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IMPORTANTE SOLTANTO GLI ASSOCIATI AGLI AMICI DELLA FONDAZIONE GIULIETTI POTRANNO CONTINUARE A RICEVERE LA RIVISTA La quota di iscrizione è stata fissata in € 20,00 per l’anno 2005 da versarsi sul C/C postale n. 18025502 intestato alla «Rivista degli Stenografi» Via dei Cairoli 16/C 50131 Firenze o di € 50,00 come «Sostenitore della Fondazione Giulietti». In omaggio, come premio di fedeltà, il volume «Storia della scrittura» con CD-ROM, edito dalla Fondazione Giulietti, e numerosi sconti sulle pubblicazioni Giunti. In copertina: Manifesto di propaganda diffuso nel 1944. Milanesi in coda per vidimare le tessere annonarie. Ultima di copertina in senso orario dall’alto: L’abbazia di Melk. Uno scorcio di Vienna avveniristica. Il campione palermitano Fabrizio Verruso. Rappresentanti delle varie nazioni al «Racine Show». Maura Morisi prova la tastiera YogiType. Una «michelista» al via. Rivista degli Stenografi fondata a Firenze nel 1877 n. 69, luglio/settembre 2005 Organo trimestrale della Fondazione Francesco e Zaira Giulietti di cultura stenografica, calligrafica, grafica e linguistica Redazione e Amministrazione Via dei Cairoli 16/C - 50131 Firenze Tel. 055.5000042 - Fax 055.576128 www.fondazionegiulietti.it E-mail: [email protected] Direttore responsabile Paolo A. Paganini Direttore editoriale Nerio Neri Collaboratori Ferruccio Annibale, Francesco Ascoli Giuseppe Capezzuoli, Indro Neri Attilio Ottanelli, Patrizia Pedrazzini Pietro Poscia, Angelo Quitadamo, Mimmo Spina, Gian Paolo Trivulzio Anna Maria Trombetti Massimo Ugliano Stampa Litografia Piccardi S. & C. Strada in Chianti (FI) Copia non commerciabile C/C postale N. 18025502 Autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 3604 del 22/7/1987 Fondazione Francesco e Zaira Giulietti per lo studio, la promozione e la divulgazione delle scritture comuni e della stenografia Gabelsberger-Noe Riconosciuta con D.P.R. n. 310 del 19-1-1983 Sede legale Via dei Cairoli 16/C - 50131 Firenze Tel. 055.5000042 - Fax 055.576128 Codice fiscale 94010970484 Trib. Firenze Reg. P.G. n. 65 Consiglio di Amministrazione Presidente Dr. Gianluca Formichi Vice Presidente Dr. Sergio Giunti Segretario Cav. Bruno Piazzesi Consiglieri Prof. Paolo Galluzzi Prof. Andrea Innocenzi, Nerio Neri Prof. Paolo A. Paganini Prof. Aldo Patritti, Prof. Giorgio Spellucci Dr. Federico Sposato Collegio Revisori Dr. Salvatore Proto Dr. Gianluca Borrani, Dr. Enzo Rook SOMMARIO 1 Gian Paolo Trivulzio Per sette giorni Vienna capitale delle scritture veloci. Fabrizio Verruso campionissimo nel riconoscimento del parlato 8 Antonietta Gregorio Un entusiasmo inalterato dall’inizio alla fine 8 Rossella Fabrizio Sono rimasta senza parole per l’emozione 10 Maura Morisi Dentro le gare ventotto nazioni al limite dell’impossibile 12 Grazie alla nostra rivista anche in USA si fa strada la «causa» di San Cassiano 13 Paolo A. Paganini E se San Cassiano fosse stato altoatesino? 14 Paolo A. Paganini Fuori la lingua 16-17 Mimmo Spina Notizie-informazioni-appuntamenti 18 Il pugno nazista! Chi sciopera finisce in Germania 26 Massimo Ugliano Filosofi, avvocati, medici, ritrattisti e viveurs, ma tutti con il pallino della matematica (2ª parte) 30 Indro Neri Comunicazioni a rischio Quando la truffa arriva via Internet 33 Giuseppe Capezzuoli L’angolo dei giochi Il Presidente, Il Consiglio Direttivo e tutti i Soci dell’Accademia Aliprandi onorano in MARIO SPIGOLI, nella giornata dedicata dall’EUSI alla sua memoria, il socio fondatore, l’appassionato docente, l’amico carissimo. Carlo Rodriguez La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti e le fotografie non si restituiscono in nessun caso. Gli articoli firmati riflettono le opinioni dei loro autori: non necessariamente queste coincidono con le opinioni della Direzione. La Direzione si riserva di apportare eventuali tagli agli articoli ricevuti, per motivi di spazio. n69a01 Vienna di GIAN PAOLO TRIVULZIO Le foto di questo servizio e della quarta di copertina sono di Maura Morisi, Marco Olivo e Fausto Ramondelli Per sette giorni capitale delle scritture veloci Fabrizio Verruso campionissimo nel riconoscimento del parlato Vienna 23/29 luglio 2005 - Ottimi risultati del gruppo italiano alle competizioni – Molto interessanti le presentazioni e dimostrazioni disponibili in lingua originale al sito www.intersteno.org – Praga la sede del prossimo Congresso, Jaroslav Zaviacic nominato presidente – Anche nel 2006 la gara in Internet con formula allargata ed estensione anche ai maggiori di 20 anni. – Il prossimo Comitato Centrale ad Antalya (Turchia) settembre 2006. A Il campione Verruso si è fatto onore in ben quattro specialità Vienna, sono stati 440 i partecipanti (a Roma 526) che hanno affollato le aule ed il salone del ben organizzato complesso scolastico in cui si sono svolte tutte le attività, ad eccezione della premiazione e cena finale che, come annunciato, ha avuto luogo nello storico grandissimo sa- lone del Rathaus (1600 metri quadrati) affollato da 600 persone (ai concorrenti si sono aggiunti infatti i parenti e gli accompagnatori). Per nostalgia del Congresso romano, l’organizzazione si è assicurata una elevata temperatura (fino a 37 gradi assolutamente eccezionale per Vienna) che, condita da abbondante umidità, ha fatto boccheggiare i viennesi e non solo. La cerimonia di apertura è ritornata allo schema classico con il “Racineshow”, i vari delegati nazionali sono stati chiamati sul palcoscenico ed ognuno di essi ha pronunciato una frase nella propria lingua. La variante quest’anno è stata costituita dalla richiesta di presentarsi in costume nazionale. Per il nostro paese, come si sa, non esiste un vero costume nazionale quindi la nostra Delegata si è dovuta ingegnare. Per la cronaca e per la storia, la sua frase è stata «Vengo dalla terra della Ferrari, di Pavarotti e Ramazzotti e dei vestiti di Armani, auguro a tutti un grande successo in questo Congresso». La frase ha scatenato gli applausi anche dei gruppi non italiani. Analoghi applausi per la rappresentante cinese che accentando fortemente il termine delle cinque frasi da lei pronunciate ha creato un effetto di trascinamento e sorpresa anche per chi non conosce questa lingua. Dall’inizio alla fine: la gita finale (Vino e cultura) si è articolata con una visita alla storica abbazia di Melk, alla sua biblioteca ed ai giardini. Dopo il tipico pranzo locale (presenti anche i maccheroni come contorno, annegati in un sugo verdino, ma gustati comunque grazie a Dante: “più che il dolor poté il digiuno”) annaffiato con abbondante vino, lungo incontro con gli struzzi (video di orientamento, tocco delle uova, dei piumini di fisarmonicista, pur non avendo nel repertorio pezzi italiani, si è comunque dato da fare col nostro gruppo (raccogliendo una lauta mancia) probabilmente perché il tavolo italiano era pressoché formato da giovani e belle fanciulle, una delle quali ha anche festeggiato l’imminente compleanno. R RIVISTA DEGLI STENOGRAFI La delegata italiana (a sinistra) Isa Crippa a fianco del presidente Jaroslav Zaviacic e dei rappresentanti di India, Francia, Turchia e Tanzania 2 vario colore e dimensioni, della pelle, delle scarpe, dei ventagli fino ai celebri collier di struzzo tanto apprezzati dalle signore) seguito da una visita agli allevamenti per ammirare le razze dal collo rosso, blu e grigio di varie età e provenienze. A detta di chi l’ha provata, la carne di struzzo locale è molto gradevole. Gli odori emanati da questa specie non sono invece stati graditi da molte giovani fanciulle che si sono graziosamente turate le narici con fazzolettini multicolori. Indi discesa agli inferi, temperatura 10 piacevoli gradi nelle cantine di una grande marca di vini. L’accoglienza è “virtuale”, si viene “buttati” nel tinozzo e si diventa acini di uva, seguendo il processo di trasformazione in uno scenario indescrivibile ed in un percorso sotterraneo di quasi un chilometro. Per rilassarsi si può anche giocare con palle virtuali in una partita solitaria od a più voci od ammirando la propria immagine riflessa in centinaia di specchi. Alla fine un sorso di questo pregiato vino bianco, definito il migliore del mondo, ci riporta al reale. Un fuori programma è offerto da un italiano che per scappare dagli inferi usa una porta di sicurezza e viene riportato all’ovile (dopo una fuga tra i vigneti e lo sbarco nel vicino villaggio) da una sorridente fanciulla locale, lieta di aver battuto sul tempo la polizia ed i pompieri nel frattempo allertati dai sistemi automatici di sorveglianza. Per completare la lunga giornata, sosta con pranzo finale in un heuriger (tipici locali dove una volta si gustava solo il vino della famiglia locale, oggi completati dalla degustazione di formaggi e salumi). Vino e piatti abbondanti, presi d’assalto con accompagnamento di fisarmonica. Il iunioni e decisioni del Comitato Centrale - Il congresso di Roma aveva come motto “Il rinascimento dell’Intersteno” ed anche se non siamo ancora nella fase migliore, è stato riconosciuto da tutti che il nuovo impulso reso possibile dalla nuova struttura ha risvegliato l’attenzione verso i gruppi nazionali e l’interesse di paesi extra europei. L’Intersteno è passata da una passiva relazione con i gruppi nazionali, ad un’attiva spinta di coinvolgimento. A tal scopo un momento di incontro con le delegazioni di paesi extra europei è risultato particolarmente proficuo: India, Messico, Stati Uniti, Cina, Africa, Australia, Russia sentono la forza di attrazione dell’Intersteno, la diffusione della e-newsletter a 1300 nominativi rafforza i legami, il nuovo sito Web (www.intersteno.net che sarà sostituito entro settembre con www.intersteno.org) si presenta denso di informazioni nelle tre lingue ufficiali (inglese, tedesco, francese) e costituisce fonte di riferimento per i siti locali. Le decisioni del Comitato Centrale, poi ratificate dall’Assemblea, sono principalmente le seguenti. 1 - Modifiche allo Statuto dell’Intersteno ai punti 10.1 e 22.3. Esse riguardano un nuovo sistema di calcolo del numero di “delegati” per ogni nazione. (Per maggior chiarezza preciso che il termine “delegato” qui si riferisce al numero di persone che hanno diritto di voto in Assemblea, da non confondere con quello di “delegato nazionale” che comunque è incluso in questo conteggio). Precedentemente questo numero era unicamente basato sulla popolazione del paese e questo creava disparità anche perché ad ogni delegato è collegata una quota annua. Il criterio proposto ed adottato tiene invece conto anche della partecipazione all’attività dell’Intersteno ed in particolare agli ultimi 3 congressi (escluso quello organizzato dalla nazione stessa). In tal modo si riesce ad avere una soluzione più equilibrata. Inoltre è data al Board la facoltà di agevolare la partecipazione di nuovi paesi con la riduzione, al massimo per due anni, della quota pro-capite, formula applicabi- Gli allievi dell’Istituto Dragomari di Prato con l’insegnante Raffaella Menichini e la delegata italiana le anche temporaneamente a paesi che abbiano difficoltà economiche. 2 - Aggiornamento della quota a 36 euro per ogni delegato. L’Italia con la nuova regolamentazione ha diritto a 10 delegati, pertanto deve pagare 360 euro all’anno a partire dal 2006. La quota del 2005 è già stata saldata, grazie agli introiti derivanti dall’organizzazione e gestione della gara in Internet (ricordo che solo 1 euro per partecipante è a nostro favore, mentre abbiamo gestito l’attività di marketing, la gestione amministrativa, l’aggiornamento del sofware ecc.ecc.). 3 - Organizzare nuovamente una competizione in Internet nel 2006. Entro la fine di settembre verrà pubblicato il regolamento dettagliato che terrà conto delle seguenti principali varianti: a) la gara viene estesa anche a chi ha più di 20 anni. Poiché queste persone non appartengono di norma ad alcuna scuola e diventa comunque difficile coinvolgere al momento le Università, questi partecipanti faranno capo al gruppo nazionale che ne assicura (tramite i suoi collaboratori) la reale esistenza e la partecipazione leale alla competizione. Dovremo adeguatamente rendere attiva una rete di ‘fiduciari’ che possano garantire questi criteri. b) la gara verrà anche proposta in versione multilingua, ossia sarà possibile gareggiare con i testi delle varie lingue disponibili. Coloro che concorreranno con più lingue saranno classificati a parte tenendo conto della somma dei punti realizzati in ogni lingua. È un’opportunità ulteriore che può stimolare insegnanti ed allievi. c) viene elevata la quota di partecipazione a 5 euro, uno dei quali rimane al gruppo nazionale che fa da capofila per questa gara nel suo paese. 4 - Il dott. Prof. Boris Neubauer (campione del mondo in 13 lingue) e Gian Paolo Trivulzio faranno un’indagine sui testi delle gare di stenografia (in senso lato) degli ultimi anni, possibilmente ampliando con altre fonti per arrivare a definire l’appartenenza delle varie lingue alle colonne previste per le gare Intersteno, evitando diatribe (accennerò a qualcosa nei miei commenti). Su questo argomento è utile aprire un dibattito “scientifico” con l’apporto di tutti e degli specialisti di lingua e di informatica. 5 - Una Commissione ad hoc, presieduta da Cees van Beurden (che è stato l’estensore del testo dello Statuto approvato a Roma) e composta da Jean Charles Le Masson (Fr), Linda Drake (USA), Fausto Ramondelli (I), Waltraut Dierks (G) esaminerà le proposte di modifica avanzate da Germania e Rep. Cèka, e porterà le sue conclusioni al Board e successivamente al prossimo Comitato Centrale. Una riunione del Board è prevista nei primi mesi del 2006. I principali punti in discussione sono: la durata della carica di Presidente e la procedura di nomina (si vorrebbe ritornare al passato...), la missione dell’Intersteno e lo svolgimento delle conferenze. Tutti punti molto caldi sui quali si aprirà un notevole dibattito. 6 - La e-mail newsletter continuerà ad essere pubblicata in lingua inglese, la richiesta avanzata da alcuni paesi di avere il testo anche in tedesco, francese e spagnolo è al momento irrealizzabile anche perché si vuole che a farlo... siano gli altri. Ci si accontenta anche di quattro lettere all’anno (personalmente ritengo che nella pratica saranno un po’ di più anche se diventa difficile assicurare una uscita mensile). L’invito ai vari paesi è quello di segnalare nominativi con e-mail per aumentare il numero dei contatti. Una richiesta di ‘help’ da parte del sottoscritto che cura attualmente questa attività, è caduta nel vuoto. Rinnovo la richiesta alle colleghe e colleghi italiani. Occorre trovare qualche giovanotto/a che conosca un po’ di inglese e sappia usare i programmi informatici. Poi entreremo nei dettagli pratici. Cees van Beurden ha proposto una lettera specifica per i “parlamentari”, bisogna che ci siano contributi in lingua inglese e stabilire una procedura di invio gestibile anche da chi di informatica ne conosce poco. Anche qui un aiutino sarebbe oltreché gradito, assolutamente indispensabile altrimenti, come si dice da noi, ‘nisba’. La tastiera YogiType si digita come una... fisarmonica basandosi sui principi ergonomici dello Yoga 7 - Il sito ufficiale dell’Intersteno, oggi disponibile all’indirizzo www.intersteno. net che diverrà poi www.intersteno.org verrà coordinato da Gian Paolo Trivulzio, webmaster Olivo Marco e Milos Cernilosky. Esso è concepito per la gestione delle tre lingue ufficiali dell’Intersteno (inglese, francese e tedesco) nonché di quella del paese in cui si tiene il prossimo Congresso (cèka quindi). Attualmente sono presenti informazioni per 53 pagine in lingua inglese, una buona parte è già tradotta in francese, mentre molto c’è ancora da fare per il tedesco. Nel sito ci sono molte informazioni attuali e sul passato dell’Intersteno (per ogni congresso è stata prevista una scheda, non tutte sono aggiornate data la mole di informazioni da controllare, la repubblica cèka sta collaborando per questa attività). Inoltre ci sono moduli per segnalare l’interesse a far parte dell’Intersteno (come gruppo nazionale o come membro individuale), per contattare il Presidente di Giuria ed anche per inviare informazioni da pubblicare sul sito o sulla e-newsletter. Quest’ultima funzionalità è presente nel menu e-news. Il testo proposto viene sottoposto ad un membro del board che decide per l’eventuale pubblicazione immediata nel sito o nella newsletter ed eventualmente contatta chi ha fatto la segnalazione per eventuali commenti. Inoltre a breve verrà inserito un calendario degli eventi che a livello nazionale od internazionale possono interessare gli ‘interstenisti’ anche per evitare sovrapposizione di tempistiche (quest’anno il Congresso si è sovrapposto alla grande riunione della NCRA americana, limitando la partecipazione degli statunitensi al Congresso). Consiglio vivamente a tutti di prendere visione di queste possibilità. 8 - L’Assemblea, su proposta del Board approvata dal Comitato Centrale, ha ratificato la nomina a membri individuali della NVRA (L’associazione americana che raggruppa i resocontisti principalmente utilizzanti la tecnologia di riconoscimento del parlato) e di Dan Glassman (Wordtechnologies) che da molti decenni si dedica a programmi CAT sempre più evoluti, ed oggi integrati anche dal riconoscimento del parlato. Il programma Eclipse, prodotto da questa azienda e concepito dal Signor Glassman è attualmente utilizzato dal Senato italiano in collegamento col nuovo stenoterminale elettronico Michela, appositamente fabbricato per questo Ente. Per l’Italia due sono i membri individuali approvati: la Stenotype (Marcello Melani) e la Scuola Galotta (prof. Teodosio Galotta). Nomi che non hanno bisogno di commenti. La qualifica di membro individuale viene riconosciuta ad Enti, aziende e persone che lo richiedano e che svolgano attività a favore dell’Intersteno e la cui nomina non sia in contrasto con il gruppo nazionale del paese. Il membro individuale può fregiarsi di questa denominazione nei suoi rapporti con i terzi. C ampionati mondiali - Secondo i dati forniti dall’organizzazione, i concorrenti alle gare sono stati: * 182 nella specialità di produzione testi * 128 nella specialità di correzione testi * 82 per la specialità di elaborazione professionale testi * 112 per il campionato di stenografia (che ammette l’uso di tutte le tecnologie) * 42 per la specialità di trascrizione rapida (anche qui con l’uso di tutte le tecnologie) * 29 alla gara ‘multilingue’ (idem) * 39 alla gara di corrispondenza e sommario. (idem) Gli italiani si sono fatti onore, piazzandosi in 34 posizioni. Le classifiche dei primi tre di ogni gara e degli italiani sono riportate a parte. Fabrizio Verruso dell’Assemblea siciliana ha brillantemente trascritto i primi 11 minuti della gara a velocità progressiva (CBA) raggiungendo la pregevole velocità di 393 sillabe corrispondenti a 174 parole, utilizzando la tecnologia di riconoscimento del parlato. Verruso ha pure preso parte alla gara di trascrizione veloce, trascrivendo con la stessa tecnologia, Un’allegra e curiosa immagine di un concorrente USA tra Maura Morisi e Isa Crippa Fausto Ramondelli tra Jennifer Smith (a sinistra) e Linda Drake, presidenti della NVRA gli 8 minuti e risultando al 9 posto. Ha pure conseguito il secondo posto nella gara di corrispondenza e sommario, per la quale ha usato la stenografia tradizionale, posizionandosi secondo. Infine ha partecipato alla gara multilingue, scrivendo in lingua francese. Complimenti vivissimi a lui per la costanza nel raggiungimento degli obiettivi, ed analoghi complimenti a tutti gli altri concorrenti dell’equipe italiana. Segnaliamo in particolare il secondo, terzo e quarto posto (Busalacchi, Senici, Cabiati) nella gara di trascrizione veloce con consegna degli 8 minuti (velocità raggiunta 123 parole all’ultimo minuto) in 30/60 secondi e penalità minime. (La classifica riporta i tempi di consegna in secondi). In questa gara (da noi proposta ad Amsterdam 10 anni fa), gli italiani sono stati 8 su 20 classificati, risultando la nazione più rappresentativa. Degno di particolare menzione il quarto posto, con l’utilizzo della stenografia tradizionale, da parte di Anna Maria Marino pure dell’Assemblea siciliana. Il gruppo dell’Assemblea siciliana (con quattro concorrenti accompagnati dalla responsabile del servizio Dottoressa Jolanda Caroselli) si è fatto onore dimostrando un’alta professionalità nelle varie gare, peccato non abbiano potuto essere presenti alla cerimonia di premiazione. Nelle gare di scrittura al computer che, come avrete avuto modo di osservare, sono oggi definite in base al risultato che si ottiene e non al mezzo utilizzato (che comunque viene poi evidenziato da classifiche per ora separate) scontato il primo posto di Helena Matouskova. Vittoria un po’ amara per questa campionessa in quanto non le è riuscito di bissare o superare il record ottenuto a Roma con 955 caratteri al minuto, in quanto ha raggiunto ‘solo’ si fa per dire, 832 caratteri al minuto. A suo giudizio questo mancato risultato è dovuto alla perdita di concentrazione ed alla irritazione in quanto alcuni concorrenti hanno male interpretato i segnali della giuria ed hanno iniziato a scrivere prima dell’effettivo fischio, con conseguente trambusto, proteste, arresto e ripartenza ecc. ecc. L’Italia, sia pure con pochi concorrenti in queste competizioni, si è fatta onore con un notevole 11mo posto di Patrizia Losito con 571 caratteri al minuto (dal punto di vista tecnico segnalo che dopo gli 832 caratteri della Helena Internazionale, tre nella categoria senior hanno scritto nel range delle 700 battute, due in quello dei 600 ed 11 in quello dei 500). Importanti anche i risultati delle giovani promesse, tutte studentesse (uno studente) delle scuole superiori. Federica Bacarella - Istituto Dragomari di Prato, è risultata 24ma nella categoria junior (maggiori di 17 anni) con ben 413 caratteri al minuto per 30 minuti, mentre Rossella Fabrizio dell’Istituto Mirabella di Eclano si è piazzata terza con 365 caratteri al minuto, sempre per 30 minuti nella categoria inferiori ai 18 anni. Complimenti a loro ed alle loro insegnanti che, oltre a prepararle, le hanno anche amorevolmente accompagnate in allegria a questo primo appuntamento mondiale. Spero che qualche genitore un po’ troppo apprensivo legga queste mie poche righe e si fidi di più di chi svolge con competenza, e quasi materna, ma realistica sollecitudine, la sua missione. RIVISTA DEGLI STENOGRAFI Il presidente praghese Jaroslav Zaviacic insieme con il nostro Gian Paolo Trivulzio 6 Per la gara di corrispondenza e sommario, dopo il secondo posto di Fabrizio Verruso già sopra segnalato seguono immediatamente al terzo posto Nicolina Lo Coco sempre dell’Assemblea siciliana, Edoardo Ferrara al quarto (indipendente) - Roberta Pirrone al sesto ecc. I concorrenti che hanno avuto successo in questa gara sono stati ben 38 (di tutte le nazioni). C onferenze ed incontri dei resocontisti parlamentari - Interessanti e quasi tutte ben presentate le relazioni al Congresso. Sarebbe troppo lungo soltanto elencarle ed entrare in una sintesi sia pure stringata. I testi sono disponibili (nella lingua originale) sul sito www.intersteno.net (Congresses – Conferences Vienna) ac- compagnati dalla presentazione qualora la relazione sia stata accompagnata da immagini. Facendo comunque una rapida sintesi si può osservare che: – sempre di più i mezzi di registrazione tra loro abbinati consentono la produzione di testi di qualità in tempo reale utilizzando la stenotipia (anche per la lingua cinese) ed il riconoscimento del parlato. – il riconoscimento del parlato viene integrato con i sistemi di trascrizione delle battute stenotipiche (CAT), questo consente alla nuova tecnologia di usufruire dell’esperienza realizzata negli ultimi 20 anni per migliorare la precisione e ridurre i tempi di revisione del testo. Un esempio facilmente comprensibile è l’individuazione di parole che possono venire confuse ad esempio ‘loro’ e ‘l’oro’. Queste forme ‘duplici’ o ‘molteplici’ vengono segnalate dal programma con evidenziazione colorata, e sono facilmente correggibili posizionando il cursore che fa comparire l’elenco delle varie forme, fra le quali si sceglie quella adatta. – viene facilitata la diffusione dei testi a mezzo Internet, sia per una visione immediata del testo realizzato (al sito http://www.speche.com/ è possibile prendere visione del testo ripreso da Randy Czereda per questa edizione del Congresso, unitamente a quello diffuso due anni fa a Roma) sia per l’invio ad un correttore che provveda alla sistemazione del testo, eventualmente controllandolo con la registrazione audio od audiovideo realizzata in sincrono col testo stesso. – la sottotitolazione immediata o differita di eventi è facilitata dall’integrazione delle varie tecnologie. Questo rende possibile, ad esempio, al resocontista di ascoltare a distanza l’oratore, inviando il testo trascritto in tempo reale alla stazione televisiva. L’intero processo è quindi autonomamente gestito dal resocontista che ovviamente deve sapere utilizzare lo strumento ed essere in grado di affrontare con serenità le eventuali problematiche relative ad un processo complesso. – si fa strada l’utilizzo del riconoscimento vocale per avere una prima trascrizione di quanto viene detto, per creare una indicizzazione delle parole e quindi consentire il facile rintraccio degli argomenti di cui si è parlato. La ricerca è stata stimolata ovviamente da motivi anche politici molto intuitivi. La sfida Patrizia Losito piazzatasi all’11° posto nella gara di scrittura al computer oggi è quella di riuscire ad avere una trascrizione del parlato (non ovviamente un resoconto) valida come primo brogliaccio. Gli esperimenti in atto fanno ben sperare anche se a giudizio di un esperto del settore, fortunatamente italiano, come il Dottor Gianni Lazzari che per primo presentò la tecnologia del riconoscimento del parlato al Congresso di Amsterdam 10 anni fa, molta strada è ancora da percorrere (occorrerà almeno un decennio) e comunque sarà sempre necessario l’intervento del resocontista per rendere il resoconto veramente tale. – il problema delle traduzioni nelle varie lingue è una grossa challenge. La comunità europea con l’allargamento ai nuovi paesi si trova in estrema difficoltà per gestire, anche dal punto di vista economico, questa problematica. Di qui lo stimolo a perfezionare al massimo i programmi di traduzione nelle varie lingue, e di avere una traduzione immediata di quanto viene detto. Un esperimento in tal senso, che sta dando notevoli risultati, è in fase di realizzazione da parte dell’Istituto Trentino di Ricerca. Per ora il programma funziona per le lingue inglese - spagnolo o viceversa. Grazie all’uso di potentissimi calcolatori fra loro abbinati, si riesce ad ottenere una traduzione ‘decente’ anche se ovviamente i traduttori simultanei, come i resocontisti di razza, non hanno da temere di rimanere disoccupati. La mole di lavoro e le esigenze di perfezione sono tali che non possono essere oggi gestite da poche persone di elevata qualità. – la preparazione dei resocontisti con ogni tecnologia rimane il punto chiave, che a sua volta genera l’esigenza di formatori adeguati. La formazione a distanza può essere di aiuto e ridurre (o quanto meno suddividere) gli sforzi, razionalizzando il processo formativo e la tempistica. In Italia abbiamo (a mio umilissimo parere) tutti i numeri per farlo, se riusciamo ad unire le forze superando gli individualismi e magari riuscendo ad essere riferimento quanto meno per l’intera Europa. Chi ha orecchi per intendere intenda, gli altri continuino a dormire i loro sonni profondi. I resocontisti parlamentari (anche qui da interpretare in senso lato) hanno avuto momenti specifici, con un incontro di mezza giornata in cui si sono tenute relazioni da parte di un manager e di un dipendente sindacalista del Parlamento Inglese. La culla della resocontazione parlamentare ha fatto notevoli passi avanti, ma diverse problematiche gestionali devono essere affrontare per realizzare e migliorare il processo di resocontazione. Mi permetto ricordare che dall’ormai lontano 1983 al Parlamento inglese è stata introdotta la trascrizione dei dibattiti che vengono registrati. Il capo dei servizi dei resoconti del Parlamento cèko ha descritto le problematiche che dovrà affrontare in quanto non trova più stenografi, molti di essi sono sulla soglia della pensione in quanto superano i 60 anni e si avvale di stenografi esterni che stanno arrivando ai 70. Situazione completamente diversa al Parlamento di Berlino. Il Dottor Behm (che ha diretto questa sessione e quelle delle conferenze con la nota capacità linguistica e di rapida sintesi per i commenti) comunica felice che l’età media dei suoi resocontisti stenografi è di 35 anni, per cui il problema dell’obsolescenza ed eventuale cambio di tecnologia si prospetta in uno scenario a 15/20 anni. La Germania, attraverso la formazione di base assicurata soltanto dalle associazioni libere (anche in Germania la stenografia non è praticamente più insegnata nelle scuole) dovrebbe essere in grado di spostare il traguardo anche oltre, anche se le nuove tecnologie sono di notevole attrattiva sulle nuove generazioni. La responsabile dei resoconti al Parlamento Olandese (che precedentemente si occupava dei programmi di sostegno per le persone con problemi fisici), ha relazionato su un’esperienza di resocontazione svolta da un cieco. È la seconda volta che l’Olanda attua progetti di questo genere, il precedente (che prevedeva l’utilizzo di una tastiera stenotipica ideata diverso Una riunione del Comitato Centrale tempo fa in Olanda ed ora tornata in auge) presentato al Congresso di Losanna nel 1998, è terminato perché il resocontista ha trovato un’attività per lui più gratificante. Questo nuovo esperimento sta ottenendo buon successo, si è dovuto addestrare il resocontista (comunque già laureato) ed anche il suo cane per farlo star tranquillo durante le sedute. Anche al parlamento olandese viene effettuata una registrazione digitale che costituisce la base per il resoconto. Durante la seduta il resoconti- sta prende appunti sugli accadimenti. Tutte le relazioni hanno suscitato un vivace dibattito sull’utilizzo delle tecnologie, tra cui ovviamente la stenografia tradizionale. La visita al Parlamento di Vienna ha consentito di ammirare questa monumentale sede. Le aule non sono così impressionanti come quelle dei parlamenti nostrani e dovranno essere rimodernate. Vale la pena di dire due parole sul processo di resocontazione (i dettagli dispo- Due commenti fra i tanti UN ENTUSIASMO INALTERATO DALL’INIZIO ALLA FINE SONO RIMASTA SENZA PAROLE PER L’EMOZIONE uale docente di Laboratorio Trattamento Testi dell’I.P.S.S.C. di Mirabella Eclano (AV) ho avuto la positiva esperienza di accompagnare la mia allieva, Rossella Fabrizio, al Campionato Mondiale Intersteno che si è tenuto a Vienna dal 23 al 29 luglio scorso. L’organizzazione a livello mondiale è stata abbastanza curata. L’unica difficoltà rilevata è l’omissione della traduzione dei testi in lingua italiana. Nonostante tale difficoltà il congresso è stato complessivamente molto interessante; il modo di fare dei vari componenti è stato totalmente coinvolgente tanto che si è rimasti estasiati di fronte a tanto impegno. L’entusiasmo profuso all’apertura del Congresso è rimasto inalterato per tutta la durata del campionato. La positività di questa partecipazione è stata ulteriormente rafforzata dal successo riportato da Rossella Fabrizio, la quale si è classificata per la velocità digitale al 13º posto a livello mondiale e prima tra gli italiani partecipanti. Auspico la partecipazione dell’I.P.S.S.C. di Mirabella Eclano al prossimo campionato mondiale e, nell’attesa che ciò avvenga, ringrazio il Comitato Intersteno per aver dato alla Fabrizio, e in particolare all’Istituto, la possibilità di essere presente a questo importante avvenimento. Antonietta Gregorio opo una lunga e non facile preparazione, iniziata con la partecipazione alla gara in Internet dell’Intersteno, mi è stata data la possibilità di rappresentare non solo la mia scuola ma anche l’Italia in una manifestazione a cui hanno partecipato concorrenti provenienti da ogni parte del mondo. Di questo sono orgogliosa e da questa esperienza ho tratto l’input per impegnarmi sempre di più. Le sensazioni più forti le ho provate sicuramente il giorno della gara. Quando sono entrata nella grande sala ed è stato dato il segnale d’inizio della competizione ho provato un cocktail di sensazioni fra le quali ha prevalso il timore, la paura di non farcela, ma la consapevolezza delle mie capacità e soprattutto del mio forte desiderio di ottenere risultati positivi mi ha spinto a dare il meglio. L’attesa dei risultati, durata alcuni giorni, è stata piuttosto lunga e snervante, ma ho cercato, grazie anche all’appoggio morale offertomi dalla prof.ssa Gregorio, di considerare la positività dell’esperienza al di là della classifica. Quando poi nella splendida sala del Rathaus ho potuto vedere il mio nome al 13º posto sono rimasta senza parole tale e tanta era l’emozione. Prima della chiusura del Congresso il Comitato Intersteno mi ha premiato consegnandomi una medaglia della Camera dei deputati per la partecipazione e l’impegno profuso. L’esperienza, è stata fortemente positiva, spero di poterla rivivere. Rossella Fabrizio Q D Rossella Fabrizio mostra felice il meritato riconoscimento per il terzo posto con 365 caratteri al minuto. Qui è insieme con la sua insegnante Antonietta Gregorio (a destra), Isa Crippa e Gian Paolo Trivulzio nibili in inglese al sito già indicato). In tutto il palazzo è installata una rete che porta i microfoni piazzati nelle varie aule ad un sistema di registrazione digitale. Questi cavi saranno progressivamente resi digitali, per cui il suono verrà trasmesso come avviene oggi in Internet. Per quanto riguarda specificatamente le aule parlamentari, il suono viene registrato su due sistemi computerizzati per assicurare le necessaria sicurezza. Se si arresta uno, c’è la possibilità di recupero dall’altro. Un minuto dopo che l’oratore ha iniziato a parlare, una tastierista è in grado di risentire la registrazione dell’intervento ed iniziare a trascrivere il proprio file sonoro che ha la durata di 10 minuti. Durante questa trascrizione aggiunge il nome dell’oratore, ricavandola da un database, e collega anche i documenti relativi all’intervento che sono pure archiviati nel data base. Il sistema di registrazione digitale è installato dal 1998. In aula uno stenografo prende appunti in particolare per quanto riguarda i movimenti dell’assemblea, gli applausi, le interruzioni ecc. (per la cosiddetta ‘fisionomia’). Con questi appunti revisiona e completa dal proprio computer (tutti sono in rete ed accessibili ai resocontisti) il testo prodotto dalla tastierista, verificando i nomi propri, le cifre, le citazioni ecc. Il testo così revisionato viene inviato per posta elettronica all’oratore che entro 24 ore deve formulare eventuali osservazioni rispedendo il file (sempre per posta elettronica) con le modifiche proposte (quindi i deputati/senatori devono saper usare il computer!!!). Il file modificato viene confrontato con l’originale e le variazioni vengono approvate o meno a vari livelli di responsabilità. Le modifiche, come è noto ed applicato in tutto il mondo, non devono stravolgere il senso di quanto detto. Il resoconto provvisorio viene messo in Intranet (ossia sulla rete interna accessibile ai funzionari) ma non è disponibile né per il pubblico né per la stampa, in quanto l’intervento deve essere approvato da chi l’ha fatto. Pertanto la diffusione in Internet avviene dopo le famose 24 ore dal termine della seduta più quello necessario per il completamento. Anche al Parlamento austriaco gli oratori non sempre si fanno ben capire, ed usano espressioni che spesso danno luogo a doppi sensi. Su questi ‘strafalcioni’ Monica Mayer del Parlamento Austriaco, ha tenuto una conferenza. Nonostante gli sforzi degli ottimi traduttori, che avevano già avuto il testo in anticipo, soltanto i nativi di lingua tedesca hanno potuto ridere alle espressioni citate, come si è auspicata l’autrice all’inizio del suo dire. C ommenti - Le valutazioni che seguono, a semi caldo, sono soltanto personali, non esprimono quindi un orientamento di tutto il gruppo Intersteno Italia che dovrà comunque pronunciarsi per essere propositivo per i prossimi incontri dell’Intersteno. L’armonia fra persone dello stesso gruppo che utilizzano tecnologie diverse, è la base per il successo di tutti e stimola il perfezionamento dei campioni. Questa armonia è stata sempre presente nel gruppo italiano che ancora una volta ha dimostrato che l’apertura mentale e lo sviluppo culturale attuato in Italia è una chiave vincente. Solo l’Italia si è presentata con ben 5 tecnologie (utilizzo della tastiera del computer – stenotipia Melani – stenotipia Michela – stenografia tradizionale – riconoscimento del parlato). Per la dettatura si è fatto uso di file digitali, l’impeccabile dettatura di Fausto Ramondelli è stata chiaramente udita da altoparlanti di adeguata potenza e questo ha consentito di effettuare dettature a due distinti gruppi, senza creare differenze di ‘trattamento’. Nessun altro gruppo ha utilizzato la registrazione preventiva (se si esclude alcune gare in lingua straniera per le quali non si era potuto assicurare un dettatore) e questo, a nostro avviso, costituisce un notevole handicap mentale. Ormai da 10 anni l’Italia utilizza sempre, ed è a tutti noto, una dettatura pre-registrata. Essa assicura i vantaggi prima indicati, ma soprattutto sul piano organizzativo consente di ridurre i controlli durante la gara, potendosi essi svolgere (volendo) in anticipo e, con la penuria di persone disponibili ad accollarsi attività non retribuite, consente risparmi di persone. La scrittura alla tastiera del computer, integrata con l’uso di abbreviazioni rese possibili dai programmi informatici, ha invaso il campo tradizionale riservato alla stenografia ed alla stenotipia. Anche la nostra Patrizia Losito dopo la prestazione nella gara di produzione testi, ha partecipato alla gara di trascrizione velo- DENTRO LE GARE VENTOTTO NAZIONI AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE di Maura Morisi O gni 2 anni 3 prove: in tutto 115 minuti che hanno visto concorrenti di 28 nazioni volteggiare sulle tastiere dimostrando abilità al limite dell’impossibile; arrivano un’ora prima della gara nella sala del concorso per installare i loro strumenti, un’umanità variopinta e multilingue si appresta a mettere in pratica ore e ore di allenamento solitario. I concorrenti vengono suddivisi in 3 categorie: seniores, juniores e alunni in funzione dell’età, per ogni categoria viene proclamato un vincitore e presentata la relativa graduatoria. Produzione del testo: copiatura per 30 minuti da un testo di 30.000 caratteri. L’originale è stato preparato in lingua tedesca ed inviato ad un traduttore con le istruzioni per la presentazione del testo finale che viene distribuito al concorrente tradotto nella propria lingua. Hanno partecipato 182 concorrenti: poiché la sala non poteva contenerli tutti è stato necessario svolgere due turni (contrariamente a quanto avvenuto a Roma). Questa è sicuramente la gara più coinvolgente, tutte quelle mani che svolazzano sulle tastiere e si alzano contemporaneamente al fischio del presidente di giuria. Dal brusio delle tastiere in movimento al silenzio assoluto che dura un attimo, poi i concorrenti che non partecipano ad altre gare lasciano rapidamente la sala. I giurati controllano minuziosamente ogni postazione, consegnano e ritirano floppydisk e Cd-rom. Quest’anno l’emozione ha giocato un brutto scherzo, alcuni concorrenti hanno iniziato a scrivere prima del fischio ufficiale, la tensione era palpabile, ed anche qualche manifesto malumore espresso in lingue non a tutti comprensibili. Gli standard minimi per potersi classificare, vanno da 280 a 360 battute al minuto con una percentuale massima di errori dello 0,25%. Da alcuni anni i concorrenti possono utilizzare le opportunità che il software permette per produrre più caratteri con una sola battuta. Correzione del testo: Hanno partecipato 128 concorrenti. Il testo di circa 12.000 caratteri, scelto ce scrivendo 5 degli 8 minuti e consegnando il testo in poco più di 5 minuti. Sicuramente avrebbe conseguito un risultato analogo se avesse potuto partecipare alla gara CBA, cosa impossibile per impegni lavorativi. I ‘tastieristi’ della repubblica Cèka, che hanno fatto scuola ponendosi l’obiettivo, hanno invece invaso le classifiche. La gara con stenotipia (fra la quale rientra anche la scrittura alla tastiera anche se sarà opportuno per il futuro differenziare) dei giovani, vede 11 posti su 11 con l’uti- da ogni delegato nazionale, contiene ben 300 modifiche e viene fornito al concorrente su CD o floppy. Per entrare in classifica il numero minimo di correzioni da eseguire nei 10 minuti è di 60. Le correzioni consistono in soppressione o sostituzione di parole, inversione di testo, centrature, sottolineature ecc. ecc.; è necessario, pena la squalifica, rispettare l’ordine di sostituzione presentata nel testo stesso. La tipologia di modifiche da apportare sono identiche per tutte le lingue presenti al concorso; anche in questo caso viene fornito al delegato nazionale un elenco suddiviso per paragrafo e per pagina: ecco la vera difficoltà per chi deve preparare tale prova. Basti un esempio per tutti, se viene richiesto di sostituire un numero al secondo paragrafo della terza pagina, è giocoforza averlo, e se non rientra nella logica del discorso??!! Ogni candidato si è allenato sulla simbologia accettata dalla Federazione internazionale che permette di interpretare visivamente la modifica richiesta. Al fischio finale del presidente di giuria in candidato deve eseguire 5 invii e salvare su un supporto informatico da riconsegnare ai membri di giuria, in tal modo la valutazione del lavoro (come per la gara di produzione testi) è fatta in modo automatico, salvo ulteriori controlli. Trattamento professionale del testo: Quest’anno il numero dei partecipanti è stato particolarmente elevato: 82 concorrenti che hanno avuto a disposizione 75 minuti. La prova consiste nell’elaborare più documenti in lingua inglese forniti al candidato su supporto magnetico, le istruzioni sulle operazioni da svolgere sono nella lingua del concorrente. Il Presidente di giuria mette a disposizione dei membri un “documento modello” ed un modulo per la valutazione delle penalizzazioni. Quest’anno la prova si riferiva ad un utilizzo avanzato di word, come ad esempio elenchi a struttura, fogli di stili, sommari, creazione e modifica di tabelle, note a piè pagina, formato colonne, fusione di più documenti, inserimento di immagini fornite al concorrente in formato GIF o JPEG, utilizzo di macro per l’automazione di operazioni ripetitive, compilazioni di etichette ecc. ecc. Una prova molto interessante che può essere di riferimento per i nostri insegnanti. 1 - Bevi una birra e ti colleghi in Internet 2 - Rappresentanti dei Consigli regionali Piemonte e Sicilia 3 - Una dimostrazione del piccolo e maneggevole stenoterminale cinese 4 - La delegata italiana Isa Crippa con il francese Jean-Charles Le Masson, presidente della Grandjean RIVISTA DEGLI STENOGRAFI 1 11 lizzo di questa tecnica, ed anche la trascrizione veloce (junior) ne vede 7 su 7. Nella gara di trascrizione veloce Senior, la Matouskova ha tenuto banco conquistando il primo posto ed altre quattro concorrenti si sono ben piazzate. Penso che varrebbe la pena di rinverdire gli studi della Pioletti, Cappellari padre e nonno, e realizzare anche noi una guida per fronteggiare le prossime competizioni. Chi è disponibile alzi la mano, ossia invii un cenno all’Accademia Aliprandi ed alla Fondazione Giulietti. Al momento (salvo ulteriori controlli richiesti dagli americani per le gare di riconoscimento del parlato e CBA dopo aver visto le classifiche distribuite giovedì sera alle ore 22,30) nessun concorrente, in nessuna lingua, si è classificato per almeno i primi 3 minuti della gara A. Anche il tedesco Gremmer, più volte campione mondiale, si è dovuto accontentare di arrivare al 10º minuto che per i tedeschi quest’anno ha comportato solo 331 sillabe, in quanto il testo tedesco 3 (sembra a seguito di suggerimenti ed approvazione da parte del Presidente della giuria, molto innamorato del sommario) è stato posizionato nella terza colonna (l’Italiano nella sesta). È un fatto inusuale che ci ha portato a dure contestazioni presentate efficacemente da Fausto Ramondelli, anche se l’atteggiamento di Ponzio Pilato ha fatto scuola anche all’Intersteno. Molto c’è ancora da fare soprattutto sul piano organizzativo dei campionati (personalmente ritengo, ed ho più volte espresso il parere, che dare i risultati a quattro giorni dal termine di competizioni che parlano di velocità roboanti, trascrizione in tempo reale ecc. ecc., sia un completo controsenso). L’Italia aveva suggerito la creazione di una task force, non si è attivata (se non per la multilingua) ed ora non si può piangere sul latte versato. Comunque il futuro è roseo, vediamo di togliere le nubi residue. 2 4 n69civ1 45° Intersteno Kongress Wien, 23.-29. Juli 2005 ENDERGEBNISSE - FINAL RESULTS - RESULTATS DEFINITIFS Vengono qui riportati i primi tre risultati e le altre posizioni in classifica solo dove risultino degli italiani. Per le classifiche complete rimandiamo al sito www.intersteno.org Stenografie - Shorthand - Sténographie - SENIOREN A causa di una errata interpretazione dei regolamenti, I risultati delle concorrenti Patricia Nilsen (USA) e Jennifer Smith (USA) hanno dovuto essere rivisti in questa classifica. Secondo l'art. 9, la signora Patricia Nilsen (USA) è dichiarata campione del mondo per la gara di ripresa del parlato. Ha usato la tecnologia stenotipica. Rang 1 2 3 4 25 Name Bernhard Gremmer Judit Nánásiné Czapári Helena Janouská Anna Maria Marino Nicolina Lo Coco Land Deutschland Ungarn Tschechien Italien Italien Sprache Deutsch Ungarisch Tschechisch Italienisch Italienisch Gruppe B B B B C Minuten 5 5 5 4 5 Fehler 26 31 34 20 8 Silben 331 350 344 343 247 Fehler 42 7 22 28 29 38 7 29 29 25 22 23 15 Silben 349 344 307 367 367 367 343 343 295 226 226 226 205 Stenotypie - Stenotype - Sténotypie - REVISED - SENIOREN Rang 1 2 3 4 5 6 7 9 13 17 20 21 23 Name Land Patricia Nilsen USA Helena Matoušková Tschechien Lori Oxley Singapore Roberta Pirrone Italien Francesca Cabiati Italien Alida Senici Italien Daniela Busalacchi Italien Edoardo Ferrara Italien Rosarita Tammaro Italien Giuseppe Milone Italien Marzia Menichelli Bernini Italien Valentina Abbondanza Italien Erica Russello Italien Sprache Englisch Tschechisch Englisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Gruppe B B B B B B B B C C C C C Minuten 7 5 5 5 5 5 4 4 6 5 4 4 3 Fast transcription - Schnellübertragung - Transcription rapide - SENIOREN Rang Name 1 2 3 4 7 9 10 11 12 14 19 Land Helena Matoušková Tschechien Daniela Busalacchi Italien Alida Senici Italien Francesca Cabiati Italien Rosarita Tammaro Italien Fabrizio Gaetano Verruso Italien Roberta Pirrone Italien Erica Russello Italien Edoardo Ferrara Italien Patrizia Losito Italien Marzia Menichelli Bernini Italien Sprache Tschechisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Minuten Zeit (Sek.) 8 30 8 60 8 30 8 75 7 75 8 1140 8 1170 5 150 8 1320 5 330 3 90 FehlerPunkte 2 9 20 10 27 22 33 16 31 16 19 Punkte 1934 1893 1880 1880 1549 1134 1081 1002 987 882 543 Spracherkennung - Voice recognition - Reconnaissance vocale - SENIOREN Rang 1 2 3 Name Land Fabrizio Gaetano Verruso Italien Steven Green USA Jennifer Smith USA Sprache Italienisch Englisch Englisch Gruppe B B C Minuten 6 5 7 Fehler 38 34 22 Silben 393 301 250 Multilingual shorthand - Mehrsprachenstenografie - Sténographie polyglotte - SENIOREN Rang Name Land ... ............... .......... 11 Fabrizio Gaetano Verruso Italien Sprache ............ Italienisch Minuten Fehler ........ ..... B6 0 Silben ....... 393 % Kurzfassung Total Punkte Arbeitszeit (Minuten) Sprache Deutsch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Italienisch Fehlerpunkte Kurzfassung Name Land Peter Bruhn Deutschland Fabrizio Gaetano Verruso Italien Nicolina Lo Coco Italien Edoardo Ferrara Italien Roberta Pirrone Italien Giuseppe Milone Italien Armando Covello Italien Fehlerpunkte Überschriften Rang 1 2 3 4 6 10 25 Fehlerpunkte Brieftext Wettbewerb Korrespondenz und Protokollierung - Competition Correspondence and minute-taking Concours Correspondance et procès-verbal - SENIOREN 8 5 0 0 4 1 0 0 1 1 1 0 0 1 0 0 1 0 0 4 0 98 98 98 97 95 95 81 294 293 292 290 285 281 242 119 110 105 82 100 100 90 Texterfassen - Text production - Reprise de texte - SENIOREN Rang 1 2 3 11 Name Helena Matoušková Peter Dudziak Hakan Kurt Patrizia Losito Land Tschechien Deutschland Turkei Italien Zeichen/Minute 832,37 732,80 733,30 571,03 % Fehler 0,08 0,01 0,08 0,12 Punkte 22971 21684 20199 15131 Texterfassen - Text production - Reprise de texte - JUNIOREN Rang 1 2 3 24 36 Name Václav Mikula Jana Abrahamová Lucie Ševcovicová Federica Bacarella Domenico D’Iglio Land Tschechien Tschechien Tschechien Italien Italien Zeichen/Minute 790,07 668,13 660,23 413,10 388,30 % Fehler 0,03 0,08 0,09 0,07 0,11 Punkte 22902 18344 18007 11493 10349 Texterfassen - Text production - Reprise de texte - SCHÜLER Rang 1 2 3 13 Name Miloš Cernilovský Mattias Dominguez Alexandra Müller Rossella Fabrizio Land Tschechien Belgien Deutschland Italien Zeichen/Minute 712,80 535,63 423,30 365,27 % Fehler 0,12 0,05 0,01 0,14 Punkte 18884 15269 12599 9458 n69a02 Grazie alla nostra rivista anche in USA si fa strada la «causa» di San Cassiano Il martirio di San Cassiano, opera di Pietro Tedeschi nella cattedrale di Imola Il lavoro svolto dalla nostra Anna Maria Trombetti (v. Rivista degli Stenografi n. 67 e n. 68) ha inciso profondamente anche nell’entusiasmo e nella disponibilità degli stenografi statunitensi. Insieme con i due numeri della Rivista, sono state inviate le relative traduzioni in inglese, a cura di Madina Abati Verrengia. A stretto giro di email, Bill Parsons, resocontista giudiziario del Superior Court del Connecticut, promotore delle iniziative americane a favore di San Cassiano, ha inviato ad Anna Maria Trombetti i seguenti ringraziamenti. RIVISTA DEGLI STENOGRAFI 15 giugno 2005 – Ore 3,36 12 Dear Miss Trombetti, L’allegato è arrivato alla grande e sono stato in grado di stamparlo. Tutto il materiale è così dettagliato che ho intenzione di studiarlo approfonditamente. L’insieme dei documenti forniti offre una grossa quantità di informazioni ai resocontisti di lingua inglese riguardo alla storia del nostro Santo patrono e alle vicende con la Santa Sede. Io spero di studiare questo materiale e di scambiarlo con altri resocontisti americani in modo che essi possano venire a conoscenza della lunga storia del lavoro fatto dai resocontisti italiani per la legittimazione del patrocinio. Ho particolarmente apprezzato l’ultimo paragrafo dove è detto di guardare al Santo patrono per mantenere alta la classe della nostra professione (destinandola) alle più nobili applicazioni e preservandola dagli esclusivi ancoraggi al profitto economico e dal prevalere di una tecnologia sull’altra, perché, come il Verbo incarnato nella Sacra Scrittura, così la scrittura multimediale dei nostri tempi e del futuro può andare al di là della comunicazione essenziale per recuperare gli infiniti significati contenuti in ogni parola, significati che la rendono veicolo di pace e di solidarietà tra popoli vicini e lontani. Io penso che al mondo non si trovino scritti così profondi e ciò colpisce perché è un fatto considerevole. Ecco perché lei è un’insegnante! Il suo lavoro è di grande approfondimento e di grande significato. Grazie ancora per avermi procurato la traduzione inglese ed avermi messo in grado di condividerla con i resocontisti americani. I miei migliori saluti. Bill Parsons 15 giugno 2005 – Ore 12 Dear Miss Trombetti, Ho appena inviato due e-mails al Congresso internazionale dei resocontisti in America. Moltissime persone hanno letto degli sforzi per il riconoscimento canonico di S. Cassiano. Forse la Rivista dei Resocontisti americani, dopo aver letto l’articolo, sarà interessato alla sua pubblicazione. Grazie ancora per la traduzione in inglese e per aver condiviso questo tesoro degli sforzi fatti dagli stenografi italiani per la canonizzazione di S. Cassiano da Imola.! Bill Parsons E SE SAN CASSIANO FOSSE STATO ALTOATESINO? di Paolo A. Paganini S Qui sopra: il martirio di San Cassiano, opera di Carlo Henrici, nella chiesa parrocchiale di San Cassiano. In alto: la statua del Santo sulla facciata della chiesa Il paese di San Cassiano, nell’Alta Val Badia an Cassiano è anche uno stupendo paese dell’Alta Val Badia, base e meta di splendide passeggiate e rinomata località sciistica. Il paese, che fino alla metà dell’Ottocento si chiamava Armentarola, durante l’infuriare inesorabile della peste, si rivolse, in un collettivo atto di fede, a San Cassiano, a sua volta martire della fede, perché aiutasse gli sventurati abitanti della vallata. La tradizione orale non dice di più. Ma non dice nemmeno perché i fedeli si rivolgessero proprio a San Cassiano. Sta di fatto che da allora il paese, come atto di riconoscenza, prese il nome del santo. Non solo. La stessa chiesa parrocchiale fu dedicata a San Cassiano, che divenne patrono del paese. La fedeltà al Santo è testimoniata dalla bella e suggestiva pala dietro l’altar maggiore, riproducente il martirio di Cassiano, opera originale di Carlo Henrici, e da una statua sulla facciata della chiesa, con la dicitura “Cassianus ora pro nobis”. Insomma, in un bisticcio di parole, San Cassiano (il Santo) divenne patrono di San Cassiano (il paese). Eppure, di tutto ciò, tra molte leggende e infinite domande senza risposte, non esiste alcuna documentazione. Nella stessa chiesa parrocchiale non si trova una pur piccola storia degli avvenimenti storici relativi alla sua fondazione. Ma, soprattutto, c’è da chiedersi come il culto di San Cassiano sia potuto trasmigrare da Imola all’Alto Adige. Un anziano studioso del posto avanza una provocatoria ipotesi: chi può mai dimostrare che San Cassiano sia proprio di Imola e non del Tirolo? Peraltro, in un fiorire di notizie, più legate alla leggenda che alla realtà storica, viene narrato che San Cassiano sia stato Vescovo di Sabiona, in Val d’Isarco (già sede vescovile dal V al X secolo circa), dove sarebbe stato perseguitato. Avrebbe quindi riparato come Vescovo a Bressanone; di qui ad Aquileia, per recarsi finalmente a Roma e poi a Imola. È certo, comunque, che la devozione di San Cassiano fu vasta ed affettuosa, passando, oltre gli Appennini, in diversi paesi della Toscana, con il nome di San Casciano, ed estendendosi anche a Milano. Come sappiamo, le notizie più antiche su Cassiano risalgono al poco attendibile Prudenzio, nei primi anni del V secolo. Secondo la tradizione, San Cassiano visse a Imola nella seconda metà del IV secolo e si guadagnò da vivere come insegnante. Fu nominato vescovo dal patriarca di Aquileia, che lo inviò in Tirolo per evangelizzare la popolazione. Tornò poi a Imola e continuò a insegnare grammatica ed ortografia, e forse anche la stenografia. Proprio i suoi studenti ne provocarono il martirio, nel 304 (data incerta), uccidendolo con gli stiletti usati per incidere le loro tavolette di cera. Questo racconto avrebbe trovato conferma nelle recenti ricerche effettuate sulle ossa del cranio del santo, conservate a Imola. È comunque improbabile che sia stato martirizzato a Imola. Forse cadde a Roma, sotto la persecuzione di Diocleziano (243313 circa) o, addirittura, sotto quella, ben più cruenta, di Decio (imperatore romano dal 249 al 251). Oggi San Cassiano (il calendario lo ricorda il 13 agosto) trova la sua apoteosi non solo a Imola (com’è naturale) e nel paese dell’Alta Val Badia (dove la sua devozione appare abbastanza romanzata), ma anche, in grande solennità, nella stessa diocesi di Bolzano-Bressanone, dove il Santo viene celebrato non il 13 agosto ma il 10 aprile. Quest’anno i festeggiamenti sono iniziati alle ore 9, nel Duomo di Bressanone, con il solenne pontificale presieduto dal vescovo diocesano, mons. Wilhelm Egger, insieme con i vicari generali Gabriele Pedrotti e Josef Matzneller, i membri del capitolo, nonché numerosi sacerdoti della diocesi, mentre la liturgia veniva animata da 350 coristi del decanato di Bressanone. Alle ore 10, dopo il pontificale, ha avuto luogo una imponente processione con migliaia di fedeli. E alle 15: Vespri solenni in Duomo. I fatti storici, come non raramente avviene, si trasfigurano nella Leggenda; si tramutano, spesso, in Poesia; s’innalzano talvolta nella Fede. Il filosofo Henry Desroche scrisse: “Nessuna strada ha mai condotto nessuna carovana fino a raggiungere il suo miraggio; ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane...”. Sostituite miraggio con devozione. Ecco il miracolo di San Cassiano. Aver messo in moto carovane di fedeli. n69al Ma questa volta parliamo di scrittura A RIVISTA DEGLI STENOGRAFI Fuori la lingua di PAOLO A. PAGANINI 14 nche Gaspare Barbiellini Amidei, articolista e firma aulica del “Corriere della Sera”, non esita di esporsi, con intemerata disinvoltura, all’insostenibile leggerezza di qualche frettolosa banalità. In linea con le mode della tecnologia elettronica, con l’imperante dilagare delle scritture digitali, con i miti di una spicciola e volgare cultura televisiva e con la demagogia piccolo borghese delle riforme “morattiane”, il Barbiellini, in un nebuloso corsivo del giornale di Via Solferino, mercoledì 22 giugno (pag. 18), in occasione della prima prova scritta degli esami di maturità, così rimuginava: “... Oggi con l’esame di Stato quasi cinquecentomila italiani si infilano in una quindicina di giorni di totale contraddizione: A) con carta e penna, come più di 80 anni fa, quando fu varata la legge Gentile, misurano le proprie aggiornate competenze lasciando fuori dalla porta ogni strumento moderno, dal computer al cellulare; B) tutti i candidati sono unitariamente coinvolti nel controllo scritto della loro padronanza della lingua meno frequentata nel mondo avanzato, quell’italiano purtroppo in coda nell’Unione Europea...” Orbene, ogni persona di buonsenso, sa e vede quotidianamente gli irreparabili danni che lo Stato, attraverso le proprie scuole pubbliche, ha perpetrato – forse volutamente – a danno degli studenti italiani, dalle Elementari in su. Quasi più nessuno sa usare correttamente una penna. La mano dei ragazzi annaspa rattrappita sul foglio, con le dita che impugnano le povere cannucce a sfera in incredibili contorsionismi digitali. Le maestre, cieche e sorde, stanno a guardare impavide ed indifferenti. Anche perché, tra l’altro, proprio negli Istituti Magistrali, proprio lì dove venivano forgiati i futuri maestri, il Ministero della Pubblica Istruzione ha commesso i suoi primi scempi, sopprimendo l’insegnamento della Calligrafia. Eppure, una mano educata spesso sostiene un corretto ragionare. Una scrittura rispettosa e disciplinata aiuta l’ordine mentale (per non parlare della stenografia e dei suoi benefici effetti nell’ambito della sintesi e della logica). L’organizzazione corretta della parola scritta non è soltanto una prova di abilità manuale, ma un importante, insostituibile esercizio, che impone una più chiara sistemazione, una più armoniosa costruzione logica del pensiero, una “estetica” delle idee, educando al senso del bello e alla valorizzazione della personalità. Insomma, nata dal magma associativo di un’immaginazione primordiale, creativa ma libera e disordinata, la parola scritta, se rispettosa d’un preciso codice, in un ben regolato sistema di segni, diventa base della cultura, strumento dell’intelligenza, inequivocabile, limpida espressione di civili rapporti... Il corsivo di Barbiellini sul Corriere, proprio mercoledì 22 giugno segnava curiosamente un altro coincidente avvenimento. Presso l’Umanitaria di Via San Barnaba, a Milano, mentre i ragazzi delle scuole italiane arrancavano sulle sudate carte, e mentre Barbiellini Amidei si perdeva nei nebulosi trionfalismi di apologetiche elucubrazioni tecnologiche, all’Umanitaria veniva celebrata la “Giornata della scrittura a mano”, con interventi di studiosi, psicologi, pedagogisti e appassionati della scrittura manuale. Organizzata dal Settore Educazione “Paper Mate” in collaborazione con “Terre des hommes” (www.terredeFrancesco Ascoli durante la sua relazione sulla scrittura, all’Umanitaria shommes.it), la “Giornata” ha voluto mettere a fuoco i seguenti argomenti. * Quanto è importante la scrittura in un mondo dove computer e cellulari sembrano avere il sopravvento? * Sappiamo ancora scrivere una lettera a mano? * Da dove viene la scrittura, una delle più antiche e maggiori invenzioni dell’uomo? Questa giornata di studio è anche servita alla presentazione dell’originale kit Uno scorcio della sala dell’Umanitaria con i partecipanti al convegno scolastico, intitolato “Scritto a mano”, realizzato da esperti di comunicazione per l’infanzia. Si tratta d’un prodotto editoriale rivolto al II ciclo delle scuole elementari – III, IV e V – che ha visto il coinvolgimento di 8000 classi di tutta Italia, con la partecipazione di circa 160.000 bambini, impegnati nel progetto culturale e didattico “Se ci sei lascia un segno”. L’iniziativa, di alto valore didattico, ha voluto soprattutto essere un momento di gioco e di riflessione, per ribadire come “la forza della penna” rappresenti lo strumento civile ed indispensabile per far sentire la propria voce e per di- fender la propria identità e quella degli altri. Annotazione non marginale: il kit contribuisce all’impegno di “Terre des hommes” per garantire a tutti i bambini del mondo gli stessi diritti, in particolare a cinquemila bambini del Sud del mondo, con l’iniziativa dal titolo “Aggiungi un posto in classe”. Tra i vari interventi, almeno segnaleremo l’acuta e stimolante relazione di Francesco Ascoli, nostro collaboratore, studioso della calligrafia, già presidente dell’Associazione Calligrafica Italiana, che, con l’ausilio di esaurienti schede proiettate sui grande schermo, ha dimostrato come la scrittura e l’attività grafica (dall’uso personale al linguaggio pubblicitario) siano modi espressivi peculiari ed insostituibili del mondo contemporaneo. La grafologa Anna Boracchi ha invece denunciato l’insorgere dei tanti disordini grafici. Essi stanno portando a vere e proprie disgrafie, con gravi conseguenze sullo sviluppo mentale dei bambini e sul loro percorso scolastico. Serviranno dunque a qualcosa le pesanti denunce e gli appassionati discorsi a difesa della lingua e della scrittura? Forse no. Dai cellulari al PC la rete si sta stringendo e sta sempre più riducendo i margini della libertà, della personalità e della fantasia. Caro Barbiellini Amidei, lasciamo che i nostri ragazzi, come più di ottant’anni fa, facciano ancora la loro maturità con carta e penna. Sarà anche un anacronistico esercizio di supponenza culturale, ma è l’ultimo baluardo prima di passare alla firma con la croce. NOTIZIE z INFORMAZIONI z APPUNTAMENTI z NOTIZIE z INFORMAZIONI z APPUNTAMENTI z NOTIZIE z INFORMAZIONI z APPUNTAMENTIn Anche Isaac Newton, fisico e matematico, fu affascinato dalla pietra filosofale Cinesi spendaccioni (ma ottocento milioni restano sotto la soglia di povertà) ono stati ritrovati, per caso, una serie di manoscritti inediti di Isaac Newton (1643-1727), il fisico e matematico inglese, padre delle leggi sulla dinamica basata sul fondamentale concetto di inerzia. Un gruppo di tre ricercatori inglesi, impegnati nella preparazione dell’inventario dei manoscritti della Royal Society di Londra, si sono imbattuti nei documenti originali di Newton dedicati all’alchimia, considerati perduti irrimediabilmente. I manoscritti ritrovati furono venduti ad un’asta a Londra nel 1936 per la somma irrisoria di 15 sterline e da allora se ne erano perse le tracce. Gli appunti, scritti agli inizi del XVII di pugno dal fisico e matematico, parlano degli alchimisti, di cui all’epoca Newton studiava le teorie. Newton definisce l’alchimia “l’arte della transmutazione” e ricorda come gli alchimisti vantavano la pretesa di trasformare i metalli ordinati in oro o argento grazie al ricorso alla pietra filosofale. Newton si mostra affascinato dall’alchimia, pur dimostrandosi fortemente scettico su di essa. Isaac Newton fu presidente della Royal Society dal 1703. Cinesi iniziano a scoprire la passione per i prodotti stranieri. Anzi, secondo quanto riportato dal quotidiano “Shenzen Daily”, hanno già superato i Giapponesi per quanto riguarda lo shopping effettuato direttamente all’estero. Questo cambiamento di costumi, secondo una recente ricerca, sarebbe dovuto alla crescente ricchezza del Paese e alla maggiore libertà di compiere viaggi all’estero rispetto al passato. In realtà, l’indagine rivela che lo shopping effettuato all’estero dai Giapponesi supera in valore assoluto quello fatto dei Cinesi che però hanno la meglio in termini di valore relativo, ovvero, se si analizza il rapporto tra soldi spesi per le griffe del lusso e lo stipendio medio mensile. La notizia però non deve far sognare troppo i negozianti di tutto il mondo. In Cina, infatti, nel 2004 “solo” 29 milioni di persone hanno potuto viaggiare – in crescita del 43% rispetto al 2003 – su un totale di 1,3 miliardi di abitanti. Secondo le statistiche ufficiali, almeno 800 milioni di Cinesi restano sotto la soglia di povertà. S A Ismail Kadaré il “Man Booker” Tra i concorrenti anche Gunther Grass I l romanziere albanese residente in Francia, Ismail Kadaré, autore de “I tamburi di pioggia”, è il vincitore del premio internazionale “Man Booker”, uno dei più prestigiosi premi letterari internazionali. Nel motivare la scelta dello scrittore albanese, il critico letterario John Carey ha rilevato che Kadaré è “uno scrittore universale che si inserisce in una tradizione del racconto che risale a Omero”. Il premio “Man Booker” consiste in 87.000 euro e viene assegnato ogni due anni. Oltre a Kadaré, 69 anni, tra i concorrenti figuravano anche il tedesco Gunther Grass, l’egiziano Naqib Mahfuz, il giapponese Kenzaburo Oe e l’americano Philip Roth. I Il “lato oscuro” di Thomas Mann allo Schwulen Museum di Berlino C osa ci fa Thomas Mann nel Museo degli omosessuali a Berlino? Chi ha letto la sua “Morte a Venezia” (1912), un libro che quando uscì suscitò grande scalpore, potrebbe essersi interrogato sull’amore platonico, ma “morboso”, di Gustav Von Aschenbach, il celebre poeta-protagonista in vacanza a Venezia attratto da un giovinetto bellissimo di nome Tadzio. Ma i diari, pubblicati postumi a partire dal 1975, ed esposti fino al 5 settembre allo Schwulen Museum, il museo degli omosessuali, a Berlino, svelano sicuramente la sfera più intima e privata del grande scrittore tedesco. Il museo, nel quartiere di Kreuzberg, rende omaggio ai diari di Mann, premio Nobel per la letteratura (1929), in occasione del 50esimo anniversario della morte dello scrittore, avvenuta per collasso nel 1955. “Ancora tre giorni e non vedrò più il ragazzo. Dimenticare il suo viso. Ma non le avventure del mio cuore”, scriveva Mann nel 1950 nelle pagine dei suoi diari, pubblicati solo decenni dopo nel 1975. Il “lato oscuro” di Mann, nato a Lubecca (nel nord della Germania) nel 1875, è stato rivelato da Wolfgang Theis, il curatore dell’esposizione, il quale ha aggiunto che solo dopo la pubblicazione postuma dei suoi diari, si sono potute conoscere le sue inclinazioni. L’autore della “Montagna Incantata” e dei “Buddenbrooks” si era sposato e aveva avuto dalla sua compagna sei bambini. Scoperta in Bulgaria una maschera funebre d’oro massiccio del re di Tracia, Teres G eorgi Kitov, archeologo bulgaro, protagonista delle ultime eccezionali scoperte nella “Valle dei re Traci” (una zona, nella Bulgaria centrale, ad altissima concentrazione di sepolture principesche), ha portato alla luce una meravigliosa maschera funebre d’oro massiccio di settecento grammi attribuita al re di Tracia, Teres, vissuto alla metà del V sec. a.C. Valutata cinquanta milioni di euro la maschera ha tuttavia un valore aggiunto in quanto si può collocare per raffinatezza di esecuzione accanto a quella famosissima di Agamennone scoperta da Heinrich Schliemann a Micene. Bisogna però tener presente che le maschere mortuarie di questo tipo rinvenute fino a oggi sono di oro sottile come carta stagnola e il loro peso non supera i cinquanta grammi, per cui la scoperta della maschera di re Teres riveste caratteri davvero eccezionali. All’interno del tumulo sono stati ritrovati solo i resti delle braccia e dei piedi del re defunto, mentre il corpo potrebbe essere stato bruciato secondo la pratica funeraria dell’orfismo tracio: sappiamo dalla leggenda che Orfeo avendo invitato gli uomini a bere vino e ad abbandonarsi a riti orgiastici, venne ucciso dalle mogli di questi ultimi, dopo di che il suo corpo venne fatto a pezzi e disperso. In triste abbandono a Nuoro la tomba di Grazia Deledda “ N uoro si è dimenticata di Grazia Deledda, i luoghi e le opere che la dovrebbero ricordare sono in uno stato vergognoso. Ho la facoltà di riportare la salma di mia nonna a Roma e se le cose non cambieranno lo farò di certo”. Sono le parole con le quali l’unico nipote in vita del premio Nobel per la letteratura. Alessandro Madesani Deledda, mette sotto accusa la città natale della scrittrice, Nuoro, che dal 1959 ne ospita la salma all’interno della Chiesetta della Solitudine ai piedi del monte Ortobene. Alessandro Madesani si è recato nel capoluogo barbaricino proprio per visitare le spoglie della nonna. E ha trovato delle spiacevoli sorprese. “Innanzitutto la chiesa era chiusa – ha denunciato Madesani – ma ciò che più mi ha ferito è lo stato di totale abbandono in cui versa: scritte con lo spray sui muri, erbacce alte più di un metro, sporcizia ovunque. Davvero vergognoso”. Concorso per giovani talenti: anche la Liguria vuole il suo Camilleri I “ l giallo ligure” è il concorso letterario bandito dalla casa editrice Ennepilibri per scovare il Camilleri della Liguria. Si tratta di un’iniziativa riservata ad autori d’età non superiore ai 35 anni residenti in Liguria. La giuria prenderà in considerazione opere inedite in lingua italiana di narrativa (romanzi o raccolte di racconti) e gialli ambientati rigorosamente in terra ligure. Le cinque opere premiate dalla giuria verranno pubblicate nella nuova collana editoriale “npl giallo ligure” a spese della casa editrice, che curerà, se necessario, l’editing dell’opera. La partecipazione al premio è libera e gratuita e ogni autore potrà partecipare con una sola opera inedita. I lavori dovranno pervenire in una copia dattiloscritta alla sede di Ennepilibri di viale Matteotti ad Imperia, entro il prossimo 30 novembre. La premiazione, con la presentazione dei libri prescelti, si svolgerà con una cerimonia pubblica ad Imperia nel corso nella primavera del 2006. “Napoleone fu avvelenato!”, parola di tossicologo L a Società napoleonica internazionale, sulla base delle ricerche di un esperto tossicologo alsaziano, ha rilanciato la pista di un avvelenamento con arsenico di Napoleone Bonaparte, che non sarebbe quindi morto per un cancro allo stomaco, all’età di 51 anni, il 5 maggio del 1821. Il dottor Pascal Kintz, presidente dell’associazione internazionale dei tossicologi di medicina legale, a capo di un laboratorio di Strasburgo, è sicuro: “Le ultime analisi vanno nel senso di una intenzione criminale”. Già nel 2001 aveva messo in evidenza una concentrazione molto anormale di arsenico nei capelli del defunto imperatore. Qualche anno più tardi, la diagnosi si è perfezionata grazie all’utilizzo di un’apparecchiatura piuttosto rara, uno “spettrometro di massa a plasma indotto” accoppiato a un “cromatografo liquido” che permette l’analisi simultanea di una trentina di metalli e soprattutto di distinguere “l’arsenico buono da quello cattivo”. RUBRICA A CURA DI MIMMO SPINA Il pugno nazista! ESCL USIV O! Chi sciopera finisce in Germania P ubblichiamo la seconda parte dei rapporti sempre più difficile trovare le sigarette. Ma proche la Prefettura di Milano inviava ogni spera il mercato nero. Intanto, dall’1 all’8 marzo viene organizzato quindici giorni a Salò, per informare Mussolini sul comportamento e il morale dei Milanesi in me- uno sciopero generale, che coinvolge l’Italia Setrito alla guerra, alla situazione politica e alla pre- tentrionale, dal Piemonte al Veneto. La FIAT si senza dell’occupante tedesco (che ormai conside- blocca al gran completo. I Tedeschi intervengono pesantemente. Il generale delle SS Otto Zimmerrava l’Italia uno Stato vassallo del Reich). Anche per questa serie di rapporti, constatia- mann arresta seicento operai e li fa deportare. Tuttavia, la lettura dei documenti da noi pubmo, da parte degli estensori, una specie di distacco o, meglio, una non partecipazione all’effettiva blicati, risultano, nonostante le molte prudenti rerealtà socio-politica del momento. Quasi un voler ticenze, di una “presa” emotiva appassionante e prendere le distanze. La parola d’ordine sembra coinvolgente, come altrettanti servizi giornalistici. Per una maggiore comprensione del tragiessere: la vita continua. Eppure l’aviazione angloamericana rinnova i suoi devastanti raid non solo co periodo storico di volta in volta trattato, ed sulle basi militari ma anche sui quartieri civili. Fi- anche per meglio definire e connotare i personagrenze, Bologna, Verona, Padova, Vicenza, Torino e gi politici e militari citati, corrediamo, a cominMilano, tra le altre, dall’11 e il 23 marzo registra- ciare da questa nuova, eccezionale serie di documenti, di cui no rovinose inTutti in coda per comperare il pane abbiamo l’ecursioni. sclusiva (salDa un punvati il 25 aprito di vista ecole 1945 dal nomico, poi, la giornalista situazione è prof. Giuseppe sempre più traCapezzuoli), gica. Un opecon alcune raio con un finote informaglio guadagna tive, a piè di 2000 lire al pagina, che rimese, appena teniamo partisufficienti a colarmente comperare un utili, se non paio di scarpe necessarie, di pessima specie per i qualità. L’olio lettori più gioè un lusso, nei vani. negozi scar(Paolo A. seggia anche Paganini) lo strutto, è II parte - (Dal 16 marzo al 31 maggio 1944) Milano, 5 aprile 1944 XXII Riservata RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI AVVENIMENTI DELLA PROVINCIA DI MILANO 16-31 marzo 1944-XXII N ella seconda quindicina di marzo si è verificata una notevole distensione negli ambienti popolari di Milano. Tuttavia la situazione operaia non si può dire completamente liquidata; alcuni elementi, sicuramente in corrispondenza con agenti del nemico, hanno tentato di creare motivi di turbamento con voci di scioperi insurrezionali con partecipazione dei ribelli e concorso di bombardamenti aerei nemici. Si è trattato di un tentativo di campagna di nervi a uso interno che però non ha avuto il risultato che si prometteva. Gli attacchi aerei nemici nella notte del 28 e nella giornata del 29 marzo non hanno causato gravi scosse nella popolazione milanese. La popolazione è rimasta calma e disciplinata e questa volta il fenomeno dello sfollamento, benché accentuatosi per comprensibili motivi, non ha assunto aspetti di particolare gravità. Lo sfollamento si è attuato specie nelle zone periferiche che sono state colpite. Sono sempre numerosi gli attendisti e i pietisti, specie nelle categorie cosiddette intellettuali e borghesi. Sono messe in giro, infatti, oltre alle solite voci maligne, nuove barzellette più o meno spiritose sulla Repubblica, sul Regime e sugli alleati germanici. La celebrazione del 23 marzo1 ha avuto un discreto successo per il concorso dei soldati e del pubblico che vi ha preso spontaneamente parte; pubblico non troppo numeroso, ma partecipe per fede, o per curiosità o per un certo interesse alla manifestazione. Particolare entusiasmo hanno destato fra i fascisti le parole di Farinacci. Sono tuttavia da lamentarsi il ritardo dell’adesione e il persistente senso di sfiducia nell’organizzazione politica, sociale e amministrativa di ampi strati della popolazione. Talune operazioni di polizia da parte di squadre fasciste e propriamente della “Muti” sono state considerate atti di arbitrio e deplorate vivamente dai benpensanti. Come è noto si è tentato l’inquadramento delle squadre nella “Legione Muti” e si è disposto il suo impiego in operazioni Carro armato tedesco in piazza del Duomo, a Milano contro i ribelli, ma, da quello che viene riferito, con risultati molto scarsi, perché parecchi elementi sarebbero già tornati in Milano senza colpo ferire. Si rileva che è un errore aver inquadrato la cosiddetta “Legione Muti” come corpo ausiliario di polizia dandole una tal quale autonomia contraria alla disciplina; mentre sarebbe stato più opportuno immetterla senz’altro nella Guardia Nazionale Repubblicana. Il fermo di numerose persone, intellettuali, impiegati e operai di stabilimenti industriali, consegnate poi alle autorità germaniche e inviate in Germania, ha destato malumore profondo tra le maestranze e nella cittadinanza, giacché di tali provvedimenti non sempre si sono trovate spiegazioni plausibili. Non ha fatto buona impressione negli ambienti fascisti il rilascio di Marinotti e di Donegani2, sui quali circolavano voci di gravi addebiti. Corre insistente la voce che molti militari si sarebbero presentati alle armi per ordine ricevuto da Mosca o da Londra con l’intenzione se1 23 marzo 1919: fondazione dei Fasci di Combattimento. La data segna la nascita del movimento fascista. 2 Il 4 marzo 1944 si ebbe uno sciopero nelle industrie dell’alta Italia. L’8 marzo il ministro dell’interno comunicò che gli scioperanti erano stati 208549 per un tempo variabile da 11 minuti a 4 giorni. Non ci furono conseguenze per gli scioperanti, ma furono arrestati due industriali, il comm Franco Marinotti e l’ing Guido Donegani. greta di passare al nemico o di inscenare movimenti insurrezionali e commettere sabotaggi ai danni dell’esercito repubblicano. La situazione economica ed annonaria non è troppo brillante, malgrado la cosiddetta disciplina dei prezzi e la intensificata azione di vigilanza. In certi ristoranti le evasioni continuano e non possono d’altra parte essere efficacemente frenate giacché non sono state fatte talune assegnazioni di generi alimentari. Contribuirebbero a tali evasioni delle disposizioni italiane, anche i Germanici che acquisterebbero grandi quantità di merci, e specialmente stoffe e manufatti, spedite poi in Germania con grave danno delle nostre disponibilità già scarse. Si lamenta la carenza di medicinali. I provvedimenti della polizia annonaria contro i contravventori – ristoranti e consumatori – non paiono ancora abbastanza efficaci. L’aumento dei tabacchi, dei giornali e le voci circa l’aumento delle tariffe postali hanno contribuito ad aumentare la sfiducia nella ripresa economica e finanziaria del Paese. Tuttavia è da notarsi che il prestito obbligazionario del Comune di Milano, lanciato per iniziativa di Piero Parini è stato coronato da pieno successo, forse perché è vivo ancora nei milanesi un sentimento di “patria municipale”, da tenersi oggi in considerazione: dalla piccola Patria si può sempre risalire alla grande. Nello stesso quadro è pure da considerarsi la reazione dell’opinione pubblica contro gli scioperi degli operai, reazione cui molto hanno contribuito gli articoli di “Giramondo” apparsi sul “Corriere della sera”. Tutti i giornali cittadini hanno molto contribuito a quest’opera. Da parte del Capo della Provincia e delle altre autorità da lui manovrate è stata intensificata l’azione per snebbiare le menti e per distruggere taluni preconcetti radicati nelle masse operaie. Nei confronti dei Germanici si rileva in questi ultimi giorni una certa distensione, ma bisogna dire francamente che si verificano talvolta nuove punte di diffidenza per voci – purtroppo non smentite – di prelevamenti di lavoratori, specie di operai specializzati, effettuati nelle fabbriche, con l’apparenza di provvedimenti di polizia e pertanto non giustificati, ma in realtà per l’arruolamento forzoso degli operai da mandare in Germania. A questo proposito corrono pure voci circa sequestri di macchine, ma, in effetti, nulla di ciò si è verificato. (Franco Fuscà) Milano, 18 aprile 1944 XXII Riservata cosiddetta “campagna dei nervi” intrapresa dalla propaganda nemica. Le voci sono sempre accolte con un certo beneficio di inventario, con senso di scetticismo e di dubbio, che, purtroppo, non proviene da sano sentimento di certezza e di fede nella Patria, bensì da quello squallido disarmo morale e dal quel senso penoso di atonia e di collasso che ha invaso l’animo degli Italiani. Verso l’alleato germanico si nota un minor senso di ostilità e anche una certa benevolenza, dovuta certamente alla irreprensibile condotta e correttezza da parte delle truppe tedesche. Sono da rilevarsi le critiche numerose fatte oggi alla nostra propaganda, specie a quella diffusa a mezzo radio. Secondo queste critiche la propaganda sarebbe ancora inidonea allo scopo e non varrebbe molto ad alimentare il sentimento della riscossa e della rinascita. Taluni dichiarano di ascoltarla o di prenderne visione solo per curiosità; altri la ridicolizzano nei loro discorsi. RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI AVVENIMENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO 1-15 aprile 1944-XXII L a situazione di Milano si può dire relativamente tranquilla. Si è notato un certo senso di attesa in larghi strati della popolazione per i preventivi sviluppi bellici e politici di una certa importanza sul piano internazionale. Sono corse voci di armistizio a breve scadenza e voci di un colpo di Stato in Germania e, infine, voci della venuta di Hitler sul fronte italiano (sic) per intavolare trattative col nemico. Ma bisogna aggiungere che tali voci, largamente diffuse, non hanno avuto largo credito da parte della gente di buon senso. La notizia “Reuter” di un avvenuto convegno del Tripartito3, smentito dalla “Stefani” ufficialmente, ha lasciato in molti la convinzione che il convegno ci sia stato realmente. D’altra parte il pubblico è abbastanza ferrato contro i colpi della 3 Il 27 settembre 1940 la Germania e l’Italia stipulavano a Berlino il “Patto Tripartito” col Giappone. Consisteva in un contratto di collaborazione e di delimitazione delle rispettive zone di influenza, stabilendo tra l’altro l’obbligo di non concludere separatamente né un armistizio né la pace. Qualche incidente determinato da illegalità commesse e dall’atteggiamento spavaldo e provocatorio di taluni elementi già aderenti al Partito Fascista Repubblicano e ora fuori dei ranghi, ha provocato una certa reazione favorevole nei riguardi del Partito stesso. La notizia dell’arresto degli elementi più in vista appartenenti alle squadre d’azione e poi allontanati si è rapidamente diffusa nella città ed ha provocato commenti favorevoli. La facilità del denaro è fonte di una vita dispendiosa da parte di molti, così stranamente in contrasto con le tristi condizioni del Paese. Il provvedimento di chiusura dei ristoranti di lusso è stato favorevolmente commentato dalla popolazione, ma si nota che in moltissimi altri ristoranti, anche di terza o quarta categoria, continuano ad essere ammannite pietanze fuori contingentamento, a prezzi sbalorditivi. Buona ripercussione ha avuto la decisione circa l’aumento delle razioni del pane. Grande interesse da parte degli strati meno abbienti della popolazione ha destato il progetto per le mense collettive che Piero Parini farà realizzare presto a Milano in vari quartieri. La figura di Parini è molto ben vista dalla popolazione, più nella funzione di Podestà che in quella di Capo della Provincia. Ha destato anche un certo interesse la messa a disposizione da parte del Comune di alcuni lotti di terreno in punti periferici della città per la costruzione di case minime, fatte con materiali di ricupero e con legname, accessibili – si può dire – a tutte le borse. Penosa impressione invece destano i continui prelevamenti di lavoratori, anche specializzati, che Milano, 7 maggio 1944 XXII Riservata RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI AVVENIMENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO 16-30 aprile 1944-XXII L a situazione di Milano non offre particolari degni di rilievo. Il barbaro assassinio di Giovanni Gentile ha provocato una certa indignazione nella popolazione. Negli ambienti intellettuali non si sono però sentite parole di compianto per il filosofo, bensì vengono fatti dalle autorità germaniche per essere impiegati nelle fabbriche della Germania. Non è ancora sentita, infatti, che l’alleanza presuppone il dovere del combattimento e del lavoro in comune. Il rientro di militari dalla Germania ha provocato altra distensione nei riguardi dei Germanici. Quasi tutti hanno detto di non essere stati trattati male. Meno entusiasti sono gli ufficiali perché trattati rudemente – secondo loro – anche se non fuori dai limiti della protocollare correttezza. Un senso di vivo malumore è stato provocato da taluni provvedimenti presi dal Capo della Provincia di Como nei riguardi degli sfollati di Milano: l’obbligo di lasciare la tessera di Milano, dove i generi alimentari di assegnazione si trovano quasi tutti, per sostituirle con le tessere di Como dove mancano taluni generi di prima necessità, grassi, ecc. pare ingiusto a gente che sfolla soltanto la sera. Tale obbligo è in correlazione con l’autorizzazione al soggiorno dello sfollato nei comuni della provincia di Como. Un altro provvedimento che ha destato malumore, sempre dello stesso Capo della Provincia, è quello che pone l’alternativa agli sfollati di scegliere fra il domicilio di Milano e quello di sfollamento. I richiami di altre classi hanno destato qualche preoccupazione; si temono, infatti, ulteriori recrudescenze della guerra in Italia e si piange già sul sacrificio di sangue che certi ambienti definiscono inutile perché a beneficio dei tedeschi. Data la situazione tranquilla di Milano il Capo della Provincia è intervenuto presso il Comando Militare Germanico perché il coprifuoco venga spostato fino alle ore 23. (Franco Fuscà) critiche più o meno coperte sulla sua presa di posizione politica. Purtroppo non c’è stato un docente di filosofia, anche fra gli allievi dello stesso Gentile, che abbia sentito il dovere di scriverne sui giornali. A questo proposito è notevole il richiamo fatto dalla “Sera”. Si è dovuta constatare una certa ripresa di attività da parte di sicari assoldati dal nemico. Il Maggiore dell’Esercito Repubblicano Lupatelli è stato assassinato nella propria abitazione da sbandati. Un sottufficiale della Guardia Nazionale Repubblicana è stato ucciso sulla pubblica via e un soldato germanico è stato ferito. Si deve notare che, se tali atti suscitano lo sdegno della popolazione al momento della consumazione, forse per la loro frequenza, non hanno più un’eco profonda nel cuore di tutti. Si sta creando la cosiddetta mentalità balcanica che è un segno della decadenza morale del nostro popolo. È stato favorevolmente accolto il decreto del Duce che stabilisce una tolleranza di trenta giorni per la resipiscenza degli sbandati. Tra i profughi delle terre invase è diffuso un certo malcontento per la lentezza delle pratiche affidate agli uffici e la scarsa attività dell’Ufficio provinciale dell’Ente per le terre invase. L’incontro del Duce col Führer ha destato l’interesse e la curiosità della popolazione. Naturalmente le voci sono state numerose. Sotto le righe del comunicato ufficiale, taluno ha letto anche la conferma di un più pesante controllo germanico sul piano economico e una più vasta ingerenza dei tedeschi nella vita della nostra Nazione. Un’impressione penosa negli ambienti fascisti ha provocato l’assoluzione di Burgo, di Scorza e di Tarabini. Quella di Burgo è stata interpretata come un salvataggio di un uomo certamente compromesso operata grazie ai suoi milioni. Si è obiettato che svalutando talune accuse precise contenute nel memoriale Cavallero4 vengono a mancare alcune pietre fondamentali del verdetto di Verona. Per Scorza e per Tarabini si è obiettato che la stesura della sentenza non scagiona, ma aggrava le accuse di natura politica mosse ad entrambi. Gli articoli di “Giramondo” 5 sulla situazione politica italiana, che interessavano vivamente da principio larghi strati dell’opinione pubblica, hanno perduto, con l’andar del tempo, la primitiva efficacia. Vengono, infatti, discussi e criticati ampiamente anche per lo stile che vorrebbe richiamare quello del Duce, senza per altro riuscirvi, e per talune espressioni fatte apposta per confondere le idee in materia, ma ormai svelatesi come un inutile gioco. L’ultimo articolo, la risposta a Monsignor Cazzani, è stato criticato anche per l’infelice accenno al viaggio fatto da “Giramondo”, con la chiara intenzione di identificazione col Duce. Si osserva che se gli stranieri e gli avversari possono abboccare, gli Italiani non si fanno giocare, anche perché riconoscono – amici e nemici – lo stile personalissimo del Capo. Nei primi giorni della quindicina si sono diffuse voci sull’armistizio, che sono probabilmente da attribuirsi alla propaganda straniera. In alcuni ambienti è stata largamente criticata la disposizione del Segretario del Partito circa gli incarichi di fiducia da assegnarsi solo agli iscritti al P.F.R. La disposizione non è parsa chiara nella dizione e, forse, meriterebbe un chiarimento. Si rileva, d’altra parte, che si torna ai metodi ante 25 luglio nell’affidare incarichi a iscritti al Partito, che non potranno essere sempre dei competenti. Purtroppo larghi strati della popolazione sono ancora scettici verso il fascismo, ma deve pur notarsi un certo senso di salutare ripresa morale e di maggior fiducia negli elementi preposti all’ordine e nell’Esercito. La disciplina della Guardia Nazionale Repubblicana e degli altri Corpi specializzati e ausiliari (San Marco, X Flottiglia Mas, Paracadutisti, Legione Muti) è senza dubbio migliorata; continuano però a deplorarsi episodi di spavalderia e di prepotenza da parte di taluni elementi che per il solo fatto di indossare una divisa e di essere armati si credono fuori legge. È anche da deplorarsi che parecchi nostri soldati modifichino a loro piacimento la foggia della divisa, spesso in modi truculenti e tartarineschi. La massa operaia si mantiene apparentemente tranquilla. Un preannuncio di moti per il 25 aprile non ha avuto conseguenze. Le incursioni aeree nemiche non hanno inciso sullo spirito di resistenza e di rassegnazione della popolazione. È però diffusa la credenza che Milano non subirà più bombardamenti terroristici perché – si osserva – gli anglosassoni avrebbero promesso di colpire soltanto obiettivi militari. L’anglofilia di larghi strati della popolazione non è, purtroppo, ancora scomparsa. 4 L’ex capo di stato maggiore maresciallo Ugo Cavallero morì in circostanze misteriose la notte dal 13 al 14 settembre 1943 presso il comando supremo tedesco in Italia a Frascati. Lasciò un memoriale nel quale rivendicava la benemerenza di essere antitedesco e un precursore del colpo di Stato del 25 luglio 1943. 5 Carlo Silvestri, con lo pseudonimo di “Il Giramondo”, riesce a pubblicare sul “Corriere della Sera”, nella primavera del ’44, quindici articoli con i quali ipotizza la possibilità che fascisti ed antifascisti si uniscano per salvare la Patria. Silvestri ne approfitta altresì per colpire sia gli ingenui antifascisti che i traditori del 25 luglio, difendendo la coerenza del Duce e la fedeltà mostrata dai tedeschi, nella speranza che proprio Mussolini, con al fianco sempre la Germania, sia il leader della futura unica coalizione italiana. L’ordinanza prefettizia per la nomina delle Commissioni di fabbrica è stata accettata senza alcun entusiasmo da parte della massa. Molti vorrebbero esimersi dall’incarico per timore di essere chiamati a rispondere come capri espiatori in caso di scioperi o di insurrezioni. Subdolamente si propaga il movimento democratico cristiano che ha manifestazioni più appariscenti del comunista. Quest’ultimo, infatti, si limita ai soliti giornalucoli clandestini che dicono più o meno sempre le stesse cose e ripetono le stesse ingiurie; l’altro si avvale invece del potente appoggio del clero, che mantiene l’atteggiamento riservato e prudenziale nei riguardi dello Stato Repubblicano, ma più o meno occultamente lo critica, lo denigra e lo discute, inficiandone l’opera. A tale proposito sono stati letti e commentati con varie opinioni gli ultimi articoli di Rolandi Ricci sulla politica della Città del Vaticano e gli articoli di Farinacci, che sono considerati da alcuni irriverenti, da altri audaci e temerari, ma che hanno il merito incontestabile di smascherare le intenzioni più delle azioni di larghi ambienti clericali e cattolici. La nomina del nuovo Podestà, ing. Andreoni, è stata alquanto criticata per la giovane età e per la nessuna competenza amministrativa del designato a ricoprire una carica così importante per la vita di una delle più importanti città italiane. La nomina dello squadrista Vincenzo Costa a Commissario Federale è piaciuta ai vecchi ele- menti del Fascio che vedono in Costa un uomo modesto, ma di fede indiscussa, anche se non troppo preparato alla funzione gerarchica e alla vita politica. Si è accentuata in questi mesi la ricostruzione dei negozi del centro, dovuti anche all’avanzare della bella stagione. Milano in questo campo ha il primato fra tutte le città sinistrate per la sua rapida ripresa. Il provvedimento di chiusura dei ristoranti di lusso, deciso dal Capo della Provincia, è stato in un primo tempo favorevolmente commentato; devono però lamentarsi le solite infrazioni annonarie anche gravi, specie nei ristoranti “protetti” dai tedeschi. Per il normale decorso stagionale il mercato degli ortaggi è oggi soddisfacente. La frutta manca però quasi completamente. I contadini, ormai espertissimi del mercato nero, vendono le fragole direttamente ai ristoranti a prezzi sbalorditivi. Si lamenta sempre la scarsezza dei grassi che continuano ad essere distribuiti irregolarmente. La nuova disciplina del mercato vinicolo viene criticata dai commercianti del prodotto, i quali ritengono inapplicabile il binomio prezzo unico - gradazione unica. Non hanno causato una buona impressione le notizie pubblicate dai giornali sulle donne che partono per la guerra o per il servizio obbligatorio del lavoro. (Franco Fuscà) Milano 3 giugno 1944 XXII Riservata In seguito allo spostamento dell’orario del coprifuoco non si è verificato alcun incidente. La popolazione milanese, che è laboriosa, attiva e fattiva, vuole anche passare qualche ora di svago, ed ha bene accolto il provvedimento. È stato anche ben accolto dagli ambienti industriali e commerciali lo sblocco dei conti cor- Manifesto affisso ai primi renti in banca. È in pie- del 1944 per le strade di na ripresa il commercio Milano nella città. La moneta circolante è abbondante e i prezzi praticati dalla borsa nera sono in continua ascesa. Coloro che guadagnano con facilità comprano di tutto, pur di impiegare il denaro che evitano di depositare nelle banche per timori di un nuovo blocco. Hanno creato un cer- RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI AVVENIMENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO 1-31 maggio 1944-XXII P er la ricorrenza del 1° maggio erano attesi da larga parte della popolazione di Milano, moti insurrezionali secondo gli ordini della propaganda nemica. Ma era giovata agli operai la lezione impartita dal Capo della Provincia Parini in occasione dell’ultimo sciopero e le astensioni dal lavoro sono arrivate alla cifra veramente trascurabile di 230. L’invio in Germania di numerosi lavoratori che avevano preso parte allo sciopero di marzo è da ritenersi uno degli elementi più validi che ha fatto sbollire le ubbie degli agitatori nell’ambiente operaio. to malcontento i frequenti richiami alle armi, specialmente perché talune classi sono state destinate al servizio di lavoro e, secondo le voci diffuse, inviate o da inviarsi in Germania. A questo proposito si è potuto notare che gli operai addetti all’industria non gradiscono l’esonero dal servizio militare concesso dal Comando militare economico, giacché temono il richiamo in servizio obbligatorio per il lavoro in Germania. La campagna per gli sbandati è stata anche in questa provincia efficace. La propaganda con manifesti murali e volantini, e specialmente quella fatta dai giornali, ha saputo toccare tasti particolarmente sensibili per le masse. Tuttavia è da notarsi che la provincia di Milano non ha sofferto molto del fenomeno del ribellismo, mentre ha una certa percentuale di renitenti, figli di papà per lo più, ancora ben occultati, e di imboscati, anch’essi figli di papà, che hanno trovato compiacenti aiuti in industriali di pochi scrupoli e anche in alcune autorità germaniche che hanno favorito questi deprecabili casi particolari. Circa la campagna per gli sbandati si è rilevato che molto tardi è apparso il comunicato ufficiale che estendeva il decreto del Duce anche agli espatriati, motivo per cui quest’ultima categoria di sbandati non ebbe modo di rimpatriare in tempo. Si lamenta la quasi totale scomparsa delle monete metalliche, scomparsa dovuta all’incetta da parte di certe categorie della popolazione, che occulta il denaro metallico con la falsa credenza di conservare un valore monetario autentico, e anche da parte dei contadini per il solfato di rame e di artigiani per difetto di nichelio e infine per il ritiro di un gran numero di spezzati per fini bellici. La mancanza di moneta dà luogo a vari inconvenienti, anche dal punto di vista igienico, per l’uso invalso di dare per resto dei francobolli. La situazione alimentare, nonostante le difficoltà e le irregolarità che si deprecano ancora in taluni settori, non desta, per ora, preoccupazioni gravi. Si lamenta sempre la carenza di grassi, di condimenti e di carne. Gli ortaggi e la frutta sono tornati sul mercato in quantità discrete, ma a prezzi elevati e non alla portata di tutti. Scarseggia sempre il latte; a questo proposito il “Corriere della sera” e “Repubblica Fascista” hanno scritto articoli che sono stati oggetto di discussioni e di commenti. È stata bene accolta dalla cittadinanza la disposizione del Capo della Provincia Parini che ha fissato rigorosamente i prezzi dei pasti nelle trattorie ed ha imposto l’assoluto divieto dei piatti extra, dando precise norme per una severa disciplina nella somministrazione dei pasti stessi. Il funzionamento delle mense collettive ha incontrato la soddisfazione della popolazione meno abbiente che si trova bene e riesce finalmente a spendere poco. Particolare favore hanno riscosso i reparti, frequentissimi, dei cibi da asportare. Negli ambienti militari si lamenta che alle mense ufficiali vengano serviti molto spesso piatti di carne, mentre sono assai meno frequenti le razioni di carne per la truppa. È anche causa di malumore la differenza di paga fra l’esercito e la Guardia Nazionale Repubblicana. Negli stessi ambienti è vivo il malcontento per taluni inconvenienti che sembrano di scarsa importanza, ma che pure valgono ad alimentare un certo senso di malumore, come per esempio l’agevolazione a suo tempo concessa ed ora ritirata di fruire della tessera preferenziale e di una speciale razione di tabacco, l’indennità alloggio, ecc. Tra gli ufficiali, specie di complemento, è diffusa l’opinione che in alto loco si sia nuovamente inserita la ganga massonica operante in senso deleterio per lo spirito della truppa. È diffuso anche un senso di disagio per la prossima attuazione del risparmio obbligatorio che, stando ai “si dice”, inciderebbe per il 30% la somma eccedente le 3.000 lire. Questo limite oggi è considerato inferiore ai bisogni normali, dato appunto l’accresciuto costo della vita. La sentenza di condanna a morte e la comunicazione dell’avvenuta esecuzione degli ex-Ammiragli Campioni 6 e Mascherpa 7 ha suscitato una 6 Governatore e Comandante delle Forze Armate delle Isole Italiane dell’Egeo, l’Ammiraglio Inigo Campioni si trovava, nel cruciale periodo dell’armistizio, a capo di uno degli scacchieri più difficili, lontani e vulnerabili. Caduto in mano al nemico in seguito ad occupazione della sede del comando, rifiutava reiteratamente di collaborare con esso e comunque di aderire ad un Governo illegale. Processato e condannato a morte da un tribunale straordinario per aver eseguito gli ordini ricevuti dalle Autorità legittime e per aver tenuto fede al suo giuramento di soldato, rifiutò di firmare la domanda di grazia e di dare adesione anche formale alla Repubblica Sociale Italiana. Cadde comandando lui stesso il plotone di esecuzione. 7 La sera dell’8 settembre 1943 il capitano di vascello Luigi Mascherpa, comandante dell’importante base militare di Lero nel Dodecaneso, si rese subito conto delle conseguenze dell’annuncio dell’armistizio e comprese che i tedeschi erano i nuovi nemici contro cui combattere. Mentre le campane delle chiese suonavano a festa e militari e civili si abbandonavano a manifestazioni i gioia, proclamò lo stato di emergenza, preparandosi allo scontro. La resistenza dei quasi ottomila uomini guidati da Mascherpa durò fino al 16 novembre, quando i tedeschi riuscirono ad espugnare l’isola dopo quarantacinque giorni di bombardamenti e dopo la resa di un contingente britannico inviato dall’Egitto. Mascherpa e l’ultimo governatore italiano di Rodi, l’ammiraglio Inigo Campioni, vennero condannati a morte e fucilati nel maggio del ’44 dalla Repubblica sociale italiana, alla quale erano stati consegnati dai tedeschi per essere sottoposti ad un processo esemplare. profonda impressione. I commenti della cittadinanza sono stati piuttosto sfavorevoli per il fatto che si ritiene ammesso il principio della “disobbedienza” agli ordini ricevuti. Si pensa che i due alti ufficiali non potevano rifiutarsi di eseguire ordini impartiti dai loro superiori diretti. Sarebbe stato forse opportuno rendere pubbliche le risultanze emerse dal processo, risultanze che la sentenza, nella sua schematicità, non ha reso abbastanza palesi. Viva curiosità, quasi un morboso interesse, ha suscitato la polemica Bersani Farinacci pro e contro il giornalista Carlo Silvestri 8 e l’ex-deputato Miglioli 9, infine trascesa a casi personali. L’amministrazione di “Repubblica Fascista” fece trasportare con tre camions copie del giornale a Cremona per venderle a mezzo di strilloni. A Milano si tentò l’affissione di copie del giornale in piazza del Duomo, con l’articolo polemico di Bersani segnato a matita turchina. Tali copie furono fatte rimuovere dalla polizia. I commenti generali erano intonati alla deprecazione della polemica stessa, giacché nel momento attuale tali polemiche appaiono meschine e valgono a dividere gli animi e non ad unirli. I borghesi, i contrari al Regime, hanno criticato specialmente Farinacci per il suo passato. “Repubblica Fascista” poté raggiungere in questi giorni una tiratura notevole. Si erano propalate voci allarmistiche di agitazioni operaie che avrebbero dovuto verificarsi il 24 maggio, anniversario dell’intervento del 1915 e vigilia dell’ultimo giorno di presentazione per gli sbandati, ma naturalmente queste insurrezioni non si sono effettuate. Altra voce, certamente messa in giro dalla propaganda nemica, è stata quella di imminenti incursioni aeree, con sgancio di speciali bombe contenenti gas nocivi alla popolazione. Si consigliava alla popolazione l’acquisto di aceto e di ammoniaca da portare nei rifugi, e si è pertanto provocata una corsa alle farmacie per l’acquisto dell’ammoniaca. Tale ingenuità da parte di certi strati della popolazione è stata ridicolizzata dall’umoristico “Uomo di pietra”. Si nota, purtroppo un assoluto assenteismo e disinteresse delle masse di fronte all’offensiva angloamericana in Italia che ha avuto inizio l’11 maggio. Negli ultimi giorni si è avuta una certa agitazione per l’avanzata degli “alleati” verso Roma, agitazione che ha un duplice aspetto: taluni non nascondono una certa letizia per l’avanzata e per l’occupazione di Roma che ritengono imminente e che dovrebbe preludere – non si sa perché – alla fine della guerra; altri invece sono preoccupati perché ritengono che si faccia più cruda la guerra in Italia. Si segnalano molte lamentele per il trattamento usato agli internati in Germania, e si fa notare che molti di questi internati sono stati valorosi combattenti nella campagna di Francia, di Russia e di Grecia. Le continue requisizioni di autoveicoli per ragioni belliche è valsa ad alimentare la voce diffusa dalla propaganda antifascista ed antinazista secondo cui i tedeschi spogliano le città impossessandosi di tutto per trasferirlo in Germania. Si propaga subdolamente, favorito dalla connivenza di taluni ecclesiastici, il movimento democratico cristiano che trova facile esca nelle coscienze delle donne del popolo, dei contadini e delle popolazioni dei villaggi. Negli strati più bassi della popolazione fa presa una certa tendenza favorevole al bolscevismo, anche se non si ha una chiara coscienza del movimento e delle dottrine bolsceviche e si evita di pronunciare la parola. Le critiche al fascismo sono ancora diffuse e provengono da varie categorie della popolazione: dalla borghesia commerciale che lamenta l’indirizzo socializzatore; dal popolo che ha diffidenza per gli esponenti di Partito e accoglie con scetticismo anche le provvidenze in suo favore, ritenendole precarie e propagandistiche perché non sente ancora né fiducia né speranza nel futuro. (Franco Fuscà) (continua) 8 V. nota 5. Guido Miglioli (1879-1954), esponente sindacale cattolico, animò le lotte dei salariati agricoli cremonesi nel 1919/21. Espulso dal Partito Popolare nel 1924, si avvicinò al Pci. Esule antifascista dal 1926, rimase attivissimo nel movimento cattolico internazionale. Dopo la Liberazione fu esponente di primo piano nelle lotte contadine del 1946/1948. 9 Mussolini e il generale delle SS Karl Wolff, consigliere speciale presso il governo fascista di Salò © 2005 by «Rivista degli Stenografi» - Fondazione Francesco e Zaira Giulietti, Firenze - Tutti i diritti sono riservati: nessuna parte della serie di articoli pubblicati può essere riportata sotto alcuna forma, sia elettronica che meccanica, compresa la fotocopiatura e la registrazione su qualsiasi tipo di supporto concellabile o permanente, senza la preventiva autorizzazione della Direzione della Rivista. Filosofi, avvocati, medici, ritrattisti e viveurs, ma tutti con il pallino della di MASSIMO UGLIANO matematica (parte seconda) S Fig. 8a - La prima calcolatrice di B. Pascal (1642) correndo notizie e biografie di grandi pensatori, si scoprono originalità ed aneddoti che destano interesse o curiosità, come ad esempio il fatto che diversi matematici erano dediti a tutt’altre attività ovvero sono stati brillanti filosofi e viceversa, spesso combattuti fra meditazioni e riflessioni mistico-morali e le scienze esatte. R. Bacon35, filosofo e studioso inglese, appartenente all’ordine francescano, molto prima della concezione cartesiana, poneva la matematica a fondamento della scienza e della natura. Sir Francis Bacon avvocato, filosofo e logico, tradusse in latino nove libri delle sue stesse opere, insegnò diritto. René Descartes di famiglia agiata, fu spirito estroverso ed avventuroso e più volte si arruolò; condusse vita allegra e mondana e pare che la maggior parte delle sue intuizioni derivasse da sogni o tranquille meditazioni fatte in camera da letto (assi ortogonali). Pierre Fermat che concepì i principi essenziali della geometria analitica e si interessò di applicazioni alla fisica, era magistrato e consigliere del re al Parlamento di Tolosa; uomo coltissimo, filologo di greco e di latino, scriveva versi nelle principali lingue europee. Pascal morì giovane (39 anni) torturato dal mal di testa e dalle convulsioni; soffriva spesso di insonnia, di fastidi allo stomaco ed ai denti; si rifugiò più volte in convento; la sua famosa macchina calcolatrice [Figure 8a, 8b, 8c] fu approntata per aiutare il padre impiegato all’ufficio delle imposte36. G. W. Leibniz spaziava dalla filosofia al diritto, dalla storia alla politica, dalla metafisica alla letteratura, dalla religione alla matematica; aveva perduto il padre professore all’Università di Lipsia, all’età di sei anni e studiò da solo nella ricca biblioteca di famiglia. L. Eulero, divenuto completamente cieco dal 1766 continuò per anni a 35 Roger Bacon (1214-1292) con criterio scientifico si occupò di rifrazione, riflessione e del funzionamento della lente d’ingrandimento. Scrisse opere e trattati fra cui il De computo naturali (sulla precessione degli equinozi e la riforma del calendario); l’Opus maius, l’Opus minus e l’Opus tertium, il Tractatus de multiplicatione specierum. 36 La celebre piccola Pascaline [Fig. 8a], prima ingegnosa e funzionale macchina calcolatrice del mondo (1642) fatta di otto rulli ed ingranaggi cia- Fig. 8b - Contagiri meccanico a quattro cifre RIVISTA DEGLI STENOGRAFI Fig. 8c - Macchina realizzata dall’inglese Samuel Morland nel 1665 27 ‘pensare’ al calcolo integrale ed infinitesimale dettando le sue intuizioni ad uno dei figli. T. Young (vedi nota 51) fanciullo prodigio, compiuti gli studi classici e laureato in medicina e fisiologia, esercitò la professione medica, insegnò filosofia ma fece studi e scoperte importantissime nel campo dell’ottica (frange di diffrazione), della resistenza dei materiali (modulo di elasticità) e si specializzò in egittologia e decifrazione dei geroglifici. Sappiamo ancora che il famoso ideatore del telegrafo Samuel Morse aveva una istruzione classica e fu persino apprezzato ritrattista. G. A. Borelli si dedicava contemporaneamente all’astronomia, alla medicina ed alla matematica. J. Bernoulli per desiderio del padre si diplomò in teologia. A. Volta quasi muto fino a sette anni, fece poi rapidi progressi ma seguì inizialmente studi umanistico-filosofici ed il suo primo lavoro fu, infatti, un poemetto dove venivano descritte le scoperte scientifiche del tempo alle quali finì con l’appassionarsi. G. Caselli tradusse le Odi di Saffo. T. Edison37, straordinario genio inventivo, dotato di grandissimo senso gestionale ed economico, ebbe un’infanzia umile ed avventurosa iniziando a 7 anni i corsi primari – peraltro abbandonati dopo poco per scarso rendimento – e fu la madre ad insegnargli a leggere e scrivere. I. Kant insigne filosofo ed ideologo fu autore con Laplace di una valida teoria sulla costituzione del sistema solare. B. Russell ebbe il Nobel per la letteratura; etc. Come abbiamo più volte avuto modo di osservare o constatare, novità e ritrovati frequentemente si accavallano, si fondono, si combinano e si incrociano (a volte si separano ma poi si ritrovano e si ricompongono) e l’algebra38, l’analisi39 e scuno dei quali corrispondeva ai numeri dall’uno al nove: ogni dieci giri del primo, faceva un giro il secondo rocchetto e così di seguito come i contachilometri (meccanici) utilizzati fino a qualche anno fa sulle automobili. In Figura 8b è fotografato un analogo dispositivo esterno a 4 cifre, portatile, di dimensioni contenute, che avvicinato a qualunque rotore riesce a contarne i giri. Un apparecchio più perfezionato fu realizzato da S. Morland nel 1665 [Fig. 8c] che con lo stesso principio consentiva di effettuare calcoli più consistenti (sempre solo addizioni e sottrazioni). Solo Leibniz riuscì a mettere a punto un congegno in grado di ese- Fig. 8b Fig. 8c guire anche moltiplicazioni e divisioni. (Vedi note 40 e 42). 37 All’età di 15 anni divenne sordo per le bastonate ricevute per aver causato l’incendio di un vagone ferroviario della linea Port-Huron e Detroit, dove viveva già da tre anni e nel quale aveva impiantato un laboratorio di fortuna e stampava un suo giornale, il Weekly Herald. Fra il 1862 ed il 1868 si impiegò come telegrafista in varie città. Nel 1870 aprì un’officina a New Newark, apportò perfezionamenti alla macchina da scrivere e risolse il problema di immettere in un solo cavo due telegrammi in senso opposto. Perfezionò il telefono già diffuso da Bell e nel 1878 ottenne il brevetto per l’invenzione del Fonografo. Il 21 ottobre del 1879 fece accendere la prima lampadina a filamento. Fra il 1880 ed il 1882 si dedicò alle centrali elettriche; nel 1884 scoprì l’effetto Edison consistente nell’emissione di elettroni da corpi incandescenti; nel 1887 brevettò il Cinetoscopio per la visione degli oggetti in movimento; inventò un nuovo tipo di accumulatore al ferro-nichel, fece esperimenti nel campo delle applicazioni del cemento nell’edilizia, creazioni varie di carattere bellico; nel 1914 scoprì il fenolo sintetico e si interessò alla produzione della gomma. Gli furono conferite tre lauree ad honorem. Richiese oltre 1500 brevetti. Fondò a New York la Edison Electric Light Co. 38 La parola deriva dal titolo dell’opera “Ilm alJabr wa’l muqabalah” (che significa trasporto o annullamento di termini in una uguaglianza) di Mohammed Ibn Musà al Khuwarizmi, grande esponente della cultura scientifico-matematica araba antica. Oggi con il termine Algebra (generale o astratta) viene indicato tutto l’insieme di regole per il calcolo letterale, i principi generali delle equazioni nonché un ulteriore complesso di dottrine sviluppatesi in Germania con Dedekind, Noedher e Steinitz ed in America con Albert e Wadderburn che vanno sotto i nomi di teoria astratta dei corpi numerici, dei gruppi astratti, dei sistemi ipercomplessi, delle strutture o reticolari, etc. 39 Ultima in ordine di tempo la Matematica Discreta che studia insiemi i cui elementi si possono numerare e sono quindi distinti l’uno dall’altro e RIVISTA DEGLI STENOGRAFI Fig. 9 La “Logica” di G. Boole (ed. 1847) 28 la fisica sperimentale o pura spesso fungono da completamento e/o controllo. In tempi successivi molte creazioni non sono altro che il perfezionamento di scoperte precedenti con l’ausilio della esposizione o discussione per via analitica40, di ulteriori nuove dimostrazioni e tecnologie più avanzate (ad es. la galleria del vento 41 ). La ‘matematizzazione’ del mondo intravista da Cartesio 42 si è notevolmente avvicinata: la maggior parte delle teorie scientifiche sono perfettamente esprimibili in incontrovertibili linguaggi numerici grazie anche ad una innovazione di immensa portata dovuta al matematico inglese George Boole (1815-1864)43. Quest’ultimo, in pratica, inventò la logistica [Figura 9], ossia un’algebra per azioni ragionevoli ovvie e palesi basata su tre sole ‘operazioni’ che possono essere vere o false (‘OR’, ‘AND’ e ‘NOT ’). Inoltre, la diffusione e l’impiego su vasta scala negli ultimi 50 anni di calcolatori elettronici e la costruzione di centri specializzati di studio e di ricerca ha avvalorato sempre più quanto detto consentendo di effettuare accurate osservazioni, esami e valutazioni di segnali di vario genere44, permettendo tecniche di che prima venivano considerati solo sporadicamente. Fra le tante applicazioni ci interessa proprio perché può venire estesa ai codici, alla crittografia, alle reti dove normalmente sono utilizzate algebra, teoria dei numeri e dei grafi. Cfr. L. BERARDI-A. BEUTELSPACHER, Matematica discreta; R. GRAHAM-D. KNUTH-O. PATASHNIK, Matematica Discreta; F. PREPARATA-R. T. YEH, Introduzione alle strutture discrete; S. SING, Codici Segreti; B. SCHNEIER, Applied Cryptography; A. J. MENEZES-P. C. OorschotS. A. VANSTONE, Handbook of Applied Cryptography; M. FONTANA-S. GABELLI, Insiemi, Numeri e Polinomi; I.N. HERSTEIN, Algebra; N. L. BIGGS-E.K. LLOYD-R. J. WILSON, Graph Theory 1736-1936; J.A. BONDY-U. S. MURTY, Graph Theory with applications; R. DIESTEL, Graph Theory; A. GIBBONS, Algorithmic Graph Theory; F. HARARY, Graph Teory; R. J. WILSON-J. J. WATKINS, Graphs. An Introductory Approach. Nell’Appendice di cui alla nota 31 sono riportati un certo numero di Autori moderni che si sono interessati alla teoria dei grafi, dei frattali, dei cicli, dei processi stocastici e delle code. 40 L’affascinante mondo dei numeri è stato da noi trattato in altri saggi. Cfr. M. UGLIANO, Codici; Le tappe della Matematica; L’idea dei logaritmi; Bit e parole; Il Linguaggio del Dos; I Dati; Errori. 41 La prima galleria aerodinamica fu costruita nel 1897, da Ziolkovskij Konstantin Eduardovic (1857-1935) pioniere russo dell’areonautica e dell’astronautica. Oltre a varie realizzazioni di dirigibili e monoplani metallici, nel 1903 individuò che solo il propellente liquido poteva consentire viaggi interplanetari. Pensò ancora alla traiettoria a spirale per il rientro, ai missili polistadio ed alle stazioni spaziali orbitanti come basi di partenza per lunghi percorsi cosmici. 42 Cfr. P. VALERY, Occasions (1970); J. R. VROOMAN, René Descartes (1970); P. J. DAVIS-R. HERSH, Il sogno di Cartesio, il mondo secondo la matematica, 1988. Il lettore interessato all’argomento può trovare una ricca bibliografia alle pp. 321-331 di quest’ultimo volume. Molti dei testi elencati, sono stati da noi consultati e costituiscono fonti essenziali per alcune indagini di cui alla nota 40, insieme al libro di E. Martin sulle macchine da calcolo. 43 G. Boole insegnò presso il Queen’s College a Cork; dopo approfonditi studi pubblicò un Treatise of Differential Equations (dove introdusse il rivoluzionario metodo simbolico ancor oggi usato) ed un Treatise of the Calculus of Finite Differences. Il suo più importante libro è An Investigation of the Laws of Thought nel quale la particolare forma di calcolo viene applicata alla teoria della probabilità ed alle condizioni di compatibilità dei dati numerici in tale ordine di problemi. In pratica il criterio può venire generalizzato se soddisfa ad un conveniente sistema di assiomi. Il concetto veniva espresso in embrione da altri matematici inglesi quali Peacock, Herschel, De Morgan, Babbage, Gregory: ad esempio il primo di questi nel suo Trattato di Algebra del 1830 già sosteneva che le lettere x, y, z, a, b, c,.... che a volte compaiono nelle relazioni algebriche non rappresentano necessariamente dei numeri ma segni arbitrari prestabiliti. L’algebra booleana continuerà con E. Schröder (Algebra della Logica), G. Peano (Formulario Matematico), G. Frege (Fondamenti dell’Aritmetica), fino allo sviluppo critico nell’opera di B. Russel. (Vedi nota 31). 44 La trasmissione dei segnali per la comunicazione umana diretta è stata e rimane prevalentemente fonica e visiva. Altre forme restano limitate a determinati aspetti o casi particolari. Recenti ed approfondite ricerche sono state fatte sui profumi ed è fuori dubbio l’influenza dell’olfatto (che fra le altre cose è sempre attivo indipendentemente dalla volontà) sull’attivazione di aree cerebrali, tuttavia la possibilità di arrivare a comunicare in tale modo è sicuramente difficile (cfr. R. Herz, S. Cicoria, P. Süskind). Ulteriori studi riguardano l’eventualità di mettere in relazione i suoni a sensazioni diverse dall’udito (cfr. F. Rampichini, E. Lariani, M. Maiocchi) e l’effetto ‘V’ che associa al tatto (propriocezione) vari tipi di input (cfr. M. Ugliano). Le rappresentazioni analogiche e/o digitali riguardano essenzialmente tecniche ed apparecchiature il cui funzionamento è basato sull’una o l’altra forma a seconda delle caratteristiche richieste e dei circuiti adoperati anche se la tendenza e la diffusione dei calcolatori, delle reti logiche e delle più recenti realizzazioni porta inesorabilmente verso quella binaria per una serie di proprietà e connotazioni fra cui semplicità, econo- elaborazione prima impensabili 45 che fanno indagare su di una infinità di fatti non solo fisici o tecnici ma anche sociali ed economici ovvero sviluppare sistemi informativi ed operazioni logiche sbalorditive46. Riprendendo il discorso sull’elettricità, fin dai primi decenni dell’800, una notevole serie di risultati tangibili aveva dimostrato il collegamento fra i campi prodotti dalle correnti e gli aghi magnetici. I tentativi e le ipotesi prima di W. Gilbert (1540-1603)47 e dell’abate J. A. Nollet (1700-1770)48, poi di A. M. Ampère (1775-1836), di H. C. Oërsted (17771851), di G. S. Ohm (1787-1854), di M. Faraday (1791-1867) e di tanti altri49 avevano permesso di accumulare un cospicuo patrimonio di profonde ed autorevoli conoscenze che si era anche abbastanza rapidamente divulgato ma che rimaneva un complesso di informazioni e di nozioni pratiche ed empiriche non ancora coerentemente organizzate in una struttura appropriata, precisa ed adeguata. (continua) Fig. 10 Esperimenti dell’abate Jean-Antoine Nollet micità, ridotte dimensioni, sicurezza di funzionamento, bassa probabilità di errori, elevatissima velocità di funzionamento, possibilità di conversione, etc. In un’altra occasione vedremo che l’impulso utilizzato da un certo momento in poi sarà solo elettrico e non più necessariamente collegato al magnetismo indotto e la trasmissione a distanza di questo genere di ‘dati’ permette, fra le altre cose, di estenderne enormemente la divulgazione, la rappresentazione e le opportunità di elaborazione. 45 A solo titolo di esempio diciamo che nel 1956 presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli fu creato un Centro di Calcolo Elettronico con l’analizzatore differenziale Bendix D-12 a nastro magnetico. Si trattava di una macchina numerica progettata per la risoluzione di equazioni differenziali. Nel 1962 essendo il precedente ormai superato, venne installato un G-20 sempre della Bendix Computer (che dall’anno successivo fu assorbita dalla Con- trol Data Corporation) a sua volta sostituito da quello analogico-ibrido CI-500 della RedifonAstrodata in relazione ad altre esigenze della Facoltà (aeronautica, controlli automatici, etc.). Nel suddetto Centro si svolgevano attività didatticoscientifiche, collaborazione con il CNR e con Enti o Industrie interessate al calcolo automatico. Fra le varie importanti elaborazioni segnaliamo un metodo di rilievo dei segnali bioelettrici connessi con la funzione cardiaca fondato sull’utilizzo di un convertitore analogico (Preston VHS-8500) collegato ad un calcolatore elettronico (CDC G20), diverse applicazioni alla Scienza delle Costruzioni, alle Comunicazioni elettriche ed alla Simulazione di reti combinatorie e sequenziali. Cfr. B. FADINI-C. SAVY, La simulazione dei calcolatori elettronici numerici; F. CENNAMO, Elaborazione di segnali elettrocardiografici; C. A. STEIMBERG-S. ABRAM-C. A. CACERES, Pattern recognition in the clinical elettrocardiogramm; E. DURAND, Electrostatique et Magnetostatique; P. GAZZANA PRIAROGGIA, La risoluzione numerica approssimata dei campi elettrostatici. 46 Oltre a tutte le ‘operazioni’ che i computer consentono già di effettuare ricordiamo i Sistemi Esperti, la Robotica e l’Intelligenza Artificiale che si occupano di tecniche miranti a rendere i calcolatori capaci di affrontare e portare a compimento problemi in assenza di un ben definito algoritmo risolutivo. Cfr. P. McCORDUCK, Storia dell’intelligenza artificiale; J. HAUGELAND, Artificial Intelligence: the very Idea; P. SCARUFFI, L’intelligenza artificiale; J. KRUTCH, Esperimenti di Intelligenza Artificiale; P. JACKSON, Introduzione ai Sistemi Esperti; A. MAZZETTI, Applicazioni dei Sistemi Esperti; R. FORSYTH-R. RADA, Applicazioni delle macchine che apprendono; nonché i recenti studi del prof. R. Zaccaria dell’Università di Genova, del prof. J. Taylor del Dipartimento di matematica del King’s College di Londra (allievo del premio Nobel e padre dell’antimateria Paul Dirac) e le realizzazioni della Waseda University di Tokio ed il robot della Secom Co. Itd che può aiutare gli handicappati a mangiare. 47 W. Gilbert medico e filosofo naturale si interessò con grande attenzione e fece ipotesi attendibili su fenomenologie analizzate metodicamente ed in particolare su quelle magnetiche (movimenti di un ago), intuendo l’esistenza del campo di attrazione terrestre. Cfr. W. GILBERT, De Magnete, Magneticisque corporibus ed de magno magnete tellure (1600); De Mundo nostro sublinari philosophia nova (1651, postumo). 48 Jean-Antoine Nollet, diacono a Noyon, sacerdote, professore di fisica a Parigi, Torino, Bordeaux, Navarre. Fu allievo di C. F. Du Fay e di R. A. Réaumur. Scoprì l’endosmosi ed effettuò notevoli ricerche di elettrologia che lo portarono ad enunciare la teoria del “fluido elettrico”. Condivise con P. Polinière il merito di aver introdotto la fisica sperimentale in Francia. Cfr. Leçon de physique expérimentale (1743-48); Ricerche sopra le cause particolari dei fenomeni elettrici [Figura 10]. 49 Cfr. M. UGLIANO, Segnali e comunicazione a distanza; Il moderno significato di Informazione. QUANDO LA TRUFFA ARRIVA VIA INTERNET U 30 navig@ndo RIVISTA DEGLI STENOGRAFI Comunicazioni a rischio di INDRO NERI no dei pregi principali di Internet è quello di aver “vitaminizzato” le comunicazioni, permettendo – a chiunque sia in possesso di un computer e di un collegamento alla rete – di appartenere al cosiddetto “villaggio globale” e scambiare messaggi in tempo reale con persone di tutto il mondo. Se l’autostrada informatica ha reso di fatto più trafficate le nostre strade comunicative, è altrettando vero che in qualunque situazione di traffico pesante aumentano le possibilità di incidenti e bisogna sempre essere pronti a frenare, senza fidarsi mai troppo delle capacità di guida di chi ci viene incontro. Metafora perfetta per introdurre un discorso sui rischi connessi alla comunicazione, ed in particolare per far luce su alcune delle più popolari truffe che vengono perpetrate tramite posta elettronica protetti dall’anonimità telematica. C’è da dire subito che non si tratta di nuovi raggiri. È solo che adesso, tramite Internet, i truffatori riescono a raggiungere un numero molto maggiore di vittime: la platea è più vasta ed i costi di gran lunga inferiori (e la legge delle probabilità conferma che inviando a costo vicino allo zero dieci milioni di messaggi in ogni angolo del globo, qualcuno che abbocca all’amo si trova sempre). Quelli che fino a ieri erano venditori di elisir miracolosi che andavano di fiera in fiera e di paese in paese, oggi sono gli stessi che – utilizzando la comunicazione elettronica – bombardano la vostra casella email in cerca di un facile raggiro. C’è di buono se non altro che – a guardare bene – le truffe di ieri sono le stesse di oggi, ed hanno tutte un comune denominatore: carpire i vostri soldi (o carpire le vostre informazioni personali per poi carpirvi i soldi). Gira e rigira si va sempre a finire lì, quindi basta prestare un po’ di attenzione ed agire con cognizione di causa per evitare di cadere in trappola. La truffa più popolare è senza dubbio quella che consiste in un messaggio che sembra provenire dalla vostra banca o dal vostro gestore telefonico e che vi invita a confermare i dati del vostro conto, pena la sospensione del servizio. Per quanto legittima possa apparire la “comunicazione di servizio”, è sempre meglio telefonare di persona per assicurarsi che non si tratti di tentativi di carpire le vostre informazioni personali. Questo tipo di truffa va sotto il nome di «phishing» – neologismo creato dalla fusione dell’aggettivo “phony” (che in inglese significa “fasullo”) e del verbo “fishing” (“pescare”) – e si manifesta anche sotto forma di un altro popolare raggiro, quello assurto agli onori delle cronache come «Truffa nigeriana». Il meccanismo della “Truffa nigeriana” è presto svelato. In un messaggio di posta elettronica, in inglese, inviato da un presunto funzionario di un paese africano (ma costui può presentarsi anche sotto le mentite spoglie di un avvocato, o di un dipendente di banca, o addirittura di un parente di un dittatore tragicamente scomparso), si richiede il vostro aiuto per versare su un conto estero soldi ritrovati/ereditati/nascosti, in cambio di una sostanziosa percentuale. Il mittente, che ha scelto voi, e solo voi, fra miliardi di persone al mondo in virtù della vostra rinomata affidabilità (sic!), si trova in un paese vessato dalla guerra civile e per entrare in pieno possesso di questa fortuna senza che venga confiscata dal regime locale, vorrebbe versare sul vostro conto Una scena del popolare film «La stangata» del 1973 interpretato da Robert Redford e Paul Newman nella veste di due abili truffatori, film vincitore di 7 premi Oscar Una banconota da 10 scellini, in vigore fino alla fine del 1972 in Nigeria, e in basso: una banconota da 50 Kobo, la nuova moneta nigeriana dal primo gennaio 1973 che introdusse nel Paese una valuta a base decimale. Ci vogliono 100 Kobo per fare un Naira e 159 Naira per fare un Euro corrente una somma che generalmente ammonta a decine di milioni di dollari, per poi riprelevarla, una volta emigrato, e pagarvi il disturbo in generosa misura (di solito dal dieci al quaranta per cento). Abboccando a questa richiesta, vi viene richiesto di fornire i dati del vostro conto bancario, e vi vengono inviati via fax alcuni documenti fasulli da compilare. Nel migliore dei casi comincerà una litania di richieste di piccole somme per portare avanti la pratica (con la scusa di dover corrompere un dirigente di banca o un doganiere, oppure di ottenere qualche altro documento indispensabile), nel peggiore dei casi il vostro conto bancario sarà sapientemente svuotato di ogni vostro risparmio. N onostante la “truffa nigeriana” sembri ormai in declino, si tratta sempre di un affare da cento milioni di dollari l’anno che negli Stati Uniti interessa ancora un numero che si aggira sulle tremila vittime al mese. Non per niente i servizi segreti americani hanno addirittura attivato una speciale sezione investigativa che si appoggia all’ambasciata Usa di Lagos, capitale della Nigeria, mentre la legislatura nigeriana ha ratificato una legge, la 419, contro gli autori di queste truffe. Ma le richieste di soldi possono pervenire tramite posta elettronica anche sotto forma di offerte di lavoro. In molti casi insieme al vostro curriculum vi vengono richiesti i dati personali da allegare al vostro incartamento, oppure vi viene richiesto il pagamento per l’apertura della pratica, l’acquisto dell’uniforme o una percentuale in caso di assunzione. La regola d’oro è sempre quella: mai fornire i propri dati personali, e mai pagare anticipatamente. Alcune di queste offerte di lavoro nascondono poi truffe molto più elaborate. Una delle frodi più comuni è quella di un’offerta di lavoro casalingo che consiste nel funzionare da ufficio smistamento di corrispondenza. L’incarico è quanto mai facile: vi vengono consegnati dei pacchi che dovrete rispedire all’estero per conto di una fantomatica società che non dispone di un ufficio di relazioni internazionali. Il costo della spedizione vi viene restituito in un’unica soluzione a fine mese. La truffa si avvale di complicati meccanismi, ma in definitiva vi ritroverete a spedire merce pagata con carte di credito rubate per poi essere rimborsati con assegni fasulli. Non solo, i vostri dati personali – che vi saranno stati richiesti al momento di assumervi – verranno utilizzati per ottenere carte di credito a vostro nome con le quali acquistare illegalmente altra merce da far spedire ad altre ignare vittime. Sempre “a fondo perso” sono le donazioni a scopo benefico elemosinate via e-mail o pagamenti anticipati per servizi che non avete richiesto. Se i vostri soldi non scompaiono nelle maglie della Rete, nella più fortunata delle eventualità pagate per ricevere materiale privo di effettivo valore. Per esempio è comune ricevere promozioni per nuove carte di credito e, sborsando una certa quota di adesione, ricevere una lista delle banche che dispongono delle carte in offerta, invece che delle carte stesse. Sulla stessa lunghezza d’onda le truffe basate su presunte vincite. Non è raro di questi tempi trovare nella propria casella di posta elettronica un messaggio che annuncia a caratteri cubitali la vincita di un concorso. Che sia una fantomatica Lotte- Una vecchia pubblicità americana di un unguento miracoloso a base di olio di serpente, per curare di tutto, dal mal di denti ai reumatismi, dai geloni ai lividi (anche negli animali) Un’altra pubblicità per un unguento sempre a base di olio di serpente (questa volta a sonagli) proposto a cinquanta centesimi la bottiglia negli Stati Uniti. Oltre a dolori muscolari e slogature veniva raccomandato anche contro la sordità ria Europea o una più credibile estrazione di beneficienza, la prima domanda da farsi è sempre quella: ho comprato un biglietto? Basta questo generalmente per dissipare ogni dubbio. Le probabilità di vincere qualcosa senza giocare, infatti sono parecchio vicine allo zero. Il meccanismo dietro a questo tipo di truffa è questo: o vi viene chiesto di pagare anticipatamente le “spese di gestione” prima di riscuotere la vincita (per cui si ritorna alla truffa di cui sopra) oppure vi viene effettivamente offerto un premio che però necessità di un acquisto per poter essere riscosso (per esempio avete vinto una settimana di vacanza in albergo ma dovete acquistare il biglietto aereo presso la stessa agenzia che elargisce il premio, che ovviamente gonfierà il prezzo del biglietto per coprire le spese di alloggio). E che dire delle catene di Sant’Antonio? Dopo averci tartassato tutta la vita con letterine anonime nelle quali storie di rapidi guadagni venivano rese ancora più eloquenti dalla contrapposizione delle tristi disavventure di chi osasse diffidarne, ecco che questa piaga della comunicazione scritta ritorna più prepotente ed invasiva che mai in virtù del potere divulgativo delle nuove autostrade telematiche. «Invia questa e-mail a dieci persone che conosci e cinque Euro al primo della lista», o anche (in una versione più al passo con i tempi) «Microsoft sta testando un nuovo sistema di analisi della posta elettronica e pagherà cinque dollari per ciascuna copia di questa e-mail che ritrasmetterai agli indirizzi della tua rubrica». Se nella versione originale lo schema a piramide favorisce solo i primi della lista, nella versione moderna participare a questa spedizione elettronica di massa contribuisce solo ad intasare il traffico della Rete, visto che si tratta di una leggenda urbana nata nell’aprile del 1999. Ricapitolando, non lasciamoci abbindolare da chi urla «Non siam qui per vendere ma per regalare». Niente è gratis. Proteggete sempre i vostri dati personali e per nessuna ragione accettate di pagare anticipatamente servizi che non avete richiesto. E soprattutto state alla larga da intrighi internazionali alla James Bond. giochi L’angolo dei Divertente, no? Ed ora, fuori concorso, proseguiamo con un’altra piacevole curiosità: le crittografie dantesche, gioco di raffinati godimenti letterari, tratti dalla Divina Commedia (in fondo alla pagina, le soluzioni capovolte). Subito dopo, troverete i nostri consueti indovinelli in concorso, che, se risolti tutti e sei, vi consentiranno di ricevere in premio uno storico volume di stenografia. CRITTOGRAFIE DANTESCHE (Soluzioni capovolte in fondo alla pagina) 1 – Si drizzan tutti aperti in loro stelo (Inferno II – 129) 2 – Per l’aer nero e per la nebbia folta (Inferno VI – 24) 3 – E quel tanto sonò nelle sue guance (Paradiso XXIX – 112) 4 – A potenze diverse si risolve (Paradiso II – 135) 5 – Ma tu perché ritorni a tanta noia? (Inferno I – 76) 6 – Non sofferse di star sott’alcun velo (Purgatorio XXIX – 27) INDOVINELLI IN CONCORSO 1 – L’emigrante itervistato - Parto felice, sì, pel nuovo mondo e parto laborioso, anche se in fondo si faccia strada sempre più il concetto che il fuoruscito capiti per far qualche sgambetto. Il Valletto 2 – Vecchia bagascia Quando, cadente, intorno a noi gironzoli sfarfallando infioccata, ci rammenti che sotto i tuoi lenzuoli candidi trovammo il pane per i nostri denti. Il Dragomanno 3 – Il basso del “Don Carlos” All’aria dominante “sotto la volta nera” andò tutto a rovescio quella sera, quando gli uscì una stecca lacerante. Il Valletto 4 – Strumento a doppio uso È come un organetto e ci si chiede: “Chi non ce l’ha come farà a suonare?” Ma con forza, a coloro che disturbano, lo si potrà tirare. Ciampolino 5 – Il ritratto dell’amante Ora ti guardo in questo quadro e sento che in se per me ti batte ratto il cuore! Ti ammiro ricordando con tremore gli istanti d’un trascorso appuntamento! Novellino 6 – La futura suocera al genero Poiché tu, ben sapendo quanto è povera, la domandi ed insisti per averla, prendila pure, ma però ricordati che t’incombe il dover di mantenerla. Il Valletto SOLUZIONI DEI GIOCHI N. 68 1 – Il sarto 2 – Scarpa/scarpe 3 – Schiaffo/i 4 – Il salvadanaio 5 – Il sale 6 – La nave Molte le risposte, ma nessuno è riuscito a risolvere tutti e sei gli indovinelli. I PREMI A quanti risolveranno tutti e sei gli indovinelli sarà inviato uno storico libro di stenografia. Le soluzioni di questa puntata di giochi dovranno pervenire alla Redazione entro il 15 novembre 2005. Crittografie dantesche (Soluzioni) 4 – Equazione 5 – La mosca 6 – Nudista a cura di GIUSEPPE CAPEZZUOLI rosegue la nostra piccola galleria di giochi “antichi”. Agli inizi dell’Ottocento, quando il fervore della ricerca, l’entusiasmo per la duttile genialità del sistema Gabelsberger-Noe ispiravano i nostri enigmisti alle combinazioni più eccentriche, strampalate e gioiose, uno dei piacere più sottili ed affascinanti era quello di nascondere una frase, un motto, un proverbio sotto il tratto d’un disegnino. Quello che vi presentiamo, che impone anche una piccola attenzione stilistica, cela la frase, in caratteri gabelsbergeriani (come abbiamo trascritto sotto il disegno): «Il colmo della abilità per un fotografo che sia a Torino si è di fare il ritratto a un individuo che si trova a Superga». 1 – Calici 2 – Caligine 3 – Ceffone P