

Tecniche di animazione interculturale

Sostegno linguistico e scolastico a minori stranieri

Strategie di risoluzione del conflitto
VI modulo - 5 incontri di 2 ore ciascuno per 10 ore totali
dott.ssa Maria Novella Rodi

Il gioco come strumento di apprendimento:
-
Teoria e tecniche dell’animazione di gruppo
-
Giochi e attività ludiche

Laboratori manuali: manipolazione, cartapesta, pittura

Elementi di prevenzione primaria e giovanile

Prevenzione del disagio

La progettazione di interventi individuali in soggetti disabili e/o in situazioni di disagio
familiare o personale

Tecniche di mantenimento del benessere
dr. Pierluigi Ermini

Comunicazione efficace e stili comunicativi
VII modulo - 2 incontri di 2 ore per 4 ore totali
visita ed osservazione delle seguenti esperienze sul campo:
1. Ufficio Relazioni con il Pubblico – dr. Pierluigi Ermini
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
2. Centro di Ascolto Cittadini Stranieri – dr. Paolo Martinino
3. Comunità Nuovi Orizzonti – dott.ssa Lia Vasarri
4. Fraternità della Visitazione – dott.ssa Lia Vasarri
5. Centro di prima accoglienza della Caritas – dr.ssa Lia Vasarri e dr. Paolo Martinino
Modulo finale – 2 incontri di 3 or per 6 ore totali
dr. Paolo Martinino

valutazione del percorso formativo:
-
riflessione degli operatori
-
congruenza tra obiettivi del progetto e bisogni rilevati
-
obiettivi futuri
41) Durata:
80 (ottanta) ore totali

Modulo introduttivo – prima settimana di servizio – 6 ore

I modulo – seconda settimana di servizio – 9 ore

II modulo – terza/quarta settimana di servizio – 8 ore

III modulo – entro il secondo mese dall’inizio del servizio – 20 ore

IV modulo – entro il terzo mese dall’inizio del servizio – 13 ore
Totale n. 56 ore (70% ore totali formazione specifica)

V modulo - entro il quarto mese dall’inizio del servizio – 4ore

VI modulo - entro il quinto mese dall’inizio del servizio – 10 ore

VII modulo - entro il quinto mese dall’inizio del servizio – 4 ore

Modulo conclusivo – a conclusione del percorso formativo – 6 ore
Totale n. 24 ore (30% ore totali formazione specifica)
La formazione specifica prevede un totale di 80 ore di cui 23 propedeutiche all’inizio
dell’attività prevista dal progetto e pertanto da realizzarsi nel primo mese di servizio.
Tale tipo di formazione mira a far acquisire ai volontari le competenze di base per poter
collaborare con le Assistenti Sociali, gli educatori professionali, gli operatori delle associazioni
e delle Cooperative ed inserirsi utilmente all’interno delle attività previste dal progetto.
L’obiettivo principale è lo sviluppo di capacità di lavoro di gruppo, comprensione e
condivisione del progetto individualizzato di intervento e/o educativo, capacità di
autorganizzazione relativamente ad orari, turni, scadenze, capacità di problem solving.
La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto (totale n. 80), sarà
erogata secondo la seguente modalità:
 70% delle ore (n. 56 ore) entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto
NZ00817 – Comune di Montevarchi INSIEME IN CAMMINO
 30% delle ore (n. 24 ore) entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto
Altri elementi della formazione
42 ) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Al termine di ogni modulo di formazione generale e di formazione specifica – escluso quello
introduttivo e quello conclusivo – ci sarà la somministrazione di n. 1 questionario di verifica
sugli apprendimenti e di valutazione del percorso formativo.
Questo consentirà di rimodulare, quando necessario, i moduli successivi rispetto alle
valutazioni ed alle necessità espresse dai volontari considerando il monitoraggio come
un’azione costante di osservazione e controllo della formazione stessa.
Montevarchi, 08.10.2015
Il Responsabile legale dell’ente /
IL SINDACO
avv. Francesco Maria Grasso
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