PINAN NIDAN per cinture intermedie e avanzate
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PINAN NIDAN per cinture intermedie e avanzate
Il Pinan Nidan nella didattica di Shizentai per cinture intermedie e avanzate A cura di Michele Circelli e Massimo Brunno 0. Saluto, nome del kata, yoi (Shizentai); La posizione Shizentai, detta posizione zero, si esegue piegando leggermente le ginocchia e contraendo i muscoli di gambe e piedi per fare maggiore presa sulla superficie di appoggio, i pugni sono ben stretti ma le braccia risultano rilassate . 1. A sinistra hidari Mahanme Neko Ashi-dachi Otoshi Tetsui; Tutto avviene sul posto: il baricentro sarà solo abbassato, girare il piede e la testa verso sinistra e scendere in posizione. Per eseguire la tecnica trovare “l'impulso": la mano sinistra passa sopra la destra e si porta in alto sulla verticale del corpo prima di ridiscendere con gesto fluido. 2. Passo in avanti migi Zenkutsu-dachi Juntsuki; Mentre si effettua il passo, non si deve assolutamente muovere il braccio ne soprattutto la spalla che ha effettuato la tecnica precedente: è intorno a questo punto fermo che si avvolge l'anca. Compiuto il passo ci si deve trovare già con l'anca completamente chiusa e con tutta l’energia trattenuta nella posizione; si badi a restare con busto e baricentro sull’asse verticale. La tecnica (Juntsuki) deve essere espressione di quella energia accumulata e non dell'impiego della forza nel braccio; 3. Passo indietro Mawate a 180°, migi Zenkutsu-dachi Gedan Barai; Si va indietro passando per Shomen neko ashi-dachi, si incrocia la gamba e, mantenendo il busto dritto e rivolto in avanti per caricare l'anca, si effettua la rotazione bloccando il piede che ora è diventato anteriore. L’energia così espressa potrebbe essere usata direttamente per effettuare una tecnica di braccio opposto, è invece tutta completamente riaccumulata nella nuova posizione gyaku-dachi e, caricato il braccio alla spalla, liberata in maniera amplificata* nell’esecuzione della tecnica omote Gedan Barai; *L’anca nell’atto di chiudersi e riaprirsi deve “rimbalzare” come una pallina magica che tenuta in mano e fatta cadere – semplicemente aprendo la mano- rimbalza sul pavimento e raggiunge una quota maggiore rispetto a quella di partenza. L’esecuzione corretta della tecnica così descritta è frutto della sensibilità nell’anca e della capacità di usare elasticamente i tendini, nonché della padronanza di adeguare lo Zenkutsu al gesto specifico per evitare che la torsione del busto agisca dannosamente sull’articolazione del ginocchio e della caviglia gamba avanti. Le cinture intermedie trattino la tecnica con adeguata cautela. 4. Sul posto migi Shizentai Otoshi Tetsui; Richiamato il piede anteriore in migi Shizentai, il braccio continua il movimento allo stesso modo di una pietra scagliata da una catapulta. La tecnica si effettua facendo ridiscendere il braccio in assoluta scioltezza, come farebbe un bravo fabbro per battere il ferro col suo pesante martello. 5. Passo in avanti hidari Zenkutsu-dachi Juntsuki; Mentre si effettua il passo, non si deve muovere la tecnica, si arriva in avanti con l'anca chiusa e con tutta l’energia accumulata, poi la si libera effettuando Juntsuki; ed è così che il pugno viene lanciato come se fosse un sasso “con niente dietro” nel senso che il braccio non deve impegnarsi in nulla, il pugno ben chiuso viene scagliato dall’anca che ruota, il braccio non deve intralciare l’esecuzione del gesto. La tecnica così espressa risulta essere un Furitsuki pugno fluente (le cinture intermedie badino a mantenere comunque un controllo del braccio che esegue la tecnica, tenendo il gomito aderente al fianco e ruotando il pugno solo alla fine). 6. Mawate a sinistra di 90° gamba anteriore, hidari Zenkutsu-dachi Gedan Barai; Si va prima in Heisoku-dachi poi si sistema il piede per caricare l'anca (più si allunga la posizione più si avvolge l'anca); effettuare la rotazione bloccando il piede anteriore che permetterà l’accumulare dell’energia; attenzione a proteggere il ginocchio da una torsione non desiderata (ginocchio ben piegato e chiuso verso il centro della posizione); la rotazione ci porta in posizione con l'anca chiusa – accumulo energia- liberare la tecnica effettuando omote Gedan Barai. C'è un grosso impegno muscolare nel kata ma riguarda, paradossalmente, la fase prima di esprimere la tecnica: gli allievi con le cinture intermedie (verde – blu) devono eseguire il gesto del pugno restando controllati ma senza irrigidirsi ne impegnarsi muscolarmente; gli allievi avanzati (marrone – nera) devono assecondare l’inerzia del pugno e direzionarlo senza interferire, ma nell’istante preciso in cui si completa la distensione del braccio* devono riuscire a contrarre per un solo istante (quello in cui si colpisce) tutti i muscoli del corpo. * specie nei colpi meno controllati le cinture avanzate devono fare molta attenzione a proteggere il gomito dall’eccessiva distensione del braccio. 7. In avanti Zenkutsu-dachi migi Jodan Uke; 8. In avanti Zenkutsu-dachi hidari Jodan Uke; 9. In avanti Zenkutsu-dachi migi Jodan Uke (kiai); 10. Mawate largo di 225° hidari Zenkutsu-dachi Gedan Barai; 11. In avanti migi Zenkutsu-dachi Juntsuki 12. Mawate di 90° con la gamba anteriore migi Zenkutsu-dachi Gedan Barai; Si va in Heisoku-dachi, si sistema il piede per caricare l'anca (più si allunga la posizione più ci si avvolge); l’anca si può “forzare” anche col contributo del piede della gamba che non si muove, un po’ come quando si chiude il tappo di una bottiglia e per farlo prima si fa ruotare anche un po’ la bottiglia stessa, in senso inverso. 13. In avanti hidari Zenkutsu-dachi Juntsuki; 14. Mawate verso il centro di 45° hidari Zenkutsu-dachi Gedan Barai; È fondamentale in questo passaggio tenere fermo e aggrappato a terra il piede della gamba che non si muove, è proprio per via della sua particolare posizione e per il fatto che il mawate in questione è molto più stretto degli altri che l’anca va subito in chiusura già qualche centimetro dopo Heisoku. Allungare bene la gamba che si sposta con movimento “all’indietro” tallone verticale e che indica la direzione della nuova tecnica. 15. In avanti migi Zenkutsu-dachi Juntsuki; Mentre si effettua il passo, non si deve muovere la tecnica (mantenendo il braccio in avanti); una volta effettuato il passo si arriva in avanti con l'anca chiusa per accumulare l'energia che poi si libera effettuando Juntsuki; 16. In avanti hidari Zenkutsu-dachi Juntsuki; 17. In avanti migi Zenkutsu-dachi Juntsuki (kiai); 18. Mawate di 225° hidari Shomen Neko Ashi-dachi Gyaku Gedan Mawashi Haito; Si va in Heisoku-dachi mantenendo la spalla in avanti, si sistema il piede (ginocchio dietro all'altro ginocchio), mantenendo il busto diritto e rivolto in avanti; si effettua la rotazione andando prima in posizione, solo dopo si effettua Gyaku Gedan Mawashi Haito. La tecnica in questione ha una difficoltà molto maggiore rispetto a tutte le altre del kata poiché richiede l’utilizzo dell’anca ma in posizione Gyaku Shomen, (si rimanda a studi futuri) gli allievi intermedi si limitino a ruotare la posizione mettendosi in perfetto Shomen Neko Ashi-dachi e ad effettuere la tecnica lentamente e senza sbilanciarsi; quelli avanzati eseguino la posizione tenendo il piede arretrato (quello di maggiore appoggio) più ruotato in avanti ed effettuino la tecnica di braccio in modalità Furitsuki secondo la catena cinetica spalla-gomito-polso. 19. Sul posto hidari Shiko-dachi Nukite; Effettuato lo scivolamento si arriva in avanti mantenendo il ginocchio posteriore il più possibile verso l'interno per un accumulo maggiore di energia da liberare poi aprendo l’anca in Shiko-dachi e effettuando Nukite; 20. In avanti in migi Shiko-dachi Nukite; Mentre si effettua il passo, non si deve muovere la tecnica (mantenendo il braccio in avanti); il piede anteriore resta rivolto verso l'interno; quello posteriore passa sopra quello anteriore e scivola in avanti. 21. Mawate a destra di 90° migi Shomen Neko Ashi-dachi Gyaku Gedan Nukite; Si va in heisoku dachi ( mantenendo la spalla in avanti ), poi si sistema il piede con ginocchio dietro all'altro ginocchio - mantenere il busto diritto e rivolto in avantieffettuata la rotazione con perfetto assetto si esegue gyaku gedan nukite senza sbilanciarsi; 22. Scivolando in avanti migi Shiko-dachi Nukite; 23. In avanti hidari Shiko-dachi Nukite; Kiai; Tutte le tecniche Nukite delle posizioni 19;20;22;23 vanno effettuate in solido con la rotazione dell’anca, deve dunque risultare un tutt’uno compatto e potente, la mano a lancia colpisce nell’istante esatto in cui la posizione Shiko-dachi si completa come un dardo scoccato da una balestra: velocissimo e potente; 24. Riportarsi in posizione Shizentai; Si effettua lo sblocco dell'anca (chiusura) sguardo al centro; si passa per Shomen Neko Ashi-dachi e si sistema il piede (ginocchio dietro all'altro ginocchio) non perfettamente in linea con l'altro piede ma leggermente spostato in avanti; mentre si effettua la rotazione il braccio che aveva effettuato la tecnica va verso l'alto; si arriva in posizione con le gambe piegate e si risale portando le mani verso il basso in onorevole shizentai; 25. Musubidachi, saluto;