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ANNO 14 - N.4
31 MARZO 2012
Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico quindicinale - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 - Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
PRIMO PIANO
OdisSiae
E’ l’Ente più costoso fra le società di collecting. Viaggio tra polemiche, gestioni allegre,
affitti “agevolati” e contratti di lavoro che fanno sognare.
Mentre i conti sono sempre più in rosso.
alle pagine 18 e 19
ANNO 14 - N.4 - 31 MARZO 2012 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
ALL’INTERNO
L’INTERVISTA
speciale
a pagina 6
classici
da pagina 11 a pagina 17
L’EDIZIONE 2012 DEL MOBILE WORLD CONGRESS
Se il gaming corre veloce
Il business di smartphone e tablet continua a crescere.
E mentre si guarda all’LTE, la quarta generazione
delle reti di trasmissione, l’applicazione
videoludica si fa largo nei nuovi
device presentati.
a pagina 10
LE VIDEOTECHE CHE RESISTONO
C’è chi dice no...
alla crisi
Le testimonianze dirette di chi continua a presidiare il territorio con attività
di rental home video. La parola ai responsabili di quattro videoteche:
Adriano Lorenzoni (Cinecittà - Terni); Cristiano Felicetti (Ciak - Porto
San Giorgio); Andrea Cheynet (Dvd Project - Cossato); Michele Quattrocchi
(Video Club Le Cinéma - Milano).
a pagina 20
Una storia
di successi
Moviemax Media Group, l’azienda fondata e guidata da
Guglielmo Marchetti, compie dieci anni. Dalla start up
nell’home video alla quotazione in Borsa.
Dalla distribuzione in sala alla scelta, oggi,
di entrare nella produzione cinematografica.
Ripercorriamo con il Presidente tutti gli step
di una grande avventura.
l'edi
Effetto
domino
tori
ale
di Angelo Frigerio
Il retail trema. Specialmente quello
dell’entertainment. E con esso i relativi
mercati. La crisi economica si sta abbattendo in modo impietoso anche su catene, network e colossi che sembravano
inaffondabili. La triste e dilaniata fine di
Blockbuster (purtroppo anche in Italia)
è ormai in qualche modo archiviata. Ma
non assorbita. I risultati del 2011 lo hanno certificato. Tuttavia, il nuovo anno si è
aperto all’insegna della sofferenza.
A tenere banco sono i casi franco-britannici. Quelli rappresentati dalle difficoltà espresse dalle catene Fnac e Game.
La francese ha varato un pesante piano di
riassetto. Con tagli del personale che, secondo voci solitamente bene informate,
coinvolgerebbero anche la filiale italiana.
Ma che cosa sta succedendo? Come mai
di colpo il mercato perde alcuni pezzi pregiati? Le ragioni sono varie. E al di sopra
di tutto c’è la strisciante crisi economica.
Ma sarebbe riduttivo ascrivere soltanto a
questo il terremoto che sta affliggendo il
canale retail.
Alcune insegne pagano, adesso, anni di
scelte sbagliate o di strategie avventate.
O, peggio ancora, la mancanza di coraggio nell’affrontare le sfide e l’evoluzione
che stavano connotando i vari mercati.
Ora i nodi sono venuti al pettine, sull’onda di una congiuntura economica che ha
da un lato amplificato le problematiche,
dall’altro accelerato i percorsi. Questi tre
casi (anche se preferiremmo essere smentiti dai fatti, ossia che Fnac e Game riescano a riprendersi) confermano anche
un altro dato: l’espressione “Too big to
fail” (“Troppo grosso per fallire”, ndr),
mutuata dal linguaggio di Wall Street, appartiene ormai al mondo giurassico del
business. Niente è così facile e sicuro. Chi
perde la giusta attenzione, chi pensa di
essere in un’area protetta, chi indugia, o
peggio, crede di poter stare alla finestra a
guardare, si trova a dover fare i conti con
un brusco risveglio.
Gli scossoni che stanno coinvolgendo le
grandi insegne multinazionali hanno ripercussioni significative su tutti i territori
in cui le filiali operano. Il rischio è uno,
a questo punto: che i mercati meno “interessanti” (non solo poco profittevoli)
vengano dismessi. E tra questi territori,
purtroppo, c’è anche l’Italia.
Vale la pena poi aggiungere un’altra
considerazione. Il prodotto entertainment si è conquistato a fatica uno spazio
tangibile anche all’interno della Grande
distribuzione specializzata (con le catene
dell’elettronica di consumo in testa), oltre che degli entertainment specialist. Ma
anche sul fronte delle grandi superfici
(per non parlare di quelle più note e operative nell’ambito food) l’allarme risuona
con insolita frequenza. Si susseguono in
Italia (e nelle zone più ricche del paese)
le chiusure di store all’interno anche dei
centri commerciali.
Insomma: una sorta di effetto domino
si sta propagando sul Vecchio Continente. Forse, come sostiene qualcuno, siamo
giunti davvero al “dunque” e al tanto annunciato riassetto del mercato.
E’ un bene? E’ un male? Le pulizie di
primavera non sono mai piacevoli. Ma,
ogni tanto, bisogna farle.
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pagina 4
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Periodico quindicinale
Anno 14 - n. 4 - 31 Marzo 2012
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Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)
La rivista è stata chiusa in redazione il 14 marzo 2012
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
News Italia
Tutto esaurito per
“Posti in piedi in paradiso”
Nel primo weekend di marzo Posti
in piedi in paradiso, al suo debutto sul
grande schermo, ha raggiunto gli oltre
3 milioni di euro al botteghino.
In seconda posizione Quasi
amici (1.510.304 euro), mentre
scivola al terzo posto Viaggio
nell’isola misteriosa (1.150.254
euro). Al suo esordio in sala
Safe House conquista il quarto
posto e un incasso di 969.472
euro. Nella top ten c’è anche
l’horror The Woman in Black (7°
con con 372.504 euro). Il premio Oscar The Artist, invece, si
deve accontentare del 9° posto. Ancora
più giù Cesare deve morire dei fratelli
Taviani, che si classifica 13° con 87.986
euro d’incassi.
“Alvin Superstar 3” da aprile
in Dvd e Blu-ray
Sarà in distribuzione a partire dal 18
aprile Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può,
il film distribuito da 20th Century Fox HE
che, secondo i dati Cinetel, ha totalizzato
oltre 6,2 milioni di euro al box office. Il terzo episodio della saga di Alvin sarà disponibile in Dvd, Blu-ray playseverywhere e
cofanetto trilogia. Per il lancio, la major
ha in programma una campagna promozionale focalizzata sul target bambini 5-8
anni e per le mamme, che comprende
spot sulle maggiori emittenti televisive
nazionali e attività in store. Sono inoltre in
corso partnership con Sky e Dixan per la
Grande distribuzione.
Nuovo logo animato
per i 100 anni Universal
Nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della nascita di Universal Pictures
è stato presentato il nuovo logo animato.
Appositamente realizzato per questa ricorrenza, sarà presente in tutte le future
pellicole distribuite da Universal, questa è
la settima versione animata del logo dello studio cinematografico. Altre iniziative
per festeggiare i 100 anni della major riguardano il restauro delle pellicole, nuove
offerte per l’home entertainment, attività
speciali nel parco a tema. Inoltre, verrà
data visibilità al centesimo anniversario di
Universal in diversi film festival.
Con dvd.it oltre 600 film
da scaricare sul Pc
Novità per il sito web dvd.it. Dopo aver
attivato il servizio di streaming, nella sezione dedicata al download è possibile
acquistare e noleggiare sia grandi successi cinematografici sia pellicole d’autore nel rispetto del diritto d’autore e scaricabili direttamente sul proprio personal
computer. I titoli scelti possono poi essere
trasferiti su quattro Pc diversi. dvd.it, grazie ad accordi con le case di distribuzione, vanta in catalogo oltre 600 titoli. Tra
i film in download compaiono la saga di
Twilight, la serie I pilastri della Terra, e
Limitless con Robert De Niro. Numerosi
anche i film d’autore disponibili.
Blu-ray Disc Group Italia
chiude i battenti
Si è svolta il 15 marzo l’assemblea
per formalizzare il definitivo scioglimento
dell’Associazione Blu-ray Disc Group Italia. Nata nel 2007, aveva come obiettivi
quelli di favorire la conoscenza dello standard e di informare il consumatore sulle
potenzialità e le caratteristiche del nuovo
supporto Blu-ray. Dell’Associazione facevano parte i principali player dell’industria
home video, dell’hardware e i principali
retailer del settore, oltre a diverse associazioni legate al business del Blu-ray.
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
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ista
L'interv
Moviemax Media Group, l’azienda fondata e guidata da Guglielmo Marchetti, compie dieci anni. Dalla start up
nell’home video alla quotazione in Borsa. Dalla distribuzione in sala alla scelta, oggi, di entrare
nella produzione cinematografica. Ripercorriamo con il Presidente tutti gli step di una grande avventura.
Una storia di successi
A CURA DI ANDREA DUSIO
Moviemax compie dieci anni. La società nata per commercializzare il prodotto animation di Mondo Tv in home
video, sotto l’egida di Mondo Home Entertainment, festeggia nel 2012 un traguardo importante, conseguito grazie
alla capacità di anticipare le trasformazioni del mercato,
guardando costantemente agli scenari futuri e strutturandosi in maniera tale da poter affrontare qualsiasi cambiamento di paradigma. Questa visione è legata a doppio
nodo a un manager, Guglielmo Marchetti (nella foto), che
oggi è il trade union tra la start up di Mondo HE e i nuovi
passi di Moviemax.
“Si tratta certamente di un traguardo importante”, esordisce Marchetti. “Credo si possa dire che sono stati dieci
anni particolarmente intensi. Pieni di successi, ma anche di
cambiamenti di indirizzo strategico, legati allo sviluppo del
business in cui ci muoviamo ancor prima che a quello della
nostra azienda. E oggi, paradossalmente, al decimo anno
siamo di nuovo davanti a un ulteriore passo di ordine strategico estremamente importante, e al tentativo di governare e farci trovare pronti agli importanti cambiamenti che
il mondo dell’entertainment si sta apprestando a vivere”.
Proviamo a ripercorrere la vostra storia. Partendo naturalmente da quando vi siete affacciati nel mercato home
video…
A marzo del 2001 abbiamo portato sul mercato la prima release home video di Mondo Home Entertainment.
In quel momento la Vhs era ancora preponderante, ma il
Dvd iniziava già ad avere dei numeri significativi. Proprio
in quel momento il mercato del Dvd stava anzi diventando
un mercato di largo consumo. La crescita del Dvd è stata
di fatto il caposaldo sui cui noi abbiamo costruito il nostro
sviluppo.
Com’è nata l’idea di una società che, anziché limitarsi a
distribuire i cartoon di Mondo Tv, fosse in grado di misurarsi col mercato in tutti i segmenti di prodotto?
Noi siamo nati in effetti dall’idea di distribuire in home
video la library di cartoni animati che era in capo alla controllante del tempo, Mondo Tv. A me venne data la direzione generale della società. Venivo da un’esperienza già
di dieci anni nel mondo dell’home video. In realtà la mia
percezione immediata era che ci fosse un enorme opportunità, perché il Dvd rimetteva in gioco quelle che erano
le logiche dell’home video. La Vhs allora era arrivata alla
saturazione del mercato, e il Dvd rappresentò un cambiamento epocale. C’era una nuova modalità di fruizione. Entrava in gioco l’innovazione e l’interattività.
Come vi siete strutturati per affrontare la sfida che poneva il Dvd?
Eravamo consapevoli che per sfruttare a pieno l’opportunità di cui dicevo occorreva la capacità di svincolarsi da
un legame troppo rigido con una tipologia di prodotto
qual era il cartone animato. E dunque abbiamo cercato
di intercettare tutte quelle esigenze di altri possessori di
contenuti che volevano essere distribuiti. E a fianco della
commercializzazione di prodotti pubblicati da terze parti
abbiamo aggiunto anche l’acquisizione di diritti. Siamo
stati bravi a individuare il fenomeno Dvd e a capitalizzarlo
al meglio. Nell’arco di due anni siamo diventati un player
importante nel mondo del mercato home video. In quel
periodo abbiamo portato a casa qualcosa come cinquanta
accordi di distribuzione o acquisizione diritti. Ricordo per
esempio la partnership con Cvc, che all’epoca era un nostro competitor, ma che decise di appoggiarsi a noi per la
commercializzazione del prodotto.
Com’è nata l’idea di quotarvi in borsa, unici in tutto il
mercato italiano dell’entertainment?
Appartenendo a un gruppo, qual era Mondo Tv, già quotato in borsa, è stato in qualche modo naturale pensare
a un certo punto del nostro processo di crescita anche al
mercato finanziario. E la quotazione di Mondo HE coincideva con un indirizzo strategico di medio/lungo termine,
che ci faceva intravedere l’esigenza di reperire dal mercato
le risorse finanziarie per far fronte al momento in cui la
crescita del mercato Dvd avrebbe iniziato a stabilizzarsi e,
in un secondo momento, a flettere. Per poterci garantire
un futuro dovevamo iniziare a pensare in una nuova maniera.
Qual era la visione sottesa all’esigenza della quotazione?
Abbiamo compreso che il possesso dei contenuti permette di far fronte a qualsiasi cambiamento in merito alla modalità di sfruttamento. E i contenuti o li compri o li produci. Nel piano quinquennale propedeutico alla quotazione
mettemmo al centro proprio il drive di sviluppo legato ai
contenuti. Iniziando coll’acquisire non più solo il diritto
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home video ma, laddove era possibile, i full rights. Dunque
con estensione dei diritti su ciascun prodotto allo sfruttamento al cinema, in home video, in televisione e in quelli
che oggi definiamo new media.
Anche la decisione di entrare nella distribuzione cinematografica è figlia di quella vision?
Comperando full rights ci è venuto naturale cominciare
a pensare anche alla distribuzione cinematografica. Il passo fu allora quello di acquisire nel 2006 la quota di maggioranza di Moviemax, che allora era una piccola società
sul mercato da due anni, con un percorso tipico di una
struttura indipendente. Aveva portato in sala una decina
di titoli, tra i quali Donnie Darko. La conoscevamo perché
eravamo loro distributori home video. Con il nostro ingresso, Moviemax si è strutturata in maniera organica e poi,
attraverso investimenti significativi, si è dotata di un listino
sempre più importante, diventando a sua volta un player
significativo nel suo mercato di riferimento.
Qual è oggi, retrospettivamente, il giudizio su quelle scelte?
L’acquisizione di Moviemax ci ha consentito non solo
di distribuire il prodotto in sala, ma anche di vendere la
concessione dei diritti a televisione e new media. Queste
due nuove fonti di ricavi si sono rivelate fondamentali per
il percorso che la nostra società ha compiuto negli ultimi
cinque anni. Che non sono stati sempre e solo di soddisfazioni. Ci sono stati alti e bassi. Ma l’intento strategico era
pienamente centrato, e posso dire oggi che siamo riusciti
nell’impresa di traghettare la nostra realtà dal ruolo iniziale di mero - sia detto con tutto il rispetto per quel mercato
- distributore home video a un impegno nella distribuzione
a trecentosessanta gradi, passando per il possesso dei contenuti. Se non avessimo fatto questo percorso oggi non ci
saremmo più.
Che fase si apre oggi per Moviemax, sotto il cui brand
oggi avete raggruppato le vostre attività?
Oggi siamo nuovamente in un momento cruciale. Per
garantirci il futuro dobbiamo fare dei nuovi passi strategici. Abbiamo trascorso gli ultimi cinque anni a dire che
i contenuti sono il nostro assett. Ma, come accennavamo
in precedenza, i contenuti o si comprano o si producono.
Quello che io oggi vedo, anche se non percepisco ancora i
tempi del cambiamento, è che l’innovazione tecnologica e
dunque l’area del digitale, e il cambio generazionale ci impongono un ripensamento attorno all’idea stessa di entertainment, che resta il caposaldo del nostro business. Non
dobbiamo mai dimenticare che ci occupiamo di utilizzo
del tempo libero. E le modalità di fruizione fanno pensare
che ci sarà sempre meno bisogno, da parte dei produttori
indipendenti americani e non, che sono stati i nostri interlocutori in questi anni, di un distributore locale. Sarà sempre più difficile acquistare contenuti pensando di poterli
tenere in pancia per quindici anni.
Dunque è il cambiamento delle modalità di fruizione il
driver della trasformazione del mercato?
Io credo di sì. Chi produce cinema a un certo punto non
avrà più bisogno di azioni commerciali in loco per portare il film in sala. Ci sarà la possibilità di comunicazioni di
marketing globali. Così come saranno globali gli accordi
coi social network. Nel contempo, e ancora una volta non
so dire quando accadrà, anche il sistema delle finestre è destinato a venire meno. Dunque sarà certamente necessario,
per chi non potrà più sostenersi con la distribuzione locale,
entrare nel segmento della produzione in prima persona.
Questo per lo scenario di medio/lungo periodo. Ma c’è
anche un ordine di motivazioni più stringente e immediato, che ci porta a pensare che sia giusto mettere sin da oggi
il piede nell’ambito produttivo.
Quali sono queste ragioni?
Prima di tutto, presidiamo in maniera autonoma l’intera
filiera della distribuzione. Questo è certamente un vantaggio competitivo importante, ci dà la certezza di portare a
sfruttamento nell’intera filiera le nostre produzioni. In secondo luogo, veniamo da una stagione di grande successo
della produzione cinematografica italiana. Che non è un
caso, ed è anzi legata alla presenza di un’industria d’eccellenza, che oggi è osservata con molta più attenzione anche
da quel mondo degli investimenti che sino a qualche anno
fa guardava al cinema con un certo scetticismo. E non dimentichiamo che il nostro Stato ha posto in essere sostegni
alla produzione reali, concreti e funzionali. Il Tax credit
non fa sperperare denaro pubblico, e in compenso aiuta in
maniera efficace chi vuole produrre seriamente.
Come intendete muovervi dunque nell’ambito della produzione cinematografica?
Siamo reduci da un’operazione di grande soddisfazione:
il primo film italiano in 3D, Box Office di Ezio Greggio. Abbiamo finito le riprese di Come non detto, un’opera prima
finanziata dal Mibac, incentrata sul coming out di un ragazzo gay, che diventa poi il coming out di tutto ciò che
non viene detto all’interno di una famiglia. E siamo in fase
di sviluppo con altri due film. A maggio inizieremo le riprese di una commedia che avrà come protagonista Enrico
Brignano, e che realizzeremo con la Smile Production di
Giuseppe Pedersoli. E infine coprodurremo insieme a Cattleya il remake del film francese La chance de ma vie, che in
Italia è uscito col titolo Per sfortuna che ci sei, portato in sala
da noi lo scorso luglio. In questo caso inizieremo le riprese
entro settembre, e il film sarà nelle sale nel 2013.
Come vi siete organizzati per muovervi nel business della
produzione?
È stata appena creata una business unit dedicata integralmente alla produzione, che fa capo a Roberto Proia, che
è già alla guida della divisione theatrical. Con Roberto ci
saranno Ludovica Stoppa, che presidia l’area progettuale,
quella che io considero il nostro laboratorio, e che sarà
supportata da Silvia Polverini e Francesca Buttiglione. Andrea Borella sarà il nostro uomo sul set, Roberta Trovato
sarà l’anello di congiunzione per la parte burocratica, e
Irene Tomio sarà la risorsa dedicata al product placement.
Facciamo infine un passo indietro. Quali sono, tra i moltissimi titoli con cui avete lavorato in questi primi dieci
anni, i film a cui lei è più affezionato?
Per quanto riguarda i primi cinque anni, quelli interamente dedicati all’home video, ricordo con piacere la distribuzione di Un Americano a Roma, legato purtroppo al
momento della scomparsa di Alberto Sordi, ma che ci ha
dato la possibilità di celebrare con un prodotto importante
uno dei più grandi artisti che la nostra industria cinematografica abbia mai avuto. Nella seconda fase, quella legata
all’attività di distribuzione cinematografica, ci sono molti
film che ricordo con emozione. Nessuno però quanto Parnassus, che incidentalmente è anche quello che ha incassato di più, ma che soprattutto si è rivelato un’avventura straordinaria e un enorme bacino di emozioni ed esperienza.
Se le chiedessi invece chi sono state le cinque persone
fondamentali per la vostra società in questi dieci anni, chi
citerebbe?
Questa domanda rischia, nella risposta, di lasciar fuori
qualcuno, e sarei io il primo a dispiacermene. Preferisco,
più che cinque persone, citare una famiglia. Ai Corradi io
devo tantissimo, perché dieci anni fa hanno creduto in me
dandomi una responsabilità importante con piena libertà
e una fiducia sconfinata. La famiglia ha sempre sostenuto
le mie scelte, e in tal senso, pensando alle persone fondamentali per la storia della nostra società, non posso che far
riferimento a loro. Ma c’è un’altra famiglia, che è quella
composta da tutte le persone che lavorano in Moviemax
Mediagroup a Milano e in Moviemax Italia a Roma. Un
gruppo che ha un senso d’appartenenza all’azienda enorme. Senza di loro non avrei potuto fare quel che ho fatto.
E sono sempre loro lo zoccolo duro di passione che mi permette di guardare con ottimismo e grande propositività al
futuro.
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
SO
IL CA
PIRATERIA DIGITALE
“Il mio nome
è Giacinto”
Una pagina Facebook svela l’identità del gestore
dei siti FilmGratis e ScaricoLibero. Così la Guardia di Finanza...
Se ne parla già come di “effetto Megavideo”, alludendo al fatto
che la chiusura di Megaupload ha
portato anche in Italia a un giro di
vite contro la pirateria informatica.
Nelle ultime settimane la Guardia
di Finanza ha conseguito infatti tre
risultati importantissimi. Il primo è
il sequestro di ScaricoLibero.com,
ordinato dal Tribunale di Parma.
Il secondo è la chiusura di FilmGratis.Tv. In entrambi i casi le due
piattaforme sono accusate non solo
di violazione della proprietà intellettuale, sulla base dell’articolo 171
ter comma 2 e 171 comma 1 della
legge sul diritto d’autore, ma anche di ricettazione, come sostenuto
dall’articolo 648 del Codice Penale.
Secondo le scarne notizie trapelate
intorno all’operazione i due siti sarebbero stati in grado di fruttare
introiti mensili vicini ai 7mila euro
in pubblicità.
I server sarebbero localizzati in
Olanda, e in tal senso il giudice per
le indagini preliminari ha avviato
la rogatoria internazionale, ottenendo il blocco preventivo dei domain. Le poche notizie disponibili
sull’operazione sono state fornite
dall’avvocato Fulvio Sarzana, dello
studio Sarzana & Associati. Gli introiti pubblicitari erano garantiti
dal sistema del pay per click.
Ma la cosa più sorprendente è
che dietro ai due siti vi fosse un
21enne di Parma: Giacinto Damiano, la cui identità è stata resa
nota in questi giorni dai post che
lui stesso ha pubblicato sulla pagina Facebook di Filmgratis.tv. E
se è sconcertante che truffatori di
piccolo calibro come Giacinto possano mettere in scacco un segmento strategico come l’industria cinematografica e audiovisiva, la buona
notizia è che le autorità competenti
hanno iniziato a individuare e colpire direttamente gli hacker nostrani. È infatti notizia di venerdì 24
febbraio che gli effettivi della Gdf
di Lecco hanno denunciato all’autorità un hacker specializzato nella
diffusione illecita nel web di serie
televisive. Il reato veniva perpetrato
da un appar-tamento nei pressi di
Merate, cittadina dell’Alta Brianza.
Il nickname usato dall’individuo
denunciato era SIDcrew. L’analisi
della strumentazione informatica
a disposizione del pirata ha permesso ai militari, anche grazie alla
collaborazione di Fapav e Fpm, di
individuare nei suoi archivi i file
relativi a prodotti Tv di grande successo, come Dexter, Criminal Minds
e White Collar, trasmesse sui canali
Sky, ma anche sceneggiati Rai quali
Il generale dei briganti e Il restauratore, appena trasmessi dalla televisione di Stato. SIDcrew codificava
le serie assemblate e le caricava su
server di grandi capacità. I titoli
erano annunciati in siti dedicati al
download illegale, e gli utenti, previo pagamento, potevano scaricare
il programma di loro interesse. Gli
inquirenti non escludono che dietro all’individuo denunciato vi sia
un’organizzazione più complessa:
un release group che provvedeva
all’editing dei file e ai sottotitoli
necessari per la versione italiana
dei prodotti Tv non localizzati. I
circuiti di pagamento utilizzati dagli utenti erano quelli tradizionali,
a partire da PayPal. È la prima volta
che in Italia viene individuato e denunciato un releaser specializzato
nella distribuzione illecita nel web
di serie Tv.
Tommaso Stigliani
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20
Un commedia romantica
tutta al femminile
Come trovare l’uomo giusto nel modo sbagliato è una commedia che
racconta le vicissitudini sentimentali di tre amiche
trentenni - Sofia, Alice e Penelope - che vivono in
modo divertente e singolare le loro storie d’amore.
Tratto dall’omonimo romanzo di Daniela Cursi Masella, il film è diretto da Salvatore Allocca e dalla
stessa scrittrice, che insieme narrano la complicità
delle amiche, le intime confidenze e le riflessioni sul
rapporto uomo e donna: un viaggio nella psicologia
femminile, alla continua ricerca del vero amore. Il
film è distribuito da 20th Century Fox HE e sarà disponibile in Dvd a partire dal 21 marzo. Vincitore del
Festival Etruria Cinema VIII Edizione, il film accoglie
un cast d’eccezione. Tra gli interpreti: Francesca
Inaudi, Giulia Bevilacqua, Giorgia Surina, Enrico
Silvestrin e Mehdi Nebbou.
pagina 8
CLASSIFICHE
home video noleggio
Titolo in Dvd
Casa di distribuzione
Data di uscita
1
Breaking Down 1° parte Eagle Pictures
01/03/2012
2
Warrior
Eagle Pictures
16/02/2012
3
Solo per vendetta
Eagle Pictures
01/02/2012
4
Tower Heist
Universal Pictures
07/03/2012
5
I tre moschettieri
01 Distribution
07/03/2012
6
Le avventure di Tin Tin
Sony Pictures HE
02/03/2012
7
Cowboys & Aliens
Universal Pictures
08/02/2012
8
I soliti idioti
Medusa Film
22/02/2012
9
Amici di letto
Sony Pictures HE
08/02/2012
10 Insidious
Filmauro
08/02/2012
11 Drive
01 Distribution
25/01/2012
12 Il mio angolo di paradiso
Moviemax
07/03/2012
13 Abduction
Moviemax
25/01/2012
14 Il debito
Universal Pictures
25/01/2012
15 Monsters
20th Century Fox HE
22/02/2012
16 Johnny English - La rinascita
Universal Pictures
22/02/2012
17 Ex Amici come prima
01 Distribution
08/02/2012
18 Crazy stupid love
Warner HV
18/01/2012
19 La peggior settimana della mia vita
Warner HV
07/03/2012
20 Super 8
Universal Pictures
04/01/2012
21 Anonymous
Sony Pictures HE
07/03/2012
22 This must be the place
Medusa Film
22/02/2012
23 Matrimonio a Parigi
Medusa Film
08/02/2012
24 Fright night
The Walt Disney C. Italia
01/02/2012
25 Limitless
Eagle Pictures
07/09/2011
Fonte:
Settimana dal 5.03.2012 all’11.03.2012
Titolo in Dvd
Casa di distribuzione
Data di uscita
1
Le avventure di Tin Tin
Sony Pictures HE
02/03/2012
2
Breaking Down 1°parte
Eagle Pictures
01/03/2012
3
Solo per vendetta
Eagle Pictures
01/02/2012
4
I tre moschettieri
01 Distribution
07/03/2012
5
Cowboys & Aliens
Universal Pictures
08/02/2012
6
Ma come ma a far tutto?
Moviemax
08/02/2012
7
La peggior settimana della mia vita
Warner HV
07/03/2012
8
Drive
01 Distribution
25/01/2012
9
Super 8
Universal Pictures
04/01/2012
Warner HV
18/01/2012
10 Contagion
Fonte:
Settimana dal 5.03.2012 all’11.03.2012
Giustizia privata
con “Straw Dogs”
SONY P
ICTURE
S HE
James Marsden, Kate Bosworth e Alexander Skarsgård sono i protagonisti di
Straw Dogs, il thriller scritto e diretto dall’acclamato regista Rod Lurie (The Contender, Il Castello), dal co-protagonista Dominic Purcell (Prison Break), da Willa
Holland (Gossip Girl) e, dal due volte nominato al premio Oscar,
James Woods (1996, Migliore attore non protagonista, L’agguato
- Ghosts from the past). Straw Dogs, disponibile in Blu-ray e Dvd
dal 4 aprile e distribuito da Sony Pictures Home Entertainment,
è l’agghiacciante storia di una giovane coppia di sposi che, dopo
essere stata vittima di una gang violenta, decide di prendere in
mano la situazione e farsi giustizia da sola. Sono David e Amy
Sumner (Marsden e Bosworth), lui sceneggiatore e lei un’attrice
hollywoodiana, che, dopo la morte del padre di Amy, si trasferiscono nella città natale, nel profondo Sud degli Stati Uniti, per
mettere in vendita la casa di famiglia. Dopo il loro arrivo iniziano
ad emergere alcune tensioni nel loro matrimonio e vecchi conflitti
con una gang locale di cui fa parte anche Charlie, l’ex fidanzato
di Amy. Tutto questo porta ad un violento scontro.
Numerosi i contenuti speciali presenti nel Dvd e nel Blu-ray. Tra questi il commento
del regista e dello sceneggiatore Rod Lurie e la spiegazione della scenografia di
casa Summer.
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nel modo sbagliato!, inquadra il QrCode con il tuo
smartphone. In alternativa, puoi trovarlo a questo link:
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inquadra il QrCode con il tuo smartphone.
In alternativa, puoi trovarlo a questo link:
http://www.tespi.net/video/StrawDogs
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
News Esteri
Uk: via libera ai warning per
i responsabili di file sharing
Londra. Il governo britannico ha
dato il proprio assenso per l’implementazione di una serie di misure
anti pirateria che ricalcano da vicino quelle introdotte in Francia con
la creazione della legge Hadopi. La
decisione è diretta conseguenza
dell’esito della contesa legale in cui
BT e Talk Talk, due Internet service
provider, sono riusciti a dimostrare
che attualmente la normativa che
vorrebbe individuare un principio di
corresponsabilità degli Isp negli atti di
download illegale, non è di fatto compatibile con la legge Ue. Il giudice in
appello ha definito infatti l’impossibilità da parte delle autorità britanniche
e dei detentori dei diritti di rivalersi sui
provider, ma ha autorizzato l’invio di
warning via mail agli utenti di Internet
che fossero riconosciuti responsabili di atti di file sharing. Per la British
Video Association, secondo quanto
dichiarato dal direttore generale Lavinia Carey, si tratta di una vittoria. La
possibilità di inviare le notifiche rappresenta infatti “Un metodo chiaro e
proporzionato alla dimensione del reato per promuovere un cambiamento
nel comportamento degli utenti del
web”.
Usa: visti 19 milioni
di film digitali nel 2011
Los Angeles. Secondo quanto riportato da Screen Digest, nel 2011 i
film fruiti in versione digitale nel mercato statunitense sono stati 19 milioni. Un dato prodotto sommando i
valori relativi all’electronic sell-thru di
iTunes, Xbox Live e Vudu. E che rappresenta una piccola quota rispetto
ai 504 milioni di dischi commerciati nello scorso anno. Secondo Tom
Adams, analista di U.S. Media, le
previsioni relative alla crescita della
piattaforma UltraViolet, che vanta attualmente circa 800mila utenze famigliari sul territorio Usa, devono fare i
conti con questi numeri.
Belgio: proposta normativa
per le opere “orfane”
Bruxelles. Secondo una proposta
normativa che verrà presto discussa
presso la commissione Affari legali
del Parlamento Ue, le opere d’ingegno coperte da diritto d’autore, ma
per le quali per vari motivi non è possibile identificare il legittimo titolare
dei diritti, potranno essere messe
in rete. Film, musica, libri e immagini che appartengono alla fattispecie
delle cosiddette “opere orfane” (quelle che, dopo ricerca accurata, sono
rimaste senza “padre” rintracciabile)
sarebbero così disponibili per i soggetti istituzionali, anche nell’intento
di sottrarle agli sfruttamenti illegittimi
da parte di soggetti quali i motori di
ricerca.
Usa: crescono gli acquirenti
di Cd musicali
Port Washington. Npd Group ha
rilasciato un dato sorprendente relativo al mercato della musica nel
2011. Il numero dei consumatori che
hanno acquistato Cd sarebbe infatti
cresciuto del 2%. Dopo anni di calo
a due cifre, l’introduzione di servizi
quali Pandora, Rhapsody e Spotify
ha prodotto un’inversione di tendenza, a fronte di un altrettanto sorprendente impasse del segmento della
musica digitale, cresciuto lo scorso
anno solo del 4%. Il numero di download pagati è aumentato del 14%. E
la spesa media in musica digitale del
6%, arrivando a 49 dollari l’anno.
EVENTI
L’EDIZIONE 2012 DEL MOBILE WORLD CONGRESS
Se il gaming corre veloce
Il business di smartphone e tablet continua a crescere. E mentre si guarda all’LTE, la quarta generazione
delle reti di trasmissione, l’applicazione videoludica si fa largo nei nuovi device presentati.
DAI NOSTRI INVIATI RICCARDO COLLETTI, MARTINA SANTIMONE E LARA COLOMBI
Barcellona – Quattro giorni splendidi – non soltanto sotto il profilo meteorologico – per guardare da vicino un
mercato in costante cambiamento, corroborato da quella
voglia matta di continuare a crescere, confortato da performance davvero uniche e strabilianti. L’edizione 2012
del Mobile World Congress – andata in scena a Barcellona
dal 27 febbraio al 1° marzo – ancora una volta ha celebrato
uno dei settori più dinamici (e protagonisti di una significativa crescita nel difficile 2011), ossia quello di smartphone e tablet.
La manifestazione è andata in archivio con più di 67mila visitatori
di 205 diversi Paesi. Un nuovo record per la fiera, che contava oltre
1.500 espositori per 70.500 metri
quadrati di superficie.
Ma al di là dei dati ufficiali, il
MWC 2012 ha assunto una rilevanza ancor maggiore, visto il trionfo
ottenuto da questi device sempre
più consumer friendly. Lo dicono i
numeri. Secondo un recente studio
condotto dalla società di ricerca
Gartner, nel corso del 2011 le vendite globali di smartphone hanno
raggiunto i 472 milioni di unità - rappresentando il 31%
di tutti i cellulari venduti (1,8 miliardi di unità, +11,1%
anno su anno) - con un incremento del 58% rispetto al
2010. Apple è divenuta il terzo maggior produttore di cellulari al mondo, con una market share del 5%, superando
LG Electronics. La società di Cupertino è anche il maggior produttore di smartphone, con una quota di mercato
del 23,8% nel quarto trimestre e del 19% considerando
l’intero 2011. Samsung consolida la sua posizione, piazzandosi al secondo posto dell’intero mercato mobile, con
313,9 milioni di pezzi (17,7% di market share). LG, Sony
Ericsson, Motorola e Research In Motion (Rim) hanno
nuovamente registrato risultati deludenti. ZTE e Huawei
hanno continuato a conquistare quote di mercato. Mantiene comunque la prima posizione Nokia, con 422,5 milioni
di cellulari venduti e una market share del 23,8%, in calo
rispetto al 28,9 % del 2010.
Ma numeri a parte, tutta l’attenzione degli operatori nel
corso di MWC si è concentrata intorno all’LTE (acronimo di Long Term Evolution, o anche 4G), ossia la quarta
generazione della banda larga mobile, l’autostrada che
conferirà ulteriore velocità allo
scambio dei contenuti, dei dati
e delle applicazioni. Che, ancora una volta, vengono declinate in modo sempre più taylor
made a seconda delle tipologie
di consumatori. Insomma, il
mercato delle telecomunicazioni sta approcciando l’ennesima rivoluzione, sull’onda di
un dinamismo incredibile e
di performance che appaiono
come perle rare in un panorama delle vendite tecnologiche
sufficientemente cupo.
Tra le novità non sono mancati i nuovi device che mettono al centro dell’attenzione il mondo del gaming. Una
conferma che anche la produzione videoludica guarda con
interesse sempre maggiore - anche per via di costi di sviluppo decisamente più abbordabili - a queste nuove piattaforme. Una conferma, anche in questa direzione, arriva
dai dati - più che apprezzabili - dei download di alcuni titoli. Insomma l’edizione 2012 del Mobile World Congress ha
dimostrato che questo mercato non vuole smettere di correre e di sorprendere. Del resto, ha dalla sua parte quelli
che contano: i consumatori.
SUPPORTO FISICO E DISTRIBUZIONE DIGITALE:
CONVIVENZA O CANNIBALIZZAZIONE?
MERCATO US
A
Così cambia il business model
dell’home video
Il mercato dell’home entertainment
nelle ultime settimane sta vivendo negli
Usa una forte rifocalizzazione sui temi
più stringenti del business relativo al
supporto fisico.
Nel corso di un evento dedicato alla
comunità finanziaria, il presidente di
News Corp., Chase Carey, ha spiegato
che 20th Century Fox HE ha intenzione
di continuare a investire risorse ingenti
nel presidio del segmento del packaged
media. La maggior parte del fatturato
legato all’entertainment domestico viene ancora da BD e Dvd. E il formato
tradizionale continua a giocare una parte molto importante. 20th Century Fox
Studios ha riportato nel secondo quarter del proprio anno fiscale, conclusosi il
31 dicembre, un risultato operativo che
ha permesso di conseguire una crescita
del 108%.
Walt Disney, invece, si sta muovendo
su due fronti. Negli scorsi giorni, Bob
Iger, ceo della società, ha spiegato che
la major ha intenzione di creare una
window di 28 giorni alla versione rental
delle new release. Com’è noto, Disney
si accoda in quest’ottica a una scelta
che Warner HV, Universal Studios HE e
20th Century Fox HE hanno già sposato
tre anni fa. Sul fronte della distribuzione digitale, Iger ha spiegato che Disney
non ha nulla a priori contro UltraViolet,
ma che a suo giudizio il tentativo da
parte dell’industria di guidare il cambiamento dei comportamenti di consumo
verso Ultraviolet, inizialmente non era
supportato da un’offerta consistente.
E che sia un momento in cui, accanto
alla distribuzione digitale, si vanno definendo strategie di consolidamento del
volume di fatturato legato al prodotto
fisico, lo dimostrano anche le mosse recenti di Redbox. Chi pensava che l’annuncio dell’accordo con Verizon preludesse a una conversione decisa del
modello di business, ha dovuto prontamente rivedere la propria opinione.
Coinstar ha infatti messo a segno l’acquisizione del ramo di NCR Corporation
che operava nel segmento dei chioschi
automatizzati con il format Blockbuster
Express. Con questa doppia mossa,
Redbox va a presidiare le due modalità
di sfruttamento del prodotto più economiche dell’home video.
La mossa di Coinstar consolida infatti la divisione “storica” tra segmento
rental e segmento sell. Con gli operatori del noleggio che si muovono sia sul
supporto tradizionale che nello streaming. E le major che cercano di rendere
le due modalità di sell-thru, fisica e Vod,
più protette e più premium. Da questo
punto di vista, solo la compenetrazione
tra i due business sembra costituire una
garanzia, come conferma la fisionomia
che ha assunto almeno inizialmente la
piattaforma UltraViolet, con la vendita di
BD e Dvd che s’intrecciano con quella
del download del file digitale.
Sul tema di UltraViolet è intervenuto
in queste ore Jeff Bewkles, ceo di Time
Warner. Che ipotizza una window a protezione della nuova piattaforma, e più in
generale del sell, non necessariamente destinata a danneggiare il theatrical,
anche se restringe i tempi che intercorrono tra l’uscita in sala e la pubblicazione sulla nuova piattaforma. “Non vediamo nessuna ragione perché Ultraviolet
vada a cannibalizzare il cinema in sala.
Ricordiamo in tal senso che Warner
Home Video nel 2012 pubblicherà tutti
i titoli Dvd e BD con UV compatibility e
che la major vuole raddoppiare la window verso distributori automatici, Netflix
e altri canali del rental, portandola a 56
giorni” ha spiegato Bewkles. Per il Ceo
la finestra di 28 giorni ha avuto un ruolo decisivo in quello che verrà ricordato
come il miglior anno fiscale in assoluto
nella storia di Warner, con un profitto
pari a 1,1 miliardi di dollari.
La sensazione è che il 2012 sarà
l’anno Uno non solo per Ultraviolet, ma
anche per una vision in cui tutti i modelli attualmente esistenti nel business
dell’home video dovranno trovare una
maniera per convivere senza cannibalizzazioni.
Andrea Dusio
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
e
l
a
i
c
e
sp
classici
a cura di Ambra Cappellini, Alice Pellizzoni, Valentina Frigerio
Speciale Classici
DALL’ANGELO PICTURES
Film d’autore
alla riscossa
Un volume d’affari pari al 40% del totale. Un catalogo in continua crescita.
E, tra le numerose release, “I 4 dell’Oca selvaggia”, titolo di punta del 2012.
La parola a Claudio Rapino, Marketing & Home Entertainment della società.
soltanto i Dvd, anche i BD hanno raggiunto
performance molto positive.
Proprio sul tema del Blu-ray, esistono difficoltà nel rieditare vecchie
pellicole in Alta definizione?
Reperire il materiale adatto per fare
un’edizione di qualità è certamente la difficoltà maggiore. Per i due film di Bertolucci,
i primi due Blu-ray che abbiamo proposto
sul mercato, abbiamo dovuto restaurare il
video, e creare un prodotto che fosse di primissima qualità non è stato facile. Inoltre,
per incentivare le vendita, abbiamo dovuto
arricchire le edizioni con documentari inediti come Once upon a time: Ultimo tango
a Parigi oppure Bertolucci secondo il cinema, di Gianni Amelio, per Novecento. Sono
edizioni molto laboriose ma i risultati sono
più che confortanti e quindi proseguiremo
su questa strada.
Un’immagine tratta dal film Ultimo tango a Parigi
“La Library di film classici firmata
Dall’Angelo vanta numerosi capolavori del
cinema. E’ un segmento di mercato in cui
crediamo molto e che vogliamo continuare a sviluppare”. Inizia così l’intervista a
Claudio Rapino, Marketing & Home Entertainment Dall’Angelo Pictures. Con lui
approfondiamo le politiche di marketing, i
titoli di catalogo e le novità in arrivo per il
segmento dei film classici.
Iniziamo con qualche numero. Nel
2011 quanto ha inciso questo segmento nel volume d’affari complessivo?
Circa il 40%. Dall’Angelo Pictures ha
sempre puntato molto sui film classici, aggiudicandosi molte tra le più importanti
Library in circolazione. Il business legato
a questo segmento rappresenta una quota
importante, soprattutto se confrontata al
totale. Il restante 60% del volume d’affari,
infatti, è diviso tra titoli d’animazione, serie Tv e novità. Che, nonostante il calo del
rental, restano parte integrante della nostra
offerta.
E’ una percentuale stabile quella
del film d’autore?
Pur rimanendo una quota di mercato significativa, è un business variabile. I fattori
in gioco sono molteplici, riguardano tanto
l’importanza dell’autore, quanto il periodo
in cui il film è proposto sul mercato. Gli
ottimi risultati delle Anniversary Edition
di Ultimo tango a Parigi e di Novecento,
che abbiamo proposto nel 2011, fanno ben
sperare per il futuro. Anche se il segmento dei film classici, come il resto dell’home
video, ha subito una notevole flessione nei
risultati.
12
E qual è la vostra politica di prezzo
per incentivare le vendite di questi
film?
E’ duplice: proponiamo due linee, diverse
per fascia di prezzo e edizione. La Dall’Angelo Movie Club, che contiene la maggior
parte dei titoli, è più essenziale ed economica. E si rivolge al grande pubblico, in particolare agli studenti di cinema. La seconda,
più sofisticata, è dedicata ai cinefili. I titoli
di questa collana sono proposti in edizioni
a più dischi e arricchiti di approfondimenti.
Tra i contenuti speciali: interviste inedite,
curiosità, documentari e footage vai visti.
Come scegliete i titoli da rieditare?
L’amministratore delegato, Barbara
Dall’Angelo, è una grande esperta di film
d’autore e grazie alle sue conoscenze riusciamo a puntare su registi intramontabili
come Pasolini, Fellini e Bertolucci. Di questi tre “big” del cinema, ad esempio, solo nel
2011 abbiamo editato otto film.
Parlando dunque dei film in catalogo, quali sono i vostri titoli di punta?
Pomodori verdi fritti alla fermata del
treno, Christina F., Lezioni di piano, Camera con vista e l’evergreen di sempre, Il Piccolo Lord, disponibile dallo scorso Natale
anche in Blu-ray, sono titoli sempre molto
apprezzati, anche se ormai a catalogo da diversi anni. Le vendite di questi film sorprendono ancora. Le Anniversary Edition di Ultimo tango a Parigi e di Novecento, in Dvd
e Blu-ray, invece, sono gli ultimi due film
classici che abbiamo proposto nel 2011. E i
risultati ci incoraggiano a proseguire sulla
strada delle riedizioni dei grandi film d’autore. Ad essere molto apprezzati non sono
Proporrete anche titoli classici in
3D?
Al momento non abbiamo programmi in
merito, ma ci stiamo attrezzando per coprire con successo anche questo segmento di
mercato. Anche se, per la mia esperienza,
mentre può essere un utile supporto alle
vendite dei titoli novità, non è altrettanto
per i classici. Per il 2012 i progetti già proposti, o che realizzeremo, riguardano altro.
Ad esempio, che cosa?
Il catalogo classici firmati Dall’Angelo è in continua crescita ed è esattamente
su questo che vogliamo puntare. Nel 2012
Dall’Angelo ha già editato diversi titoli, tra
questi Il viaggio di Felicia, di Atom Egoyan
e Countdown dimensione zero, un classico della fantascienza con Kirk Douglas. A
fine febbraio, inoltre, abbiamo lanciato il
titolo di punta per quest’anno: I 4 dell’oca
selvaggia, in Dvd e BD rimasterizzato e in
Alta definizione. Per la seconda metà del
2012, invece, abbiamo grandi aspettative
per due titoli: La metà oscura di George
A. Romero e, in particolar modo, Tacchi a
spillo di Pedro Almodovar, regista che ancora mancava nel nostro catalogo.
Infine una domanda sulla distribuzione. Quali sono i canali di vendita
privilegiati per i film d’autore?
Per il target di riferimento del settore
classici, principalmente cinefili e studenti
di cinema, i canali di vendita privilegiati
sono gli specializzati e Internet. Che trattando molte referenze sono in grado di
offrire anche titoli meno richiesti, come i
classici. Ma anche il canale technical, nel
corso del 2011, ha incrementato il numero
dei titoli trattati, permettendo di referenziare anche alcuni tra i migliori classici.
Speciale Classici
CG HOME VIDEO
Una library
sempre in crescita
A tu per tu con Lorenzo Ferrari Ardicini vicepresidente della società,
che vede nei film d’autore una conferma importante per il catalogo, anche con il passaggio all’Alta Definizione.
Il primo titolo in uscita in BD 3D sarà l’horror italiano “Bloodline”.
“Se il 2011 è stato un anno favorevole per
le vendite dei classici, prodotti o distribuiti da
CG Home Video, il 2012, grazie alle numerose novità che proporremo, si prospetta ancora
più significativo”, sottolinea Lorenzo Ferrari
Ardicini vicepresidente della società. Con lui
approfondiamo i progetti legati alle release dei
film d’autore e alle strategie di marketing che la
società toscana sta sviluppando per valorizzare
i suoi titoli in questo segmento.
Qual è il ruolo che assumono per CG
Home Video i film classici?
Hanno sempre rappresentato un segmento
importante del catalogo. Questo anche grazie
alla varietà di titoli che riusciamo a proporre:
spaziano infatti tra cinematografie, generi, autori e interpreti diversi, tutti film che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema internazionale. E l’offerta che proponiamo
va a confermarsi come una delle più ampie del
settore, lo confermano i dati di vendita. I classici, infatti, sul fatturato sell rivestono una quota
piuttosto importante. Sia per quanto riguarda i
film del catalogo CG sia quelli dei nostri distribuiti.
E’ un dato stabile?
Direi in crescita. L’investimento considerevole per il recupero in digitale dei film, molti
dei quali mai editati in formato home video, ha
portato ad un incremento del numero di prodotti offerti e, più in generale, del business legato ai classici. Risultati interessanti arrivano dalle librerie, dalle videoteche e dagli shop on-line.
Ma siamo soddisfatti anche del business legato
ai negozi di elettronica in cui alcuni titoli ben
posizionati hanno una buona movimentazione.
Qual è la vostra politica di prezzo per
questo segmento di prodotto?
Per l’importanza dei titoli che compogono
questo segmento e per l’impegno nel lavoro di
editing, questi prodotti vengono proposti periodicamente anche a prezzi promozionali, ma
mai tali da svalutare il titolo o il lavoro editoriale.
A proposito di promozioni, avete riservato qualche iniziativa particolare a
questo segmento?
A partire dallo scorso autunno, ad esempio,
abbiamo proposto Cinema Italia, la collana di
CG Home Video interamente dedicata al cinema italiano dagli anni Quaranta agli anni Settanta. Si tratta di una vasta raccolta di titoli dei
più grandi autori e attori. Della collana sono
già disponibili: Maddalena zero in condotta di
Vittorio De Sica, Sotto il segno dello scorpione
dei Fratelli Taviani con Gian Maria Volonté e
Lucia Bosè, La ragazza di Piazza San Pietro
di Piero Costa con Johnny Dorelli, Vittorio De
Sica e Walter Chiari, Via Margutta di Mario
Camerini con Antonella Lualdi, Gerad Blain e
Franco Fabrizi, Gli zitelloni di Giorgio Bianchi,
con Vittorio De Sica e Walter Chiari. I prossimi
14
Un’immagine del film horror Bloodline 3D
titoli della collana che saranno presto disponibili sono: La Califfa di Alberto Bevilacqua, I
quattro bersaglieri di Ferruccio Cerio, La Celestina P.R. di Carlo Lizzani e, infine, La muta di
Portici di Giorgio Ansoldi.
Ma quali sono i titoli di punta del catalogo dei film d’autore?
Le punte di diamante sono: I soliti ignoti,
Brancaleone alle crociate, Nuovo cinema paradiso, La vita è bella, Il sorpasso, Arianna e
Falstaff. Ma sono solo alcuni dei tanti film che
si potrebbero citare.
Nel 2011 quali titoli hanno registrato
le migliori performance?
Sicuramente la pubblicazione della Collezione Powell Pressburger con Scarpette Rosse,
restaurato da Martin Scorsese, come del resto
Duello a Berlino e Narciso nero (Il piacere del
cinema di Vieri Razzini – Flamingo Video). Ma
anche Operazione Sottoveste, la scoppiettante
commedia di Blake Edwards con Cary Grant e
Tony Curtis della Sinister Film è stata altrettanto performante.
Per la vostra esperienza, esiste ancora
lo spazio per produrre titoli di catalogo
in edizioni d i qualità?
In un momento difficile come quello attuale
è sempre più difficile, servono impegno e sforzi. Ma trattandosi di capolavori del cinema non
si può rinunciare a offrire un prodotto editoriale importante e di qualità. Ed è proprio per
offrire un prodotto sempre migliore che CG
Home Video edita da tempo classici servendosi dell’Alta definizione, offerta dalle nuove
tecnologie.
Come si stanno muovendo il Blu-ray e
il Bd 3D in questo segmento?
Seppur con tempi molto lenti, il Blu-ray ha
iniziato ad affermarsi. Si tende ad associare
l’Alta definizione a un vantaggio esclusivo per
la fruizione di grandi blockbuster, ricchi di
effetti speciali. Ma la qualità di visione è importante anche per i classici. Poter fruire di
capolavori restaurati in Blu-ray è un plus, che
emoziona e appaga ogni appassionato di cinema di qualità. La stessa considerazione vale per
il 3D. Per questo prossimamente proporremo
in questo formato l’horror Bloodline, dell’italiano Edo Tagliavini, che ha già riscosso successo
all’estero.
Quali saranno le altre novità per il
2012?
Il 2012 è costellato di nuove uscite, alcune
delle quali sono già state proposte. Una di queste riguarda il recupero dell’importantissima
Library Roberto Rossellini. E i film, pubblicati da Flamingo Video - Istituto Luce Cinecittà,
andranno finalmente a colmare un vuoto nel
mercato italiano. Accanto a titoli del calibro di
Roma città aperta, in Dvd e Bd, La macchina
ammazzacattivi, Agostino d’Ippona, La forza e
la ragione e tanti altri già disponibili, si aggiungeranno Stromboli - Terra di Dio, in Dvd e Bluray, La Paura e Blaise Pascal. Per la collana Il
piacere del cinema di Vieri Razzini, in collaborazione con Flamingo Video - Teodora Film, segnaliamo i due imperdibili capolavori di John
Huston La regina d’Africa e Sotto il vulcano.
E ancora, prosegue la collaborazione con Sony
Pictures HE che omaggia Rita Hayworth con
Gli amori di Carmen di Charles Vidor e Pioggia
di Curtis Bernhardt. Per Sinister Film avremo
in edizione speciale Il boia scarlatto e, tra gli altri I terrificanti delitti degli assassini della via
Morgue di Gordon Hessler. Infine, sono firmati
Pulp Video i Blu-ray Piranha di Joe Dante, e
Grandi speranze di David Lean.
Speciale Classici
DA NON PERDERE
Cinehollywood
Medusa Film
Nel catalogo Medusa Film, tra i film classici distribuiti spicca Caro
Michele. Un titolo oggetto di una recente release e proposto in edizione speciale con Dvd e libro: “Caro Michele, lettera a un figlio mai morto” a cura di Francesco Ruggeri. Il film di Mario Monicelli, girato nel
1976, è tratto dall’omonimo romanzo di Natalia Ginzburg e traccia un
affresco della società italiana degli anni ’70, in profondo e rapido mutamento sotto la spinta della rivoluzione studentesca. Caro Michele è
la storia di un ragazzo che, esule a Londra dopo le rivolte e gli scontri
del 1968, mantiene i rapporti con la famiglia grazie a una fitta corrispondenza epistolare con la madre e le sorelle. La morte improvvisa
del giovane sarà fonte di riflessioni su solitudine, precarietà, difficoltà
delle relazioni umane e sul senso dell’assenza. Il Dvd propone inoltre,
tra i contenuti speciali, “A proposito di…”, un’intervista a Mariangela
Melato, protagonista del film insieme a Delphine Seyrig e Lou Castel.
50mila cofanetti con Dvd e 7mila con Bluray. Sono questi i dati di vendita della serie
naturalistica Pianeta Terra firmata Cinehollywood, uno dei titoli classici della casa
di produzione. Il cofanetto contiene quattro documentari: Da Polo a Polo, Giungle e
Savane, Nel Regno dell´Acqua e Deserti e
Caverne. Si tratta di un viaggio tra i diversi
habitat della Terra, alla scoperta delle forme di vita del regno animale e dei fenomeni
naturali. Pianeta Terra è una serie naturalistica girata interamente in HD e frutto di
oltre quattro anni di riprese, sia aeree sia
dallo spazio. Con un sell out di 12mila cofanetti venduti Grandi Imperi della storia è
un altro titolo evergreen di Cinehollywood.
Disponibile in cofanetto con quattro Dvd,
la confezione raccoglie dieci documentari di
History Channel che ripercorrono la storia
di altrettante civiltà del mondo antico.
Koch Media
Nel catalogo dei classici distribuiti da Koch Media, tra i titoli per la prima volta in Dvd prodotti da 20th Century Fox, posto d’onore spetta a La guerra del
fuoco di Jean Jacques Annaud. Un film d’avventura in ambientazione preistorica, in cui gli interpreti si esprimono
solo tramite gesti e suoni incomprensibili. La guerra del
fuoco, prodotto nel 1981 e vincitore del premio oscar per
il makeup, è proposto da Koch Media con oltre un’ora di
contenuti speciali tra cui il making of del film e il percorso
di realizzazione della lingua primitiva utilizzata nel film.
Tra le altre novità per la prima volta in Dvd distribuite da
Koch Media, da segnalare sono: La pietra che scotta, del
1972, con Robert Redford e George
Segal nei panni di due ladri di diamanti, e Benvenuti in paradiso di
Alan Parker con Dennis Quaid. Un
film ambientato negli anni Trenta in cui un sindacalista americano sposa una giapponese che, dopo l’attacco di Pearl Harbor, viene internata in un campo di
concentramento. A questi titoli si aggiungono Un’adorabile infedele con Dudley Moore e Nastassja Kinski,
John e Mary con Dustin Hoffman e Mia Farrow e Turk
182.
Moviemax Media Group
Dopo il completo restauro della pellicola realizzato da Sky Cinema, Cineteca di Bologna, Immagine Ritrovata e Andrea Leone Film, è disponibile in Blu-ray Per Qualche Dollaro in Più,
distribuito da Moviemax Media Group con etichetta Andrea
Leone Film. Il terzo capitolo della “trilogia
del dollaro” è il seguito di Per un pugno di
dollari e ll Buono il Brutto e il Cattivo, film
interpretati da Clint Eastwood, che portarono in auge il genere western all’italiana. Per
qualche dollaro in più oltre che in Alta Definizione e nel formato Dvd singolo, è proposto anche in versione Special Edition in cui
il Dvd è accompagnato dal libro. La versione
restaurata, inoltre, è corredata da una sezione di extra dedicata all’intervento di restauro e accompagnata da un estratto relativo al
film tratto dal libro “Sergio Leone danzando
con la morte” di Christopher Frayling edito
da Editrice il Castoro. Altro titolo di punta
del catalogo dei classici firmati Moviemax, che è stato riproposto
dopo il restauro del video e della colonna audio originale e italiana, è I sette samurai del regista Akira Kurosawa, disponibile in
Dvd singolo oppure in cofanetto con due dischi + libro.
The Walt Disney Company Italia
Il catalogo dei Grandi Classici Disney è estremamente ricco e in
continua evoluzione: si tratta dei capolavori d’animazione rimasti
nel cuore di tutte le generazioni di bambini e non solo. Le Edizioni
Speciali che caratterizzano questo segmento sono numerose e donano ai Classici una nuova luce grazie al restauro digitale di suono
e immagini, come per Lilli e il Vagabondo, novità lanciata dalla
company lo scorso 1° Febbraio in Dvd e per la prima volta in alta
definizione Blu-ray. Ma Disney non si ferma qui e punta al 3D con
il grande successo de Il Re Leone e La Bella e la Bestia, sul mercato
dallo scorso novembre. A partire dal 9 maggio, inoltre, la library
dei Classici Disney in Alta Definizione si arricchirà di tre nuovi titoli in Blu-ray: Pocahontas, la storia d’amore tra la principessa
indiana e il capitano inglese John Smith, Red e Toby Nemiciamici, che racconta l’amicizia profonda, anche se all’apparenza
impossibile, tra un segugio e una volpe, e infine Tarzan, la
storia di un cucciolo d’uomo cresciuto tra un gruppo di gorilla.
Da non dimenticare infine Bambi, disponibile in Dvd e Bluray anche nella promozione Grande Mese Disney.
16
Warner HV
A 20 anni dall’uscita nei cinema, Warner Home Video
celebra il talento di Whitney Huston con la riedizione in Blu-ray del suo debutto cinematografico al fianco
di Kevin Kostner. Sarà infatti disponibile dal 18 aprile
Guardia del Corpo, proposto con contenuti speciali che
caratterizzano la nuova versione in Alta Definizione. Tra
questi il trailer originale del film, un documentario sul
making of della pellicola e il video
musicale della celebre canzone “I Will
Always Love You” di Whitney Huston.
Lo stesso giorno il catalogo dei film
classici firmati Warner Home Video
si arricchirà di un altro titolo: Casablanca 70° Anniversario. Si tratta di
un cofanetto composto da due dischi
Blu-ray contenenti il film del 1942
con l’aggiunta di nuovi documentari
inediti quali Casablanca: Un Classico Improbabile e Michael Curtiz:
Il Più Grande Regista Sconosciuto. I
contenuti speciali della riedizione in
Alta Definizione del film si completano con diverse ore
di materiale bonus che include, tra gli altri materiali, i
tre lungometraggi: The Brothers Warner, You Must Remember This: The Warner Bros. Story e Jack L. Warner:
L’Ultimo Magnate. Il cofanetto da collezione Casablanca 70° Anniversario contiene inoltre un book fotografico
di 60 pagine con note di produzione, immagini del set e
dal “dietro le quinte”.
Sony Pictures HE
Due i grandi classici proposti dal catalogo di Sony Pictures Home Entertainment. Il primo è Indovina chi viene a cena?, il film del 1967 diretto da Stanley Kramer ed interpretato da attori del calibro di Spencer
Tracy, Sidney Poitier e Katharine Hepburn. Il titolo è disponibile nel
formato Dvd che presenta numerosi contenuti speciali, tra cui Introduzione di Steven Spielberg, Karen Krame e Tom Brokaw e Messaggio di
Quincy Jones. Il film è stato candidato a otto Oscar e ne ha vinti due:
Miglior attrice protagonista per l’indimenticata Katharine Hepburn e
Miglior Sceneggiatura Originale per William Rose. L’altro titolo è invece Professione: Reporter del celebre regista Michelangelo Antonioni. Il
film, presentato in concorso al festival di Cannes 1975, vanta un eccezionale cast su cui spiccano il premio Oscar Jack Nicholson e la bella protagonista di Ultimo Tango a Parigi, Maria
Schneider. Professione: Reporter è disponibile in Dvd con all’interno i seguenti contenuti
speciali: Commento di Jack Nicholson; Commento di Aurora Irvine e dello sceneggiatore
Mark People e il Trailer.
Bim
Dopo la prematura scomparsa dello scrittore svedese Stieg Larsson la casa
di distribuzione Bim ha scelto di celebrare l’autore con Millennium Trilogy
Collection. Un cofanetto con tre film, per altrettanti Blu-ray proposti per la
prima volta insieme. Si tratta di Uomini che odiano le donne, diretto da Niels Arden Oplev e di La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta di Daniel
Alfredson. Completa la trilogia una raccolta di contenuti
extra. I tre film sono legati tra di loro per il riproporsi degli
stessi personaggi: Mikael Blomkvist, giornalista e detective e Lisbeth Salander, hacker tatuata e senza scrupoli. In
Uomini che odiano le donne i due protagonisti vengono
assunti da Harriet Vanger per indagare sulla scomparsa
di sua nipote, avvenuta quarant’anni prima. La ragazza
che giocava con il fuoco, invece, vede imputata Lisbeth
Salander dell’assassinio di due giornalisti, proprio mentre
stanno per pubblicare clamorose rivelazioni sul mercato
del sesso in Svezia, in suo aiuto accorrerà il giornalista.
La regina dei castelli di carta, infine, racconta del processo giudiziario che vede imputata Lisbeth Salander, decisa a rivelare le
mostruosità commesse dal padre e dallo spregevole dottor Teleborian. E
ancora una volta il giornalista e detective Mikael Blomkvist darà una svolta
alle indagini scagionando la “collega”.
Universal Pictures
Dopo tre premi Oscar, tre Golden Globe, un David di Donatello e un riconoscimento al Festival di Cannes, a 50 anni
dall’uscita cinematografica Il Buio oltre la siepe è disponibile per la prima volta in Blu-ray Disc, grazie a Universal
Pictures. Tratto dall’omonimo romanzo di Harper Lee, premiato con il premio Pulitzer, Il Buio oltre la siepe è un film
del 1962, interpretato da Gregory Peck nei panni dell’avvocato Atticus Finch, e Robert Duvall, al suo debutto cinematografico, in quelli di un malato di mente che vive recluso
da anni e che viene accusato di aver violentato una ragazza.
La nuova versione del film è accompagnata dall’edizione di
un digibook in lingua originale contenente l’introduzione
della moglie di Gregory Peck, estratti della sceneggiatura
con annotazioni dell’autore e lo storyboard. Altra novità
per il genere “classici” di Universal Pictures è il Blu-ray el film All’Ovest niente di
nuovo collector’s edition. E anche l’uscita di questo Dvd è accompagnata da quella
del digibook tematico con l’introduzione di Leonard Martin e le note di produzione.
01 Distribution
Alberto Sordi nella sua carriera di attore ha interpretato molti
personaggi che lo hanno reso indimenticabile. Tra questi uno dei
più caratteristici è sicuramente Pietro il tassinaro, che Alberto
Sordi ha interpretato nei film Il tassinaro e Un tassinaro a New
York. E proprio queste due pellicole, dopo il restauro audio e video, sono presentate da 01 Distribution in cofanetto da due Dvd che contengono, oltre ai singoli film, anche una selezione di
contenuti speciali.
Tra gli extra che arricchiscono l’uscita firmata 01 Distribution, compaiono le interviste del
giornalista cinematografico Tonino Pinto e del
produttore Fulvio Lucisano al Senatore Giulio
Andreotti e all’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni. Dialoghi che si sono svolti negli scenari di
Palazzo Madama e del Campidoglio. I contenuti speciali si completano con un’intervista a un
vero taxista romano, uno speciale dal titolo “Alberto e Troisi: la scoperta di un’amicizia”, realizzato per l’uscita
del film Ricomincio da tre, e con le presentazioni originali dei
film prodotti dalla Italian International Film con Alberto Sordi,
tra cui Una botta di vita con Bernard Blier e Io e Caterina con
Edwige Fenech, già pubblicati in Dvd.
Filmauro
Nel catalogo dei classici Filmauro uno dei
titoli è Amici miei. “Sono passati 35 anni
dal primo episodio della serie, e 25 dall’ultimo. Amici miei è in assoluto il film più
amato dagli italiani”, hanno commentato
i produttori Aurelio e Luigi De Laurentiis
in occasione dell’uscita di Amici miei –
Come tutto ebbe inizio, anch’esso distribuito da Filmauro. E proprio su questo
titolo la casa di distribuzione rilancia ancora una volta proponendo l’intera saga
diretta da Mario Monicelli, regista del
primo e secondo atto, e Nanni Loy, che ha
diretto il terzo episodio. Disponibile sia
in Dvd sia in Blu-ray, il cofanetto raccoglie i tre film della serie che vede protagonisti quattro amici fiorentini di vecchia data che affrontano i
loro disagi con scherzi a danno di malcapitati. Nel corso del
film, infatti, gli interpreti colpiscono chiunque si presti alle
ferocissime burle, chiamate zingarate, dall’irruzione in una
festa in una villa di perfetti sconosciuti, alla messinscena che
fa temere agli abitanti di un paesello la distruzione delle case
e della chiesa per la costruzione di un’autostrada.
20th Century Fox HE
Il 2 maggio 20th Century Fox HE distribuirà
quattro new release in Dvd dedicate alla mitica Marilyn Monroe. In occasione dei 50 anni
dalla sua scomparsa la società omaggia la celebre diva con l’esclusivo Monster Box Dvd Marilyn Collection che include 19 film e un documentario, in lingua originale, che ripercorre
la realizzazione dell’ultimo film di Marilyn
Something’s Got to Give. Gli altri tre prodotti
sono La giostra umana, una collezione di cinque indimenticabili racconti di O. Henry che celebra la
collaborazione di uno dei più importanti
romanzieri d’America con alcune delle
più luminose stelle di Hollywood, tra cui
Il poliziotto e il Salmo con Charles Laughton e Marilyn Monroe; L’affascinanate
bugiardo e La figlia dello sceriffo.
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PRIMO PIANO
OdisSia
A CURA DI ANDREA DUSIO
Bufera alla Siae. Da settimane è nel mirino dei
mass media e del mondo politico. Fra la gestione
degli immobili, il contenzioso con Edizioni Master
sui bollini, il Fondo di Solidarietà e il contratto di
lavoro che prevede non pochi privilegi, l’Ente di
viale della Letteratura a Roma è sotto pressione.
Ma andiamo con ordine. E spieghiamo tutto il
contenzioso emerso.
Affittopoli all’amatriciana
Il 29 novembre del 2011 il senatore Giovanni
Legnini (Partito Democratico) presenta un’interrogazione parlamentare, che mette nel mirino i
costi di gestione della Siae. Fra questi la vendita
del patrimonio immobiliare. Sulla scorta di questo
e di altre informazioni di fonte sindacale, Alberto Caperna, procuratore aggiunto di Roma, nel
mese di febbraio apre un procedimento modello
45 (senza indagati e ipotesi di reato).
Gaetano Blandini, direttore generale Siae, risponde all’attacco coinvolgendo Sorgente SGR,
il gestore dei fondi Aida e Norma, a cui è stato
ceduto il patrimonio immobiliare dell’Ente. Che
rilascia una nota, in cui afferma come i fondi in
questione siano stati creati a supporto della Siae.
I dubbi riguardano però la regolarità dell’operazione. I sindacati affermano, infatti, che gli immobili sono stati ceduti a un prezzo molto inferiore
a quello di mercato: 260 milioni di euro, contro
l’ammontare stimato di 463 milioni. Quanto viene rivelato, giorno dopo giorno, dalle inchieste a
puntate pubblicate da Il Giornale, fornisce un quadro problematico della gestione del fondo immobiliare negli ultimi dieci anni. In quel periodo, reggente provvisorio del fondo è il ragionier Eugenio
Truffa Giachet. Il suo nome emerge da un report
riservato che lo studio legale Perone Salvatore ha
messo a disposizione dell’attuale direttore del fondo, Damiano Lipani. Il documento si avvale della
relazione dei revisori contabili di Ria&Partners.
In quegli anni diverse domande di locazione vengono cestinate. Si ricorda, ad esempio, quella del
funzionario Siae Gennaro De Chiara, che già tre
anni prima era andato dai magistrati a riferire
di metodi discrezionali nella gestione del fondo.
Eugenio Truffa Giachet avrebbe concentrato sulla propria figura gli incarichi di istruzione delle
pratiche per le operazioni di prestito, mutuo, locazione degli immobili e loro manutenzione. Ma
risulterebbe anche conduttore di un immobile di
tipo abitativo in via Pellati a Roma, con un contratto poi allargato a un locale all’ultimo piano. Qui
sono state effettuate modifiche catastali da parte
del Fondo, con lettera del direttore che autorizzava ai lavori. Ma non si capisce chi li ha pagati,
e mancano le autorizzazioni comunali. Sin qui
siamo nel terreno scivoloso delle ristrutturazioni
condominiali.
Ma in ballo non c’è solo un possibile conflitto
d’interessi. Una serie di appartamenti sarebbero
stati oggetto di una promessa di vendita, a fronte
del versamento di una caparra di 500 euro, con
mutui quarantennali al 2%, concessi anche a persone anziane. Tra i beneficiari ci sarebbero anche
lo stesso Eugenio Truffa Giachet e la figlia. I prezzi
di vendita (si parla di 16 appartamenti) vanno da
170mila a 500mila euro. Le abitazioni sono situate
in via Borgia a Roma. Ma non finisce qui. Perché
la gestione di questi mutui è abbastanza allegra.
Tra i 16 condomini c’è chi è indietro di 30 mila
euro, chi di 25mila, chi non paga i canoni da due
anni. E la questione non riguarda solo gli appartamenti di via Borgia, ma anche quelli di via Aristide
Leonori, dove i titolari dei contratti di locazione
devono alla Siae 140mila euro, e di via Baldo degli
pagina 18
Ubaldi, dove la percentuale di morosi è di un terzo, e si viaggia con un ammanco di 50mila euro. E
che dire dei canoni di locazione? 300 euro in via
Borgia, 600 in via Baldo degli Ubaldi, 800 in via
Flaminia Vecchia e in via Leonori. Tutte cifre sensibilmente sotto i costi di mercato. E se è vero che
i sindacati sono i primi a contestare Gaetano Blandini, va rimarcato che proprio alcuni dei sindacalisti legati alla Siae risultano titolari dei contratti di
affitto (e sono persino nella lista dei morosi). È palese che Gaetano Blandini abbia tutto l’interesse a
enfatizzare gli elementi che compongono questo
quadro sconcertante. Così com’è chiaro che lo
scenario di per sé non giustifica la scelta di sanare
la situazione vendendo a prezzi inferiori al valore
di mercato. Resta il fatto che il direttore generale
Siae ha le sue buone ragioni quando dice che, ridotta com’era, la gestione del patrimonio immobiliare del fondo pensioni non rendeva nulla.
Bollino: il contenzioso con Edizioni Master
Il quotidiano La Repubblica, lo scorso 12 febbraio, pubblica un articolo, a firma di Alessandro
Longo, intitolato “La Siae dovrà rimborsare agli
editori 100 milioni di bollini su Cd e Dvd”.
Il servizio giornalistico fa riferimento a una sentenza del 2 febbraio del Consiglio di Stato, in merito a una vicenda legata all’obbligo di apporre il
contrassegno Siae, che ha radici lontane. Con la
sentenza dell’8 novembre 2007, infatti, la Corte
dell’Unione Europea dichiara l’illegittimità della
norma italiana, in vigore dal 2000, che obbliga ad
apporre il bollino Siae su supporti diversi dalla carta (ad esempio Cd e Dvd). A questo punto Edizioni Master, che distribuisce supporti multimediali
di questo tipo in abbinamento alle proprie riviste,
decide di chiedere alla Siae quanto indebitamente
incassato in contrassegni “illegittimi”, promuovendo un’azione in sede giurisdizionale, volta a ottenere la restituzione degli importi versati.
L’avvocato Guido Scorza, legale di Edizioni Master, racconta tutta la vicenda nel box a lato.
Il fondo di solidarietà
300mila euro. È questo l’ammontare dell’indennizzo previsto qualora il contratto quadriennale
tra la Siae e il proprio direttore generale, Gaetano
Blandini, non venisse rinnovato. È quanto emerge, tra le altre cose, dall’audizione - tenutasi il 7
febbraio in commissione cultura della Camera dei
deputati - dello stesso Blandini e dei due sub-commissari straordinari dell’associazione di viale della Letteratura, Mario Stella Richter e Domenico
Luca Scordino. Il contratto di Bland consta di uno
stipendio annuo di 470mila euro, a cui se ne aggiungono 100mila come premio (riscossi regolarmente nel 2010, nonostante la perdita conseguita,
superiore ai 15 milioni di euro) e ulteriori 70mila
come responsabile della sicurezza. Blandini, in
commissione, ammette che la Siae rischia di fare
la fine della Grecia. E se questo non è successo è
perché non ha dato esecuzione a una sentenza del
Consiglio di Stato. Il direttore generale così ricostruisce la vicenda del Fondo di solidarietà.
Nel 1978 la Cassa di previdenza dei soci Siae,
istituita con lo statuto del 7 giugno 1949, viene
trasformata, appunto, in Fondo di solidarietà, destinato agli stessi soci. Che non sono tutti gli iscritti ma un gruppo ristretto che governa di fatto la
società. Gli altri sono esclusi dall’elettorato attivo
e passivo. Nel 1992, però, l’avvocato Renato Recca, iscritto alla Siae, fa ricorso al Consiglio di Stato
contro le discriminazioni che sussistono tra soci e
iscritti. E che permettono, solo ai primi, di beneficiare del sistema previdenziale riformato nel 1978.
L’avvocato ottiene ragione dal Consiglio di Stato.
Ma in Siae nulla si smuove. Al punto che Recca
ricorre una seconda volta al Consiglio di Stato e,
dopo tre anni, riesce a strappare un decreto di ottemperanza, in base al quale la Siae è costretta ad
accogliere la sua richiesta di avere gli stessi diritti
dei soci. Ma l’ente tratta Recca non come fosse un
caso esemplare, ma come uno isolato, rimandando la questione generale all’approvazione di un
nuovo regolamento. Fino a quando, l’attuale gestione commissariale e il direttore generale, non
capiscono che per decenni è stata svolta un’attività
previdenziale discriminatoria nei confronti degli
iscritti. Blandini, Richter e Scordino decidono infatti di sospendere ogni prestazione previdenziale
in favore degli autori, e di bloccare gli 80 milioni
di euro di cui consta il Fondo di solidarietà. Il motivo? Una legge del 2005 che punirebbe l’esercizio
abusivo di prestazioni previdenziali, con una pena
detentiva da sei mesi a tre anni e una multa da
5.200 a 25mila euro. Blandini afferma che, se non
avesse ottemperato a questa normativa, avrebbe
rischiato la prigione. Di fatto, però, visto che è in
carica da inizio 2009, anche lui ha continuato per
ben due anni a ignorare sia la sentenza del Consiglio di Stato del 1992 che la legge del 2005.
Ma perché la Siae non ha utilizzato il Fondo di
solidarietà nei confronti di tutti gli iscritti? Perché
gli 80 milioni di euro a disposizione non sarebbero stati sufficienti, e la Siae sarebbe andata incontro, nell’arco di tre anni (tempo stimato da Blandini), al dissesto finanziario.
Un contratto coi fiocchi
L’Associazione di viale della Letteratura è protagonista di un’altra interessante vicenda. Gian
Antonio Stella, in un articolo comparso giovedì
8 marzo su Il Corriere della Sera, porta alla luce le
anomalie che riguardano il contratto di lavoro che
Siae stipula con i propri dipendenti (attualmente
1.288). L’Ente riconosce tre turni di lavoro. È una
conseguenza della tipologia del tutto peculiare
del lavoro degli ispettori. Che devono andare nei
locali serali e notturni per svolgere gli accertamenti tecnico-musicali e verificare se i diritti degli autori sono stati, caso per caso, regolarmente assolti.
Il turno serale inizia alle 13.45, e quello notturno alle 20.57. Il risultato è che gli ispettori Siae,
se entrano in servizio dopo le sei di sera e rientrano dopo la mezzanotte, risulta abbiano lavorato
due giorni. E dunque totalizzano un monte ore di
straordinari da capogiro. Il giornalista del Corriere scova il caso di un dipendente ligure che, nel
2010, risulta aver lavorato 386 giorni, cumulando
peraltro, grazie a questo meccanismo “generoso”,
anche 31 giorni di congedo ordinario (ossia di ferie), sei di ex festività soppresse, 17 di recupero festività (ossia di compensazione per turni di lavoro
svolti la domenica), cinque di malattia. Il totale è
445 giorni, e soprattutto un compenso aggiuntivo
di 54mila euro.
Ma questo “stakanovismo” non è la sola bizzarria in termini contrattuali. C’è anche il capitolo
malattia. Chi lavora in Siae, infatti, sino al terzo
giorno di assenza gode di una sorta di franchigia,
che lo esenta dal dover presentare qualsiasi tipo di
certificato medico. Così, il dispositivo può essere
ampiamente sfruttato per lavorare a singhiozzo e
con il contagocce. Non a caso nel 2010 sono state totalizzate 9.351 giornate di malattia prive della necessità di presentare un certificato medico.
Il che, diviso per il numero dei dipendenti, vuol
dire circa sette giorni di assenza a testa. E, per chi
deve stimare il danno economico, circa 2 milioni
di euro.
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
ae
E’ l’Ente più costoso fra le società di collecting.
Viaggio tra polemiche, gestioni allegre,
affitti “agevolati” e contratti
di lavoro che fanno sognare.
Mentre i conti sono sempre più in rosso.
Il bollino della discordia
La Corte di Giustizia Europea emana una sentenza che rimette in discussione
la disciplina relativa al contrassegno Siae. Guido Scorza, legale di Edizioni Master,
racconta come si è pervenuti a questo importante pronunciamento.
L’avvocato Guido Scorza, dello Studio Scorza, Riccio & Partners, è il legale che ha seguito Edizioni Master nella richiesta di
rimborso alla Siae. Ricostruiamo con lui, punto per punto, l’iter
di questa complessa vicenda ricca di colpi di scena. “Questa
storia parte a monte del 2007, tra il 2005 e il 2006, in seguito
al sequestro di supporti privi di bollino Siae a Rimini. Nel procedimento penale per detenzione abusiva di materiale protetto
da diritto d’autore si pensa di chiedere alla Corte di Giustizia
dell’Unione Europea se la disciplina italiana che obbliga ad apporre il contrassegno, sia o meno conforme all’ordinamento Ue”,
spiega Scorza. “Questo per una ragione banale: siccome si sta
parlando di una misura che incide sul costo del confezionamento del prodotto, quando arriva in Italia da altri Paesi dell’Unione
deve avere il passaggio della vidimazione, e dunque c’è un potenziale vincolo al commercio intracomunitario. E ogni volta che
un Paese membro vara una normativa che potenzialmente può
limitare il commercio tra Stati, deve prima darne comunicazione
a Bruxelles”.
La sede della Siae
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
Ma questo, per il bollino, non è mai accaduto…
Lo Stato Italiano, nel 2001, all’atto di varare il regolamento relativo al contrassegno Siae non ne ha dato
notizia agli organismi comunitari. La Corte
di Giustizia Europea, senza dare giudizi di
merito, risponde che tutta la disciplina relativa al bollino è inefficace, perché è come
se non esistesse. E dunque inopponibile ai
privati. La conclusione, che i giudici penali
devono recepire anche in Italia, dunque, è
che non possono derivare termini di illecito
dalla mancata apposizione del bollino.
Con quali conseguenze?
In seguito a quella sentenza, alcuni degli
imprenditori (noi ne rappresentavamo uno,
Edizioni Master) che sino a quel giorno avevano apposto regolarmente il contrassegno, non perché lo consideravano un valido
strumento antipirateria, ma perché la legge
li obbligava a farlo, chiedono a Siae di restituire i soldi versati per il contrassegno. Siae
risponde che non deve restituire nulla e che
si è limitata a erogare un servizio. In quel
periodo seguono una serie di comunicati
stampa in cui l’Associazione degli autori ed
editori spiega che il bollino non è più obbligatorio, ma che si continua a consigliarlo, perché utile strumento antipirateria. Il che è
già un errore. Nel momento in cui diventa facoltativo, come si fa
a considerare la legittimità del supporto a partire dalla presenza
del contrassegno?
Quindi?
Un paio di imprenditori - un numero certo esiguo, in parte spiegabile con il fatto che la Siae è tuttora percepita più come un soggetto pubblico più che privato, e difficilmente gli editori musicali e
audiovisivi prendono posizioni contro l’Associazione - chiedono
un decreto ingiuntivo. Nel nostro caso, il Tribunale di Roma dice
a Siae che deve restituire un milione e 200mila euro più interessi
a Edizioni Master. Nella procedura del decreto ingiuntivo è comunque previsto che l’ordine non abbia effetto se viene opposto.
E Siae fa opposizione. Dalla sua parte si schiera, elemento dal
mio punto di vista del tutto singolare, la Presidenza del Consiglio.
Che, pur non essendo stata chiamata in causa, afferma che nulla
deve essere restituito perché il contrassegno Siae è utile come
strumento antipirateria.
Una posizione discutibile…
Certo. In realtà a Bruxelles nessuno sì è mai soffermato
sull’utilità o meno del bollino. È stato semplicemente rilevato un
vizio di procedura. Nel contempo il Governo italiano tira fuori un
nuovo regolamento riguardante l’obbligo d’apposizione del contrassegno. E questa volta si ricorda di comunicarlo a Bruxelles e
nel febbraio 2009 il nuovo regolamento entra in vigore. Da quel
momento il bollino torna a essere obbligatorio. La cosa curiosa
è che dentro a quel regolamento ci infilano una norma, in cui si
dice che sono fatti salvi i rapporti patrimoniali intercorsi tra Siae
e soggetti terzi in epoca antecedente alla sentenza della corte di
Giustizia Europea. Sostanzialmente è come dire che nessuno
deve restituire nulla a nessuno.
Dunque il regolamento assume un effetto retroattivo.
È lo Stato che entra a gamba tesa in un rapporto tra privati
e riscrive le regole del gioco in corsa. Il giudizio, nel contempo, va avanti e Siae si presenta all’ultima udienza. Siamo ormai al 2011. L’Ente qui sostiene che il contrassegno, da sempre
considerato uno strumento antipirateria, in realtà è una tassa.
E dunque bisogna discuterne non davanti a giudice ordinario,
bensì di fronte alla commissione tributaria. Si va quindi davanti
alla Corte di Cassazione, con quello che si chiama Regolamento
di Giurisdizione, che in effetti stabilisce che deve occuparsene la
Commissione Tributaria. E si ricomincia da capo. Ora il giudice
deve stabilire se gli importi che sono stati versati a questo punto
a titolo di tributo dagli imprenditori, in forza di una norma che è
stata dichiarata inefficace dalla Corte di Giustizia, debbano essere restituiti o meno.
Il pronunciamento del Consiglio di
Stato però non smentisce quanto affermato dalla Presidenza del Consiglio?
C’è un passaggio ulteriore. Anche il giudice amministrativo, ossia il Tar del Lazio,
con nostra sorpresa, non aveva avuto nulla da eccepire sulla retroattività. Ma finalmente il Consiglio di Stato, preso in analisi
il regolamento, ha confermato un principio
generale, per il quale la legge regola solo i
rapporti per l’avvenire, e non per il passato. E così riapre la partita sotto due profili. Il primo, più ovvio, riguarda il fatto che
non esiste alcuna previsione di Legge che
vieta, a chi ha pagato delle somme a titolo
di corrispettivo del contrassegno Siae, di
chiederne la restituzione. Il secondo, che
Siae non digerisce, è quello relativo alla
prescrizione. Chi ha versato il tributo dal
2001, data di entrata in vigore del primo
Guido Scorza regolamento, al 2009, data di entrata in vigore del secondo, perché doveva farlo? La
disciplina fiscale prevede che, chi ha effettuato indebitamente
un versamento, ha due anni per chiederlo indietro. Oppure entro
due anni da quando si verifica il presupposto che ti ha spinto a
chiedere la restituzione.
E in questo caso cos’è accaduto?
Nel novembre 2007 era possibile chiedere indietro i soldi. Pochissimi però l’hanno fatto fino al febbraio 2009, quando la finestra si è chiusa, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento.
In questo senso il termine è decorso, ma di fatto i due anni non
ci sono, perché la finestra è di solo un anno e tre mesi. Oggi
dunque è del tutto legittimo che un imprenditore chieda a Siae la
restituzione, perché il Consiglio di Stato ha cassato la retroattività del regolamento 2009.
Nel caso Siae si trovasse a pagare tutto ciò che gli imprenditori potrebbero richiedere indietro, a quanto ammonterebbe la cifra?
Il dato che c’è nel bilancio Siae è quello relativo al servizio di
vidimazione. Non c’è un numero scorporato tra Dvd e Cd. Ma la
cifra si aggira attorno ai 10-11 milioni di euro l’anno. Per esempio,
nel caso di Edizioni Master, che non è certo L’Espresso o Rcs,
dal 2004 al 2008 abbiamo messo in fila un milione e 200mila
euro di bollini pagati. Ora bisogna vedere come si comporteranno gli editori audiovisivi, soggetti in qualche misura cointeressati
nell’Ente. E forse contro questa Siae, che sta perdendo i pezzi,
può darsi che qualcuno prenda posizione.
pagina 19
le videoteche che resistono
C’è chi dice no...
alla crisi
Le testimonianze dirette di chi continua a presidiare il territorio con attività di rental home video.
La parola ai responsabili di quattro videoteche: Adriano Lorenzoni (Cinecittà - Terni);
Cristiano Felicetti (Ciak - Porto San Giorgio); Andrea Cheynet (Dvd Project - Cossato);
Michele Quattrocchi (Video Club Le Cinéma - Milano)
CINECITTÀ - Adriano Lorenzoni
CIAK - Cristiano Felicetti
Resistere. E’ questo il motto di Adriano
Lorenzoni, titolare della videoteca Cinecittà di Terni. “E’ dal 1988 che mi occupo
di vendita e noleggio di film. E il mio lavoro lo faccio con passione. Fino a qualche anno fa in città erano presenti dieci
videoteche. Ora sono rimasto l’unico, e
anche il giro d’affari si è ridimensionato.
In media i noleggi giornalieri sono 250. E
non sono molti, considerato che rappresentano il core business della videoteca”,
spiega Lorenzoni. Che prosegue l’intervista raccontando i motivi per i quali, a differenza dei concorrenti, è sopravvissuto
alla chiusura. “Anche la mia videoteca
sta subendo la contrazione dei consumi
a causa della pirateria digitale. Nel 2011
il fatturato è calato del 30%. Ma la posizione centralissima del negozio, l’assortimento di titoli in catalogo (circa 25mila), i
prezzi contenuti, il rapporto con la clientela, la professionalità e l’apertura notturna, fino all’una, 365 giorni all’anno, sono
i fattori che ci hanno salvato”. Ma oltre a
resistere, Cinecittà investe sulle nuove
L’80% del business della videoteca Ciak
di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, è legato al noleggio di film. “L’altro
20% di fatturato, invece, è totalizzato
grazie alle vendite di Dvd e Blu-ray. Servizio che effettuiamo su ordinazione.
Prossimamente, inoltre, ripristineremo
l’area videogiochi. Un espediente che
tecnologie, viste come ancora di salvezza per il futuro. “Anche se è un mercato
ancora di nicchia, che rappresenta il 10%
dei noleggi totali, da quando è nata la
tecnologia Blu-ray ho sempre acquistato
tutti i film usciti in questo formato. Su un
titolo novità, ad esempio, a fronte dell’acquisto di 12 Dvd destinati al noleggio, mi
procuro almeno altri tre pezzi in BD”. Infine una considerazione sul suo lavoro:
“Sono un appassionato di cinema e amo
consigliare i clienti. Tutti i soldi che ho
guadagnato li ho reinvestiti nella videoteca. E’ un progetto in cui credo ancora, e
che voglio portare avanti”.
La scheda
Titolare: Adriano Lorenzoni
Indirizzo: viale della Stazione 56,
Terni
Anno di nascita: 1988
Servizi: noleggio e vendita Dvd e BD
Tel.: 0744-424674
Sito web: www.cinecittavideo.it
www.alcinemaincasa.it
DVD PROJECT - Andrea Cheynet
1.500 titoli in catalogo. 2.300 pezzi disponibili nel distributore e oltre 2.300 tesserati. Sono questi i numeri di Dvd Project,
la videoteca aperta da Andrea Cheynet
nel 2005 a Cossano, in provincia di Biella. Ma oltre all’attività di noleggio di Dvd
e Blu-ray, questo è anche un negozio di
telefonia. “Se il 50% del fatturato è legato
al noleggio di film, l’altra metà è imputabile agli smartphone e ai servizi collaterali”, spiega Andrea Cheynet, che per
incentivare al noleggio di film offre sconti
fino al 50% sulle ricariche delle tessere
di noleggio. “Questa promozione e, allo
stesso modo, un catalogo novità sempre
aggiornato, anche per quanto riguarda il
numero di copie disponibili per ciascun
titolo, dimostrano che credo ancora nelle
potenzialità di questo settore”. Questo è
il commento ottimistico del titolare Dvd
Project, che non vede una reale minaccia
nei download illegali dei film. “Chi ama il
cinema non scarica i film da Internet. La
qualità di visone il più delle volte è pessima”. E proprio per offrire alla clientela
dei supporti home video di qualità sempre migliore, Andrea Cheynet ha investito anche sul Blu-ray. “Prima di prendere
questa decisione ho fatto un sondaggio
attraverso il sito Internet aziendale: l’interessamento della clientela nei confronti di
questa nuova tecnologia mi ha dato fiducia. E’ ancora basso il numero dei BD noleggiati, raggiunge solo il 10% del totale,
pagina 20
ma i primi risultati cominciano a vedersi, e
fanno ben sperare per il futuro”. E proprio
all’avvenire il titolare Dvd Project guarda
con speranza: “Gli ultimi mesi del 2011
hanno registrato una leggera flessione.
Se le case di distribuzione abbassassero
il costo dei film, potrebbe andare meglio.
Tutto ciò che risparmierei sarebbe reinvestito in questo negozio, credo molto in
quello che faccio”.
La scheda
Titolare: Andrea Cheynet
Indirizzo: via Martiri della libertà 9
Cossato (Bi)
Anno di nascita: 2005
Servizi: noleggio e vendita Dvd e
Blu-ray; telefonia
Tel.: 051-926458
Sito web: www.dvdproject.it
La scheda
Titolare: Cristiano Felicetti
Indirizzo: via Costa 435
Porto San Giorgio (Fm)
Servizi: noleggio e vendita Dvd e
Blu-ray
Tel.: 0734-679363
adotteremo per ampliare, e rendere ancora più accattivante, l’offerta della videoteca”, precisa Cristiano Felicetti, socio
della videoteca da 13 anni. La storia di
Ciak, però, è molto più longeva: “E’ da
oltre vent’anni che è aperta. Io ho iniziato
come semplice dipendente e quando si è
aperta la possibilità di entrare in società
ho colto la palla al balzo”. Ciak, quindi, è
ormai una realtà storica. che ha assistito
a tutti i cambiamenti del mercato. E ad
essi ha saputo adattarsi. “Abbiamo attuato delle strategie di vendita che ci hanno permesso di rimanere competitivi sul
mercato, come dotare il negozio di generi alimentari e snack. I nuovi clienti, poi,
vengono omaggiati della tessera di fidelizzazione. E su moltissimi titoli adottiamo
la politica del noleggio 2x1”. Inoltre, per
stare al passo con i tempi, Ciak ha fin da
subito introdotto a noleggio anche i Bluray: “La quota di mercato dei BD rappresenta solo il 20%. E su un totale di oltre
6.500 titoli a catalogo, solo un centinaio
di essi sono disponibili in questo formato.
Ma rappresentano il futuro e volendo proseguire in questa attività ancora per molti
anni, la strada da prendere è questa”.
VIDEO CLUB LE CINÉMA - Michele Quattrocchi
E’ dal 1984, anno di fondazione della videoteca, che Michele Quattrocchi, titolare di Video Club Le Cinéma di Milano, si
dedica al noleggio e alla vendita di film.
Negli anni, inoltre, sono stati introdotti altri
servizi, quali il riversamento di contenuti
video dalla pellicola ai supporti digitali e
la stampa fotografica. “Ma è ancora il noleggio il nostro core business. Il 90% del
fatturato è totalizzato in questo comparto”, spiega Quattrocchi. Che, negli ultimi
trent’anni circa, ha vissuto in prima persona i cambiamenti del comparto home
video: “Il mercato è stato altalenante negli
ultimi anni, anche se ora sembra essersi stabilizzato: il 2011 è stato in linea con
il 2010. Le performance raggiunte negli
ultimi due mesi, però, fanno sperare in
qualche miglioramento. In questo periodo, infatti, sono state emesse circa mille
nuove tessere, che si aggiungono alle
precedenti 20mila. L’ottimo risultato è stato raggiunto anche grazie alla chiusura di
numerosi siti di download illegale”.
Sul fronte della promozione al consumo,
invece, Video Club Le Cinéma attua diverse strategie. Il sito Internet offre la possibilità di visionare il catalogo dei film disponibili e di opzionarli. E si può scegliere di
usufruire di una formula di noleggio 3x2.
Video Club Le Cinéma, inoltre, è aperta
sette giorni su sette, fino alle 22.30. Ol-
tre questo orario, inoltre, è possibile
noleggiare film attraverso il distributore
automatico. Dalle strategie di marketing
all’offerta: in questo punto vendita sono
reperibili non solo Dvd, ma anche Vhs e
Blu-ray. “Ho scelto di differenziare i servizi
offerti mantenendo la possibilità di noleggiare le videocassette. E i numeri mi stanno dando ragione, circa cinque noleggi al
giorno riguardano le vecchie pellicole”. E
se da una parte Michele Quattrocchi rimane ancorato al passato, dall’altro guarda
al futuro: “ Ho scelto di investire sul BD.
Anche se, allo stato attuale, concausa la
poca pubblicità, il noleggio del Bd ricopre
solo il 10% del totale”. Sono 390 i titoli che
Video Club Le Cinéma offre in questo formato: “E’ un numero ridotto sul totale dei
titoli disponibili (28mila), ma è un quantitativo destinato a crescere. Se pur lentamente, il ritorno economico è sempre più
sensibile”.
La scheda
Titolare: Michele Quattrocchi
Indirizzo: via Washington 90 Milano
Anno di nascita: 1984
Servizi: noleggio e vendita Dvd,
Vhs, Blu-ray; riversamento su
supporti digitali; stampa foto
Tel.: 02-473293
Sito web: www.videoclublecinema.it
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
Gettysburg: nel cuore
della battaglia
DI ALICE PELLIZZONI
Una nuova produzione History
Channel, dedicata alla Guerra
Civile, arricchisce il catalogo
dei docu-film distribuiti
da Cinehollywood. Sono otto
le vicende narrate,
per altrettante vite spese
sul campo del conflitto che ha
segnato la storia degli Stati Uniti.
QR CODE
Per vedere il trailer di Gettysburg,
inquadra il QrCode con il tuo
smartphone. In alternativa, puoi trovarlo a questo link:
http://www.tespi.net/video/Gettysburg
pagina 22
1863: un piccolo scontro iniziato accidentalmente, sfociò
nella battaglia più sanguinosa
mai combattuta sul suolo statunitense. Due eserciti americani
che, durante la Guerra civile, si
affrontano in una piccola cittadina di campagna dello Stato della
Pennsylvania, e danno vita a uno
scontro che in tre giorni lasciò sul
campo 50mila uomini tra morti,
feriti e dispersi. E’ la battaglia di
Gettysburg che, a distanza di 150
anni i fratelli Scott, (Tony già
autore di titoli quali Unstoppable,
Man on Fire o Top Gun, e Ridley
che ha firmato Il Gladiatore, Black
Hawk Down e American
Gangster), hanno celebrato attraverso un
docu-film prodotto da
History Channel e distribuito in Dvd da Cinehollywood. Gettysburg
- Nel cuore della battaglia
si aggiunge quindi alla
già ricchissima raccolta
di docu-film dedicati
alla storia contemporanea della società di
distribuzione. Un catalogo già molto ricco
di titoli dedicati alle
guerre, alle dittature
e ai personaggi famosi
del Diciannovesimo e
Ventesimo secolo. Gettysburg - Nel
cuore della battaglia si somma infatti a titoli come Il muro di Berlino –
Edizione speciale 20° anniversario, il
cofanetto Spie - La Storia dei Servizi
Segreti, oppure WWII – Gli archivi
ritrovati della Seconda Guerra Mondiale, solo per citare alcune delle
collaborazioni con History.
I tre giorni della carneficina di
Gettysburg che hanno cambiato l’America per sempre, sono
raccontati in 83 minuti di proiezione, attraverso effetti speciali
cinematografici, fedeli ricostruzioni sceniche ed azioni di massa,
che proiettano lo spettatore nel
mezzo del campo di battaglia. Il
docu-film, oltre a fornire notizie
chiave sui fatti, è in grado di far
rivivere le storie degli uomini che
hanno combattuto sul campo per
il proprio futuro e per l’America,
anche a costo della vita. I registi,
in particolare, hanno scelto di
raccontare otto storie, per altrettante vite. E non quelle di generali che comandavano da dietro le
linee del fronte o storie d’amore
edulcorate, ma la vita di persone
che hanno lottato a costo della
propria incolumità per salvaguardare i principi di libertà e ugua-
glianza tra gli uomini.
Lo spettatore è proiettato nel
campo di battaglia, scene cruente
e momenti emozionanti e commoventi si alternano agli scontri
di massa. La fedeltà storica e il
coinvolgimento emotivo generato nello spettatore sembrano voler far rivivere i momenti chiave e
le emozioni di quel giorno, commemorando e rivivendo le parole
del presidente Abraham Lincoln
in merito alla carneficina: “Che
noi qui solennemente si prometta
che questi morti non sono morti
invano; che questa nazione, gui-
data da Dio abbia una rinascita di
libertà; e che l’idea di un governo di popolo, dal popolo, per il
popolo, non abbia a perire dalla
terra”. E infatti la produzione firmata History Channel si inserisce
proprio nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni della Guerra civile americana che hanno
interessato, per una settimana, la
programmazione televisiva, sfociando addirittura in una campagna educativa a livello nazionale.
“La Guerra civile è senza dubbio
uno degli eventi più importanti
della storia della nostra nazione,
e che ne ha segnato l’inizio. History si è presa l’impegno
di raccontarla. L’obiettivo oltre che celebrativo è
anche educativo, sia nei
confronti dei telespettatori sia per ogni alunno
della scuola americana”,
ha commentato Nancy
Dubuc, presidente e general manager History,
in occasione dell’uscita
del filmato. Entusiasti anche Tony e Ridley Scott:
“History è stato il partner
perfetto per raccontare
la vera epopea di Gettysburg. Siamo entusiasti
di aver potuto raccontare
questa battaglia al pubblico. E lo abbiamo fatto in un
modo nuovo e potente”.
Il lancio sul mercato statunitense del docu-film non è passato
inosservato, il filmato, infatti, ha
ottenuto ben otto nomination
agli Emmy Award 2011, gli Oscar
della Tv americana assegnati ogni
anno alle migliori produzioni del
piccolo schermo. Non solo, Gettysburg - Nel cuore della battaglia si
è aggiudicato in questa occasione
quattro premi: Miglior special documentaristico, Miglior colonna
sonora, Migliori effetti speciali,
Migliori costumi di scena.
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012
SCH
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EDE P
OTTO
Lezioni di cioccolato 2
Anonymous
Regia e cast: Alessio Maria Federici. Con Luca Argentero.
Genere: commedia.
Etichetta: Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Box Office: 1.389.479 euro
Formato: Dvd - N° dischi: 1
Release date: 28/03/2012
Prezzo consigliato: 16,90 euro
Regia e cast: Roland Emmerich. Con Rhys Ifans, Vanessa Redgrave.
Genere: storico.
Etichetta: Warner Bros
Distribuzione: Sony Pictures Home Entertainment
Formato: Dvd e BD
N° dischi: 1
Release date: 07/03/2012
Prezzo consigliato: Dvd 17,99 euro; BD 22,99 euro.
Trama: le strade di Mattia e Kamal hanno preso direzioni diverse: il primo è tornato all’edilizia ma senza ottenere grandi appalti, il secondo ha aperto la tanto agognata cioccolateria ma senza vedere l’ombra di un cliente.
Ma il destino dei due ex amici è destinato ad incrociarsi di nuovo. Kamal ha in mente un nuovo progetto sul
cioccolato di cui Mattia vuole assolutamente far parte. Ma ora che Nawal, la bellissima figlia di Kamal, è tornata
dagli studi all’estero l’ultima cosa che suo padre vuole è che conosca uno sciupafemmine come Mattia...
Contenuti extra: Scene Tagliate; Backstage; Trailer.
Punti di forza:
• Universal Pictures International e Cattleya presentano la storia più dolce dell’anno con due prestigiose e divertentissime new entry: Vincenzo Salemme nei panni del maestro cioccolatiere e Angela Finocchiaro, poliziotta
dal cuore di ghiaccio.
Marketing e comunicazione: attività di Pr.
Trama: ambientato nel caotico e politico mondo Elisabettiano, Anonymous riflette su un problema che per
secoli ha intrigato gli accademici e le menti brillanti… chi era l’autore delle commedie create da William
Shakespeare? Anonymous offre una delle possibili risposte, puntando l’attenzione su un periodo in cui
lo spionaggio e gli intrighi politici, gli amori illeciti all’interno della Corte Reale, e gli schemi di una nobiltà
golosa di potere, hanno come palcoscenico un posto improbabile: le vie di Londra.
Contenuti extra: Commento del regista Roland Emmerich e dello sceneggiatore John Orloff; Scene
Eliminate; Chi è il vero William Shakespeare?
Punti di forza:
• Scene integrali.
• Effetti più che speciali.
• Anonymous PS3 Sfondo/Tema.
Marketing e comunicazione: attività di Pr.
Anche se è amore non si vede
Happy Feet 2
Regia e cast: Ficarra & Picone. Con Ficarra & Picone.
Genere: commedia.
Etichetta: Medusa Film
Distribuzione: Medusa Film
Box Office: 6.000.000 di euro
Formato: Dvd, BD+Dvd - N° dischi: Dvd 1 disco; BD+Dvd 2 dischi
Release date: 18/04/2012
Prezzo consigliato: Dvd 14,99 euro; BD+Dvd 19,99.
Regia e cast: George Miller. Con Beppe Fiorello, Pierfrancesco Favin.
Genere: animazione.
Etichetta: Warner Home Video
Distribuzione: Warner Home Video
Box Office: 2,5 milioni di euro
Formato: Blu-ray - N° dischi: 1
Release date: 04/03/2012
Prezzo consigliato: 15,50 euro.
Trama: dopo i primi tre grandi successi girati nella loro Sicilia, Ficarra & Picone scelgono Torino per
raccontare una nuova e divertentissima storia, ricca di buoni sentimenti. Salvo e Valentino sono due amici
che hanno una piccola società di servizi con un autobus che trasporta i turisti tra i monumenti di Torino.
Valentino è abbastanza timido e riservato, mentre Salvo è intraprendente e sfacciato. Alle loro dipendenze c’è Natascha, una giovane e bella guida turistica, che non conosce però nessuna lingua straniera! Valentino ha una relazione stabile con Gisella, fidanzata storica che ama morbosamente. Quando la storia
arriva al capolinea, entra in gioco il fidato amico, con l’obiettivo di trovargli una donna che lo faccia tornare
a vivere e a sorridere. Per contro, Valentino vorrebbe mettere fine alla vita scanzonata e frivola di Salvo…
Contenuti extra: Backstage; Le donne preferiscono i biondi; Slideshow; Trailer.
Punti di forza:
• Felice commedia degli equivoci fra toni brillanti e intrecci sentimentali.
Marketing e comunicazione: attività di Pr.
Trama: Happy Feet 2, sequel del film di animazione premio Oscar Happy Feet, ci riporta nel magnifico paesaggio dell’Antartide. Mambo, il re del tip tap, ha dei problemi con suo figlio Erik, che ha la fobia per la danza.
Erik decide di fuggire e incontra così Sven, un pinguino che può volare! Mambo non ha alcuna speranza di
poter competere con lui. Erik scopre però il coraggio e la determinazione del padre quando Mambo riunisce
attorno a sé la comunità dei pinguini e tutta una serie di creature straordinarie, dai minuscoli krill agli enormi
elefanti marini, per rimettere le cose a posto.
Contenuti extra: Alla scoperta del pianeta dei ghiacci; Come disegnare un pinguino; Il cartone animato Mi
è semblato di vedere un gatto; 3 canzoni per cantare insieme; Bo campionessa di parkour; Le voci di Happy
Feet 2; La nuova canzone di Pink; Ulteriori contenuti via BD-Live.
Punti di forza:
• Successo al botteghino
• Franchise di successo
• Edizioni speciali
The Help
Vacanze di Natale a Cortina
Regia e cast: Tate Taylor. Con Emma Stone, Bryce Dallas Howard.
Genere: drammatico.
Etichetta: DreamWorks
Distribuzione: The Walt Disney Studios Home Entertainment
Formato: Blu-ray e Dvd
N° dischi: 1
Release date: 09/05/2012
Regia e cast: Neri Parenti. Con Christian de Sica, Sabrina Ferilli.
Genere: commedia.
Etichetta: Filmauro
Distribuzione: Filmauro
Formato: Dvd e BD
N° dischi: 1
Release date: 11/04/2012
Prezzo consigliato: Dvd 12,90 euro; BD 14,90 euro.
Trama: il best seller mondiale di Kathryn Stockett prende vita grazie alle straordinarie interpretazioni di un cast
d’eccezione: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastian. The Help
è la storia coraggiosa di tre donne straordinarie e molto diverse che, nel Mississipi degli anni ‘60, stringono
un’inconsueta amicizia intorno ad un progetto letterario segreto che abbatte le regole sociali, mettendo tutte
loro a rischio. Profondamente commovente e intenso,The Help è una storia universale senza tempo che
gravita intorno al tema della capacità di creare cambiamenti nonostante le difficoltà.
Contenuti extra: Blu-ray: Il Making of di The Help: dall’amicizia al film; Raccontato da loro: un omaggio alle
domestiche del Mississipi; Scene eliminate con introduzione del regista Tate Taylor; “The Living Proof” Video
Musicale. Dvd: Scene eliminate con introduzioni del regista Tate Taylor; “The Living Proof” Video musicale.
Punti di forza:
• Vincitore premio Oscar® Miglior Attrice non protagonista, Vincitore Golden Globe® Miglior Attrice non
protagonista, Vincitore premio BAFTA Miglior Attrice non protagonista.
Marketing e comunicazione: campagna Tv, magazine e quotidiani, rubriche Tv e radio, teatri spot Tv,
Online.
Trama: un gruppo variopinto di personaggi dell’Italia di oggi si reca a Cortina per trascorrere in allegria,
almeno così credono, le vacanze invernali. A Cortina, come da tradizione, villeggiano i Covelli. Roberto
Covelli, un affermato avvocato romano, e Elena, sua moglie, borghese capitolina, una tipa tosta e spiritosa. Ed insieme a loro, ci sono le figlie: Cristiana e Giulia, ventenne appena sposata con Valerio, un noioso
borghesuccio. A Cortina quest’anno arrivano anche due coppie di parenti: Massimo e Brunella in lotta con
Andrea e Wanda. Brunella e Wanda sono sorelle e hanno sposato Massimo e Andrea, i quali con loro
hanno attaccato il cappello: infatti le due sorelle hanno una modesta edicola a Bergamo.
Contenuti extra: Backstage; Speciale; Papere, Scene eliminate, Trailer, Teaser, Spot Tv.
Punti di forza:
• Il cinepattone 2011 girato a Cortina. Risate assicurate.
Alvin Superstar 3: Si salvi chi puo’
Arthur e la guerra dei due mondi
Regia e cast: Mike Mitchell. Con Justin Long, Matthew Gray Gubler.
Genere: animazione/commedia.
Etichetta: 20th Century Fox Home Entertainment
Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment
Formato: Blu-ray PlaysEverywhere 3 dischi;
Dvd un disco
Release date: 19/04/2012
Prezzo consigliato: Blu-ray PlaysEverywhere 19,99 euro; Dvd 16,99 euro.
Regia e cast: Luc Besson. Con Freddie Highmore.
Genere: fantasy.
Etichetta: Moviemax Media Group
Distribuzione: Moviemax Media Group
Formato: Dvd e BD
N° dischi: 1
Release date: 04/04/2012
Prezzo consigliato: Dvd 14,90 euro; BD 19,90 euro.
Trama: il celebre trio dei Chipmunks composto da Alvin, Simon e Theodore, insieme alle affascinanti e
divertenti Chipette - Jeanette, Eleonore e Brittany - si rilassano su una lussuosa nave da crociera diretti verso
gli International Music Awards, ma la tranquillità e il riposo non sono tra le abitudini di questa scatenata band.
I Chipmunks presto trasformano la nave da crociera in una vera e propria sala giochi fino al momento in cui
vengono catapultati fuori bordo e approdano su un’isola apparentemente deserta.
Contenuti extra: Blu-ray PlaysEverywhere: La musica e il ballo dei Chipmunks; Riprese in un Paradiso;
Trama: Maltazard è ormai alto 2 metri e 10, e vuole dominare il mondo. Solo Arthur e i suoi amici Selenia e
Betameche, tutti e tre in versione Minimei, possono fermarlo. Dall’ “alto” dei loro 2 millimetri dovranno fare
ricorso a tutta la loro immaginazione e al loro ingegno per contrastare Maltazard.
Punti di forza:
• Luc Besson ha lavorato a tutti e tre gli episodi con lo stesso team di fedeli collaboratori: lo scenografo
Hugues Tissander, il direttore della fotografia Thierry Arbogast e la costumista Olivier Beriot, e sempre affiancato da giovani artisti di animazione formati da Pierre Buffin e la BUF Compagnie.
• Uno sguardo ai numeri: Tre milioni di libri Arthur venduti in tutto il mondo. Piú di 700 persone coinvolte nella
realizzazione della trilogia. Piú di 10 milioni di biglietti in Francia per i primi due film della trilogia. Piú di 2
milioni di Dvd dei primi due film venduti in Francia. 8.15 milioni di telespettatori quando Arthur e i Minimei uscí
in prima visione su TF1. Oltre dieci milioni di fan.
Marketing e comunicazione: intensa attività di ufficio stampa, campagna stampa sulle riviste di settore.
Materiale punto vendita dedicato.
Ed ora, tutti insieme!; Alan Tudyk, apprendista Chipmunk; Video Musicali con Karaoke e molti altri. Dvd:
Riprese in un paradiso; La musica e il ballo dei Chipmunks; Video musicali con Karaoke.
Punti di forza:
• Un film dedicato a tutta la famiglia per vivere in anticipo il ritmo, i colori e le musiche dell’estate con sorprendenti performance musicali de I Chipmunks e Le Chipette che reinterpretano le più grandi star del momento
tra cui Lady Gaga con “Bad Romance”.
Marketing e comunicazione: attività Pr, adv sulle principali testate trade.
pagina 24
Mediastore Italia – n°4 - 31 Marzo 2012