Diana Barsanti
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Diana Barsanti
OBIETTIVO DONNA Le donne di Paramonga Le donne peruviane. In epoca precolombiana esisteva una certa parità tra i sessi. Con la conquista spagnola la donna perde i suoi diritti. L’Associazione Femminile in Difesa e Promozione della Donna (Afedeprom). Le madri coraggio. L’arrivo negli anni 80 delle suore domenicane francesi, l’impegno per i poveri, l’aiuto concreto con le mense familiari. Testimonianze dirette. Q uando mi hanno chiesto di scrivere un articolo sulle donne di Paramonga, ho cominciato a riflettere e ho pensato che presentare la donna di Paramonga fosse presentare allo stesso tempo la donna peruviana. Perciò, ho voluto iniziare la mia riflessione facendo una breve presentazione storica sulla presenza della donna nelle culture pre-colombiane, nella quale si vedrà come brilla la fiamma della sua fortezza e della sua perseveranza nell’affrontare la vita… Al momento della conquista spagnola esisteva tra uomini e donne una linea di discendenza parallela. Le donne concepivano se stesse come le discendenti attraverso le proprie madri, per linea femminile … Dunque, le donne percepivano che era attraverso delle relazioni con altre donne che loro potevano fare uso delle risorse ambientali, come la terra, l’acqua, i greggi comuni e gli altri bisogni della vita… I matrimoni, per esempio, si celebravano come unione formata da “uguali”. Tutti e due, moglie e marito, si scambiavano reciprocamente riti con oggetti e contribuivano all’unità domestica esprimendo cosi la loro uguaglianza. Il cronista Bernabé Cobo dice al riguardo: “Lo sposo, a testimonianza del fatto che la riceveva per sposa, le calzava al piede destro una ‘ojota’(calzatura rustica fatta di cuoio non conciato da legare sopra il piede e il calcagno) … E, arrivando alla casa, la sposa prendeva da dentro la ‘pirhua’ (deposito per immagazzinare gli abiti e/o i viveri) una maglietta di lana fina… e la dava al suo “Aa! No! Se non mi dà l’altra scarpa, non le do l’altra manica…Je…je…je…” sposo…” Nella società andina, sebbene ci fossero certi compiti per gli uomini e altri per le donne, la divisione del lavoro non fu mai rigorosa al punto da vietare a una persona di svolgere i compiti del sesso opposto. Le culture andine riconoscevano che il lavoro delle donne e quello degli uomini erano complementari fra di loro. E il lavoro femminile non fu mai considerato come servizio privato per i mariti. Con la conquista spagnola la donna vedrà minati i suoi diritti di uguaglianza, non soltanto da parte degli spagnoli, ma anche da parte delle autorità indigene che alleandosi molte volte con i loro “padroni iberici”, abusavano delle donne in forme impensabili per la cultura inca… (Dati tratti dal libro: “Luna, sole e stregue” de Irene Silverblatt). Malgrado l’esacerbato maschilismo - eredità spagnola - vediamo da qui il sostrato che va a segnare la donna peruviana e logicamente la donna di Paramonga: il coraggio per andare avanti e per cercare di sottrarre la sua famiglia alla povertà o allo sconforto, la forza per esigere i propri diritti e per prendere co- 27 Al lavoro: mentre si rifiniscono a mano alcuni cappelli; in posa davanti alle macchine da maglieria; si prendono le misure per tagliare e cucire gli abiti. Sotto a sinistra: laboratorio di serigrafia. scienza del proprio valore, nello scoprire tutta quella eredità che è iscritta nei suoi geni, nella sua storia, nella sua memoria, prendendone conoscenza giorno dopo giorno Le donne di AFEDEPROM... Le madri coraggio paramonghine Parlare della donna di Paramonga è parlare senza dubbio di AFEDEPROM (Associazione Femminile in Difesa e Promozione della Donna). Agli inizi degli anni ’80 arrivarono dalla Francia le suore domenicane Genoveva e Jacqueline, successivamente si unì a loro Sr. Suzanne; per i misteriosi progetti di Dio, scelsero per la loro missione questo villaggio cosi frammentato e disuguale, terra che insieme all’ 28 abbondanza di due grandi imprese (una cartiera e uno zuccherificio) svilupperà una grande cinta di povertà, di operaie/i, lavoratori eventuali e ambulanti, donne e uomini che saranno il motivo dell’amore e della scelta di vita delle nostre sorelle. Esse, preoccupate per la denutrizione e l’avanzare della tubercolosi nelle zone marginali e specialmente fra la popolazione giovane Atusparia, danno vita, con la partecipazione di donne decise e coraggiose, a mense famigliari che migliorano decisamente l’alimentazione. Lentamente, dopo aver conosciuto esperienze simili, l’organizzazione delle mense diviene più precisa. È allora che, nel 1985, nascerà una forte organizzazione di donne aiutate da AFEDEPROM COMAS (distretto popolare di Lima). Inizieranno insieme un cammino di superamento e di speranza, anche se è difficile perchè minato dal maschilismo. Molte donne hanno lasciato la loro impronta, e hanno capito con il tempo che, sebbene sia importante la nutrizione, molto di più è crescere nella coscienza del proprio valore, con la conoscenza di sé e con l’autostima… E così tanti, come l’autrice di quest’articolo, continuiamo a scommettere su questo cammino e lo accompagniamo, lavorando silenziosamente come testimoni, guardando il “segno” che il Dio della vita lascia nella vita di ciascuno… Oggi la AFEDEPROM, con i suoi laboratori di Serigrafia, Cucito e ricamo, Maglieria e il suo Panificio e Pasticceria “Madre Coraggio”, è riconosciuta a livello locale, nazionale e internazionale. Oggi le madri coraggiose possono dire a chiare lettere: Un gruppo di donne, frequentatrici del laboratorio, sorride per la foto di gruppo “Prima stavo zitta, non sapevo partecipare. Nell’AFEDEPROM ho imparato, so parlare, so rispondere, mi muovo liberamente…” (Graciela Flores) “Come amministratrice del panificio ho imparato ad avere stima di me, a prendere decisioni proprie e non essere in atteggiamento di attesa verso mio marito, mi sono emancipata...” (Elizabeth Ávila) Panificio e pasticceria “Madre Coraggio”: un altro laboratorio di AFEDEPRON “Con le competenze acquisite ho migliorato la mia autostima, valorizzo me e valorizzo gli altri…” (Aurora Cáceres) Questo cammino c’invita a guardare lontano, sicuramente ci saranno delle difficoltà e dei dispiaceri, ma allo stesso tempo si possono riconoscere già da ora l’importanza di crescere, di assumere sfide e di sognare un mondo migliore… un Perù migliore… una Paramonga d’amore. Diana Barsanti Diana Barsanti, autrice dell’articolo, vicina ad uno dei suoi quadri “Con orgoglio posso guadagnare qualcosa, sentirmi utile davanti a me stessa e alla mia famiglia...” (Edith Gonzáles) AFEDEPROM è stata un’opportunità per uscire dalla reclusione della vita casalinga e da se stesse. Oggi le donne parlano fra loro, scambiano idee e sono capaci di vivere e di cercare la felicità… 29