Il casco: la scelta giusta senza che ci "giri la testa"

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Il casco: la scelta giusta senza che ci "giri la testa"
Il casco: la scelta giusta senza che ci “giri la testa”
A prescindere dai materiali utilizzati per la realizzazione del casco (termoplastica, fibre
composite, carbon-kevlar), che fanno oscillare di molto il prezzo finale, occorre comprare il
prodotto che più si adatta no solo al tipo di utilizzo ma soprattutto alla propria
conformazione del cranio. Guardare esclusivamente la misura indicata in etichetta il più
delle volte non basta perché ogni testa ha la sua forma e non tutti i caschi sono uguali: a
parità di taglia infatti alcuni possono calzare stretti, altri invece più larghi. Ecco come fare
per scegliere la misura giusta.
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Per prima cosa misurare la circonferenza della testa; partendo da lì – ad esempio
57-58 corrisponde a una M – si procede alla prova vera e propria. Il casco deve
essere indossato con una certa disinvoltura, quindi senza eccessive forzature e
allacciando sempre il cinturino di sicurezza. Non bisogna stringere troppo, ma
lasciare uno spazio di circa 1-2 dita fra il mento e il cinturino stesso.
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Assicurarsi che la testa aderisca perfettamente al perimetro interno della calotta e
che non vi siano spazi vuoti nella parte superiore (se così fosse, vorrebbe dire che il
casco è piccolo).
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Una volta indossato non si deve percepire una pressione eccessiva sulla fronte,
sulla nuca e sulle tempie.
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Tenere il casco in testa per qualche minuto affinché l’imbottitura prenda forma.
Ruotare la testa lateralmente e in senso verticale: il casco deve muoversi seguendo
gli spostamenti del capo e senza “giochi”.
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Infine, esercitare una leggera pressione verso l’alto spingendo dalla parte
posteriore: se il casco tende a “scalzarsi” significa che la misura non è corretta.
Fonte: Il Salvagente