71 olgiate - Comune di Olgiate Comasco
Transcript
71 olgiate - Comune di Olgiate Comasco
O L G I AT E Foglio di informazione comunale Bimestrale di informazione del Comune di Olgiate Comasco. Autorizzazione del Tribunale di Como n. 153 del 28.7.1965. Direttore Responsabile: Mario Mascetti. Stampa: Salin s.r.l., Olgiate Comasco. ANNO XXXXI - n. 4 - DICEMBRE 2007 Spedizioni in A.P. 70% filiale di Como Il “pacco” di Natale SOMMARIO COMUNE Gemellaggio Piscina Comunale Impianto Tennis Rinascita dei Parchi Farmacia Comunale Progetto Unicef Affido: Tessere la tela VITA CITTADINA Ernesto Maltecca Libro di S. Gerardo ASSOCIAZIONI Minibasket OIgiate Concorso Foto PLIS Sci Club Coustunn BMX Olgiate Nomadi Fans Club CAI: Concorso Fotografico MINORANZE 2 3 4 5 6 7 9 8 12 13 14 14 15 15 16 10-11 L’Amministrazione Bovi è litigiosa, l’Amministrazione Bovi ha le idee confuse, l’Amministrazione Bovi è devastante, l’Amministrazione Bovi non ha fatto niente, l’Amministrazione Bovi va mandata a casa… Sono questi i complimenti martellanti che chi è stato sconfitto fa girare a piena bocca, forse ricordandosi del motto di Voltaire che diceva: “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà”. In verità, ci sarebbe da preoccuparsi se costoro parlassero bene del Sindaco: vorrebbe dire davvero che è pronto da mandare a casa. Più vedono allontanarsi quella data, più si arrabbiano e si accaniscono, nell’ansia di celebrare il loro trionfale rientro. A proposito di idee confuse, si vedono reazioni strane: se si portano i progetti pronti, i nostri avversari votano contro e ci accusano di fare le cose di nascosto, senza coinvolgere le minoranze nelle fasi di elaborazione. Se ci si sbottona ad enunciare delle idee da discutere, ci dicono che siamo improvvisatori e rovinosi, e subito partono le crociate contro. Sarebbe questo l’auspicato confronto democratico? Scommetto che quel giorno che diremo Viva la Repubblica, qualcuno andrà al mercato a raccogliere firme per la Monarchia. Se ci fosse sincerità d’intenti per il bene comune, si lavorerebbe guardando davvero ai problemi e proponendo le soluzioni migliori. Invece l’obiettivo esclusivo è quello di delegittimare e scalzare chi è stato eletto, per prendere il suo posto. Che sia per recuperare l’indennità di carica di oltre 3.000 euro al mese, che l’attuale sindaco ha rinunciato a percepire ed è lì, che fa gola a più di uno? Ma guardiamo un po’ se davvero nel pacco preparato dall’Amministrazione Bovi ci sono solamente le cose buone della precedente amministrazione “disfatte” dall’attuale, e “niente” di nuovo. Delle “cose buone” precedenti c’è la riapprovazione del Piano ex-Bulgheroni e del Piano Nuovo Spazio (prati di Via Roma), dopo la rinegoziazione con i privati conclusa con modifiche, che determinano maggiori vantaggi al Comune. Perciò, secondo noi, non sono state disfatte, ma sono diventate “cose più buone”. Di nuovo ci sono tante piccole cose, che alcuni considerano niente, ma forse dimostrano che l’Amministrazione Bovi non se ne sta con le mani in mano. Guardiamo il “niente” che c’è nel pacco: - adottato il piano di riqualificazione del comparto Lema-Lezzeni; - riasfaltato il mercato e un primo lotto di tronchi stradali usurati da anni, cui seguiranno altri due lotti già finanziati da eseguire a stagione opportuna; - realizzato in due mesi durante le vacanze il salone mensa per le Scuole di Via S. Gerardo (in piena regola con tutte le norme igieniche e di sicurezza come certificato dagli Enti competenti) per evitare di portare i bambini avanti e indietro dalla Pineta per mangiare a mezzogiorno; - attivate la palestra e la mensa della Scuola di Via Repubblica; - costituita la Società Tre Torri (unico socio il Comune) per regolarizzare la Farmacia; per partecipare alla società gestione dell’acquedotto e non essere tagliati fuori dalla società provinciale, che subentrerà per legge ai comuni; per sviluppare i servizi della Casa Anziani e della Piscina; - pavimentato il primo lotto dei vialetti del Cimitero; - semaforizzato l’incrocio pericoloso di Via Repubblica e altri punti critici (Scuole Via Repubblica e Viale Michelangelo presso la Casa Anziani); - approntato il progetto di riqualificazione del primo tronco di Via S. Gerardo (tra le Scuole e la statale) che sarà presto mandato in esecuzione; - dopo 30 anni di incuria ripulito il parco di Villa Peduzzi; - riorganizzata la piattaforma per la raccolta differenziata; - assegnata come sede al Consorzio Servizi Sociali previa sistemazione l’ex-portineria di Villa Peduzzi; dal Comune - assegnata al Consorzio Servizi Sociali per un centro di assistenza psichiatrica la casa ex-custode del Cimitero; - attivata la sezione di asilo-nido del Cigno; - fatte venire le suore in Casa Anziani; - attivata in accordo con altri 17 comuni la pratica per l’istituzione del polo catastale dell’Olgiatese; - seguita da vicino presso la Provincia e l’Anas la pratica di progettazione della variante alla statale, con l’approntamento del progetto definitivo; - concluso lo studio per la pianificazione generale delle fognature; - avviato e in corso di elaborazione lo studio per il Piano di Governo del Territorio. Sono in progettazione la sistemazione della cucina della Scuola Materna di Via Roncoroni per adeguarsi alle norme; l’ampliamento dell’Asilo Nido; la sistemazione con variante di Via Cappelletta (già prevista undici anni fa nei programmi elettorali del dott. Bianchi nel 1996); la costruzione di tre campi da tennis presso il Centro Sportivo Pineta, secondo uno studio generale, e altro di cui si darà notizia e motivazione man mano. Non ne abbiamo mai parlato? Ecco che ne parliamo. A questo punto c’è chi si oppone al “niente”, perché diventa “troppo”. Insomma, si mettano d’accordo con il loro cervello: o è niente, o è troppo. Per noi è quello che deve essere per il bene di Olgiate. C’era chi paventava che “sotto di noi” non si facessero più feste. Abbiamo patrocinato manifestazioni culturali e ricreative di vario tipo promosse da associazioni; altre sono state organizzate dall’Assessorato alla Cultura. Forse sono state anche troppe. Ma l’intento è quello di far vivere Olgiate e farne un centro di richiamo. Vorremmo che i cittadini capissero che stiamo lavorando per loro, nel rispetto dei programmi per i quali ci siamo presentati, chiedendo il voto. La maggioranza ci ha dato fiducia. Non saremo noi a tradirla. Le tasse che siamo stati costretti a chiedere saranno spese bene; anzi speriamo e lavoreremo per riuscire a ridurle. È questo il povero “pacco” che vi presentiamo per Natale, mettendoci un biglietto d’auguri cordiali a tutti: alle famiglie, e specialmente agli anziani e alle persone sole e in difficoltà. E Buon Anno 2008! Il Vostro Sindaco Roberto Bovi 2 I giorni di Elisabetta Pesterzsébet è un grande quartiere di Budapest di oltre 80.000 abitanti ed è una delle 23 municipalità in cui è suddivisa la capitale ungherese, ciascuna organizzata come i nostri Comuni, con un Sindaco ed un Consiglio Comunale. Gli scambi tra Olgiate e questa municipalità iniziano nel lontano 1994 tra le Bande delle due città; si sono mantenuti vivi grazie ai nostri artisti musicisti e si sono consolidati nel maggio 2004 con la sottoscrizione di un gemellaggio, sull’esempio di quello che abbiamo in atto dal 1972 con la cittadina francese di Liancourt. Nel periodo compreso tra il 15 e il18 novembre scorsi una delegazione olgiatese guidata dal Sindaco, e composta dall’Assessore alla Cultura, dal consigliere Fumagalli Antonella e da Cesana Enrico è stata ospite del Comune di Pesterzsébet in occasione del novantesimo anniversario del Centro Culturale Csili, sede di innumerevoli manifestazioni artistiche e musicali, di convegni e di dibattiti molto vivi in quella comunità. In novembre viene organizzato l’avvenimento culturale più importante della loro città “I Giorni di Elisabetta”, l’imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria dalla quale prende il nome il quartiere, che ci riporta alla mente la famosa ed affascinante “Sissi”,la quale a 16 anni, nel 1854, diventò moglie di Francesco Giuseppe e amò intensamente la purezza d’animo del popolo ungherese. La loro ospitalità è stata squisita ed ha fatto vivere alla delegazione italiana momenti di ufficialità con scambi di doni, oltre che di idee e di culture diverse, ma anche occasioni per scoprire le bellezze artistiche e il patrimonio culturale di Budapest, per concludersi, l’ultima sera, con il Veglione di Elisabetta e l’elezione della Reginetta di Pesterzsébet. Siamo convinti che i rapporti tra Olgiate e questa municipalità si consolideranno e si arricchiranno e nel prossimo futuro potranno andare oltre lo stage estivo dei giovani musicisti ungheresi, già programmato per il prossimo luglio, che vedrà ad Olgiate, come negli anni precedenti, oltre 70 partecipanti e il loro maestro Gedeon Jakab. Ci si augura che le scuole possano realizzare scambi culturali e pianificare periodi di vacanza-studio, e che le nostre società sportive possano prevedere momenti d’incontro con campionati internazionali e soggiorni estivi-invernali È possibile poi incoraggiare scambi tra artigiani e industrie dei due paesi: si dovrebbero creare le occasioni affinché i dirigenti delle due realtà economiche possano incontrarsi, conoscersi e presentare gli incredibili risultati che raggiungono, non solo in termini di volumi d’affari, ma di obiettivi che perseguono nel campo della ricerca scientifica e nello sviluppo del mercato. È indispensabile altresì favorire scambi di ospitalità tra i cittadini delle due municipalità, per un semplice soggiorno di vacanza oppure per una mostra artistica, per concerti o altre attività culturali. Dobbiamo impegnarci tutti ad ampliare gli scambi con altre culture, rafforzando quello già esistente con Liancourt: solo così possiamo diffondere i principi d’amore, di libertà e pace tra il popolo italiano e quelli francese ed ungherese e tra i popoli europei e quelli del mondo. Pietro Santelia Assessore alla Cultura La delegazione di Olgiate con Akos Szabados, sindaco di Pesterzsébet OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale Dicembre 2007 dal Comune La Piscina Comunale: quali prospettive Ogni tanto c’è qualcuno che suona l’allarme. Attenzione: adesso che c’è la concorrenza della nuova piscina di Villa Guardia, cosa fa l’Amministrazione Comunale per quella di Olgiate? Quali nuove strutture si pensa di fare? Ecc. ecc. A volte, di fronte al “tono processuale” con cui si incalza la Giunta da parte della minoranza, non si capisce se vi sia effettivamente preoccupazione per un “calo” della Piscina Comunale di Olgiate o se si voglia fare propaganda a quella di Villa Guardia. Evidentemente è necessario ed opportuno tenere monitorata la situazione; ma il vero problema non è quello di preoccuparsi della possibile concorrenza, ma quello di creare le condizioni perché la Piscina offra un servizio sempre migliore. Intanto cominciamo a valutare se e come si sia avvertita una ricaduta sulla struttura di Olgiate, dopo l’entrata in funzione dell’impianto di Villa Guardia. Per avere i dati ci siamo rivolti al direttore della Piscina di Olgiate, dott. Luigi Arnaboldi (nella foto), che così ci ha ragguagliati. “Se si confrontano le frequenze nel corso dell’estate 2006, quando la piscina di Villa Guardia non c’era, con quelle della scorsa estate 2007, si notano i dati seguenti. Accessi alla vasca all’aperto: 10.566 nel 2006; 10.031 nel 2007. C’è stata una flessione di 535 presenze (pari al 5,06%), con Dicembre 2007 un decremento degli incassi di 1.872 euro. Va però osservato che le condizioni atmosferiche quest’anno sono state meno favorevoli, costringendo a chiudere la struttura per 9 giorni contro i 7 del 2006. Se, però, verifichiamo le presenze nella vasca coperta, troviamo che nel 2006 sono state 4.722 contro 5.761 di quest’anno, con un saldo positivo di +1.039 (pari al 22%). I dati complessivi danno nel 2007 un saldo di 504 presenze in più del 2006 (pari al 3,30%). Un ulteriore dato di monitoraggio è quello relativo all’apertura della nuova stagione 2007/2008. I corsi nel 2006 hanno avuto 2.102 iscritti effettivi (rispetto alle 2.400 preiscrizioni). Le iscrizioni nel 2007 sono state 2.018: -84 rispetto all’anno scorso (circa il 4%). Ma se, oltre che delle iscrizioni ai corsi, si tiene conto delle frequenze del nuoto libero, si recupera comunque un incremento complessivo del 3% in più nel 2007 rispetto al 2006”. Questi dati sembrano escludere che vi sia stato un “effetto Villa Guardia” tale da drenare un’utenza, che è rimasta affezionata. Perciò nei fatti non vi è stata quella frana, che ogni tanto viene agitata come uno spauracchio in Consiglio Comunale e che trova eco sulla stampa. Sarà merito degli allarmismi dell’opposizione rivolti per lo più a chi in piscina non ci va, o di chi gestisce la Piscina Comunale? Per questo chiediamo al direttore Arnaboldi: dal momento che ci lavora ormai da 20 anni, come vede le strategie da adottare per tenere alta la bandiera della nostra Piscina? “Nel corso degli ultimi 20 anni sono cambiate tante cose; soprattutto sono cambiati il modello e l’organizzazione della vita quotidiana, il quadro sociale e, di conseguenza il comportamento della gente. C’è chi lavora a part-time, chi con orari flessibili. Ci sono persone in fasce d’età medio-alta che un tempo non si sarebbero mai sognate di venire in piscina, invece oggi la frequentano. Ci sono le donne gravide… E poi la piscina non è più solo “vasca”. Oggi si chiede sauna, fitness… Perciò più che “fare vasche” per allargare le strutture, c’è da “organizzare” l’attività, che si fa molto più complessa. A fronte di una domanda variegata, bisogna diversificare e migliorare la qualità dell’offerta…”. A questo punto giriamo “la patata” al sindaco Roberto Bovi, in quanto “assessore allo sport”: quali strategie intende adottare l’Amministrazione Comunale per lo sviluppo della Piscina? “La nostra strategia si è dispiegata in modo molto semplice, anche se non tutti hanno voluto cogliere il senso delle nostre scelte, anzi le minoranze hanno cercato di mettersi di traverso ed insistono nel loro atteggiamento. La nostra risposta è stata quella di avere costituito la Società Tre Torri, cui affidare anche la gestione della Piscina Comunale. A noi sembra che questa scelta sia quella giusta, per dare l’occorrente flessibilità ad una struttura pubblica, che deve potersi organizzare secondo i criteri di un’azienda, chiamata a dare un servizio rispondente alle esigenze dei cittadini. Noi seguiremo attentamente l’attività e soprattutto valuteremo le proposte e i progetti, che potranno essere proposti e che concorreremo, per quanto possibile, a definire e realizzare”. M.M. OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 3 dal Comune Da dove viene il tennis?... In una delle ultime sedute del Consiglio Comunale l’ex-sindaco prof. Livio ha snocciolato delle vere perle: il tennis è sacro come la cappellina! Esso è pervenuto da una “donazione”: guai profanarlo. Strano sentire una valutazione di questo genere dalla bocca di persone, che hanno sempre considerato il tennis un privilegio per la “crème” dei “signori di Olgiate” (fino a quando anche loro non sono entrate a far parte della “crème”). Patetico il ricordo di un’“olgiatese doc”, che da bambina contemplava estasiata la villa con una glicine! Gli è che la villa è stata demolita da chi ne era proprietario, proprio per farci il tennis e per preparare il terreno per farci altre “numerose ville”. Qui non si vuole giudicare nessuno, giacché in uno stato democratico ognuno è libero di curare i suoi interessi come vuole, nel rispetto delle leggi. Si tratta semplicemente di constatare come, a suo tempo, sono andate le cose. Io non sono un “olgiatese doc”, perché ad Olgiate sono venuto a risiedere nel 1965, ma – a differenza di quella “bambina” – ero consigliere comunale eletto dagli Olgiatesi ed ero presente alla seduta consiliare del 4 agosto 1972, presieduta dal sindaco dott. Lanfranco Bianchi, quando fu assunta la deliberazione n. 76 avente per oggetto: “Approvazione piano lottizzazione Boselli”. Era il primo piano di lottizzazione, che si affacciava alla storia urbanistica di Olgiate Comasco, dopo che nel 1970 era stato approvato il primo “Programma di fabbricazione”, che riuscì a vedere la luce con la seconda amministrazione Bianchi. Un altro era abortito, mandando a casa il Consiglio Comunale con elezioni anticipate. “Mia paja!”, usavano dire gli “alpini doc”, miei commilitoni nel Battaglion Morbegno: non era mica paglia! Si trattava di realizzare (allora!) 38.300 metri cubi di ville e case su terreni della Società denominata Il Cembro, di Lodovico Boselli e C.. Più o meno la volumetria del comparto della AS2 di Via Roma, facente parte del Programma Integrato già approvato dalla precedente amministrazione e riadottato recentemente. Scusate, se era troppo poco! A fronte di ciò, i lottizzanti, tra gli altri obblighi convenzionali, si impegnavano “a cedere gratuitamente al Comune quali aree necessarie per le opere di urbanizzazione secondaria previste per la zona dal Regolamento edilizio rappresentate da impianti sportivi e quali oneri … per le medesime opere di urbanizzazione secondaria gli appezzamenti di terreno con insistente complesso sportivo costituito da: 1) n° 2 campi da tennis perfettamente funzionanti con relativa attrezzatura ed impianti di illuminazione notturna. 2) “muro” per allenamento tennis 3) n. 2 campi da bocce 4) piazzale e impianto per campo pallavolo 5) palazzina a due piani…. 6) terreno annesso agli impianti di circa mq. 2000 piantonato (sic!) con 400 circa tra larici e pini strobus”. Perchè non si dica che è una mia interpretazione si veda la fotocopia dell’estratto della convenzione. Sicché la conclamata “donazione” faceva parte della partita degli oneri di urbanizzazione secondaria, che il Comune si trovava e ricevere così com’erano, con una destinazione a sport d’élite già predefinita, indipendentemente da quali potessero essere altre eventuali esigenze sociali prioritarie per la collettività come, ad esempio, poteva essere l’asilo nido, che si poté fare solamente svariati anni dopo. Non solo: la convenzione proposta al Consiglio prevedeva che gli impianti in questione fossero concessi in locazione all’Associazione Tennis Club di Olgiate Comasco per 9 anni per un canone annuo simbolico di L. 10.000; durata ridotta a 5 anni su richiesta del gruppo della Democrazia Cristiana, che votò a favore, perché la richiesta fu accolta. La cessione “dovuta” al comune avvenne con atto dell’11 maggio 1978, quando sindaco era il rag. Giacinto Molteni. E dopo d’allora nel Consiglio del Tennis Club entrarono anche due rappresentanti comunali. Questa è la storia “doc” del come il tennis è pervenuto al Comune. Pertanto, per rispetto dei cittadini, sarà corretto dimenticare la “donazione” e prendere atto che si trattò del corrispettivo degli oneri di urbanizzazione secondaria per la prima grande operazione immobiliare, che ha “mosso” lo sviluppo urbanistico di Olgiate. Mario Mascetti ...dove potrebbe andare In sede di redazione del Piano di Governo del Territorio, quando si verificano le aree standard per usi e servizi pubblici, sarà sempre legittimo a qualsiasi amministrazione convalidare o modificare gli standard di urbanizzazione secondaria nel comparto del Tennis, e confermarne o modificarne la destinazione specifica a impianti sportivi o ad altro servizio, o spostarne in tutto o in parte la localizzazione, in rapporto alle scelte strategiche generali. Questo è un punto chiaro e fermo, a prescindere da qualsiasi altra considerazione di merito. Se, a suo tempo, ai possessori privati del comparto è stato permesso di demolire la villa “storica”, non si vede perché oggi il comune, unico legittimo proprietario del Tennis e sue pertinenze, non possa pensare ad una soluzione diversa per una migliore gestione complessiva di 4 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale tutte le attività sportive, compreso il tennis, nell’interesse generale. È evidente che il problema andrà dibattuto per trovare una soluzione possibilmente condivisa da tutti, ma liberi da condizionamenti e strumentalizzazioni psicologiche del tutto pretestuose nell’analizzare le possibili scelte. Per il momento risulta accertato che la gestione dell’attuale impianto del tennis è problematica, tant’è che già la precedente amministrazione segue a pag. 5 Dicembre 2007 dal Comune La rinascita dei parchi L’esempio di Villa Peduzzi è probabilmente il più significativo: per la prima volta dopo più di trent’anni é stato dato un taglio netto al sottobosco spontaneo e alle specie vegetali infestanti, che soffocavano gli alberi di pregio. In particolare sono stati estirpati i lauri spontanei che avevano oramai sovrapposto le proprie radici su quelle dei vegetali ad alto fusto. Sono poi stati eliminati i rampicanti che soffocavano letteralmente alcune delle piante presenti. Sono state in parte eliminate le canne di bambù oramai cresciute a dismisura sia in altezza che per estensione. E’ stato infine posto sotto cura lo storico faggio rosso che presentava una infestazione da fungo parassita alla base: attendiamo che tale attenzione abbia buon esito. Tutti i lavori di intervento sono stati esaminati preventivamente e sovraintesi dall’esperto fitologo consulente del Comune, Dr. Mistrangelo. Per quanto riguarda la Pineta sono state riservate particolari attenzioni agli abeti esistenti, i quali presentavano una letale problematica di infestazione da insetto parassita. Questo insetto nutrendosi delle zone sottocorteccia minacciava direttamente la sopravvivenza di numerose piante. Il posizionamento di apposite trappole finalizzate alla eliminazione del parassita ha consentito di salvare il parco dalla moria di alberi. Per il 2008, fondi permettendo, prevediamo un intervento in Villa Camilla del tutto simile a quello condotto in Villa Peduzzi, sempre al fine di contenere la crescita incontrollata del sottobosco selvatico, e di consentire al parco di “respirare” nuovamente. Oscar Ghizzoni Ass. Ecologia Ambiente Da quando e come si usa la tessera magnetica per l’accesso alla piattaforma per la raccolta differenziata dei rifiuti? Nelle scorse settimane è stata recapitata ad ogni iscritto nei ruoli della tassa rifiuti la tessera magnetica, che consente di aprire la sbarra per accedere alla piattaforma per la raccolta differenziata. Essa potrà essere usata dal prossimo 2 gennaio 2008. Basta inserirla nella colonnina a lato della sbarra, per farla alzare, come si fa negli autosilo di città. continua da pag. 4 l’ha ceduta in convenzione ad una società privata. Allo stato attuale, per una proficua attività, si dovrebbero prevedere spese di investimento non indifferenti a carico del comune. Al fine di conciliare gli interessi, che discendono dai rapporti convenzionali in essere, l’attuale amministrazione si è impegnata nei confronti dei gestori a realizzare due nuovi campi coperti presso il Centro Sportivo Pineta, non ritenendo né conveniente né “strategico” investire sugli impianti di Via Malvisino per costose opere di copertura e quant’altro. Frattanto i campi di Via Malvisino potranno continuare ad essere utilizzati nella buona stagione. Ci sono davanti almeno due anni per riflettere – in vigenza della convenzione e con l’elaborazione del Piano di Governo del Territorio – se e come riconvertire o ridestinare in tutto o in parte il comparto del tennis, secondo le prospettive più realistiche e convenienti per l’amministrazione nell’assicurare ai cittadini le strutture per la pratica di questo sport e/o di altri, secondo la domanda degli utenti. Comunque agli amministratori si pone il problema di un aggiustamento di tiro, perché non è bastata a risollevare lo sorti del tennis la scelta della precedente amministrazione di esternalizzare la gestione, affiDicembre 2007 dandola tout-court ad una società privata, mediante una convenzione, che comunque tiene in piedi una serie di obblighi per il comune, proprietario degli impianti. Se non se ne parla si viene accusati di fare le cose di nascosto. Se se ne parla per cominciare a ragionare su possibili scenari teorici futuri, scoppia la rivoluzione con motivazioni distorcenti. Si inventano “donazioni” da rispettare e si evocano piante di glicine, in nome delle quali – defunte da oltre mezzo secolo – tutto diventa “sacro” e intoccabile. Io dico semplicemente: quale dottore ha ordinato che il tennis si può e si deve fare esclusivamente in Via Malvisino con l’impianto così com’è? Cerchiamo di aggiornarci in base alle mutate esigenze e di andare avanti con scelte razionali proiettate verso il futuro, coerenti con l’interesse della comunità, senza lasciarsi condizionare troppo dalla nostalgia di tempi che non tornano più! Posso solamente dire che faremo scelte per cui lo sport del tennis non ci perderà; come, a suo tempo, non ci ha perso il calcio quando il campo è stato spostato da Via Tarchini alla Pineta. Ci sarà tutto il tempo per riflettere sul migliore utilizzo futuro del compendio di Via Malvisino. Flavio Fontana Ass. Urbanistica OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 5 dal Comune La Farmacia Comunale cambia gestione Dal 1969 la Farmacia Comunale di Olgiate Comasco è stata gestita, come azienda municipalizzata, da una commissione composta da un presidente e undici componenti, che decidevano strategie e vegliavano che tutto funzionasse bene, sia da un punto organizzativo che economico. La commissione veniva cambiata ad ogni rinnovo dell’Amministrazione Comunale, che nominava componenti di propria fiducia. Vi erano anche consiglieri designati dalla minoranza, per assicurare un controllo democratico. Tutto è sempre funzionato bene. La farmacia, oltre che assicurare un buon servizio pubblico, ha sempre generato un certo utile, anche grazie al fatto che le aziende municipalizzate godevano di una quasi totale esenzione fiscale. Il vantaggio fiscale ha reso – per normativa europea – non più praticabile la gestione attuale, in quanto genera uno stato di concorrenza sleale verso le farmacie private; perciò già da molto tempo i Comuni sono stati invitati a trasformare le aziende municipalizzate in società con regimi fiscali di più equa concorrenza. Già la scorsa amministrazione si era indirizzata in tal senso, ma concretamente per varie ragioni non ha deliberato la trasformazione, che è stata decisa dall’attuale maggioranza. Ecco spiegato perché dal 30 novembre è stata sciolta l’azienda municipalizzata “storica” ed è stata conferita la gestione alla società Tre Torri SRL. La farmacia rimane comunque comunale e gli utili rimarranno sempre al Comune, in quanto socio unico; l’impronta sarà sempre di carattere pubblico, ma con l’efficienza e il dinamismo privato. Gli ultimi due anni sono stati anni di cambiamento: nel primo la nostra farmacia ha deciso di applicare lo sconto del 20% sui farmaci di fascia C perdendo di fatto 30.000 euro di utile, ma ridistribuendone in risparmio molti di più alla popolazione. È stato assunto un nuovo direttore nella persona del dott. Ruiu, al posto del dott. Sassi, che ha raggiunto l’età della pensione: un ringraziamento ancora per il suo lavoro. È stato ampliato l’orario di apertura: ora la farmacia è aperta dalle 08.30 (e non dalle 09.00); per le ferie estive chiude solo due settimane contro le tre di prima, e non nel mese di agosto; infine si è scelto di alternare la chiusura settimanale tra il sabato e il lunedì, non più con cadenza annuale ma con cadenza mensile. Un ringraziamento va fatto anche alla dott.ssa Pianca che, pur essendo in concorrenza commerciale con noi, si è sempre resa disponibile a concordare orari, ferie, turni, e – anche suo malgrado – a condividere scelte scomode come lo sconto sui farmaci di fascia C, che per una farmacia comunale è una scelta “obbligata” per fini sociali, ma per un’impresa privata è solo antieconomica. L’andamento economico generale delle farmacie rispecchia un momento di stasi se non addirittura di contrazione, dovuto a vari fattori tra i quali anche scelte politiche della sanità regionale. In particolare la nostra farmacia non è esente da questa tendenza, pur mantenendo un utile di tutto rispetto. I dati fino al 30 settembre 2007 ci dicono Marco Legnani che l’utile sarà molto simile a quello dello scorso anno e cioè di circa 165.000 euro, con un fatturato attorno a 1.360.000 euro. Considerando gli ultimi tre anni, al netto dello sconto applicato sui farmaci di fascia C, si può affermare che l’utile è stabile. Per finire, vorrei ringraziare i componenti della commissione uscente per la loro partecipazione e il loro impegno nonostante sapevano che il loro mandato sarebbe stato breve. Mi auguro che questa esperienza abbia portato qualche cosa di positivo. Il presidente della Commissione Marco Legnani Lavori al cimitero La “città” di Olgiate Comasco è arrivata ultima, rispetto a tanti piccoli paesi del circondario. Ma finalmente i vialetti del Cimitero dall’ingresso di Viale Trieste sono stati pavimentati. Si tratta di un primo lotto di lavori, che ha riguardato i campi fino alla cinta dell’area più vecchia del Cimitero. L’anno prossimo si spera di completare l’opera sui vialetti della seconda cinta e intorno alla cappella centrale. La quota di rinnovo dell’illuminazione votiva per il 2008 è di euro 12, pertanto resta invariata rispetto al 2007. 6 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale Dicembre 2007 dal Comune Continua il progetto Unicef Sabato 1 dicembre presso la sala Auditorium del Medioevo si è svolto il secondo Consiglio Comunale dei Ragazzi. Al tavolo allestito sotto il palco sedevano il Sindaco, con la Giunta ed i Consiglieri Comunali; nelle poltroncine della sala sono convenuti circa 250 alunni: cinque classi della Scuola Media e le classi quarta e quinta delle Scuole Elementari dei tre plessi (S. Gerardo, Via Repubblica e Somaino). Il Consiglio è stato aperto con il saluto del Sindaco, seguito dall’intervento del rappresentante dell’Unicef, Azevedo Manuel Tavares, vice presidente e responsabile del Settore Cultura e Programma Scuola della Sezione Provinciale Unicef di Como. Quindi davanti al Sindaco sono sfilati gli alunni rappresentanti dei diversi plessi scolastici per esporre le loro richieste all’Amministrazione comunale, segnalare problemi così come li vedono i bambini, esprimere desideri. Il consigliere incaricato Alfieri Boarin Lina ha poi illustrato il “Progetto Pigotta”, ossia l’adozione di una pigotta (bambola di pezza) che il Comune acquista per ogni bambino che nasce ad Olgiate Comasco. I 20 euro del costo della bambola vengono destinati a coprire i costi delle vaccinazioni di un bambino del terzo mondo: un modo concreto di esprimere la solidarietà a chi nasce meno fortunato dei nostri figli. L’assessore Pietro Santelia ha poi illustrato brevemente agli alunni i punti essenziali del piano per il diritto allo studio, spiegando come vengono stanziati e impiegati i fondi assegnati dal comune a sostegno dei progetti didattici e per i servizi scolastici. Il comandante della Polizia locale, commissario Mario Fioravanti, ha parlato delle ini- Dicembre 2007 ziative nelle classi per l’educazione alla legalità. Il Sindaco, da parte sua, ha comunicato ai bambini le delibere che l’Amministrazione ha adottato in risposta alle segnalazioni e richieste presentate in occasione del Consiglio dei Ragazzi dello scorso anno. Al fine di sensibilizzare gli alunni verso i problemi dei bambini del terzo mondo, la signora Maria Teresa Vidori, che aderisce al Progetto Amico “Marcelino Pan Y Vino”, ha presentato testimonianze di solidarietà e illustrato con immagini le condizioni dei bambini di Huamachuco, piccola città del Perù, che sono sfruttati per lavorare nelle miniere d’oro. Il consigliere Mariella Bernasconi ha chiuso gli interventi, invitando gli alunni a ricordarsi non solamente di chiedere ciò che ritengono loro diritto, ma anche di essere responsabili nell’adempiere i loro doveri e comportarsi civilmente. OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 7 Personaggi Intervista ad Ernesto Maltecca, presidente dell’ANCR Ernesto Maltecca. Classe 1923. Presidente della Sezione di Olgiate dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, dal marzo scorso presidente della Federazione Provinciale di Como e Lecco. “Combattenti e Reduci”: una qualifica un tempo “familiare”, associata all’immagine di baldi uomini che il 4 Novembre sfilavano con passo marziale dietro il tricolore, per deporre una corona d’alloro al Monumento ai Caduti, per ricordare la “vittoria” del 1918. Dei “Cavalieri di Vittorio Veneto” non è rimasto più nessuno. Oggi – dopo 60 anni di pace per la nostra “Patria”– i “combattenti e reduci” superstiti sono quelli della seconda guerra mondiale 1940-45. A sfilare sono rimasti in pochi: di baldanzoso si vede sì e no lo sguardo, perché il passo talvolta si fa zoppicante; solamente il cuore li trasporta ardito come sempre. Ma il cuore è dentro: per vederlo si deve andare a scoprirlo. Per questo siamo andati a intervistare Ernesto Maltecca. Maltecca, cosa vuol dire essere presidente dei Combattenti e Reduci? Da un punto di vista organizzativo ci sono nelle due province di Como e di Lecco 63 sezioni, un migliaio di iscritti. E, naturalmente, siamo destinati ad essere sempre meno. La motivazione che ci tiene insieme è morale: sentiamo il dovere di trasmettere alle future generazioni la nostra testimonianza. Vogliamo ricordare quello che è stato la nostra vita, i nostri ideali, la nostra patria, noi che siamo passati attraverso l’esperienza della dittatura, della guerra, della deportazione, della lotta per riconquistare la democrazia e la libertà. Cresciuto in mezzo ai sacrifici di una famiglia di lavoratori, riflettendo sulle esperienze quotidiane, ho imparato a discernere i valori morali che contano (della famiglia, del lavoro, della libertà) per costruire un avvenire più giusto. Ho capito che la vita, per essere dignitosa, richiede di sapersi assumere delle reponsabilità. Come ha vissuto l’esperienza della guerra? Io sono nato nella pianura bergamasca, in una famiglia contadina numerosa e povera, che nel 1930 si è trapiantata a Olgiate, dove con il lavoro quotidiano, ha raggiunto una certa tranquillità e benessere. Ma nel 1940 scoppiò la guerra. Due fratelli maggiori furono chiamati alle armi, ed io nel 1941 feci domanda di andare a lavorare in Germania, con la prospettiva di guadagnare bene, per aiutare la mia famiglia. Fui accettato e destinato a Brandenburg, a 75 chilometri da Berlino, in un’industria meccanica. Nel ’43 dovetti tornare per il servizio militare, che svolsi a Genova e ad Albenga. Fui poi mandato a Saluzzo per un corso da sottufficiale, quindi rimandato al mio battaglione, che fu trasferito da Genova a Pisa. Dopo il 25 luglio, a seguito della caduta del Fascismo, fummo mandati a Milano per presidiare la città e tenere l’ordine pubblico. Venne presto l’8 settembre, con lo sbarco degli Inglesi e degli Americani in Sicilia. Le nostre forze armate si sbandarono, ed anch’io da Milano fuggii a casa, dove nel giro di due o tre giorni arrivarono anche i miei fratelli, Angelo e Giuseppe, sbandati come me. Un quarto fratello, invece, era prigioniero in Germania. Non era pericoloso vivere da sbandati? La situazione divenne subito pericolosa, perché Mussolini fondò la Repubblica Sociale di Salò e richiamò coloro che avevano disertato le armi. I repubblichini durante un rastrellamento vennero a casa nostra e portarono via Giuseppe, trovato in granaio con mio padre. Fu internato in Germania. Con l’altro fratello avevamo pensato di riparare in Svizzera, come avevano fatto altri. Ma non fu più possibile, perché gli sbandati da un certo momento cominciarono ad essere respinti e consegnati ai tedeschi. Angelo si nascose a Binago, in una cascina di contadini. Io stetti nascosto per più di un mese sotto una catasta di legna, in mezzo ai topi. Ma ne andava della mia salute. Così di notte cominciai ad uscire. Stetti un po’ anche al Ceré, presso un contadino, e girovagavo nei boschi presso il Bontocco. Come ne venne fuori? In Alta Italia si era organizzata la resistenza partigiana. Anche nella zona di Olgiate furono formate le squadre di azione partigiana. Fui contattato dai capi partigiani locali, che giravano nelle cascine a chiedere “patate”. Ma in realtà chiedevano armi o altri aiuti da mandare ai combattenti in montagna, e reclutavano volontari. Così mi aggregai a loro. I responsabili a Olgiate erano Bottinelli Mario e Natale e Zanfrini Ugo. Fu allora che maturò la mia adesione al Partito Comunista. Come si svolgeva la vostra attività? Noi avevamo ordine di evitare qualsiasi azione armata o sabotaggio, per non provocare rappresaglie dei fascisti o dei tedeschi. La zona di frontiera da Cavallasca al Gaggiolo doveva essere tenuta tranquilla. Sul confine i tedeschi avevano stanziato solamente vecchi soldati. Con l’appoggio dei contrabbandieri, che conoscevano sentieri e comportamenti delle guardie confinarie, noi accompagnavamo in Svizzera ebrei in fuga e politici, che tenevano i collegamenti fra il Comitato di Liberazione Nazionale e i comandi Alleati stanziati a Lugano. Portavamo anche materiale di propaganda antifasci- 8 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale Dicembre 2007 Servizi Sociali sta da diffondere in Italia. Dopo il 25 aprile occupammo le caserme e formammo le Giunte provvisorie nei comuni. So che lei il 16 maggio 1945 fu testimone dell’esecuzione di 10 fascisti a Trevano. Cosa ricorda di quel fatto? Ai responsabili partigiani di Olgiate giunse da Como l’ordine di farsi trovare ad Uggiate per indicare la strada per la Svizzera, passando da Ronago, a un camion in arrivo da Como. Fui mandato io. Quando arrivò il camion fui fatto salire da un ufficiale sul predellino e li indirizzai verso Trevano Superiore. Sentivo che sul cassone, coperto da telone, c’era un bisbiglio di persone. Sulla discesa verso Ronago il camion si fermò: il tendone fu alzato e furono fatte scendere dieci persone, tra cui una donna. Furono messe contro il muro di sostegno a fianco della strada e i due armati che le avevano scortate le uccisero a colpi di mitra. Secondo gli ordini, avrei dovuto dare io il colpo di grazia a chi non fosse morto subito. Io rimasi impietrito. L’ufficiale che era ripartito immediatamente col camion, si voltò, mi vide lì impalato, ridiscese e ritornò indietro a fare quello che io non avevo avuto l’animo di fare; e subito ripartì dicendomi: “Fra poco arriveranno da Ronago gli Americani a vedere cosa è successo. Gli mostrerete questo foglio, dicendo che è stata eseguita la sentenza del Tribunale del Popolo nei confronti di questi criminali, che componevano la squadra del questore Saletta”. Così avvenne, e gli Americani se ne andarono dicendo: “OK. Sgombrate”. Cosa fare? Raggiunsi una corte di contadini e li costrinsi, facendomi forte spianando il mitra, a mettere i buoi sotto il carro e a portare via i cadaveri. A tarda sera dovetti anche aiutare il becchino a seppellirli scavando una fossa nel cimitero di Uggiate. Tornai a casa a notte fonda, a piedi come ero andato. Fu un’esperienza terribile. M. M. Tessere la tela Il Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese, insieme alla cooperativa sociale La Grande Casa, promuove da tempo il progetto “Tessere la Tela dell’Affido” sul nostro territorio. Affido significa accogliere a casa propria per un periodo di tempo un bambino o un ragazzo (da 0 a 18 anni) che - temporaneamente non trova nella sua famiglia una risposta ai suoi bisogni. L’affido consente al bambino di affrontare un momento problematico in un ambiente familiare adeguato e accogliente, e ai suoi genitori di avere più tranquillità per affrontare le loro difficoltà. Il bambino mantiene i contatti con la sua famiglia d’origine e vi farà ritorno quando la situazione di crisi sarà superata. Un minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo può essere affidato a UNA FAMIGLIA o a una PERSONA SINGOLA che gli assicuri il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui ha bisogno PER DIVENTARE AFFIDATARI OCCORRE: - uno spazio nella propria vita e nella propria casa per accogliere un’altra persona - la disponibilità affettiva e la volontà di accompagnare per un tratto di strada un bambino o un ragazzo, aiutandolo a sviluppare le sue potenzialità, valorizzando le sue risorse - la consapevolezza della presenza e dell’importanza della famiglia d’origine nella vita del bambino E’ POSSIBILE ACCOGLIERE BAMBINI E BAMBINE, RAGAZZI E RAGAZZE IN DIFFICOLTA’ NELLA PROPRIA CASA A TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE (per alcune ore della giornata) PER UN BREVE PERIODO/EMERGENZE (necessità temporanee dei genitori come ricovero, assenza improvvisa, lavoro) PER LIMITATI PERIODI DI TEMPO (durante i fine settimana o le vacanze) OFFRENDO DISPONIBILITA’ E AIUTO a chi ha in corso esperienze di accoglienza CON LA VICINANZA A PERSONE O FAMIGLIE Che hanno bisogno di sostegno e accompagnamento educativo PER SAPERNE DI PIÙ PUOI: - RIVOLGERTI AL SERVIZIO AFFIDI IL VENERDÌ DALLE ORE 17.00 ALLE ORE 18.00 c/o Consorzio Servizi Sociali Olgiate Comasco, Via Roma 59 (foto della sede a lato) - CHIAMARE Consorzio Servizi Sociali 031.990743 Simona Bianchi 348.2511283 - SCRIVERE a tesserelatela@lagrandecasa Dicembre 2007 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 9 dalla Minoranza Gio i mann dal tennis... L’attuale maggioranza intende vendere il tennis per costruirci 2 villette private... noi diciamo no! Il tennis non si tocca....... Il 2007 va a concludersi e per Olgiate nessuna buona novella sul fronte amministrativo!! I problemi del 2006 li abbiamo ritrovati nel 2007 e aimè li ritroveremo anche nel 2008. Ebbene si, perché l’attuale maggioranza non ha saputo dare adeguate risposte alla problematiche del nostro territorio.... Auspichiamo che nel 2008 arrivino le risposte tanto attese dal territorio! Alcuni cenni storici sulla ricorrenza della festa della Grande Nascita (Genimalacta). Il Natale è una festa molto più antica del Cristianesimo, le sue origini si perdono fra Germani, Celti, Romani. È da queste lontane e sotterranee radici che prendono corpo e sostanza le tradizioni che ancor oggi riuniscono tante famiglie in occasione della festa della Luce. Quando il Cristianesimo si diffuse, le preesistenti ricorrenze festive s’interpretarono secondo significati conformi alla nuova religione.Oggi come in antichità, si tratta sempre di una Festa di Pace e una celebrazione della luce solare che rinasce dopo il solstizio invernale. I Celti festeggiavano l’avvento del Sole Bambino bruciando il ceppo nel fuoco, onorando la Dea nei suoi molti aspetti di Madre; l’antica festa sopravvive nella consuetudine del ceppo di Natale. Sempre dall’antico ciocco, deriva il tronchetto di Natale, tipico dolce natalizio in cioccolato, diffuso in tutto il mondo. Nel modo celtico, l’Albero della Nascita e della Luce è rappre- sentato dall’Abete Rosso; non sono in molti a sapere che la consuetudine di adornare questo albero con ghirlande, luci e leccornie proviene dalla tradizione celtica e scandinava, che simboleggia la presenza di sole, luna, stelle e delle Anime di persone scomparse nel loro viaggio verso la Luce. Anche lo scambio dei doni arriva da questa antica tradizione che dedicava offerte simboliche appendendole ai rami dell’albero di Yule. L’agrifoglio siamo abituati a vederlo sui biglietti degli auguri natalizi, ma fin dai tempi più remoti simboleggia protezione e difesa dalle influenze nefaste. Ancora oggi, in Europa, c’è l’usanza di appendere rametti di agrifoglio sulla trave della porta d’ingresso per tenere lontano le negatività. Il vischio, pianta sempreverde che cresce sui rami di alcuni alberi, che ancora oggi si raccoglie per le feste natalizie ed è di buon augurio, risale all’usanza che i Celti avevano di appenderlo sull’uscio di casa, l’onoravano come pianta sacra giunta dal cielo come dono degli dèi. Questa è la dimostrazione che le nostre origini sono antiche, hanno radici forti e profonde che non geleranno mai ! Il nostro gruppo Augura a tutti un Felice e Sereno Natale e un Prospero 2008 (3879 dell’era di “Mag Tured” ) che sia generoso di tanta Salute, Saggezza e Conoscenza. Buona Padania dalla Lega Nord-Lega Lombarda, Gruppo di Olgiate Comasco. E-mail : [email protected] Due o tre cose che so di loro Gli abitanti di Olgiate hanno superato gli undicimila. Dieci anni fa eravamo meno di diecimila ed avevamo a disposizioni servizi adeguati alla consistenza della popolazione e alle esigenze di allora. Oggi non è più così. A cominciare dalle scuole elementari e materne per finire alla Casa Anziani, per non parlare delle strutture sportive, della viabilità, dei posteggi, delle rete idrica, delle fognature, si registrano condizioni di sofferenza per mancanza di spazi, di posti, ma anche di una manutenzione insufficiente. Nel frattempo l’aumento del costo della vita per le famiglie ha raggiunto livelli preoccupanti, e anche i costi per il comune sono cresciuti. L’attuale amministrazione all’inizio dell’anno ha deciso di intrudurre l’addizionale IRPEF che frutta al comune più di 500 mila euro nel 2007 con un atto che non ci ha trovati d’accordo per vari motivi, due in particolare. Il primo è che non ci sembrava il caso di contribuire, anche come comune, ad appesantire i bilanci delle famiglie, oltretrutto indiscriminatamente, senza distinzione tra le diverse disponibilità di reddito. Il secondo era il timore che le maggiori entrate avrebbero reso più facile una spesa corrente incontrollata. Proprio quanto è avvenuto. I soldi a disposizione non sono stati destinati ad opere importanti di cui pure Olgiate avrebbe bisogno, ma sono stati ‘mangiati’ dalla normale gestione amministrativa. La qualità della vita dei cittadini di Olgiate non è migliorata. Il settore nel quale si è notato un più spiccato impegno è quello dell’edilizia privata che porterà ad Olgiate almeno 500 abitanti in più stando alle dichiarazioni in Consiglio Comunale, ma è lecito pensare che l’incremento sarà superiore. A scapito dei servizi e delle strutture esistenti. Lo vede ogni persona di buon senso: Olgiate non ha bisogno di altre 10 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale villette, in attesa di acquirenti da catturare, e di altri capannoni di cui non si riesce a vedere la destinazione, difficili da collocare in un momento di crisi economica, a solo vantaggio di qualche architetto o di qualche ingegnere. Abbiamo dovuto raccogliere le firme dei cittadini per fermare lo scempio della speculazione edilizia a Baragiola.Oggi si prospetta la distruzione dell’area del tennis, ancora una volta per costruire villette. Se ne sentiva proprio la necessità! Siamo convinti che nella durata del mandato di un’amministrazione sia possibile stravolgere un paese, ma che non si riescano a realizzare più di una o due opere importanti. Non se ne vedono all’orizzonte ancora di veramente qualificanti. Ci piacerebbe che su questo punto ci fosse maggiore chiarezza e che si dichiarasse esplicitamente quali opere si intendono programmare con i sacrifici che si richiedono agli Olgiatesi. La nostra proposta è che si metta mano a risolvere almeno uno dei problemi della nostra città. Abbiamo indicato nelle scuole e nel centro sportivo due priorità che meriterebbero l’attenzione degli amministratori. Ce ne sarebbero anche altre se si vuole, ma non si può stare fermi in attesa che le cose si risolvano da sole e che i problemi si aggravino. Nel frattempo non è una vergogna se gli amministratori dedicassero il loro quotidiano impegno a risolvere i mille piccoli problemi che complicano la vita degli Olgiatesi. Dai giornali apprendiamo che è stato stretto un accordo con la provincia e con l’Anas per la realizzazione della variante alla Statale Briantea; è una buona cosa, gli Olgiatesi si aspettano l’opera da anni. Siamo ancora però a livello di progetti, di intenzioni e di promesse, come ce ne sono state tante in passato. segue a pag. 11 Dicembre 2007 dalla Minoranza Scrivere sul “Foglio Comunale” Foglio di informazione o raccolta di opinioni del direttore? Sul primo numero del giornale della nuova Amministrazione, diretto dal Prof. Mascetti, lo stesso prospettava un lavoro puntuale con le varie forze rappresentate in Consiglio comunale, all’insegna della collaborazione. Purtroppo, la realtà si è presto rivelata ben diversa: buoni propositi dichiarati, ma smentiti nei fatti! Come viene “composto” oggi il giornale comunale ? L’apposita commissione composta dalle varie forze politiche viene convocata per riunire ed esaminare gli articoli preparati dai vari gruppi, al fine di “governarne” la collocazione negli spazi previsti. Un appuntamento importante quindi, se si vogliono fare pervenire a tutti i cittadini le comunicazioni ritenute importanti ai fini della loro informazione. Purtroppo, a tale appuntamento molto spesso non si esaminano gli articoli, ma solo quali potrebbero essere gli argomenti del giornale. Così facendo l’Amministrazione, attraverso il proprio direttore si riserva poi di rielaborare i propri scritti in base a quanto gli altri hanno scritto. Con l’aggravante di preferire l’insulto alla eventuale confutazione di fatti od opinioni! Non possiamo più eludere tale problema: i cittadini devono sapere. Numerosi sono stati gli attacchi, anche personali, ricevuti dalle pagine di questo “foglio di informazione”, in modo particolare quello dell’ultimo numero di ottobre, in cui si potevano leggere a nostro giudizio ben poche informazioni reali, ma molte “valutazioni personali e falsità” attribuite al nostro gruppo nelle sedute del consiglio comunale! Forse lo Stesso confida nel fatto che ben pochi cittadini vanno a verificare i verbali del Consiglio? Ma allora che informazione diffonde questo giornale, se vengono deliberatamente falsificate alcune notizie e infangato il lavoro altrui? Ne sia un esempio tra i tanti l’aver attribuito alle forze di opposizione la volontà di respingere la sede del Comune di Olgiate come Centro sovra-comunale per il Catasto! Ma quando mai? Tanto più che l’Amministrazione precedente ha avuto come obiettivo quello di costruire - non senza fatica – numerose collaborazioni tra comuni dell’olgiatese su progetti condivisi, cosa che invece, come i cittadini avranno visto, ora si è cercato di “demolire” il più possibile! Il ruolo e il compito di un “Foglio di informazione comunale” Riteniamo che questo foglio, aperto da sempre alle diverse opinioni delle forze politiche ma anche dei semplici cittadini, ha lo scopo di informare i cittadini sull’attività dell’Amministrazione Comunale, sui problemi da affrontare con le diverse opinioni che su tali problemi si presentano: il confronto che dovrebbe emergere nelle varie Commissioni, il lavoro degli Uffici e le iniziative culturali, sociali e ricreative che si svolgono nel Comune; infine eventualmente, possono essere riportati particolari avvenimenti sociopolitici nazionali che dovessero interessare la popolazione. Questo dice il regolamento dello stesso Foglio comunale, non prevede affatto una dissertazione a tutto campo contenente le posizioni personali del direttore. Un senso di equilibrio e il rispetto delle varie posizioni! Se i dati vengono riportati in modo esatto e sugli stessi si esprime una opinione personale, questo va chiarito in modo esplicito. Non si può estrapolare un dato da un intero contesto ben circostanziato, per suscitare una valutazione superficiale: i mezzi bicchieri infatti, possono essere percepiti sia come mezzi pieni che come mezzi vuoti – dipende dalle condizioni e dal contesto! (Vedasi i dati dell’asfaltatura stradale riferita in merito agli anni precedenti). Purtroppo la linea adottata nella gestione del Foglio non può avere altro effetto che quello di provocare rettifiche, contestazioni, risposte delle minoranze per ristabilire una corretta informazione, alla quale però non viene dato sufficiente spazio! Basterebbe un maggiore rispetto della verità e degli atti! Commissione comunale È vero che le forze di opposizione sono zelanti, ma dare solo 4 giorni di preavviso per una riunione che dovrebbe esaminare gli articoli già fatti, forse, è pretendere troppo! Una settimana di preavviso almeno sarebbe doveroso, oltre che un segnale di buona educazione! L’Unione Rita Livio per Olgiate continua da pag. 10 OLGIATE Ma nonostante qualche positiva iniziativa la giunta, sindaco e assessori brillano per un rapporto estremamente conflittuale con i cittadini, spesso trattati come sudditi, costretti a pietire come favori quelli che dovrebbero essere diritti o perlomeno comportamenti da persone civili. E’ il caso dei rapporti con le associazioni, favorite quelle schierate a favore della giunta (dobbiamo farne i nomi?), messe in difficoltà quelle che vorrebbero mantenere una loro autonomia. Ultimo episodio che testimonia la grettezza del sindaco e degli assessori, la scandalosa mancanza di apertura mentale, la richiesta di un affitto spropositato per la presentazione del libro di Fabio Bianchi (ovviamente anche i figli pagano le colpe e l’esclusione dei padri!). Ovviamente l’autore olgiatese invitato a Milano, a Perugia, ad Appiano e in altre cento città, non potrà presentarsi nella ‘sua’ città, a Olgiate. Con infiniti complimenti alla stupidità galoppante. Vittorio Cesana Olgiate Città Vera Dicembre 2007 Foglio di informazione comunale Bimestrale di informazione del Comune di Olgiate Comasco. Commissione per il Giornale comunale Direttore responsabile: Mascetti Mario. Redazione. Fontana Davide, Pisani Paolo, Somaschini Marco, Nieto Francesca, Zanini Giovanna, Boscacci Fabio, Santelia Pietro. Stampa: Salin srl, Olgiate Comasco Sede: Palazzo Comunale Piazza Volta, n.1 Olgiate Comasco. Gli articoli da pubblicare sul prossimo numero dovranno pervenire possibilmente su floppy, negli uffici comunali oppure inviati via email all’indirizzo: [email protected] entro il 26 gennaio 2008. OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 11 Olgiate Storia La chiesa di S. Gerardo in un libro a ricordo dell’800° A conclusione dell’800° della morte di S. Gerardo e del voto degli Olgiatesi, edito da Dialogo Libri, con il patrocinio del Comune di Olgiate Comasco e della Provincia di Como, è uscito un volume di storia e arte olgiatese dal titolo “S. Gerardo, Rivisitazione storica, 1207-2007”. Il libro, che per chi ama Olgiate può essere considerato una ghiotta strenna natalizia, si apre con una lettera del Vescovo di Como e con una breve presentazione del Sindaco e del Prevosto di Olgiate. All’autore, lo storico e amico Mario Mascetti, chiediamo di parlarcene. Perché hai pensato questo libro e perché l’hai sottotitolato “rivisitazione storica”? L’occasione dell’800° mi ha spinto – dietro l’incoraggiamento di amici e con l’appoggio morale dell’Amministrazione Comunale – a progettare un libro sulla chiesa di S. Gerardo, con l’intento di “mettere le cose a posto”, per rimuovere gli svariati errori di informazione e di interpretazione, che finora sono stati scritti su questa bella chiesa amata dagli Olgiatesi. Non parlo solo degli errori degli altri. Per buona pace di coloro che si offendono quando mi permetto di rettificare le loro sviste, in questa circostanza smentisco su qualche punto pure me stesso: anche a me, talvolta, capita di prendere delle cantonate. Ma nel libro racconto tante altre novità, non solo di storia ed arte religiosa. Ci puoi fare qualche esempio? Chi sapeva che la prima scuola per i bambini ad Olgiate è nata nel 1644 in casa del cappellano di S. Gerardo? Chi immaginava che fuori della chiesa di S. Gerardo il 7 novembre 1649, dopo la messa domenicale, c’è stato un “omicidio di mafia” locale? Sono cose sorprendenti, che ho scoperto frugando negli archivi. Ma a S. Gerardo è stata costruita anche una nuova scuola nel 1842; si è aperto l’asilo nel 1896. Le cose più belle da scoprire attraverso il libro, però, sono le opere d’arte e la loro storia lungo i secoli: alcune sono nate qui, altre sono arrivate, e ne sono pure partite… Ce ne sono di importanti? Sicuramente. Noi abbiamo ad Olgiate una delle immagini più antiche di S. Gerardo. È dal 1509 che è lì sul muro a lato dell’altare maggiore. Il santo è indicato con il suo nome scritto sopra la testa, ma nessuno di coloro, che finora hanno trattato di questo affresco, se n’è mai accorto: si diceva che non era S. Gerardo. Dopo quasi 400 anni sono arrivato io a dimostrare, foto alla mano, che è proprio lui. Nella chiesa ci sono altre opere d’arte bellissime, che tutti “vedono”, ma forse nessuno ha mai “guardato”. Grazie alle fotografie di alta qualità eseguite da Giancarlo Peruffo, che ha curato anche la grafica del volume, si potranno ammirare, sfogliando le pagine, particolari stupendi da “rivisitare” con emozione. Inoltre ho chiesto all’architetto Salvatore Mugnani (che ringrazio per avere accettato di collaborare con gratuita disponibilità e squisita professionalità) una relazione sui restauri da lui diretti, così da avere un aggiornamento “da fonte autentica” sulle opere eseguite negli ultimi quindici anni. Ho letto sul programma dell’Università degli Adulti che in febbraio terrai una conferenza per parlare del “giallo della morte di 12 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale S. Gerardo”. Ha a che fare con il libro? Certamente. Il “giallo” è in qualche modo anticipato nella seconda parte del libro. Secondo l’autentica tradizione orale olgiatese, registrata in un atto notarile del 1575 rimasto finora sconosciuto, che trascrivo integralmente nel volume, gli Olgiatesi nel 1207 sono stati indirizzati a Monza dal beato Manfredo per cercare e seppellire il cadavere di S. Gerardo, perché giaceva insepolto in una cava di sassi e non era – come ci hanno sempre raccontato – “sepolto nella nuda terra”. Perciò non si sa come sia morto, né perché nessuno – prima dell’arrivo degli Olgiatesi – lo abbia cercato né trovato. È una storia un po’ inquietante da approfondire, in cui il ruolo ed il merito degli Olgiatesi per il riconoscimento del santo loro protettore, viene ancor più esaltato. Per fare una ricerca di questo genere, quanto tempo hai dedicato e come sarai compensato? Dove si può trovare il libro e quanto costa? Ci ho lavorato per quasi otto mesi, saltando da Olgiate, a Milano, a Como, a Bellinzona, a Monza e perfino a Genova… Il libro si può trovare nei punti dove è stato prenotato: in Parrocchia, presso la Libreria il 15, presso la Cartoleria Somaini e, penso, presso altre librerie, se vorranno partecipare alla distribuzione. Coloro che lo hanno prenotato in Biblioteca lo troveranno in libreria. Oltre il numero delle copie prenotate (inferiori a quello che mi aspettavo) la tiratura è stata prudenzialmente limitata. Perciò il prezzo di copertina si è dovuto fissare in 30 euro. Si tratta di un volume di 192 pagine di formato grande, elegante e, come tutti vedranno, piuttosto bello, anche solo da sfogliare per godere le immagini, pur senza leggere una virgola. Chiunque può rendersi conto che la qualità intrinseca dell’opera è senz’altro di valore molto superiore al prezzo, stabilito in base ai nudi costi di impaginazione e stampa, per agevolarne la diffusione. Spero proprio che, vedendolo, l’interesse degli Olgiatesi si allarghi. Se ci sarà il “tutto esaurito” e – pagate le spese vive di pubblicazione – resterà un margine di utile, mi riprometto, d’accordo con l’Editore, di destinarlo per beneficenza ad associazioni del territorio operanti in campo sociale. Può essere anche questo un modo per onorare S. Gerardo. Il mio compenso? Sarà quello di vedere apprezzata l’opera: il mio lavoro l’ho fatto volentieri gratuitamente. Quando farai la storia di Olgiate? Se ne potrà parlare quando non sarò più assessore. Il lavoro richiederà almeno un paio di anni con spese non indifferenti: non potrò, purtroppo, permettemi di farlo gratis. Pietro Santelia Dicembre 2007 dalle Associazioni Minibasket Olgiate Avviamento al basket, ma più in generale allo sport ed all’attività motoria. Questi gli obbiettivi che si è posta la Società sportiva Pallacanestro Cadorago che in questi anni ha incamerato successi nel campionato FIP e, sotto il nome di “Giem Olgiate”, anche nel campionato UISP, vincendo la Coppa Italia nella stagione 2006/2007. Avendo da quest’anno la disponibilità della palestra di via Repubblica ad Olgiate, i dirigenti della Società Pall. Cadorago hanno deciso di organizzare, per i mesi di maggio e giugno 2007, un corso gratuito di prova per gli studenti delle scuole delle elementari, registrando 55 presenze tra bambini e bambine. A settembre 2007 è partito il vero e proprio corso ed attualmente partecipano 30 bambini divisi in 2 gruppi misti, che sì incontrano il lunedì ed il venerdì dalle 17.30 alle 19.00. È uno spettacolo vedere questi “mini atleti” impegnati in esercizi di riscaldamento e ginnastica, seguiti da un esperto di scienze motorie, per poi proseguire con palleggi e primi approcci al canestro. Sono già visibili risultati notevoli e diversi bambini sembrano predisposti all’inserimento in squadre della giusta categoria, pronte per i campionati provinciali. Questa opportunità è aperta a tutti e, fino a quando le strutture ad Olgiate non lo permetteranno, la società ha la piena disponibilità di Cadorago, dove sono presenti squadre di ogni categoria fino alla promozione. Gli allenatori Manuel Cilio e Davide Terraneo sono fiduciosi e sperano non solo di individuare futuri campioni, ma di trasmettere ai bambini l’amore per lo sport, con tutte le sue regole e spirito di gruppo. Per eventuali informazioni, i recapiti sono: MINIBASKET OLGIATE - Via Fratelli Rosselli,15 - Olgiate Comasco - Tel. 031/944114 Tutta la Società Sportiva Pallacanestro Cadorago coglie l’occasione per porgere a tutti gli amanti del basket e non… i suoi migliori auguri di Buon Natale! Il presidente Gianni Cilio Odissea nell’Ospizio È uscito nelle scorse settimane, per le Edizioni Mondadori, il libro scritto dall’olgiatese dott. Fabio Bianchi, in collaborazione con Mario Bianco, dal titolo “2008: Odissea nell’Ospizio”. Il libro è incluso nella Collezione Biblioteca Umoristica Mondadori, e raccoglie, come dice il sottotitolo, “gli esilaranti strafalcioni dei nonni italiani”. Si trova in libreria. Il prezzo di copertina è di euro 13. “Il libro, il cui titolo ironicamente riecheggia un famoso film – scrive Vittorio Cesana in una nota critica su Dialogo – non è un romanzo, ma raccoglie una serie di spunti, brevi racconti, battute, equivoci, aforismi e altre piacevolezze sul mondo degli anziani, a partire dell’esperienza diretta del medico che osserva con occhio affettuoso i suoi pazienti e ne coglie la vivacità e la voglia di vivere, a dispetto di tanti lughi comuni che tendono a considerare l’ambiente delle case di riposo come uno degli ambienti tristi e noiosi... La lettura del libro ci conduce a scoprire una dimensione della vecchiaia da cui emerge una insospettata voglia di vivere”. Dicembre 2007 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 13 dalle Associazioni Seconda edizione del concorso fotografico PLIS Torna il Concorso Fotografico “Borghi e corti tra storia e poesia”. Dopo il grande successo della scorsa edizione, i Comuni promotori del PLIS “Sorgenti del Torrente Lura” hanno deciso di riproporre questa interessante iniziativa, che ha lo scopo di scoprire e conoscere l’ambiente che ci circonda e, quindi, proteggerlo e salvaguardarlo. L’invito è rivolto a giovani e meno giovani che vogliano mettersi in gioco attraverso lo scatto di un’immagine, ma con l’occhio particolare di chi cerca uno scorcio di storia e di poesia. Il concorso è promosso dagli Assessorati all’Ambiente dei Comuni di Lurate Caccivio, Albiolo, Faloppio, Gironico, Montano Lucino, Olgiate Comasco, Oltrona San Mamette, Uggiate Trevano, Villa Guardia. Sono previste due sezioni: bianco/nero e colori, e ogni partecipante può presentare un massimo di tre opere per sezione. Le foto dovranno essere rappresentative di luoghi-immagini-colori e avere per soggetto il territorio dei Comuni promotori del Parco “Sorgenti del Torrente Lura”. Sono ammesse al concorso stampe fotografiche sia in bianco e nero sia a colori di formato 20x30 cm. Le stampe dovranno essere incollate su cartoncino bianco di 30x40 cm. Sul retro del cartoncino dovranno essere indicati con etichetta autoadesiva i seguenti dati: nome, cognome, indirizzo, telefono, eventuale e-mail del partecipante, titolo dell’opera, data dello scatto e luogo rappresentato. Alle opere devono essere allegate la scheda di partecipazione (reperibile nei Comuni o nelle biblioteche dei paesi interessati) e la ricevuta di versamento della quota di partecipazione di 10 euro per spese di segreteria, da versare sul c/c postale 15379225 intestato al Comune di Lurate Caccivio. Termine ultimo per la presentazione delle opere è il 31 marzo 2008 e la premiazione, a cura di un’apposita giuria, verrà organizzata la prossima primavera. Le fotografie verranno esposte nella Biblioteca di Lurate Caccivio nei mesi di maggio e giugno 2008. Previsti premi ai primi tre classificati per ogni sezione (targa e buono acquisto). Un riconoscimento speciale andrà a tre imagini ritenute particolarmente significative. Chi desidera partecipare può consegnare le proprie opere presso le Biblioteche dei singoli Comuni promotori nei rispettivi orari di apertura, oppure presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Lurate Caccivio. Ulteriori informazioni possono essere richieste direttamente alla biblioteca comunal di Lurate Caccivio (031390061, [email protected]) in Largo Caduti per la Pace. Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 18.30, mercoledì e sabato anche dalle 9.00 alle 12.00. Informazioni anche su www.comune.luratecaccivio.co.it/parco. Sci Club Coustunn Questa stagione è speciale per gli amici dello Sci Club Coustunn: ricorre il 40° anniversario di fondazione 1968 - 2008. Era il lontano 1968 quando un gruppo di temerari diede vita allo “Sci Club Coustunn”, così chiamato perché erano soliti mettere alla prova la propria abilità con gli sci sul pendio di una riva locale, nota appunto come “coustunn dal malvisin”. Oggi lo Sci Club consente a tutti quanti di svolgere una attività sportiva ininterrotta dal 1 ottobre al 30 aprile. Gli amici dello sci club Coustunn hanno già pensato a tutto per affrontare nel miglior modo possibile i campi da sci. Si parte con la ginnastica presciistica per una buona preparazione fisica, quindi per non essere colti impreparati tutti a scuola di sci a Madesimo nel mese di dicembre. Ora sei pronto per mettere in pratica quello che hai imparato a scuola !!! A gennaio si parte con le gite nelle località più esclusive ed incantevoli delle nostre montagne, un week-end sulle Dolomiti a Falcade e molto altro. Per i giovani sciatori abbiamo il corso di sci a Bobbio per otto martedì pomeriggio da gennaio. Il “Coustunn” fa sentire la sua valida presenza anche in campo agonistico nelle varie gare del circuito FISI, dimostrando sempre le proprie riconosciute capacità nelle prove valevoli per il calendario provinciale e regionale. Il nostro sci club ti propone anche i pacchetti assicurativi per sciare in sicurezza durante tutta la stagione sciistica. Cosa aspetti… corri a trovarci nella nostra sede ad Olgiate Via Sterlocchi n. 60 (Pineta - Piscina Comunale). La sede è aperta il giovedì dalle 21 alle 23 e il sabato dalle 15,30 alle 17.00 - Tel./fax 031947320 oppure visita il nostro sito www.sciclubcoustunn.it - [email protected] 14 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale La stagione 2008 “sul campo” si apre ufficialmente con la Scuola di sci di Madesimo nel mese di Dicembre. Nel mese di gennaio è confermata la Scuola di sci di Bobbio rivolta ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Per informazioni sulle date rivolgersi in sede Via Sterlocchi 60 (Pineta- Piscina). Confermato anche il Week-End che quest’anno si terrà a Falcade nei giorni 22-24 febbraio 2008. Nota località turistica delle Dolomiti, Falcade (BL - 1140 mt. s.l.m) posizionata tra le cime del Focobon, le Pale di San Martino, Marmolada, Pelmo e Civetta, è il capoluogo della valle del Biois. Più di 100 chilometri di piste, con ampio innevamento programmato, fanno parte del comprensorio “Tre Valli”. Per chi non si diletta con lo sci nelle vicinanze è possibile visitare la località di Moena e il Passo S. Pellegrino. Alloggeremo presso l’Hotel FOCOBON *** in posizione centrale, sulla via principale, nelle vicinanze della partenza degli impianti che sono comunque raggiungibili tramite un efficiente servizio di ski bus con fermata davanti all’hotel. Dispone di ampie camere provviste di balcone, servizi privati, telefono e TV satellitare, ascensore. La quota di partecipazione è di euro 100,00 per due notti in trattamento di mezza pensione. Sono esclusi gli ski pass e il viaggio in pullman gran turismo. Iscrizioni entro sabato 19 gennaio 2008 dietro versamento di una caparra di euro 50,00. Dicembre 2007 dalle Associazioni BMX 2007: si chiude un anno straordinario, ma si apre una porta verso l’Europa La Bmx Ciclistica Olgiatese è un’Associazione fra le più attive in Italia, ma anche fra le più ambiziose. La finale coppa Europa disputata ad Olgiate Comasco nel 2004, ha segnato una tappa importante nel percorso di crescita del Team olgiatese, con oltre 400 atleti provenienti da tutta l’Europa e ci ha fatto guadagnare elogi per l’organizzazione. Da allora molte cose sono cambiate, ultima in ordine di tempo l’ingresso della Bmx alle Olimpiadi di Pechino che si svolgeranno il prossimo anno e che ha comportato nuove e più rigorose norme per i tracciati delle piste e nuovi regolamenti di gara. Le recenti direttive europee in materia di sicurezza degli impianti hanno richiesto, per poter ospitare il prossimo anno, oltre alle gare nazionali, quelle internazionali, l’adeguamento della pista di Bmx di Olgiate Comasco. Il 2007 è stato dunque un anno di intenso lavoro e di enormi sacrifici economici, ma abbiamo ottenuti ottimi risultati grazie al nostro impegno ed al supporto determinante degli sponsor. La nuova pista è stata inaugurata ufficialmente il 9 Settembre 2007 in occasione della gara finale del Circuito Italiano, con riprese televisive andate in onda su Sky sport. Un successo sancito dal numeroso pubblico presente e dai consensi ricevuti. Ora il nostro obiettivo - come sempre - è quello di lavorare sulla preparazione dei nostri atleti e di ampliare il nostro Team promuovendo la pratica del Bmx fra i giovanissimi affinché lo sport sia l’occasione per affermare gli ideali di libertà, uguaglianza, rispetto reciproco e solidarietà. www.bmxolgiatecomasco.it Sabato si canta, domenica, si recita... che successo! Grande successo di pubblico per la due giorni a teatro “Sabato si canta, Domenica si recita”, promossa dal Nomadi Fans Club “Danilo Sacco”, in collaborazione con l’Oratorio Don Bosco e la Pro Loco Olgiatese, svoltasi il 10 e 11 novembre scorso. L’evento, organizzato a sfondo benefico, ha richiamato al teatro “Aurora” moltissimi olgiatesi e non, che hanno potuto assistere a due avvenimenti di ottimo livello e passare qualche ora in allegria. La manifestazione strutturata come dice il nome stesso in due giornate, si è aperta al sabato sera con un “Tributo ai Nomadi” dedicato al mai dimenticato Augusto Daolio, voce storica del gruppo emiliano e scomparso nei primi anni ‘90. Sul palco si sono esibiti gli “Utopia”, cover-band veneta, nata da un fans club come il nostro, che ha saputo trascinare ed entusiasmare in perfetto stile-Nomadi, le 300 persone che hanno gremito il teatro. Fra gli applausi e i cori del calorosissimo pubblico accorso (fra cui una cinquantina di supporter veneti che hanno seguito il gruppo in trasferta), lo spettacolo si è protratto per quasi 3 ore, per la soddisfazione degli organizzatori e di tutti Dicembre 2007 gli amici intervenuti alla riuscitissima serata. Il pomeriggio seguente la musica ha lasciato lo spazio al teatro d’autore, infatti sul palco dell’Aurora, è stata messa in scena “L’importanza di chiamarsi Ernest”, commedia brillante in 3 atti, scritta dal celebre Oscar Wilde, e rappresentata per l’occasione, dalla compagnia amatoriale “Namastè” di Lecco. Lo spettacolo è risultato molto gradito alle quasi 130 persone (di ogni età) sedute in platea, che hanno sottolineato con applausi e calde risate il susseguirsi delle vicende di Ernest & C., tributando dopo quasi 3 ore di spettacolo, un sincero e meritatissimo applauso ad attori e regista. Dopo un fine settimana davvero intenso, il teatro ha richiuso i battenti, lasciando nei ragazzi del Nomadi Fans Club, la consapevolezza che con la buona volontà si possa organizzare qualcosa che sia divertente per gli altri e nello stesso tempo utile ad aiutare chi è meno fortunato di noi… Mauro NOMADI FANS CLUB “DANILO SACCO” OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 15 dalle Associazioni CAI di Olgiate Comasco 13° Concorso Fotografico “La Montagna” 2007 Col patrocinio Città di Olgiate Comasco, Assessorato alla Cultura si è svolto il 13° Concorso Fotografico. La Giuria composta quasi esclusivamente da fotografi professionisti ha dovuto faticare non poco per la scelta delle foto da premiare, in quanto ques’anno sono giunte in sede del CAI olgiatese oltre 300 opere provenienti da tutta l’Italia. Alla fine l’ha spuntata il fotoamatore olgiatese Lamperti con una spettacolare foto di sci alpinismo. Le opere, una per ogni autore, oltre alle premiate e segnalate si sono potute vedere in mostra presso il Medioevo domenica 2 dicembre. Durante la giornata sono state distribuite caldarroste e proiettate le immagini delle escursioni del CAI. La premiazione si è tenuta sempre nel salone congressi del Medioevo di Olgiate, sabato 1 dicembre alle ore 21. Il presidente della Giuria, Cav. Antonio Vasconi di Cernobbio, ha commentato le opere premiate e segnalate ed ha illustrato pregi e difetti delle opere in mostra. Luigi Monti GIURIA: Cav. Antonio VASCONI: Presidente Confartigianato Fotografi prov. di Como Roberto BULGHERONI: Fotografo professionista (Olgiate Comasco) GianCarlo PERUFFO: Fotografo professionista (Olgiate Comasco) Fernando MATTABONI: Fotografo professionista (Oltrona S. Mamette) Antonella SPINELLI: Fotografo professionista (Olgiate Comasco) Prof. Pietro SANTELIA: Assessore alla Cultura Città di Olgiate 1 VINCITORI: 1° Gerardo LAMPERTI - Olgiate Comasco (CO) con “Salendo al Blufmberg” (foto n. 1) 2° Paolo ORTELLI - Menagggio (CO) con “Gli inseguitori” (foto n. 2) 3° Lorenzo PINI - Erba (CO) con “Salendo al Nevado Ishinca” (foto n. 3) OPERE SEGNALATE: Samuele STRIATTO - Paina (MI) con “Gran Zebrú” Bruno FRANCHI - Molteno (LC) con “Risvegli” Maddalena LUPPI - Olgiate Comasco con “Luci e Nebbie” (foto n. 4) Foto piú originale: Franco CIMINARI - Castelfidardo (AN) 2 Premio Fiori di Montagna: Raffaele FERRETTO - Malnate (VA) con “Colli alti e Bassi” Premio CAI Olgiate: Silvana TARONI - Grandola ed Uniti (CO) con “Montanara Baltí ” 4 16 OLGIATE, Foglio di Informazione Comunale 3 Dicembre 2007