Diapositiva 1 - Scuola Media Pio X Artigianelli

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Diapositiva 1 - Scuola Media Pio X Artigianelli
LA
IBERICA,
PORTA
DELL’EUROPA
LA PENISOLA
REGIONE IBERICA,
PORTA
DELL’EUROPA
– PROF. MATTEO BIAGI, II A –A.S. 10-11
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Prof. Matteo Biagi
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Dal punto di vista
politico, quasi
l’85% della
penisola
appartiene alla
Spagna, che
possiede, però,
come vedremo,
isole al di fuori
della penisola
stessa. Il
Portogallo è il
secondo stato
iberico;
completano il
quadro….
Il micro-stato pirenaico di Andorra (meno di 500 Kmq)
e la colonia britannica di Gibilterra.
Appartengono alla Spagna, invece, le
città di Ceuta eScuola
Melilla,
in territorio
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africano, entro i confini
delBiagi
Marocco.
Prof. Matteo
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Tra tutte
le
Penisole
Europee,
quella
iberica è:
1) LA PIU’ OCCIDENTALE, PROTESA VERSO L’AMERICA
2) LA PIU’ MERIDIONALE, PROTESA VERSO L’AFRICA
3) LA PIU’
TOZZA
(coste poco
Articolate)
4) LA PIU’
PENINSULARE,
con un istmo di
soli 435 km
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LA SPAGNA
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La Spagna confina a
nordest con la Francia e lo
Stato di Andorra. A sud
confina con Gibilterra
(colonia dell'Inghilterra);a
ovest confina con il
Portogallo . Nel
continente africano
tramite i territori di Ceuta
e Melilla confina con il
Marocco.
Come si vede dalla foto
satellitare, quasi metà
del territorio spagnolo è
occupato da un vasto
altopiano semiarido,
chiamato Meseta (tavola
in spagnolo)
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Questo altopiano è
percorso centralmente
da alcune catene di
monti, i cui nomi sono
facilmente leggibili sulla
carta, e circondato per
tre lati (tranne il lato
ovest, verso il Portogallo)
da montagne.
Le due catene montuose principali della Spagna sono, da
Nord a Sud, …
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I Pirenei, la cui cima più alta è il PICO DE ANETO (nella diapositiva, m. 3400 circa),
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E la Sierra Nevada, nel Sud, che ospita il monte più alto della Spagna, il Mulhacèn (3478m).
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Le pianure occupano soltanto l’11 % del territorio: la più importante è la pianura dell’Andalusìa,
nel Sud, che si affaccia sul golfo di Cadice, sull’Oceano Atlantico
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I fiumi sono per lo più a carattere torrentizio. I più importanti sono l’Ebro, che divide i
monti Iberici dai Pirenei e che sfocia nel mar Mediterraneo ,
(Nella foto, l’Ebro a Miranda de Ebro, vicino a Saragozza)
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Il Guadalquivir, che attraversa Cordoba e Siviglia e sfocia nell’oceano. Altri fiumi rilevanti sono il
Tago e il Duero, che terminano il loro corso in Portogallo, e il Guadiana, che nella parte
terminale è il confine naturale tra i due paesi. Nella foto, il Guadalquivir a Siviglia.
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Le coste della Spagna sono di aspetto diverso a seconda delle zone. La costa atlantica,
soprattutto nel tratto galiziano, è caratterizzata da profonde insenature dette rìas, valli fluviali
in cui si insinua il mare. La più bella delle rìas galiziane è la ria de Arousa, che vedremo nella
prossima diapositiva.
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Nella costa atlantica del Nord, i monti arrivano a picco sul mare. Nella foto Cudillero, un paesino
delle Asturie affacciato sul mare, anche se non si direbbe. Ne volete una prova? In primo piano,
la Lonja de Pescado, il locale mercato dove i pescatori vendono ogni giorno il pesce fresco.
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La costa mediterranea è invece per lo più bassa e sabbiosa, e dà luogo a paesaggi
umanizzati molto differenti, come si può notare confrontando la diapositiva
precedente (Costa Brava) e questa (Benidorm, vicino a Valencia)
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La Spagna possiede numerose
isole: le più importanti si
raggruppano nell’arcipelago
delle Baleari, nel Mediterraneo
(Maiorca, Minorca, Ibiza e
Formentera) e le Canarie, sette
isole di natura vulcanica. Le
Canarie hanno un clima secco.
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IL CLIMA SPAGNOLO
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La Spagna ospita la sola zona europea realmente desertica. Si tratta del deserto di
Tabernas, roccioso. Curiosità: il deserto di Tabernas…
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È servito come set di moltissimi film western girati in Europa. Nella foto, l’ormai
deserto set cinematografico chiamato TEXAS HOLLYWOOD
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LA STORIA DELLA SPAGNA, in breve
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Il primo insediamento di un
certo rilievo è quello dei
Celtiberi, popolazione
celtica stanziata
nell'antichità, a seguito di
varie ondate migratorie,
nella Penisola iberica.
Nella foto, Un Bronzo di
Botorrita, tra le più
importanti testimonianze
della lingua dei Celtiberi.
Risalenti al I secolo, sono
redatti in alfabeto iberico.
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Il territorio spagnolo, lungo le cui coste i Fenici e i Greci avevano fondato numerose colonie,
venne conquistato fino all'Ebro dai Cartaginesi e poi dai Romani, che vi diffusero la lingua e la
civiltà latina. Nella foto, l’acquedotto di Segovia.
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Nella foto la
Mezquita di
Cordoba,
l’unico
edificio
religioso al
mondo ad
essere stato
moschea,
sinagoga e
cattedrale
cattolica.
Crollato l'impero di Roma vi giunsero i vandali, creando per breve tempo un regno nell'Andalusia
e i Visigoti, che estesero il proprio dominio su tutto il paese e abbracciarono il cattolicesimo.
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X Artigianellitestimonianze della loro civiltà.
Nel 700 fu la volta degli Arabi, che vi lasciarono
splendide
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Proprio da queste, gli spagnoli iniziarono la " Reconquista " del Paese, respingendo
progressivamente gli invasori; la totale liberazione e l'unificazione della Spagna avvenne
solo nel 1492; da allora il nuovo Stato si avviò a diventare una delle maggiori potenze
europee e mondiali.
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Con i grandi viaggi di esplorazione i conquistadores spagnoli crearono un immenso
impero coloniale che per oltre tre secoli rifornì la madrepatria di ingenti ricchezze, ma
queste non vennero adeguatamente impiegate per sviluppare l'economia nazionale, e
quando le colonie si resero indipendenti la Spagna cadde in una grave crisi economica .
Oltre a cio' i suoi sovrani parteciparono a tutte le guerre che travagliarono il nostro
continente negli ultimi secoli, e cio' non fece che aggravare la situazione. Nella foto,
l’Escorial, la sontuosa reggia di Filippo II
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Dopo secoli di
decadenza, nel 1931
viene proclamata la
Repubblica. Tuttavia,
dopo una sanguinosa
guerra civile,
ricordata nel celebre
dipinto di Pablo
Picasso – Guernica - nel 1939 il generale Francisco Franco,
amico di Hitler e Mussolini, instaura una dittatura che dura
fino al 1975.
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Da allora la Spagna ha iniziato un periodo di rapido sviluppo economico e sociale; dal
1986 fa parte dell’Unione Europea ed ha fatto parte, dall’inizio, dell’area Euro.
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La Spagna ha circa 43 milioni di abitanti.
Non è uno stato nazionale.
La popolazione spagnola presenta una
forte mescolanza etnica dovuta a
invasioni, migrazioni e dominazioni.
Nonostante i processi di omologazione
nazionale, avviati dallo stato unitario sin dal
XV secolo, che hanno sancito il predominio
dell’elemento castigliano, alcuni gruppi
etnici hanno mantenuto sino a oggi le loro
peculiarità etnico-linguistiche: è il caso
soprattutto dei baschi, che vivono nel nordest della Spagna, ma anche dei galiziani e
dei catalani, che vantano una specificità
culturale, storica e linguistica rispetto al
gruppo dominante, quello castigliano. La
composizione etnica della popolazione
spagnola è la seguente: spagnoli (74%),
catalani (16%), galiziani (8%), baschi (2%)
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Le città della Spagna
LE CITTA’ DELLA
SPAGNA
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La capitale spagnola, Madrid, sorge sulle rive del Manzanàr.
Ospita splendidi giardini e grandiosi edifici. Nella foto, la Plaza
Mayor
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la Puerta del Sol
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La Gran Via, la strada dei teatri
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Il Palazzo Reale
Il palazzo reale, …
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Madrid ospita uno dei musei più visitati al mondo, il Museo del Prado, ricco di collezioni di
pittura e scultura. Nella foto, la Maya Desnuda, dipinto di Francisco Goya (1746-1828), il quadro
più celebre tra quelli esposti al Prado.
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Barcellona, seconda città della Spagna e capitale
della Catalogna, ha uno dei porti più attivi
d’Europa. Dal punto di vista artistico, oltre al
quartiere gotico impreziosito dalla splendida
cattedrale e da angoli magici, deve la sua attrattiva
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PLACA REIAL (PIAZZA REALE)
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All’opera dell’architetto Gaudì,
vissuto tra 1800 e 1900. A lui si
devono la
Sagrada Familia, i cui lavori
termineranno probabilmente nel
2026 ma che il 7 novembre 2010 è
stata consacrata da papa Benedetto
XVI,
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Edifici stravaganti come la Casa Battlò, sulla sinistra, e la Pedrera, sulla destra,
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Il fiabesco Parco Guell
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La via più celebre di Barcellona è la Rambla, strada costituita da due carreggiate laterali ed
una vasta area pedonale al centro, alberata.
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La Rambla è celebre ed amata dagli
abitanti di Barcellona e dai turisti
perché sempre animata e frequentata
da artisti di strada. Lungo la Rambla si
trova anche il coloratissimo mercato
della Boquerìa.
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Terza città della Spagna è Valencia, con le sue modernissime costruzioni. Nella foto, la
Città della Scienza, realizzata dall’architetto Santiago Calatrava.
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Antico e moderno si fondono in tutta la Spagna: a Bilbao si visita il Museo Guggenheim,
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A Toledo, l’antica capitale, l’intero centro storico,
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A Granada la cittadella araba dell’Alhambra, uno dei monumenti più visitati al mondo.
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A Santiago de Compostela la Cattedrale. Santiago è una delle mete più
importanti al mondo di turismo religioso; è l’approdo finale di un pellegrinaggio a
piedi…
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Chiamato Camino de Santiago
Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono,
attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui sarebbe la
tomba di Giacomo il Maggiore. Le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state
dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il simbolo più importante e famoso del Cammino di Santiago è senza dubbio la
Conchiglia o Concha. La Concha in passato testimoniava l`avvenuto pellegrinaggio, in
quanto si trovava in abbondanza nelle spiagge della Galizia. Solo riportare una
Scuola Media Pioprovava
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Conchiglia di San Giacomo, o Cappasanta,
che si era giunti alla meta.
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Meta di turismo culturale è la Mancha, regione nel cuore della
Meseta, in cui i lettori di Cervantes vanno alla ricerca dei mulini a
vento scambiati per giganti da Don Chisciotte.
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L’ECONOMIA SPAGNOLA
IL SETTORE PRIMARIO
L’agricoltura segue, com’è ovvio, il clima:
-patate, barbabietole da zucchero, ortaggi, mele al Nord
- cereali nella Meseta
-Vite, olivo e agrumi nella zona mediterranea
IL SETTORE SECONDARIO
Come si è detto, l’industria si è sviluppata di recente, soprattutto nel settore
meccanico, grazie agli investimenti stranieri (Fiat, General Motors, Daewoo).
Sviluppati sono anche i settori tessile, chimico, petrolchimico e alimentare.
IL SETTORE TERZIARIO
In grande crescita grazie al turismo, balneare, artistico e religioso.
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Le vie di comunicazione ferroviaria, stradale ed autostradale sono in
forte ampliamento. Hanno subito una forte crescita i collegamenti
aerei. La compagnia di bandiera è Iberia.
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LA CULTURA SPAGNOLA: LE DANZE
POPOLARI
Il Flamenco è unadanza
tipica dell'Andalusia.
Fortemente influenzato
dal popolo nomade dei
Gitani, il flamenco
affonda le sue radici
nella cultura musicale
dei Mori e degli Ebrei.
Un tempo ristretto nella
zona dell'Andalusia,
oggi il flamenco fa parte
della cultura e della
tradizione musicale
spagnola. Altre danze
tipiche sono la Sardana,
ballata in Catalogna, e
l’Aurresku, nei paesi
Baschi.
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LA SPAGNA … A TAVOLA
La cucina spagnola ha il merito di aver promosso all'inizio del 1500 l'ingresso di
prodotti nuovi (patata, pomodoro, mais, cacao ecc.) provenienti dalle Americhe. Il
piatto più conosciuto è senza dubbio la Paella, sostanzioso piatto unico valenciano
a base di riso, zafferano, carne e pesce. Tipico dell’Andalusia è il Gazpacho, zuppa
fredda di verdure che mitiga la torrida calura estiva.
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UN ASPETTO SU CUI RIFLETTERE: LA CORRIDA
Componente rilevante della cultura spagnola è la Corrida, combattimento
rituale tra uomo e toro. E’ un fatto economico che coinvolge allevatori ed
organizzatori e richiama molti spettatori. Celebrata da artisti come Picasso,
Goya, Garcia Lorca ed Hemingway, la Corrida è da alcuni decenni nell’occhio
del ciclone.
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Sotto accusa, dagli
animalisti prima e
dall’opinione
pubblica poi, è la
crudeltà che
prevede ad ogni
corrida la morte
del toro ( se non
quella del torero),
che sopraggiunge,
inoltre, dopo una
lunga agonia. Per
questo, in
Portogallo e in
alcune zone della
Francia del Sud, la
corrida si svolge in
maniera incruenta.
La tradizione
spagnola è però
più dura da
scalfire.
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LA QUESTIONE BASCA
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Come sappiamo, i Baschi sono un popolo che ha radici antichissime e cultura e lingua
assolutamente particolari. Voltaire, filosofo francese del 1700, li definì “un piccolo
popolo che danza ai piedi dei Pirenei”. Il territorio occupato dai baschi, che occupa
anche una piccola porzione di Francia, è definito in lingua basca Euskadi. Lottano da
sempre per mantenere e preservare la loro identità. Siccome durante la dittatura
franchista si tentò di cancellare l’identità e la cultura basca, nel 1952 alcuni studenti
fondarono l’ETA (EUSKADI TA ASKATASUNA, “Paese basco e libertà”),
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Un’organizzazione che ben presto ha scelto la strada del
terrorismo e che non lo ha abbandonato neppure dopo il
ritorno della Spagna alla democrazia. Le azioni dell’ETA si
rivolgevano contro obiettivi politici, come poliziotti,
giudici, politici contrari all’indipendenza del paese basco.
Dagli anni Sessanta ad oggi centinaia di persone sono state
uccise dall’ETA. Non tutti i separatisti baschi sono
terroristi: esiste un separatismo democratico
che ha
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ottenuto molta autonomia negli ultimi decenni.
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Il 20 ottobre 2011 l’ETA ha annunciato l’addio definitivo alla lotta armata.
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