71 olgiate - Comune di Olgiate Comasco

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71 olgiate - Comune di Olgiate Comasco
O L G I AT E
Foglio di informazione comunale
Bimestrale di informazione del Comune di Olgiate Comasco. Autorizzazione del Tribunale di Como n. 153
del 28.7.1965. Direttore Responsabile: Mario Mascetti. Stampa: Salin s.r.l., Olgiate Comasco.
ANNO XXXXI - n. 4 - DICEMBRE
2007
Spedizioni in A.P. 70% filiale di Como
Il “pacco” di Natale
SOMMARIO
COMUNE
Gemellaggio
Piscina Comunale
Impianto Tennis
Rinascita dei Parchi
Farmacia Comunale
Progetto Unicef
Affido: Tessere la tela
VITA CITTADINA
Ernesto Maltecca
Libro di S. Gerardo
ASSOCIAZIONI
Minibasket OIgiate
Concorso Foto PLIS
Sci Club Coustunn
BMX Olgiate
Nomadi Fans Club
CAI: Concorso
Fotografico
MINORANZE
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L’Amministrazione Bovi è litigiosa, l’Amministrazione Bovi ha le idee confuse, l’Amministrazione Bovi è
devastante, l’Amministrazione Bovi non ha fatto niente, l’Amministrazione Bovi va mandata a casa… Sono
questi i complimenti martellanti che chi è stato sconfitto fa girare a piena bocca, forse ricordandosi del motto
di Voltaire che diceva: “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà”.
In verità, ci sarebbe da preoccuparsi se costoro parlassero bene del Sindaco: vorrebbe dire davvero che è pronto da mandare a casa. Più vedono allontanarsi quella data, più si arrabbiano e si accaniscono, nell’ansia di celebrare il loro trionfale rientro.
A proposito di idee confuse, si vedono reazioni strane: se si portano i progetti pronti, i nostri avversari votano contro e ci accusano di fare le cose di nascosto, senza coinvolgere le minoranze nelle fasi di elaborazione.
Se ci si sbottona ad enunciare delle idee da discutere, ci dicono che siamo improvvisatori e rovinosi, e subito
partono le crociate contro. Sarebbe questo l’auspicato confronto democratico? Scommetto che quel giorno che
diremo Viva la Repubblica, qualcuno andrà al mercato a raccogliere firme per la Monarchia.
Se ci fosse sincerità d’intenti per il bene comune, si lavorerebbe guardando davvero ai problemi e proponendo le soluzioni migliori. Invece l’obiettivo esclusivo è quello di delegittimare e scalzare chi è stato eletto, per
prendere il suo posto. Che sia per recuperare l’indennità di carica di oltre 3.000 euro al mese, che l’attuale sindaco ha rinunciato a percepire ed è lì, che fa gola a più di uno?
Ma guardiamo un po’ se davvero nel pacco preparato dall’Amministrazione Bovi ci sono solamente le cose
buone della precedente amministrazione “disfatte” dall’attuale, e “niente” di nuovo.
Delle “cose buone” precedenti c’è la riapprovazione del Piano ex-Bulgheroni e del Piano Nuovo Spazio (prati
di Via Roma), dopo la rinegoziazione con i privati conclusa con modifiche, che determinano maggiori vantaggi al Comune. Perciò, secondo noi, non sono state disfatte, ma sono diventate “cose più buone”.
Di nuovo ci sono tante piccole cose, che alcuni considerano niente, ma forse dimostrano che
l’Amministrazione Bovi non se ne sta con le mani in mano. Guardiamo il “niente” che c’è nel pacco:
- adottato il piano di riqualificazione del comparto Lema-Lezzeni;
- riasfaltato il mercato e un primo lotto di tronchi stradali usurati da anni, cui seguiranno altri due lotti già
finanziati da eseguire a stagione opportuna;
- realizzato in due mesi durante le vacanze il salone mensa per le Scuole di Via S. Gerardo (in piena regola con tutte le norme igieniche e di sicurezza come certificato dagli Enti competenti) per evitare di portare i
bambini avanti e indietro dalla Pineta per mangiare a mezzogiorno;
- attivate la palestra e la mensa della Scuola di Via Repubblica;
- costituita la Società Tre Torri (unico socio il Comune) per regolarizzare la Farmacia; per partecipare alla
società gestione dell’acquedotto e non essere tagliati fuori dalla società provinciale, che subentrerà per legge
ai comuni; per sviluppare i servizi della Casa Anziani e della Piscina;
- pavimentato il primo lotto dei vialetti del Cimitero;
- semaforizzato l’incrocio pericoloso
di Via Repubblica e altri punti critici
(Scuole Via Repubblica e Viale
Michelangelo presso la Casa
Anziani);
- approntato il progetto di riqualificazione del primo tronco di Via S.
Gerardo (tra le Scuole e la statale)
che sarà presto mandato in esecuzione;
- dopo 30 anni di incuria ripulito il
parco di Villa Peduzzi;
- riorganizzata la piattaforma per la
raccolta differenziata;
- assegnata come sede al Consorzio
Servizi Sociali previa sistemazione
l’ex-portineria di Villa Peduzzi;
dal Comune
- assegnata al Consorzio Servizi Sociali per
un centro di assistenza psichiatrica la
casa ex-custode del Cimitero;
- attivata la sezione di asilo-nido del
Cigno;
- fatte venire le suore in Casa Anziani;
- attivata in accordo con altri 17 comuni la
pratica per l’istituzione del polo catastale dell’Olgiatese;
- seguita da vicino presso la Provincia e
l’Anas la pratica di progettazione della
variante alla statale, con l’approntamento del progetto definitivo;
- concluso lo studio per la pianificazione
generale delle fognature;
- avviato e in corso di elaborazione lo studio per il Piano di Governo del
Territorio.
Sono in progettazione la sistemazione della
cucina della Scuola Materna di Via
Roncoroni per adeguarsi alle norme; l’ampliamento dell’Asilo Nido; la sistemazione con variante di Via Cappelletta (già
prevista undici anni fa nei programmi elettorali del dott. Bianchi nel 1996); la costruzione di tre campi da tennis presso il
Centro Sportivo Pineta, secondo uno studio generale, e altro di cui si darà notizia e
motivazione man mano. Non ne abbiamo
mai parlato? Ecco che ne parliamo. A questo punto c’è chi si oppone al “niente”, perché diventa “troppo”. Insomma, si mettano
d’accordo con il loro cervello: o è niente, o
è troppo. Per noi è quello che deve essere
per il bene di Olgiate.
C’era chi paventava che “sotto di noi” non
si facessero più feste. Abbiamo patrocinato
manifestazioni culturali e ricreative di vario
tipo promosse da associazioni; altre sono
state organizzate dall’Assessorato alla
Cultura. Forse sono state anche troppe. Ma
l’intento è quello di far vivere Olgiate e
farne un centro di richiamo.
Vorremmo che i cittadini capissero che stiamo lavorando per loro, nel rispetto dei programmi per i quali ci siamo presentati,
chiedendo il voto. La maggioranza ci ha
dato fiducia. Non saremo noi a tradirla. Le
tasse che siamo stati costretti a chiedere
saranno spese bene; anzi speriamo e lavoreremo per riuscire a ridurle.
È questo il povero “pacco” che vi presentiamo per Natale, mettendoci un biglietto
d’auguri cordiali a tutti: alle famiglie, e
specialmente agli anziani e alle persone
sole e in difficoltà. E Buon Anno 2008!
Il Vostro Sindaco
Roberto Bovi
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I giorni di Elisabetta
Pesterzsébet è un grande quartiere di
Budapest di oltre 80.000 abitanti ed è una
delle 23 municipalità in cui è suddivisa la
capitale ungherese, ciascuna organizzata
come i nostri Comuni, con un Sindaco ed
un Consiglio Comunale.
Gli scambi tra Olgiate e questa municipalità iniziano nel lontano 1994 tra le Bande
delle due città; si sono mantenuti vivi grazie ai nostri artisti musicisti e si sono consolidati nel maggio 2004 con la sottoscrizione di un gemellaggio, sull’esempio di
quello che abbiamo in atto dal 1972 con la
cittadina francese di Liancourt.
Nel periodo compreso tra il 15 e il18
novembre scorsi una delegazione olgiatese
guidata dal Sindaco, e composta
dall’Assessore alla Cultura, dal consigliere
Fumagalli Antonella e da Cesana Enrico è
stata ospite del Comune di Pesterzsébet in
occasione del novantesimo anniversario del
Centro Culturale Csili, sede di innumerevoli manifestazioni artistiche e musicali, di
convegni e di dibattiti molto vivi in quella
comunità. In novembre viene organizzato
l’avvenimento culturale più importante
della loro città “I Giorni di Elisabetta”,
l’imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria
dalla quale prende il nome il quartiere, che
ci riporta alla mente la famosa ed affascinante “Sissi”,la quale a 16 anni, nel 1854,
diventò moglie di Francesco Giuseppe e
amò intensamente la purezza d’animo del
popolo ungherese.
La loro ospitalità è stata squisita ed ha fatto
vivere alla delegazione italiana momenti di
ufficialità con scambi di doni, oltre che di
idee e di culture diverse, ma anche occasioni per scoprire le bellezze artistiche e il
patrimonio culturale di Budapest, per concludersi, l’ultima sera, con il Veglione di
Elisabetta e l’elezione della Reginetta di
Pesterzsébet. Siamo convinti che i rapporti
tra Olgiate e questa municipalità si consolideranno e si arricchiranno e nel prossimo
futuro potranno andare oltre lo stage estivo
dei giovani musicisti ungheresi, già programmato per il prossimo luglio, che vedrà
ad Olgiate, come negli anni precedenti,
oltre 70 partecipanti e il loro maestro
Gedeon Jakab. Ci si augura che le scuole
possano realizzare scambi culturali e pianificare periodi di vacanza-studio, e che le
nostre società sportive possano prevedere
momenti d’incontro con campionati internazionali e soggiorni estivi-invernali
È possibile poi incoraggiare scambi tra artigiani e industrie dei due paesi: si dovrebbero creare le occasioni affinché i dirigenti
delle due realtà economiche possano incontrarsi, conoscersi e presentare gli incredibili
risultati che raggiungono, non solo in termini di volumi d’affari, ma di obiettivi che perseguono nel campo della ricerca scientifica e
nello sviluppo del mercato. È indispensabile
altresì favorire scambi di ospitalità tra i cittadini delle due municipalità, per un semplice
soggiorno di vacanza oppure per una mostra
artistica, per concerti o altre attività culturali. Dobbiamo impegnarci tutti ad ampliare
gli scambi con altre culture, rafforzando
quello già esistente con Liancourt: solo così
possiamo diffondere i principi d’amore, di
libertà e pace tra il popolo italiano e quelli
francese ed ungherese e tra i popoli europei
e quelli del mondo.
Pietro Santelia
Assessore alla Cultura
La delegazione di Olgiate con Akos Szabados, sindaco di Pesterzsébet
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
Dicembre 2007
dal Comune
La Piscina Comunale: quali prospettive
Ogni tanto c’è qualcuno che suona l’allarme. Attenzione: adesso che c’è la concorrenza della nuova piscina di Villa Guardia,
cosa fa l’Amministrazione Comunale per
quella di Olgiate? Quali nuove strutture si
pensa di fare? Ecc. ecc.
A volte, di fronte al “tono processuale”
con cui si incalza la Giunta da parte della
minoranza, non si capisce se vi sia effettivamente preoccupazione per un “calo”
della Piscina Comunale di Olgiate o se si
voglia fare propaganda a quella di Villa
Guardia. Evidentemente è necessario ed
opportuno tenere monitorata la situazione;
ma il vero problema non è quello di preoccuparsi della possibile concorrenza, ma
quello di creare le condizioni perché la
Piscina offra un servizio sempre migliore.
Intanto cominciamo a valutare se e come
si sia avvertita una ricaduta sulla struttura
di Olgiate, dopo l’entrata in funzione dell’impianto di Villa Guardia.
Per avere i dati ci siamo rivolti al direttore
della Piscina di Olgiate, dott. Luigi
Arnaboldi (nella foto), che così ci ha ragguagliati.
“Se si confrontano le frequenze nel corso
dell’estate 2006, quando la piscina di
Villa Guardia non c’era, con quelle della
scorsa estate 2007, si notano i dati
seguenti.
Accessi alla vasca all’aperto: 10.566 nel
2006; 10.031 nel 2007. C’è stata una flessione di 535 presenze (pari al 5,06%), con
Dicembre 2007
un decremento degli incassi di 1.872 euro.
Va però osservato che le condizioni atmosferiche quest’anno sono state meno favorevoli, costringendo a chiudere la struttura per 9 giorni contro i 7 del 2006.
Se, però, verifichiamo le presenze nella
vasca coperta, troviamo che nel 2006
sono state 4.722 contro 5.761 di quest’anno, con un saldo positivo di +1.039 (pari
al 22%).
I dati complessivi danno nel 2007 un
saldo di 504 presenze in più del 2006
(pari al 3,30%).
Un ulteriore dato di monitoraggio è quello relativo all’apertura della nuova stagione 2007/2008.
I corsi nel 2006 hanno avuto 2.102 iscritti effettivi (rispetto alle 2.400 preiscrizioni). Le iscrizioni nel 2007 sono state
2.018: -84 rispetto all’anno scorso (circa
il 4%). Ma se, oltre che delle iscrizioni ai
corsi, si tiene conto delle frequenze del
nuoto libero, si recupera comunque un
incremento complessivo del 3% in più nel
2007 rispetto al 2006”.
Questi dati sembrano escludere che vi sia
stato un “effetto Villa Guardia” tale da
drenare un’utenza, che è rimasta affezionata. Perciò nei fatti non vi è stata quella
frana, che ogni tanto viene agitata come
uno spauracchio in Consiglio Comunale e
che trova eco sulla stampa. Sarà merito
degli allarmismi dell’opposizione rivolti
per lo più a chi in piscina non ci va, o di
chi gestisce la Piscina Comunale?
Per questo chiediamo al direttore
Arnaboldi: dal momento che ci lavora
ormai da 20 anni, come vede le strategie
da adottare per tenere alta la bandiera
della nostra Piscina?
“Nel corso degli ultimi 20 anni sono cambiate tante cose; soprattutto sono cambiati il
modello e l’organizzazione della vita quotidiana, il quadro sociale e, di conseguenza il
comportamento della gente. C’è chi lavora a
part-time, chi con orari flessibili.
Ci sono persone in fasce d’età medio-alta
che un tempo non si sarebbero mai sognate di venire in piscina, invece oggi la frequentano.
Ci sono le donne gravide… E poi la piscina non è più solo “vasca”. Oggi si chiede
sauna, fitness… Perciò più che “fare
vasche” per allargare le strutture, c’è da
“organizzare” l’attività, che si fa molto
più complessa. A fronte di una domanda
variegata, bisogna diversificare e migliorare la qualità dell’offerta…”.
A questo punto giriamo “la patata” al sindaco Roberto Bovi, in quanto “assessore
allo sport”: quali strategie intende adottare l’Amministrazione Comunale per lo
sviluppo della Piscina?
“La nostra strategia si è dispiegata in
modo molto semplice, anche se non tutti
hanno voluto cogliere il senso delle nostre
scelte, anzi le minoranze hanno cercato di
mettersi di traverso ed insistono nel loro
atteggiamento.
La nostra risposta è stata quella di avere
costituito la Società Tre Torri, cui affidare
anche la gestione della Piscina Comunale.
A noi sembra che questa scelta sia quella
giusta, per dare l’occorrente flessibilità
ad una struttura pubblica, che deve potersi organizzare secondo i criteri di un’azienda, chiamata a dare un servizio
rispondente alle esigenze dei cittadini.
Noi seguiremo attentamente l’attività e
soprattutto valuteremo le proposte e i progetti, che potranno essere proposti e che
concorreremo, per quanto possibile, a
definire e realizzare”.
M.M.
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
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dal Comune
Da dove viene il tennis?...
In una delle ultime sedute del Consiglio Comunale l’ex-sindaco
prof. Livio ha snocciolato delle vere perle: il tennis è sacro come la
cappellina! Esso è pervenuto da una “donazione”: guai profanarlo.
Strano sentire una valutazione di questo genere dalla bocca di persone, che hanno sempre considerato il tennis un privilegio per la
“crème” dei “signori di Olgiate” (fino a quando anche loro non
sono entrate a far parte della “crème”). Patetico il ricordo di
un’“olgiatese doc”, che da bambina contemplava estasiata la villa
con una glicine! Gli è che la villa è stata demolita da chi ne era proprietario, proprio per farci il tennis e per preparare il terreno per
farci altre “numerose ville”. Qui non si vuole giudicare nessuno,
giacché in uno stato democratico ognuno è libero di curare i suoi
interessi come vuole, nel rispetto delle leggi. Si tratta semplicemente di constatare come, a suo tempo, sono andate le cose. Io non
sono un “olgiatese doc”, perché ad Olgiate sono venuto a risiedere
nel 1965, ma – a differenza di quella “bambina” – ero consigliere
comunale eletto dagli Olgiatesi ed ero presente alla seduta consiliare del 4 agosto 1972, presieduta dal sindaco dott. Lanfranco
Bianchi, quando fu assunta la deliberazione n. 76 avente per oggetto: “Approvazione piano lottizzazione Boselli”. Era il primo piano
di lottizzazione, che si affacciava alla storia urbanistica di Olgiate
Comasco, dopo che nel 1970 era stato approvato il primo
“Programma di fabbricazione”, che riuscì a vedere la luce con la
seconda amministrazione Bianchi. Un altro era abortito, mandando
a casa il Consiglio Comunale con elezioni anticipate.
“Mia paja!”, usavano dire gli “alpini doc”, miei commilitoni nel
Battaglion Morbegno: non era mica paglia! Si trattava di realizzare
(allora!) 38.300 metri cubi di ville e case su terreni della Società
denominata Il Cembro, di Lodovico Boselli e C.. Più o meno la volumetria del comparto della AS2 di Via Roma, facente parte del
Programma Integrato già approvato dalla precedente amministrazione e riadottato recentemente. Scusate, se era troppo poco!
A fronte di ciò, i lottizzanti, tra gli altri obblighi convenzionali, si
impegnavano “a cedere gratuitamente al Comune quali aree necessarie per le opere di urbanizzazione secondaria previste per la zona dal
Regolamento edilizio rappresentate da impianti sportivi e quali oneri
… per le medesime opere di urbanizzazione secondaria gli appezzamenti di terreno con insistente complesso sportivo costituito da:
1) n° 2 campi da tennis perfettamente funzionanti con relativa
attrezzatura ed impianti di illuminazione notturna.
2) “muro” per allenamento tennis
3) n. 2 campi da bocce
4) piazzale e impianto per campo pallavolo
5) palazzina a due piani….
6) terreno annesso agli impianti di circa mq. 2000 piantonato (sic!)
con 400 circa tra
larici e pini strobus”.
Perchè non si dica
che è una mia interpretazione si veda la
fotocopia dell’estratto della convenzione.
Sicché la conclamata
“donazione” faceva
parte della partita
degli oneri di urbanizzazione secondaria, che il Comune si
trovava e ricevere
così com’erano, con
una destinazione a
sport d’élite già predefinita, indipendentemente da quali
potessero essere altre
eventuali esigenze
sociali prioritarie per la collettività come, ad esempio, poteva essere l’asilo nido, che si poté fare solamente svariati anni dopo. Non
solo: la convenzione proposta al Consiglio prevedeva che gli
impianti in questione fossero concessi in locazione
all’Associazione Tennis Club di Olgiate Comasco per 9 anni per un
canone annuo simbolico di L. 10.000; durata ridotta a 5 anni su
richiesta del gruppo della Democrazia Cristiana, che votò a favore,
perché la richiesta fu accolta. La cessione “dovuta” al comune
avvenne con atto dell’11 maggio 1978, quando sindaco era il rag.
Giacinto Molteni. E dopo d’allora nel Consiglio del Tennis Club
entrarono anche due rappresentanti comunali. Questa è la storia
“doc” del come il tennis è pervenuto al Comune. Pertanto, per
rispetto dei cittadini, sarà corretto dimenticare la “donazione” e
prendere atto che si trattò del corrispettivo degli oneri di urbanizzazione secondaria per la prima grande operazione immobiliare, che
ha “mosso” lo sviluppo urbanistico di Olgiate.
Mario Mascetti
...dove potrebbe andare
In sede di redazione del Piano di Governo del Territorio, quando si
verificano le aree standard per usi e servizi pubblici, sarà sempre legittimo a qualsiasi amministrazione convalidare o modificare gli standard di urbanizzazione secondaria nel comparto del Tennis, e confermarne o modificarne la destinazione specifica a impianti sportivi o ad
altro servizio, o spostarne in tutto o in parte la localizzazione, in rapporto alle scelte strategiche generali. Questo è un punto chiaro e
fermo, a prescindere da qualsiasi altra considerazione di merito. Se, a
suo tempo, ai possessori privati del comparto è stato permesso di
demolire la villa “storica”, non si vede perché oggi il comune, unico
legittimo proprietario del Tennis e sue pertinenze, non possa pensare
ad una soluzione diversa per una migliore gestione complessiva di
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OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
tutte le attività sportive, compreso il tennis, nell’interesse
generale. È evidente che il
problema andrà dibattuto per
trovare una soluzione possibilmente condivisa da tutti,
ma liberi da condizionamenti
e strumentalizzazioni psicologiche del tutto pretestuose nell’analizzare le possibili scelte. Per il
momento risulta accertato che la gestione dell’attuale impianto del
tennis è problematica, tant’è che già la precedente amministrazione
segue a pag. 5
Dicembre 2007
dal Comune
La rinascita dei parchi
L’esempio di Villa Peduzzi è probabilmente il più significativo: per la prima volta
dopo più di trent’anni é stato dato un taglio
netto al sottobosco spontaneo e alle specie
vegetali infestanti, che soffocavano gli
alberi di pregio. In particolare sono stati
estirpati i lauri spontanei che avevano oramai sovrapposto le proprie radici su quelle
dei vegetali ad alto fusto. Sono poi stati eliminati i rampicanti che soffocavano letteralmente alcune delle piante presenti. Sono
state in parte eliminate le canne di bambù
oramai cresciute a dismisura sia in altezza
che per estensione. E’ stato infine posto
sotto cura lo storico faggio rosso che presentava una infestazione da fungo parassita
alla base: attendiamo che tale attenzione
abbia buon esito. Tutti i lavori di intervento
sono stati esaminati preventivamente e
sovraintesi dall’esperto fitologo consulente
del Comune, Dr. Mistrangelo. Per quanto
riguarda la Pineta sono state riservate particolari attenzioni agli abeti esistenti, i quali
presentavano una letale problematica di
infestazione da insetto parassita. Questo
insetto nutrendosi delle zone sottocorteccia
minacciava direttamente la sopravvivenza
di numerose piante. Il posizionamento di
apposite trappole finalizzate alla eliminazione del parassita ha consentito di salvare
il parco dalla moria di alberi. Per il 2008,
fondi permettendo, prevediamo un intervento in Villa Camilla del tutto simile a
quello condotto in Villa Peduzzi, sempre al
fine di contenere la crescita incontrollata
del sottobosco selvatico, e di consentire al
parco di “respirare” nuovamente.
Oscar Ghizzoni
Ass. Ecologia Ambiente
Da quando e come si usa la tessera magnetica
per l’accesso alla piattaforma per la raccolta differenziata dei rifiuti?
Nelle scorse settimane è stata recapitata ad ogni iscritto nei ruoli della tassa rifiuti la tessera magnetica, che consente di aprire la sbarra per accedere alla piattaforma per la raccolta differenziata. Essa potrà essere usata dal prossimo 2 gennaio 2008. Basta inserirla nella colonnina a lato della
sbarra, per farla alzare, come si fa negli autosilo di città.
continua da pag. 4
l’ha ceduta in convenzione ad una società privata. Allo stato attuale,
per una proficua attività, si dovrebbero prevedere spese di investimento non indifferenti a carico del comune. Al fine di conciliare gli interessi, che discendono dai rapporti convenzionali in essere, l’attuale
amministrazione si è impegnata nei confronti dei gestori a realizzare
due nuovi campi coperti presso il Centro Sportivo Pineta, non ritenendo né conveniente né “strategico” investire sugli impianti di Via
Malvisino per costose opere di copertura e quant’altro. Frattanto i
campi di Via Malvisino potranno continuare ad essere utilizzati nella
buona stagione. Ci sono davanti almeno due anni per riflettere – in
vigenza della convenzione e con l’elaborazione del Piano di Governo
del Territorio – se e come riconvertire o ridestinare in tutto o in parte il
comparto del tennis, secondo le prospettive più realistiche e convenienti per l’amministrazione nell’assicurare ai cittadini le strutture per
la pratica di questo sport e/o di altri, secondo la domanda degli utenti.
Comunque agli amministratori si pone il problema di un aggiustamento di tiro, perché non è bastata a risollevare lo sorti del tennis la scelta
della precedente amministrazione di esternalizzare la gestione, affiDicembre 2007
dandola tout-court ad una società privata, mediante una convenzione,
che comunque tiene in piedi una serie di obblighi per il comune, proprietario degli impianti. Se non se ne parla si viene accusati di fare le
cose di nascosto. Se se ne parla per cominciare a ragionare su possibili scenari teorici futuri, scoppia la rivoluzione con motivazioni distorcenti. Si inventano “donazioni” da rispettare e si evocano piante di glicine, in nome delle quali – defunte da oltre mezzo secolo – tutto diventa “sacro” e intoccabile. Io dico semplicemente: quale dottore ha ordinato che il tennis si può e si deve fare esclusivamente in Via Malvisino
con l’impianto così com’è? Cerchiamo di aggiornarci in base alle
mutate esigenze e di andare avanti con scelte razionali proiettate verso
il futuro, coerenti con l’interesse della comunità, senza lasciarsi condizionare troppo dalla nostalgia di tempi che non tornano più! Posso
solamente dire che faremo scelte per cui lo sport del tennis non ci perderà; come, a suo tempo, non ci ha perso il calcio quando il campo è
stato spostato da Via Tarchini alla Pineta. Ci sarà tutto il tempo per
riflettere sul migliore utilizzo futuro del compendio di Via Malvisino.
Flavio Fontana
Ass. Urbanistica
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
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dal Comune
La Farmacia Comunale cambia gestione
Dal 1969 la Farmacia Comunale di Olgiate
Comasco è stata gestita, come azienda
municipalizzata, da una commissione composta da un presidente e undici componenti, che decidevano strategie e vegliavano
che tutto funzionasse bene, sia da un punto
organizzativo che economico. La commissione veniva cambiata ad ogni rinnovo
dell’Amministrazione Comunale, che
nominava componenti di propria fiducia. Vi
erano anche consiglieri designati dalla
minoranza, per assicurare un controllo
democratico. Tutto è sempre funzionato
bene. La farmacia, oltre che assicurare un
buon servizio pubblico, ha sempre generato
un certo utile, anche grazie al fatto che le
aziende municipalizzate godevano di una
quasi totale esenzione fiscale.
Il vantaggio fiscale ha reso – per normativa
europea – non più praticabile la gestione
attuale, in quanto genera uno stato di concorrenza sleale verso le farmacie private;
perciò già da molto tempo i Comuni sono
stati invitati a trasformare le aziende municipalizzate in società con regimi fiscali di
più equa concorrenza.
Già la scorsa amministrazione si era indirizzata in tal senso, ma concretamente per
varie ragioni non ha deliberato la trasformazione, che è stata decisa dall’attuale
maggioranza. Ecco spiegato perché dal 30
novembre è stata sciolta l’azienda municipalizzata “storica” ed è stata conferita la
gestione alla società Tre Torri SRL.
La farmacia rimane comunque comunale e
gli utili rimarranno sempre al Comune, in
quanto socio unico; l’impronta sarà sempre
di carattere pubblico, ma con l’efficienza e
il dinamismo privato. Gli ultimi due anni
sono stati anni di cambiamento: nel primo
la nostra farmacia ha deciso di applicare lo
sconto del 20% sui farmaci di fascia C perdendo di fatto 30.000 euro di utile, ma ridistribuendone in risparmio molti di più alla
popolazione. È stato assunto un nuovo
direttore nella persona del dott. Ruiu, al
posto del dott. Sassi, che ha raggiunto l’età
della pensione: un ringraziamento ancora
per il suo lavoro. È stato ampliato l’orario
di apertura: ora la farmacia è aperta dalle
08.30 (e non dalle 09.00); per le ferie estive chiude solo due settimane contro le tre
di prima, e non nel mese di agosto; infine si
è scelto di alternare la chiusura settimanale
tra il sabato e il lunedì, non più con cadenza annuale ma con cadenza mensile.
Un ringraziamento va fatto anche alla
dott.ssa Pianca che, pur essendo in concorrenza commerciale con noi, si è sempre
resa disponibile a concordare orari, ferie,
turni, e – anche suo malgrado – a condividere scelte scomode come lo sconto sui farmaci di fascia C, che per una farmacia
comunale è una scelta “obbligata” per fini
sociali, ma per un’impresa privata è solo
antieconomica. L’andamento economico
generale delle farmacie rispecchia un
momento di stasi se non addirittura di contrazione, dovuto a vari fattori tra i quali
anche scelte politiche della sanità regionale. In particolare la nostra farmacia non è
esente da questa tendenza, pur mantenendo
un utile di tutto rispetto.
I dati fino al 30 settembre 2007 ci dicono
Marco Legnani
che l’utile sarà molto simile a quello dello
scorso anno e cioè di circa 165.000 euro,
con un fatturato attorno a 1.360.000 euro.
Considerando gli ultimi tre anni, al netto
dello sconto applicato sui farmaci di fascia
C, si può affermare che l’utile è stabile.
Per finire, vorrei ringraziare i componenti
della commissione uscente per la loro partecipazione e il loro impegno nonostante
sapevano che il loro mandato sarebbe stato
breve. Mi auguro che questa esperienza
abbia portato qualche cosa di positivo.
Il presidente della Commissione
Marco Legnani
Lavori al cimitero
La “città” di Olgiate Comasco è arrivata
ultima, rispetto a tanti piccoli paesi del
circondario. Ma finalmente i vialetti del
Cimitero dall’ingresso di Viale Trieste sono
stati pavimentati. Si tratta di un primo lotto
di lavori, che ha riguardato i campi fino alla
cinta dell’area più vecchia del Cimitero.
L’anno prossimo si spera di completare
l’opera sui vialetti della seconda cinta
e intorno alla cappella centrale.
La quota di rinnovo
dell’illuminazione votiva
per il 2008 è di euro 12,
pertanto resta invariata
rispetto al 2007.
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OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
Dicembre 2007
dal Comune
Continua il progetto Unicef
Sabato 1 dicembre presso la sala
Auditorium del Medioevo si è svolto il
secondo Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Al tavolo allestito sotto il palco sedevano il
Sindaco, con la Giunta ed i Consiglieri
Comunali; nelle poltroncine della sala sono
convenuti circa 250 alunni: cinque classi
della Scuola Media e le classi quarta e
quinta delle Scuole Elementari dei tre plessi (S. Gerardo, Via Repubblica e Somaino).
Il Consiglio è stato aperto con il saluto del
Sindaco, seguito dall’intervento del rappresentante dell’Unicef, Azevedo Manuel
Tavares, vice presidente e responsabile del
Settore Cultura e Programma Scuola della
Sezione Provinciale Unicef di Como.
Quindi davanti al Sindaco sono sfilati gli
alunni rappresentanti dei diversi plessi scolastici per esporre le loro richieste
all’Amministrazione comunale, segnalare
problemi così come li vedono i bambini,
esprimere desideri.
Il consigliere incaricato Alfieri Boarin Lina
ha poi illustrato il “Progetto Pigotta”, ossia
l’adozione di una pigotta (bambola di
pezza) che il Comune acquista per ogni
bambino che nasce ad Olgiate Comasco. I
20 euro del costo della bambola vengono
destinati a coprire i costi delle vaccinazioni
di un bambino del terzo mondo: un modo
concreto di esprimere la solidarietà a chi
nasce meno fortunato dei nostri figli.
L’assessore Pietro Santelia ha poi illustrato
brevemente agli alunni i punti essenziali del
piano per il diritto allo studio, spiegando
come vengono stanziati e impiegati i fondi
assegnati dal comune a sostegno dei progetti didattici e per i servizi scolastici. Il
comandante della Polizia locale, commissario Mario Fioravanti, ha parlato delle ini-
Dicembre 2007
ziative nelle classi per l’educazione alla
legalità.
Il Sindaco, da parte sua, ha comunicato ai
bambini le delibere che l’Amministrazione
ha adottato in risposta alle segnalazioni e
richieste presentate in occasione del
Consiglio dei Ragazzi dello scorso anno.
Al fine di sensibilizzare gli alunni verso i
problemi dei bambini del terzo mondo, la
signora Maria Teresa Vidori, che aderisce al
Progetto Amico “Marcelino Pan Y Vino”,
ha presentato testimonianze di solidarietà e
illustrato con immagini le condizioni dei
bambini di Huamachuco, piccola città del
Perù, che sono sfruttati per lavorare nelle
miniere d’oro.
Il consigliere Mariella Bernasconi ha
chiuso gli interventi, invitando gli alunni a
ricordarsi non solamente di chiedere ciò
che ritengono loro diritto, ma anche di
essere responsabili nell’adempiere i loro
doveri e comportarsi civilmente.
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
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Personaggi
Intervista ad Ernesto Maltecca,
presidente dell’ANCR
Ernesto Maltecca. Classe 1923. Presidente della Sezione di Olgiate
dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, dal marzo
scorso presidente della Federazione Provinciale di Como e Lecco.
“Combattenti e Reduci”: una qualifica un tempo “familiare”, associata all’immagine di baldi uomini che il 4 Novembre sfilavano con
passo marziale dietro il tricolore, per deporre una corona d’alloro al
Monumento ai Caduti, per ricordare la “vittoria” del 1918. Dei
“Cavalieri di Vittorio Veneto” non è rimasto più nessuno. Oggi –
dopo 60 anni di pace per la nostra “Patria”– i “combattenti e reduci” superstiti sono quelli della seconda guerra mondiale 1940-45. A
sfilare sono rimasti in pochi: di baldanzoso si vede sì e no lo sguardo, perché il passo talvolta si fa zoppicante; solamente il cuore li
trasporta ardito come sempre. Ma il cuore è dentro: per vederlo si
deve andare a scoprirlo.
Per questo siamo andati a intervistare Ernesto Maltecca.
Maltecca, cosa vuol dire essere presidente dei Combattenti e
Reduci?
Da un punto di vista organizzativo ci sono nelle due province di
Como e di Lecco 63 sezioni, un migliaio di iscritti. E, naturalmente, siamo destinati ad essere sempre meno. La motivazione che ci
tiene insieme è morale: sentiamo il dovere di trasmettere alle future generazioni la nostra testimonianza. Vogliamo ricordare quello
che è stato la nostra vita, i nostri ideali, la nostra patria, noi che
siamo passati attraverso l’esperienza della dittatura, della guerra,
della deportazione, della lotta per riconquistare la democrazia e la
libertà. Cresciuto in mezzo ai sacrifici di una famiglia di lavoratori,
riflettendo sulle esperienze quotidiane, ho imparato a discernere i
valori morali che contano (della famiglia, del lavoro, della libertà)
per costruire un avvenire più giusto. Ho capito che la vita, per essere dignitosa, richiede di sapersi assumere delle reponsabilità.
Come ha vissuto l’esperienza della guerra?
Io sono nato nella pianura bergamasca, in una famiglia contadina
numerosa e povera, che nel 1930 si è trapiantata a Olgiate, dove con
il lavoro quotidiano, ha raggiunto una certa tranquillità e benessere.
Ma nel 1940 scoppiò la guerra. Due fratelli maggiori furono chiamati alle armi, ed io nel 1941 feci domanda di andare a lavorare in
Germania, con la prospettiva di guadagnare bene, per aiutare la mia
famiglia. Fui accettato e destinato a Brandenburg, a 75 chilometri
da Berlino, in un’industria meccanica. Nel ’43 dovetti tornare per il
servizio militare, che svolsi a Genova e ad Albenga. Fui poi mandato a Saluzzo per un corso da sottufficiale, quindi rimandato al
mio battaglione, che fu trasferito da Genova a Pisa. Dopo il 25
luglio, a seguito della caduta del Fascismo, fummo mandati a
Milano per presidiare la città e tenere l’ordine pubblico. Venne presto l’8 settembre, con lo sbarco degli Inglesi e degli Americani in
Sicilia. Le nostre forze armate si sbandarono, ed anch’io da Milano
fuggii a casa, dove nel giro di due o tre giorni arrivarono anche i
miei fratelli, Angelo e Giuseppe, sbandati come me. Un quarto fratello, invece, era prigioniero in Germania.
Non era pericoloso vivere da sbandati?
La situazione divenne subito pericolosa, perché Mussolini fondò la
Repubblica Sociale di Salò e richiamò coloro che avevano disertato le armi. I repubblichini durante un rastrellamento vennero a casa
nostra e portarono via Giuseppe, trovato in granaio con mio padre.
Fu internato in Germania. Con l’altro fratello avevamo pensato di
riparare in Svizzera, come avevano fatto altri. Ma non fu più possibile, perché gli sbandati da un certo momento cominciarono ad
essere respinti e consegnati ai tedeschi. Angelo si nascose a Binago,
in una cascina di contadini. Io stetti nascosto per più di un mese
sotto una catasta di legna, in mezzo ai topi. Ma ne andava della mia
salute. Così di notte cominciai ad uscire. Stetti un po’ anche al Ceré,
presso un contadino, e girovagavo nei boschi presso il Bontocco.
Come ne venne fuori?
In Alta Italia si era organizzata la resistenza partigiana. Anche nella
zona di Olgiate furono formate le squadre di azione partigiana. Fui
contattato dai capi partigiani locali, che giravano nelle cascine a
chiedere “patate”. Ma in realtà chiedevano armi o altri aiuti da mandare ai combattenti in montagna, e reclutavano volontari. Così mi
aggregai a loro. I responsabili a Olgiate erano Bottinelli Mario e
Natale e Zanfrini Ugo. Fu allora che maturò la mia adesione al
Partito Comunista.
Come si svolgeva la vostra attività?
Noi avevamo ordine di evitare qualsiasi azione armata o sabotaggio,
per non provocare rappresaglie dei fascisti o dei tedeschi. La zona
di frontiera da Cavallasca al Gaggiolo doveva essere tenuta tranquilla. Sul confine i tedeschi avevano stanziato solamente vecchi
soldati. Con l’appoggio dei contrabbandieri, che conoscevano sentieri e comportamenti delle guardie confinarie, noi accompagnavamo in Svizzera ebrei in fuga e politici, che tenevano i collegamenti
fra il Comitato di Liberazione Nazionale e i comandi Alleati stanziati a Lugano. Portavamo anche materiale di propaganda antifasci-
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OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
Dicembre 2007
Servizi Sociali
sta da diffondere in Italia. Dopo il 25 aprile occupammo le caserme
e formammo le Giunte provvisorie nei comuni.
So che lei il 16 maggio 1945 fu testimone dell’esecuzione di 10
fascisti a Trevano. Cosa ricorda di quel fatto?
Ai responsabili partigiani di Olgiate giunse da Como l’ordine di
farsi trovare ad Uggiate per indicare la strada per la Svizzera, passando da Ronago, a un camion in arrivo da Como. Fui mandato io.
Quando arrivò il camion fui fatto salire da un ufficiale sul predellino e li indirizzai verso Trevano Superiore.
Sentivo che sul cassone, coperto da telone, c’era un bisbiglio di persone. Sulla discesa verso Ronago il camion si fermò: il tendone fu
alzato e furono fatte scendere dieci persone, tra cui una donna.
Furono messe contro il muro di sostegno a fianco della strada e i
due armati che le avevano scortate le uccisero a colpi di mitra.
Secondo gli ordini, avrei dovuto dare io il colpo di grazia a chi non
fosse morto subito. Io rimasi impietrito. L’ufficiale che era ripartito immediatamente col camion, si voltò, mi vide lì impalato, ridiscese e ritornò indietro a fare quello che io non avevo avuto l’animo di fare; e subito ripartì dicendomi: “Fra poco arriveranno da
Ronago gli Americani a vedere cosa è successo. Gli mostrerete questo foglio, dicendo che è stata eseguita la sentenza del Tribunale del
Popolo nei confronti di questi criminali, che componevano la squadra del questore Saletta”.
Così avvenne, e gli Americani se ne andarono dicendo: “OK.
Sgombrate”. Cosa fare? Raggiunsi una corte di contadini e li
costrinsi, facendomi forte spianando il mitra, a mettere i buoi sotto
il carro e a portare via i cadaveri. A tarda sera dovetti anche aiutare
il becchino a seppellirli scavando una fossa nel cimitero di Uggiate.
Tornai a casa a notte fonda, a piedi come ero andato. Fu un’esperienza terribile.
M. M.
Tessere la tela
Il Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese, insieme alla cooperativa sociale La Grande Casa, promuove da tempo il progetto “Tessere la
Tela dell’Affido” sul nostro territorio.
Affido significa accogliere a casa propria per un periodo di tempo un bambino o un ragazzo (da 0 a 18 anni) che - temporaneamente non trova nella sua famiglia una risposta ai suoi bisogni. L’affido consente al bambino di affrontare un momento problematico in un
ambiente familiare adeguato e accogliente, e ai suoi genitori di avere più tranquillità per affrontare le loro difficoltà. Il bambino mantiene i contatti con la sua famiglia d’origine e vi farà ritorno quando la situazione di crisi sarà superata. Un minore temporaneamente
privo di un ambiente familiare idoneo può essere affidato a UNA FAMIGLIA o a una PERSONA SINGOLA che gli assicuri il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui ha bisogno
PER DIVENTARE AFFIDATARI OCCORRE:
- uno spazio nella propria vita e nella propria casa per accogliere un’altra persona
- la disponibilità affettiva e la volontà di accompagnare per un tratto di strada un bambino o un ragazzo, aiutandolo a sviluppare le sue
potenzialità, valorizzando le sue risorse
- la consapevolezza della presenza e dell’importanza della famiglia d’origine nella vita del bambino
E’ POSSIBILE ACCOGLIERE BAMBINI E BAMBINE, RAGAZZI
E RAGAZZE IN DIFFICOLTA’ NELLA PROPRIA CASA
A TEMPO PIENO
A TEMPO PARZIALE
(per alcune ore della giornata)
PER UN BREVE PERIODO/EMERGENZE
(necessità temporanee dei genitori come ricovero, assenza improvvisa,
lavoro)
PER LIMITATI PERIODI DI TEMPO
(durante i fine settimana o le vacanze)
OFFRENDO DISPONIBILITA’ E AIUTO
a chi ha in corso esperienze di accoglienza
CON LA VICINANZA A PERSONE O FAMIGLIE
Che hanno bisogno di sostegno e accompagnamento educativo
PER SAPERNE DI PIÙ PUOI:
- RIVOLGERTI AL SERVIZIO AFFIDI
IL VENERDÌ DALLE ORE 17.00 ALLE ORE 18.00
c/o Consorzio Servizi Sociali
Olgiate Comasco, Via Roma 59 (foto della sede a lato)
- CHIAMARE Consorzio Servizi Sociali 031.990743
Simona Bianchi 348.2511283
- SCRIVERE a tesserelatela@lagrandecasa
Dicembre 2007
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
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dalla Minoranza
Gio i mann dal tennis...
L’attuale maggioranza intende vendere il tennis per costruirci 2 villette private...
noi diciamo no! Il tennis non si tocca.......
Il 2007 va a concludersi e per Olgiate nessuna buona novella sul
fronte amministrativo!! I problemi del 2006 li abbiamo ritrovati nel
2007 e aimè li ritroveremo anche nel 2008. Ebbene si, perché l’attuale maggioranza non ha saputo dare adeguate risposte alla problematiche del nostro territorio.... Auspichiamo che nel 2008 arrivino le risposte tanto attese dal territorio!
Alcuni cenni storici sulla ricorrenza della festa della Grande
Nascita (Genimalacta).
Il Natale è una festa molto più antica del Cristianesimo, le sue origini si perdono fra Germani, Celti, Romani. È da queste lontane e
sotterranee radici che prendono corpo e sostanza le tradizioni che
ancor oggi riuniscono tante famiglie in occasione della festa della
Luce. Quando il Cristianesimo si diffuse, le preesistenti ricorrenze
festive s’interpretarono secondo significati conformi alla nuova
religione.Oggi come in antichità, si tratta sempre di una Festa di
Pace e una celebrazione della luce solare che rinasce dopo il solstizio invernale. I Celti festeggiavano l’avvento del Sole Bambino
bruciando il ceppo nel fuoco, onorando la Dea nei suoi molti aspetti di Madre; l’antica festa sopravvive nella consuetudine del ceppo
di Natale. Sempre dall’antico ciocco, deriva il tronchetto di Natale,
tipico dolce natalizio in cioccolato, diffuso in tutto il mondo.
Nel modo celtico, l’Albero della Nascita e della Luce è rappre-
sentato dall’Abete Rosso; non sono in molti a sapere che la consuetudine di adornare questo albero con ghirlande, luci e leccornie
proviene dalla tradizione celtica e scandinava, che simboleggia la
presenza di sole, luna, stelle e delle Anime di persone scomparse
nel loro viaggio verso la Luce. Anche lo scambio dei doni arriva da
questa antica tradizione che dedicava offerte simboliche appendendole ai rami dell’albero di Yule.
L’agrifoglio siamo abituati a vederlo sui biglietti degli auguri natalizi, ma fin dai tempi più remoti simboleggia protezione e difesa
dalle influenze nefaste. Ancora oggi, in Europa, c’è l’usanza di
appendere rametti di agrifoglio sulla trave della porta d’ingresso per
tenere lontano le negatività.
Il vischio, pianta sempreverde che cresce sui rami di alcuni alberi, che
ancora oggi si raccoglie per le feste natalizie ed è di buon augurio,
risale all’usanza che i Celti avevano di appenderlo sull’uscio di casa,
l’onoravano come pianta sacra giunta dal cielo come dono degli dèi.
Questa è la dimostrazione che le nostre origini sono antiche, hanno
radici forti e profonde che non geleranno mai !
Il nostro gruppo Augura a tutti un Felice e Sereno Natale e un
Prospero 2008 (3879 dell’era di “Mag Tured” ) che sia generoso di
tanta Salute, Saggezza e Conoscenza.
Buona Padania
dalla Lega Nord-Lega Lombarda,
Gruppo di Olgiate Comasco.
E-mail : [email protected]
Due o tre cose che so di loro
Gli abitanti di Olgiate hanno superato gli undicimila. Dieci anni fa
eravamo meno di diecimila ed avevamo a disposizioni servizi adeguati alla consistenza della popolazione e alle esigenze di allora.
Oggi non è più così. A cominciare dalle scuole elementari e materne per finire alla Casa Anziani, per non parlare delle strutture sportive, della viabilità, dei posteggi, delle rete idrica, delle fognature,
si registrano condizioni di sofferenza per mancanza di spazi, di
posti, ma anche di una manutenzione insufficiente. Nel frattempo
l’aumento del costo della vita per le famiglie ha raggiunto livelli
preoccupanti, e anche i costi per il comune sono cresciuti. L’attuale
amministrazione all’inizio dell’anno ha deciso di intrudurre l’addizionale IRPEF che frutta al comune più di 500 mila euro nel 2007
con un atto che non ci ha trovati d’accordo per vari motivi, due in
particolare. Il primo è che non ci sembrava il caso di contribuire,
anche come comune, ad appesantire i bilanci delle famiglie, oltretrutto indiscriminatamente, senza distinzione tra le diverse disponibilità di reddito. Il secondo era il timore che le maggiori entrate
avrebbero reso più facile una spesa corrente incontrollata. Proprio
quanto è avvenuto.
I soldi a disposizione non sono stati destinati ad opere importanti di
cui pure Olgiate avrebbe bisogno, ma sono stati ‘mangiati’ dalla
normale gestione amministrativa. La qualità della vita dei cittadini
di Olgiate non è migliorata. Il settore nel quale si è notato un più
spiccato impegno è quello dell’edilizia privata che porterà ad
Olgiate almeno 500 abitanti in più stando alle dichiarazioni in
Consiglio Comunale, ma è lecito pensare che l’incremento sarà
superiore. A scapito dei servizi e delle strutture esistenti.
Lo vede ogni persona di buon senso: Olgiate non ha bisogno di altre
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OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
villette, in attesa di acquirenti da catturare, e di altri capannoni di
cui non si riesce a vedere la destinazione, difficili da collocare in un
momento di crisi economica, a solo vantaggio di qualche architetto
o di qualche ingegnere. Abbiamo dovuto raccogliere le firme dei
cittadini per fermare lo scempio della speculazione edilizia a
Baragiola.Oggi si prospetta la distruzione dell’area del tennis,
ancora una volta per costruire villette. Se ne sentiva proprio la
necessità! Siamo convinti che nella durata del mandato di un’amministrazione sia possibile stravolgere un paese, ma che non si riescano a realizzare più di una o due opere importanti. Non se ne
vedono all’orizzonte ancora di veramente qualificanti. Ci piacerebbe che su questo punto ci fosse maggiore chiarezza e che si dichiarasse esplicitamente quali opere si intendono programmare con i
sacrifici che si richiedono agli Olgiatesi.
La nostra proposta è che si metta mano a risolvere almeno uno dei
problemi della nostra città. Abbiamo indicato nelle scuole e nel centro sportivo due priorità che meriterebbero l’attenzione degli amministratori. Ce ne sarebbero anche altre se si vuole, ma non si può
stare fermi in attesa che le cose si risolvano da sole e che i problemi si aggravino. Nel frattempo non è una vergogna se gli amministratori dedicassero il loro quotidiano impegno a risolvere i mille
piccoli problemi che complicano la vita degli Olgiatesi.
Dai giornali apprendiamo che è stato stretto un accordo con la provincia e con l’Anas per la realizzazione della variante alla Statale
Briantea; è una buona cosa, gli Olgiatesi si aspettano l’opera da
anni. Siamo ancora però a livello di progetti, di intenzioni e di promesse, come ce ne sono state tante in passato.
segue a pag. 11
Dicembre 2007
dalla Minoranza
Scrivere sul “Foglio Comunale”
Foglio di informazione o raccolta di opinioni del direttore?
Sul primo numero del giornale della nuova Amministrazione, diretto dal Prof. Mascetti, lo stesso prospettava un lavoro puntuale con
le varie forze rappresentate in Consiglio comunale, all’insegna
della collaborazione.
Purtroppo, la realtà si è presto rivelata ben diversa: buoni propositi
dichiarati, ma smentiti nei fatti!
Come viene “composto” oggi il giornale comunale ?
L’apposita commissione composta dalle varie forze politiche viene
convocata per riunire ed esaminare gli articoli preparati dai vari
gruppi, al fine di “governarne” la collocazione negli spazi previsti.
Un appuntamento importante quindi, se si vogliono fare pervenire
a tutti i cittadini le comunicazioni ritenute importanti ai fini della
loro informazione. Purtroppo, a tale appuntamento molto spesso
non si esaminano gli articoli, ma solo quali potrebbero essere gli
argomenti del giornale. Così facendo l’Amministrazione, attraverso
il proprio direttore si riserva poi di rielaborare i propri scritti in base
a quanto gli altri hanno scritto. Con l’aggravante di preferire l’insulto alla eventuale confutazione di fatti od opinioni!
Non possiamo più eludere tale problema: i cittadini devono sapere.
Numerosi sono stati gli attacchi, anche personali, ricevuti dalle
pagine di questo “foglio di informazione”, in modo particolare
quello dell’ultimo numero di ottobre, in cui si potevano leggere a
nostro giudizio ben poche informazioni reali, ma molte “valutazioni personali e falsità” attribuite al nostro gruppo nelle sedute del
consiglio comunale! Forse lo Stesso confida nel fatto che ben pochi
cittadini vanno a verificare i verbali del Consiglio? Ma allora che
informazione diffonde questo giornale, se vengono deliberatamente falsificate alcune notizie e infangato il lavoro altrui? Ne sia un
esempio tra i tanti l’aver attribuito alle forze di opposizione la
volontà di respingere la sede del Comune di Olgiate come Centro
sovra-comunale per il Catasto! Ma quando mai? Tanto più che
l’Amministrazione precedente ha avuto come obiettivo quello di
costruire - non senza fatica – numerose collaborazioni tra comuni
dell’olgiatese su progetti condivisi, cosa che invece, come i cittadini avranno visto, ora si è cercato di “demolire” il più possibile!
Il ruolo e il compito di un “Foglio di informazione comunale”
Riteniamo che questo foglio, aperto da sempre alle diverse opinioni delle forze politiche ma anche dei semplici cittadini, ha lo scopo
di informare i cittadini sull’attività dell’Amministrazione
Comunale, sui problemi da affrontare con le diverse opinioni che su
tali problemi si presentano: il confronto che dovrebbe emergere
nelle varie Commissioni, il lavoro degli Uffici e le iniziative culturali, sociali e ricreative che si svolgono nel Comune; infine eventualmente, possono essere riportati particolari avvenimenti sociopolitici nazionali che dovessero interessare la popolazione.
Questo dice il regolamento dello stesso Foglio comunale, non prevede affatto una dissertazione a tutto campo contenente le posizioni personali del direttore.
Un senso di equilibrio e il rispetto delle varie posizioni!
Se i dati vengono riportati in modo esatto e sugli stessi si esprime
una opinione personale, questo va chiarito in modo esplicito. Non
si può estrapolare un dato da un intero contesto ben circostanziato,
per suscitare una valutazione superficiale: i mezzi bicchieri infatti,
possono essere percepiti sia come mezzi pieni che come mezzi
vuoti – dipende dalle condizioni e dal contesto! (Vedasi i dati dell’asfaltatura stradale riferita in merito agli anni precedenti).
Purtroppo la linea adottata nella gestione del Foglio non può avere
altro effetto che quello di provocare rettifiche, contestazioni, risposte delle minoranze per ristabilire una corretta informazione, alla
quale però non viene dato sufficiente spazio! Basterebbe un maggiore rispetto della verità e degli atti!
Commissione comunale
È vero che le forze di opposizione sono zelanti, ma dare solo 4
giorni di preavviso per una riunione che dovrebbe esaminare gli
articoli già fatti, forse, è pretendere troppo!
Una settimana di preavviso almeno sarebbe doveroso, oltre che un
segnale di buona educazione!
L’Unione
Rita Livio per Olgiate
continua da pag. 10
OLGIATE
Ma nonostante qualche positiva iniziativa la giunta, sindaco e assessori brillano per un rapporto estremamente conflittuale con i cittadini, spesso trattati come sudditi, costretti a pietire come favori
quelli che dovrebbero essere diritti o perlomeno comportamenti da
persone civili. E’ il caso dei rapporti con le associazioni, favorite
quelle schierate a favore della giunta (dobbiamo farne i nomi?),
messe in difficoltà quelle che vorrebbero mantenere una loro autonomia. Ultimo episodio che testimonia la grettezza del sindaco e
degli assessori, la scandalosa mancanza di apertura mentale, la
richiesta di un affitto spropositato per la presentazione del libro di
Fabio Bianchi (ovviamente anche i figli pagano le colpe e l’esclusione dei padri!). Ovviamente l’autore olgiatese invitato a Milano,
a Perugia, ad Appiano e in altre cento città, non potrà presentarsi
nella ‘sua’ città, a Olgiate. Con infiniti complimenti alla stupidità
galoppante.
Vittorio Cesana
Olgiate Città Vera
Dicembre 2007
Foglio di informazione comunale
Bimestrale di informazione
del Comune di Olgiate Comasco.
Commissione per il Giornale comunale
Direttore responsabile: Mascetti Mario.
Redazione. Fontana Davide, Pisani Paolo,
Somaschini Marco, Nieto Francesca, Zanini
Giovanna, Boscacci Fabio, Santelia Pietro.
Stampa: Salin srl, Olgiate Comasco
Sede: Palazzo Comunale
Piazza Volta, n.1 Olgiate Comasco.
Gli articoli da pubblicare sul prossimo numero dovranno pervenire
possibilmente su floppy, negli uffici comunali
oppure inviati via email all’indirizzo:
[email protected]
entro il 26 gennaio 2008.
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
11
Olgiate Storia
La chiesa di S. Gerardo
in un libro a ricordo dell’800°
A conclusione dell’800° della morte di S. Gerardo e del voto degli
Olgiatesi, edito da Dialogo Libri, con il patrocinio del Comune di
Olgiate Comasco e della Provincia di Como, è uscito un volume di
storia e arte olgiatese dal titolo “S. Gerardo, Rivisitazione storica,
1207-2007”. Il libro, che per chi ama Olgiate può essere considerato una ghiotta strenna natalizia, si apre con una lettera del Vescovo
di Como e con una breve presentazione del Sindaco e del Prevosto
di Olgiate. All’autore, lo storico e amico Mario Mascetti, chiediamo di parlarcene.
Perché hai pensato questo libro e perché l’hai sottotitolato “rivisitazione storica”?
L’occasione dell’800° mi ha spinto – dietro l’incoraggiamento di
amici e con l’appoggio morale dell’Amministrazione Comunale – a
progettare un libro sulla chiesa di S. Gerardo, con l’intento di “mettere le cose a posto”, per rimuovere gli svariati errori di informazione e di interpretazione, che finora sono stati scritti su questa
bella chiesa amata dagli Olgiatesi.
Non parlo solo degli errori degli altri. Per buona pace di coloro che
si offendono quando mi permetto di rettificare le loro sviste, in questa circostanza smentisco su qualche punto pure me stesso: anche a
me, talvolta, capita di prendere delle cantonate. Ma nel libro racconto tante altre novità, non solo di storia ed arte religiosa.
Ci puoi fare qualche esempio?
Chi sapeva che la prima scuola per i bambini ad Olgiate è nata nel
1644 in casa del cappellano di S. Gerardo? Chi immaginava che
fuori della chiesa di S. Gerardo il 7 novembre 1649, dopo la messa
domenicale, c’è stato un “omicidio di mafia” locale? Sono cose sorprendenti, che ho scoperto frugando negli archivi. Ma a S. Gerardo
è stata costruita anche una nuova scuola nel 1842; si è aperto l’asilo nel 1896. Le cose più belle da scoprire attraverso il libro, però,
sono le opere d’arte e la loro storia lungo i secoli: alcune sono nate
qui, altre sono arrivate, e ne sono pure partite…
Ce ne sono di importanti?
Sicuramente. Noi abbiamo ad Olgiate una delle immagini più antiche di S. Gerardo. È dal 1509 che è lì sul muro a lato dell’altare
maggiore. Il santo è indicato con il suo nome scritto sopra la testa,
ma nessuno di coloro, che finora hanno trattato di questo affresco,
se n’è mai accorto: si diceva che non era S. Gerardo. Dopo quasi
400 anni sono arrivato io a dimostrare, foto alla mano, che è proprio lui.
Nella chiesa ci sono altre opere d’arte bellissime, che tutti “vedono”, ma forse nessuno ha mai “guardato”. Grazie alle fotografie di
alta qualità eseguite da Giancarlo Peruffo, che ha curato anche la
grafica del volume, si potranno ammirare, sfogliando le pagine,
particolari stupendi da “rivisitare” con emozione. Inoltre ho chiesto
all’architetto Salvatore Mugnani (che ringrazio per avere accettato
di collaborare con gratuita disponibilità e squisita professionalità)
una relazione sui restauri da lui diretti, così da avere un aggiornamento “da fonte autentica” sulle opere eseguite negli ultimi quindici anni.
Ho letto sul programma dell’Università degli Adulti che in febbraio
terrai una conferenza per parlare del “giallo della morte di
12
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
S. Gerardo”. Ha a che fare
con il libro?
Certamente. Il “giallo” è
in qualche modo anticipato nella seconda parte
del libro. Secondo l’autentica tradizione orale
olgiatese, registrata in
un atto notarile del
1575 rimasto finora
sconosciuto, che trascrivo integralmente
nel
volume,
gli
Olgiatesi nel 1207 sono stati indirizzati a Monza dal beato Manfredo per cercare e seppellire il
cadavere di S. Gerardo, perché giaceva insepolto in una cava di
sassi e non era – come ci hanno sempre raccontato – “sepolto nella
nuda terra”.
Perciò non si sa come sia morto, né perché nessuno – prima dell’arrivo degli Olgiatesi – lo abbia cercato né trovato.
È una storia un po’ inquietante da approfondire, in cui il ruolo ed il
merito degli Olgiatesi per il riconoscimento del santo loro protettore, viene ancor più esaltato.
Per fare una ricerca di questo genere, quanto tempo hai dedicato e
come sarai compensato? Dove si può trovare il libro e quanto
costa?
Ci ho lavorato per quasi otto mesi, saltando da Olgiate, a Milano, a
Como, a Bellinzona, a Monza e perfino a Genova… Il libro si può
trovare nei punti dove è stato prenotato: in Parrocchia, presso la
Libreria il 15, presso la Cartoleria Somaini e, penso, presso altre
librerie, se vorranno partecipare alla distribuzione.
Coloro che lo hanno prenotato in Biblioteca lo troveranno in libreria. Oltre il numero delle copie prenotate (inferiori a quello che mi
aspettavo) la tiratura è stata prudenzialmente limitata. Perciò il
prezzo di copertina si è dovuto fissare in 30 euro.
Si tratta di un volume di 192 pagine di formato grande, elegante e,
come tutti vedranno, piuttosto bello, anche solo da sfogliare per
godere le immagini, pur senza leggere una virgola.
Chiunque può rendersi conto che la qualità intrinseca dell’opera è
senz’altro di valore molto superiore al prezzo, stabilito in base ai
nudi costi di impaginazione e stampa, per agevolarne la diffusione.
Spero proprio che, vedendolo, l’interesse degli Olgiatesi si allarghi.
Se ci sarà il “tutto esaurito” e – pagate le spese vive di pubblicazione – resterà un margine di utile, mi riprometto, d’accordo con
l’Editore, di destinarlo per beneficenza ad associazioni del territorio operanti in campo sociale. Può essere anche questo un modo per
onorare S. Gerardo. Il mio compenso? Sarà quello di vedere apprezzata l’opera: il mio lavoro l’ho fatto volentieri gratuitamente.
Quando farai la storia di Olgiate?
Se ne potrà parlare quando non sarò più assessore. Il lavoro richiederà almeno un paio di anni con spese non indifferenti: non potrò,
purtroppo, permettemi di farlo gratis.
Pietro Santelia
Dicembre 2007
dalle Associazioni
Minibasket Olgiate
Avviamento al basket, ma più in generale allo sport ed all’attività
motoria.
Questi gli obbiettivi che si è posta la Società sportiva
Pallacanestro Cadorago che in questi anni ha incamerato successi nel campionato FIP e, sotto il nome di “Giem Olgiate”, anche
nel campionato UISP, vincendo la Coppa Italia nella stagione
2006/2007.
Avendo da quest’anno la disponibilità della palestra di via
Repubblica ad Olgiate, i dirigenti della Società Pall. Cadorago
hanno deciso di organizzare, per i mesi di maggio e giugno 2007,
un corso gratuito di prova per gli studenti delle scuole delle elementari, registrando 55 presenze tra bambini e bambine.
A settembre 2007 è partito il vero e proprio corso ed attualmente
partecipano 30 bambini divisi in 2 gruppi misti, che sì incontrano il
lunedì ed il venerdì dalle 17.30 alle 19.00.
È uno spettacolo vedere questi “mini atleti” impegnati in esercizi di
riscaldamento e ginnastica, seguiti da un esperto di scienze motorie, per poi proseguire con palleggi e primi approcci al canestro.
Sono già visibili risultati notevoli e diversi bambini sembrano predisposti all’inserimento in squadre della giusta categoria, pronte per
i campionati provinciali.
Questa opportunità è aperta a tutti e, fino a quando le strutture ad
Olgiate non lo permetteranno, la società ha la piena disponibilità di
Cadorago, dove sono presenti squadre di ogni categoria fino alla
promozione. Gli allenatori Manuel Cilio e Davide Terraneo sono
fiduciosi e sperano non solo di individuare futuri campioni, ma di
trasmettere ai bambini l’amore per lo sport, con tutte le sue regole
e spirito di gruppo.
Per eventuali informazioni, i recapiti sono:
MINIBASKET OLGIATE - Via Fratelli Rosselli,15 - Olgiate Comasco - Tel. 031/944114
Tutta la Società Sportiva Pallacanestro Cadorago coglie l’occasione per porgere a tutti gli amanti del basket e non… i suoi migliori auguri di Buon Natale!
Il presidente
Gianni Cilio
Odissea nell’Ospizio
È uscito nelle scorse settimane, per le Edizioni Mondadori, il libro scritto
dall’olgiatese dott. Fabio Bianchi, in collaborazione con Mario Bianco, dal
titolo “2008: Odissea nell’Ospizio”.
Il libro è incluso nella Collezione Biblioteca Umoristica Mondadori, e raccoglie, come dice il sottotitolo, “gli esilaranti strafalcioni dei nonni italiani”.
Si trova in libreria. Il prezzo di copertina è di euro 13.
“Il libro, il cui titolo ironicamente riecheggia un famoso film – scrive Vittorio
Cesana in una nota critica su Dialogo – non è un romanzo, ma raccoglie una
serie di spunti, brevi racconti, battute, equivoci, aforismi e altre piacevolezze
sul mondo degli anziani, a partire dell’esperienza diretta del medico che
osserva con occhio affettuoso i suoi pazienti e ne coglie la vivacità e la voglia
di vivere, a dispetto di tanti lughi comuni che tendono a considerare l’ambiente delle case di riposo come uno degli ambienti tristi e noiosi...
La lettura del libro ci conduce a scoprire una dimensione della vecchiaia da
cui emerge una insospettata voglia di vivere”.
Dicembre 2007
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
13
dalle Associazioni
Seconda edizione del concorso fotografico PLIS
Torna il Concorso Fotografico “Borghi e corti tra storia e poesia”.
Dopo il grande successo della scorsa edizione, i Comuni promotori del PLIS “Sorgenti del Torrente Lura” hanno deciso di riproporre questa interessante iniziativa, che ha lo scopo di scoprire e conoscere l’ambiente che ci circonda e, quindi, proteggerlo e salvaguardarlo. L’invito è rivolto a giovani e meno giovani che vogliano mettersi in gioco attraverso lo scatto di un’immagine, ma con l’occhio
particolare di chi cerca uno scorcio di storia e di poesia. Il concorso è promosso dagli Assessorati all’Ambiente dei Comuni di Lurate
Caccivio, Albiolo, Faloppio, Gironico, Montano Lucino, Olgiate
Comasco, Oltrona San Mamette, Uggiate Trevano, Villa Guardia.
Sono previste due sezioni: bianco/nero e colori, e ogni partecipante può presentare un massimo di tre opere per sezione. Le foto
dovranno essere rappresentative di luoghi-immagini-colori e avere
per soggetto il territorio dei Comuni promotori del Parco “Sorgenti
del Torrente Lura”. Sono ammesse al concorso stampe fotografiche
sia in bianco e nero sia a colori di formato 20x30 cm. Le stampe
dovranno essere incollate su cartoncino bianco di 30x40 cm. Sul
retro del cartoncino dovranno essere indicati con etichetta autoadesiva i seguenti dati: nome, cognome, indirizzo, telefono, eventuale
e-mail del partecipante, titolo dell’opera, data dello scatto e luogo
rappresentato. Alle opere devono essere allegate la scheda di partecipazione (reperibile nei Comuni o nelle biblioteche dei paesi interessati) e la ricevuta di versamento della quota di partecipazione di
10 euro per spese di segreteria, da versare sul c/c postale 15379225
intestato al Comune di Lurate Caccivio. Termine ultimo per la
presentazione delle opere è il 31 marzo 2008 e la premiazione, a
cura di un’apposita giuria, verrà organizzata la prossima primavera.
Le fotografie verranno esposte nella Biblioteca di Lurate Caccivio
nei mesi di maggio e giugno 2008. Previsti premi ai primi tre classificati per ogni sezione (targa e buono acquisto). Un riconoscimento speciale andrà a tre imagini ritenute particolarmente significative.
Chi desidera partecipare può consegnare le proprie opere presso le
Biblioteche dei singoli Comuni promotori nei rispettivi orari di
apertura, oppure presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Lurate
Caccivio. Ulteriori informazioni possono essere richieste direttamente alla biblioteca comunal di Lurate Caccivio (031390061, [email protected]) in Largo Caduti per la Pace.
Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 18.30, mercoledì e sabato anche dalle 9.00 alle 12.00. Informazioni anche su
www.comune.luratecaccivio.co.it/parco.
Sci Club Coustunn
Questa stagione è speciale per gli amici dello Sci Club Coustunn:
ricorre il 40° anniversario di fondazione 1968 - 2008.
Era il lontano 1968 quando un gruppo di temerari diede vita allo
“Sci Club Coustunn”, così chiamato perché erano soliti mettere
alla prova la propria abilità con gli sci sul pendio di una riva locale, nota appunto come “coustunn dal malvisin”. Oggi lo Sci Club
consente a tutti quanti di svolgere una attività sportiva ininterrotta
dal 1 ottobre al 30 aprile.
Gli amici dello sci club Coustunn hanno già pensato a tutto per
affrontare nel miglior modo possibile i campi da sci. Si parte con la
ginnastica presciistica per una buona preparazione fisica, quindi per
non essere colti impreparati tutti a scuola di sci a Madesimo nel
mese di dicembre.
Ora sei pronto per mettere in pratica quello che hai imparato a scuola !!! A gennaio si parte con le gite nelle località più esclusive ed
incantevoli delle nostre montagne, un week-end sulle Dolomiti a
Falcade e molto altro.
Per i giovani sciatori abbiamo il corso di sci a Bobbio per otto martedì pomeriggio da gennaio.
Il “Coustunn” fa sentire la sua valida presenza anche in campo agonistico nelle varie gare del circuito FISI, dimostrando sempre le
proprie riconosciute capacità nelle prove valevoli per il calendario
provinciale e regionale.
Il nostro sci club ti propone anche i pacchetti assicurativi per sciare in sicurezza durante tutta la stagione sciistica. Cosa aspetti…
corri a trovarci nella nostra sede ad Olgiate Via Sterlocchi n. 60
(Pineta - Piscina Comunale).
La sede è aperta il giovedì dalle 21 alle 23 e il sabato dalle 15,30
alle 17.00 - Tel./fax 031947320 oppure visita il nostro sito
www.sciclubcoustunn.it - [email protected]
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OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
La stagione 2008 “sul campo” si apre ufficialmente con la Scuola di
sci di Madesimo nel mese di Dicembre.
Nel mese di gennaio è confermata la Scuola di sci di Bobbio rivolta ai ragazzi delle scuole elementari e medie.
Per informazioni sulle date rivolgersi in sede Via Sterlocchi 60
(Pineta- Piscina).
Confermato anche il Week-End che quest’anno si terrà a Falcade
nei giorni 22-24 febbraio 2008.
Nota località turistica delle Dolomiti, Falcade (BL - 1140 mt. s.l.m)
posizionata tra le cime del Focobon, le Pale di San Martino,
Marmolada, Pelmo e Civetta, è il capoluogo della valle del Biois.
Più di 100 chilometri di piste, con ampio innevamento programmato, fanno parte del comprensorio “Tre Valli”.
Per chi non si diletta con lo sci nelle vicinanze è possibile visitare la
località di Moena e il Passo S. Pellegrino.
Alloggeremo presso l’Hotel FOCOBON *** in posizione centrale,
sulla via principale, nelle vicinanze della partenza degli impianti che
sono comunque raggiungibili tramite un efficiente servizio di ski bus
con fermata davanti all’hotel. Dispone di ampie camere provviste di
balcone, servizi privati, telefono e TV satellitare, ascensore.
La quota di partecipazione è di euro 100,00 per due notti in trattamento di mezza pensione. Sono esclusi gli ski pass e il viaggio in
pullman gran turismo.
Iscrizioni entro sabato 19 gennaio 2008 dietro versamento di una
caparra di euro 50,00.
Dicembre 2007
dalle Associazioni
BMX 2007: si chiude un anno straordinario,
ma si apre una porta verso l’Europa
La Bmx Ciclistica Olgiatese è un’Associazione fra le più attive in
Italia, ma anche fra le più ambiziose. La finale coppa Europa disputata ad Olgiate Comasco nel 2004, ha segnato una tappa importante nel percorso di crescita del Team olgiatese, con oltre 400 atleti
provenienti da tutta l’Europa e ci ha fatto guadagnare elogi per l’organizzazione. Da allora molte cose sono cambiate, ultima in ordine
di tempo l’ingresso della Bmx alle Olimpiadi di Pechino che si
svolgeranno il prossimo anno e che ha comportato nuove e più rigorose norme per i tracciati delle piste e nuovi regolamenti di gara. Le
recenti direttive europee in materia di sicurezza degli impianti
hanno richiesto, per poter ospitare il prossimo anno, oltre alle gare
nazionali, quelle internazionali, l’adeguamento della pista di Bmx
di Olgiate Comasco.
Il 2007 è stato dunque un anno di intenso lavoro e di enormi sacrifici economici, ma abbiamo ottenuti ottimi risultati grazie al nostro
impegno ed al supporto determinante degli sponsor.
La nuova pista è stata inaugurata ufficialmente il 9 Settembre
2007 in occasione della gara finale del Circuito Italiano, con riprese televisive andate in onda su Sky sport. Un successo sancito dal
numeroso pubblico presente e dai consensi ricevuti. Ora il nostro
obiettivo - come sempre - è quello di lavorare sulla preparazione dei
nostri atleti e di ampliare il nostro Team promuovendo la pratica del
Bmx fra i giovanissimi affinché lo sport sia l’occasione per affermare gli ideali di libertà, uguaglianza, rispetto reciproco e solidarietà.
www.bmxolgiatecomasco.it
Sabato si canta, domenica, si recita... che successo!
Grande successo di pubblico per la due giorni a teatro “Sabato
si canta, Domenica si recita”, promossa dal Nomadi Fans Club
“Danilo Sacco”, in collaborazione con l’Oratorio Don Bosco e
la Pro Loco Olgiatese, svoltasi il 10 e 11 novembre scorso.
L’evento, organizzato a sfondo benefico, ha richiamato al teatro
“Aurora” moltissimi olgiatesi e non, che hanno potuto assistere
a due avvenimenti di ottimo livello e passare qualche ora in allegria. La manifestazione strutturata come dice il nome stesso in
due giornate, si è aperta al sabato sera con un “Tributo ai
Nomadi” dedicato al mai dimenticato Augusto Daolio, voce storica del gruppo emiliano e scomparso nei primi anni ‘90. Sul
palco si sono esibiti gli “Utopia”, cover-band veneta, nata da un
fans club come il nostro, che ha saputo trascinare ed entusiasmare in perfetto stile-Nomadi, le 300 persone che hanno gremito il teatro. Fra gli applausi e i cori del calorosissimo pubblico accorso (fra cui una cinquantina di supporter veneti che
hanno seguito il gruppo in trasferta), lo spettacolo si è protratto
per quasi 3 ore, per la soddisfazione degli organizzatori e di tutti
Dicembre 2007
gli amici intervenuti alla riuscitissima serata. Il pomeriggio
seguente la musica ha lasciato lo spazio al teatro d’autore, infatti sul palco dell’Aurora, è stata messa in scena “L’importanza di
chiamarsi Ernest”, commedia brillante in 3 atti, scritta dal celebre Oscar Wilde, e rappresentata per l’occasione, dalla compagnia amatoriale “Namastè” di Lecco. Lo spettacolo è risultato
molto gradito alle quasi 130 persone (di ogni età) sedute in platea, che hanno sottolineato con applausi e calde risate il susseguirsi delle vicende di Ernest & C., tributando dopo quasi 3 ore
di spettacolo, un sincero e meritatissimo applauso ad attori e
regista.
Dopo un fine settimana davvero intenso, il teatro ha richiuso i
battenti, lasciando nei ragazzi del Nomadi Fans Club, la consapevolezza che con la buona volontà si possa organizzare qualcosa che sia divertente per gli altri e nello stesso tempo utile ad
aiutare chi è meno fortunato di noi…
Mauro
NOMADI FANS CLUB “DANILO SACCO”
OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
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dalle Associazioni
CAI di Olgiate Comasco
13° Concorso Fotografico “La Montagna” 2007
Col patrocinio Città di Olgiate Comasco, Assessorato alla Cultura si è svolto il 13°
Concorso Fotografico.
La Giuria composta quasi esclusivamente da fotografi professionisti ha dovuto faticare
non poco per la scelta delle foto da premiare, in quanto ques’anno sono giunte in sede del
CAI olgiatese oltre 300 opere provenienti da tutta l’Italia.
Alla fine l’ha spuntata il fotoamatore olgiatese Lamperti con una spettacolare foto di sci
alpinismo.
Le opere, una per ogni autore, oltre alle premiate e segnalate si sono potute vedere in
mostra presso il Medioevo domenica 2 dicembre. Durante la giornata sono state distribuite caldarroste e proiettate le immagini delle escursioni del CAI. La premiazione si è tenuta sempre nel salone congressi del Medioevo di Olgiate, sabato 1 dicembre alle ore 21. Il
presidente della Giuria, Cav. Antonio Vasconi di Cernobbio, ha commentato le opere premiate e segnalate ed ha illustrato pregi e difetti delle opere in mostra.
Luigi Monti
GIURIA:
Cav. Antonio VASCONI: Presidente Confartigianato Fotografi prov. di Como
Roberto BULGHERONI: Fotografo professionista (Olgiate Comasco)
GianCarlo PERUFFO: Fotografo professionista (Olgiate Comasco)
Fernando MATTABONI: Fotografo professionista (Oltrona S. Mamette)
Antonella SPINELLI: Fotografo professionista (Olgiate Comasco)
Prof. Pietro SANTELIA: Assessore alla Cultura Città di Olgiate
1
VINCITORI:
1° Gerardo LAMPERTI - Olgiate Comasco (CO) con “Salendo al
Blufmberg” (foto n. 1)
2° Paolo ORTELLI - Menagggio (CO) con “Gli inseguitori” (foto n. 2)
3° Lorenzo PINI - Erba (CO) con “Salendo al Nevado Ishinca” (foto n. 3)
OPERE SEGNALATE:
Samuele STRIATTO - Paina (MI) con “Gran Zebrú”
Bruno FRANCHI - Molteno (LC) con “Risvegli”
Maddalena LUPPI - Olgiate Comasco con “Luci e Nebbie” (foto n. 4)
Foto piú originale:
Franco CIMINARI - Castelfidardo (AN)
2
Premio Fiori di Montagna:
Raffaele FERRETTO - Malnate (VA) con “Colli alti e Bassi”
Premio CAI Olgiate:
Silvana TARONI - Grandola ed Uniti (CO) con “Montanara Baltí ”
4
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OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale
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Dicembre 2007