caldo fatto in casa grande tette

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caldo fatto in casa grande tette
In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio postale di Padova c.m.p., detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - con I.R.
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Semplice e piena di pregi, come un bicchiere di latte:
arriva la nuova serie civile studiata su misura per voi
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Gli impianti giusti
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Come sfruttare
un mercato
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Col sistema Netsafe
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Anno I n. 5 - Settembre 2000 - Sped. a.p. 45% - art 2 comma 20/B legge 662/96 - D.C.I. Padova - Editrice EPE Edizioni Pubblicità Editoriale - Via La Spezia, 33 - 20142 Milano
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Semplice nelle forme: essenziali, dolci ed accoglienti. Semplice nel progetto: modulare, versatile e orientato al futuro. Semplice
nell’installazione: razionale, immediata ed intuitiva. Plana nasce per andare là dove il mercato si sta orientando: la semplicità.
Un progetto che offrirà ciò che il consumatore sempre più chiede: la completezza delle funzioni e la flessibilità delle possibilità
installative. Un progetto che si orienterà al residenziale e al terziario, sia per installazioni in interni che in esterni. Questo è
Plana. Semplice nelle forme e completa nel progetto.
Semplice e completa.
Energia positiva.
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18
in questo numero
✳
Speciale PLANA
4 La novità
Semplice nelle forme, completa nel progetto.
Vimar presenta la sua nuova serie civile.
6 Il progetto
Per il terziario e per il mercato globale. Per il
giorno e per la notte. Per una nuova ricerca
della semplicità.
12 Il prodotto
Nato dall’esperienza di chi lo installerà. E cresciuto grazie a originali soluzioni innovative.
17 Offerta di lancio
Chi tocca vince. In uno Special box la nuova
serie dà il meglio di sé. E una bella sorpresa.
Fenomeni della luce
18 Lampadine viventi
Cacciano, comunicano, si corteggiano. Grazie
ai punti luce che la Natura ha ideato per loro.
Impianti di sicurezza
24 Per non giocare a gas e ladri
La serie Idea aiuta a sconfiggere i nemici numero uno e due della tranquillità domestica.
Normativa
28 Quando gli installatori devono tornare a scuola
Capitolo per capitolo, tutte le norme per installare impianti nelle scuole. E per verificarli.
Impianti di prestigio
34 Venezia: Ghetto vecchio e nuovo
Beati i giovani in un appartamento carico di
storia, ristrutturato con un tocco Vimar.
36 Milano: Torri formato duemila
Il nuovo volto dell’edilizia residenziale guarda
al futuro. Anche in fatto di sicurezza.
Prese TV-RD-SAT
38 Tutti all’opera, c’è una nuova Tivù
Evoluzioni tecnologiche e nuove normative
cambiano la TV. E i vostri programmi.
Strano ma web
41 Curiosità da Internet
La Mosca Tsé Tsé, un viaggio in Patagonia,
due ruote e quattro chiacchiere.
Sistema Netsafe
42 Vuoi crescere? Te la diamo noi la formazione!
I programmi Vimar per far nascere una futura
generazione di installatori. Già da oggi.
Nuovi software
46 Progetti facili, istruzioni per l’Easy
Tutte le soluzioni ai pochissimi dubbi. Vimar
Point risponde ai quesiti più frequenti.
50 Flash
51 Humour
VIMAR POINT TRIMESTRALE D’INFORMAZIONE TECNICA E ATTUALITA’
DIRETTORE RESPONSABILE VINCENZO CASOLARO
EDITRICE EPE - EDIZIONI PUBBLICITA’ EDITORIALE SRL - VIA LA SPEZIA, 33 - 20142 MILANO
DISTRIBUZIONE 110.000 COPIE SPEDIZIONE A.P. 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - D.C.I . PADOVA
REGISTRO STAMPA PERIODICA - TRIBUNALE DI MILANO N. 103/2000 DECRETO DEL 7/2/2000
STAMPA MEDIAGRAF SPA - VIALE DELLA NAVIGAZIONE INTERNA, 89 - 35027 NOVENTA PADOVANA (PD)
DIRETTORE EDITORIALE LORENZO MARINI COORDINAMENTO PIER ANDREA CANEI - UGO TESTONI
ART DIRECTOR ENZA FOSSATI GRAFICA NURIA DURANDEZ
FOTO ALBERTO CAROLO - SILVIO GIOIA - MARKA - LAURA RONCHI - FRANCA SPERANZA
HANNO COLLABORATO STEFANO BERETTA - ANGELO MINUZZO - FRANCESCO SALERNO - CARLO VITTI
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speciale
PLANA
Vimar è lieta di presentare la nuovissima serie civile. Che nasce per
rispondere alle esigenze del residenziale e del terziario e alle opportunità
di un mercato senza confini. E sotto una veste di totale, moderna
semplicità cela un mondo di impeccabili soluzioni tecnologiche.
‘
Purezza di forme, dolcezza
al tatto: i nuovi tasti bianchi
Vimar diffondono armonia
4
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ulla è più facile che complicare le cose. E nulla
è più difficile che semplificarle al massimo. Per
questo Vimar è particolarmente fiera di presentare
Plana, la nuova serie civile. Perché dietro un aspetto di
assoluta, moderna essenzialità c’è un lavoro progettuale e produttivo quanto mai complesso. Perché sotto il
vestito lineare dei nuovi tasti bianchi di Vimar c’è tutto:
un grande potenziale innovativo, un’inaspettata ricchezza di funzioni, un’estrema semplicità d’installazione, la più totale sicurezza d’uso e una versatilità di
applicazioni mai vista. Insomma: Plana è talmente semplice che illustrarne accuratamente tutte le caratteristiche non è facile. E se per spiegare a dovere le mille
virtù che si celano in un bicchiere di latte o in un uovo
occorrono voluminosi trattati, anche Plana richiede un
po’ di tempo e un po’ d’attenzione per rivelare la ricchezza di pregi che sottende alla sua grande semplicità
esteriore.
Uno schieramento vincente
per le nuove sfide del mercato
Il mondo di Plana si muove su due direttrici:
• il mercato globale, perchè Plana può essere installata
in tutta semplicità secondo gli standard dell’installazione in Italia, ma va benissimo in oltre 100 Paesi. A conferma del fatto che Vimar, senza alcun bisogno di
strombazzare un pensiero globale, risponde con i fatti
progettando soluzioni su misura per tutto il mondo: e
questo è tanto valore aggiunto.
• il terziario, con un programma di prodotti dedicati e
con un posizionamento in fascia media che la rende
estremamente competitiva anche nel residenziale.
Certo, per le sue caratteristiche, la serie Plana ha una
elevata propensione a emergere dal gruppo; ma per le
installazioni di massimo prestigio la serie Vimar di riferimento resta Idea, in virtù dei suoi raffinati tasti grigi,
delle placche in metallo pressofuso o in legno massello,
della ricca scelta tra 200 funzioni, dei sistemi più completi sul versante della sicurezza (antintrusione) e del
comfort (diffusione sonora).
Plana nasce quindi per rispondere alle attese di un segmento di mercato in grande crescita, non per sovrapporsi alle aree già servite, con grande successo, dalla
serie Idea: perché i prodotti Vimar formano una grande squadra senza rivalità interne, ma pronta ad affrontare ogni nuova sfida con la formazione migliore.
Anche le trasferte più impegnative: perché gli installatori stanno cogliendo le possibilità offerte dal mercato
unico e hanno già cominciato a muoversi a livello europeo. C’è poi una certa committenza (catene, aziende,
gruppi) che punta a scegliere lo stesso prodotto per
tutte le proprie sedi, indipendentemente dallo Stato in
cui si trovano, e non solo per uniformità, ma per realizzare vantaggiose economie di scala.
Insomma: Plana nasce proprio per esaudire tutte le
nuove richieste del mercato. Nelle prossime pagine
vedremo con quali caratteristiche Vimar ha forgiato
questa serie di prodotti semplicemente vincente.
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il progetto
PLANA
‘
I punti deboli non
ma eliminati; la
nasconde una tecn
Il viaggio verso la semplicità
inizia dalla vostra esperienza
La semplicità di Plana parte dall’osservazione del
lavoro dell’installatore (e da un attento monitoraggio delle sue esigenze e dei suoi consigli),
transita per l’insieme dei parametri posti dalle
norme e dalla regola dell’arte, dalle caratteristiche
dei materiali, dall’ergonomia e dalle esigenze
d’uso, e approda sul tavolo dei progettisti.
Da qui in poi si tratta di ordinare le idee e di incanalare le buone intenzioni di un progetto sulla
strada giusta, quella del know-how tecnologico di
Vimar. Perché se il traguardo è la semplicità, non
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sono ammesse scorciatoie: gli interruttori e le
prese del passato erano semplicissimi, ma a spese
della sicurezza e della razionalità. In Plana i problemi non sono stati aggirati, come spesso accade,
ma risolti con soluzioni innovative: a beneficio di
chi utilizza il prodotto e a maggior ragione di chi
lo installa.
Il punto luce di Plana ha la personalità dell’assoluta discrezione, con forme dolci, chiare, accoglienti e un effetto complessivo di pulizia e ordine
delle linee.
Un morbido profilo incornicia le funzioni e le raccorda alla placca, compensa visivamente le irregolarità del muro e gli spessori della tappezzeria,
sono stati aggirati,
semplicità esteriore
ologia avanzatissima
’
copre le fughe, guida le dita nella ricerca degli
azionamenti.
Ma anche tutte le altri parti che concorrono a formare il punto luce hanno tra loro fughe minime,
dando come mai prima la sensazione di trovarsi in
presenza non di vari pezzi tra loro agganciati, ma
di un pezzo unico, uscito così finito dalle linee di
produzione. Un segno stilistico che è qualcosa di
più di un effetto ricercato: è il riscontro degli
avanzatissimi criteri di produrre di Vimar, sostenuti da attrezzature di grandissima precisione, che
hanno consentito di ridurre drasticamente le tolleranze e di garantire standard dimensionali assolutamente uniformi. Grazie anche alla scelta di
tecnopolimeri di nuova concezione, in grado di
offrire assoluta indeformabilità.
Quest’immagine discreta di Plana è rafforzata
dalla ridotta sporgenza che il punto luce ha sulla
parete, con superfici tutte planari, nonostante
tasti e azionamenti non siano incassati all’interno
della placca, ma si protendano verso l’utente
offrendo ergonomia e immediatezza d’uso.
• Gli apparecchi sono di colore bianco ghiaccio e
hanno superfici lucide, facili da tenere pulite perché lo sporco e la polvere non fanno presa.
• Le placche sono in tecnopolimero della stessa
tonalità di bianco degli apparecchi o in colori
tenui (avorio, beige, crema, bianco granito, finitu7
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‘
Di notte Plana cambia volto, pur mantenendo intatta
la propria natura discreta: i tasti retroilluminati permettono
di orientarsi anche dove regna l’oscurità più totale
’
re verniciate argento, nickel, champagne) e solo in minima parte decisi (nero, marrone micalizzato, oro lucido).
Plana di giorno: bella e leggibile
Anche se con questi ultimi colori non è preclusa la possibilità di realizzare punti luce molto evidenti nel contesto
dell’arredo, la vocazione naturale di Plana è quella di
mimetizzarsi sulla parete con discrezione.
Questo riguarda anche tutti i simboli-funzione dei tasti,
che sono stati rielaborati con incisioni laser grigie a tratto
sottilissimo: graficamente raffinati e disposti secondo una
griglia precisa, sono di facile leggibilità e immediata comprensione. Un indubbio passo avanti in confronto alle tradizionali simbologie serigrafate, esteticamente “pesanti” e
poco usate dagli installatori, che prediligono i tasti neutri.
Ma per evitare azionamenti indesiderati, frequenti dove ci
sono più tasti nello stesso punto luce, occorrono riferimenti grafici precisi: per questo Vimar ha rivisto tutta la
biblioteca di simboli funzionali e offre anche la possibilità di realizzarli su misura per il cliente, anche per quantitativi minimi, con la più avanzata tecnologia laser.
L’intercambiabilità dei copritasti facilita la possibilità di
intervenire anche a lavoro finito sostituendo il particolare
in un attimo.
Anche i display delle apparecchiature elettroniche sono
stati considerati in funzione della massima riduzione dell’impatto visivo: essi sono retroilluminati, e quindi a lettura evidenziata, solo per il tempo che l’utilizzatore dedica
alla programmazione; dopo pochi secondi la retroilluminazione si spegne e rimangono visibili su fondo verde i
parametri impostati ed i dati operativi dell’apparecchio.
Plana by night: del tutto brillante
anche in ambienti oscuri
Di notte o in ambienti scarsamente illuminati Plana si trasforma: svanita la visione del punto luce, qualsiasi tasto
può essere retroilluminato da un gruppo luminoso per un
sicuro e immediato azionamento.
La luce emessa è tenue (per escludere ogni possibile disturbo, ad esempio nella zona notte) e caratterizzare
anche in questo la discrezione della serie.
Anche le simbologie speciali sono visibili al buio quando
realizzate su tasti retroilluminati a disco.
Naturalmente ci sono anche i tasti con spia di segnalazione, perfettamente visibile anche in piena luce, ma si tratta di una funzionalità completamente diversa dalla
retroilluminazione del tasto, che rappresenta un’esclusiva
di Plana. Sono adatti alla segnalazione dello stato di luci
esterne o apparecchiature installate in altri ambienti, al
fine di controllarne l’operatività.
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E le sorprese di Plana
non si fermano all’esterno
Durante i test preliminari gli architetti hanno
interpretato i supporti Plana come oggetti da esibire, quasi che il punto luce potesse risultare piacevolmente finito senza la placca prescritta.
Elaborando, alla fine, supporti in materiale verde
semitrasparente come quello ben visibile in questa
pagina. Nessuno prima aveva curato altrettanto un
particolare funzionale, non visibile ad installazione completata.
Oltre al materiale, sono particolari anche le superfici esterne, satinate per offrire una presa sicura,
che lasciano intravvedere il fitto reticolo delle nervature che garantiscono l’indeformabilità del
pezzo e le sedi ed impronte sfondabili per le varie
possibilità di fissaggio.
Il piacevole disegno che ne risulta, l’ordine e la
razionalità delle parti non in vista non sono un
esercizio fine a se stesso, bensì la risposta a precise esigenze d’installazione. Qualsiasi installatore
sperimenta continuamente la fatica di lavorare
all’interno di una scatola buia: nella penombra
anche i colori dei cavi non si distinguono molto!
Con un supporto semitrasparente c’è molta più
luce all’interno della scatola, tutto risulta più facilmente individuabile e, al momento di fissare il
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supporto alla scatola si evita di pizzicare e danneggiare, schiacciandoli, i conduttori che accidentalmente sbordano dalla scatola e fanno spessore tra
supporto ed intonaco. Se le conseguenze possono
essere meno gravi per i cavi delle linee elettriche,
così non è per i cavi twistati - sempre più usati
negli ultimi anni e ancor più in futuro - che
richiedono un accurato posizionamento all’interno delle scatole ed una serie di attenzioni per
offrire reti e impianti dalle prestazioni desiderate.
È infatti perfettamente inutile installare una presa
RJ45 categoria 5 enhanced se le connessioni non
sono perfette e perciò causano perdite di segnale
o di prestazioni.
Con questo stile semplice e leggero, quasi diafano,
la serie Plana si appresta a insediarsi nei gusti e
nelle scelte d’acquisto del consumatore in Italia e
in Europa: i presupposti ci sono tutti e, sul piano
estetico, le scelte di Vimar sembrano già trovare il
consenso da parte di opinion maker come gli
architetti ed i consulenti d’arredamento. E tutta la
serie sembra naturalmente predestinata a insediarsi con successo nel terziario ed in ogni altra
tipologia d’installazione, anche in vista dei futuri
ampliamenti della gamma iniziale e delle nuove
possibilità d’impiego che ne risulteranno. Perché
con uno strumento così versatile come Plana,
nulla è più facile che crescere e svilupparsi.
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il prodotto
PLANA: semplice e completa
Felice sintesi del meglio in campo tecnico-installativo
con molte ed originali soluzioni innovative. Plana nasce
per andare là dove il mercato si sta orientando: la semplicità.
P
lana, la nuova serie civile di Vimar, racchiude in sè il patrimonio di esperienze che, in oltre mezzo secolo di attività, sono state maturate dall’azienda di
Marostica nella progettazione e sul mercato, in un incessante impegno di realizzare prodotti che soddisfino le esigenze funzionali dell’utente e rispondano alle
aspettative dell’installatore.
Un progetto che nasce dall’esperienza. La vostra
I dati di progetto, secondo questo approccio molto attento al mercato, sono scaturiti prevalentemente dagli installatori, dai clienti che usano i prodotti Vimar e
dal cui lavoro emergono desideri, esigenze da soddisfare, aspetti che solo chi lavora sul campo è in grado di percepire e segnalare.
Questa attenzione prioritaria alle ragioni degli installatori rappresenta anche l’attuazione della politica di marketing dell’azienda, che pone al centro la soddisfazione del cliente e si adopera per realizzarla al meglio.
E’ quindi una legittima aspettativa che gli installatori, usando il prodotto, ne
apprezzino tutti gli aspetti finalizzati al loro lavoro, così come del resto accade da
sempre con i prodotti Vimar.
Plak-clack: brevetto di semplicità
La cosa più nuova in Plana si
chiama Plak-clack.
E’ il sistema d’aggancio, naturalmente brevettato, e assolutamente inedito: è caratterizzato
da un sistema di incastri che
tiene assieme tutti i componenti del punto luce rendendoli
solidali tra loro.
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Il nuovo sistema blocca tra loro
apparecchi, supporto e placca,
realizzando una struttura compatta e dall’eccezionale rigidità, facile da comporre e scomporre
agendo con un semplice cacciavite. Contrariamente a quanto
avviene di solito, più elevato è il
numero di moduli della placca
maggiore risulta la rigidità del
complesso.
Questa soluzione richiede l’inserimento frontale degli apparecchi
sul supporto, in quanto una
serie di sedi sul fronte dell’apparecchio una volta
agganciato e sul supporto
accolgono ad incastro un
semplice dente ricavato
sulla placca, che rappresenta l’elemento che integrandosi con tutti gli
altri - fornisce rigidità e
indeformabilità.
Velocità di aggancio e sgancio
Prima dell’inserimento della placca, l’agganciamento tra apparecchi e supporto è già perfetto, ma lo sganciamento rimane estremamente facile, per poter così lavorare con la massima agilità.
Il sistema funziona egualmente bene sia
che gli apparecchi vengano agganciati al supporto e quindi collegati ai cavi, sia che il supporto
venga posizionato per primo,
fissandolo con le viti o le griffe
alla scatola da incasso, facendo
fuoriuscire i cavi e collegandoli ai
morsetti degli apparecchi prima di
agganciarli al supporto.
La dolcezza di sganciamento degli apparecchi e
l’estrema facilità dell’operazione consentono di rimuoverli rapidamente, lasciando il supporto montato, quando vi sia la necessità
d’ispezionare o di intervenire all’interno della scatola.
La sonorità (clack) degli agganci fornisce un praticissimo riscontro
uditivo del corretto assemblaggio tra apparecchio e supporto.
La superficie perimetrale della finestratura interna dei supporti è
lucida e priva di angolosità: sfilare e infilare i cavi è agevole anche
perché questi scivolano via facilmente senza la minima possibilità
di venir danneggiati o restare in qualche modo incastrati.
‘
Semplice nelle forme. Semplice nel progetto.
Semplice da installare
Razionalità di cablaggio
La funzionalità dei morsetti è stata aumentata:
una svasatura ricavata sull’ingresso, posto sul retro
degli apparecchi, facilita l’introduzione dei conduttori; una nuova conformazione dei collarini
protegge completamente le anime e si raccorda
perfettamente alla guaina: nessuna parte in tensione rimane così scoperta.
Anche la portata è stata migliorata: i morsetti di
Plana accettano comodamente conduttori di
sezione da 0,75 mm2 a 4 mm2, anche dissimili fra
loro, rigidi o flessibili.
Le viti sono sempre accessibili anche ad apparecchi affiancati e già agganciati al supporto.
La particolare forma brevettata della parte principale del morsetto conferisce caratteristiche antiallentamento. Le viti, tutte con testa a croce e
intaglio e piastrina di serraggio imperdibili, protette contro l’ossidazione e predisposte aperte,
riducono al minimo i tempi d’installazione.
’
13
Come un libro aperto
Tutti i lati lunghi degli apparecchi contengono dati ed informazioni disposti con criteri di omogeneità di contenuti e realizzati con
incisioni al laser di giusto spessore, indelebili, di facile lettura anche
in locali poco illuminati: incisioni frontali con simbologie standard
o a richiesta, posteriori in corrispondenza di ogni morsetto per descriverne la funzione, su un lato con dati
commerciali, sul lato opposto con dati tecnici.
Le superfici degli apparecchi, nella parte posteriore,
sono di colore verde scuro e si presentano come un
libro aperto che non solo contiene una serie completa di dati, ma li propone in modo chiaro, ordinato per
argomento, in modo da consentire all’installatore di
averli sempre davanti, mentre lavora, con una evidenza ed una chiarezza che rappresentano un effettivo
aiuto. La noia delle operazioni ripetitive o la stanchezza portano a commettere errori banali, che possono
essere evitati o ridotti da queste indicazioni chiare e
precise: lo scopo, infatti, non è quello di insegnare
all’installatore quel che già sa benissimo, ma di fornirgli elementi mnemonici per realizzare al meglio il
lavoro, tenendo sempre sotto controllo quanto sta
facendo.
‘
’
Informazioni precise, chiare, visibili: un modello di razionalità
Ridotta profondità
Sempre nell’ottica di migliorare il lavoro dell’installatore, e ridurre ogni stress al sistema di cablaggio, la profondità degli apparecchi è particolarmente ridotta (36 mm dal filo muro), offrendo
ampi spazi per l’alloggiamento, all’interno delle
scatole, dei cavi di collegamento e di quelli passanti. Ciò vale anche per gli apparecchi elettronici,
usualmente provvisti di un numero maggiore di
morsetti e bisognosi quindi di un cablaggio più
ingombrante di quello delle funzioni tradizionali.
Tasti: silenziosi...
La ricerca Vimar ha lavorato intensamente per migliorare la silenziosità
del cinematismo dei tasti. L’esigenza
di non produrre archi elettrici richiede infatti meccanismi ad azionamento robusto e sicuro, in grado di garantire notevoli pressioni di contatto,
che risultano rumorosi; per ottenere
la piacevolezza di un tocco silenzioso
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si è reso necessario ristudiare a
fondo l’operatività dei meccanismi
di comando, adottando ammortizzatori e accorgimenti, come l’abbattimento di possibili rimbalzi, tali
da ottenere il risultato senza intaccare le prestazioni. Plana è sicuramente la più silenziosa della sua
categoria.
...intercambiabili...
Gli apparecchi di comando vengono
forniti con tasto di ingombro 1 modulo oppure senza tasto (solo meccanismo). I tasti sono intercambiabili e
disponibili nelle misure di 1-2-3
moduli, tutte applicabili allo stesso
meccanismo. Ciò consente di soddisfare qualsiasi esigenza funzionale (es.
disabili) ed estetica (es. mercati in cui
è diffuso l’uso di tasti larghi).
...illuminabili
Tutti i tasti di Plana possono essere illuminati con due
modalità: impiegando una unità di segnalazione precablata che realizza la funzione di individuazione al buio
dell’apparecchio o una unità di segnalazione provvista di
cavetti per il collegamento in schemi di circuito che realizzino la funzionalità di individuazione al buio o di indicazione del carico alimentato (es. luci esterne non visibili
dal punto di comando).
Mentre l’unità precablata è al neon ed emette luce rossa,
le altre unità si avvalgono di varie tecnologie di funzionamento, che consentono l’emissione di luce bianca, rossa,
verde o azzurra.
Le diverse possibilità estetiche e di personalizzazione dei
tasti offerte da Plana sono descritte nell’articolo a pag. 6
Esse consentono, su uno stesso apparecchio base, di adottare molteplici soluzioni retroilluminate o illuminate
direttamente attraverso il diffusore posto sul tasto: il
numero delle opzioni è elevatissimo e consente di trovare
sempre la soluzione più adatta alle esigenze usando un
numero minimo di componenti che - è il caso dell’unità
precablata - non richiedono neppure cablaggio.
‘
Silenzioso, intercambiabile, illuminabile.
Il tasto è sempre quello: semplicità e completezza
’
15
Elettronica dolce
Già ora, nel momento in cui la serie viene lanciata, Plana offre un buon numero di apparecchiature elettroniche e altre si aggiungeranno
prossimamente.
Indipendentemente dalle funzioni è nuovo il
modo di progettare e concepire il prodotto elettronico.
A partire dalla miniaturizzazione che porta molte
funzioni su soli due moduli, installabili quindi
anche in scatole da incasso rotonde e in scatole e
batterie di scatole 2
moduli, che rappresentano lo standard di molti
Paesi. Per continuare con
la facilità d’impiego e programmazione: con soli 4
pulsanti ed un display
interattivo, che contiene
‘
Navigazione autoguidata da menù interattivi,
con istruzioni plurilingue visualizzate nel display
Modularità universale
Plana rappresenta l’approccio globale di Vimar al
mercato. Ha tutte le soluzioni installative tipiche
del mercato italiano, che consentono all’installatore di casa di lavorare secondo criteri usuali, ma
può essere installata secondo i criteri e le prescrizioni di moltissimi mercati esteri.
Il modulo di Plana misura infatti 22,5x45 mm e
due apparecchi affiancati o un apparecchio 2
moduli occupano lo spazio di 45x45 mm, cioè un
quadrato, che è il modulo base su molti mercati
nord-europei.
Ciò rende possibile, scegliendo
a catalogo il supporto
adatto,
l’installazione in
scatole rotonde e
quadrate di svariati interassi di
fissaggio. I relativi supporti posso16
le istruzioni plurilingui del prodotto, tutte le sofisticate funzioni del cronotermostato sono a portata di mano. Per finire con le soluzioni adottate per
facilitare al massimo il lavoro dell’installatore:
morsetti a carrello di notevole capacità, loro collocazione sempre nella stessa posizione sul retro dell’apparecchio con una sequenza omogenea e rigorosa nella loro identificazione, che vede quelli per
l’alimentazione sempre nella stessa posizione,
schemi di collegamento e
codifica dei morsetti ben
visibili in ogni fase di
lavoro.
Ciò consente di lavorare
sul velluto e con una affidabilità del risultato
molto alta, tutte cose che
si traducono in risparmio
di tempo e minor fatica.
’
no essere disposti - e fissati tra loro grazie alla loro
conformazione - per realizzare combinazioni orizzontali e verticali; in taluni casi, per consentire le
combinazioni mantenendo inalterata la posizione
degli apparecchi, i supporti sono provvisti di sedi
d’agganciamento degli apparecchi sui 4 lati della
finestratura: è così possibile installarli sia in verticale che in orizzontale.
Questa versatilità sui mercati è completata, sui
cataloghi esteri, dall’offerta di una vasta gamma di
prese, conformi
ai principali standard in uso sui
vari mercati. A
questo si aggiungeranno le certificazioni estere,
passaporto per
attestare la cittadinanza universale di Plana.
Con un box pieno di regali per gli
installatori parte la campagna
per far conoscere la nuova serie Vimar
P
resentare un prodotto su riviste o cataloghi è relativamente facile, ma mai del tutto efficace. Sulla carta se ne possono
illustrare fino alla nausea tutte le caratteristiche, ma non si
andrà mai oltre le due dimensioni di un foglio di carta. Aldilà
delle suggestioni patinate, certo utili a evidenziare e valorizzare molti aspetti, l’installatore ha un bisogno fisiologico della
terza dimensione: toccare con mano, esaminare con gli occhi,
provare. Perché per adottare un prodotto bisogna impossessarsene: è un fatto personale, come scegliere un paio di scarpe.
Come si prova un senso di benessere portando scarpe comode,
è essenziale che un prodotto “calzi” perfettamente il proprio
modo di lavorare.
In tal senso, Vimar è certa d’aver creato, con Plana, una serie
civile che mette gli installatori in condizioni di lavorare al
meglio. Via libera, dunque, alle prove su strada: Vimar sta mandando la serie Plana in giro per l’Italia, proprio per dare modo
agli installatori di provare il nuovo prodotto e di prendere confidenza con esso.
Ma non basta. In occasione di questa campagna promozionale,
Vimar non si ferma alla terza dimensione e ne aggiunge una
quarta: quella del piacere e della sorpresa. Si tratta della fornitura di Special box, confezione
completa di:
• una speciale valigetta campionario con una selezione di articoli
Plana.
• un kit di prova.
• una carta telefonica prepagata,
per mezz’ora di conversazioni,
con cui si può partecipare (facendo una telefonata e comunicando il codice personale che si trova sulla tessera), a un favoloso concorso: in palio un Fiorino nuovo di zecca e milioni e
milioni in buoni d’acquisto di prodotti Vimar.
• un caldo piumino d’oca Daunen Step, ideale per trascorrere
al meglio la stagione fredda.
‘
Alla possibilità di verificare la validità
di Plana in tre dimensioni,
Vimar ha voluto aggiungere la quarta:
un elemento di sorpresa e di piacere
offerta di lancio
Plana, chi tocca vince.
’
Più che un semplice gadget promozionale, dunque, un caloroso (e tangibile) segno di
apprezzamento per l’inestimabile
contributo degli installatori al continuo miglioramento dei prodotti
Vimar.
Per tutti, lo Special
Box sarà disponibile
presso i punti vendita
dei grossisti a partire
da ottobre.
17
fenomeni della luce
Lampadine viventi
La Natura ha dotato molti tra i suoi figli di punti luce incorporati.
È il fenomeno della bioluminescenza, che permette
a molti animali di vivere tra le tenebre, di mimetizzarsi,
di sfuggire ai predatori e perfino di comunicare.
Ecco chi sono, dalle lucciole ai microorganismi marini.
18
V
ivono nel regno delle
tenebre. Escono solo di
notte o dimorano nelle profondità marine, sia pure non
negli abissi più oscuri. Sono
generalmente esseri indifesi:
coleotteri e piccoli crostacei,
pesci e molluschi (più
qualche specie di fungo e
alcune varietà di batteri).
Ma tutti hanno ricevuto
dalla natura una marcia in
più: la bioluminescenza,
ossia la possibilità di generare luce in maniera organica e trasformarsi in sorgenti
luminose. A volte è un meccanismo difensivo, altre un
espediente per comunicare:
comunque sia gli animali
luminescenti restano uno
spettacolo affascinante, sul
quale il mondo della scienza
ha saputo, almeno in parte,
far luce.
Per amore mettono i
lampeggianti
‘
Luciferina e luciferasi,
una proteina e un enzima,
sono le armi segrete
delle lucciole
’
Fu l’entomologo francese
Raphael Dubois a spiegare scientificamente, attorno al 1885,
il fenomeno. Studiando la
chimica delle sostanze che era
riuscito ad isolare in alcune
specie di lucciole e molluschi,
scoprì un enzima, da lui battezzato luciferasi, che ha un
comportamento particolare:
in presenza della luciferina,
un substrato proteinico,
emette infatti radiazioni luminose. Tuttavia non si sa ancora
come una lucciola possa
accendere e spegnere il proprio “interruttore” interno. E
lampeggiare freneticamente,
come fanno alcune specie,
quando sono alla ricerca di
partner per l’accoppiamento.
Ma, come vedremo nelle
prossime pagine, non è tutto
amore quello che luccica...
19
Luce mimetica
Alcune varietà di piccoli cefalopodi (calamari) brillano per nascondersi ai predatori. Può sembrare un paradosso, ma funziona così: passano il giorno nascosti sotto la
sabbia, e di notte riemergono verso la
superficie per nutrirsi. Allora emettono
una fioca luce azzurrognola, uguale ai
riflessi della luna, rendendosi di fatto invisibili ai cacciatori marini. Come fanno?
Vivono in simbiosi con batteri luminescenti che dalla nascita accolgono in una sorta
di marsupio ventrale. Una collaborazione
davvero riuscita: i microorganismi forniscono al loro ospite la “tecnologia” per
sfuggire al nemico, e lui li deve nutrire,
altrimenti staccano la spina...
‘
Piccoli calamari e batteri luminescenti
vivono in perfetta simbiosi: gli uni nutrono gli altri,
e in cambio ne sfruttano le caratteristiche
’
Chiare, fresche, salate acque
Mille altre luci si celano nell’ambiente marino. Perfino alcune
varietà di microalghe, se vengono
disturbate, emettono forti segnali
luminosi. A Mosquito Bay, insenatura dell’isolotto portoricano di
Vieques, basta tuffarsi per assumere una marcata luminescenza blu.
Colpa delle alghe: ma è il loro
modo di difendersi dai granchietti
che vogliono mangiarle...
Illuminante, Watson
Guardare ma non toccare: le meduse possono essere altamente tossiche e perfino letali al contatto. Come l’esemplare di
Cyanea capillata ritratto a destra: una leonessa tra le meduse,
dotata di 12 mila tentacoli (in un racconto di Conan Doyle,
viene addirittura smascherata come assassina dal detective
Sherlock Holmes...). In compenso a vedersi sono bellissime:
in particolare le specie dotate di pigmenti luminosi, che
anche a loro servono in funzione difensiva, per nascondere ai
predatori il cibo contenuto nel loro stomaco trasparente.
20
Pesciolini in technicolor
Sembra bioluminescenza, ma non lo
è: molte specie di pesce tropicale “giocano” con colori scintillanti per confondere i predatori e nascondersi tra
formazioni coralline: come l’angelo di
mare (Pomacanthus para) ritratto a
fianco. Che trae in inganno i suoi
avversari anche con un altro stratagemma: due finti occhi sulla coda.
Un fulgido esempio
Riecco un piccolo calamaro luminescente
(Euprymna scolopes): nelle parti che risplendono
sono contenuti 10 miliardi di batteri per ogni
millilitro di fluido. Appena usciti dalle loro cellule-uovo, i calamaretti iniziano letteralmente a
fare incetta, con minuscole ciglia, di microorganismi (Vibrio fischeri), che vengono subito convogliati in sacche che, col tempo, si sono evolute
per garantire un ottimale habitat ai batteri. In
cambio, la presenza degli esserini luminosi
garantisce ai calamari una vita migliore.
Attenti a quei tre colori.
Ma la bioluminescenza è distribuita
con molta democrazia nella repubblica degli abissi: ne sono dotate
molte altre specie di molluschi,
invertebrati, crostacei e pesci. I loro
organi luminosi sono detti “fotofori”, e quasi sicuramente molte specie
se ne avvalgono anche per comunicare tra di loro: i loro occhi registrano solo i segnali del violetto, del
rosso e del blu, gli stessi i colori emanati dai fotofori dei loro simili.
‘
Adescare o abbagliare, mimetizzarsi o farsi notare;
ci sono molti modi di usare una sorgente luminosa.
E qui sono tutti rappresentati
’
21
Controluce.
Molte altre specie marine vivono
da “pendolari verticali”, ossia si
spostano da zone più profonde e
buie, dove dimorano durante il
giorno, verso la superficie. Un tratto comune che vale per molte di
esse è la cosiddetta “controilluminazione”: i loro fotofori sono situati sul ventre, così da trarre in
inganno i predatori, che li confondono con la luce della luna, filtrata
attraverso l’acqua. Ma molti predatori hanno già adottato contromisure evolvendo i loro organi visivi
in modo da non farsi ingannare.
‘
Nella repubblica degli abissi la luminescenza è
un bene prezioso, distribuito democraticamente
tra una miriade di creature diverse tra loro
E lei è elettrica.
’
Sotto, un’anguilla che vive in profondità, nel
mar Rosso. Come quasi tutte le creature degli
abissi, anche lei ha caratteristiche di bioluminescenza. Ma visto che Vimar Point parla di
tutto quel che si muove in campo elettrico, ci
piace qui ricordare anche una “cugina” di
acqua dolce: l’Electrophorus electricus, un’anguilla che vive in Sudamerica, nel rio delle
Amazzoni, ed è in grado di rilasciare violentissime scariche di energia sia per difendersi
sia per attaccare. Non è l’unica specie animale in grado di farlo, ma è la più potente: riesce
a sviluppare 600 volt di energia: abbastanza
per fulminare all’istante chiunque la tocchi!
Non solo arma di difesa
Come abbiamo visto, una quantità di animali usa la bioluminescenza come un’arma
difensiva: vuoi mimetizzandosi, vuoi abbagliando i predatori. Ma non mancano eccezioni: a volte sono gli stessi predatori a essere dotati di fotofori che usano come esche
luminose. Nelle zone più profonde degli
abissi, alcuni pesci sono dotati di sacche
luminose sotto agli occhi che servono semplicemente da fari. Altre volte, i fotofori servono a esemplari della stessa specie per
identificarsi a vicenda e accoppiarsi.
22
Perché lo fanno?
Ma perché le lucciole luccicano? Perché se no non
sarebbero lucciole? Troppo
facile. Poiché tendono a luccicare soprattutto allo stato
larvale (prima cioè di iniziare a volare) l’opinione che
prevale in campo scientifico
è che sia un segnale inviato
ai potenziali predatori: guarda che sono velenosa, lascia-
‘
mi stare. Ma molte specie
continuano a luccicare
anche nella piena maturità,
e anzi lampeggiano con particolari frequenze. Di qui
una seconda teoria, che non
esclude la prima: probabilmente le lucciole usano i
segnali luminosi anche per
comunicare tra di loro, e
corteggiarsi.
Da adulte, molte specie di lucciole perdono la capacità di
lampeggiare; ma alcune la usano per il corteggiamento
’
Al servizio dell’uomo
La biotecnologia ringrazia le meduse
luminescenti, del cui patrimonio genetico si serve già ampiamente a scopi sperimentali; grazie a un gene della medusa
Aequorea innestato nel Dna delle cavie da
laboratorio, queste assumono una colorazione verdastra quando esposte a raggi
ultravioletti, il che torna utile, per esempio, nello studio sull’evoluzione di cellule tumorali. Un altro esempio è l’utilizzazione di microorganismi dotati di bioluminescenza, per effettuare test sulla
purezza dell’acqua: se spengono la luce,
è segno che proprio non la gradiscono
perché troppo inquinata.
23
impianti di sicurezza
Per non giocare a gas
e ladri
La serie Idea aiuta a sconfiggere i nemici pubblici numero
uno e due della tranquillità domestica. Con dispositivi
semplici da installare, poco onerosi e di massima efficacia.
efficacia
U
n pericolo sempre in agguato. In bagno, in
cucina, in cantina: comunque da qualche
parte in casa. Perché in Italia, a differenza di altri
Paesi, l’uso del gas combustibile è massiccio: tra caldaie, scaldabagni e cucina, non c’è abitazione che
non ne sia provvista. Ma con qualche eccezione per
i modelli più recenti, queste apparecchiature sono
prive di dispositivi di sicurezza contro le fughe di
gas. Così, il disastro è sempre in agguato: bastano
un guasto o una semplice disattenzione. A meno
che non si sia provvisti di un rivelatore gas integrato da elettrovalvola e combinatore telefonico, dispositivo che (a dispetto del nome) è tanto semplice
e poco oneroso da installare quanto essenziale per
la sicurezza domestica.
24
Soluzioni su misura
Vimar offre due soluzioni, funzionalmente identiche,
ma diverse da un punto di vista installativo:
• la prima, pensata essenzialmente per nuovi impianti
o impianti oggetto di integrale rifacimento, prevede
l’installazione ad incasso del rivelatore e delle linee e
collegamenti tra i componenti del sistema;
• la seconda, adatta ad integrarsi in impianti esistenti
senza interventi sulle opere murarie, prevede invece
l’installazione a parete del rivelatore.
In entrambi i casi il funzionamento a 230 V~ semplifica il cablaggio, non richiedendo l’impiego di trasformatore. Una bomboletta Gas Test, in dotazione a ciascun rivelatore, consente di effettuare prove di funzionamento e controlli periodici senza danneggiare il sen-
sore. Il gas dei comuni accendini non deve essere assolutamente impiegato perchè altera irriparabilmente il sensore. I rivelatori gas da incasso Vimar sono
prodotti con il design delle serie
civili Idea, Plana e 8000 nelle
versioni Gas Stop Metano e Gas
Stop GPL. L’altezza di installazione varia in relazione alle
caratteristiche del gas da intercettare. Sono conformi alle
norme CEI-UNICIG e marchiati
AnieGas. La durata di vita dei
rivelatori è fissata in 5 anni dalla
prima alimentazione e la data di
scadenza deve essere apposta
sulla targhetta frontale a cura
dell’installatore. È buona norma
che l’installatore tenga registrazione dei rivelatori installati e
della relativa data di scadenza al fine di attivarsi tempestivamente nei confronti dell’utilizzatore per la sostituzione del pezzo: ciò
rappresenta un servizio di manutenzione certamente apprezzato dal cliente e assicura un
lavoro programmato sulla ricambistica. La
parte più soggetta a deperimento nel tempo è
il sensore che, dopo il periodo considerato,
perde la taratura che ne assicura il corretto
funzionamento e deve pertanto essere sostituito.
Per aggiungere sicurezza
Mentre nei tipi ad incasso si rende necessaria
la sostituzione dell’intero apparecchio, nei
rivelatori da parete le maggiori dimensioni interne offrono la possibilità di
sostituire il solo sensore garantendo
l’efficienza del sistema per un ulteriore periodo di cinque anni. Dopo 10
anni dalla prima attivazione non vi è
garanzia che il circuito interno dell’apparecchio mantenga le caratteristiche
prescritte e deve essere sostituito l’intero dispositivo. Si rammenta l’utilità
di installare il sistema completo almeno di elettrovalvola, poichè le segnalazioni ottiche ed acustiche emesse dal
dispositivo non possono essere percepite se in casa non c’è nessuno. Può
quindi verificarsi che gli ambienti si
saturino di gas e che una scintilla, provocata da un qualsiasi apparecchio
elettrico (campanello, telefono, ecc.),
inneschi l’esplosione del gas provocando gravi danni e crolli all’immobile.
25
‘
Per difendere le proprie
mura dai ladri mettere
un cane da guardia
in giardino ha un sicuro effetto
scenografico, ma
a livello di efficacia equivale a
riempire la casa di piante
carnivore. Solo un buon
impianto d’allarme può dare la
vera sicurezza
’
Un alleato contro i furti
A rivaleggiare con il gas, come principale
nemico della casa, sono i ladri: i furti nelle
abitazioni si moltiplicano di anno in anno e
portano con sè, oltre agli ovvi danni materiali (quasi mai risarciti in misura adeguata dalle
assicurazioni) anche il trauma di vedere violate e non di rado devastate le proprie quattro mura. Ecco perché i vari mezzi di difesa
rappresentano una voce sempre più consistente del bilancio domestico. Ma attenzione
a spendere bene. Certo, un cane da guardia
ha un bell’effetto scenografico, e abbonarsi a
un servizio di vigilanza aiuta a mettersi a
posto la coscienza: ma se si cerca l’efficacia,
l’alleato più prezioso contro i ladri è un valido impianto d’allarme.
Come quello di Vimar, il sistema antintrusione Idea. Caratterizzato da un’estrema semplicità d’installazione: tutte le apparecchiature
dell’impianto sono alimentate e dialogano tra
loro attraverso un doppino telefonico. La
presenza di intrusi viene rilevata da sensori
provvisti di lente di Fresnel ad ampio fascio
di copertura, che possono essere installati ad
incasso come normali punti luce (con un di26
‘
Il sistema antintrusione Idea è modulare
e flessibile: l’allarme può essere attivo
in una zona della casa e disattivato
in un’altra. Così la libertà di movimento
non esclude la massima protezione
16867
Sensore IR
16867
Sensore IR
’
16867
Sensore IR
spositivo che ne impedisce la manomissione) o fissati su un supporto orientabile la cui base può essere alloggiata
all’interno di un punto luce o fissata a
parete. Dispositivi di protezione perimetrale segnalano i tentativi di effrazione di porte e finestre completando l’efficacia del sistema. L’impianto può
essere diviso in più zone per poterlo
disattivare in quelle in cui si deve operare (la zona giorno), mantenendolo in
altre che, non essendo presidiate da
persone (per es. il garage), potrebbero
essere prese di mira dai ladri. L’allarme
viene fornito da potenti sirene anch’esse protette contro ogni tentativo di
manomissione. In caso di black-out, il
sistema non perde la sua funzionalità,
perchè le batterie interne assicurano il
funzionamento per 24 ore.
Tutti i componenti in vista dell’impianto sono apparecchi modulari Idea da
uno a tre moduli e possono quindi essere installati in normali scatole da incasso. Ogni punto luce viene quindi completato con placca classica o placca
rondò nei materiali e colori desiderati:
in tal modo l’impianto è coordinato sul
piano estetico con tutte le altre terminazioni d’impianto.
16867
Sensore IR
Doppino twistato e inguainato
conforme alla norma CEI 46-5
oppure doppino twistato e
inguainato VIMAR 01690
16882 (o 16883)
Alimentatore di sistema
24 V d.c.
On
24 V~
16887
Trasformatore
16887
24 V
1
3
2
12 V
12 V
PRI 230 V 50 Hz
SEC 12 - 12 - 24 V
18 - 18 - 24 VA
230 V
10
1
!
2
Mem
12
F
ta 25 ¡C
IP40
OI
24h
5
Test
3
4
16857
Inseritore
16852
Centrale
16867
Sensore IR
SISTEMA ANTINTRUSIONE
Microfono
16898
Linea microcontatti
230 V~
16885
Sirena esterna
16892
Telecomando
16877
Combinatore telefonico
27
normativa
64/52: quando gli installatori
devono tornare a scuola
Capitolo per capitolo, ecco tutte le norme da tenere presente
per installare impianti elettrici negli istituti didattici.
Con particolare riguardo alle numerose verifiche da compiere
periodicamente. E agli importantissimi circuiti di sicurezza.
L
a Guida CEI 64-52 per l'esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici, è destinata, oltre
che ai progettisti e agli installatori elettrici,
anche ai committenti, ai progettisti edili ed ai direttori dei lavori. Si applica agli edifici e locali adibiti a
scuole, di qualsiasi tipo, ordine e grado, a gestione
sia pubblica sia privata. La sua applicazione, quindi,
si estende dagli asili nido alle scuole dell'obbligo,
dagli istituti superiori a quelli universitari, ivi compresi i laboratori con funzioni didattiche ed i relativi spazi annessi. Per gli edifici scolastici a carattere
particolare (ad esempio scuole per disabili) la guida
può essere un utile riferimento.
Va ricordato che le scuole di ogni ordine, grado e
tipo, collegi, accademie e simili, con oltre 100 per28
sone presenti, rientrano nell'elenco delle attività
soggette al controllo dei Vigili del Fuoco secondo il
Decreto Ministeriale del 16 febbraio 1982.
•
Progettazione
Gli impianti elettrici devono essere progettati da
professionisti iscritti negli albi professionali di competenza specifica. La documentazione di progetto
deve essere conforme alla Guida CEI 0-2. Nelle fasi
di incarico per la progettazione o esecuzione degli
impianti elettrici devono essere fornite dal committente le informazioni relative alla suddivisione della
struttura scolastica, come aule, locali ad uso ufficio,
palestre, biblioteche, laboratori didattici, depositi ed
archivio, bar, bagni e docce, impianti sportivi, audi-
‘
tori, aule magne,
sale per rappresentazioni,
eventuali
ambulatori medici.
Analogamente devono essere indicate le
uscite di sicurezza e
le vie di esodo, per la
corretta installazione degli apparecchi dell'illuminazione di sicurezza.
Sulla base delle informazioni ricevute nelle fasi contrattuali, deve essere eseguita una valutazione delle
seguenti caratteristiche dell'impianto:
Il controllo degli apparecchi
per l’illuminazione di sicurezza
va effettuato ogni mese,
a cura di tecnici qualificati
• l'uso previsto, la struttura generale e le alimentazioni dello stesso;
Una volta al mese:
• controllo di funzionamento degli apparecchi
per l'illuminazione di
sicurezza, utilizzando
sistemi di autodiagnosi
o manuali.
’
Una volta ogni sei mesi:
• prova di funzionalità degli interruttori differenziali con tasto di prova;
• controllo di efficienza delle sorgenti di energia di
sicurezza, fatti salvi tempi inferiori indicati dal
costruttore per la loro manutenzione;
Una volta all'anno:
• esame a vista generale
quali esso può essere sotcon particolare attentoposto;
zione alle condizioni
• la compatibilità dei suoi
dello stato di consercomponenti elettrici;
vazione e di integrità
• le condizioni per la sua
degli isolamenti, delle
manutenzione.
giunzioni, dei componenti e degli apparecchi
Queste
caratteristiche
utilizzatori e dell'efficadevono essere prese in
cia degli apparecchi di
considerazione ai fini
illuminazione di sicurezdella sicurezza, della scelta
za;
e dell'installazione dei
• esame a vista, ove poscomponenti elettrici.
sibile, delle connessioni
e dei nodi principali
Verifiche
facenti
parte
delUn capitolo importante
l'impianto di terra, comdella guida è dedicato alle
presi i conduttori di protezione ed equipotenziali
verifiche, iniziali e periodiche. Per quanto riguarda
principali;
le verifiche iniziali la guida raccomanda di esaminare a vista e provare l'impianto elettrico, durante la
• verifica dello stato originario dei quadri;
realizzazione e prima della messa in servizio, per
• prova di continuità con campionamento non infeverificare, per quanto
riore al 20% del conpraticamente possibile,
1. DOTAZIONE IMPIANTISTICA
duttore di protezione.
che le prescrizioni della
di un laboratorio di elettrotecnica
Una volta ogni tre anni:
guida stessa siano state
(dalla Guida CEI 64-52)
• prova strumentale di
rispettate.
funzionalità degli interruttori differenziali;
A tale scopo devono essePulsante di chiamata
• misura dei livelli di
collaboratore scolastico
re effettuate tutte le veriilluminamento;
fiche prescritte dalle
• misura della resistenrelative norme ed in parza di terra per i sistemi
ticolare
quelle
del
TT, anche con il metoCapitolo 61 della Norma
do
indicato
in
CEI 64-8.
Appendice
C
al
Banco prove
Le verifiche periodiche
Capitolo 61 della
equipaggiato
con trasformatore
devono essere effettuate
Norma CEI 64-8;
di isolamento
e pulsante di sgancio
a cura di un tecnico qua• misura della resistendi emergenza
lificato, con cadenza non
za di terra per i sistemi
superiore a tre anni.
TN (se necessario la
La guida prevede, con la
misura delle tensioni di
periodicità stabilita, le
contatto ed eventualseguenti verifiche.
mente di passo).
29
• le influenze esterne alle
•
EDP
TV
Nel caso di ampliamenti o di modifiche di impianti
esistenti, si deve verificare che tali ampliamenti o
modifiche siano stati eseguiti in accordo con quanto riportato dalla guida e che non compromettano
la sicurezza delle parti non modificate dell'impianto
esistente.
Ogni modifica o integrazione dell'impianto esistente
deve essere annotata e inserita nei relativi schemi
elettrici, che dovranno essere disponibili presso la
struttura scolastica. È infine raccomanda la preparazione di una documentazione delle verifiche svolte.
•
Alimentazione
Essenziale per progettare in modo economico ed
affidabile l'impianto, senza superare i limiti ammessi
di temperatura e di caduta di tensione, la "determinazione della potenza di alimentazione" è l'argomento del capitolo 3.
Come noto, nella valutazione della potenza di alimentazione dell'impianto o di una sua parte, si può
tenere conto della non contemporaneità dei carichi.
Per la determinazione della potenza effettiva, la
guida indica due procedure.
La prima determina il carico convenzionale mediante il prodotto della potenza nominale per i fattori di
utilizzazione e di contemporaneità. Se non si conoscono le caratteristiche dei carichi, ma solo la destinazione d'uso dei locali, le superfici coperte e scoperte e i volumi, si può fare riferimento, secondo la
Guida 64-52, ai seguenti valori di potenza nominale
specifica per unità di volume:
quindi desumere la potenza effettiva.
A proposito dell'alimentazione ordinaria, la guida
avverte che l'impianto deve essere in genere suddivi• illuminazione, prese: da 3 a 6 VA/m3;
so in diversi circuiti, secondo le esigenze di servizio.
• laboratori e reparti: da 3 a 10 VA/m3;
Così si evitano pericoli e si ridu• ascensori: da 0,2 a 0,4 VA/m3;
2. ALTEZZE CONSIGLIATE
cono gli inconvenienti in
• servizi: da 3 a 6 VA/m3;
per i vari componenti dell’impianto
caso di guasto. Inoltre, si
•altri utilizzatori:
da 1 a 5 VA/m3.
Si tratta di valori che non
tengono conto della presenza di un eventuale impianto
di condizionamento.
Una volta calcolata la somma
delle potenze nominali, si
moltiplica per un coefficiente di contemporaneità che,
sempre secondo la guida, si
può assumere pari a 0,6 - 0,7.
Il procedimento evidentemente è meno empirico, se
si conoscono le caratteristiche dei carichi, della loro
ubicazione e dei cicli di funzionamento.
In tal caso si possono tracciare i diagrammi di carico e
30
(dalla Guida CEI 64-52)
Zona
consigliata
140
40
60
a) Altezza campanelli e pulsanti
Zona
consigliata
110 115
45 60
110 120
Limiti
estremi
Limiti
estremi
b) Altezza prese energia, tv e tel.
130
Zona
consigliata
Limiti
estremi
c) Altezza citofono
Zona
consigliata
140
40
60
Limiti
estremi
d) Altezza interruttori, quadri elettrici
facilitano le ispezioni, le
prove e la manutenzione in
condizioni di sicurezza.
In base al DM del 26 agosto
1992 "Norme di prevenzione
incendi per l'edilizia scolastica", se la fornitura avviene in
media tensione, i locali cabina elettrica che fanno parte
della struttura scolastica
devono essere costruiti
mediante strutture di caratteristiche almeno REI 120 e
devono avere accesso da spazio a cielo libero o da disimpegno aerato dall'esterno.
La caratteristica di resistenza
al fuoco non è richiesta se la
cabina è collocata in apposito edificio separato da quello
scolastico.
Per la scelta e l'installazione del dispositivo generale, in funzione delle esigenze di servizio e delle
relative prescrizioni normative sulle cabine
MT/BT, si rimanda alla Guida CEI 11-35 "Guida
all'esecuzione delle cabine elettriche d'utente".
e riserva
•La Sicurezza
guida si occupa anche dell'alimentazione dei
servizi di sicurezza e dei servizi di riserva.
Secondo il già citato DM 26/08/92, le strutture
scolastiche devono essere dotate di un'alimentazione di sicurezza da apposita sorgente, distinta da
quella ordinaria.
Non è ammesso, dice la guida, derivare dalla sorgente di sicurezza utilizzazioni diverse dall'illuminazione di sicurezza e dall'impianto di
diffusione sonora e/o
impianto di allarme.
L'illuminazione di sicurezza, compresa quella
indicante i passaggi, le
uscite ed i percorsi delle vie di esodo deve garantire un livello di illuminamento non inferiore a 5 lx
su un piano orizzontale ad un metro di altezza dal
piano di calpestio.
In una nota, la guida ricorda che l'installazione di
gruppi elettrogeni è regolamentata dalla circolare
‘
del Ministero dell'Interno n.31 del 31 agosto 1978
"Norme di sicurezza per l'installazione di motori a
combustione interna, accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice".
Le prescrizioni per l'installazione di accumulatori
stazionari sono indicate nella Norma CEI 21-6/3.
Le prescrizioni per i sistemi statici di continuità e
la scelta dei tipi (A oppure B) degli interruttori differenziali per la relativa protezione contro i contatti indiretti sono riportate nella Norma CEI 22-13
"Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS utilizzati in aree accessibili all'operatore".
Per l'alimentazione dei servizi di riserva è compito
del committente dei lavori e del conduttore della
struttura scolastica
indicare al progettista dell'impianto
elettrico gli utilizzatori preferenziali.
Dalla sorgente di sicurezza
non è ammesso derivare utilizzazioni
diverse dall’impianto di diffusione
sonora, o da quello di allarme
’
Essendo l'alimentazione di riserva
un sistema elettrico inteso a garantire l'alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell'impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone, ai circuiti di riserva non si applicano prescrizioni particolari; sono sufficienti quelle generali
della Norma CEI 64-8.
31
• Illuminazione artificiale e impianti tecnologici
Il capitolo 4, che tratta l'illuminazione artificiale, fornisce solo alcune semplici indicazioni, ma va completato con l'Allegato A, in cui sono riportati i criteri base per una idonea illuminazione degli edifici
scolastici e per una corretta scelta degli apparecchi
di illuminazione secondo la Norma UNI 10380 e sua
variante e il D.M. del 18/12/1975. Vengono evidenziate le caratteristiche fondamentali degli apparecchi di illuminazione per i principali ambienti scolastici e, in generale, le funzioni che un apparecchio di
illuminazione deve svolgere. Allo scopo di garantire
che le condizioni di illuminamento siano assicurate
in qualsiasi condizione di cielo e in ogni punto dei
piani di utilizzazione considerati, dovrà essere realizzato uno stretto rapporto mediante integrazione dell'illuminazione naturale con quella artificiale.
La guida consiglia di utilizzare nella maggior misura
possibile, durante le ore diurne, la luce naturale ciò,
oltre che ai fini del benessere psicofisico degli alunni, anche per ottenere un consistente risparmio
energetico.
Nella scelta delle sorgenti luminose per i locali scolastici, nella guida si fa riferimento ancora alle
Norme UNI, che prescrivono tonalità di luce biancocalda, inferiore a 3300 °K, oppure bianco-neutra, da
3300 a 5300 °K, e resa di colore con indice generale
compreso tra 80 e 90.
Essendo abbastanza esteso il campo delle temperature di colore, uno dei criteri di scelta può essere
quello di adattare la tonalità di luce all'illuminamento richiesto seguendo l'andamento della luce diurna
dall'alba a mezzogiorno (zona di gradimento). Si
ricorda che un impianto di illuminazione artificiale
deve tener conto, oltre alle esigenze di risparmio
energetico, del livello minimo di illuminamento e
dell'uniformità di illuminazione, della ripartizione
della luminanza e della
limitazione dell'abbagliamento, della direzionalità
e tonalità della luce e della
resa dei colori.
Il capitolo 5 si occupa
degli "impianti tecnologici", ossia degli impianti di
condizionamento e di ventilazione, degli impianti
centralizzati per la produzione di aria compressa e
degli impianti termici. Un
‘
paragrafo è dedicato all'impianto di allarme, ossia
"un sistema di allarme in grado di avvertire le persone presenti in caso di pericolo".
Un ultimo paragrafo riguarda gli ascensori e servoscala, che devono avere i requisiti della Legge n.13
del 9 gennaio 1989, del DM 14/06/1989 e del DPR
24/07/96 n.503, tutte disposizioni sull'eliminazione
delle barriere architettoniche.
•
Scelta e installazione dei componenti
Molto importante è il capitolo 6 "Scelta e installazione dei componenti", dove si fa riferimento al D.M. 14
giugno 1989 n.236 "Prescrizioni tecniche necessarie
a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità
degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica
sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e
dell'eliminazione delle barriere architettoniche dei
componenti".
Secondo tale decreto, i componenti elettrici di
comando, segnalazione e comunicazione, necessari
alle persone per la libera fruizione degli ambienti e
delle attività in essi svolte, devono essere facilmente
individuabili anche in condizioni di scarsa visibilità,
posti ad altezze comprese tra i 40 e i 140 cm e protetti
dal danneggiamento per l'urto.
In figura 2 (ripresa dalla figura 3 a pag. 18 della
Guida CEI 64-52) sono indicate le altezze consigliate
dal decreto per i vari componenti d'impianto.
Nelle strutture scolastiche, i servizi igienici accessibili
a persone con ridotta o impedita capacità motoria o
sensoriale, devono essere provvisti di un campanello
di allarme posto in prossimità della tazza e dell'eventuale vasca o doccia (art. 23 comma 2 del D.P.R
24.07.96 n.503).
La guida riporta esempi di dotazione impiantistica
per un'aula scolastica e per un bagno per portatori di
handicap.
Il capitolo 6 comprende
anche tre paragrafi:
"Quadri elettrici", considerati componenti dell'impianto e come tali devono
essere rispondenti alle relative norme di prodotto,
"Condutture" e "Comando
di emergenza".
Ci soffermiamo solo sul
paragrafo "Condutture"
che tra l'altro indica i tipi
di cavi idonei per impianti
La luce naturale va utilizzata il più possibile,
sia per favorire il benessere psicofisico degli scolari,
sia per conseguire il massimo risparmio energetico.
32
’
tipo a vista o sotto traccia.
A questo scopo la guida CEI
64-52 riporta un diagramma
che guida alla scelta del tipo di
cavo in conduttura nei luoghi a
maggior rischio in caso di
incendio.
Per impianti sotto traccia si
possono utilizzare cavi senza
particolari requisiti.
Per impianti a vista in tubo o
canale metallico o isolante,
con grado di protezione almeno IP4X, devono essere utilizzati cavi non propaganti la
fiamma CEI 20-35.
Per gli stessi tipi di impianti,
ma con grado inferiore a
IP4X, i cavi devono essere non
propaganti l'incendio CEI 2022.
In accordo con la tabella 52A
della Norma CEI 64-8, per i circuiti di energia la guida consiglia i seguenti tipi di cavo:
• posa all'interno e all'esterno
non interrata: H07V-K, N07VK, N07G9-K, FROR 450/750V;
• posa all'interno e all'esterno anche interrata:
FG7OR 0,6 / 1kV, FG7R 0,6 / 1kV, N1VV-K.
dei laboratori elettrici e delle
sale prove elettriche sono
esclusi dal campo di applicazione della norma stessa. La
guida raccomanda, per questo tipo di impianti, di utilizzare una protezione differenziale con Idn a 30mA.
È opportuno che le postazioni o i banchi destinati ad attività didattiche siano alimentati da proprio trasformatore
di isolamento con collegamento equipotenziale tra le
masse e senza collegamenti a
terra.
In alternativa a quanto sopra,
ai fini della protezione contro i contatti diretti ed indiretti, quando possibile, si
consiglia di utilizzare circuiti
SELV o PELV.
Nei laboratori ove si eseguono prove su macchine elettriche, componenti o materiali
a tensione superiore a 1000V
in corrente alternata si devono predisporre opportuni
ripari, segregazioni e distanziamenti in modo da evitare contatti accidentali e
scariche elettriche indesiderate.
In figura 2 riportiamo un esempio, tratto dalla
Guida CEI 64-52, di dotazione impiantistica di un
laboratorio di elettrotecnica e tecnologia della
progettazione elettrica.
Dispositivi per il comando di emergenza degli
impianti elettrici dei laboratori didattici per prove
Negli impianti dei laboratori di istituti professionali
e ricerche elettriche sono previsti dale tecnici per l'alimentazione di
3. ILLUMINAMENTO DI ESERCIZIO
l'art. 464.1 della Norma CEI 64-8 .
utilizzatori di grossa potenza e
secondo la Norma UNI
per una flessibilità di utilizzo e
Un'ultima considerazione sugli
10380(dalla Guida CEI 64-52)
facilità di manutenzione si posimpianti sportivi, i quali, anche se
Tipo di interno, compito, attività
lx
sono impiegare i condotti sbarhanno una capienza non superiore a
Aula educazione artistica in scuole d'arte
750
re costruiti in accordo con la
Aule per disegno tecnico
100 spettatori o non prevedono spetAula educazione artistica
Norma CEI 17-13/2.
tatori, devono essere dotati di un
Aule in scuole serali per adulti
Aula educazione tecnica e laboratori
impianto di illuminazione di sicurezAule lavori artigianali
Quattro tipologie
500
za che assicuri un livello di illuminaAuke di preparazione ed officine
d’impianto
zione non inferiore a 5 lx ad 1 m di
Biblioteca - area di lettura
Laboratorio di informatica
Seguono quattro capitoli che si
altezza dal piano di calpestio lungo le
Cucina
occupano di altrettante tipolovie di uscita.
Aule in scuole medie e superiori
Aula musica
gie di impianto tipiche di una
L'indicazione della capienza della
Laboratori linguistici
300
struttura scolastica:
Sale professori
zona spettatori deve risultare da
Palazzetti, palestre, piscine
apposita dichiarazione rilasciata sotto
laboratori;
•
Ingressi
la responsabilità del titolare del comAule
comuni
e
aula
magna
biblioteche
e
archivi;
•
200
Biblioteca - scaffali
plesso o impianto sportivo.
aula
magna;
•
Mensa
impianti
sportivi.
•
Scale
150
Aree circolazione e corridoi
ING. CARLO VITTI
In base all'art. 11.3 della Norma
100
Magazzini materiale didattico
DIRETTORE PANORAMA ELETTRICO
CEI 64-8, gli impianti elettrici
33
Per la esecuzione dei circuiti di segnalazione e
comando, oltre a quelli sopra indicati, si possono utilizzare i seguenti tipi di cavo: H05V-K, H05RN-F,
FROR 300/500V, H03VV-F, H03RN-F.
•
impianti di prestigio
Venezia:
Ghetto vecchio e nuovo
Beati i giovani nell’antico quartiere ebraico della città lagunare:
sarà destinato a loro un appartamento carico di storia
e di pregio, sapientemente ristrutturato con l’apporto di Vimar
I
l Ghetto di Venezia, il primo quartiere
ebraico storicamente accertato, è quello che ha dato il nome a tutti i ghetti
della terra. È un labirinto di calli, corti
e campielli angusti, in una città piena di
spifferi e di misteri come Venezia, che
ha fatto da sfondo alla vita di un’attivissima comunità.
Nel cuore di questo labirinto, emblematicamente
situata sul limite
tra Vecchio e
Nuovo
Ghetto,
sorge la seicentesca casa per i rabbini, i maestri della
legge: abitazione,
ma anche scuola
per la lettura e lo
34
studio. È toccato a un giovane architetto, Paola Scarpa, di curare il restauro
conservativo dei locali situati al piano
nobile, una struttura sobria, ma ricca
del fascino di tempi lontani e di una
consuetudine di vita dimenticata.
Sobrietà settecentesca
Il grande salone
centrale con le sue
raffinate e leggere
decorazioni a stucco che corrono
sotto il soffitto, è
stato riportato alla
sobria linearità e
alla bellezza del
Settecento.
Le
porte incorniciate
da pietra d’Istria
STILE ANTICO:
tinte morbide
gialle e verdine,
pavimenti rosso
veneziano.
Proprio come
nel Settecento
impreziosiscono le pareti, ritinteggiate
secondo lo stile antico con toni morbidi, gialli e verdini, e gli stucchi di epoca napoleonica.
L’ambiente prende luce dalla
parete di fondo, che si apre
con tre archi a tutto sesto sul
balcone con balaustra in pietra intagliata, che si affaccia
sulla sottostante calle, sul
canale e sul ponte che lo
attraversa per portare al
Ghetto Nuovo, espansione
del primitivo nucleo assegnato alla comunità ebraica.
Intatto il pavimento originale in terrazzo della più nobile tonalità di rosso
veneziano, ma miracolosamente salve
anche le porte in noce, una delle quali
con preziosi inserti in mogano, che dal
salone consentono di accedere alle
varie stanze.
Le soluzioni Idea e 8000
In un ambiente così prestigioso si trovano assolutamente a proprio agio
anche i prodotti della serie Idea: apparecchi bianchi e placche in metallo
pressofuso color verde salvia per le terminazioni d’impianto elettrico, con
interruttori, relè a pulsante, prese varie
(di corrente, TV, telefoniche) sapientemente disposte. E il fatto di trovarsi in
‘
Si valorizza il passato ma si guarda al futuro: tutti i punti
luce sono predisposti per poter accogliere
nuove implementazioni d’impianto
’
un edificio storico non ha impedito di
guardare avanti: i punti luce e le relative canalizzazioni sono predisposti per
future implementazioni d’impianto:
prima che sia di nuovo necessario rompere i muri, passerà molta acqua sotto i
ponti dell’antico sestiere...
L’appartamento, destinato a diventare
un bellissimo centro sociale per i giovani del quartiere, è dotato di moderni
locali di servizio (bagno, cucina, ripostiglio); opportunamente separati dalla
parte più scenografica dell’edificio. E
qui esprimono tutta la loro funzionalità
i più semplici ed essenziali apparecchi
della serie 8000.
35
impianti di prestigio
Milano:
Torri formato duemila
Come l’anno di ultimazione, ma soprattutto come il numero di
persone che qui possono comodamente abitare: ecco il nuovo
volto dell’edilizia residenziale. Con un incarico-record per Vimar.
“
Dal monolocale all’attico: un appartamento per
ogni esigenza” è il motivo conduttore che ha ispirato
i progettisti del grande complesso residenziale Le
Torri Lombarde, costruito a San Donato Milanese, a
sette chilometri dal centro del capoluogo lombardo,
che si raggiunge comodamente con la linea Tre della
metropolitana.
In un’area immersa nel verde, l’insediamento si caratterizza per la ricerca di una “qualità urbana totale”
nella progettazione degli spazi e dei servizi, concepiti
ponendo l’uomo al centro delle scelte adottate. Così,
la presenza di superfici curve e movimentate, contro
la monotonia dei comuni edifici ortogonali, non è
solo un abbellimento esteriore: anche dalla planimetria estremamente diversificata delle singole unità tra-
36
ARCHITETTURA
MOVIMENTATA:
nelle Torri
Lombarde
ci sono
100 diverse
soluzioni
abitative.
‘
spare l’intenzione primaria di queste “Torri”: offrire la maggior varietà d’articolazione possibile e un
massimo di originalità nell’utilizzo
degli spazi.
Complessivamente il quartiere comprende 650 appartamenti, progettati per offrire una tranquilla privacy
abitativa alle oltre 2.000 persone l’equivalente di un paese - che
andranno a popolarlo.
L’abbondante ricorso a superfici
vetrate in tutti gli edifici conferisce
luminosità agli ambienti, mentre la
presenza di ampi spazi esterni (balconi, logge e terrazze) favorisce la
vita all’aria aperta e il contatto con
la natura. Altra caratteristica saliente è il ventaglio di oltre
100 tipologie di abitazione, che consente una scelta adatta ad ogni specifica
esigenza. Né si tratta di
una cattedrale nel deserto: il territorio è già da tempo caratterizzato da strutture specifiche per
i servizi e per il tempo libero: dai
centri commerciali alle strutture
sanitarie e sociali, senza trascurare
le scuole (fino al livello superiore),
gli impianti sportivi e gli spazi
ricreativi, con particolare riguardo
al verde.
Il concetto ispiratore è la qualità
urbana totale: comodità, verde,
soluzioni originali. E sicurezza Vimar
’
Diecimila punti luce
PIENO DI IDEA:
i prodotti Vimar
sono usati per tutte
le parti comuni e
per 400 abitazioni.
L’impiego della serie Idea in tutti
gli spazi condominiali comuni e in
400 appartamenti rappresenta una
unica commessa di oltre 10.000
punti luce, che ulteriormente qualifica la presenza Vimar a Milano.
Accanto alle funzioni base, tra le
quali le prese sono tutte dei tipi
multistandard Bpresa e Sicurezza
Universale, sono state previste tutte
le soluzioni per garantire il massimo della sicurezza: dall’impianto
antintrusione, comprensivo di combinatore telefonico, ai rivelatori
fughe gas.
Gli impianti sono stati realizzati dal
Gruppo 3S s.r.l. di Milano (1° lotto)
e da Euro Elettrica Impianti s.r.l. di
Pieve Emanuele - MI (2° lotto).
37
prese TV-RD-SAT
Tutti all’opera, c’è una nuova Tivù
Le evoluzioni tecnologiche della televisione sono anche una grande
occasione di lavoro. Ecco tutto quel che bisogna sapere per stare
al passo coi tempi. Anche ciò che non dice la normativa EN 50083.
38
Un mercato in ascesa
Addio prese terrestri
La TV satellitare sta crescendo vertiginosamente anche nelle case italiane, finora
piuttosto restie ad adottarla. I dati disponibili indicano che nel ‘98 gli utenti erano
760.000 e che hanno varcato la soglia del
milione nel ‘99. Le previsioni parlano di
4.700.000 nel 2003: ciò significa che solo
tra qualche anno un impianto di ricezione
TV su quattro sarà del tipo satellitare.
Sono quindi ottime le prospettive di lavoro per gli installatori specializzati; ma è
un’occasione anche per chi installa
impianti elettrici nel residenziale e nel terziario e ha l’opportunità di ritagliarsi la
sua fetta di lavoro in questo ambito.
Le prese Tv terrestri, dopo aver fatto per
decenni la storia delle ricezioni TV in
Italia, sono uscite di scena. Queste prese,
che operano nella gamma di frequenze
40-862 MHz, cioè quelle dei ponti radio
attraverso i quali sono trasmessi i canali TV
terrestri, dalla fine del 1999 non vengono
più prodotte e sono state sostituite, nelle
serie civili Vimar, dai nuovi modelli al
passo con l’evoluzione tecnologica.
I dati statistici e le previsioni di mercato
sono eloquenti: la Tv terrestre sta per essere integrata da un’ondata di nuove tecnologie (satellite, fibre ottiche), che richiedono componenti di elevate prestazioni.
Criteri costruttivi e materiali più sofisticati comportano,
per le nuove prese TV, costi medi sensibilmente più elevati
di quelli dei tipi tradizionali.
Prescrittore e installatore avvertono
tutta l’opportunità - dovuta a esigenze
tecniche - di proporre prodotti adatti,
spiegando alla committenza i vantaggi
alla base di questa scelta tecnica. Ma va
detto chiaramente che l’aumento del
valore dei punti luce con presa TV consente all’installatore di inserirsi nel mercato legato alla diffusione degli impianti satellitari, effettuando interventi in
linea con le prescrizioni normative e
tutte le opportune predisposizioni in
vista degli utilizzi futuri.
Nuovo scenario
La Tv digitale offre già emittenti che,
oltre ad immagini e suono, offrono via
satellite anche veri e propri servizi; la “pay per view”, che
permette di scegliere (e farsi addebitare) singoli programmi (film, eventi sportivi, concerti); o i singoli canali tematici dedicati esclusivamente a determinati argomenti. Infine,
i programmi ed i servizi via cavo in arrivo trasformeranno il
televisore in uno strumento interattivo, in grado di controllare il conto in banca o fare acquisti.
Il nuovo scenario porta con sé l’esigenza di distribuire
segnali audio e video, analogici e digitali, da satellite e via
cavo nella banda di frequenze 5-2400 MHz. Tutti i componenti devono presentare caratteristiche omogenee, perché
uno solo di prestazioni inferiori porta il livello complessivo
dell’impianto a scadere.
L’introduzione di questi sistemi ha innalzato il livello di
qualità richiesto per gli impianti di distribuzione dei segnali televisivi e sonori ed ha comportato la definizione di
nuove norme, in cui sono fissati standard, caratteristiche e
requisiti per la realizzazione degli impianti e per le apparecchiature da utilizzare. La serie di norme EN 50083
(Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi e
sonori) approvate in sede europea e recepite dal CEI
(Comitato Elettrotecnico Italiano) come
norme nazionali, hanno abrogato la norma
CEI 12-15 del 1977.
In base alle prescrizioni in esse contenute, le prese d’utente Vimar assicurano:
1) elevata efficacia di schermatura, che
impedisce a qualsiasi campo elettromagnetico presente nell’ambiente di disturbare il segnale (per es. la classe A, secondo la norma EN 50083-2/A1: 1997-3, prevede i seguenti valori di efficacia di schermatura: fino a 300 MHz: 85 dB; fino a 470
MHz: 80 dB; fino a 1000 MHz: 75 dB; fino
a 2400 MHz: 55 dB).
l valore del grado di schermatura è determinante, considerando la natura dei
segnali disponibili e le elevate frequenze
di trasmissione.
‘
Satelliti, fibre ottiche,
servizi interattivi:
nel nuovo scenario
occorrono impianti di
qualità superiore, con
caratteristiche
del tutto omogenee
’
39
2) Adeguato adattamento di impedenza al fine di
evitare riflessioni di segnale indesiderate.
3) Disaccoppiamento tra le varie uscite.
4) Disaccoppiamento tra più prese collegate in
“cascata” per attenuare eventuali segnali di disturbo
provenienti dai vari ricevitori collegati.
Per quanto riguarda infine i requisiti di compatibilità elettromagnetica, rispondono alle prescrizioni
della norma EN 50083 parte 2, norma armonizzata
ai fini della direttiva EMC, e sono, pertanto, marcate CE.
Prese TV-RD-SAT ad una uscita
Sono derivate, con possibilità di passaggio di corrente continua e segnali di controllo (24 V 500 mA
max), o passanti: queste ultime diventano terminali
se “chiuse” con appropriata resistenza e consentono
il passaggio di corrente continua e segnali di controllo attraverso la linea, ma non attraverso la porta
d’utente. Fra le principali caratteristiche ricordiamo
la banda di frequenza 5-2400 MHz, il canale di ritorno nella banda 5-40 MHz e, a livello di connettività,
l’uscita a connettore maschio IEC 169-2.
Prese TV-RD-SAT a due uscite
Sono realizzate nella stessa gamma ed hanno lo stesso campo d’applicazione di quelle ad una uscita.
Sono caratterizzate da due uscite a connettore IEC
169-2, uno maschio e uno femmina. Consentono il
collegamento contemporaneo di due apparecchi (es.
TV e ricevitore SAT o TV e radio).
Prese
TV-RD-SAT a due uscite
PreseTV RD SAT a 2 uscite: come connettersi
Programmi - Applicazioni
IEC 169-2
maschio
La norma non prescrive l’impiego di connettori
delle stesse caratteristiche delle prese d’utente.
Il legislatore europeo fissa principi e, a differenza
dei criteri del sistema legislativo italiano, secondo i
quali tutto deve essere dettagliatamente descritto e
previsto, non parla degli altri componenti dell’impianto come i connettori mobili: infatti è evidente
che l’impiego di connettori di basse prestazioni,
quelli che si usavano per la vecchia TV terrestre,
riduce corrispondentemente le prestazioni di tutto
l’impianto e quindi il loro impiego si configura
come violazione dell’obiettivo della norma: la realizzazione di impianti di prestazioni elevate.
Per questo in Italia, dove le prese fisse sono a
norma, mancando ogni esplicito riferimento ai
connettori mobili, sono tuttora sul mercato, accanto a nuovi tipi in classe A o B, quelli di vecchio tipo.
Oltre la metà degli installatori continua ad usarli
non rendendo un buon servizio alla committenza,
che a fronte di un impianto fisso più costoso di
quelli tradizionali, con l’impiego di questi particolari, che consentono di risparmiare il costo d’un
caffè con brioche, ottiene prestazioni d’altri tempi.
Ci si può solo augurare che, anche in assenza d’un
obbligo normativo, gli installatori si orientino sui
prodotti dalle prestazioni più avanzate, che permettano di realizzare impianti con componenti in
grado di offrire prestazioni in linea con l’evoluzione in atto nel mondo delle telecomunicazioni.
Connettori TV-RD-SAT
Uscita cavo assiale
• TV terrestre
• Radio terrestre
Hi-Fi
IEC 169-2
femmina
Connettori mobili: attenzione
a evitare quelli vecchi
MHz
stereo
Sintonizzatore
radio
01644 IEC 169-2 maschio
01645 IEC 169-2 femmina
Programmi - Applicazioni
IEC 169-2
maschio
IEC 169-2
femmina
• TV terrestre
• TV via cavo (CATV)
• Comunicazione interattiva
alberghiera
GHz
STB
Uscita cavo 90°
STB
(Set Top Box)
Programmi - Applicazioni
• TV terrestre
• TV e radio da satellite
IEC 169-2 maschio
TV input
GHz
SAT SATELLITE RECEIVER
IEC 169-2 femmina
SAT input
Collegamento con cavo coassiale
40
SAT
Collegamento con cavo SCART
01634 IEC 169-2 maschio
01635 IEC 169-2 femmina
Ormai si balla più
in spagnolo che in
inglese: non a
caso la canzone
italiana che ha
spopolato in estate è “Vamos a bailar”. Anche l’Argentina si affaccia nella geografia del
nuovo pop latino: con La Mosca Tsé Tsé, un gruppo
di dieci indomabili gauchos di Ramallo, cittadina a
200 chilometri da Buenos Aires. Che tuttavia non
suonano musiche tradizionali della pampa, ma si
divertono a mescolare stili sudamericani e ritmi africani, senza disdegnare escursioni nel jazz e nel reggae. Un frappé di sonorità solari da sorbirsi d’un
fiato: e si possono assaggiare anche su Internet, con
un sito pieno di spezzoni video e musicali.
www.lamosca.co.ar
Gomma da navigare
Dragon Nardò WR (ove WR sta per
“World Record”) o Supercorsa SC3?
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Moto, il sito che offre alla vendita, in
esclusiva, questi e altri modelli ultracompetitivi per moto sportive. Oltre a
fornire una quantità di spunti e informazioni per chi ama il motociclismo: da
un test per capire a quale “razza” di
motociclisti si appartiene a un elenco
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glossario di termini tecnici.
www.pirellimoto.it
strano ma web
Balla con
La Mosca
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P
Finestre da viaggio
Per esploratori che non si accontentano
delle regioni virtuali di Internet, ma vogliono girare il mondo sul serio, ecco un sito
pieno di risorse: da tutte le informazioni pratiche sui Paesi che si vogliono visitare ai
forum dove scambiarsi le impressioni su
quella pensioncina di Katmandu o le foto
dall’ultima spedizione in Patagonia. Più una
serie di webcam aperte sul mondo e una lista
di Internet café sparsi nei cinque continenti.
Indiana Jones sarebbe contento.
www.nopassport.com
Un nuovo modo di
tenersi in contatto
per chi ama la
notte: la community
(si
dice
così)
Goingtonight.it
funziona come il
classico passaparola, solo che la piazzetta e il bar sono
sostituiti dal sito
Internet e dalla possibilità di scambiarsi
Sms, i messaggini
scritti che viaggiano
sul cellulare, tra
utenti registrati, per
tenersi aggornati su
feste, nuovi locali, occasioni d’incontro.
L’integrazione delle nuove tecnologie, in questo caso, è al servizio del divertimento.
www.goingtonight.it
41
sistema Netsafe
Vuoi crescere? Te la diamo noi
la formazione!
Non è una minaccia, ma una solenne promessa: Vimar si
sta facendo in quattro per offrire a tutti gli installatori
assistenza e corsi in vista della diffusione sempre maggiore
dei nuovissimi sistemi di cablaggio strutturato.
C
hi è disposto a garantire per 15 anni le
prestazioni di una rete informatica?
Solo Vimar, con il sistema di cablaggio
strutturato Netsafe. Un sistema che mantiene inalterate le prestazioni nel tempo e
può quindi godere di eccezionali forme di
garanzia: altre aziende non sono in grado
di fare altrettanto perchè sarebbe estremamente oneroso garantire prodotti meno
affidabili ed esporsi al rischio di continui
interventi di sostituzione prima della scadenza della garanzia.
Centralità dell’installatore
Ma il prodotto non è tutto: l’eccellenza di
un impianto, e particolarmente di una
rete, è suborbinata in misura non secondaria all’eccellenza del lavoro di cablaggio: c’è infatti tutta una serie di regole, dal
modo di maneggiare e intestare il cavo al
modo di disporlo, che vanno a braccetto
con un insieme di cautele e piccoli espedienti che, se conosciuti e applicati diligentemente, assicurano prestazioni ottimali. Mentre un impianto di distribuzione
elettrica ben progettato e che impieghi i
materiali giusti una volta collaudato funziona sempre adeguatamente, una rete
dati può funzionare più o meno bene a
seconda di come sia stata installata. Se il
committente richiede una rete in
Categoria 5e, bisogna certamente usare
componenti tutti della stessa classe, ma far
anche sì che i dati viaggino alla velocità
prevista: se così non fosse sarebbe come
truccare un motore per ridurre le prestazioni della moto!
Se questi aspetti sono scontati per chi
installa abitualmente reti in aziende, cioè
nell’ambito in cui i sistemi informatici
sono una realtà diffusa, lo è in minor misura per l’installatore elettrico che opera
prevalentemente nel residenziale e in
strutture minori del terziario.
42
Netsafe: dal cablaggio improvvisato al cablaggio strutturato.
Reti e installatore elettrico
La rivoluzione che sta davanti ai nostri occhi è quella che sta portando le reti, e quindi i sistemi di
cablaggio strutturato, in nuovi settori: il piccolo ufficio, l’azienda artigiana, lo studio professionale, il
residenziale stesso. In questi settori non sempre è
garantito l’intervento dello specialista in reti o del
fornitore dell’hardware: la facilità d’installazione e
gli acquisti nei centri specializzati o nel canale dell’e-commerce ne riducono l’interesse a farlo.
L’installatore elettrico dovrà essere sempre più in
grado di risolvere le problematiche impiantistiche
globali del committente; ciò coincide con il suo interesse professionale (ed economico) di porsi come
referente unico, anche quando ci sia un progettista,
e in grado di dare un servizio completo, realizzando
economie di scala nel proprio lavoro e aumentando
il valore dell’impianto che realizza.
Know-how e tecnologie
dei materiali
In questo scenario Vimar ha deciso di muoversi secondo lo stile che le è proprio, stringendo un accordo con
il Gruppo Nordx-CDT, il secondo produttore nord-
americano nel settore, che si avvale di strutture di
ricerca e tecnologie di primaria grandezza e le mette
al servizio del proprio partner realizzando su specifiche Vimar l’intera linea di prodotti per il cabling in
rame ed in fibra ottica.
L’assoluta uniformità produttiva dei materiali che
concorrono a formare il sistema Netsafe è una caratteristica fondamentale per realizzare sistemi di elevate prestazioni e Vimar è uno dei rari attori sul mercato italiano della distribuzione elettrica ad offrire
componenti omogenei e progettati per lavorare
insieme, assicurando prestazioni che rappresentano
il massimo stato dell’arte nel settore.
Vantaggi per distributori
ed installatori
Questa scelta di Vimar ha risvolti interessanti per il
sistema distributivo, che può intensificare il rapporto con un unico fornitore (il quale, fra l’altro, offre
una gamma ottimizzata su un limitato numero di
articoli), ma anche per chi realizza l’impianto che ha
un partner unico per tutti i materiali; se il fornitore
del cavo è diverso da quello degli altri componenti,
come è possibile identificare con precisione le
responsabilità in caso di disservizi?
43
Netsafe è un sistema perfettamente integrato
anche esteticamente. Coordinabile con
l’impianto elettrico tradizionale sia della serie
Idea che della nuovissima serie Plana.
Garanzie e formazione
Se la formazione specifica e le conoscenze dell’installatore sono determinanti per la qualità dell’impianto,
è perfettamente logico che Vimar si adoperi per fornire conoscenze e formazione agli installatori e che
riconosca al loro lavoro una garanzia proporzionata al
livello qualitativo raggiunto.
Vimar quindi eroga corsi e “premia” i partecipanti
non solo migliorando le loro conoscenze professionali, ma offrendo loro un titolo che si traduce in una
estensione della garanzia sui materiali o sulle prestazioni degli impianti che realizzano.
Un titolo ed una garanzia che possono essere esibiti alla
committenza e fatti valere, nei confronti del lavoro
altrui, in termini estremamente competitivi. Perché
oltre a fornire un prodotto di elevato livello qualitativo,
l’installatore certificato Vimar offre una garanzia, coperta dalla casa di Marostica, che si rivela un’arma vincente
su un mercato in cui circolano, sotto la stessa etichetta,
prodotti apparentemente simili, ma in realtà assemblati
ai quattro angoli della terra con standard spesso imprecisati, e installati talora da personale non qualificato.
Corsi utili e accessibili
Se l’obiettivo di Vimar è quello di mettere in piedi
una rete di installatori certificati per il sistema
Netsafe, ciò deve essere letto come una necessità di
qualificazione dettata dalle caratteristiche degli
impianti che essi saranno chiamati a realizzare e non
come la creazione di una élite a numero chiuso.
Perchè nulla è più semplice e meno dispendioso che
partecipare a questi corsi. I quali, compatibilmente
con le possibilità tecniche-organizzative (non ultima
quella di avere un numero limitato di partecipanti
per ciascun corso e docenti sempre di ottimo livello),
saranno aperti a tutti coloro che saranno interessati a
parteciparvi e, per quanto possibile, saranno anche
decentrati sul territorio, riducendo all’essenziale i
tempi di trasferimento.
44
‘
Basta investire una sola giornata di lavoro per apprendere
le nozioni base sull’installazione dei sistemi Netsafe;
Vimar si è sforzata al massimo per rendere accessibili a tutti
queste occasioni di formazione. Con un obiettivo: creare una
nuova generazione di installatori per il cablaggio strutturato
’
Netsafe Certificate
Netsafe Advanced Certificate
Nei prossimi mesi si svolgerà una prima tornata
di corsi di primo livello. L’obiettivo è fornire le
nozioni di base per la realizzazione di impianti
con cablaggio strutturato Netsafe: i partecipanti
riceveranno il Netsafe Certificate, l’attestato e la
tessera con foto e potranno estendere a 10 anni
la garanzia sui materiali Netsafe impiegati.
Questa prima qualificazione si può ottenere con
un corso di sole 8 ore e l’investimento, in tempo,
di una sola giornata.
Il programma prevede una prima parte, dedicata
ad informazioni e nozioni di carattere generale
(Tipi e strutture delle reti di comunicazione - I
sistemi di connessione, con uno sguardo all’evoluzione avvenuta negli ultimi anni, fino al cablaggio strutturato e alle esigenze che questo sistema
è in grado di soddisfare - Le connessioni con cavi
in rame ed i parametri da verificare - Le connessioni con fibra ottica) e una parte più specifica e
legata al prodotto (La progettazione e le regole
d’installazione - I componenti del sistema Netsafe
e le loro caratteristiche - La verifica del sistema).
Conclude il corso un’esercitazione pratica.
Per tutti coloro che abbiano già conseguito il
Netsafe Certificate e desiderino approfondire
conoscenze e tecniche, Vimar proporrà la partecipazione a corsi di secondo livello, della durata
di due giorni, che si svolgeranno presso il Centro
di Formazione Vimar di Marostica a partire dai
primi mesi del 2001.
I partecipanti riceveranno il Netsafe Advanced
Certificate e la relativa tessera con foto e potranno estendere a 15 anni la garanzia sulle prestazioni dell’intero impianto, purchè realizzato
esclusivamente con prodotti del sistema Netsafe.
Altri servizi
Vimar realizzerà nei prossimi mesi un potenziamento del Servizio Assistenza Clienti, finalizzato
a fornire maggior supporto anche per quanto
concerne Netsafe.
Inoltre il sistema di cablaggio strutturato Netsafe
sarà implementato nei software di disegno e preventivazione EasyDraw ed EasyCap: ciò consentirà
la progettazione con l’insieme dei prodotti Vimar,
fornendo uno strumento unico e completo.
Come iscriversi
Per informazioni sulle date,
le località e il programma dei corsi
di primo livello, contattare:
• il Servizio Assistenza Tecnica
Numero Verde
800-862307
• il sito Vimar alla pagina “News”
45
nuovi software
Progetti facili, istruzioni per l’Easy
Davvero positivo il primo bilancio sulla diffusione e il successo delle
nuove versioni dei software dedicati da Vimar all’approntamento
di capitolati e disegni. Ed ecco anche le risposte ai pochissimi dubbi.
S
ono oltre 15 mila gli utenti registrati dei
nuovi software per Windows di Vimar
EasyDraw, per il disegno architettonico e
impiantistico, ed EasyCap, per compilare i
preventivi e tutti i documenti richiesti dalla
46/90 (dichiarazione di conformità).
Ciò significa che oltre il 20%, dei progettisti
(studi tecnici o installatori progettisti) usa
questi strumenti; in termini quantitativi il
35% dei progetti sono oggi supportati da questi semplici e potenti strumenti informatici.
Nel giro di pochi anni un numero significativo di progettisti in Italia (sia pure in misura
ancora nettamente inferiore rispetto a Stati
Uniti o Germania), si è equipaggiato di Pc
allo scopo di approntare progetti, capitolati
ed offerte con maggior rapidità e minor fatica, presentando alla committenza una documentazione impeccabile anche sul piano grafico. Questo processo, che rappresenta un distacco dalle tradizionali metodologie di lavoro, è ben lungi dall’essere concluso: ogni giorno si vanno ad aggiungere nuovi utenti.
46
Vimar che ha da sempre creduto in questi
mezzi, investendo in essi per renderli sempre
più rispondenti alle aspettative e sempre più
facili e flessibili nella gestione, raccoglie i
risultati di questo suo impegno. Perché la strada maestra, per la casa di Marostica, è un rapporto sempre più saldo e stabile con il mondo
della progettazione: strumenti pratici come
questi software, e documentazioni tecniche
sempre più complete, questa rivista e tante
altre attività nell’area dei servizi che concorrono a delineare questo nuovo rapporto ed a
cementarlo nel tempo.
Sempre sul versante del servizio, perché esso
sia ancora più vicino alle esigenze ed aspettative delle persone e delle aziende che hanno
scelto di collaborare con Vimar, iniziamo qui
ad offrire un ulteriore supporto ai vecchi e
nuovi utenti dei software Vimar, pubblicando
le risposte ai quesiti più frequenti che ci vengono posti e segnalando alcuni aspetti particolari dei nostri software che possono risultare d’utilità generale.
1
Come posso aggiornare il listino prezzi in EasyCap?
In EasyCap è contenuto il listino Vimar in vigore
nel momento del rilascio del programma. Questo
listino è stato modificato il 1 Luglio scorso e quindi si pone l’esigenza di aggiornarlo.
Il nuovo listino n. 78 è stato prontamente inserito nel sito Internet di Vimar, dal quale può essere
scaricato in pochi minuti: basta collegarsi all’indirizzo www.vimar.it/ita/sof/h_softwar.htm dell’area “Aggiornamenti software” e scaricare l’apposito file autoinstallante che provvederà auto-
maticamente ad aggiornare il listino generale e
ad inserire codici e descrizioni dei nuovi prodotti immessi sul mercato da Vimar. Il programma
consente l’importazione dei listini di altre aziende, purchè in formato METEL, e dei relativi
aggiornamenti. Lo scopo è quello di offrire al
preventivista la possibilità di attingere ai listini di
tutte le aziende delle quali ha previsto l’impiego
di prodotti, gestendo in tal modo tutto l’insieme
del parco fornitori con estrema semplicità.
2
Come si deve fare per acquisire le
planimetrie con lo scanner?
La scansione del disegno viene effettuata con il programma fornito con lo
scanner e viene salvata in formato
TIF, BMP oppure JPG.
I file in questi formati (chiamati in
EasyDraw “Immagini raster”) possono
essere importati in EasyDraw mediante il comando “Immagine” presente
nel menù “Disegno”. Una volta effettuata l’importazione il comando
“Calibra
immagine”,
presente
anch’esso nel menù “Disegno”, consente il proporzionamento dell’immagine per portarla alla scala reale
del disegno.
3
Come variare lo spessore dei muri e le
impostazioni degli elementi architettonici?
Nella progettazione di un edificio lo
spessore dei muri, una volta definito
in base alle regole ed ai calcoli delle
portate, non può essere variato.
Quindi EasyDraw non offre la possibilità di modificare queste caratteristiche su un disegno già realizzato.
In fase di disegno, invece, ciò è facile: dopo aver selezionato il comando
muro, cliccare sulla scritta “proprietà” presente sulla riga di comando
oppure digitare la lettera “P” e battere “invio”. Nella finestra di dialogo
che appare, bisogna modificare i
parametri di disegno del muro. Una
volta impostati i valori desiderati cliccare su “OK” e disegnare il muro.
Lo stesso può essere fatto per elementi architettonici come porte,
finestre e pilastri.
47
4
Come si cambiano i colori di traccia e riempimento?
Nel disegno di pareti è utile poter diversificare
cromaticamente il colore delle linee e del riempimento e assegnare un colore ad elementi
architettonici come porte, finestre, pilastri.
In EasyDraw per realizzare ciò bisogna utilizzare il comando “Colori” presente nel menù
“Archi”, che apre una finestra di dialogo all’interno della quale possono essere definiti i colori e retini desiderati.
6
Dopo aver installato il software, appena sia avvia
EasyDraw, appare questo messaggio di errore:
Questo messaggio segnala che manca un file di
sistema e in genere si verifica solamente su computer con installato Windows 95.
Il file mancante è disponibile nel sito Vimar: scaricare ed eseguire il file: Mfc.exe - ”File
MFC42.DLL mancante all’avvio di EasyDraw 2”
dall’area “Aggiornamenti Software” all’indirizzo
www.vimar.it/ita/sof/h_softwar htm.
Una volta eseguito il file Mfc.exe riavviare il
sistema ed eseguire nuovamente EasyDraw.
7
Dopo aver installato il software, quando si inserisce
il CD dei programmi nel lettore,
questo non si avvia più automaticamente.
Ciò evita, infatti, l’inutile avvio della procedura di “autorun” assicurando la miglior fruibilità dei software, senza compromettere la possibilità di accedere alla manualistica dei programmi, che può essere richiamata anche dal
menù “Aiuto” di EasyDraw e
dal menù “?” di EasyCap.
Qualora si rendesse necessario reinstallare il software è
sufficiente eseguire direttamente il file “Setup.exe”
presente nel CD-Rom selezionando dal menù “Avvio”
(o”Start”) di Windows il
comando “Esegui” e digitando nella casella “Apri” il
comando “D:\Setup.exe” e
cliccando sul pulsante “OK”.
48
5
Posso importare disegni e preventivi realizzati
con le versioni precedenti dei programmi?
È stato seguito un criterio logico e di razionalità: EasyDraw 2.0 è perfettamente compatibile con la versione precedente, perché
naturale che, nel tempo, un impianto venga
implementato e modificato secondo le
necessità via via emergenti. La pratica, sempre più frequente, di predisporre l’impianto con scatole di derivazione, tubi e scatole
da incasso in funzione di sviluppi futuri fa
emergere un nuovo tipo di rapporto tra
impiantista e committente, dove il primo
diventa anche manutentore, un manutentore che deve essere in grado di gestire e
documentare con rapidità e sicurezza gli
interventi fatti: l’impianto, infatti, non è
un’entità statica, ma un servizio in continua
evoluzione.
Diverso è invece il discorso della gestione
amministrativa del lavoro. C’è una linea di
demarcazione tra lavori (capitolati, offerte,
documentazioni) già ultimati e comunque
definiti e nuovi lavori ai quali si applicano
condizioni e prezzi aggiornati.
Qui si è scelto di non rendere tra loro compatibili la vecchia e la nuova versione di
EasyCap. Per i vecchi lavori, potrà rimanere
installata sul disco fisso la precedente versione del programma, per tutto il tempo
necessario e per poterli gestire e visualizzare.
I nuovi lavori, invece, potranno avvalersi di
EasyCap 2.0 e dei notevoli miglioramenti
che esso offre. I nuovi applicativi, infatti,
non sono degli aggiornamenti delle precedenti versioni e, quindi, quando vengono
installati creano una nuova cartella rispetto
alle versioni precedenti: vecchio e nuovo
possono convivere perfettamente sullo stesso computer, con la possibilità di utilizzarli
indifferentemente secondo necessità.
8
Dopo aver installato il software, appena si avvia
EasyDraw, appare il seguente messaggio di errore:
Questo inconveniente è dovuto ad una installazione non
corretta dei driver per l’accesso ai dati nel computer dell’utente.
Anche in questo caso è disponibile nel sito Vimar l’aggiornamento che risolve l’inconveniente: scaricare ed eseguire il file: SetupSR1.exe - ”EasyDraw 2 - Service release
1” dall’area “Aggiornamenti Software” all’indirizzo
www.vimar.it/ita/sof/h_softwar htm.
Una volta eseguito il file SetupSR1.exe riavviare il sistema ed
eseguire nuovamente EasyDraw.
La stessa procedura si deve seguire quando EasyDraw si avvia
regolarmente permettendo di disegnare la planimetria, ma
appena si tenta di accedere alle librerie dei simboli elettrici
oppure dei cavi appaiono a video dei messaggi d’errore.
‘
9
Qual è il formato più adatto per
importare in EasyDraw disegni
realizzati con AutoCad?
Il formato con cui EasyDraw lavora meglio è DXF. Si consiglia
quindi di salvare in questo formato i file da importare e di
richiedere ai progettisti edili di
fornire le planimetrie salvate in
DXF. Disegni complessi, realizzati in altri formati, come DWG,
possono presentare difficoltà di
caricamento. In tal caso vanno
convertiti in DXF direttamente
con AutoCad o con altri programmi che consentano la conversione; una utility di conversione è disponibile anche nell’area
“Aggiornamenti software” del
sito Vimar.
Con questi strumenti informatici il 20% dei progettisti
ha già reso più
semplice
il proprio lavoro.
Con EasyDraw non appena si richiama il comando di stampa
E ogni giorno
appaiono a video alcuni messaggi di errore. Ignorando tali errori
appare comunque la finestra di impostazione della stampa
la proposta
e il file può essere regolarmente stampato.
di Vimar trova
nuove adesioni.
Verificare nel Pannello di controllo di Windows le impostazioni
’
o
raw ed impiantistic
co
EasyD
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ch
gno ar
e di dise
Softwar
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Easpr
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e di
Softwar
e 2.0 Releas
10
della stampante ed eventualmente procedere con l’aggiornamento dei driver della stampante stessa.
Qualora l’inconveniente permanesse, contattare il Servizio
Assistenza Clienti al numero verde Vimar, specificando il
modello esatto della stampante e il contenuto dei messaggi
d’errore visualizzati dal programma.
2000
Aprile
So
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2.0
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-A
pril
n
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000
Per ricevere i software
Coloro che non avessero usufruito del
servizio di prenotazione a mezzo cartolina
allegata al numero di Aprile di Vimar Point
possono richiedere i software EasyDraw e
EasyCap alle agenzie di zona.
Nel sito www.vimar.it è disponibile on line
il modulo di richiesta da compilare con i
dati richiesti e inoltrare via Internet a Vimar.
49
flash
IDEA torna
in campagna
Fiere d’autunno
Nei prossimi mesi ci trovate alle
seguenti rassegne:
ELETTRO TOSCANA
10A edizione della Mostra di apparecchiature e materiale elettrotecnico,
elettronico, illuminotecnico.
Firenze, 19-21 Ottobre.
SAT EXPO
7° Salone nazionale delle telecomunicazioni via satellite.
Vicenza, 27-30 Ottobre.
SICUREZZA
10A Mostra internazionale biennale
sulla sicurezza.
Milano, 22-25 Novembre.
SIAA
Salone internazionale dell’attrezzatura
alberghiera.
Rimini, Novembre.
Riprende, nei prossimi giorni, la campagna
pubblicitaria
Vimar su quotidiani
e periodici.
Al centro dell’attenzione c’è, come nella
scorsa primavera, Idea che viene riproposta con le sue funzioni speciali, che mettono in luce tutta la ricchezza tecnica di questa serie di prestigio, e con la gamma di forme,
materiali e colori delle placche.
PLANA si dà alla tecnica
Campagna d’autunno sulla stampa tecnica di settore per
Plana, la nuova serie civile di Vimar. L’attività di comunicazione è di supporto al trade per il lancio e l’introduzione del
prodotto. Il soggetto è unico. Plana viene presentata nella
versione base con
vicino l’inseparabile
bottiglia di latte, sintesi astratta, ma puntuale dei plus di prodotto. L’annuncio,
su doppia pagina a
colori, è coordinato
con l’immagine di
prodotto messa a
punto per il lancio.
Moossttrraa ddii ssiiccuurreezzzzaa
M
Si svolge a Milano, dal 22 al 26 Novembre,
Sicurezza 2000. Mostra internazionale biennale organizzata dall’Associazione Intel.
Gli organizzatori annunciano un netto incremento,
rispetto alla precedente edizione, dello spazio espositivo,
ma è in aumento anche il
numero e la qualità degli
espositori: il peso, sullo scenario dell’offerta espositiva
europea, è sempre più rilevante. E non può essere
diversamente in presenza
d’un mercato in crescita, stimolato da utilizzatori finali
sempre più sensibili alle problematiche della sicurezza
50
nelle sue varie forme ed aspetti. Notevole lo
sforzo degli organizzatori per avvicinare alle
aziende espositrici, ed al mondo produttivo del
comparto in genere, categorie e professioni potenzialmente ricettive ed in
grado d’essere moltiplicatrici di business, come gli
amministratori condominiali e aree d’attività commerciali ed artigiane particolarmente esposte.
A Sicurezza 2000 non ci
sarà quindi solo il tradizionale incontro degli operatori del settore, ma anche una
notevole apertura verso l’utilizzatore finale selezionato
però in base a precisi criteri
di potenziale interesse per i
prodotti e servizi presentati.
humour
ALESSANDRO GATTO - ITALIA - PREMIATO (28
X
30) -
STRIP
Organizzazione commerciale
Amministrazione
e Stabilimento
Viale Vicenza, 14
36063 Marostica VI
Tel. 0424.488.600
Fax 0424.488.188
Piemonte (escl. prov. Novara e Verbania) - Valle D’Aosta
Progress srl - Via Michelangelo Buonarroti, 15
10126 Torino - Tel. 0116.680.737
Fax 0116.680.689
Como, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Pavia,
Sondrio, Varese, Verbania
Ramel srl - Via Grandi, 26/28
20060 Pessano con Bornago (MI)
Tel. 0295.740.341 - Fax 0295.741.022
Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Piacenza
Sarco di Poncipè Mario & C. snc
Via Lunga, 51/B - 25126 Brescia
Tel. 0303.733.283 - Fax 0303.733.287
Belluno, Verona, Bolzano, Trento
Battaglin Renato - Via Panica, 146 - 36063 Marostica (VI)
Tel. 042.472.092 - Fax 042.472.092
Padova, Treviso, Venezia, Vicenza, Gorizia,
Pordenone, Trieste, Udine
Vimar Srl - Uff. Commerciale sede - Viale Vicenza, 14
36063 Marostica (VI) - Tel. 0424.488.600
Fax 0424.488.188
Uffici di Milano
Via Stradivari, 4
20121 Milano
Tel. 0229.524.769
0229.524.955
Fax 0229.518.972
Uffici di Bologna
Via Azzurra, 41
40138 Bologna
Tel. 0516.360.649
Fax 0514.292.698
Liguria
Chiesta Giacomo & C. sas - Via Villa Berrone, 7/2
16014 Campomorone (GE) - Tel. 010.783.732 Fax 010.780.318
Emilia Romagna (escl. prov. Piacenza)
e prov. Rovigo
Spina Giovanni - Via Azzurra, 41 - 40138 Bologna
Tel. 0516.360.709 - Fax 0516.360.966
Toscana
Sodini & C. srl - Via J. Da Diacceto, 44 - 50123 Firenze
Tel. 0552.645.395 - 0552.645.396 - 0552.645.397
Fax 055.290.465
Marche, Umbria
Ducci Dalmazio & C. sas - Via Mario Pagano, 43
61032 Fano (PS) - Tel. 0721.861.410 - Fax 0721.860.610
Abruzzo, Molise
P.I. Di Genova Duca - Via Vomano, 4 - 65016 Montesilvano
(PE) - Tel. 08.574.554 - Fax 0854.711.334
Lazio
Cancellieri & Avitabile snc - Via Ludovico di Breme, 21
00137 Roma - Tel. 0686.802.233 - 0686.802.235
Fax 06.824.236
Chiamare il numero verde per:
- spiegazioni sull’installazione e cablaggio dei prodotti VIMAR
- informazioni tecnico-commerciali e sulla rete di vendita
- segnalazioni di esigenze tecniche e d’installazione
- richieste documentazione
Uffici di Roma
Via Cassia, 1081
00189 Roma
Tel. 0630.260.322
Fax 0630.315.161
Campania e prov. di Potenza
P.I. Battiloro Alfredo - Centro Gecos Via Arcora, 60 - 5° piano
int. 75 - 80013 Casalnuovo (NA) - Tel. 0815.228.373
Fax 0815.222.957
Puglia, Basilicata (escl. prov. Potenza)
Barnabei Rappresentanze di Faccitondo Domenico e Introna
Vito & C. sas - Via Salvatore Matarrese, 11/5 - 70126 Bari
Tel. 0805.041.938 - 0805.041.989 - Fax 0805.041.992
Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani
Punzo Rappresentanze srl - Via Val Platani, 2 - 90144 Palermo
Tel. 091.522.131 - 091.517.286 - Fax 091.512.974
Calabria
Antonio Pezzano rappr. sas - Via F.lli Cervi, 27
87100 Cosenza - Tel. 0984.408.265 - Fax 0984.393.118
Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa
Caruso Enrico - Via Mollica, 61 - 95020 Cannizzaro (CT)
Tel. 095.271.795 - Fax 095.274.042
Sardegna
High Energy snc di Marco Col e Roberto Lattuca
Via dell’Artigianato, 11 - 09122 Cagliari
Tel. 0702.110.054 - Fax 0702.110.070
Servizio numero verde
800-862307
indirizzo internet: www.vimar.it
Il servizio è attivo nei giorni lavorativi (sabato escluso) con il seguente orario: 8.00-12.00 / 13.30-17.30 (16.30 il venerdì)
51
ue!
Un diffusore
sonoro
in ogni stanza?
Golosi!
Diffusione stereofonica. Dalla fonte che volete, sempre in stereofonia, la musica viaggia per casa. Al volume che scegliete, stanza per stanza, come
desiderate. E se qualcuno decide di inviare un messaggio, pigia un bottone, attiva
l ’ i n t e r f o n o e d i c e l a s u a . A t u t t i i g o l o s i , d i m u s i c a e s a p e r v i v e r e , Vi m a r d e d i c a l a
diffusione sonora della serie Idea. In quarantadue colori,
quattro materiali, due design, coordinati con altre duecento
f u n z i o n i . P e r c h é n e l l a c a s a c i r c o l i s e m p r e e n e r g i a p o s i t i v a . E n e r g i a p o s i t i v a.
www.vimar.it