caldo fatto in casa grande tette
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caldo fatto in casa grande tette
In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio postale di Padova c.m.p., detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - con I.R. C O S A S I M U O V E I N C A M P O E L E T T R I C O DIIM D MEEN NSSIIO ON NEE PLLAAN P NAA Semplice e piena di pregi, come un bicchiere di latte: arriva la nuova serie civile studiata su misura per voi SPPEECCIIAALLEE SSIICCU S URREEZZZZAA Gli impianti giusti contro ladri e fughe di gas P RR EE SS EE TT V P V Come sfruttare un mercato in grande crescita C AA BB LL AA G C GG G II O O SS TT RR U U TT TT U U RR AA TT O O Col sistema Netsafe corsi e assistenza per lavorare meglio : , EE IIN N PPIIÙ Ù: SSO OFFTTW WAARREE, LLU UCCCCIIO OLLEE EE N NO OV VIITTÀÀ SSU U IIN NTTEERRN NEETT Anno I n. 5 - Settembre 2000 - Sped. a.p. 45% - art 2 comma 20/B legge 662/96 - D.C.I. Padova - Editrice EPE Edizioni Pubblicità Editoriale - Via La Spezia, 33 - 20142 Milano ue! E s s e n z i a l e . Semplice nelle forme: essenziali, dolci ed accoglienti. Semplice nel progetto: modulare, versatile e orientato al futuro. Semplice nell’installazione: razionale, immediata ed intuitiva. Plana nasce per andare là dove il mercato si sta orientando: la semplicità. Un progetto che offrirà ciò che il consumatore sempre più chiede: la completezza delle funzioni e la flessibilità delle possibilità installative. Un progetto che si orienterà al residenziale e al terziario, sia per installazioni in interni che in esterni. Questo è Plana. Semplice nelle forme e completa nel progetto. Semplice e completa. Energia positiva. 42 28 4 34 18 in questo numero ✳ Speciale PLANA 4 La novità Semplice nelle forme, completa nel progetto. Vimar presenta la sua nuova serie civile. 6 Il progetto Per il terziario e per il mercato globale. Per il giorno e per la notte. Per una nuova ricerca della semplicità. 12 Il prodotto Nato dall’esperienza di chi lo installerà. E cresciuto grazie a originali soluzioni innovative. 17 Offerta di lancio Chi tocca vince. In uno Special box la nuova serie dà il meglio di sé. E una bella sorpresa. Fenomeni della luce 18 Lampadine viventi Cacciano, comunicano, si corteggiano. Grazie ai punti luce che la Natura ha ideato per loro. Impianti di sicurezza 24 Per non giocare a gas e ladri La serie Idea aiuta a sconfiggere i nemici numero uno e due della tranquillità domestica. Normativa 28 Quando gli installatori devono tornare a scuola Capitolo per capitolo, tutte le norme per installare impianti nelle scuole. E per verificarli. Impianti di prestigio 34 Venezia: Ghetto vecchio e nuovo Beati i giovani in un appartamento carico di storia, ristrutturato con un tocco Vimar. 36 Milano: Torri formato duemila Il nuovo volto dell’edilizia residenziale guarda al futuro. Anche in fatto di sicurezza. Prese TV-RD-SAT 38 Tutti all’opera, c’è una nuova Tivù Evoluzioni tecnologiche e nuove normative cambiano la TV. E i vostri programmi. Strano ma web 41 Curiosità da Internet La Mosca Tsé Tsé, un viaggio in Patagonia, due ruote e quattro chiacchiere. Sistema Netsafe 42 Vuoi crescere? Te la diamo noi la formazione! I programmi Vimar per far nascere una futura generazione di installatori. Già da oggi. Nuovi software 46 Progetti facili, istruzioni per l’Easy Tutte le soluzioni ai pochissimi dubbi. Vimar Point risponde ai quesiti più frequenti. 50 Flash 51 Humour VIMAR POINT TRIMESTRALE D’INFORMAZIONE TECNICA E ATTUALITA’ DIRETTORE RESPONSABILE VINCENZO CASOLARO EDITRICE EPE - EDIZIONI PUBBLICITA’ EDITORIALE SRL - VIA LA SPEZIA, 33 - 20142 MILANO DISTRIBUZIONE 110.000 COPIE SPEDIZIONE A.P. 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - D.C.I . PADOVA REGISTRO STAMPA PERIODICA - TRIBUNALE DI MILANO N. 103/2000 DECRETO DEL 7/2/2000 STAMPA MEDIAGRAF SPA - VIALE DELLA NAVIGAZIONE INTERNA, 89 - 35027 NOVENTA PADOVANA (PD) DIRETTORE EDITORIALE LORENZO MARINI COORDINAMENTO PIER ANDREA CANEI - UGO TESTONI ART DIRECTOR ENZA FOSSATI GRAFICA NURIA DURANDEZ FOTO ALBERTO CAROLO - SILVIO GIOIA - MARKA - LAURA RONCHI - FRANCA SPERANZA HANNO COLLABORATO STEFANO BERETTA - ANGELO MINUZZO - FRANCESCO SALERNO - CARLO VITTI 3 speciale PLANA Vimar è lieta di presentare la nuovissima serie civile. Che nasce per rispondere alle esigenze del residenziale e del terziario e alle opportunità di un mercato senza confini. E sotto una veste di totale, moderna semplicità cela un mondo di impeccabili soluzioni tecnologiche. ‘ Purezza di forme, dolcezza al tatto: i nuovi tasti bianchi Vimar diffondono armonia 4 ’ A N ulla è più facile che complicare le cose. E nulla è più difficile che semplificarle al massimo. Per questo Vimar è particolarmente fiera di presentare Plana, la nuova serie civile. Perché dietro un aspetto di assoluta, moderna essenzialità c’è un lavoro progettuale e produttivo quanto mai complesso. Perché sotto il vestito lineare dei nuovi tasti bianchi di Vimar c’è tutto: un grande potenziale innovativo, un’inaspettata ricchezza di funzioni, un’estrema semplicità d’installazione, la più totale sicurezza d’uso e una versatilità di applicazioni mai vista. Insomma: Plana è talmente semplice che illustrarne accuratamente tutte le caratteristiche non è facile. E se per spiegare a dovere le mille virtù che si celano in un bicchiere di latte o in un uovo occorrono voluminosi trattati, anche Plana richiede un po’ di tempo e un po’ d’attenzione per rivelare la ricchezza di pregi che sottende alla sua grande semplicità esteriore. Uno schieramento vincente per le nuove sfide del mercato Il mondo di Plana si muove su due direttrici: • il mercato globale, perchè Plana può essere installata in tutta semplicità secondo gli standard dell’installazione in Italia, ma va benissimo in oltre 100 Paesi. A conferma del fatto che Vimar, senza alcun bisogno di strombazzare un pensiero globale, risponde con i fatti progettando soluzioni su misura per tutto il mondo: e questo è tanto valore aggiunto. • il terziario, con un programma di prodotti dedicati e con un posizionamento in fascia media che la rende estremamente competitiva anche nel residenziale. Certo, per le sue caratteristiche, la serie Plana ha una elevata propensione a emergere dal gruppo; ma per le installazioni di massimo prestigio la serie Vimar di riferimento resta Idea, in virtù dei suoi raffinati tasti grigi, delle placche in metallo pressofuso o in legno massello, della ricca scelta tra 200 funzioni, dei sistemi più completi sul versante della sicurezza (antintrusione) e del comfort (diffusione sonora). Plana nasce quindi per rispondere alle attese di un segmento di mercato in grande crescita, non per sovrapporsi alle aree già servite, con grande successo, dalla serie Idea: perché i prodotti Vimar formano una grande squadra senza rivalità interne, ma pronta ad affrontare ogni nuova sfida con la formazione migliore. Anche le trasferte più impegnative: perché gli installatori stanno cogliendo le possibilità offerte dal mercato unico e hanno già cominciato a muoversi a livello europeo. C’è poi una certa committenza (catene, aziende, gruppi) che punta a scegliere lo stesso prodotto per tutte le proprie sedi, indipendentemente dallo Stato in cui si trovano, e non solo per uniformità, ma per realizzare vantaggiose economie di scala. Insomma: Plana nasce proprio per esaudire tutte le nuove richieste del mercato. Nelle prossime pagine vedremo con quali caratteristiche Vimar ha forgiato questa serie di prodotti semplicemente vincente. 5 il progetto PLANA ‘ I punti deboli non ma eliminati; la nasconde una tecn Il viaggio verso la semplicità inizia dalla vostra esperienza La semplicità di Plana parte dall’osservazione del lavoro dell’installatore (e da un attento monitoraggio delle sue esigenze e dei suoi consigli), transita per l’insieme dei parametri posti dalle norme e dalla regola dell’arte, dalle caratteristiche dei materiali, dall’ergonomia e dalle esigenze d’uso, e approda sul tavolo dei progettisti. Da qui in poi si tratta di ordinare le idee e di incanalare le buone intenzioni di un progetto sulla strada giusta, quella del know-how tecnologico di Vimar. Perché se il traguardo è la semplicità, non 6 sono ammesse scorciatoie: gli interruttori e le prese del passato erano semplicissimi, ma a spese della sicurezza e della razionalità. In Plana i problemi non sono stati aggirati, come spesso accade, ma risolti con soluzioni innovative: a beneficio di chi utilizza il prodotto e a maggior ragione di chi lo installa. Il punto luce di Plana ha la personalità dell’assoluta discrezione, con forme dolci, chiare, accoglienti e un effetto complessivo di pulizia e ordine delle linee. Un morbido profilo incornicia le funzioni e le raccorda alla placca, compensa visivamente le irregolarità del muro e gli spessori della tappezzeria, sono stati aggirati, semplicità esteriore ologia avanzatissima ’ copre le fughe, guida le dita nella ricerca degli azionamenti. Ma anche tutte le altri parti che concorrono a formare il punto luce hanno tra loro fughe minime, dando come mai prima la sensazione di trovarsi in presenza non di vari pezzi tra loro agganciati, ma di un pezzo unico, uscito così finito dalle linee di produzione. Un segno stilistico che è qualcosa di più di un effetto ricercato: è il riscontro degli avanzatissimi criteri di produrre di Vimar, sostenuti da attrezzature di grandissima precisione, che hanno consentito di ridurre drasticamente le tolleranze e di garantire standard dimensionali assolutamente uniformi. Grazie anche alla scelta di tecnopolimeri di nuova concezione, in grado di offrire assoluta indeformabilità. Quest’immagine discreta di Plana è rafforzata dalla ridotta sporgenza che il punto luce ha sulla parete, con superfici tutte planari, nonostante tasti e azionamenti non siano incassati all’interno della placca, ma si protendano verso l’utente offrendo ergonomia e immediatezza d’uso. • Gli apparecchi sono di colore bianco ghiaccio e hanno superfici lucide, facili da tenere pulite perché lo sporco e la polvere non fanno presa. • Le placche sono in tecnopolimero della stessa tonalità di bianco degli apparecchi o in colori tenui (avorio, beige, crema, bianco granito, finitu7 8 ‘ Di notte Plana cambia volto, pur mantenendo intatta la propria natura discreta: i tasti retroilluminati permettono di orientarsi anche dove regna l’oscurità più totale ’ re verniciate argento, nickel, champagne) e solo in minima parte decisi (nero, marrone micalizzato, oro lucido). Plana di giorno: bella e leggibile Anche se con questi ultimi colori non è preclusa la possibilità di realizzare punti luce molto evidenti nel contesto dell’arredo, la vocazione naturale di Plana è quella di mimetizzarsi sulla parete con discrezione. Questo riguarda anche tutti i simboli-funzione dei tasti, che sono stati rielaborati con incisioni laser grigie a tratto sottilissimo: graficamente raffinati e disposti secondo una griglia precisa, sono di facile leggibilità e immediata comprensione. Un indubbio passo avanti in confronto alle tradizionali simbologie serigrafate, esteticamente “pesanti” e poco usate dagli installatori, che prediligono i tasti neutri. Ma per evitare azionamenti indesiderati, frequenti dove ci sono più tasti nello stesso punto luce, occorrono riferimenti grafici precisi: per questo Vimar ha rivisto tutta la biblioteca di simboli funzionali e offre anche la possibilità di realizzarli su misura per il cliente, anche per quantitativi minimi, con la più avanzata tecnologia laser. L’intercambiabilità dei copritasti facilita la possibilità di intervenire anche a lavoro finito sostituendo il particolare in un attimo. Anche i display delle apparecchiature elettroniche sono stati considerati in funzione della massima riduzione dell’impatto visivo: essi sono retroilluminati, e quindi a lettura evidenziata, solo per il tempo che l’utilizzatore dedica alla programmazione; dopo pochi secondi la retroilluminazione si spegne e rimangono visibili su fondo verde i parametri impostati ed i dati operativi dell’apparecchio. Plana by night: del tutto brillante anche in ambienti oscuri Di notte o in ambienti scarsamente illuminati Plana si trasforma: svanita la visione del punto luce, qualsiasi tasto può essere retroilluminato da un gruppo luminoso per un sicuro e immediato azionamento. La luce emessa è tenue (per escludere ogni possibile disturbo, ad esempio nella zona notte) e caratterizzare anche in questo la discrezione della serie. Anche le simbologie speciali sono visibili al buio quando realizzate su tasti retroilluminati a disco. Naturalmente ci sono anche i tasti con spia di segnalazione, perfettamente visibile anche in piena luce, ma si tratta di una funzionalità completamente diversa dalla retroilluminazione del tasto, che rappresenta un’esclusiva di Plana. Sono adatti alla segnalazione dello stato di luci esterne o apparecchiature installate in altri ambienti, al fine di controllarne l’operatività. 9 E le sorprese di Plana non si fermano all’esterno Durante i test preliminari gli architetti hanno interpretato i supporti Plana come oggetti da esibire, quasi che il punto luce potesse risultare piacevolmente finito senza la placca prescritta. Elaborando, alla fine, supporti in materiale verde semitrasparente come quello ben visibile in questa pagina. Nessuno prima aveva curato altrettanto un particolare funzionale, non visibile ad installazione completata. Oltre al materiale, sono particolari anche le superfici esterne, satinate per offrire una presa sicura, che lasciano intravvedere il fitto reticolo delle nervature che garantiscono l’indeformabilità del pezzo e le sedi ed impronte sfondabili per le varie possibilità di fissaggio. Il piacevole disegno che ne risulta, l’ordine e la razionalità delle parti non in vista non sono un esercizio fine a se stesso, bensì la risposta a precise esigenze d’installazione. Qualsiasi installatore sperimenta continuamente la fatica di lavorare all’interno di una scatola buia: nella penombra anche i colori dei cavi non si distinguono molto! Con un supporto semitrasparente c’è molta più luce all’interno della scatola, tutto risulta più facilmente individuabile e, al momento di fissare il 10 supporto alla scatola si evita di pizzicare e danneggiare, schiacciandoli, i conduttori che accidentalmente sbordano dalla scatola e fanno spessore tra supporto ed intonaco. Se le conseguenze possono essere meno gravi per i cavi delle linee elettriche, così non è per i cavi twistati - sempre più usati negli ultimi anni e ancor più in futuro - che richiedono un accurato posizionamento all’interno delle scatole ed una serie di attenzioni per offrire reti e impianti dalle prestazioni desiderate. È infatti perfettamente inutile installare una presa RJ45 categoria 5 enhanced se le connessioni non sono perfette e perciò causano perdite di segnale o di prestazioni. Con questo stile semplice e leggero, quasi diafano, la serie Plana si appresta a insediarsi nei gusti e nelle scelte d’acquisto del consumatore in Italia e in Europa: i presupposti ci sono tutti e, sul piano estetico, le scelte di Vimar sembrano già trovare il consenso da parte di opinion maker come gli architetti ed i consulenti d’arredamento. E tutta la serie sembra naturalmente predestinata a insediarsi con successo nel terziario ed in ogni altra tipologia d’installazione, anche in vista dei futuri ampliamenti della gamma iniziale e delle nuove possibilità d’impiego che ne risulteranno. Perché con uno strumento così versatile come Plana, nulla è più facile che crescere e svilupparsi. 11 il prodotto PLANA: semplice e completa Felice sintesi del meglio in campo tecnico-installativo con molte ed originali soluzioni innovative. Plana nasce per andare là dove il mercato si sta orientando: la semplicità. P lana, la nuova serie civile di Vimar, racchiude in sè il patrimonio di esperienze che, in oltre mezzo secolo di attività, sono state maturate dall’azienda di Marostica nella progettazione e sul mercato, in un incessante impegno di realizzare prodotti che soddisfino le esigenze funzionali dell’utente e rispondano alle aspettative dell’installatore. Un progetto che nasce dall’esperienza. La vostra I dati di progetto, secondo questo approccio molto attento al mercato, sono scaturiti prevalentemente dagli installatori, dai clienti che usano i prodotti Vimar e dal cui lavoro emergono desideri, esigenze da soddisfare, aspetti che solo chi lavora sul campo è in grado di percepire e segnalare. Questa attenzione prioritaria alle ragioni degli installatori rappresenta anche l’attuazione della politica di marketing dell’azienda, che pone al centro la soddisfazione del cliente e si adopera per realizzarla al meglio. E’ quindi una legittima aspettativa che gli installatori, usando il prodotto, ne apprezzino tutti gli aspetti finalizzati al loro lavoro, così come del resto accade da sempre con i prodotti Vimar. Plak-clack: brevetto di semplicità La cosa più nuova in Plana si chiama Plak-clack. E’ il sistema d’aggancio, naturalmente brevettato, e assolutamente inedito: è caratterizzato da un sistema di incastri che tiene assieme tutti i componenti del punto luce rendendoli solidali tra loro. 12 Il nuovo sistema blocca tra loro apparecchi, supporto e placca, realizzando una struttura compatta e dall’eccezionale rigidità, facile da comporre e scomporre agendo con un semplice cacciavite. Contrariamente a quanto avviene di solito, più elevato è il numero di moduli della placca maggiore risulta la rigidità del complesso. Questa soluzione richiede l’inserimento frontale degli apparecchi sul supporto, in quanto una serie di sedi sul fronte dell’apparecchio una volta agganciato e sul supporto accolgono ad incastro un semplice dente ricavato sulla placca, che rappresenta l’elemento che integrandosi con tutti gli altri - fornisce rigidità e indeformabilità. Velocità di aggancio e sgancio Prima dell’inserimento della placca, l’agganciamento tra apparecchi e supporto è già perfetto, ma lo sganciamento rimane estremamente facile, per poter così lavorare con la massima agilità. Il sistema funziona egualmente bene sia che gli apparecchi vengano agganciati al supporto e quindi collegati ai cavi, sia che il supporto venga posizionato per primo, fissandolo con le viti o le griffe alla scatola da incasso, facendo fuoriuscire i cavi e collegandoli ai morsetti degli apparecchi prima di agganciarli al supporto. La dolcezza di sganciamento degli apparecchi e l’estrema facilità dell’operazione consentono di rimuoverli rapidamente, lasciando il supporto montato, quando vi sia la necessità d’ispezionare o di intervenire all’interno della scatola. La sonorità (clack) degli agganci fornisce un praticissimo riscontro uditivo del corretto assemblaggio tra apparecchio e supporto. La superficie perimetrale della finestratura interna dei supporti è lucida e priva di angolosità: sfilare e infilare i cavi è agevole anche perché questi scivolano via facilmente senza la minima possibilità di venir danneggiati o restare in qualche modo incastrati. ‘ Semplice nelle forme. Semplice nel progetto. Semplice da installare Razionalità di cablaggio La funzionalità dei morsetti è stata aumentata: una svasatura ricavata sull’ingresso, posto sul retro degli apparecchi, facilita l’introduzione dei conduttori; una nuova conformazione dei collarini protegge completamente le anime e si raccorda perfettamente alla guaina: nessuna parte in tensione rimane così scoperta. Anche la portata è stata migliorata: i morsetti di Plana accettano comodamente conduttori di sezione da 0,75 mm2 a 4 mm2, anche dissimili fra loro, rigidi o flessibili. Le viti sono sempre accessibili anche ad apparecchi affiancati e già agganciati al supporto. La particolare forma brevettata della parte principale del morsetto conferisce caratteristiche antiallentamento. Le viti, tutte con testa a croce e intaglio e piastrina di serraggio imperdibili, protette contro l’ossidazione e predisposte aperte, riducono al minimo i tempi d’installazione. ’ 13 Come un libro aperto Tutti i lati lunghi degli apparecchi contengono dati ed informazioni disposti con criteri di omogeneità di contenuti e realizzati con incisioni al laser di giusto spessore, indelebili, di facile lettura anche in locali poco illuminati: incisioni frontali con simbologie standard o a richiesta, posteriori in corrispondenza di ogni morsetto per descriverne la funzione, su un lato con dati commerciali, sul lato opposto con dati tecnici. Le superfici degli apparecchi, nella parte posteriore, sono di colore verde scuro e si presentano come un libro aperto che non solo contiene una serie completa di dati, ma li propone in modo chiaro, ordinato per argomento, in modo da consentire all’installatore di averli sempre davanti, mentre lavora, con una evidenza ed una chiarezza che rappresentano un effettivo aiuto. La noia delle operazioni ripetitive o la stanchezza portano a commettere errori banali, che possono essere evitati o ridotti da queste indicazioni chiare e precise: lo scopo, infatti, non è quello di insegnare all’installatore quel che già sa benissimo, ma di fornirgli elementi mnemonici per realizzare al meglio il lavoro, tenendo sempre sotto controllo quanto sta facendo. ‘ ’ Informazioni precise, chiare, visibili: un modello di razionalità Ridotta profondità Sempre nell’ottica di migliorare il lavoro dell’installatore, e ridurre ogni stress al sistema di cablaggio, la profondità degli apparecchi è particolarmente ridotta (36 mm dal filo muro), offrendo ampi spazi per l’alloggiamento, all’interno delle scatole, dei cavi di collegamento e di quelli passanti. Ciò vale anche per gli apparecchi elettronici, usualmente provvisti di un numero maggiore di morsetti e bisognosi quindi di un cablaggio più ingombrante di quello delle funzioni tradizionali. Tasti: silenziosi... La ricerca Vimar ha lavorato intensamente per migliorare la silenziosità del cinematismo dei tasti. L’esigenza di non produrre archi elettrici richiede infatti meccanismi ad azionamento robusto e sicuro, in grado di garantire notevoli pressioni di contatto, che risultano rumorosi; per ottenere la piacevolezza di un tocco silenzioso 14 si è reso necessario ristudiare a fondo l’operatività dei meccanismi di comando, adottando ammortizzatori e accorgimenti, come l’abbattimento di possibili rimbalzi, tali da ottenere il risultato senza intaccare le prestazioni. Plana è sicuramente la più silenziosa della sua categoria. ...intercambiabili... Gli apparecchi di comando vengono forniti con tasto di ingombro 1 modulo oppure senza tasto (solo meccanismo). I tasti sono intercambiabili e disponibili nelle misure di 1-2-3 moduli, tutte applicabili allo stesso meccanismo. Ciò consente di soddisfare qualsiasi esigenza funzionale (es. disabili) ed estetica (es. mercati in cui è diffuso l’uso di tasti larghi). ...illuminabili Tutti i tasti di Plana possono essere illuminati con due modalità: impiegando una unità di segnalazione precablata che realizza la funzione di individuazione al buio dell’apparecchio o una unità di segnalazione provvista di cavetti per il collegamento in schemi di circuito che realizzino la funzionalità di individuazione al buio o di indicazione del carico alimentato (es. luci esterne non visibili dal punto di comando). Mentre l’unità precablata è al neon ed emette luce rossa, le altre unità si avvalgono di varie tecnologie di funzionamento, che consentono l’emissione di luce bianca, rossa, verde o azzurra. Le diverse possibilità estetiche e di personalizzazione dei tasti offerte da Plana sono descritte nell’articolo a pag. 6 Esse consentono, su uno stesso apparecchio base, di adottare molteplici soluzioni retroilluminate o illuminate direttamente attraverso il diffusore posto sul tasto: il numero delle opzioni è elevatissimo e consente di trovare sempre la soluzione più adatta alle esigenze usando un numero minimo di componenti che - è il caso dell’unità precablata - non richiedono neppure cablaggio. ‘ Silenzioso, intercambiabile, illuminabile. Il tasto è sempre quello: semplicità e completezza ’ 15 Elettronica dolce Già ora, nel momento in cui la serie viene lanciata, Plana offre un buon numero di apparecchiature elettroniche e altre si aggiungeranno prossimamente. Indipendentemente dalle funzioni è nuovo il modo di progettare e concepire il prodotto elettronico. A partire dalla miniaturizzazione che porta molte funzioni su soli due moduli, installabili quindi anche in scatole da incasso rotonde e in scatole e batterie di scatole 2 moduli, che rappresentano lo standard di molti Paesi. Per continuare con la facilità d’impiego e programmazione: con soli 4 pulsanti ed un display interattivo, che contiene ‘ Navigazione autoguidata da menù interattivi, con istruzioni plurilingue visualizzate nel display Modularità universale Plana rappresenta l’approccio globale di Vimar al mercato. Ha tutte le soluzioni installative tipiche del mercato italiano, che consentono all’installatore di casa di lavorare secondo criteri usuali, ma può essere installata secondo i criteri e le prescrizioni di moltissimi mercati esteri. Il modulo di Plana misura infatti 22,5x45 mm e due apparecchi affiancati o un apparecchio 2 moduli occupano lo spazio di 45x45 mm, cioè un quadrato, che è il modulo base su molti mercati nord-europei. Ciò rende possibile, scegliendo a catalogo il supporto adatto, l’installazione in scatole rotonde e quadrate di svariati interassi di fissaggio. I relativi supporti posso16 le istruzioni plurilingui del prodotto, tutte le sofisticate funzioni del cronotermostato sono a portata di mano. Per finire con le soluzioni adottate per facilitare al massimo il lavoro dell’installatore: morsetti a carrello di notevole capacità, loro collocazione sempre nella stessa posizione sul retro dell’apparecchio con una sequenza omogenea e rigorosa nella loro identificazione, che vede quelli per l’alimentazione sempre nella stessa posizione, schemi di collegamento e codifica dei morsetti ben visibili in ogni fase di lavoro. Ciò consente di lavorare sul velluto e con una affidabilità del risultato molto alta, tutte cose che si traducono in risparmio di tempo e minor fatica. ’ no essere disposti - e fissati tra loro grazie alla loro conformazione - per realizzare combinazioni orizzontali e verticali; in taluni casi, per consentire le combinazioni mantenendo inalterata la posizione degli apparecchi, i supporti sono provvisti di sedi d’agganciamento degli apparecchi sui 4 lati della finestratura: è così possibile installarli sia in verticale che in orizzontale. Questa versatilità sui mercati è completata, sui cataloghi esteri, dall’offerta di una vasta gamma di prese, conformi ai principali standard in uso sui vari mercati. A questo si aggiungeranno le certificazioni estere, passaporto per attestare la cittadinanza universale di Plana. Con un box pieno di regali per gli installatori parte la campagna per far conoscere la nuova serie Vimar P resentare un prodotto su riviste o cataloghi è relativamente facile, ma mai del tutto efficace. Sulla carta se ne possono illustrare fino alla nausea tutte le caratteristiche, ma non si andrà mai oltre le due dimensioni di un foglio di carta. Aldilà delle suggestioni patinate, certo utili a evidenziare e valorizzare molti aspetti, l’installatore ha un bisogno fisiologico della terza dimensione: toccare con mano, esaminare con gli occhi, provare. Perché per adottare un prodotto bisogna impossessarsene: è un fatto personale, come scegliere un paio di scarpe. Come si prova un senso di benessere portando scarpe comode, è essenziale che un prodotto “calzi” perfettamente il proprio modo di lavorare. In tal senso, Vimar è certa d’aver creato, con Plana, una serie civile che mette gli installatori in condizioni di lavorare al meglio. Via libera, dunque, alle prove su strada: Vimar sta mandando la serie Plana in giro per l’Italia, proprio per dare modo agli installatori di provare il nuovo prodotto e di prendere confidenza con esso. Ma non basta. In occasione di questa campagna promozionale, Vimar non si ferma alla terza dimensione e ne aggiunge una quarta: quella del piacere e della sorpresa. Si tratta della fornitura di Special box, confezione completa di: • una speciale valigetta campionario con una selezione di articoli Plana. • un kit di prova. • una carta telefonica prepagata, per mezz’ora di conversazioni, con cui si può partecipare (facendo una telefonata e comunicando il codice personale che si trova sulla tessera), a un favoloso concorso: in palio un Fiorino nuovo di zecca e milioni e milioni in buoni d’acquisto di prodotti Vimar. • un caldo piumino d’oca Daunen Step, ideale per trascorrere al meglio la stagione fredda. ‘ Alla possibilità di verificare la validità di Plana in tre dimensioni, Vimar ha voluto aggiungere la quarta: un elemento di sorpresa e di piacere offerta di lancio Plana, chi tocca vince. ’ Più che un semplice gadget promozionale, dunque, un caloroso (e tangibile) segno di apprezzamento per l’inestimabile contributo degli installatori al continuo miglioramento dei prodotti Vimar. Per tutti, lo Special Box sarà disponibile presso i punti vendita dei grossisti a partire da ottobre. 17 fenomeni della luce Lampadine viventi La Natura ha dotato molti tra i suoi figli di punti luce incorporati. È il fenomeno della bioluminescenza, che permette a molti animali di vivere tra le tenebre, di mimetizzarsi, di sfuggire ai predatori e perfino di comunicare. Ecco chi sono, dalle lucciole ai microorganismi marini. 18 V ivono nel regno delle tenebre. Escono solo di notte o dimorano nelle profondità marine, sia pure non negli abissi più oscuri. Sono generalmente esseri indifesi: coleotteri e piccoli crostacei, pesci e molluschi (più qualche specie di fungo e alcune varietà di batteri). Ma tutti hanno ricevuto dalla natura una marcia in più: la bioluminescenza, ossia la possibilità di generare luce in maniera organica e trasformarsi in sorgenti luminose. A volte è un meccanismo difensivo, altre un espediente per comunicare: comunque sia gli animali luminescenti restano uno spettacolo affascinante, sul quale il mondo della scienza ha saputo, almeno in parte, far luce. Per amore mettono i lampeggianti ‘ Luciferina e luciferasi, una proteina e un enzima, sono le armi segrete delle lucciole ’ Fu l’entomologo francese Raphael Dubois a spiegare scientificamente, attorno al 1885, il fenomeno. Studiando la chimica delle sostanze che era riuscito ad isolare in alcune specie di lucciole e molluschi, scoprì un enzima, da lui battezzato luciferasi, che ha un comportamento particolare: in presenza della luciferina, un substrato proteinico, emette infatti radiazioni luminose. Tuttavia non si sa ancora come una lucciola possa accendere e spegnere il proprio “interruttore” interno. E lampeggiare freneticamente, come fanno alcune specie, quando sono alla ricerca di partner per l’accoppiamento. Ma, come vedremo nelle prossime pagine, non è tutto amore quello che luccica... 19 Luce mimetica Alcune varietà di piccoli cefalopodi (calamari) brillano per nascondersi ai predatori. Può sembrare un paradosso, ma funziona così: passano il giorno nascosti sotto la sabbia, e di notte riemergono verso la superficie per nutrirsi. Allora emettono una fioca luce azzurrognola, uguale ai riflessi della luna, rendendosi di fatto invisibili ai cacciatori marini. Come fanno? Vivono in simbiosi con batteri luminescenti che dalla nascita accolgono in una sorta di marsupio ventrale. Una collaborazione davvero riuscita: i microorganismi forniscono al loro ospite la “tecnologia” per sfuggire al nemico, e lui li deve nutrire, altrimenti staccano la spina... ‘ Piccoli calamari e batteri luminescenti vivono in perfetta simbiosi: gli uni nutrono gli altri, e in cambio ne sfruttano le caratteristiche ’ Chiare, fresche, salate acque Mille altre luci si celano nell’ambiente marino. Perfino alcune varietà di microalghe, se vengono disturbate, emettono forti segnali luminosi. A Mosquito Bay, insenatura dell’isolotto portoricano di Vieques, basta tuffarsi per assumere una marcata luminescenza blu. Colpa delle alghe: ma è il loro modo di difendersi dai granchietti che vogliono mangiarle... Illuminante, Watson Guardare ma non toccare: le meduse possono essere altamente tossiche e perfino letali al contatto. Come l’esemplare di Cyanea capillata ritratto a destra: una leonessa tra le meduse, dotata di 12 mila tentacoli (in un racconto di Conan Doyle, viene addirittura smascherata come assassina dal detective Sherlock Holmes...). In compenso a vedersi sono bellissime: in particolare le specie dotate di pigmenti luminosi, che anche a loro servono in funzione difensiva, per nascondere ai predatori il cibo contenuto nel loro stomaco trasparente. 20 Pesciolini in technicolor Sembra bioluminescenza, ma non lo è: molte specie di pesce tropicale “giocano” con colori scintillanti per confondere i predatori e nascondersi tra formazioni coralline: come l’angelo di mare (Pomacanthus para) ritratto a fianco. Che trae in inganno i suoi avversari anche con un altro stratagemma: due finti occhi sulla coda. Un fulgido esempio Riecco un piccolo calamaro luminescente (Euprymna scolopes): nelle parti che risplendono sono contenuti 10 miliardi di batteri per ogni millilitro di fluido. Appena usciti dalle loro cellule-uovo, i calamaretti iniziano letteralmente a fare incetta, con minuscole ciglia, di microorganismi (Vibrio fischeri), che vengono subito convogliati in sacche che, col tempo, si sono evolute per garantire un ottimale habitat ai batteri. In cambio, la presenza degli esserini luminosi garantisce ai calamari una vita migliore. Attenti a quei tre colori. Ma la bioluminescenza è distribuita con molta democrazia nella repubblica degli abissi: ne sono dotate molte altre specie di molluschi, invertebrati, crostacei e pesci. I loro organi luminosi sono detti “fotofori”, e quasi sicuramente molte specie se ne avvalgono anche per comunicare tra di loro: i loro occhi registrano solo i segnali del violetto, del rosso e del blu, gli stessi i colori emanati dai fotofori dei loro simili. ‘ Adescare o abbagliare, mimetizzarsi o farsi notare; ci sono molti modi di usare una sorgente luminosa. E qui sono tutti rappresentati ’ 21 Controluce. Molte altre specie marine vivono da “pendolari verticali”, ossia si spostano da zone più profonde e buie, dove dimorano durante il giorno, verso la superficie. Un tratto comune che vale per molte di esse è la cosiddetta “controilluminazione”: i loro fotofori sono situati sul ventre, così da trarre in inganno i predatori, che li confondono con la luce della luna, filtrata attraverso l’acqua. Ma molti predatori hanno già adottato contromisure evolvendo i loro organi visivi in modo da non farsi ingannare. ‘ Nella repubblica degli abissi la luminescenza è un bene prezioso, distribuito democraticamente tra una miriade di creature diverse tra loro E lei è elettrica. ’ Sotto, un’anguilla che vive in profondità, nel mar Rosso. Come quasi tutte le creature degli abissi, anche lei ha caratteristiche di bioluminescenza. Ma visto che Vimar Point parla di tutto quel che si muove in campo elettrico, ci piace qui ricordare anche una “cugina” di acqua dolce: l’Electrophorus electricus, un’anguilla che vive in Sudamerica, nel rio delle Amazzoni, ed è in grado di rilasciare violentissime scariche di energia sia per difendersi sia per attaccare. Non è l’unica specie animale in grado di farlo, ma è la più potente: riesce a sviluppare 600 volt di energia: abbastanza per fulminare all’istante chiunque la tocchi! Non solo arma di difesa Come abbiamo visto, una quantità di animali usa la bioluminescenza come un’arma difensiva: vuoi mimetizzandosi, vuoi abbagliando i predatori. Ma non mancano eccezioni: a volte sono gli stessi predatori a essere dotati di fotofori che usano come esche luminose. Nelle zone più profonde degli abissi, alcuni pesci sono dotati di sacche luminose sotto agli occhi che servono semplicemente da fari. Altre volte, i fotofori servono a esemplari della stessa specie per identificarsi a vicenda e accoppiarsi. 22 Perché lo fanno? Ma perché le lucciole luccicano? Perché se no non sarebbero lucciole? Troppo facile. Poiché tendono a luccicare soprattutto allo stato larvale (prima cioè di iniziare a volare) l’opinione che prevale in campo scientifico è che sia un segnale inviato ai potenziali predatori: guarda che sono velenosa, lascia- ‘ mi stare. Ma molte specie continuano a luccicare anche nella piena maturità, e anzi lampeggiano con particolari frequenze. Di qui una seconda teoria, che non esclude la prima: probabilmente le lucciole usano i segnali luminosi anche per comunicare tra di loro, e corteggiarsi. Da adulte, molte specie di lucciole perdono la capacità di lampeggiare; ma alcune la usano per il corteggiamento ’ Al servizio dell’uomo La biotecnologia ringrazia le meduse luminescenti, del cui patrimonio genetico si serve già ampiamente a scopi sperimentali; grazie a un gene della medusa Aequorea innestato nel Dna delle cavie da laboratorio, queste assumono una colorazione verdastra quando esposte a raggi ultravioletti, il che torna utile, per esempio, nello studio sull’evoluzione di cellule tumorali. Un altro esempio è l’utilizzazione di microorganismi dotati di bioluminescenza, per effettuare test sulla purezza dell’acqua: se spengono la luce, è segno che proprio non la gradiscono perché troppo inquinata. 23 impianti di sicurezza Per non giocare a gas e ladri La serie Idea aiuta a sconfiggere i nemici pubblici numero uno e due della tranquillità domestica. Con dispositivi semplici da installare, poco onerosi e di massima efficacia. efficacia U n pericolo sempre in agguato. In bagno, in cucina, in cantina: comunque da qualche parte in casa. Perché in Italia, a differenza di altri Paesi, l’uso del gas combustibile è massiccio: tra caldaie, scaldabagni e cucina, non c’è abitazione che non ne sia provvista. Ma con qualche eccezione per i modelli più recenti, queste apparecchiature sono prive di dispositivi di sicurezza contro le fughe di gas. Così, il disastro è sempre in agguato: bastano un guasto o una semplice disattenzione. A meno che non si sia provvisti di un rivelatore gas integrato da elettrovalvola e combinatore telefonico, dispositivo che (a dispetto del nome) è tanto semplice e poco oneroso da installare quanto essenziale per la sicurezza domestica. 24 Soluzioni su misura Vimar offre due soluzioni, funzionalmente identiche, ma diverse da un punto di vista installativo: • la prima, pensata essenzialmente per nuovi impianti o impianti oggetto di integrale rifacimento, prevede l’installazione ad incasso del rivelatore e delle linee e collegamenti tra i componenti del sistema; • la seconda, adatta ad integrarsi in impianti esistenti senza interventi sulle opere murarie, prevede invece l’installazione a parete del rivelatore. In entrambi i casi il funzionamento a 230 V~ semplifica il cablaggio, non richiedendo l’impiego di trasformatore. Una bomboletta Gas Test, in dotazione a ciascun rivelatore, consente di effettuare prove di funzionamento e controlli periodici senza danneggiare il sen- sore. Il gas dei comuni accendini non deve essere assolutamente impiegato perchè altera irriparabilmente il sensore. I rivelatori gas da incasso Vimar sono prodotti con il design delle serie civili Idea, Plana e 8000 nelle versioni Gas Stop Metano e Gas Stop GPL. L’altezza di installazione varia in relazione alle caratteristiche del gas da intercettare. Sono conformi alle norme CEI-UNICIG e marchiati AnieGas. La durata di vita dei rivelatori è fissata in 5 anni dalla prima alimentazione e la data di scadenza deve essere apposta sulla targhetta frontale a cura dell’installatore. È buona norma che l’installatore tenga registrazione dei rivelatori installati e della relativa data di scadenza al fine di attivarsi tempestivamente nei confronti dell’utilizzatore per la sostituzione del pezzo: ciò rappresenta un servizio di manutenzione certamente apprezzato dal cliente e assicura un lavoro programmato sulla ricambistica. La parte più soggetta a deperimento nel tempo è il sensore che, dopo il periodo considerato, perde la taratura che ne assicura il corretto funzionamento e deve pertanto essere sostituito. Per aggiungere sicurezza Mentre nei tipi ad incasso si rende necessaria la sostituzione dell’intero apparecchio, nei rivelatori da parete le maggiori dimensioni interne offrono la possibilità di sostituire il solo sensore garantendo l’efficienza del sistema per un ulteriore periodo di cinque anni. Dopo 10 anni dalla prima attivazione non vi è garanzia che il circuito interno dell’apparecchio mantenga le caratteristiche prescritte e deve essere sostituito l’intero dispositivo. Si rammenta l’utilità di installare il sistema completo almeno di elettrovalvola, poichè le segnalazioni ottiche ed acustiche emesse dal dispositivo non possono essere percepite se in casa non c’è nessuno. Può quindi verificarsi che gli ambienti si saturino di gas e che una scintilla, provocata da un qualsiasi apparecchio elettrico (campanello, telefono, ecc.), inneschi l’esplosione del gas provocando gravi danni e crolli all’immobile. 25 ‘ Per difendere le proprie mura dai ladri mettere un cane da guardia in giardino ha un sicuro effetto scenografico, ma a livello di efficacia equivale a riempire la casa di piante carnivore. Solo un buon impianto d’allarme può dare la vera sicurezza ’ Un alleato contro i furti A rivaleggiare con il gas, come principale nemico della casa, sono i ladri: i furti nelle abitazioni si moltiplicano di anno in anno e portano con sè, oltre agli ovvi danni materiali (quasi mai risarciti in misura adeguata dalle assicurazioni) anche il trauma di vedere violate e non di rado devastate le proprie quattro mura. Ecco perché i vari mezzi di difesa rappresentano una voce sempre più consistente del bilancio domestico. Ma attenzione a spendere bene. Certo, un cane da guardia ha un bell’effetto scenografico, e abbonarsi a un servizio di vigilanza aiuta a mettersi a posto la coscienza: ma se si cerca l’efficacia, l’alleato più prezioso contro i ladri è un valido impianto d’allarme. Come quello di Vimar, il sistema antintrusione Idea. Caratterizzato da un’estrema semplicità d’installazione: tutte le apparecchiature dell’impianto sono alimentate e dialogano tra loro attraverso un doppino telefonico. La presenza di intrusi viene rilevata da sensori provvisti di lente di Fresnel ad ampio fascio di copertura, che possono essere installati ad incasso come normali punti luce (con un di26 ‘ Il sistema antintrusione Idea è modulare e flessibile: l’allarme può essere attivo in una zona della casa e disattivato in un’altra. Così la libertà di movimento non esclude la massima protezione 16867 Sensore IR 16867 Sensore IR ’ 16867 Sensore IR spositivo che ne impedisce la manomissione) o fissati su un supporto orientabile la cui base può essere alloggiata all’interno di un punto luce o fissata a parete. Dispositivi di protezione perimetrale segnalano i tentativi di effrazione di porte e finestre completando l’efficacia del sistema. L’impianto può essere diviso in più zone per poterlo disattivare in quelle in cui si deve operare (la zona giorno), mantenendolo in altre che, non essendo presidiate da persone (per es. il garage), potrebbero essere prese di mira dai ladri. L’allarme viene fornito da potenti sirene anch’esse protette contro ogni tentativo di manomissione. In caso di black-out, il sistema non perde la sua funzionalità, perchè le batterie interne assicurano il funzionamento per 24 ore. Tutti i componenti in vista dell’impianto sono apparecchi modulari Idea da uno a tre moduli e possono quindi essere installati in normali scatole da incasso. Ogni punto luce viene quindi completato con placca classica o placca rondò nei materiali e colori desiderati: in tal modo l’impianto è coordinato sul piano estetico con tutte le altre terminazioni d’impianto. 16867 Sensore IR Doppino twistato e inguainato conforme alla norma CEI 46-5 oppure doppino twistato e inguainato VIMAR 01690 16882 (o 16883) Alimentatore di sistema 24 V d.c. On 24 V~ 16887 Trasformatore 16887 24 V 1 3 2 12 V 12 V PRI 230 V 50 Hz SEC 12 - 12 - 24 V 18 - 18 - 24 VA 230 V 10 1 ! 2 Mem 12 F ta 25 ¡C IP40 OI 24h 5 Test 3 4 16857 Inseritore 16852 Centrale 16867 Sensore IR SISTEMA ANTINTRUSIONE Microfono 16898 Linea microcontatti 230 V~ 16885 Sirena esterna 16892 Telecomando 16877 Combinatore telefonico 27 normativa 64/52: quando gli installatori devono tornare a scuola Capitolo per capitolo, ecco tutte le norme da tenere presente per installare impianti elettrici negli istituti didattici. Con particolare riguardo alle numerose verifiche da compiere periodicamente. E agli importantissimi circuiti di sicurezza. L a Guida CEI 64-52 per l'esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici, è destinata, oltre che ai progettisti e agli installatori elettrici, anche ai committenti, ai progettisti edili ed ai direttori dei lavori. Si applica agli edifici e locali adibiti a scuole, di qualsiasi tipo, ordine e grado, a gestione sia pubblica sia privata. La sua applicazione, quindi, si estende dagli asili nido alle scuole dell'obbligo, dagli istituti superiori a quelli universitari, ivi compresi i laboratori con funzioni didattiche ed i relativi spazi annessi. Per gli edifici scolastici a carattere particolare (ad esempio scuole per disabili) la guida può essere un utile riferimento. Va ricordato che le scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili, con oltre 100 per28 sone presenti, rientrano nell'elenco delle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco secondo il Decreto Ministeriale del 16 febbraio 1982. • Progettazione Gli impianti elettrici devono essere progettati da professionisti iscritti negli albi professionali di competenza specifica. La documentazione di progetto deve essere conforme alla Guida CEI 0-2. Nelle fasi di incarico per la progettazione o esecuzione degli impianti elettrici devono essere fornite dal committente le informazioni relative alla suddivisione della struttura scolastica, come aule, locali ad uso ufficio, palestre, biblioteche, laboratori didattici, depositi ed archivio, bar, bagni e docce, impianti sportivi, audi- ‘ tori, aule magne, sale per rappresentazioni, eventuali ambulatori medici. Analogamente devono essere indicate le uscite di sicurezza e le vie di esodo, per la corretta installazione degli apparecchi dell'illuminazione di sicurezza. Sulla base delle informazioni ricevute nelle fasi contrattuali, deve essere eseguita una valutazione delle seguenti caratteristiche dell'impianto: Il controllo degli apparecchi per l’illuminazione di sicurezza va effettuato ogni mese, a cura di tecnici qualificati • l'uso previsto, la struttura generale e le alimentazioni dello stesso; Una volta al mese: • controllo di funzionamento degli apparecchi per l'illuminazione di sicurezza, utilizzando sistemi di autodiagnosi o manuali. ’ Una volta ogni sei mesi: • prova di funzionalità degli interruttori differenziali con tasto di prova; • controllo di efficienza delle sorgenti di energia di sicurezza, fatti salvi tempi inferiori indicati dal costruttore per la loro manutenzione; Una volta all'anno: • esame a vista generale quali esso può essere sotcon particolare attentoposto; zione alle condizioni • la compatibilità dei suoi dello stato di consercomponenti elettrici; vazione e di integrità • le condizioni per la sua degli isolamenti, delle manutenzione. giunzioni, dei componenti e degli apparecchi Queste caratteristiche utilizzatori e dell'efficadevono essere prese in cia degli apparecchi di considerazione ai fini illuminazione di sicurezdella sicurezza, della scelta za; e dell'installazione dei • esame a vista, ove poscomponenti elettrici. sibile, delle connessioni e dei nodi principali Verifiche facenti parte delUn capitolo importante l'impianto di terra, comdella guida è dedicato alle presi i conduttori di protezione ed equipotenziali verifiche, iniziali e periodiche. Per quanto riguarda principali; le verifiche iniziali la guida raccomanda di esaminare a vista e provare l'impianto elettrico, durante la • verifica dello stato originario dei quadri; realizzazione e prima della messa in servizio, per • prova di continuità con campionamento non infeverificare, per quanto riore al 20% del conpraticamente possibile, 1. DOTAZIONE IMPIANTISTICA duttore di protezione. che le prescrizioni della di un laboratorio di elettrotecnica Una volta ogni tre anni: guida stessa siano state (dalla Guida CEI 64-52) • prova strumentale di rispettate. funzionalità degli interruttori differenziali; A tale scopo devono essePulsante di chiamata • misura dei livelli di collaboratore scolastico re effettuate tutte le veriilluminamento; fiche prescritte dalle • misura della resistenrelative norme ed in parza di terra per i sistemi ticolare quelle del TT, anche con il metoCapitolo 61 della Norma do indicato in CEI 64-8. Appendice C al Banco prove Le verifiche periodiche Capitolo 61 della equipaggiato con trasformatore devono essere effettuate Norma CEI 64-8; di isolamento e pulsante di sgancio a cura di un tecnico qua• misura della resistendi emergenza lificato, con cadenza non za di terra per i sistemi superiore a tre anni. TN (se necessario la La guida prevede, con la misura delle tensioni di periodicità stabilita, le contatto ed eventualseguenti verifiche. mente di passo). 29 • le influenze esterne alle • EDP TV Nel caso di ampliamenti o di modifiche di impianti esistenti, si deve verificare che tali ampliamenti o modifiche siano stati eseguiti in accordo con quanto riportato dalla guida e che non compromettano la sicurezza delle parti non modificate dell'impianto esistente. Ogni modifica o integrazione dell'impianto esistente deve essere annotata e inserita nei relativi schemi elettrici, che dovranno essere disponibili presso la struttura scolastica. È infine raccomanda la preparazione di una documentazione delle verifiche svolte. • Alimentazione Essenziale per progettare in modo economico ed affidabile l'impianto, senza superare i limiti ammessi di temperatura e di caduta di tensione, la "determinazione della potenza di alimentazione" è l'argomento del capitolo 3. Come noto, nella valutazione della potenza di alimentazione dell'impianto o di una sua parte, si può tenere conto della non contemporaneità dei carichi. Per la determinazione della potenza effettiva, la guida indica due procedure. La prima determina il carico convenzionale mediante il prodotto della potenza nominale per i fattori di utilizzazione e di contemporaneità. Se non si conoscono le caratteristiche dei carichi, ma solo la destinazione d'uso dei locali, le superfici coperte e scoperte e i volumi, si può fare riferimento, secondo la Guida 64-52, ai seguenti valori di potenza nominale specifica per unità di volume: quindi desumere la potenza effettiva. A proposito dell'alimentazione ordinaria, la guida avverte che l'impianto deve essere in genere suddivi• illuminazione, prese: da 3 a 6 VA/m3; so in diversi circuiti, secondo le esigenze di servizio. • laboratori e reparti: da 3 a 10 VA/m3; Così si evitano pericoli e si ridu• ascensori: da 0,2 a 0,4 VA/m3; 2. ALTEZZE CONSIGLIATE cono gli inconvenienti in • servizi: da 3 a 6 VA/m3; per i vari componenti dell’impianto caso di guasto. Inoltre, si •altri utilizzatori: da 1 a 5 VA/m3. Si tratta di valori che non tengono conto della presenza di un eventuale impianto di condizionamento. Una volta calcolata la somma delle potenze nominali, si moltiplica per un coefficiente di contemporaneità che, sempre secondo la guida, si può assumere pari a 0,6 - 0,7. Il procedimento evidentemente è meno empirico, se si conoscono le caratteristiche dei carichi, della loro ubicazione e dei cicli di funzionamento. In tal caso si possono tracciare i diagrammi di carico e 30 (dalla Guida CEI 64-52) Zona consigliata 140 40 60 a) Altezza campanelli e pulsanti Zona consigliata 110 115 45 60 110 120 Limiti estremi Limiti estremi b) Altezza prese energia, tv e tel. 130 Zona consigliata Limiti estremi c) Altezza citofono Zona consigliata 140 40 60 Limiti estremi d) Altezza interruttori, quadri elettrici facilitano le ispezioni, le prove e la manutenzione in condizioni di sicurezza. In base al DM del 26 agosto 1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica", se la fornitura avviene in media tensione, i locali cabina elettrica che fanno parte della struttura scolastica devono essere costruiti mediante strutture di caratteristiche almeno REI 120 e devono avere accesso da spazio a cielo libero o da disimpegno aerato dall'esterno. La caratteristica di resistenza al fuoco non è richiesta se la cabina è collocata in apposito edificio separato da quello scolastico. Per la scelta e l'installazione del dispositivo generale, in funzione delle esigenze di servizio e delle relative prescrizioni normative sulle cabine MT/BT, si rimanda alla Guida CEI 11-35 "Guida all'esecuzione delle cabine elettriche d'utente". e riserva •La Sicurezza guida si occupa anche dell'alimentazione dei servizi di sicurezza e dei servizi di riserva. Secondo il già citato DM 26/08/92, le strutture scolastiche devono essere dotate di un'alimentazione di sicurezza da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria. Non è ammesso, dice la guida, derivare dalla sorgente di sicurezza utilizzazioni diverse dall'illuminazione di sicurezza e dall'impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme. L'illuminazione di sicurezza, compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo deve garantire un livello di illuminamento non inferiore a 5 lx su un piano orizzontale ad un metro di altezza dal piano di calpestio. In una nota, la guida ricorda che l'installazione di gruppi elettrogeni è regolamentata dalla circolare ‘ del Ministero dell'Interno n.31 del 31 agosto 1978 "Norme di sicurezza per l'installazione di motori a combustione interna, accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice". Le prescrizioni per l'installazione di accumulatori stazionari sono indicate nella Norma CEI 21-6/3. Le prescrizioni per i sistemi statici di continuità e la scelta dei tipi (A oppure B) degli interruttori differenziali per la relativa protezione contro i contatti indiretti sono riportate nella Norma CEI 22-13 "Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS utilizzati in aree accessibili all'operatore". Per l'alimentazione dei servizi di riserva è compito del committente dei lavori e del conduttore della struttura scolastica indicare al progettista dell'impianto elettrico gli utilizzatori preferenziali. Dalla sorgente di sicurezza non è ammesso derivare utilizzazioni diverse dall’impianto di diffusione sonora, o da quello di allarme ’ Essendo l'alimentazione di riserva un sistema elettrico inteso a garantire l'alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell'impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone, ai circuiti di riserva non si applicano prescrizioni particolari; sono sufficienti quelle generali della Norma CEI 64-8. 31 • Illuminazione artificiale e impianti tecnologici Il capitolo 4, che tratta l'illuminazione artificiale, fornisce solo alcune semplici indicazioni, ma va completato con l'Allegato A, in cui sono riportati i criteri base per una idonea illuminazione degli edifici scolastici e per una corretta scelta degli apparecchi di illuminazione secondo la Norma UNI 10380 e sua variante e il D.M. del 18/12/1975. Vengono evidenziate le caratteristiche fondamentali degli apparecchi di illuminazione per i principali ambienti scolastici e, in generale, le funzioni che un apparecchio di illuminazione deve svolgere. Allo scopo di garantire che le condizioni di illuminamento siano assicurate in qualsiasi condizione di cielo e in ogni punto dei piani di utilizzazione considerati, dovrà essere realizzato uno stretto rapporto mediante integrazione dell'illuminazione naturale con quella artificiale. La guida consiglia di utilizzare nella maggior misura possibile, durante le ore diurne, la luce naturale ciò, oltre che ai fini del benessere psicofisico degli alunni, anche per ottenere un consistente risparmio energetico. Nella scelta delle sorgenti luminose per i locali scolastici, nella guida si fa riferimento ancora alle Norme UNI, che prescrivono tonalità di luce biancocalda, inferiore a 3300 °K, oppure bianco-neutra, da 3300 a 5300 °K, e resa di colore con indice generale compreso tra 80 e 90. Essendo abbastanza esteso il campo delle temperature di colore, uno dei criteri di scelta può essere quello di adattare la tonalità di luce all'illuminamento richiesto seguendo l'andamento della luce diurna dall'alba a mezzogiorno (zona di gradimento). Si ricorda che un impianto di illuminazione artificiale deve tener conto, oltre alle esigenze di risparmio energetico, del livello minimo di illuminamento e dell'uniformità di illuminazione, della ripartizione della luminanza e della limitazione dell'abbagliamento, della direzionalità e tonalità della luce e della resa dei colori. Il capitolo 5 si occupa degli "impianti tecnologici", ossia degli impianti di condizionamento e di ventilazione, degli impianti centralizzati per la produzione di aria compressa e degli impianti termici. Un ‘ paragrafo è dedicato all'impianto di allarme, ossia "un sistema di allarme in grado di avvertire le persone presenti in caso di pericolo". Un ultimo paragrafo riguarda gli ascensori e servoscala, che devono avere i requisiti della Legge n.13 del 9 gennaio 1989, del DM 14/06/1989 e del DPR 24/07/96 n.503, tutte disposizioni sull'eliminazione delle barriere architettoniche. • Scelta e installazione dei componenti Molto importante è il capitolo 6 "Scelta e installazione dei componenti", dove si fa riferimento al D.M. 14 giugno 1989 n.236 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche dei componenti". Secondo tale decreto, i componenti elettrici di comando, segnalazione e comunicazione, necessari alle persone per la libera fruizione degli ambienti e delle attività in essi svolte, devono essere facilmente individuabili anche in condizioni di scarsa visibilità, posti ad altezze comprese tra i 40 e i 140 cm e protetti dal danneggiamento per l'urto. In figura 2 (ripresa dalla figura 3 a pag. 18 della Guida CEI 64-52) sono indicate le altezze consigliate dal decreto per i vari componenti d'impianto. Nelle strutture scolastiche, i servizi igienici accessibili a persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, devono essere provvisti di un campanello di allarme posto in prossimità della tazza e dell'eventuale vasca o doccia (art. 23 comma 2 del D.P.R 24.07.96 n.503). La guida riporta esempi di dotazione impiantistica per un'aula scolastica e per un bagno per portatori di handicap. Il capitolo 6 comprende anche tre paragrafi: "Quadri elettrici", considerati componenti dell'impianto e come tali devono essere rispondenti alle relative norme di prodotto, "Condutture" e "Comando di emergenza". Ci soffermiamo solo sul paragrafo "Condutture" che tra l'altro indica i tipi di cavi idonei per impianti La luce naturale va utilizzata il più possibile, sia per favorire il benessere psicofisico degli scolari, sia per conseguire il massimo risparmio energetico. 32 ’ tipo a vista o sotto traccia. A questo scopo la guida CEI 64-52 riporta un diagramma che guida alla scelta del tipo di cavo in conduttura nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio. Per impianti sotto traccia si possono utilizzare cavi senza particolari requisiti. Per impianti a vista in tubo o canale metallico o isolante, con grado di protezione almeno IP4X, devono essere utilizzati cavi non propaganti la fiamma CEI 20-35. Per gli stessi tipi di impianti, ma con grado inferiore a IP4X, i cavi devono essere non propaganti l'incendio CEI 2022. In accordo con la tabella 52A della Norma CEI 64-8, per i circuiti di energia la guida consiglia i seguenti tipi di cavo: • posa all'interno e all'esterno non interrata: H07V-K, N07VK, N07G9-K, FROR 450/750V; • posa all'interno e all'esterno anche interrata: FG7OR 0,6 / 1kV, FG7R 0,6 / 1kV, N1VV-K. dei laboratori elettrici e delle sale prove elettriche sono esclusi dal campo di applicazione della norma stessa. La guida raccomanda, per questo tipo di impianti, di utilizzare una protezione differenziale con Idn a 30mA. È opportuno che le postazioni o i banchi destinati ad attività didattiche siano alimentati da proprio trasformatore di isolamento con collegamento equipotenziale tra le masse e senza collegamenti a terra. In alternativa a quanto sopra, ai fini della protezione contro i contatti diretti ed indiretti, quando possibile, si consiglia di utilizzare circuiti SELV o PELV. Nei laboratori ove si eseguono prove su macchine elettriche, componenti o materiali a tensione superiore a 1000V in corrente alternata si devono predisporre opportuni ripari, segregazioni e distanziamenti in modo da evitare contatti accidentali e scariche elettriche indesiderate. In figura 2 riportiamo un esempio, tratto dalla Guida CEI 64-52, di dotazione impiantistica di un laboratorio di elettrotecnica e tecnologia della progettazione elettrica. Dispositivi per il comando di emergenza degli impianti elettrici dei laboratori didattici per prove Negli impianti dei laboratori di istituti professionali e ricerche elettriche sono previsti dale tecnici per l'alimentazione di 3. ILLUMINAMENTO DI ESERCIZIO l'art. 464.1 della Norma CEI 64-8 . utilizzatori di grossa potenza e secondo la Norma UNI per una flessibilità di utilizzo e Un'ultima considerazione sugli 10380(dalla Guida CEI 64-52) facilità di manutenzione si posimpianti sportivi, i quali, anche se Tipo di interno, compito, attività lx sono impiegare i condotti sbarhanno una capienza non superiore a Aula educazione artistica in scuole d'arte 750 re costruiti in accordo con la Aule per disegno tecnico 100 spettatori o non prevedono spetAula educazione artistica Norma CEI 17-13/2. tatori, devono essere dotati di un Aule in scuole serali per adulti Aula educazione tecnica e laboratori impianto di illuminazione di sicurezAule lavori artigianali Quattro tipologie 500 za che assicuri un livello di illuminaAuke di preparazione ed officine d’impianto zione non inferiore a 5 lx ad 1 m di Biblioteca - area di lettura Laboratorio di informatica Seguono quattro capitoli che si altezza dal piano di calpestio lungo le Cucina occupano di altrettante tipolovie di uscita. Aule in scuole medie e superiori Aula musica gie di impianto tipiche di una L'indicazione della capienza della Laboratori linguistici 300 struttura scolastica: Sale professori zona spettatori deve risultare da Palazzetti, palestre, piscine apposita dichiarazione rilasciata sotto laboratori; • Ingressi la responsabilità del titolare del comAule comuni e aula magna biblioteche e archivi; • 200 Biblioteca - scaffali plesso o impianto sportivo. aula magna; • Mensa impianti sportivi. • Scale 150 Aree circolazione e corridoi ING. CARLO VITTI In base all'art. 11.3 della Norma 100 Magazzini materiale didattico DIRETTORE PANORAMA ELETTRICO CEI 64-8, gli impianti elettrici 33 Per la esecuzione dei circuiti di segnalazione e comando, oltre a quelli sopra indicati, si possono utilizzare i seguenti tipi di cavo: H05V-K, H05RN-F, FROR 300/500V, H03VV-F, H03RN-F. • impianti di prestigio Venezia: Ghetto vecchio e nuovo Beati i giovani nell’antico quartiere ebraico della città lagunare: sarà destinato a loro un appartamento carico di storia e di pregio, sapientemente ristrutturato con l’apporto di Vimar I l Ghetto di Venezia, il primo quartiere ebraico storicamente accertato, è quello che ha dato il nome a tutti i ghetti della terra. È un labirinto di calli, corti e campielli angusti, in una città piena di spifferi e di misteri come Venezia, che ha fatto da sfondo alla vita di un’attivissima comunità. Nel cuore di questo labirinto, emblematicamente situata sul limite tra Vecchio e Nuovo Ghetto, sorge la seicentesca casa per i rabbini, i maestri della legge: abitazione, ma anche scuola per la lettura e lo 34 studio. È toccato a un giovane architetto, Paola Scarpa, di curare il restauro conservativo dei locali situati al piano nobile, una struttura sobria, ma ricca del fascino di tempi lontani e di una consuetudine di vita dimenticata. Sobrietà settecentesca Il grande salone centrale con le sue raffinate e leggere decorazioni a stucco che corrono sotto il soffitto, è stato riportato alla sobria linearità e alla bellezza del Settecento. Le porte incorniciate da pietra d’Istria STILE ANTICO: tinte morbide gialle e verdine, pavimenti rosso veneziano. Proprio come nel Settecento impreziosiscono le pareti, ritinteggiate secondo lo stile antico con toni morbidi, gialli e verdini, e gli stucchi di epoca napoleonica. L’ambiente prende luce dalla parete di fondo, che si apre con tre archi a tutto sesto sul balcone con balaustra in pietra intagliata, che si affaccia sulla sottostante calle, sul canale e sul ponte che lo attraversa per portare al Ghetto Nuovo, espansione del primitivo nucleo assegnato alla comunità ebraica. Intatto il pavimento originale in terrazzo della più nobile tonalità di rosso veneziano, ma miracolosamente salve anche le porte in noce, una delle quali con preziosi inserti in mogano, che dal salone consentono di accedere alle varie stanze. Le soluzioni Idea e 8000 In un ambiente così prestigioso si trovano assolutamente a proprio agio anche i prodotti della serie Idea: apparecchi bianchi e placche in metallo pressofuso color verde salvia per le terminazioni d’impianto elettrico, con interruttori, relè a pulsante, prese varie (di corrente, TV, telefoniche) sapientemente disposte. E il fatto di trovarsi in ‘ Si valorizza il passato ma si guarda al futuro: tutti i punti luce sono predisposti per poter accogliere nuove implementazioni d’impianto ’ un edificio storico non ha impedito di guardare avanti: i punti luce e le relative canalizzazioni sono predisposti per future implementazioni d’impianto: prima che sia di nuovo necessario rompere i muri, passerà molta acqua sotto i ponti dell’antico sestiere... L’appartamento, destinato a diventare un bellissimo centro sociale per i giovani del quartiere, è dotato di moderni locali di servizio (bagno, cucina, ripostiglio); opportunamente separati dalla parte più scenografica dell’edificio. E qui esprimono tutta la loro funzionalità i più semplici ed essenziali apparecchi della serie 8000. 35 impianti di prestigio Milano: Torri formato duemila Come l’anno di ultimazione, ma soprattutto come il numero di persone che qui possono comodamente abitare: ecco il nuovo volto dell’edilizia residenziale. Con un incarico-record per Vimar. “ Dal monolocale all’attico: un appartamento per ogni esigenza” è il motivo conduttore che ha ispirato i progettisti del grande complesso residenziale Le Torri Lombarde, costruito a San Donato Milanese, a sette chilometri dal centro del capoluogo lombardo, che si raggiunge comodamente con la linea Tre della metropolitana. In un’area immersa nel verde, l’insediamento si caratterizza per la ricerca di una “qualità urbana totale” nella progettazione degli spazi e dei servizi, concepiti ponendo l’uomo al centro delle scelte adottate. Così, la presenza di superfici curve e movimentate, contro la monotonia dei comuni edifici ortogonali, non è solo un abbellimento esteriore: anche dalla planimetria estremamente diversificata delle singole unità tra- 36 ARCHITETTURA MOVIMENTATA: nelle Torri Lombarde ci sono 100 diverse soluzioni abitative. ‘ spare l’intenzione primaria di queste “Torri”: offrire la maggior varietà d’articolazione possibile e un massimo di originalità nell’utilizzo degli spazi. Complessivamente il quartiere comprende 650 appartamenti, progettati per offrire una tranquilla privacy abitativa alle oltre 2.000 persone l’equivalente di un paese - che andranno a popolarlo. L’abbondante ricorso a superfici vetrate in tutti gli edifici conferisce luminosità agli ambienti, mentre la presenza di ampi spazi esterni (balconi, logge e terrazze) favorisce la vita all’aria aperta e il contatto con la natura. Altra caratteristica saliente è il ventaglio di oltre 100 tipologie di abitazione, che consente una scelta adatta ad ogni specifica esigenza. Né si tratta di una cattedrale nel deserto: il territorio è già da tempo caratterizzato da strutture specifiche per i servizi e per il tempo libero: dai centri commerciali alle strutture sanitarie e sociali, senza trascurare le scuole (fino al livello superiore), gli impianti sportivi e gli spazi ricreativi, con particolare riguardo al verde. Il concetto ispiratore è la qualità urbana totale: comodità, verde, soluzioni originali. E sicurezza Vimar ’ Diecimila punti luce PIENO DI IDEA: i prodotti Vimar sono usati per tutte le parti comuni e per 400 abitazioni. L’impiego della serie Idea in tutti gli spazi condominiali comuni e in 400 appartamenti rappresenta una unica commessa di oltre 10.000 punti luce, che ulteriormente qualifica la presenza Vimar a Milano. Accanto alle funzioni base, tra le quali le prese sono tutte dei tipi multistandard Bpresa e Sicurezza Universale, sono state previste tutte le soluzioni per garantire il massimo della sicurezza: dall’impianto antintrusione, comprensivo di combinatore telefonico, ai rivelatori fughe gas. Gli impianti sono stati realizzati dal Gruppo 3S s.r.l. di Milano (1° lotto) e da Euro Elettrica Impianti s.r.l. di Pieve Emanuele - MI (2° lotto). 37 prese TV-RD-SAT Tutti all’opera, c’è una nuova Tivù Le evoluzioni tecnologiche della televisione sono anche una grande occasione di lavoro. Ecco tutto quel che bisogna sapere per stare al passo coi tempi. Anche ciò che non dice la normativa EN 50083. 38 Un mercato in ascesa Addio prese terrestri La TV satellitare sta crescendo vertiginosamente anche nelle case italiane, finora piuttosto restie ad adottarla. I dati disponibili indicano che nel ‘98 gli utenti erano 760.000 e che hanno varcato la soglia del milione nel ‘99. Le previsioni parlano di 4.700.000 nel 2003: ciò significa che solo tra qualche anno un impianto di ricezione TV su quattro sarà del tipo satellitare. Sono quindi ottime le prospettive di lavoro per gli installatori specializzati; ma è un’occasione anche per chi installa impianti elettrici nel residenziale e nel terziario e ha l’opportunità di ritagliarsi la sua fetta di lavoro in questo ambito. Le prese Tv terrestri, dopo aver fatto per decenni la storia delle ricezioni TV in Italia, sono uscite di scena. Queste prese, che operano nella gamma di frequenze 40-862 MHz, cioè quelle dei ponti radio attraverso i quali sono trasmessi i canali TV terrestri, dalla fine del 1999 non vengono più prodotte e sono state sostituite, nelle serie civili Vimar, dai nuovi modelli al passo con l’evoluzione tecnologica. I dati statistici e le previsioni di mercato sono eloquenti: la Tv terrestre sta per essere integrata da un’ondata di nuove tecnologie (satellite, fibre ottiche), che richiedono componenti di elevate prestazioni. Criteri costruttivi e materiali più sofisticati comportano, per le nuove prese TV, costi medi sensibilmente più elevati di quelli dei tipi tradizionali. Prescrittore e installatore avvertono tutta l’opportunità - dovuta a esigenze tecniche - di proporre prodotti adatti, spiegando alla committenza i vantaggi alla base di questa scelta tecnica. Ma va detto chiaramente che l’aumento del valore dei punti luce con presa TV consente all’installatore di inserirsi nel mercato legato alla diffusione degli impianti satellitari, effettuando interventi in linea con le prescrizioni normative e tutte le opportune predisposizioni in vista degli utilizzi futuri. Nuovo scenario La Tv digitale offre già emittenti che, oltre ad immagini e suono, offrono via satellite anche veri e propri servizi; la “pay per view”, che permette di scegliere (e farsi addebitare) singoli programmi (film, eventi sportivi, concerti); o i singoli canali tematici dedicati esclusivamente a determinati argomenti. Infine, i programmi ed i servizi via cavo in arrivo trasformeranno il televisore in uno strumento interattivo, in grado di controllare il conto in banca o fare acquisti. Il nuovo scenario porta con sé l’esigenza di distribuire segnali audio e video, analogici e digitali, da satellite e via cavo nella banda di frequenze 5-2400 MHz. Tutti i componenti devono presentare caratteristiche omogenee, perché uno solo di prestazioni inferiori porta il livello complessivo dell’impianto a scadere. L’introduzione di questi sistemi ha innalzato il livello di qualità richiesto per gli impianti di distribuzione dei segnali televisivi e sonori ed ha comportato la definizione di nuove norme, in cui sono fissati standard, caratteristiche e requisiti per la realizzazione degli impianti e per le apparecchiature da utilizzare. La serie di norme EN 50083 (Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi e sonori) approvate in sede europea e recepite dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) come norme nazionali, hanno abrogato la norma CEI 12-15 del 1977. In base alle prescrizioni in esse contenute, le prese d’utente Vimar assicurano: 1) elevata efficacia di schermatura, che impedisce a qualsiasi campo elettromagnetico presente nell’ambiente di disturbare il segnale (per es. la classe A, secondo la norma EN 50083-2/A1: 1997-3, prevede i seguenti valori di efficacia di schermatura: fino a 300 MHz: 85 dB; fino a 470 MHz: 80 dB; fino a 1000 MHz: 75 dB; fino a 2400 MHz: 55 dB). l valore del grado di schermatura è determinante, considerando la natura dei segnali disponibili e le elevate frequenze di trasmissione. ‘ Satelliti, fibre ottiche, servizi interattivi: nel nuovo scenario occorrono impianti di qualità superiore, con caratteristiche del tutto omogenee ’ 39 2) Adeguato adattamento di impedenza al fine di evitare riflessioni di segnale indesiderate. 3) Disaccoppiamento tra le varie uscite. 4) Disaccoppiamento tra più prese collegate in “cascata” per attenuare eventuali segnali di disturbo provenienti dai vari ricevitori collegati. Per quanto riguarda infine i requisiti di compatibilità elettromagnetica, rispondono alle prescrizioni della norma EN 50083 parte 2, norma armonizzata ai fini della direttiva EMC, e sono, pertanto, marcate CE. Prese TV-RD-SAT ad una uscita Sono derivate, con possibilità di passaggio di corrente continua e segnali di controllo (24 V 500 mA max), o passanti: queste ultime diventano terminali se “chiuse” con appropriata resistenza e consentono il passaggio di corrente continua e segnali di controllo attraverso la linea, ma non attraverso la porta d’utente. Fra le principali caratteristiche ricordiamo la banda di frequenza 5-2400 MHz, il canale di ritorno nella banda 5-40 MHz e, a livello di connettività, l’uscita a connettore maschio IEC 169-2. Prese TV-RD-SAT a due uscite Sono realizzate nella stessa gamma ed hanno lo stesso campo d’applicazione di quelle ad una uscita. Sono caratterizzate da due uscite a connettore IEC 169-2, uno maschio e uno femmina. Consentono il collegamento contemporaneo di due apparecchi (es. TV e ricevitore SAT o TV e radio). Prese TV-RD-SAT a due uscite PreseTV RD SAT a 2 uscite: come connettersi Programmi - Applicazioni IEC 169-2 maschio La norma non prescrive l’impiego di connettori delle stesse caratteristiche delle prese d’utente. Il legislatore europeo fissa principi e, a differenza dei criteri del sistema legislativo italiano, secondo i quali tutto deve essere dettagliatamente descritto e previsto, non parla degli altri componenti dell’impianto come i connettori mobili: infatti è evidente che l’impiego di connettori di basse prestazioni, quelli che si usavano per la vecchia TV terrestre, riduce corrispondentemente le prestazioni di tutto l’impianto e quindi il loro impiego si configura come violazione dell’obiettivo della norma: la realizzazione di impianti di prestazioni elevate. Per questo in Italia, dove le prese fisse sono a norma, mancando ogni esplicito riferimento ai connettori mobili, sono tuttora sul mercato, accanto a nuovi tipi in classe A o B, quelli di vecchio tipo. Oltre la metà degli installatori continua ad usarli non rendendo un buon servizio alla committenza, che a fronte di un impianto fisso più costoso di quelli tradizionali, con l’impiego di questi particolari, che consentono di risparmiare il costo d’un caffè con brioche, ottiene prestazioni d’altri tempi. Ci si può solo augurare che, anche in assenza d’un obbligo normativo, gli installatori si orientino sui prodotti dalle prestazioni più avanzate, che permettano di realizzare impianti con componenti in grado di offrire prestazioni in linea con l’evoluzione in atto nel mondo delle telecomunicazioni. Connettori TV-RD-SAT Uscita cavo assiale • TV terrestre • Radio terrestre Hi-Fi IEC 169-2 femmina Connettori mobili: attenzione a evitare quelli vecchi MHz stereo Sintonizzatore radio 01644 IEC 169-2 maschio 01645 IEC 169-2 femmina Programmi - Applicazioni IEC 169-2 maschio IEC 169-2 femmina • TV terrestre • TV via cavo (CATV) • Comunicazione interattiva alberghiera GHz STB Uscita cavo 90° STB (Set Top Box) Programmi - Applicazioni • TV terrestre • TV e radio da satellite IEC 169-2 maschio TV input GHz SAT SATELLITE RECEIVER IEC 169-2 femmina SAT input Collegamento con cavo coassiale 40 SAT Collegamento con cavo SCART 01634 IEC 169-2 maschio 01635 IEC 169-2 femmina Ormai si balla più in spagnolo che in inglese: non a caso la canzone italiana che ha spopolato in estate è “Vamos a bailar”. Anche l’Argentina si affaccia nella geografia del nuovo pop latino: con La Mosca Tsé Tsé, un gruppo di dieci indomabili gauchos di Ramallo, cittadina a 200 chilometri da Buenos Aires. Che tuttavia non suonano musiche tradizionali della pampa, ma si divertono a mescolare stili sudamericani e ritmi africani, senza disdegnare escursioni nel jazz e nel reggae. Un frappé di sonorità solari da sorbirsi d’un fiato: e si possono assaggiare anche su Internet, con un sito pieno di spezzoni video e musicali. www.lamosca.co.ar Gomma da navigare Dragon Nardò WR (ove WR sta per “World Record”) o Supercorsa SC3? Questo è il dilemma per gli appassionati delle due ruote che cliccano su Pirelli Moto, il sito che offre alla vendita, in esclusiva, questi e altri modelli ultracompetitivi per moto sportive. Oltre a fornire una quantità di spunti e informazioni per chi ama il motociclismo: da un test per capire a quale “razza” di motociclisti si appartiene a un elenco dei migliori siti Internet dedicati ai centauri. Senza tralasciare news di motociclismo, cataloghi completi e perfino un glossario di termini tecnici. www.pirellimoto.it strano ma web Balla con La Mosca Peerr rriittrroovvaarrssii aall bbuuiioo P Finestre da viaggio Per esploratori che non si accontentano delle regioni virtuali di Internet, ma vogliono girare il mondo sul serio, ecco un sito pieno di risorse: da tutte le informazioni pratiche sui Paesi che si vogliono visitare ai forum dove scambiarsi le impressioni su quella pensioncina di Katmandu o le foto dall’ultima spedizione in Patagonia. Più una serie di webcam aperte sul mondo e una lista di Internet café sparsi nei cinque continenti. Indiana Jones sarebbe contento. www.nopassport.com Un nuovo modo di tenersi in contatto per chi ama la notte: la community (si dice così) Goingtonight.it funziona come il classico passaparola, solo che la piazzetta e il bar sono sostituiti dal sito Internet e dalla possibilità di scambiarsi Sms, i messaggini scritti che viaggiano sul cellulare, tra utenti registrati, per tenersi aggornati su feste, nuovi locali, occasioni d’incontro. L’integrazione delle nuove tecnologie, in questo caso, è al servizio del divertimento. www.goingtonight.it 41 sistema Netsafe Vuoi crescere? Te la diamo noi la formazione! Non è una minaccia, ma una solenne promessa: Vimar si sta facendo in quattro per offrire a tutti gli installatori assistenza e corsi in vista della diffusione sempre maggiore dei nuovissimi sistemi di cablaggio strutturato. C hi è disposto a garantire per 15 anni le prestazioni di una rete informatica? Solo Vimar, con il sistema di cablaggio strutturato Netsafe. Un sistema che mantiene inalterate le prestazioni nel tempo e può quindi godere di eccezionali forme di garanzia: altre aziende non sono in grado di fare altrettanto perchè sarebbe estremamente oneroso garantire prodotti meno affidabili ed esporsi al rischio di continui interventi di sostituzione prima della scadenza della garanzia. Centralità dell’installatore Ma il prodotto non è tutto: l’eccellenza di un impianto, e particolarmente di una rete, è suborbinata in misura non secondaria all’eccellenza del lavoro di cablaggio: c’è infatti tutta una serie di regole, dal modo di maneggiare e intestare il cavo al modo di disporlo, che vanno a braccetto con un insieme di cautele e piccoli espedienti che, se conosciuti e applicati diligentemente, assicurano prestazioni ottimali. Mentre un impianto di distribuzione elettrica ben progettato e che impieghi i materiali giusti una volta collaudato funziona sempre adeguatamente, una rete dati può funzionare più o meno bene a seconda di come sia stata installata. Se il committente richiede una rete in Categoria 5e, bisogna certamente usare componenti tutti della stessa classe, ma far anche sì che i dati viaggino alla velocità prevista: se così non fosse sarebbe come truccare un motore per ridurre le prestazioni della moto! Se questi aspetti sono scontati per chi installa abitualmente reti in aziende, cioè nell’ambito in cui i sistemi informatici sono una realtà diffusa, lo è in minor misura per l’installatore elettrico che opera prevalentemente nel residenziale e in strutture minori del terziario. 42 Netsafe: dal cablaggio improvvisato al cablaggio strutturato. Reti e installatore elettrico La rivoluzione che sta davanti ai nostri occhi è quella che sta portando le reti, e quindi i sistemi di cablaggio strutturato, in nuovi settori: il piccolo ufficio, l’azienda artigiana, lo studio professionale, il residenziale stesso. In questi settori non sempre è garantito l’intervento dello specialista in reti o del fornitore dell’hardware: la facilità d’installazione e gli acquisti nei centri specializzati o nel canale dell’e-commerce ne riducono l’interesse a farlo. L’installatore elettrico dovrà essere sempre più in grado di risolvere le problematiche impiantistiche globali del committente; ciò coincide con il suo interesse professionale (ed economico) di porsi come referente unico, anche quando ci sia un progettista, e in grado di dare un servizio completo, realizzando economie di scala nel proprio lavoro e aumentando il valore dell’impianto che realizza. Know-how e tecnologie dei materiali In questo scenario Vimar ha deciso di muoversi secondo lo stile che le è proprio, stringendo un accordo con il Gruppo Nordx-CDT, il secondo produttore nord- americano nel settore, che si avvale di strutture di ricerca e tecnologie di primaria grandezza e le mette al servizio del proprio partner realizzando su specifiche Vimar l’intera linea di prodotti per il cabling in rame ed in fibra ottica. L’assoluta uniformità produttiva dei materiali che concorrono a formare il sistema Netsafe è una caratteristica fondamentale per realizzare sistemi di elevate prestazioni e Vimar è uno dei rari attori sul mercato italiano della distribuzione elettrica ad offrire componenti omogenei e progettati per lavorare insieme, assicurando prestazioni che rappresentano il massimo stato dell’arte nel settore. Vantaggi per distributori ed installatori Questa scelta di Vimar ha risvolti interessanti per il sistema distributivo, che può intensificare il rapporto con un unico fornitore (il quale, fra l’altro, offre una gamma ottimizzata su un limitato numero di articoli), ma anche per chi realizza l’impianto che ha un partner unico per tutti i materiali; se il fornitore del cavo è diverso da quello degli altri componenti, come è possibile identificare con precisione le responsabilità in caso di disservizi? 43 Netsafe è un sistema perfettamente integrato anche esteticamente. Coordinabile con l’impianto elettrico tradizionale sia della serie Idea che della nuovissima serie Plana. Garanzie e formazione Se la formazione specifica e le conoscenze dell’installatore sono determinanti per la qualità dell’impianto, è perfettamente logico che Vimar si adoperi per fornire conoscenze e formazione agli installatori e che riconosca al loro lavoro una garanzia proporzionata al livello qualitativo raggiunto. Vimar quindi eroga corsi e “premia” i partecipanti non solo migliorando le loro conoscenze professionali, ma offrendo loro un titolo che si traduce in una estensione della garanzia sui materiali o sulle prestazioni degli impianti che realizzano. Un titolo ed una garanzia che possono essere esibiti alla committenza e fatti valere, nei confronti del lavoro altrui, in termini estremamente competitivi. Perché oltre a fornire un prodotto di elevato livello qualitativo, l’installatore certificato Vimar offre una garanzia, coperta dalla casa di Marostica, che si rivela un’arma vincente su un mercato in cui circolano, sotto la stessa etichetta, prodotti apparentemente simili, ma in realtà assemblati ai quattro angoli della terra con standard spesso imprecisati, e installati talora da personale non qualificato. Corsi utili e accessibili Se l’obiettivo di Vimar è quello di mettere in piedi una rete di installatori certificati per il sistema Netsafe, ciò deve essere letto come una necessità di qualificazione dettata dalle caratteristiche degli impianti che essi saranno chiamati a realizzare e non come la creazione di una élite a numero chiuso. Perchè nulla è più semplice e meno dispendioso che partecipare a questi corsi. I quali, compatibilmente con le possibilità tecniche-organizzative (non ultima quella di avere un numero limitato di partecipanti per ciascun corso e docenti sempre di ottimo livello), saranno aperti a tutti coloro che saranno interessati a parteciparvi e, per quanto possibile, saranno anche decentrati sul territorio, riducendo all’essenziale i tempi di trasferimento. 44 ‘ Basta investire una sola giornata di lavoro per apprendere le nozioni base sull’installazione dei sistemi Netsafe; Vimar si è sforzata al massimo per rendere accessibili a tutti queste occasioni di formazione. Con un obiettivo: creare una nuova generazione di installatori per il cablaggio strutturato ’ Netsafe Certificate Netsafe Advanced Certificate Nei prossimi mesi si svolgerà una prima tornata di corsi di primo livello. L’obiettivo è fornire le nozioni di base per la realizzazione di impianti con cablaggio strutturato Netsafe: i partecipanti riceveranno il Netsafe Certificate, l’attestato e la tessera con foto e potranno estendere a 10 anni la garanzia sui materiali Netsafe impiegati. Questa prima qualificazione si può ottenere con un corso di sole 8 ore e l’investimento, in tempo, di una sola giornata. Il programma prevede una prima parte, dedicata ad informazioni e nozioni di carattere generale (Tipi e strutture delle reti di comunicazione - I sistemi di connessione, con uno sguardo all’evoluzione avvenuta negli ultimi anni, fino al cablaggio strutturato e alle esigenze che questo sistema è in grado di soddisfare - Le connessioni con cavi in rame ed i parametri da verificare - Le connessioni con fibra ottica) e una parte più specifica e legata al prodotto (La progettazione e le regole d’installazione - I componenti del sistema Netsafe e le loro caratteristiche - La verifica del sistema). Conclude il corso un’esercitazione pratica. Per tutti coloro che abbiano già conseguito il Netsafe Certificate e desiderino approfondire conoscenze e tecniche, Vimar proporrà la partecipazione a corsi di secondo livello, della durata di due giorni, che si svolgeranno presso il Centro di Formazione Vimar di Marostica a partire dai primi mesi del 2001. I partecipanti riceveranno il Netsafe Advanced Certificate e la relativa tessera con foto e potranno estendere a 15 anni la garanzia sulle prestazioni dell’intero impianto, purchè realizzato esclusivamente con prodotti del sistema Netsafe. Altri servizi Vimar realizzerà nei prossimi mesi un potenziamento del Servizio Assistenza Clienti, finalizzato a fornire maggior supporto anche per quanto concerne Netsafe. Inoltre il sistema di cablaggio strutturato Netsafe sarà implementato nei software di disegno e preventivazione EasyDraw ed EasyCap: ciò consentirà la progettazione con l’insieme dei prodotti Vimar, fornendo uno strumento unico e completo. Come iscriversi Per informazioni sulle date, le località e il programma dei corsi di primo livello, contattare: • il Servizio Assistenza Tecnica Numero Verde 800-862307 • il sito Vimar alla pagina “News” 45 nuovi software Progetti facili, istruzioni per l’Easy Davvero positivo il primo bilancio sulla diffusione e il successo delle nuove versioni dei software dedicati da Vimar all’approntamento di capitolati e disegni. Ed ecco anche le risposte ai pochissimi dubbi. S ono oltre 15 mila gli utenti registrati dei nuovi software per Windows di Vimar EasyDraw, per il disegno architettonico e impiantistico, ed EasyCap, per compilare i preventivi e tutti i documenti richiesti dalla 46/90 (dichiarazione di conformità). Ciò significa che oltre il 20%, dei progettisti (studi tecnici o installatori progettisti) usa questi strumenti; in termini quantitativi il 35% dei progetti sono oggi supportati da questi semplici e potenti strumenti informatici. Nel giro di pochi anni un numero significativo di progettisti in Italia (sia pure in misura ancora nettamente inferiore rispetto a Stati Uniti o Germania), si è equipaggiato di Pc allo scopo di approntare progetti, capitolati ed offerte con maggior rapidità e minor fatica, presentando alla committenza una documentazione impeccabile anche sul piano grafico. Questo processo, che rappresenta un distacco dalle tradizionali metodologie di lavoro, è ben lungi dall’essere concluso: ogni giorno si vanno ad aggiungere nuovi utenti. 46 Vimar che ha da sempre creduto in questi mezzi, investendo in essi per renderli sempre più rispondenti alle aspettative e sempre più facili e flessibili nella gestione, raccoglie i risultati di questo suo impegno. Perché la strada maestra, per la casa di Marostica, è un rapporto sempre più saldo e stabile con il mondo della progettazione: strumenti pratici come questi software, e documentazioni tecniche sempre più complete, questa rivista e tante altre attività nell’area dei servizi che concorrono a delineare questo nuovo rapporto ed a cementarlo nel tempo. Sempre sul versante del servizio, perché esso sia ancora più vicino alle esigenze ed aspettative delle persone e delle aziende che hanno scelto di collaborare con Vimar, iniziamo qui ad offrire un ulteriore supporto ai vecchi e nuovi utenti dei software Vimar, pubblicando le risposte ai quesiti più frequenti che ci vengono posti e segnalando alcuni aspetti particolari dei nostri software che possono risultare d’utilità generale. 1 Come posso aggiornare il listino prezzi in EasyCap? In EasyCap è contenuto il listino Vimar in vigore nel momento del rilascio del programma. Questo listino è stato modificato il 1 Luglio scorso e quindi si pone l’esigenza di aggiornarlo. Il nuovo listino n. 78 è stato prontamente inserito nel sito Internet di Vimar, dal quale può essere scaricato in pochi minuti: basta collegarsi all’indirizzo www.vimar.it/ita/sof/h_softwar.htm dell’area “Aggiornamenti software” e scaricare l’apposito file autoinstallante che provvederà auto- maticamente ad aggiornare il listino generale e ad inserire codici e descrizioni dei nuovi prodotti immessi sul mercato da Vimar. Il programma consente l’importazione dei listini di altre aziende, purchè in formato METEL, e dei relativi aggiornamenti. Lo scopo è quello di offrire al preventivista la possibilità di attingere ai listini di tutte le aziende delle quali ha previsto l’impiego di prodotti, gestendo in tal modo tutto l’insieme del parco fornitori con estrema semplicità. 2 Come si deve fare per acquisire le planimetrie con lo scanner? La scansione del disegno viene effettuata con il programma fornito con lo scanner e viene salvata in formato TIF, BMP oppure JPG. I file in questi formati (chiamati in EasyDraw “Immagini raster”) possono essere importati in EasyDraw mediante il comando “Immagine” presente nel menù “Disegno”. Una volta effettuata l’importazione il comando “Calibra immagine”, presente anch’esso nel menù “Disegno”, consente il proporzionamento dell’immagine per portarla alla scala reale del disegno. 3 Come variare lo spessore dei muri e le impostazioni degli elementi architettonici? Nella progettazione di un edificio lo spessore dei muri, una volta definito in base alle regole ed ai calcoli delle portate, non può essere variato. Quindi EasyDraw non offre la possibilità di modificare queste caratteristiche su un disegno già realizzato. In fase di disegno, invece, ciò è facile: dopo aver selezionato il comando muro, cliccare sulla scritta “proprietà” presente sulla riga di comando oppure digitare la lettera “P” e battere “invio”. Nella finestra di dialogo che appare, bisogna modificare i parametri di disegno del muro. Una volta impostati i valori desiderati cliccare su “OK” e disegnare il muro. Lo stesso può essere fatto per elementi architettonici come porte, finestre e pilastri. 47 4 Come si cambiano i colori di traccia e riempimento? Nel disegno di pareti è utile poter diversificare cromaticamente il colore delle linee e del riempimento e assegnare un colore ad elementi architettonici come porte, finestre, pilastri. In EasyDraw per realizzare ciò bisogna utilizzare il comando “Colori” presente nel menù “Archi”, che apre una finestra di dialogo all’interno della quale possono essere definiti i colori e retini desiderati. 6 Dopo aver installato il software, appena sia avvia EasyDraw, appare questo messaggio di errore: Questo messaggio segnala che manca un file di sistema e in genere si verifica solamente su computer con installato Windows 95. Il file mancante è disponibile nel sito Vimar: scaricare ed eseguire il file: Mfc.exe - ”File MFC42.DLL mancante all’avvio di EasyDraw 2” dall’area “Aggiornamenti Software” all’indirizzo www.vimar.it/ita/sof/h_softwar htm. Una volta eseguito il file Mfc.exe riavviare il sistema ed eseguire nuovamente EasyDraw. 7 Dopo aver installato il software, quando si inserisce il CD dei programmi nel lettore, questo non si avvia più automaticamente. Ciò evita, infatti, l’inutile avvio della procedura di “autorun” assicurando la miglior fruibilità dei software, senza compromettere la possibilità di accedere alla manualistica dei programmi, che può essere richiamata anche dal menù “Aiuto” di EasyDraw e dal menù “?” di EasyCap. Qualora si rendesse necessario reinstallare il software è sufficiente eseguire direttamente il file “Setup.exe” presente nel CD-Rom selezionando dal menù “Avvio” (o”Start”) di Windows il comando “Esegui” e digitando nella casella “Apri” il comando “D:\Setup.exe” e cliccando sul pulsante “OK”. 48 5 Posso importare disegni e preventivi realizzati con le versioni precedenti dei programmi? È stato seguito un criterio logico e di razionalità: EasyDraw 2.0 è perfettamente compatibile con la versione precedente, perché naturale che, nel tempo, un impianto venga implementato e modificato secondo le necessità via via emergenti. La pratica, sempre più frequente, di predisporre l’impianto con scatole di derivazione, tubi e scatole da incasso in funzione di sviluppi futuri fa emergere un nuovo tipo di rapporto tra impiantista e committente, dove il primo diventa anche manutentore, un manutentore che deve essere in grado di gestire e documentare con rapidità e sicurezza gli interventi fatti: l’impianto, infatti, non è un’entità statica, ma un servizio in continua evoluzione. Diverso è invece il discorso della gestione amministrativa del lavoro. C’è una linea di demarcazione tra lavori (capitolati, offerte, documentazioni) già ultimati e comunque definiti e nuovi lavori ai quali si applicano condizioni e prezzi aggiornati. Qui si è scelto di non rendere tra loro compatibili la vecchia e la nuova versione di EasyCap. Per i vecchi lavori, potrà rimanere installata sul disco fisso la precedente versione del programma, per tutto il tempo necessario e per poterli gestire e visualizzare. I nuovi lavori, invece, potranno avvalersi di EasyCap 2.0 e dei notevoli miglioramenti che esso offre. I nuovi applicativi, infatti, non sono degli aggiornamenti delle precedenti versioni e, quindi, quando vengono installati creano una nuova cartella rispetto alle versioni precedenti: vecchio e nuovo possono convivere perfettamente sullo stesso computer, con la possibilità di utilizzarli indifferentemente secondo necessità. 8 Dopo aver installato il software, appena si avvia EasyDraw, appare il seguente messaggio di errore: Questo inconveniente è dovuto ad una installazione non corretta dei driver per l’accesso ai dati nel computer dell’utente. Anche in questo caso è disponibile nel sito Vimar l’aggiornamento che risolve l’inconveniente: scaricare ed eseguire il file: SetupSR1.exe - ”EasyDraw 2 - Service release 1” dall’area “Aggiornamenti Software” all’indirizzo www.vimar.it/ita/sof/h_softwar htm. Una volta eseguito il file SetupSR1.exe riavviare il sistema ed eseguire nuovamente EasyDraw. La stessa procedura si deve seguire quando EasyDraw si avvia regolarmente permettendo di disegnare la planimetria, ma appena si tenta di accedere alle librerie dei simboli elettrici oppure dei cavi appaiono a video dei messaggi d’errore. ‘ 9 Qual è il formato più adatto per importare in EasyDraw disegni realizzati con AutoCad? Il formato con cui EasyDraw lavora meglio è DXF. Si consiglia quindi di salvare in questo formato i file da importare e di richiedere ai progettisti edili di fornire le planimetrie salvate in DXF. Disegni complessi, realizzati in altri formati, come DWG, possono presentare difficoltà di caricamento. In tal caso vanno convertiti in DXF direttamente con AutoCad o con altri programmi che consentano la conversione; una utility di conversione è disponibile anche nell’area “Aggiornamenti software” del sito Vimar. Con questi strumenti informatici il 20% dei progettisti ha già reso più semplice il proprio lavoro. Con EasyDraw non appena si richiama il comando di stampa E ogni giorno appaiono a video alcuni messaggi di errore. Ignorando tali errori appare comunque la finestra di impostazione della stampa la proposta e il file può essere regolarmente stampato. di Vimar trova nuove adesioni. Verificare nel Pannello di controllo di Windows le impostazioni ’ o raw ed impiantistic co EasyD itettoni ch gno ar e di dise Softwar yCaptivazione Easpr even e di Softwar e 2.0 Releas 10 della stampante ed eventualmente procedere con l’aggiornamento dei driver della stampante stessa. Qualora l’inconveniente permanesse, contattare il Servizio Assistenza Clienti al numero verde Vimar, specificando il modello esatto della stampante e il contenuto dei messaggi d’errore visualizzati dal programma. 2000 Aprile So ftw are Eas di d yD ed isegn raw imp o a ian rch tist itet So ftw Ea ico ton are sy ico C d i Re pre ap lea v se ent 2.0 iv azio -A pril n e e2 000 Per ricevere i software Coloro che non avessero usufruito del servizio di prenotazione a mezzo cartolina allegata al numero di Aprile di Vimar Point possono richiedere i software EasyDraw e EasyCap alle agenzie di zona. Nel sito www.vimar.it è disponibile on line il modulo di richiesta da compilare con i dati richiesti e inoltrare via Internet a Vimar. 49 flash IDEA torna in campagna Fiere d’autunno Nei prossimi mesi ci trovate alle seguenti rassegne: ELETTRO TOSCANA 10A edizione della Mostra di apparecchiature e materiale elettrotecnico, elettronico, illuminotecnico. Firenze, 19-21 Ottobre. SAT EXPO 7° Salone nazionale delle telecomunicazioni via satellite. Vicenza, 27-30 Ottobre. SICUREZZA 10A Mostra internazionale biennale sulla sicurezza. Milano, 22-25 Novembre. SIAA Salone internazionale dell’attrezzatura alberghiera. Rimini, Novembre. Riprende, nei prossimi giorni, la campagna pubblicitaria Vimar su quotidiani e periodici. Al centro dell’attenzione c’è, come nella scorsa primavera, Idea che viene riproposta con le sue funzioni speciali, che mettono in luce tutta la ricchezza tecnica di questa serie di prestigio, e con la gamma di forme, materiali e colori delle placche. PLANA si dà alla tecnica Campagna d’autunno sulla stampa tecnica di settore per Plana, la nuova serie civile di Vimar. L’attività di comunicazione è di supporto al trade per il lancio e l’introduzione del prodotto. Il soggetto è unico. Plana viene presentata nella versione base con vicino l’inseparabile bottiglia di latte, sintesi astratta, ma puntuale dei plus di prodotto. L’annuncio, su doppia pagina a colori, è coordinato con l’immagine di prodotto messa a punto per il lancio. Moossttrraa ddii ssiiccuurreezzzzaa M Si svolge a Milano, dal 22 al 26 Novembre, Sicurezza 2000. Mostra internazionale biennale organizzata dall’Associazione Intel. Gli organizzatori annunciano un netto incremento, rispetto alla precedente edizione, dello spazio espositivo, ma è in aumento anche il numero e la qualità degli espositori: il peso, sullo scenario dell’offerta espositiva europea, è sempre più rilevante. E non può essere diversamente in presenza d’un mercato in crescita, stimolato da utilizzatori finali sempre più sensibili alle problematiche della sicurezza 50 nelle sue varie forme ed aspetti. Notevole lo sforzo degli organizzatori per avvicinare alle aziende espositrici, ed al mondo produttivo del comparto in genere, categorie e professioni potenzialmente ricettive ed in grado d’essere moltiplicatrici di business, come gli amministratori condominiali e aree d’attività commerciali ed artigiane particolarmente esposte. A Sicurezza 2000 non ci sarà quindi solo il tradizionale incontro degli operatori del settore, ma anche una notevole apertura verso l’utilizzatore finale selezionato però in base a precisi criteri di potenziale interesse per i prodotti e servizi presentati. humour ALESSANDRO GATTO - ITALIA - PREMIATO (28 X 30) - STRIP Organizzazione commerciale Amministrazione e Stabilimento Viale Vicenza, 14 36063 Marostica VI Tel. 0424.488.600 Fax 0424.488.188 Piemonte (escl. prov. Novara e Verbania) - Valle D’Aosta Progress srl - Via Michelangelo Buonarroti, 15 10126 Torino - Tel. 0116.680.737 Fax 0116.680.689 Como, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Pavia, Sondrio, Varese, Verbania Ramel srl - Via Grandi, 26/28 20060 Pessano con Bornago (MI) Tel. 0295.740.341 - Fax 0295.741.022 Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Piacenza Sarco di Poncipè Mario & C. snc Via Lunga, 51/B - 25126 Brescia Tel. 0303.733.283 - Fax 0303.733.287 Belluno, Verona, Bolzano, Trento Battaglin Renato - Via Panica, 146 - 36063 Marostica (VI) Tel. 042.472.092 - Fax 042.472.092 Padova, Treviso, Venezia, Vicenza, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine Vimar Srl - Uff. Commerciale sede - Viale Vicenza, 14 36063 Marostica (VI) - Tel. 0424.488.600 Fax 0424.488.188 Uffici di Milano Via Stradivari, 4 20121 Milano Tel. 0229.524.769 0229.524.955 Fax 0229.518.972 Uffici di Bologna Via Azzurra, 41 40138 Bologna Tel. 0516.360.649 Fax 0514.292.698 Liguria Chiesta Giacomo & C. sas - Via Villa Berrone, 7/2 16014 Campomorone (GE) - Tel. 010.783.732 Fax 010.780.318 Emilia Romagna (escl. prov. Piacenza) e prov. Rovigo Spina Giovanni - Via Azzurra, 41 - 40138 Bologna Tel. 0516.360.709 - Fax 0516.360.966 Toscana Sodini & C. srl - Via J. Da Diacceto, 44 - 50123 Firenze Tel. 0552.645.395 - 0552.645.396 - 0552.645.397 Fax 055.290.465 Marche, Umbria Ducci Dalmazio & C. sas - Via Mario Pagano, 43 61032 Fano (PS) - Tel. 0721.861.410 - Fax 0721.860.610 Abruzzo, Molise P.I. Di Genova Duca - Via Vomano, 4 - 65016 Montesilvano (PE) - Tel. 08.574.554 - Fax 0854.711.334 Lazio Cancellieri & Avitabile snc - Via Ludovico di Breme, 21 00137 Roma - Tel. 0686.802.233 - 0686.802.235 Fax 06.824.236 Chiamare il numero verde per: - spiegazioni sull’installazione e cablaggio dei prodotti VIMAR - informazioni tecnico-commerciali e sulla rete di vendita - segnalazioni di esigenze tecniche e d’installazione - richieste documentazione Uffici di Roma Via Cassia, 1081 00189 Roma Tel. 0630.260.322 Fax 0630.315.161 Campania e prov. di Potenza P.I. Battiloro Alfredo - Centro Gecos Via Arcora, 60 - 5° piano int. 75 - 80013 Casalnuovo (NA) - Tel. 0815.228.373 Fax 0815.222.957 Puglia, Basilicata (escl. prov. Potenza) Barnabei Rappresentanze di Faccitondo Domenico e Introna Vito & C. sas - Via Salvatore Matarrese, 11/5 - 70126 Bari Tel. 0805.041.938 - 0805.041.989 - Fax 0805.041.992 Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani Punzo Rappresentanze srl - Via Val Platani, 2 - 90144 Palermo Tel. 091.522.131 - 091.517.286 - Fax 091.512.974 Calabria Antonio Pezzano rappr. sas - Via F.lli Cervi, 27 87100 Cosenza - Tel. 0984.408.265 - Fax 0984.393.118 Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa Caruso Enrico - Via Mollica, 61 - 95020 Cannizzaro (CT) Tel. 095.271.795 - Fax 095.274.042 Sardegna High Energy snc di Marco Col e Roberto Lattuca Via dell’Artigianato, 11 - 09122 Cagliari Tel. 0702.110.054 - Fax 0702.110.070 Servizio numero verde 800-862307 indirizzo internet: www.vimar.it Il servizio è attivo nei giorni lavorativi (sabato escluso) con il seguente orario: 8.00-12.00 / 13.30-17.30 (16.30 il venerdì) 51 ue! Un diffusore sonoro in ogni stanza? Golosi! Diffusione stereofonica. Dalla fonte che volete, sempre in stereofonia, la musica viaggia per casa. Al volume che scegliete, stanza per stanza, come desiderate. E se qualcuno decide di inviare un messaggio, pigia un bottone, attiva l ’ i n t e r f o n o e d i c e l a s u a . A t u t t i i g o l o s i , d i m u s i c a e s a p e r v i v e r e , Vi m a r d e d i c a l a diffusione sonora della serie Idea. In quarantadue colori, quattro materiali, due design, coordinati con altre duecento f u n z i o n i . P e r c h é n e l l a c a s a c i r c o l i s e m p r e e n e r g i a p o s i t i v a . E n e r g i a p o s i t i v a. www.vimar.it