Hackers: nuova vita alla tua PowerShot

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Hackers: nuova vita alla tua PowerShot
Software
Un software di piccole
dimensioni, totalmente
gratuito, promette di
aggiungere funzioni
strepitose ad un vasto
numero di compatte
Canon PowerShot.
Si chiama CHDK, lo
seguiamo da oltre un
anno ed ora appare
sufficientemente
maturo per
proporvelo.
Hackers: nuova vita
alla tua PowerShot
I russi sembrano essersi dedicati con
particolare attenzione allo studio
delle macchine di casa Canon e dopo
il firmware hack per la 300D, che
la dotava di funzioni tipiche della
sorella maggiore 10D, eccoli alle
prese con un software, CHDK (Canon
Hacker’s Development Kit), capace
di ampliare le funzioni delle compatte
PowerShot.
La novità fondamentale è che a differenza di quanto pensato per la Eos
300D, questa volta non si tratta di
un firmware ma solo di un software
che si camuffa da aggiornamento
per essere caricato in memoria dalla
macchina; quindi basterà eliminarlo
dalla scheda di memoria per ripristinare completamente la funzionalità
originale.
E’ bene comunque sottolineare fin dal
principio che il software viene fornito
senza alcun tipo di supporto ad eccezione della nutrita wiki all’indirizzo
http://chdk.wikia.com/ e che eventuali danni alla macchina potrebbero non
essere passati sotto garanzia.
Cosa offre
CHDK, a dispetto delle sue dimensioni contenute, permette di ampliare enormemente le funzioni di base
di un elevato numero di compatte
PowerShot serie A, S, G ed anche di
alcuni modelli Digital Ixus. Tali modifiche rientrano sotto sei differenti
categorie:
* Modalità avanzate di registrazione
delle immagini.
Oltre al formato Jpeg, le macchine
acquisiscono la capacità di salvare
immagini nel formato Raw, mentre
per quanto riguarda i video viene aumentata sia la lunghezza massima, sia
i livelli di compressione disponibili.
* Dati aggiuntivi sul display Lcd.
E’ possibile visualizzare l’istogramma in tempo reale, l’autonomia residua della batteria, lo spazio libero
sulla scheda di memoria, la profondità di campo, la luminosità della scena
e molti altri dati, con un layout modificabile a piacere dal fotografo.
* Impostazioni di ripresa aggiuntive.
Tempi di posa compresi tra 1 minuto e 1/25.000s o ancora più rapidi,
diaframma chiuso fino a f/16, bracketing, intervallometro… in base
alla macchina si possono ottenere
riprese estremamente creative grazie
a CHDK.
* Capacità di eseguire programmi.
Con CHDK la macchina è in grado di
eseguire script scritti in una versione
di Basic. Con tali script la macchina
può eseguire automaticamente una
serie di operazioni al verificarsi di
una certa condizione, come la ripresa
Ecco come si presenta lo schermo di ripresa dopo l’installazione del software. Premendo il pulsante Direct Print si entra in
<ALT> mode, dove il pulsante Menu permette l’accesso ai menù aggiuntivi.
Tra le varie voci di menù è possibile impostare parametri di ripresa fuori specifica come un tempo di posa di 1/80.000s, un
diaframma f/16 o una sensibilità Iso pari a 25, sebbene non tutte le macchine compatibili supportino valori così estremi. Vi è
poi il menù per la gestione del formato Raw.
di una immagine a seguito della variazione di luminosità della scena o del
rilevamento di movimenti nel campo
inquadrato.
* Comando a distanza.
E’ possibile comandare la macchina
tramite la porta Usb.
* Altro.
CHDK offre alcuni giochi, un calendario, la possibilità di mostrare testi,
un utile file browser ecc.
Insomma, CHDK appare come un
software capace di sfruttare i potenti
processori Digic II e Digic III delle
PowerShot come fossero dei computer in miniatura, programmandoli
affinchè svolgano le funzioni desiderate, un programma adatto a chi,
fotografo esperto, vuole il massimo
dalla propria compatta Canon.
Non solo, CHDK è disponibile in
numerose “build”, ovvero versioni
create da differenti programmatori
(non solo russi naturalmente), ognuna
Come utilizzare il Raw
con le proprie peculiarità tanto che
esistono build più generiche con le
funzioni descritte sopra, e build per
ambiti di ripresa specifici come la
stereoscopia.
Come si installa
L’installazione è estremamente semplice, l’abbiamo verificato su una
Canon PowerShot A620.
Una volta scaricato il file corretto per
la propria fotocamera (in genere un
archivio Rar), basterà decomprimerlo
e copiare sulla scheda di memoria i
due file tramite il classico lettore di
schede. Tutto qui.
Una volta inserita la scheda di memoria nella macchina, basterà accenderla
in modalità visualizzazione, accedere
al menù e scorrere le voci fino all’ultima denominata “Firm Update”, confermandola con il pulsante Set.
Come abbiamo specificato, non si
tratta di un vero update del firmware,
Con CHDK è possibile scattare in formato Raw anche con fotocamere originariamente sprovviste di tale opzione. I file generati, estensione CRW, non
vengono riconosciuti da molti programmi, quindi la strada più immediata per il
loro utilizzo è quella della conversione in formato DNG attraverso il software
DNGForPowerShot e la conversione in formati standard (Jpeg o Tiff) tramite il
software preferito. http://digicanon.narod.ru/
quanto di un escamotage per indurre
la macchina a caricare il software. Ad
operazione completata la macchina
si riavvierà illuminando per qualche
istante la luce blu integrata nel pulsante Direct Print.
Nel caso la macchina sia molto recente potrebbe essere necessario,
come prima cosa, rendere utilizzabile la scheda attraverso il software
CardTricks. L’operazione è semplice;
una volta selezionata la scheda nel
lettore è sufficiente selezionare l’opzione “Format as FAT” e successivamente l’opzione “Make bootable”.
Nel caso si voglia caricare CHDK ad
ogni avvio della fotocamera basterà
entrare nel menù di Debug di CHDK
e selezionare la voce “Make card
bootable”, ricordandosi successivamente di proteggere la card da scrittura utilizzando l’apposita linguetta:
la macchina continuerà a salvare le
immagini sulla scheda ignorando tale
blocco, ma allo stesso tempo caricherà CHDK ad ogni accensione.
In pratica
Dal momento che CHDK non è un firmware che effettua modifiche irreversibili è possibile utilizzare più di una
scheda, una per il CHDK e le altre per
l’utilizzo normale previsto da Canon,
ed alternarle in base al gusto persoPC PHOTO
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Tra le “comodità” si segnalano la possibilità di regolare i valori di voltaggio della batteria per i quali la macchina segna il
livello di carica, di modificare a piacere il layout delle informazioni mostrate a video in fase di ripresa o di caricare automaticamente il software ad ogni accensione.
nale. E’ questa la modalità operativa
che ho scelto per prendere confidenza
con il software, ma col passare del
tempo sono riuscito ad affinare le impostazioni di CHDK per conformare
la macchina alle mie esigenze ed oggi
devo ammettere che la mia PowerShot
A620 non si accende quasi più con il
solo software originale.
L’utilizzo è intuitivo considerando
che la macchina non è nata per supportare un numero così elevato di
opzioni, e gran parte del merito è dei
menù aggiuntivi estremamente chiari
anche in inglese, ai quali si accede
entrando in <ALT> Mode, ovvero
premendo il pulsante Direct Print.
In <ALT> Mode ad alcuni pulsanti vengono assegnate funzioni
ALTernative, pensate per sposarsi al
meglio con i menù del CHDK.
La lista di funzioni è letteralmente
sterminata e consente ad ogni fotografo di conformare la macchina al
Le fotocamere supportate
CHDK funziona su numerose compatte Canon PowerShot, ma non con tutti i
firmware. Di seguito una lista delle compatte supportate, ma come è possibile
stabilire la versione di firmware utilizzato dalla nostra compatta? L’operazione può
sembrare più complessa di quanto sia in realtà.
E’ sufficiente inserire la scheda di memoria in un lettore per computer e crearvi un
file denominato ver.req, ad esempio tramite il blocco note di Windows. Creato il
file, si inserisce nuovamente la scheda nella macchina e la si accende in modalità
visualizzazione (impostando l’apposito interruttore, o semplicemente tenendo
premuto il tasto di playback); tenendo premuto il pulsante Set, si preme anche il
pulsante Display. A questo punto il pannello Lcd mostrerà il firmware nella forma
“Firmware Ver GM1.00X”, dove 1.00X è la versione di firmware presente nella
macchina.
- A450, Firmware 1.00d
- A460, Firmware 1.00d
- A530, Firmware 1.00a
- A540, Firmware 1.00b
- A550, Firmware 1.00c
- A560, Firmware 1.00a
- A570, Firmware 1.00e, 1.01a
- A610, Firmware 1.00e, 1.00f (1.00d
utilizzando CHDK in versione per
1.00e)
- A620, Firmware 1.00f
- A630, Firmware 1.00c
- A640, Firmware 1.00b
- A650 IS, Firmware 1.00d
- A700, Firmware 1.00b
- A710 IS, Firmware 1.00a
- A720 IS, Firmware 1.00c
- S2 IS, Firmware 1.00e, 1.00f, 1.00g,
(1.00i utilizzando CHDK in versione
per 1.00g)
38 PC PHOTO
- S3 IS, Firmware 1.00a
- S5 IS, Firmware 1.01a 1.01b
- G7, Firmware 1.00e, 1.00g,
1.00i, 1.00j
- Digital Ixus 55, Firmware 1.00b,
1.00c, 1.00d
- Digital Ixus 700, Firmware 1.01a,
1.01b
- Digital Ixus 65, Firmware 1.01a
- Digital Ixus 800, Firmware 1.00b,
1.01b, (1.01a utilizzando CHDK
in versione per 1.01b)
- Digital Ixus 850, Firmware 1.00e,
(1.00d utilizzando CHDK
in versione per 1.00e)
- Digital Ixus 950, Firmware 1.00c
- Digital Ixus 860, Firmware 1.00c
- Digital Ixus 70, Firmware 1.01b,
1.02a, (1.01a utilizzando CHDK
in versione per 1.01b)
proprio stile di ripresa; sebbene la
possibilità di scattare in Raw faccia
gola a molti, personalmente ritengo
che le opzioni più utili di CHDK siano
quelle che riguardano le informazioni
mostrate a monitor e la possibilità di
utilizzare coppie tempo/diaframma
non previste dal produttore.
La mia A620 ora mostra un indicatore
grafico per l’autonomia residua della
batteria e per lo spazio sulla scheda
di memoria, così come un istogramma
che ho volutamente limitato al solo
canale di luminanza, i dati relativi
alla profondità di campo e la focale
equivalente in formato 35mm. Non
solo, scatto fotografie senza filtro di
riduzione rumore, che preferisco applicare in seguito, e posso utilizzare
sensibilità Iso estremamente basse
che portano ad immagini pulite in
stile reflex, mentre grazie al formato
Raw posso trarre il massimo delle
prestazioni dalla mia rinata compatta
Canon.
Conclusione
E’ vero, si tratta di un software non
supportato che, in teoria, potrebbe
anche danneggiare la macchina e che
ci impone quindi di mettervi in guardia declinando ogni responsabilità. E’
anche vero però che migliaia di utenti
della rete, così come il sottoscritto,
hanno provato questo software senza
incorrere in danni permanenti alla
propria macchina; infatti basta non caricare nuovamente il CHDK nel caso
di blocchi dovuti a bug del software.
Insomma, sembra proprio che in questo caso valga la massima “tentar non
nuoce”, soprattutto in considerazione
delle potenzialità che si celano all’interno delle nostre PowerShot.
Andrea Nivini
Il software è inserito nel CD
allegato alla rivista.