Scena del crimine

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Scena del crimine
REGIONE CARABINIERI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
Compagnia di Novara
• L’intervento sulla scena del crimine è, forse, il
momento più importante delle indagini su di un
delitto, infatti il valore e l’input che un efficiente
sopralluogo può fornire alle indagini sono
inestimabili.
Il sopralluogo ed il conseguente ed eventuale repertamento
rappresentano le fasi iniziali di ogni indagine e sono finalizzati
all’acquisizione discriminata e scrupolosa di elementi che possano
risultare utili alle successive indagini, sia analitiche di laboratorio sia
investigative.
L’organo che ha assicurato il primo intervento deve
provvedere a congelare l’area di interesse (limitata alla scena
del crimine e ad eventuali pertinenze, in attesa dell’arrivo del
medico legale e del personale specializzato per l’esecuzione dei
rilievi tecnico scientifici). L’area di interesse deve essere
circoscritta quanto prima ed organizzata in tre settori: una zona
interna (accessibile esclusivamente al personale addetto al
sopralluogo), uno spazio di attesa (in cui far sostare tutti gli
altri inquirenti, evitando comunque eccessivi assembramenti di
persone) un luogo di deposito (per il materiale tecnico e per gli
equipaggiamenti)
SCENA DEL CRIMINE:
«luogo in cui si e’ verificato un incidente»
• Ogni categoria professionale deputata ad
intervenire su una «SCENA DEL CRIMINE» ha
l’obbligo di garantire il migliore servizio
possibile, attuando le tecniche di cui dispone al
fine di salvare delle vite e di perseguire l’autore
del reato.
• Obj del personale medico:
• verificare le condizioni cliniche della vittima,
deve procedere alla stabilizzazione della stessa
in visione del trasferimento in ospedale
• Obj dell’operatore di polizia:
• verifica macroscopica delle condizioni delle
persone coinvolte e della messa in sicurezza del
sito per la successiva ricerca delle fonti di prova
• Un corridoio preferenziale di movimento tra
l’ambulanza e il soggetto da medicare (dagli
americani definito walk through, un passaggio
secondario)
• Uso dei dispositivi di protezione individuale (i cd.
DPI, guanti, mascherine, etc..) per non inquinare la
scena di “falsi positivi” (elementi che nella realtà
dei fatti non sono pertinenti al reato e che possono
sviare le successive indagini)
La “contaminazione” è una delle possibili situazioni che si possono sulla “scena del
crimine”, è quindi necessario indossare indumenti di protezione monouso, quali: tuta
in tyvec dotata di cappuccio per capelli; mascherina; calzari.
• Evitare di spostare oggetti non indispensabili al
trattamento del paziente
E’ importante per le forze di polizia riconoscere i
parametri fondamentali di vita quali il battito o la
respirazione….
• Edmond Locard, fondatore del primo
laboratorio di medicina legale a Lione nel
1910: «Ogni contatto lascia una traccia».
• « Le tracce sono biglietti da visita del crimine;
esse sono testimoni silenti che non mentono
mai!»
• « Le tracce sono biglietti da visita del crimine;
esse sono testimoni silenti che non mentono mai!»
Effrazioni
Macchie
impronte
altre tracce fisiche
IMPRONTA DI SCARPA
IMPRONTA DIGITALE
MACCHIA DI SANGUE
• MATERIALI BIOLOGICI CHE POSSONO
ESSERE UTILIZZATI PER RICAVARE IL
PROFILO GENETICO DEL COLPEVOLE
sangue e macchie di sangue;
sperma e macchie di sperma;
tessuti;
ossa, unghie, denti; capelli e peli; saliva e urina
• MATERIALI SUI QUALI POSSONO ESSERE
RINVENUTI CAMPIONI BIOLOGICI:
• un mozzicone di sigaretta
• un passamontagna
• un pezzo di nastro adesivo tagliato con i denti
• un francobollo umidificato con saliva
• un rasoio da barba, un pettine, le lenzuola di un
letto, un indumento
• Etc.
• LE IMPRONTE
• …sono alterazioni dello stato di una superficie a
seguito del contatto con un altro corpo
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Dotazioni di intervento.
Lampada Scene Scope.
La lampada Scene Scope è un intensificatore di luce UV, il cui
funzionamento si basa sulla tecnica della riflessione della luce
ultravioletta, ed è utilizzata per effettuare la ricerca di impronte
digitali sia sulla scena del crimine sia in laboratorio.
• LE IMPRONTE:
• di creste papillari (distinte in digitali, palmari e
plantari)
• di orecchie
• di labbra
• di calzature e pneumatici
• di strumenti effrattori
• LE IMPRONTE:
visibili o latenti
negative o positive
di pressione del substrato ove sono state
apposte
I REPERTI
ACQUISITI in modo conforme alla legge
ESSERE RILEVANTI ai fini delle indagini
ESSERE SEMPRE IDENTIFICABILI
(luogo, posizione, operatore che lo ha repertato)
ACQUISITI E CONSERVATI garantendo la “catena di
custodia”
I REPERTI
SEPARARE (SEMPRE)
 reperti dello stesso caso tra loro
 reperti di casi diversi tra loro
 reperti e campioni di riferimento
 campioni di riferimento di persone (o cose)
diverse tra loro
MODALITÀ DI
DEI REPERTI
CONFEZIONAMENTO
•
è necessario conoscere le esigenze specifiche di ciascuna branca
di indagine
non si devono mai confezionare reperti bagnati/umidi
si devono utilizzare sempre i guanti (e gli altri dispositivi di
protezione individuale)
utilizzare buste traspiranti per reperti di natura organica
sostanze liquide solo in bottiglie
vetro in contenitori rigidi
garantire la “catena di custodia” dei reperti.
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques
of Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI
CUI ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE:
• assicurare i soccorsi (realizzando percorsi
alternativi e punti di riunione e parcheggio)
facendo attenzione alle tracce di pneumatico,
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE: limitare la scena del crimine
(primaria e secondaria) ed identificare i principali
possibili percorsi fatti dall’autore
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE:
• registrare accuratamente le condizioni generali della
scena (la scena è tridimensionale)
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE: annotare ogni modificazione della
scena dovuta ad interventi propri o di terzi,
proteggere la scena dalle condizioni ambientali
avverse (soprattutto esterne) ed assicurare le fonti
di prova
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE: evitare di introdurre contaminazioni
(dirette e indirette) all’interno della scena
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE: registrare accuratamente la posizione
degli oggetti prima di rimuoverli (attenzione: non
tentare di rimettere gli oggetti nella posizione
originaria; andrebbe evitata la ritrosia e la
“resistenza psicologica dell'operatore ad ammettere
la disattenzione commessa)
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
• COSA FARE: annotare ciò che potrebbe costituire
un elemento di prova labile (segni su persona), fare
attenzione a se stessi come fonte di inquinamento
delle prove
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
COSA NON FARE: permettere o effettuare un
accesso indiscriminato soprattutto senza verbalizzare
verbalizzare
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
COSA NON FARE:
modificare lo stato dei luoghi (accendere/spegnere luci
aprire finestre), muoversi senza precauzioni (DPI e
procedure di spostamento)
procedere all’immediata ricerca e raccolta indiscriminata
delle prove
non documentare gli accessi
trasportare e/o fare prelievi all'indagato sulla scena del
crimine
Barry Fisher, CRIMINOLOGO, 2003, MANUALE “Tecniques of
Crime Scene Investigation”, PRINCIPALI PRESCRIZIONI CUI
ATTENERSI E COMPORTAMENTI DA EVITARE
COSA NON FARE:
rimuovere oggetti ed imbustarli senza
l’opportuna documentazione
toccare oggetti senza necessità
non documentare cambiamenti
confidare che altri annoteranno le condizioni
…..«se in un laboratorio di analisi entra
immondizia, non può che uscire
immondizia»
NON mangiare
NON fumare
NON utilizzare il telefono rinvenuto sulla scena
del crimine
SUGGERIMENTI
annotare - monitorare condizioni generali
in presenza di vittime legate tagliare la parte opposta di eventuali
nodi
e con attenzione eventuali nastri adesivi
SUGGERIMENTI
prestare attenzione allo stato
delle porte e delle finestre (aperte o chiuse, vetri
integri o rotti)
degli interruttori elettrici (aperti o chiusi)
delle persiane (alzate o abbassate, chiuse,
accostate o aperte)
SUGGERIMENTI
prestare attenzione alla presenza di:
• gelo, nebbia o brina
• di odori particolari (sigari, sigarette, sostanze
stupefacenti, gas, polvere da sparo, bruciature,
petrolio, profumi da uomo o da donna)
• “STAGING”
“messa in scena”
• “UNDOING”
“annullamento”
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
L’intervento del “personale specializzato” all’esecuzione dei
rilievi tecnico scientifici si compone di tre fasi:
- acquisizione delle informazioni e preparazione dei materiali;
- arrivo ed esecuzione dei rilievi tecnici;
- termine ed abbandondo della scena del crimine, con
compilazione del Fascicolo dei Rilievi Tecnici.
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Riferimenti normativi
Onde poter attribuire le eventuali tracce di natura biologica o contatti
papillari, è necessario procedere all’acquisizione dei c.d. “campioni per
esclusione” da parte del:
- personale che per primo è intervenuto sulla “scena del crimine”;
- personale che ha portato il primo soccorso all’eventuale vittima;
- coloro cha hanno avuto accesso alla “scena del crimine” in maniera
legittima.
Il sopralluogo sulla scena del crimine
Dotazioni di intervento
Il sopralluogo sulla scena del crimine
Dotazioni di intervento
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Dotazioni di intervento
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Dotazioni di intervento.
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Dotazioni di intervento.
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Dotazioni di intervento.
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Dotazioni di intervento.
1. Il sopralluogo sulla scena del crimine.
c. Dotazioni di intervento.
Lampada Mini Crimescope.
La lampada MINI-CRIMESCOPE 400 è una sorgente di luce molto
versatile, con una possibilità di diverse lunghezze d’onda (da 390 a 630 nm),
da utilizzare sia sulla scena del crimine sia in laboratorio per ricerca di:
impronte di calzature, fluidi biologici, fibre, capelli, vernici, residui di colpi
d’arma da fuoco.
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Luminol
Superficie prima e dopo il
trattamento
con
LUMINOL; la traccia
diviene
luminescente
dopo esser stata irrorata
con LUMINOL.
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
LUMINOL
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
LUMINOL
Il sopralluogo sulla scena del crimine.
Errori.
Ispezione di reperti
con guanti contaminati
da materiale biologico
1. Il sopralluogo sulla scena del crimine.
b. Quadro normativo.
L'attività di sopralluogo sulla scena del crimine è:
•
•
disciplinata da specifiche disposizioni legislative (artt. 55,
347, 348, 354, 360 e 370 C.p.p., art. 113 Disp. Att. C.p.p.);
documentata mediante verbalizzazione delle attività svolte e
formazione del fascicolo dei rilievi tecnici.