giornalino n°2 - Istituto Comprensivo Statale di Reggello (FI)
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giornalino n°2 - Istituto Comprensivo Statale di Reggello (FI)
ISTITUTO COMPRENSIVO DI REGGELLO Anno 1, Numero 2 31 Maggio 2011 L A PA RO L A A I R E DAT T O R I PER QUESTO NUMERO ABBIAMO AFFIDATO L'EDITORIALE AD UNO DEI RAGAZZI Cari lettori, il giornale è una forma di comunicazione abbastanza recente, infatti risale al '700, quando si diffusero le prime "gazzette"; di sicuro la sua nascita rappresenta tutt’ora un fatto storicamente importante, perché con i giornali un numero sempre maggiore di persone ha avuto la possibilità di prendere parte attivamente alla vita pubblica e di avere una più ampia visione di quel che stava accadendo in luoghi lontani. Con la nascita della radio, della televisione e da ultimo di Internet sono nate altre forme di giornalismo, eppure nonostante l’offerta estremamente ampia è risaputo come i giovani leggano poco e siano poco informati. L’impressione è che essi non sappiano approfittare di questa "democrazia dell'informazione", non certo per rifiuto o disinteresse ma più probabilmente per il continuo e assordante “bombardamento” di informazioni. Proprio per questo è necessario che i ragazzi "imparino a leggere" il giornale e le notizie, soprattutto per poter criticamente filtrare ciò che viene loro mostrato dai vari media. A questo scopo quest’anno la nostra scuola ha deciso di provare a fare un giornalino che parlasse di noi ragazzi, della nostra città, dei lavori svolti nel corso dell’anno e della nostra scuola. L’attenzione si è concentrata soprattutto su temi che riguardano il mondo della comunità scolastica, e non solo, con l’intenzione di allungare lo sguardo anche oltre le mura della scuola. Pur sapendo che mettere sulla carta quel che si pensa è più impegnativo che parlare ci siamo voluti avvicinare al mondo dell’informazione in generale ed al giornale, che può essere considerato come uno dei più importanti mass media, in particolare; abbiamo sperimentato l’organizzazione di una redazione come divisione e condivisione di compiti nel rispetto dei ruoli assunti e ci siamo resi conto soprattutto della grande importanza della scrittura nella comunicazione. Realizzare un giornale di classe o scolastico dovrebbe rientrare ormai nella normalità dell’offerta formativa della scuola anche perché, per qualcuno di noi, scrivere il giornale scolastico potrebbe trasformarsi da un compito in una passione e, perché no, in una professione. In questo secondo numero è stato dato spazio a tematiche importanti come l’approfondimento sulla violazione dei diritti umani ancora presente, purtroppo, nel mondo di oggi ed abbiamo voluto ricordare persone che hanno speso la loro vita per il bene altrui, oltre a iniziative che sostengono il valore della solidarietà. Troverete anche il resosconto delle nostre esperienze in classe e del viaggio di studio cui hanno partecipato le terze. Naturalmente non può mancare un occhio alla realtà reggellese, con l'inaugurazione della nuova biblioteca. Con questo numero si conclude per quest’anno scolastico l’esperienza di “Caccia alla notizia” insieme al percorso triennale per la Scuola secondaria di primo grado per diversi componenti della redazione. Passiamo il testimone ai ragazzi delle future classi terze che, già da quest’anno, hanno lavorato a nostro fianco contribuendo a rendere interessante e coinvolgente l’iniziativa. A cura di Jasmin Mahajne Sommario Editoriale Approfondimenti Reggello e dintorni Mondo scuola Un attimo di leggerezza Sport 5 8 20 25 Notizie di rilievo I diritti umani 1 2 Pag. 2 Ricordo di Renato Scarpelli Pag. 5 Il laboratorio storico ambientale Pag. 10 Il progetto Accidenti agli incidenti Pag. 16 Intervista impossibile a Dante Alighieri Pag. 20 Alimetazione e sport Pag. 25 PAGINA 2 ANNO 1, NUMERO 2 APPROFONDIMENTI La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani B R E V E S T O R I A D E L R I C O N O S C I M E N T O D E I D I R I T T I U M A N I E R I F L E S S I O N I S U L L ' E TA ' M O D E R N A La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è stata divulgata come documento ufficiale il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per promuovere il rispetto dei di quei valori che riguardano ogni singolo individuo. Tra i diritti citati nella dichiarazione vi sono quello alla vita, alla libertà e alla una lunga lotta tra i feudatarie Re Giovanni. Successivamente, nel 1679, un'importantissima legge fu emanata: l'Habeas corpus act, che sancisce il diritto per chi viene arrestato di conoscere le ragioni per cui è stato portato davanti al giudice e privato della libertà. Ma è soltanto la fine del '700, con le rivoluzioni Americana e Francese, che si comincia a Ritratto di Liu Xiaobo proiettato sulla facciata del Osloer Grant Hotel durante la cerimonia di consegna dei Nobel sicurezza delle persone, ed è stato proprio per preservare questi diritti che l'ONU è stata fondata il 24 ottobre 1945 da numerosi Stati, che così presero un impegno formale volto a preservare la pace e la sicurezza collettive. In questo ambito l'ONU ha 3 scopi: mantenere la pace e la sicurezza internazionali, sviluppare rapporti amichevoli fra le nazioni, cooperare nella risoluzione dei problemi internazionali. Nel tempo sono nate altre numerose associazioni umanitarie, diventate in seguito collaboratrici dell'ONU, tra cui l'UNICEF, nato inizialmente per aiutare i bambini vittime della seconda Guerra Mondiale, ed Amnesty International, organizzazione non governativa fondata nel 1961 ed impegnata in numerosi progetti educativi per promuovere l'adesione ai valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L'idea di uguaglianza tra gli uomini si sviluppa alle soglie dell'età moderna, quando gli strati più alti della società rivendicano il diritto di disporre liberamente dei propri beni e della propria persona: se oggi infatti i diritti dell'essere umano ci appaiono scontati, in realtà essi sono il risultato di lotte cominciate secoli addietro, e la loro affermazione è costata la vita a generazioni di persone. La tappa iniziale che portò ai primi riconoscimenti dei diritti individuali fu la Magna Charta Libertatum, la carta fondamentale dei diritti e delle libertà promulgata nel 1215 in Inghilterra dopo Nonostante tali affermazioni le donne, gli schiavi e le classi più povere della popolazione continuano a soffrire la fame e la miseria e ad essere esclusi dalla vita politica; solo nel XX secolo, a seguito delle lotte operaie, i principi di libertà e di uguaglianza sono svincolati dalle condizioni economiche dell'individuo; viene così riconosciuta una serie di diritti tra i quali l'istruzione ed il diritto di partecipazione alla vita politica. Si arriva così al 1945, quando in tutto il mondo si è affermata progressivamente la consapevolezza che la crescita sociale, politica, economica e culturale dei popoli è strettamente legata al rispetto dei diritti fondamentali della persona. Le nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale formano L'Organizzazione delle Nazioni Unite ed il 10 dicembre 1948 l'assemblea generale dell'ONU approva la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un documento solenne redatto con lo scopo di evitare che gli orrori della Seconda Guerra Mondiale si possano ripetere. Il documento è composto da 30 articoli che richiamano alla tutela dei numerosi diritti che garantiscono la convivenza sociale senza conflitti. Il diritto è un insieme di regole che riguardano i cittadini e i loro interessi legittimi garantendo una buona convivenza sociale. prendere coscienza dei diritti dell'Uomo. La Dichiarazione di Indipendenza delle colonie americane del 4 luglio 1776 riconosce ai cittadini il diritto all'uguaglianza e alle libertà fondamentali e lega la costituzione di stati liberi e indipendenti alla teoria del giusnaturalismo. Tale dottrina riconosce i diritti naturali, i quali preesistono al diritto posto dallo Stato e trovano il loro fondamento nella natura e nella coscienza dell'uomo. Nel 1789, in piena Rivoluzione Francese, nasce la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, che riconosce come naturali i diritti di libertà e di proprietà e le libertà di stampa, di pensiero e di religione. Bambini iracheni ridono con un marine durante l'operazione Alljah CACCIA ALLA NOTIZIA PAGINA 3 APPROFONDIMENTI aspetti della qualità della vita persona nella società, nel lavoro e nell'istruzione). Vogliamo citare alcuni articoli: “Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” (art. 1) “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona” (art.3) “Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale Il posto riservato a Liu Xiaobo rimasto vuoto durante la consegna dei premi tutela contro ogni discrimiNobel. I diritti posso poi essere classificati in 4 nazione che violi la presente Dichiaragruppi: diritti civili (volti a tutelare la vita, zione come contro qualsiasi incitamento la libertà e la sicurezza di ogni individuo), a tale discriminazione” (art. 7) politici (che prevedono la partecipazione Molte persone hanno preso spunto al governo e al suffragio di voto), culturali dalla Dichiarazione Universale e dedicato ed economici (che riguardano diversi la loro vita perseguendo il riconosci- mento di alcuni importanti diritti che in molte nazioni ancora non vengono riconosciuti. Tra queste persone spiccano San Suu Kyi, grande esponente politica in Birmania, condannata agli arresti domiciliari per aver fondato la Lega Nazionale per la Democrazia, e Liu Xiaobo, nato in Cina nel 1955, ufficialmente arrestato il 23 Giugno 2009 dopo aver trascorso quasi sei mesi in un Aung San Suu Kyi durante un'intervista posto segreto. La sua colpa è di aver aderito a un movimento per un Sistema Politico Democratico anche in Cina: per questo è stato considerato un criminale sovversivo e condannato a 11 anni di prigione. Xiaobo ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2010, primo nel suo Paese, ma non è potuto andare a ritirarlo perché in prigione; sua moglie è improvvisamente scomparsa dopo l'annuncio del riconoscimento, quindi durante la cerimonia la sedia riservatagli è rimasta vuota a monito di come non sia possibile dare per scontato ciò che abbiamo. Xiaobo è il primo nel suo paese a ricevere un tale riconoscimento. Purtroppo Liu Xiaobo e San Suu Kyi sono solo due tra i molti casi di violazione dei diritti umani, quindi dovremmo ricordarci di tutte quelle persone che ancora vivono segregate per aver manifestato contro le violenze che subiscono e lottare per migliorare il nostro Mondo. A cura di Ilaria Zolia e Pietro Semplici Il perché di una scelta Approfitto di questo spazio per spiegare come sono state scelte le foto di queste pagine. Durante la ricerca di immagini utilizzabili su Wikimedia Commons (http:// commons.wikimedia.org), da cui sono tratte tutte le foto che accompagnano l'articolo, cercavo sia di illustrare in senso stretto l'articolo sia di far capire come i bambini sono le prime vittime in qualsiasi conflitto e come le battaglie per i diritti umani li riguardino. Se bambini iracheni accanto al marine appaiono comunque fuori luogo, il piccolo Vietnamita dovrebbe farci provare orrore. Prof.ssa Alessandra Bonciani Un bambino soldato vietnamita PAGINA 4 ANNO 1, NUMERO 2 APPROFONDIMENTI AL MANDELA FORUM PER PARLARE DI LIBERTA' LA NOSTRA ESPERIENZA AL MEETING DEL 9 DICEMBRE 2010 SUI DIRITTI UMANI, MOMENTO DI APPROFONDIMENTO E RIFLESSIONE. Il 9 dicembre 2010 noi ragazzi delle terze siamo andati al Mandela Forum di Firenze dove abbiamo assistito alla quattordicesima edizione del Meeting sui Diritti Umani. Siamo rimasti particolarmente colpiti dal fatto che il palazzetto era pieno di ragazzi provenienti da 120 istituti diversi, principalmente dalle scuole superiori. La quattordicesima edizione del meeting è stata dedicata alla “Libertà di pensiero come diritto” ed è stata un'importante occasione di dialogo sui Diritti Umani. Abbiamo affrontato molti temi attuali, dall'abolizione della pena di morte alla violazione dei diritti delle donne, ed abbiamo anche discusso dei diritti dell'infanzia, della lotta contro la schiavitù e del diritto alla salute e all'informazione. Oltre a questi temi abbiamo anche parlato principalmente di due personaggi di cui negli ultimi tempi abbiamo molto sentito parlare: San Suu Kyi e Liu Xiaobo (approfondimento a pagina 2). Educare i giovani al rispetto dei diritti umani portandoli a contatto con esperienze e realtà diverse dalla loro, è stato questo il senso del meeting sui diritti umani. Testimonianze di scrittori come Mansur Rajih hanno animato la giornata. L'evento è stato presentato da Roberto Vecchioni e Paola Maugeri. Sono intervenuti anche Giovanni Maria Flick, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, e Stefano Loghini di Amnesty International, che hanno parlato degli strumenti per diffondere la libertà delle idee. “La libertà di espressione è la spina dorsale della nostra società”, così Jonas Gahr Store, Ministro degli Affari Esteri della Norvegia, ha dichiarato nel suo articolo. Senza di essa il libero e aperto dibattito pubblico, base essenziale per lo sviluppo sociale ed economico, verrebbe messo a tacere. Per scrittori e giornalisti la libertà di espressione significa aver garantito il diritto di discutere qualsiasi tema di loro interesse senza il timore di punizioni da parte dei propri governi o altre forze della società. Autori, scrittori, reporter e giornalisti subiscono pressioni e minacce, vengono imprigionati e torturati. Per offrire agli scrittori perseguitati la possibilità di lavorare in un ambiente sicuro nel 1994 fu fondata una prima rete internazionale di città rifugio. Oggi undici tra città e paesi della Norvegia fanno parte di tale rete e invitano gli scrittori a vivere e lavorare nelle proprie comunità pe123r un periodo che va da uno a due anni. Grazie a ICORN, che è un' associazione di città di tutto il mondo dedicata al valore della libertà di espressione, scrittori di tutto il Mansur Rajih mondo perseguitati a causa del loro lavoro, hanno trovato un luogo sicuro dove poter scrivere senza paura e senza subire censura. Ogni scrittore ospite può trascorrere un periodo di tempo nelle città rifugio per proseguire il proprio lavoro e raccontare al mondo cosa significa persecuzione e mancanza di libertà al sicuro dalla repressione, senza paura di essere incarcerato o subire la pena di morte. In compenso, essi offrono alle città che li accolgono inestimabili stimoli culturali e letterari da varie parti del mondo. La Toscana è stata nel 1999 la prima regione italiana a proporsi come terra di rifugio per scrittori e intellettuali vittime di persecuzioni nel Mondo. A cura di Alessia Ciacchi e Arianna Francalanci PIETRO LEOPOLDO Il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo Asburgo Lorena nel suo ruolo di massima autorità governativa del Granducato di Toscana si segnalò per una netta tendenza alle riforme illuminate. Si ricorda soprattutto l'Editto del 30 novembre 1786 con il quale primo al mondo - abolì la pena di morte nel territorio a lui sottoposto. La riforma del Codice penale di Pietro Leopoldo era una normativa moderna, capace di porre principi che anticiparono poi i criteri di redazione delle Costituzioni moderne: oltre all'abolizione della pena di morte, il Granduca proibì la tortura verso i prigionieri ed i condannati che fino a quel giorno venivano accompagnati al patibolo tra ali di folla urlante che spesso li insultava. La grande riforma della giustizia compiuta da Pietro Leopoldo stabiliva anche la necessità di sentenze di condanna pervenissero in tempi certi e brevi,in quanto l'eccessiva durata del processo era essa stessa una grave pena. La città e la società non erano pronte, però, ad accettare un cambiamento così epocale; il popolo insorse contro il proprio governante appena egli salì al trono del Sacro Romano Impero. A cura di Alessia Ciacchi CACCIA ALLA NOTIZIA RICORDO DI RENATO SCARPELLI IL NOSTRO OMAGGIO ALLA MEMORIA DEL FONDATORE DELLA COMUNITA' DI PILANO Ognuno di noi nella propria vita può vivere esperienze difficili da affrontare ed avere bisogno di una mano tesa, di un rifugio in cui crescere e ricevere quell'affetto che si è faticosamente cercato, ma non sempre è possibile trovare. Con questo articolo vogliamo ricordare una persona che ha fatto tanto per gli altri, dimostrando che per vivere bene basta un pizzico d'amore per il prossimo. La casa famiglia di Pilano è stata fondata da Renato Scarpelli, sua moglie Laura ed altri volontari. Renato nacque all'ospedale di Careggi il 25 gennaio 1942. Fin da ragazzo emerse in lui la voglia di aiutare gli altri, infatti cominciò fin da allora ad operare in azioni di volontariato. Nel 1962 ottenne un lavoro al Pignone, una fabbrica metalmeccanica, dove conobbe la sua futura moglie Laura Clementi. Nel '64 si sposarono e per un per un periodo vissero nel quartiere dell'Isolotto a Firenze. Dalla loro unione sono nati nel 1965 Maurizio e nel 1968 Niki. Renato iniziò a viaggiare per lavoro mentre Laura si divideva tra lavoro e figli. Il locale che oggi ospita la casa famiglia inizialmente era una torre di avvistamento del 1500 dove abitava un podestà. L'origine è testimoniata da una pietra che riporta il secolo in cui casa è stata costruita e a chi apparteneva. Renato seppe dell'esistenza di questo casa in disuso e malridotta da un signore che portava in questo luogo i rifiuti raccolti in autostrada. Dopo averla visitata decise che quello era il luogo prefetto per dar vita al progetto che sognava di realizzare. PAGINA 5 REGGELLO E DINTORNI Il primo bambino a entrare nella casa famiglia fu un compagno di classe di Maurizio che veniva maltrattato dai genitori. Con il passare del tempo Renato ha fondato, con l'aiuto dei volontari e dei ragazzi ospitati nella casa famiglia, l'Avirdim (Associazione Volontaria Internazionale per il Rispetto dei Diritti Inviolabili dei Minori). Per l'Avirdim si è recato in Romania dove ha aiutato la cittadina di Balj salvando molti bambini da condizioni di miseria e malattia per poi continuare la sua opera in altri paesi dell'Est europeo. Nel 2005 ha ricevuto dall'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la nomina di Cavaliere della Repubblica per i grandi meriti raggiunti nella sua opera di tutela dei minori. Ci preme soffermarci a raccontare un'esperienza importante e insieme un'opportunità che Renato pensò di far vivere e offrire a i suoi ragazzi: quella di imparare a pilotare un elicottero per l'elisoccorso. L'iniziativa è stata organizzata, oltre che per i ragazzi, anche per persone detenute in regime di libertà provvisoria. Questo servizio, messo a disposizione per la popolazione agisce specialmente in estate quando ci sono gli incendi, o per la ricerca di persone scomparse o ferite. Nell'ambito di questo progetto vennero ristrutturate delle vecchie camionette. Insomma si può dire che Renato di voglia di aiutare ne aveva tanta! Purtroppo ci ha ha lasciato circa tre anni fa a causa di un malore improvviso. Da quest'anno scolastico nel nostro Istituto Comprensivo è stata istituita una borsa di Studio in suo ricordo. Al concorso possono partecipare i ragazzi che frequentano la scuola Primaria e quelli della Secondaria di 1° Grado. Si Ero una bambina ieri una ragazza oggi sarò grande domani grazie a te che mi hai accolto nel tuo cuore sarò una grande donna. Io ero una pallina che è entrata nel tuo campo, piccola, indifesa, sofferente e tu, anche se non mio padre, mi hai amata, protetta. Ora ho una gran voglia di crescere per diventare non una donna grande ma una donna vera. di Beatrice Napolitano tratta di un bando dove si possono presentare un disegno o tipologie diverse di testi, da quello narrativo, a quello poetico all'argomentativo. La tematica sulla quale lavorare riguarda i valori della solidarietà e della fratellanza. Vorremmo inoltre citare un testo presentato lo scorso anno, per il concorso di poesia OTTO MARZO E NON SOLO......, una ragazza della Casa Famiglia Podere Pilano ha scritto una poesia in ricordo di Renato e ha ottenuto la menzione d'onore. A nostro parere tali iniziative sono importanti non solo per ricordare questo grande uomo ma anche per riflettere sull'importanza del rispetto di quei valori che lo hanno accompagnato durante la sua vita. A cura di Noemi Fichele e Beatrice Napolitano PAGINA 6 REGGELLO E DINTORNI I L M E RC AT I N O D E L C . A . L. C . I . T. U N A G I O R N ATA P I OVO S A D I V E N TATA U N S U C C E S S O S O L I DA L E Il C.A.L.C.I.T fiorentino, Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori, nasce il 12 settembre 1985 con sede in Grassina, quando un gruppo di persone decisero di creare un' associazione Onlus al fine di aiutare i pazienti affetti da tumori. Fin dalla nascita il C.A.L.C.I.T ha operato a sostegno dell'Azienda Sanitaria Fiorentina. La principale fonte di sostentamento di questa associazione è rappresentata dall'organizzazione di attività benefiche tra le quali ricordiamo il ricorrente Mercatino dei ragazzi. Tale iniziativa consiste nella vendita da parte di privati cittadini di libri, giornali, peluche ed oggetti in buono stato che non vengono più adoperati in famiglia e sono donati allo scopo di fare del bene a qualcuno. I proventi derivanti da tale vendita vengono poi devoluti interamente all'associazione e, nella sezione del Valdarno Fiorentino, vengono destinati all'acquisto di mezzi e materiali per il reparto di Oncologia dell'Ospedale Serristori di Figline. Abbiamo ritrovato una cronaca che Jasmin Mahajne e Noemi Fichele hanno scritto lo scorso anno dopo aver partecipato “Domenica 16 Maggio 2010, in occasione della festa “Reggello fra le rose”: “la professoressa Tognaccini della Scuola Media di primo Grado Massimo Guerri di Reggello ha organizzato il mercatino del Calcit per i ragazzi, che si tiene ogni anno. Il ricavato va a questa associazione per i malati di tumore. Tra ragazzi e adulti erano circa 40 e avevano banchini colmi di oggettistica varia che i partecipanti avevano portato da casa. Il mercatino ha avuto inizio verso le 9 circa di mattina.I ragazzi hanno iniziato a vendere fin da subito e alcuni andavano in giro a chiedere offerte. Molti bambini hanno guardato e comprato giocattoli. Venuta l'ora di pranzo, mentre alcuni sono andati via per tornare verso le 14 circa, altri sono rimasti per non fermare ANNO 1, NUMERO 2 nmmeno per un minuto la vendita. Il Calcit è anche un momento di incontro,conoscenze e soprattutto divertimento, dove i ragazzi possono passare un giorno con i loro amici, imparare a fare “il volontario”. Il tempo, però, non li ha assistiti a lungo; alle 16 ha iniziato a piovere fortissimo e i ragazzi hanno dovuto coprire i banchi. Il ricavato, comunque, è stato ottimo: in un giorno i ragazzi della Scuola Media di Reggello hanno raccolto 1055 €!! Le responsabili dell'iniziativa hanno dichiarato di essere molto soddisfatte di come è andata la giornata e i ragazzi sono stati molto contenti di aver contribuito a questo successo”. Anche quest'anno si è svolta la medesima iniziativa: il giorno 15 maggio 2011 i ragazzi si sono riuniti alle 9 e mezzo circa per rimanere fino alle 19. Di mattina, come l'anno precedente, il tempo non è stato buono e per questo il ricavato è stato scarso ed alcuni dei partecipanti avevano anche pensato di tornare a casa e rinviare il mercatino ad una giornata dal tempo più favorevole, ma per fortuna non si sono dati per vinti e hanno aspettato pazientemente un miglioramento del tempo. La pazienza è stata premiata: nel pomeriggio, verso le 16:00, è finalmente uscito un po' di sole e insieme a lui i reggellesi. Il ricavato, è stato comunicato in classe il martedì successivo dalla Professoressa Tognaccini, referente del CALCIT per la zona di Reggello, è stato di 1010€. Possiamo dire allora, come nell'anno precedente, parafrasando un famoso proverbio, MERCATINO BAGNATO, MERCATINO FORTUNATO!!! È anche grazie a simili iniziative che i giovani riescono a capire il valore della solidarietà e si rendono conto che uniti si può arrivare a grandi risultati. Vorremmo concludere invitando i nostri compagni che non hanno ancora partecipato a questa giornata ad aderire il prossimo anno, è un'occasione importante per stare insieme e capire quanto è bello regalare un po' del nostro tempo a chi soffre. A cura di Ilham El Filali, Marco Torricelli, Alessio Agnoloni e Giorgia Chiappini CACCIA ALLA NOTIZIA REGGELLO E DINTORNI L A N U OVA B I B L I O T E C A L ' I N AU G U R A Z I O N E E L A M O S T R A P E R I C E N TO C I N QUA N TA A N N I D ' I TA L I A Sabato 12 marzo, alle ore 16.30, è avvenuto il taglio del nastro della nuova Biblioteca Comunale di Reggello, struttura progettata con grandi spazi di modo che diventi un punto di incontro per adulti e ragazzi. I locali sono composti da due sale ampie sale lettura, un'emeroteca, una sala multimediale, l'archivio storico del Comune e lo spazio per bambini. In ogni stanza è possibile utilizzare una o più postazioni internet. Dall'archivio storico si può vedere il Pozzo Medioevale, recuperato durante i lavori di ristrutturazione. Per l'occasione sono state eseguiti brani musicali dal gruppo Sarà banda (su cui potete trovare un approfondimento nel primo numero). Durante i primi giorni dell'apertura la biblioteca non era ancora entrata in funzione e le sale erano occupate da una mostra organizzata in più sezioni allo scopo di celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia curata dal Circolo Filatelico Fiorentino e Circolo Numismatico di Figline Valdarno, mostra che abbiamo avuto la fortuna di poter visitare. Nella sezione filatelica erano presenti tutti i francobolli degli Stati pre – unitari, PAGINA 7 con interessanti affrancature su busta. Accanto ai francobolli dei Governi provvisori c'erano quelli del primo periodo del Regno d'Italia, con interessanti approfondimenti sulle tecniche di stampa e gli annullamenti della prima "definitiva" italiana, la serie cosidetta De La Rue, sino al primo francobollo ove compare la parola ITALIA. Nella sezione numismatica erano presenti monete coniate nel periodo che va dalle prime guerre di indipendenza all'unità d'Italia, dalle varie Zecche operanti all'epoca. Nella sezione documenti, tutti originali vi erano lettere autografe di Garibaldi, di Ricasoli e del Granduca Leopoldo II. C'era persino il primo numero del quotidiano di Firenze La Nazione. Un manichino indossava una divisa originale garibaldina, con armi e reperti di vario tipo. La sezione commemorativa comprendeva Cartoline d'epoca rievocative delle varie manifestazioni e dei momenti salienti del risorgimento, libri d'epoca scritti dai diretti testimoni degli eventi, oltre a raccolte di miniature commemorative del Centenario. A cura di Francesco Ferrini, Alessio Agnoloni, Giorgia Chiappini I B E AT L E S U N M U S I C A L P E R R I V I V E R E I L M I TO Yellow submarine, Hey Jude, Here comes the sun, Come together, Yesterday, Michelle, Let it be, Obladì obladà: queste sono le canzoni che hanno accompagnato l'adolescenza dei nostri genitori e che ancora oggi sono famosissime in tutto il mondo. Il giorno sabato 26 marzo 2011 i ragazzi delle classi terze sono andati a vedere un musical in lingua inglese che racconta la vita di John Lennon e la storia del gruppo dagli anni '60 agli anni '80. Lo spettacolo si è svolto al Teatro Salesiani di Figline Valdarno e sono state ripercorsi i momenti salienti della vita del grande cantautore, oltre alla sua indimenticabile carriera. È stato interessante approfondire la storia della nascita del gruppo in classe durante le lezioni di Inglese e tradurre parti dei testi delle canzoni più conosciute considerate ormai delle ever green. Gli attori, tutti rigorosamente madre lingua, hanno impersonato perfettamente i mitici "scarafaggi” di Liverpool. La rappresentazione teatrale si è aperta e chiusa con lo sparo di Mark Chapman, il giovane fanatico che ha I Beatles al loro arrivo in America messo fine alla vita di Lennon e al sogno di milioni di fan in tutto il mondo. Attraverso un flash back John racconta la propria vita, i drammi familiari, l'inizio di carriera, il rapporto con Cintya e il figlio, l'arrivo di Yoko Ono e la separazione inevitabile dei membri del gruppo che a Candlestick Park, in San Francisco, sul tetto di un palazzo di loro proprietà, fecero la loro ultima esibizione. Le canzoni che avevamo studiato in classe sono state interpretate magistralmente dai cantanti attori ed il momento clou della mattinata è stato sicuramente quello che ha visto cantare alunni e insegnanti sulle note di Yellow Submarine. A cura di Ilham El Filali e Marco Torricelli In the town where I was born Lived a man who sailed to sea And he told us of his life In the land of submarines So we sailed up to the sun Till we found a sea of green And we lived beneath the waves In our yellow submarine We all live in a yellow submarine Yellow submarine, yellow submarine We all live in a yellow submarine Yellow submarine, yellow submarine And our friends are all aboard Many more of them live next door And the band begins to play We all live in a yellow submarine Yellow submarine, yellow submarine We all live in a yellow submarine Yellow submarine, yellow submarine Full speed ahead Mr. Boatswain, full speed ahead Full speed ahead it is, Sgt. Cut the cable, drop the cable Aye, Sir, aye Captain, captain As we live a life of ease Every one of us has all we need Sky of blue and sea of green In our yellow submarine We all live in a yellow submarine Yellow submarine, yellow submarine We all live in a yellow submarine Yellow submarine, yellow submarine We all live in a yellow submarine (x2) PAGINA 8 MONDO SCUOLA ANNO 1, NUMERO 2 I L V I AG G I O D I I S T RU Z I O N E A S T R A S BU RG O IL VIAGGIO DELLE CLASSI TERZE ALLA SCOPERTA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DELLE BELLEZZE DI UN PAESE STRANIERO Dal 9 al 14 maggio scorso, i ragazzi delle quattro classi terze della Scuola Secondaria di primo grado “M. Guerri” di Reggello, accompagnati da dieci insegnanti e da due rappresentanti del Comune, hanno partecipato al consueto viaggio d’Istruzione, che si svolge al termine del percorso del primo ciclo scolastico. Più di ottanta alunni hanno vissuto un intenso momento formativo che ha tentato di coniugare una sorta di “ricapitolazione” e di “rivisitazione sul campo” di alcuni contenuti scolastici particolarmente significativi, con la dimensione socializzante che è propria delle “gite” scolastiche. Gli obiettivi culturali ed educativi individuati dal Collegio dei docenti durante la fase di progettazione del viaggio erano variegati: approfondire la conoscenza dei luoghi e dei meccanismi delle Istituzioni sovranazionali (Parlamento Europeo), continuare e rinsaldare i rapporti di amicizia con una delle cittadine europee gemellate con il Comune di Reggello (Billy-Montigny), visitare luoghi resi celebri da avvenimenti storici che hanno segnato il XX° secolo (seconda guerra mondiale e sbarco in Normandia), ammirare dal vivo paesaggi naturali e capolavori realizzati dall’inventiva e dalla creatività dell’uomo (visita cattedrali gotiche di Metz e Reims, visita di Parigi), celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia (Torino). Prima tappa del viaggio è stata Strasburgo, proprio il 9 maggio, giorno della Festa dell’Europa: i ragazzi hanno visitato il Parlamento Europeo e partecipato a una seduta nel grande emiciclo; hanno seguito il dibattito sull’argomento in discussione (utilizzo di internet, banda larga, etc…) attraverso le cuffie con la traduzione simultanea; la guida ha, quindi, risposto alle domande degli alunni. Il 10 maggio le classi, dopo aver sostato a Metz e a Reims e aver visitato le loro magnifiche cattedrali gotiche, sono giunte finalmente a Billy-Montigny, cittadina di circa 9000 abitanti, nella regione del Nord Passo di Calais, gemellata dal 1998 con Reggello. Ad attendere i giovani studenti c’erano alcuni rappresentanti della municipalità di Billy-Montigny, che hanno sempre accompagnato e guidato gli ospiti con grande disponibilità e amicizia. Mercoledì 11 maggio, dopo l’interessantissima visita guidata alle miniere di Lewarde, secondo il programma stabilito con gli amici francesi e stampato e divulgato tra i billisiennes, circa 50 ragazzi, facenti parte della banda della scuola denominata “Sarà Banda”, si sono esibiti nel teatro di Billy, riscuotendo convinti applausi e congratulazioni. Giovedì 12 maggio dalla regione del Nord Passo di Calais, la comitiva reggellese si è spostata, attraverso la Picardia, in Normandia, dagli affascinanti paesaggi, resi celebri da tanti pittori impressionisti. Qui ha fatto sosta sulle spiagge dello sbarco alleato, svoltosi il 6 giugno 1944, ha visitato l’omonimo museo ad Arromanches e ha reso omaggio ai tanti giovani caduti in quei tragici giorni, visitando il cimitero di guerra statunitense. Dopo una breve sosta a Parigi, Venerdì 13 le classi hanno raggiunto in serata Torino, ultima tappa del viaggio, per visitare lo splendido e rinnovato Museo dell’Auto, ammirare il centro storico della città e celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si ringrazia il Prof. Francesco Dallai CACCIA ALLA NOTIZIA MONDO SCUOLA COME USIAMO LA L.I.M. IN CLASSE N OV I TA ' N E I M E TO D I D I I N S E G N A M E N TO E A P P R E N D I M E N TO A S C U O L A La L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale) è una lavagna speciale, su cui è possibile scrivere, proiettare filmati, spostare immagini e altri oggetti multimediali con le mani o con apposite penne digitali, salvare la lezione svolta sul computer per poterla riutilizzare in seguito e metterla a disposizione degli allievi. Questo oggetto ha un po' messo in crisi quei docenti che si affidavano a metodologie tradizionali, per lo meno inizialmente, diversi professori ammettono, con molta sincerità, che noi ragazzi siamo più abili nella gestione delle nuove tecnologie e, non hanno disdegnato nella fase iniziale di inserimento di questo nuovo prodotto, a chiederci aiuto quando c'è stato bisogno per risolvere problemi momentanei. La lavagna interattiva, secondo ciò che affermano alcuni docenti, è particolarmente utile per tutti quegli alunni che hanno difficoltà a seguire le lezioni tradizionali che possono trarre vantaggi da approcci multimediali, più coinvolgenti e in grado di stimolare intelligenze diverse. La L.I.M. permette di attirare l’attenzione dei ragazzi sulla lezione grazie a metodi innovativi che favoriscono la spiegazione dei concetti più complessi e di utilizzare al meglio il tempo proiettando schemi, formule, brani senza doverli riprodurre S T R A S BU RG O E D I L PA R L A M E N TO E U RO P E O Strasburgo al Nord-Est della Francia, a 447 km a Est di Parigi è una città in pieno progresso dalla fine del diciannovesimo secolo. È stata un centro intellettuale, religioso e amministrativo. Il secondo porto fluvialedella Francia, dopo quello di Parigi, è proprio quello di Strasburgo. L'attività industriale di Strasburgo è molto vasta, partendo dalla metallurgia per arrivare alle industrie tessili, alimentari e del tabacco. La città si è ingrandita verso l'Est e il Sud, al di là delle antiche fortificazioni di Vauban, distrutte dai tedeschi nel 1870 e racchiude delle ricchezze architettoniche importanti e sopratutto la celebre cattedrale di NotreDame. Strasburgo è anche il seggio del Consiglio d'Euro-pa, che è una organizzazione di cooperazione delle Nazioni Europee istituita il 5 Maggio 1949 e composta da un'assemblea PAGINA 9 la possibilità di collegarsi in tempo reale con Internet per accedere a servizi complementari alle lezioni, come potrebbero essere Google Earth durante una lezione di Geografia o il sito di un qualsiasi quotidiano per la lettura in classe di un articolo di giornale. Per quanto riguarda il nostro plesso scolastico sono sei le L.I.M. presenti, collocate nelle classi terze, in una seconda, nel laboratorio di lingue e nel laboratorio d'informatica. Ci auguriamo che con il tempo sia possibile fornire tutte le aule di questo strumento che indubbiamente ad oggi non è necessario, ma è comunque una bella alternativa poterlo utilizzare al bisogno. manualmente sulla lavagna ma anche perché “manda in pensione gli odiati gessetti”. Si possono organizzare attività di recupero e interrogazioni, proiettando quiz interattivi o immagini e filmati che possono essere commentate e rielaborate per esempio cartine mute, opere d’arte, formule matematiche.. Oggi è ampiamente utilizzata, soprattutto nei paesi anglosassoni, per l’insegnamento delle lingue, delle scienze, della geografia, della storia e delle discipline artistiche e tecniche. A cura di Alessia Ciacchi e Arianna Francalanci La L.I.M. è collegata ad un computer, di cui riproduce lo schermo grazie a un videoproiettore e tramite le apposite penne, che vanno a sostituire i gessi, è possibile interagire con gli oggetti sullo schermo come si farebbe con un mouse; si può così diventare parte di una lezione creata con programmi specificatamente progettati. Non è poi da sottovalutare Una lezione di Geografia che si avvale dell'ausilio di Google Earth consultativa, formata da rappresentanti nominati dai Parlamentari degli Stati Membri (Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Inghilterra, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera e Turchia), e da un comitato di Ministri composto da un Ministro per Stato. L'assemblea esprime le risoluzioni e il Comitato deve riflettere sui consigli che gli sono stati indicati dall'assemblea. Il Consiglio d'Europa ha già fatto ratificare molte convenzioni dai Parlamenti Nazionali della sua nascita. I Paesi dell'Unione Europea hanno il loro Governo, ma per tutto quello che concerne l'Europa essi devono accettare e sottomettersi alle decisioni delle istituzioni Europee. Il parlamento Europeo ragruppa 518 deputati eletti per cinque anni da tutti i Paesi membri. I deputati si riuniscono una volta al mese per dire la loro opinione sulle leggi proposte dall'assemblea o per votare il bilancio dell'Unione. Essi si riuniscono suddivisi per parito politico e non per nazione. Se una Nazione non rispetta le leggi Europee la Corte di Giustizia del Lussemburgo interviene per punire i reati commessi. A cura di Letizia Poggesi e Lorenzo Azzolin PAGINA 10 MONDO SCUOLA ANNO 1, NUMERO 2 I L L A B O R AT O R I O S T O R I C O - A M B I E N T A L E ALLA RICERCA DELLA MEMORIA ATTRAVERSO LE PAGINE DEL DIARIO DI UN REDUCE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE Quest'anno fra i laboratori proposti per le classi terze è presente anche lo storico-ambientale. E' una novità dei rientri pomeridiani e viene tenuto per un'ora settimanale, il venerdì, dalle insegnanti di lettere Casini e Stoppioni. Questo laboratorio è frequentato da venticinque alunni che hanno scelto il tempo prolungato. L'obiettivo di questo progetto è quello di permettere ai ragazzi di approfondire alcune tematiche del programma di storia attraverso la visione di documentari e film, nonché con l'analisi di materiale scritto e iconografico che risale agli avvenimenti di volta in volta studiati. Le tematiche sviluppate si collegano a date significative della storia contemporanea come, ad esempio, la commemorazione del 4 novembre 1918. In occasione di tale ricorrenza, data della definitiva vittoria dell'Esercito Italiano nella prima guerra mondiale, noi, i ragazzi del laboratorio storicoambientale, insieme alle nostre insegnanti abbiamo pensato di approfondire lo studio della Grande Guerra. La prima Guerra Mondiale si è svolta su tutto l'arco alpino orientale ed è stata una guerra di trincea, testimoniata ancora oggi da luoghi resi musei a cielo aperto presenti soprattutto nel Veneto,in Trentino e nel Friuli. Di tutto il materiale storico analizzato ci ha colpito particolarmente il diario di guerra inedito appartenuto al reduce Mario Zimelli, combattente sul Carso; egli ha vissuto l'anno di guerra più drammatico per l'Esercito Italiano, l'anno della disfatta di Caporetto della 24 ottobre 1917. Abbiamo effettuato una scelta ragionata fra le pagine del diario riportando quelle che, a nostro parere rappresentano meglio questa esperien-za di vita. Le pagine scelte riguardano avve-nimenti svolti nell'anno 1917 e raccontano lo svolgersi della vita del soldato all' interno delle trincee. La vita era ovviamente difficile da affrontare e a conferma di questo abbiamo la testimonianza della pagina di diario del 23 gennaio 1917: proprio mentre il soldato si preparava da mangiare nel suo ricovero il cannone nemico si era ridestato e aveva colpito una zona del suo versante, obbligando il combattente a rifugiarsi insieme ad altri compagni nel fortino del comando di zona. Oltre al diario abbiamo avuto l'occasione di CACCIA ALLA NOTIZIA MONDO SCUOLA PAGINA 11 Il Sacrario Militare di Pian di Salesei Si trova nell'altaVal del Cordevole, lungo la rotabile che da Caprile, per Digonera, s'innesta a valle di Pieve di Livinallongo, nella statale 48 delle Dolomiti.Vi sono raccolti i resti di 704 caduti noti, tra cui 19 austro-ungarici, e 4.705 caduti rimasti sconosciuti. Il Sacrario è stato costruito nel 1938, su progetto dell'arch. Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni, in sostituzione del vecchio cimitero di guerra che esisteva in quella zona, ai piedi del Col di Lana.Visto dall'alto della strada delle Dolomiti, il Sacrario appare come una grande croce sormontata dalla vecchia chiesetta alpina che già esisteva nel vecchio cimitero di guerra. Nella costruzione, in muratura, sono disposti, in file sovrapposte, i loculi chiusi da lastre di marmo verde con incisi il nome ed il grado di ciascun caduto. leggere alcuni bollettini di guerra dell'epoca. Su questo argomento abbiamo creato un lavoro e l'abbiamo esposto in occasione della celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia tenutasi nella Sala Consiliare del Comune di Reggello. Il documento storico è una fonte molto importante, che ci ha permesso di dare mille informazioni sugli episodi che si sono svolti nel passato. Grazie a queste pagine di diario è stato più semplice capire la situazione vissuta dalla popolazione in quel periodo. La professoressa Laura Stoppioni ha inoltre avuto modo di ritrovare alcune pagelle, giornali e passaporti dell'epoca fascista. A quell'epoca le pagelle erano davvero molto differenti da quelle di oggi, infatti le materie erano: - Canto - Religione - Disegno e bella scrittura - Lettura espressiva e recitazione - Ortografia - Letture ed esercizi scritti di lingua - Aritmetica e contabilità - Nozioni varie e cultura fascista - Geografia - Storia e cultura fascista - Scienze fisiche e naturali e igiene - Nozioni di diritto ed economia - Educazione fisica - Lavori donneschi e manuali - Disciplina (condotta) - Igiene e cura della persona Le materie suddette sono presenti in una pagella della scuola elementare dell'anno scolastico 1937/1938, anno sedicesimo dell'era fascista. Sulla copertina della pagella è presente la scritta “balilla”, che stava a indicare i ragazzi presenti nella fascia di età compresa fra gli otto e gli undici anni. Durante la giornata della memoria abbiamo partecipato alla proiezione del film: “IL PICCOLO GRANDE SENSO DEL DOVERE”. Questo film rompe il silenzio che era calato su migliaia di famiglie italiane dall'ultima guerra mondiale ad oggi. La storia che viene raccontata attraverso la vita del protagonista è quella dei militari italiani che si rifiutarono di aderire al nazifascismo e pagarono questa scelta con la reclusione, e spesso la morte, nei campi di lavoro germanici. Egisto Grassi, figlio di una orgogliosa famiglia popolare che non condivide il fanatismo fascista, entra a lavorare a 15 anni nelle prestigiose Officine Meccaniche Galilei, specializzate nella produzione di strumenti ottici. Proprio per questa professione al momento della visita di leva viene assegnato ai sommergibili della Marina italiana. Lui che non aveva mai visto il mare, si trova immerso in profondità dentro un “mostro meccanico”. Poco dopo l'inizio del servizio militare scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Alla caduta del fascismo si trovò in territorio tedesco, a Danzica. È proprio in questo momento PAGINA 12 che deve scegliere se aderire al nazifascismo oppure essere contrario a ciò. Egisto decide di “non andare a combattere contro altri fratelli italiani”, e MONDO SCUOLA dopo pochi giorni è recluso in un campo di lavoro come “internato militare italiano”. Il film mette in luce questa vicenda storica, reinterpretando i ANNO 1, NUMERO 2 personaggi, i luoghi, le situazioni, come se il protagonista si ricordasse le proprie azioni compiute in un ambiente rievocato dalla creatività degli attori. CACCIA ALLA NOTIZIA MONDO SCUOLA ... proprio mentre il soldato si preparava da mangiare nel suo ricovero il cannone nemico si era ridestato e aveva colpito una zona del suo versante, obbligando il combattente a rifugiarsi insieme ad altri compagni nel fortino del comando di zona. PAGINA 13 Il Giorno del Ricordo in Italia si celebra il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giulianodalmata. Il nome foibe deriva dagli inghiottitoi di natura naturale carsica dove furono gettati e, successivamente, rinvenuti i cadaveri di centinaia di vittime. È oggi conosciuto come termine a causa dei numerosi eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti durante e subito dopo la seconda Guerra Mondiale. Questi eccidi sono stati commessi per motivi etnici e politici ai danni della popolazione italiana di Istria, Venezia Giulia e Dalmazia. In questa carneficina furono coinvolti prevalentemente cittadini di etnia italiana e, in modo minore e con motivi diversi, anche cittadini italiani sloveni e croati. Durante il laboratorio abbiamo approfondito l'argomento leggendo alcuni documenti e attraverso la visione del film “Il cuore nel pozzo” che è stato trasmesso su Rai 1 l'anno scorso. Frequentando il laboratorio storicoambientale noi ragazzi abbiamo capito che ogni Paese ha la propria storia e che l'Italia è diventata quella di oggi solo grazie ai diversi episodi che sono accaduti nel tempo. A cura di Jasmin Mahajne, Elisabetta Romano PAGINA 14 ANNO 1, NUMERO 2 MONDO SCUOLA L A PA S Q U A I N G E R M A N I A . . . E I N F R A N C I A UNA TRADIZIONE TEDESCA E' DIVENTATA OGGETTO DI UN LABORATORIO IN CLASSE Lo scorso anno gli alunni delle prime, che adesso frequentano la seconda, hanno portato avanti con l'insegnante di tedesco un progetto basato su una tradizione tedesca che vuole che i bambini dipingano le uova come decorazioni da utilizzare nel periodo Pasquale. Un'altra tradizione tedesca è quelle di nascondere delle uova di cioccolato in giardino o in casa e farle cercare ai bambini che poi, il giorno di Pasqua, le possono mangiare. Il tipico simbolo pasquale tedesco, e non solo, è il coniglietto “Osterhasse”, ed è proprio lui, secondo la tradizione, che nasconde le uova; l'importanza di questo personaggio è tale che è stato creato un museo del coniglietto pasquale a Oberweselam. Ma tornando al nostro lavoro: ecco il procedimento, invero molto semplice. Innanzi tutto (1), come mostrano le immagini, bisogna bucare entrambe le estremità dell'uovo che dovrebbe essere il più bianco possibile. Ora (2) dovete soffiare con tutte le vostre forze da una delle estremità per far uscire l'albume ed il tuorlo dall'altra. Non preoccupatevi se dopo avrete un gran mal di testa, è normale che quando si soffia tanto succeda. Tornando a noi: lavate l'uovo (3) perché sarà sporco del contenuto che avete soffiato via, ma prestate la massima attenzione durante il lavaggio perché l'uovo, svuotato, sarà estremamente fragile. Ora prendete le tempere (4) e cominciate e dipingere con pallini, strisce, linee… non limitate la vostra fantasia se volete ottenere qualcosa di originale. Una volta finito di dipingere è necessario far asciugare le vernici (5) senza far loro toccare superfici che possano danneggiare il disegno, quindi mettete attraverso i buchi dei fili degli stecchi, o degli stecchi con dei fili, come nell'immagine, per tenerli sopraelevati. Se usate gli stecchi metteteli con le uova in alto dentro un vaso, mentre se usate dei fili legateli a delle sporgenze in alto. Una volta che l'asciugatura sarà finita, se volete, potete anche mettere dei nastrini. Ancora una volta mi raccomando di stare attenti a maneggiare o trasportare le uova, perché, come già detto, sono molto, molto fragili. Io vi ho raccontato solo due tradizioni tedesche, ma con una breve ricerca in Internet potete trovarne molte altre. Ah, a proposito: Pasqua in tedesco si dice: Frohe Ostern. A cura di Pietro Baldini 1 2 3 PE R C H E ' T U T TO I L M O N D O E ' PA E S E Ci sono delle curiosità molto divertenti sulle uova di cioccolato e bambini. Anche in Francia è tradizione religiosa che le campane non suonino dal Venerdì Santo fino al giorno di Pasqua, in segno di lutto per la morte di Gesù Cristo sulla croce, ma per molti è anche un modo per stare in famiglia o con gli amici, preparare e consumare i prodotti che la tradizione lega a questa festività. Il piatto tipico più usato in Francia per la Paques (Pasqua) come qui in Italia, è le Gigot d'Agneu (l'agnello) che rappresenta il sacrificio di Gesù. La tradizione francese vuole però che si racconti ai bambini che le campane volino via in pellegrinaggio verso Roma per essere benedette. Intanto che i piccoli sono occupati a guardare il cielo per scoprire se riescono a vedere le campane, i genitori nascondono le uova di cioccolato, affinchè i bambini le trovino più tardi, nelle piante di sambuco. Nell'antichità, verso la fine del Settecento, 4 5 al sovrano veniva destinato l'uovo più grande di tutti. Egli lo faceva portare poi ai migliori maestri della pittura e ai più grandi artigiani che lavoravano i metalli preziosi, i quali avevano il compito di arricchirlo con pietre preziose, gemme rare e scintillanti e smalti dai colori brillanti rendendolo così un vero e proprio Uovo-Gioiello. A cura di Letizia Poggesi e Lorenzo Azzolin CACCIA ALLA NOTIZIA MONDO SCUOLA PAGINA 15 GENITORI Alla SCUOLA D'INFANZIA DI CASCIA I bambini della sez. D 'le Coccinelle', grazie alla collaborazione di alcuni genitori, hanno avuto un primo approccio con la musica e la chimica. … Proprio così: musica e chimica! Che cosa strana .. ma veramente interessante. Alcuni di genitori musicisti hanno portato a scuola la loro esperienza e degli strumenti musicali come pianola e tamburelli. Hanno spiegato ai bambini il piacere di ascoltare e suonare. Dopo questa esperienza abbiamo attrezzato un angolo gioco nella sezione con 2 chitarre, alcuni tamburelli e la tastiera. Inoltre una mamma che di lavoro fa la chimica ha incantato e stupito i bambini con 'pozioni magiche'. Abbiamo scoperto un po' cos'è la chimica, che ci circonda in tanti oggetti e colori! È stata proprio una bella esperienza! Aspettiamo la visita di tanti altri genitori che ci stupiscano! Scuola dell'Infanzia di Cascia a.s. 2010/11 Si ringraziano le maestre Eliana, Laura e Larissa della sez. D per la disponibilità PAGINA 16 MONDO SCUOLA ANNO 1, NUMERO 2 I L P RO G E T T O AC C I D E N T I AG L I I N C I D E N T I CI SIAMO CONFRONTATI SULLA SICUREZZA STRADALE CON PERSONE CHE HANNO CONDIVISO CON NOI LE LORO ESPERIENZE Per le classi seconde viene proposto ogni anno un progetto intitolato “Accidenti agli Incidenti”, che ha come scopo il renderci consapevoli dei pericoli della strada attraverso l'esposizione di cause e conseguenze degli incidenti stradali. Questo progetto è nato grazie ad un gruppo di volontari che si avvale anche dell'esperienza di professionisti che hanno dato vita ad una fondazione di nome A.TRA.C.T.O. (Associazione Traumi Cranici Toscani Onlus) che ha sede a Montevarchi e si occupa del sostegno a persone colpite da gravi lesioni cerebrali. L'attività è stata organizzata in tre incontri che si sono svolti nel mese di febbraio: nella prima lezione è venuta a trovarci una signora, membro dell'associazione già citata, la quale ci ha parlato delle conseguenze di un incidente accaduto a sua figlia mentre faceva ginnastica artistica. La ragazza, che all'epoca dell'incidente aveva nove anni, è caduta battendo la parte posteriore della testa. L'incidente le ha provocato gravi danni neurologici che hanno compromesso i suoi movimenti e anche la sfera che interessa la vista, infatti Alessia, questo è il suo nome, attualmente soffre di una riduzione del proprio campo visivo. Nonostante tutti i problemi fisici che ha dovuto affrontare nel tempo oggi Alessia ha raggiunto i propri obiettivi, si è laureata ed ha un lavoro che le piace e le dà molte soddisfazioni. Durante il secondo incontro è intervenuto lo psicologo Andrea Tirossi e molti dei nostri compagni si sono chiesti: "Perché uno psicologo?" Il motivo era legato a una sua esperienza personale, oltre alla professione svolta da quest'ultimo: dieci anni fa, infatti, ha subito un incidente stradale a causa del quale ha perso un braccio. Andrea era all'ultimo anno di Università e mancava poco tempo alla presentazione della Tesi. L'incidente non ha influenzato negativamente la sua carriera, anzi, per alcuni aspetti questa terribile esperienza lo ha aiutato nel suo lavoro per capire gli stati d'animo delle persone. Purtroppo a causa del dolore è ancora costretto a prendere farmaci e ci ha confessato di soffrire della “sindrome dell'arto fantasma “, avverte cioè il dolore nella zona del braccio mancante. Ci ha spiegato come nella sua vita è riuscito a raggiungere una buona autonomia, svolgendo le mansioni che ogni giorno è chiamato a fare, e di essere sereno di fronte ad ogni tipo di difficoltà. Ha una grande passione per i motori e tutt'ora continua a inseguire il suo sogno, partecipare a gare automobilistiche. A noi è sembrata una persona molto forte che non si lascia scoraggiare dai problemi della vita. Saranno sicuramente preziosi i consigli che ci ha fornito riguardo alle protezioni da utilizzare sulla strada con un motorino, casco integrale, guanti, para-schiena e ginocchiere. Dovremmo tenere questi suggerimenti ben impressi nella memoria l'anno prossimo quando potremmo sostenere l'esame per il patentino. Andrea è tornato anche per l'ultimo incontro dedicato al progetto durante il quale ci ha parlato degli effetti dell'uso delle sostanze stupefacenti sul conducente di un veicolo, dell'alcool e del fumo. L'alcool in Italia è legale e parte della nostra economia e della nostra cultura si basano sulla produzione ed il consumo del vino. Purtroppo anche il vino può avere degli effetti negativi, variabili a seconda dell'età, del sesso, della statura e del peso di una persona. Il 50% degli incidenti stradali è causato dall'uso di alcool e alle sue conseguenze: il rallentamento dei riflessi di reazione, lo stordimento, gli attacchi di sonno e l'aumento di aggressività. Nei casi di intossicazione più gravi si può arrivare al coma etilico ed alla morte per arresto cardiaco. Gli effetti dell'alcool svaniscono da soli in un lasso di tempo variabile a seconda della quantità ingerita ed altri fattori individuali. Le droghe, come gli psicofarmaci, modificano il comportamento del cervello e dell'intero organismo, donando false sensazioni di benessere e maggiore reattività ma provocando in realtà effetti opposti. Esistono numerosi tipi di droghe: -gli oppiacei, termine con il quale si indicano l'oppio e i suoi derivati (principalmente morfina ed eroina), provocano il rallentamento dei riflessi e delle percezioni sensoriali; -dai fiori e dalle foglie della canapa indiana disseccate si ricava la marijuana, mentre dalla resina del fiore l'hashish. L' assunzione di canapa indiana provoca effetti quali la difficoltà di messa a fuoco e alterazioni spazio-temporali; -gli allucinogeni, di origine sia naturale come la mescalina sia sintetica come l' LSD, provocano conseguenze che possono portare ad uno stato di eccitazione e alla perdita di controllo dei propri limiti con conseguente sopravvalutazione delle proprie capacità. Nel caso CACCIA ALLA NOTIZIA Tasso alcolemico MONDO SCUOLA Alcool ingerito Effetti 0,4 g/l 2 bicchieri di vino o 1 boccale di birra o 1 bicchierino di liquore diminuzione della visione laterale e della profondità di campo 0,5 g/l 2,5 bicchieri di vino o 3 birre piccole o 2 bicchierini di liquore euforia, diminuzione dell'attenzione, sottovalutazione del pericolo, visione alterata e difficoltà a calcolare le distanze, occhi più sensibili alla luce soggetti all'abbagliamento 0,8 g/l mancanza di precisione e inizio della 3,5 bicchieri di vino o 2 boccali grandi di birra o perdita di reazione 3 bicchieri di liquore 1,2 g/l 6 bicchieri di vino o 4 bicchieri di liquore effetti secondari accentuati, visione doppia o sfuocata, falsa percezione dei colori Tasso alcolemico compreso tra 0,1-0,2: iniziale sensazione di ebbrezza con affievolimento del livello di attenzione e controllo Tasso alcolemico 0,3-0,4: sensazione di ebbrezza e diminuzione delle inibizioni, accompagnate da nausea, riduzione del coordinamento motorio e del livello di attenzione Tasso alcolemico 0,5-0,8: stato di ebbrezza, cambiamento di umore, nausea, sonnolenza, stato di eccitazione emotiva che comportano minor capacità di giudizio, riflessi rallentati e vomito Tasso alcolemico 0,9-1,5: stato di ebbrezza, umore alterato, confusione, disorientamento con conseguente riduzione dell’autocontrollo, alterazione dell’equilibrio, linguaggio male articolato e vomito Tasso alcolemico 1,6-3,0: stordimento, aggressività, stato depressivo con grave alterazione dello stato psicofisico, stato di inerzia generale, ipotermia e vomito Tasso alcolemico 3,1-4,0: stato di incoscienza accompagnato da allucinazioni, riflessi annullati, coma e possibilità di morte per soffocamento da vomito Tasso alcolemico oltre 4: problemi respiratori, sensazione di soffocamento con conseguente battito cardiaco rallentato, coma e possibile morte per arresto cardiaco PAGINA 17 L ' E T I LO M E T RO UNO STRUMENTO CHE SALVA LA VITA L'etilometro è uno strumento capace di misurare il tasso alcolemico, cioè la quantità di alcool (etanolo) contenuta in un litro di sangue. Gli etilometri possono essere di due tipi, chimico (il famoso palloncino) o elettronico. Indipendentemente dal tipo l'effettivo utilizzo non differisce di molto (si soffia dentro un boccaglio) ma mentre nel "palloncino" si vede genericamente un cambio di colore del liquido contenuto nell'etilometro elettronico, essendo questo basato su sensori di altissima precisione, si può leggere la concentrazione di alcool presente nel sangue espressa in grammi per litro. E' importante ricordare che la guida in stato di ebbrezza è un reato, punito con diverse sanzioni a seconda del tasso alcolemico. La legge stabilisce attualmente il limite di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, limite oltre il quale il conducente viene definito in stato di ebbrezza e quindi soggetto a provvedimenti sanzionatori. Nel nuovo codice della strada approvato il 28 luglio 2010 è stata stabilità la tolleranza zero per i conducenti con meno di 21 anni, per i neopatentati che hanno la patente da meno di 3 anni e per i conducenti professionali o di autoveicoli con patente C, D, E. Queste categorie non possono bere alcol quando guidano mentre per gli altri vale ancora il limite alcolemico di 0,5 grammi/litro. A cura di Leonardo Mazzuca Tabella dei tassi alcolemici e degli effetti sull'uomo. specifico dell'Ecstasy essa può causare perdita di memoria, allucinazioni, aumento della temperatura corporea, gravi insufficienze renali e aumento della frequenza cardiaca. Un altro argomento trattato in questa lezione, anche se non direttamente collegato alla sicurezza stradale, è stato il vizio del fumo: una sigaretta contiene varie sostanze tra cui la nicotina, che essendo una droga crea indipendenza, il catrame, sostanza solida nella sigaretta che arrivando nei polmoni crea uno strato sugli alveoli polmonari rendendo più difficili gli scambi gassosi con il sangue, ed infine il monossido di carbonio, la sostanza più velenosa perché si lega al posto dell'ossigeno con l'emoglobina del sangue. Infine è da ricordare come, nel caso in cui una donna incinta fumi, si possano avere malformazioni più o meno gravi nel bambino. A cura di Pietro Luti, Enrico Giunti, Sara Salvietti, Michelangelo Bencini, Rachele Barberi Mi piacerebbe sfruttare questo spazio per condividere con voi alcuni appunti da ricordare quando siamo per strada: -indicando con v la velocità in km/h ricordiamoci che la distanza di sicurezza in metri è 3v/10 ma lo spazio di frenata è (v/10)2 quindi al raddoppiare della velocità la distanza di sicurezza raddoppia ma lo spazio di frenata quadruplica: v=50km/h DS=15m SF= 25m v=100km/h DS=30m SF= 100m -il fatto che voi siate freschi ed in grado di mantenere una certa velocità od eseguire determinate manovre non significa che tutti siano nelle vostre condizioni o siano al massimo dell'attenzione. Rispettate chi avete intorno e non fate manovre azzardate, improvvise di prepotenza, basta avere pazienza; -la linea di mezzeria non è lì per decorazione, prestate attenzione a non invadere la corsia opposta soprattutto in prossimità delle curve (più o meno coperte). Samuele Gaggioli PAGINA 18 ANNO 1, NUMERO 2 PROGETTO ORIENTAMENTO PER LE CLASSI TERZE D U B B I E S C E LT E D E G L I A L U N N I C H I A M AT I A D E C I D E R E L' I N D I R I Z Z O D E I LO RO S T U D I N E LL A S C U O L A S U PE R I O R E Il termine orientamento racchiude in sé due significati complementari: da una parte viene considerato un processo psicologico che le persone mettono in atto per affrontare i momenti di scelta e di transizione nella scuola e nella formazione, nel lavoro e nella vita, dall’altra parte l’orientamento è ritenuto un intervento professionale attivato per sostenere le persone nell’affrontare tali fasi di passaggio. Orientarsi vuol dire acquisire consapevolezza rispetto a: - dove ci si trova (chi si è, che momento si sta attraversando…); - dove si vuole andare; - scegliere la strada più adatta per andarci. Tale percorso è da costruirsi insieme ad adulti esperti che assumono la funzione di bussola, uno strumento cioè che aiuta a trovare le coordinate e i punti di riferimento per non perdersi. Lo scopo dell'orientamento scopo è facilitare i ragazzi a fare delle scelte il più possibile serene e con autonomia. I soggetti coinvolti nell'importante processo dell'orientamento sono tanti: i ragazzi stessi, le famiglie e i docenti tutti che più di altri hanno la possibilità di fornire strumenti per decidere, rafforzare Quando si tenta di orientarsi.... Le scelte effettuate dagli alunni delle classi terze dell'A.S. 20102011 le capacità di scelta che il soggetto possiede, ampliarne le possibilità, aprire nuove vie, attivare le risorse dei ragazzi, tirare fuori anche la più piccola capacità per individuare la strada che più rappresenta il ragazzo stesso. Nel grafico sono riassunte le scelte dei ragazzi delle terze di quest'anno, a tutti il nostro in bocca al lupo. A cura delle Funzioni Strumentali Prof.sse Laura Stoppioni e Vittoria Mauro L ' AC C O G L I E N Z A D E g l i A L U N N I S T R A N I E R I L'ESPERIENZA DI UN'ALUNNA ARRIVATA QUEST'ANNO DALLA ROMANIA, L'INSERIMENTO IN CLASSE E L'INTEGRAZIONE CON GLI ALTRI Ciao! Mi chiamo Ioana Denisa Cintita, ho quasi quattordici anni e sono di nazionalità rumena. La prima volta che sono venuta in Italia cinque anni fa è stato per una vacanza a Brescia dove sono stata per circa due mesi. L'esperienza non mi è piaciuta molto perché avevo nostalgia della mia nonna e così ho chiesto di tornare nel mio Paese. Ora però sono cresciuta e mi rendo conto che devo costruirmi un futuro. Sono rimasta con i miei nonni per circa tre anni, per poi ricongiungermi ai miei genitori ai quali mancavo tanto. Nel frattempo è arrivato il mio fratellino di nome Mateo che ora ha quattro anni. I miei genitori erano ancora alla ricerca di un lavoro stabile per questo, ancora una volta, mio fratello ed io siamo rimasti con nonni e la mamma e il babbo sono tornati in Italia. Alla fine di agosto di quest'anno i miei genitori sono tornati in Romania per dirmi che sarei dovuta rimanere con i nonni per finire la scuola e solo più tardi avrei potuto raggiungerli. Avevano deciso di portare Mateo con loro perchè è ancora piccolo, io invece potevo andare a trovarli durante le vacanze di Natale o di Pasqua. Dopo un mese dall'inizio della scuola ho parlato con il mio babbo a telefono che mi ha detto che potevo raggiungerli a Reggello. Ho preparato le valigie ed ero felice di riunirmi alla mia famiglia, ma mi è dispiaciuto molto lasciare la mia nonna che mi ha cresciuto. Il 21 ottobre 2010 sono arrivata in Italia, dopo circa quattro giorni ho iniziato ad andare a scuola, ero molto preoccupata perché ancora non sapevo parlare italiano, per me tutto rappresentava una novità, la lingua, l'ambiente, i compagni, gli insegnanti. Una commissione di docenti mi ha accolto e è stato deciso il mio inserimento in una seconda. Da allora è trascorso qualche mese e, insieme al tempo sono passate anche le mie paure, ho fatto amicizia con alcuni compagni, riesco a parlare l'italiano abbastanza bene, posso scrivere e leggere, le difficoltà iniziali sono ormai lontane. Attendo l'estate per poter tornare in Romania a trovare i miei nonni e i miei amici, ma sono molto contenta di vivere a Reggello perché penso che questa esperienza sia importante per il mio futuro. A cura di Ioana Denisa Cintita CACCIA ALLA NOTIZIA L E V E T R AT E A M O S A I C O PAGINA 19 L ' A N T I C A T E C N I C A D E L M O S A I C O TO R N A A V I V E R E I N C H I AV E M O D E R N A . La vetrata è una finestra composta da tasselli di vetro colorato, dipinto e cotto che, dopo essere stati tagliati seguendo un disegno, sono tenuti insieme da intelaiature metalliche. La lavorazione del vetroi niziò durante l'epoca romana ed arrivò al Medioevo, sviluppandosi soprattutto nell' età gotica. Le vetrate venivano utilizzate nelle cattedrali per rappresentare la bellezza divina. Questa tecnica venne praticata soprattutto in Francia, nel sud della Germania e nei Paesi Bassi, solo nel Duecento è arrivata anche in Italia. La cattedrale Notre-Dame de Chartres situata a Chartres nel nord-ovest della Francia (a sud-ovest di Parigi), è il più celebre monumento della cittadina ed è considerata uno degli edifici religiosi più importanti del mondo ed uno dei più perfetti edifici gotici: il fattore decisivo che la fa prevalere tra le altre cattedrali francesi è il suo buon stato di conservazione, specialmente delle sculture e delle vetrate. La cattedrale di Chartres possiede ad oggi le vetrate più importanti risalenti al XIII secolo, che presentano un colore blu inimitabile. Comprese le rosette, le 176 vetrate coprono una superficie di 2600 mq e raffigurano principalmente Santi e personaggi biblici: Noé, Giuseppe, il buon samaritano, il figliol prodigo, ma anche episodi della leggenda aurea di Jacopo da Varazze. La fabbricazione della vetrata si divideva in due momenti: la progettazione, spesso affidata a un pittore famoso, e la creazione ad opera di maestri vetrai. La prima fase della costruzione della vetrata consisteva nelle seguenti operazioni: 1. preparare un cartone della stessa grandezza della vetrata, sul quale venivano tracciate le sagome. Sul cartone veniva posto un foglio e ricalcate le linee che determinavano il taglio dei tasselli di vetro. Il calco veniva riportato sulla carta robusta, ogni pannello numerato e ritagliato; 2. la pasta di vetro veniva colorata con ossidi metallici, come quello di ferro (la ruggine, rossa), di rame (verderame), di manganese (dal bruno al nero), oppure con polveri di minerali come il cobalto, per ottenere il blu. La pasta veniva poi soffiata, appiattita e tagliata con un ferro incandescente per formare i diversi tasselli; 3. per dipingere sui vetri colorati si potevano usare diverse tecniche. La tecnica della grisaglia permetteva di tratteggiare i particolari. Per realizzarla si mescolava polvere bruciata di rame, frammenti di vetro blu e verde; si aggiungeva vino e si metteva il composto in un vaso. Si diluiva la pasta con acqua o aceto e gomma arabica e si dipingeva con un pennello; 4. i vetri venivano cotti a circa 600° C, poi composti mediante barrette di piombo molto malleabili, a formare il pannello. I pezzi di vetro erano laminati e saldati mediante lo stagno, quindi un mastice liquido veniva fatto penetrare sotto i bordi del piombo per rendere l' intera struttura stabile e impermeabile. Infine, il pannello veniva inserito e fissato nel telaio in ferro della finestra. Ad oggi un luogo dove ci sono molte vetrate colorate, eseguite secondo questa tecnica, è la chiesa di Loppiano, vicino a Incisa, dove questi vetri colorati producono effetti di luce magnifici. Noi, ragazzi delle seconde, quest' anno, con l'insegnante di Arte e Immagine, la professoressa Carla Rocca, abbiamo usato una tecnica diversa e più moderna per fare la vetrata. Per iniziare abbiamo usato materiali differenti: un cartoncino nero abbastanza spesso di 40 x 20 cm, un foglio di brutta, un foglio delle stesse dimensioni del cartoncino nero, della carta velina colorata, una matita, un compasso, un righello, una squadra, un paio di forbici, un trincetto, un pennarello a punta finissima nero. Dopo aver scelto il disegno da fare lo abbiamo riportato sul foglio di brutta e, una volta completato, lo abbiamo ingrandito sul foglio delle stesse dimensioni del cartoncino nero. Dopo aver messo il foglio con il disegno ingrandito sopra il cartoncino nero, con una matita abbiamo ripassato il disegno, in modo che si formassero delle scanalature sul cartoncino che poi abbiamo ripassato con una matita bianca ed infine inciso con il trincetto per rimuovere le parti interne che volevamo riempire con la carta velina. A questo punto abbiamo scelto i colori della carta velina e come disporli, e, una volta tagliata la carta velina secondo gli spazi che doveva coprire, li abbiamo attaccati con la colla dietro al cartoncino. Infine abbiamo definito i contorni con il trincetto. Una volta finita il mosaico lo abbiamo attaccato ad un vetro, così quando ci batte la luce del sole è ancora più bello perchè si creano multiformi giochi di luce. A cura di Rebecca Tozzi, Rachele Barberi PAGINA 20 ANNO 1, NUMERO 2 UN ATTIMO DI LEGGEREZZA I N T E RV I S TA I M P O S S I B I LE A DA N T E A LI G H I E R I CON IL MASSIMO RISPETTO PER IL SOMMO POETA E SPERANDO CHE NON CI METTA NEL GIRONE DEI SUPERBI O DEGLI ACCIDIOSI... Siamo a Ravenna nel palazzo di Guido da Polenta dove Dante in esilio ha trovato ospitalità. Eravamo giunti in questo magnifico luogo per visitarlo e, mentre osservavamo un bellissimo quadro, si è avvicinato a noi un signore molto anziano vestito con una tunica rossa e una corona di alloro sulla testa che rivolgendosi a noi disse “O tosco che per la città del foco vivo t'en vai così parlando onesto piacciati di restare in questo loco” Noi ci girammo stupiti e lo squadrammo da capo a piedi dicendo “Wow, signore, lei è molto colto, non tutti conoscono questi versi della Divina Commedia a memoria!” “Se volete potrei recitarla tutta” “Seriamente?” “Certo l'ho scritta io!” Noi rimanemmo di sasso, non riuscivamo a crederci, ma era tutto vero: quell'uomo era il più grande poeta mai esistito, era Dante Alighieri. Ma no! Non credevamo ai nostri occhi... Dante, il nostro illustre conterraneo!!! Vestito come appare sui libri!!!! “Alloro? Dice Michelangelo “Sì!!! risponde Leonardo “non ti ricordi, era la pianta sacra per i poeti. Io rimango quasi immobile per l'emozione. Dante, il grande padre della lingua italiana è davanti a noi! Approfitto dell'occasione e mi improvviso giornalista, chissà quando mi ricapita un'occasione del genere... “Dato che l'abbiamo incontrata vorremmo sfruttare quest'opportunità per porle alcune domande, per esempio: come le è venuto in mente di compiere questo viaggio attraverso i tre regni ultraterreni? “Avrò sentito questa domanda un milione di volte: sai, a Firenze fa un po' freddino d'inverno e visto che non avevo il riscaldamento... Dante sorrise sotto i baffi... e noi abbiamo pensato: “Certo che questo poeta è proprio un burlone, ecco da dove proviene l'ironia dei fiorentini!” Lui riprese dicendo: “No, sto scherzando, la verità è che in quel momento ero caduto in una grave crisi spirituale e sentivo la necessità di purificare la mia anima.” “Cosa rappresentava per lei Virgilio? “ “Per me oltre che un Maestro e una Guida era anche un grande amico... mi sono affezionato molto a lui” “Qual è, secondo lei, il personaggio più originale dell'Inferno?” “Sicuramente Lucifero con quelle tre bocche, vi garantisco che mi ha terrorizzato. Per fortuna avevo Virgilio vicino a me che mi ha incitato a superare quel difficile momento. E così sono uscito “a riveder le stelle”. “Questo viaggio le è risultato utile?” “Si, diciamo di sì, dopo questa esperienza ho potuto capire dove può arrivare la malvagità degli uomini, ho potuto conoscere i pensieri e condividere le emozioni di personaggi che hanno avuto esperienze tragiche come Francesca da Rimini e il Conte Ugolino...” “A proposito del Conte Ugolino, potrebbe parlarcene più accuratamente?” “L'impatto è stato molto forte, beh vorrei sfidare chiunque a non disgustarsi neanche un po' davanti alla scena di cannibalismo con l'arcivescovo Ruggieri. Mentre il conte raccontava la sua fine nella torre della fame ho ho rivisto nei suoi occhi gli attimi terribili che ha passato, un'esperienza veramente dolorosa, la peggiore che un padre possa vivere!” Mentre diceva questo vedemmo il poeta abbassare lo sguardo cosicché anche noi ci siamo sentiti dispiaciuti e amareggiati ricordando la vicenda del Conte pisano. "Del grande Ulisse, Re di Itaca cosa ci può dire?", incalzo. "Non conoscevo al tempo il poema omerico e per questo ho voluto raccontare un'altra storia, mettendo in evidenza le debolezze di questo personaggio che abbandonò la famiglia per la sua brama di conoscere quel mondo ignoto che si trovava oltre le colonne d'Ercole. Ulisse ha osato opporsi alla volontà divina, ma vi confesso che, nonostante la sua presunzione, l'ho ammirato e lo ammiro tutt'oggi per il suo grande coraggio. Che emozione quella lingua di fuoco che si divide in due, la voce proveniva dalla bolgia dei consiglieri fraudolenti come se risuonasse per un'eco rimbombante . . . In un attimo abbiamo ripercorso nelle nostre menti il viaggio di Odisseo composto da tappe ormai note: il paese dei lotofagi, il canto delle sirene, l'incontro con Scilla e Cariddi, già ci siamo ricordati il film visto a scuola. Il Sommo Poeta allora cominciò a declamare alcuni versi « "O frati," dissi, "che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'è del rimanente non vogliate negar l'esperïenza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". » Anche noi abbiamo imparato dei versi a memoria, ma non siamo così bravi! "Che cosa pensa dei ragazzi di oggi?”, continuo. “Beh, devo dire che sicuramente questi giovani sono molto più svegli di quei furboni che frequentavo 800 anni fa a Firenze, ma penso anche che ci sarebbe bisogno di un po' di più di cultura nelle menti dei ragazzi e dovrebbero impiegare un po' più di tempo a istruirsi invece di passare le ore davanti a quell' arnese infernale che usate oggi... come si chiama?” Noi gli rispondemmo “Ah! Vuole dire la televisione? ” “Ah già, si, proprio quella!” Risolto il “dilemma”, ci siamo immaginati che per un personaggio come il Signor Alighieri la televisione deve essere un oggetto assai strano, superfluo... chissà se è a conoscenza del fatto che un famoso attore toscano, Roberto Benigni ha recitato i versi più conosciuti del Poema Divino?. All'improvviso una voce conosciuta ha richiamato la nostra attenzione: era la Professoressa. “Prof! Era Dante...” “l'abbiamo visto...” “Abbiamo parlato con lui...” “Ci ha raccontato di Ulisse del folle volo... di Virgilio...” "OK... me lo racconterete nella relazione che avrete da fare a scuola, come al solito vi siete distratti!!! Chiacchieroni!!" Niente da fare! Come darle torto... è stato un incontro incredibile, da raccontare ai nostri nipoti quando saremo anziani, ma purtroppo non penso che ci crederanno... A cura di Sara Salvietti, Michelangelo Bencini, Pietro Alba, Pietro Baldini A seguire troverete delle tavole a disegni disegnate da alcune alunne, nell'ordine: Schema dell'Inferno Dantesco La Strada per l'Aldilà ad opera di Sara Salvietti L'intervista impossibile a Dante ad opera di Aurora Pellegrini IViaggi di Ulisse ad opera di Rebecca Tozzi Vorrei portare alla vostra attenzione l'eccezionale qualità dei disegni di fantasia, senza nulla togliere agli altri, soprattutto considerando che sono stati fatti da ragazze che non hanno (ancora) frequentato alcun corso o scuola specifici... Eventuali errori nelle tavole (e nelle scritte) sono dovuti all'opera di digitalizzazione effettuata dal sottoscritto, non a carenze nelle opere originali... Buono spettacolo Samuele Gaggioli CACCIA ALLA NOTIZIA UN ATTIMO DI LEGGEREZZA L'INFERNO DANTESCO PAGINA 21 PAGINA 22 UN ATTIMO DI LEGGEREZZA L'aldila' moderno ANNO 1, NUMERO 2 CACCIA ALLA NOTIZIA PAGINA 23 UN ATTIMO DI LEGGEREZZA L'INTERVISTA IMPOSSIBILE A DANTE A FUMETTI O tosco che per la città del foco vivo t'en vai così parlando onesto piacciati di restare in questo loco Se volete ve la recito tutta, in fin dei conti l'ho scritta io Beh, a Firenze allora era freddino e dovevo pur riscaldarmi... Wow, signore, lei è molto istruito Coronao d'allor Veramente?!? Scusi se ne approfittiamo, ma come le è venuto in mente di fare un viaggio attraverso i tre regni ultraterreni? Che burlone... Potremmo sapere chi nell'Inferno le è rimasto più impresso? Sicuramente Lucifero con le sue tre bocche, ma anche la dolce Francesca... ...e come potrei mai scordarmi del Conte Ugolino... ...o del prode Ulisse? PAGINA 24 H A H A H A .. ANNO 1, NUMERO 2 . UN ATTIMO DI LEGGEREZZA Ah, bei tempi andati... Arrivederci, grazie per l'inter... z a g a r . . . . . . . ziii Io devo andare, è stato un piacere ragazzi. Tornate pure a guardare i viaggi di Odisseo... CACCIA ALLA NOTIZIA SPORT l'ALIMENTAZIONE E LO SPORT INDICAZIONI SULLA DIETA DA SEGUIRE GIORNO DOPO GIORNO PER STARE BENE Con il termine dieta si intende la giusta alimentazione da seguire, non dobbiamo confondere il significato di questa parola con il dimagrimento anche se più spesso la usiamo in questo senso. Negli Stati Uniti è molto diffusa l'obesità: questo problema non riguarda soltanto il lato estetico ma soprattutto la salute. Ci sembra quindi opportuno soffermarci su alcune “regole alimentari” che vengono talvolta dimenticate, se non addirittura ignorate da noi adolescenti. Non esistono “alimenti” che possono far vincere una gara, ma ci sono molti “elementi” che possono farla perdere. È necessario pertanto crearsi una consapevolezza alimentare e prendere confidenza con alcuni concetti generali che è utile conoscere per impostare il corretto modo di nutrirsi, in relazione agli sforzi fisici da sostenere. Dobbiamo innanzitutto ricordare che tutto ciò che introduciamo nel nostro organismo, deve servire contemporaneamente: come benzina (le calorie); come protezione (vitamine, minerali, fibre, antiossidanti); per la regolazione termica (l'acqua delle bevande e quella contenuta nei cibi); per la manutenzione dei pezzi consumati (le proteine con i loro amminoacidi essenziali che permettono il continuo rinnovamento dei tessuti). I giornali e la televisione riferiscono episodi negativi vissuti da persone che hanno impostato la propria dieta in maniera scorretta: non tutti purtroppo hanno le idee chiare e spesso si affidano a vecchie credenze popolari non condivise dalla scienza moderna. Il motore umano ha bisogno di una miscela di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) con dei precisi rapporti percentuali per funzionare al meglio. Uno degli effetti dell'allenamento è l'aumento della massa muscolare, che ha come conseguenza un aumento del metabolismo. I muscoli degli atleti consumano una miscela di carboidrati e lipidi che varia in percentuale a secondo degli allenamenti effettuati e dell'intensità della prestazione fisica: quando il corpo è in movimento vengono consumati carboidrati, nell'esercizio prettamente aerobico i muscoli utilizzano soprattutto i grassi, mentre con il crescere dell'intensità del lavoro il consumo dei carboidrati aumenta. È nota a tutti l'importanza di una buona alimentazione per mantenere sano il nostro organismo e farlo funzionare al meglio. Se questo è valido per qualsiasi persona, con una vita più o meno sedentaria, ancor di più lo è per coloro che praticano uno sport. Per lo sportivo, infatti, l'alimentazione riveste un ruolo determinante ed è utile conoscere quali sono gli alimenti funzionali alla sua attività e in quali quantità e modalità deve assumerli per poterne trarre tutti i benefici possibili. Svolgere un'attività fisica, infatti, comporta inevitabilmente dispendio energetico. Di solito chi pratica uno sport si allena in media 2-3 volte a settimana, per una durata massima di 2 ore circa. Un'attività fisica di questa entità non comporta quasi mai un fabbisogno energetico aggiuntivo, né tanto meno richiede particolari aggiustamenti della razione alimentare. A maggior ragione, in questi casi non vi è alcuna necessità di ricorrere a prodotti dietetici particolari o a integratori alimentari. Abbiamo avuto modo di approfondire questo argomento in classe durante una lezione organizzata dalla docente di Scienze matematiche, Professoressa Cherici con gli interventi di due esperti in materia, la Dott.ssa Barbara Fornaciai Dietologa e un medico sportivo Dott. Giuseppe Guaglio. L'argomento ha suscitato il nostro interesse e catturato la nostra attenzione, anche perchè molti di noi praticano abitualmente sport. Siamo stati invitati a porre domande e la lezione si è trasformata in una piacevole conversazione: Cosa deve mangiare lo sportivo? Lo sportivo può e deve mangiare abitualmente di tutto. Le quantità saranno proporzionali al tipo di attività fisica che svolge. Inutile dire che quando l'attività fisica diminuisce o cessa del tutto, è bene che l'ex atleta riduca proporzionalmente i suoi consumi alimentari, adeguandoli alle nuove Rappresentazione grafica della piramide alimentare PAGINA 25 abitudini. Prima di una partita bisogna mangiare leggero e introdurre alimenti che ci possono dare subito energia come zuccheri e carboidrati. Bisogna mangiare piano, perché dobbiamo dare modo agli enzimi di attaccare il cibo. Esistono alimenti più importanti di altri per l'atleta? Tutti gli sportivi dovrebbero imparare che i cibi "speciali", ossia gli integratori e quant'altro la pubblicità propone in materia, non aggiungono nulla di veramente utile alla "normale" alimentazione. Una dieta variata, composta dai normali cibi scelti fra i diversi gruppi alimentari, fornisce un'adeguata quantità di vitamine e minerali. È vero che mangiando male qualsiasi atleta peggiora il suo rendimento ma non esistono alimenti "magici" capaci di migliorare le prestazioni fisiche oltre quello che possiamo attenderci dalle nostre caratteristiche personali e soprattutto dall'allenamento. Quali bevande sono più adatte allo sportivo? Tutti gli sportivi devono prestare molta attenzione al proprio fabbisogno di acqua. Nei periodi di allenamento intenso l'apporto consigliato è di 50 ml/kg ed è utile bere sia durante l'allenamento sia durante le gare. Attenti anche a non esagerare con le bevande analcoliche a base di cola, che hanno un discreto contenuto di caffeina, o con altre bevande arricchite di zucchero e quindi troppo ricche di calorie. È superfluo ricordare che fino al completamento dello sviluppo fisico è proibita qualsiasi bevanda alcolica, anche quelle a bassa gradazione come la birra. I muscoli PAGINA 26 SPORT ANNO 1, NUMERO 2 degli atleti consumano una miscela di carboidrati e lipidi che varia in percentuale a secondo degli allenamenti effettuati e dell'intensità della prestazione fisico: Quando il corpo è in movimento vengono consumati carboidrati, nell'esercizio prettamente aerobico i muscoli utilizzano soprattutto i grassi, mentre con il crescere dell'intensità del lavoro il consumo dei carboidrati aumenta. La prima parte della lezione è stata dedicata alla composizione della piramide alimentare, un grafico concepito per invitare la popolazione a seguire i consigli dietetici proposti da un organismo o una società qualificata in materia di salute. Alla base della piramide,ci sono i sali minerali, le vitamine e la fibra contenuta nella frutta. Nel secondo strato ci sono i carboidrati (60%) che però vengono bruciati. Nel terzo, si trovano le proteine ricche di calcio e nel quarto sempre le proteine, ma in questo caso ricche di ferro (carne). Nel quinto ci sono i grassi e gli zuccheri, mentre al di fuori della piramide c'è l'acqua e alimenti come pizza e lasagne (piatti che non sono unici). Ci siamo poi soffermati sulla distribuzione dei pasti nella cosiddetta giornata alimentare: 20-25 % Colazione: Proteine (latte o yogurt), Carboidrati (biscotti, cereali, fette biscottate, pane), Zucchero (cioccolata, miele, marmellata) 5-10 % Spuntino (Frutta) 40 % Pranzo: Proteine, (pesce, uova, carne), Carboidrati (pasta, pane, riso), Grassi (olio) 5-10 % Spuntino (Frutta) 30 % Cena: Proteine (pesce, uova, carne), Carboidrati (pasta o pane), Grassi (olio); sui carboidrati a pranzo si può associare pane e pasta, non è consigliabile invece durante la cena. Consumiamo energia anche quando non facciamo movimento, per esempio, quando dormiamo bruciamo grassi. Con il sudore riusciamo a mantenere la temperatura corporea costante, anche se comporta la perdita di acqua , infatti quando l' urina è scura dobbiamo introdurre acqua a piccoli sorsi, per questo durante un'attività fisica è importantissimo bere. Con questi preziosi consigli con il passare delle settimane alcuni di noi hanno ammesso di fare più attenzione a ciò che mangiano e alle quantità di cibo consumate. Abbiamo capito che non si deve mai saltare la colazione che, essendo il primo pasto della giornata, è indubbiamente quello più importante perché il tempo che intercorre dalla sera al mattino è lungo e il nostro cervello ha bisogno di benzina per carburare. Quindi un avvertimento ai “ritardatari cronici” che arrivano a scuola ammettendo candidamente di non aver fatto colazione: caricare la sveglia anzi tempo, e dopo essersi lavati e vestiti dedicarsi a consumare latte e biscotti perché anche questi sono importanti per il nostro rendimento scolastico. Colgo l’occasione per salutare tutti i nostri lettori e gli autori che hanno collaborato alla stesura degli articoli. Mi ritengo molto soddisfatta dell’esperienza vissuta quest’anno con “Caccia alla notizia” perché sono riuscita a realizzare una delle grandi passioni che ho sempre coltivato fin da ragazzina, la possibilità di testimoniare attraverso la scrittura le esperienze vissute e spero di aver comunicato ai miei alunni quanto possa essere interessante raccontare, ma soprattutto raccontarsi. Vorrei ringraziare la Sig.ra Laura Clementi Scarpelli che gentilmente ci ha messo a disposizione il materiale fotografico per l’articolo riguardante un ricordo del marito Sig. Renato Scarpelli, fondatore della Casa famiglia Podere Pilano. La Prof.ssa Fernanda Tognaccini per le notizie sul CALCIT sezione Valdarno fiorentino, organizzatrice del mercatino dei ragazzi. Il Vice Preside dell’Istituto Comprensivo Prof. Francesco Dallai per il resoconto della gita di fine anno delle classi terze. Le docenti Funzioni Strumentali per l’orientamento Laura Stoppioni e Vittoria Mauro per l’articolo riguardante le scelte future dei nostri alunni. Un ringraziamento speciale alla Prof.ssa Stoppioni anche per il materiale fotografico che fa da corredo all’articolo sul laboratorio Storico – Ambientale. La Prof.ssa Cristina Turchi per le immagini relative alla tradizione tedesca delle uova pasquali e l’alunno Michel Del Naia per le foto. La Prof.ssa Giusy Palumbo per le informazioni sulla città di Strasburgo. Le insegnanti di Lingua Inglese che ci hanno fornito il testo del musical sulla storia dei Beatles. I rappresentanti del Comune di Reggello per le foto dell’inaugurazione della nuova biblioteca. Si ringraziano inoltre le Insegnanti Eliana Cavazza, Laura Dei e Larissa Porzio che ci hanno raccontato con parole e immagini due attività svolte dagli alunni della Scuola di Infanzia di Cascia con la collaborazione di alcuni genitori. Grazie al Sig. Samuele Gaggioli che si è prodigato per il montaggio degli articoli e la scelta delle foto, la fase sicuramente più delicata per la riuscita di questo prodotto. Un ringraziamento particolare va a tutti i ragazzi che hanno lavorato e collaborato alla realizzazione di questo secondo numero, in particolare vorrei menzionare le alunne Sara Salvietti, Rebecca Tozzi e Aurora Pellegrini per aver messo a disposizione del giornalino la loro passione per il disegno. Le immagini, ove non fornite dai diretti interessati o dai ragazzi, sono state scaricate da Wikimedia Commons1 e sono proprietà dei rispettivi autori. La stesura e la correzione dei testi sono state effettuate con la suite di programmi OpenOffice2 / LibreOffice3. La correzione e l'adattamento delle foto sono stati possibili grazie a Photoshop4 e GIMP5. La creazione di alcune parti grafiche è stata possibile grazie al programma di grafica vettoriale InkScape6. Il montaggio grafico del giornalino è stato fatto con il programma di DTP Scribus7. Le parti più importanti del giornalino (le idee, la stesura degli articoli e la correzione delle bozze) sono merito degli studenti che hanno partecipato al laboratorio e della Prof.ssa Bonciani. Un grazie particolare alle autrici dei disegni che illustrano l'articolo su Dante e la prima pagina. Eventuali orrori errori nell'impaginazione sono da attribuirsi a me.... .... come pure eventuali battute di pessimo gusto...... Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e voi lettori per aver reso possibile lo sviluppo di questo progetto. A cura di Enrico Giunti, Giulio Bigi s a lu t i e r i n g r a z i a me n t i N O T E va r i e BUONE VACANZE A TUTTI Prof.ssa Alessandra Bonciani Samuele Gaggioli http://commons.wikimedia.org http://www.openoffice.org 3 http://www.libreoffice.org 4 http://www.adobe.com/photoshop 5 http://www.gimp.org 6 http://www.inkscape.org 7 http://www.scribus.net 1 2 Immagine tratta da http://www.openclipart.org