estin Exc Roma - Uvet American Express
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LA NEWSLETTER DEL BUSINESS TRAVELLER Dal mondo Uvet American Express Business Travel Survey Case history Il viaggio che c’è Dal mondo Settima arte Una valigia di libri Giro di poltrone ANNO 12 NUMERO 1 MAGGIO 2010 Segnali di ripresa 2 4 6 8 10 10 11 11 L’abbiamo invocata, attesa, annunciata. Ma sembrava non voler arrivare mai. Ora però, pur con tutte le cautele del caso, alcuni segnali parrebbero indicare che - forse - la ripresa è davvero cominciata. Anche per un settore come quello dei viaggi d’affari, che, dopo aver pagato un tributo particolarmente pesante alla congiuntura negativa, fornisce oggi con sempre maggiore frequenza positive indicazioni di recupero. Una su tutte: la caduta vertiginosa di missioni e trasferte iniziata a metà 2008 si è finalmente arrestata. E, anzi, nel primo trimestre di quest’anno le imprese italiane hanno ripreso a muoversi con buona lena, dando seguito a una tendenza già emersa sul finire del 2009 che si è tradotta in incrementi tanto nel numero dei viaggi quanto nelle spese di travel. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni più significative che emergono dalla nuova edizione della Business Travel Survey, la ricerca periodica con la quale fin dal 2006 Uvet monitora l’andamento del mercato analizzando trend di spesa e comportamenti d’acquisto di un campione rappresentativo di aziende clienti. La crisi, insomma, è già un ricordo? Probabilmente no. Di aree critiche ne rimane più d’una, il rischio della ricaduta è sempre dietro l’angolo e, comunque, i segnali positivi emersi in questi mesi hanno bisogno di conferme su tempi più lunghi. Ancora una volta, però, il business travel ha dimostrato di essere in grado di raccogliere la sfida. Puntando su dinamismo, efficienza e una buona dose di ottimismo. Senza la quale, lontano non si va. Luca Patanè Presidente Uvet Amex Dal mondo Uvet American Express La rete guarda lontano Si apre una stagione ricca di novità, per Uvet ITN Travel Network. Su tutte, il lancio del brand ClubViaggi, filo conduttore di un progetto all’insegna della selezione di prodotto, della personalizzazione del punto vendita e della multicanalità I numeri, come sempre, dicono più di mille parole. E i numeri di Uvet ITN Travel Network, il polo distributivo nato dalla fusione tra le reti del Gruppo Uvet e ITN Holding Spa, parlano di una realtà leader nel comparto turistico nazionale. Una leadership che si esprime non tanto nel numero delle agenzie (anche se circa 800 punti vendita sul territorio rappresentano comunque una massa importante), quanto soprattutto nel giro d’affari complessivo e nella dimensione media delle singole adv. «Si possono conside- rare i casi di Puglia, Campania e Lazio – esordisce Enzo Carella (nella foto), amministratore delegato di ITN Holding e figura di riferimento di Uvet ITN Travel Network –: tre regioni in cui, delle prime 50 agenzie in termini di fatturato, ben 30 appartengono alla nostra rete. E la situazione appare simile in molte altre zone d’Italia. Un ulteriore elemento da sottolineare, poi, è che i punti vendita sono geodistribuiti in maniera assai interessante, garantendo una copertura capillare su quasi tutto il territorio nazionale». Inutile aggiungere, a questo punto, che uno dei prossimi obiettivi del Network consiste nel superare quanto prima quel “qua2 si”: «Non puntiamo a un semplice aumento quantitativo delle adv, l’obiettivo è quello di migliorare gli aspetti qualitativi e di visibilità dei punti vendita, oltre a presidiare maggiormente le poche aree non ancora coperte in misura adeguata, come per esempio Toscana, Emilia, Piemonte e le isole». Un passaggio determinante per gettare le basi di questo percorso di crescita è stato celebrato lo scorso marzo, con la prima convention “unitaria” di Uvet ITN Travel Network. «Si è trattato di un appuntamento importante – conferma Carella –, realizzato per lanciare la stagione estiva 2010 e per confermare la grande volontà di ripresa dopo la crisi. Le nostre agenzie, in un anno come il 2009, hanno mantenuto il proprio volume d’affari, conquistando nuove quote di mercato. Era più che mai necessario, quindi, offrire loro una prospettiva di lungo periodo, per comprendere che la forza del Gruppo può davvero supportarle nel cogliere nuove opportunità di business». UN PROGETTO UNICO E proprio in occasione della convention, la forza del Gruppo Uvet ITN si è manifestata nella presentazione e nel lancio di un progetto articolato, con caratteristiche uniche nel panorama della distribuzione turistica nazionale: si chiama ClubViaggi, un nuovo brand che, accompagnato dal payoff “professionisti delle tue vacanze”, va a coprire in maniera integrata sia la personalizzazione distintiva del punto vendita, sia la selezione e commercializzazione dei prodotti esclusivi che le agenzie offrono ai clienti. «Parliamo di 250 prodotti accuratamente selezionati in funzione delle indicazioni provenienti dal mercato, dallo storico e dalle stesse adv – spiega Carella –, sui quali è stata condotta una serrata contrattazione con i fornitori, non solo tour operator ma anche catene alberghiere. Una volta scelti, saranno testati e certificati dai nostri esperti agenti di viaggio, che ne garantiranno gli standard qualitativi. I cinque nuovi cataloghi saranno Mare Italia, Mediterraneo, Tropici, Mar Rosso e Crociere, con i quali presentiamo la selezione di prodotto con il miglior rapporto qualità/prezzo. ClubViaggi non è solo un brand consumer, bensì un sistema integrato di sales & marketing nel quale si realizzano vantaggi e benefici per tutta la filiera. Le agenzie hanno a disposizione 250 prodotti a elevata marginalità e con disponibilità di camere anche in alta stagione, i fornitori partner possono contare su una rete capillare che supporta la vendita dei loro prodotti e, infine, i clienti finali hanno a disposizione il meglio della programmazione dei tour operator a un prezzo unico, o a condizioni di servizio non ritrovabili in altre agenzie». Non solo prodotti, comunque. Il progetto ClubViaggi, infatti, punta forte anche sulla visibilità del nuovo brand per offrire una maggiore riconoscibilità delle adv per il cliente finale. «È la prima volta – aggiunge Carella – che una rete di 800 agenzie indipendenti decide di dotarsi di un’insegna propria, e non di quella di un tour operator, evidenziando così sul territorio le proprie caratteristiche di professionalità, passione e capacità di scegliere il prodotto. Il network punterà inoltre sullo sviluppo di una piattaforma multimediale e multicanale. Completa la strategia di comunicazione la messa in onda di un format televisivo di video news di viaggio sui circuiti Ita- Dal mondo Uvet American Express lia 7 Gold e Canale Italia da marzo a luglio 2010, per un totale di 22 puntate. Inoltre, verrà implementata una web tv da utilizzare all’interno del negozio correlata a ClubViaggi Pro, sistema di sub-site personalizzati per ogni agenzia e dotati di tool on line per la gestione della relazione con la community dei propri clienti». Con queste premesse, non stupisce che la risposta delle adv sia stata entu- siastica fin dal momento del lancio. Basti pensare che si sono registrate 280 adesioni solo nei primi quattro giorni, e che l’obiettivo è di coinvolgere al massimo entro due anni tutti i punti vendita della rete. BUSINESS SÌ, MA ETICO Ma quali requisiti deve possedere un’agenzia per essere affiliata a Uvet ITN Travel Network? «Senza dubbio si parte da considerazioni oggettive legate alle dimensioni del giro d’affari, che ci permettono di comprendere la sua capacità di attrazione sul territorio – risponde Carella –. Oltre a queste, però, vengono poi presi in considerazione altri aspetti, che potremmo definire “etici”: per esempio la capacità di selezionare partner di qualità riconosciuta, in grado di erogare sempre un servizio di alto livello. Ed è proprio la ricerca della qualità il motivo che ci ha spinto a creare ClubViaggi Academy, un percorso formativo a disposizione delle adv per migliorare la capacità di proposizione e di gestione del cliente. Non va dimenticato, infatti, che quello della distribuzione è un mercato molto competitivo, caratterizzato in Italia da oltre 13mila punti vendita, del quale noi rappresentiamo meno dell’8% in termini di numero di negozi, ma circa il 16% per quanto riguarda il giro d’affari. Per essere e rimanere leader di un simile mercato, le nostre agenzie devono dedicarsi costantemente alla formazione, e non perdere mai la voglia di rimettersi in gioco». the Italian touch NEW YORK PARIS MILANO VENEZIA TRIESTE ROMA FIRENZE NAPOLI BOLOGNA PARMA GENOVA TORINO BERGAMO SARONNO Business Travel Survey Ancora una volta, si viaggia La ricerca condotta da Uvet American Express lo conferma: dopo la contrazione dovuta agli effetti della crisi, nelle aziende italiane tornano a crescere tanto le spese dedicate al travel quanto il numero delle trasferte non fa che confermare le positive indicazioni di recupero già emerse sul finire dell’anno scorso, evidenziando una progressiva ripresa in termini tanto di spese di viaggio quanto di numero di trasferte (vedi Grafico 1). «Quest’ultimo, in particolare, risulta assai più alto rispetto allo stesso periodo del 2009 – spiega Carlo Silvestri (nella foto), responsabile della Divisione Pianificazione e Controllo di Uvet –. Si determina così, pur in presenza di un aumento anche sul fronte delle spese, un ulteriore allargamento della forbice fra trasferte e valore. La cosa interessante, poi, è che mentre il primo trimestre 2009 era stato caratterizzato da andamenti decrescenti, questo fa registrare trend positivi. Forse è troppo presto per parlare di un’inversione di tendenza decisiva, visto che la ripresa ha la caratteristica di essere intermittente e L e aziende ricominciano a viaggiare. È un titolo sintetico, certo, che però fotografa alla perfezione i contenuti dell’ultima edizione della Business Travel Survey, l’indagine periodica condotta da Uvet American Express su un campione di oltre 700 aziende clienti, con spese di viaggio comprese tra 20mila e 15 milioni di euro all’anno. Un’iniziativa avviata nel 2006 per monitorare l’andamento dei viaggi d’affari nel nostro Paese, con l’obiettivo di indirizzare in modo strategico le scelte in materia di travel policy. Incentrata su tutte le più importanti voci di spesa del business travel (biglietteria aerea e ferroviaria, hotellerie), l’analisi si focalizza sui dati relativi al secondo semestre 2009, ma apre una significativa finestra anche sui primi mesi del 2010. Una finestra che 4 il periodo preso in esame è ancora limitato. Però i segnali ci sono, e sono incoraggianti». 2009: FOTOGRAFIA DI UN ANNO DIFFICILE Ma facciamo un passo indietro. E analizziamo i numeri relativi al 2009, così come emergono dalla Business Travel Survey di Uvet. Il primo dato che balza agli occhi, inutile sottolinearlo, è l’impatto che la crisi globale iniziata a metà 2008 ha avuto praticamente su tutti gli indicatori di settore: spese, volumi e costi dei viaggi d’affari. Le prime, per esempio, hanno registrato una contrazione intorno al 25%. Il numero delle trasferte, invece, si è ridotto di circa il 10%, mentre il costo medio per trasferta è sceso di oltre il 15%. Un trend, quest’ultimo, dovuto principalmente alle politiche di contenimento dei costi messe in atto dalle imprese, attraverso l’ottimizzazione dei mezzi di trasporto e il rigoroso allineamento dei processi di acquisto dei servizi di viaggio alle travel policy aziendali. In mezzo a tanti segni “meno”, però, ecco anche le indicazioni di una ripresa di missioni e trasferte, frutto in particolare del diverso comportamento tenuto dalle imprese nell’ultima parte dell’anno. Lo dimostra, per esempio, l’andamento del numero delle trasferte, che dopo il calo vertiginoso del secondo semestre 2008 ha finito per stabilizzarsi sui livelli di fine 2006-inizio 2007. Ancora più significativo, per certi versi, Business Travel Survey il dato relativo al costo medio per trasferta (vedi Grafico 2), crollato di quasi il 20% nel primo semestre e poi stabilizzatosi nel secondo. Un consolidamento che risulta in linea con i trend globali dell’economia, sostanzialmente stabili nella seconda parte del 2009, e che gli estensori della Survey ritengono frutto di un bilanciamento tra domanda e offerta dovuto a una riduzione di quest’ultima. «Come capita in occasione di tutte le gradi crisi, anche in questo caso l’andamento mostra una sorta di “scalino” – commenta Silvestri –. In pratica, passata la bufera si riparte, ma da un livello più basso». AIR, HOTEL E RAIL: C’È CHI SCENDE, C’È CHI SALE Venendo ai singoli comparti del business travel, la Survey evidenzia nel 2009 una decisa contrazione sul fronte air. Al punto che, per quanto riguarda il numero delle trasferte, il livello raggiunto nel secondo semestre risulta essere il più basso dell’ultimo triennio. Un andamento, questo, che appare dovuto sia alla limitazione dei viaggi internazionali da parte delle aziende sia alla concorrenza esercitata dal trasporto ferroviario sul segmento domestico. L’andamento delle spese di viaggio, d’altro canto, indica una caduta del prezzo medio del biglietto, le cui cause principali possono essere fatte risalire alla maggiore concorrenza esistente tra i vettori in tempi di crisi e a una modifica delle scelte della clientela business. Anche in tema di trasporto aereo, però, da un’analisi per trimestri emerge con una certa chiarezza la ripresa in atto nell’ultimo quarto dell’anno. In particolare per quanto riguarda il numero delle trasferte, che supera quello di inizio 2007 e si avvicina ai livelli di fine 2008. Spostando il focus sull’hotellerie, si notano un calo del numero delle room night e uno, ancora più rilevante, della spesa alberghiera, precipitata più o meno al livello di inizio 2007 a causa della minore durata dei viaggi, dell’abbassamento delle tariffe e di un più frequente ricorso alle tariffe corporate dedicate alle singole aziende, mediamente più basse rispetto a quelle per il pubblico. La crisi economica e la conseguente riduzione delle attività delle imprese, d’altronde, hanno costretto gli hotel a una diminuzione generaliz- zata dei prezzi: lo dimostra il dato relativo al costo medio per room night, caratterizzato da una contrazione proseguita anche nel secondo semestre 2009 (da 120 a 114 euro). Ma, ancora una volta, è l’andamento per trimestri a lasciare spazio a un ragionevole ottimismo: analizzandolo, infatti, ci si accorge di come l’ultimo scorcio dell’anno abbia portato un recupero della spesa alberghiera media e, ancor più, del numero delle room night, salito ai massimi da fine 2008. Tutt’altra aria si respira, invece, sul fronte dei viaggi ferroviari. Qui, sulla spinta dell’entrata in vigore dell’alta velocità, il numero delle trasferte continua ad aumentare, toccando nel corso del 2009 livelli del 50% superiori rispetto a inizio 2007. Ma, contrariamente a quanto rilevato per air e hotel, ancora più prepotente risulta la crescita della spesa ferroviaria. E il motivo è presto detto: negli altri settori, la forte competizione tipica del periodo di crisi ha permesso una riduzione dei prezzi, mentre nel rail l’operatore monopolista ha potuto scegliere di massimizzare i ricavi ritoccando verso l’altro le tariffe. Un quadro che potrebbe cambiare con l’ingresso sul mercato di nuovi competitor? Forse, ma non prima del 2011. La Survey si sofferma quindi sul mix di spesa che le aziende del campione hanno dedicato nel 2009 ai viaggi d’affari. Il confronto con il 2008 mostra come il peso della componente air, che rimane comunque di gran lun- ga predominante, continui a diminuire: al –7% del primo semestre, infatti, è seguito un ulteriore calo di cinque punti percentuali nella seconda parte dell’anno. Crescono invece gli hotel (di quasi due punti) e soprattutto il rail, che praticamente raddoppia la quota di mercato e raggiunge nel secondo semestre il 6% delle spese totali. TRE CONTRIBUTI PER UNA SURVEY PIÙ RICCA E proprio il tema delle quote di mercato è al centro di uno dei qualificati contributi esterni che quest’anno, per la prima volta, hanno arricchito la Business Travel Survey: curato da Andrea Giuricin, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, mette in luce l’impatto che l’avvento dell’alta velocità ferroviaria nella tratta Milano-Roma ha avuto sulle scelte della clientela business, che nel 30% dei casi preferisce ormai il treno rispetto all’aereo. Il quale aereo, dal canto suo, registra una sostanziale contrazione del numero dei passeggeri, scesi fino a 102,4 milioni. Ben lontano, cioè, dal picco di oltre 108 milioni registrato nel 2007. Da segnalare, inoltre, i contributi forniti dal Global Business Travel Forecast di American Express Business Travel, che ha anticipato i trend 2010 di voli e hotel sul mercato mondiale ed europeo, e dalla Scuola superiore di Scienze turistiche, che ha presentato la nona edizione dell’Osservatorio Business Travel Italia. 5 Case history Partire in quarta Come gestisce le trasferte un colosso dell’industria automobilistica? Ecco le risposte di Nissan Italia: che affronta le conseguenze della crisi puntando su una rivisitazione della travel policy e su regole uguali per tutti i viaggiatori. Oltre che sul rapporto, ormai consolidato, con Uvet Amex LE CONSEGUENZE DELLA CRISI L a mobilità, in un certo senso, fa parte del suo stesso Dna. Non a caso, parliamo della filiale nazionale di uno dei più grandi gruppi automobilistici mondiali. E infatti, per raggiungere i propri obiettivi di business e rispondere alle sfide di un mercato sempre più competitivo, i dipendenti di Nissan Italia si muovono, eccome. In auto, certo, ma anche e soprattutto in treno o in aereo, partendo dalla sede dell’azienda presso Roma. Risultato: una massa imponente di trasferte, la cui responsabilità rientra tra le competenze della Direzione finanziaria, reparto Controllo di gestione. UNA POLICY UGUALE PER TUTTI A oggi, infatti, l’organigramma societario non prevede una figura ad hoc completamente dedicata al travel management. Esiste, invece, una travel policy, le cui linee-guida sono mutuate da quelle dettate dalla capogruppo Nissan Europa per le varie filiali del continente. «Il concetto cardine della nostra policy è “regole uguali per tut6 ti” – sottolinea Lorenzo Rutili (nella foto), Finance & Control Manager di Nissan Italia –: non sono previsti limiti di spesa in funzione dei diversi livelli contrattuali. Questo perché Nissan crede nella correttezza dei rapporti e nell’uniformità di trattamento. A livello operativo, per quanto riguarda i voli è obbligatoria la scelta della tariffa best buy, che deve essere suggerita dall’agenzia di viaggi e che spesso porta a indirizzare le scelte di acquisto verso compagnie low cost. In tema di alberghi, invece, abbiamo fissato massimali di spesa in linea con quelli che sono i prezzi di mercato per soggiorni in hotel a quattro stelle o superiori». Parametri significativamente elevati, quindi. Coerenti con l’attenzione che da sempre Nissan Italia rivolge alla qualità dei servizi a disposizione dei propri dipendenti, siano essi viaggiatori o meno. Un’attenzione che di recente ha tra l’altro permesso all’azienda di figurare al quinto posto assoluto (prima tra le case automobilistiche) nella classifica dei migliori ambienti di lavoro italiani stilata dal Great Place to Work Institute. Le strategie aziendali, però, nascono e si evolvono anche in rapporto alla situazione di mercato. Che, nell’ultimo periodo, ha visto il settore dell’automotive alle prese con i riflessi della crisi economica globale. Ecco quindi spiegata la decisione di Nissan di rivedere la propria travel policy europea, all’insegna di una rivisitazione dei massimali di spesa per trasferta, di un più elevato livello autorizzativo per i viaggi internazionali e di un utilizzo più spinto di mezzi alternativi quali video-conference, e-conference o e-training. Conseguenza logica di tale scelta, è stata la progressiva contrazione delle spese di viaggio sostenute dalla filiale italiana nell’ultimo triennio, passate dagli 1,5 milioni di euro dell’anno fiscale 2007 (1° aprile 2007 - 31 marzo 2008, secondo il calendario fiscale giapponese seguito da Nissan – ndr) agli 1,1 milioni del 2008 (aprile 2008-marzo 2009), fino ai 900mila euro stimati per l’anno fiscale 2009, chiuso lo scorso 31 marzo. «Non cambiano, invece, le destinazioni più frequenti – aggiunge Rutili – che all’estero rimangono Parigi e Ginevra, le due sedi di riferimento dell’headquarter europeo, mentre in Italia i nostri dipendenti viaggiano soprattutto verso Milano e Palermo». LA PARTNERSHIP CON UVET L’iter attraverso il quale vengono gestiti i viaggi in Nissan Italia prevede che il dipendente richieda al proprio responsabile diretto l’autorizzazione alla trasferta. Questa, una volta firmata elettronicamente, viene inoltrata via mail all’agenzia di viaggi, che provvede alla prenotazione e al pagamento dei servizi richiesti e poi, con cadenza mensile, ribalta i costi sostenuti, comprensivi di una transaction fee. A partire dal 2007, interlocutore unico di Nissan Italia in quest’ambito è Uvet American Express, travel management Case history company selezionata a livello europeo da RNPO (Renault-Nissan Purchasing Organization) e poi implementata localmente dalle singole filiali. Un rapporto di partnership, quello tra Nissan e Uvet, che si è ben presto consolidato all’insegna della reciproca soddisfazione: «Per noi, il valore aggiunto fondamentale fornito dall’agenzia consiste non tanto nel servizio di prenotazione – spiega Rutili –, quanto piuttosto nell’assistenza e consulenza che ci può garantire nella gestione dei rapporti economici e commerciali con i vari fornitori, dai vettori aerei, agli hotel, alla società di car rental. L’expertise e il know-how di Uvet American Express rappresentano un valido supporto per l’ottimizzazione di tali rapporti, che per Nissan significa non solo economicità, ma anche e soprattutto qualità. sto rapporto è andato costantemente migliorando». C’È UN TOOL DIETRO L’ANGOLO Tanto è vero che la valutazione degli accordi con i fornitori viene effettuata combinando in una score-card elementi sia quantitativi che qualitativi: e da quanto ci siamo legati a Uvet, que- A oggi, il rapporto tra Nissan Italia e l’agenzia di viaggi si svolge essenzialmente tramite helpdesk telefonico e scambio di e-mail, mentre il ciclo autorizzativo interno è basato su firme elettroniche via e-mail. In un prossimo futuro, però, le cose dovrebbero cambiare, grazie all’introduzione di un self booking tool via web. «Attualmente è già in fase di test presso alte filiali nazionali – conferma Rutili –. In Italia prevediamo di implementarlo entro la fine del 2010, con vantaggi sia per noi, in termini di minori commissioni, sia per l’agenzia, che vedrà così ridotti i propri costi fissi. Certo, presupposto essenziale per puntare su un self booking tool è l’“educazione” dei dipendenti/viaggiatori, la loro responsabilizzazione in tema di spese di viaggio. Non a caso, nel corso degli ultimi anni Nissan ha molto insistito su questo aspetto: e oggi, riteniamo i nostri traveller pronti per usufruire di un tale strumento». 7 Il viaggio che c’è Le regine del Mediterraneo Sono le navi di MSC Crociere: una flotta all’avanguardia che, in ogni periodo dell’anno, tocca gli angoli più suggestivi del “mare nostrum”, ma non solo. Riflettori puntati sull’ultima nata, MSC Magnifica liardo, poi, c’è un tavolo stabilizzato. E un ulteriore tocco “da campioni” lo conferiscono i tanti cimeli esposti nel locale: dalla bicicletta dei record di Francesco Moser alle scarpette chiodate di Francesco Panetta, fino agli sci “olimpionici” di Gustav Thoeni. A nno dopo anno, la sua flotta trasporta un numero crescente di turisti lungo le rotte di tutto il mondo: dal Nord Europa all’Oceano Atlantico, dai Caraibi al Nord America, dal Sud America all’Oceano Indiano, fino all’Africa Meridionale e Occidentale. Ma è soprattutto nel Mediterraneo che MSC Crociere ribadisce il proprio ruolo di leader di un mercato, quello delle crociere appunto, capace di reggere meglio di altri l’impatto della crisi globale. E lo fa grazie a un’offerta ampia e articolata, che in ogni periodo dell’anno vede gli itinerari del “mare nostrum” percorsi dalle diverse navi della flotta. A cominciare dall’ultima nata MSC Magnifica, prodotto della più moderna ingegneria navale varata lo scorso 6 marzo ad Amburgo con una cerimonia arricchita dalla partecipazione di ospiti internazionali e dalla presenza di una madrina d’eccezione: Sophia Loren. TRA RELAX, GUSTO E DIVERTIMENTO Lunga 294 metri, alta 60 e forte di una stazza di 93.300 tonnellate, MSC Magnifica può ospitare fino a 3.010 passeggeri e rappresenta senza dubbio un’autentica rivoluzione per il compar8 to delle crociere. Lo dimostrano, prima di tutto, gli elevatissimi standard di qualità e comfort che ne hanno guidato la progettazione, e che oggi ne fanno una nave in cui il lusso e lo stile si fondono in modo assolutamente armonioso. Dotato di 1.259 cabine (di cui 44 suites deluxe, 837 con balcone privato e 16 per disabili), il nuovo gioiello della flotta MSC mette a disposizione degli ospiti oltre 22mila metri quadri di spazi comuni, dando vita a moltissime opportunità di relax e intrattenimento. Sono ben 17, per esempio, i lounge e i bar a tema, tutti dotati di uno stile esclusivo: dal Tiger Bar, caratterizzato da un’atmosfera “animalier”, all’Ametista Lounge, capace di accogliere 330 persone. Una nota a parte merita poi lo Sporting Bar L’Olimpiade, ispirato ai Giochi Olimpici: il suo grande bancone circolare ricorda le piste d’atletica, mentre le sedie e gli sgabelli richiamano le più recenti collezioni di calzature sportive con colori e materiali a contrasto, tra cui il camoscio e la pelle con effetto metallizzato. I simboli dello sport imperano anche nell’illuminazione, come testimoniano le torce olimpiche e le lampade a forma di palloni da calcio. A disposizione dei patiti del bi- Spostandosi verso il centro della nave, si arriva poi all’Oriental Plaza, un ristorante esclusivo con soli 54 coperti dove è possibile gustare in un’atmosfera intima e raffinata le specialità della tradizione cinese, indiana, thai e giapponese. Sono le ricette tipiche delle varie regioni italiane, invece, a farla da padrone ai ristoranti L’Edera e Quattro Venti, posizionati su due ponti, mentre le influenze moresche caratterizzano l’arredamento e i piatti proposti al Sahara (a buffet) e all’Oasi (à la carte). La cucina è affidata allo chef di fama mondiale Marco Uliassi, una novità assoluta per le navi da crociera. Il suo ristorante Uliassi Cucina di Mare a Senigallia, sulla costa Adriatica, è stato insignito l’anno scorso con 2 Stelle Michelin e 3 forchette del Gambero Rosso. Dopo il ristorante, il divertimento a bordo è assicurato grazie alla discoteca hi-tech T32, al cinema 4D e al Royal Il viaggio che c’è Theatre, con i suoi 1240 posti. Durante la crociera, gli ospiti possono assistere a sei differenti spettacoli: Baroque, fantasia moderna ambientata a Venezia e caratterizzata da musiche rondò, rock e sontuosi costumi; Music Box, medley di melodie classiche, jazz, soul e latino-americane; Myths and Poets, dove la vita di scrittori e poeti è traslata in uno scenario moderno; Magic Show, su misura per chi ama le sorprese, il mistero, la musica new age e rock; C’est Magnifique, spettacolo all’insegna del classico cabaret francese; Lights on Broadway, coinvolgente esplosione con tutto il clamore tipico degli show di Broadway. UN MARE DI BENESSERE Per coloro che, anche in crociera, non rinunciano al fitness, MSC Magnifica offre 4 piscine, 9 vasche idromassaggio, diverse attrezzature sportive, un circuito per fare jogging e un centro dove giocare a tennis, pallacanestro o pallavolo. E non è tutto. A prua si trova infatti la MSC Aurea Spa, con una superficie di 1.160 metri quadri e una spettacolare vista sul mare. Il fitness center dispone di tapis roulants, cyclette verticali e reclinate e una gamma completa di attrezzi per gli esercizi aerobici e il potenziamento. E a disposizione degli ospiti ci sono anche istruttori professionisti, personal trainer e perfino un maestro di yoga. Particolarmente ampia, poi, risulta la scelta di cure per il corpo e il viso: dallo scrub talassoterapico al trattamento con pietre laviche calde, dal detox ai massaggi balinesi, shiatsu e thailandesi, dalla digitopressione all’agopuntura, fino ai trattamenti di bellezza più avanzati. Non mancano, inoltre, le proposte create in esclusiva per gli ospiti di MSC Magnifica: per esempio l’Aurea Papaveris, che combatte la cellulite grazie a una maschera corpo naturale a base di fiori di papavero, vinaccioli e sale marino, oppure l’Himalayan Massage, massaggio con oli essenziali e sali fossili himalayani. LE “SORELLE MAGGIORI” Gli elementi che rendono unica al mondo la flotta di MSC Crociere, però, non riguardano esclusivamente MSC Magnifica. Impossibile, per esempio, non citare le ammiraglie MSC Fantasia e MSC Splendida, le navi più grandi mai costruite per un armatore europeo. Due “colossi” del mare, caratterizzati da numeri da record: 137.936 tonnellate di peso, 333 metri di lunghezza, 38 di larghezza e 67 di altezza, per una superficie totale di 450mila metri quadri, che viaggiano ad una velocità di 23 nodi. Le 1.637 cabine, comprese 107 suites, possono ospitare fino a 3.959 passeggeri, mentre i membri dell’equipaggio sono 1.327. Ma i primati di MSC Fantasia e MSC Splendida vanno oltre le loro pur imponenti dimensioni: fin dal momento del varo (rispettivamente dicembre 2008 e luglio 2009), le due ammiraglie hanno infatti saputo stabilire nuovi standard in termini di comfort ed esclusività. Basti pensare che si tratta delle uniche navi da crociera al mondo dotate di una lussuosa area vip con accesso riservato e servizio personalizzato con maggiordomo: l’MSC Yacht Club. E IN ESTATE, SI SALPA! Nella stagione estiva 2010, MSC Crociere percorrerà il Mediterraneo con 8 diverse navi. Gli itinerari principali, però, riguardano proprio MSC Magnifica, MSC Fantasia e MSC Splendida. La prima, fino al 20 novembre, regala ai suoi ospiti crociere di 8 giorni e 7 notti tra Grecia, Turchia e Croazia, con partenze da Venezia e Bari e quote a partire da 485 euro a persona. MSC Fantasia, invece, fino al 31 ottobre salpa da Genova, Napoli e Palermo per crociere di 8 giorni e 7 notti verso Tunisia, Baleari, Spagna e Francia, con quote a partire da 490 euro a persona. MSC Splendida, infine, parte fino al 6 novembre da Genova, Messina e Civitavecchia per crociere di 8 giorni e 7 notti con destinazione Francia, Spagna, Tunisia e Malta. Le quote, anche in questo caso, partono da 490 euro a persona. Chi è MSC CROCIERE MSC Crociere vanta la flotta più moderna al mondo, con 11 unità in grado di trasportare fino a 1,2 milioni di passeggeri, frutto di un programma d’investimento da 5,5 miliardi di euro avviato nel 2003. La società, a capitale interamente europeo, impiega 12mila dipendenti nel mondo e ha uffici aperti in 43 Paesi. MSC Crociere, inoltre, è stata la prima compagnia di navigazione a ricevere le “6 Golden Pearls” dall’organismo internazionale di certificazione Bureau Veritas, quale riconoscimento del suo alto livello di gestione della qualità e di tutela dell’ambiente. 9 Dal mondo Il genio di Burton Talento visionario e immaginifico, il regista americano Tim Burton ha saputo reinventare i film di genere, conquistando milioni di fan in tutto il mondo e influenzando una generazione di autori non solo nel campo del cinema, ma anche del video e della grafica. Proprio per questo, il Museum of Modern Art di New York gli dedica oggi un’esposizione, aperta fino al 26 maggio, che ne esplora l’intero percorso creativo: dai disegni dell’infanzia fino alle pellicole girate in età matura. In mostra oltre 700 tra schizzi, dipinti, fotografie e filmati inediti, ma anche storyboard, pupazzi, costumi. Non manca la possibilità di riapprezzare i film più celebri di Burton, da “Batman” (1989), a “Edward mani di forbice” (1990), fino a “The Nightmare before Christmas” (1993), “Mars Attacks!” (1996), “La sposa cadavere” (2005) e “La fabbrica di cioccolato” (2005). Orari: dalle 10.30 alle 17.30, il venerdì dalle 10.30 alle 20 (chiuso il martedì). In Internet: www.moma.org. Faccia a faccia con il Maestro Una mostra dedicata al grande Michelangelo Merisi, detto Caravaggio (1571-1610), non è certo una novità. Quella aperta fino al 13 giugno presso le Scuderie del Quirinale a Roma, però, si propone di ripercorrere le vicende personali e artistiche del “genio lombardo” in un’ottica innovativa e aggiornata, evidenziandone il rivoluzionario criterio di naturalismo e l’ostinata (seppur dialettica) deferenza al vero, irriducibile a qualsiasi schema o scuola. Il percorso espositivo comprende alcune delle opere più celebri del Maestro, quali il Bacco (Galleria degli Uffizi di Firenze), Davide con la testa di Golia (Galleria Borghese di Roma), I musici (Metropolitan Museum di New York), il Suonatore di liuto (Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo), l’Amor vincit omnia (Staatliche Museen di Berlino). Orari: dalle 10 alle 20, il venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30. Info: tel. 06/39967500. In Internet: www.scuderiequirinale.it. Il principe mecenate In qualità di diplomatico e consigliere degli imperatori Leopoldo I, Giuseppe I e Carlo VI, Eugenio di Savoia (1663-1736) viaggiò in lungo e in largo per l’Europa, influenzando in maniera decisiva il futuro della casata degli Asburgo. Fino al 6 giugno, il Belvedere di Vienna dedica alle sue gesta la mostra “Principe Eugenio. Generale, filosofo e amante dell’arte”. Un’esposizione che ne illustra non solo l’attività politica, ma anche quella di mecenate. Per tutta la vita, infatti, Eugenio collezionò dipinti, incisioni, incunaboli, manoscritti miniati e libri, che custodì nei suoi palazzi viennesi. Fu inoltre in contatto con i più illustri architetti, artisti, artigiani e pensatori del suo tempo. E il suo interesse per le scienze naturali è testimoniato da un’ampia raccolta di animali esotici e piante. Orari: dalle 10 alle 18, il mercoledì dalle 10 alle 21. Info: tel. 0043/1/795570. In Internet: www.belvedere.at. 10 Settima arte In sala... Nascita di una nazione Nelson Mandela è il presidente eletto del Sud Africa. Ma il suo sogno di avviare un processo di riconciliazione nazionale si scontra con forti resistenze, da parte sia dei bianchi che dei neri. C’è però uno sport molto diffuso nel Paese, il rugby, e soprattutto c’è una squadra, gli Springboks, che rappresenta un simbolo dell’apartheid, composta com’è da tutti bianchi con un solo giocatore di colore. Mandela allora decide di puntare su di loro in vista dei Mondiali che si stanno per disputare in Sud Africa. E per riunire l’intera nazione attorno alla squadra, sceglie come punto di riferimento il capitano, François Pienaar. Giunto allo splendido tramonto della sua carriera, Clint Eastwood non rinuncia a indagare gli elementi che possono, senza che nessuno perda la propria identità, conciliare gli opposti. Lo ha fatto con “Million Dollar Baby”, con “Flags of Our Fathers” e “Lettere da Iwo Jima”, così come con “Gran Torino”. E ora prosegue nella ricerca, raccontando “la partita che ha costruito una nazione”, come recita il titolo del libro di John Carlin da cui è tratto il film. Invictus. L’invincibile - di Clint Eastwood - con Morgan Freeman, Matt Damon L’isola della paura 1954. Gli agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati a Shutter Island, al largo della costa est, per investigare sulla scomparsa di un’infanticida ricoverata presso l’istituto mentale Ashecliffe. Il direttore e gli infermieri sostengono che la madre assassina si sia dileguata senza lasciare traccia, ma non convincono fino in fondo i due agenti. Che, costretti da un uragano a prolungare il soggiorno sull’isola, proseguono le indagini: e mentre emergono particolari sempre più inquietanti, Daniels è tormentato da visioni che riguardano la moglie defunta e le sue esperienze di guerra contro i nazisti… Martin Scorsese prende a prestito un bel romanzo di Dennis Lehane (tradotto in Italia come “L’isola della paura”) per dar vita a una gothic novel sottilmente inquietante. Impreziosito dalla talentuosa interpretazione del troppo spesso sottovalutato DiCaprio e dalla scenografia “espressionista” di Dante Ferretti, il film corre sulla linea sottile che separa la realtà dall’immaginazione. E solo alla fine, il confine tra le due sarà chiaro. Forse… Shutter Island - di Martin Scorsese - con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo ...e in salotto Affresco siciliano Sicilia. Durante il ventennio fascista Cicco, apertamente contestatore fin da bambino, è un pastore con la passione per la letteratura epica. Suo figlio Peppino, cresciuto negli anni della guerra, entrerà nel Partito comunista divenendone un esponente di spicco. E riuscirà a sposare Mannina, nonostante l’opposizione della famiglia di lei. Avranno numerosi figli, che però saranno considerati da alcuni sempre e soltanto come “figli del comunista”... Tornatore riprende a raccontare la terra che ama, la Sicilia. E lo fa dando vita a un ambizioso affresco collettivo che, attraverso le vicende di una famiglia e di un paese (Bagheria), abbraccia numerosi decenni della storia del Novecento. Eccede forse in enfasi e partigianeria, dividendo in modo fin troppo semplicistico la società siciliana e italiana in buoni (per lo più comunisti) e cattivi/corrotti (più o meno tutti gli altri)? Probabilmente sì, ma si sforza comunque di restituirci una memoria collettiva che sembra avviata a scomparire. E con i tempi che corrono, non è poco. Baarìa - di Giuseppe Tornatore - con Francesco Scianna, Margareth Madè - Medusa Home Entertainment - 16,90 euro L’attesa di una madre Maria, insegnante di italiano in una scuola serale, vive da sola, senza genitori né amanti. Tra una confidenza all’amico Fabrizio e una capatina in discoteca, trascorre i suoi pomeriggi al cinema, dove incontra Pietro, ragazzo padre. I due si frequentano, hanno una relazione e la donna rimane incinta. Alla notizia, il compagno rifiuta di prendersi responsabilità e, quando la bambina nasce prematura, Maria si ritrova completamente sola. La attendono settimane di attesa impotente, di fronte all’incubatrice, a fissare quel corpicino in bilico tra la vita e la morte... Non poteva che essere una donna a raccontare una storia in cui l’animo femminile viene messo a così dura prova. La Comencini lo fa con il consueto stile posato e realistico, avvolgendo il dramma dell’attesa in una delicatezza priva di facili sentimentalismi. Aiutata in questo da una Margherita Buy in stato di grazia, svestita per una volta dai tic nervosi di tante sue interpretazioni e capace di regalare alla figura della protagonista una profondità che non si dimentica facilmente. Lo spazio bianco - di Francesca Comencini - con Margherita Buy, Gaetano Bruno - 01 Distribution - 16,90 euro Una valigia di libri VERSO L’ULTIMA SCOPERTA Mentre Scott e Amundsen correvano ai poli e il dottor Livingstone svelava l’Africa più remota, l’era dei grandi esploratori si stava compiendo in Amazzonia con il leggendario Percy Harrison Fawcett. Ossessionato dalla mitica città dell’oro, chiamata Z perché simbolo dell’ultima scoperta da fare sul nostro pianeta, organizzò insieme al figlio una spedizione nel 1925. Di loro non si ebbero più notizie nonostante i numerosi tentativi di ritrovarne le tracce. Anche lo scrittore David Grann, sedentario “animale urbano” di New York, ha provato a inseguire Fawcett in Amazzonia e, ripercorrendo il suo cammino prima attraverso i documenti e poi nella giungla vera e propria, sembra aver trovato le sue tracce e la città di Z... David Grann - Z la città perduta - Corbaccio 380 pagine - 19,60 euro TERRE SENZA LEGGE Nonostante diversi scrittori stranieri abbiano cercato ispirazione nei canyon e nelle cordigliere del Messico, nessuno ha mai sfidato la Sierra Madre. Nessuno eccetto Richard Grant, che con questo libro ci porta nel vero “cuore di tenebra” del Nord America, una terra dove l’omicidio è poco meno che un passatempo e i narcotrafficanti dettano legge. A dispetto dei molti ammonimenti ricevuti prima di partire (il più grazioso dei quali prevedeva il suo assassinio), l’autore non ha desistito, spinto da “una disgraziata attrazione” per questa regione misteriosa. Il risultato è una convincente prova di scrittura investigativa, che delinea un paesaggio sinistro fatto di altopiani solitari, villaggi ostili e una cultura fuorilegge per la quale le ragazze girano allegramente con armi da fuoco e le anziane vendono cocaina. Una guida originale e preziosa per una terra che nessun viaggiatore sano di mente visiterebbe. Richard Grant - Messico e crimine - Neri Pozza - 320 pagine - 17 euro L’OCCHIO DEL METEO Già meteorologo del programma televisivo “Che tempo che fa”, Luca Mercalli ha raccolto e integrato, arricchendoli, i testi scritti per la rubrica che tiene sull’inserto viaggi di Repubblica. Il risultato? Una particolarissima guida d’Italia e di altre zone del mondo, costruita a partire dalla meteorologia e dal rapporto con l’ambiente. Un luogo, infatti, è definito anche e soprattutto dal suo clima, che plasma e modifica le abitudini, i costumi, la vita quotidiana, la cultura. Il cielo diventa così una dimensione in più per comprendere le di- verse aree del pianeta. E l’occhio esperto del meteorologo può dirci molto: non solo se domani pioverà, ma anche su quale strada è indirizzata la fragile biosfera nella quale, a volte un po’ inconsapevoli, viviamo. Luca Mercalli - Viaggi nel tempo che fa. Una guida - Einaudi - 200 pagine - 14,50 euro QUANDO LA MAMMA È IN VACANZA Tempo di vacanze. Una pacchia? Mica tanto, se la sospirata partenza prevede pargoli al seguito. In questo caso, come pianificare il viaggio? Che cosa non dimenticare di mettere in valigia, quali mezzi di trasporto utilizzare, dove dormire e dove mangiare, quali sono gli itinerari preferibili? Una ridda di domande alle quali cerca di rispondere, in modo ironico ma assolutamente concreto, il diario-guida della giornalista Carlotta Jesi, già fondatrice del portale Radiomamma.it e autrice dei libri “Viaggi di nozze zaino in spalla” e “Guida alla Milano Family Friendly”. Risultato: una raccolta di trucchi preziosi per non farsi travolgere dai ritmi frenetici della genitorialità e godersi comunque le ferie. Carlotta Jesi - Sono andata in vacanza coi figli e sono tornata viva - Terre di Mezzo - 128 pagine - 10 euro Giro di poltrone Tempo di nomine per Molino Stucky Hilton Venice Il 5 stelle Molino Stucky Hilton Venice, tra le punte di diamante della catena Hilton Worldwide in Italia, ha annunciato la nomina di Daniele Fabbri come nuovo direttore commerciale e di Stefan Kalivoda nel ruolo di food & bevarage manager. In Hilton dal 1999, Fabbri, che coordinerà le aree vendite, marketing, revenue e conference & events sales, vanta oltre 14 anni di esperienza nell’hôtellerie. A dispetto della giovane età, anche il trentenne Kalivoda ha alle spalle importanti trascorsi nel settore degli alberghi di lusso, dal Corinthia Grand Hotel Royal di Budapest al Grand Hotel Wien, fino all’Hilton di Vienna. A lui spetterà il compito di gestire la complessa attività di ristorazione dell’hotel, mantenendone la qualità e gli alti standard di servizio. Barbados presenta il vicepresidente Europa L’Ente del Turismo di Barbados ha affidato a Robert Keysselitz la carica di primo vicepresidente Europa, con l’obiettivo di rilancia- re l’isola nei mercati del vecchio continente, incrementando gli arrivi provenienti da Italia, Germania, Olanda, Svezia, Francia e Russia. “L’isola di Barbados – ha commentato Keysselitz – può essere considerata la capitale culturale dei Caraibi. Intendo lavorare a stretto contatto e stringere nuove partnership con agenti di viaggi, tour operator, compagnie aeree e catene alberghiere, al fine di promuoverne lo sviluppo a 360°”. Il 2010 è per Barbados l’Action & Adventure Year (anno dell’azione e dell’avventura), dedicato a diving, kite, sailing e agli altri sport “adrenalinici” praticabili sull’isola. Malaysia Airlines: nuovo area manager Malaysia Airlines ha nominato un nuovo area manager per l’Italia, Malta e Grecia. Si tratta di Baharom Mohd Yatim, in carica dalla fine dello scorso febbraio con base a Roma. Si è concluso quindi il mandato ad interim come acting area manager di Cinzia Fabbris, che comunque continuerà a ricoprire l’incarico di sales & marketing manager per Malaysia Airlines Italia, Malta e Grecia. L’Egitto dell’Elefante cambia volto Viaggi dell’Elefante ha messo in cantiere una serie di potenziamenti per il prodotto Egitto. A cominciare dalla nomina di Basem El Fatairy a product manager Egitto e Nord Afri- ca. “Per realizzare il progetto di una nuova programmazione Egitto – ha spiegato l’amministratore delegato Enrico Ducrot – intendiamo selezionare l’eccellenza in ogni ambito: dalle procedure agli standard di prodotto e servizi, dalle guide e assistenti ai resort, dalle location agli itinerari; iniziando ovviamente dalle risorse umane”. Con l’inserimento nel team di El Fatairy, Viaggi dell’Elefante intende in particolare “sviluppare un prodotto tailor made, con servizi personalizzati realizzati da partner in loco in esclusiva”. Prevista, tra l’altro, la proposta di soggiorni mare per una fascia alta di mercato. Il nuovo catalogo Egitto e Nord Africa sarà presentato a settembre. LateRooms investe sul mercato italiano LateRooms.com ha ufficializzato la nomina del nuovo direttore generale per l’Italia: è Antoine Giraud che, alla guida di un team dedicato, punta ora a consolidare la presenza della società nel nostro Paese attraverso una strategia di sviluppo focalizzata. Queste le principali linee guida: incrementare il volume di prenotazioni sul sito italiano da parte di clienti italiani; migliorare la navigabilità del sito con l’ottimizzazione delle funzioni di ricerca; stabilire un rapporto più stretto con gli hotel già presenti sul sito; ampliare l’offerta di strutture su tutto il territorio nazionale. 11