L`Asdi supera il Distretto

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L`Asdi supera il Distretto
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ANNO I
N° 127
VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
L’EVOLUZIONE. La operatività diventa regionale e la competenza abbraccia l’intero settore Arredo
L’Asdi supera il Distretto
La fuoriuscita dei Comuni è stata rimpiazzata con nuovi e importanti soci privati. | P. 05 |
ADDIO EURO
PRESIDENTE
TRAFFICI ILLECITI
Gdf scopre un
contrabbando
internazionale
di petrolio
M O RT O C A R L O A Z E L I O C I A M P I
F R A I PA D R I D E L L A M O N E TA U N I C A | P. 0 2 |
u GORIZIA Le fiamme gialle
hanno identificato un complesso traffico di gasolio fra la Slovenia e l’Italia. Sequestrato un deposito di idrocarburi in provincia
di brescia del valore di almeno 2
milioni di euro, Due gli arrersti in
flagranza di reato. Per evitare i
controlli stringenti a Gorizia le
autocisterne compivano un tortuoso giro da Dobbiaco. |P. 08|
SPORT
SOCIAL HOUSING
LE EMOZIONI
VANNO DI CORSA
WEEKEND CON
LA MARATONINA
Il Comune
pubblica il
bando
u Una gara ricca di contenuti tecnici,
ma anche tanti appuntamenti da godere: il 18 settembre torna la Maratonina di Udine che già da domani vivrà
un antipasto ricco di eventi. |P. 11|
u Il Comune di Udine chiama a
raccolta il mondo dell'edilizia
per lanciare un nuovo piano di
“Social housing” e di riduzione
del disagio abitativo. |P. 08|
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PRIMO PIANO
IL DECIMO PRESIDENTE
ROMA L’ex presidente è deceduto nella mattina all’età di 95 anni. Protagonista di mezzo secolo di storia
Scomparso Carlo Azeglio Ciampi
papà dell'Euro fra luci e ombre
Quello della moneta unica fu per lui traguardo ceh andava raggiunto ad ogni costo e a qualsiasi prezzo
aveva la convinzione, dimostratasi errata, che bastasse unificare le monete per unire gli Stati d'Europa
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... REDAZIONE FRIULISERA
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u E’ morto oggi all'età di 96 anni
l’ex Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi. Volendo
evitare di unirci al coro di santificazione, difficile da digerire completamente visto il suo ruolo di governatore della banca d'Italia, o al
coro dei detrattori sguagliati, vorremmo tentare di ricostruire alcune
fasi della sua storia durata quasi un
secolo che si intrecciano inevita-
Unico politico italiano
nominato premier e poi
presidente senza le urne
bilmente con le vicende italiane almeno dal dopoguerra in poi. Diciamo subito che vista la qualità
espressa oggi dalla classe politica
uomini come Ciampi sono dei giganti, si poteva non concordare con
lui su molte cose, ma per capacità,
preparazione, cultura e garbo era
uno di quegli uomini politici inarrivabili per la classe dirigente
odierna. Detto questo perù Ciampi
è stato l’unico politico italiano ad
aver occupato le più importanti posizioni istituzionali della Repubblica senza essere mai stato eletto
neppure indirettamente dal popolo
e già questo la dice lunga sulla qualità della nostra democrazia che le
scelte costituzionali che si propongono rischiano addirittura di peggiorare. Ciampi, dopo un’iniziale
militanza giovanile nel Partito
d’Azione, non aveva più militato
ufficialmente in nessun partito anche se alcune sue frequentazioni ne
tradivano l'orientamento, ma ciò
non solo non gli aveva impedito di
diventare una sorta di jolly istituzionale, anzi questa sua presunta
equidistanza in tempi dove gli
schieramenti erano fin troppo definiti ne avevano fatto il classico "uomo buono per tutte le stagioni".
E difatti quando nel 1993 in piena
tangentopoli si avvertiva la necessità di dar vita ad un governo tec-
IL PRESIDENTE EMERITO. Carlo Azeglio Ciampi
nico sganciato il più possibile dai
partiti e sostenuto dalla più ampia
base parlamentare per affrontare le
emergenze economiche del Paese,
il Presidente della Repubblica di allora Oscar Luigi Scalfaro si rivolse
a lui, al potentissimo Governatore
della Banca d’Italia conferendogli
l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri ed inaugurando
anche un nuovo modo di intendere
il capo del Governo non più indicato dai partiti fra gli eletti ma incaricato al di fuori delle dinamiche
politiche direttamente dal Presidente della Repubblica. Una serie
di premier catapultati a palazzo
Chigi, dopo di lui Monti, Letta e
Renzi. Ma vediamo il suo curriculum nei passaggi più significativi.
Ciampi era stato nell'ordine: Governatore della Banca d'Italia dal
1979 al 1993, presidente del Consiglio dei Ministri (1993-1994),
Ministro del tesoro, del bilancio e
della programmazione economica
prima dal 1996 al 1997 e poi dal
1998 al 1999. Primo presidente del
Consiglio e primo capo dello Stato
non parlamentare nella storia della
Repubblica, Ciampi fu anche il secondo Presidente della Repubblica
eletto dopo essere stato Governatore della Banca d'Italia, dopo Luigi
Einaudi nel 1948. Fu eletto Capo
nello Stato come detto nel 1999 alla
prima ed unica votazione con una
maggioranza bulgara frutto di un
accordo fra Berlusconi e Veltroni,
rivolto a bloccare l'ascesa al Quirinale di Franco Marini con la sponsorizzazione di D'Alema.
Eppure il centrodestra lo ha sempre
accusato di partigianeria e di aver
reso molto difficile la vita al Governo Berlusconi, non ratificando leggi (la Gasparri su tutte) e blindando
in senso anti-berlusconiano la Corte Costituzionale.
Come presidente della Repubblica
sarà probabilmente ricordato per il
suo attaccamento allo spirito risorgimentale, alla riscoperta del patriottismo nazionale e del Tricolore, per la valorizzazione dell’inno
nazionale, per il ripristino della festa nazionale del 2 Giugno con tanto di parata militare in precedenza
abolita, per aver reso omaggio ai
caduti di El-Alamein tentando anche di favorire un’autentica pacificazione nazionale chiudendo definitivamente le ferite seguite alla
guerra civile italiana. Non cose di
poco conto, visto quanto hanno
combinato i suoi successori.
Pur non essendo stato iscritto a nessun partito è stato chiaro a tutti come il campo di azione di Ciampi
fosse il centrosinistra che si palesò
portandolo ad essere ministro nei
governi di Prodi e D’Alema. Ma c'è
anche un altro aspetto che divide su
giudizio sulla sua personalità ed
opera politica, non potrà non essere
ricordato il suo ruolo giocato da
Ministro dell’Economia nell'ingresso dell’Italia nell'Euro. Un traguardo per lui raggiungibile ad
ogni costo e a qualsiasi prezzo nella
convinzione, errata come in questi
giorni si sta vedendo, che bastasse
unificare la moneta per unificare i
popoli d'Europa. Del resto ancora
oggi si dibatte in merito alle condizioni accettate dall'Italia per
adottare la moneta comune, con
quel cambio che dire discutibile è
un eufemismo. Negli ultimi anni
era praticamente uscito di scena ma
anche in tempi recenti, nonostante
la malattia che lo stava consumando, non aveva mancato di intervenire per rivendicare la scelta dell'Euro di fronte alle sempre più crescenti richieste di uscita dalla moneta unica. Pur ammettendo che
qualcosa non aveva forse funzionato, non volle in nessun modo riconoscere di aver sbagliato.
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ARGOMENTI
DEL GIORNO
IL VERTICE. Esclusa la Gran Bretagna erano presenti 27 paesi
Bratislava nuovo inizio
o inizio della fine Ue
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... NOSTRO SERVIZIO
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Prove di salvataggio o di affossamento della Ue, i 27 capi
di Stato e di governo dell'unione si sono incontrati oggi in via
informale nel castello di Bratislava, in Slovacchia, per fare
il punto dopo l'uscita della
Gran Gran Bretagna dall'Unione Europea. Il fatto che Londra non abbia ancora notificato
la Brexit ha in realtà trasformato il summit in un incontro di
verifica sulla difficoltà di rilanciare un'Europa in crisi di credibilità tra i cittadini e semi-paralizzata dalle divisioni politiche
tra Angela Merkel e i governi di Italia, Francia, Portogallo e di
altri Paesi mediterranei. Ne è uscita una bozza che annuncia una
nuova riunione a 27 a Malta a inizio 2017, e successivamente a
Roma, in occasione del 60mo del Trattato di Roma. Insomma
hanno fatto capire a Bratislava il summit odierno deve essere
considerato come "l'inizio di un processo" che non si sa dove
possa andare a parare. Tra i temi caldi in discussione, l'immigrazione e il cosiddetto fronte dei Paesi dell'Est, capeggiato
dall'Ungheria di Viktor Orban e denominato "il gruppo di Visegrad" che ha pronto un proprio piano con quattro proposte.
C'è poi il capitolo sulla difesa europea, con la proposta avanzata
dapprima proprio dall'Italia di costituire un "nucleo forte" di
Paesi che porti avanti un progetto di difesa comune, condividendo impegno, risorse e strategie. Anche sull'economia i 27
tenteranno un'intesa, con il presidente della Commissione Ue
Jean-Claude Juncker che si è già espresso per una "flessibilità
intelligente che non blocchi la crescita". La più èpragmatica,
come sempre, è apparsa la Merkel che ha parlato di situazione
critica e che ora servono i 'fatti' "Non si tratta ora di aspettarsi
semplicemente da un vertice la soluzione dei problemi dell'Europa, ha detto Merkel, siamo in una situazione critica. Ma si
tratta di dimostrare coi fatti che possiamo diventare migliori nel
campo della sicurezza, interna e esterna, nella collaborazione
nella lotta al terrorismo, nel campo della difesa", in quello della
"crescita e posti di lavoro". A questo proposito, Merkel ha aggiunto di riferirsi soprattutto ad "agenda digitale, mercato interno digitale, speranze e possibilità per i giovani in Europa".
Con implicito riferimento ai temi del vertice, la cancelliera ha
aggiunto "protezione dei nostri confini esterni, la lotta alle cause delle migrazioni. Tutto ciò dovrà essere elaborato nei prossimi mesi", ha detto ancora Merkel ricordando che a marzo
ricorre il 60/mo anniversario dei Trattati di Roma. Intervento
anche di Matteo Renzi secondo cui la stabilità e il futuro dei figli
è più importante delle regole, chiedendo una “riflessione seria”.
"La stabilità più importante è quella dei nostri figli prima ancora delle regole" ha detto Matteo Renzi arrivando al Vertice.
"Dobbiamo fare tutto ciò che serve per l'edilizia scolastica, dopo
quello che è successo con il terremoto. Ma dev'essere liberato
dalle grinfie del patto di stabilità, perché la stabilità dei nostri
figli è più importante della stabilità delle regole".
L’OPINIONE esteri
Sassonia: 'brodino' per Angela
Croazia: governo di coalizione
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... AUGUSTO DELL’ANGELO
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u Due buone notizie per la Comunità europea: dopo la 'scoppola' di
una settimana prima in Meclenburgo, Angela Merkel si è presa un
'brodino' nelle elezioni amministrative nella ricca Sassonia, sede
della Volkswagen. E nel voto politico anticipato in Croazia (il secondo in 10 mesi, replay della situazione in Spagna) si è confermato al potere il Centro-Destra dei
conservatori moderati della Hdz
di Andrei Plenkovic che però, non
avendo raggiunto la maggioranza
assoluta al Sabor, il Parlamento di
Zagabria, dovranno costituire un
Governo di coalizione con la terza
forza politica del Paese, i liberal-populisti e centristi di “Most”,
“Il Ponte”, che si sono già dichiarati disponibili all'alleanza. Ma
l'avevano già stretta in gennaio,
salvo uscirne dopo appena 4 mesi.
Netta invece la sconfitta dei socialdemocratici post-comunisti
guidati da Zoran Milanovic, che
qualcuno considerava favoriti per
il collasso del Governo uscente.
Lo hanno forse penalizzato i suoi
accenti anti-serbi.
Vediamo ora gli altri significati
del voto. Anche se risicata, è stata
la vittoria di Plenkovic grazie al
fatto che ha preso le distanze da
ogni tentazione ultrà o nostalgica e
ha espulso dal partito tutti i gruppi
dell'Estrema Destra che infatti ora
restano fuori del Sabor.
Governo di coalizione quindi fatale perché, se si ripetessero i dissensi recenti, la Croazia, membro
LA CANCELLIERA Angela Merkel
più giovane della Ue, rischierebbe
l'ingovernabilità come la Spagna.
E questo sarebbe lo scenario peggiore perché aumenterebbe indirettamente a Zagabria e oltre le già
gravi, crescenti tensioni nei Balcani da un lato. E dall'altro renderebbe difficilissimo realizzare in
Croazia le richieste di Bruxelles.
Cioè dure, dolorose riforme per
uno Stato più efficiente e non corrotto e per rilanciare privatizzando
e liberalizzando un'economia che
ha una crescita tra le più deboli
della Comunità.
Ma eccoci al voto amministrativo
in Sassonia, dove la Cancelliera ha
cancellato la delusione del Meclenburgo.
Paradossalmente, specialmente in
prospettiva delle elezioni politiche dell'autunno 2017 in cui potrebbe candidarsi per un quarto
mandato, si può sostenere che la
sta aiutando proprio l'Afd (alternativa per la Germania), i populisti
anti-immigrati che l'avevano umiliata una settimana fa. In un Paese
così legato alla stabilità dei Governi, l'insidia di quella formazione è
vista con paura. Sopratutto in Baviera, dove gli alleati di Frau Angela, guidati da Horst Seehofer,
hanno ridotto la portata della 'fronda' pronta ad approfittare di eventuali problemi della Merkel o addirittura di un suo ritiro dalla scena
politica. Lei infatti, per accontentarli, si è spostata un po' a Destra
per frenare l'ondata populista.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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ECONOMIA
PATTEGGIAMENTO. 14 miliardi per chiudere i conti con la giustizia
La Deutsche Bank in ginocchio flash
proposta ‘indecente’ dagli Usa
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... GAETANO SPATARO
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u Brutta batosta oggi per Deutsche Bank, il colosso bancario
dopo l’attacco della giustizia
americana per la vendita di obbligazioni garantite da mutui.
Immediata la reazione delle Borse, con un pesante crollo del titolo (-7%) a Wall street.
LA RICHIESTA. La giustizia
americana ha presentato alla
banca tedesca un conto salatissimo per archiviare il caso precedente allo scoppio della crisi
del 2008: 14 miliardi di dollari
per chiudere il contenzioso. Se la
cifra fosse confermata, sarebbe
non solo tra le più alte versate da
un istituto di credito europeo per
risolvere questioni simili ma anche ben superiore alle attese degli analisti e del gruppo tedesco
(da 2 a 5 miliardi). I banchieri
teutonici hanno subito risposto
che la somma richiesta risulta
inaccettabile.
L’obiettivo adesso è di ridurre i
danni e di pagare il meno possibile, in ogni caso di tratterà di
una cifra a nove zeri, senza considerare la perdita in Borsa di oggi e il danno di immagine, presente e futuro.
Per il dipartimento di giustizia
americano i precedenti di questo
tipo non mancano di certo,
l’elenco di banche condannate è
lungo: la stessa Bank of America
nel 2014 ha pagato 16,65 miliardi di dollari, o scorso aprile Goldman Sachs è stata multata per 5
miliardi. Per gli stessi prodotti,
Citigroup, Jp Morgan e Morgan
Stanley hanno pagato complessivamente 23 miliardi di dollari.
Un sistema davvero efficiente
per ripianare i propri debiti e alimentare la ripresa economica
senza aumentare il debito pubblico. I politici europei dovrebbero
prendere nota.
DATI ISTAT
Crollo export a luglio,
due i giorni in meno
ETICHETTE.
ETICHETTATURA
Ritorna l’obbligo del
luogo di produzione
u Dove è stato prodotto e confezionato il cibo che si sta mangiando è un'indicazione preziosa per i
consumatori. Abbiamo rischiato
di perderla per allinearci alle normative europee. Dopo una battaglia di 2 anni condotta con l'aiuto di
associazioni e opinione pubblica, il
ministero delle Politiche agricole è
riuscito a reintrodurre in Italia l'obbligo di indicare sulle etichette lo
stabilimento di produzione.
u L’Istat rileva una contrazione
delle esportazioni dello 0,6%
su base mensile e del 7,3% su
base annua nei dati grezzi: si
tratta del dato peggiore da oltre sei anni, quando nel novembre del 2009 le vendite all'estero calarono dell'8%. Le
flessioni tendenziali sono ampie sia per l'area extra Ue
(-8,8%) sia per l'area Ue
(-6,1%). Significativo, comunque, il fattore della differenza
nei giorni lavorativi (21 a luglio
2016 contro i 23 di luglio 2015).
Al netto di questo effetto, la
flessione tendenziale delle vendite estere si riduce a -0,9%,
dato decisamente meno
preoccupante. Le importazioni
aumentano dello 0,5% sul mese e si riducono dell'8,3% nell'anno. In calo il surplus commerciale (da 8,1 a 7,8 mld).
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ECONOMIA / Regione
EVOLUZIONE. Al posto dei Comuni nuovi soci privati nella compagine societaria
Dall’Asdi nasce Cluster Arredo
dal Distretto all’intero Settore
La società consortile estende la sua operativa all’intera regione e manifattura
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... REDAZIONE FRIULISERA
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u La “vecchia” Asdi del Distretto
della Sedia di Manzano, cambia pelle e diventa il “Cluster Arredo Sistema Casa” della regione, abbracciando così la sua operatività all’intero
comparto produttivo del manifatturiero. Per arrivare a questo risultato è
stato necessario prima cambiare
l’assetto societario, da pubblicista a
consortile.
Tale passaggio è stato approvato
dall’assemblea dei soci a Pordenone, consentendo l’evoluzione da
ruolo di singolo distretto a quello di
cluster, cioè dell’intero comparto
produttivo dell’arredo casa, a copertura dell’intero territorio regionale.
I vertici dell’istituto sono Franco di
Fonzo presidente e Carlo Piemonte
direttore.
L’ATTIVITÀ DEL CLUSTER. Il
comparto Arredo è alla base
dell’economia del Fvg con un fatturato annuo di 3 circa miliardi di euro
e una quota dell’export regionale
dell’8% nell’ultimo biennio. Occupa oltre 200 mila addetti in regione,
una delle percentuali più alte di addetti per regione del manifatturiero.
LA PRIVATIZZAZIONE. Dopo la
fuoriuscita della componente pubblica societaria costituita dai Comuni, la società consortile ha rafforzato
la propria compagine con l’ingresso
di nuovi prestigiosi soci: Federlegno
Arredo, Unindustria Pordenone,
Confindustria Venezia Giulia e
VERTICI APICALI. Il presidente Franco di Fonzo e il diretotre Carlo Piemonte
Confartigianato Fvg, che vanno ad
aggiungersi a quelli 'storici' (presenti in assemblea Confindustria Udine,
Confartigianato Udine, Ascom,
Confapi Fvg, Cassa di Risparmio di
Udine, Banca di Manzano).
Una compagine che rappresenta in
modo completo il settore produttivo
del manifatturiero regionale; in particolare con la Federlegno di Roberto Snaidero si crea un nuovo collegamento diretto tra Milano e il Fvg
per lo sviluppo di progetti nazionale
e internazionali.
I COMMENTI. «Il compito del
Cluster - ha detto di Fonzo -, grazie
anche alla positiva collaborazione
con la Regione, è di rendere ancora
più forte a livello internazionale il
nostro comparto, che vede nel vicepresidente Bolzonello e nei suoi uffici degli attenti interlocutori».
«Un esempio positivo di sinergia tra
associazioni di categoria - ha commentato Paolo Candotti, direttore di
Unindustria Pordenone -, un'unica
rappresentanza a livello regionale
delle imprese del territorio significa,
per il comparto Arredo e sistema Casa, poter contare su un punto di riferimento che si occupi di sviluppo e
internazionalizzazione».
«Si dà un passo nuovo - ha aggiunto
Franco Buttazzoni di Confartigianato e delegato Udine -, la rappresentanza si ampia così come la sinergia».
Il Distretto della Sedia e quello del
Mobile continueranno ad esistere e a
dialogare col neonato Cluster Arredo. Previsto a breve l’apertura a Pordenone di un ufficio del Cluster proprio nel cuore del distretto del Mobile.
Tra gli obiettivi fissati per il 2016:
superare i 100 certificati di processo
o di prodotto gestiti; ampliare i servizi verso il Sistema Casa regionale
e aumentare il numero di reti gestiti
(5 ad oggi).
Distribuzione Petroli
IL GRUPPO È
ATTIVO IN FVG
DAL 1996
u 20 anni fa il Gruppo Distribuzione Petroli srl inizio
ad operare nell’Alto Friuli. Il
primo deposito fu preso in
affitto a Tolmezzo, poi nel
2009 l'acquisto del terreno
e l'inizio della costruzione di
un nuovo impianto nella zona industriale Sud a Tolmezzo. Il taglio del nastro
nell’aprile 2010 con lo scarico dei primi autotreni di
prodotti petroliferi.
Al deposito friulano oggi è
stato festeggiato questo
importante traguardo del
Gruppo che ha sede a sede
a Pieve di Soligo è presente
in tutto il Triveneto con 11
depositi: Tolmezzo, Cortina
d'Ampezzo, Villorba, Castelfranco Veneto, Codognè, Puos D'Alpago, Pordenone, Fontanafredda, Valvasone, Maniago e Cervignano. Oltre un centinaio i
dipendenti attualmente impiegati, una forza lavoro che
garantisce in tutto il territorio un rifornimento sicuro e
a prezzi tali da consentire di
restare concorrenziale sul
mercato.
I FESTEGGIAMENTI.
CONFIDIMPRESE-FVG. Crescono gli affidamenti e il numero dei soci nell’intera regione
Bilancio semestrale in consolidamento
Tra le iniziative per il futuro: il micro-credito agli associati e la nuova sede a Trieste
ROBERTO VICENTINI.
u Continua a crescere la operatività sul territorio di Confidimprese
FVG, l’unico consorzio di garanzia fidi della regione in grado di
operare come Confidi Maggiore,
come stabilito dalla Banca d’Italia.
Secondo le ultime cifre di giugno,
il monte delle operazioni garantite
ammonta a 326 milioni di euro, per
un totale di 11.495 posizioni garantite a favore di 6.193 soci. Nei primi
8 mesi dell’anno sono state delibe-
rate 2985 posizioni per complessivi 131 milioni di euro (+11% su base annua). Tra i dati positivi emersi
nel bilancio semestrale, una lieve
diminuzione dei crediti deteriorati,
che dovrebbe essere confermato
anche nel secondo semestre.
Stabile la solidità patrimoniale, anche per il 2016, infatti, si conferma
il dato di TIER 1 registrato a dicembre 2015 pari a 20%.
In crescita continua la base sociale,
allargata a tutte le imprese e liberi
professionisti operativi in Fvg, con
13 mila soci, 300 in più dall’inizio
dell’anno.
Il presidente di Confidimprese
FVG Roberto Vicentini (in foto),
precisa: «Gazie anche a iniziative
innovative già operative come
quella dedicata ai dottori Commercialisti oppure per le Nuove imprese guardiamo con fiducia al futuro;
a breve si inizierà a valutare nuove
opportunità come quelle del piccolo credito, che vedrebbe Confidimprese erogare, per piccoli importi,
credito diretto ai propri associati.
Qualificheremo ulteriormente la
nostra presenza a Trieste con
l’apertura di una nuova sede più
moderna e funzionale». Sempre
aperta, infine, la collaborazione e il
dialogo con altri confidi operanti in
Regione: «Nell’interesse generale
del sistema economico del Fvg».
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REGIONE
VERONA. L’Alpe Adria da Coccau a Grado si è aggiudicato il primo premio nazionale
Il 1° posto alla Ciclovia Fvg Flash
l’Oscar del turismo a 2 ruote
SCONTO CARBURANTI
Incentivi per tutto il
2016
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... REDAZIONE FRIULISERA
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u Primo premio unanime per l'Italian Green Road Award edizione 2016, che può considerarsi l'Oscar del Cicloturismo Italiano, è
stato assegnato oggi a Verona alla
Ciclovia Alpe Adria Radweg
(CAAR), con i suoi 183 chilometri dal valico di Coccau a Grado.
IL PERCORSO. Con i suoi complessivi 425 chilometri che vanno
da Grado a Salisburgo, passando
per la Carinzia, Alpe Adria «ci
collega all’Europa» ha osservato
il sottosegretario all'Ambiente
Barbara Degani consegnando il
riconoscimento alla presidente
del Fvg, Debora Serracchiani.
L’opera che si sviluppa lungo una
ferrovia dismessa, sarà completata questo anno diventando una tra
le parti più rilevanti del Sistema
Fvg per la mobilità ciclistica (Rete delle Ciclovie di interesse regionale - ReCIR). «Dieci percorsi
per un totale di 1.300 km - ha sottolineato Serracchiani - Nata nell'ambito della Cooperazione transfrontaliera
Italia-Austria
2007-2013, vogliamo che la Ciclovia Alpe Adria e ReCIR si coniughino con la Rete ciclabile
centroeuropea e dunque con il
network europeo EuroVelo e con
il vicino Veneto», creando un ampio sistema di vie verdi lungo tutta
la costa adriatica.
BIKE-ECONOMY. Il sottosegretario Barbara Degani ha sotto-
VERONA. Serracchiani con Elia Viviani, medaglia d’oro Olimpiadi 2016 e la sottosegretaria Degani
lineato l’importanza della bici:
«Un mondo che si traduce oggi in
sport, turismo, economia, innovazione e salute, con un fatturato a
livello nazionale che sfiora il miliardo e mezzo di euro l’anno».
Al ComoBike Show di Verona è
stato aggiunto che ogni anno sono
circa mezzo milione i turisti, con
una buona capacità di spesa, che
scelgono di muoversi nel nostro
paese su due ruote. Si stima che
ogni km di ciclovia genere annualmente un indotto fino a 350
mila euro.
La Ciclovia Alpe Adria Radweg
ha superato la Garda-Adriatico
(2°) e la Valtellina Bike (3°) e le
propose di molte altre regioni che
nelle edizioni si erano aggiudicati
prestigiosi premi.
u La giunta regionale ha deciso di prorogare per tre mesi, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016, gli incentivi regionali per l'acquisto di benzina
e gasolio, in scadenza alla fine di questo mese. La delibera è stata proposta dall'assessore all'Energia Sara Vito.
La proroga decisa oggi lascia
dunque invariata, per l'ultimo
trimestre 2016, l'entità degli
attuali incentivi. La conferma
del provvedimento tiene conto della grave crisi economica e sociale che da tempo interessa anche il contesto regionale, determinando una
notevole contrazione del potere d'acquisto delle famiglie
del Fvg.
INTERBIKE II: SCOPO DEL PROGETTO È RIDURRE L’INQUINAMENTO
REFERENDUM COSTITUZ.
La Regione aderisce a Adriabike
lunghe pedalate trasfrontaliere
Il Pd a Trieste
u CICLOTURISMO
Tra gli obiettivi del progetto
Interbike II la riduzione dei
gas a effetto serra generati
dal traffico, promuovere lo
scambio bici-bus e incentivare il trasporto sostenibile lungo la Ciclovia AdriaBike. La
Regione Fvg ha deciso di aderire al progetto transfrontaliero, promosso in qualità di capofila dal Centro di sviluppo
regionale di Capodistria. Il
progetto prevede di contribuire alla riduzione dei gas a effetto serra generati dal traffico, promuovendo il ciclismo
come forma di trasporto sostenibile nelle regioni Goriška, Obalno-kraška, Friuli
Venezia Giulia e Veneto. Secondo l'assessore Santoro
«AdriaBike è un'opportunità di
incrementare il cicloturismo».
u Domani a Trieste, alle ore
17.30 all’Hotel Savoia Excelsior Palace, il coordinamento
dei Comitati per il sì del territorio triestino e il Pd di Trieste
e Pd Fvg organizzano un incontro pubblico dal titolo “Sì
cambia l’Italia”, sul tema della
riforma costituzionale e del
referendum. Al dibattito parteciperanno Roberto Cosolini
e gli esponenti dei comitati
Basta un sì. Le conclusioni
saranno affidate al capogruppo del Pd alla Camera Ettore
Rosato.
AMBIENTE: LE NOVITÀ
L’INCOMPIUTA. La richiesta dell’assessore regionale Sara Vito
L’elettrodotto va completato
Ribadito il ruolo propositivo svolto dalla Regione Fvg
u «L'elettrodotto a 380 kV Udine Ovest-Redipuglia è un'opera
che risponde sia a un fabbisogno
energetico sia a esigenze di riequilibrio e di sicurezza della rete
regionale e non deve restare
un'incompiuta». Lo ha affermato
l'assessore regionale Sara Vito.
«Il completamento del processo
autorizzativo spetta alla Conferenza dei servizi convocata dal
Mise, proprio perché l'opera s'inserisce in un contesto di pianificazione che riguarda tutto il
Paese nell'ambito della Strategia
energetica nazionale, la quale
tiene conto del quadro europeo e
internazionale. Ciò che va riconosciuto è che quest'Amministrazione regionale ha fatto la sua
parte, senza mai nascondersi:
con chiare determinazioni sul tema delle infrastrutture energetiche; con il licenziamento di un
Piano Energetico Regionale, che
mancava dal 2007. Nel suo ruolo, la Regione - ha concluso l'assessore - ribadisce che l'elettro-
dotto, opera oggi a un punto
avanzato di realizzazione, deve
poter essere completata nel rispetto dell'iter fissato dalle norme nazionali».
CORSI D’ACQUA
AREE INQUINATE
Stanziati 2,5 milioni
per la manutenzione
Avviata la valutazione
ambientale strategica
u Approvata nella riunione di
giunta di oggi l'integrazione al
Programma annuale di manutenzione dei corsi d'acqua e
delle opere idrauliche sulla rete idrografica della regione,
stanziando circa 2,4 milioni di
euro per la progettazione e
realizzazione dei previsti interventi di manutenzione. In
dettaglio, i lavori finanziati oggi riguarderanno principalmente l'Isonzo all'altezza di
Gradisca, il Noncello a Pordenone, il Torre e il Cornappo a
Nimis e altri corsi d'acqua tra i
quali il Rio Buess a Reana del
Rojale.
u Dopo aver analizzato il rapporto preliminare rispetto al
Piano regionale per la bonifica
delle aree inquinate, la Giunta
regionale ha avviato il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Il processo di valutazione, nel rispetto
delle normative nazionale e regionale, si struttura in undici fasi dall'analisi ed eventuale accoglimento delle osservazioni e
dei contributi pervenuti durante
le consultazioni alla pubblicazione sul web delle modalità di
svolgimento del monitoraggio,
dei risultati e delle misure correttive adottate.
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ANNO I
N° 127
VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
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CRONACA
GORIZIA. Operazione della Gdf di contrasto al contrabbando
Fagagna, tentato colpo sventato dall’allarme e dai carabinieri
Importavano additivi edili Sale slot nel mirino
ma invece era gasolio sloveno ora è banda del buco
Sequestrato
deposito petrolifero da due milioni di euro
............................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
.... [email protected]
u Nuovo colpo nell'attività di contrasto al contrabbando da parte della Guardia di finanza di Gorizia ha
arrestato due persone e sequestrato
beni per oltre due milioni di euro
durante un'operazione di relativa
alla vendita internazionale di gasolio. L'attività sempre più incalzante
della Fiamme gialle deve essere stata notata anche dai malavitosi dato
che i contrabbandieri, pur di evitare
il confine goriziano, avevano deciso di tornare dalla Slovenia, dove si
recavano a prelevare il gasolio di
contrabbando, passando dal valico
di Prato alla Drava, frazione di San
Candido in provincia di Bolzano
anziché da Gorizia, proseguendo
attraverso la strada statale 49 fino
a Bressanone, dove, dopo aver fatto ingresso sul tratto autostradale A22, continuavano fino ad Affi
e, da qui, riprendevano il percorso
su strade secondarie fino a giungere
in provincia di Brescia, luogo in cui
si trovava il punto di deposito e distribuzione illegale del gasolio.Ma
questi tortuosi e lunghi percorsi di
alcune cisterne di un’azienda di trasporti, con un’unità operativa a
Montichiari, hanno convinto i mi-
CONTROLLI DELLE FIAMME GIALLE foto di repertorio
litari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia che quei
tragitti servivano per eludere i controlli con lo scopo di importare prodotti sottoposti ad accise o imposta
di consumo. Una volta completate
le indagini, le fiamme gialle goriziane, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il
Tribunale di Brescia, Michele Stagno, sono entrati nell’azienda bresciana scoprendo che era in realtà il
centro di stoccaggio e di distribuzione di un imponente traffico internazionale di gasolio, prelevato in
una località slovena situata poco
prima del confine con l’Ungheria
ed introdotto in Italia in evasione
d’imposta con la falsa classificazione del prodotto petrolifero come
“additivo per cemento”. Le operazioni di perquisizione del deposito
si sono concluse con l’arresto in flagranza di reato dei due persone sorprese ad eseguire le attività di travaso del gasolio di contrabbando,
con la denuncia a piede libero di una
terza persona e con il sequestro preventivo d’urgenza del deposito con
annessa area pertinenziale di oltre
16.000 metri e di 70.000 litri di prodotto petrolifero. Bloccate anche
due motrici e quattro rimorchi utilizzati per il traffico internazionale
di gasolio, beni del valore stimato in
complessivi di 2 milioni di euro.
u Ancora all’opera la banda
degli svaligiatori di macchinette viedeogiochi e slot machine. Questa volta ad essere presa di mira nella scorsa
notte è stata la Sala slot Soleil di Fagagna, ma ai malviventi è andata male, hanno
fatto scattare l’allarme e sono fuggiti senza prendere
nulla. Chiara la dinamica, i
malviventi si sono introdotti
nei locali vuoti posti a fianco
della sala giochi del Centro
commerciale di via Spilimbergo a Fagagna e hanno
praticato un foro, stile “soliti
ignoti” nel muro dal quale si
sono introdotti. Poi hanno
cercato di disinnescare l’allarme interrompendo anche
il collegamento della centralina d’allarme con la rete telefonica. Ma non erano molto esperti e l’impianto ha
ugualmente iniziato a suonare. L’urlo elettronico nella
notte è stato sentito anche
dai militari della stazione carabinieri di Fagagna che si
sono subito attivati raggiungendo il locale, ma i malviventi erano già fuggiti a mani
vuote. Non avevano avuto il
tempo neppure di tentare di
aprire il cambiamonete che
era l’unico che conteneva
dei soldi. In ogni caso il colpo
sarebbe stato magro perchè
oramai, viti i tempi, è prassi
per i titolari di videopoker e
similari non lasciare denaro
nelle macchinette che vengono svuotate tutte le sere.
Sono già partite le indagini
da parte dei carabinieri che
hanno già acquisito i filmati
della videosorveglianza che
potranno essere utili anche
se si pensa che i ladri dovevano essere travisati, ma c’è
anche la possibilità che
qualcuno possa essere riconosciuto dato che in casi come questi il colpo viene preceduto da almeno un sopralluogo da parte dei malviventi. Sopralluogo che in questo
caso è quasi certo dato che i
banditi sapevano che il locale attiguo alla sala giochi er
sfitto da molti mesi.
Ferito grave
UDINE. Portalettere pigrone “smaltiva” la corrispondenza altrui
Gettava la posta nel cassonetto
Il giovane è stato colto in flagranza di reato dai carabinieri
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
u Un giovane postino udinese ha
gettato un pacco di corrispondenza in un cassonetto, ma è stato sorpreso dai carabinieri e così è scattata la denuncia. Sembra un caso
limite ma invece anche semplicemente consultando internet si scopre che il fenomeno è molto diffuso. C'è chi preferisce i cespugli ,
chi invece rogge e canali chi invece se la porta a casa o la nasconde nel bagagliaio dell'au to
per poi “smatirla” con comodo e
chi, come il nostro “eroe” udinese
di 23 anni opta direttamente per i
cassonetti della differenziata. Insomma se non vi arriva posta cartacea non è detto che sia tutta colpa della diffusione della posta
elettronica. Comunque ora il ragazzo udinese oltre a perdere pre-
sumibilmente il posto, anche se in
prima istanza verrà sospeso, dovrà rispondere del reato di sottrazione di corrispondenza visto che
i carabinieri lo hanno immediatamente denunciato. L'iter giudiziario nei confronti di chi distrugge la
posta è complesso. All'inizio scatta la denuncia penale per sottra-
zione di corrispondenza, poi si va
a giudizio per arrivare, infine, a
una sentenza. Se è di colpevolezza, il postino a quel punto viene
licenziato, mentre in attesa del
pronunciamento del giudice l'
azienda lo sospende dal servizio.
Bisogna inoltre sapere se il portalettere è assunto a tempo indeterminato o determinato, in genere trimestrali, nel secondo caso alla sospensione segue il mancato
rinnovo del contratto. Nel caso del
giovane postino udinese non dovrebbero esserci molti dubbi sulle
sue responsabilità dato che sarebbe stato sorpreso mentre gettava
in un cassonetto dei rifiuti un plico
di corrispondenza dai carabinieri
del Nucleo radiomobile.
I militati hanno anche recuperato
il pacco e lo hanno restituito al
centro smistamento delle Poste di
Udine.
flash
UN GIOVANE
DI VARMO
E’ CADUTO DAL
TETTO DI CASA
PALMANOVA
Una donna di 46 anni
ubriaca provoca un
incidente con l’auto
senza assicurazione
u I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palmanova hanno denunciato in stato di libertà per l’ipotesi di reato di
guida in stato di ebbrezza alcolica una donna friulana
46enne residente nella provincia friulana.
La donna era rimasta coinvolta
in un incidente stradale senza feriti, accertando la violazione mediante apparato alcoltest in dotazione.
Il veicolo condotto dalla donna è
stato posto sotto sequestro amministrativo risultando peraltro
sprovvisto della copertura assicurativa.
u Un ragazzo di 16 anni di Varmo è
precipitato dal tetto di casa schiantandosi al suolo dopo un "volo" di circa 4
metri. Il giovane è in condizioni molto
gravi per le ferite riportate. L'incidente è
accaduto intorno alle 11 in una casa
appena fuori dal capoluogo, sulla strada che porta alla borgata di Stanta
Marizza. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il giovane ha raggiunto le coperture della
casa, forse per gioco. Poi ha perso l'equilibrio ed è caduto, finendo non sull'asfalto della carreggiata ma nella corte
interna della casa. Una. Una donna ha
sentito il forte tonfo ed è uscita da casa
per capire: ha trovato il corpo dell'adolescente per terra. Chiesti i soccorsi sono arrivati un'ambulanza e l'equipe
medica del 118 con l'elicottero che ha
provveduto a trasportare il ferito all'ospedale di Udine.
8
ANNO I N° 127 VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
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CRONACA / Udine
COMUNE. L’Amministrazione pubblica il bando ad hoc. C’è tempo fino al 30 settembre per partecipare
Udine propone il Social Housing
Un passo verso lo sviluppo sostenibile?
S’invitano le imprese a costruire o acquistare abitazioni da destinare, in parte, ad alloggi sociali
il progetto garantisce locazioni o vendite a prezzo calmierato ma suscita anche pareri discordanti
u «IL COMUNE di Udine chiama
a raccolta il mondo dell'edilizia
per lanciare un nuovo piano di
“Social housing” e di riduzione del
disagio
abitativo».
Questa è la notizia.
Prima di un approfondimento, però, è bene spiegare, a sommi capi,
cosa significa Social Housing.
Questo sistema nascerebbe allo
scopo di offrire benessere abitativo e integrazione sociale, dando
spazio, in un complesso residenziale, sia ad alloggi popolari a disposizione del Comune, sia ad alloggi privati gestiti da Fondazioni
o Cooperative. Il sistema dovrebbe garantire ai cittadini bisognosi
la possibilità di avere una casa perfettamente equipaggiata e a risparmio energetico per un canone o
prezzo calmierato (fissato per legge); sono d’obbligo, infatti, un'attenta selezione degli abitanti, una
comunità eterogenea ed equilibrata nella presenza di giovani, bambini, single, anziani, coppie e disabili, la creazione di spazi per la socialità e tutti gli standard di qualità
edilizia. Gli inquilini, infine,
avrebbero contratti differenti in
ragione del reddito. Ecco che
l'Amministrazione comunale di
Udine, in questi giorni ha pubblicato un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse alla realizzazione, su aree private, di interventi diretti alla costruzione, all'acquisto o al recupero di
abitazioni da destinare, tramite
convenzioni, alla locazione o vendita come alloggi sociali. E, per
questo, s’impegna anche economicamente, rinunciando alle entrate derivanti dalla cosiddetta tassa Bucalossi.
Insomma: da Palazzo D'Aronco
spiegano che, visto il perdurare
della crisi economica e il consistente aumento della richiesta di
alloggi sociali, s'è ben pensato di
dare ulteriore impulso all'impegno
nelle politiche abitative scegliendo la formula del Social Hounsig,
idea nata in Nord Europa.
Ma è davvero una formula vincente e socialmente utile?
Una delle critiche che si potrebbero sollevare è che questo sistema
possa intercettare i contributi pubblici per l'edilizia residenziale,
«sostituendo – come ha recente-
mente polemizzato la Rete Diritti
in casa riferendosi ad altre realtà
nazionali - in modo completo
quello che è sempre stato lo strumento principe dell’intervento
pubblico nella materia, cioè la casa
popolare».
Le critiche sottolineano che con
questo sistema si mirerebbe a favorire soltanto i costruttori e non la
povera gente. Secondo la Rete dei
Diritti, infatti, sembrerebbe che gli
affitti richiesti siano comunque
proibitivi anche se inferiori a quelli di mercato (solo il 25% degli alloggi a canone sostenibile, infatti,
potrebbero essere occupati, ma da
utenti di livello economico intermedio escludendo le fasce più deboli) con la conseguente vendita ai
privati delle case popolari pubbliche, depauperando così il patrimo-
RIZZI. Annunciate misure punitive e preventive contro l’invasione d’auto durante le partite
nio comunale.
Insomma, il Social Housing, ora
proposto anche dal Comune di
Udine, secondo l'associazione dei
“Diritti in casa” servirebbe principalmente «a sostenere le sorti del
settore edile, verso cui l’amministrazione locale è molto sensibile.
Settore che dopo anni di speculazione, con la crisi si trova a mendicare interventi pubblici per sostenere la costruzione di alloggi a
prezzi più contenuti». A conferma
di ciò ci sarebbero le vantaggiosissime condizioni per i costruttori.
Alcuni Comuni, ad esempio, pare
abbiano ceduto terreni in diritto di
superficie per 99 anni alle imprese.
Imprese che hanno goduto anche
di agevolazioni fiscali, coperture
finanziarie a tasso agevolato e
contributi regionali a fondo perdu-
to. Il tutto con l'obiettivo di ridurre
al minimo il rischio di impresa, ma
con un vantaggio per l'Amministrazione pubblica davvero esiguo.
Ma considerando le cose in modi
meno provinciale, ci sono anche
attenti studi che sostengono come,
«l’attuazione di questi programmi
nasce anche come una prima risposta alle grandi sfide dei prossimi decenni. I nuovi assetti urbani
dovranno misurarsi con la crescita
delle città e con l’incremento della
popolazione urbanizzata, con i
nuovi scenari energetici e climatici, con la mobilità e lo sviluppo sostenibile».
Detto questo, il Comune informa
che Società di gestione del risparmio (Sgr) attraverso i fondi immobiliari, imprese e cooperative edilizie sono invitate a manifestare il
proprio interesse presentando una
scheda per ogni intervento proposto, comprensiva di un elaborato
grafico definito in maniera specifica dal bando. Le manifestazioni
di interesse devono essere inoltrate tramite Pec all'indirizzo [email protected] entro
le 12.15 del 30 settembre. Eventuali informazioni possono essere
richieste al servizio amministrativo Appalti (tel. 0432-1272659,
email: [email protected]), mentre il bando è a disposizione anche sul sito www.comune.udine.gov.it.
© BLU
UNIVERSITÀ Xxx
Stadio: basta parcheggi selvaggi Cliniche del Diritto
i controlli ora si fanno serrati per futuri avvocati
u IL QUARTIERE dei Rizzi può
finalmente respirare. Il Comune
di Udine, infatti, informa che:
controlli mirati, dialogo con i cittadini e con l'Udinese, ma anche, e
soprattutto, azioni preventive con
la fondamentale collaborazione
della Polizia Locale e delle Forze
dell'Ordine, faranno sì di convogliare le auto degli spettatori nei
parcheggi dello stadio e non nel
centro abitato dei Rizzi.
In sintesi è questo il piano che
l’Amministrazione sta predispo-
nendo per eliminare, durante gli
incontri di calcio, l’invasione selvaggia di auto segnalata da tempo
dai residenti e dal Comitato dei
Rizzi. Parcheggi che ostruiscono
il passaggio dei passi carrai e costringono i pedoni a scendere sulla strada per camminare, con evidenti problemi in termini di sicurezza. L’azione del Comune, però, vuole essere non solo punitiva
ma anche preventiva: Se, dunque,
da un lato, durante le partite, verranno messe in atto azioni di con-
trollo e, se necessario, rimozione
delle auto che creano intralcio a
pedoni e circolazione, l'obiettivo
è arrivare al punto di non elevare
nemmeno una contravvenzione.
u SVILUPPARE le capacità degli
studenti d’applicare concretamente
il diritto per prepararli all’esercizio
delle professioni legali. È l’obiettivo
delle “Cliniche legali”, nuovi laboratori attivati dall’accademico
2016-2017 nel corso di laurea in
Giurisprudenza del Dipartimento di
scienze giuridiche dell’Università
di Udine. Un metodo didattico, quello delle Cliniche, che mira all’apprendimento delle materie giuridiche attraverso l’esperienza “sul
campo”. Le Cliniche finora attivate
sono nove: di diritto agrario, di diritto civile, di diritto costituzionale,
di diritto europeo, di diritto di famiglia, di diritto e procedura penale, di
informatica giuridica, di logica e argomentazione giuridica, di tecniche
di drafting. Qui, gli studenti saranno
chiamati a esercitare le capacità di:
identificare il problema giuridico,
effettuare ricerche, analizzare il caso ed elaborare strategie per risolverlo, argomentare le posizioni giuridiche assunte, redigere testi giuridici giudiziali e stragiudiziali.
MAIL [email protected]
CULTURA / &
ANNO I
N° 127
VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
9
spettacoli
L’EVENTO. “Giovani interpreti & grandi Maestri”, dal 19 settembre al 17 ottobre al Verdi
VIA AL XV FESTIVAL PIANISTICO
TRIESTE CONQUISTATA DA BACH
Grande attesa per il pianista russo Evgeni Koroliov, noto per aver eseguito l'intero ciclo del Clavicembalo ben temperato
L’evento, che vedrà la partecipazione di illustri musicisti, è organizzato dalla Associazione Chamber Music
TRA GLI OSPITI: Evgeni Koroliov e Antonii Baryshevskyi
u E’ SETTEMBRE è tempo di
“Cartelloni”.
Ecco che “La Chamber Music” di
Trieste, diretta da Fedra Florit, ha
reso pubblici oggi i concerti in programma per il suo XV Festival pianistico “Giovani interpreti & grandi Maestri”, con inizio dal 19 settembre fino al 17 ottobre nella Sala
Ridotto del Teatro Verdi di Trieste.
L’ouverture della magnifica carrellata musicale spetterà al pianista russo Evgeni Koroliov, fra i
maggiori interpreti del nostro tempo, che lunedì 19 settembre con la
serata dal titolo “L'inesauribile immaginazione”, eseguirà musiche
di J.S. Bach, Schubert e Beethoven. Koroliov, nato a Mosca nel
1949, è internazionalmente conosciuto anche per il suo vasto repertorio che si estende dal Barocco alla musica di Messiaen e Ligeti,
passando attraverso l'Impressionismo. Ma con la musica di Johan Sebastian Bach sembra avere grande
affinità dall’età di 17 anni, quando
eseguì a Mosca l'intero ciclo del
Clavicembalo ben temperato.
Il Festivsl proseguirà lunedì 26
settembre con “L'Esprit de joie”,
di Antonii Baryshevskyi, il pianista ucraino, classe 1988, Primo
Premio al Concorso Internazionale Arthur Rubinstein di Tel Aviv
2014, eseguirà musiche di Chopin,
Debussy, Ligeti e Messiaen. Lunedì 3 ottobre concerto a quattro mani di Philippe Cassard e Cedric
Pescia, due artisti di consolidata
fama internazionale riuniti a Trieste per “Dialogo a due, poesia sonora”.
Lunedì 10 ottobre torna sulle scene del Festival Pianistico un giovane e talentuoso pianista, Ale-
xander Gadjiev, questa volta impegnato al fianco dell’Orchestra “I
Virtuosi Italiani” su musiche di
Shostakovich, per una avvincente
serata concertistica intorno a “Il diritto di ridere e il turbamento doloroso”. Alla tromba Gabriele
Cassone, nel Concerto per pianoforte e tromba op.35.
Lunedì 17 ottobre, per l’ultimo
appuntamento in cartellone ancora
un ritorno, quello di uno dei maggiori pianisti del nostro tempo,
l’acclamato François-Joël Thiollier.
Domani a Tolmezzo va in scena lo spettacolo prodotto dal Css in occasione del 40° dal terremoto e realizzato dalla Diocesi grazie al sostegno della Regione
Di Speranza si può sempre vivere, parola di Bevilacqua
u AL DUOMO di Tolmezzo approda lo spettacolo, «Dì speranza», emozionante viaggio tra musica, immagini e parole per raccontare e rivivere il cammino di
“passione” del popolo friulano nel
primo anno di terremoto.
L’evento, organizzato dall’Arcidiocesi di Udine, prodotto dal CSS
Teatro stabile di innovazione e
realizzato grazie al sostegno Regione e della Fondazione Crup, va
in scena domani alle 21.
«Dì speranza» è una ideazione artistica è di Alberto e Giuseppe Bevilacqua e vanta musiche originali
di Renato Miani, immagini di Stefano Bergomas e la partecipazione, tra gli altri, di Elsa Martin come voce solista. Una forma del tutto inedita che mette in dialogo artistico la cronaca testimoniale
dell’evento del 6 maggio 1976, i
Salmi nella traduzione in lingua
friulana, il testo poetico di Charles
Péguy e due scritti di mons. Duilio
Corgnali, in voci e immagini di
evocazione.
A dar vita allo spettacolo saranno
Anna Apollonio (violino), Enrico
Cossio (oboe e corno inglese),
Margherita Cossio (viola), Serena
Vizzutti (arpa), Mauro Verona
(corno) e Luca Zuliani (contrabbasso).
«Lo spettacolo teatrale/musicale
che proponiamo – spiega proprio
DUOMO Tolmezzo, ricostruzione
mons. Duilio Corgnali, coordinatore della Commissione diocesana per il 40° anniversario del terremoto –, vuole evocare quel lungo tratto di “passione” vissuto dal
popolo friulano soprattutto nel
primo anno di terremoto. Quel primo anno è stato cadenzato da centinaia di scosse telluriche. Il riferimento comune va al 6 maggio,
ma quella è stata soltanto la prima
grande scossa distruttrice. Ne sono seguite molte altre, due particolarmente violente: quella
dell’11 settembre e poi quella risolutiva del 15 settembre. Dopo
una estate di polvere, di tende, di
pioggia e di vento, ma anche di
grande solidarietà nazionale e internazionale e anche di assemblee
popolari e di manifestazioni dei
terremotati a favore di una ricostruzione-rinascita del Friuli a misura di popolo, il 15 settembre di
40 anni fa spazzò via ogni illusione di facile e svelta rinascita. Di
più, il sisma di settembre, dati i ritardi sul baraccamento e l’inverno
alle porte, costrinse i terremotati a
vivere l’esperienza dell’esodo, un
fatto lacerante e angoscioso per le
comunità colpite dal terremoto».
«Un anno – prosegue il presule –
sempre in bilico tra disperazione e
speranza in cui le fondamenta cristiane del popolo friulano hanno
giovato non poco a illuminare, dopo la notte, “il mattino che sorge”.
La Chiesa friulana ha scritto in
quel primo anno di terremoto una
delle pagine più belle della sua storia bimillenaria. Abbiamo ritenuto di offrire ai friulani d’oggi l’opportunità di rivivere quei giorni
con l’occhio posato sull’oggi, non
tanto per ricordare ma soprattutto
per trarre linfa per affrontare i vari
sismi che insidiano la vita di oggi.
Perché ogni giorno che viviamo
sia sempre un dì della speranza».
«Quando don Duilio Corgnali –
spiega Giuseppe Bevilacqua – ci
pone la domanda di chi abbia oggi
memoria di quel primo anno di terremoto, con la forza di un testimone di quell’evento, ne porta con se’
un’altra: che cosa, oggi, raccogliamo come eredità, dal vissuto
profondo delle comunità friulane
raccoltesi spontaneamente come
vicinie, dai primissimi giorni, ad
affrontare prima l’emergenza e
poi la ricostruzione-rinascita? Altre macerie popolano la vita di
molti, oggi, nutrite di indifferenza, vuoto e insignificanza; ma se si
è potuto vivere di speranza quarant’anni fa, perché non potremmo farlo anche oggi, sentendoci
ancora e più che mai umanità in
movimento che si rifiuta di cedere
alla disperazione?».
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ANNO I N° 127 VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
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SPORT Calcio
L’AVVERSARIO. La squadra ha stupito in avvio di stagione con ottimi risultati
Corto, compatto, propositivo
è il “capolavoro” di Maran
Oggi l’operazione
FRATTURA ALLA
SPALLA, WIDMER
FUORI DUE MESI
Domenica alle 12,30 al Friuli arriva il Chievo, collettivo dai meccanismi rodati
..........................................................
...
... LUCIANO PATAT
... [email protected]
.
u Ha un vestito tattico che, ormai,
è una seconda pelle. Rolando Maran, con mani sapienti, ha saputo
plasmare il suo Chievo fino a renderlo una macchina dai meccanismi ben oliati, capace di difendersi con criterio ed essere pericolosa
in avanti, pur in assenza di un
bomber “vero”.
Il lunch match di domenica tra
l'Udinese e i clivensi - fischio d'inizio alle 12.30 allo stadio Friuli,
arbitro Luca Pairetto di Nichelino
- è una partita da prendere con le
molle per i bianconeri, anche perché i gialloblu hanno dimostrato
di potersela giocare con squadre
di fascia medio-alta, come testimoniano la vittoria sull'Inter all'esordio e il pari con la Lazio, inframezzati dal kappaò di misura
contro la Fiorentina.
Maran, accostato qualche mese fa
anche all'Udinese prima dell'arrivo di Beppe Iachini, a Verona
sembra aver trovato la sua dimensione ideale. Con pazienza certosina, ha costruito nel tempo un
4-3-1-2 che funziona alla grande.
In estate, il mercato clivense è stato quasi impercettibile, con il colpaccio rappresentato dal ritorno
tra i pali di Stefano Sorrentino,
uno dei punti di forza gialloblu
che Iachini conosce bene, vista la
comune esperienza a Palermo.
Domenica potrebbe scattare l'ora
anche di Jonathan De Guzman,
rendono i gialloblu una formazione compatta e temibile.
E l'Udinese? La vittoria di San Siro ha caricato l'ambiente e Iachini
è pronto a proseguire sulla strada
imboccata di recente, schierando i
suoi con il 4-3-1-2 speculare a
quello di Maran. All'orizzonte c'è
qualche cambiamento: l'infortunio a Silvan Widmer (ne riferiamo
a fianco) potrebbe spingere il tecnico ascolano a schierare Molla
Wague da esterno basso, mentre
là davanti scalpita - e non poco Stipe Perica, già autore di due reti
e pronto a subentrare a uno Zapata
non proprio scintillante. Partita
speciale per il grande ex, Cyril
Théréau.
L'Udinese vuole continuare a volare. Il Chievo, però, è squadra tosta, plasmata ad arte da Maran: ci
sono tutti gli ingredienti per vedere scintille in campo.
TIMONIERE. Rolando Maran era stato accostato ai friulani
centrocampista ex Napoli che ha
scelto un inconsueto numero 1
sulla maglia.
Visto che le squadre dovranno affrontare il turno infrasettimanale,
entrambi i tecnici ricorreranno
probabilmente a un “mini turnover”. De Guzman potrebbe avere
la sua chance da trequartista per
far rifiatare Valter Birsa, uno dei
calciatori di maggior valore del
Chievo: lo sloveno, che ha affossato l'Inter con una doppietta, ha
beneficiato (eccome!) della “mano” di Maran sulla squadra. In
avanti, potrebbe indossare la maglia da titolare anche Roberto Inglese, possente centravanti che
potrebbe far coppia con l'eclettico
Riccardo Meggiorini, elemento al
quale il tecnico veneto rinuncia
molto raramente. Tra le qualità
generali del Chievo, la capacità di
rimanere “corto” sul terreno di
gioco e un buon possesso palla
che, uniti a un'ottica propositiva,
PORDENONE. I neroverdi ricevono una delle big. Domattina responso sulla nuova Tribuna est
Sarà “febbre del sabato sera”
al Bottecchia arriva il Parma
u Big match in arrivo per il Pordenone. Domani sera, alle 20.30, al
Bottecchia arriva il blasonato Parma
di mister Luigi Apolloni. Nessun timore reverenziale per i neroverdi,
anzi: il “ramarro” viene da tre vittorie di fila e si presenta all'appuntamento da primo in classifica. Mister Bruno Tedino può contare su
tante frecce al suo arco, da un Paulo
Azzi in crescita a un Rachid Arma
pericoloso, oltre che su un collettivo
di qualità. Il Bottecchia va verso il
tutto esaurito: la tribuna centrale è
“full” da qualche giorno, mentre si
saprà domani, sabato 17, se potrà es-
sere utilizzata anche la nuova Tribuna laterale est, dopo il responso
della Commissione comunale di vigilanza. Domani, la biglietteria centrale sarà attiva dalle 16, mentre i
cancelli apriranno alle 19.
Sarà un Parma ferito quello che arriverà domani. La partenza non è
stata delle migliori - soli 5 punti in 4
partite - e la squadra occupa il 10°
posto. Brucia ancora la sconfitta recente con il Venezia. Ma in squadra
ci sono, tra gli altri Emanuele Calaiò
e Alessandro Lucarelli. Ma per i ducali, contro l'entusiasmo neroverde,
non sarà certo una passeggiata.
Che tegola per l'Udinese. Silvan
Widmer, dopo la frattura della scapola destra occorsa ieri al “Bruseschi” dopo un contrasto aereo con
Matos, potrebbe rimanere fuori dai
campi per due mesi. Rischia un
lungo stop, quindi, il laterale svizzero, operato oggi a Latisana con
l'inserimento di una placca. Lo
scacchiere tattico bianconero, così, sarà privato di un elemento prezioso: mister Iachini per il momento potrebbe adattare Molla Wague
al ruolo di terzino destro, in attesa
del rientro - a metà ottobre - di Davide Faraoni, naturale sostituto di
Widmer. Poco probabile il ritorno
alla difesa a 3.
UDINESE. Due pareggi nelle ultime sfide contro i clivensi
Seduta a porte chiuse
Iachini lima i dettagli
u Al riparo da occhi indiscreti.
Oggi, mister Beppe Iachini ha
“nascosto” i suoi con una seduta
di allenamento a porte chiuse, con
il desiderio di limare gli ultimi
dettagli in vista del match di domenica alle 12.30 al Friuli contro
il Chievo. In realtà, le scelte del
tecnico sembrano già chiare:
avanti sulla strada del 4-3-1-2,
preziosi minuti di adattamento
per Sven Kums come regista, Rodrigo De Paul confermato sulla
trequarti. L'unico possibile ballottaggio riguarda l'esterno basso
di destra, ruolo per il quale sono in
lizza il favorito Molla Wague e
Gabriele Angella.
In casa, l'Udinese ha una tradizione favorevole con il Chievo: limitandoci alla sola serie A, i bianconeri hanno vinto 7 dei 14 confronti totali, con cinque pareggi e
due sconfitte. Lo scorso anno il
confronto al Friuli è terminato
0-0, nella stagine precedente prima era finita 1-1 con il botta e risposta fra Di Natale e Radovanovic. L'ultima vittoria dell'Udinese
risale all'8 febbraio 2014 grazie al
3-0 con reti griffate Di Natale,
Bruno Fernandes e Badu.
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MISTER Tedino è carico
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 127
VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
11
SPORT Vari
L’EVENTO. Non solo agonismo: sarà un weekend ricco di eventi collaterali
Le emozioni vanno di corsa
sarà Maratonina-spettacolo
Domenica 18, dalle 10, scatta da Cividale la 17esima edizione della grande gara
Henry Kibet è l’uomo da battere, in campo femminile favorita Paula Epayan
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... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u Ci siamo, l'attesa è finita. Udine, e il territorio friulano, si preparano alla grande festa targata
Maratonina, in programma domenica 18 settembre. La 17esima
edizione prenderà il via alle 10 da
Cividale, attraversando Moimacco e Remanzacco per poi giungere
nel capoluogo friulano. Un tragitto inedito, che si prepara a regalare grande pathos sportivo.
Al via sono attesi oltre 1.900 iscritti,
provenienti da 15 Nazioni. I favori
del pronostico vanno tutti agli atleti
keniani, soprattutto in campo maschile. A impreziosire la gara ci sarà
anche l'ultramaratoneta Giorgio
Calcaterra. Ma chi sono, dunque, i
papabili per la vittoria finale? In
campo maschile, l'atleta con il miglior accredito è Henry Kibet
(1h02’31” di personale sulla distanza). Puntano al podio anche Dennis
Kipkorir Rutoh (1h03’15”) e Wilson Meli (1h03’33” in altura nel
2015). Curiosità per Edwin Kipchirchir Kemboi: è nato in Kenya,
ma a metà 2014 ha acquisito la cittadinanza austriaca e a giugno, dopo essere giunto 13esimo nella qualificatissima maratona di Rotterdam (2h15’47”), ha partecipato alla
mezza maratona degli Europei di
Amsterdam.
Tra le donne, pronostico per la ventunenne
Pauline
Eyapan
(1h13’33”), stella emergente del
CONCORRENTI AL VIA in una delle precedenti edizioni
PASTA SOLIDALE
u DUEMILA piatti di amatriciana, nel segno della
solidarietà. È l'iniziativa
che, grazie al lavoro dei
cuochi di Dok Dallava, offrirà ottima pasta ai protagonisti dei 21 km della
Maratonina, ma anche per
quelli della più breve
StraUdine. Appuntamento
dalle 13 in piazza Duomo,
con offerta libera che sarà
poi devoluta in beneficienza.
Kenya. Ma valgono un piazzamento di prestigio anche la giapponese
Haruna Takada (1h11’46” nel
2014, quest’anno 1h15’48”) e le
italiane
Teresa
Montrone
(1h15’37”), sorella del canottiere
Domenico, bronzo nel 4 senza
all’Olimpiade di Rio, e Giorgia
Morano (1h15’21”), oltre all’altra
keniana Pauline Naragoi Esikon
(1h19’00”). Attesi sulla linea di
partenza a Cividale anche molti tra i
migliori atleti del Friuli-Venezia
Giulia.
La Maratonina di Udine, inserita fra
le 100 più belle al mondo dal sito
internet americano “My Best
Runs”, creato da Bob Anderson,
PARALIMPIADI. Dopo il ko con la Cina, le azzurre del tennistavolo sfidano la Corea del Sud
non è soltanto agonismo, ma una
festa con tanti appuntamenti da gustare. Per gli amatori ci sono la
“StraUdine Bluenergy”, corsa non
competitiva promossa in collaborazione con il Gruppo Marciatori Udinesi, su un percorso di 6 km (partenza alle 11.30 da piazza Marconi),
mentre gli appassionati di Nordic
walking avranno la “loro” gara, che
partirà sempre alle 11.30 in piazza
Marconi. Durante il fine settimana,
poi, in via Cavour sarà presente un
gazebo attrezzato per l’annullo filatelico dedicato all’evento, con
cartolina personalizzata.
La Maratonina è pronta a emozionare ancora. Che si alzi il sipario!
Appuntamenti di domani
UN SABATO CON
“RE GIORGIO” E
NON SOLTANTO
u UNA VIGILIA ricchissima.
Domani, sabato 17, già tanti
eventi in programma aspettando la Maratonina. Tra le
“chicche”, l'appuntamento
con il più grande ultramaratoneta italiano di sempre, “re”
Giorgio Calcaterra, che alle
18.30 presenterà sotto la Loggia del Lionello la sua autobiografia “Correre è la mia vita”.
Fra la decina di eventi in cartellone domani la Staffetta
Scuole Itas Assicurazioni
(10.15), il pomeriggio con
Anà-Thema Teatro dalle 15, la
Minirun Despar dalle 16 in
Piazza Libertà, la Corsa con il
cane Schesir (15.45 Piazza Libertà). Interessante “Scatti di
corsa”, concorso dedicato agli
amanti della fotografia che
prenderà il via tra le 15 e le 16
con il ritrovo in via Cavour. Lo
scopo è fissare sull’obiettivo
della propria fotocamera digitale (reflex, compatta, bridge,
smartphone) una scena rappresentativa degli eventi della
Maratonina. C'è tempo per inviare il proprio scatto preferito
entro le 24 di sabato 17. In palio un weekend per due alle
terme di Krka. Il programma
completo di eventi è su
www.maratoninadiudine.it.
PODISMO. Iscrizioni già aperte per la Cividale-Aquileia
Giada, altro bronzo nel mirino La “Unesco 2017” si
questa sera tifo è tutto per lei correrà il 26 marzo
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...
... REDAZIONE SPORTIVA
... [email protected]
.
u Giada Rossi va a caccia di un
altro bronzo alle Paralimpiadi di
Rio. La pongista di Zoppola sarà
impegnata questa sera, alle 21.30
italiane, nella “finalina” contro la
Corea del Sud nel tennistavolo a
squadre di classe 1-3. Nulla da fare,
ieri, nella semifinale contro la fortissima Cina: Giada, assieme alle
compagne Clara Podda e Michela
Brunelli, è uscita sconfitta per 3-0
contro un team davvero imbattibile.
Dopo il bronzo in singolare, Rossi
punta a ottenere un'altra medaglia
in questa sua straordinaria avventura a Rio.
Intanto, il medagliere italiano è salito a quota 31 allori, nel momento
in cui chiudiamo l'edizione di oggi:
a Londra, la spedizione azzurra si
era fermata a 28 medaglie. L'ultimo
protagonista di un colpaccio, in ordine di tempo, è il 22enne ciclista
Fabio Anobile, terzo nella prova su
strada di ciclismo. Ma il “bottino”
potrebbe crescere ancora: alle
20.30 sono in gara anche Zanardi,
Podestà e Mazzone. Dal Friuli, però, gli occhi sono puntati su Giada.
LA PONGISTA di Zoppola
u Appuntamento al 26 marzo
2017. È questa la data da segnare
in calendario per la prossima edizione della “Unesco Cities Marathon” ed è già possibile iscriversi,
a quota agevolata fino a fine settembre, nei vari Infopoint delle
manifestazioni podistiche.
L'unica gara al mondo che collega
due siti Unesco - Cividale e Aquileia - si proporrà con un percorso
di grandissimo livello. Maratona
ma non solo, perché l’edizione
2017 dell’Unesco Cities Marathon proporrà anche la classica
maratona a staffetta a coppie, con
le due frazioni di 25,600 km e
16,595 km, e la Iulia Augusta Run
(16,595 km). Confermata anche la
gara dei diversamente abili, che
nelle ultime due stagioni è stata
nobilitata dalla presenza di Francesca Porcellato, vincitrice di due
bronzi paralimpici a Rio.
«L’idea - spiega Giuliano Gemo,
presidente del comitato organizzatore - è allargare sempre più
l’evento ad altre discipline: nel
2016 abbiamo inserito un triathlon e gli Special Olympics, ma
non ci fermiamo lì: stiamo pensando anche al pattinaggio».
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 127
VENERDI 16 SETTEMBRE 2016
Udine
Bollettino emesso il 16 settembre 14:30
Mattino
Pomeriggio
Sera
nuvoloso
temporale e schiarite
pioggia e temporali
Ore di sole
2
2
0
temperatura
16¡C
25¡C
19¡C
vento
precipitazioni
debole 4Km/h E
debole 6Km/h SE
debole 7Km/h NE
-
10-20mm
20-40mm
zero termico
3500 m
3500 m
3650 m
venerdi
16
settembre
70-75%
attendibilitˆ
Mattino
Pomeriggio
Sera
pioggia debole
variabile
variabile
Ore di sole
0
3
0
temperatura
16¡C
22¡C
19¡C
vento
precipitazioni
debole 2Km/h variable
1-4mm
-
-
zero termico
2950 m
3000 m
3000 m
sabato
17
settembre
debole 7Km/h SSE
debole 9Km/h NE
70-75%
attendibilitˆ
Mattino
Pomeriggio
Sera
pioggia debole
rovesci e schiarite
pioggia debole
Ore di sole
0
3
0
temperatura
15¡C
21¡C
17¡C
vento
precipitazioni
debole 6Km/h NE
debole 6Km/h SE
debole 2Km/h variable
1-4mm
4-8mm
1-4mm
zero termico
3000 m
2850 m
2850 m
domenica
18
settembre
attendibilitˆ
50%
12