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PLUS MAGAZINE
30
IN QUESTO NUMERO
ARTURO BRACHETTI
È LA REALTÀ IMMAGINATA QUELLA
CHE CI RENDE PIÙ FELICI
A TU PER TU CON
VITTORIO COSMA
PROF. CARL BENEDIKT FREY
QUALE FUTURO PER I BANCARI?
TENENTE COLONNELLO JAN SLANGEN
LE NOSTRE FRECCE: LA MAGIA DI EMOZIONARE...
CLAUDIO CECCHETTO
C’È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA
EVENTI PRIMAVERA 2015
TORINO 2015
UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT
LILLI
GRUBER
Le donne sono il vero motore
del cambiamento
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione trimestrale Numero XXX- marzo 2015
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._1/2015
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PLUS MAGAZINE
Periodico trimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 30 - marzo 2015
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
[email protected]
Direttore responsabiie
Paola Gomiero
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Chiara Attolico
Photo editor
Alessandro Lercara
In questo numero:
2Copertina
6 Protagonisti
10 Protagonisti
14 Tecnofuturo
18 Protagonisti
22 Protagonisti
26 Eventi
28
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32
34
36
38 Moda
44 Recensioni
50 Mappamondo
56 Iniziative associati
Lilli Gruber, le donne sono il vero motore del cambiamento
È la realtà immaginata quella che ci rende più felici.
Parole sagge, Sig. Brachetti
A tu per tu con Vittorio Cosma
Quale futuro per i lavoratori bancari?
Intervista al Prof. Carl Benedikt Frey
Le nostre Frecce: la magia di emozionare...
Intervista al Tenente Colonnello Jan Slangen
Claudio Cecchetto: c’è sempre una prima volta
Are you ready for Expo?
Sindone e Papa Francesco a Torino
Buon Compleanno Don Bosco!
Vinitaly si presenta a New York
Un mare di gusto vi aspetta a Slow Fish
Expo, Germania e Meraviglie d’Italia al Salone del Libro
Mash up!
Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatro
Giordania: la bellezza svelata
Convenzioni nazionali
LUS
IP
FAB
SU
Hanno collaborato a questo numero:
Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi,
Barbara Odetto, Barbara Oggero,
Maurizio Pattoglio, Giuliana Rebaudo,
Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi.
Fotografie
Lorenza Daverio, Archivio Stilisti,
Savino Roca, Pietro Gentile, Barbara Oggero,
Salvatore Taormina, Romano Borrelli.
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
Grafica e impaginazione
Carlo Fantinel – Torino
Stampa
Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese
La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti.
Il materiale inviato non viene restituito.
È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti
di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore.
Torino: vivere la città
Eventi
64 Torino 2015: un anno da regina dello sport
Idee e servizi
76 I capelli vogliono styling e benessere...
vogliono Poser Hairdressing
Medicina e salute
68 Ifor: la riabilitazione centrata
sul paziente
70 Mini-invasività e nuovi orienta-
menti in chirurgia ortopedica
72 Prevenzione e approcci moderni in flebologia
74 Da millenni l’agopuntura opera
per il benessere dell’individuo
Gusti e piaceri
78 Tre da Tre... perchè si mangia bene!
79 QOR fusion restaurant: un’esperienza multisensoriale
Comunicazione e immagine
80 Formare e non solo informare
82 Conferenze e corsi
84 Visite guidate e spettacoli
86 Gite e spettacoli
88 Convenzioni territoriali
92 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
E D I T O R I A L E
Paola Gomiero
Direttore FABI Plus
Appuntamenti
da non perdere
Expo 2015 (1° maggio/31 ottobre, Milano), l’evento più atteso dell’anno sta per arrivare. 145 nazioni dei 5 continenti saranno coinvolte su
tematiche fondamentali che riguardano il cibo e l’alimentazione ed
avranno modo di confrontarsi, scambiandosi informazioni e conoscenze attraverso laboratori, progetti, tavole rotonde, esibizioni,
spettacoli artistici e culturali. I riflettori del mondo saranno dunque accesi sul Bel Paese per questa eccezionale manifestazione e
su tutti gli eventi ad essa collegati.
Ma il 2015 sarà un anno speciale anche per puntare i riflettori sul nostro vino con la 49ª edizione di Vinitaly (22/25
marzo, Verona), uno tra i più importanti saloni internazionali
del settore, in grado di offrire ai professionisti, in arrivo da 120 Paesi,
una panoramica completa della produzione enologica italiana di
qualità, delle sue tradizioni e peculiarità.
E come non menzionare Slow Fish (14-17 maggio, Genova), manifestazione interamente dedicata al mondo ittico, collegata al progetto “nutrire il pianeta” di Expo Milano, con l’obiettivo di evidenziare ai visitatori quanto il mare sia una risorsa
indispensabile per l’uomo e il suo nutrimento; un ambiente da preservare e valorizzare sottolineando l’urgenza di aggiornare le normative
sulla produzione ittica per attuare metodi di pesca maggiormente sostenibili.
Tra gli eventi eccezionali più attesi a livello globale del 2015 ricordiamo
l’Ostensione della Santa Sindone. Il Duomo di Torino dal 19 aprile al 24 giugno si prepara ad accogliere oltre due milioni e mezzo di visitatori. Tra gli ospiti
d’eccellenza anche Papa Francesco, che si recherà in pellegrinaggio per contemplare il
Sacro Telo il giorno 21 giugno. E saranno soprattutto i giovani i protagonisti dell’Ostensione 2015, che avverrà contemporaneamente alle celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Don Bosco, il Santo più amato da milioni di ragazzi in
ogni parte del mondo.
Anche la 28ª edizione del Salone Internazionale del Libro (14/18 maggio, Torino), la più grande manifestazione italiana riservata all’editoria, quest’anno sarà dedicata
all’eccellenza del patrimonio culturale italiano. L’anno di Expo Milano offre l’occasione di
ripercorrere e ripensare il nostro rapporto con l’immenso universo che abbiamo ereditato.
Ricchezze artistiche, architettoniche, musicali, letterarie si estendono anche al design, alla
moda, al cinema, al teatro e permeano il mondo della scienza, concorrendo a definire l’unicità del carattere e dello stile italiano.
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marzo 2015 | Plus Magazine | EDITORIALE
01
COPERTINA
LILLI GRUBER,
le donne sono
il vero motore
del cambiamento
i n t e r v i s t a
D A R I O
C
d i
M I G L I A R D I
i sono donne
che con la propria professione e competenza ci
aiutano a migliorare e a comprendere il nostro periodo storico e la nostra conoscenza dell’attualità. Lilli Gruber nata a Bolzano (Sudtirolo) è entrata nelle
“nostre case” da giovanissima conduttrice del Tg2 e successivamente del TG1.
Laureata in Lingue straniere a Venezia, parla oltre all’italiano, ovviamente il tedesco, il francese e l’inglese. È stata l’inviata per la Rai nei giorni della caduta
del Muro di Berlino, ed è stata in Medioriente più volte a raccontare il dramma
della guerra e la vita delle donne mussulmane. Ha scritto numerosi libri ed è
autrice di trasmissioni televisive. Dopo una parentesi politica in Europa, si è
riconfrontata con il mondo dei media accettando una nuova sfida con il programma “Otto e Mezzo” in onda su La7. I dati Auditel e la sua capacità a condurre quasi giornalmente una trasmissione continuano a conquistare il pubblico
e la sua voglia di apprendere la portano a misurarsi anche con nuove forme di
narrazione.
È uscito da poco il suo secondo romanzo “Tempesta” - edito da Rizzoli - dedicato alla storia della sua famiglia. L’anno precedente era uscito “Eredità”,
quando ha sentito la necessità di far conoscere questa storia?
L’idea di raccontare la storia della mia famiglia e della mia terra mi è venuta
dopo il ritrovamento del diario della mia bisnonna, Rosa Tiefenthaler, nella sua
casa di Pinzon. Quelle pagine, che intrecciavano le vicende personali di una giovane donna coraggiosa e molto emancipata per i suoi tempi con un pezzo im-
02
COPERTINA
portante di storia del Novecento fino al 1940, mi hanno fatto venire voglia
di raccontare gli anni cruciali della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso
documenti d’archivio, lettere e testimonianze ho potuto ricostruire la vicenda della mia famiglia e del Sudtirolo, un fazzoletto di terra contesa che si è
trovata protagonista di uno dei peggiori incubi della nostra storia.
Lei ha detto che è stato il libro più personale che abbia scritto, “intensamente mio” perché?
Ripercorrere le vicende della mia famiglia e della mia terra mi ha inevitabilmente sollecitata a riflettere su un passato anche scomodo da accettare.
In questo senso “Tempesta” è la sintesi di ciò che sono oggi e di ciò che ho
imparato. La Seconda Guerra Mondiale è un nodo ancora sanguinante nella
nostra memoria collettiva, che ha prodotto memorabili capolavori: romanzi, film, opere teatrali e saggi.
“Eredità”, “Tempesta”, titoli diretti che colpiscono, non c’era bisogno
di mettere l’articolo?
Senza articolo è la storia di uno ma è anche la storia di tutti.
Le donne nel suo romanzo hanno fatto delle scelte molto forti. Chi ha
aderito al Terzo Reich, e chi invece ha saputo opporsi. È stata una scelta
quella di dare valore alle donne nella storia?
Sono sempre stata convinta che le donne siano il vero motore del cambia-
mento. Penso alla mia bisnonna Rosa: una grande proprietaria terriera, madre di sei figli ma
anche imprenditrice ante litteram, e cronista appassionata dei suoi tempi. E penso alla sua figlia
più giovane, Hella, protagonista di “Tempesta”, e
alla sua vita piena di passioni, contraddizioni e
colpi di scena.
E penso anche alle tante donne di oggi, che continuano a lottare per le posizioni di potere che
meriterebbero. E che consentirebbero forse di
costruire un mondo migliore. Non è la storia a
dare valore alle donne, ma sono le donne a dare
valore alla storia.
Si parla di una terra molto particolare, il
Sudtirolo, dove la parola “Heimat” Patria, ha
un significato più profondo che in italiano. Ce lo
può descrivere meglio?
Heimat è qualcosa di più del nostro concetto di
patria: è il territorio natio, il popolo con i suoi usi
e le abitudini, sono i paesaggi familiari, la cultura,
la religiosità, il forte senso di appartenenza.
marzo 2015 | Plus Magazine | COPERTINA
03
COPERTINA
boratori. Le interviste e gli incontri invece li ho
fatti nei mesi estivi approfittando della pausa di
“Otto e Mezzo”. Non nascondo che dopo un anno
intenso di lavoro con il mio programma è stato
uno sforzo notevole, ma ne è valsa sicuramente
la pena.
Ha intervistato centinaia di personaggi, soprattutto politici. Quando si trova di fronte personalità forti e potenti come Mario Monti, come
supera il timore di porre delle domande difficili?
Esempio: “Mario Monti lei è massone?”
Io credo che qualsiasi domanda possa essere fatta, ma non mi piace il giornalismo inutilmente
aggressivo. Si possono anche chiedere le cose più
scomode, magari con un sorriso. Non mi piace
mai la rissa politica, che trovo inutile e diseducativa. Noi a “Otto e Mezzo” l’abbiamo sempre
evitata scegliendo uno scambio di idee rispettoso
anche quando gli interlocutori hanno opinioni
diverse.
“Otto e Mezzo” è un format ormai consolidato, molto amato e seguito. Come organizza
la scaletta del giorno?
“Otto e Mezzo” si occupa di attualità politica e
la nostra scaletta ruota inevitabilmente attorno
alla notizia del giorno. La mia giornata lavorativa
comincia molto presto con le rassegne stampa e
il notiziario alla radio e prosegue con la lettura
attenta dei quotidiani. In riunione con la mia
redazione individuiamo i temi e le questioni che
non possiamo non affrontare. Il resto lo fanno gli
ospiti.
C’è molto di veritiero in questa storia, ma anche di romanzato, dov’è
che ha capito che era necessario inventare qualcosa perché la storia forse
lo richiedeva?
Più che romanzo storico mi piace definire “Tempesta” una storia romanzata:
quel genere molto fecondo e ricco di spunti che gli anglosassoni chiamano
narrative nonfiction. Questo vale per entrambi i piani: quello della struttura
del libro, che mescola reportage e narrazione, e quello dello stile. Non sarò
mai una scrittrice che fa della “bella pagina” la sua prima preoccupazione.
Provo a scrivere in modo coinvolgente ma ricordandomi che sono un’inguaribile giornalista. Il mio “stile” vorrei fosse questo: la verità, anche se con
gli strumenti dell’immaginazione.
Dopo “Eredità” e “Tempesta”, ci sarà un seguito?
Si vedrà. La priorità ora è accompagnare questo e godermi una bella fase
del lavoro dell’autore: il dialogo con i lettori, il momento in cui la mia storia
diventa anche un po’ la loro. Hella, Karl e io ce lo siamo meritato.
È stato un lavoro di “raccolta dati”, come ha conciliato questo impegno con il suo lavoro quotidiano su La7 con “Otto e Mezzo”?
Da diversi anni conduco ricerche per entrambi i libri con l’aiuto di mio
marito Jacques, della mia editor e di un prezioso team di storici e colla-
04
L’impegno quotidiano di un format come
“Otto e Mezzo” non rischia talvolta di far venire
meno l’entusiasmo, come si combatte il rischio
di essere ripetitivi?
Con un’attenta scelta degli interlocutori, che fanno davvero la differenza. In sei anni “Otto e Mezzo” ha dato voce anche a molti volti nuovi che nel
tempo sono diventati protagonisti del dibattito
politico. Con l’ospite giusto è difficile essere banali e ripetitivi.
Ultima domanda, ma lei tutte le mattine
controlla i dati dell’Auditel?
Facendo televisione sarebbe decisamente strano
se io non lo facessi. E sono orgogliosa di poter
dire che fino ad ora il pubblico ha sempre premiato le nostre scelte.
PROTAGONISTI
É la realtà
immaginata
quella che
ci rende
più felici
Parole sagge, Signor Brachetti
i n t e r v i s t a
d i
BARBARA ODETTO
foto di Paolo Ranzani
on una “galleria”di oltre 350 personaggi, dei quali
100 interpretati in una sola serata, è considerato il più grande
attore-trasformista del mondo; i suoi cambi d’abito, che avvengono in
meno di due secondi ciascuno, sono talmente veloci da essere stati inseriti
nel Guinness World Records. Con oltre 250.000 cambi realizzati sino ad
oggi, ha il primato di quick change performer e il mondo lo considera un
mito del teatro e della visual performing art.
Lui, Arturo Brachetti, non si vanta assolutamente dei risultati raggiunti
dal suo debutto nella Ville Lumière, nel 1978, ad oggi e racconta con ironia di aver inciso la colonna sonora di “Amami Arturo”, ma di non saper
affatto cantare e che le statue di cera che lo raffigurano, esposte una al
Museo Grévin di Parigi ed una a Montreal, cambiano abito oltre 1.000
volte al giorno, superando il suo stesso record.
Colto, divertente e affabile, l’artista torinese ha una vivacità contagiosa, la
stessa che conquista da anni pubblico e critica ad ogni latitudine e che fa
06
PROTAGONISTI

Il “ciuffo più famoso d’Italia” è in tour con lo show
Brachetti che sorpresa! il varietà magico di illusionismo
contemporaneo imprevedibile e originale proprio come
il suo protagonista.
registrare il sold out ad ogni suo spettacolo. Dopo
il successo di “L’uomo dai mille volti” e “Ciak si
gira” e dopo il trionfo in Canada e in Francia di
“Comedy Majik Cho”, il “ciuffo più famoso d’Italia” ritorna nel Bel Paese con il varietà “Brachetti
che sorpresa!” per la regia di Davide Livermore, la
consulenza artistica di Leo Ortolani e di Davide
Calabrese e la messa in scena di Davide Calabrese.
Sul palco l’artista presenta, insieme con quattro
validi esponenti italiani del mondo della magia e
dell’illusionismo, un caleidoscopio di personaggi
che realizza sia con grandi costumi sia con alcuni
oggetti perché, dice, “Con poco si può fare tutto,
basta lasciarsi andare alla fantasia”.
Nella stagione 2013-2014 lo stesso spettacolo
è stato applaudito in Italia da 38.000 spettatori:
riuscirà lo show, che quest’anno proporrà delle
novità, a bissare lo stesso successo? Noi ne siamo
certi. Questione di magia, ma soprattutto di professionalità.
Arturo, a proposito di “Brachetti che sorpresa!”, quale sarà la sorpresa per gli spettatori?
La sorpresa è che Brachetti è morto, non c’è più,
ma ci saranno una serie di effetti nuovi rispetto al
varietà precedente. Il protagonista si trova all’interno di un deposito bagagli colmo di valigie,
casse e bauli abbandonati e provenienti da tutto
il mondo; si tratta di un limbo che mi serve per
migrare in un’altra dimensione e la valigia, simbolicamente, rappresenta i ricordi.
In questa terra di mezzo incontro alcuni personaggi curiosi che raccontano situazioni diverse
e incarnano le mie varie personalità: Luca Bono
l’infanzia, Luca&Tino il surrealismo, Francesco
Scimemi l’istinto. Dopo questo viaggio retrospettivo, divertente e rocambolesco, sono finalmente
pronto per andare nell’aldilà.
I quattro artisti che ti affiancano in scena sono tutti professionisti italiani di alto livello: ce li presenti?
Luca Bono, con i suoi 21 anni, è l’enfant prodige della magia ed ha già vinto
il Mandrake d’Or, il premio Oscar degli illusionisti; nello show rappresenta
l’innocenza, il mondo dei fumetti e la serenità. Luca&Tino, duo che rivisita il
repertorio del teatro dell’assurdo con sketch in stile francese, sono stati definiti dal quotidiano Le Figaro i nuovi Laurel e Hardy in versione italiana; loro
simboleggiano la parte più stralunata di Arturo. Francesco Scimemi, invece,
è un illusionista comico tanto geniale quanto imprevedibile che nello spettacolo con i coltelli, ma non solo, incarna la passione in tutte le sue forme.
Parliamo della scenografia.
Utilizzo, per la prima volta in uno spettacolo di varietà, la tecnica del video
mapping che consiste nel proiettare immagini in computer grafica su una
marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
Qual è, secondo te, la magia… della magia?
Credo che sia una consolazione inappagabile e
necessaria: il sogno illusivo può riscattare una
realtà a volte banale e ognuno di noi si inventa
un’illusione per sopravvivere. Secondo me vedere un uomo mentre vola su un palcoscenico crea
una magia, una parentesi di gioia e distacco dal
quotidiano, per la quale vale la pena pagare il biglietto.
superficie reale. Il risultato sono spettacolari effetti di proiezione 3D. L’ho
scelta perché mi piace unire la visione high tech con la poetica teatrale e
insieme danno un risultato sorprendente.
Come stupirai il pubblico… con effetti speciali?
Come sempre mi avvarrò del quick change per il cambio d’abito, ma userò
anche le ombre cinesi, il laser, il fumetto western vivente e il sand painting,
tecnica che ho imparato dal bravissimo Paolo Carta. Con questo metodo,
ad esempio, disegno alcuni personaggi protagonisti dei film di Tim Burton,
regista che mi è sempre piaciuto e al quale ho voluto rendere omaggio. Mi
affascina questo mezzo espressivo perché rende la sabbia nobile e magica
e mi riporta al mondo dell’infanzia, quando con poco ci si divertiva tanto.
Cosa intendi comunicare al pubblico con questo varietà?
Lo spettacolo è un viaggio surrealista perfetto per le famiglie e per chi ha
voglia di vivere una parentesi di gioia e serenità. Il messaggio che trasmette non è di propaganda spirituale, anche se si parla di morte e di viaggio
nell’aldilà. Lo show vuole rinnovare il teatro della magia che in passato è
stato sterile perché ha puntato solo sull’effetto speciale, mentre in “Brachetti
che sorpresa!” l’illusionismo e il mondo magico sono protagonisti in tutte le
diverse forme. Non solo: la magia diventa un modo per riflettere su altro,
ma con il sorriso.
So che sarai presente all’Expo di Milano: porterai in scena “Brachetti
che sorpresa!” oppure realizzerai uno spettacolo ad hoc?
L’Expo è un evento unico per molti aspetti: per questo occorre studiare uno
show a sua immagine. Naturalmente ci saranno tutti gli elementi del mondo
della magia e dell’illusionismo, ma al momento non posso svelarvi nulla. Ci
vediamo a Milano però!
Grazie a te Torino e l’Italia sono conosciute nel mondo: senti questa
responsabilità?
Quando mi trovo a Parigi, mi viene spontaneo andare al Museo delle cere
Grévin per salutare il mio clone che è sempre attorniato da molti visitatori.
Io mi avvicino con indosso il cappello e nessuno mi riconosce. Questo fatto
mi fa sorridere, ma mi rende orgoglioso sapere che tanti mi stimano, perché
di riflesso amano il mio Paese o la mia città che, ammetto, talvolta mi manca. Pensa che nella casa di Torino ho una telecamera rivolta verso la Mole
Antonelliana e quando mi trovo all’estero e provo nostalgia, mi collego e
guardo il panorama.
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Sicuramente hai raggiunto il successo per le
tue indubbie capacità, ma pensi che il destino,
o la magia, abbiano avuto un ruolo nella vita di
Arturo Brachetti?
Sono un sostenitore dell’idea che ogni uomo
costruisca la propria fortuna vivendo con gioia,
allegria e generosità. Credo che con un atteggiamento positivo anche le situazioni più difficili
vengano ridimensionate. Secondo me il 90% del
successo lo realizziamo con l’impegno, la costanza, la serietà umana e professionale; il destino
conta solo per il 10%. Nel mio caso mi ha aiutato
circa 35 anni fa, quando ero a Vienna per partecipare ad uno show e un famoso illusionista doveva
rientrare in albergo perché in preda ad un forte
mal di testa; ha tardato e così ha visto la mia esibizione, che gli è piaciuta talmente tanto da volermi
conoscere e presentare ad altri maghi. Magari, se
non lo avessi incontrato, la mia carriera avrebbe
avuto tempi diversi.
Le condizioni sono applicabili a tutti gli iscritti FABI, FABI Plus e a tutti i loro familiari, a seguito della presentazione della
Card in una delle sedi Shenker aderenti su tutto il territorio nazionale. La convenzione è valida fino al 31 dicembre 2015.
PROTAGONISTI
A TU PER TU CON
Vittorio Cosma ha forse
nove vite come i gatti.
Dai Gizmo ai DeProducers,
navighiamo nella musica
di questo compositore e
produttore di talento, che
molto rappresenta per la
musica contemporanea,
senza doverlo fare dentro
manifesti definiti.
I N T E R V I S T A
B E N E D E T T A
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B R E V E G L I E R I
foto di Lorenza Daverio
10
VITTORIO
COSMA
C
omponi musica da sempre. Hai lavorato con la PFM fino
al 1989, hai collezionato tanti dischi d’oro collaborando
con artisti italiani meravigliosi come De Andrè, Finardi,
Fossati, Pino Daniele, la Mannoia, e come molti sanno sei stato insieme a Stewart Copeland (ex batterista dei Police) il direttore artistico
della Notte della Taranta, fino ad approdare ad Elio e le Storie Tese.
È un mondo musicale molto vasto e piuttosto complesso, anche solo
da semplice ascoltatore. Mi chiedo se sei uno sperimentatore, o come
spesso accade ad un artista, cerchi solo di dare voce a tutta la musica
che aderisce al tuo mondo.
Il mio pregio, ma anche il mio difetto è che sento il bisogno di cambiare.
In Italia ho avuto la fortuna di lavorare con artisti enormi, alcuni li hai
PROTAGONISTI
ricordati adesso tu, e all’estero con mostri sacri
come Copeland, con il quale lavoro tuttora, o con
il gruppo di Peter Gabriel, e il produttore Howie
B che produce pop star del calibro di Bjork e degli
U2. Non è assolutamente un vanto, ma un bisogno: mi annoia focalizzarmi su un unico progetto
o su un unico modo di fare musica. Forse è anche
per questo che non sono facilmente collocabile e
comprensibile. Lo stupore, la creazione di qualcosa di completamente nuovo e che tenga viva
l’attenzione sono aspetti personali molto forti, e
di cui sento la necessità per fare musica e dare vita
a qualunque storia.
Gizmo è un termine slang americano ed è il
nome della band che tu e Copeland avete fatto nascere qualche anno fa. È anche un ponte
fra artisti e generi musicali diversi: musica jazz,
pop, rock. La voce è di Raiz, la chitarra di David Fiuczynski, il basso di Armand Sabal-Lecco e
di Max Gazzè, le percussioni di Mauro Refosco.
Lo definirei un tesoro musicale straordinario.
Come è nata?
Gizmo è nata così: nel 2004 ero in tour ed un
giorno, in un bellissimo albergo romano, Copeland mi disse “(…) perché non facciamo una
band?!” Io sono rimasto basito. Era evidente la
stima reciproca e anche la comprensione e l’apprezzamento che ognuno di noi avesse verso il
modo di lavorare dell’altro, ma capisci che me
lo stava dicendo un uomo che insieme ai Police
ha fatto la storia della musica mondiale! A quel
punto ho deciso che se doveva nascere una band,
i musicisti dovevano essere i migliori in assoluto,
senza possibilità di scendere a compromessi. E allora abbiamo chiamato Sabal-Lecco, che è stato
il bassista di Paul Simon e Lionel Richie, Mauro Refosco, grande percussionista che lavora con
Caetano Veloso, Raiz, che è stato il cantante degli
Almamegretta e ha collaborato con gruppi come
i Massive Attack, e l’amico Max Gazzè, cantante
conosciutissimo e bravissimo bassista e poi Fuze
(David Fiuczynski), chitarra strepitosa e la punta jazz della nostra band.
Gizmo significa essere riuscito a creare un gruppo nutrito proprio da quello
stupore di cui ti raccontavo prima, e che mescola la world music con il rock
progressive. Due tour in Italia ed altri progetti in corso. Un lavoro di contaminazione musicale molto profondo.
Mi ha colpito molto la tua passione per il cinema. Hai scritto molte
colonne sonore. “Colpo di luna” di Alberto Simone, premiato al Festival
del Cinema di Berlino del ‘95. Le musiche delle ultime opere di Manfredi
e la recentissima “Italy in a Day”, una sorta di collage documentaristico,
che Salvatores ha realizzato attraverso dei video girati da persone comuni
durante un giorno come tanti altri. Ecco, per la musica di questa pellicola
sei stato premiato. Come sei riuscito a non tradire il sentimento del regista ma soprattutto a tradurre in musica l’universo intimo di tanti uomini
e donne?
Ho cercato quello che in inglese si chiama mood, cioè un’atmosfera. È stato
sicuramente molto difficile. “Italy in a Day” porta con sé un forte senso di
marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
11
PROTAGONISTI
musica. Noi ci occupiamo di comunicare l’emozione, Fabio di divulgare la
conoscenza. È una costruzione esistenziale, un po’ un viaggio delle origini, e
uno spettatore attento può portare a casa molte cose.
Cosa pensi della Canzone, se vuoi anche quella italiana, ma comunque
della Canzone con la C maiuscola come forma di espressione?
La canzone è “una” forma. E come tale, è uno degli innumerevoli modi per
fare musica. Non è “la” forma. Fossati una volta ha detto che la canzone
“(…) è una matematica possibilità combinatoria della musica temperata”. Lo
penso anche io. Ma pretendo di più dal mondo degli artisti. Pretendo più
ricerca. Esiste la musica prodotto. Nulla di male. La musica pop e la canzone
pop sono i prodotti tradizionalmente venduti dalle case discografiche. Però
non mi interessa. Non riguarda il lavoro che faccio io. Infatti non è un caso
che io non faccia Talent. Credo invece che un’urgenza minimale di ricerca
anche nella canzone, serva. In molte canzoni io non sento purtroppo nessuna volontà di ricerca e nemmeno di un po’ di profondità.
verità: il padre in sala parto, oppure l’uomo depresso. Sono stato al passo con tutte queste verità. Ci sono stato facendo un passo indietro però,
perché la realtà del film era così forte, che l’unica
porta di accesso possibile era mettersi al servizio
delle immagini di tutte queste vite. Ho dovuto
comporre la musica su 45 temi diversi e renderli
un’unità. È stato un lavoro enorme ma, almeno
per me, di grande bellezza.
I Deproducers. Un progetto nato insieme a
Max Casacci, Riccardo Sinigallia e Gianni Maroccolo che sta portando avanti una grande ambizione direi: rendere fluida e fruibile la Scienza
ai non addetti ai lavori. In questo viaggio “fantastico”, siete aiutati da Fabio Peri, astrofisico e
direttore del Planetario di Milano, con il quale
mettete in scena uno spettacolo che si chiama
proprio “Planetario”. Cosa speri che uno spettatore si porti a casa dopo essere stato lì con voi?
Non la definirei esattamente un’ambizione. Questo è un percorso stupefacente che tutti noi possiamo fare, attraverso la ricerca e la comprensione, fin dove possibile, dei misteri dello spazio. E
noi lo facciamo così: con uno spettacolo, il “Planetario”, durante il quale l’amico ed astrofisico
Fabio Peri, fra l’altro direttore del Planetario Hoepli di Milano, ci guida alla scoperta della Scienza
e dello Spazio con estrema semplicità e senza forzature, grazie ad immagini e video dove lo spettatore può scoprire aspetti della Scienza mai visti.
I Deproducers invece accarezzano l’anima con la
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Ecco, parliamo di profondità: “Indeepdance”, che letteralmente, in inglese, si traduce con “nel profondo della danza”. Un’altra ricerca?
Un’opera nuda direi. “Indeepdance” è stata scritta con il mio amico e scrittore Aldo Nove e con due videoartisti eccellenti, i Masbedo. Una pagina bianca dove oltre a noi, altri ospiti – PierFrancesco Favino, Elisa, i Subsonica, i
Mùm – hanno partecipato a quest’opera prima. Un viaggio archetipico più
che un progetto forse, dove vivere l’intera gamma delle nostre esperienze del
corpo: il controllo, la paura, e poi l’esperienza del suono, della natura, il nostro senso dell’Universo, la tensione religiosa. Caterina Caselli l’ha realizzata
e l’abbiamo portata al Museo MAXXI di Roma e all’Arena Civica di Milano.
Anche in questo caso, mi è piaciuto produrre un lavoro che ha sposato discipline tanto diverse, ma che hanno trovato una strada da percorrere insieme.
Cos’hai in valigia, adesso. So che un progetto speciale è in uscita.
Ho pubblicato un disco nel 1995. Da allora ho accumulato tantissimo materiale e quindi questa primavera uscirà un mio disco, da solista, con la casa
discografica Sugar di Caterina Caselli. Sarà un disco strumentale, musica
per pianoforte e tastiera. Magari la colonna sonora di un film senza film.
A presto Vittorio.
DIAGNOSTICA SENOLOGICA
L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE
Il tumore della mammella è la diagnosi oncologica femminile più frequente.
In Italia sono diagnosticati ogni anno circa 40.000 nuovi casi ed in media 1 donna su 8 rischia
di contrarre un tumore della mammella.
La diagnosi precoce è dunque fondamentale ed incide pesantemente sulla prognosi.
Nell’ambito della Diagnostica Senologica C.D.C. offre un servizio d’eccellenza, avvalendosi
della collaborazione di professionisti altamente qualificati e dell’utilizzo di apparecchiature
all’avanguardia.
Tali tecnologie e metodiche altamente innovative consentono di effettuare una diagnosi precoce anche di micro lesioni e quindi di intervenire con tempestività, aumentando notevolmente le possibilità di sopravvivenza e la qualità di vita in caso di tumore.
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ECOGRAFIA VOLUMETRICA
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+
C.D.C. è l’unico Centro Diagnostico del Piemonte ad aver installato un Ecografo Volumetrico Senologico 3D che combinato al Mammografo Digitale 3D - Tomosintesi
consente di effettuare una Diagnostica Senologica ai massimi livelli del mercato.
Per ogni informazione contattare il numero verde
www.gruppocdc.it
TECNOFUTURO
Quale futuro
per i lavoratori
bancari?
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TECNOFUTURO
Intervista al Professor Carl Benedikt Frey
responsabile del “Programme
on the impacts of Future Technology”
Università di Oxford
I N T E R V I S T A
d i
PIETRO GENTILE
L
e Nuove Tecnologie stanno influenzando sempre più la nostra vita, in
molti casi semplificandola. I campi in cui le tecnologie legate all’ICT
(Information & Communication Technology) la fanno da padrone
stanno aumentando in modo esponenziale. Questo incremento è dovuto al
fatto che l’ICT, una volta legata unicamente all’automazione d’ufficio, si sta
integrando e diffondendo in modo radicale anche in tutti quei campi che
una volta erano considerati esenti dall’influsso delle nuove tecnologie.
Si parla di “Internet of Things” per specificare come ormai la pervasività
dell’ICT coinvolga, grazie ad Internet, sempre più oggetti con cui veniamo
in contatto.
Noi italiani, siamo grandi utilizzatori di SmartPhones, Tablet, Notebook,
spesso appena usciti sul mercato, ma non produciamo tali strumenti e molto spesso nemmeno i software che li gestiscono. Nonostante tutti i passi
avanti fatti, siamo una delle nazioni OCSE più arretrate nell’utilizzo di Internet. Anche la diffusione della Banda Larga è cresciuta al rallentatore negli
ultimi anni rispetto alle altre nazioni sviluppate ma anche rispetto a quelle
in via di sviluppo.
L’Italia è quindi sempre più un utilizzatore passivo delle nuove tecnologie
prodotte e controllate dai paesi asiatici in particolar modo Corea e Cina. È
questo un “treno” che l’Italia ha sicuramente perso.
Nel gennaio 2014 hanno iniziato a essere pubblicati i primi risultati di uno
studio condotto dall’Università di Oxford, una delle più prestigiose Università al mondo. In questo studio un team di ricercatori dell’Università di Oxford
ha analizzato 702 tipologie di lavoro per le quali è stata effettuata una precisa
scomposizione delle attività e capacità necessarie per svolgere tali mansioni.
Per esempio l’attività di cassiere è stata distinta a seconda dei settori verifican-
do quali sono le mansioni di un cassiere di banca,
quelle di chi lavora in un supermercato, quelle di
uno sportellista appartenente al pubblico impiego
etc. Quindi, di fatto, i “lavori” e le attività analizzate in questo modo sono più di 2000. Un range talmente vasto da avere un’idea veramente completa
dello scenario lavorativo mondiale. Purtroppo,
incrociando la situazione tecnologica dell’Italia
con i dati forniti dallo studio, il risultato potrebbe
essere preoccupante.
Secondo il Responsabile del team di ricerca, il
Professor Benedikt Frey, nei prossimi anni, la tecnologia cancellerà centinaia di tipologie di lavori
che ancora oggi noi consideriamo sicuri ed al riparo da qualsiasi “tsunami” tecnologico.
Fino ad oggi infatti, nel valutare l’impatto dell’innovazione tecnologica sul futuro del lavoro in
Italia ci si è sempre basati su modelli e previsioni
lineari che hanno sempre preso in considerazione la “distruzione” di lavori ripetitivi ed a basso
valore aggiunto. L’evoluzione tecnologica, però,
opera per salti quantici con strappi piuttosto
rapidi, seguiti da periodi di assestamento/adattamento. Questi balzi tecnologici producono
spesso innovazione in settori collaterali rispetto
al settore principale ed a volte anche in settori che
marzo 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO
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TECNOFUTURO
non hanno inizialmente nulla a che vedere con il settore in cui è avvenuta
tale evoluzione. Per questo motivo le conseguenze non sono facilmente prevedibili.
Lo studio del Professor Frey mette in evidenza come anche lavori non routinari ed a buon contenuto in termini di valore aggiunto, potrebbero essere
cancellati dall’innovazione tecnologica nel corso dei prossimi dieci anni.
Stiamo chiaramente parlando della scomparsa della “Classe Media” come
noi oggi la intendiamo.
Nello studio però Frey è ottimista in termini globali, perché rileva (ad esempio negli Stati Uniti) come per ogni posto di lavoro distrutto dall’innovazione, se ne crei almeno 1,5 nell’arco dei tre anni successivi. Questo però non
sta succedendo in Italia.
La differenza che caratterizza l’Italia rispetto alle nazioni più evolute, è dovuta da una parte alla mancanza di creazione di posti di lavoro nei “nuovi
settori” che ancora oggi non esistono e che vengono letteralmente generati
dal nulla dalle start-up innovative negli USA e nel Sud-Est asiatico e dall’altra parte nella velocità con cui i posti di lavoro persi vengono rimpiazzati
dai nuovi creati.
In Italia, a fronte di posti di lavoro persi in settori maturi, non si verifica la
creazione di nuovi posti di lavoro e quando invece questo fortunatamente
avviene, i tempi di recupero sono ben più lunghi dei tre anni indicati da Frey
per i paesi evoluti.
Ciò è causato da una parte dalla mancanza di menti e società innovative (la
fuga dei cervelli) e dall’altra da una strisciante asimmetria (i nuovi lavori si
creano più rapidamente da qualche altra parte nel mondo a scapito di quelli
persi in Italia).
Dopo aver letto molto nei mesi passati su vari quotidiani e settimanali, relativamente a questo studio, abbiamo avuto l’opportunità nel corso del “Digital Government Summit 2014”, organizzato a Roma dalla società di ricerca
italiana The Innovation Group, di intervistare il Professor Benedikt Frey.
In particolare, abbiamo discusso sulla situazione del settore bancario, che,
pur essendo anche in Italia all’avanguardia nell’automazione e nell’adozione delle nuove tecnologie, non ha ancora applicato a fondo tutte le pos-
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sibili modalità di interazione automatica con la
clientela, non necessariamente nel settore dei
pagamenti e del contante, quanto nella profonda
modifica strutturale dei processi legati ad ogni
singolo prodotto bancario erogato.
L’INTERVISTA
Professor Frey nei prossimi cinque anni assisteremo a grandi rivoluzioni nel settore finanziario. Quali sono i lavori che lei pensa resteranno in questo settore e quali saranno quelli nuovi
che verranno creati? Potranno tornare in Europa ed in Italia i lavori che sono già stati oggetto
di offshoring?
Penso che tutto ciò che è legato al lavoro fisico
di conservazione ed elaborazione delle informazioni sia destinato a scomparire, penso ai “loan
officer” o ai “credit checkers”, lavori che in futuro
saranno sempre più svolti da sistemi automatici
e da algoritmi sempre più sofisticati per valutare
le capacità di solvenza del cliente. Per non parlare del “cassiere” che negli altri paesi europei sta
già scomparendo. Non penso invece che questo
possa accadere per il Trading e per la Consulenza
Finanziaria, nonostante i sistemi di trading automatico stiano, soprattutto nella City, prendendo
sempre più piede, credo che in questo settore il
lavoro sarà stabile. Noto invece che proprio nel
ramo tecnologico del banking si stanno creando
nuovi posti di lavoro, perché l’industria finanziaria sta diventando sempre più una Technology
Industry e addirittura in certi casi una Media Industry. Vedremo quindi sempre più sviluppatori
software, creatori di algoritmi finanziari e perfino
Social Media Expert. Per quanto riguarda il reshoring, sono sinceramente pessimista, perché
i lavori che sono usciti dall’Italia e dall’Europa,
lo hanno fatto soprattutto per una questione di
costi e farli rientrare nel nostro continente significherebbe retribuire i lavoratori con gli stessi stipendi di indiani o cinesi.
Professor Frey in Italia siamo in ritardo in
questa grande rivoluzione per cui forse abbiamo
ancora qualche anno prima di essere travolti.
Pensa che la proposta di “convertire” i cassieri e
figure di front end della banca in consulenti alla
clientela, sul piano fiscale o amministrativo,
possa essere una soluzione per fermare l’emorragia di posti di lavoro in questo settore che sarà
sicuramente colpito?
Sì, certamente questa potrebbe essere una soluzione. Pensiamo ad esempio ad un lavoro estremamente semplice in passato come la segretaria
che nel tempo è diventata una figura che pianifica
TECNOFUTURO
e gestisce relazioni pubbliche. L’idea di convertire i cassieri e le persone di
front-office in consulenti globali della clientela e della Piccola Media Impresa, potrebbe essere un’ottima soluzione, pensi che in Europa già oggi compagnie come KPMG e Doloitte si stanno muovendo in questa direzione.
Con tutta l’evoluzione che ci attende, non rischiamo che alla fine il
lavoratore possa essere relegato semplicemente ad intervenire quando il
sistema, “l’algoritmo”, non funziona e quindi solo in questi casi la clientela sarà assistita personalmente?
Sicuramente la tecnologia non è perfetta e a volte fallisce. Certamente questo potrebbe essere un modello, anche se piuttosto marginale rispetto al
complesso del lavoro svolto dalle macchine in futuro. Ma il paradosso è che
i lavoratori della prossima generazione potrebbero non avere questi skills.
Le spiego meglio. Recentemente ho partecipato ad alcune conferenze ad alto
livello relative al settore Assicurativo. In questo settore si stanno sviluppando sofisticatissimi modelli automatici in cui si stanno valutando anche tutte
le azioni che le macchine stesse potranno prendere in caso di fallimento
del processo o di errore. Gli ideatori di questi algoritmi conoscono quindi
perfettamente tutti i processi del sistema Assicurativo e sarebbero in grado
di intervenire personalmente oggi in caso di errore. Ma la prossima generazione di personale, una volta che il sistema sarà realizzato ed i creatori non ci
saranno più, difficilmente sarà in grado di mettere mano al sistema.
Nel suo studio ha evidenziato come i lavori persi nei “vecchi settori”
vengono rimpiazzati da altri in nuovi settori ed in tempi relativamente
rapidi. In Italia invece i lavori vengono persi e quando anche dovessero
essere recuperati i tempi sono molto più lunghi rispetto a quelli da lei
teorizzati. Come si può risolvere questo problema?
I tempi di recupero dei lavori persi sono la parte ancora più incerta del nostro studio.
Il problema è che la tecnologia sta evolvendo a ritmi di gran lunga superiori
a quanto avveniva in passato. Sì, sono preoccupato del fatto che una volta
che persone di mezza età perderanno il proprio lavoro, la loro riconversione
non sarà così agevole, sia perché non è semplice riconvertire persone con
una ridotta flessibilità al cambiamento, sia perché
molto spesso i lavori nuovi che vengono creati
sono totalmente differenti da quelli esistenti in
passato e non esiste una “formazione” scolastica
per un lavoro che non esiste ancora. Sicuramente
sarà necessario un Programma Sociale Globale di
formazione e protezione di questi lavoratori perché stiamo parlando di una rivoluzione che interesserà tutti i paesi sviluppati. Altrettanto importante sarà un Sistema Sociale che garantisca un
reddito minimo a tutte quelle persone che non
riusciranno, per vari motivi e nonostante tutti i
tentativi, a rientrare nel nuovo sistema di lavoro.
marzo 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO
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PROTAGONISTI
LE NOSTRE
FRECCE
I N T E R V I S T A
V I N C E N Z O
d i
S C A R I N G E L L A
Tanto si è scritto sulla Pattuglia Acrobatica Nazionale, libri, articoli su
giornali nazionali e internazionali, riviste specificamente dedicate alla
PAN, ora abbiamo davanti a noi il Tenente Colonnello Jan Slangen,
ventunesimo Comandante della PAN, nato e vissuto a Roma da padre
olandese e madre italiana, subentrato al Tenente Colonnello Marco Lant,
friulano d.o.c..
Tenente Colonnello Jan Slangen
U
n aeroporto, una città, un giorno,
un’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, ero lì, la folla inizia una
pacifica invasione degli spazi assegnati, donne, uomini, intere famiglie, Club Frecce
Tricolori con sventolio di bandiere. Ad un tratto
un grido: “Arrivano! Arrivano!”.
Tutti con lo sguardo rivolto al cielo, fotocamere
pronte per immortalare l’evento, binocoli in posizione. Sento un’esclamazione di stupore uscire
come in un coro da tutti i presenti e in particolare
dai bimbi.
Il pubblico ammira incantato le Frecce in formazione nel cielo. È iniziata l’avventura che resterà
impressa nella mente di adulti e bambini, e nella
mia. Venticinque minuti di adrenalina pura, tanto dura l’esibizione della PAN.
Vicino a me sento la voce di una bambina stupenda: “Papà! Papà! I pony!”, forse non siete al
corrente ma i dieci aviogetti MB-339A facenti
parte della PAN del 313° Gruppo Addestramento
Acrobatico Nazionale Frecce Tricolori, sono costruiti dall’Alenia-Aermacchi di Venegono (Va) e
vengono chiamati “Pony”.
18
A furor di popolo le fans sono interessate alla sua età e alla sua
condizione attuale nello stato civile…
Classe 1975... così schematicamente tra militari è d’uso indicare la nostra
età! Felicemente sposato e papà di un bimbo e una bimba.
Quando ha percepito la sensazione che avrebbe comandato le Frecce Tricolori? Ci parli del suo percorso in Aeronautica.
Il mio percorso per arrivare a ricoprire questo prestigioso incarico ha
avuto inizio con il concorso per diventare pilota dell’Aeronautica Militare. Sono entrato in Accademia Aeronautica nel 1994. Dopo il Corso Rostro III e successivamente, dopo aver conseguito il brevetto di pilotaggio,
sono stato assegnato al 32° Stormo di Amendola. Nel 2004 ho partecipato alla selezione per entrare a far parte delle Frecce Tricolori, ricoprendo
diverse posizioni all’interno della formazione fino a divenirne, nel 2010
Capoformazione e nel 2012 Comandante.
La prima Pattuglia Acrobatica in che periodo è stata costituita, di
quali aviogetti disponeva e in che numero?
Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica Militare nasce all’aeroporto di Rivolto il 1° marzo 1961, con il compito di rappresentare i valori, la professionalità e la capacità dei piloti e degli specialisti
dell’intera Forza Armata.
Precedentemente l’Italia veniva rappresentata nelle varie manifestazioni
nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente
presso i vari reparti da caccia. Le Frecce Tricolori volavano inizialmente su velivoli F-86 “Sabre”, successivamente si scelsero aeroplani italiani
G-91, fino ad arrivare agli MB-339A PAN attualmente in uso. Il numero
di aeroplani è variato nel corso degli anni, attualmente la formazione è
composta da dieci elementi.
Parliamo dei suoi uomini, come avviene la selezione dei piloti, quali
caratteristiche devono avere?
Ogni anno entrano in Pattuglia 1 o 2 piloti e altrettanti lasciano la formazione per fare rientro ai reparti caccia, dove portano le esperienze
PROTAGONISTI
LA MAGIA DI EMOZIONARE ...
acquisite nella pratica acrobatica. La selezione
viene effettuata ogni anno tra i piloti operativi
dell’Aeronautica Militare che hanno almeno 750
ore di volo e la particolare qualifica denominata
“combat ready”.
I piloti sono intercambiabili nelle varie figure?
Nel periodo di permanenza presso le Frecce Tricolori i piloti modificano
la loro posizione all’interno della formazione. Inizialmente entrano in Pattuglia da gregari nella seconda sezione per poi avanzare con l’aumentare
dell’esperienza.
A parte lei Comandante, esiste all’interno
della squadra un leader? Il gioco di squadra è
importante?
Essere una squadra è fondamentale. Noi rappresentiamo l’operato, spesso impercettibile, di tanti
professionisti: piloti, tecnici, specialisti, ingegneri, meteorologi, i cittadini in divisa dell’Arma Azzurra che operano ogni giorno per la sicurezza
del Paese in Italia e all’estero.
Se un pilota prima dell’esibizione è indisposto, esiste un subentrante
nel ruolo mancante o rinunciate all’air-show?
Alle Frecce Tricolori non esistono “riserve”, pertanto ogni pilota è titolare di
una posizione; la scelta di non avere sostituti deriva dal fatto che occorrerebbe addestrare un pilota per andare a ricoprire tutte le posizioni e questo
sarebbe pressoché impossibile.
Possiamo paragonare le “figure” delle Frecce
ad una scena di un film che viene ripetuta più
volte, prima di essere inserita nel contesto della
sceneggiatura per un incastro perfetto?
I piloti delle Frecce Tricolori si addestrano tutti
i giorni nel periodo che va da ottobre ad aprile
per essere pronti alla stagione acrobatica che ha
inizio solitamente nel mese di maggio. Il Comandante, contrariamente a quanto si possa pensare, durante tutti i voli rimane a terra, in costante
collegamento radio con la formazione, con l’importante compito di coordinare e supervisionare
tutte le fasi dell’esibizione.
Come si preparano fisicamente i piloti,
che tipo di addestramento eseguono?
Il volo acrobatico delle Frecce Tricolori
comporta un certo sforzo fisico; tuttavia
non esiste un vero e proprio percorso di
allenamento standardizzato per tutta la
formazione, ogni pilota è responsabile della propria forma fisica.
marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
sce gli ordini per l’esecuzione di tutte le figure acrobatiche mentre il secondo detta le tempistiche per
tutti gli incroci ed i ricongiungimenti. Per ricoprire
tali posizioni occorre una certa esperienza presso la
Pattuglia Acrobatica Nazionale, ciò vuol dire che precedentemente sono stati gregari.
Come nascono i fumi colorati per dipingere in
cielo il più grande tricolore del mondo?
I velivoli della PAN sono dotati di un impianto fumogeno; la scia colorata è composta da olio di vasellina, il quale viene immagazzinato nella parte anteriore dei serbatoi posizionati sotto le ali dell’aereo.
Il verde ed il rosso si ottengono con l’aggiunta di un
L’aviogetto Aermacchi MB-339 in dotazione
alla PAN, a parte la “livrea”, da cosa si differenzia dagli esemplari di serie in servizio al 61°
Stormo dell’Aeronautica militare a Galatina?
L’MB-339 PAN presenta un’avionica prevalentemente analogica rispetto a quella in dotazione al
modello CD utilizzato dal 61° Stormo di Galatina, completamente digitale.
Comandante Slangen, ci parli del ruolo del solista all’interno del gruppo.
Il solista delle Frecce Tricolori ha un duplice ruolo: quello di dimostrare al massimo le capacità
del velivolo ma anche quello di permettere agli
spettatori di godere di 25 minuti continui di volo
acrobatico, intervallandosi con la formazione
principale durante i ricongiungimenti delle due
sezioni.
La Figura della “bomba” è una peculiarità
della PAN che nessuna Pattuglia Acrobatica riesce a riprodurre nei vari air-show.
La “bomba” è sicuramente una delle manovre
più spettacolari del programma acrobatico delle
Frecce Tricolori, si tratta di una figura storica che
riproduce un attacco contemporaneo di più velivoli su un campo.
Vuole spiegarci la differenza di un’esibizione
su terra o su acqua, quali punti di riferimento
avete in queste manifestazioni?
Il volo delle Frecce Tricolori si svolge completamente “a vista”, ciò vuol dire che i piloti non hanno a bordo dei loro velivoli dei computer che permettano di eseguire le manovre, ma si avvalgono
di determinati punti di riferimento presenti sul
terreno. Nel caso di voli sul mare, vengono posizionate apposite boe con lo scopo di riprodurre
tali riferimenti.
Parliamo dei capi formazione, che ruolo hanno rispetto ai piloti?
Pony 1, Maggiore Caffelli, e Pony 6, Capitano
Bortoluzzi, sono i leader rispettivamente della
prima e della seconda sezione; il primo imparti-
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pigmento colorante.
Durante un air-show l’immagine del Paese viene esaltata in ambito
internazionale, possiamo definire le Frecce come ambasciatori nel mondo
dell’orgoglio di essere Italiani?
Per noi è un privilegio e un onore contribuire all’eccellenza italiana. È motivo d’orgoglio rappresentare gli uomini e le donne che prestano servizio per
il nostro Paese. Stendere il tricolore italiano più lungo del mondo è un’emozione indescrivibile.
A quando un pilota donna nella Pattuglia Acrobatica Nazionale?
Le donne ormai sono una realtà consolidata nelle Forze Armate e lo sono
anche nell’Aeronautica Militare. Al momento ci sono due ufficiali in servizio presso la Pattuglia Acrobatica Nazionale ed è auspicabile che nei prossimi anni una donna possa volare con le Frecce Tricolori.
Numerosi sono i “Freccia Club” sul territorio nazionale, come interloquiscono con voi?
I Club Frecce Tricolori sono associazioni spontanee che raccolgono i sostenitori più appassionati della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Presenti sia
in Italia che all’estero, sono circa centotrenta ed oltre a seguirci durante la
nostra stagione acrobatica, prendono parte anche a numerose attività benefiche che ci vedono protagonisti.
Come avete vissuto il 50° Anniversario della costituzione della Pattuglia Acrobatica Nazionale? Quali sono le sue sensazioni Comandante,
anche in attesa del 55° anniversario?
Il 50° Anniversario ha rappresentato per noi un importante traguardo che
abbiamo avuto il piacere di festeggiare nel 2010 presso la nostra Base con
numerosi team acrobatici stranieri. Nel 2015 celebriamo la nostra 55ª Stagione Acrobatica e sarà per me un grande onore prendere parte a questa
importante ricorrenza. Le Frecce sono un tassello che fa parte di un grande
mosaico in cui l’Aeronautica Militare è raffigurata nelle sue componenti.
Ricordiamo che la nostra Forza Aerea è impegnata 365 giorni l’anno a difesa
dei nostri cieli, al servizio del Paese e della comunità in numerose operazioni, in caso di calamità, emergenze umanitarie o nelle missioni all’estero
(Afghanistan, Libia etc.).
Bene Comandante Slangen, la ringraziamo per averci regalato un po’
del suo tempo, auguriamo a lei e ai suoi uomini buona vita e buon lavoro.
Un grazie anche ai meccanici, ai piloti, e a tutti coloro che fanno in modo
che le nostre Frecce possano rullare e decollare, in modo da regalarci ancora emozioni. Ora mi permetta Comandante di ricordare i suoi quattro
colleghi scomparsi nel tragico incidente nel mese di agosto 2014, vogliamo
ricordarli con affetto e orgoglio perché hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del proprio dovere.
PROTAGONISTI
i n t e r v i s t a
d i
DARIO MIGLIARDI
foto di Savino Roca
T
u sei di una generazione che possiamo dire abbia inventato alcune professioni. Il Dj non esisteva, il talent-scout in Italia non era conosciuto. È stato un
periodo storico pieno di opportunità.
Credo che nella vita occorra avere fortuna, ma quella da sola non basta. Perché
il colpo di fortuna prima o poi arriva per tutti. È come un treno che passa e tu lo
devi prendere. Quello che invece occorre possedere è la valigia pronta. Nel senso
che quando ho fatto il provino per la Rai, avevo alle spalle un grande lavoro di
produzione nelle discoteche come Dj e l’esperienza su Canale 5. Quando si è
presentata l’opportunità della Rai avevo la mia valigia pronta. Lo stesso discorso
vale per le tre edizioni del Festival di Sanremo che ho presentato. Il vero colpo di
fortuna è stato non ammalarmi nei tre giorni del Festival.
Claudio Cecchetto
Per chi era un teenager negli anni
ottanta Claudio Cecchetto
- da Ceggia, paese di seimila anime
in provincia di Venezia - è stato la
colonna sonora della propria
adolescenza. Ha iniziato come
disc jockey nelle discoteche, poi
l’avventura nelle prime radio
libere, ha fondato Radio Deejay, ma
prima ancora si è fatto le ossa a
Radio Milano58, vero caposcuola
per molti giovani.
Poi la televisione,
prima Canale 5, poi la Rai.
In seguito è arrivato il successo
con il brano “Gioca Jouer”,
un tormentone che si ballava e
cantava in spiaggia, in discoteca,
ovunque. Dopo è diventato
talent-scout di Jovanotti,
Fiorello, Fabio Volo, 883, Gerry
Scotti, Leonardo Pieraccioni,
Amadeus e tanti altri.
Oggi, che ha 62 anni portati in
maniera splendida, ha scritto
il suo primo libro “In diretta.
Il Gioca JOUer della mia vita”,
edizione Baldini&Castoldi,
per dire a tutti che c’è sempre
una prima volta.
22
C’É SEMPRE
UNA PRIMA
Nel libro parli di situazioni e incontri, hai detto di averlo pensato e impaginato come quando si fa zapping in TV.
L’ho diviso per argomenti, come fosse un disco in cui cerchi la traccia che ti
interessa di più. Non c’è bisogno di seguire un ordine cronologico, ma ci sono
storie. Il lettore può iniziare a leggere prima il mio approccio con la radio, oppure, se vuole sapere come è nato il rapporto con Jovanotti, andare al capitolo
di Lorenzo. In questo modo c’è libertà di scelta.
Veniamo al tuo successo, iniziamo dalla radio, il tuo grande amore, prima
con Radio Milano58 e poi con Radio Deejay.
Facevo il Dj nelle discoteche, poi mi hanno proposto di farlo anche in radio.
A quei tempi il Dj annunciava il brano e poi stava zitto fino al successivo. Ero
già molto emozionato a dire quelle poche parole. La situazione poi si è evoluta
e il nostro ruolo è diventato sempre più importante. Una volta le interviste le
facevano solo i giornalisti. Con i Dj è cambiata anche questa professione. Adesso
si scrive la scaletta della trasmissione, si creano i format, si diventa spettacolo
nello spettacolo.
Tu hai fondato Radio Deejay, una radio storica. Quando l’hai abbandonata ti sei sentito orfano?
Le radio private erano chiamate libere ed erano fatte con pochi soldi, poi quando sono diventate importanti è naturale che occorressero anche dei capitali per
farle funzionare bene, ed essere protagoniste. Radio Deejay era diffusa in buo-
PROTAGONISTI
VOLTA
na parte della Lombardia, ma se
volevo farla sopravvivere doveva
diventare un network. Io da solo
non ce l’avrei fatta. Ho cercato
un partner ed è saltato fuori il
Gruppo L’Espresso. Mi sono trovato davanti a un bivio: continuare
da solo e andare, molto probabilmente, incontro a un dissesto finanziario, con la possibilità di veder sparire per
sempre la mia radio, oppure allearmi con
un gruppo forte. E tra queste due ipotesi
ho scelto il rischio di affidarmi a loro, con
la consapevolezza che avrebbero voluto avere il controllo generale. Avrei preferito rimanere
dentro alla Radio, ma non è stato possibile.
“Gioca Jouer” è stato un tormentone, si
ascoltava e imitava ovunque, in spiaggia, in discoteca, nelle feste…
Il pezzo è nato come una sfida. Io non so ballare,
non so cantare e allora mi sono inventato una canzone che di fatto non è una canzone.
marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI
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PROTAGONISTI
quello che fa e non per quello che è”. E se loro durano vuol dire che la gente si ricorderà anche di me,
anche quando non ci sarò più.
Cos’hai visto in loro che ti ha fatto credere
che avrebbero avuto successo?
Sono un curioso, ma sono anche uno che si annoia facilmente. Appena vedo una novità è come
se rimanessi folgorato, mi rendo conto che è
un’originalità che va premiata e che verrà apprezzata anche dal pubblico.
Poi sei stato scelto da Mike Bongiorno per creare un nuovo tipo di televisione.
Ero in radio e gli amici mi dissero che nell’altra stanza c’era Mike Bongiorno
che voleva conoscermi. Pensai a uno scherzo, anche ben fatto, perché altri
colleghi mi ripeterono la stessa cosa. Poi aprii la porta e mi trovai di fronte
Mike e rimasi esterrefatto. Lui mi salutò con quella voce che avevo sentito
alla TV migliaia di volte e pensai: “Parla proprio come in televisione”.
Mi disse che voleva fare una televisione tutta diversa da quella che eravamo
abituati a vedere. Una TV che avesse dentro l’anima e il sogno dell’America.
Mi diede appuntamento il giorno dopo in un bar di Milano 2. Poi scendemmo in uno scantinato.
In una cantina?
Sì, proprio così. Lo studio di registrazione era un sottoscala, mi disse che
aveva già previsto tutto il piano di produzione e la settimana successiva sarebbero state costruite le scenografie e mi chiese se ero pronto a esserne il
presentatore. Accettai, proposi il titolo “Chewingum” per una trasmissione
musicale fatta per i giovani.
Sei sempre stato nel momento giusto al posto giusto?
Ho avuto la fortuna di vivere momenti storici in cui si poteva sperimentare
e senza precise regole. Quando ho iniziato a lavorare nella TV commerciale,
il modello che tutti conoscevamo era la Rai, con i suoi palinsesti antichi e
collaudati. Per cui noi dovevamo costruire e pensare un’altra televisione.
C’era da inventare un mondo nuovo e quando c’è da inventare io mi diverto
un casino.
E poi le scoperte: Jovanotti, Gerry Scotti, Fiorello, Max Pezzali, Amadeus, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni. Sono tutti artisti che, se andiamo
a leggere le cronache di quegli anni, si diceva sarebbero stati effimeri, che
la gente si sarebbe stancata di loro, e invece...
Sono durati e continuano a durare, io dico sempre che “Un uomo vale per
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C’è qualcuno che hai scartato e poi invece...
No, non mi è mai capitato di aver scartato qualcuno che poi è diventato famoso. È capitato di
non aver puntato su qualcuno che poi ha percorso una sua “carrierina”. Quando decido di puntare su una persona significa investire del tempo
per lui e non posso sdoppiarmi. Comunque alla
crescita professionale di tutti i personaggi che hai
citato, hanno contribuito anche loro stessi. Mi
piace quando vedo che nella mia organizzazione
Max Pezzali comunica e parla con Jovanotti, oppure si confronta con Fiorello e questo scambio
permette un’autoalimentazione artistica di loro
stessi.
Cosa consigli a un giovane che vuole intraprendere una carriera artistica?
I consigli sono quelli classici e cioè di non mollare e di fare ogni sera un esame di coscienza e
chiedersi se quello che sta facendo è proprio la
sua passione o se invece è il riflesso di quello che
vorrebbe fare. Bisogna avere talento e quindi avere una passione perché è la passione che permette
di tirare fuori il proprio talento. Come dico nel libro: “Il talento è un dono, il successo è un mestiere”.
EVENTI
dal 1º MAGGIO al 31 OTTOBRE A MILANo
di Barbara Odetto
Are you ready
for Expo?
È iniziato il countdown per l’evento più atteso del globo
Sono meno di cento i giorni che mancano all’Esposizione Universale di Milano e tutti, dagli addetti ai lavori al grande pubblico, sono in fervente attesa.
Perché questo evento che si ripete ogni cinque anni ha una capacità mediatica tanto importante? Perché 145 paesi e 3 organizzazioni internazionali vogliono essere protagonisti? Semplice: perché in un arco temporale limitato,
dal 1° maggio al 31 ottobre, riesce a catalizzare uomini, prodotti e concetti
ed offre l’opportunità di sviluppare dialoghi e relazioni tra nazioni e aziende.
Oltre al business, però, c’è un altro aspetto magari più frivolo, ma non per
questo banale: la curiosità. Gli oltre 20 milioni di visitatori attesi per la versione italiana della World Exposition hanno infatti voglia di scoprire i nove
cluster nei quali sono raggruppati i paesi: riso, cacao, caffè, frutta e legumi,
spezie, cereali e tuberi, bio-mediterraneo, isole mare e cibo, zone aride.
Novità rispetto all’edizione di Shangai del 2010, quest’anno i padiglioni non
sono divisi per nazione, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari in
ottica di creare una vera condivisione tra i paesi partecipanti. Ogni stato ha
però uno spazio espositivo individuale all’interno del quale presenta la sua
personale interpretazione del tema di Expo 2015: “Nutrire il Pianeta, Energia
per la Vita”. Tanti gli incontri tematici sull’alimentazione, i laboratori e gli
spettacoli artistici e culturali in programma: da quello del superlativo Cirque
du Soleil sino allo show firmato da Arturo Brachetti, per citarne alcuni.
Un altro elemento che rende l’happening milanese così importante è il fatto
che questo contenitore di idee e persone diventa a tutti gli effetti un social
network, nel senso più puro del termine. In un’area di 1,1 milioni di metri
quadri mette in relazione uomini e donne dei cinque continenti, permette di
conoscere usi e costumi delle diverse nazioni e, soprattutto, fa il punto su
argomenti fondamentali quali alimentazione e nutrizione. Gli ospiti hanno
modo di presentare ad un vasto pubblico gli studi che conducono e le tecnologie che impiegano per assicurare cibo a tutti, nel rispetto più rigoroso
dell’ambiente e per un futuro davvero sostenibile. Tema che non vuole suonare retorico, ma di primaria importanza in un’epoca che si vanta di essere
innovativa e che purtroppo ancora oggi vede morire di fame ogni giorno
circa 25 mila persone.
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” non è quindi semplicemente un argomento di dibattito, ma l’obiettivo da raggiungere in tempi relativamente
brevi, magari entro la data della prossima Esposizione Universale che avrà
come sede Dubai. In questi sei mesi Expo Milano promuove inoltre una serie
di progetti che legano il food ai temi della scuola, del cinema, della ricerca, dell’innovazione, della tecnologia digitale e della donna. Per offrire uno
spunto di riflessione e una maggiore consapevolezza su argomenti tanto
interessanti quanto attuali. Fil rouge delle tavole rotonde, degli happening,
delle esibizioni proposte dalle diverse nazioni, il cibo è infine il protagonista
di tante ricette preparate dai migliori chef del pianeta: un modo gustoso e
stuzzicante per conoscere la tradizione agroalimentare e gastronomica di
ogni stato.
26
EVENTI
dal 19 aprile al 24 giugno L’ostensione A TORINO
di Mariangela Salvalaggio
Sindone
e Papa Francesco
a Torino
Attesi milioni di pellegrini in preghiera davanti al Telo
che secondo la tradizione avvolse il corpo sepolto del Signore
Il 15 agosto di quest’anno San Giovanni Bosco avrebbe compiuto 200 anni
e Torino è pronta a festeggiare questa ricorrenza con un evento eccezionale: dal 19 aprile fino al 24 giugno ci sarà l’Ostensione della Sacra Sindone,
che nel 2010 ha portato oltre due milioni di pellegrini in città. “Per venerare
la Sacra Sindone e onorare San Giovanni Bosco, nella ricorrenza bicentenaria
della sua nascita”, il 21 giugno arriverà a Torino Papa Francesco. L’annuncio
lo ha dato lui stesso nell’udienza generale del 5 novembre scorso in piazza
San Pietro. Il Santo Padre tornerà nella terra natale dei suoi nonni e dei suoi
genitori e celebrerà la Santa Messa nella piazza più grande d’Europa, ovvero
piazza Vittorio Veneto. Prima di lui, San Giovanni Paolo II fu due volte in
piazza Vittorio a Torino: nel 1980, dal sagrato della Gran Madre, rivolse l’ultimo saluto alla città; nel 1998 celebrò la messa per la beatificazione di Teresa
Bracco, Giovanni Maria Boccardo e Teresa Grillo Michel. Benedetto XVI invece, nel 2010, celebrò la messa in piazza San Carlo e poi visitò la Sindone.
Nella cattedrale di Torino la Sacra Sindone sarà esposta al pubblico all’insegna del motto “L’Amore più grande”. L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia,
chiamerà a raccolta il popolo dei fedeli, che potrà vedere e pregare davanti
all’immagine tangibile della Passione e morte di Gesù Cristo. “Questa immagine – impressa nel telo – parla al nostro cuore e ci spinge a salire il Monte
del Calvario, a guardare al legno della Croce, a immergerci nel silenzio eloquente
dell’amore. Lasciamoci dunque raggiungere da questo sguardo, che non cerca i
nostri occhi ma il nostro cuore”. Queste le parole del Santo Padre che ci avvicinano al volto del telo, oggetto di tanti studi e misteri. Una reliquia conservata
da oltre 300 anni nella Basilica del Duomo di Torino, attualmente chiusa
per lavori di adeguamento volti a realizzare il sistema di “passerelle” su cui
cammineranno i fedeli: sostegni dei passaggi che non saranno in cemento
ma verranno prodotti con materiale metallico riutilizzabile.
Ad accogliere i pellegrini sotto la Mole ci sarà un dipinto di valore assoluto,
il «Compianto sul Cristo morto» (1436) di Giovanni da Fiesole, detto il Beato
Angelico. La tavola restaurata, proveniente da Firenze, sarà esposta nel Museo Diocesano, per tutto il periodo dell’Ostensione. Il biglietto d’ingresso
ridotto costa € 4,00 e può essere prenotato su www.museodiocesanotorino.it
Per l’Ostensione, anche questa volta, come avvenuto nelle ultime occasioni
(dal 1998 in poi), la visita al Telo sarà totalmente gratuita ma è obbligatoria
la prenotazione (anch’essa gratuita), che si può effettuare attraverso il sito
internet www.sindone.org
E per l’edizione 2015 la comunicazione passa, per la prima volta, anche attraverso i canali social più diffusi, con informazioni sulle modalità di prenotazione della visita al Sacro Telo e la possibilità di rendere immediate testimonianze, riflessioni e domande. Vedremo, forse, anche quelle di chi dubita
della sua autenticità.
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EVENTI
da AGOSTO 2014 AD AGOSTO 2015 A TORINO
di Barbara Odetto
Buon compleanno
Don Bosco!
Tanti gli eventi per celebrare i 200 anni dalla nascita
del fondatore dei Salesiani
Non si può parlare degli appuntamenti dedicati al Santo dei giovani senza raccontare il suo esemplare apostolato. Nato il 16 agosto del 1815 a Castelnuovo d’Asti (AT), Giovanni Melchiorre Bosco aveva origini contadine
che tuttavia non gli impedirono di seguire la strada del sacerdozio e di divenire quel Don Bosco che tanto amarono i giovani e che ancora oggi è conosciuto nel mondo come il fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle
Figlie di Maria Ausiliatrice. La sua vocazione fu presto chiara alla famiglia: a
nove anni il piccolo fece un sogno che gli indicò il suo futuro ecclesiastico
e il compito di avvicinare i giovani alla preghiera e all’ascolto della messa.
Tutto il suo percorso di fede ebbe questa finalità e già durante il periodo degli
studi il seminarista fondò la Società dell’Allegria che aveva lo scopo di condurre alla preghiera i coetanei attraverso i giochi di prestigio e le acrobazie
che il ragazzo sapeva fare con grande maestria. Fu proprio questo sue essere
fuori dagli schemi, questa voglia di trasmettere la parola di Dio in modo
nuovo e gioioso, l’elemento chiave che conquistò quanti ebbero modo di
incontrarlo. Divenuto sacerdote il 5 giugno del 1841, scelse di vivere a Torino
e di preparare quarantacinque giovani a diventare preti “del tempo” capaci
cioè di comunicare con lo stesso linguaggio dei loro coetanei.
La sua vocazione lo spinse oltre e lo portò a conoscere i ragazzi che vivevano
nelle zone più disagiate della città, persone malnutrite che non trovavano lavoro per le loro precarie condizioni di salute. Sensibile e attento ai più deboli,
Don Bosco si recò spesso anche nelle carceri dove incontrò così tanti giovani
rosicchiati dagli insetti da rimanerne impressionato. Fu allora che decise di
diventare il punto di riferimento dei più deboli e di fondare, nel 1854, la Società Salesiana e nel 1872, con Santa Maria Domenica Mazzarello, l’Istituto
delle Figlie di Maria Ausiliatrice destinato ad accogliere le ragazze povere
e abbandonate. L’amicizia con gli adolescenti, spesso orfani e indigenti, la
possibilità di dare loro un’adeguata istruzione e la volontà di avvicinarli alla
Chiesa furono i cardini dei collegi e degli istituti scolastici di stampo salesiano che vennero fondati in Piemonte e non solo. Con i cooperatori, formati
da lui e definiti i Salesiani esterni, i suoi precetti giunsero sino in Argentina
dove erano migrati numerosi italiani. La sua inarrestabile voglia di aiutare
il prossimo cessò il 31 gennaio del 1888: Don Bosco morì a Torino e il suo
corpo è esposto all’interno di un’urna nel Santuario di Maria Ausiliatrice. Il 2
giugno del 1929 papa Pio XI lo beatificò, dichiarandolo Santo il 1° aprile del
1934, giorno di Pasqua.
La sua esemplare vita apostolica spiega perché ancora oggi il Salesiano sia
fonte di ispirazione e sia tanto amato nel mondo. Per ricordarlo in questo
2015 verranno organizzati numerosi eventi per i quali sono attesi migliaia di
pellegrini. Oltre al Congresso Pedagogico Internazionale che si terrà all’UPS
di Roma (19-21 marzo) ci saranno l’incontro dei Vescovi Salesiani a Torino
(21-25 maggio), il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, sempre nel
capoluogo piemontese (06-09 agosto), il Campo Bosco del MGS a Torino e
al Colle Don Bosco (11-16 agosto) e la cerimonia di chiusura che si terrà il 16
agosto, nel luogo che gli ha dato i natali.
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EVENTI
dal 22 al 25 marzo a verona
di Mariangela Salvalaggio
Vinitaly
si presenta
a New York
Il 2015 sarà un anno speciale per l’immagine del vino italiano
nel mondo, con i riflettori accesi dell’Expo di Milano
Del Belpaese che cosa conoscono tutti nel mondo? Potremmo dire: la musica classica, l’arte e la moda. Dal 22 al 25 marzo i visitatori di Vinitaly potranno identificare il vino come l’elemento aggregante di queste ed altre eccellenze, tutte italiane. Il nostro territorio, infatti, produce ed esporta vini di
qualità, dalla Val d’Aosta fino a Pantelleria, e non c’è zona che non abbia un
vino distintivo, sia con i vitigni autoctoni sia con quelli internazionali.
La 49ª edizione di Vinitaly, tra i più importanti saloni internazionali del vino,
anticipa a marzo per non accavallarsi con altri appuntamenti di rilievo nel
settore. La kermesse italiana è in programma, infatti, a cinque giorni dalla
chiusura dalla tedesca “ProWein” che si svolge a Dusseldorf, mentre la “Semaine de Primeurs” sarà dal 31 marzo al 5 aprile.
Veronafiere, società organizzatrice della fiera internazionale e anche impegnata nella realizzazione del Padiglione vino ad Expo, ha quindi riorganizzato e ampliato il suo calendario degli eventi dedicati al vino in Italia e all’estero, anche per renderli sinergici con il grande appuntamento milanese.
Nel mese di febbraio la fiera italiana è stata presentata a New York in un
doppio appuntamento, dapprima all’Italian Wine Week e, successivamente,
sempre nella Grande Mela, al Gala Italia dell’Italian Wine & Food Institute, di
cui Vinitaly è partnership.
Il 21 marzo ci sarà un prologo di Vinitaly con OperaWine. Cambia anche la
programmazione del FuoriSalone serale “Vinitaly and the City”. L’evento, che
si svolgerà per la prima volta all’aperto nelle piazze storiche della città di Verona, è in calendario dal 19 al 24 marzo: “Sei giorni al posto dei due dello scorso
anno – scrive in una nota Veronafiere – per dare ai winelover e agli operatori in
arrivo da tutto il mondo più tempo per scoprire il gusto e la qualità dell’enogastronomia italiana”.
Eccezionalmente, in occasione dell’Esposizione Universale di Milano, il
Concorso enologico internazionale si svolgerà dopo Vinitaly – dal 12 al 16
aprile –, non prima come da tradizione. La competizione enologica più importante e selettiva al mondo, giunta alla 22ª edizione diventa così vetrina
per i migliori vini provenienti da tutti i Paesi produttori, mentre i vini italiani
vincitori di Gran Medaglie d’oro e Medaglie d’oro saranno i protagonisti di
speciali degustazioni organizzate durante l’Expo all’interno di “Vino – A taste
of Italy”. Per maggiori informazioni: www.vinitaly.com
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EVENTI
dal 14 AL 17 MAGGIO A GENOVA
di Barbara Odetto
Un mare di gusto
vi aspetta a Slow Fish
Genova ospita la più importante manifestazione sul mondo ittico
Save the date: dal 14 al 17 maggio il capoluogo ligure fa da cornice alla settima edizione della manifestazione dedicata al mondo ittico e agli ecosistemi
acquatici. Collegato all’Expo di Milano e al concetto di “nutrire il pianeta”,
l’evento si snoda in una vasta area espositiva nella zona del Porto Antico ed
ha l’obiettivo di ricordare ai visitatori e agli opinion leader che il mare è una
risorsa fondamentale per l’uomo e per il suo nutrimento.
Tanti gli eventi in programma: dai corsi di cucina con i Master of Food ai
laboratori tematici, dagli incontri con le istituzioni e con gli esperti del settore agli appuntamenti dedicati ai più piccoli. Naturalmente non mancano
le aree destinate alla degustazione dei diversi tipi di pesce. Tra le parentesi
più golose “Stockfsh around Europe, tradizionali and modern”, un viaggio dalla
Norvegia a Genova per raccontare la produzione, il commercio e la preparazione della ricetta dello stoccafisso con, a seguire, una ghiotta degustazione
oppure “Prima della mazzancolla c’era la pannocchia”, incontro organizzato
nello stand della Regione Lazio per rendere omaggio ad un crostaceo dimenticato, con relativo assaggio.
Gli amanti degli abbinamenti inediti non possono perdere “Il Sigaro Toscano
incontra la cucina di mare” in cui lo chef Luciano Zazzeri, con il relatore Stefano Fanticelli, presenta il suo cacciucco “scomposto” abbinato al Sassicaia
2007 e al Toscano AD 1492. Particolarità interessante, l’ingresso è riservato
ai fumatori maggiorenni iscritti al Club Amici del Toscano. Un’altra iniziativa
originale è quella degli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche
che per l’occasione si trasformano in personal shopper specializzati nel settore ittico con l’impegno di far conoscere al pubblico i pescatori e il pescato
attraverso dei tour a tema. Accanto agli eventi dedicati alle nuove generazioni come “Tutti a bordo! Io, Menola e tu” in cui i bimbi possono imbarcarsi
su un peschereccio e diventare veri pescatori, Slow Fish propone anche una
serie di laboratori dedicati all’acqua.
Due esempi interessanti sono “La normativa in materia di pesca e le prospettive future” per parlare dell’impegno a fermare l’overfshing entro il 2015 e
la necessità di ripristinare un livello di sostenibilità degli stock ittici entro il
2020 e “La pesca nei Paesi della Primavera araba” per analizzare la situazione
ittica di queste nazioni che hanno problematiche simili a quelle italiane.
Tra i momenti ludici più attesi, la pesca al tesoro che si sviluppa nella zona
del Porto Antico e che include prove come scoprire quali specie sostenibili
vivono in alcune vasche dell’Acquario di Genova o fare acquisti consapevoli
nelle pescherie della zona.
Ideato da Slow Food in collaborazione con la Regione Liguria, Slow Fish presenta quindi al pubblico il mondo ittico attraverso i mestieri di ieri e di oggi
legati al mare, le tradizioni del passato e le nuove tecnologie, le storie dei
pescatori e le ricette più golose. La quattro giorni è anche la vetrina ideale
per presentare l’acquacoltura del Mar Ligure e per spiegare l’importanza di
preservare e valorizzare l’ambiente marino, la produzione ittica e i metodi
di pesca sostenibili. Un’occasione interessante quindi per far conoscere al
visitatore un mondo affascinante sotto tutti i punti di vista.
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EVENTI
DAL 14 AL 18 MAGGIO AL LINGOTTO FIERE DI TORINO
di Mariangela Salvalaggio
Expo, Germania
e Meraviglie d’Italia
al Salone del Libro
Anche nel 2015 il futuro dell’editoria, l’innovazione
e la buona tavola saranno al centro dell’evento torinese
Esaltare “Le meraviglie d’Italia” è l’obiettivo del 28° Salone Internazionale del
Libro di Torino, che si svolgerà dal 14 al 18 maggio 2015.
Non è un caso che, nell’anno dell’Expo, il paese ospite d’onore sia la Germania, con venti autori tedeschi che presenteranno i loro libri pubblicati in
Italia. Lo stand tedesco avrà uno spazio incontri destinato anche ad ospitare
letture di grandi classici della letteratura tedesca, da Goethe fino a Thomas
Mann, di cui quest’anno ricorrono i settant’anni della scomparsa. La delegazione tedesca attesa per l’Esposizione Universale si annuncia, infatti, come
tra le più numerose e di sicuro rilievo socioeconomico. L’idea è di collegare il
Lingotto come un padiglione aggiunto alla grande kermesse milanese.
La Regione ospite è il Lazio, con uno stand ricco di reading e happy hour con
i prodotti tipici. Per l’occasione è anche in programma un evento dedicato a
Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della morte.
Tra i primi nomi di personalità del mondo della cultura che parteciperanno
ci sono Andrea Carandini, Philippe Daverio, Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Melania Mazzucco, Cesare De Seta, Attilio Brilli.
Negli stand il pubblico potrà vedere, come sempre, beniamini del mondo
dello spettacolo, sportivi e personaggi del piccolo schermo, dagli incontri
con il campione di rugby Marco Bortolami e con le pattinatrici Valentina
Marchei e Giada Russo, a quello con l’attore napoletano Patrizio Rispoli, che
presenterà “Un pasto al sole”, raccolta di ricette raccontate con ironia.
La cucina, anche su carta, continua ad essere nel core business dell’editoria
e, non a caso, è stata confermata l’area Show Kitchen, un ampio spazio da
100 posti dedicato ai cooking show. Qui tutti i giorni chef, maestri pasticceri,
personaggi tv e foodblogger si alterneranno ai fornelli.
Dopo l’esperimento dello scorso anno il Salone ha confermato ancora l’interesse ad aprirsi alle start up dell’editoria digitale, ospitando per il secondo
anno consecutivo 10 realtà internazionali che offrono servizi innovativi per la
fruizione di contenuti editoriali.
Oltre alle iniziative che si terranno al Lingotto Fiere, anche quest’anno, con
il programma del Salone Off, numerosi eventi si svolgeranno a Torino e in
provincia.
Confermato anche quest’anno il prezzo del biglietto d’ingresso a € 10,00,
come quello per i bambini, a € 2,50.
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MODA
di BARBARA ODETTO
(foto Archivio Stilisti)
Mescolare ovvero mash up: è questa la parola d’ordine della
moda primaverile targata 2015. Ecco allora che accanto alle
nuances pastello fanno capolino i toni flou, la tinta unita si
alterna alle stampe floreali e geometriche, i tessuti più classici sono affiancati da texture tagliate a laser e lo stile bon
ton gioca con quello Seventy. Per la serie… W la libertà!
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MODA
Look evergreen
La donna Gant vive la bella stagione con gusto classico e raffinato, sceglie capi basici ed eleganti che non
la fanno mai apparire fuori luogo o sotto tono e predilige colori che trascendono la moda come il bianco,
il blu, il rosso o il beige. Lo stile e la filosofia di questo
brand Made in U.S. dimostra ancora
una volta di essere inconfondibile e
inimitabile. Per questo piace a chi
non segue le tendenze, ma le crea, e
a chi sceglie uno stile fatto di dettagli unici e inconfondibili. I capi sono
basici e spaziano dai panta palazzo
ai pantaloni più slim, dall’intramontabile camicia bianca alle giacche che
segnano il punto vita fino ad arrivare
ai mini dress dal twist grintoso e chic.
Per un look che mescola con equilibrio e sapienza elementi dal richiamo navy ad altri dallo stile bon ton
e che fanno apparire la donna Gant
perfetta in qualunque momento della
giornata.
GANT
>>> www.gant.com
CAFÉ
NOIR
CENERENTOLA 2015
Ce lo hanno insegnato le mamme con la fiaba di Cenerentola:
una scarpa può cambiare la vita. Se poi la chaussure in questione
è firmata Cafè Noir, oltre alla vita cambia anche il look.
I modelli proposti per la bella stagione sono, come sempre, tanti e tutti di grande appeal. Si va dalla ballerina ultra flat e molto lady like – declinata nei
classici bianco, nero e beige – alla scarpa
più sporty passando per le zeppe e per
i sandali dalle altezze vertiginose, ma
sempre pratici e confortevoli.
Perché oggi, si sa, Cenerentola va
di fretta e non può permettersi di
perdere la scarpina.
>>> www.cafenoir.it
marzo 2015 | Plus Magazine | MODA
39
MODA
SPLENDIDA SPLENDENTE
Tornano i primi caldi e anche nella moda
torna la voglia di luce. Perché non scegliere quindi un gioiello capace di regalare fascino e luminosità? Quelli realizzati
da Dada Arrigoni sono preziosi ed eclettici, originali e femminili, ricercati e mai banali
proprio come le donne alle quali si ispira la creatrice
che è anche il direttore artistico delle collezioni. Le
sue creazioni hanno uno stile che piace alle signore di tutto il mondo perché unisce design e gusto
estetico.
Il risultato? I cuff earring e gli anelli in oro e diamanti
proposti sia da falange sia da indice della linea Ivy,
dalle forme morbide e sinuose e dal mood contemporaneo, gli orecchini pendenti e l’anello Tresor
in oro rosa brunito e diamanti multicolor, per un
look chic e ricercato, oppure l’anello della gamma
Lounge in oro rosa rodiato nero e diamanti brown
dall’eleganza contemporanea, per citarne solo alcuni. La qualità del brand è tale che nel 2013 ha ottenuto la certificazione di tracciabilità del Made in
Italy da parte del Comitato di Certificazione TF di
Unionfiliere per la “gioielleria esclusiva”.
Un motivo in più per convincere i mariti a farsi regalare un gioiello firmato Dada Arrigoni.
>>> www.dadarrigoni.com
40
MODA
PASTELLI E SPORT
Dolce e grintosa: si potrebbe riassumere così la collezione primavera-estate firmata dalla stilista torinese
Cristina Tardito alias Kristina Ti. Dalle gonne a corolla,
vero must di stagione, alle magliette in versione mini passando per i maxi dress dalle linee morbide e sinuose e per i
pantaloni ampi ed eleganti, i toni pastello dominano incontrastati e
regalano un’allure bon ton agli outfit. A contrasto, accanto a queste
nuance golose e delicate, fanno capolino colori decisi come il marrone, il nero, l’oro e i tessuti metallizzati che disegnano la silhouette
di una donna sporty e decisa, glam e contemporanea. Tra i tessuti
non mancano il neoprene, la seta, il tulle, il cuoio, il piquet e
la rete, che insieme alle visiere del mondo del golf e
del tennis, rievocano le divise sportive. Last but not
least, le zeppe che strizzano l’occhio agli anni
Settanta. Per un viaggio nel mondo dei ricordi
in versione stylish.
>>> www.kristinati.it
marzo 2015 | Plus Magazine | MODA
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MODA
ELEGANZA REGALE
Chi lo dice che l’uomo non segue la moda? Da anni ormai il
sesso forte gioca con il proprio
look esattamente come la donna. Anzi,
pone un’attenzione maggiore nei dettagli e
ricerca capi che uniscano qualità ed eleganza.
Il lui che sceglie Daks, ad esempio, ama quell’inimitabile stile British
che dal 1894 distingue il brand e che per la primavera punta su trench
dai colori importanti, blazer dal taglio sartoriale proposti sia nei toni
più classici sia in quelli più grintosi, completi dalle linee asciutte ed
eleganti e ancora pullover dalle stampe divertenti e originali. Il tutto,
naturalmente, accompagnato dalla qualità indiscussa dei filati e dalla
rigorosa attenzione al particolare. Plus che fanno di Daks uno dei fornitori ufficiali della Real Casa Britannica.
>>> www.daks.com
42
MODA
AR
M
L
O
C
MIAMI STYLE
Colore e fantasia sono i cardini della collezione Colmar
Originals che si ispira alle
vacanze in Florida e alla vivace vegetazione tropicale.
Palme, fiori ed ibiscus fanno
capolino nella capsule Research dedicata all’uomo che presenta sia
giacche con stampa floreale su tessuto chambray con maniche e cappuccio in nylon sia due giacche in pelle: una nella versione biker, con
spalloni imbottiti, e una in un modello reversibile per un utilizzo più
cittadino.
I gialli e i turchesi dominano incontrastati per regalare luce ad un look
easy to wear, perfetto per chi ama vestire casual senza tuttavia trascurare i particolari. Pratiche e trendy, le proposte uomo firmate Colmar
sono un omaggio alla vita, alla gioia e alla natura. Perché anche il sesso
forte ha voglia di sorridere.
>>> www.colmar.it
marzo 2015 | Plus Magazine | MODA
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plus magazine cinema
BLACK OR WHITE
FOCUS - NIENTE È COME
SEMBRA
CENERENTOLA
CAKE
Regia: Glenn Ficarra, John
Requa
Data uscita: 05/03/2015
Regia: Kenneth Branagh
Regia: Daniel Barnz
Data uscita: 12/03/2015
Data uscita: 26/03/2015
Cast: Kevin Costner, Octavia
Spencer, Jennifer Ehle, Andre
Holland, Bill Burr, etc.
Cast: Will Smith, Margot
Robbie, Rodrigo Santoro, B.D.
Wong, Gerald McRaney, Robert Taylor, Adrian Martinez,
etc.
Cast: Cate Blanchett, Richard
Madden, Lily James, Sophie
McShera, Helena Bonham
Carter, etc.
Cast: Jennifer Aniston, Anna
Kendrick, Britt Robertson,
San
Worthington, Lucy
Punch, etc.
Trama: La figlia di Elliott
Anderson perde la vita dando alla luce una bambina,
Eloise. Il nonno decide di
prendersi cura della nipote
perché il padre è un tossicodipendente che lui considera in parte responsabile
della morte di sua figlia.
Quando la nonna paterna di
Eloise, Rowena, si presenta
rivendicando il diritto del
figlio di crescere la bambina, il mondo di Elliott va in
pezzi e si trova coinvolto in
una dura battaglia legale
per la custodia della nipote.
La famiglia paterna della
bambina è afroamericana:
dunque l’avvocato di Rowena cercherà di inquadrare la
situazione come il sopruso
di un vecchio ricco e bianco
contro un giovane povero e
nero.
Trama: In Focus, Will Smith
interpreta un esperto truffatore coinvolto sentimentalmente con un’attraente
novizia del settore alle prime armi (Margot Robbie).
Il rapporto però è destinato
a fallire di fronte al troppo
coinvolgimento della ragazza. Ma il destino ha in serbo
delle sorprese... Tre anni più
tardi, inaspettatamente si
rivedono a Buenos Aires.
A complicare ulteriormente
le cose, si ritrovano entrambi a pianificare una truffa
– singolarmente, eppure in
modo ugualmente complicato – ai danni dello stesso
miliardario nonché proprietario di un team internazionale di auto da corsa (Rodrigo Santoro).
Trama: Il nuovo film Disney Cenerentola racconta
le vicende di una giovane
ragazza (Lily James) figlia di
un mercante. Dopo la morte
di sua madre, suo padre si
risposa e lei, per dimostrargli il suo affetto, accoglie in
casa la matrigna (Cate Blanchett) e le sue figlie, Anastasia e Genoveffa. Ma quando
improvvisamente suo padre
muore, Cenerentola si ritrova alla mercé di tre donne
gelose e malvage. Relegata
alla stregua di una serva,
Cenerentola potrebbe facilmente perdere ogni speranza. Invece, nonostante le
crudeltà di cui è vittima, desidera solo onorare le parole
pronunciate da sua madre
sul letto di morte, che le raccomandava di “avere coraggio ed essere gentile”.
Trama: Claire Simmons
soffre. Il suo dolore fisico è
evidente dalle cicatrici che
segnano il suo corpo e dal
modo in cui si trascina in
giro. Non è brava nemmeno
a nascondere il suo dolore
interno, che deriva dalle sue
emozioni. È stata allontanata da suo marito, dai suoi
amici; anche il suo gruppo
di supporto sul dolore cronico l’ha buttata fuori. L’unica persona rimasta nella
sua solitaria esistenza è la
sua badante e domestica,
Silvana, che poco sopporta
il bisogno di liquori e pillole
del suo capo. Ma il suicidio
di Nina, uno dei membri del
gruppo di supporto, fa giungere in lei una nuova ossessione.
Regia: Mike Binder
Data uscita: 04/03/2015
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film
primavera
recensioni
LA RUGA DEL CRETINO
di Andrea Vitali
e Massimo Picozzi
libri
QUOTA 1222
di Anne Holt
plus magazine letture
REVIVAL
di Stephen King
SE MI VUOI BENE
di Fausto Brizzi
Ogni tanto Birce si perde
via e fa cose strane. Chi la
vuole una ragazza così? C’è
però una devota che è intenzionata a fare del bene,
aiutando una giovane senza futuro. Per Birce sarebbe
un’occasione, perché la vita
non le riserva un destino
La regina del giallo nordico
ci consegna l’ottavo titolo
della serie dedicata alla poliziotta Hanne Wilhelmsen.
Nel corso di una violentissima tempesta di neve il treno da Oslo a Bergen deraglia
sui binari ghiacciati tra le
Alpi norvegesi. I passegge-
Revival è il 58esimo romanzo della lunga carriera di
Stephen King, che con un
ritmo impressionante riesce
a comporre più di un libro
all’anno. La trama è come
sempre avvincente ed intrigante. Charles Jacobs arriva,
insieme a moglie e figlio, in
Dopo Cento giorni di felicità
Fausto Brizzi torna con una
commedia capace di commuoverci e di farci sorridere.
E con un protagonista tenero e maldestro che tutti, in
fondo, vorremmo per amico.
Esiste una sottile ma fondamentale differenza tra “vo-
roseo. Come a quella fioraia di Torino massacrata per
strada. Il suo corpo è ora
nella sala anatomica dell’università torinese, dove il
Dottor Ottolenghi, assistente dell’alienista Cesare Lombroso, rinviene in una tasca
un biglietto con incomprensibili segni matematici.
Lo stesso Lombroso aveva
ricevuto un analogo foglietto. Che l’assassino abbia
messo anche lui nel mirino? Per trovare la soluzione
Lombroso vorrebbe affidarsi allo spiritismo. Per quanto a praticarlo siano persone
fuori dall’ordinario. Un po’
come la Birce... Ne La ruga
del cretino, Vitali, insieme
al criminologo Massimo Picozzi, porta le lancette del
tempo all’epoca degli albori della psichiatria e della
nascente criminologia moderna.
ri, soccorsi e tratti in salvo,
trovano rifugio in un vicino
hotel, a quota 1222 metri. Tra
di loro, per caso, c’è anche
l’ex detective della polizia
di Oslo Hanne Wilhelmsen,
ormai in pensione e sempre
più burbera, adesso che è
costretta sulla sedia a rotelle, dopo che un proiettile
l’ha ferita alla spina dorsale. Ora vive una vita ritirata,
ai limiti della misantropia,
da cui ha escluso vecchi
amici ed ex colleghi. Sebbene con la polizia e le indagini abbia chiuso da tempo,
quando nell’albergo viene
rinvenuto il cadavere di un
uomo ucciso, non può che
rimettersi silenziosamente
al lavoro.
una cittadina del New England come nuovo pastore.
Giovane e appassionato, il
reverendo conquista i suoi
parrocchiani, e in particolare
il piccolo Jamie, al quale insegna le meraviglie dell’elettricità. La routine del piccolo paese viene sconvolta dopo che
una tragedia gli porta via la
famiglia, la fede di Jacobs vacilla e lui viene allontanato
dalla città. Jamie lo incontrerà di nuovo, trent’anni dopo.
Insieme a tutti i suoi demoni.
Questo incontro avrà conseguenze profonde per entrambi gli uomini, il legame
che si viene a creare tra i due
diventa quasi un patto diabolico.
ler bene” e “fare del bene”.
Purtroppo Diego Anastasi se
ne accorge soltanto quando
ha già quarantasei anni, un
matrimonio alle spalle e una
depressione nuova di zecca
in corso. Scopre infatti che
tutte le persone che ama non
hanno tempo per lui e per le
sue paure. E capisce che nemmeno lui si è mai davvero occupato di loro. Nel tentativo
di uscire dalla palude emotiva in cui è precipitato decide quindi di adoperarsi in
modo attivo per i suoi cari. Il
risultato è inevitabile: con la
precisione di un cecchino distrugge l’esistenza di ognuno di loro. O forse no.
marzo 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI
45
plus magazine fumetti e cartoons
di Salvatore Taormina (il Tao)
f&c
mancano interviste ad autori della vecchia e nuova generazione come Facciolo
e Palumbo, ma quel che più colpisce è il
modo di rapportarsi e interagire con il
lettore all’interno dei vari articoli. Imperdibile.
DIABOLIKANDO nº 0/1
Andrea Agati
Distribuita dal Diabolik Club
Brossurato € 10,00
Piccola ma preziosa rivista d’autore, quella curata da Andrea Agati, sicuramente
tra i maggiori esperti del personaggio a
livello internazionale. Andrea racconta
e si racconta intrecciando preziose ricerche storiche e testimonianze d’eccezione.
Se nel numero zero colpisce la precisa
ricerca della possibile tiratura del primo
numero di Diabolik, nel numero uno
viene evidenziata la sua grande competenza nel raccontare la storia della Casa
Editrice Astorina nei primi anni 60’. Non
u Appuntamenti
Cosenza Comics - 27/29 marzo 2015
Città dei Ragazzi - Via Panebianco
Nuova mostra per i ragazzi del Sud, punto d’incontro per cosplayer e appassionati di giochi di
ruolo. Previsti anche incontri con autori.
Romics - 9/12 aprile 2015
Nuova Fiera di Roma - Via Portuense
Vero e proprio festival del fumetto e dell’animazione, centro d’incontro per famiglie e appassionati. Edizione primaverile.
Torino Comics - 17/19 aprile 2015
Torino Lingotto - Padiglione 3 (Via Nizza)
Una mostra principalmente dedicata a tutti
gli amanti del fumetto e dei giochi di ruolo che
godono di ampi spazi a loro dedicati. Presenti
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LA LEGGENDA DI TEX
Il West di Gianluigi Bonelli
e Aurelio Galleppini
Wow spazio Fumetto
Brossurato € 6,00
In fumetteria
Si è svolta dal 4 ottobre 2014 al 18 gennaio
2015 presso il Wow, il Museo del Fumetto di Milano, la più bella mostra dedicata
anche piccole medie Case Editrici indipendenti e
rivenditori di alto antiquariato. Davvero per tutta la famiglia.
Godega Fumetti - 25 e 26 aprile 2015
Area Fiera - Via Roma 75, Godega di S. Urbano (Tv)
Collezionismo cartaceo, mostre, incontri con gli
autori, proiezioni e cosplay contest; curata con
professionalità e maestria, questa nuova realtà
fieristica costituisce un imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati del nord-est e
non solo. Consigliata.
Reggio Emilia Comics - 23 maggio 2015
Centro fieristico Mancasale - Via Filangieri 15
La Fiera “Principe” per il collezionismo d’alto
antiquariato. Previsti incontri con gli autori ed è
da sottolineare la presenza delle principali Case
Editrici del settore. Irrinunciabile!
primavera
al Ranger più longevo della storia: Tex
Willer. Grazie alla collaborazione con la
famiglia Galleppini e con Sergio Bonelli
Editore, sono state esposte per la prima
volta oltre 200 copertine originali di Aurelio Galleppini (in arte Galep) e preziosi
documenti originali come ad esempio
una sceneggiatura illustrata di Gian Luigi Bonelli. Ne è scaturito un favoloso catalogo curato ed editato dal museo stesso
raffigurante le principali opere esposte
che non possono non far sognare gli appassionati di Tex.
CRONACA DI TOPOLINIA nº 15
Autori vari
Associazione Gli amici del Fumetto
Spillato € 16,00
In libreria e fumetteria
La rivista contiene all’interno numerosi
articoli di grandi esperti del fumetto italiano (e non solo) come Giorgio Rizzi che
parla della collana “Un uomo un’avventura”, Renato Rattazzi che disquisisce sulla collana “La Storia del West”, Domenico
Morgese che parla delle storie del Comandante Mark uscite in Francia, Marco Candellone che cura la rubrica “Consigli per
gli acquisti”, Pasquale Vaglica che ci parla
degli albi fuori serie di Diabolik etc. Questo numero è inoltre impreziosito da una
splendida cover firmata da Elena Mirulla
autrice di grande successo con la collana
“Sexy Tales” che rivede le fiabe in chiave
umoristica e ironica.
recensioni
mostre
plus magazine arte, scienza
e costume
pittura di Matisse: un Oriente che, con i
suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori,
suggerisce uno spazio più vasto, un vero
spazio plastico e offre un nuovo respiro
alle sue composizioni, liberandolo dalle
costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della “somiglianza” per
aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa
fondata sull’idea di superficie pura.
IL CIBO NELL’ARTE
Capolavori dei Grandi Maestri
dal Seicento a Warhol
Fino al 14 giugno 2015
Strettamente legata al tema dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per
la Vita”, la mostra è la più importante
esposizione dedicata al cibo nell’arte
mai organizzata finora in Italia. Palazzo
Martinengo ospiterà una prestigiosa selezione di oltre 100 dipinti di altissima
qualità, che coprono un arco temporale
di oltre quattro secoli, per offrire al pubblico l’occasione unica ed irripetibile di
compiere un emozionante viaggio alla
presenta opere che uniscono la suggestione del simbolo e la libertà visionaria
e utopistica dell’ideale, facendo compiere al visitatore un percorso teso tra scoperte di un’arte esclusiva e misteriosa e
la rappresentazione drammatica e cruda, talvolta sommessa, della follia della
guerra.
Roma - Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio 16
06 39967500
www.scuderiequirinale.it
Rovigo - Palazzo Roverella
Via Giuseppe Laurenti 8/10
0425 460093
www.palazzoroverella.com
scoperta della rappresentazione del cibo
e degli alimenti nelle varie epoche storiche. Sala dopo sala il visitatore scoprirà
così che i pittori attivi tra XVII e XIX secolo amavano dipingere i cibi e i piatti
tipici delle loro terre d’origine, ed incontrerà in talune opere pietanze ed alimenti oggi completamente scomparsi.
DA KIRCHNER A NOLDE
Espressionismo tedesco
Fino al 12 luglio 2015
Brescia - Palazzo Martinengo
Via dei Musei 30
339 8384933
www.mostraciboarte.it
IL DEMONE DELLA MODERNITÀ
Pittori visionari all’alba del secolo breve
Fino al 14 giugno 2015
L’irrompere della modernità nel mondo
tardo Ottocentesco e il suo sfociare nei
primi tre decenni del Novecento sono il
soggetto di “Il demone della modernità.
Pittori visionari all’alba del secolo breve”,
una mostra dalle forti emozioni, che accosta vitalismi sfrenati e ambigui, eterei
straniamenti, incubi e sogni. Una mostra insolita e forse unica che descrive
una modernità che si muove tra inquieto e ineffabile, tra conscio e inconscio.
Assieme ad alcune irrinunciabili icone
dell’universo simbolista, l’esposizione
MATISSE
Arabesque
Fino al 21 giugno 2015
Matisse scriveva: “La preziosità o gli
arabeschi non sovraccaricano mai i
miei disegni, perché quei preziosismi e
quegli arabeschi fanno parte della mia
orchestrazione del quadro”. Curata da
Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi
Labrusse e Olivier Berggruen, “Matisse.
Arabesque” vuole restituire un’idea delle suggestioni che l’Oriente ebbe nella
La mostra si focalizza sull’intensità dei
colori che caratterizzano le opere del
gruppo di artisti Die Brücke, affiancate
da quelle dei Fauves francesi, del Futurismo italiano e di Der Blaue Reiter di Monaco di Baviera. Con la nascita del gruppo Die Brücke si posero le fondamenta
per un movimento straordinario che
segnò la storia dell’arte e prese il nome
di Espressionismo. In mostra oltre 150
opere tra dipinti, stampe e disegni, tutti
provenienti dal Museo berlinese a documentare una rivoluzione artistica nata
in quel fermento che condurrà l’Europa
alla Prima Guerra Mondiale. La mostra
è organizzata da Genova Palazzo Ducale
Fondazione per la Cultura in collaborazione con il Brücke-Museum di Berlino e
prodotta da MondoMostre Skira.
Genova - Palazzo Ducale
Piazza Matteotti 9
010 9280010
www.palazzoducale.genova.it
marzo 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI
47
plus magazine musica
musica
primavera
West, Diplo, Billboard, Dahi, Blood Diamonds e dalla stessa Madonna. La star,
dopo che a dicembre gli hackers hanno
messo illegalmente online i demo del
suo prossimo album Rebel heart, è stata costretta a pubblicare su iTunes sei
brani che entreranno a far parte della
setlist definitiva. “Dietro questa storia
c’è qualcuno interessato a perpetrare
atti di terrorismo ai miei danni. È come
se qualcuno entrasse in casa e ti rubasse un quadro” ha dichiarato Madonna,
amareggiata per il furto di ben 28 suoi
brani inediti.
Lorenzo Jovanotti
LORENZO 2015 CC
L’album Lorenzo 2015 cc, formato da 30
brani inediti, uscirà il 24 febbraio. Un
lavoro che sembra aver portato a Jovanotti un entusiasmo nuovo, che potrebbe dare nuovo slancio alla sua carriera: “Sento il disco respirare, lo sento, ce
l’ho fatta. È un disco nuovo, bellissimo,
una bomba. È il mio disco più bello ed
importante, mi ha fatto impazzire, l’ho
inseguito, desiderato, sofferto ma adesso è qui. È il disco su cui ho sputato più
sangue in assoluto, è stata una specie di
incontro di boxe”. Il disco arriva a quatcontemporanea e internazionale. Negli
anni i ragazzi hanno ottenuto uno strabiliante successo all’estero, conquistando le classifiche di mezzo mondo grazie
alle reinterpretazioni di brani cult della
musica italiana, napoletana e internazionale. I tre sono stati anche protagonisti del Concerto di Natale, tenutosi
al Senato e trasmesso in diretta su Rai1
domenica 21 dicembre 2014. Dopo i successi internazionali sono intenzionati a
fare breccia nel cuore del pubblico italiano.
tro anni di distanza dall’uscita del suo
ultimo album inedito Ora: “Sono racchiusi due anni di vita, mesi di studio e
di registrazioni in questo lavoro. Ho tra
le mani un disco pieno di vita. Ogni pezzo di questo disco è potenzialmente un
singolo, in qualche modo ricorda una serie televisiva in cui ogni puntata è fondamentale e non c’è mai l’occasione per
abbassare l’attenzione”.
Il Volo
SANREMO GRANDE AMORE
Il Volo, il gruppo formato dai tre giovani
tenori Piero Barone, Ignazio Boschetto
e Gianluca Ginoble lanciato da Ti lascio
una canzone nel 2009, sta per rilanciarsi sul mercato italiano in grande stile. Il
trio parteciperà al Festival di Sanremo
2015 con il brano Grande amore, contenuto nel nuovo progetto discografico,
Sanremo Grande Amore. Il nuovo album uscirà il 17 febbraio e raccoglierà
celebri brani della storia del Festival
ai quali Il Volo ha donato una veste
nuova, reinterpretandoli in chiave più
48
Madonna
REBEL HEART
Rebel heart, in uscita il 10 marzo, per
l’etichetta Interscope sarà formato da
diciannove brani. Il disco, il tredicesimo
della straordinaria carriera di Madonna, è l’ideale proseguimento, quanto
a sonorità e a tematiche, di MDNA del
2012. Per realizzare Rebel heart è stata
chiamata a raccolta una squadra all
star di produttori, formata da Kanye
Ringo Starr
POSTCARDS FROM PARADISE
Universal Music ha annunciato per il
prossimo 31 marzo la pubblicazione di
Postcards From Paradise, diciottesimo
album in studio di Ringo Starr che comprende 11 nuove tracce e contiene per la
prima volta un brano composto e registrato da Ringo insieme all’attuale formazione della All Starr Band che vede
tra le proprie fila Steve Lukather, Todd
Rundgren, Gregg Rolie, Richard Page,
Wally Palmer e Gregg Bissonette.
Postcards From Paradise è stato prodotto dallo stesso Ringo Starr che lo ha
registrato nel suo personale studio di
registrazione della sua abitazione di Los
Angeles avvalendosi della collaborazione di amici e familiari. Come spesso Ringo ripete: “Se sto registrando e tu sei in
città e passi da qui, stai andando a finire
nel disco!”. L’album vanta la presenza di
artisti quali Joe Walsh, Benmont Tench,
Dave Stewart, Ann Marie Simpson, Richard Marx, Amy Keys, Peter Frampton,
Nathan East e Glen Ballard.
recensioni
teatro
plus magazine teatro
TEATRO LA FENICE - Venezia
La Traviata
Date: 21, 25, 27 e 29 marzo 2015
Turandot, titolo amatissimo dal pubblico, annunciando alcune linee portanti
del suo programma musicale: attenzione all’opera italiana e in particolare
a Puccini, valorizzazione della musica
contemporanea, scelta di regie moderne
ma rispettose delle volontà d’autore.
Quest’opera teatrale rientra all’interno
del Progetto Expo Traviata. Il regista
Canadese, Robert Carsen, realizzerà
una versione appositamente rivista per
l’Esposizione Universale di Milano 2015.
La Traviata, simbolo del Teatro La Fenice che le diede i natali il 6 marzo 1853, è
un’opera in tre atti di Verdi su libretto
di Francesco Maria Piave ed è basata su
La signora delle camelie, opera teatrale
basata sull’omonimo libro di Alexandre
TEATRO MASSIMO - Palermo
Un ballo in maschera
Date: dal 19 al 27 maggio 2015
Un re s’innamora della moglie del suo
migliore amico. Passione, gelosia, main Italia e in Europa, di nomi prestigiosi, amati dal pubblico, di fama internazionale. Direttori, registi, cantanti che
hanno fatto, e fanno, la storia dell’interpretazione e della messa in scena.
TEATRO ALLA SCALA - Milano
Turandot
Date: 5, 8, 12, 15, 17, 20 e 23 maggio 2015
Nei sei mesi di Expo, per la prima volta nella sua storia, la Scala sarà aperta
Dumas (figlio). Sarà proposta nell’allestimento, in abiti contemporanei, di
Robert Carsen. ll capolavoro verdiano
sarà diretto da Stefano Rabaglia, con
un cast formato da Francesca Dotto nel
ruolo di Violetta, Matteo Lippi in quello
di Alfredo e Simone Piazzola in quello
di Germont.
gia e morte. L’opera viene presentata
nello storico allestimento realizzato per
il Teatro Regio di Parma da Pier Luigi Samaritani, autore di alcuni raffinati allestimenti ancora in repertorio nei teatri
di tutto il mondo, celebri per la forza
espressiva basata su un’iconografia tradizionale. Il regista Massimo Gasparon
è fra gli artisti che in questi anni stanno lavorando molto sulle capacità di
rinnovamento della tradizione teatrale
italiana, riqualificando il valore della
produzione artigiana e le competenze
interne dei teatri.
TEATRO COSTANZI - Roma
Lucia di Lammermoor
Date: 31 marzo, 2, 4, 8, 10 e 12 aprile 2015
Luca Ronconi, regista che non smette mai di meravigliare ed esaltare ad
ogni suo spettacolo, con la direzione di
Roberto Abbado, porterà in scena, nel
mese di marzo, Lucia di Lammermoor
di Gaetano Donizetti. Il capolavoro del
belcanto, la radice del grande romanticismo italiano d’opera, sarà interpretato da Jessica Pratt, cantante dalla voce
che perfettamente si adatta ai colori e
alla “follia” romantica della protagonista. Accanto a lei il tenore Stefano Secco. Quest’opera va ad aggiungersi a un
cartellone ricco, che ha pochi confronti
ininterrottamente dal 1° maggio al 31
ottobre. Un programma con oltre centotrenta spettacoli per accompagnare
Expo Milano 2015: opera, balletto, concerti, esibizioni dedicate ai bambini e
alle famiglie. Il palinsesto internazionale è una celebrazione dell’Italia e dei suoi
compositori. Riccardo Chailly, nuovo Direttore Principale del Teatro e interprete
di riferimento del melodramma di Puccini, inaugura il periodo dell’Expo con la
marzo 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI
49
MAPPAMONDO
GIOR
di BARBARA OGGERO
48
50
La bellezza
svelata
MAPPAMONDO
La Strada dei Re è antica di 5000 anni e porta da Amman,
capitale della Giordania, a Petra.
ORDANIA
Stretta tra paesi politicamente caldi,
con drammatici conflitti cruenti in atto,
e con uno sbocco risicato sugli splendidi
fondali del Mar Rosso, la Giordania è situata nella regione dell’antica Mezzaluna fertile, che si estendeva dall’Egitto alla Mesopotamia, ed è considerata
la Culla della civiltà. Nome rigoglioso
che tanto stona però con l’attuale condizione del suo territorio, in gran parte
desertico, e lascia che sia l’immaginazione, supportata dai libri di storia, a ricreare l’idea di paradiso in terra.
acconti biblici, bellezze naturali, figure storiche
come Saladino e Lawrence d’Arabia: la Giordania
offre itinerari diversi a seconda degli interessi e delle suggestioni ricercate, ed è una meta affascinante che potrebbe attrarre molti più turisti, ma è fortemente penalizzata dalla
situazione contingente degli Stati confinanti, e dal timore dei
viaggiatori di non trovarsi al sicuro. Invece è un paese tranquillo e molto ospitale, dove le persone accolgono i forestieri con
cordialità. Non sarà difficile, com’è capitato a me, essere invitata
ad assaggiare il pane appena sfornato in una panetteria sulla
strada, o vedersi cedere un taxi per recuperare l’orientamento
perduto nelle ingarbugliate vie di Amman, la capitale.
Seppur con un’estensione geografica di dimensioni limitate
(92 km² circa), il paese mediorientale è comunque in grado di
suggerire molti spunti e stimoli, sicuro di non lasciare deluso
chiunque vi si approcci. Partiamo allora per un viaggio “on the
road”, lungo la Strada dei Re che attraversa la Giordania da nord
marzo 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
51
MAPPAMONDO
a sud e che nel corso degli ultimi 5.000 anni ha
visto passare Nabatei, Romani, Ottomani, Inglesi.
Le sue curve e i suoi rettilinei permettono infatti
di attraversare e conoscere luoghi ricchi di storia e
di sacralità, poiché non si può ignorare che queste
terre siano state anche la Culla del Cristianesimo.
Sul suolo si trovano diversi siti riportati sulla Bibbia, dal valore più fortemente simbolico che per
la bellezza in sé: a Betania, sulle sponde del fiume
Giordano, a pochi metri dal confine con Israele, in
una piattaforma in pietra che ricorda i ghat indiani, viene evocato il Battesimo di Gesù. Dal Monte
Nebo si allunga lo sguardo fino alla Terra Promessa, che spazia dalla Valle del Giordano stesso fino
al Mar Morto e, nelle giornate limpide, giunge addirittura
a Gerusalemme, la Città Santa che Mosè vide da questa
sommità senza mai raggiungere.
Su un’altra altura, posta nel paesaggio arido, è collocata
Macheronte: la villa di dimensioni imponenti, di cui rimangono pochi resti, indicata come la casa di Erode, dove
il vento dell’altopiano soffiò sui sette veli di Salomè e il
Profeta Giovanni Battista perse la testa. Sulla strada che
costeggia il Mar Morto, rupi dalle vaghe sembianze umane raccontano la storia della moglie di Lot che, scappando
da Sodoma e Gomorra, si tramutò in pietra dopo essersi
guardata indietro.
In alto: Mosaico di epoca romana. La Giordania fu a lungo
colonia romana e i resti di quel periodo sono ancora visibili
e visitabili.
Al centro: Monte Nebo. Indicazioni sulla Terra Santa, vista
dallo stesso punto dove arrivò Mosè.
Jerash, l’antica città romana. Il tempio di Artemide.
Qui sopra: Vista su Amman, la capitale della Giordania.
52
La religione si fonde con la storia, a partire dal grande complesso urbano di Jerash di cui restano le vestigia di epoca
romana. Dalle imponenti rovine si intuisce senza sforzo la
sua antica maestosità. Preservata dal lento declino per il
sovrapporsi di granelli di sabbia, le colonne che svettano
da templi, teatri e strade raccontano una storia vecchia di
oltre 6.500 anni, quando su questa terra si formò il primo insediamento umano. Età del bronzo e del ferro, greci,
nabatei, romani, bizantini, arabi e crociati hanno lasciato
traccia del loro passaggio, costruendo o distruggendo, ma
sempre dando testimonianza ininterrotta di vita.
MAPPAMONDO
A fianco: Jerash, porticato dell’antico foro romano,
racchiuso da 56 colonne e lastricato con pietre di calcare
di finissima qualità, che dal centro alla periferia diventano
sempre più grandi.
Al centro: Il Teatro romano di Amman è il più grande
della Giordania con circa 6000 posti per gli spettatori ed è
tutt’oggi utilizzato per vari spettacoli.
In basso: Il mosaico della Terra Santa a Madaba (dentro la
chiesa di San Giorgio). Utilizzato come mappa dai pellegrini
che sostavano in questa cittadina durante il loro cammino
verso Gerusalemme.
all’estremo meridionale di una roccaforte tutt’oggi abitata, ed è separato dalle
case da un profondo fossato, quale ulteriore baluardo difensivo. Scrutando
l’orizzonte dalla sua cinta, l’occhio non trova impedimento e spazia fin dove
può: con la sua posizione dominante sulla vallata circostante non stupisce
che molti condottieri si siano affrontati e abbiano dato la vita di tanti soldati
per la sua conquista.
La religione si mescola poi con l’arte e nella chiesa greco-ortodossa di San
Giorgio, a Madaba, è stato ritrovato un prodigioso mosaico di epoca bizantina. Ribattezzato la Mappa della Terra Santa, con i suoi 94 m² di superficie
era una vera cartina consultabile che spaziava da Tyros al delta del Nilo, fino
alle sponde del Giordano.
Situata a nord-ovest della Giordania, ad alcune
decine di chilometri dalla capitale, l’antica Gerasa continua a vivere su un’altura e osserva senza
invidia la sua parte moderna. Una barriera di alte
mura difensive la separano dal mondo e si interrompono solo quando incontrano il fiume Wadi
Jerash, barriera naturale e strada commerciale.
Per poter ammirare quanto resta di questo storico collage bisogna entrare
nella chiesa: costruita a fine ‘800, tra le colonne decorate, le icone di santi, l’odore d’incenso e la luce flebile di sottili candele, si trovano ancora i principali
siti biblici sparsi tra il Medio Oriente, l’Egitto e la Palestina. Dei circa due milioni di tasselli colorati che raffiguravano animali, valli, fiumi e oltre 150 città,
solo un quarto è sopravvissuto agli incendi e all’acqua, ma è ancora chiara la
composizione di quella parte di mondo nel VI secolo. Tra tutti i nomi scritti
in greco spicca la raffigurazione di Gerusalemme, fortificata, con 21 torri e
6 porte: distante solo alcune centinaia di kilometri, l’antica città israeliana
appare molto lontana da qui, forse più oggi che allora.
In tinta con la terra stessa, sembra una naturale
propaggine e tutto il marmo e il granito che adornavano i palazzi e i templi sono solo briciole del
passato splendore. Camminando tra colonnati
e strade ancora lastricate, templi pagani e chiese
cristiano-ortodosse, piazze e resti di fontane, aleggia la gloria della colonia romana. Si stima che la
città raggiunse i ventimila abitanti nel suo periodo
d’oro, quando anche l’Imperatore Adriano vi soggiornò nel corso di uno dei suoi viaggi.
Cambiando epoca e vicende si entra nelle contese
pregne di sangue tra crociati, arabi e turchi, dove
combatté anche il feroce Saladino per il possesso
del Castello di Al-Karak e di tutte le terre circostanti. Abbarbicato sulla cima di un’altura, a oltre
900 metri sul livello del mare, il castello è situato
marzo 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
53
MAPPAMONDO
In un intreccio tra storia, arte e natura si trovano le tre meraviglie della Giordania: Petra, il Deserto del Wadi Rum e le acque del Mar Morto.
Petra è di una bellezza da consumare gli occhi e smorzare il fiato. Antica capitale dei Nabatei si raggiunge attraverso uno stretto e lungo canyon (Siq) dai
colori rosati. Totalmente in arenaria, la roccia policromatica conferisce agli
edifici diverse nuance di colori amalgamati (dal rosa pallido al rosso carne,
con frange di giallo), ma è un errore pensare che questo sito sia composto solo
dal Tesoro (o Khazneh in arabo), l’edificio funebre visto in mille fotografie e
la cui facciata scolpita su una montagna è ancora perfettamente conservata.
In alto a sinistra: Petra, il Tesoro. Il monumento simbolo
della Giordania visto dal Siq, il canyon che si percorre a piedi
per raggiungerlo.
In alto a destra: Petra, mosaico bizantino: pavimento di
una chiesa del V secolo d.C.
Qui sopra: Petra, le sfumature della pietra.
54
Petra è molto di più: è una vera città di cui sono rimaste solo le tombe e per
poterla esplorare davvero sono necessari almeno due giorni interi. Si sviluppa
infatti su tre livelli verticali, dove il più basso è attualmente sommerso da un
alto strato di terra e lo stadio intermedio si apre su una vallata assolata dove
compaiono altre strutture, meno emozionanti ma ugualmente belle, oltre al
teatro in stile romano; infine il livello superiore, su cui si erge il Monastero
di Ad-Deir raggiungibile con una salita su sentieri rocciosi, da cui si gode un
paesaggio sbalorditivo sulla vallata sottostante.
Il Wadi Rum, detto il “deserto rosa” per il colore della sua sabbia nelle giornate limpide, è ricordato soprattutto grazie a Lawrence d’Arabia che vi trascorse
diverso tempo durante la rivolta araba del 1917. Il paesaggio non è composto
dalle classiche dune, ma da montagne che sgorgano dalla sabbia e svettano
verso il cielo, creando effetti scenici di grande impatto fotografico. Vale la
pena fermarsi qualche giorno, negli accampamenti in stile beduino, funzio-
MAPPAMONDO
A fianco: Deserto del Wadi Rum. Petroglifi del IV secolo a. C.
Al centro: Wadi Rum, detto il deserto rosa per il colore della
sua sabbia.
Qui sotto: Bandiera della Giordania. I colori delle bande
orizzontali rappresentano i califfati, mentre il triangolo
rosso indica la dinastia hashemita e la Rivolta Araba; la
stella si riferisce ai sette versi della prima sura del Corano,
oltre all’unione dei popoli arabi.
In basso: Il Mar Morto è di fatto un lago e si trova nella
depressione più profonda della terra, a circa 415 metri sotto
il livello del mare e il divario continua ad aumentare.
nali e accoglienti, per coglierne l’essenza, addentrarsi nelle zone più remote, scoprire le pitture rupestri e ascoltarne la voce più profonda sotto un
cielo colmo di stelle.
Il Mar Morto è in realtà un grande lago situato
nella depressione più bassa della Terra (meno 415
metri sul livello del mare). Le sue acque vengono
usate per la produzione di cloruro di potassio, oltre che per l’estrazione di bromo e magnesio, perciò il suo livello si sta abbassando, e i sali e i fanghi
vengono anche usati e venduti come prodotti di
bellezza e curativi. Numerose SPA si alternano alle
industrie situate sulle sue sponde ed è divertente
indossare il costume da bagno e improvvisare una nuotata in sospensione,
quasi fosse in assenza di gravità.
Questa è la Giordania e se può sembrare ancora poco, c’è il suo popolo a rendere il viaggio più piacevole: la sua squisita ospitalità senza alcun apparente
secondo fine, se non quello di far conoscere il proprio paese per far raccontare poi quanto sia bella la loro terra.
marzo 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO
55
CONVENZIONI
Convenzioni nazionali
56
AVIS AUTONOLEGGIO
(in fase di rinnovo per l’anno 2015)
Noleggio veicoli con le migliori tariffe
per ogni esigenza di viaggio:
Per gli associati FABI:
• sconto fino al 10% sulla Tariffa
Giornaliera, Weekend, Settimanale
Standard Italia e Standard Estero.
Per accedere alla convenzione:
– collegarsi al sito
www.avisautonoleggio.it
– contattare il Centro Prenotazione
Avis al numero 199100133, soggetto a tariffazione specifica;
– recarsi presso gli uffici di noleggio
Avis.
• riduzione dell’8% sulle quote pubblicate da catalogo, cumulabile con
tutte le offerte da catalogo in vigore
al momento della prenotazione, valida per le prenotazioni di pacchetti
viaggio relativamente ai servizi turistici offerti da Viaggidea e Karambola (consultabili anche sui siti:
www.viaggidea.it
www.karambola.it);
• ulteriore riduzione del 5% per le prenotazioni effettuate con la promozione Last Minute.
Per informazioni e prenotazioni:
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tel. 011 19690202
[email protected]
– presso tutte le agenzie di viaggio in
Italia, il cui elenco è visibile su
www.alpitour.it/trova_agenzie.asp
Il codice sconto identificativo della
convenzione è visibile sulla newsletter
presente su www.associatiallafabi.it
ALPITOURWORLD
(in fase di rinnovo per l’anno 2015)
Gruppo leader in Italia per i viaggi organizzati.
Per gli associati FABI:
• riduzione del 12% sulle quote pubblicate da catalogo, cumulabile con
tutte le offerte da catalogo in vigore
al momento della prenotazione, valida per le prenotazioni di pacchetti
viaggio relativamente ai servizi turistici offerti da Alpitour, Francorosso
e Villaggi Bravo (consultabili anche
sui siti: www.alpitour.it
www.francorosso.it
www.villaggibravo.it);
• riduzione del 10% sulle quote di
eventuali soli servizi a terra (esempio solo soggiorno senza il volo) cumulabile con tutte le offerte da catalogo e pacchetti con voli di linea
pubblicati sui cataloghi Alpitour,
Francorosso e Villaggi Bravo;
ARREDAMENTI EXPO-WEB
Arredamenti Expo-Web dispone di
6.000 m2 di esposizioni affiliate site
in Brianza (Mi), e altri 2.000 m2 in Toscana in provincia di Firenze che sono
visitabili previo appuntamento. Tra i
prodotti esposti troverete arredamenti
moderni e classici, che saranno in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze. Arredamenti Expo-Web progetta e
fornisce alla clientela arredamenti costruiti da aziende di primaria importanza del settore arredo e design.
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Parco Divertimenti
Gardaland,
Mirabilandia e Acquario di Genova
Campagna per i soci FABI marzo 2015.
Anche per l’anno 2015 condizioni agevolate a favore di tutti i soci.
I biglietti hanno validità tutti i giorni
compreso il sabato e la domenica per
tutta la durata di apertura dei Parchi
nell’anno 2015. Per le modalità di richiesta rivolgersi alla sede FABI di appartenenza.
BRITISH INSTITUTES
Azienda leader nel campo dell’insegnamento della lingua inglese.
Docenti madrelingua qualificati, ampia scelta di corsi e soluzioni, storia
ed esperienza nel campo, oltre 200
sedi su tutto il territorio italiano: British Institutes è la risposta a chi cerca
un aggiornamento professionale, un
esame universitario o semplicemente
a chi vuole conoscere la lingua inglese.
Per gli associati FABI:
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• sconto del 10% sui corsi collettivi;
• sconto del 5% sui corsi individuali.
Elenco sedi British Institutes su
www.britishinstitutes.it
CINZIA ROCCA
Cinzia Rocca Retail è un’azienda leader nella vendita di abbigliamento e
accessori femminili, riconosciuta in
tutto il mondo come simbolo di eccellenza del made in Italy.
La selezione accuratissima delle fibre
tessili è la caratteristica principale del
processo produttivo dell’azienda Cinzia Rocca, una scelta che si è rivelata
CONVENZIONI
strategica non solo per la qualità della
produzione ma per vincere le sfide di
mercato.
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abbigliamento e accessori con esclusione dei prodotti in promozione o
durante il periodo dei saldi.
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Via Senato 45 (ang. Via Manzoni)
Milano tel. 0276280530
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• Cinzia Rocca Verona
Piazza delle Erbe 35 - Verona
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• Cinzia Rocca Brescia
Via Gramsci 6 – Brescia
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CONBIPEL
ABBIGLIAMENTO
Da sempre sinonimo di stile e qualità
per tutti italiani. Una grande passione
per l’abbigliamento donna, uomo e
bambino raccontata in più di 50 anni
di storia e 150 punti vendita diretti in
Italia.
Per gli associati FABI che sottoscrivono la Partnership “Con Te Card” i seguenti privilegi:
• 20% di sconto su tutti i capi Conbipel;
• saldi esclusivi;
• 30% di sconto per un acquisto entro
30 giorni dal proprio compleanno;
• promozioni dedicate.
L’elenco dei punti vendita è visibile su
www.conbipel.it
Per attivare la card scaricare e seguire
le indicazioni riportate sulla newsletter visibile su www.associatiallafabi.it
DUE RUOTE NEL VENTO
Tour Operator che si occupa di realizzare viaggi in bicicletta e trekking in
tutta Italia, Europa e in tutto il Mondo
(Tunisia, Cuba, Messico).
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bicicletta, a piedi, trekking, con gli
sci, in canoa/kayak, con i pattini a
rotelle, presenti nel catalogo cartaceo e nel sito web
www.dueruotenelvento.com
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bici+veliero in Olanda, Basilicata,
Sardegna 8 giorni, bici+houseboat
(Francia, Olanda, Italia), Corsica,
Andalusia, Cuba e Tunisia.
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 011 4372057 – fax 011 4304621
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LA TUA SORGENTE D’ACQUA CHE TI SEGUE
marzo 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI
57
CONVENZIONI
EC MALTA SCUOLA
LINGUA INGLESE
Corsi per tutti anche per tutta la famiglia: i genitori possono accompagnare
i figli e frequentare i corsi programmati per gli adulti, ma con gli stessi
orari dei ragazzi, per poter trascorrere
insieme la vacanza studio e dare l’opportunità anche ai genitori di migliorare la lingua inglese, un po’ “appannata” nelle reminiscenze scolastiche.
Informazioni sui corsi sul sito
www.ecenglish.com/Malta
Per gli associati FABI:
• scaricare la newsletter con tutti i costi convenzionati dal sito
www.associatiallafabi.it
FAXIFLORA
Spedizione fiori on-line.
Azienda leader nella trasmissione floreale in Italia e nel mondo.
Faxiflora opera da oltre vent’anni sul
mercato, avvalendosi di una propria
organizzazione di fioristi associati con
regolare contratto, distribuita su tutto
il territorio nazionale e costituita da migliaia di fioristi in grado di soddisfare
con professionalità e competenza le richieste di consegne di omaggi floreali.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% per acquisti on-line
su www.faxiflora.it nella sezione dedicata alla convenzione oppure contattando il numero verde 800 618667
- tel. 0171 694004 - [email protected]
Inoltre al raggiungimento di € 100,00
di spesa, anche con più ordini (max 3),
l’associato riceverà in regalo il libro “Le
parole dei fiori”.
La password identificativa della convenzione è visibile sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it
GOMMEUR SRL La Gommeur Srl è titolare del sito internet www.gommeur.com presso cui è
possibile acquistare pneumatici on-line
mediante un codice utente e una pas-
58
sword. Tali codici permettono di consultare i relativi prodotti, servizi, prezzi
e solo nel caso di acquisto verrà richiesta una registrazione personale al sito.
Per gli associati FABI:
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www.gommeur.com
L’associato può scegliere il pneumatico d’interesse e decidere se farselo
spedire al proprio domicilio oppure
in un centro convenzionato Gommeur (circa 800 in Italia). Il costo della spedizione è di solo € 1,00 e si può
scegliere se pagare mediante paypal,
con carta di credito, con bonifico
bancario oppure con contrassegno.
Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente su www.associatiallafabit.it
IDRONET
Idronet è in grado di offrire una vasta
gamma di prodotti di alta qualità per
il trattamento completo dell’acqua domestica e per gli uffici dove i consumi
sono elevati, tra cui: filtri per l’affinatura dell’acqua, purificatori per l’acqua
domestica microbiologicamente pura,
anticalcari magnetici, addolcitori a resine e sale. Tali prodotti dimostrano
un massimo rendimento, rispettando
la salute dell’essere umano, dell’ambiente e mettendo al centro come priorità la soddisfazione del cliente.
Per gli associati FABI:
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e sconti diversificati su altri prodotti.
Per informazioni: [email protected]
IL TUCANO
VIAGGI
Tour Operator che da oltre trent’anni
organizza viaggi d’autore culturali,
naturalistici ed etnografici, su misura
per piccoli gruppi o individuali.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% su pacchetto da nostra
programmazione “tutto compreso”;
• sconto del 10% su preventivi per
viaggi individuali su misura;
• sconto del 12% su gruppi di minimo
4 persone;
• sulle pratiche non vengono applicati
i diritti di iscrizione.
I cataloghi oggetto della convenzione
sono quelli pubblicati in forma cartacea e on-line, integrati e aggiornati sul
sito www.tucanoviaggi.com
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 011 5617061 – fax 011 515805
[email protected]
IMPERATORE TRAVEL
Tour Operator, con esperienza ventennale, in grado di proporre ogni formula di viaggio.
Oltre 1.500 soluzioni per soggiorni
classici, in alberghi 5 stelle lusso, Bed
& Breakfast, Villaggi, Residence, Ville,
Tour culturali e Vacanze tematiche,
sportive, benessere, religiose nelle
località più belle d’Italia: Campania,
Ischia e Capri, Sicilia e Isole Eolie, Lampedusa, Pantelleria e altre isole minori,
Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata,
Lazio e ora anche Nord Italia.
Per gli associati FABI:
• sconti fino al 12% sulle quote da catalogo pubblicate su www.imperatore.it
• catalogo confidenziale prezzi netti
(sconti dal 15 al 50%)
• quota individuale di gestione
pratica: adulti € 15,00 anziché
€ 30,00 - bambini 2/12 anni € 10,00
anziché € 15,00;
• assicurazione annullamento viaggio
gratuita.
Per informazioni e prenotazioni:
direttamente dall’associato telefonando al numero 081 3339550,
oppure via fax al numero 081 908486,
o via mail [email protected]
(Sig.ra Ida Restituto)
ISTITUTO
WATSON
DOTT. ENRICO ROLLA
Centro di Psicologia Cognitiva Comportamentale e Scuola di Specializza-
VACANZE FACILI IN BICICLETTA
IN ITALIA E IN EUROPA
Semplici trekking
Perchè
viaggiare con noi:
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facili e adatti a tutti, senza limiti di età;
per famiglie con bambini;
● accurata ricerca di percorsi sicuri e strade ciclabili;
● brevi gite di una giornata, weekend, tour di una o più settimane;
● viaggi individuali in libertà, viaggi di gruppo con accompagnatore;
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zione Post-Universitaria.
Oltre ai programmi di terapia individuale e di gruppo è specializzato nella
terapia online e telefonica per il trattamento di svariati disturbi.
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2007 Lavazza ha creato A Modo Mio:
qualità superiore e gusto autentico
che rendono ogni tazzina un’esperienza unica e indimenticabile.
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esperienza, per portare a casa propria
il piacere di un espresso sempre perfetto.
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MASSIMO REBECCHI BOUTIQUE
La convenzione con Virginia Srl, industria di confezioni della linea abbigliamento e accessori del gruppo
Massimo Rebecchi, prevede lo sconto
nei punti vendita Massimo Rebecchi.
Per gli associati FABI:
• sconto del 10% presso tutti i punti
vendita (negozi e outlet).
L’elenco dei punti vendita è visibile su
www.massimorebecchi.it
MONDADORI
ABBONAMENTI RIVISTE
Una delle principali società europee
nel settore editoriale, la sua mission è
di favorire la diffusione della cultura
60
e delle idee con una produzione che
tocca ogni genere e raggiunge tutti i
lettori.
Per gli associati FABI:
• sconti fino al 78% su abbonamenti
settimanali, mensili e periodici.
Per informazioni: telefonare al Servizio
Clienti 199 111999, oppure inviare una
mail a [email protected]
Per sottoscrivere gli abbonamenti
scaricare l’apposito coupon di adesione dal sito www.associatiallafabi.it
NCC ITALY
NCC Italy è un’azienda leader nei
servizi di noleggio con conducente a
Roma. NCC Italy nel corso degli anni
ha imparato a differenziarsi dai tanti
competitors grazie all’indiscutibile
qualità dei servizi offerti ed alla totale propensione alla soddisfazione del
cliente.
L’azienda offre un’ampia gamma di
servizi, che spaziano dai servizi di
trasferimento verso aeroporti, porti
e stazioni ferroviarie, servizi turistici,
servizi Business, ed eventi speciali,
quali matrimoni, meetings e fiere.
La NCC Italy propone solo auto di
recente immatricolazione, autisti professionali, cordiali e multilingua.
Per gli associati FABI:
• tariffe agevolate visibili sulla
newsletter presente sul sito
www.associatiallafabi.it
NH HOTELS
È una delle 25 maggiori catene alberghiere al mondo e una delle principali
in Europa. Gestisce circa 400 alberghi
(di cui 53 in Italia). La convezione per
gli associati FABI riguarda gli alberghi
in Italia e prevede:
• tariffe scontate visibili sulla newsletter presente sul sito
www.associatiallafabi.it
Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla medesima newsletter.
Per prenotazioni individuali:
Centro Prenotazioni: 848 390 398
[email protected]
Per prenotazioni gruppi:
Ufficio Gruppi: 800 160 199
[email protected]
&
POLIZZA AUTO
Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative
alle coperture assicurative riguardanti
autovetture, camper e moto.
Per gli associati FABI:
• RC Autovettura: sconto fino al 62%;
• ARD (incendio, furto, kasko, ecc.):
sconto fino al 40%;
• eventi naturali e atti vandalici:
sconto fino al 40%.
Per richiedere il preventivo accedere
al sito www.fabi.polizze.it “area preventivi auto e camper” e seguire le
indicazioni.
Per informazioni scrivere a:
[email protected]
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POLIZZA CASA
Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative
alle coperture assicurative riguardanti
la casa/abitazione (dimora abituale o
saltuaria) e precisamente:
• RC capo famiglia - incendio - furto.
Per richiedere un preventivo compilare la modulistica allegata alla newsletter sul sito www.associatiallafabi.it
SALMOIRAGHI & VIGANÒ
Salmoiraghi & Viganò è un marchio
leader nel panorama dell’ottica al dettaglio con 500 punti vendita in Italia.
A questa consolidata attività ha affiancato la proposta di soluzioni acustiche
personalizzate e di ultima generazione grazie alla presenza di specialisti
COS’È
LA CONVENZIONE
GOMMEUR?
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di un esclusivo servizio di acquisto pneumatici online a condizioni
davvero vantaggiose: in maniera assolutamente gratuita gli associati
alla FABI potranno ottenere la nostra card e acquistare a prezzi di
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sul mercato, frutto di accordi speciali stipulati con le case costruttrici,
che rappresenta un’occasione da non perdere assolutamente.
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dell’udito altamente qualificati.
Per gli associati FABI:
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Gli sconti non sono cumulabili con altre eventuali promozioni in corso nel
punto vendita e non sono validi su:
confezioni da 90 pz di lenti a contatto, strumentazione elettronica, lavorazioni, riparazioni e garanzie.
Sul sito www.salmoiraghievigano.it
potrete visualizzare le ultime promozioni e l’elenco dei punti vendita.
SHENKER
Shenker è un centro di eccellenza per
l’insegnamento dell’inglese in Italia.
Propone un’ampia varietà di corsi
per coprire ogni esigenza di apprendimento tra cui corsi individuali, corsi
di gruppo, corsi di Business English,
corsi per bambini e ragazzi, e preparazione agli esami internazionali.
Lo Shenker propone inoltre corsi speciali di Financial English e Legal English, appositamente studiati per il
settore bancario. Per entrambi i corsi
Shenker propone agli associati FABI la
seguente promozione: prima lezione
di prova gratuita e senza impegno e
gratis l’app “BAM!” per scaricare ogni
giorno una lezione con frasi idiomatiche e l’inglese per internet.
Inoltre per gli associati FABI:
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gli iscritti FABI e le loro famiglie.
(N.B. gli sconti non sono cumulabili
con altre promozioni stagionali).
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GROUP SRL
(in fase di rinnovo per l’anno 2015)
Simply Group Srl rappresenta la Diamond Resorts International che è specializzata in località e proprietà di vacanza con un programma basato su
punti di scambio.
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62
zione gratuitamente, per ogni iscritto
che ne faccia richiesta, un Voucher
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Costa del Sol per un minimo di due
persone pagando solo le Spese Amministrative, comprensive di Assicurazione Mondial Assistance, di € 48,00
a persona.
Per ogni dettaglio scaricare la newsletter dal sito www.associatiallafabi.it
Per Informazioni e prenotazioni:
Centro informazioni - 02 99775000
oppure scrivere all’indirizzo
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SLOW FOOD
La Campagna per i soci FABI
Diventare socio Slow Food vuol dire
entrare a far parte di un’associazione
che difende il cibo “vero” con i denti
per scegliere quello che mangiamo in
base ai nostri gusti, alla nostra cultura
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l’ambiente per ottenere quell’eccellenza gastronomica vanto del nostro
Paese, prodotti tutelati da progetti
come i Presìdi Slow Food e l’Arca del
Gusto, cene, degustazioni, eventi, orti
scolastici e mercati contadini, campagne in difesa della sovranità alimentare in tutto il mondo.
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• la e-newsletter settimanale con
consigli, appuntamenti, notizie dal
mondo Slow;
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nazionali come Slow Fish e Cheese e
presso i locali amici.
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utilizzare per l’acquisto di libri presso gli stand Slow Food durante gli
eventi nazionali del 2015.
La campagna è valida da marzo al 31
dicembre 2015.
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UNITELMA SAPIENZA
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“Braccio” telematico della prestigiosa
Università romana La Sapienza, con
sede a Roma, Viale Regina Elena 295,
è un’Università pubblica non statale istituita con decreto del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca in data 7 maggio 2004, con
peculiarità di formazione universitaria
tramite internet.
Unitelma Sapienza è autorizzata a rilasciare i seguenti titoli di studio: Laurea,
Laurea Magistrale, Diploma di specializzazione, Dottorato di Ricerca e Master Universitari di I e II livello, validi a
tutti gli effetti di legge.
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magistrale a ciclo unico € 1.700,00.
Troverete le informazioni su iscrizioni, immatricolazioni, valutazioni preimmatricolazioni ed elenco corsi su
www.unitelma.it
Foto: www.romanoborrelli.wordpress.com - Creative Commons 2.5 Italia
TORINO
vivere la città
○ EVENTI: TORINO 2015: UN ANNO DA REGINA
DELLO SPORT ○ LE RUBRICHE: MEDICINA E SALUTE, IDEE E SERVIZI, GUSTI E PIACERI, COMUNICAZIONE E IMMAGINE, GLI ESPERTI RISPONDONO, LA PAROLA AI LETTORI ○ LE PROPOSTE:
CONFERENZE E CORSI, VISITE GUIDATE, GITE,
SPETTACOLI, CONVENZIONI.
EVENTI
UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT
Sotto la Mole gli Azzurri di tutte le discipline
e tante iniziative per i campioni di domani
d i
M A R I A N G E L A S A LVA L A G G I O
N
el 2015 Torino fa rima con sport. Il capoluogo piemontese è stato insignito, infatti, del titolo di Capitale Europea dello Sport e la città ha
voglia di vivere a trecentosessanta gradi questa
splendida sfida. Un riconoscimento agli sforzi
fatti in questi anni a sostegno dello sport che si
concretizza nella volontà di creare un programma di iniziative in cui le grandi manifestazioni
agonistiche si possano alternare a feste dedicate
ai cittadini. L’evento più atteso si gioca allo Juventus Stadium, quando il 31 marzo arriverà la
Nazionale di Antonio Conte, che affronterà in
amichevole l’Inghilterra.
Ad aprile la città diverrà il palcoscenico più
prestigioso d’Europa dedicato al magico, ma
poco conosciuto, mondo delle bocce. La grande
tradizione sportiva ed aggregativa piemontese,
che coinvolge in particolar modo gli “over 60”,
entrerà nelle scuole per unire due generazioni: giovani ed anziani avranno un’opportunità
unica d’incontro mediata dallo sport, elemento
quanto mai aggregante e coinvolgente.
Due mesi dopo, il 31 maggio, Torino ospiterà
la partenza della tappa finale del Giro d’Italia,
che prevede la scoppiettante frazione alpina con
l’ascesa al Colle delle Finestre e l’arrivo in cima
al Sestriere. Sempre a maggio, sarà la volta delle “Miniolimpiadi metropolitane”. Questa nuova competizione sportiva, che tocca variegate
discipline come la pallacanestro, la pallavolo, il
softball, il calcio, il calcio a 5 e l’atletica legge-
64
EVENTI
ra, metterà a confronto gli istituti scolastici di
scuola primaria e secondaria di primo grado,
con tanto di premiazioni finali alle quali parteciperanno migliaia di bambini.
L’attività di maggio prosegue facendo rotta sul
basket: “A tutto basket” è infatti una kermesse rivolta al pubblico dei più giovani, degli studenti
e a tutti gli appassionati di questo coinvolgente
sport.
Dal 12 al 15 giugno sarà la volta dei Campionati Italiani di scherma che vedranno in pedana i
migliori ventiquattro italiani per ogni arma, nel
maschile e nel femminile. Così, rivedremo a Torino dopo i Mondiali e le tappe di qualificazione
europee le campionesse del fioretto femminile
come Vezzali, Di Francisca ed Errigo, e nel maschile campioni come Aldo Montano e Enrico
Berrè. E per la prima volta gli Assoluti Nazionali
si svolgeranno in contemporanea con i Campionati Italiani per non vedenti.
A San Giovanni, in occasione dei festeggiamenti
per il Santo Patrono di Torino, ci sarà l’occasione di rievocare i giochi sportivi popolari. L’appuntamento celebrativo della città, quest’anno
si fonde con lo sport proponendo un calendario
ricco di avvenimenti legati al folclore, alla musica e alla riscoperta di antiche tradizioni: saranno il tamburello e la pallamano ad animare lo
spettacolo.
Per il mese di luglio invece, Torino celebra il fascino della danza e del ballo,
creando momenti di aggregazione all’insegna del movimento e del divertimento: “Ballando sotto la Mole” sarà il modo perfetto per unire le diverse
culture del mondo utilizzando il linguaggio universale dello sport.
Il 22 agosto sarà la volta degli azzurri di rugby, impegnati all’Olimpico nel
test-match contro la Scozia per preparare il Mondiale del mese successivo.
“Three Days of Metropolitan’s Sport” è invece la tre giorni all’insegna dello
sport per tutti, che avrà luogo nel mese di settembre. Tante proposte offerte dalle federazioni, dagli enti di promozione sportiva, dalle associazioni
marzo 2015 | Plus Magazine | EVENTI
65
EVENTI
COSA È GIÀ SUCCESSO…
Gennaio
lWorld League Pallanuoto
lPartenza Rally Storico Torino
Montecarlo
lTrofeo Internazionale di Hockey
Subacqueo
Febbraio
l
Regata internazionale sul Po
l
Campionato Italiano Juniores
Assoluto Kumite di Karate e di
Teakwondo
l
Campionati Italiani Assoluti Nuoto
Sincronizzato
COSA SUCCEDERÀ…
e dalle società per provare e conoscere le diverse
discipline: le musiche e le animazioni renderanno indimenticabili le serate.
Comincia l’autunno e ad ottobre il Palavela
ospiterà alcuni incontri degli Europei di pallavolo maschile. La competizione si svolgerà dal 9
al 18 ottobre a Sofia e Varna, in Bulgaria, e a Milano e Torino, in Italia: al torneo parteciperanno
sedici squadre nazionali europee.
Nel mese di ottobre, la “Stracammino” si inserisce quale evento conclusivo del progetto cittadino “Palestre a cielo aperto”, con l’obiettivo di
promuovere “il camminare” come attività legata
alla quotidianità. Due punti di partenza e tragitti diversificati permetteranno a tutti l’opportunità di partecipare alla salutare camminata.
A novembre tornerà al PalaRuffini il Gran Prix
di Fioretto (maschile e femminile), appuntamento cruciale di qualificazione per l’Olimpiade di Rio 2016.
Sempre nel mese di novembre ci sarà il “Turin
Winter Sport” con oltre 100 giorni dedicati alla
promozione degli sport invernali attraverso
l’uso di una grande pista e numerose proposte
per provare e conoscere varie discipline, mentre
a dicembre si coglierà l’occasione per salutare
l’anno di Torino Capitale Sportiva e rivivere i
momenti più significativi del 2015: la cerimonia
di chiusura dell’evento rappresenterà la ciliegina sulla torta di un anno vissuto all’insegna dello sport e del divertimento.
66
Marzo
l
Campionati Italiani di Maratona di
Canoa
l
Just the Woman I am – Corsa e
Fitwalking
l
Partita di calcio amichevole Italia
Inghilterra
l
Tappa Star Class di Short Track
l
Campionati Italiani Duathlon
l
Campionati Italiani di Kendo
l
Campionati Italiani Universitari
Invernali di Sci
Aprile
l
Campionati Mondiali Calcioballila
l
Festival Internazionale del Tango
Argentino
l
XXVI Edizione Giochi Internazionali
della Gioventù Salesiana
l
Campionati Italiani Assoluti Nuoto
per Salvamento
l
Campionati Italiani Assoluti di
Scherma
l
Campionati Italiani Assoluti di
Tennis Tavolo
l
Campionato Nazionale Bocce
specialità Volo
l
Campionati Italiani nuoto pinnato
l
Reale Società Ginnastica Trofeo
Torino 2015
Luglio
l
Street Golf Swimming Cup
l
Campionati Italiani Assoluti di
Atletica Leggera
l
Tennis Summer Cup
l
Campionato Italiano di Beach
Volley
Agosto
l
Test Macht Rugby Italia Scozia
Settembre
l
Settimana europea dello Sport
l
Gran Fondo Internazionale Master
di Ciclismo
l
Campionati Italiani Assoluti di
Ginnastica Artistica
l
Campionato Nazionale di
propaganda specialità volo e
femminile
l
Torino European Climbing
Challenge
l
Fiamme Gialle Day
Ottobre
l
Europei Maschili Pallavolo
l
Electric Run
l
Turin Marathon
l
Mondiali Danze Caraibiche
Novembre
l
Kinder e Silver Skiff
l
Grand Prix Internazionale Fioretto
Maggio
Trofeo Inalpi
l
Campionati Italiani sport da tatami
l
Campionato per il titolo Europeo di
l
Partenza tappa finale Giro d’Italia
Pugilato
l
Turin Half Marathon
l
Campionato Italiano di Twirling
Dicembre
serie A freestyle a squadre
l
Campionati Italiani Assoluti di
l
Finale di Basket Nazionale
Pattinaggio Ghiaccio di Figura
Campionato under 19 d’Eccellenza
l
Trofeo 4 nazioni di Tuffi Italia
l
3ª Edizione Turin Curling Cup
Germania Russia Ukraina
l
Campionati Italiani Assoluti di
Giugno
Judo, stile libero, lotta e lotta grecol
Parco del Valentino – Salone e Gran
romana
Premio
DOMENICA m
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MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
IFOR: la riabilitazione
centrata sul paziente
Siamo all’Ifor, un Centro Fisioterapico
di eccellenza che opera nella città di Torino e che proprio quest’anno festeggia
il quarantennale della sua attività. Intervistiamo la Dott.ssa Simona Siracusa, direttore operativo e suo fratello, Massimo
Siracusa, l’architetto che ha progettato
e realizzato ex novo la nuova sede Ifor
di via Pinelli 60/A, una struttura di oltre
1000 metri quadri, riqualificando i locali
di un complesso industriale.
Una particolarità di questo Istituto
Fisioterapico è quella di essere una
realtà gestita da una sola famiglia,
Dott.ssa Siracusa.
Ifor venne fondato nel 1974 dai nostri genitori, che ora ricoprono il ruolo di Amministratori Delegati supportati dal Dott.
Maurizio Scucchia. Io e mio fratello Massimo, gestendolo, diamo il nostro contributo a portare avanti la stessa tradizione
di serietà e rigore che ha rappresentato
la linea guida dei fondatori. La gestione
familiare ci consente di seguire una condivisa filosofia aziendale volta a ricercare
l’eccellenza nel livello dei servizi.
Massimo Siracusa, come architetto
ha progettato tutto il layout della nuova sede inaugurata nel 2012. Quali scelte
ha privilegiato?
Facendo un giro per i locali del nostro
Centro risalta la grande attenzione che
abbiamo dedicato al comfort del paziente. Le nostre scelte vanno ben oltre le normative vigenti. I box sono sovradimensionati del 30% rispetto agli standard per
essere facilmente fruibili da tutti, anche
dai non deambulanti. Gli spazi sono molto ampi: la Regione richiede per la pale-
68
stra una metratura minima di 60 metri
quadri; la nostra è di 180. Avremmo potuto economizzare gli spazi perseguendo
una maggiore redditività, abbiamo preferito porre la massima attenzione all’esigenze della persona.
Il Centro Ifor si distingue per questa
continua attenzione al paziente, sia
nell’area privata sia in quella convenzionata.
Il nostro impegno è volto a mantenere
uno standard molto elevato, sempre. Sia
con il paziente privato sia con quello convenzionato. Naturalmente ci sono terapie
effettuabili solo a pagamento, poiché non
presenti nel prontuario della Regione Piemonte. In Ifor riserviamo a tutti gli stessi
spazi: come può vedere non esistono differenze tra zona privata e convenzionata,
e anche medici e terapisti sono i medesimi. Selezioniamo solo terapisti di alto
livello, esperti, e li dedichiamo a tutti i
pazienti senza distinzioni.
Da quando è operativa la nuova sede il
flusso delle persone non deambulanti è
sensibilmente aumentato proprio grazie
ad un comfort tangibilmente superiore.
Nel Centro un paziente non deambulante può muoversi infatti in autonomia
ovunque e usufruire di qualsiasi spazio
interno: abbiamo eliminato in sede di
progetto qualsiasi barriera architettonica.
Considerato che nella realizzazione di un
centro fisioterapico ogni metro quadro
ha un valore importante, abbiamo voluto
fare una scelta diversa privilegiando il rispetto e la dignità della persona a scapito
di una riduzione dei margini. È una filosofia di cui siamo orgogliosi.
Vedo che le docce sono tutte a filo pavimento.
È un esempio di scelta di qualità che si inserisce nella filosofia di eliminazione delle barriere per favorire l’autonomia della
persona, anche se la manutenzione è più
complessa. Per questo chi se ne occupa
è un nostro dipendente ed è disponibile
durante tutto l’orario di apertura; abbiamo preferito non affidarci a imprese
esterne.
Un’altra peculiarità dell’Ifor è la vasca
interna dedicata all’idrokinesiterapia.
È il nostro fiore all’occhiello: nonostante
un alto costo di impianto e manutenzione riteniamo sia l’attrezzatura più efficace, quella capace di fare la differenza
terapeutica.
L’acqua viene mantenuta sempre ad una
temperatura di 33 gradi e disponiamo di
uno speciale braccio mobile per sollevare
MEDICINA E SALUTE
Medicina dello Sport è indiscussa, come
quella dei due Vice Direttori, Dott. Sergio
Pecora e Dott. Paolo Pietrapiana Medici
Fisiatri e di tutti i medici che collaborano
con la nostra struttura. Tutti i nostri fisioterapisti sono in possesso dei requisiti
di legge e seguono costantemente corsi
di aggiornamento. Per esempio, terapie
quali il linfodrenaggio e la Tecarterapia
per avere una piena efficacia devono essere svolte manualmente dal fisioterapii pazienti non deambulanti e adagiarli in
acqua. Un terapista specialista si dedica
agli esercizi rieducativi ed entra in vasca
con loro. Credo che il livello di qualità
offerto da Ifor in materia di idrokinesiterpia abbia pochi riscontri nella Regione.
L’indicazione terapeutica di una riabilitazione condotta in acqua è elevatissima.
Nella vasca si può accedere nell’immediato post-trauma o post-chirurgico e il
massaggio generato dall’acqua, il calore
e l’assenza di peso consentono una riabilitazione tempestiva ed efficace, difficilmente riproducibile con altre terapie.
Una grande attenzione viene data
all’innovazione e alle nuove tecnologie.
Si può affermare che Ifor sia un Centro
Fisioterapico all’avanguardia per strumentazioni e apparecchiature medicali.
È vero, ci manteniamo sempre aggiornati
su tutte le novità tecnologiche che vengono proposte nel nostro settore. Abbiamo
istituito un consiglio medico per valutare collegialmente la validità delle varie
apparecchiature ed acquisiamo nuove
macchine quando riteniamo, sulla base
di una valutazione internazionale validata, possano dare un beneficio terapeutico
dimostrato, evitando di seguire le mode.
Nel caso un paziente non possa attendere i tempi previsti dal sistema sanitario convenzionato e decida di rivolgersi
all’Ifor privatamente, troverà una piacevole sorpresa, Dott.ssa Siracusa.
Perseguiamo una politica sociale volta
a rendere l’attività privata fruibile a gran
parte della popolazione. I prezzi che pratichiamo sono volutamente contenuti, a
volte sovrapponibili al ticket, perché sappiamo che i tempi di attesa imposti dal
Servizio Sanitario Nazionale raramente
consentono di accedere alle cure con la
necessaria tempestività.
Offriamo anche una vasta gamma di servizi non convenzionati, ma della cui utilità siamo convinti, che non sono presenti
nel prontuario regionale. Ad esempio la
diatermia capacitiva resistiva, nota come
Tecarterapia, utile nelle patologie infiammatorie post traumatiche o comunque
per la riduzione degli stati dolorosi, oppure la riabilitazione posturale globale,
utile per correggere atteggiamenti indotti da abitudini errate, come stare troppe
ore alla scrivania o davanti al monitor e
preziosa durante l’età evolutiva. Anche in
questi casi pratichiamo dei prezzi accessibili e i pazienti sono seguiti da personale ad alta specializzazione.
Un’altra attenzione che vi contraddistingue è quella di avere selezionato tutto uno staff medico e fisioterapico di alto
livello e in continuo aggiornamento.
La competenza professionale del Direttore Tecnico, Dott. Ernesto Indemini
Medico Chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia, Fisiokinesiterapia e
sta e non con un programma automatico,
per questo promuoviamo un processo di
specializzazione da parte dei nostri fisioterapisti. Poniamo sempre grande attenzione ai corretti protocolli di applicazione
delle terapie e al controllo della loro reale
efficacia e non soltanto all’aspetto economico. Ad ogni livello deve essere sempre
evidente il contenuto etico di un’attività
imprenditoriale centrata sul benessere
della persona.
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marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
69
MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Dott. Leonardo Basso
MINI-INVASIVITÁ
E NUOVI ORIENTAMENTI
IN CHIRURGIA ORTOPEDICA
I Dottori Leonardo Basso e
Fabrizio Buzzi, medici specialisti
in ortopedia, operano a Torino
presso l’Ospedale Cottolengo e
la Clinica Fornaca. Sono anche
docenti del corso universitario per
infermieri dell’Università Cattolica
di Roma con sede a Torino presso
l’Ospedale Cottolengo. Con loro
facciamo il punto sugli ultimi
traguardi raggiunti dalla chirurgia
ortopedica, con particolare riguardo
all’implantologia protesica.
70
Dott. Basso, quali sono le innovazioni
più recenti nel campo delle protesi ortopediche?
Al giorno d’oggi le protesi si possono
applicare su qualsiasi articolazione ma
la maggior parte degli interventi vengono effettuati su anca e ginocchio. Sulla
protesica di ginocchio le novità salienti
riguardano i nuovi materiali. Nei soggetti
più giovani applichiamo protesi con rivestimento in oxinium, una ceramizzazione
del metallo, dotate di superfici di contatto in polietilene ad alto peso molecolare
trattate con vitamina E, che garantiscono
un risultato durevole nel lungo periodo
con un’usura estremamente limitata. Per
la tecnica operatoria facciamo ricorso a
custom made personalizzate basate sulla risonanza magnetica. Inviamo gli esiti
degli esami negli Stati Uniti dove ha sede
un’azienda specializzata che ci prepara
le mascherine modellate sulla morfologia anatomica del paziente. Con questa
tecnica possiamo raggiungere una maggiore accuratezza sui tagli da effettuare
sull’osso che ci consentono di non aprire
il canale femorale, ottenendo un minor
sanguinamento nel corso dell’intervento.
Quali sono le protesi più richieste dai
pazienti?
In ospedale effettuiamo circa 400 protesi all’anno di cui circa 200 riguardano
l’articolazione del ginocchio, 150 quella
dell’anca e una cinquantina la spalla, più
alcune protesi di caviglia.
Per la protesi all’anca quali sono le
novità, Dott. Buzzi?
Nella protesica dell’anca abbiamo ormai
standardizzato l’accoppiamento dei materiali da utilizzare sulle superfici di contatto del giunto; secondo i più moderni
orientamenti della comunità scientifica
internazionale, il miglior accoppiamento
per una protesi da effettuare su un soggetto giovane è quello ceramica-ceramica. Le novità riguardano principalmente
le tecniche di impianto. Oggi si parla
molto di mini-invasività e ciò non significa solo effettuare tagli piccoli ma rispettare l’integrità delle strutture anatomiche.
Questo è possibile utilizzando la porta di
MEDICINA E SALUTE
accesso cosiddetta “anteriore”, che consente di non ledere i muscoli e raggiungere la sede di impianto semplicemente
divaricandoli. Si tratta di una tecnica
che permette una guarigione più rapida
e una minore percentuale di lussazione
dell’impianto, una delle maggiori complicazioni da superare. È la componente
muscolare, attraverso la sua integrità e il
tensionamento applicato naturalmente
all’articolazione, a garantire la stabilità
primaria dell’impianto; rispettando la sua
morfologia, questa sarà più elevata. Inoltre utilizzando teste di maggior diametro
riusciamo a diminuire ulteriormente le
probabilità di lussazione e ottenere un
miglioramento dell’articolabilità.
Quali sono le altre complicazioni a cui
un paziente può andare incontro?
Un altro aspetto che teniamo in grande
considerazione è limitare il sanguinamento nel corso dell’intervento e il conseguente ricorso a trasfusioni. La formazione di ematomi comporta un ritardo
nella guarigione e nella ripresa funzionale. In questa direzione abbiamo messo a
punto una metodica che diventerà una
linea guida nazionale; in collaborazione
con il Ministero della Sanità e altri colleghi abbiamo pubblicato un lavoro sul
trattamento intra e post operatorio per
diminuire il sanguinamento dei tessuti.
Un’altra peculiarità che ci distingue è aver
utilizzato estesamente nei pazienti più
giovani un sistema che prevede la protesizzazione della superficie del femore,
preservando il tessuto osseo. Se in futuro
si rendesse necessario intervenire una seconda volta troveremo ancora tutto il tessuto necessario per una prima protesi. È
un sistema che è stato copiato da alcune
multinazionali americane con modifiche
e conseguenti risultati scadenti. Le protesi da noi impiantate nel target di paziente
corretto ovvero maschio, giovane e sportivo, hanno il 99% di sopravvivenza. Un
altro vantaggio è quello di poter utilizzare
una testa femorale delle stesse dimensioni della testa originaria, per cui l’impianto non comporta modifiche anatomostrutturali dell’articolazione originale. Il
nostro obiettivo è quello di impiantare
protesi che, possibilmente, ci permettano di intervenire una volta sola nella vita
del paziente.
Dott. Fabrizio Buzzi
La direzione dell’Ospedale Cottolengo ci
ha sempre consentito di utilizzare quanto
di meglio il mercato offrisse.
E adesso parliamo di protesi alla spalla. Quali sono le tecniche utilizzate in
questo intervento?
La spalla è un’articolazione non in carico,
la più mobile tra tutte quelle del corpo
umano e il suo movimento si gioca sull’equilibrio dei cinque tendini della cuffia dei
rotatori. Nell’artrosi di un’articolazione si
verifica il consumo della cartilagine e per
questo si interviene con le protesi, ma
nel caso della spalla il primum movens è il
tendine che si rovina. Se cambiamo l’articolazione e il tendine è consumato non risolviamo il problema. L’uovo di Colombo
si chiama protesi inversa di spalla.
È un concetto nato e sviluppatosi in Europa e solo successivamente negli Stati Uniti. La protesi inversa permette al
paziente di raggiungere un buon movimento senza accusare dolore. La protesi
inversa funziona esattamente all’opposto
dell’articolazione naturale e consente al
paziente di far leva sul muscolo deltoide.
Chiudiamo con l’utilizzo del laser nelle patologie discali della spina dorsale.
Di che cosa si tratta?
L’intervento laser è utile nelle protrusioni
discali ovvero ernie contenute che non
rompono il legamento longitudinale posteriore, non interessano direttamente la
radice nervosa e non premono sul canale
midollare. È una tecnica micro-invasiva
che non crea stress al paziente, si tratta di
inserire in sedazione un sottile ago all’in-
terno del disco. L’ago funge da grondaia
e contiene all’interno una sonda laser di
200 micron di diametro, ovvero poco più
di un capello, per un intervento che dura
circa due minuti e mezzo. Attraverso la
vacuolizzazione del disco riusciamo a ottenere una diminuzione della protrusione
e un’azione necrotizzante sulle terminazioni nervose. Durante il trattamento il
paziente non avverte alcun dolore e resta vigile, la tecnica viene eseguita in day
hospital e dopo un breve riposo si può
andare tranquillamente a casa. È necessario soltanto seguire un breve periodo
di riposo senza effettuare eccessivi sforzi. Si tratta di una procedura che funziona
molto bene, può essere ripetuta qualora
non raggiunga gli scopi prefissati e può
evitare interventi molto più gravosi oppure rimandarli nel tempo.
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marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
71
MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
Jean Daniel Rostan,
Giorgio Ovidio Bitossi
e Daniele Maggio
sono tre medici laureati e
specializzati in Chirurgia Generale
e Vascolare a Torino ed hanno
creato nel 2007 un sodalizio
professionale definito Vein Care
Team con studi a Torino, Santena
e Torre Pellice.
Operano presso l’Ospedale
Cottolengo, la Clinica Cellini e la
Clinica Promea.
Prevenzione e approcci moderni
in flebologia
Dott. Jean Daniel Rostan, di quali patologie si occupa il vostro team?
Ci occupiamo di curare la malattia venosa cronica, ovvero le varici degli arti
inferiori e le problematiche connesse. Da
noi è possibile effettuare una diagnosi
precisa e ottenere qualsiasi tipo di trattamento in regime di convenzione. Ove vi
sia necessità di un’attività di prevenzione,
considerata oggi fondamentale, verranno
consigliati i migliori approcci secondo
le più avanzate linee guida, altrimenti
quando sia necessaria un’azione chirurgica si proporrà un intervento innovativo,
eseguito in regime di day hospital senza
anestesia generale o epidurale, con una
ripresa funzionale immediata delle attività lavorative indipendentemente dall’entità del quadro clinico. Un’ora dopo l’intervento è già possibile mobilizzare le
articolazioni di anca, ginocchio e caviglia
e quindi riprendere le normali funzioni
dell’arto sul quale è stato effettuato l’intervento. Inoltre non è necessario fare
ricorso a farmaci antidolorifici o anticoagulanti come nel caso degli interventi
tradizionali.
72
Ci descriva questo nuovo tipo di chirurgia flebologica.
Noi pratichiamo una chirurgia endovascolare, questo significa che la vena viene chiusa dall’interno grazie all’effetto
termico generato da un laser, dalle radiofrequenze o per azione di una colla chiamata cianoacrilato. Non c’è bisogno di
effettuare tagli all’inguine e strappare la
vena come si faceva trent’anni or sono.
Addirittura, usando il cianoacrilato non è
nemmeno necessario indossare la calza
elastica dopo l’intervento. L’operazione
consiste nell’inserimento nella vena malata di un ago, simile a quelli usati per i
prelievi, sotto guida ecografica e dura
tra i dieci e i venti minuti. È sufficiente
somministrare una minima quantità di
anestetico locale e indurre una lieve sedazione nel paziente, che resta sempre vi-
MEDICINA E SALUTE
gile e può tranquillamente chiacchierare
durante l’intervento.
Quali sono i fattori che determinano
la scelta della tecnica, Dott. Bitossi?
Le tre tecniche garantiscono i medesimi
risultati in termini di efficacia e possono essere adottate nella totalità dei quadri clinici. La scelta avviene in funzione
dell’età o della preferenza del paziente ed
è legata al suo aspetto psicologico.
Chi, ad esempio, non potrà indossare
una calza elastocompressiva nel postoperatorio, per problemi legati ad una
gamba disarmonica o problemi di età, o
chi ha paura anche dell’anestesia locale,
potrà giovare sicuramente della nuova
tecnologia con il cianoacrilato, che ci permetterà di ottenere il risultato voluto con
il minor disagio per il paziente.
La radiofrequenza ed il laser sono metodiche anch’esse assolutamente confortevoli ma che necessitano di anestesia
locale e di elastocompressione successiva garantendoci ottimi risultati. Ma la
tecnica migliore che sceglieremo di adottare per il nostro paziente è sempre quella che si avvicina maggiormente alle sue
aspettative considerando che il risultato
finale, con le tecniche da noi proposte, è
analogo.
Questo tipo di intervento si può effettuare a carico del Servizio Sanitario
Nazionale?
Nella totalità dei casi in cui venga diagnosticata una patologia venosa cronica.
Anche la terapia sclerosante delle varici
si può effettuare con il Servizio Sanitario
Nazionale. Ricordiamo che l’85% delle
vene varicose che compaiono sono sintomatiche, non è soltanto una terapia
cosmetica.
Quali sono, Dott. Maggio, le linee guida più recenti per prevenire l’insorgenza
della patologia venosa cronica?
All’ultimo congresso del collegio americano di flebologia (ACP) si è posto l’accento su tre fattori di prevenzione: fare
movimento, almeno mezz’ora di attività
fisica quotidiana; restare magri controllando il proprio peso attraverso una dieta
adeguata e utilizzare calze contenitive o,
in caso di varici conclamate, elastiche. Il
fumo è deleterio ma è passato in secondo
piano rispetto ai primi tre fattori. Bisogna
Dott.ri Giorgio Ovidio Bitossi, Daniele Maggio e Jean Daniel Rostan
considerare l’impatto che questa patologia ha sulla popolazione; è stato calcolato
che interessi il 40% delle persone almeno una volta nel corso della vita. È chiaro
quale impatto possa avere una corretta
informazione in materia di prevenzione.
Anche la conferenza che terrete presso
la FABI verterà su questo argomento?
Assolutamente, è un argomento che ci
piace molto e credo che potrà condurre
a risultati concreti. Il titolo della conferenza sarà: “Le varici degli arti inferiori, quali
le novità e gli approcci moderni alla malattia”. Volutamente non cito il termine
chirurgia, come sono soliti fare i colleghi
anglosassoni.
Dott. Jean Daniel Rostan, lei cita
frequentemente i colleghi di scuola anglosassone. In cosa si differenziano dai
nostri specialisti?
Per costituire un quadro oggettivo gli
anglosassoni effettuano analisi indipendenti basate sull’evidenza, considerando
solo le azioni realmente utili per costituire le loro linee guida mentre in Italia questo approccio stenta ancora ad imporsi.
All’estero il 95% segue queste linee guida
mentre nel nostro paese la percentuale si
inverte. Per effettuare questa chirurgia lo
specialista deve essere disposto a seguire le nuove tecnologie, essere un chirurgo ma mettere da parte un certo approccio eroico alle difficoltà per gratificare il
proprio ego e specializzarsi piuttosto in
ecografia, divenuta fondamentale per
ottenere risultati di eccellenza. Questo
tipo di intervento è semplice, poco invasivo e poco aggressivo ma estremamente efficace. Alcuni colleghi non si sentono
realizzati e preferiscono prendere altre
strade.
Nel caso una paziente voglia farsi visitare presso i vostri studi per valutare
la condizione delle proprie varici, quali
sono gli esami necessari per giungere a
una diagnosi esaustiva?
È sufficiente una sola visita approfondita
ed un esame eco-doppler che è possibile
fare da noi. Non è necessario alcun altro
esame o visita specialistica. Offriamo anche consulenze telematiche con analisi
fotografiche su documentazione fornita
dal paziente. Siamo convenzionati direttamente con la Fasi e gli associati non
pagano alcun onorario per una visita alla
Clinica Cellini.
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• Piazza San Martino 4 - Torre Pellice (To)
• Via Trinità 3 bis - Santena (To)
Dott. Jean Daniel Rostan: 328 3440533
Dott. Giorgio Ovidio Bitossi: 333 4755778
Dott. Daniele Maggio: 342 5880941
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marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
73
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Da millenni
l’agopuntura opera
per il benessere
dell’individuo
Il Dottor Rustichelli ci spiega come
M
olti conoscono l’agopuntura, ma pochi sanno quali siano i numerosi effetti
benefici che questa terapia ha sull’organismo. Originaria dell’antica Cina, i primi
riferimenti bibliografici risalgono ad un
testo del “Huangdi Neijing”, il “Classico
di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo” che fu redatto tra il 305 e il 204 a.C.
secondo il quale stimolando con l’inserimento di aghi alcuni punti del corpo
umano si possono correggere gli squilibri
nel flusso energetico attraverso canali conosciuti come meridiani, promuovendo
così la salute e il benessere dell’individuo.
Il Dottor Riccardo Rustichelli, medico
agopuntore, pratica da anni questa tecnica che appartiene alla Medicina Tradizionale Cinese e che, sottolinea in maniera
simpatica e affatto polemica, non va confusa con la magia o con la stregoneria.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso
l’Università degli Studi di Torino, ha ottenuto l’abilità alla professione medica nel
2007 e nel 2010 ha conseguito il diploma di “Formazione Specifica in Medicina
Generale” per esercitare come Medico di
Famiglia. Da sempre interessato all’agopuntura, nel 2012 il Dottor Rustichelli ha
frequentato con successo il Master in Clinical Practice of Acupuncture and Chinese
Medicine presso la Nanjing University of
Traditional Chinese Medicine (Nanjing Chi-
74
na), nel 2013 gli è stato consegnato l’Attestato Italiano di Agopuntura rilasciato
dalla Federazione Italiana delle Società di
Agopuntura (F.I.S.A.), del quale è anche
membro del Comitato di Redazione, e
dal 2014 è tutor presso la Scuola di Agopuntura di Torino C.S.T.N.F (Centro Studi Terapie Naturali e Fisiche). Ha inoltre
frequentato numerosi congressi e corsi di
aggiornamento. Entusiasta, infaticabile e
dinamico, è coautore dello studio clinico
“L’agopuntura nello scompenso cardiaco stabile” attualmente in corso presso
l’ospedale Santa Croce di Cuneo e premiata come miglior tesi durante l’ultimo
congresso SIRAA (Società Italiana di Riflessoterapia, Agopuntura ed Auricoloterapia) svoltosi a Brescia, e collabora con
il Servizio di Agopuntura della ASL TO1. È
inoltre direttore sanitario e responsabile
del centro IRC del Fest-Italia, istruttore
in diversi corsi e collabora da tempo con
L’Isola dei Gabbiani in qualità di docente e formatore riconosciuto dal Ministero dell’Interno per i corsi di formazione
rivolti agli steward. In questa primavera
targata 2015 terrà infine un seminario
sulla Medicina Cinese e sull’agopuntura
che si svolgerà dal 17 al 31 marzo presso
l’Unitre di Moncalieri.
MEDICINA E SALUTE
Dottor Rustichelli, può spiegarci che
cos’è l’agopuntura?
È un trattamento olistico in quanto non
considera il singolo organo malato, ma
analizza la persona nella sua globalità
fisica e psichica, questo perché per la Medicina Tradizionale Cinese corpo e mente
sono un tutt’uno.
È inoltre una pratica naturale che non si
avvale di farmaci, ma che utilizza aghi
sterili e monouso di varie lunghezze in
base alla regione corporea da trattare;
non avendo controindicazioni, l’agopuntura può essere affiancata a tutte le
terapie farmacologiche e fisiche a cui il
paziente si sta già sottoponendo.
Questa tecnica è riconosciuta “solo”
dalla Medicina Tradizionale Cinese oppure anche da quella occidentale?
L’NIH nel 1997 e successivamente l’OMS
nel 2002 riconoscono l’agopuntura come
medicina efficace in molte patologie.
Dal 2010 agopuntura e moixbustione
sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità, a dimostrazione che anche il mondo occidentale
la considera efficace.
Come avviene una seduta?
Il primo incontro si svolge in un’ora: nella
prima parte pongo al paziente delle domande sul suo stato di salute e su alcune
sue abitudini di vita per effettuare un’anamnesi generale e capire quali sono i
bisogni psico-fisici della persona, dopodiché procedo con l’inserimento degli aghi
che, tengo a sottolineare, non producono
alcun dolore.
Dalla seconda visita effettuo solo l’agopuntura, che dura trenta minuti. In alcuni
casi utilizzo la moxibustione, la coppettazione, l’ettroagopuntura o ancora applico
la lampada TDP.
Quanti incontri occorrono per risolvere una patologia?
Dipende dalla persona e dal suo stato di
salute. Generalmente consiglio un ciclo
di otto sedute, ma nel caso di problemi
muscolo-scheletrici potrebbero essere
sufficienti cinque o sei sedute. Se il dolore è acuto suggerisco di incontrarci due
volte alla settimana, negli altri casi basta
una. Le sedute avvengono in studio, ma
su richiesta del paziente intervengo anche
a domicilio.
Quali sono le principali malattie o i
principali stati di malessere che tratta
con l’agopuntura?
Praticamente tutti, infatti è indicata per
problemi osteoarticolari quali l’artrosi
dell’articolazione temporo mandibolare,
le cervicalgie, l’ernia cervicale, le dorsalgie, la lombalgia, la lombosciatalgia, la
spalla congelata, la periartrite scapolo
omerale, l’epicondilite, il tunnel carpale, il
dito a scatto, la pubalgia, la gonalgia, la
gonartrosi, la fibromialgia, il tunnel tarsale, i dolori plantari del piede e sacro iliaci.
È efficace nelle patologie gastroenteriche
quali nausea, vomito, gastrite, duodenite,
dispepsia, reflusso gastroesofageo, colon
irritabile, stitichezza, diarrea, emorroidi
e in quelle ostetrico ginecologiche come
amenorrea, dismenorrea, vampate di calore, sudorazione notturna, scarsa montata lattea e rivolgimento fetale. L’agopuntura viene utilizzata anche nei casi di
infertilità e di procreazione medicalmente
assistita, di cefalee, nevralgie, tic, herpes
zoster, paralisi di Bell, stati ansiosi depressivi, insonnia, attacchi di panico e ancora
vertigini, acufeni, sinusite, rinite vasomotoria, orticaria, dermatite allergica.
Può indicarci alcuni vantaggi nell’effettuare un ciclo di agopuntura?
Con questa terapia si ottengono ottimi
risultati a livello antalgico, antinfiammatorio, immunoimodulatore e vasomodulatore trofico; inoltre migliora il tono
muscolare, la regolazione neuroendocrina e ha effetti positivi anche sulla sfera
emotiva.
Esistono invece delle controindicazioni?
Assolutamente no e infatti i pazienti possono continuare a prendere i farmaci prescrit-
ti dal medico senza timore di interazioni
così come le donne in gravidanza possono
tranquillamente effettuare le sedute senza
alcun rischio per sé o per il feto.
Per concludere, c’è un messaggio che
vuole lasciare ai lettori di Plus Magazine?
Vorrei sottolineare che la Medicina Tradizionale Cinese non è miracolosa come
non lo è quella occidentale, ma è sicuramente un valido supporto o sostituto.
In letteratura esistono diversi studi che
dimostrano l’efficacia di questa tecnica
e organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il
National Institutes of Health americano
la riconoscono come un metodo assolutamente valido ed efficace.
STUDIO MEDICO AGOPUNTURA
Dott. Riccardo Rustichelli
Riceve su appuntamento in:
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marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE
75
IDEE E SERVIZI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
I capelli vogliono
styling e benessere ...
Vogliono Poser Hairdressing
I
l drammaturgo inglese Joseph Addison
scriveva su “The Spectator”, il quotidiano
britannico da lui fondato: “Non v’è in natura nulla di più variabile dell’acconciatura di una signora”. Dal 1711 ad oggi sono
trascorsi alcuni secoli, ma la sua celebre
frase rimane un must per ogni donna che
è attenta al proprio look e per ogni acconciatore che è pronto ad esaudire il suo
desiderio di bellezza. Lo sa bene Gianluca
Silivestro, giovane hair stylist torinese con
una grande passione per il suo lavoro e con
una profonda conoscenza in fatto di capelli, taglio e colore.
Nel suo raffinato salone torinese di via
Cercenasco 19/B accoglie e segue in prima
persona la clientela fidelizzata, composta
sia da giovani donne sia da signore che si
rivolgono a lui per la consulenza tecnica,
per i consigli e i trattamenti legati alla bellezza della chioma e per un finish di alto
livello. Il titolare e il suo staff pongono
grande attenzione ai particolari e tutto, nel
negozio, è curato nel minimo dettaglio:
dalle pareti color crema allo studio dell’in-
76
stallazione dei punti luce,
dalla scelta dell’ubicazione
delle poltrone della zona
tecnica e di quelle dedicate
al finish alla selezione delle
divise che Gianluca Silivestro
e la sua équipe indossano. In
quest’ottica rientrano i corsi di aggiornamento che il
giovane hair stylist segue almeno una volta al mese con
autorevoli esperti del settore che fanno parte del team
europeo o italiano di Rusk, il noto brand
americano che è leader nel campo dei prodotti professionali per capelli. Inaugurato
tre anni fa, il “Rusk point” Poser Hairdressing punta sulla qualità di shampoo, balsami and company, sulla competenza professionale dello staff e su un equo rapporto
tra il servizio offerto e il costo.
Ultimo particolare, affatto trascurabile, la
passione. Conversando con il titolare si
evince chiaramente il suo amore per questo lavoro, soprattutto per la parte dedicata
al taglio, la sua preferita sin da quando era un
apprendista. Si capisce
anche quanta creatività ci sia nelle sue proposte dedicate all’hair
cut, che seguono le
innovative linee guida
suggerite da Rusk e che
vengono declinate in
funzione del viso e delle esigenze della donna
in maniera che durino
nel tempo e, soprattut-
to, che siano facili da realizzare anche da
sole. L’acconciatore è anche il consigliere
fidato delle clienti che si rivolgono a lui per
una consulenza esperta in fatto di benessere e mantenimento dei capelli. Per questa
ragione propone ad ognuna il trattamento
più adatto da applicare in salone e da replicare a casa.
Ad esempio, alle signore che effettuano la
colorazione Gianluca Silivestro suggerisce
una linea di prodotti Rusk che mantiene
lucida e vibrante la nuance anche dopo
diversi lavaggi oppure, per le amanti del
biologico e del naturale, consiglia una
gamma di prodotti green dai risultati davvero sorprendenti. Profondo conoscitore
della qualità firmata dal brand tricologico
americano, l’hair stylist sorprende le clienti anche con gli aromi golosi di shampoo
e creme, tutti studiati con scopo aromaterapico: una coccola in più da regalarsi in
salone come a casa.
Per preservare il capitale di bellezza della chioma, infine, il giovane acconciatore
propone una serie di trattamenti alla cheratina e all’olio di Argan che, per le loro
indiscusse qualità, favoriscono la ricostruzione dei capelli e regalano una lucentezza
e una setosità che dura nel tempo.
POSER HAIRDRESSING
Via Cercenasco 19/B - Torino
Tel. 011 3160391
Aperto dal martedì al sabato
dalle 9.00 alle 18.30.
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GUSTI E PIACERI
di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara)
TRE DA TRE ...
perchè si mangia bene!
fresche. E che dire dei secondi di
mare? Tonno rosso scottato su
schiacciata di patate e cipolle al
sale oppure filetto di branzino
su pesto alla siciliana e verdurine
julienne… viene già l’acquolina in bocca! E poi le pizze… le
pizze! Le vere autentiche pizze
che confermano l’eccellenza di
questo capolavoro dell’antica
tradizione italiana tanto emulato
e tante volte, ahimè, proposto in
versioni mediocri.
Qui invece la pizza la fa da Regina: fragrante, profumata, viene
apprezzata dagli studenti come
P
otremmo dirvi che il ristorante pizzeria
Tre da Tre ha una posizione strategica vicino alla Mole Antonelliana, al Museo del
Cinema, all’Auditorium, al Palazzo RAI, a
Palazzo Nuovo, al Teatro Regio e Gobetti e
al Cinema Massimo. Potremmo dirvi che
in primavera ed estate Tre da Tre ha uno
straordinario ed ampio dehor nella zona
pedonale di via Verdi con la suggestiva
Mole che trionfa sopra i nostri occhi… potremmo dirvi che la gestione dei tre fratelli
Michele, Alessandro ed Ettore Rongioletti, che coordinano tutto lo staff in cucina,
in sala e per il forno, è sicuramente molto
efficiente… potremmo dirvi che la scelta
squisitamente italiana dei prodotti conferma la qualità insuperabile del made in Italy,
anche per la carta dei vini e per le birre artigianali… potremmo dirvi che la scelta di
cambiare il menù privilegiando sempre ciò
che la terra offre nel ciclo delle stagioni è
eticamente condivisibile… potremmo dirvi che i 45 tipi di pizza proposti nel menù
e cotti nel forno a legna non lasciano che
l’imbarazzo nella scelta… potremmo dirvi
che il clima che si respira è di cordialità e
simpatia da parte di tutto il team, diretto
magistralmente da Michele e Alessandro
per far sì che i clienti al tavolo siano serviti
celermente e con gentilezza… potremmo
dirvi che l’ambiente è curato nei minimi
78
dettagli ed anche i servizi diventano un
luogo di sosta piacevole.
Insomma, potremmo dirvi tante cose per
invitarvi a provare questo ristorante pizzeria anche se, al di là della coreografia e delle
ottime scelte manageriali, preferiamo dirvi
ciò che ogni avventore esclama con soddisfazione dopo aver trascorso una serata da
Tre da Tre: “Ah, come si mangia bene qui!”.
Dal pane fatto artigianalmente e cotto nel
forno a legna ai primi piatti come i bucatini con pesce spada, melanzane e mentuccia
oppure gli strozzapreti con branzino, gamberi e verdure croccanti. E per chi ama la
carne, i secondi come la tagliata di vitello
con sale di Trapani su spadellata di verdure
dai professionisti, dagli attori come dagli
operai. Non c’è piatto più democratico di
questo e il piacere di mangiarla e di gustarla
accomuna tutti indistintamente… naturalmente, da Tre da Tre!
TRE DA TRE
Via Verdi 33/C - Torino
Tel. 011 8391312
www.tredatre.it
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di benvenuto.
GUSTI E PIACERI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
QOR fusion restaurant
Un’esperienza multisensoriale
N
el cuore della Torino più trendy, poco
distante dal Po, tra i palazzi ottocenteschi e
le vie della moda è incastonato il Qor, ristorante fusion nel senso più vero del termine
perché unisce sapientemente la tradizione
giap a ricette cosmopolite senza dimenticare
gli amanti della cucina vegana o vegetariana. Il risultato? Un mix eclettico e creativo
che piace alla clientela fidelizzata che sceglie
il locale di via San Francesco da Paola 46 per
trascorrere una serata all’insegna del gusto,
della qualità delle materie, dell’eleganza e,
perché no, del piacere dei sensi.
Il Qor, infatti, appaga la vista con il suo design moderno ed equilibrato che porta la
firma dell’architetto Matteo Italia. Tutti gli
ambienti sono delle giuste dimensioni, per
permettere agli ospiti di conversare piacevolmente e di assaporare un’atmosfera intima e raffinata giocata su luci soffuse, tavoli
in ardesia, pareti crema alternate al grigio
della pietra e al verde del lichene stabilizzato. Questa sorta di giardino verticale, sempre più di tendenza all’estero come in Italia,
richiama l’attenzione alla naturalezza e alla
genuinità delle materie prime selezionate
dagli chef di Qor Torino, tutti rigorosamente orientali.
Il sapore, altro senso che viene risvegliato
gustando i piatti proposti nel menù, è enfatizzato da accostamenti insoliti e ricercati
che danno vita a proposte culinarie nelle
quali la tradizionale cucina giapponese viene rivisitata in chiave contemporanea.
Naturalmente
non
mancano sushi, sashimi, roll, uramaki e
tataki di tonno e salmone, così come non
manca la tempura leggera e croccante. Assolutamente da provare
la selezione di carpacci di pesce, il gunkan
di tonno, salmone e
amaebi.
A proposito del salmone, Carlo Ricatto, uno
dei tre soci del Qor Torino, sottolinea che
quello proposto è il famoso Sockeye proveniente dall’Alaska, mentre tutto il pescato
viene selezionato al mercato ittico di Milano
dove si trova l’omonimo locale che è attivo
da otto anni e che, come quello torinese, è
sinonimo di tendenza e glamour. Al menù
giap contemporaneo, composto da piatti
tipicamente freddi ed altri caldi, si unisce
quello cosmopolita che vede una vasta selezione di proposte che vanno dai gamberi
sale e pepe all’anatra e salsa di prugna fino
alla costoletta di maiale. Per un ventaglio di
sapori difficile da dimenticare.
Last but not least, i dolci sono un vero capolavoro: preparati ognuno da una pasticcera
esperta, appartengono alla tradizione italiana e sono presentati al cliente in maniera
creativa ed artistica perché Carlo, Simone
e Marco, i titolari, pongono un’attenzione
particolare alla cura dei piatti, alla freschez-
za e alla genuinità degli ingredienti proposti
e la cucina a vista ne è una dimostrazione.
Poiché tutto nel locale è seguito nei minimi dettagli e, come già detto, i sensi sono i
veri protagonisti, ogni portata è realizzata
con meticolosità per offrire ai clienti non
un “semplice” piatto, ma un mix di food
and design che non dimentica le ricette vegane e vegetariane e che mantiene le stesse
aspettative anche all’ora del lunch e durante
il brunch domenicale che ha una formula
all you can eat che include una selezione di
sushi. Naturalmente anche la carta dei vini
è ricca di etichette rinomate sia nazionali
che straniere e comprende rossi, bianchi e
bollicine oltre ad una selezione di birre tra le
quali due artigianali giapponesi ed una artigianale piemontese. Buon appetito quindi o,
se preferite, dozo omeshiagarikudasai.
RISTORANTE QOR
Via San Francesco da Paola 46 - Torino
Tel. 011 0609529
www.qor.it – [email protected]
Orari: dal martedì alla domenica dalle
12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.30;
chiuso il lunedì.
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• sconto del 10% a pranzo e a cena;
• sconto del 10% sul brunch domenicale di € 19,50;
• sconto del 15% a cena il martedì, il
mercoledì e la domenica.
N.B. Si accettano i principali ticket restaurant.
marzo 2015 | Plus Magazine | GUSTI E PIACERI
79
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
di Emanuela Truzzi
formare
e non solo informare
I
n un panorama come quello odierno,
la figura del formatore viene sempre più
considerata come un’opportunità di lavoro per molti causando un’esuberanza numerica e, permettetemi un termine forte,
una sorta di “cannibalismo”. D’altronde le
Aziende, pur di accaparrarsi il prezzo più
basso, effettuano scelte sovente discutibili. Invece investire in formazione è fondamentale per il futuro delle organizzazioni
e per lo sviluppo professionale degli individui, ed è un processo continuo.
Per le Aziende consapevoli del valore generato da efficaci piani formativi, sarà
opportuno operare delle scelte valutando non solo la società con cui stipulare
il contratto ma la professionalità del formatore, il soggetto che declina il progetto
con le Risorse Umane e dal quale dipende
il successo dell’investimento. Indubbiamente in questa professione conta, oltre
al background culturale, la capacità di
gestire un’aula e trasferire contenuti in
grado di coinvolgere e promuovere cambiamenti interni ai discenti. Come sostiene Gustave Kaesere: “Se non si verifica un
cambiamento nell’attività dell’individuo
non si può parlare di formazione, ma solo
di acculturamento”.
80
Da gennaio 2015 sono Presidente per
il Piemonte dell’Associazione Italiana
Formatori e membro del Consiglio Nazionale e il nostro obiettivo è migliorare
l’identità professionale del formatore e
infondere fiducia nei giovani che desiderino intraprendere questa professione.
Noi formatori senior dedicheremo seminari su varie tematiche per i più giovani
attraverso occasioni di confronto critico
e costruttivo, rendendo fertile lo scambio
culturale e il contagio delle idee.
Se vogliamo coinvolgere i giovani, i formatori del futuro, dobbiamo trasmettere
una nuova consapevolezza di questo ruolo e della sua importanza nella società.
Per trovare una ricollocazione nel mondo del lavoro, sono in prevalenza le figure
mature ad abbracciare la professione del
formatore rispetto ai giovani laureati, ai
quali è invece necessario offrire prospettive concrete anche attraverso forme di
apprendistato-tutoraggio. Per quanto mi
concerne ho iniziato ad entrare in aula a
21 anni, appena sostenuti i primi esami
universitari per accedere alle supplenze
nelle scuole, e dopo un decennio sono
passata al settore aziendale. Ma lo scenario è decisamente cambiato. L’esuberanza
di iscritti all’Università, per mancanza del
numero chiuso nelle Facoltà Umanistiche, non consente ai giovani di allungare
i tempi del percorso formativo coniugando le esperienze lavorative allo studio.
Terminati gli studi i ragazzi sono veramente confusi e ciò che è ancor più deterrente è constatare l’avidità eccessiva di
coloro che, invece di godersi una meritata
pensione, dedicandosi ad interventi di
volontariato o di tutoraggio, si affannano
ancora ad occupare spazi nel mondo del
lavoro.
Sono fortemente convinta che la società
del futuro debba avere un’impronta meritocratica e poggiare le sue basi nel mondo della scuola. Premiare il merito deve
rappresentare lo stimolo ideale per rendere attivi e proattivi tutti gli attori coinvolti nella formazione, ad ogni età e in
ogni ambito, una missione per rafforzare
la resilienza e promuovere le competenze
delle nuove generazioni.
Dott.ssa Emanuela Truzzi
docente in comunicazione
e coach motivazionale
MODERNACOMUNICAZIONE
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Professionalità e cortesia
al servizio del passeggero
La soddisfazione dei clienti CTA è l’obiettivo di tutti i nostri dipendenti.
Gli autisti, altamente qualificati e di esperienza, uniscono la cordialità
alla consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo. Il team aziendale
affianca il cliente in tutte le fasi e garantisce un’esperienza piacevole e rassicurante.
Grande attenzione viene posta alla formazione: ai dipendenti sono offerti corsi
in tutti i settori: comunicazione, guida sicura, gestione dell’emotività, team building.
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CONFERENZE E CORSI
2015
CONFERENZE
Martedì 24 marzo 2015
“Agopuntura tra presente e
passato”
Relatore:
Dott. Riccardo Rustichelli
Medico Agopuntore
Martedì 14 aprile 2015
“Ifor: la riabilitazione centrata sul paziente”
Relatori:
Dott. Ernesto Indemini
Direttore Tecnico Specialista
in Ortopedia e Traumatologia, Fisiokinesiterapia e Medicina dello sport
Dott. Sergio Pecora
Vicedirettore e Specialista in
Fisiokinesiterapia
Primavera
Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00
alle ore 19,30. Al termine di ogni incontro verrà offerto
un aperitivo ai partecipanti.
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus
tel. 011 5611153 – [email protected]
Martedì 21 aprile 2015
“Mini-invasività e nuovi
orientamenti in chirurgia
ortopedica”
Relatore:
Dott. Leonardo Basso
Specialista in Ortopedia
Martedì 5 maggio 2015
“Le varici degli arti inferiori,
quali le novità e gli approcci
moderni alla malattia”
Relatore:
Dott. Jean Daniel Rostan
Specialista in Chirurgia Generale e Vascolare
CORSI di fotografia
Mercoledì 15 aprile 2015
Lezione 1:
la macchina fotografica reflex
e il suo funzionamento; la
corretta esposizione: il rapporto tra tempi, diaframmi
e sensibilità; gli automatismi
delle macchine fotografiche;
il bilanciamento del bianco;
le caratteristiche delle diverse ottiche: angolo di ripresa,
dilatazione e schiacciamento dei piani prospettici; profondità di campo; il funzionamento dell’esposimetro;
il flash come luce primaria e
come luce di riempimento.
Mercoledì 22 aprile 2015
Lezione 2:
riepilogo della lezione precedente e utilizzo della propria
macchina fotografica.
82
Mercoledì 29 aprile 2015
Lezione 3:
uscita.
Mercoledì 6 maggio 2015
Lezione 4:
analisi, editing e accenni di
fotoritocco con Photoshop.
Mercoledì 13 maggio 2015
Lezione 5:
chiusura del corso con analisi finale, editing e accenni di
fotoritocco con Photoshop.
Docente:
Alessandro Lercara
VISITE E SPETTACOLI
SCOPRIRE
TORINO
E
NON SOLO
AMEDEO MODIGLIANI:
MOSTRA TEMPORANEA ALLA GAM DI TORINO
CAMPUS EINAUDI E AREA EX ITALGAS A TORINO
Visita guidata al Campus Luigi Einaudi, la nuova sede delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università di Torino, realizzata su progetto dell’architetto inglese Norman Foster in un’area caratterizzata dalla
presenza di strutture di archeologia industriale, relative agli impianti della
ex Italgas. Un complesso di sette edifici immersi nel verde che si affacciano su una piazza centrale, ma con la “suggestione” di un unico organismo
architettonico grazie alla copertura luminosa del tetto sospeso, visibile da
tutti i punti panoramici della città. Un complesso costruito con i più innovativi criteri di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, solar design
e strategie bioclimatiche - di forte impatto urbanistico - che caratterizzano
45mila mq di superficie, 14mila mq di verde, 70 aule per 8mila studenti e il
moderno Polo Bibliotecario, dedicato a Norberto Bobbio, che ospita 620mila
volumi, tra i quali alcuni libri antichi e rari. Il percorso comprende la visita
all’area ex Italgas, alle parti esterne del Campus con le sue istallazioni di arte
contemporanea e ad alcuni ambienti interni, tra i quali, compatibilmente
con gli orari di apertura del Campus stesso, l’atrio, l’aula magna, la sala lauree e la biblioteca.
Visita alla mostra temporanea dedicata ad Amedeo
Modigliani, pittore italiano tra i più significativi protagonisti dell’arte parigina dei primi decenni del Novecento, della cosiddetta “Scuola di Parigi” con cui si definiscono i numerosi artisti presenti nella capitale francese
nel primo dopoguerra: non solo francesi, come Pierre
Bonnard e Henri Matisse, ma anche di diversa nazionalità, tra i quali Pablo Picasso, Marc Chagall, Piet Mondrian e Modigliani stesso; artisti il cui indirizzo di ricerca
è caratterizzato in quegli anni dal ritorno alla figurazione, come se la tragedia della Prima Guerra Mondiale avesse imposto agli intellettuali di tutta Europa
una riflessione etica oltre che estetica sulla funzione
dell’arte e dell’artista nella società contemporanea. La
pittura di Modigliani si pone come sintesi calibratissima tra i diversi indirizzi di ricerca derivati dalle principali esperienze d’avanguardia d’inizio secolo - cubismo
ed espressionismo soprattutto - allo scopo di cogliere,
attraverso una stilizzazione formale estremamente
raffinata, l’essenza profonda dell’animo umano.
Data: sabato 21 marzo 2015
Date: sabato 11 e domenica 12 aprile 2015
SPETTACOLI
CAPAREZZA
LIGABUE
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
28 marzo 2015 ore 21.00
Primo anello € 20,80
84
VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
2 aprile 2015 ore 21.00
Primo anello numerato € 80,50
CARMEN CONSOLI
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
14 aprile 2015 ore 21.00
Tribuna gold € 46,00
Parterre in piedi € 34,50
VISITE E SPETTACOLI
Continuazione del programma “Scoprire Torino e non solo” in collaborazione con Giuliana Rebaudo
e Maurizio Pattoglio – Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus - Tel. 011 5611153 - [email protected]
“LA MADONNA DEL DIVINO AMORE” DI RAFFAELLO:
MOSTRA TEMPORANEA ALLA PINACOTECA AGNELLI
TAMARA DE LEMPICKA:
MOSTRA TEMPORANEA A PALAZZO CHIABLESE DI TORINO
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli e della Reggia
di Caserta portano per la prima volta a Torino il dipinto della
“Madonna del Divino Amore” di Raffaello, dal 19 marzo al 28
giugno prossimi. Negli ultimi anni sono state realizzate alcune
importanti mostre dedicate a Raffaello, che hanno messo in
luce i diversi momenti del suo percorso artistico: dalla mostra
della National Gallery di Londra (2004-2005), a quella di Urbino
su Raffaello giovane (2009), alle recentissime esposizioni dedicate all’ultimo Raffaello al Museo del Prado (2012) e al Louvre
(2013). Tali esposizioni sono state anche importanti occasioni
di studio, approfondimento e confronto sull’operato dell’artista
urbinate. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l’occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di
questi studi e, attraverso supporti digitali, di consentire anche al
grande pubblico la lettura della struttura interna del dipinto, le
numerose varianti e i pentimenti dell’artista durante la stesura
dell’opera, creando un serrato “dialogo” con i disegni e gli schizzi preparatori conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche
europee: uno proveniente dall’Albertina di Vienna e uno dal Museo delle Belle Arti di Lille. La mostra sarà anche un’occasione
per rivedere la raffinata collezione permanente della Pinacoteca.
Tra le grandi esposizioni torinesi previste nel periodo dell’Expo del
2015, c’è la mostra dedicata a Tamara de Lempicka, l’anticonformista pittrice più nota e amata del periodo Déco, simbolo delle istanze
moderniste degli anni Venti e Trenta. La curatrice è Gioia Mori, che
ha firmato anche la grande antologica dell’artista tenutasi nel 2011
al Vittoriano. Discendente di una famiglia ebraica di origine polacca,
Tamara de Lempicka viene cresciuta dalla nonna ed educata nei più
esclusivi collegi svizzeri e polacchi; si sposa in Russia con il nobile Tadeusz Lempicki, con il quale nel 1918 si trasferisce a Parigi a seguito
della rivoluzione bolscevica. Qui studia pittura che vede soprattutto
come un mezzo per frequentare nobili e ricchi, un modo chic per intrattenere “pubbliche relazioni” spesso non prive di sesso e droga.
Grande successo hanno i suoi ritratti e i nudi carichi di sensualità. In
Italia conosce Gabriele D’Annunzio, al quale tenterà inutilmente di
fare un ritratto. Dal 1939 vive in America, ottenendo la cittadinanza
e frequentando il mondo della mondanità hollywoodiana. Nel dopoguerra torna in Europa e si dedica a un’intensa e fortunata attività
espositiva a Parigi e Roma. Muore nel 1980 a Cuernavaca in Messico:
il suo corpo viene cremato e le ceneri vengono sparse dal conte Giovanni Agusta sul vulcano Popocatepetl. Nel 1994 l’opera di Tamara
de Lempicka, dal titolo “Adamo ed Eva”, di proprietà di Barbra Streisand è stata rivenduta per quasi due milioni di dollari.
Data: domenica 10 maggio 2015
Data: domenica 28 giugno 2015
Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
NEGRITA
MARIO BIONDI
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
17 aprile 2015 ore 20.00
1° anello numerato € 51,75
Parterre € 40,25
BIAGIO ANTONACCI
TORINO – Auditorium Giovanni Agnelli
5 maggio 2015 ore 21.00
Galleria € 40,25
Settore A € 69,00
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
9 maggio 2015 ore 21.00
1° anello numerato € 60,00
Parterre € 41,50
marzo 2015 | Plus Magazine | VISITE E SPETTACOLI
85
GITE E SPETTACOLI
GITE
ROMA: PERCORSI D’ARTE
TRA CARAVAGGIO, BERNINI, BORROMINI
La gita prevede la visita al Salone internazionale dell’Auto di Ginevra, con sistemazione su pullman Gran Turismo. Dal 5 al 15 marzo
2015, Ginevra si trasforma nella Capitale mondiale dell’automobile
grazie al proprio Salone che con uno spazio espositivo a dir poco
immenso permette ai visitatori di ammirare le novità con maggiore
piacere ed attenzione. Anteprime, concept, nuovi modelli: il Ginevra International Motor Show 2015 promette di raccogliere tutto
il meglio della produzione automotive dei prossimi mesi e di dare
un’occhiata a quello che sarà il futuro delle quattro ruote e della
mobilità in generale. Nuove auto e nuovi allestimenti da ammirare
per scoprire le evoluzioni del design e le nuove soluzioni tecniche
pensate dalle maggiori case automobilistiche. Il Salone internazionale dell’Auto di Ginevra è una delle più belle vetrine automobilistiche del mondo. Tutte le grandi marche presentano le ultime
tecnologie e il design più moderno nonché materiali innovativi in
grado di soddisfare tutte le esigenze in fatto di comfort, sicurezza
ed ecologia. Alle ore 17.00 è pianificata la partenza per il viaggio di
rientro e in tarda serata è previsto l’arrivo a Torino.
Tre giorni a Roma per un percorso che attraverso i luoghi celebri della città - le chiese e i palazzi storici, i monumenti antichi, le fontane
e le piazze - si propone di cogliere, nei suoi aspetti più profondi ed
emozionanti, il linguaggio di alcuni indiscussi protagonisti dell’arte
romana del Seicento: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Gian
Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. È prevista la visita alla Galleria Borghese dove sono custoditi, tra molti insigni capolavori, alcuni dei più celebri gruppi scultorei del Bernini – “Apollo e Dafne”, il
“Ratto di Proserpina”, “La Verità”, il “David” – e sei opere pittoriche
del Caravaggio, di cui il Cardinal Scipione Borghese fu appassionato
collezionista. Sarà possibile ammirare altre opere del Caravaggio
nella Chiesa di Santa Maria del Popolo (“Conversione di San Paolo” e “Martirio di San Pietro”), nella Chiesa di San Luigi dei Francesi (“Conversione di San Matteo”, “Martirio di San Matteo”, “San
Matteo e l’angelo”) e nella Chiesa di Sant’Agostino (“Madonna dei
pellegrini”). In riferimento al Bernini è prevista la visita alla Chiesa
di Sant’Andrea al Quirinale e alla Cappella Cornaro di Santa Maria
della Vittoria; mentre del Borromini è prevista la visita alla suggestiva Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane e al Palazzo Spada,
con la celebre falsa prospettiva nell’androne di accesso al cortile.
Data: domenica 15 marzo 2015
Date: venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 maggio 2015
UNA GIORNATA AL SALONE DELL’AUTO DI GINEVRA
SPETTACOLI
MARCO MENGONI
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
10 maggio 2015 ore 21.00
Parterre in piedi € 39,10
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GIANNA NANNINI
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
17 maggio 2015 ore 21.00
1° anello numerato € 46,00
1° anello numerato front. € 41,10
IRENE GRANDI
VENARIA REALE (Torino)
Teatro della Concordia
21 maggio 2015 ore 21.00
Platea 1° settore € 32,80
Platea 2° settore € 28,75
GITE E SPETTACOLI
UNA GIORNATA A MILANO: VISITA ALLA MOSTRA
“LEONARDO 1452-1519” E A VILLA NECCHI CAMPIDOGLIO DEL FAI
La gita prevede la visita all’Expo di Milano 2015, con sistemazione
su pullman Gran Turismo. Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il
più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.
Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi
mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta
concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi
equilibri. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140
Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di
visitatori attesi. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema
al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli
eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno del Sito Espositivo.
Expo Milano 2015 sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività
dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. L’evento, inoltre, offrirà a tutti la possibilità di conoscere e assaggiare
i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione
agroalimentare e gastronomica di ogni Paese.
Milano celebra il genio di Leonardo con una mostra allestita a Palazzo Reale in contemporanea con Expo 2015. Presentata come la
più grande rassegna mai dedicata a Leonardo da Vinci in Italia, sarà
inaugurata nel giorno del compleanno dell’artista: il 15 aprile, articolata in 12 sezioni. Tra i temi centrali il disegno, fondamentale
nell’opera di Leonardo, come anche il continuo paragone tra le arti,
disegno, pittura e scultura; il confronto con l’antico e la novità dei
moti dell’animo; il suo tendere verso progetti utopistici, come poter
volare o camminare sull’acqua, infine l’automazione meccanica.
Insomma, l’intrecciarsi continuo di scienze e arti. Poi, il racconto
degli anni della formazione fiorentina e i due soggiorni milanesi,
fino alla permanenza in Francia, luoghi dove opera sempre nel segno dell’interdisciplinarità, attraverso l’approccio allo studio dei
fenomeni e la loro rappresentazione grafica.
La giornata sarà completata con la visita alla Villa Necchi Campidoglio del FAI: una raffinata casa degli anni Trenta firmata dal
celebre architetto Piero Portaluppi, un delizioso giardino sempre
aperto dove sostare all’ombra delle grandi magnolie, un viaggio tra
arredi preziosi che restituiscono fedelmente l’atmosfera di vivace
mondanità dell’alta borghesia milanese. In un’armoniosa fusione
di arte e tranquillità, la Villa custodisce inoltre le collezioni Alighero
ed Emilietta de Micheli e Claudia Gian Ferrari.
Data: domenica 31 maggio 2015
Data: domenica 14 giugno 2015
UNA GIORNATA ALL’EXPO MILANO 2015
Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
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20 giugno 2015 ore 21.15
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21 luglio 2015 ore 21.30
Ingresso € 46,00
TORINO - PalaAlpitour
(Ex Palaolimpico)
7 novembre 2015 ore 21.00
1° anello numerato € 69,00
2° anello numerato front. € 39,10
Parterre € 46,00
marzo 2015 | Plus Magazine | GITE E SPETTACOLI
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tradizione italiana e regionale.
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POSER HAIRDRESSING
Raffinato salone torinese dove il proprietario, il sig. Gianluca Silivestro,
accoglie e segue in prima persona la
clientela fidelizzata, che si rivolge a lui
STUDIO MEDICO AGOPUNTURA
Dott. Riccardo Rustichelli
Medico agopuntore, il Dott. Rustichelli
è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino e ha frequen-
tato con successo il Master in Clinical
Practice of Acupuncture and Chinese
Medicine e ha conseguito l’attestato
Italiano di Agopuntura rilasciato dalla
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zona pedonale di via Verdi. Sono ben
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semplici della nostra tradizione, freschi e in armonia con il naturale ritmo
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Jean Daniel Rostan, Giorgio Ovidio Bitossi e Daniele Maggio sono tre medici laureati e specializzati in Chirurgia
Generale e Vascolare a Torino e hanno
creato nel 2007 un sodalizio professionale definito Vein Care Team con studi a
Torino, Santena e Torre Pellice.
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Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00
È gradito appuntamento
il notaio risponde
Il Notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese,
collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti
su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni,
donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di
fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento.
Per le vostre domande scrivete a [email protected]
Gent.mo Notaio Bassetti,
purtroppo non sono riuscito ad assistere alla conferenza “Cos’è cambiato
negli ultimi due anni in tema di acquisto casa e donazioni” che ha tenuto presso la FABI a novembre dell’anno scorso.
L’argomento mi interessa molto perché sto pensando di fare una donazione di un immobile. Quali sono le differenze sostanziali rispetto a una vera e
propria vendita? Grazie.
Fernando - Pensionato
Beh, la più sostanziale è che in
un caso l’acquirente paga e nell’altro
riceve un regalo...Bisogna tenere presente che in un atto di compravendita non basta dichiarare il pagamento ma bisogna indicarne anche gli
estremi: quindi non basta “decidere”
di chiamare il contratto in un modo
piuttosto che nell’altro. Il vero problema della donazione (di solito fiscalmente più economica della vendita) è che, quando non viene fatta
all’unico futuro erede può creare dei
problemi alla circolazione dell’immobile. Niente di irrisolvibile, il più
delle volte. Ma bisogna entrare nel
dettaglio del caso concreto.
◆◆◆
Gent.mo Notaio,
ho sentito dire che ci sono delle spese
notarili detraibili in caso di ristrutturazione? È vero? Di quali spese di tratta? Grazie per la risposta.
Federica - Bnl
Sulla detrazione di spese notarili
in un caso specifico di ristrutturazione c’è una recentissima risoluzione
dell’Agenzia delle Entrate, la n° 118/E
del 30 dicembre 2014. Si tratta dell’ipotesi in cui il contribuente abbia
chiesto il recupero di un sottotetto
92
a fini abitativi e il Comune gli abbia
imposto, ai fini della concessione, di
stipulare per atto notarile un vincolo
di pertinenza tra il sottotetto recuperato e l’alloggio.
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito
che le spese notarili rientrino, in quel
caso, tra quelle che l’articolo 16-bis
del Testo Unico considera detraibili,
in quanto legate a interventi di recupero edilizio. A parte ciò, da diversi anni è inoltre possibile detrarre le
spese notarili dell’atto di mutuo, anche quando questo sia stato richiesto
a fini di ristrutturazione dell’abitazione principale.
◆◆◆
Buongiorno,
vorrei vendere una casa che era dei
miei genitori. Alcuni amici mi hanno parlato del “rent to buy” di cosa si
tratta? In questo caso l’atto notarile
di vendita quando viene effettuato?
Grazie per la disponibilità.
Simona - Unicredit
Il “rent to buy” da qualche mese
è disciplinato dalla legge e ha anche
un nome italiano, per quanto orrido
e prolisso: “Contratto di godimento
in funzione della successiva alienazione di immobile”. In estrema sintesi, nel contratto si prevede che il
conduttore di un immobile abbia la
possibilità di acquistarlo corrispondendo un certo numero di canoni ed
eventualmente una somma finale. Il
canone comprende in effetti il corrispettivo per il godimento (insomma
un vero canone di locazione) e una
parte imputata al prezzo.
Quindi, se per esempio un immobile
viene valutato 1.000, e l’acquirente
paga 150 all’anno, di cui 100 come
prezzo e 50 come locazione, al termi-
ne del regolare pagamento diventa
proprietario dopo 10 anni. Sarebbe
qui lungo dettagliarne la disciplina:
ciò che di più importante la legge ha
apportato alla prassi (in verità sin
qui piuttosto scarna) è la possibilità
di trascrivere questi contratti, rendendoli opponibili ai terzi.
Il contratto, quindi, ha efficacia pubblica immediata, anche se non trasferisce subito la proprietà, e questo
significa che problemi sopravvenuti
a carico del venditore (poniamo un’ipoteca giudiziale) non graveranno
sul conduttore, che potrà comunque
completare il suo piano di acquisto.
È importante però tenere presente
che fino al momento del trasferimento gli oneri fiscali rimangono in
capo al venditore.
l’esperto fiscale risponde
Paolo Quaglia, Responsabile della sezione fiscale
della Nova Labor Servizi/Caaf FABI srl,
collabora con la nostra rivista per rispondere
ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi,
detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione
del Modello 730.
Potete inviare le vostre domande
a [email protected]
Sono un pensionato Inps. Da
quest’anno, oltre alla pensione Inps
italiana, percepisco una pensione
estera dalla Germania. Devo dichiararla e se sì, posso continuare a fare
il 730?
Se, come credo, la sua nazionalità è italiana, le pensioni pubbliche e
private tedesche sono assoggettate
a tassazione solo in Italia e quindi
lei è tenuto a dichiarala e può tranquillamente farlo con il modello 730.
In termini generali la normativa fiscale italiana varia a seconda della
nazione dalla quale provengono le
pensioni ed è sempre regolata dalla
convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Italia ed il singolo paese.
Le faccio un esempio legato alle pensioni svizzere: nei rapporti con la
Svizzera le pensioni pubbliche sono
tassate solo in Italia mentre le pensioni corrisposte da parte dell’Assicurazione svizzera per la vecchiaia
e i superstiti (le cosiddette pensioni
Avs) non devono essere dichiarate in
Italia in quanto assoggettate a ritenuta alla fonte a titolo di imposta in
Svizzera.
◆◆◆
Mia figlia, laureata e purtroppo in
cerca di occupazione, nel corso del
2014, ha lavorato in un’azienda ed
è stata pagata tramite voucher. Mi
chiedevo se tali somme vanno indicate in dichiarazione o se, come mi è
stato detto, sono considerate redditi
esenti e, come tali, non soggetti a dichiarazione.
Le confermo che l’informazione
che ha ricevuto è corretta: il compenso è esente da ogni imposizione
fiscale e non va pertanto dichiarato.
Le ricordo che la somma dei voucher
non rileva ai fini del limite reddituale di € 2.840,51 che qualifica lo status
di familiare a carico e non incide
neppure sullo stato di disoccupazione o inoccupazione di sua figlia.
Per maggiore informazione ai nostri
lettori, i buoni lavoro (o voucher) rappresentano un sistema di pagamento del lavoro occasionale accessorio
svolto al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e
saltuario. I buoni lavoro hanno diversi valori nominali comunque lordi,
comprensivi di contribuzione (pari al
13%) a favore della Gestione separata
Inps, di contribuzione Inail per l’assicurazione anti-infortuni (7%) e di un
compenso all’Inps per la gestione del
servizio (5%). Ad esempio il valore
netto del voucher da € 10,00 nominale è pari a € 7,50.
◆◆◆
Lo scorso anno ho ristrutturato la
mia seconda casa in campagna: mettendo in ordine i documenti per il
modello 730 di quest’anno mi sono
accorto che ho commesso un errore
nella compilazione del bonifico effettuato per dei lavori di ristrutturazione edilizia: ho indicato, come causale,
il risparmio energetico. Non è che ho
perso il diritto alla detrazione?
recupero del patrimonio edilizio: lo
stesso vale anche nel caso opposto in
cui nella causale del bonifico siano
stati indicati i riferimenti normativi
relativi agli interventi di recupero
del patrimonio edilizio in luogo di
quelli riguardanti la riqualificazione
energetica degli edifici.
◆◆◆
Ho letto su una rivista che il “decreto
semplificazioni” ha soppresso l’obbligo, per i contribuenti interessati alla
detrazione per interventi di riqualificazione energetica, di inviare l’apposita comunicazione all’Agenzia delle
Entrate, qualora i lavori proseguano
oltre il periodo d’imposta in cui sono
iniziati. Risulta anche a Lei?
Sì, è vero: il “decreto semplificazioni” Dlgs 175/2014 all’articolo 12 ha
soppresso l’obbligo di inviare la comunicazione da lei citata.
Le dirò di più: in virtù del principio del favor rei previsto dal Dlgs
472/1997, la sanzione in misura fissa,
da € 258,00 a € 2.065,00, prevista per
l’omesso o irregolare assolvimento
dell’adempimento in questione non
è più applicabile, anche in relazione
a fattispecie di omesso o irregolare
invio della comunicazione commesso prima dell’entrata in vigore del
decreto a patto che non sia ancora
intervenuto, a seguito di un controllo, un provvedimento sanzionatorio
definitivo.
No, dorma sonni tranquilli. Non
si perde il diritto alla detrazione nel
caso di errata indicazione, nella causale del bonifico, dei riferimenti normativi relativi alla riqualificazione
energetica degli edifici anziché di
quelli riguardanti gli interventi di
marzo 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO
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l’esperto immobiliare risponde
Il Dottor Cesare Furbatto, titolare
dell’omonimo studio immobiliare
torinese, collabora con la nostra
rivista per dare la possibilità ai
lettori di avere risposte esaustive alle
domande inerenti il settore casa.
Potete inviare le vostre richieste a
[email protected]
Ho ereditato con mia sorella tre alloggi in zone differenti (Crocetta, Cit Turin, San Paolo) e abbiamo la necessità
di avere delle valutazioni orientative
onde procedere all’assegnazione degli
immobili e prevedere eventuali conguagli. Può darci delle stime di massima?
lità di affittare un appartamento con
un contratto convenzionato.
La domanda è un po’ troppo generica e pertanto vi invito a consultare il
nuovo Borsino Immobiliare Furbatto
2015 (www.furbatto.it).
Come per le altre edizioni la città è
stata suddivisa in 24 zone e per ciascuna troverete indicazioni sui valori
a seconda se si tratta di appartamenti
nuovi/signorili/medi/economici.
Sì, è possibile basta che il canone
massimo non superi i valori imposti
dalle tabelle del Comune.
◆◆◆
È possibile stipulare un contratto di locazione convenzionato se il proprietario dell’immobile è una società?
Abbiamo interpellato l’ufficio del
registro e la risposta è stata affermativa e quindi una società ha la possibi-
◆◆◆
In un contratto convenzionato è possibile prevedere una scalettatura di canone (ad esempio il primo anno un canone di € 400,00 e il secondo di € 500,00)?
◆◆◆
Se acquisto un immobile in un fabbricato che ha avuto un intervento di
restauro conservativo posso godere di
speciali detrazioni IRPEF?
Sì, è possibile una detrazione IRPEF del 36-50% delle spese sostenute
per l’acquisto o l’assegnazione di unità immobiliari site in fabbricati interamente recuperati con interventi di
restauro e risanamento conservativo
o ristrutturazione da imprese e cooperative edilizie entro l’importo mas-
simo di € 96.000,00 per unità immobiliare.
◆◆◆
Se faccio un intervento di riqualificazione energetica nel mio edificio ho
delle agevolazioni fiscali?
Sì, la legge di stabilità prevede
una detrazione IRPEF/IRES del 65%
per gli interventi di riqualificazione
energetica degli edifici (anche relativi a parti comuni di edifici condominiali) e si applica alle spese sostenute
fino al 31/12/2015.
◆◆◆
Ho fatto una proposta d’acquisto di un
immobile e sono ancora in attesa di
una risposta da parte della proprietà. È
vero che una proposta si trasforma in
un “contratto preliminare” al momento
dell’accettazione della proprietà?
No, una proposta d’acquisto si trasforma in un vero e proprio “contratto
preliminare” nel momento in cui lei
ha avuto conoscenza dell’accettazione. L’avvenuta conoscenza può avvenire di persona o ricevendo una lettera raccomandata.
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l’avvocato risponde
Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri
lettori all’Avvocato Giuseppina Verduci alla
quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi,
di esprimere il suo parere. Come al solito
tra le richieste pervenute in redazione si è
cercato di scegliere quelle con una valenza
di interesse generale.
Potete inviare le vostre domande per l’Avvocato
Verduci direttamente a [email protected]
Mi scrive il sig. Giuseppe da Asti sottoponendomi il seguente quesito:
Sono vedovo da circa 5 anni. Alla morte
di mia moglie ho effettuato la vendita,
con usufrutto a mio nome, dell’immobile in cui abito ai miei due figli. Vengo
alla domanda: nel frattempo ho conosciuto la mia attuale compagna da poco
divenuta moglie a tutti gli effetti, con la
quale abito nell’appartamento, di cui
ora ho solo l’usufrutto. Mi domando
quindi se in caso di mio decesso la mia
consorte potrà accampare qualche diritto per continuare a vivere nella casa
coniugale.
Gentile sig. Giuseppe, purtroppo,
devo darle una risposta che non sarà
molto gradita a Sua moglie. Infatti, qualora Lei dovesse decedere per primo,
quest’ultima non avrà diritto di abitazione relativamente all’immobile, anche se adibito a casa familiare.
Infatti, è vero che nella successione legittima al coniuge del “de cuius” spettano i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui
mobili che la corredano previsti dall’ex
art. 540 cc., tuttavia la lettura dell’articolo va effettuata nella sua interezza.
Per comodità lo riporto: “Al coniuge anche quando concorra con altri chiamati,
sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e
di uso sui mobili che la corredano, se di
proprietà del defunto o comuni”.
L’articolo in questione specifica, dunque, che il coniuge al momento del decesso deve essere proprietario dell’immobile e non mero usufruttuario. Nel
caso di specie, pertanto, tale diritto di
abitazione sarebbe spettato alla Sua attuale moglie solo se Lei ne avesse mantenuto la proprietà, mentre ad oggi la
nuda proprietà è già stata trasferita ai
suoi figli. Alla Sua morte, dunque, i Suoi
figli divenuti pieni proprietari dell’immobile, avranno diritto di rientrare in
possesso dello stesso, mentre la Sua
attuale moglie nulla potrà opporre e
dovrà cercare una nuova sistemazione.
◆◆◆
Mi scrive Lucia da Avigliana ponendomi il seguente quesito:
È vero che lo Stato è tenuto a risarcire la
parte di un processo eccessivamente lungo ed in che tempi è possibile ottenere
tale risarcimento?
Gentile lettrice la risposta è affermativa. A seguito delle reiterate condanne pronunciate dalla Corte Europea
dei Diritti dell’Uomo nei confronti dello
Stato Italiano, per violazione del principio dell’equo processo sancito dall’art.
6.1 della CEDU, in base al quale “Ogni
persona ha diritto a che la causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed
entro un termine ragionevole da un Tribunale indipendente ed imparziale...”, il
nostro Parlamento è stato posto in condizione di approvare la Legge n° 89 del
24 marzo 2001, nota anche come Legge
Pinto, che attribuisce a ciascun soggetto, il quale abbia assunto la qualità di
parte in un processo eccessivamente
lungo, sia esso di natura civile, penale,
amministrativa o fallimentare, il diritto
ad ottenere dallo Stato un indennizzo a
titolo di equa riparazione, al fine di riparare ai disagi ed agli stress emotivi
patiti per effetto del protrarsi dell’incertezza circa l’esito del processo medesimo. Oltre a tale indennizzo, potrà essere
liquidato in favore del cittadino anche
un risarcimento dei danni patrimoniali
che egli potrà dimostrare di aver subito come conseguenza dell’irragionevole durata del giudizio. Secondo quanto
previsto dall’art. 4 della Legge Pinto n°
89/2001, la domanda volta ad ottenere
l’indennizzo da equa riparazione può
essere proposta entro e non oltre il termine di sei mesi dal momento in cui il
provvedimento che abbia deciso il giudizio sia divenuto definitivo (passaggio
in giudicato). Il riconoscimento di tale
indennizzo non avviene in maniera
automatica, ma necessita dell’instaurazione di un procedimento di volontaria
giurisdizione, normalmente strutturato in una sola udienza, da promuovere
nei confronti della Pubblica Amministrazione (ovvero del Ministero della
Giustizia ogni qualvolta si lamenti l’eccessiva durata di un giudizio ordinario).
Il procedimento viene avviato dinanzi
alla Corte d’Appello territorialmente
competente mediante ricorso, da presentare obbligatoriamente con il patrocinio di un avvocato. Naturalmente
la tempistica occorrente per l’effettiva
riscossione del risarcimento spettante
al ricorrente varia in base alla rapidità
con cui le Corti d’Appello dislocate sul
territorio nazionale sono solite fissare
l’udienza di discussione del ricorso e,
successivamente, depositare nella cancelleria il provvedimento conclusivo
della procedura, anche in funzione dei
rispettivi carichi di lavoro.
marzo 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO
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La parola
AI
Per scrivere alla Redazione
Plus Magazine: [email protected]
Spettabile Redazione,
FABI Plus vola sempre più in alto! Prima con la nostra Astronauta Samantha, impegnata in una missione nello spazio, che ci sarebbe piaciuto vedere con
la vostra rivista tra le mani mentre con emozione la
seguivamo in una conferenza spaziale. Ora FABI Plus
rulla e decolla con la nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale le “Nostre Frecce”, in una stupenda sceneggiatura con il tricolore più lungo del mondo come sfondo.
Complimenti al Direttore Paola Gomiero e a tutta la
redazione per le scelte editoriali: ogni uscita della rivista è una magica emozione, come vedere le “Nostre
Frecce Tricolori” volare in formazione in tutti i cieli del
mondo.
Scaringella Vincenzo
Gentile Vincenzo,
grazie mille per tutti i complimenti ricevuti! Ci fa
piacere che i nostri lettori apprezzino gli articoli presenti
all’interno del nostro Magazine.
lettori
Spettabile FABI Plus,
ho sentito dire che ci sono stati diversi cambiamenti in materia fiscale introdotti dalla nuova Legge di Stabilità 2015? Di quali novità si tratta? Grazie per la risposta.
Francesco - BNL
Gentile Francesco,
le novità sono molteplici e riguardano svariati
temi: bonus bebè, bonus famiglie numerose, polizze vita, detrazione IRPEF per interventi volti al
recupero del patrimonio edilizio, aliquote TASI
per l’anno 2015 etc. Riassumere qui tutte le novità
non è possibile per questo la rimando al nostro
sito internet www.fabiplus.org dove troverà nella
sezione “Consulenze - Fiscali” la news, inviata
poco tempo fa, dove sono descritti, in modo approfondito, i cambiamenti in materia fiscale che
sono stati introdotti.
◆◆◆
Spettabile Redazione,
ho notato con piacere che avete fatto un restyling del sito di FABI Plus. Mi piace molto: è
fruibile, intuitivo e bello esteticamente. Complimenti!
Cinzia - Unicredit
Grazie Cinzia!
Sì abbiamo deciso di attuare un restyling del
nostro sito internet. Abbiamo rinnovato completamente la grafica adattandola alle nuove mode del
web, senza però alterare l’usabilità del sito stesso,
che per noi è sicuramente l’aspetto fondamentale. Siamo contenti che il nostro cambiamento sia
stato apprezzato.
96
PLUS MAGAZINE
Periodico trimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 30 - marzo 2015
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/magazine.html
[email protected]
Direttore responsabiie
Paola Gomiero
Caporedattore
Pietro Gentile
Segreteria di redazione
Chiara Attolico
Photo editor
Alessandro Lercara
In questo numero:
2Copertina
6 Protagonisti
10 Protagonisti
14 Tecnofuturo
18 Protagonisti
22 Protagonisti
26 Eventi
28
30
32
34
36
38 Moda
44 Recensioni
50 Mappamondo
56 Iniziative associati
Lilli Gruber, le donne sono il vero motore del cambiamento
È la realtà immaginata quella che ci rende più felici.
Parole sagge, Sig. Brachetti
A tu per tu con Vittorio Cosma
Quale futuro per i lavoratori bancari?
Intervista al Prof. Carl Benedikt Frey
Le nostre Frecce: la magia di emozionare...
Intervista al Tenente Colonnello Jan Slangen
Claudio Cecchetto: c’è sempre una prima volta
Are you ready for Expo?
Sindone e Papa Francesco a Torino
Buon Compleanno Don Bosco!
Vinitaly si presenta a New York
Un mare di gusto vi aspetta a Slow Fish
Expo, Germania e Meraviglie d’Italia al Salone del Libro
Mash up!
Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatro
Giordania: la bellezza svelata
Convenzioni nazionali
LUS
IP
FAB
SU
Hanno collaborato a questo numero:
Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi,
Barbara Odetto, Barbara Oggero,
Maurizio Pattoglio, Giuliana Rebaudo,
Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi.
Fotografie
Lorenza Daverio, Archivio Stilisti,
Savino Roca, Pietro Gentile, Barbara Oggero,
Salvatore Taormina, Romano Borrelli.
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
Grafica e impaginazione
Carlo Fantinel – Torino
Stampa
Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese
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Torino: vivere la città
Eventi
64 Torino 2015: un anno da regina dello sport
Idee e servizi
76 I capelli vogliono styling e benessere...
vogliono Poser Hairdressing
Medicina e salute
68 Ifor: la riabilitazione centrata
sul paziente
70 Mini-invasività e nuovi orienta-
menti in chirurgia ortopedica
72 Prevenzione e approcci moderni in flebologia
74 Da millenni l’agopuntura opera
per il benessere dell’individuo
Gusti e piaceri
78 Tre da Tre... perchè si mangia bene!
79 QOR fusion restaurant: un’esperienza multisensoriale
Comunicazione e immagine
80 Formare e non solo informare
82 Conferenze e corsi
84 Visite guidate e spettacoli
86 Gite e spettacoli
88 Convenzioni territoriali
92 Gli esperti rispondono
96 La parola ai lettori
PLUS MAGAZINE
30
IN QUESTO NUMERO
ARTURO BRACHETTI
È LA REALTÀ IMMAGINATA QUELLA
CHE CI RENDE PIÙ FELICI
A TU PER TU CON
VITTORIO COSMA
PROF. CARL BENEDIKT FREY
QUALE FUTURO PER I BANCARI?
TENENTE COLONNELLO JAN SLANGEN
LE NOSTRE FRECCE: LA MAGIA DI EMOZIONARE...
CLAUDIO CECCHETTO
C’È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA
EVENTI PRIMAVERA 2015
TORINO 2015
UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT
LILLI
GRUBER
Le donne sono il vero motore
del cambiamento
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
Pubblicazione trimestrale Numero XXX- marzo 2015
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._1/2015
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