Un cuor solo, un`anima sola - Comunita´ Cattolica Italiana Monaco

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Un cuor solo, un`anima sola - Comunita´ Cattolica Italiana Monaco
Italienische Katholische Gemeinde München
CONTATTO
Anno XL-Nr. 2 Giugno 2015 - Periodico della Comunità Cattolica Italiana di Monaco di Baviera
© Vincenzo Greco
Un cuor solo, un‘anima sola
Danke!
Grazie!
SUORE DEL
BELL‘AMORE:
20 ANNI
A MONACO
LA FESTA DELLA
COMUNITÀ
MUSIC LEARNING
THEORY: MUSICA
PER I PICCINI
2
Contatto
INFORMAZIONI UTILI
SANTE MESSE
Domenica e giorni festivi
Ore 11:00 St. Anna Kirche, Krenmoosstr. 7,
Karlsfeld (S2 Karlsfeld)
Ore 11:30 St. Andreas Kirche, Zenettistr. 46,
München (U3/U6 Poccistraße)
Ore 12:00 St. Michael Kirche, ClemensAugust Str. 2, Berg am Laim, München (U2
Josephsburg)
Ore 18:00 Bürgersaalkirche, Neuhauser Str.
14, München Zentrum (U4/U5 Stachus)
Prima domenica del mese
Ore 15:30 St. Korbinian, Friedensplatz 3,
Unterhaching
Dal lunedì al sabato
Ore 18:30 Cappella della Comunità
Cattolica Italiana, Lindwurmstr. 143, München
(U3/U6 Poccistraße)
Prima e terza domenica del mese
Ore 18:00 St. Hildegard Kirche, Paosostr. 25,
Pasing (S3/S4/S6/S8 Pasing)
CARITAS CENTRO
Landwehrstr. 26, 80336 München
Servizio sociale: tel. 089. 23 11 49 21
Servizio psicologico: tel. 089. 23 11 49 51
COMITES
Hermann-Schmid-Str. 8, 80336 München,
Tel. e fax 089. 721 31 90
CONSOLATO GENERALE D’ITALIA
Möhlstr. 3, 81675 München,
Tel. 089. 418 00 30 Fax 089. 47 79 99
PATRONATO ACLI
Pettenkoferstr. 8 / IV
80336 München
Tel. 089. 55 48 76
PATRONATO INAS/CISL (DGB-Haus)
Schwanthalerstr. 64
80336 München
Tel. 089. 53 23 32
PATRONATO INCA
Häberlstr. 20
80337 München
Tel. 089. 53 41 03
50 & PIÙ ENASCO
Lindwurmstr. 38
80337 München
Tel. 089. 74 64 08 14
Quarta domenica del mese
Ore 16:30 Ursulinenkloster, Neustadt 535,
Landshut
Speciale Estate
19 luglio 2015: ultima Messa a Karlsfeld e a
Pasing
- La S. Messa riprende dopo le ferie estive il 20
settembre.
26 luglio: ultima Messa a Berg am Laim
- La S. Messa riprende dopo le ferie estive il 20
settembre.
S. Messe domenicali durante le ferie estive della
scuola tedesca (1 agosto-14 settembre):
- alle ore 11.30 nella Chiesa di St. Andreas
- alle ore 18.00 nella Bürgersaal.
COMUNITÀ CATTOLICA ITALIANA
Lindwurmstr. 143 - 80337 München
Tel. 089.7463060 - Fax 089.74630635
U3-U6 - Poccistrasse
E-Mail: [email protected]
Sito web: www.mci-muenchen.de
Segreteria:
Lun-ven: 9.00 –12.00
Mar-gio:14.30 –16.30
Missionari Scalabriniani
P.Gabriele Parolin
P.Lorenzo Scremin
P.Vincenzo Armotti
Suore del Bell‘Amore
Sr. Rossana Sollai
Sr. Zaira Dovico
Sr. Cinzia Ficarra
Editoriale
In questo numero
In ascolto della Parola
4 “Un cuor solo, un’anima sola”
Il tempo liturgico
5 Il tempo di Pasqua
Testimonianze
6 Suore del Bell’Amore: vent’anni a Monaco
A servizio del migrante
8 Frauenobdach Karla 51
9 Attenzione al lavoro nero
Salute
10 L’anemia mediterranea
La ricetta di Contatto
11 I gelati di nonna Clara
Mondo Educativo
12 Music Learning Theory
Cultura
14 La chiesa di St. Hildegard
Dalla Diocesi di Monaco di Baviera
15 Informazioni varie
Testimonianze di Fede
16 Chiara Corbella Petrillo
La voce dei gruppi
18 I giovanissimi nel laboratorio della fantasia
Vita in Comunità
19 Camposcuola ACR
20 Gli ultimi eventi
21 Festa della Comunità
22 Info Gruppi
23 Info Utili
www.mci-muenchen.de
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sempre aggiornato sulle nostre attività!
IMPRESSUM CONTATTO
ERZBISTUM MÜNCHEN UND FREISING
Erzdiözese München und Freising KdöR
Vertreten durch das Erzbischöfliches Ordinariat München
Generalvikar Dr. Dr. Peter Beer
Rochusstrasse 5 - 7 80333 München
Herausgegeben von Italienische Katholische Gemeinde
Fotohinweise: Italienische Katholische Gemeinde
Padre Gabriele Parolin
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UID Nummer: DE811510756
Contatto 3
Cari lettori,
l’anno di attività che sta per
concludersi ci ha donato un fitto
susseguirsi di occasioni di
formazione, riflessione, preghiera
e condivisione, per i quali desideriamo ringraziare
tutti coloro che hanno messo a servizio della
Comunità il loro tempo e i loro doni.
Quale miglior conclusione per tutta questa
bellezza, se non quella di ritrovarsi ancora una
volta tutti assieme il giorno 28 giugno 2015 alle
ore 11:30 in occasione della Festa della Comunità
per festeggiare pienamente in comunione, in “un
cuor solo e in un’anima sola” il dono d’amore del
Signore.
La redazione di Contatto augura a tutti voi buone
vacanze e vi da appuntamento a fine Settembre
con il prossimo numero di Contatto.
Noemi Salamone
Collaboratori per questo numero: Suor Zaira Dovico,
Suor Rossana Sollai, Barbara Fradeani, Dr. Manuel
Caballero González, Isabella Guarino, Barbara
Lambiase, Dr. med. Dr. Univ. Genua Valeria Milani,
Riccardo Nardozzi, P. Gabriele Parolin, Isotta de
Santis, il gruppo giovanissimi.
Foto copertina: Vincenzo Greco - Mosaico della Cappella
dell’Università "Sacro Cuore" di Milano
Posto nell’ incavo superiore l’entrata della Cappella
dell'Università "Sacro Cuore" a Milano e aperto al pubblico
lo scorso 29 giugno 2010, è un mosaico dell’artista siciliano
Vincenzo Greco, famoso per aver realizzato la scultura
commemorativa “Monoliti di Legalità”, dedicato ai
giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta, e recentemente
affermatosi anche per altri lavori esposti nelle città di
Venezia e Agrigento, ma anche lavori per l’arcivescovo di
Corfù in Grecia. Info: www.vincenzogreco.com
Chefredakteur: Padre Gabriele Parolin
Redaktion: Noemi Salamone
Tel. +49.089.74630624, [email protected]
Erscheint quartalsweise—Quattro numeri all’anno
Spende— Quota annuale di sostegno 10 euro Coordinate bancarie - Bankverbindung:
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Ital.Kath.Gem.München (IKM Lindwurmstraße 143, München)
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4
Contatto
In ascolto della Parola
“Un cuor solo, un’anima sola”
Così il libro degli Atti degli Apostoli
descrive la prima comunità
cristiana. E’ così anche la nostra?
Nel mese di giugno, dopo la festa
del Corpo e Sangue di Cristo, la
Chiesa ci propone la festa del
Sacro Cuore di Gesù, una festa
che da una parte ci mostra l’amore
di Dio sotto forma di amore umano, dall’altra ci
indica la via perché anche fra noi ci sia un cuore
solo.
Dio si mostra con un cuore umano, così da
renderci comprensibile il suo amore e indicarci
che nel cuore risiede il centro dell’esistenza. Il
cuore che ci viene mostrato è innanzitutto un
cuore vulnerabile, un cuore trafitto. Proviamo a
stare in piedi, con gli occhi chiusi e le braccia
allargate per alcuni secondi. La sensazione è
quella di essere vulnerabili. Chi entra e si avvicina
a noi può colpirci a piacimento. “Guarderanno a
colui che hanno trafitto, dice Giovanni. Il suo è un
cuore trafitto. Chi contempla l’immagine del Sacro
Cuore vede innanzitutto una ferita nel petto, nella
direzione del cuore.
É l’immagine della sua vulnerabilità che egli vuole
innanzitutto mostrarci. Egli ha voluto essere
vulnerabile per poter essere pienamente aperto a
ciascuno di noi e ha voluto esserlo nella parte più
intima e più importante di sé, il cuore. Attraverso
quella ferita possono entrare fino al suo cuore
tutte le nostre ferite, tutti i nostri mali, i gemiti dei
nostri cuori straziati. La sua vulnerabilità racchiude
in sé anche le nostre vulnerabilità, i nostri cuori
trafitti.
La ferita del suo cuore trafitto indica anche
qualcos’altro. Il suo petto squarciato non è solo la
via attraverso la quale egli giunge a noi, ma è
anche la via che conduce ciascuno di noi nella sua
intimità. E’ da questo cuore trafitto, da questo
cuore aperto che esce, dice Giovanni, sangue e
acqua. Attraverso la fessura del suo fianco esce la
vita che il suo cuore racchiude ed esce l’acqua
che ci disseta. Noi possiamo così entrare a far
parte del mistero di Dio. La lancia del soldato
apre la porta del grande passaggio, dal quale
Dio esce verso l’uomo e l’uomo entra in Dio. Inizia
la Pasqua definitiva, la nuova alleanza, la nuova
creazione attraverso l’effusione dello Spirito. “Per
mezzo del sangue noi abbiamo l’acqua dello
Spirito”, dice Ippolito. L’apertura del suo corpo e
l’uscita di sangue ed acqua è una scena di nascita:
da lui è generata l’umanità nuova, della quale la
Chiesa è segno.
E’ da questo sangue donato e dall’acqua della
nuova nascita che nasce la nostra risposta
d’amore. Un amore tuttavia che può entrare
dentro di noi solamente se anche il nostro cuore è
un cuore trafitto. Non esiste amore senza dolore e
ogni amore, per essere vero, deve essere
vulnerabile. Al contrario, noi tendiamo a rifuggire
dal dolore. Invece di lasciarci trafiggere
corazziamo il nostro cuore con ogni espediente
umano e così ci chiudiamo a riccio restando
impermeabili ad ogni richiesta di amore. Solo un
cuore trafitto può far entrare in sé la vulnerabilità
dell’altro e solo un cuore trafitto può far uscire da
sé lo spirito d’amore capace di guarire le ferite
dell’altro.
Chi sa ricevere l’amore da un cuore trafitto
diviene capace di aprire il proprio cuore alle
ferite dell’altro. Diviene così l’immagine dell’uomo
nuovo, nato guardando quel cuore trafitto che la
festa del Sacro Cuore vuole imprimere in ciascuno
di noi.
P. Gabriele Parolin
Vincenzo Greco - Mosaico della Cappella
dell’Università "Sacro Cuore" di Milano
Il tempo liturgico
Contatto 5
Il tempo di Pasqua
Abbiamo da poco terminato il tempo di Pasqua. Il
5 aprile abbiamo celebrato la Risurrezione di
nostro Signore Gesù, il Cristo, e la gioia di chi ha
vinto la morte ci è stata trasmessa. Purtroppo, i
nostri visi non rispecchiano spesso la gioia della
nostra fede (o può essere che non abbiamo gioia
perché non abbiamo fede?) e la nostra vita
diventa grigia e senza sapore. Sovente mi ricordo
di un libro stupendo, la cui lettura raccomando
caldamente. L’ha scritto molti anni fa un prete
spagnolo, D. José Luis Martín Descalzo (R.I.P.), che
aveva un modo molto particolare di attrarre alla
fede e alla speranza cristiana. Il libro è
straordinario e il titolo è geniale. Tradotto in
italiano suonerebbe così: «Cristiani, cosa avete
fatto con la gioia che vi è stata consegnata
duemila anni fa?». A noi tocca rispondere. Cosa
ne abbiamo fatto? Perché non siamo veramente
contenti e felici? Dobbiamo ritornare con animo
fiducioso alla notte della Risurrezione e nelle
braccia della Madonna.
Questa volta mi piacerebbe parlare di una parola
che ricorre come un ritornello dolce e soave
durante tutto il periodo di Pasqua (che continua
fino al tempo Ordinario) e la cui assenza si nota in
Quaresima: «Alleluia!». Ripetiamo spesso questa
parola nella liturgia, la cantiamo prima, e a volte
anche dopo la lettura del Vangelo, la
proclamiamo all’inizio della preghiera di tutta la
Chiesa (lodi, ora media, vespri, compieta), la
cantiamo con piacere in molti incontri cristiani. Ma
cosa significa realmente «Alleluia»?
Questa parola proviene da due radici ebree:
«Hallelu» «Ya». La prima è un verbo, una forma
imperativa del verbo «Hallal», che significa
«lodare» e quindi, il suo senso vero è «lodate»,
«Ya» è un forma troncata per dire il segreto nome
di Dio (i giudei non osano pronunciare il nome di
Dio per rispetto alla Sua grandezza e alla Sua
ineffabilità; anche ai nostri giorni, in alcune lingue
moderne, non viene scritto completamente).
«Alleluia» significa pertanto «lodate Dio». Infatti,
questa è l’essenza più profonda dell’uomo, la lode
del Creatore (Padre), del Redentore (Figlio) e del
Santificatore (Spirito Santo). Il modo concreto di
farlo è la fede nell’Altissimo, la carità verso il
prossimo e la speranza nella vita trinitaria. Noi
dovremmo essere capaci di esprimere con
pienezza la gioia che questo termine implica, la
lode che Dio stesso si è procurato, che altro non è
che l’uomo stesso. Dovremmo essere capaci di fare
di questa invocazione un verbo con il quale vivere
tutti i nostri giorni per poter proclamare a gran
voce: «Io alleluio, tu alleluii, egli alleluia, noi
alleluiamo, voi alleluiate, essi alleluiano!». Noi
lodiamo il Signore e per questo la nostra vita è una
festa continua. E poiché siamo sempre in festa,
siamo sempre felici e contenti. O si può essere tristi
e amareggiati quando lo sposo è con gli invitati
(Mc 2, 19)?
Questa gioia si fonda però non su beni terreni, ma
su un regalo stupendo di Dio Padre: la Risurrezione
di Gesù Cristo. Per questo motivo, quando noi
cantiamo l’alleluia in chiesa, ci alziamo subito in
piedi, come segno di chi si è alzato dai morti. La
Parola di Gesù, il Vangelo, non è più «importante»
della Parola di Dio (le letture previe) che
ascoltiamo seduti; la Parola di Gesù ci ricorda il
fondamento della nostra fede, la Sua Risurrezione
ci spinge ad alzarci in piedi come simbolo di chi è
vivo e non morto: i morti non possono stare in
piedi!!!
Viviamo quindi con gioia, coniugando nella nostra
vita «l’alleluia pasquale» e rialzandoci dalle nostre
paure e piccole morti.
Dr. Manuel Caballero González
La resurrezione. Affresco di Piero della Francesca
(1450-1463), Museo Civico, Sansepolcro.
6
Contatto
Testimonia nze
Suore del Bell‘Amore: vent‘anni a Monaco
Le Suore del Bell’Amore…20 anni a Monaco di
Baviera!
Ottima occasione per festeggiare, per ringraziare
Dio dei doni elargiti in questi 20 anni. Abbiamo
voluto esprimere il nostro grazie con tanti,
organizzando un pomeriggio di festa.
La sala prenotata ci sembrava troppo grande…ma
il 17 maggio, alle ore 15.00, la Karmelitensaal era
già troppo piccola per accogliere i convenuti e
non pochi sono rimasti in piedi!
I due giorni precedenti sono stati intensi per la
preparazione del buffet e per le prove dei gruppi
coinvolti. Tanti si sono prodigati ad aiutare in vari
modi: preparare dolci, addobbare i tavoli…; un
nostro benefattore ha preparato i cartelloni per la
sala e per la recita.
Domenica pomeriggio: tra i primi ad arrivare il
Cardinal Friedrich Wetter, seguono altri capitolari
del Duomo, sacerdoti, parroci di comunità di altra
madre lingua, suore di varie congregazioni, il
Console generale d’Italia, la direttrice dell’Istituto
italiano di cultura, famiglie, singoli…
La festa dei 20 anni è stata la festa della
comunione: si è sperimentata, si è toccata con
mano, si è goduta… Ai nostri canti si sono
intercalati intermezzi musicali, con piano,
violoncello, tromba e canti in diverse lingue:
francese, cinese, lingala…
I popoli presenti, in gruppo o singoli, erano
numerosi: rappresentanti di paesi europei, africani,
asiatici, latino-americani. Non poteva mancare il
tono ecumenico, con gli evangelici che, attraverso
una rappresentante, hanno espresso anche i loro
auguri davanti ai convenuti.
Presenti anche altri riti, per esempio i cattolici
rumeni di rito bizantino.
Oltre ai canti, significativo è stato il film con una
carrellata di foto, dalla fondazione ad oggi, che
mostravano anche l’erezione canonica della
comunità avvenuta il 30 aprile del 1995, gli
inserimenti lavorativi delle suore, la
partecipazione alle iniziative diocesane, le attività
tipiche, come i pomeriggi di famiglia. Un altro
momento forte è stato la recita “La chiesa del
futuro”, il cui progetto, presentato da architetti dei
5 continenti, si può realizzare solo se l’idea di
ciascuno è unificata dalla presenza di Gesù, che
mette in relazione le diversità, e genera la Chiesacomunione.
Dopo l’intervento del Cardinal Wetter, il
messaggio della Madre, letto in italiano e tradotto
in tedesco, ha dato un tocco di bellezza, di
comunione tra cielo e terra, di apertura verso il
futuro.
Come consegna: una piccola pietra, con l’invito ad
essere pietre vive della Chiesa-comunione…
insieme! Il rinfresco, preparato con cura, è stato
occasione di scambio, di conoscenze, di saluti.
Desideriamo solo che il tutto sia stato a gloria di
Dio, per la gioia di Maria.
Suor Rossana Sollai
Testimonia nze Contatto
Suore del Bell‘Amore: vent‘anni a Monaco
I
l 30 aprile 1995 sr. Nunziella Scopelliti, fondatrice delle Suore del Bell‘Amore,
erige canonicamente la comunità di Monaco di Baviera.
Da allora la presenza delle suore nella Missione Cattolica Italiana, ha rappresentato un punto
di riferimento fondamentale per i tanti italiani presenti in città. Un impegno vivo e costante le
vede attive in diversi ambiti: dall’animazione dei fanciulli all’accompagnamento degli anziani;
dall’ascolto personale alle visite nelle famiglie, nelle case di riposo e negli ospedali; dalla
liturgia ad interventi formativi nella catechesi sacramentale.
Le suore presenti oggi nella Comunità
di Monaco di Baviera, con la Madre
fondatrice (la seconda nella foto da
sinistra).
La comunità (da sinistra):
Sr. Rossana Sollai
Sr. Christine Vizibe Ibanga
Sr. Zaira Dovico
Sr. Cinzia Ficarra
7
8
Contatto
A servizio del migra nte
Frauenobdach Karla 51
Un sostegno alle donne in difficoltà
Nei pressi della stazione centrale di Monaco di
Baviera, c'è un centro dedicato interamente alle
donne. Queste donne però sono come dire
“speciali” nel senso che sono tutte donne straniere,
mamme, povere, senza casa, prive di tutto
insomma.
Karla 51 è un’ organizzazione evangelica (il nome
proviene dall’indirizzo stesso del centro Karlstr.
51), nasce per rispondere al bisogno impellente di
questa realtà tutta al femminile, cercando così di
dedicare spazio, tempo, beni di prima necessità e
soprattutto un posto letto a donne in attesa di un
adeguato rinserimento nella società. La struttura
offre circa 40 stanze da posto letto singolo, un
centro di prima accoglienza per le situazioni più
urgenti, un caffè con postazione internet e un
piccolo spazio ricreativo anche per i più piccini.
Per queste donne il disagio in cui si trovano è
spesso causa di profonde sofferenze e paure che
lasciano ferite profonde, segni indelebili che si
aggiungono alle tante storie di disagio sociale da
cui provengono o da cui scappano. Sono segni
questi, quei famosi segni, visibili ogni volta che il
nostro sguardo si ferma, anche per pochi istanti, a
contemplare la figura di un uomo crocifisso, di quel
famoso Cristo crocifisso.
Barbara Lambiase
Le persone che prestano servizio al centro si
adoperano per la prima accoglienza, per quei casi
di prima urgenza. In particolare c'è la presenza
continua del servizio femminile della polizia, che in
borghese presta servizio costantemente al centro.
Negli ultimi anni la richiesta di aiuto è aumentata.
Dal 2013 in poi, i responsabili si sono resi conto
che il centro non riesce quasi più a contenere e a
rispondere alle diverse domande di aiuto. Sempre
più donne con bambini si trovano senza casa e
senza il minimo per la sopravvivenza. I numeri
parlano da soli: più di 200 donne con figli (circa
54 bambini complessivamente) rispetto ai 40 posti
letto disponibili.
Ovviamente occuparsi di donne incinte e con
bambini, spesso di pochi mesi, richiede
all´organizzazione un impegno costante e a volte
difficile. Ci sono diverse necessità che devono
trovare in tempo reale una soluzione concreta e
fattibile. Si passa dalla ricerca costante di
Hebamme (ostetriche) alla ricerca di posti
disponibili negli asili o in altre strutture per
l’assistenza infantile, per non parlare delle lunghe
liste di attesa per ottenere una casa sociale.
Le storie raccolte da questo centro sono a volte al
limite della realtà: sofferenze, malattie, abusi e
perdita di lavoro sono molte volte il comun
denominatore delle donne che fanno appello al
servizio di Karla 51.
©Frauenobdach Karla 51
Per chi desidera dare il proprio contributo o
approfondire in dettaglio questa realtà segnaliamo il
seguente contatto:
Frauenobdach Karla 51
Responsabile del centro: Isabel Schmidhuber
Karlstraße 51, 80333 München
Tel.: 089-54 91 51 0, Fax: 089-54 91 51 30
E-Mail: [email protected]
A servizio del migra nte
Comunicazione dal Consolato
Contatto 9
10 Contatto
Medicina
L‘anemia mediterranea
Le talassemie e le emoglobinopatie, tra cui l’anemia
mediterranea, sono tra le più frequenti malattie
genetiche della popolazione mondiale. Per via dei
nuovi flussi migratori adesso anche in Germania sta
aumentando la prevalenza di queste malattie, un
tempo considerate una “rarità”. Attualmente si stima
in Germania una prevalenza del 4,5% (portatori
sani), che è destinata ad aumentare.
Cos’é: L'anemia mediterranea è la forma
eterozigote della beta-talassemia, una malattia
genetica non infettiva che si trasmette per via
ereditaria. Il nome è dovuto alla distribuzione
geografica della malattia: è diffusa principalmente
nei Paesi del bacino del Mediterraneo ma è
presente con minore frequenza anche nel sud-est
asiatico e nel Medio Oriente.
A cosa è dovuta: L'anemia mediterranea è una
malattia ematica dovuta a un difetto di sintesi
dell'emoglobina, la proteina contenuta nei globuli
rossi, che ha la duplice funzione di trasportare
l'ossigeno dai polmoni agli organi e ai tessuti, e di
espellere l'anidride carbonica.
La trasmissione: Se i genitori sono entrambi
portatori di anemia mediterranea si può ricevere
da ciascuno dei due o il gene normale o il gene
difettoso. A trasmissione di geni normali, il figlio
nascerà sano. Se riceve un gene normale ed uno
difettoso, nel 50% dei casi il figlio nascerà
portatore sano. Se riceve entrambi i geni difettosi, il
figlio nascerà affetto da anemia mediterranea e
non sarà in grado di produrre emoglobina a
sufficienza.
La diagnosi clinica viene fatta attraverso una serie
completa di esami ematologici che andrebbero
eseguiti da tutti in età fertile: una persona, infatti,
può essere portatrice sana di anemia mediterranea
senza sviluppare la malattia. La diagnosi precoce è
di importanza fondamentale in quanto consente,
preventivamente, di valutare il rischio di generare
figli ammalati.
Manifestazione clinica: I soggetti affetti da anemia
mediterranea manifestano, fin dai primi mesi di vita,
pallore, ittero, modificazioni dello scheletro,
accumulo di ferro nell'organismo, problemi di
sviluppo. Nei casi più gravi può essere presente
anche una forma di scompenso cardiaco dovuta
alla dilatazione del cuore (si parla di morbo di
Cooley). Al contrario, i 'portatori sani' di anemia
mediterranea non presentano sintomi oppure
riscontrano disturbi lievi perlopiù legati a
condizioni di stress psicofisico (ad esempio malattie
infettive) o durante gravidanza legati alla lieve
anemia.
Cura: Trasfusioni costanti, ferrochelazione per
eliminare l'accumulo di ferro contenuto
nell'emoglobina che consegue alle trasfusioni,
trattamenti cardiologici, costituiscono le cure
principali in casi di anemia mediterranea. Lo scopo
è fornire emoglobina perfettamente funzionante
che l'organismo non è in grado di produrre da sé.
La cura dell'anemia mediterranea normalizza la
crescita dei soggetti affetti e riduce l'insorgenza
delle problematiche a carico dell'apparato
scheletrico e cardiovascolare.
Dr. med. Dr. Univ. Genua. Valeria Milani
Internista, ematologa e oncologa
Fachärztin für Innere Medizin, Hämatologie und
Onkologie
Leonhardsplatz 2
82256 Fürstenfeldbruck
www.facharztzentrum-ffb.com
email: [email protected]
La ricetta di
Contatto 11
I gelati di nonna Clara
Con l’arrivo dell‘ estate, giornate
lunghe e calde, torna la voglia del
gelato.
Questo alimento può essere genuino,
sostanzioso e ricco di vitamine, se
preparato con ingredienti freschi di
stagione e consumato a breve.
Senza troppa difficoltà il gelato può venir preparato
“in casa”, con risultati sorprendenti, soprattutto se si
dispone di una “gelatiera elettrica”, ve ne sono in
commercio di molto pratiche e a prezzi abbordabili.
Nel libro di ricette, a cui collaborò mia nonna Clara, di
cui già vi ho riportato alcune ricette, trovo in proposito:
“L’abitudine di preparare gelati casalinghi va
diventando un hobby. Prima del frigorifero e delle
gelatiere elettriche, le nostre nonne si giovavano della
sorbettiera a mano, un aggeggio piuttosto rudimentale
che richiedeva ore di lavoro e serafica pazienza. I
gelati e i loro derivati (spumoni, semifreddi, torte gelate
ecc.) sono generalmente composti di succo di frutta
misto a sciroppo scrupolosamente dosato, di creme, di
latte e di panna. Questi ingredienti devono essere
genuini e di assoluta freschezza; il latte pastorizzato e
la miscela da congelare vanno sottoposti a una



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750 gr. di albicocche profumate e mature,
650 gr. di zucchero,
½ lt. d’acqua,
il succo di 2 limoni.
preventiva cottura che ha, tra l’altro, per scopo la
distruzione di eventuali germi patogeni. Indispensabile
una pulizia rigorosa dei recipienti e degli utensili
adoperati per la preparazione.
Il congelamento può essere effettuato nella sorbettiera
elettrica o nel freezer del frigorifero. Nell’ultimo caso
è necessario non trascurare alcuni accorgimenti,
chiave di un perfetta riuscita.”
Qui vi riporto:
L’impasto, come da ricette sottostanti, le cui dosi vanno
assolutamente rispettate, pena la malriuscita del
gelato, va messo in vaschette piene nel freezer;
trascorsa mezz’ora, estrarle e mescolare nuovamente il
composto con il frullino. Questa operazione serve ad
evitare la formazione di ghiaccioli sulla superficie del
gelato e a renderlo di pasta liscia e soffice. In certi casi
è necessario ripetere la frullatura ogni mezz’ora fino al
completo congelamento. Una perfetta congelazione
richiede due ore e più’; la durata varia secondo la
composizione del gelato e la consistenza desiderata.
Isabella Guarino
Fonte: Marotta Editore “A Tavola” Volume II Pagg.150, 151
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6 tuorli d’uovo,
½ lt. di latte,
2 dl e mezzo di panna liquida,
225 gr. di zucchero.
Preparazione
Preparazione
Versare l’acqua e lo
zucchero in una pentola,
porla sul fuoco e lasciare
bollire lentamente finché
lo zucchero sarà
perfettamente sciolto e
comincia ad addensarsi.
Passare al setaccio le albicocche snocciolate,
raccogliendo la purea in una terrina. Unirvi lo
sciroppo, il succo dei 2 limoni ed allungare con un
po’ d’acqua, se necessario, per ottenere una
purea densa e cremosa. Passare quindi al
congelamento. Allo stesso modo si può preparare
il gelato di ananas.
Mettere i tuorli (anche 8
se si desidera un gelato
più sostanzioso) e lo
zucchero in una terrina,
sbattere energicamente
con la frusta finché’ il
composto diventerà liscio
e biancastro. Continuando a frustare, versarvi
lentamente a filino il latte, già bollito. Travasare in
una casseruola, porla sul fuoco a calore dolce e,
sempre mescolando, fare addensare senza
raggiungere l’ebollizione. Filtrare attraverso un
passino fine la crema, raccogliendola in una
terrina e continuare a mescolarla finche’ sarà
completamente fredda. Incorporarvi allora la
panna liquida e passare subito al congelamento.
12
Contatto
Mondo Educati vo
Music Learning Theory: musica per i piccini a Monaco
Finalmente, dal prossimo autunno, arriva anche a
Monaco la Music Learning Theory® (MLT) di Edwin E.
Gordon. E si dà il via alla musica per tutti… a partire dai
neonati!!! La MLT è, infatti, una bellissima teoria di
apprendimento musicale da cui scaturisce una pratica
educativa che si rivolge all’educazione musicale del
bambino fin dalla più tenera età.
Questa teoria, americana, basata su 50 anni di ricerche
e osservazioni sui modi in cui i piccoli apprendono la
musica, è lunga e complessa, eppure poggia le basi su
un presupposto semplice, del tutto naturale: i bambini
apprendono la musica così come apprendono il
linguaggio della lingua parlata. Obiettivo dei corsi di
musica basati sulla MLT è sviluppare l’attitudine musicale
di ciascun bambino rispettandone fasi e tempi di
apprendimento e, soprattutto, dandogli la possibilità di
sviluppare la propria audiation, vale a dire la capacità
di sentire e comprendere musica nella testa, durante
l’ascolto o l’esecuzione. Si tratta di una sorta di
“pensiero musicale” e, con una proporzione, potremmo
dire che l’audiation sta alla musica come il pensiero sta
al linguaggio. La mancata audiation nella musica è
esattamente come il mancato pensiero nel linguaggio!
Secondo le ricerche del Prof. Gordon non nascono
bambini stonati e non nascono bambini del tutto privi di
attitudine alla musica, così come tutti i bambini possono
imparare a parlare una o più lingue fin dalla nascita. La
musica altro non è che un linguaggio ed ha pertanto
bisogno di tempo e di un approccio naturale affinché si
possa assimilarne la sintassi. Il bambino, attento
ascoltatore, avrà la possibilità di costruire un proprio
vocabolario cantato, col tempo, se opportunamente
guidato da un adulto musicalmente competente, che
canti per e con lui, e se circondato da una mamma e da
un papà che nutrano un atteggiamento felice e positivo
nei confronti della musica.
Edwin E. Gordon, Professor alla South Carolina
University, è musicista, formatore e, soprattutto,
ricercatore e autore di numerose ricerche sull’attitudine
musicale e sulla teoria dell’apprendimento musicale,
oggetto di questo articolo. La sua teoria è diffusa in tutto
il mondo, in particolare in Italia attraverso
l’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento
Musicale (AIGAM) che da 15 anni organizza corsi di
musica (in scuole e associazioni) e concerti per bambini
(Accademia Santa Cecilia, Roma; Teatro La Scala,
Milano; Berliner Philharmoniker, Berlino ecc.);
formazione per educatori e insegnanti (in Italia, in
Germania, in Francia e in Spagna); convegni e ricerche
scientifiche sulla psicologia della musica; pubblicazioni
con le Edizioni Curci.
Saranno finalmente presenti anche a Monaco per i
nostri bambini i corsi di Musicainfasce® (per bimbi da 0
a 3 anni), SviluppoMusicalità® (per bambini di 4 e 5
anni), Alfabeto della Musica® (per bambini dai 6 anni in
su) e Pianoforte, tutti basati sulla MLT.
Numerose ricerche nel campo della psicologia e della
pedagogia musicale hanno dimostrato da tempo che i
primi tre anni di vita del bambino sono i più importanti
per lo sviluppo della sua attitudine musicale e della sua
audiation.
Corsi Musicainfasce®
In particolare, nei corsi per piccoli da 0 a 3 anni, il
gruppo (bambini, insegnante, mamme o papà) si
incontra una volta a settimana, tutti liberi e senza
scarpe, in una stanza vuota di oggetti ma piena di suoni
e note alternate a magici silenzi, in una rilassata,
armoniosa e partecipata atmosfera, all’interno della
quale i piccolissimi, accompagnati dall’adulto di
riferimento, sono immersi nei suoni dei canti tonali e
ritmici e dei pattern musicali (che potremmo definire
come le “parole” della musica) proposti dall’insegnante.
I bambini “lallano”, così come per la lingua, anche per
la musica, e l’insegnante costruirà con loro un dialogo
sonoro, fatto di musica, movimento, sguardi e sorrisi,
guidandoli in un percorso di acculturazione e
imitazione importante.
Il movimento fluido che accompagna i canti, il gioco e
la scoperta curiosa e continua dei suoni,
nell’esplorazione libera dello spazio vuoto circostante,
arricchiscono e favoriscono il percorso di
apprendimento musicale. Si dà così ai piccoli
l’opportunità di apprendere il linguaggio musicale in
modo naturale, arricchendo il proprio patrimonio
espressivo, comunicativo ed emozionale, e ai grandi
l’opportunità di vivere un’ esperienza nuova e
Mondo educati vo
Contatto 13
Music Learning Theory: musica per i piccini a Monaco
significativa con il proprio bambino, nonché la
possibilità di acquisire competenze relative ad attività
musicali da riproporre a casa assieme al piccolo.
La stessa tipologia di corso si adatta perfettamente
anche all’interno delle attività curricolari dei bambini
dell’asilo nido, la mattina o il pomeriggio, senza i
genitori, in presenza del personale educativo.
Corsi SviluppoMusicalità®
Con i bambini dai 4 ai 5 anni l’insegnante entra in
relazione attraverso il gioco, il movimento, la voce
cantata, il ritmo, la coordinazione motoria. In una stanza
adeguata, il tutto avviene in un’atmosfera di grande
serenità e divertimento, e nel rispetto dei tempi di
attenzione e apprendimento di ciascun bimbo.
Questo percorso rappresenta non solo l’ideale
proseguimento per i bambini che provengono
eventualmente da un precedente percorso 0-3, ma
anche e soprattutto l’ideale approccio alla musica che,
attraverso un procedimento ben studiato, fatto di fasi e
stadi evolutivi, permette all’insegnante di portare i
bambini all’amore per la musica, vissuta come gioco e
alla possibilità di arrivare preparati all’eventuale studio
di uno strumento musicale e/o alla partecipazione ad un
coro di bambini.
Corsi Alfabeto della Musica®
I bambini in età scolare dai 6 anni in su imparano a
riconoscere gli elementi fondamentali della sintassi
musicale, cosa indispensabile per poter cantare o
studiare uno strumento musicale con successo. La novità,
rispetto a corsi più tradizionali, sta nel fatto che i
bambini imparano a capire col corpo e con la mente
quello che eseguono o ascoltano, e impareranno a
leggere e a scrivere la musica in modo naturale, con
desiderio, in un processo che si potrebbe definire come
“leggere con le orecchie, ascoltare con gli occhi”!
La MLT è stata applicata anche alla didattica
pianistica, attraverso un metodo americano che ha
preso il nome di Music Moves for Piano®. Il metodo,
destinato anche agli adulti, è sicuramente prima di tutto
particolarmente adatto ai bambini, strutturato in modo
tale che possano appassionarsi, incuriosirsi, vivere la
musica con piacere e nutrire il desiderio di mettere le
mani sullo strumento ogni volta che ne hanno voglia,
senza che, come purtroppo spesso ancora accade, lo
vivano come un obbligo o un compito in più tra i tanti.
Lo strumento viene da subito esplorato in tutta la sua
fattura e natura e in tutte le sue possibilità, così che si
possa prendere da subito confidenza e, fin dalle prime
lezioni, la musica è presente sotto le mani anche del
piccolo allievo alle prime armi o dell’adulto
principiante.
Grande è stato il successo della MLT negli ultimi anni,
eppure si voglia sempre che le ricerche e le pratiche a
favore degli apprendimenti e l’investimento su beni
“immateriali” come l’arte, così tanto preziosi per la
crescita e lo sviluppo dei bambini, siano sempre in un
punto di inizio, giammai fermi ad un arrivo! Se la
musica può essere una preziosa alleata per il bambino
nel suo percorso di crescita, lo sarà poi per l’intera sua
vita!
Riccardo Nardozzi
Per maggiori informazioni sulla Music Learning Theory a
Monaco e sui corsi di musica e pianoforte per bambini
attivi da settembre 2015, si visiti il sito:
www.bambini-musik.eu
Riccardo Nardozzi (Roma, 1983) ha conseguito la Laurea in Storia, Scienze e Tecniche della
Musica e la Laurea Magistrale in Musicologia e Beni Musicali (2009) presso l’Università di
Roma TorVergata (110/110 e lode), con un percorso mirato alla pedagogia e alla psicologia
della musica. Ad integrazione del proprio ruolo di insegnante di musica, ha inoltre
approfondito gli aspetti della vocalità infantile attraverso il Master Universitario di II livello
“Educazione e Terapia della Voce in Età Evolutiva”, svolto presso lo stesso Ateneo.
É insegnante di Musica e di Pianoforte secondo la Music Learning Theory di Edwin E. Gordon, diplomatosi nel
2007 presso l’AIGAM (Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale), e tiene corsi di
Musicainfasce®, SviluppoMusicalità®, Alfabeto della Musica® e Pianoforte per bambini dagli 0 ai 6 anni e per
bambini e adolescenti in età scolare da 8 anni.
Dal 2011 è formatore AIGAM e tiene corsi di formazione, seminari, workshop per musicisti, educatori e operatori
musicali in tutta Italia (Roma, Milano, Torino, Bolzano, Campobasso, Pisa, Rimini etc.) e in Germania, a Monaco.
Responsabile del settore scientifico dell’Aigam dal 2014, è autore di libri e articoli sull’educazione musicale per
bambini secondo la Music Learning Theory di Edwin Grodon, editi dalle Edizioni Curci (Milano).
Pianista e cantante, partecipa, tra le altre cose, a concerti educativi per bambini dal 2008 in collaborazione con
l’Accademia Santa Cecilia di Roma. Svolge corsi di musica per bambini e adulti in scuole di musica, in scuole
dell’infanzia (Kinderkrippe, Kindergarten) e privatamente.
14
Contatto
Cultura
Cultura
Contatto 14
La Chiesa di St. Hildegard
La chiesa parrocchiale di St. Hildegard (Santa
Ildegarda ) si trova nella Paosostr. 25 di MonacoPasing. Questa è una via contornata da belle ville
che, insieme alla Maria-Eich-Str. di Pasing, poco
prima dell’Avenariusplatz, si sviluppò in direzione
ovest arrivando fino a Lochham. La Paosostrasse
era in origine una via campestre, il suo sviluppo nel
tratto fra Maria-Eich-Strasse e la Otilostrasse è
dovuto
all’insorgere
della
“Gymnasialkolonie” (Colonia dei ginnasi), avvenuto
all’incirca tra il 1910 e l’inizio della prima guerra
mondiale. In quell’epoca furono costruite alcune
ville singole, bifamiliari o a schiera, progettate da
famosi architetti, quali ad esempio Bernard Borst
(Paosostr. 10 – anno1911), più noto come
architetto della “Borstei”.
La chiesa parrocchiale di St. Hildegard era
originariamente la chiesa dell’Istituto di studi
superiori della “Pädagogische Hochschule”, ovvero
dell’Istituto preposto a preparare i maestri e
professori di scuola.
Il nucleo centrale della chiesa è di forma cubica in
pietra di cava non intonacata. Il tetto è a forma di
tenda a otto pieghe. Negli angoli rimasti liberi fra
base e tetto sono state integrate vetrate moderne
in colori sgargianti create da Georg Meistermann,
che creano effetti suggestivi all’interno della chiesa.
La chiesa è stata progettata da Siegfried
Oestreicher e fu costruita negli anni 1961-62, si
trova in posizione arretrata rispetto alla Paosostr.,
e possiede ancora l’arredo e gli accessori originali
dell’epoca della costruzione. Sul lato occidentale si
trova la cappella dei sacramenti con abside
rotonda, direttamente collegata alla parte centrale
tramite un’ apertura interna.
Nel dopoguerra St. Hildegard fu concepita quale
chiesa parrocchiale a servizio delle zone
residenziali che le sorgevano intorno, ovvero nella
parte occidentale di Pasing, ed era anche a
disposizione della comunità appartenente alla
Pädagogische Hochschule, oggi non più esistente.
Il “ cubo di pietra con il tetto ad ombrello “ (così
viene definita comunemente St. Hildegard, in
tedesco: Bruchstein-Kubus mit Regenschirmdach) è
integrato nella struttura della casa dello studente
“Albertus Magnus” e separato dalla strada da un
grande spiazzo antistante che ha carattere di
“cortile”. La cappella dei sacramenti sul lato
occidentale della chiesa è arretrata rispetto al
Esterno della Chiesa di St. Hildegard, Monaco di Baviera
Interno della Chiesa di St. Hildegard, Monaco di Baviera
corpo cubico ed è cosi integrata nelle strutture
adiacenti che si fa fatica a notarla dall’esterno.
La struttura massiccia e pesante della chiesa si può
intendere quale bastione della fede. L’interno è a
pianta centrale, l’altare è situato in posizione
centrale e le panche per i fedeli su tre lati. Il fonte
battesimale si trova di fronte all’altare vicino alla
parete esterna lato nord, in posizione centrale fra
le due porte di accesso alla chiesa a ridosso di
una interessante vetrata a forma di mezzaluna. Sul
coperchio vi è incastonato un grosso cristallo di
rocca che crea anche lui suggestivi effetti di luce.
La chiesa è stata progettata senza campanile,
considerato superfluo per la centralità del corpo e
per la forma del tetto molto particolare a punta.
La chiesa di St. Hildegard si trova sotto il vincolo
delle Belle Arti ed è inclusa nella lista dei
monumenti di Monaco (Denkmalliste).
Isabella Guarino
Fonte: “Denkmäler in Bayern” Denbis A. Chevalley – Timm
Weski, Landeshauptstadt München Südwest 2, Karl-M-LippVerlag, pag. 478. Foto: Isabella Guarino.
Dalla Diocesi di Monaco
Contatto 15
Fronleichnam 2015: „G7-Gipfel nicht mit Erwartungen überfrachten“
Kardinal Reinhard Marx erinnert zu Fronleichnam daran,
dass „Politik die Welt nicht erlösen kann“
Mehr als zehntausend Gläubige bei Festgottesdienst und
Prozession in München.
Foto: Robert Kiderle: Fronleichnamsprozession in
München
München, 4. Juni 2015. Kardinal Reinhard Marx hat mit
Blick auf den anstehenden G7-Gipfel auf Schloss Elmau
davor gewarnt, die Beratungen der sieben Staats- und
Regierungschefs mit Erwartungen zu überfrachten. „Alle
Welt redet vom Gipfel und die Erwartungen sind riesig
und natürlich viel zu hoch, als könnten diese sieben die
Welt von heute auf morgen retten und erlösen“, so der
Erzbischof von München und Freising beim
Festgottesdienst zum Fronleichnamsfest am Donnerstag, 4.
Juni, auf dem Münchner Marienplatz.
Bennofest 2015: München feiert seinen Stadtpatron
Gottesdienste im Liebfrauendom und Fest auf dem
Odeonsplatz zu Ehren des Heiligen Benno.
München, 8. Juni 2015.
Zu Ehren des Heiligen Benno, Patron der
Landeshauptstadt München, feiert Domdekan Lorenz
Wolf am Sonntag, 14. Juni, um 10 Uhr einen
Festgottesdienst im Münchner Liebfrauendom. Die
Capella Cathedralis gestaltet den Gottesdienst mit der
Missa „Qual donna“ von Orlando di Lasso.
Für Samstag, 27. Juni, lädt der Katholikenrat der Region
München zwischen 12 und 18 Uhr zum Bennofest auf den
Odeonsplatz, bei dem Pfarreien, Verbände und andere
kirchliche Einrichtungen ihre Angebote präsentieren.
Einladung zum diözesanen Ehepaarfest in Freising am Sonntag, 4. Oktober 2015
Alle Ehepaare und besonders jene, die in diesem Jahr ein
Ehejubiläum feiern, sind herzlich zum jährlichen
diözesanen Ehepaarfest am Sonntag, 5. Oktober 2015,
auf dem Freisinger Domberg eingeladen. Kardinal Marx
wird dem festlichen Dankgottesdienst mit anschließender
Ehepaarsegnung um 10.30 Uhr im Freisinger Mariendom
vorstehen. Anschließend findet ein Empfang sowie ein
Kultur- und Begegnungsprogramm statt.
Schriftliche Anmeldung erforderlich bis zum 4. September
2015 Nähere Informationen sind bei der Ehe- und
Familienpastoral des Erzbischöflichen Ordinariats unter
Tel. 089/2137-1244 (Fax -1783) erhältlich.
16
Contatto
Testimoni di Fede
Chiara Corbella Petrillo
La regola delle tre P
13 giugno 2015
Anniversario di
Chiara Corbella
Petrill o
Chiara Corbella Petrillo è una ragazza romana
morta a 28 anni per un carcinoma in bocca.
La sua, e quella di suo marito Enrico, è una storia di
una luminosità folgorante; è la storia di una vita e
di un matrimonio resi santi. Cresciuti nella fede da
fidanzati con i sacerdoti francescani di Assisi,
Chiara ed Enrico decidono di sposarsi nel
settembre del 2008. Subito arriva la prima figlia,
Maria, che vive esattamente 30 minuti. Le viene
infatti diagnosticata un’anencefalia sin dalle
prime ecografie, ma Chiara ed Enrico con
coraggio e con quel sorriso che solo la fede regala
decidono di farla nascere e di accompagnarla
verso il Cielo. I 30 minuti che Maria vive
sono intensi e pieni di amore e segnano in
questi due genitori la vittoria di Cristo sulla morte.
Sembrano frasi fatte, ma a detta di chi li ha visti ed
è stato loro vicino la morte è stata trasformata in
una festa.
è quello di non far mancare nulla ai propri figli,
come molti stupidamente pensano, ma quello
di condurre i figli verso il Padre, perché è a Lui
che tutti apparteniamo, ci piaccia o no.
Fin qui è già tutto troppo per noi comuni
mortali, diremmo. Sì, perché affrontare due
gravidanze e due nascite quando sai che i bambini
che porti in grembo e che senti crescere sotto il
tuo cuore piano piano non saranno con te, non li
vedrai crescere, mettere i dentini, non insegnerai
loro ad andare in bicicletta o a nuotare, sì
tutto questo ci fa già tremare e nel contempo
tirare un bel sospiro di sollievo perché, per fortuna,
non è capitato proprio a noi. La storia di santità va
avanti però, Chiara ed Enrico, a dispetto di un
contorno che li sprona ad aspettare per provare
ad avere un altro figlio, decidono di fidarsi di Dio,
di un Dio che non li aveva abbandonati alla
disperazione durante le loro durissime prove.
Pochi mesi dopo la seconda gravidanza, un
maschio, ma anche questa volta qualcosa sembra
non andare: al settimo mese l’ennesima ecografia
rivela malformazioni viscerali con assenza degli
arti inferiori ed incompatibilità con la vita.
Anche questo secondo figlio, i genitori decidono
di farlo nascere, battezzarlo ed accompagnarlo al
Cielo.
Ed eccola la terza gravidanza, arriva subito e
questa volta il bambino è sano. Al quinto mese di
gestazione Chiara scopre di avere un tumore
in bocca, sulla lingua. Francesco, il bambino,
viene fatto nascere un mese prima per dare alla
madre la possibilità di essere operata e di
curarsi in seguito. Ad aprile dell’anno dopo la
condanna: Chiara è una malata terminale, il
tumore sta vincendo e lei morirà a giugno.
Cosa significa accompagnare al Cielo?
Significa che per Enrico e Chiara la vita, che
durasse 30 minuti o 80 anni, aveva la stessa
dignità e lo stesso diritto di essere vissuta, ma
soprattutto che il dovere principale dei genitori non
Questa storia ormai è nota a molte, moltissime
persone e come tutte le cose eccezionali divide:
ho sentito e letto molte cose poco intelligenti e
superficiali su un gesto del genere ma anche
Testimoni di Fede
Contatto 17
Chiara Corbella Petrillo
La regola delle tre P
persone a cui la storia di Chiara da grande
coraggio e che si sentono salvate ed ispirate dalla
sua regola, la regola delle tre P: piccoli passi
possibili.
Sì perché Chiara era una ragazza piena di vita e
coraggio ed aveva capito che per rendere la
propria vita santa non serve essere super uomini;
serve fidarsi di Dio, della sua Provvidenza. Giorno
per giorno questi due sposi hanno camminato
con Cristo al fianco superando prima piccole
prove, come nel fidanzamento, e poi affidandosi
completamente a Lui quando sembrava che la
disperazione ed il non senso della sofferenza
dovesse inghiottirli.
Sono sicura che questa storia scateni una valanga
di interrogativi, paure e perché no forse anche
rancori sopiti. Dal mio punto di vista quello che
questi due ragazzi ci insegnano è tanto e
preziosissimo: ci mostrano che si può evitare di
scappare di fronte alla prova e alla sofferenza e
non esserne schiacciati. In fondo qual è la
catechesi che tutti i giorni il mondo ci offre? E’
quella secondo cui tutto ci deve appagare, che
dobbiamo vivere senza alcun turbamento come se
la vita (come direbbe un sacerdote che
conosco) dovesse essere una gigantesca e
perenne Jacuzzi. Noi dobbiamo succhiare la vita
da ogni cosa e da tutti altrimenti stiamo male, la
nostra pancia deve essere piena di appagamenti
e di consensi all’unisono.
La luce folgorante di Chiara ci dice esattamente il
contrario: spendi la tua vita per qualcuno che non
sia tu stesso. Ama senza riserve. Stai al tuo posto di
combattimento e abbraccia la storia che Dio ti
dona.
La luce che irradia Chiara non vuole bastare
a se stessa, sarebbe disonesto pensarla così,
illumina la vita di tutti noi e se non cadiamo nel
tranello che ci fa percepire questa straordinaria
ragazza come lontanissima, irraggiungibile e che
abbia a che fare poco, forse quasi niente con la
nostra vita, basterà pensare alla sua “regola”.
Fidati di Dio nel poco che hai oggi, nelle
piccole sfide di oggi, nella rinuncia coraggiosa
all’omologazione ed ai tuoi calcoli borghesi,
vedrai che Dio ti è fedele e ti regala tanto, molto
di più di quello che avresti mai pensato. In fondo
Chiara ed Enrico ce lo dimostrano ancora
oggi con la storia, siamo tutti chiamati a
volare alto, a fare della nostra vita un capolavoro.
Isotta de Santis
Amica di Chiara ed Enrico
Padre Francesco Piloni, amico di Chiara spiega la
regola delle tre P: „Ogni giorno il Signore ti dà di
fare un passo, ma il viaggio inizia sempre quando
finiscono le certezze che ti sei dato. Il piccolo passo
possibile si basa sulla fede non su quello che hai
deciso con la testa; si basa su quello che è possibile
vivere, che è un po’ di più rispetto a quanto ti sei
dato come misura. Questa è la fede. Il piccolo
passo possibile ha di fondo questo: renderti
credente, ogni giorno, con quello che tu devi
affrontare. Il piccolo passo possibile è ciò che ti
spinge un poco più in là rispetto alle certezze
umane“.
Foto: www.chiaracorbellapetrillo.it
18 Contatto
La voce dei gruppi
I giovanissimi si perdono nel laboratorio della fantasia
La vita è un grande laboratorio e lo è anche per i
quattro ragazzi Martina, Manuel, Vanessa e
Paolo, bambini e ragazzi come noi! Ma a che
serve un laboratorio al giorno d´oggi? Ruba solo il
tempo alle cose importanti della vita! Oh no?
Sabato 23 maggio alle ore 15:00, presso la sala
grande della Missione Cattolica Italiana, noi
Giovanissimi abbiamo messo in scena cosa rende
speciale la vita di questi ragazzi. Durante l’anno
abbiamo preparato questo piccolo spettacolo
teatrale ispirato alla storia dell’ACR per mostrare
come l’evoluzione della tecnologia e i social
media fanno parte della vita ma non possono
governarla. Molto di più contano i valori
dell´amicizia, della fiducia e del divertimento per
essere felici. E tutto questo lo abbiamo riscoperto
e sperimentato durante quest’anno di cammino
insieme.
spazio per condividere la felicità della fede e il
nostro divertimento con ognuno.
Invitiamo tutti i ragazzi che hanno già ricevuto il
sacramento della Cresima a partecipare alle
giornate di ritiro che stiamo organizzando dal 2 al
4 ottobre 2015 oppure a venire a conoscerci il
venerdì sera (a partire dal 9 ottobre 2015) dalle
ore18:00 alle 19:30 presso le sale della Missione
Cattolica.
Il gruppo giovanissimi
Il gruppo Giovanissimi si riunisce tutti i venerdì alle
ore 18:00 in missione e raccoglie tutti i ragazzi
dai 14 ai 18 anni che vogliono fare un percorso
di fede e di amicizia insieme. E’ ripartito ad
ottobre 2014 con i nuovi educatori: Maria
Grazia, Federica e Liana; ha coinvolto un allegro
gruppetto di ragazzi in approfondimento della
liturgia, esperienze di servizio e di grande
divertimento.
Oltre ai momenti di preghiera, come ad esempio
la Via Crucis durante la Quaresima, abbiamo
approfondito nei vari incontri la Parola di Dio
prevista nella liturgia della domenica successiva.
Ogni domenica ci incontriamo alle ore 12 presso
la Chiesa di St. Michael a Berg am Laim per
animare la celebrazione in lingua italiana con i
canti, le letture e le preghiere dei fedeli.
Ma non ci limitiamo solo a questo: serate insieme
in pizzeria, grandi risate, canti e giochi ci hanno
accompagnato durante quest’anno, dal primo
momento di ritiro che abbiamo vissuto tutti insieme
nei primi di ottobre fino alla fine di giugno quando
concluderemo le attività con un ritiro di tre giorni
che culminerà nella partecipazione alla Festa
della Comunità della Missione Cattolica.
Abbiamo ricominciato il nostro cammino insieme, ci
siamo ricostituiti stringendo forti legami di amicizia.
Vi invitiamo ad unirvi a noi per il prossimo anno;
abbiamo sempre un posto libero e tantissimo
Per informazioni:
Se non riuscite ad aspettare oppure volete parlarci
personalmente, contattate
Maria Grazia ([email protected]) o Federica
([email protected]). Vi diranno tutto
quello che volete sapere sui Giovanissimi.
Vi aspettiamo numerosi e fino ad allora vi
auguriamo una bellissima estate!
Vita in comunità
Contatto 19
Camposcuola ACR. Con Noè dal diluvio all‘arcobaleno
Quando siamo partiti venerdì 1° maggio dalla
stazione centrale di Monaco in direzione
Benediktbeuern aleggiavano, fra gli educatori, i
soliti dubbi: “Rimarranno contenti i ragazzi,
riusciremo a far passare i contenuti e gli obiettivi
che ci proponiamo?”. La preparazione
dell’”ambiente” è sempre un aspetto critico nella
progettazione di un’attività educativa come può
essere quella di un camposcuola. Quest’anno gli
educatori si sono superati: il tema del campo era
„Con Noè dal diluvio all’arcobaleno“ e, a
conferma di una ormai consolidata collaborazione
tra gli operatori in Terra e quelli in Cielo, abbiamo
avuto la pioggia continua per tre giorni che ha
fatto rivivere ai ragazzi le sensazione che deve
aver provato Noè quando il cielo si è oscurato e il
livello dell’acqua ha cominciato a salire. La regia
ha purtroppo mancato la scenografia
dell’arcobaleno, che tutti speravano di vedere
almeno domenica per la Messa finale mentre il
sole è riapparso solo lunedì, a campo finito.
In 50, contando i ragazzi di età compresa tra i 7
e i 15 anni e gli educatori/catechisti, siamo saliti
sulla nostra arca, il treno locale della DB,
riempiendo i vagoni di allegria e di quella
semplicità che sono il nostro modo di essere
gruppo.
I sorrisi e le risate non sono mai venuti meno,
neppure durante le camminate del sabato, dove
chi era più allenato e pimpante si è prestato a
prendere per mano chi iniziava a essere stanco, e
così sono diminuite le distanze e sono nate nuove
amicizie. I ragazzi delle medie hanno vissuto una
incredibile avventura: hanno affrontato 5 ore di
passeggiata per la maggior parte sotto la pioggia!
Sono arrivati fradici ma “felici” per aver superato
anche questa prova insieme. La felicità è stata
data soprattutto dalla consapevolezza che la
passeggiata era finita e che ci si poteva fare una
doccia calda e mettersi addosso qualcosa di
asciutto. La passeggiata ha dato modo ai ragazzi
non solo di apprezzare la bellezza del creato,
che si esprime nell’aria fresca di un bosco, nel
canto degli uccelli, nello scrosciare dell’acqua di
un ruscello, ma anche di apprezzare come sia
bello condividere una tettoia di legno con gli altri
tuoi amici e un paio di ragni che come te vogliono
rimanere all’asciutto in modo che si possa
mangiare con calma il panino che ti sei preparato
e riposarsi dopo diverse ore di cammino in salita.
I momenti di preghiera sono stati vissuti
intensamente al pari dei giochi e delle attività. Lo
abbiamo visto anche durante la S. Messa dove
ognuno, nonostante la stanchezza, ha partecipato
a modo suo con segni, offerte, intenzioni e canti.
Le valigie le abbiamo fatte controvoglia perché
era il segno che si doveva lasciare l’arca e quei
momenti indimenticabili per ritornare alla nostra
vita normale, ma a questo serve un camposcuola:
non a creare temporaneamente un “mondo
diverso”, staccato dalla realtà, ma a vivere un
momento speciale che consenta poi di affrontare
meglio la realtà quotidiana.
L’arcobaleno non l’abbiamo visto nel cielo come
Noè, ma lo abbiamo visto sui nostri visi.
L’arcobaleno di chi ha dato tanto e tanto ha
ricevuto, di chi ha fatto un pieno di buona energia
da donare a tutti.
Barbara Fradeani
Un grazie speciale da parte della Comunità Cattolica
Italiana a tutti gli educatori e agli animatori che si sono
impegnati per realizzare il camposcuola.
20 Contatto
Vita in comunità
Processione del Corpus Domini
lI 4 giugno 2015 la Comunità ha partecipato alla S. Messa
celebrata dall'arcivescovo Reinhard Marx assieme a migliaia di
fedeli a Marienplatz, a cui è seguita la Processione Eucaristica
attraverso la Residenzstrasse fino all'altare davanti alla Chiesa di
St. Ludwig. Alcuni bambini del gruppo dei Fanciulli hanno
accompagnato il Cardinale in processione tenendo la ghirlanda.
Pellegrinaggio ad Altötting
Numerosa la partecipazione di fedeli al consueto
appuntamento del Pellegrinaggio della Comunità che si
tiene ogni anno in occasione del lunedì di Pentecoste e
che quest'anno ha fatto tappa ad Altötting, dove sorge
uno dei più vecchi santuari della Germania, e al paese
vicino, Marktl am Inn, luogo natale di Papa Benedetto XVI.
Le Prime Comunioni
Domenica 10 maggio alle ore 11:30 nella Chiesa di
Sant‘Andreas 17 bambini della ACR hanno celebrato la loro
Prima Comunione. Attorno a loro si è radunata tutta la Comunità
con canti e partecipazione gioiosa e parenti e amici venuti
dall‘Italia per l‘occasione. La cerimonia si è conclusa con il canto
„Ti ringrazio“ che i bambini hanno voluto dedicare a Gesù, il loro
amico. Ringraziano Suor Cinzia, il coro della Missione diretto da
Daniele e in particolare P. Gabriele per aver organizzato una
liturgia che ha reso tutti partecipi alla mensa con Dio. Buone
vacanze!
Pellegrinaggio a Fatima
Un gruppo di 51 fedeli delle Comunità di Monaco e
Ludwigsburg ha partecipato al pellegrinaggio a Fatima
tenutosi dal 16 al 20 aprile 2015. Momenti cardine del
pellegrinaggio sono stati la celebrazione della S. Messa e
del rosario nella Cappellina delle Apparizioni e la Via
Crucis dei Pastorelli, lungo il percorso dove andavano a
pascolare i 3 pastorelli.
Pellegrinaggio a Lourdes
Quest‘anno i 40 fedeli che hanno partecipato al pellegrinaggio
a Lourdes dal 5 al 10 maggio 2015, si sono uniti al
pellegrinaggio delle Missioni Cattoliche Italiane d‘ Europa. Il
momento più sentito ed intenso è stato la celebrazione della S.
Messa nella grotta, assieme alle guardie pontificie presenti a
Lourdes in occasione anche del pellegrinaggio militare europeo.
Vita in comunità
Contatto 21
Festa della Comunità
Domenica 28 Giugno 2015
M.C.I. (Lindwurmstr. 143) e St. Andreas (Zenettistr. 46)
Un cuor solo, un‘anima sola
Così si presenta una comunità che
vuole definirsi cristiana.
Ce lo dice il libro degli Atti
degli Apostoli. Noi ci proviamo,
lo vuoi provare anche tu?
Vieni a trovarci!
PROGRAMMA
Ore 11:30
Solenne S. Messa nella Chiesa St. Andreas
Le S. Messe nelle varie zone vengono sospese.
Verrà celebrata solo la S. Messa alle 18.00 alla Bürgesaal.
Ore 13:00
Pranzo comunitario in Missione.
É necessario prenotare il pranzo in quanto per motivi
di spazio non sarà possibile mangiare al sacco.
Ore 14:30 -17:00
Intrattenimento nella sala parrocchiale di St. Andreas
con canti, scenette, musica e la partecipazione dei gruppi della Comunità.
Il ricavato della Festa sarà devoluto ai bambini
della Missione di Cucuta in Colombia
22
Contatto
Info Gruppi
ACR (azione cattolica ragazzi)
dai 7 ai 14 anni
Sono suddivisi in 4 gruppi che si incontrano il
sabato pomeriggio nella sede della Missione. I
ragazzi/e sono seguiti da animatoricatechisti. Possono partecipare tutti i ragazzi di
età compresa tra i 7 e i 14 anni (a partire della
seconda elementare). Il cammino ACR è scelto
dalla Missione Cattolica Italiana per la
preparazione dei ragazzi ai sacramenti
dell´Eucarestia (Prima Confessione e Comunione)
e della Confermazione (Cresima). Gli incontri si
svolgono di sabato alle ore 14:30 e si concludono
alle 17:00 con la celebrazione della S. Messa
nella Chiesa di St. Andreas. Tutte le attività e gli
appuntamenti possono essere seguiti sul sito
dell'ACR Monaco.
shttps://sites.google.com/site/monacoacr
ACG (azione cattolica giovanissimi)
dai 15 anni
Il Settore Giovani riunisce i giovanissimi dai 15 ai
18 anni e i giovani dai 19 ai 30 anni che
aderiscono all'Azione cattolica italiana. A loro l'Ac
propone cammini formativi ordinari, svolti nelle
comunità territoriali con lo scopo di confrontarsi e
crescere nella fede. È presente attualmente un
gruppo di Giovanissimi, o del dopo-cresima,
ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Si
incontrano alla Santa Messa del Sabato nella
chiesa di St. Andreas alle 17:00 e poi si riuniscono
nei locali della Missione Cattolica Italiana. Tutte le
attività e gli appuntamenti degli incontri possono
essere seguiti sul sito dell'AC Monaco.
Gruppo Fanciulli (0-7 anni)
Si incontra normalmente il terzo sabato del mese
dalle ore 10:00 alle12:00.
Responsabile: Suor Zaira
(089) 77 66 58.
Gruppo Giovani (dai 18 anni)
Si incontra ogni giovedì alle ore 20:30 alle 22:30
presso i locali della Missione.
Responsabile: P. Vincenzo Armotti
Leandro Zaza ([email protected])
(089) 74 63 060.
Gruppo Coro
Si incontra il giovedì sera dalle ore 19:00 presso i
locali della Missione.
Responsabile: Sr. Cinzia 089) 77 66 58
Gruppo Giovani Sposi
Si incontra il secondo sabato del mese dalle ore
16:00 presso i locali della Missione.
Responsabile: Noemi Salamone
([email protected])
Gruppo Terza Età
Si incontra ogni 15 giorni il mercoledì dalle ore
14:30 presso i locali della Missione.
Responsabile: Suor Cinzia (089) 77 66 58
Gruppo di catechesi sui 10 Comandamenti
Si incontra tutte le domeniche dalle ore 19:30
presso i locali della Missione.
Responsabile: Don Diego Zanda
([email protected])
Gruppo di meditazione e preghiera biblica
https://sites.google.com/site/
azionecattolicamonaco/giovani
Si incontra tutti i venerdì dalle ore19:00 presso i
locali della Missione. Tema di quest'anno è il
Vangelo di Marco. Il gruppo è tenuto da P.
Gabriele Parolin e Manuel Caballero Gonzàlez.
AC (Azione Cattolica adulti)
Gruppo S. Padre Pio
Il gruppo adulti AC si riunisce il quarto sabato del
mese alle ore 18:00 presso la sede della
Missione. Al temine dell'incontro della durata di
circa due ore, si mangia tutti assieme: ognuno
porta qualcosa e si mettono in comune le diverse
tradizioni culinarie. Tutte le attività e gli
appuntamenti degli incontri possono essere seguiti
sul sito dell’AC Monaco.
Si incontra ogni 15 giorni il martedì pomeriggio
alle ore 17.00.
Responsabile: Walter Fasson (089) 3108584
Per ulteriori informazioni su date e modalità di
partecipazione si prega di contattare i responsabili
oppure di visitare il sito web della
Comunità Cattolica Italiana:
www.mci-muenchen.de
Contatto 23
Info Utili
BATTESIMO
Il battesimo ci inserisce nella vita di Cristo. Gli
interessati si annunciano in Missione. Il battesimo
è preceduto da un colloquio personale con il
sacerdote nel quale si riflette sul significato del
battesimo e sul rito della celebrazione.
La celebrazione avviene in una delle Chiese dove
normalmente viene celebrata l’Eucarestia.
L’avvenuto battesimo viene poi notificato al
Matrikelamt della Diocesi.
CONFESSIONE
La confessione ci fa partecipare al perdono di
Cristo. E’ possibile in Missione o su appuntamento
oppure durante i giorni feriali primo e dopo la S.
Messa delle ore 18.30. Durante la Messa
domenicale alla Bürgersaal delle ore 18.00 spesso
è presente un sacerdote dedito alle confessioni.
PRIMA COMUNIONE E
CRESIMA DEI RAGAZZI/E
Negli ultimi anni la preparazione è stata inserita
nel percorso annuale dell’Azione Cattolica Italiana
(ACR), in modo da facilitare al ragazzo/a il rientro
in Italia. Vengono ammessi a questa preparazione
ragazzi/e dagli 8 ai 14 anni che non conoscono o
hanno difficoltà nella lingua tedesca. Agli altri
suggeriamo di rivolgersi alla parrocchia locale.
Gli incontri avvengono nei locali della Missione il
sabato pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.00
e si concludono con la S. Messa nella Chiesa di St.
Andreas.
anno offriamo un corso di preparazione il sabato
pomeriggio alle ore 15.00.
Nei mesi di settembre-ottobre si raccolgono le
iscrizioni. La celebrazione della Confermazione è
da concordare con il Vescovo diocesano. Avviene
normalmente il giorno di Pentecoste.
MATRIMONIO
Vengono offerti ogni anno due corsi di
preparazione al matrimonio, uno nei sabati del
mese di novembre e un altro in quelli di marzo,
sempre il sabato mattina.
Con un sacerdote della Missione inoltre vengono
adempiute le pratiche matrimoniali, sia per coloro
che celebrano il matrimonio religioso a Monaco,
come per coloro (e sono la maggioranza) che lo
celebrano in Italia.
UNZIONE DEGLI INFERMI
L’unzione degli infermi avviene su richiesta dei
singoli o dei famigliari negli ospedali o nelle case
private. Una volta all’anno, nel periodo di
Quaresima, viene offerta la possibilità di ricevere
l’unzione durante una liturgia domenicale nella
chiesa di St. Andreas.
Buon compleanno!
Tantissimi auguri a Raffaele
Carulli che il 15 aprile 2015
ha compiuto 50 anni!
CRESIMA DEGLI ADULTI
Dagli inizi del mese di novembre di ogni
In ricordo dei nostri cari defunti
Sofra Antonino
14.10.1942
23.02.2015
Gisella Coletto
03.03.1958
Maria Michelina
Abbamonte
20.03.2015
07.10.1933
15.04.2015
Festa della Comunità
Domenica
Giugno 2015 - Ore 11:30
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M.C.I. (Lindwurmstr. 143) e St. Andreas (Zenettistr. 46)
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editoriale!
Un cuor solo, un‘anima sola
Fe st egg ia con coi a par t ire d e lla ore 1 1:30
con la S.Me ssa pre sso la chi e sa d i Sant‘Andreas.
Ti asp ett iamo!
Grazie!
Ringraziamo in modo particolare la Signora Astrid Gobbato che,
con il marito Angelo, ha sostenuto per anni Contatto
e continua a farlo tutt‘oggi con ingenti donazioni.
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