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IMPORTANTE
SOLTANTO
GLI ASSOCIATI
AGLI
AMICI DELLA
FONDAZIONE
GIULIETTI
POTRANNO
CONTINUARE
A RICEVERE
LA RIVISTA
La quota di
iscrizione è stata
fissata in € 20,00
per l’anno 2005
da versarsi sul
C/C postale
n. 18025502
intestato alla
«Rivista degli
Stenografi»
Via dei Cairoli
16/C
50131 Firenze
o di € 50,00
come
«Sostenitore
della Fondazione
Giulietti».
In omaggio,
come premio di
fedeltà, il volume
«Storia della
scrittura»
con CD-ROM,
edito dalla
Fondazione
Giulietti,
e numerosi
sconti sulle
pubblicazioni
Giunti.
In copertina: Manifesto di propaganda
diffuso nel 1944. Milanesi in coda per vidimare le tessere annonarie.
Ultima di copertina in
senso orario dall’alto:
L’abbazia di Melk.
Uno scorcio di Vienna avveniristica. Il
campione palermitano Fabrizio Verruso.
Rappresentanti delle
varie nazioni al «Racine Show». Maura
Morisi prova la tastiera YogiType. Una
«michelista» al via.
Rivista degli Stenografi
fondata a Firenze nel 1877
n. 69, luglio/settembre 2005
Organo trimestrale della
Fondazione Francesco e Zaira Giulietti
di cultura stenografica, calligrafica,
grafica e linguistica
Redazione e Amministrazione
Via dei Cairoli 16/C - 50131 Firenze
Tel. 055.5000042 - Fax 055.576128
www.fondazionegiulietti.it
E-mail: [email protected]
Direttore responsabile
Paolo A. Paganini
Direttore editoriale
Nerio Neri
Collaboratori
Ferruccio Annibale, Francesco Ascoli
Giuseppe Capezzuoli, Indro Neri
Attilio Ottanelli, Patrizia Pedrazzini
Pietro Poscia, Angelo Quitadamo,
Mimmo Spina, Gian Paolo Trivulzio
Anna Maria Trombetti
Massimo Ugliano
Stampa
Litografia Piccardi S. & C.
Strada in Chianti (FI)
Copia non commerciabile
C/C postale N. 18025502
Autorizzazione del Tribunale di Firenze
n. 3604 del 22/7/1987
Fondazione Francesco e Zaira Giulietti
per lo studio, la promozione e la divulgazione
delle scritture comuni e della stenografia
Gabelsberger-Noe
Riconosciuta con D.P.R.
n. 310 del 19-1-1983
Sede legale
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Consiglio di Amministrazione
Presidente
Dr. Gianluca Formichi
Vice Presidente
Dr. Sergio Giunti
Segretario
Cav. Bruno Piazzesi
Consiglieri
Prof. Paolo Galluzzi
Prof. Andrea Innocenzi, Nerio Neri
Prof. Paolo A. Paganini
Prof. Aldo Patritti, Prof. Giorgio Spellucci
Dr. Federico Sposato
Collegio Revisori
Dr. Salvatore Proto
Dr. Gianluca Borrani, Dr. Enzo Rook
SOMMARIO
1
Gian Paolo Trivulzio
Per sette giorni Vienna capitale delle scritture
veloci. Fabrizio Verruso campionissimo nel
riconoscimento del parlato
8
Antonietta Gregorio
Un entusiasmo inalterato
dall’inizio alla fine
8
Rossella Fabrizio
Sono rimasta senza parole per l’emozione
10
Maura Morisi
Dentro le gare ventotto nazioni
al limite dell’impossibile
12
Grazie alla nostra rivista anche in USA
si fa strada la «causa» di San Cassiano
13
Paolo A. Paganini
E se San Cassiano fosse stato altoatesino?
14
Paolo A. Paganini
Fuori la lingua
16-17
Mimmo Spina
Notizie-informazioni-appuntamenti
18
Il pugno nazista!
Chi sciopera finisce in Germania
26
Massimo Ugliano
Filosofi, avvocati, medici, ritrattisti e
viveurs, ma tutti con il pallino
della matematica (2ª parte)
30
Indro Neri
Comunicazioni a rischio
Quando la truffa arriva via Internet
33
Giuseppe Capezzuoli
L’angolo dei giochi
Il Presidente, Il Consiglio Direttivo e tutti
i Soci dell’Accademia Aliprandi onorano
in MARIO SPIGOLI, nella giornata dedicata dall’EUSI alla sua memoria, il socio
fondatore, l’appassionato docente, l’amico
carissimo.
Carlo Rodriguez
La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti e le fotografie non si restituiscono in nessun caso. Gli articoli
firmati riflettono le opinioni dei loro autori: non necessariamente queste coincidono con le opinioni della Direzione. La Direzione si riserva di apportare eventuali tagli agli articoli ricevuti, per motivi di spazio.
n69a01
Vienna
di GIAN PAOLO
TRIVULZIO
Le foto di questo
servizio e della
quarta di copertina
sono di
Maura Morisi,
Marco Olivo e
Fausto Ramondelli
Per sette giorni
capitale delle scritture veloci
Fabrizio Verruso campionissimo
nel riconoscimento
del parlato
Vienna 23/29 luglio 2005 - Ottimi risultati del gruppo italiano alle competizioni – Molto interessanti le presentazioni
e dimostrazioni disponibili in lingua
originale al sito www.intersteno.org –
Praga la sede del prossimo Congresso,
Jaroslav Zaviacic nominato presidente
– Anche nel 2006 la gara in Internet con
formula allargata ed estensione anche
ai maggiori di 20 anni. – Il prossimo
Comitato Centrale ad Antalya (Turchia) settembre 2006.
A
Il campione
Verruso si è fatto
onore in ben
quattro specialità
Vienna, sono stati 440 i partecipanti
(a Roma 526) che hanno affollato le
aule ed il salone del ben organizzato complesso scolastico in cui si sono svolte tutte
le attività, ad eccezione della premiazione
e cena finale che, come annunciato, ha
avuto luogo nello storico grandissimo sa-
lone del Rathaus (1600 metri quadrati)
affollato da 600 persone (ai concorrenti si
sono aggiunti infatti i parenti e gli accompagnatori).
Per nostalgia del Congresso romano,
l’organizzazione si è assicurata una elevata temperatura (fino a 37 gradi assolutamente eccezionale per Vienna) che, condita da abbondante umidità, ha fatto boccheggiare i viennesi e non solo.
La cerimonia di apertura è ritornata
allo schema classico con il “Racineshow”, i vari delegati nazionali sono stati
chiamati sul palcoscenico ed ognuno di
essi ha pronunciato una frase nella propria
lingua. La variante quest’anno è stata costituita dalla richiesta di presentarsi in costume nazionale. Per il nostro paese, come
si sa, non esiste un vero costume nazionale quindi la nostra Delegata si è dovuta ingegnare. Per la cronaca e per la storia, la
sua frase è stata «Vengo dalla terra della
Ferrari, di Pavarotti e Ramazzotti e dei vestiti di Armani, auguro a tutti un grande
successo in questo Congresso». La frase
ha scatenato gli applausi anche dei gruppi
non italiani. Analoghi applausi per la rappresentante cinese che accentando fortemente il termine delle cinque frasi da lei
pronunciate ha creato un effetto di trascinamento e sorpresa anche per chi non conosce questa lingua.
Dall’inizio alla fine: la gita finale
(Vino e cultura) si è articolata con una visita alla storica abbazia di Melk, alla sua
biblioteca ed ai giardini. Dopo il tipico
pranzo locale (presenti anche i maccheroni come contorno, annegati in un sugo
verdino, ma gustati comunque grazie a
Dante: “più che il dolor poté il digiuno”)
annaffiato con abbondante vino, lungo incontro con gli struzzi (video di orientamento, tocco delle uova, dei piumini di
fisarmonicista, pur non avendo nel repertorio pezzi italiani, si è comunque dato da
fare col nostro gruppo (raccogliendo una
lauta mancia) probabilmente perché il tavolo italiano era pressoché formato da
giovani e belle fanciulle, una delle quali
ha anche festeggiato l’imminente compleanno.
R
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
La delegata
italiana
(a sinistra)
Isa Crippa
a fianco del
presidente
Jaroslav Zaviacic
e dei
rappresentanti
di India, Francia,
Turchia e
Tanzania
2
vario colore e dimensioni, della pelle, delle scarpe, dei ventagli fino ai celebri collier di struzzo tanto apprezzati dalle signore) seguito da una visita agli allevamenti per ammirare le razze dal collo rosso, blu e grigio di varie età e provenienze.
A detta di chi l’ha provata, la carne di
struzzo locale è molto gradevole. Gli odori emanati da questa specie non sono invece stati graditi da molte giovani fanciulle
che si sono graziosamente turate le narici
con fazzolettini multicolori.
Indi discesa agli inferi, temperatura 10
piacevoli gradi nelle cantine di una grande
marca di vini. L’accoglienza è “virtuale”,
si viene “buttati” nel tinozzo e si diventa
acini di uva, seguendo il processo di trasformazione in uno scenario indescrivibile ed in un percorso sotterraneo di quasi
un chilometro. Per rilassarsi si può anche
giocare con palle virtuali in una partita solitaria od a più voci od ammirando la propria immagine riflessa in centinaia di
specchi. Alla fine un sorso di questo pregiato vino bianco, definito il migliore del
mondo, ci riporta al reale. Un fuori programma è offerto da un italiano che per
scappare dagli inferi usa una porta di sicurezza e viene riportato all’ovile (dopo una
fuga tra i vigneti e lo sbarco nel vicino villaggio) da una sorridente fanciulla locale,
lieta di aver battuto sul tempo la polizia ed
i pompieri nel frattempo allertati dai sistemi automatici di sorveglianza.
Per completare la lunga giornata, sosta
con pranzo finale in un heuriger (tipici locali dove una volta si gustava solo il vino
della famiglia locale, oggi completati dalla degustazione di formaggi e salumi).
Vino e piatti abbondanti, presi d’assalto
con accompagnamento di fisarmonica. Il
iunioni e decisioni del Comitato
Centrale - Il congresso di Roma aveva come motto “Il rinascimento dell’Intersteno” ed anche se non siamo ancora nella
fase migliore, è stato riconosciuto da tutti
che il nuovo impulso reso possibile dalla
nuova struttura ha risvegliato l’attenzione
verso i gruppi nazionali e l’interesse di
paesi extra europei. L’Intersteno è passata
da una passiva relazione con i gruppi nazionali, ad un’attiva spinta di coinvolgimento.
A tal scopo un momento di incontro
con le delegazioni di paesi extra europei è
risultato particolarmente proficuo: India,
Messico, Stati Uniti, Cina, Africa, Australia, Russia sentono la forza di attrazione
dell’Intersteno, la diffusione della e-newsletter a 1300 nominativi rafforza i legami, il nuovo sito Web (www.intersteno.net
che sarà sostituito entro settembre con
www.intersteno.org) si presenta denso di
informazioni nelle tre lingue ufficiali (inglese, tedesco, francese) e costituisce fonte di riferimento per i siti locali.
Le decisioni del Comitato Centrale,
poi ratificate dall’Assemblea, sono principalmente le seguenti.
1 - Modifiche allo Statuto dell’Intersteno ai punti 10.1 e 22.3. Esse riguardano un nuovo sistema di calcolo del numero di “delegati” per ogni nazione. (Per
maggior chiarezza preciso che il termine
“delegato” qui si riferisce al numero di
persone che hanno diritto di voto in Assemblea, da non confondere con quello di
“delegato nazionale” che comunque è incluso in questo conteggio). Precedentemente questo numero era unicamente basato sulla popolazione del paese e questo
creava disparità anche perché ad ogni delegato è collegata una quota annua. Il criterio proposto ed adottato tiene invece
conto anche della partecipazione all’attività dell’Intersteno ed in particolare agli
ultimi 3 congressi (escluso quello organizzato dalla nazione stessa). In tal modo
si riesce ad avere una soluzione più equilibrata. Inoltre è data al Board la facoltà di
agevolare la partecipazione di nuovi paesi
con la riduzione, al massimo per due anni,
della quota pro-capite, formula applicabi-
Gli allievi
dell’Istituto
Dragomari
di Prato con
l’insegnante
Raffaella
Menichini e la
delegata italiana
le anche temporaneamente a paesi che abbiano difficoltà economiche.
2 - Aggiornamento della quota a 36
euro per ogni delegato. L’Italia con la
nuova regolamentazione ha diritto a 10
delegati, pertanto deve pagare 360 euro
all’anno a partire dal 2006. La quota del
2005 è già stata saldata, grazie agli introiti
derivanti dall’organizzazione e gestione
della gara in Internet (ricordo che solo 1
euro per partecipante è a nostro favore,
mentre abbiamo gestito l’attività di
marketing, la gestione amministrativa,
l’aggiornamento del sofware ecc.ecc.).
3 - Organizzare nuovamente una competizione in Internet nel 2006. Entro la
fine di settembre verrà pubblicato il regolamento dettagliato che terrà conto delle
seguenti principali varianti:
a) la gara viene estesa anche a chi ha
più di 20 anni. Poiché queste persone non
appartengono di norma ad alcuna scuola e
diventa comunque difficile coinvolgere al
momento le Università, questi partecipanti faranno capo al gruppo nazionale che ne
assicura (tramite i suoi collaboratori) la
reale esistenza e la partecipazione leale
alla competizione. Dovremo adeguatamente rendere attiva una rete di ‘fiduciari’
che possano garantire questi criteri.
b) la gara verrà anche proposta in versione multilingua, ossia sarà possibile gareggiare con i testi delle varie lingue disponibili. Coloro che concorreranno con più
lingue saranno classificati a parte tenendo
conto della somma dei punti realizzati in
ogni lingua. È un’opportunità ulteriore che
può stimolare insegnanti ed allievi.
c) viene elevata la quota di partecipazione a 5 euro, uno dei quali rimane al
gruppo nazionale che fa da capofila per
questa gara nel suo paese.
4 - Il dott. Prof. Boris Neubauer
(campione del mondo in 13 lingue) e
Gian Paolo Trivulzio faranno un’indagine sui testi delle gare di stenografia (in
senso lato) degli ultimi anni, possibilmente ampliando con altre fonti per arrivare a
definire l’appartenenza delle varie lingue
alle colonne previste per le gare Intersteno, evitando diatribe (accennerò a qualcosa nei miei commenti). Su questo argomento è utile aprire un dibattito “scientifico” con l’apporto di tutti e degli specialisti di lingua e di informatica.
5 - Una Commissione ad hoc, presieduta da Cees van Beurden (che è stato
l’estensore del testo dello Statuto approvato a Roma) e composta da Jean Charles Le Masson (Fr), Linda Drake (USA),
Fausto Ramondelli (I), Waltraut Dierks
(G) esaminerà le proposte di modifica
avanzate da Germania e Rep. Cèka, e porterà le sue conclusioni al Board e successivamente al prossimo Comitato Centrale.
Una riunione del Board è prevista nei primi mesi del 2006. I principali punti in discussione sono: la durata della carica di
Presidente e la procedura di nomina (si
vorrebbe ritornare al passato...), la missione dell’Intersteno e lo svolgimento delle
conferenze. Tutti punti molto caldi sui
quali si aprirà un notevole dibattito.
6 - La e-mail newsletter continuerà ad
essere pubblicata in lingua inglese, la richiesta avanzata da alcuni paesi di avere il
testo anche in tedesco, francese e spagnolo è al momento irrealizzabile anche perché si vuole che a farlo... siano gli altri. Ci
si accontenta anche di quattro lettere all’anno (personalmente ritengo che nella
pratica saranno un po’ di più anche se diventa difficile assicurare una uscita mensile). L’invito ai vari paesi è quello di segnalare nominativi con e-mail per aumentare il numero dei contatti. Una richiesta
di ‘help’ da parte del sottoscritto che cura
attualmente questa attività, è caduta nel
vuoto. Rinnovo la richiesta alle colleghe e
colleghi italiani. Occorre trovare qualche
giovanotto/a che conosca un po’ di inglese
e sappia usare i programmi informatici.
Poi entreremo nei dettagli pratici. Cees
van Beurden ha proposto una lettera specifica per i “parlamentari”, bisogna che ci
siano contributi in lingua inglese e stabilire una procedura di invio gestibile anche
da chi di informatica ne conosce poco.
Anche qui un aiutino sarebbe oltreché gradito, assolutamente indispensabile
altrimenti, come si dice da noi, ‘nisba’.
La tastiera
YogiType si digita
come una...
fisarmonica
basandosi sui
principi
ergonomici
dello Yoga
7 - Il sito ufficiale dell’Intersteno,
oggi disponibile all’indirizzo www.intersteno. net che diverrà poi www.intersteno.org verrà coordinato da Gian Paolo
Trivulzio, webmaster Olivo Marco e
Milos Cernilosky. Esso è concepito per
la gestione delle tre lingue ufficiali dell’Intersteno (inglese, francese e tedesco)
nonché di quella del paese in cui si tiene
il prossimo Congresso (cèka quindi). Attualmente sono presenti informazioni per
53 pagine in lingua inglese, una buona
parte è già tradotta in francese, mentre
molto c’è ancora da fare per il tedesco.
Nel sito ci sono molte informazioni attuali e sul passato dell’Intersteno (per ogni
congresso è stata prevista una scheda,
non tutte sono aggiornate data la mole di
informazioni da controllare, la repubblica
cèka sta collaborando per questa attività).
Inoltre ci sono moduli per segnalare l’interesse a far parte dell’Intersteno (come
gruppo nazionale o come membro individuale), per contattare il Presidente di Giuria ed anche per inviare informazioni da
pubblicare sul sito o sulla e-newsletter.
Quest’ultima funzionalità è presente nel
menu e-news. Il testo proposto viene sottoposto ad un membro del board che decide per l’eventuale pubblicazione immediata nel sito o nella newsletter ed eventualmente contatta chi ha fatto la segnalazione per eventuali commenti. Inoltre a
breve verrà inserito un calendario degli
eventi che a livello nazionale od internazionale possono interessare gli ‘interstenisti’ anche per evitare sovrapposizione
di tempistiche (quest’anno il Congresso
si è sovrapposto alla grande riunione della NCRA americana, limitando la partecipazione degli statunitensi al Congresso).
Consiglio vivamente a tutti di prendere
visione di queste possibilità.
8 - L’Assemblea, su proposta del
Board approvata dal Comitato Centrale,
ha ratificato la nomina a membri individuali della NVRA (L’associazione americana che raggruppa i resocontisti principalmente utilizzanti la tecnologia di riconoscimento del parlato) e di Dan Glassman (Wordtechnologies) che da molti
decenni si dedica a programmi CAT sempre più evoluti, ed oggi integrati anche dal
riconoscimento del parlato. Il programma
Eclipse, prodotto da questa azienda e concepito dal Signor Glassman è attualmente
utilizzato dal Senato italiano in collegamento col nuovo stenoterminale elettronico Michela, appositamente fabbricato per
questo Ente. Per l’Italia due sono i membri individuali approvati: la Stenotype
(Marcello Melani) e la Scuola Galotta
(prof. Teodosio Galotta). Nomi che non
hanno bisogno di commenti. La qualifica
di membro individuale viene riconosciuta
ad Enti, aziende e persone che lo richiedano e che svolgano attività a favore dell’Intersteno e la cui nomina non sia in contrasto con il gruppo nazionale del paese. Il
membro individuale può fregiarsi di questa denominazione nei suoi rapporti con i
terzi.
C
ampionati mondiali - Secondo i
dati forniti dall’organizzazione, i
concorrenti alle gare sono stati:
* 182 nella specialità di produzione testi
* 128 nella specialità di correzione testi
* 82 per la specialità di elaborazione
professionale testi
* 112 per il campionato di stenografia
(che ammette l’uso di tutte le tecnologie)
* 42 per la specialità di trascrizione rapida (anche qui con l’uso di tutte le tecnologie)
* 29 alla gara ‘multilingue’ (idem)
* 39 alla gara di corrispondenza e sommario. (idem)
Gli italiani si sono fatti onore, piazzandosi in 34 posizioni.
Le classifiche dei primi tre di ogni
gara e degli italiani sono riportate a parte.
Fabrizio Verruso dell’Assemblea siciliana ha brillantemente trascritto i primi
11 minuti della gara a velocità progressiva
(CBA) raggiungendo la pregevole velocità di 393 sillabe corrispondenti a 174
parole, utilizzando la tecnologia di riconoscimento del parlato. Verruso ha pure
preso parte alla gara di trascrizione veloce, trascrivendo con la stessa tecnologia,
Un’allegra e
curiosa immagine
di un concorrente
USA tra
Maura Morisi
e Isa Crippa
Fausto
Ramondelli tra
Jennifer Smith
(a sinistra)
e Linda Drake,
presidenti della
NVRA
gli 8 minuti e risultando al 9 posto. Ha
pure conseguito il secondo posto nella
gara di corrispondenza e sommario, per la
quale ha usato la stenografia tradizionale,
posizionandosi secondo. Infine ha partecipato alla gara multilingue, scrivendo in
lingua francese.
Complimenti vivissimi a lui per la costanza nel raggiungimento degli obiettivi,
ed analoghi complimenti a tutti gli altri
concorrenti dell’equipe italiana. Segnaliamo in particolare il secondo, terzo e quarto posto (Busalacchi, Senici, Cabiati)
nella gara di trascrizione veloce con consegna degli 8 minuti (velocità raggiunta
123 parole all’ultimo minuto) in 30/60 secondi e penalità minime. (La classifica riporta i tempi di consegna in secondi). In
questa gara (da noi proposta ad Amsterdam 10 anni fa), gli italiani sono stati 8 su
20 classificati, risultando la nazione più
rappresentativa. Degno di particolare
menzione il quarto posto, con l’utilizzo
della stenografia tradizionale, da parte di
Anna Maria Marino pure dell’Assemblea siciliana.
Il gruppo dell’Assemblea siciliana
(con quattro concorrenti accompagnati
dalla responsabile del servizio Dottoressa
Jolanda Caroselli) si è fatto onore dimostrando un’alta professionalità nelle varie
gare, peccato non abbiano potuto essere
presenti alla cerimonia di premiazione.
Nelle gare di scrittura al computer che,
come avrete avuto modo di osservare,
sono oggi definite in base al risultato che
si ottiene e non al mezzo utilizzato (che
comunque viene poi evidenziato da classifiche per ora separate) scontato il primo
posto di Helena Matouskova. Vittoria un
po’ amara per questa campionessa in
quanto non le è riuscito di bissare o superare il record ottenuto a Roma con 955 caratteri al minuto, in quanto ha raggiunto
‘solo’ si fa per dire, 832 caratteri al minuto. A suo giudizio questo mancato risultato è dovuto alla perdita di concentrazione ed alla irritazione in quanto alcuni
concorrenti hanno male interpretato i segnali della giuria ed hanno iniziato a scrivere prima dell’effettivo fischio, con conseguente trambusto, proteste, arresto e ripartenza ecc. ecc.
L’Italia, sia pure con pochi concorrenti
in queste competizioni, si è fatta onore
con un notevole 11mo posto di Patrizia
Losito con 571 caratteri al minuto (dal
punto di vista tecnico segnalo che dopo
gli 832 caratteri della Helena Internazionale, tre nella categoria senior hanno scritto nel range delle 700 battute, due in quello dei 600 ed 11 in quello dei 500).
Importanti anche i risultati delle giovani promesse, tutte studentesse (uno studente) delle scuole superiori. Federica
Bacarella - Istituto Dragomari di Prato, è
risultata 24ma nella categoria junior
(maggiori di 17 anni) con ben 413 caratteri al minuto per 30 minuti, mentre Rossella Fabrizio dell’Istituto Mirabella di
Eclano si è piazzata terza con 365 caratteri al minuto, sempre per 30 minuti nella
categoria inferiori ai 18 anni. Complimenti a loro ed alle loro insegnanti che, oltre a
prepararle, le hanno anche amorevolmente accompagnate in allegria a questo primo appuntamento mondiale. Spero che
qualche genitore un po’ troppo apprensivo
legga queste mie poche righe e si fidi di
più di chi svolge con competenza, e quasi
materna, ma realistica sollecitudine, la sua
missione.
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
Il presidente
praghese
Jaroslav Zaviacic
insieme con il
nostro Gian Paolo
Trivulzio
6
Per la gara di corrispondenza e sommario, dopo il secondo posto di Fabrizio
Verruso già sopra segnalato seguono immediatamente al terzo posto Nicolina Lo
Coco sempre dell’Assemblea siciliana,
Edoardo Ferrara al quarto (indipendente) - Roberta Pirrone al sesto ecc. I concorrenti che hanno avuto successo in questa gara sono stati ben 38 (di tutte le nazioni).
C
onferenze ed incontri dei resocontisti parlamentari - Interessanti e
quasi tutte ben presentate le relazioni al
Congresso. Sarebbe troppo lungo soltanto
elencarle ed entrare in una sintesi sia pure
stringata. I testi sono disponibili (nella lingua originale) sul sito www.intersteno.net
(Congresses – Conferences Vienna) ac-
compagnati dalla presentazione qualora la
relazione sia stata accompagnata da immagini.
Facendo comunque una rapida sintesi
si può osservare che:
– sempre di più i mezzi di registrazione
tra loro abbinati consentono la produzione di testi di qualità in tempo reale
utilizzando la stenotipia (anche per la
lingua cinese) ed il riconoscimento del
parlato.
– il riconoscimento del parlato viene integrato con i sistemi di trascrizione delle
battute stenotipiche (CAT), questo consente alla nuova tecnologia di usufruire
dell’esperienza realizzata negli ultimi 20
anni per migliorare la precisione e ridurre
i tempi di revisione del testo. Un esempio
facilmente comprensibile è l’individuazione di parole che possono venire confuse ad esempio ‘loro’ e ‘l’oro’. Queste
forme ‘duplici’ o ‘molteplici’ vengono
segnalate dal programma con evidenziazione colorata, e sono facilmente correggibili posizionando il cursore che fa
comparire l’elenco delle varie forme, fra
le quali si sceglie quella adatta.
– viene facilitata la diffusione dei testi a
mezzo Internet, sia per una visione immediata del testo realizzato (al sito
http://www.speche.com/ è possibile
prendere visione del testo ripreso da
Randy Czereda per questa edizione
del Congresso, unitamente a quello diffuso due anni fa a Roma) sia per l’invio
ad un correttore che provveda alla sistemazione del testo, eventualmente controllandolo con la registrazione audio
od audiovideo realizzata in sincrono col
testo stesso.
– la sottotitolazione immediata o differita
di eventi è facilitata dall’integrazione
delle varie tecnologie. Questo rende
possibile, ad esempio, al resocontista di
ascoltare a distanza l’oratore, inviando
il testo trascritto in tempo reale alla stazione televisiva. L’intero processo è
quindi autonomamente gestito dal resocontista che ovviamente deve sapere
utilizzare lo strumento ed essere in grado di affrontare con serenità le eventuali problematiche relative ad un processo
complesso.
– si fa strada l’utilizzo del riconoscimento vocale per avere una prima trascrizione di quanto viene detto, per creare
una indicizzazione delle parole e quindi
consentire il facile rintraccio degli argomenti di cui si è parlato. La ricerca è
stata stimolata ovviamente da motivi
anche politici molto intuitivi. La sfida
Patrizia Losito
piazzatasi
all’11° posto
nella gara
di scrittura
al computer
oggi è quella di riuscire ad avere una
trascrizione del parlato (non ovviamente un resoconto) valida come primo
brogliaccio. Gli esperimenti in atto fanno ben sperare anche se a giudizio di un
esperto del settore, fortunatamente italiano, come il Dottor Gianni Lazzari
che per primo presentò la tecnologia
del riconoscimento del parlato al Congresso di Amsterdam 10 anni fa, molta
strada è ancora da percorrere (occorrerà
almeno un decennio) e comunque sarà
sempre necessario l’intervento del resocontista per rendere il resoconto veramente tale.
– il problema delle traduzioni nelle varie
lingue è una grossa challenge. La comunità europea con l’allargamento ai nuovi
paesi si trova in estrema difficoltà per
gestire, anche dal punto di vista economico, questa problematica. Di qui lo stimolo a perfezionare al massimo i programmi di traduzione nelle varie lingue,
e di avere una traduzione immediata di
quanto viene detto. Un esperimento in
tal senso, che sta dando notevoli risultati, è in fase di realizzazione da parte dell’Istituto Trentino di Ricerca. Per ora il
programma funziona per le lingue inglese - spagnolo o viceversa. Grazie all’uso
di potentissimi calcolatori fra loro abbinati, si riesce ad ottenere una traduzione
‘decente’ anche se ovviamente i traduttori simultanei, come i resocontisti di
razza, non hanno da temere di rimanere
disoccupati. La mole di lavoro e le esigenze di perfezione sono tali che non
possono essere oggi gestite da poche
persone di elevata qualità.
– la preparazione dei resocontisti con
ogni tecnologia rimane il punto chiave,
che a sua volta genera l’esigenza di formatori adeguati. La formazione a distanza può essere di aiuto e ridurre (o
quanto meno suddividere) gli sforzi, razionalizzando il processo formativo e la
tempistica. In Italia abbiamo (a mio
umilissimo parere) tutti i numeri per
farlo, se riusciamo ad unire le forze superando gli individualismi e magari riuscendo ad essere riferimento quanto
meno per l’intera Europa. Chi ha orecchi per intendere intenda, gli altri continuino a dormire i loro sonni profondi.
I resocontisti parlamentari (anche
qui da interpretare in senso lato) hanno
avuto momenti specifici, con un incontro
di mezza giornata in cui si sono tenute relazioni da parte di un manager e di un dipendente sindacalista del Parlamento Inglese. La culla della resocontazione parlamentare ha fatto notevoli passi avanti, ma
diverse problematiche gestionali devono
essere affrontare per realizzare e migliorare il processo di resocontazione. Mi permetto ricordare che dall’ormai lontano
1983 al Parlamento inglese è stata introdotta la trascrizione dei dibattiti che vengono registrati.
Il capo dei servizi dei resoconti del Parlamento cèko ha descritto le problematiche
che dovrà affrontare in quanto non trova
più stenografi, molti di essi sono sulla soglia della pensione in quanto superano i 60
anni e si avvale di stenografi esterni che
stanno arrivando ai 70. Situazione completamente diversa al Parlamento di Berlino.
Il Dottor Behm (che ha diretto questa sessione e quelle delle conferenze con la nota
capacità linguistica e di rapida sintesi per i
commenti) comunica felice che l’età media dei suoi resocontisti stenografi è di 35
anni, per cui il problema dell’obsolescenza
ed eventuale cambio di tecnologia si prospetta in uno scenario a 15/20 anni. La
Germania, attraverso la formazione di
base assicurata soltanto dalle associazioni
libere (anche in Germania la stenografia
non è praticamente più insegnata nelle
scuole) dovrebbe essere in grado di spostare il traguardo anche oltre, anche se le nuove tecnologie sono di notevole attrattiva
sulle nuove generazioni.
La responsabile dei resoconti al Parlamento Olandese (che precedentemente si
occupava dei programmi di sostegno per
le persone con problemi fisici), ha relazionato su un’esperienza di resocontazione
svolta da un cieco. È la seconda volta che
l’Olanda attua progetti di questo genere, il
precedente (che prevedeva l’utilizzo di
una tastiera stenotipica ideata diverso
Una riunione del
Comitato Centrale
tempo fa in Olanda ed ora tornata in auge)
presentato al Congresso di Losanna nel
1998, è terminato perché il resocontista ha
trovato un’attività per lui più gratificante.
Questo nuovo esperimento sta ottenendo
buon successo, si è dovuto addestrare il
resocontista (comunque già laureato) ed
anche il suo cane per farlo star tranquillo
durante le sedute. Anche al parlamento
olandese viene effettuata una registrazione digitale che costituisce la base per il
resoconto. Durante la seduta il resoconti-
sta prende appunti sugli accadimenti.
Tutte le relazioni hanno suscitato un
vivace dibattito sull’utilizzo delle tecnologie, tra cui ovviamente la stenografia tradizionale.
La visita al Parlamento di Vienna ha
consentito di ammirare questa monumentale sede. Le aule non sono così impressionanti come quelle dei parlamenti nostrani e dovranno essere rimodernate.
Vale la pena di dire due parole sul processo di resocontazione (i dettagli dispo-
Due commenti fra i tanti
UN ENTUSIASMO INALTERATO
DALL’INIZIO ALLA FINE
SONO RIMASTA SENZA PAROLE
PER L’EMOZIONE
uale docente di Laboratorio Trattamento Testi
dell’I.P.S.S.C. di Mirabella Eclano (AV) ho
avuto la positiva esperienza di accompagnare la mia
allieva, Rossella Fabrizio, al Campionato Mondiale
Intersteno che si è tenuto a Vienna dal 23 al 29 luglio scorso. L’organizzazione a livello mondiale è
stata abbastanza curata. L’unica difficoltà rilevata è
l’omissione della traduzione dei testi in lingua italiana. Nonostante tale difficoltà il congresso è stato
complessivamente molto interessante; il modo di
fare dei vari componenti è stato totalmente coinvolgente tanto che si è rimasti estasiati di fronte a tanto
impegno. L’entusiasmo profuso all’apertura del
Congresso è rimasto inalterato per tutta la durata del
campionato. La positività di questa partecipazione è
stata ulteriormente rafforzata dal successo riportato
da Rossella Fabrizio, la quale si è classificata per la
velocità digitale al 13º posto a livello mondiale e
prima tra gli italiani partecipanti. Auspico la partecipazione dell’I.P.S.S.C. di Mirabella Eclano al prossimo campionato mondiale e, nell’attesa che ciò avvenga, ringrazio il Comitato Intersteno per aver dato
alla Fabrizio, e in particolare all’Istituto, la possibilità di essere presente a questo importante avvenimento.
Antonietta Gregorio
opo una lunga e non facile preparazione, iniziata
con la partecipazione alla gara in Internet dell’Intersteno, mi è stata data la possibilità di rappresentare non
solo la mia scuola ma anche l’Italia in una manifestazione
a cui hanno partecipato concorrenti provenienti da ogni
parte del mondo. Di questo sono orgogliosa e da questa
esperienza ho tratto l’input per impegnarmi sempre di più.
Le sensazioni più forti le ho provate sicuramente il giorno
della gara. Quando sono entrata nella grande sala ed è stato dato il segnale d’inizio della competizione ho provato
un cocktail di sensazioni fra le quali ha prevalso il timore,
la paura di non farcela, ma la consapevolezza delle mie
capacità e soprattutto del mio forte desiderio di ottenere
risultati positivi mi ha spinto a dare il meglio. L’attesa dei
risultati, durata alcuni giorni, è stata piuttosto lunga e
snervante, ma ho cercato, grazie anche all’appoggio morale offertomi dalla prof.ssa Gregorio, di considerare la
positività dell’esperienza al di là della classifica. Quando
poi nella splendida sala del Rathaus ho potuto vedere il
mio nome al 13º posto sono rimasta senza parole tale e
tanta era l’emozione. Prima della chiusura del Congresso
il Comitato Intersteno mi ha premiato consegnandomi
una medaglia della Camera dei deputati per la partecipazione e l’impegno profuso. L’esperienza, è stata fortemente positiva, spero di poterla rivivere.
Rossella Fabrizio
Q
D
Rossella Fabrizio
mostra felice il
meritato
riconoscimento
per il terzo posto
con 365 caratteri
al minuto.
Qui è insieme con
la sua insegnante
Antonietta
Gregorio (a destra),
Isa Crippa e Gian
Paolo Trivulzio
nibili in inglese al sito già indicato). In
tutto il palazzo è installata una rete che
porta i microfoni piazzati nelle varie aule
ad un sistema di registrazione digitale.
Questi cavi saranno progressivamente resi
digitali, per cui il suono verrà trasmesso
come avviene oggi in Internet.
Per quanto riguarda specificatamente
le aule parlamentari, il suono viene registrato su due sistemi computerizzati per
assicurare le necessaria sicurezza. Se si
arresta uno, c’è la possibilità di recupero
dall’altro.
Un minuto dopo che l’oratore ha iniziato a parlare, una tastierista è in grado di
risentire la registrazione dell’intervento
ed iniziare a trascrivere il proprio file sonoro che ha la durata di 10 minuti. Durante questa trascrizione aggiunge il nome
dell’oratore, ricavandola da un database, e
collega anche i documenti relativi all’intervento che sono pure archiviati nel data
base. Il sistema di registrazione digitale è
installato dal 1998.
In aula uno stenografo prende appunti
in particolare per quanto riguarda i movimenti dell’assemblea, gli applausi, le interruzioni ecc. (per la cosiddetta ‘fisionomia’).
Con questi appunti revisiona e completa dal proprio computer (tutti sono in
rete ed accessibili ai resocontisti) il testo
prodotto dalla tastierista, verificando i
nomi propri, le cifre, le citazioni ecc.
Il testo così revisionato viene inviato
per posta elettronica all’oratore che entro
24 ore deve formulare eventuali osservazioni rispedendo il file (sempre per posta
elettronica) con le modifiche proposte
(quindi i deputati/senatori devono saper
usare il computer!!!). Il file modificato
viene confrontato con l’originale e le variazioni vengono approvate o meno a vari
livelli di responsabilità. Le modifiche,
come è noto ed applicato in tutto il mondo, non devono stravolgere il senso di
quanto detto. Il resoconto provvisorio viene messo in Intranet (ossia sulla rete interna accessibile ai funzionari) ma non è disponibile né per il pubblico né per la
stampa, in quanto l’intervento deve essere
approvato da chi l’ha fatto. Pertanto la diffusione in Internet avviene dopo le famose 24 ore dal termine della seduta più
quello necessario per il completamento.
Anche al Parlamento austriaco gli oratori non sempre si fanno ben capire, ed
usano espressioni che spesso danno luogo
a doppi sensi. Su questi ‘strafalcioni’ Monica Mayer del Parlamento Austriaco, ha
tenuto una conferenza. Nonostante gli
sforzi degli ottimi traduttori, che avevano
già avuto il testo in anticipo, soltanto i nativi di lingua tedesca hanno potuto ridere
alle espressioni citate, come si è auspicata
l’autrice all’inizio del suo dire.
C
ommenti - Le valutazioni che seguono, a semi caldo, sono soltanto
personali, non esprimono quindi un orientamento di tutto il gruppo Intersteno Italia
che dovrà comunque pronunciarsi per essere propositivo per i prossimi incontri
dell’Intersteno.
L’armonia fra persone dello stesso
gruppo che utilizzano tecnologie diverse,
è la base per il successo di tutti e stimola
il perfezionamento dei campioni. Questa
armonia è stata sempre presente nel
gruppo italiano che ancora una volta ha
dimostrato che l’apertura mentale e lo
sviluppo culturale attuato in Italia è una
chiave vincente. Solo l’Italia si è presentata con ben 5 tecnologie (utilizzo della
tastiera del computer – stenotipia Melani
– stenotipia Michela – stenografia tradizionale – riconoscimento del parlato).
Per la dettatura si è fatto uso di file digitali, l’impeccabile dettatura di Fausto
Ramondelli è stata chiaramente udita da
altoparlanti di adeguata potenza e questo
ha consentito di effettuare dettature a due
distinti gruppi, senza creare differenze di
‘trattamento’.
Nessun altro gruppo ha utilizzato la registrazione preventiva (se si esclude alcune gare in lingua straniera per le quali non
si era potuto assicurare un dettatore) e
questo, a nostro avviso, costituisce un notevole handicap mentale. Ormai da 10
anni l’Italia utilizza sempre, ed è a tutti
noto, una dettatura pre-registrata. Essa assicura i vantaggi prima indicati, ma soprattutto sul piano organizzativo consente
di ridurre i controlli durante la gara, potendosi essi svolgere (volendo) in anticipo
e, con la penuria di persone disponibili ad
accollarsi attività non retribuite, consente
risparmi di persone.
La scrittura alla tastiera del computer,
integrata con l’uso di abbreviazioni rese
possibili dai programmi informatici, ha
invaso il campo tradizionale riservato
alla stenografia ed alla stenotipia. Anche
la nostra Patrizia Losito dopo la prestazione nella gara di produzione testi, ha
partecipato alla gara di trascrizione velo-
DENTRO LE GARE VENTOTTO NAZIONI
AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE
di Maura Morisi
O
gni 2 anni 3 prove: in tutto 115 minuti che
hanno visto concorrenti di 28 nazioni volteggiare sulle tastiere dimostrando abilità al limite
dell’impossibile; arrivano un’ora prima della gara
nella sala del concorso per installare i loro strumenti, un’umanità variopinta e multilingue si appresta a mettere in pratica ore e ore di allenamento
solitario.
I concorrenti vengono suddivisi in 3 categorie:
seniores, juniores e alunni in funzione dell’età, per
ogni categoria viene proclamato un vincitore e presentata la relativa graduatoria.
Produzione del testo: copiatura per 30 minuti da
un testo di 30.000 caratteri. L’originale è stato preparato in lingua tedesca ed inviato ad un traduttore con
le istruzioni per la presentazione del testo finale che
viene distribuito al concorrente tradotto nella propria
lingua. Hanno partecipato 182 concorrenti: poiché la
sala non poteva contenerli tutti è stato necessario
svolgere due turni (contrariamente a quanto avvenuto
a Roma). Questa è sicuramente la gara più coinvolgente, tutte quelle mani che svolazzano sulle tastiere
e si alzano contemporaneamente al fischio del presidente di giuria. Dal brusio delle tastiere in movimento al silenzio assoluto che dura un attimo, poi i concorrenti che non partecipano ad altre gare lasciano rapidamente la sala. I giurati controllano minuziosamente ogni postazione, consegnano e ritirano floppydisk e Cd-rom. Quest’anno l’emozione ha giocato un
brutto scherzo, alcuni concorrenti hanno iniziato a
scrivere prima del fischio ufficiale, la tensione era
palpabile, ed anche qualche manifesto malumore
espresso in lingue non a tutti comprensibili. Gli standard minimi per potersi classificare, vanno da 280 a
360 battute al minuto con una percentuale massima
di errori dello 0,25%. Da alcuni anni i concorrenti
possono utilizzare le opportunità che il software permette per produrre più caratteri con una sola battuta.
Correzione del testo: Hanno partecipato 128
concorrenti. Il testo di circa 12.000 caratteri, scelto
ce scrivendo 5 degli 8 minuti e consegnando il testo in poco più di 5 minuti.
Sicuramente avrebbe conseguito un risultato analogo se avesse potuto partecipare alla gara CBA, cosa impossibile per
impegni lavorativi.
I ‘tastieristi’ della repubblica Cèka,
che hanno fatto scuola ponendosi l’obiettivo, hanno invece invaso le classifiche.
La gara con stenotipia (fra la quale rientra
anche la scrittura alla tastiera anche se
sarà opportuno per il futuro differenziare)
dei giovani, vede 11 posti su 11 con l’uti-
da ogni delegato nazionale, contiene ben 300 modifiche e viene fornito al concorrente su CD o floppy.
Per entrare in classifica il numero minimo di correzioni da eseguire nei 10 minuti è di 60. Le correzioni consistono in soppressione o sostituzione di parole, inversione di testo, centrature, sottolineature ecc.
ecc.; è necessario, pena la squalifica, rispettare l’ordine di sostituzione presentata nel testo stesso. La
tipologia di modifiche da apportare sono identiche
per tutte le lingue presenti al concorso; anche in
questo caso viene fornito al delegato nazionale un
elenco suddiviso per paragrafo e per pagina: ecco la
vera difficoltà per chi deve preparare tale prova. Basti un esempio per tutti, se viene richiesto di sostituire un numero al secondo paragrafo della terza pagina, è giocoforza averlo, e se non rientra nella logica del discorso??!! Ogni candidato si è allenato sulla simbologia accettata dalla Federazione internazionale che permette di interpretare visivamente la
modifica richiesta. Al fischio finale del presidente
di giuria in candidato deve eseguire 5 invii e salvare
su un supporto informatico da riconsegnare ai membri di giuria, in tal modo la valutazione del lavoro
(come per la gara di produzione testi) è fatta in
modo automatico, salvo ulteriori controlli.
Trattamento professionale del testo: Quest’anno il numero dei partecipanti è stato particolarmente
elevato: 82 concorrenti che hanno avuto a disposizione 75 minuti. La prova consiste nell’elaborare
più documenti in lingua inglese forniti al candidato
su supporto magnetico, le istruzioni sulle operazioni da svolgere sono nella lingua del concorrente. Il
Presidente di giuria mette a disposizione dei membri un “documento modello” ed un modulo per la
valutazione delle penalizzazioni. Quest’anno la prova si riferiva ad un utilizzo avanzato di word, come
ad esempio elenchi a struttura, fogli di stili, sommari, creazione e modifica di tabelle, note a piè pagina,
formato colonne, fusione di più documenti, inserimento di immagini fornite al concorrente in formato
GIF o JPEG, utilizzo di macro per l’automazione di
operazioni ripetitive, compilazioni di etichette ecc.
ecc. Una prova molto interessante che può essere di
riferimento per i nostri insegnanti.
1 - Bevi una birra
e ti colleghi in
Internet
2 - Rappresentanti
dei Consigli
regionali
Piemonte e Sicilia
3 - Una
dimostrazione
del piccolo e
maneggevole
stenoterminale
cinese
4 - La delegata
italiana
Isa Crippa
con il francese
Jean-Charles
Le Masson,
presidente della
Grandjean
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
1
11
lizzo di questa tecnica, ed anche la trascrizione veloce (junior) ne vede 7 su 7. Nella
gara di trascrizione veloce Senior, la Matouskova ha tenuto banco conquistando il
primo posto ed altre quattro concorrenti si
sono ben piazzate.
Penso che varrebbe la pena di rinverdire gli studi della Pioletti, Cappellari padre
e nonno, e realizzare anche noi una guida
per fronteggiare le prossime competizioni.
Chi è disponibile alzi la mano, ossia invii
un cenno all’Accademia Aliprandi ed alla
Fondazione Giulietti.
Al momento (salvo ulteriori controlli
richiesti dagli americani per le gare di riconoscimento del parlato e CBA dopo
aver visto le classifiche distribuite giovedì sera alle ore 22,30) nessun concorrente, in nessuna lingua, si è classificato
per almeno i primi 3 minuti della gara A.
Anche il tedesco Gremmer, più volte
campione mondiale, si è dovuto accontentare di arrivare al 10º minuto che per i
tedeschi quest’anno ha comportato solo
331 sillabe, in quanto il testo tedesco
3
(sembra a seguito di suggerimenti ed approvazione da parte del Presidente della
giuria, molto innamorato del sommario) è
stato posizionato nella terza colonna (l’Italiano nella sesta). È un fatto inusuale
che ci ha portato a dure contestazioni presentate efficacemente da Fausto Ramondelli, anche se l’atteggiamento di Ponzio
Pilato ha fatto scuola anche all’Intersteno. Molto c’è ancora da fare soprattutto
sul piano organizzativo dei campionati
(personalmente ritengo, ed ho più volte
espresso il parere, che dare i risultati a
quattro giorni dal termine di competizioni
che parlano di velocità roboanti, trascrizione in tempo reale ecc. ecc., sia un
completo controsenso).
L’Italia aveva suggerito la creazione di
una task force, non si è attivata (se non per
la multilingua) ed ora non si può piangere
sul latte versato.
Comunque il futuro è roseo, vediamo
di togliere le nubi residue.
2
4
n69civ1
45° Intersteno Kongress
Wien, 23.-29. Juli 2005
ENDERGEBNISSE - FINAL RESULTS - RESULTATS DEFINITIFS
Vengono qui riportati i primi tre risultati e le altre posizioni in classifica solo dove risultino degli italiani. Per le classifiche complete rimandiamo al sito www.intersteno.org
Stenografie - Shorthand - Sténographie - SENIOREN
A causa di una errata interpretazione dei regolamenti, I risultati delle concorrenti Patricia Nilsen
(USA) e Jennifer Smith (USA) hanno dovuto essere rivisti in questa classifica. Secondo l'art. 9, la
signora Patricia Nilsen (USA) è dichiarata campione del mondo per la gara di ripresa del parlato. Ha
usato la tecnologia stenotipica.
Rang
1
2
3
4
25
Name
Bernhard Gremmer
Judit Nánásiné Czapári
Helena Janouská
Anna Maria Marino
Nicolina Lo Coco
Land
Deutschland
Ungarn
Tschechien
Italien
Italien
Sprache
Deutsch
Ungarisch
Tschechisch
Italienisch
Italienisch
Gruppe
B
B
B
B
C
Minuten
5
5
5
4
5
Fehler
26
31
34
20
8
Silben
331
350
344
343
247
Fehler
42
7
22
28
29
38
7
29
29
25
22
23
15
Silben
349
344
307
367
367
367
343
343
295
226
226
226
205
Stenotypie - Stenotype - Sténotypie - REVISED - SENIOREN
Rang
1
2
3
4
5
6
7
9
13
17
20
21
23
Name
Land
Patricia Nilsen
USA
Helena Matoušková
Tschechien
Lori Oxley
Singapore
Roberta Pirrone
Italien
Francesca Cabiati
Italien
Alida Senici
Italien
Daniela Busalacchi
Italien
Edoardo Ferrara
Italien
Rosarita Tammaro
Italien
Giuseppe Milone
Italien
Marzia Menichelli Bernini Italien
Valentina Abbondanza
Italien
Erica Russello
Italien
Sprache
Englisch
Tschechisch
Englisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Gruppe
B
B
B
B
B
B
B
B
C
C
C
C
C
Minuten
7
5
5
5
5
5
4
4
6
5
4
4
3
Fast transcription - Schnellübertragung - Transcription rapide - SENIOREN
Rang Name
1
2
3
4
7
9
10
11
12
14
19
Land
Helena Matoušková
Tschechien
Daniela Busalacchi
Italien
Alida Senici
Italien
Francesca Cabiati
Italien
Rosarita Tammaro
Italien
Fabrizio Gaetano Verruso Italien
Roberta Pirrone
Italien
Erica Russello
Italien
Edoardo Ferrara
Italien
Patrizia Losito
Italien
Marzia Menichelli Bernini Italien
Sprache
Tschechisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Minuten Zeit
(Sek.)
8
30
8
60
8
30
8
75
7
75
8
1140
8
1170
5
150
8
1320
5
330
3
90
FehlerPunkte
2
9
20
10
27
22
33
16
31
16
19
Punkte
1934
1893
1880
1880
1549
1134
1081
1002
987
882
543
Spracherkennung - Voice recognition - Reconnaissance vocale - SENIOREN
Rang
1
2
3
Name
Land
Fabrizio Gaetano Verruso Italien
Steven Green
USA
Jennifer Smith
USA
Sprache
Italienisch
Englisch
Englisch
Gruppe
B
B
C
Minuten
6
5
7
Fehler
38
34
22
Silben
393
301
250
Multilingual shorthand - Mehrsprachenstenografie - Sténographie polyglotte - SENIOREN
Rang Name
Land
...
...............
..........
11
Fabrizio Gaetano Verruso Italien
Sprache
............
Italienisch
Minuten Fehler
........
.....
B6
0
Silben
.......
393
% Kurzfassung
Total Punkte
Arbeitszeit
(Minuten)
Sprache
Deutsch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Italienisch
Fehlerpunkte
Kurzfassung
Name
Land
Peter Bruhn
Deutschland
Fabrizio Gaetano Verruso Italien
Nicolina Lo Coco
Italien
Edoardo Ferrara
Italien
Roberta Pirrone
Italien
Giuseppe Milone
Italien
Armando Covello
Italien
Fehlerpunkte
Überschriften
Rang
1
2
3
4
6
10
25
Fehlerpunkte
Brieftext
Wettbewerb Korrespondenz und Protokollierung - Competition Correspondence and minute-taking
Concours Correspondance et procès-verbal - SENIOREN
8
5
0
0
4
1
0
0
1
1
1
0
0
1
0
0
1
0
0
4
0
98
98
98
97
95
95
81
294
293
292
290
285
281
242
119
110
105
82
100
100
90
Texterfassen - Text production - Reprise de texte - SENIOREN
Rang
1
2
3
11
Name
Helena Matoušková
Peter Dudziak
Hakan Kurt
Patrizia Losito
Land
Tschechien
Deutschland
Turkei
Italien
Zeichen/Minute
832,37
732,80
733,30
571,03
% Fehler
0,08
0,01
0,08
0,12
Punkte
22971
21684
20199
15131
Texterfassen - Text production - Reprise de texte - JUNIOREN
Rang
1
2
3
24
36
Name
Václav Mikula
Jana Abrahamová
Lucie Ševcovicová
Federica Bacarella
Domenico D’Iglio
Land
Tschechien
Tschechien
Tschechien
Italien
Italien
Zeichen/Minute
790,07
668,13
660,23
413,10
388,30
% Fehler
0,03
0,08
0,09
0,07
0,11
Punkte
22902
18344
18007
11493
10349
Texterfassen - Text production - Reprise de texte - SCHÜLER
Rang
1
2
3
13
Name
Miloš Cernilovský
Mattias Dominguez
Alexandra Müller
Rossella Fabrizio
Land
Tschechien
Belgien
Deutschland
Italien
Zeichen/Minute
712,80
535,63
423,30
365,27
% Fehler
0,12
0,05
0,01
0,14
Punkte
18884
15269
12599
9458
n69a02
Grazie alla nostra rivista
anche in USA si fa strada
la «causa» di
San Cassiano
Il martirio
di San Cassiano,
opera di
Pietro Tedeschi
nella cattedrale
di Imola
Il lavoro svolto dalla nostra Anna Maria Trombetti (v. Rivista degli Stenografi n. 67 e n. 68) ha inciso profondamente anche nell’entusiasmo e nella
disponibilità degli stenografi statunitensi. Insieme con i due numeri della
Rivista, sono state inviate le relative
traduzioni in inglese, a cura di Madina Abati Verrengia. A stretto giro di email, Bill Parsons, resocontista giudiziario del Superior Court del Connecticut, promotore delle iniziative americane a favore di San Cassiano, ha inviato ad Anna Maria Trombetti i seguenti ringraziamenti.
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
15 giugno 2005 – Ore 3,36
12
Dear Miss Trombetti,
L’allegato è arrivato alla grande e
sono stato in grado di stamparlo. Tutto il
materiale è così dettagliato che ho intenzione di studiarlo approfonditamente.
L’insieme dei documenti forniti offre una
grossa quantità di informazioni ai resocontisti di lingua inglese riguardo alla
storia del nostro Santo patrono e alle vicende con la Santa Sede.
Io spero di studiare questo materiale
e di scambiarlo con altri resocontisti
americani in modo che essi possano venire a conoscenza della lunga storia del
lavoro fatto dai resocontisti italiani per
la legittimazione del patrocinio.
Ho particolarmente apprezzato l’ultimo paragrafo dove è detto di guardare
al Santo patrono per mantenere alta la
classe della nostra professione (destinandola) alle più nobili applicazioni e
preservandola dagli esclusivi ancoraggi
al profitto economico e dal prevalere di
una tecnologia sull’altra, perché, come
il Verbo incarnato nella Sacra Scrittura,
così la scrittura multimediale dei nostri
tempi e del futuro può andare al di là
della comunicazione essenziale per recuperare gli infiniti significati contenuti
in ogni parola, significati che la rendono
veicolo di pace e di solidarietà tra popoli vicini e lontani.
Io penso che al mondo non si trovino
scritti così profondi e ciò colpisce perché
è un fatto considerevole. Ecco perché lei
è un’insegnante!
Il suo lavoro è di grande approfondimento e di grande significato.
Grazie ancora per avermi procurato
la traduzione inglese ed avermi messo in
grado di condividerla con i resocontisti
americani.
I miei migliori saluti.
Bill Parsons
15 giugno 2005 – Ore 12
Dear Miss Trombetti,
Ho appena inviato due e-mails al
Congresso internazionale dei resocontisti in America. Moltissime persone hanno letto degli sforzi per il riconoscimento canonico di S. Cassiano. Forse la Rivista dei Resocontisti americani, dopo
aver letto l’articolo, sarà interessato
alla sua pubblicazione.
Grazie ancora per la traduzione in
inglese e per aver condiviso questo tesoro degli sforzi fatti dagli stenografi italiani per la canonizzazione di S. Cassiano da Imola.!
Bill Parsons
E SE SAN CASSIANO
FOSSE STATO ALTOATESINO?
di Paolo A. Paganini
S
Qui sopra: il
martirio di San
Cassiano, opera di
Carlo Henrici,
nella chiesa
parrocchiale di
San Cassiano.
In alto: la statua
del Santo sulla
facciata della
chiesa
Il paese
di San Cassiano,
nell’Alta
Val Badia
an Cassiano è anche uno stupendo
paese dell’Alta Val Badia, base e meta
di splendide passeggiate e rinomata località
sciistica. Il paese, che fino alla metà dell’Ottocento si chiamava Armentarola, durante l’infuriare inesorabile della peste, si
rivolse, in un collettivo atto di fede, a San
Cassiano, a sua volta martire della fede,
perché aiutasse gli sventurati abitanti della
vallata.
La tradizione orale non dice di più. Ma
non dice nemmeno perché i fedeli si rivolgessero proprio a San Cassiano. Sta di fatto
che da allora il paese, come atto di riconoscenza, prese il nome del santo. Non solo.
La stessa chiesa parrocchiale fu dedicata a
San Cassiano, che divenne patrono del paese. La fedeltà al Santo è testimoniata dalla
bella e suggestiva pala dietro l’altar maggiore, riproducente il martirio di Cassiano,
opera originale di Carlo Henrici, e da una
statua sulla facciata della chiesa, con la dicitura “Cassianus ora pro nobis”. Insomma,
in un bisticcio di parole, San Cassiano (il
Santo) divenne patrono di San Cassiano (il
paese). Eppure, di tutto ciò, tra molte leggende e infinite domande senza risposte,
non esiste alcuna documentazione. Nella
stessa chiesa parrocchiale non si trova una
pur piccola storia degli avvenimenti storici
relativi alla sua fondazione. Ma, soprattutto, c’è da chiedersi come il culto di San
Cassiano sia potuto trasmigrare da Imola
all’Alto Adige.
Un anziano studioso del posto avanza
una provocatoria ipotesi: chi può mai dimostrare che San Cassiano sia proprio di Imola
e non del Tirolo? Peraltro, in un fiorire di
notizie, più legate alla leggenda che alla
realtà storica, viene narrato che San Cassiano sia stato Vescovo di Sabiona, in Val d’Isarco (già sede vescovile dal V al X secolo
circa), dove sarebbe stato perseguitato.
Avrebbe quindi riparato come Vescovo a
Bressanone; di qui ad Aquileia, per recarsi
finalmente a Roma e poi a Imola.
È certo, comunque, che la devozione di
San Cassiano fu vasta ed affettuosa, passando, oltre gli Appennini, in diversi paesi della Toscana, con il nome di San Casciano, ed
estendendosi anche a Milano.
Come sappiamo, le notizie più antiche
su Cassiano risalgono al poco attendibile
Prudenzio, nei primi anni del V secolo. Secondo la tradizione, San Cassiano visse a
Imola nella seconda metà del IV secolo e si
guadagnò da vivere come insegnante. Fu
nominato vescovo dal patriarca di Aquileia,
che lo inviò in Tirolo per evangelizzare la
popolazione. Tornò poi a Imola e continuò
a insegnare grammatica ed ortografia, e forse anche la stenografia. Proprio i suoi studenti ne provocarono il martirio, nel 304
(data incerta), uccidendolo con gli stiletti
usati per incidere le loro tavolette di cera.
Questo racconto avrebbe trovato conferma
nelle recenti ricerche effettuate sulle ossa
del cranio del santo, conservate a Imola.
È comunque improbabile che sia stato
martirizzato a Imola. Forse cadde a Roma,
sotto la persecuzione di Diocleziano (243313 circa) o, addirittura, sotto quella, ben
più cruenta, di Decio (imperatore romano
dal 249 al 251).
Oggi San Cassiano (il calendario lo ricorda il 13 agosto) trova la sua apoteosi non
solo a Imola (com’è naturale) e nel paese
dell’Alta Val Badia (dove la sua devozione
appare abbastanza romanzata), ma anche,
in grande solennità, nella stessa diocesi di
Bolzano-Bressanone, dove il Santo viene
celebrato non il 13 agosto ma il 10 aprile.
Quest’anno i festeggiamenti sono iniziati
alle ore 9, nel Duomo di Bressanone, con il
solenne pontificale presieduto dal vescovo
diocesano, mons. Wilhelm Egger, insieme
con i vicari generali Gabriele Pedrotti e Josef Matzneller, i membri del capitolo, nonché numerosi sacerdoti della diocesi, mentre la liturgia veniva animata da 350 coristi
del decanato di Bressanone. Alle ore 10,
dopo il pontificale, ha avuto luogo una imponente processione con migliaia di fedeli.
E alle 15: Vespri solenni in Duomo.
I fatti storici, come non raramente avviene, si trasfigurano nella Leggenda; si
tramutano, spesso, in Poesia; s’innalzano
talvolta nella Fede. Il filosofo Henry Desroche scrisse: “Nessuna strada ha mai condotto nessuna carovana fino a raggiungere
il suo miraggio; ma solo i miraggi hanno
messo in moto le carovane...”. Sostituite
miraggio con devozione. Ecco il miracolo
di San Cassiano. Aver messo in moto carovane di fedeli.
n69al
Ma questa volta
parliamo di scrittura
A
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
Fuori la
lingua
di PAOLO
A. PAGANINI
14
nche Gaspare Barbiellini Amidei,
articolista e firma aulica del “Corriere della Sera”, non esita di esporsi,
con intemerata disinvoltura, all’insostenibile leggerezza di qualche frettolosa
banalità. In linea con le mode della tecnologia elettronica, con l’imperante dilagare delle scritture digitali, con i miti di
una spicciola e volgare cultura televisiva
e con la demagogia piccolo borghese
delle riforme “morattiane”, il Barbiellini,
in un nebuloso corsivo del giornale di
Via Solferino, mercoledì 22 giugno (pag.
18), in occasione della prima prova scritta degli esami di maturità, così rimuginava: “... Oggi con l’esame di Stato quasi
cinquecentomila italiani si infilano in
una quindicina di giorni di totale contraddizione: A) con carta e penna, come
più di 80 anni fa, quando fu varata la
legge Gentile, misurano le proprie aggiornate competenze lasciando fuori
dalla porta ogni strumento moderno, dal
computer al cellulare; B) tutti i candidati sono unitariamente coinvolti nel controllo scritto della loro padronanza della
lingua meno frequentata nel mondo
avanzato, quell’italiano purtroppo in
coda nell’Unione Europea...”
Orbene, ogni persona di buonsenso,
sa e vede quotidianamente gli irreparabili danni che lo Stato, attraverso le proprie
scuole pubbliche, ha perpetrato – forse
volutamente – a danno degli studenti italiani, dalle Elementari in su. Quasi più
nessuno sa usare correttamente una penna. La mano dei ragazzi annaspa rattrappita sul foglio, con le dita che impugnano le povere cannucce a sfera in incredibili contorsionismi digitali. Le maestre,
cieche e sorde, stanno a guardare impavide ed indifferenti. Anche perché, tra
l’altro, proprio negli Istituti Magistrali,
proprio lì dove venivano forgiati i futuri
maestri, il Ministero della Pubblica
Istruzione ha commesso i suoi primi
scempi, sopprimendo l’insegnamento
della Calligrafia.
Eppure, una mano educata spesso sostiene un corretto ragionare. Una scrittura rispettosa e disciplinata aiuta l’ordine
mentale (per non parlare della stenografia e dei suoi benefici effetti nell’ambito
della sintesi e della logica). L’organizzazione corretta della parola scritta non è
soltanto una prova di abilità manuale,
ma un importante, insostituibile esercizio, che impone una più chiara sistemazione, una più armoniosa costruzione logica del pensiero, una “estetica” delle
idee, educando al senso del bello e alla
valorizzazione della personalità. Insomma, nata dal magma associativo di
un’immaginazione primordiale, creativa
ma libera e disordinata, la parola scritta,
se rispettosa d’un preciso codice, in un
ben regolato sistema di segni, diventa
base della cultura, strumento dell’intelligenza, inequivocabile, limpida espressione di civili rapporti...
Il corsivo di Barbiellini sul Corriere,
proprio mercoledì 22 giugno segnava curiosamente un altro coincidente avvenimento.
Presso l’Umanitaria di Via San Barnaba, a Milano, mentre i ragazzi delle
scuole italiane arrancavano sulle sudate
carte, e mentre Barbiellini Amidei si
perdeva nei nebulosi trionfalismi di
apologetiche elucubrazioni tecnologiche, all’Umanitaria veniva celebrata la
“Giornata della scrittura a mano”, con
interventi di studiosi, psicologi, pedagogisti e appassionati della scrittura
manuale.
Organizzata dal Settore Educazione
“Paper Mate” in collaborazione con
“Terre des hommes” (www.terredeFrancesco Ascoli durante la sua relazione sulla
scrittura, all’Umanitaria
shommes.it), la “Giornata” ha voluto
mettere a fuoco i seguenti argomenti.
* Quanto è importante la scrittura in un
mondo dove computer e cellulari sembrano avere il sopravvento?
* Sappiamo ancora scrivere una lettera a
mano?
* Da dove viene la scrittura, una delle
più antiche e maggiori invenzioni dell’uomo?
Questa giornata di studio è anche servita alla presentazione dell’originale kit
Uno scorcio
della sala
dell’Umanitaria
con i partecipanti
al convegno
scolastico, intitolato “Scritto a mano”,
realizzato da esperti di comunicazione
per l’infanzia. Si tratta d’un prodotto
editoriale rivolto al II ciclo delle scuole
elementari – III, IV e V – che ha visto il
coinvolgimento di 8000 classi di tutta
Italia, con la partecipazione di circa
160.000 bambini, impegnati nel progetto
culturale e didattico “Se ci sei lascia un
segno”. L’iniziativa, di alto valore didattico, ha voluto soprattutto essere un momento di gioco e di riflessione, per ribadire come “la forza della penna” rappresenti lo strumento civile ed indispensabile per far sentire la propria voce e per di-
fender la propria identità e quella degli
altri.
Annotazione non marginale: il kit
contribuisce all’impegno di “Terre des
hommes” per garantire a tutti i bambini
del mondo gli stessi diritti, in particolare
a cinquemila bambini del Sud del mondo, con l’iniziativa dal titolo “Aggiungi
un posto in classe”.
Tra i vari interventi, almeno segnaleremo l’acuta e stimolante relazione di
Francesco Ascoli, nostro collaboratore,
studioso della calligrafia, già presidente
dell’Associazione Calligrafica Italiana,
che, con l’ausilio di esaurienti schede
proiettate sui grande schermo, ha dimostrato come la scrittura e l’attività grafica
(dall’uso personale al linguaggio pubblicitario) siano modi espressivi peculiari
ed insostituibili del mondo contemporaneo.
La grafologa Anna Boracchi ha invece denunciato l’insorgere dei tanti disordini grafici. Essi stanno portando a vere
e proprie disgrafie, con gravi conseguenze sullo sviluppo mentale dei bambini e
sul loro percorso scolastico.
Serviranno dunque a qualcosa le pesanti denunce e gli appassionati discorsi
a difesa della lingua e della scrittura?
Forse no. Dai cellulari al PC la rete si sta
stringendo e sta sempre più riducendo i
margini della libertà, della personalità e
della fantasia.
Caro Barbiellini Amidei, lasciamo
che i nostri ragazzi, come più di ottant’anni fa, facciano ancora la loro maturità con carta e penna. Sarà anche un
anacronistico esercizio di supponenza
culturale, ma è l’ultimo baluardo prima
di passare alla firma con la croce.
NOTIZIE z INFORMAZIONI z APPUNTAMENTI z NOTIZIE z INFORMAZIONI z APPUNTAMENTI z NOTIZIE z INFORMAZIONI z APPUNTAMENTIn
Anche Isaac Newton, fisico e matematico,
fu affascinato dalla pietra filosofale
Cinesi spendaccioni
(ma ottocento milioni restano sotto la soglia di povertà)
ono stati ritrovati, per caso, una serie di manoscritti inediti di Isaac
Newton (1643-1727), il fisico e matematico inglese, padre delle leggi sulla dinamica basata sul fondamentale concetto di
inerzia. Un gruppo di tre ricercatori inglesi, impegnati nella preparazione dell’inventario dei manoscritti della Royal Society di Londra, si sono imbattuti nei documenti originali di Newton dedicati all’alchimia, considerati perduti irrimediabilmente. I manoscritti ritrovati furono
venduti ad un’asta a Londra nel 1936 per
la somma irrisoria di 15 sterline e da allora se ne erano perse le tracce. Gli appunti,
scritti agli inizi del XVII di pugno dal fisico e matematico, parlano degli alchimisti, di cui all’epoca Newton studiava le
teorie. Newton definisce l’alchimia “l’arte della transmutazione” e ricorda come
gli alchimisti vantavano la pretesa di trasformare i metalli ordinati in oro o argento grazie al ricorso alla pietra filosofale.
Newton si mostra affascinato dall’alchimia, pur dimostrandosi fortemente scettico su di essa. Isaac Newton fu presidente
della Royal Society dal 1703.
Cinesi iniziano a scoprire la passione per i prodotti
stranieri. Anzi, secondo quanto riportato dal quotidiano “Shenzen Daily”, hanno già superato i Giapponesi per
quanto riguarda lo shopping effettuato direttamente all’estero. Questo cambiamento di costumi, secondo una recente ricerca, sarebbe dovuto alla crescente ricchezza del
Paese e alla maggiore libertà di compiere viaggi all’estero
rispetto al passato. In realtà, l’indagine rivela che lo shopping effettuato all’estero dai Giapponesi supera in valore
assoluto quello fatto dei Cinesi che però hanno la meglio
in termini di valore relativo, ovvero, se si analizza il rapporto tra soldi spesi per le griffe del lusso e lo stipendio
medio mensile. La notizia però non deve far sognare troppo i negozianti di tutto il mondo. In Cina, infatti, nel 2004
“solo” 29 milioni di persone hanno potuto viaggiare – in
crescita del 43% rispetto al 2003 – su un totale di 1,3 miliardi di abitanti. Secondo le statistiche ufficiali, almeno
800 milioni di Cinesi restano sotto la soglia di povertà.
S
A Ismail Kadaré il “Man Booker”
Tra i concorrenti anche Gunther Grass
I
l romanziere albanese residente in
Francia, Ismail Kadaré, autore de “I
tamburi di pioggia”, è il vincitore del premio internazionale “Man Booker”, uno
dei più prestigiosi premi letterari internazionali. Nel motivare la scelta dello scrittore albanese, il critico letterario John Carey ha rilevato che Kadaré è “uno scrittore universale che si inserisce in una tradizione del racconto che risale a Omero”. Il
premio “Man Booker” consiste in 87.000
euro e viene assegnato ogni due anni. Oltre a Kadaré, 69 anni, tra i concorrenti figuravano anche il tedesco Gunther Grass,
l’egiziano Naqib Mahfuz, il giapponese
Kenzaburo Oe e l’americano Philip Roth.
I
Il “lato oscuro” di Thomas Mann
allo Schwulen Museum di Berlino
C
osa ci fa Thomas Mann nel Museo degli omosessuali a Berlino? Chi ha letto la sua “Morte a Venezia” (1912), un libro che quando uscì suscitò grande scalpore, potrebbe essersi interrogato sull’amore platonico,
ma “morboso”, di Gustav Von Aschenbach, il celebre
poeta-protagonista in vacanza a Venezia attratto da un
giovinetto bellissimo di nome Tadzio. Ma i diari, pubblicati postumi a partire dal 1975, ed esposti fino al 5 settembre allo Schwulen Museum, il museo degli omosessuali, a Berlino, svelano sicuramente la sfera più intima e
privata del grande scrittore tedesco. Il museo, nel quartiere di Kreuzberg, rende omaggio ai diari di Mann, premio
Nobel per la letteratura (1929), in occasione del 50esimo
anniversario della morte dello scrittore, avvenuta per collasso nel 1955. “Ancora tre giorni e non vedrò più il ragazzo. Dimenticare il suo viso. Ma non le avventure del
mio cuore”, scriveva Mann nel 1950 nelle pagine dei suoi
diari, pubblicati solo decenni dopo nel 1975. Il “lato
oscuro” di Mann, nato a Lubecca (nel nord della Germania) nel 1875, è stato rivelato da Wolfgang Theis, il curatore dell’esposizione, il quale ha aggiunto che solo dopo
la pubblicazione postuma dei suoi diari, si sono potute
conoscere le sue inclinazioni. L’autore della “Montagna
Incantata” e dei “Buddenbrooks” si era sposato e aveva
avuto dalla sua compagna sei bambini.
Scoperta in Bulgaria una maschera
funebre d’oro massiccio
del re di Tracia, Teres
G
eorgi Kitov, archeologo bulgaro,
protagonista delle ultime eccezionali scoperte nella “Valle dei re Traci” (una zona, nella Bulgaria centrale,
ad altissima concentrazione di sepolture principesche), ha portato alla luce
una meravigliosa maschera funebre
d’oro massiccio di settecento grammi
attribuita al re di Tracia, Teres, vissuto
alla metà del V sec. a.C. Valutata cinquanta milioni di euro la maschera ha
tuttavia un valore aggiunto in quanto si
può collocare per raffinatezza di esecuzione accanto a quella famosissima di
Agamennone scoperta da Heinrich
Schliemann a Micene. Bisogna però tener presente che le maschere mortuarie
di questo tipo rinvenute fino a oggi
sono di oro sottile come carta stagnola
e il loro peso non supera i cinquanta
grammi, per cui la scoperta della maschera di re Teres riveste caratteri davvero eccezionali. All’interno del tumulo sono stati ritrovati solo i resti delle
braccia e dei piedi del re defunto, mentre il corpo potrebbe essere stato bruciato secondo la pratica funeraria dell’orfismo tracio: sappiamo dalla leggenda che Orfeo avendo invitato gli
uomini a bere vino e ad abbandonarsi a
riti orgiastici, venne ucciso dalle mogli
di questi ultimi, dopo di che il suo corpo venne fatto a pezzi e disperso.
In triste abbandono a Nuoro la tomba di Grazia Deledda
“
N
uoro si è dimenticata di Grazia Deledda, i luoghi e le
opere che la dovrebbero ricordare sono in uno stato
vergognoso. Ho la facoltà di riportare la salma di mia nonna
a Roma e se le cose non cambieranno lo farò di certo”. Sono
le parole con le quali l’unico nipote in vita del premio Nobel
per la letteratura. Alessandro Madesani Deledda, mette sotto
accusa la città natale della scrittrice, Nuoro, che dal 1959 ne
ospita la salma all’interno della Chiesetta della Solitudine ai
piedi del monte Ortobene. Alessandro Madesani si è recato
nel capoluogo barbaricino proprio per visitare le spoglie della nonna. E ha trovato delle spiacevoli sorprese. “Innanzitutto la chiesa era chiusa – ha denunciato Madesani – ma ciò
che più mi ha ferito è lo stato di totale abbandono in cui versa: scritte con lo spray sui muri, erbacce alte più di un metro,
sporcizia ovunque. Davvero vergognoso”.
Concorso per giovani talenti:
anche la Liguria vuole il suo Camilleri
I
“
l giallo ligure” è il concorso letterario bandito dalla casa
editrice Ennepilibri per scovare il Camilleri della Liguria. Si tratta di un’iniziativa riservata ad autori d’età non superiore ai 35 anni residenti in Liguria. La giuria prenderà in
considerazione opere inedite in lingua italiana di narrativa
(romanzi o raccolte di racconti) e gialli ambientati rigorosamente in terra ligure. Le cinque opere premiate dalla giuria
verranno pubblicate nella nuova collana editoriale “npl giallo ligure” a spese della casa editrice, che curerà, se necessario, l’editing dell’opera. La partecipazione al premio è
libera e gratuita e ogni autore potrà partecipare con una sola
opera inedita. I lavori dovranno pervenire in una copia dattiloscritta alla sede di Ennepilibri di viale Matteotti ad Imperia, entro il prossimo 30 novembre. La premiazione, con la
presentazione dei libri prescelti, si svolgerà con una cerimonia pubblica ad Imperia nel corso nella primavera del 2006.
“Napoleone fu avvelenato!”, parola di tossicologo
L
a Società napoleonica internazionale, sulla base delle ricerche di un esperto tossicologo alsaziano, ha rilanciato la pista di un avvelenamento con arsenico di Napoleone Bonaparte, che non sarebbe quindi morto per un cancro allo stomaco, all’età
di 51 anni, il 5 maggio del 1821. Il dottor Pascal Kintz, presidente dell’associazione
internazionale dei tossicologi di medicina legale, a capo di un laboratorio di Strasburgo, è sicuro: “Le ultime analisi vanno nel senso di una intenzione criminale”. Già nel
2001 aveva messo in evidenza una concentrazione molto anormale di arsenico nei capelli del defunto imperatore. Qualche anno più tardi, la diagnosi si è perfezionata
grazie all’utilizzo di un’apparecchiatura piuttosto rara, uno “spettrometro di massa a
plasma indotto” accoppiato a un “cromatografo liquido” che permette l’analisi simultanea di una trentina di metalli e soprattutto di distinguere “l’arsenico buono da quello cattivo”.
RUBRICA
A CURA DI
MIMMO
SPINA
Il pugno
nazista!
ESCL
USIV
O!
Chi sciopera
finisce in Germania
P
ubblichiamo la seconda parte dei rapporti sempre più difficile trovare le sigarette. Ma proche la Prefettura di Milano inviava ogni spera il mercato nero.
Intanto, dall’1 all’8 marzo viene organizzato
quindici giorni a Salò, per informare Mussolini
sul comportamento e il morale dei Milanesi in me- uno sciopero generale, che coinvolge l’Italia Setrito alla guerra, alla situazione politica e alla pre- tentrionale, dal Piemonte al Veneto. La FIAT si
senza dell’occupante tedesco (che ormai conside- blocca al gran completo. I Tedeschi intervengono
pesantemente. Il generale delle SS Otto Zimmerrava l’Italia uno Stato vassallo del Reich).
Anche per questa serie di rapporti, constatia- mann arresta seicento operai e li fa deportare.
Tuttavia, la lettura dei documenti da noi pubmo, da parte degli estensori, una specie di distacco o, meglio, una non partecipazione all’effettiva blicati, risultano, nonostante le molte prudenti rerealtà socio-politica del momento. Quasi un voler ticenze, di una “presa” emotiva appassionante e
prendere le distanze. La parola d’ordine sembra coinvolgente, come altrettanti servizi giornalistici.
Per una maggiore comprensione del tragiessere: la vita continua. Eppure l’aviazione angloamericana rinnova i suoi devastanti raid non solo co periodo storico di volta in volta trattato, ed
sulle basi militari ma anche sui quartieri civili. Fi- anche per meglio definire e connotare i personagrenze, Bologna, Verona, Padova, Vicenza, Torino e gi politici e militari citati, corrediamo, a cominMilano, tra le altre, dall’11 e il 23 marzo registra- ciare da questa nuova, eccezionale serie di documenti, di cui
no rovinose inTutti in coda per comperare il pane
abbiamo l’ecursioni.
sclusiva (salDa un punvati il 25 aprito di vista ecole 1945 dal
nomico, poi, la
giornalista
situazione è
prof. Giuseppe
sempre più traCapezzuoli),
gica. Un opecon alcune
raio con un finote informaglio guadagna
tive, a piè di
2000 lire al
pagina, che rimese, appena
teniamo partisufficienti a
colarmente
comperare un
utili, se non
paio di scarpe
necessarie,
di
pessima
specie per i
qualità. L’olio
lettori più gioè un lusso, nei
vani.
negozi scar(Paolo A.
seggia anche
Paganini)
lo strutto, è
II parte - (Dal 16 marzo al 31 maggio 1944)
Milano, 5 aprile 1944 XXII
Riservata
RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO
E AGLI AVVENIMENTI DELLA PROVINCIA DI MILANO
16-31 marzo 1944-XXII
N
ella seconda quindicina di marzo si è verificata una notevole distensione negli ambienti popolari di Milano. Tuttavia la situazione
operaia non si può dire completamente liquidata;
alcuni elementi, sicuramente in corrispondenza
con agenti del nemico, hanno tentato di creare motivi di turbamento con voci di scioperi insurrezionali con partecipazione dei ribelli e concorso di
bombardamenti aerei nemici. Si è trattato di un
tentativo di campagna di nervi a uso interno che
però non ha avuto il risultato che si prometteva.
Gli attacchi aerei nemici nella notte del 28 e
nella giornata del 29 marzo non hanno causato
gravi scosse nella popolazione milanese. La popolazione è rimasta calma e disciplinata e questa volta il fenomeno dello sfollamento, benché accentuatosi per comprensibili motivi, non ha assunto
aspetti di particolare gravità. Lo sfollamento si è
attuato specie nelle zone periferiche che sono state
colpite.
Sono sempre numerosi gli attendisti e i pietisti, specie nelle categorie cosiddette intellettuali e
borghesi. Sono messe in giro, infatti, oltre alle solite voci maligne, nuove barzellette più o meno
spiritose sulla Repubblica, sul Regime e sugli alleati germanici.
La celebrazione del 23 marzo1 ha avuto un discreto successo per il concorso dei soldati e del
pubblico che vi ha preso spontaneamente parte;
pubblico non troppo numeroso, ma partecipe per
fede, o per curiosità o per un certo interesse alla
manifestazione. Particolare entusiasmo hanno destato fra i fascisti le parole di Farinacci. Sono tuttavia da lamentarsi il ritardo dell’adesione e il persistente senso di sfiducia nell’organizzazione politica, sociale e amministrativa di ampi strati della
popolazione.
Talune operazioni di polizia da parte di
squadre fasciste e propriamente della “Muti”
sono state considerate atti di arbitrio e deplorate
vivamente dai benpensanti. Come è noto si è tentato l’inquadramento delle squadre nella “Legione
Muti” e si è disposto il suo impiego in operazioni
Carro armato tedesco in piazza del Duomo, a Milano
contro i ribelli, ma, da quello che viene riferito,
con risultati molto scarsi, perché parecchi elementi sarebbero già tornati in Milano senza colpo ferire. Si rileva che è un errore aver inquadrato la cosiddetta “Legione Muti” come corpo ausiliario di
polizia dandole una tal quale autonomia contraria
alla disciplina; mentre sarebbe stato più opportuno
immetterla senz’altro nella Guardia Nazionale Repubblicana.
Il fermo di numerose persone, intellettuali,
impiegati e operai di stabilimenti industriali, consegnate poi alle autorità germaniche e inviate in
Germania, ha destato malumore profondo tra le
maestranze e nella cittadinanza, giacché di tali
provvedimenti non sempre si sono trovate spiegazioni plausibili.
Non ha fatto buona impressione negli ambienti
fascisti il rilascio di Marinotti e di Donegani2,
sui quali circolavano voci di gravi addebiti.
Corre insistente la voce che molti militari si
sarebbero presentati alle armi per ordine ricevuto da Mosca o da Londra con l’intenzione se1
23 marzo 1919: fondazione dei Fasci di Combattimento. La
data segna la nascita del movimento fascista.
2 Il 4 marzo 1944 si ebbe uno sciopero nelle industrie dell’alta Italia. L’8 marzo il ministro dell’interno comunicò che gli
scioperanti erano stati 208549 per un tempo variabile da 11
minuti a 4 giorni. Non ci furono conseguenze per gli scioperanti, ma furono arrestati due industriali, il comm Franco Marinotti e l’ing Guido Donegani.
greta di passare al nemico o di inscenare movimenti insurrezionali e commettere sabotaggi ai
danni dell’esercito repubblicano.
La situazione economica ed annonaria non è
troppo brillante, malgrado la cosiddetta disciplina
dei prezzi e la intensificata azione di vigilanza. In
certi ristoranti le evasioni continuano e non possono d’altra parte essere efficacemente frenate giacché non sono state fatte talune assegnazioni di generi alimentari. Contribuirebbero a tali evasioni
delle disposizioni italiane, anche i Germanici che
acquisterebbero grandi quantità di merci, e specialmente stoffe e manufatti, spedite poi in Germania con grave danno delle nostre disponibilità già
scarse.
Si lamenta la carenza di medicinali.
I provvedimenti della polizia annonaria contro i contravventori – ristoranti e consumatori –
non paiono ancora abbastanza efficaci.
L’aumento dei tabacchi, dei giornali e le voci
circa l’aumento delle tariffe postali hanno contribuito ad aumentare la sfiducia nella ripresa economica e finanziaria del Paese. Tuttavia è da notarsi che il prestito obbligazionario del Comune
di Milano, lanciato per iniziativa di Piero Parini è
stato coronato da pieno successo, forse perché è
vivo ancora nei milanesi un sentimento di “patria
municipale”, da tenersi oggi in considerazione:
dalla piccola Patria si può sempre risalire alla
grande. Nello stesso quadro è pure da considerarsi
la reazione dell’opinione pubblica contro gli scioperi degli operai, reazione cui molto hanno contribuito gli articoli di “Giramondo” apparsi sul
“Corriere della sera”. Tutti i giornali cittadini hanno molto contribuito a quest’opera.
Da parte del Capo della Provincia e delle altre
autorità da lui manovrate è stata intensificata l’azione per snebbiare le menti e per distruggere taluni preconcetti radicati nelle masse operaie.
Nei confronti dei Germanici si rileva in questi ultimi giorni una certa distensione, ma bisogna
dire francamente che si verificano talvolta nuove
punte di diffidenza per voci – purtroppo non
smentite – di prelevamenti di lavoratori, specie di
operai specializzati, effettuati nelle fabbriche, con
l’apparenza di provvedimenti di polizia e pertanto
non giustificati, ma in realtà per l’arruolamento
forzoso degli operai da mandare in Germania. A
questo proposito corrono pure voci circa sequestri
di macchine, ma, in effetti, nulla di ciò si è verificato.
(Franco Fuscà)
Milano, 18 aprile 1944 XXII
Riservata
cosiddetta “campagna dei nervi” intrapresa dalla
propaganda nemica. Le voci sono sempre accolte
con un certo beneficio di inventario, con senso di
scetticismo e di dubbio, che, purtroppo, non proviene da sano sentimento di certezza e di fede nella Patria, bensì da quello squallido disarmo morale
e dal quel senso penoso di atonia e di collasso che
ha invaso l’animo degli Italiani.
Verso l’alleato germanico si nota un minor
senso di ostilità e anche una certa benevolenza,
dovuta certamente alla irreprensibile condotta e
correttezza da parte delle truppe tedesche.
Sono da rilevarsi le critiche numerose fatte
oggi alla nostra propaganda, specie a quella diffusa a mezzo radio. Secondo queste critiche la propaganda sarebbe ancora inidonea allo scopo e non
varrebbe molto ad alimentare il sentimento della
riscossa e della rinascita. Taluni dichiarano di
ascoltarla o di prenderne visione solo per curiosità; altri la ridicolizzano nei loro discorsi.
RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA
IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI
AVVENIMENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO
1-15 aprile 1944-XXII
L
a situazione di Milano si può dire relativamente tranquilla. Si è notato un certo senso di
attesa in larghi strati della popolazione per i preventivi sviluppi bellici e politici di una certa importanza sul piano internazionale. Sono corse voci
di armistizio a breve scadenza e voci di un colpo
di Stato in Germania e, infine, voci della venuta di
Hitler sul fronte italiano (sic) per intavolare trattative col nemico. Ma bisogna aggiungere che tali
voci, largamente diffuse, non hanno avuto largo
credito da parte della gente di buon senso.
La notizia “Reuter” di un avvenuto convegno
del Tripartito3, smentito dalla “Stefani” ufficialmente, ha lasciato in molti la convinzione che il
convegno ci sia stato realmente. D’altra parte il
pubblico è abbastanza ferrato contro i colpi della
3
Il 27 settembre 1940 la Germania e l’Italia stipulavano a
Berlino il “Patto Tripartito” col Giappone. Consisteva in un
contratto di collaborazione e di delimitazione delle rispettive
zone di influenza, stabilendo tra l’altro l’obbligo di non concludere separatamente né un armistizio né la pace.
Qualche incidente determinato da illegalità
commesse e dall’atteggiamento spavaldo e provocatorio di taluni elementi già aderenti al Partito
Fascista Repubblicano e ora fuori dei ranghi, ha
provocato una certa reazione favorevole nei riguardi del Partito stesso. La notizia dell’arresto degli elementi più in vista appartenenti alle squadre
d’azione e poi allontanati si è rapidamente diffusa
nella città ed ha provocato commenti favorevoli.
La facilità del denaro è fonte di una vita dispendiosa da parte di molti, così stranamente in
contrasto con le tristi condizioni del Paese. Il
provvedimento di chiusura dei ristoranti di lusso è stato favorevolmente commentato dalla popolazione, ma si nota che in moltissimi altri ristoranti, anche di terza o quarta categoria, continuano ad
essere ammannite pietanze fuori contingentamento, a prezzi sbalorditivi. Buona ripercussione ha
avuto la decisione circa l’aumento delle razioni
del pane.
Grande interesse da parte degli strati meno abbienti della popolazione ha destato il progetto per
le mense collettive che Piero Parini farà realizzare
presto a Milano in vari quartieri. La figura di Parini è molto ben vista dalla popolazione, più nella
funzione di Podestà che in quella di Capo della
Provincia.
Ha destato anche un certo interesse la messa a
disposizione da parte del Comune di alcuni lotti
di terreno in punti periferici della città per la costruzione di case minime, fatte con materiali di ricupero e con legname, accessibili – si può dire – a
tutte le borse.
Penosa impressione invece destano i continui
prelevamenti di lavoratori, anche specializzati, che
Milano, 7 maggio 1944 XXII
Riservata
RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA
IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI
AVVENIMENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO
16-30 aprile 1944-XXII
L
a situazione di Milano non offre particolari degni di rilievo.
Il barbaro assassinio di Giovanni Gentile ha
provocato una certa indignazione nella popolazione. Negli ambienti intellettuali non si sono però
sentite parole di compianto per il filosofo, bensì
vengono fatti dalle autorità germaniche per essere
impiegati nelle fabbriche della Germania. Non è
ancora sentita, infatti, che l’alleanza presuppone il
dovere del combattimento e del lavoro in comune.
Il rientro di militari dalla Germania ha provocato altra distensione nei riguardi dei Germanici. Quasi tutti hanno detto di non essere stati trattati male. Meno entusiasti sono gli ufficiali perché
trattati rudemente – secondo loro – anche se non
fuori dai limiti della protocollare correttezza.
Un senso di vivo malumore è stato provocato
da taluni provvedimenti presi dal Capo della
Provincia di Como nei riguardi degli sfollati di
Milano: l’obbligo di lasciare la tessera di Milano,
dove i generi alimentari di assegnazione si trovano
quasi tutti, per sostituirle con le tessere di Como
dove mancano taluni generi di prima necessità,
grassi, ecc. pare ingiusto a gente che sfolla soltanto la sera. Tale obbligo è in correlazione con l’autorizzazione al soggiorno dello sfollato nei comuni
della provincia di Como. Un altro provvedimento
che ha destato malumore, sempre dello stesso
Capo della Provincia, è quello che pone l’alternativa agli sfollati di scegliere fra il domicilio di Milano e quello di sfollamento.
I richiami di altre classi hanno destato qualche preoccupazione; si temono, infatti, ulteriori recrudescenze della guerra in Italia e si piange già
sul sacrificio di sangue che certi ambienti definiscono inutile perché a beneficio dei tedeschi.
Data la situazione tranquilla di Milano il Capo
della Provincia è intervenuto presso il Comando
Militare Germanico perché il coprifuoco venga
spostato fino alle ore 23.
(Franco Fuscà)
critiche più o meno coperte sulla sua presa di posizione politica. Purtroppo non c’è stato un docente
di filosofia, anche fra gli allievi dello stesso Gentile, che abbia sentito il dovere di scriverne sui giornali. A questo proposito è notevole il richiamo fatto dalla “Sera”.
Si è dovuta constatare una certa ripresa di attività da parte di sicari assoldati dal nemico. Il Maggiore dell’Esercito Repubblicano Lupatelli è stato
assassinato nella propria abitazione da sbandati. Un
sottufficiale della Guardia Nazionale Repubblicana
è stato ucciso sulla pubblica via e un soldato germanico è stato ferito. Si deve notare che, se tali atti suscitano lo sdegno della popolazione al momento della consumazione, forse per la loro frequenza, non
hanno più un’eco profonda nel cuore di tutti. Si sta
creando la cosiddetta mentalità balcanica che è un
segno della decadenza morale del nostro popolo.
È stato favorevolmente accolto il decreto del
Duce che stabilisce una tolleranza di trenta giorni per la resipiscenza degli sbandati.
Tra i profughi delle terre invase è diffuso un
certo malcontento per la lentezza delle pratiche affidate agli uffici e la scarsa attività dell’Ufficio
provinciale dell’Ente per le terre invase.
L’incontro del Duce col Führer ha destato
l’interesse e la curiosità della popolazione. Naturalmente le voci sono state numerose. Sotto le righe del comunicato ufficiale, taluno ha letto anche
la conferma di un più pesante controllo germanico
sul piano economico e una più vasta ingerenza dei
tedeschi nella vita della nostra Nazione.
Un’impressione penosa negli ambienti fascisti
ha provocato l’assoluzione di Burgo, di Scorza e
di Tarabini. Quella di Burgo è stata interpretata
come un salvataggio di un uomo certamente compromesso operata grazie ai suoi milioni. Si è obiettato che svalutando talune accuse precise contenute nel memoriale Cavallero4 vengono a mancare
alcune pietre fondamentali del verdetto di Verona.
Per Scorza e per Tarabini si è obiettato che la stesura della sentenza non scagiona, ma aggrava le
accuse di natura politica mosse ad entrambi.
Gli articoli di “Giramondo” 5 sulla situazione
politica italiana, che interessavano vivamente da
principio larghi strati dell’opinione pubblica, hanno perduto, con l’andar del tempo, la primitiva efficacia. Vengono, infatti, discussi e criticati ampiamente anche per lo stile che vorrebbe richiamare
quello del Duce, senza per altro riuscirvi, e per talune espressioni fatte apposta per confondere le
idee in materia, ma ormai svelatesi come un inutile gioco. L’ultimo articolo, la risposta a Monsignor
Cazzani, è stato criticato anche per l’infelice accenno al viaggio fatto da “Giramondo”, con la
chiara intenzione di identificazione col Duce. Si
osserva che se gli stranieri e gli avversari possono
abboccare, gli Italiani non si fanno giocare, anche
perché riconoscono – amici e nemici – lo stile personalissimo del Capo.
Nei primi giorni della quindicina si sono diffuse voci sull’armistizio, che sono probabilmente
da attribuirsi alla propaganda straniera.
In alcuni ambienti è stata largamente criticata
la disposizione del Segretario del Partito circa
gli incarichi di fiducia da assegnarsi solo agli
iscritti al P.F.R. La disposizione non è parsa chiara
nella dizione e, forse, meriterebbe un chiarimento.
Si rileva, d’altra parte, che si torna ai metodi ante
25 luglio nell’affidare incarichi a iscritti al Partito,
che non potranno essere sempre dei competenti.
Purtroppo larghi strati della popolazione sono
ancora scettici verso il fascismo, ma deve pur notarsi un certo senso di salutare ripresa morale e di
maggior fiducia negli elementi preposti all’ordine
e nell’Esercito.
La disciplina della Guardia Nazionale Repubblicana e degli altri Corpi specializzati e ausiliari (San Marco, X Flottiglia Mas, Paracadutisti,
Legione Muti) è senza dubbio migliorata; continuano però a deplorarsi episodi di spavalderia e di
prepotenza da parte di taluni elementi che per il
solo fatto di indossare una divisa e di essere armati si credono fuori legge. È anche da deplorarsi che
parecchi nostri soldati modifichino a loro piacimento la foggia della divisa, spesso in modi truculenti e tartarineschi.
La massa operaia si mantiene apparentemente
tranquilla. Un preannuncio di moti per il 25 aprile
non ha avuto conseguenze.
Le incursioni aeree nemiche non hanno inciso
sullo spirito di resistenza e di rassegnazione della
popolazione. È però diffusa la credenza che Milano non subirà più bombardamenti terroristici perché – si osserva – gli anglosassoni avrebbero promesso di colpire soltanto obiettivi militari. L’anglofilia di larghi strati della popolazione non è,
purtroppo, ancora scomparsa.
4
L’ex capo di stato maggiore maresciallo Ugo Cavallero
morì in circostanze misteriose la notte dal 13 al 14 settembre
1943 presso il comando supremo tedesco in Italia a Frascati.
Lasciò un memoriale nel quale rivendicava la benemerenza di
essere antitedesco e un precursore del colpo di Stato del 25 luglio 1943.
5 Carlo Silvestri, con lo pseudonimo di “Il Giramondo”, riesce a pubblicare sul “Corriere della Sera”, nella primavera del
’44, quindici articoli con i quali ipotizza la possibilità che fascisti ed antifascisti si uniscano per salvare la Patria. Silvestri
ne approfitta altresì per colpire sia gli ingenui antifascisti che
i traditori del 25 luglio, difendendo la coerenza del Duce e la
fedeltà mostrata dai tedeschi, nella speranza che proprio Mussolini, con al fianco sempre la Germania, sia il leader della futura unica coalizione italiana.
L’ordinanza prefettizia per la nomina delle
Commissioni di fabbrica è stata accettata senza
alcun entusiasmo da parte della massa. Molti vorrebbero esimersi dall’incarico per timore di essere
chiamati a rispondere come capri espiatori in caso
di scioperi o di insurrezioni.
Subdolamente si propaga il movimento democratico cristiano che ha manifestazioni più appariscenti del comunista. Quest’ultimo, infatti, si limita
ai soliti giornalucoli clandestini che dicono più o
meno sempre le stesse cose e ripetono le stesse ingiurie; l’altro si avvale invece del potente appoggio
del clero, che mantiene l’atteggiamento riservato e
prudenziale nei riguardi dello Stato Repubblicano,
ma più o meno occultamente lo critica, lo denigra e
lo discute, inficiandone l’opera. A tale proposito
sono stati letti e commentati con varie opinioni gli
ultimi articoli di Rolandi Ricci sulla politica della
Città del Vaticano e gli articoli di Farinacci, che
sono considerati da alcuni irriverenti, da altri audaci e temerari, ma che hanno il merito incontestabile
di smascherare le intenzioni più delle azioni di larghi ambienti clericali e cattolici.
La nomina del nuovo Podestà, ing. Andreoni,
è stata alquanto criticata per la giovane età e per la
nessuna competenza amministrativa del designato
a ricoprire una carica così importante per la vita di
una delle più importanti città italiane.
La nomina dello squadrista Vincenzo Costa
a Commissario Federale è piaciuta ai vecchi ele-
menti del Fascio che vedono in Costa un uomo
modesto, ma di fede indiscussa, anche se non troppo preparato alla funzione gerarchica e alla vita
politica.
Si è accentuata in questi mesi la ricostruzione
dei negozi del centro, dovuti anche all’avanzare
della bella stagione. Milano in questo campo ha il
primato fra tutte le città sinistrate per la sua rapida
ripresa.
Il provvedimento di chiusura dei ristoranti di
lusso, deciso dal Capo della Provincia, è stato in un
primo tempo favorevolmente commentato; devono
però lamentarsi le solite infrazioni annonarie anche
gravi, specie nei ristoranti “protetti” dai tedeschi.
Per il normale decorso stagionale il mercato
degli ortaggi è oggi soddisfacente. La frutta manca
però quasi completamente. I contadini, ormai
espertissimi del mercato nero, vendono le fragole
direttamente ai ristoranti a prezzi sbalorditivi. Si
lamenta sempre la scarsezza dei grassi che continuano ad essere distribuiti irregolarmente. La nuova disciplina del mercato vinicolo viene criticata
dai commercianti del prodotto, i quali ritengono
inapplicabile il binomio prezzo unico - gradazione
unica.
Non hanno causato una buona impressione le
notizie pubblicate dai giornali sulle donne che
partono per la guerra o per il servizio obbligatorio del lavoro.
(Franco Fuscà)
Milano 3 giugno 1944 XXII
Riservata
In seguito allo spostamento dell’orario del coprifuoco non si è verificato alcun incidente. La
popolazione milanese, che è laboriosa, attiva e fattiva, vuole anche passare qualche ora di svago, ed
ha bene accolto il provvedimento.
È stato anche ben accolto dagli ambienti industriali e commerciali lo
sblocco dei conti cor- Manifesto affisso ai primi
renti in banca. È in pie- del 1944 per le strade di
na ripresa il commercio Milano
nella città. La moneta
circolante è abbondante
e i prezzi praticati dalla
borsa nera sono in continua ascesa. Coloro che
guadagnano con facilità
comprano di tutto, pur di
impiegare il denaro che
evitano di depositare
nelle banche per timori
di un nuovo blocco.
Hanno creato un cer-
RELAZIONE SULL’OPINIONE PUBBLICA
IN ORDINE AI PROBLEMI DEL MOMENTO, ALLA VITA DI OGNI GIORNO E AGLI
AVVENIMENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO
1-31 maggio 1944-XXII
P
er la ricorrenza del 1° maggio erano attesi da
larga parte della popolazione di Milano, moti
insurrezionali secondo gli ordini della propaganda
nemica. Ma era giovata agli operai la lezione impartita dal Capo della Provincia Parini in occasione dell’ultimo sciopero e le astensioni dal lavoro
sono arrivate alla cifra veramente trascurabile di
230. L’invio in Germania di numerosi lavoratori
che avevano preso parte allo sciopero di marzo è
da ritenersi uno degli elementi più validi che ha
fatto sbollire le ubbie degli agitatori nell’ambiente
operaio.
to malcontento i frequenti richiami alle armi,
specialmente perché talune classi sono state destinate al servizio di lavoro e, secondo le voci diffuse, inviate o da inviarsi in Germania.
A questo proposito si è potuto notare che gli
operai addetti all’industria non gradiscono l’esonero dal servizio militare concesso dal Comando
militare economico, giacché temono il richiamo in
servizio obbligatorio per il lavoro in Germania.
La campagna per gli sbandati è stata anche in
questa provincia efficace. La propaganda con manifesti murali e volantini, e specialmente quella
fatta dai giornali, ha saputo toccare tasti particolarmente sensibili per le masse. Tuttavia è da notarsi
che la provincia di Milano non ha sofferto molto
del fenomeno del ribellismo, mentre ha una certa
percentuale di renitenti, figli di papà per lo più, ancora ben occultati, e di imboscati, anch’essi figli di
papà, che hanno trovato compiacenti aiuti in industriali di pochi scrupoli e anche in alcune autorità
germaniche che hanno favorito questi deprecabili
casi particolari. Circa la campagna per gli sbandati
si è rilevato che molto tardi è apparso il comunicato ufficiale che estendeva il decreto del Duce anche agli espatriati, motivo per cui quest’ultima categoria di sbandati non ebbe modo di rimpatriare
in tempo.
Si lamenta la quasi totale scomparsa delle monete metalliche, scomparsa dovuta all’incetta da
parte di certe categorie della popolazione, che occulta il denaro metallico con la falsa credenza di
conservare un valore monetario autentico, e anche
da parte dei contadini per il solfato di rame e di artigiani per difetto di nichelio e infine per il ritiro di
un gran numero di spezzati per fini bellici. La
mancanza di moneta dà luogo a vari inconvenienti,
anche dal punto di vista igienico, per l’uso invalso
di dare per resto dei francobolli.
La situazione alimentare, nonostante le difficoltà e le irregolarità che si deprecano ancora in taluni settori, non desta, per ora, preoccupazioni gravi. Si lamenta sempre la carenza di grassi, di condimenti e di carne. Gli ortaggi e la frutta sono tornati
sul mercato in quantità discrete, ma a prezzi elevati
e non alla portata di tutti. Scarseggia sempre il latte; a questo proposito il “Corriere della sera” e
“Repubblica Fascista” hanno scritto articoli che
sono stati oggetto di discussioni e di commenti.
È stata bene accolta dalla cittadinanza la disposizione del Capo della Provincia Parini che ha fissato rigorosamente i prezzi dei pasti nelle trattorie ed ha imposto l’assoluto divieto dei piatti extra, dando precise norme per una severa disciplina
nella somministrazione dei pasti stessi.
Il funzionamento delle mense collettive ha incontrato la soddisfazione della popolazione meno
abbiente che si trova bene e riesce finalmente a
spendere poco. Particolare favore hanno riscosso i
reparti, frequentissimi, dei cibi da asportare.
Negli ambienti militari si lamenta che alle
mense ufficiali vengano serviti molto spesso piatti di carne, mentre sono assai meno frequenti le razioni di carne per la truppa.
È anche causa di malumore la differenza di
paga fra l’esercito e la Guardia Nazionale Repubblicana. Negli stessi ambienti è vivo il malcontento per taluni inconvenienti che sembrano di scarsa
importanza, ma che pure valgono ad alimentare un
certo senso di malumore, come per esempio l’agevolazione a suo tempo concessa ed ora ritirata di
fruire della tessera preferenziale e di una speciale
razione di tabacco, l’indennità alloggio, ecc. Tra
gli ufficiali, specie di complemento, è diffusa
l’opinione che in alto loco si sia nuovamente inserita la ganga massonica operante in senso deleterio
per lo spirito della truppa.
È diffuso anche un senso di disagio per la prossima attuazione del risparmio obbligatorio che,
stando ai “si dice”, inciderebbe per il 30% la somma eccedente le 3.000 lire. Questo limite oggi è
considerato inferiore ai bisogni normali, dato appunto l’accresciuto costo della vita.
La sentenza di condanna a morte e la comunicazione dell’avvenuta esecuzione degli ex-Ammiragli Campioni 6 e Mascherpa 7 ha suscitato una
6 Governatore e Comandante delle Forze Armate delle Isole
Italiane dell’Egeo, l’Ammiraglio Inigo Campioni si trovava,
nel cruciale periodo dell’armistizio, a capo di uno degli scacchieri più difficili, lontani e vulnerabili. Caduto in mano al
nemico in seguito ad occupazione della sede del comando, rifiutava reiteratamente di collaborare con esso e comunque di
aderire ad un Governo illegale. Processato e condannato a
morte da un tribunale straordinario per aver eseguito gli ordini ricevuti dalle Autorità legittime e per aver tenuto fede al
suo giuramento di soldato, rifiutò di firmare la domanda di
grazia e di dare adesione anche formale alla Repubblica Sociale Italiana. Cadde comandando lui stesso il plotone di esecuzione.
7 La sera dell’8 settembre 1943 il capitano di vascello Luigi
Mascherpa, comandante dell’importante base militare di Lero
nel Dodecaneso, si rese subito conto delle conseguenze dell’annuncio dell’armistizio e comprese che i tedeschi erano i
nuovi nemici contro cui combattere. Mentre le campane delle
chiese suonavano a festa e militari e civili si abbandonavano a
manifestazioni i gioia, proclamò lo stato di emergenza, preparandosi allo scontro. La resistenza dei quasi ottomila uomini
guidati da Mascherpa durò fino al 16 novembre, quando i tedeschi riuscirono ad espugnare l’isola dopo quarantacinque
giorni di bombardamenti e dopo la resa di un contingente britannico inviato dall’Egitto. Mascherpa e l’ultimo governatore
italiano di Rodi, l’ammiraglio Inigo Campioni, vennero condannati a morte e fucilati nel maggio del ’44 dalla Repubblica
sociale italiana, alla quale erano stati consegnati dai tedeschi
per essere sottoposti ad un processo esemplare.
profonda impressione. I commenti della cittadinanza sono stati piuttosto sfavorevoli per il fatto che si
ritiene ammesso il principio della “disobbedienza”
agli ordini ricevuti. Si pensa che i due alti ufficiali
non potevano rifiutarsi di eseguire ordini impartiti
dai loro superiori diretti. Sarebbe stato forse opportuno rendere pubbliche le risultanze emerse dal
processo, risultanze che la sentenza, nella sua schematicità, non ha reso abbastanza palesi.
Viva curiosità, quasi un morboso interesse, ha
suscitato la polemica Bersani Farinacci pro e
contro il giornalista Carlo Silvestri 8 e l’ex-deputato Miglioli 9, infine trascesa a casi personali. L’amministrazione di “Repubblica Fascista” fece trasportare con tre camions copie del giornale a Cremona per venderle a mezzo di strilloni. A Milano
si tentò l’affissione di copie del giornale in piazza
del Duomo, con l’articolo polemico di Bersani segnato a matita turchina. Tali copie furono fatte rimuovere dalla polizia. I commenti generali erano
intonati alla deprecazione della polemica stessa,
giacché nel momento attuale tali polemiche appaiono meschine e valgono a dividere gli animi e
non ad unirli. I borghesi, i contrari al Regime, hanno criticato specialmente Farinacci per il suo passato. “Repubblica Fascista” poté raggiungere in
questi giorni una tiratura notevole.
Si erano propalate voci allarmistiche di agitazioni operaie che avrebbero dovuto verificarsi il
24 maggio, anniversario dell’intervento del 1915 e
vigilia dell’ultimo giorno di presentazione per gli
sbandati, ma naturalmente queste insurrezioni non
si sono effettuate.
Altra voce, certamente messa in giro dalla propaganda nemica, è stata quella di imminenti incursioni aeree, con sgancio di speciali bombe
contenenti gas nocivi alla popolazione. Si consigliava alla popolazione l’acquisto di aceto e di ammoniaca da portare nei rifugi, e si è pertanto provocata una corsa alle farmacie per l’acquisto dell’ammoniaca. Tale ingenuità da parte di certi strati
della popolazione è stata ridicolizzata dall’umoristico “Uomo di pietra”.
Si nota, purtroppo un assoluto assenteismo e
disinteresse delle masse di fronte all’offensiva angloamericana in Italia che ha avuto inizio l’11
maggio. Negli ultimi giorni si è avuta una certa
agitazione per l’avanzata degli “alleati” verso
Roma, agitazione che ha un duplice aspetto: taluni
non nascondono una certa letizia per l’avanzata e
per l’occupazione di Roma che ritengono imminente e che dovrebbe preludere – non si sa perché
– alla fine della guerra; altri invece sono preoccupati perché ritengono che si faccia più cruda la
guerra in Italia.
Si segnalano molte lamentele per il trattamento
usato agli internati in Germania, e si fa notare
che molti di questi internati sono stati valorosi
combattenti nella campagna di Francia, di Russia e
di Grecia.
Le continue requisizioni di autoveicoli per ragioni belliche è valsa ad alimentare la voce diffusa
dalla propaganda antifascista ed antinazista secondo cui i tedeschi spogliano le città impossessandosi di tutto per trasferirlo in Germania.
Si propaga subdolamente, favorito dalla connivenza di taluni ecclesiastici, il movimento democratico cristiano che trova facile esca nelle coscienze delle donne del popolo, dei contadini e
delle popolazioni dei villaggi.
Negli strati più bassi della popolazione fa presa
una certa tendenza favorevole al bolscevismo, anche se non si ha una chiara coscienza del movimento e delle dottrine bolsceviche e si evita di
pronunciare la parola. Le critiche al fascismo
sono ancora diffuse e provengono da varie categorie della popolazione: dalla borghesia commerciale che lamenta l’indirizzo socializzatore; dal popolo che ha diffidenza per gli esponenti di Partito e
accoglie con scetticismo anche le provvidenze in
suo favore, ritenendole precarie e propagandistiche perché non sente ancora né fiducia né speranza nel futuro.
(Franco Fuscà)
(continua)
8
V. nota 5.
Guido Miglioli (1879-1954), esponente sindacale cattolico,
animò le lotte dei salariati agricoli cremonesi nel 1919/21.
Espulso dal Partito Popolare nel 1924, si avvicinò al Pci. Esule antifascista dal 1926, rimase attivissimo nel movimento
cattolico internazionale. Dopo la Liberazione fu esponente di
primo piano nelle lotte contadine del 1946/1948.
9
Mussolini e il generale delle SS Karl Wolff, consigliere
speciale presso il governo fascista di Salò
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e Zaira Giulietti, Firenze - Tutti i diritti sono riservati: nessuna
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Filosofi, avvocati, medici,
ritrattisti e viveurs,
ma tutti con il pallino della
di MASSIMO
UGLIANO
matematica
(parte seconda)
S
Fig. 8a - La prima
calcolatrice di
B. Pascal (1642)
correndo notizie e biografie di grandi pensatori, si scoprono originalità
ed aneddoti che destano interesse o curiosità, come ad esempio il fatto che diversi matematici erano dediti a tutt’altre
attività ovvero sono stati brillanti filosofi
e viceversa, spesso combattuti fra meditazioni e riflessioni mistico-morali e le
scienze esatte. R. Bacon35, filosofo e studioso inglese, appartenente all’ordine
francescano, molto prima della concezione cartesiana, poneva la matematica a
fondamento della scienza e della natura.
Sir Francis Bacon avvocato, filosofo e
logico, tradusse in latino nove libri delle
sue stesse opere, insegnò diritto. René
Descartes di famiglia agiata, fu spirito
estroverso ed avventuroso e più volte si
arruolò; condusse vita allegra e mondana
e pare che la maggior parte delle sue intuizioni derivasse da sogni o tranquille
meditazioni fatte in camera da letto (assi
ortogonali). Pierre Fermat che concepì i
principi essenziali della geometria analitica e si interessò di applicazioni alla fisica, era magistrato e consigliere del re
al Parlamento di Tolosa; uomo coltissimo, filologo di greco e di latino, scriveva versi nelle principali lingue europee.
Pascal morì giovane (39 anni) torturato
dal mal di testa e dalle convulsioni; soffriva spesso di insonnia, di fastidi allo
stomaco ed ai denti; si rifugiò più volte
in convento; la sua famosa macchina
calcolatrice [Figure 8a, 8b, 8c] fu approntata per aiutare il padre impiegato
all’ufficio delle imposte36. G. W. Leibniz
spaziava dalla filosofia al diritto, dalla
storia alla politica, dalla metafisica alla
letteratura, dalla religione alla matematica; aveva perduto il padre professore all’Università di Lipsia, all’età di sei anni
e studiò da solo nella ricca biblioteca di
famiglia. L. Eulero, divenuto completamente cieco dal 1766 continuò per anni a
35
Roger Bacon (1214-1292) con criterio scientifico si occupò di rifrazione, riflessione e del funzionamento della lente d’ingrandimento. Scrisse
opere e trattati fra cui il De computo naturali (sulla precessione degli equinozi e la riforma del calendario); l’Opus maius, l’Opus minus e l’Opus
tertium, il Tractatus de multiplicatione specierum.
36 La celebre piccola Pascaline [Fig. 8a], prima
ingegnosa e funzionale macchina calcolatrice del
mondo (1642) fatta di otto rulli ed ingranaggi cia-
Fig. 8b - Contagiri
meccanico a
quattro cifre
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
Fig. 8c - Macchina
realizzata
dall’inglese
Samuel Morland
nel 1665
27
‘pensare’ al calcolo integrale ed infinitesimale dettando le sue intuizioni ad uno
dei figli. T. Young (vedi nota 51) fanciullo prodigio, compiuti gli studi classici e
laureato in medicina e fisiologia, esercitò la professione medica, insegnò filosofia ma fece studi e scoperte importantissime nel campo dell’ottica (frange di
diffrazione), della resistenza dei materiali (modulo di elasticità) e si specializzò
in egittologia e decifrazione dei geroglifici. Sappiamo ancora che il famoso
ideatore del telegrafo Samuel Morse
aveva una istruzione classica e fu persino apprezzato ritrattista. G. A. Borelli si
dedicava contemporaneamente all’astronomia, alla medicina ed alla matematica.
J. Bernoulli per desiderio del padre si diplomò in teologia. A. Volta quasi muto
fino a sette anni, fece poi rapidi progressi ma seguì inizialmente studi umanistico-filosofici ed il suo primo lavoro fu,
infatti, un poemetto dove venivano descritte le scoperte scientifiche del tempo
alle quali finì con l’appassionarsi. G. Caselli tradusse le Odi di Saffo. T.
Edison37, straordinario genio inventivo,
dotato di grandissimo senso gestionale
ed economico, ebbe un’infanzia umile
ed avventurosa iniziando a 7 anni i corsi
primari – peraltro abbandonati dopo
poco per scarso rendimento – e fu la madre ad insegnargli a leggere e scrivere. I.
Kant insigne filosofo ed ideologo fu autore con Laplace di una valida teoria sulla costituzione del sistema solare. B.
Russell ebbe il Nobel per la letteratura;
etc.
Come abbiamo più volte avuto modo
di osservare o constatare, novità e ritrovati frequentemente si accavallano, si
fondono, si combinano e si incrociano (a
volte si separano ma poi si ritrovano e si
ricompongono) e l’algebra38, l’analisi39 e
scuno dei quali corrispondeva ai numeri dall’uno
al nove: ogni dieci giri del primo, faceva un giro il
secondo rocchetto e così di seguito come i contachilometri (meccanici) utilizzati fino a qualche
anno fa sulle automobili. In Figura 8b è fotografato un analogo dispositivo esterno a 4 cifre, portatile, di dimensioni contenute, che avvicinato a qualunque rotore riesce a contarne i giri. Un apparecchio più perfezionato fu realizzato da S. Morland
nel 1665 [Fig. 8c] che con lo stesso principio consentiva di effettuare calcoli più consistenti (sempre solo addizioni e sottrazioni). Solo Leibniz riuscì a mettere a punto un congegno in grado di ese-
Fig. 8b
Fig. 8c
guire anche moltiplicazioni e divisioni. (Vedi note
40 e 42).
37 All’età di 15 anni divenne sordo per le bastonate ricevute per aver causato l’incendio di un vagone ferroviario della linea Port-Huron e Detroit,
dove viveva già da tre anni e nel quale aveva impiantato un laboratorio di fortuna e stampava un
suo giornale, il Weekly Herald. Fra il 1862 ed il
1868 si impiegò come telegrafista in varie città.
Nel 1870 aprì un’officina a New Newark, apportò
perfezionamenti alla macchina da scrivere e risolse il problema di immettere in un solo cavo due
telegrammi in senso opposto. Perfezionò il telefono già diffuso da Bell e nel 1878 ottenne il brevetto per l’invenzione del Fonografo. Il 21 ottobre
del 1879 fece accendere la prima lampadina a filamento. Fra il 1880 ed il 1882 si dedicò alle centrali elettriche; nel 1884 scoprì l’effetto Edison
consistente nell’emissione di elettroni da corpi incandescenti; nel 1887 brevettò il Cinetoscopio per
la visione degli oggetti in movimento; inventò un
nuovo tipo di accumulatore al ferro-nichel, fece
esperimenti nel campo delle applicazioni del cemento nell’edilizia, creazioni varie di carattere
bellico; nel 1914 scoprì il fenolo sintetico e si interessò alla produzione della gomma. Gli furono
conferite tre lauree ad honorem. Richiese oltre
1500 brevetti. Fondò a New York la Edison Electric Light Co.
38 La parola deriva dal titolo dell’opera “Ilm alJabr wa’l muqabalah” (che significa trasporto o
annullamento di termini in una uguaglianza) di
Mohammed Ibn Musà al Khuwarizmi, grande
esponente della cultura scientifico-matematica
araba antica. Oggi con il termine Algebra (generale o astratta) viene indicato tutto l’insieme di regole per il calcolo letterale, i principi generali delle equazioni nonché un ulteriore complesso di
dottrine sviluppatesi in Germania con Dedekind,
Noedher e Steinitz ed in America con Albert e
Wadderburn che vanno sotto i nomi di teoria
astratta dei corpi numerici, dei gruppi astratti,
dei sistemi ipercomplessi, delle strutture o reticolari, etc.
39 Ultima in ordine di tempo la Matematica Discreta che studia insiemi i cui elementi si possono
numerare e sono quindi distinti l’uno dall’altro e
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
Fig. 9
La “Logica”
di G. Boole
(ed. 1847)
28
la fisica sperimentale o pura spesso fungono da completamento e/o controllo. In
tempi successivi molte creazioni non
sono altro che il perfezionamento di scoperte precedenti con l’ausilio della esposizione o discussione per via analitica40,
di ulteriori nuove dimostrazioni e tecnologie più avanzate (ad es. la galleria del
vento 41 ). La ‘matematizzazione’ del
mondo intravista da Cartesio 42 si è notevolmente avvicinata: la maggior parte
delle teorie scientifiche sono perfettamente esprimibili in incontrovertibili linguaggi numerici grazie anche ad una innovazione di immensa portata dovuta al
matematico inglese George Boole
(1815-1864)43. Quest’ultimo, in pratica,
inventò la logistica [Figura 9], ossia
un’algebra per azioni ragionevoli ovvie e
palesi basata su tre sole ‘operazioni’ che
possono essere vere o false (‘OR’,
‘AND’ e ‘NOT ’).
Inoltre, la diffusione e l’impiego su
vasta scala negli ultimi 50 anni di calcolatori elettronici e la costruzione di centri
specializzati di studio e di ricerca ha avvalorato sempre più quanto detto consentendo di effettuare accurate osservazioni, esami e valutazioni di segnali di
vario genere44, permettendo tecniche di
che prima venivano considerati solo sporadicamente. Fra le tante applicazioni ci interessa proprio perché può venire estesa ai codici, alla crittografia, alle reti dove normalmente sono utilizzate
algebra, teoria dei numeri e dei grafi. Cfr. L. BERARDI-A. BEUTELSPACHER, Matematica discreta; R. GRAHAM-D. KNUTH-O. PATASHNIK, Matematica Discreta; F. PREPARATA-R.
T. YEH, Introduzione alle strutture discrete; S.
SING, Codici Segreti; B. SCHNEIER, Applied
Cryptography; A. J. MENEZES-P. C. OorschotS. A. VANSTONE, Handbook of Applied Cryptography; M. FONTANA-S. GABELLI, Insiemi,
Numeri e Polinomi; I.N. HERSTEIN, Algebra; N.
L. BIGGS-E.K. LLOYD-R. J. WILSON, Graph
Theory 1736-1936; J.A. BONDY-U. S. MURTY,
Graph Theory with applications; R. DIESTEL,
Graph Theory; A. GIBBONS, Algorithmic Graph
Theory; F. HARARY, Graph Teory; R. J. WILSON-J. J. WATKINS, Graphs. An Introductory
Approach. Nell’Appendice di cui alla nota 31
sono riportati un certo numero di Autori moderni
che si sono interessati alla teoria dei grafi, dei
frattali, dei cicli, dei processi stocastici e delle
code.
40 L’affascinante mondo dei numeri è stato da noi
trattato in altri saggi. Cfr. M. UGLIANO, Codici;
Le tappe della Matematica; L’idea dei logaritmi;
Bit e parole; Il Linguaggio del Dos; I Dati; Errori.
41
La prima galleria aerodinamica fu costruita nel
1897, da Ziolkovskij Konstantin Eduardovic
(1857-1935) pioniere russo dell’areonautica e dell’astronautica. Oltre a varie realizzazioni di dirigibili e monoplani metallici, nel 1903 individuò che
solo il propellente liquido poteva consentire viaggi interplanetari. Pensò ancora alla traiettoria a
spirale per il rientro, ai missili polistadio ed alle
stazioni spaziali orbitanti come basi di partenza
per lunghi percorsi cosmici.
42 Cfr. P. VALERY, Occasions (1970); J. R.
VROOMAN, René Descartes (1970); P. J. DAVIS-R. HERSH, Il sogno di Cartesio, il mondo
secondo la matematica, 1988. Il lettore interessato all’argomento può trovare una ricca bibliografia alle pp. 321-331 di quest’ultimo volume. Molti dei testi elencati, sono stati da noi consultati e
costituiscono fonti essenziali per alcune indagini
di cui alla nota 40, insieme al libro di E. Martin
sulle macchine da calcolo.
43 G. Boole insegnò presso il Queen’s College a
Cork; dopo approfonditi studi pubblicò un Treatise of Differential Equations (dove introdusse il rivoluzionario metodo simbolico ancor oggi usato)
ed un Treatise of the Calculus of Finite Differences. Il suo più importante libro è An Investigation
of the Laws of Thought nel quale la particolare
forma di calcolo viene applicata alla teoria della
probabilità ed alle condizioni di compatibilità dei
dati numerici in tale ordine di problemi. In pratica
il criterio può venire generalizzato se soddisfa ad
un conveniente sistema di assiomi.
Il concetto veniva espresso in embrione da altri
matematici inglesi quali Peacock, Herschel, De
Morgan, Babbage, Gregory: ad esempio il primo
di questi nel suo Trattato di Algebra del 1830 già
sosteneva che le lettere x, y, z, a, b, c,.... che a volte compaiono nelle relazioni algebriche non rappresentano necessariamente dei numeri ma segni
arbitrari prestabiliti. L’algebra booleana continuerà con E. Schröder (Algebra della Logica), G.
Peano (Formulario Matematico), G. Frege (Fondamenti dell’Aritmetica), fino allo sviluppo critico nell’opera di B. Russel. (Vedi nota 31).
44 La trasmissione dei segnali per la comunicazione umana diretta è stata e rimane prevalentemente fonica e visiva. Altre forme restano limitate
a determinati aspetti o casi particolari. Recenti ed
approfondite ricerche sono state fatte sui profumi
ed è fuori dubbio l’influenza dell’olfatto (che fra
le altre cose è sempre attivo indipendentemente
dalla volontà) sull’attivazione di aree cerebrali,
tuttavia la possibilità di arrivare a comunicare in
tale modo è sicuramente difficile (cfr. R. Herz, S.
Cicoria, P. Süskind). Ulteriori studi riguardano
l’eventualità di mettere in relazione i suoni a sensazioni diverse dall’udito (cfr. F. Rampichini, E.
Lariani, M. Maiocchi) e l’effetto ‘V’ che associa
al tatto (propriocezione) vari tipi di input (cfr. M.
Ugliano). Le rappresentazioni analogiche e/o digitali riguardano essenzialmente tecniche ed apparecchiature il cui funzionamento è basato sull’una o l’altra forma a seconda delle caratteristiche richieste e dei circuiti adoperati anche se la
tendenza e la diffusione dei calcolatori, delle reti
logiche e delle più recenti realizzazioni porta inesorabilmente verso quella binaria per una serie di
proprietà e connotazioni fra cui semplicità, econo-
elaborazione prima impensabili 45 che
fanno indagare su di una infinità di fatti
non solo fisici o tecnici ma anche sociali
ed economici ovvero sviluppare sistemi
informativi ed operazioni logiche sbalorditive46.
Riprendendo il discorso sull’elettricità, fin dai primi decenni dell’800, una
notevole serie di risultati tangibili aveva
dimostrato il collegamento fra i campi
prodotti dalle correnti e gli aghi magnetici. I tentativi e le ipotesi prima di W. Gilbert (1540-1603)47 e dell’abate J. A. Nollet (1700-1770)48, poi di A. M. Ampère
(1775-1836), di H. C. Oërsted (17771851), di G. S. Ohm (1787-1854), di M.
Faraday (1791-1867) e di tanti altri49
avevano permesso di accumulare un cospicuo patrimonio di profonde ed autorevoli conoscenze che si era anche abbastanza rapidamente divulgato ma che rimaneva un complesso di informazioni e
di nozioni pratiche ed empiriche non ancora coerentemente organizzate in una
struttura appropriata, precisa ed adeguata.
(continua)
Fig. 10
Esperimenti
dell’abate
Jean-Antoine
Nollet
micità, ridotte dimensioni, sicurezza di funzionamento, bassa probabilità di errori, elevatissima
velocità di funzionamento, possibilità di conversione, etc.
In un’altra occasione vedremo che l’impulso utilizzato da un certo momento in poi sarà solo elettrico e non più necessariamente collegato al magnetismo indotto e la trasmissione a distanza di
questo genere di ‘dati’ permette, fra le altre cose, di
estenderne enormemente la
divulgazione, la rappresentazione e le opportunità di
elaborazione.
45 A solo titolo di esempio
diciamo che nel 1956 presso
la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli fu
creato un Centro di Calcolo
Elettronico con l’analizzatore differenziale Bendix D-12
a nastro magnetico. Si trattava di una macchina numerica progettata per la risoluzione di equazioni differenziali. Nel 1962 essendo il
precedente ormai superato,
venne installato un G-20
sempre della Bendix Computer (che dall’anno successivo fu assorbita dalla Con-
trol Data Corporation) a sua volta sostituito da
quello analogico-ibrido CI-500 della RedifonAstrodata in relazione ad altre esigenze della Facoltà (aeronautica, controlli automatici, etc.). Nel
suddetto Centro si svolgevano attività didatticoscientifiche, collaborazione con il CNR e con Enti
o Industrie interessate al calcolo automatico. Fra
le varie importanti elaborazioni segnaliamo un
metodo di rilievo dei segnali bioelettrici connessi
con la funzione cardiaca fondato sull’utilizzo di
un convertitore analogico (Preston VHS-8500)
collegato ad un calcolatore elettronico (CDC G20), diverse applicazioni alla Scienza delle Costruzioni, alle Comunicazioni elettriche ed alla Simulazione di reti combinatorie e sequenziali. Cfr.
B. FADINI-C. SAVY, La simulazione dei calcolatori elettronici numerici; F. CENNAMO, Elaborazione di segnali elettrocardiografici; C. A.
STEIMBERG-S. ABRAM-C. A. CACERES,
Pattern recognition in the clinical elettrocardiogramm; E. DURAND, Electrostatique et Magnetostatique; P. GAZZANA PRIAROGGIA, La risoluzione numerica approssimata dei campi elettrostatici.
46 Oltre a tutte le ‘operazioni’ che i computer
consentono già di effettuare ricordiamo i Sistemi
Esperti, la Robotica e l’Intelligenza Artificiale
che si occupano di tecniche miranti a rendere i
calcolatori capaci di affrontare e portare a compimento problemi in assenza di un ben definito algoritmo risolutivo. Cfr. P. McCORDUCK, Storia
dell’intelligenza artificiale; J. HAUGELAND,
Artificial Intelligence: the very Idea; P. SCARUFFI, L’intelligenza artificiale; J. KRUTCH,
Esperimenti di Intelligenza Artificiale; P. JACKSON, Introduzione ai Sistemi Esperti; A. MAZZETTI, Applicazioni dei Sistemi Esperti; R. FORSYTH-R. RADA, Applicazioni delle macchine
che apprendono; nonché i recenti studi del prof.
R. Zaccaria dell’Università di Genova, del prof. J.
Taylor del Dipartimento di matematica del King’s
College di Londra (allievo del premio Nobel e padre dell’antimateria Paul Dirac) e le realizzazioni
della Waseda University di Tokio ed il robot della
Secom Co. Itd che può aiutare gli handicappati a
mangiare.
47 W. Gilbert medico e filosofo naturale si interessò con grande attenzione e fece ipotesi attendibili su fenomenologie analizzate metodicamente
ed in particolare su quelle magnetiche (movimenti
di un ago), intuendo l’esistenza del campo di attrazione terrestre. Cfr. W. GILBERT, De Magnete, Magneticisque corporibus ed de magno magnete tellure (1600); De Mundo nostro sublinari
philosophia nova (1651, postumo).
48 Jean-Antoine Nollet, diacono a Noyon, sacerdote, professore di fisica a Parigi, Torino, Bordeaux, Navarre. Fu allievo di C. F. Du Fay e di R.
A. Réaumur. Scoprì l’endosmosi ed effettuò notevoli ricerche di elettrologia che lo portarono ad
enunciare la teoria del “fluido elettrico”. Condivise con P. Polinière il merito di aver introdotto la
fisica sperimentale in Francia. Cfr. Leçon de physique expérimentale (1743-48); Ricerche sopra le
cause particolari dei fenomeni elettrici [Figura
10].
49 Cfr. M. UGLIANO, Segnali e comunicazione a
distanza; Il moderno significato di Informazione.
QUANDO LA TRUFFA
ARRIVA VIA INTERNET
U
30
navig@ndo
RIVISTA DEGLI STENOGRAFI
Comunicazioni
a rischio
di INDRO NERI
no dei pregi principali di Internet
è quello di aver “vitaminizzato” le
comunicazioni, permettendo – a chiunque sia in possesso di un computer e di
un collegamento alla rete – di appartenere al cosiddetto “villaggio globale” e
scambiare messaggi in tempo reale con
persone di tutto il mondo.
Se l’autostrada informatica ha reso di
fatto più trafficate le nostre strade comunicative, è altrettando vero che in qualunque situazione di traffico pesante aumentano le possibilità di incidenti e bisogna sempre essere pronti a frenare, senza
fidarsi mai troppo delle capacità di guida
di chi ci viene incontro.
Metafora perfetta per introdurre un
discorso sui rischi connessi alla comunicazione, ed in particolare per far luce su
alcune delle più popolari truffe che vengono perpetrate tramite posta elettronica
protetti dall’anonimità telematica.
C’è da dire subito che non si tratta di
nuovi raggiri. È solo che adesso, tramite
Internet, i truffatori riescono a raggiungere un numero molto maggiore di vittime: la platea è più vasta ed i costi di gran
lunga inferiori (e la legge delle probabilità conferma che inviando a costo vicino
allo zero dieci milioni di messaggi in
ogni angolo del globo, qualcuno che abbocca all’amo si trova sempre). Quelli
che fino a ieri erano venditori di elisir
miracolosi che andavano di fiera in fiera
e di paese in paese, oggi sono gli stessi
che – utilizzando la comunicazione elettronica – bombardano la vostra casella email in cerca di un facile raggiro.
C’è di buono se non altro che – a
guardare bene – le truffe di ieri sono le
stesse di oggi, ed hanno tutte un comune
denominatore: carpire i vostri soldi (o
carpire le vostre informazioni personali
per poi carpirvi i soldi). Gira e rigira si
va sempre a finire lì, quindi basta prestare un po’ di attenzione ed agire con cognizione di causa per evitare di cadere in
trappola.
La truffa più popolare è senza dubbio
quella che consiste in un messaggio che
sembra provenire dalla vostra banca o
dal vostro gestore telefonico e che vi invita a confermare i dati del vostro conto,
pena la sospensione del servizio. Per
quanto legittima possa apparire la “comunicazione di servizio”, è sempre meglio telefonare di persona per assicurarsi
che non si tratti di tentativi di carpire le
vostre informazioni personali. Questo
tipo di truffa va sotto il nome di «phishing» – neologismo creato dalla fusione
dell’aggettivo “phony” (che in inglese
significa “fasullo”) e del verbo “fishing”
(“pescare”) – e si manifesta anche sotto
forma di un altro popolare raggiro, quello assurto agli onori delle cronache come
«Truffa nigeriana».
Il meccanismo della “Truffa nigeriana” è presto svelato. In un messaggio di
posta elettronica, in inglese, inviato da
un presunto funzionario di un paese africano (ma costui può presentarsi anche
sotto le mentite spoglie di un avvocato, o
di un dipendente di banca, o addirittura
di un parente di un dittatore tragicamente
scomparso), si richiede il vostro aiuto
per versare su un conto estero soldi ritrovati/ereditati/nascosti, in cambio di una
sostanziosa percentuale. Il mittente, che
ha scelto voi, e solo voi, fra miliardi di
persone al mondo in virtù della vostra rinomata affidabilità (sic!), si trova in un
paese vessato dalla guerra civile e per
entrare in pieno possesso di questa fortuna senza che venga confiscata dal regime
locale, vorrebbe versare sul vostro conto
Una scena del popolare film «La stangata»
del 1973 interpretato da Robert Redford e
Paul Newman nella veste di due abili
truffatori, film vincitore di 7 premi Oscar
Una banconota da
10 scellini, in
vigore fino alla
fine del 1972 in
Nigeria,
e in basso:
una banconota da
50 Kobo, la nuova
moneta nigeriana
dal primo gennaio
1973 che
introdusse nel
Paese una valuta a
base decimale.
Ci vogliono 100
Kobo per fare un
Naira e 159 Naira
per fare un Euro
corrente una somma che generalmente
ammonta a decine di milioni di dollari,
per poi riprelevarla, una volta emigrato,
e pagarvi il disturbo in generosa misura
(di solito dal dieci al quaranta per cento).
Abboccando a questa richiesta, vi viene
richiesto di fornire i dati del vostro conto
bancario, e vi vengono inviati via fax alcuni documenti fasulli da compilare. Nel
migliore dei casi comincerà una litania
di richieste di piccole somme per portare
avanti la pratica (con la scusa di dover
corrompere un dirigente di banca o un
doganiere, oppure di ottenere qualche altro documento indispensabile), nel peggiore dei casi il vostro conto bancario
sarà sapientemente svuotato di ogni vostro risparmio.
N
onostante la “truffa nigeriana”
sembri ormai in declino, si tratta
sempre di un affare da cento milioni di
dollari l’anno che negli Stati Uniti interessa ancora un numero che si aggira sulle tremila vittime al mese. Non per niente i servizi segreti americani hanno addirittura attivato una speciale sezione investigativa che si appoggia all’ambasciata
Usa di Lagos, capitale della Nigeria,
mentre la legislatura nigeriana ha ratificato una legge, la 419, contro gli autori
di queste truffe.
Ma le richieste di soldi possono pervenire tramite posta elettronica anche
sotto forma di offerte di lavoro. In molti
casi insieme al vostro curriculum vi vengono richiesti i dati personali da allegare
al vostro incartamento, oppure vi viene
richiesto il pagamento per l’apertura della pratica, l’acquisto dell’uniforme o una
percentuale in caso di assunzione. La regola d’oro è sempre quella: mai fornire i
propri dati personali, e mai pagare anticipatamente. Alcune di queste offerte di
lavoro nascondono poi truffe molto più
elaborate. Una delle frodi più comuni è
quella di un’offerta di lavoro casalingo
che consiste nel funzionare da ufficio
smistamento di corrispondenza. L’incarico è quanto mai facile: vi vengono consegnati dei pacchi che dovrete rispedire
all’estero per conto di una fantomatica
società che non dispone di un ufficio di
relazioni internazionali. Il costo della
spedizione vi viene restituito in un’unica
soluzione a fine mese. La truffa si avvale
di complicati meccanismi, ma in definitiva vi ritroverete a spedire merce pagata
con carte di credito rubate per poi essere
rimborsati con assegni fasulli. Non solo,
i vostri dati personali – che vi saranno
stati richiesti al momento di assumervi –
verranno utilizzati per ottenere carte di
credito a vostro nome con le quali acquistare illegalmente altra merce da far spedire ad altre ignare vittime.
Sempre “a fondo perso” sono le donazioni a scopo benefico elemosinate via
e-mail o pagamenti anticipati per servizi
che non avete richiesto. Se i vostri soldi
non scompaiono nelle maglie della Rete,
nella più fortunata delle eventualità pagate per ricevere materiale privo di effettivo valore. Per esempio è comune ricevere promozioni per nuove carte di credito e, sborsando una certa quota di adesione, ricevere una lista delle banche che
dispongono delle carte in offerta, invece
che delle carte stesse.
Sulla stessa lunghezza d’onda le truffe
basate su presunte vincite. Non è raro di
questi tempi trovare nella propria casella
di posta elettronica un messaggio che annuncia a caratteri cubitali la vincita di un
concorso. Che sia una fantomatica Lotte-
Una vecchia
pubblicità
americana di un
unguento
miracoloso a base
di olio di serpente,
per curare di tutto,
dal mal di denti ai
reumatismi, dai
geloni ai lividi
(anche negli
animali)
Un’altra pubblicità
per un unguento
sempre a base di
olio di serpente
(questa volta a
sonagli) proposto a
cinquanta
centesimi la
bottiglia negli Stati
Uniti. Oltre a
dolori muscolari e
slogature veniva
raccomandato
anche contro la
sordità
ria Europea o una più credibile estrazione
di beneficienza, la prima domanda da farsi è sempre quella: ho comprato un biglietto? Basta questo generalmente per
dissipare ogni dubbio. Le probabilità di
vincere qualcosa senza giocare, infatti
sono parecchio vicine allo zero. Il meccanismo dietro a questo tipo di truffa è questo: o vi viene chiesto di pagare anticipatamente le “spese di gestione” prima di riscuotere la vincita (per cui si ritorna alla
truffa di cui sopra) oppure vi viene effettivamente offerto un premio che però necessità di un acquisto per poter essere riscosso (per esempio avete vinto una settimana di vacanza in albergo ma dovete acquistare il biglietto aereo presso la stessa
agenzia che elargisce il premio, che ovviamente gonfierà il prezzo del biglietto
per coprire le spese di alloggio).
E
che dire delle catene di Sant’Antonio? Dopo averci tartassato tutta la
vita con letterine anonime nelle quali storie di rapidi guadagni venivano rese ancora più eloquenti dalla contrapposizione
delle tristi disavventure di chi osasse diffidarne, ecco che questa piaga della comunicazione scritta ritorna più prepotente
ed invasiva che mai in virtù del potere divulgativo delle nuove autostrade telematiche. «Invia questa e-mail a dieci persone
che conosci e cinque Euro al primo della
lista», o anche (in una versione più al passo con i tempi) «Microsoft sta testando un
nuovo sistema di analisi della posta elettronica e pagherà cinque dollari per ciascuna copia di questa e-mail che ritrasmetterai agli indirizzi della tua rubrica».
Se nella versione originale lo schema a
piramide favorisce solo i primi della lista,
nella versione moderna participare a questa spedizione elettronica di massa contribuisce solo ad intasare il traffico della
Rete, visto che si tratta di una leggenda
urbana nata nell’aprile del 1999.
Ricapitolando, non lasciamoci abbindolare da chi urla «Non siam qui per
vendere ma per regalare». Niente è gratis. Proteggete sempre i vostri dati personali e per nessuna ragione accettate di
pagare anticipatamente servizi che non
avete richiesto. E soprattutto state alla
larga da intrighi internazionali alla James Bond.
giochi
L’angolo dei
Divertente, no? Ed ora, fuori concorso,
proseguiamo con un’altra piacevole curiosità: le crittografie dantesche, gioco di
raffinati godimenti letterari, tratti dalla
Divina Commedia (in fondo alla pagina,
le soluzioni capovolte). Subito dopo, troverete i nostri consueti indovinelli in
concorso, che, se risolti tutti e sei, vi
consentiranno di ricevere in premio uno
storico volume di stenografia.
CRITTOGRAFIE DANTESCHE
(Soluzioni capovolte in fondo alla pagina)
1 – Si drizzan tutti aperti in loro stelo
(Inferno II – 129)
2 – Per l’aer nero e per la nebbia folta
(Inferno VI – 24)
3 – E quel tanto sonò nelle sue guance
(Paradiso XXIX – 112)
4 – A potenze diverse si risolve
(Paradiso II – 135)
5 – Ma tu perché ritorni a tanta noia?
(Inferno I – 76)
6 – Non sofferse di star sott’alcun velo
(Purgatorio XXIX – 27)
INDOVINELLI IN CONCORSO
1 – L’emigrante itervistato
- Parto felice, sì, pel nuovo mondo
e parto laborioso, anche se in fondo
si faccia strada sempre più il concetto
che il fuoruscito capiti
per far qualche sgambetto.
Il Valletto
2 – Vecchia bagascia
Quando, cadente, intorno a noi gironzoli
sfarfallando infioccata, ci rammenti
che sotto i tuoi lenzuoli candidi
trovammo il pane per i nostri denti.
Il Dragomanno
3 – Il basso del “Don Carlos”
All’aria dominante
“sotto la volta nera”
andò tutto a rovescio quella sera,
quando gli uscì una stecca lacerante.
Il Valletto
4 – Strumento a doppio uso
È come un organetto e ci si chiede:
“Chi non ce l’ha come farà a suonare?”
Ma con forza, a coloro che disturbano,
lo si potrà tirare.
Ciampolino
5 – Il ritratto dell’amante
Ora ti guardo in questo quadro e sento
che in se per me ti batte ratto il cuore!
Ti ammiro ricordando con tremore
gli istanti d’un trascorso appuntamento!
Novellino
6 – La futura suocera al genero
Poiché tu, ben sapendo quanto è povera,
la domandi ed insisti per averla,
prendila pure, ma però ricordati
che t’incombe il dover di mantenerla.
Il Valletto
SOLUZIONI DEI GIOCHI N. 68
1 – Il sarto
2 – Scarpa/scarpe
3 – Schiaffo/i
4 – Il salvadanaio
5 – Il sale
6 – La nave
Molte le risposte, ma nessuno è riuscito a risolvere tutti e sei gli indovinelli.
I PREMI
A quanti risolveranno tutti e sei gli indovinelli sarà
inviato uno storico libro di stenografia. Le soluzioni di questa puntata di giochi dovranno pervenire
alla Redazione entro il 15 novembre 2005.
Crittografie dantesche (Soluzioni)
4 – Equazione
5 – La mosca
6 – Nudista
a cura di
GIUSEPPE
CAPEZZUOLI
rosegue la nostra piccola galleria di
giochi “antichi”. Agli inizi dell’Ottocento, quando il fervore della ricerca,
l’entusiasmo per la duttile genialità del
sistema Gabelsberger-Noe ispiravano i
nostri enigmisti alle combinazioni più
eccentriche, strampalate e gioiose, uno
dei piacere più sottili ed affascinanti era
quello di nascondere una frase, un motto,
un proverbio sotto il tratto d’un disegnino. Quello che vi presentiamo, che impone anche una piccola attenzione stilistica, cela la
frase, in caratteri gabelsbergeriani (come
abbiamo trascritto sotto il
disegno): «Il
colmo della
abilità per un
fotografo che
sia a Torino si
è di fare il ritratto a un individuo che si
trova a Superga».
1 – Calici
2 – Caligine
3 – Ceffone
P