estin Exc Roma - Uvet American Express

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estin Exc Roma - Uvet American Express
LA NEWSLETTER
DEL BUSINESS TRAVELLER
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Uvet American Express
Business Travel Survey
Case history
Il viaggio che c’è
Dal mondo
Settima arte
Una valigia di libri
Giro di poltrone
ANNO 12
NUMERO 1 MAGGIO 2010
Segnali di ripresa
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L’abbiamo invocata, attesa, annunciata. Ma sembrava non
voler arrivare mai. Ora però, pur con tutte le cautele del caso, alcuni segnali parrebbero indicare che - forse - la ripresa è
davvero cominciata. Anche per un settore come quello dei
viaggi d’affari, che, dopo aver pagato un tributo particolarmente pesante alla congiuntura negativa, fornisce oggi con
sempre maggiore frequenza positive indicazioni di recupero.
Una su tutte: la caduta vertiginosa di missioni e trasferte iniziata a metà 2008 si è finalmente arrestata. E, anzi, nel primo
trimestre di quest’anno le imprese italiane hanno ripreso a
muoversi con buona lena, dando seguito a una tendenza già
emersa sul finire del 2009 che si è tradotta in incrementi tanto nel numero dei viaggi quanto nelle spese di travel. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni più significative che
emergono dalla nuova edizione della Business Travel Survey,
la ricerca periodica con la quale fin dal 2006 Uvet monitora
l’andamento del mercato analizzando trend di spesa e comportamenti d’acquisto di un campione rappresentativo di
aziende clienti.
La crisi, insomma, è già un ricordo? Probabilmente no. Di
aree critiche ne rimane più d’una, il rischio della ricaduta è
sempre dietro l’angolo e, comunque, i segnali positivi emersi
in questi mesi hanno bisogno di conferme su tempi più lunghi. Ancora una volta, però, il business travel ha dimostrato
di essere in grado di raccogliere la sfida. Puntando su dinamismo, efficienza e una buona dose di ottimismo. Senza la quale, lontano non si va.
Luca Patanè
Presidente Uvet Amex
Dal mondo Uvet American Express
La rete guarda lontano
Si apre una stagione ricca di novità, per Uvet ITN Travel Network.
Su tutte, il lancio del brand ClubViaggi, filo conduttore di un progetto
all’insegna della selezione di prodotto, della personalizzazione
del punto vendita e della multicanalità
I
numeri, come sempre, dicono più
di mille parole. E i numeri di Uvet
ITN Travel Network, il polo distributivo nato dalla fusione tra le reti del
Gruppo Uvet e ITN Holding Spa, parlano di una realtà leader nel comparto
turistico nazionale. Una leadership che
si esprime non tanto nel numero delle
agenzie (anche se circa 800 punti vendita sul territorio rappresentano comunque una massa importante),
quanto soprattutto nel giro d’affari
complessivo e nella dimensione media
delle singole adv. «Si possono conside-
rare i casi di Puglia, Campania e Lazio
– esordisce Enzo Carella (nella foto),
amministratore delegato di ITN Holding e figura di riferimento di Uvet ITN
Travel Network –: tre regioni in cui,
delle prime 50 agenzie in termini di
fatturato, ben 30 appartengono alla
nostra rete. E la situazione appare simile in molte altre zone d’Italia. Un ulteriore elemento da sottolineare, poi, è
che i punti vendita sono geodistribuiti
in maniera assai interessante, garantendo una copertura capillare su quasi
tutto il territorio nazionale». Inutile aggiungere, a questo punto, che uno dei
prossimi obiettivi del Network consiste
nel superare quanto prima quel “qua2
si”: «Non puntiamo a un semplice aumento quantitativo delle adv, l’obiettivo è quello di migliorare gli aspetti
qualitativi e di visibilità dei punti vendita, oltre a presidiare maggiormente le
poche aree non ancora coperte in misura adeguata, come per esempio Toscana, Emilia, Piemonte e le isole».
Un passaggio determinante per gettare le basi di questo percorso di crescita
è stato celebrato lo scorso marzo, con
la prima convention “unitaria” di Uvet
ITN Travel Network. «Si è trattato di un
appuntamento importante – conferma
Carella –, realizzato
per lanciare la stagione estiva 2010 e per
confermare la grande
volontà di ripresa dopo la crisi. Le nostre
agenzie, in un anno
come il 2009, hanno
mantenuto il proprio
volume d’affari, conquistando nuove quote di mercato. Era più
che mai necessario,
quindi, offrire loro una
prospettiva di lungo
periodo, per comprendere che la forza del
Gruppo può davvero
supportarle nel cogliere nuove opportunità di business».
UN PROGETTO UNICO
E proprio in occasione della convention, la forza del Gruppo Uvet ITN si è
manifestata nella presentazione e nel
lancio di un progetto articolato, con
caratteristiche uniche nel panorama
della distribuzione turistica nazionale:
si chiama ClubViaggi, un nuovo
brand che, accompagnato dal payoff
“professionisti delle tue vacanze”, va a
coprire in maniera integrata sia la personalizzazione distintiva del punto
vendita, sia la selezione e commercializzazione dei prodotti esclusivi che le
agenzie offrono ai clienti. «Parliamo di
250 prodotti accuratamente selezionati in funzione delle indicazioni provenienti dal mercato, dallo storico e dalle
stesse adv – spiega Carella –, sui quali
è stata condotta una serrata contrattazione con i fornitori, non solo tour
operator ma anche catene alberghiere.
Una volta scelti, saranno testati e certificati dai nostri esperti agenti di viaggio, che ne garantiranno gli standard
qualitativi. I cinque nuovi cataloghi saranno Mare Italia, Mediterraneo, Tropici, Mar Rosso e Crociere, con i quali
presentiamo la selezione di prodotto
con il miglior rapporto qualità/prezzo.
ClubViaggi non è solo un brand consumer, bensì un sistema integrato di
sales & marketing nel quale si realizzano vantaggi e benefici per tutta la filiera. Le agenzie hanno a disposizione
250 prodotti a elevata marginalità e
con disponibilità di camere anche in alta stagione, i fornitori partner possono
contare su una rete capillare che supporta la vendita dei loro prodotti e, infine, i clienti finali hanno a disposizione il meglio della programmazione dei
tour operator a un prezzo unico, o a
condizioni di servizio non ritrovabili in
altre agenzie».
Non solo prodotti, comunque. Il progetto ClubViaggi, infatti, punta forte
anche sulla visibilità del nuovo brand
per offrire una maggiore riconoscibilità
delle adv per il cliente finale.
«È la prima volta – aggiunge Carella –
che una rete di 800 agenzie indipendenti decide di dotarsi di un’insegna
propria, e non di quella di un tour
operator, evidenziando così sul territorio le proprie caratteristiche di professionalità, passione e capacità di scegliere il prodotto. Il network punterà
inoltre sullo sviluppo di una piattaforma multimediale e multicanale. Completa la strategia di comunicazione la
messa in onda di un format televisivo
di video news di viaggio sui circuiti Ita-
Dal mondo Uvet American Express
lia 7 Gold e Canale Italia da marzo a
luglio 2010, per un totale di 22 puntate. Inoltre, verrà implementata una
web tv da utilizzare all’interno del negozio correlata a ClubViaggi Pro, sistema di sub-site personalizzati per ogni
agenzia e dotati di tool on line per la
gestione della relazione con la community dei propri clienti».
Con queste premesse, non stupisce
che la risposta delle adv sia stata entu-
siastica fin dal momento del lancio.
Basti pensare che si sono registrate
280 adesioni solo nei primi quattro
giorni, e che l’obiettivo è di coinvolgere al massimo entro due anni tutti i
punti vendita della rete.
BUSINESS SÌ, MA ETICO
Ma quali requisiti deve possedere
un’agenzia per essere affiliata a Uvet
ITN Travel Network? «Senza dubbio si
parte da considerazioni oggettive legate alle dimensioni del giro d’affari, che
ci permettono di comprendere la sua
capacità di attrazione sul territorio – risponde Carella –. Oltre a queste, però,
vengono poi presi in considerazione altri aspetti, che potremmo definire “etici”: per esempio la capacità di selezionare partner di qualità riconosciuta, in
grado di erogare sempre un servizio di
alto livello. Ed è proprio la ricerca della
qualità il motivo che ci ha spinto a
creare ClubViaggi Academy, un percorso formativo a disposizione delle adv
per migliorare la capacità di proposizione e di gestione del cliente. Non va
dimenticato, infatti, che quello della
distribuzione è un mercato molto competitivo, caratterizzato in Italia da oltre
13mila punti vendita, del quale noi
rappresentiamo meno dell’8% in termini di numero di negozi, ma circa il
16% per quanto riguarda il giro d’affari. Per essere e rimanere leader di un
simile mercato, le nostre agenzie devono dedicarsi costantemente alla formazione, e non perdere mai la voglia
di rimettersi in gioco».
the Italian touch
NEW YORK PARIS MILANO VENEZIA TRIESTE
ROMA FIRENZE NAPOLI BOLOGNA PARMA GENOVA TORINO BERGAMO SARONNO
Business Travel Survey
Ancora una volta,
si viaggia
La ricerca condotta da Uvet American Express
lo conferma: dopo la contrazione dovuta
agli effetti della crisi, nelle aziende italiane
tornano a crescere tanto le spese dedicate
al travel quanto il numero delle trasferte
non fa che confermare le positive indicazioni di recupero già emerse sul finire dell’anno scorso, evidenziando una
progressiva ripresa in termini tanto di
spese di viaggio quanto di numero di
trasferte (vedi Grafico 1). «Quest’ultimo, in particolare, risulta assai più alto
rispetto allo stesso periodo del 2009 –
spiega Carlo Silvestri (nella foto), responsabile della Divisione Pianificazione e Controllo di Uvet –. Si determina
così, pur in presenza di un aumento
anche sul fronte delle spese, un ulteriore allargamento della forbice fra trasferte e valore. La cosa interessante,
poi, è che mentre il primo trimestre
2009 era stato caratterizzato da andamenti decrescenti, questo fa registrare
trend positivi. Forse è troppo presto
per parlare di un’inversione di tendenza decisiva, visto che la ripresa ha la
caratteristica di essere intermittente e
L
e aziende ricominciano a viaggiare. È un titolo sintetico, certo, che però fotografa alla perfezione i contenuti dell’ultima
edizione della Business Travel Survey,
l’indagine periodica condotta da Uvet
American Express su un campione di
oltre 700 aziende clienti, con spese di
viaggio comprese tra 20mila e 15 milioni di euro all’anno. Un’iniziativa avviata nel 2006 per monitorare l’andamento dei viaggi d’affari nel nostro
Paese, con l’obiettivo di indirizzare in
modo strategico le scelte in materia di
travel policy.
Incentrata su tutte le più importanti
voci di spesa del business travel (biglietteria aerea e ferroviaria, hotellerie), l’analisi si focalizza sui dati relativi
al secondo semestre 2009, ma apre
una significativa finestra anche sui primi mesi del 2010. Una finestra che
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il periodo preso in esame è ancora limitato. Però i segnali ci sono, e sono
incoraggianti».
2009: FOTOGRAFIA
DI UN ANNO DIFFICILE
Ma facciamo un passo indietro. E analizziamo i numeri relativi al 2009, così
come emergono dalla Business Travel
Survey di Uvet. Il primo dato che balza
agli occhi, inutile sottolinearlo, è l’impatto che la crisi globale iniziata a metà 2008 ha avuto praticamente su tutti
gli indicatori di settore: spese, volumi e
costi dei viaggi d’affari. Le prime, per
esempio, hanno registrato una contrazione intorno al 25%. Il numero delle
trasferte, invece, si è ridotto di circa il
10%, mentre il costo medio per trasferta è sceso di oltre il 15%. Un
trend, quest’ultimo, dovuto principalmente alle politiche di contenimento
dei costi messe in atto dalle imprese,
attraverso l’ottimizzazione dei mezzi di
trasporto e il rigoroso allineamento dei
processi di acquisto dei servizi di viaggio alle travel policy aziendali. In mezzo a tanti segni “meno”, però, ecco
anche le indicazioni di una ripresa di
missioni e trasferte, frutto in particolare del diverso comportamento tenuto
dalle imprese nell’ultima parte dell’anno. Lo dimostra, per esempio, l’andamento del numero delle trasferte, che
dopo il calo vertiginoso del secondo
semestre 2008 ha finito per stabilizzarsi sui livelli di fine 2006-inizio 2007.
Ancora più significativo, per certi versi,
Business Travel Survey
il dato relativo al costo medio per trasferta (vedi Grafico 2), crollato di quasi il 20% nel primo semestre e poi stabilizzatosi nel secondo. Un consolidamento che risulta in linea con i trend
globali dell’economia, sostanzialmente
stabili nella seconda parte del 2009, e
che gli estensori della Survey ritengono frutto di un bilanciamento tra domanda e offerta dovuto a una riduzione di quest’ultima. «Come capita in
occasione di tutte le gradi crisi, anche
in questo caso l’andamento mostra
una sorta di “scalino” – commenta Silvestri –. In pratica, passata la bufera si
riparte, ma da un livello più basso».
AIR, HOTEL E RAIL:
C’È CHI SCENDE, C’È CHI SALE
Venendo ai singoli comparti del business travel, la Survey evidenzia nel
2009 una decisa contrazione sul fronte
air. Al punto che, per quanto riguarda
il numero delle trasferte, il livello raggiunto nel secondo semestre risulta essere il più basso dell’ultimo triennio.
Un andamento, questo, che appare
dovuto sia alla limitazione dei viaggi
internazionali da parte delle aziende
sia alla concorrenza esercitata dal trasporto ferroviario sul segmento domestico. L’andamento delle spese di viaggio, d’altro canto, indica una caduta
del prezzo medio del biglietto, le cui
cause principali possono essere fatte
risalire alla maggiore concorrenza esistente tra i vettori in tempi di crisi e a
una modifica delle scelte della clientela
business.
Anche in tema di trasporto aereo, però, da un’analisi per trimestri emerge
con una certa chiarezza la ripresa in
atto nell’ultimo quarto dell’anno. In
particolare per quanto riguarda il numero delle trasferte, che supera quello
di inizio 2007 e si avvicina ai livelli di
fine 2008.
Spostando il focus sull’hotellerie, si notano un calo del numero delle room
night e uno, ancora più rilevante, della
spesa alberghiera, precipitata più o
meno al livello di inizio 2007 a causa
della minore durata dei viaggi, dell’abbassamento delle tariffe e di un più
frequente ricorso alle tariffe corporate
dedicate alle singole aziende, mediamente più basse rispetto a quelle per il
pubblico. La crisi economica e la conseguente riduzione delle attività delle
imprese, d’altronde, hanno costretto
gli hotel a una diminuzione generaliz-
zata dei prezzi: lo dimostra il dato relativo al costo medio per room night, caratterizzato da una contrazione proseguita anche nel secondo semestre
2009 (da 120 a 114 euro). Ma, ancora
una volta, è l’andamento per trimestri
a lasciare spazio a un ragionevole ottimismo: analizzandolo, infatti, ci si accorge di come l’ultimo scorcio dell’anno abbia portato un recupero della
spesa alberghiera media e, ancor più,
del numero delle room night, salito ai
massimi da fine 2008.
Tutt’altra aria si respira, invece, sul
fronte dei viaggi ferroviari. Qui, sulla
spinta dell’entrata in vigore dell’alta velocità, il numero delle trasferte continua ad aumentare, toccando nel corso
del 2009 livelli del 50% superiori rispetto a inizio 2007. Ma, contrariamente a quanto rilevato per air e hotel,
ancora più prepotente risulta la crescita
della spesa ferroviaria. E il motivo è
presto detto: negli altri settori, la forte
competizione tipica del periodo di crisi
ha permesso una riduzione dei prezzi,
mentre nel rail l’operatore monopolista
ha potuto scegliere di massimizzare i ricavi ritoccando verso l’altro le tariffe.
Un quadro che potrebbe cambiare con
l’ingresso sul mercato di nuovi competitor? Forse, ma non prima del 2011.
La Survey si sofferma quindi sul mix di
spesa che le aziende del campione
hanno dedicato nel 2009 ai viaggi
d’affari. Il confronto con il 2008 mostra come il peso della componente
air, che rimane comunque di gran lun-
ga predominante, continui a diminuire: al –7% del primo semestre, infatti,
è seguito un ulteriore calo di cinque
punti percentuali nella seconda parte
dell’anno. Crescono invece gli hotel (di
quasi due punti) e soprattutto il rail,
che praticamente raddoppia la quota
di mercato e raggiunge nel secondo
semestre il 6% delle spese totali.
TRE CONTRIBUTI
PER UNA SURVEY PIÙ RICCA
E proprio il tema delle quote di mercato è al centro di uno dei qualificati
contributi esterni che quest’anno, per
la prima volta, hanno arricchito la Business Travel Survey: curato da Andrea
Giuricin, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, mette in luce l’impatto che l’avvento dell’alta velocità ferroviaria nella
tratta Milano-Roma ha avuto sulle
scelte della clientela business, che nel
30% dei casi preferisce ormai il treno
rispetto all’aereo. Il quale aereo, dal
canto suo, registra una sostanziale
contrazione del numero dei passeggeri, scesi fino a 102,4 milioni. Ben lontano, cioè, dal picco di oltre 108 milioni registrato nel 2007.
Da segnalare, inoltre, i contributi forniti dal Global Business Travel Forecast di
American Express Business Travel, che
ha anticipato i trend 2010 di voli e hotel sul mercato mondiale ed europeo,
e dalla Scuola superiore di Scienze turistiche, che ha presentato la nona edizione dell’Osservatorio Business Travel
Italia.
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Case history
Partire in quarta
Come gestisce le trasferte un colosso dell’industria automobilistica? Ecco le
risposte di Nissan Italia: che affronta le conseguenze della crisi puntando su
una rivisitazione della travel policy e su regole uguali per tutti i viaggiatori.
Oltre che sul rapporto, ormai consolidato, con Uvet Amex
LE CONSEGUENZE DELLA CRISI
L
a mobilità, in un certo senso, fa
parte del suo stesso Dna. Non a
caso, parliamo della filiale nazionale di uno dei più grandi
gruppi automobilistici mondiali. E infatti, per raggiungere i propri obiettivi
di business e rispondere alle sfide di
un mercato sempre più competitivo, i
dipendenti di Nissan Italia si muovono,
eccome. In auto, certo, ma anche e
soprattutto in treno o in aereo, partendo dalla sede dell’azienda presso
Roma. Risultato: una massa imponente di trasferte, la cui responsabilità
rientra tra le competenze della Direzione finanziaria, reparto Controllo di
gestione.
UNA POLICY
UGUALE PER TUTTI
A oggi, infatti, l’organigramma societario non prevede una figura ad hoc
completamente dedicata al travel management. Esiste, invece, una travel
policy, le cui linee-guida sono mutuate
da quelle dettate dalla capogruppo
Nissan Europa per le varie filiali del
continente. «Il concetto cardine della
nostra policy è “regole uguali per tut6
ti” – sottolinea Lorenzo Rutili (nella
foto), Finance & Control Manager di
Nissan Italia –: non sono previsti limiti
di spesa in funzione dei diversi livelli
contrattuali. Questo perché Nissan crede nella correttezza dei rapporti e
nell’uniformità di trattamento. A livello
operativo, per quanto riguarda i voli è
obbligatoria la scelta della tariffa best
buy, che deve essere suggerita dall’agenzia di viaggi e che spesso porta a
indirizzare le scelte di acquisto verso
compagnie low cost. In tema di alberghi, invece, abbiamo fissato massimali
di spesa in linea con quelli che sono i
prezzi di mercato per soggiorni in hotel a quattro stelle o superiori». Parametri significativamente elevati, quindi. Coerenti con l’attenzione che da
sempre Nissan Italia rivolge alla qualità
dei servizi a disposizione dei propri dipendenti, siano essi viaggiatori o meno. Un’attenzione che di recente ha
tra l’altro permesso all’azienda di figurare al quinto posto assoluto (prima tra
le case automobilistiche) nella classifica dei migliori ambienti di lavoro italiani stilata dal Great Place to Work Institute.
Le strategie aziendali, però, nascono e
si evolvono anche in rapporto alla situazione di mercato. Che, nell’ultimo
periodo, ha visto il settore dell’automotive alle prese con i riflessi della crisi
economica globale. Ecco quindi spiegata la decisione di Nissan di rivedere
la propria travel policy europea, all’insegna di una rivisitazione dei massimali di spesa per trasferta, di un più elevato livello autorizzativo per i viaggi internazionali e di un utilizzo più spinto
di mezzi alternativi quali video-conference, e-conference o e-training. Conseguenza logica di tale scelta, è stata
la progressiva contrazione delle spese
di viaggio sostenute dalla filiale italiana nell’ultimo triennio, passate dagli
1,5 milioni di euro dell’anno fiscale
2007 (1° aprile 2007 - 31 marzo 2008,
secondo il calendario fiscale giapponese seguito da Nissan – ndr) agli 1,1 milioni del 2008 (aprile 2008-marzo
2009), fino ai 900mila euro stimati per
l’anno fiscale 2009, chiuso lo scorso
31 marzo. «Non cambiano, invece, le
destinazioni più frequenti – aggiunge
Rutili – che all’estero rimangono Parigi
e Ginevra, le due sedi di riferimento
dell’headquarter europeo, mentre in
Italia i nostri dipendenti viaggiano soprattutto verso Milano e Palermo».
LA PARTNERSHIP CON UVET
L’iter attraverso il quale vengono gestiti i viaggi in Nissan Italia prevede che il
dipendente richieda al proprio responsabile diretto l’autorizzazione alla trasferta. Questa, una volta firmata elettronicamente, viene inoltrata via mail
all’agenzia di viaggi, che provvede alla
prenotazione e al pagamento dei servizi richiesti e poi, con cadenza mensile,
ribalta i costi sostenuti, comprensivi di
una transaction fee.
A partire dal 2007, interlocutore unico
di Nissan Italia in quest’ambito è Uvet
American Express, travel management
Case history
company selezionata a livello europeo da RNPO
(Renault-Nissan Purchasing Organization) e poi
implementata localmente
dalle singole filiali. Un rapporto di partnership, quello tra Nissan e Uvet, che si
è ben presto consolidato
all’insegna della reciproca
soddisfazione: «Per noi, il
valore aggiunto fondamentale fornito dall’agenzia consiste non tanto nel
servizio di prenotazione –
spiega Rutili –, quanto
piuttosto nell’assistenza e
consulenza che ci può garantire nella gestione dei
rapporti economici e commerciali con i vari fornitori, dai vettori aerei, agli
hotel, alla società di car
rental. L’expertise e il
know-how di Uvet American Express
rappresentano un valido supporto per
l’ottimizzazione di tali rapporti, che
per Nissan significa non solo economicità, ma anche e soprattutto qualità.
sto rapporto è andato costantemente
migliorando».
C’È UN TOOL
DIETRO L’ANGOLO
Tanto è vero che la valutazione degli
accordi con i fornitori viene effettuata
combinando in una score-card elementi sia quantitativi che qualitativi: e
da quanto ci siamo legati a Uvet, que-
A oggi, il rapporto tra Nissan Italia e
l’agenzia di viaggi si svolge essenzialmente tramite helpdesk telefonico e
scambio di e-mail, mentre il ciclo autorizzativo interno è basato su firme elettroniche via e-mail. In un prossimo futuro, però, le cose dovrebbero cambiare, grazie all’introduzione di un self
booking tool via web. «Attualmente è
già in fase di test presso alte filiali nazionali – conferma Rutili –. In Italia prevediamo di implementarlo entro la fine
del 2010, con vantaggi sia per noi, in
termini di minori commissioni, sia per
l’agenzia, che vedrà così ridotti i propri
costi fissi. Certo, presupposto essenziale per puntare su un self booking tool
è l’“educazione” dei dipendenti/viaggiatori, la loro responsabilizzazione in tema di spese di viaggio. Non a
caso, nel corso degli ultimi anni Nissan
ha molto insistito su questo aspetto: e
oggi, riteniamo i nostri traveller pronti
per usufruire di un tale strumento».
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Il viaggio che c’è
Le regine del Mediterraneo
Sono le navi di MSC Crociere: una flotta all’avanguardia che, in ogni
periodo dell’anno, tocca gli angoli più suggestivi del “mare nostrum”,
ma non solo. Riflettori puntati sull’ultima nata, MSC Magnifica
liardo, poi, c’è un tavolo stabilizzato. E
un ulteriore tocco “da campioni” lo
conferiscono i tanti cimeli esposti nel
locale: dalla bicicletta dei record di
Francesco Moser alle scarpette chiodate di Francesco Panetta, fino agli sci
“olimpionici” di Gustav Thoeni.
A
nno dopo anno, la sua flotta
trasporta un numero crescente di turisti lungo le rotte di
tutto il mondo: dal Nord Europa all’Oceano Atlantico, dai Caraibi
al Nord America, dal Sud America all’Oceano Indiano, fino all’Africa Meridionale e Occidentale. Ma è soprattutto nel Mediterraneo che MSC Crociere
ribadisce il proprio ruolo di leader di
un mercato, quello delle crociere appunto, capace di reggere meglio di altri l’impatto della crisi globale. E lo fa
grazie a un’offerta ampia e articolata,
che in ogni periodo dell’anno vede gli
itinerari del “mare nostrum” percorsi
dalle diverse navi della flotta. A cominciare dall’ultima nata MSC Magnifica,
prodotto della più moderna ingegneria
navale varata lo scorso 6 marzo ad
Amburgo con una cerimonia arricchita
dalla partecipazione di ospiti internazionali e dalla presenza di una madrina
d’eccezione: Sophia Loren.
TRA RELAX, GUSTO
E DIVERTIMENTO
Lunga 294 metri, alta 60 e forte di una
stazza di 93.300 tonnellate, MSC Magnifica può ospitare fino a 3.010 passeggeri e rappresenta senza dubbio
un’autentica rivoluzione per il compar8
to delle crociere. Lo dimostrano, prima
di tutto, gli elevatissimi standard di
qualità e comfort che ne hanno guidato la progettazione, e che oggi ne fanno una nave in cui il lusso e lo stile si
fondono in modo assolutamente armonioso.
Dotato di 1.259 cabine (di cui 44 suites deluxe, 837 con balcone privato e
16 per disabili), il nuovo gioiello della
flotta MSC mette a disposizione degli
ospiti oltre 22mila metri quadri di spazi
comuni, dando vita a moltissime opportunità di relax e intrattenimento.
Sono ben 17, per esempio, i lounge e i
bar a tema, tutti dotati di uno stile
esclusivo: dal Tiger Bar, caratterizzato
da un’atmosfera “animalier”, all’Ametista Lounge, capace di accogliere 330
persone. Una nota a parte merita poi
lo Sporting Bar L’Olimpiade, ispirato ai
Giochi Olimpici: il suo grande bancone
circolare ricorda le piste d’atletica,
mentre le sedie e gli sgabelli richiamano le più recenti collezioni di calzature
sportive con colori e materiali a contrasto, tra cui il camoscio e la pelle con
effetto metallizzato. I simboli dello
sport imperano anche nell’illuminazione, come testimoniano le torce olimpiche e le lampade a forma di palloni da
calcio. A disposizione dei patiti del bi-
Spostandosi verso il centro della nave,
si arriva poi all’Oriental Plaza, un ristorante esclusivo con soli 54 coperti
dove è possibile gustare in un’atmosfera intima e raffinata le specialità
della tradizione cinese, indiana, thai e
giapponese. Sono le ricette tipiche
delle varie regioni italiane, invece, a
farla da padrone ai ristoranti L’Edera
e Quattro Venti, posizionati su due
ponti, mentre le influenze moresche
caratterizzano l’arredamento e i piatti
proposti al Sahara (a buffet) e all’Oasi
(à la carte). La cucina è affidata allo
chef di fama mondiale Marco Uliassi,
una novità assoluta per le navi da crociera. Il suo ristorante Uliassi Cucina
di Mare a Senigallia, sulla costa Adriatica, è stato insignito l’anno scorso
con 2 Stelle Michelin e 3 forchette del
Gambero Rosso.
Dopo il ristorante, il divertimento a
bordo è assicurato grazie alla discoteca
hi-tech T32, al cinema 4D e al Royal
Il viaggio che c’è
Theatre, con i suoi 1240 posti. Durante la crociera, gli ospiti possono assistere a sei differenti spettacoli: Baroque, fantasia moderna ambientata a
Venezia e caratterizzata da musiche
rondò, rock e sontuosi costumi; Music
Box, medley di melodie classiche, jazz,
soul e latino-americane; Myths and
Poets, dove la vita di scrittori e poeti è
traslata in uno scenario moderno; Magic Show, su misura per chi ama le sorprese, il mistero, la musica new age e
rock; C’est Magnifique, spettacolo all’insegna del classico cabaret francese;
Lights on Broadway, coinvolgente
esplosione con tutto il clamore tipico
degli show di Broadway.
UN MARE DI BENESSERE
Per coloro che, anche in crociera, non
rinunciano al fitness, MSC Magnifica
offre 4 piscine, 9 vasche idromassaggio, diverse attrezzature sportive, un
circuito per fare jogging e un centro
dove giocare a tennis, pallacanestro o
pallavolo. E non è tutto. A prua si trova infatti la MSC Aurea Spa, con una
superficie di 1.160 metri quadri e una
spettacolare vista sul mare. Il fitness
center dispone di tapis roulants, cyclette verticali e reclinate e una gamma
completa di attrezzi per gli esercizi aerobici e il potenziamento. E a disposizione degli ospiti ci sono anche istruttori professionisti, personal trainer e
perfino un maestro di yoga. Particolarmente ampia, poi, risulta la scelta di
cure per il corpo e il viso: dallo scrub
talassoterapico al trattamento con pietre laviche calde, dal detox ai massaggi
balinesi, shiatsu e thailandesi, dalla digitopressione all’agopuntura, fino ai
trattamenti di bellezza più avanzati.
Non mancano, inoltre, le proposte
create in esclusiva per gli ospiti di MSC
Magnifica: per esempio l’Aurea Papaveris, che combatte la cellulite grazie a
una maschera corpo naturale a base di
fiori di papavero, vinaccioli e sale marino, oppure l’Himalayan Massage, massaggio con oli essenziali e sali fossili himalayani.
LE “SORELLE MAGGIORI”
Gli elementi che rendono unica al
mondo la flotta di MSC Crociere, però,
non riguardano esclusivamente MSC
Magnifica. Impossibile, per esempio,
non citare le ammiraglie MSC Fantasia e MSC Splendida, le navi più
grandi mai costruite per un armatore
europeo. Due “colossi” del mare, caratterizzati da numeri da record:
137.936 tonnellate di peso, 333 metri
di lunghezza, 38 di larghezza e 67 di
altezza, per una superficie totale di
450mila metri quadri, che viaggiano
ad una velocità di 23 nodi. Le 1.637
cabine, comprese 107 suites, possono
ospitare fino a 3.959 passeggeri, mentre i membri dell’equipaggio sono
1.327.
Ma i primati di MSC Fantasia e MSC
Splendida vanno oltre le loro pur imponenti dimensioni: fin dal momento
del varo (rispettivamente dicembre
2008 e luglio 2009), le due ammiraglie
hanno infatti saputo stabilire nuovi
standard in termini di comfort ed
esclusività. Basti pensare che si tratta
delle uniche navi da crociera al mondo
dotate di una lussuosa area vip con accesso riservato e servizio personalizzato con maggiordomo: l’MSC Yacht
Club.
E IN ESTATE, SI SALPA!
Nella stagione estiva 2010, MSC Crociere percorrerà il Mediterraneo con 8
diverse navi. Gli itinerari principali, però, riguardano proprio MSC Magnifica,
MSC Fantasia e MSC Splendida. La prima, fino al 20 novembre, regala ai
suoi ospiti crociere di 8 giorni e 7 notti
tra Grecia, Turchia e Croazia, con partenze da Venezia e Bari e quote a partire da 485 euro a persona. MSC Fantasia, invece, fino al 31 ottobre salpa
da Genova, Napoli e Palermo per crociere di 8 giorni e 7 notti verso Tunisia,
Baleari, Spagna e Francia, con quote a
partire da 490 euro a persona. MSC
Splendida, infine, parte fino al 6 novembre da Genova, Messina e Civitavecchia per crociere di 8 giorni e 7
notti con destinazione Francia, Spagna, Tunisia e Malta. Le quote, anche
in questo caso, partono da 490 euro a
persona.
Chi è MSC CROCIERE
MSC Crociere vanta la flotta più moderna al mondo, con 11 unità in grado
di trasportare fino a 1,2 milioni di passeggeri, frutto di un programma d’investimento da 5,5 miliardi di
euro avviato nel 2003. La società, a capitale interamente europeo, impiega 12mila dipendenti
nel mondo e ha uffici aperti in
43 Paesi. MSC Crociere, inoltre,
è stata la prima compagnia di
navigazione a ricevere le “6 Golden Pearls” dall’organismo internazionale
di certificazione Bureau Veritas, quale riconoscimento del suo alto livello di
gestione della qualità e di tutela dell’ambiente.
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Dal mondo
Il genio di Burton
Talento visionario e immaginifico, il regista americano Tim Burton ha saputo reinventare i film
di genere, conquistando milioni di fan in tutto il
mondo e influenzando una generazione di autori non solo nel campo del cinema, ma anche del
video e della grafica. Proprio per questo, il Museum of Modern Art di New York gli dedica oggi
un’esposizione, aperta fino al 26 maggio, che ne
esplora l’intero percorso creativo: dai disegni
dell’infanzia fino alle pellicole girate in età matura. In mostra oltre 700 tra schizzi, dipinti, fotografie e filmati inediti, ma anche storyboard, pupazzi, costumi. Non manca la possibilità di riapprezzare i film più celebri di Burton, da “Batman” (1989), a “Edward mani di forbice”
(1990), fino a “The Nightmare before Christmas” (1993), “Mars Attacks!” (1996), “La
sposa cadavere” (2005) e “La fabbrica di cioccolato” (2005). Orari: dalle 10.30 alle 17.30, il
venerdì dalle 10.30 alle 20 (chiuso il martedì).
In Internet: www.moma.org.
Faccia a faccia con il Maestro
Una mostra dedicata al grande Michelangelo
Merisi, detto Caravaggio (1571-1610), non
è certo una novità. Quella aperta fino al 13 giugno presso le Scuderie del Quirinale a Roma,
però, si propone di ripercorrere le vicende personali e artistiche del “genio lombardo” in un’ottica innovativa e aggiornata, evidenziandone il
rivoluzionario criterio di naturalismo e l’ostinata (seppur
dialettica) deferenza al vero,
irriducibile a qualsiasi schema
o scuola. Il percorso espositivo comprende alcune delle
opere più celebri del Maestro,
quali il Bacco (Galleria degli
Uffizi di Firenze), Davide con
la testa di Golia (Galleria Borghese di Roma), I musici (Metropolitan Museum di New York), il Suonatore di
liuto (Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo),
l’Amor vincit omnia (Staatliche Museen di Berlino). Orari: dalle 10 alle 20, il venerdì e sabato
dalle 10 alle 22.30. Info: tel. 06/39967500. In
Internet: www.scuderiequirinale.it.
Il principe mecenate
In qualità di diplomatico e consigliere degli imperatori Leopoldo I, Giuseppe I e Carlo VI, Eugenio di Savoia (1663-1736) viaggiò in lungo e in
largo per l’Europa, influenzando in maniera decisiva il futuro della casata degli Asburgo. Fino
al 6 giugno, il Belvedere di Vienna dedica alle
sue gesta la mostra “Principe Eugenio. Generale, filosofo e amante dell’arte”.
Un’esposizione che ne illustra non solo l’attività
politica, ma anche quella di mecenate. Per tutta
la vita, infatti, Eugenio collezionò dipinti, incisioni, incunaboli, manoscritti miniati e libri, che custodì nei suoi palazzi viennesi. Fu inoltre in contatto con i più illustri architetti, artisti, artigiani e
pensatori del suo tempo. E il suo interesse per le
scienze naturali è testimoniato da un’ampia raccolta di animali esotici e piante. Orari: dalle 10
alle 18, il mercoledì dalle 10 alle 21. Info: tel.
0043/1/795570. In Internet: www.belvedere.at.
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Settima arte
In sala...
Nascita di una nazione
Nelson Mandela è il presidente eletto del Sud Africa. Ma il suo sogno di avviare un processo di riconciliazione nazionale si scontra con forti resistenze,
da parte sia dei bianchi che dei neri. C’è però uno sport molto diffuso nel Paese, il rugby, e soprattutto c’è una squadra, gli Springboks, che rappresenta un
simbolo dell’apartheid, composta com’è da tutti bianchi con un solo giocatore
di colore. Mandela allora decide di puntare su di loro in vista dei Mondiali che
si stanno per disputare in Sud Africa. E per riunire l’intera nazione attorno alla squadra, sceglie come
punto di riferimento il capitano, François Pienaar. Giunto allo splendido tramonto della sua carriera,
Clint Eastwood non rinuncia a indagare gli elementi che possono, senza che nessuno perda la propria
identità, conciliare gli opposti. Lo ha fatto con “Million Dollar Baby”, con “Flags of Our Fathers” e “Lettere da Iwo Jima”, così come con “Gran Torino”. E ora prosegue nella ricerca, raccontando “la partita
che ha costruito una nazione”, come recita il titolo del libro di John Carlin da cui è tratto il film.
Invictus. L’invincibile - di Clint Eastwood - con Morgan Freeman, Matt Damon
L’isola della paura
1954. Gli agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati a Shutter
Island, al largo della costa est, per investigare sulla scomparsa di un’infanticida ricoverata presso l’istituto mentale Ashecliffe. Il direttore e gli infermieri
sostengono che la madre assassina si sia dileguata senza lasciare traccia, ma
non convincono fino in fondo i due agenti. Che, costretti da un uragano a
prolungare il soggiorno sull’isola, proseguono le indagini: e mentre emergono
particolari sempre più inquietanti, Daniels è tormentato da visioni che riguardano la moglie defunta e le sue esperienze di guerra contro i nazisti… Martin
Scorsese prende a prestito un bel romanzo di Dennis Lehane (tradotto in Italia come “L’isola della paura”) per dar vita a una gothic novel sottilmente inquietante. Impreziosito dalla talentuosa interpretazione del troppo spesso
sottovalutato DiCaprio e dalla scenografia “espressionista” di Dante Ferretti, il film corre sulla linea sottile che separa la realtà dall’immaginazione. E solo alla fine, il confine tra le due sarà chiaro. Forse…
Shutter Island - di Martin Scorsese - con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo
...e in salotto
Affresco siciliano
Sicilia. Durante il ventennio fascista Cicco, apertamente contestatore fin da
bambino, è un pastore con la passione per la letteratura epica. Suo figlio Peppino, cresciuto negli anni della guerra, entrerà nel Partito comunista divenendone un esponente di spicco. E riuscirà a sposare Mannina, nonostante l’opposizione della famiglia di lei. Avranno numerosi figli, che però saranno considerati da alcuni sempre e soltanto come “figli del comunista”... Tornatore riprende a raccontare la terra che ama, la Sicilia. E lo fa dando vita a un ambizioso affresco collettivo che,
attraverso le vicende di una famiglia e di un paese (Bagheria), abbraccia numerosi decenni della storia
del Novecento. Eccede forse in enfasi e partigianeria, dividendo in modo fin troppo semplicistico la società siciliana e italiana in buoni (per lo più comunisti) e cattivi/corrotti (più o meno tutti gli altri)? Probabilmente sì, ma si sforza comunque di restituirci una memoria collettiva che sembra avviata a scomparire. E con i tempi che corrono, non è poco.
Baarìa - di Giuseppe Tornatore - con Francesco Scianna, Margareth Madè - Medusa Home
Entertainment - 16,90 euro
L’attesa di una madre
Maria, insegnante di italiano in una scuola serale, vive da sola, senza genitori né amanti. Tra una confidenza all’amico Fabrizio e una capatina in discoteca, trascorre i suoi pomeriggi al cinema, dove incontra
Pietro, ragazzo padre. I due si frequentano, hanno una relazione e la donna rimane incinta. Alla notizia,
il compagno rifiuta di prendersi responsabilità e, quando la bambina nasce prematura, Maria si ritrova
completamente sola. La attendono settimane di attesa impotente, di fronte
all’incubatrice, a fissare quel corpicino in bilico tra la vita e la morte... Non
poteva che essere una donna a raccontare una storia in cui l’animo femminile
viene messo a così dura prova. La Comencini lo fa con il consueto stile posato
e realistico, avvolgendo il dramma dell’attesa in una delicatezza priva di facili
sentimentalismi. Aiutata in questo da una Margherita Buy in stato di grazia,
svestita per una volta dai tic nervosi di tante sue interpretazioni e capace di
regalare alla figura della protagonista una profondità che non si dimentica facilmente.
Lo spazio bianco - di Francesca Comencini - con Margherita Buy,
Gaetano Bruno - 01 Distribution - 16,90 euro
Una valigia di libri
VERSO L’ULTIMA SCOPERTA
Mentre Scott e Amundsen correvano ai poli e
il dottor Livingstone svelava l’Africa più remota, l’era dei grandi esploratori si stava
compiendo in Amazzonia con il leggendario
Percy Harrison Fawcett. Ossessionato dalla
mitica città dell’oro, chiamata Z perché simbolo dell’ultima scoperta da fare sul nostro
pianeta, organizzò insieme al figlio una spedizione nel 1925. Di loro non si ebbero più
notizie nonostante i numerosi tentativi di ritrovarne le tracce. Anche lo scrittore David
Grann, sedentario “animale urbano” di New
York, ha provato a inseguire Fawcett in
Amazzonia e, ripercorrendo il suo cammino
prima attraverso i documenti e poi nella giungla vera e propria, sembra aver trovato le sue
tracce e la città di Z...
David Grann - Z la città perduta - Corbaccio 380 pagine - 19,60 euro
TERRE SENZA LEGGE
Nonostante diversi scrittori stranieri abbiano
cercato ispirazione nei canyon e nelle cordigliere del Messico, nessuno ha mai sfidato la
Sierra Madre. Nessuno eccetto Richard Grant,
che con questo libro ci porta nel vero “cuore
di tenebra” del Nord America, una terra dove
l’omicidio è poco meno che un passatempo e
i narcotrafficanti dettano legge. A dispetto dei
molti ammonimenti ricevuti prima di partire (il
più grazioso dei quali prevedeva il suo assassinio), l’autore non ha desistito, spinto da
“una disgraziata attrazione” per questa regione misteriosa. Il risultato è una convincente
prova di scrittura investigativa, che delinea un
paesaggio sinistro fatto di altopiani solitari,
villaggi ostili e una cultura fuorilegge per la
quale le ragazze girano allegramente con armi
da fuoco e le anziane vendono cocaina. Una
guida originale e preziosa per una terra che
nessun viaggiatore sano di mente visiterebbe.
Richard Grant - Messico e crimine - Neri Pozza - 320 pagine - 17 euro
L’OCCHIO DEL METEO
Già meteorologo del programma televisivo
“Che tempo che fa”, Luca Mercalli ha raccolto e integrato, arricchendoli, i testi scritti per
la rubrica che tiene sull’inserto viaggi di Repubblica. Il risultato? Una particolarissima
guida d’Italia e di altre zone del mondo, costruita a partire dalla meteorologia e dal rapporto con l’ambiente. Un luogo, infatti, è definito anche e soprattutto dal suo clima, che
plasma e modifica le abitudini, i costumi, la
vita quotidiana, la cultura. Il cielo diventa così
una dimensione in più per comprendere le di-
verse aree del pianeta. E l’occhio esperto del
meteorologo può dirci molto: non solo se domani pioverà, ma anche su quale strada è indirizzata la fragile biosfera nella quale, a volte un po’ inconsapevoli, viviamo.
Luca Mercalli - Viaggi nel tempo che fa. Una
guida - Einaudi - 200 pagine - 14,50 euro
QUANDO LA MAMMA
È IN VACANZA
Tempo di vacanze. Una pacchia? Mica tanto,
se la sospirata partenza prevede pargoli al
seguito. In questo caso, come pianificare il
viaggio? Che cosa non dimenticare di mettere in valigia, quali mezzi di trasporto utilizzare, dove dormire e dove mangiare, quali sono
gli itinerari preferibili? Una ridda di domande
alle quali cerca di rispondere, in modo ironico
ma assolutamente concreto, il diario-guida
della giornalista Carlotta Jesi, già fondatrice
del portale Radiomamma.it e autrice dei libri
“Viaggi di nozze zaino in spalla” e “Guida
alla Milano Family Friendly”. Risultato: una
raccolta di trucchi preziosi per non farsi travolgere dai ritmi frenetici della genitorialità e
godersi comunque le ferie.
Carlotta Jesi - Sono andata in vacanza coi figli e sono tornata viva - Terre di Mezzo - 128
pagine - 10 euro
Giro di poltrone
Tempo di nomine per Molino
Stucky Hilton Venice
Il 5 stelle Molino Stucky
Hilton Venice, tra le punte
di diamante della catena
Hilton Worldwide in Italia,
ha annunciato la nomina
di Daniele Fabbri come
nuovo direttore commerciale e di Stefan Kalivoda nel ruolo di food
& bevarage manager. In
Hilton dal 1999, Fabbri,
che coordinerà le aree
vendite, marketing, revenue e conference &
events sales, vanta oltre
14 anni di esperienza
nell’hôtellerie. A dispetto della giovane età, anche il trentenne Kalivoda ha alle spalle importanti trascorsi nel
settore degli alberghi di lusso, dal Corinthia
Grand Hotel Royal di Budapest al Grand Hotel Wien, fino all’Hilton di Vienna. A lui spetterà il compito di gestire la complessa attività
di ristorazione dell’hotel, mantenendone la
qualità e gli alti standard di servizio.
Barbados presenta
il vicepresidente Europa
L’Ente del Turismo di Barbados ha affidato a
Robert Keysselitz la carica di primo vicepresidente Europa, con l’obiettivo di rilancia-
re l’isola nei mercati del vecchio continente,
incrementando gli arrivi provenienti da Italia,
Germania, Olanda, Svezia, Francia e Russia.
“L’isola di Barbados – ha commentato Keysselitz – può essere considerata la capitale
culturale dei Caraibi. Intendo lavorare a stretto contatto e stringere nuove partnership con
agenti di viaggi, tour operator, compagnie aeree e catene alberghiere, al fine di promuoverne lo sviluppo a 360°”. Il 2010 è per Barbados l’Action & Adventure Year (anno dell’azione e dell’avventura), dedicato a diving,
kite, sailing e agli altri sport “adrenalinici”
praticabili sull’isola.
Malaysia Airlines:
nuovo area manager
Malaysia Airlines ha nominato un nuovo area
manager per l’Italia, Malta e Grecia. Si tratta
di Baharom Mohd Yatim, in carica dalla fine dello scorso febbraio con base a Roma. Si
è concluso quindi il mandato ad interim come
acting area manager di Cinzia Fabbris, che
comunque continuerà a ricoprire l’incarico di
sales & marketing manager per Malaysia Airlines Italia, Malta e Grecia.
L’Egitto dell’Elefante cambia volto
Viaggi dell’Elefante ha messo in cantiere una
serie di potenziamenti per il prodotto Egitto.
A cominciare dalla nomina di Basem El Fatairy a product manager Egitto e Nord Afri-
ca. “Per realizzare il progetto di una nuova
programmazione Egitto – ha spiegato l’amministratore delegato Enrico Ducrot – intendiamo selezionare l’eccellenza in ogni ambito: dalle procedure agli standard di prodotto
e servizi, dalle guide e assistenti ai resort,
dalle location agli itinerari; iniziando ovviamente dalle risorse umane”. Con l’inserimento nel team di El Fatairy, Viaggi dell’Elefante
intende in particolare “sviluppare un prodotto tailor made, con servizi personalizzati realizzati da partner in loco in esclusiva”. Prevista, tra l’altro, la proposta di soggiorni mare
per una fascia alta di mercato. Il nuovo catalogo Egitto e Nord Africa sarà presentato a
settembre.
LateRooms
investe sul mercato italiano
LateRooms.com ha ufficializzato la nomina
del nuovo direttore generale per l’Italia: è
Antoine Giraud che, alla guida di un team
dedicato, punta ora a consolidare la presenza
della società nel nostro Paese attraverso una
strategia di sviluppo focalizzata. Queste le
principali linee guida: incrementare il volume
di prenotazioni sul sito italiano da parte di
clienti italiani; migliorare la navigabilità del
sito con l’ottimizzazione delle funzioni di ricerca; stabilire un rapporto più stretto con gli
hotel già presenti sul sito; ampliare l’offerta
di strutture su tutto il territorio nazionale.
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