Dichiarazione Ambientale Torre Guaceto

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Dichiarazione Ambientale Torre Guaceto
2014
Dichiarazione Ambientale
Torre Guaceto
2:
:3
Sommario
1
PRESENTAZIONE ................................................................................................................................... 4
1.1
LA STORIA DELLA NASCITA DELLA RISERVA ................................................................................ 4
1.2
IL CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO........................................................................ 5
1.2.1
LA RISERVA TERRESTRE ................................................................................................................ 5
1.2.2
IL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA TERRESTRE ................................................................................ 7
1.2.3
L’AMPLIAMENTO DEL SIC 9140005 TORRE GUACETO E MACCHIA SAN GIOVANNI........................................... 8
1.2.4
APPROVAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE E DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO .................................................. 10
1.3
COME RAGGIUNGERCI ..............................................................................................................11
1.4
IL DECRETO ISTITUTIVO DELL’AMP TORRE GUACETO..................................................................12
1.4.1
GLI ORGANI DI GESTIONE ........................................................................................................... 12
1.4.2
L’ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO DI GESTIONE .............................................................................. 13
1.4.3
LA ZONAZIONE ........................................................................................................................ 13
1.5
SCENARIO AMBIENTALE............................................................................................................15
1.5.1
IL MODELLO CONCETTUALE .......................................................................................................... 15
1.5.2
I TARGET DI BIODIVERSITÀ ........................................................................................................... 16
2 POLITICA AMBIENTALE ........................................................................................................................ 19
2.1
ENERGIA, RIFIUTI ED INFORMAZIONE AMBIENTALE, LA POLITICA DEL CONSORZIO .......................20
2.2
STRATEGIA DELLE 5 R ..............................................................................................................21
3 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ................................................................................................. 22
3.1
IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE................................................................................22
3.2
GLI ASPETTI AMBIENTALI E LA MISURAZIONE DELLA LORO SIGNIFICATIVITÀ ................................23
3.3
FORMAZIONE, INFORMAZIONE, PARTECIPAZIONE E COMUNI-CAZIONE INTERNA ..........................23
3.4
COMUNICAZIONE E GESTIONE DEI RAPPORTI CON L’ESTERNO ....................................................23
3.5
SORVEGLIANZA E MISURAZIONI ED AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE.....................23
4 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP ......... 25
4.1
L’IDENTIFICAZIONE E LA MISURAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ........31
4.2
I DATI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP ......................................................36
5 OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI .................................................................................................. 39
6 I VALORI ECONOMICI DELLA GESTIONE AMBIENTALE............................................................................. 40
7 NOME E NUMERO DI ACCREDITAMENTO DEL VERIFICATORE AMBIENTALE E DATA DI CONVALIDA ............ 42
8 PROGRAMMA AMBIENTALE .................................................................................................................. 43
8.1
OBIETTIVI E TRAGUARDI 2011-2014 ..........................................................................................43
8.2
OBIETTIVI E TRAGUARDI 2014 - 2017 ........................................................................................47
9 ELENCO DELLE PRINCIPALI LEGGI E NORME APPLICABILI ALL’ORGANIZZAZIONE ..................................... 61
10 GLOSSARIO ........................................................................................................................................ 63
4:
1 PRESENTAZIONE
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, fin dalla sua nascita, ha indirizzato il suo impegno verso la
conservazione e la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, dando contemporaneamente agli
abitanti e alle attività locali un’opportunità di sviluppo.
Sulla scia di questo impegno il regolamento CE 761/01 EMAS II come aggiornato dal Reg. CE 196/2006
fornisce uno strumento riconosciuto per migliorare l’efficacia della gestione dell’ AREA MARINA
PROTETTA, per aumentare la visibilità nei confronti del turismo più sensibile ai valori naturalistici, alla
conservazione del patrimonio ambientale e culturale e allo sviluppo sostenibile.
Il percorso ha consentito una verifica approfondita dell'operatività dell'Ente e della sua attività di
pianificazione nell'ottica del miglioramento continuo. Il conseguimento della registrazione costitu isce
un'ulteriore garanzia del corretto operato del Parco nei confronti dell'ambiente, per uno sviluppo
sostenibile del territorio. La Dichiarazione Ambientale permette di rendere pubblica l’informazione delle
prestazioni ambientali del Soggetto Gestore e consente il coinvolgimento del pubblico e degli altri
soggetti interessati, una partecipazione dei dipendenti dell’organizzazione, costantemente addestrati e
formati per l’attuazione delle finalità del Parco.
1.1 LA STORIA DELLA NASCITA DELLA RISERVA
Le prime azioni a tutela di Torre Guaceto risalgono al 1970 quando la marchesa Luisa Romanazzi
Carducci dalla sua entrata nel direttivo nazionale del W.W.F. Italia, fece sì che l’associazione prendesse
a cuore questo territorio.
Sventati negli anni successivi ipotesi di realizzazione di una centrale nucleare e di una lottizzazione a
fini turistici, il 18 maggio 1981 il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, visto il decreto del Presidente
della Repubblica del 13 marzo 1976 recepente la convenzione internazionale di Ramsar del 2 febbraio
197, dichiara Torre Guaceto zona umida di interesse internazionale.
Nel 1987 il W.W.F. Italia, su incarico del Ministero della Marina Mercantile, realizza il piano di fattibilità
per l’istituzione di una riserva marina a Torre Guaceto che diventa realtà il 4 dicembre 1991 con decreto
ministeriale dello stesso ministero. L’area marina protetta è affidata alla Capitaneria di Porto di Brindisi
che svolge in quegli anni un prezioso lavoro di tutela del territorio.
Nell’ambito del programma comunitario
“Natura 2000” e del relativo programma
italiano “Bioitaly”, la Regione Puglia ai
sensi della Dir. 92/43 CEE “Habitat”
propone Torre Guaceto come Sito
d’Importanza Comunitaria (pSIC)
denominandolo Torre Guaceto Macchia
San Giovanni (sigla IT9140005). Sempre la
Regione Puglia individua la zona umida di
Torre Guaceto come Zona di Protezione
Speciale (ZPS) (sigla IT9140008) ai sensi
della Dir. 79/409 CEE “Uccelli”.
Per quanto sopra detto il Ministero
dell’Ambiente con Decreto Ministeriale del
4 febbraio 2000 istituisce la Riserva
Naturale dello Stato di Torre Guaceto. Il
decreto istitutivo individua all’art. 4
l’organismo di gestione in un consorzio
misto fra l’Amministrazione Comunale di
FIGURA 1 - LA TORRE ARAGONESE DEL XVI SEC. CHE DA IL NOME ALLA RISERVA
Brindisi, l’Amministrazione Comunale di
Carovigno e l’associazione
protezionistica senza fini di lucro World Wildlife Italia-W.W.F. Italia. Sempre nello stesso articolo il
decreto individua nello stesso Consorzio l’organismo di gestione della riserva naturale marina di Torre
Guaceto.
:5
1.2 IL CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO
Il Consorzio di Gestione è stato costituito, dai Comuni di Brindisi e Carovigno e dall’Associazione Italiana
per il WWF for Nature Onlus, nel dicembre 2000 con la finalità di gestire l’area protetta, sia terrestre sia
marina denominata “Torre Guaceto”, istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio 04.02.2000 (G.U. n. 124 del 30/05/2000) e delle aree limitrofe ad esse connesse. L’art. 4 di
tale decreto afferma che all'organismo individuato dall'atto della sua costituzione è attribuita, altresì, la
gestione della riserva naturale marina denominata «Torre Guaceto».
Persegue le finalità espresse nell’art. 2 del suddetto decreto e in particolare:
1. La conservazione delle caratteristiche ecologiche, floro-vegetazionale, faunistiche,
idrogeomorfologiche e naturalistico-ambientali;
2. La gestione degli ecosistemi con modalità idonee a realizzare un’integrazione tra uomo e
ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici
e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali;
3. il restauro ambientale degli ecosistemi degradati;
4. la promozione delle attività compatibili con la conservazione delle risorse naturali della riserva:
5. la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica, con particolare riferimento ai
caratteri peculiari del territorio:
6. la realizzazione di programmi di educazione ambientale.
Intende, inoltre, perseguire la promozione e l’organizzazione della formazione professionale allo scopo
di favorire l’incremento occupazionale locale.
Sono organi del Consorzio di Gestione:

l’assemblea consortile;

il consiglio di amministrazione;

il presidente;

i vicepresidenti;
 il collegio dei revisori.
L’Assemblea è costituita dai Consorziati nelle persone dei Sindaci dei Comuni di Brindisi e Carovigno e
dal Presidente del W.W.F. Italia Onlus o da persone da loro incaricati con delega scritta. L’ Assemblea
nomina il Consiglio d’Amministrazione, il Presidente, i Vice Presidenti ed i consiglieri; è convocata
almeno due volte l’anno per l’approvazione del Bilancio Preventivo e del Bilancio Consuntivo, comunque
ogni volta se ne ravvisi l’opportunità per deliberare sulla gestione del Consorzio.
Il Consorzio è amministrato da un Consiglio di Amministrazione composto da sei membri, due per ogni
Consorziato, nomina dall’assemblea come segue:

su proposta del Sindaco di Carovigno, il Presidente ed un membro;

su proposta del Sindaco di Brindisi, un Vicepresidente ed un membro;
 su proposta del Presidente del WWF Italia Onlus un Vicepresidente ed un membro.
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce su convocazione del Presidente ogni qualvolta questi lo
ritenga necessario o lo richiedano altri tre componenti del Consiglio stesso o il Collegio dei Revisori.
Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la ordinaria e straordinaria
amministrazione del Consorzio e particolarmente gli sono riconosciute tutte le facoltà, per il
raggiungimento degli scopi sociali, che non siano dalla legge o dallo statuto riservate in modo tassativo
all’Assemblea consortile.
Il Collegio dei revisori deve controllare l’amministrazione del Consorzio, vigilare sull’osservanza delle
leggi e dell’atto costitutivo ed accertare la regolare tenuta della contabilità consortile.
1.2.1 LA RISERVA TERRESTRE
La Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto si estende per circa 1.200 ha, presentando un fronte
marino che si sviluppa per 8.000 mt.
L’area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri,
attraversata e divisa dalla strada statale n°379.
6:
I sistemi che si sviluppano a monte e a valle della strada statale sono profondamente diversi. A monte
permane un sistema agricolo tipico della zona, posto in continuità con la copertura vegetale esterna alla
Riserva.
A monte, infatti, permane un sistema agricolo tipico della zona di Ostuni – Carovigno, posto in grande
continuità con la copertura vegetale esterna alla riserva. Grandi oliveti secolari attentamente mantenuti
divisione degli appezzamenti e limitazione delle strade realizzate con muri a secco di pietra locale ed
ancora negli oliveti, terreni rossi, non coperti da vegetazione e non interessate da altre culture.
La bonifica dei terreni (risalente al 1931) ne ha determinato la regolarizzazione dei confini e della
struttura viaria di servizio, la divisione in piccole proprietà, la realizzazione di modesti edifici colonici
annessi (attualmente se ne contano circa centocinquanta). L’immagine dell’area a monte della
superstrada è dunque quella di un ambito agricolo di bonifica, caratterizzato dalla presenza diffusa di
oliveti, seminativi ed ortaggi e perlopiù privo di ambiti naturalisticamente qualificati, se non per piccoli
appezzamenti marginali.
Nell’area posta a valle della superstrada i terreni hanno una connotazione più naturale. Qui sono
riconoscibili due tratti principali.
In primo luogo, nella parte prossima al mare e per circa metà della lunghezza della costa protetta della
riserva vi è un apparato dunale imponente, concluso verso terra da una fitta macchia mediterranea.
Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune
centinaia di metri verso l’entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e
dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse
stagionali.
La successione spaziale spiaggia, duna, macchia mediterranea si conclude con aree agricole
(prevalentemente orticole) ed alcuni rimboschimenti di non grande qualità.
Il secondo tratto costiero, che si sviluppa verso sud, non presenta né dune né spiaggia. Si caratterizza
come una costa bassa e rocciosa, con piccole spiagge ed una vegetazione che si spinge fin sulla linea di
costa.
La zona che si sviluppa alle spalle del promontorio della Torre di Guaceto è stata interessata, in passato,
da una bonifica dei terreni di cui rimane traccia nei segni lasciati dai canali. Tale bonifica servì a far
defluire le acque che si accumulavano in questa zona a causa della ridotta acclività del terreno e
all’affioramento della falda di acqua dolce. Ciononostante, una parte dell’area è sempre rimasta umida.
Una volta abbandonato l’uso agricolo dei terreni bonificati, le acque hanno nuovamente allagato interi
settori, creando specchi d’acqua permanenti.
Successivamente la crescita dei canneti ha chiuso parzialmente le superfici libere delle acque. Il sistema
che n’è scaturito riviste un grande interesse da punto di vista ambientale, essendo luogo di passo di
numerose specie di avifauna ed, inoltre, essendo caratterizzato dalla presenza costante di uccelli, anfibi
ed insetti connessi ai sistemi umidi.
La parte di territorio posto a
IMPATTO COLTURE
valle del tracciato della
% SUPERFICIE RISERVA
superstrada è caratterizzata
da una bassa densità
6%
insediativa: sulla costa si
trovano gli edifici di Punta
Penna Grossa e la Torre di
Guaceto, mentre
41%
nell’immediato entroterra
l’edificato è costituito dalla
casa del guardiano e, oltre la
45%
macchia da alcune case
coloniche.
Oltre ciò, sono presenti i ruderi
delle strutture di un
8%
campeggio risalente agli anni
IMPATTO BASSO colture estensive: oliveti secolari, foraggiere e colture da agricoltura integrata (Misura A1 Reg. 2078/92)
‘80 attrezzatura da sempre
IMPATTO MEDIO BASSO colture semintensive: ortofrutta consociata
IMPATTO MEDIO colture semintensive: seminativi da rotazione (grano/pomodoro - carciofo/leguminose), oliveti, vigneti e frutteti intensivi
inutilizzata e che,
IMPATTO ALTO colture molto intensive: ortaggi
abbandonata definitivamente
all’azione distruttiva del tempo
FIGURA 2 - RIPARTIZIONE IN ETTARI E % DELLE DIVERSE COLTURE AGRARIE NELLA RISERVA DI TORRE
e degli agenti atmosferici, è
GUACETO
attualmente oggetto di atti di
vandalismo che ne minano il
già precario stato di conservazione.
:7
Nell’ambito di due progetti finanziati uno dalla
Commissione Europea (LIFE NATURE HABI.COAST)
e l’altro dalla Regione Puglia nell’ambito dei fondi
POR (Misura 1.4) il Consorzio di Gestione di Torre
Guaceto sta operando un miglioramento della
comunità vegetazionale all’interno della zona più
sensibile della Riserva (a valle della SS379),
naturalizzando aree agricole, sostituendo specie
alloctone o di impianto di origine antropica
(tamerici, miriopori, acacie, eucalipti, pini d’aleppo)
con macchia mediterranea. Complessivamente la
superficie interessata dal miglioramento delle
comunità vegetazionali è di 35 ettari.
Attraverso diverse progettualità e finanziamenti
FIGURA 3 - OPERAI AL LAVORO NELL'ATTIVITÀ DI PIANTUMAZIONE DI
AREE AGRICOLE
durante il triennio 2005-2008 il Consorzio di
Gestione di Torre Guaceto ha intrapreso
un’importante azione finalizzata al
coinvolgimento degli operatori agricoli della
riserva terrestre, ponendosi due obiettivi importanti:
1. la conversione al biologico di ampie aree utilizzate per la produzione agricola per limitare
l’impatto indiretto delle attività colturali sull’AMP;
2. costituire filiere produttive (dell’olio, del grano, delle colture orticole, soprattutto pomodoro) per
permettere ai produttori di partecipare ai maggiori guadagni derivanti dalla
commercializzazione dei prodotti trasformati.
Tale azione ha portato alla costituzione della Comunità dei Produttori biologici della Riserva, costitui ta
dagli imprenditori agricoli con produzione all’interno della riserva, che aderiscono a disciplinari di
produzione che prevedono il biologico e la sostenibilità ambientale. La presenza di una comunità di
produttori rappresenta un importante passo verso il coinvolgimento del tessuto socio economico della
riserva e la sua responsabilizzazione verso la conservazione delle peculiarità ambientali di Torre
Guaceto, che rappresentano il valore aggiunto delle loro produzioni agricole.
Il progetto, denominato “ oro del Parco” nato nel 2005, ha raggiunto negli anni i seguenti risultati:
Descrizione
2005
2008
2010
2014
numero aziende
coinvolte
8
14
14
14
Ettari condotti in
biologico
16
30
17
30
quintali di olio
prodotto
10
24 (i prossimi anni
andando in produzioni
altri oliveti sottoposti
a potature di riforma,
sara pari a q.li 50)
10
18
700
300
Quintali di pomodoro
fiaschetto prodotto
Il progetto “Oro del Parco” oltre ad avere ricadute ambientali, è importante per le ricadute sociali sui
produttori. Infatti, mentre il prezzo dell'olio extravergine di oliva nell’annualità 2007-2008 sul mercato
(al frantoio) è stato pari ad euro 2,70 (prezzo minimo storico), il prezzo dell'olio extravergine bio Oro del
Parco è stato pari ad euro 7,50, pari a circa due volte e mezza in più.
Nel 2014 il prezzo di vendita al dettaglio è stato di 8,00€.
1.2.2 IL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA TERRESTRE
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha elaborato, così come richiesto dalla Legge Quadro sulle
Aree Naturali Protette (L. 394/91), il Piano di Gestione della Riserva Naturale dello Stato.
Il Piano di Gestione di Torre Guaceto, dunque,nell’individuazione degli interventi integrati in un quadro
strategico di riferimento, e nella definizione di norme di disciplina ad esso coerenti, persegue le finalità
di:
8:

Conservazione di specie animali e vegetali, di associazioni vegetali e forestali, di formazioni
geo-paleontologiche, di comunità biologiche, di biotipi, di valori panoramici, di processi naturali,
di equilibri ecologici;

Sperimentazione di un nuovo rapporto tra l’uomo e l’ambiente e salvaguardi di tale rapporto
con particolare riguardo ai valori antropologici, archeologici, storici, architettonici;

Promozione di attività di educazione, formazione e di ricerca scientifica anche interdisciplinare,
nonché di attività di studio di educazione di informazione e di attività ricreative compatibili.
Il P.d.G. di Torre Guaceto si è voluto “costruire” su consistenti basi di conoscenza pluridisciplinare, non
escludendo nuove attività di rilevamento, indagine ed analisi finalizzate alle attività della ricerca
scientifica, che proprio nella fase di attuazione del Piano potranno essere sviluppate.
In una prima fase sono stati condotti gli studi di settore, schematizzati qui sotto:
FIGURA 4 - SCHEMA CONCETTUALE PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE
Sulla base delle risultanze degli studi di settore della prima fase, nonché delle proposte di azioni e di
interventi che i consulenti hanno prospettato per qualsiasi ambito disciplinare e per ogni problematica
situazione ambientale, è stata formulata una prima ipotesi di Piano di Gestione, il quale è stato
sottoposto all’analisi, al confronto, al contributo di enti, associazioni e figure professionali competenti e
di tutti i soggetti pubblici e privati aventi interesse.
Le osservazioni ed i contributi registrati nelle varie fasi di incontro/ascolto/confronto hanno costituito
oggetto di attenta analisi da parte dell’intero staff di consulenza ed hanno consentito al coordinamento,
coadiuvato per la pianificazione, di formulare la proposta finale organica e coerente di Piano di Gestione
comprendente:

la verifica della perimetrazione con proposte di modifica;

la suddivisione in zone del territorio compreso nel perimetro della R.N.S. ai sensi della Legge
394/91;

l’individuazione degli interventi indispensabili ai fini della tutela e conservazione e di quelli
opportuni per la valorizzazione e fruizione della riserva;

il Regolamento della Riserva;

le Norme di Attuazione, finalizzate alla migliore attuazione dei contenuti del Pano nel rispetto
dei principi e dei criteri del Regolamento
Il Piano di Gestione e il relativo regolamento sono stati inviati al Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare per la necessaria approvazione, il quale ha richiesto il parere favorevole alla
Regione Puglia. La Regione ha espresso tale parere nel gennaio 2008.
All’interno del piano di Gestione è stata proposta una riperimetrazione necessaria per includere a nord
la parte restante del SIC Torre Guaceto e alcuni agroecosistemi necessari per il sostegno della fauna e
per razionalizzare i confini a sud, individuando i confini catastali. Tale riperimetrazione ha permesso un
aumento della superficie di 40 ettari
1.2.3 L’AMPLIAMENTO DEL SIC 9140005 TORRE GUACETO E MACCHIA SAN GIOVANNI
Così come riportato nel paragrafo 1.1, l’Area protetta di Torre Guaceto si sovrappone con altre due aree
protette a livello europeo: la ZPS e il SIC.
Il Sito di Importanza Comunitaria (cod. IT9140005) ha la finalità di conservare 3 habitat prioritari costieri
Dune fisse della costa con vegetazione erbacea (Dune grigie) (*), Erbari di posidonie(*), Steppe salate
:9
(*), Perticaia costiera di Ginepri (*). L’estensione attuale del SIC è di 250 ettari. Uno studio realizzato dal
Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha evidenziato come la perimetrazione attuale non
comprendesse agro-ecosistemi importanti per il sostegno della fauna ad alta mobilità nella zona nord, e
che la continuità territoriale nella zona sud non fosse ottimale per la conservazione degli habitat.
Pertanto, utilizzando i risultati di tale studio, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha proposto nel
novembre 2006 una riperimetrazione che andasse a includere le zone sopra evidenziate, portando la
superficie a 318 ettari, pari a circa il 120% in più.
La Regione Puglia Ufficio Parchi e Riserve Naturali ha preparato l’iter per l’ampliamento, producendo
ulteriori studi a sostegno di tale richiesta. Con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE del
01/08/2008 n. 1465 la Giunta Regionale ha approvato l’ampliamento.
FIGURA 5 - RIPERIMETRAZIONE DEL SIC TORRE GUACETO
Approvato tale ampliamento, la Regione Puglia ha trasmesso la richiesta al MATTM, il quale ha
aggiornato la scheda del SIC di Torre Guaceto, inoltrandola nel mese di agosto 2008 alla Commissione
Europea che provvederà a registrare la modifica dei confini.
Con deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2007, n. 2247 e successivamente con
deliberazione della Giunta Regionale 26 aprile 2010, n. 1097 è stato approvato il Piano di Gestione del
SIC 9140005 Torre Guaceto e Macchia san Giovanni.
10:
1.2.4 APPROVAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE E DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO
Con decreto 28 gennaio 2013, n. 107, pubblicato sulla GU Serie Generale n.226 del 26-9-2013 Suppl. Ordinario n. 67, è stato approvato il Piano di gestione e il relativo regolamento attuativo della
Riserva naturale statale di Torre Guaceto.
Con l'entrata in vigore del Regolamento, è vigente la zonizzazione della Riserva Terrestre, che disciplina
le attività consentite e non consentite in funzione delle zone in cui si svolgono.
Per un maggiore approfondimento sulle attività consentite nelle diverse aree, si rimanda alla
consultazione del Regolamento all'indirizzo:
http://www.riservaditorreguaceto.it/public/doc_vari/archive/C%20-%20REGOLAMENTO.pdf
:11
1.3 COME RAGGIUNGERCI
L’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto è situata a 17 km a nord di
Brindisi, in territorio di Carovigno.
La sede amministrativa è presso il Castello Dentice di Frasso di Carovigno, raggiungibile percorrendo la
SS379, prendendo l’uscita per CAROVIGNO, e seguendo le indicazioni stradali per il castello.
Il Centro Visite è facilmente raggiungibile percorrendo la SS 379 Bari-Brindisi e prendendo l’uscita
SERRANOVA al km 35., seguendo le indicazioni per la Borgata SERRANOVA, e, all’entrata del paese, le
indicazioni per il Centro Visite TORRE GUACETO.
Per informazioni rivolgersi a:
SEDE AMMINISTRATIVA
CENTRO VISITE
Indirizzo: Via Sant’Anna 6
72012 Carovigno BR – Italia
tel. 0831.990882
fax. 0831.992821
email: [email protected]
web: www.riservaditorreguaceto.it
riferimento: dott. Alessandro Ciccolella – direttore
(DIR)
Indirizzo: Via San Domenico snc
72010 Serranova di Carovigno BR – Italia
tel. 0831.990882
fax. 0831.992821
email: [email protected]
web: www.riservaditorreguaceto.it
riferimento: Francesco de Franco – Responsabile
Sistema Ambiente (RSA)
12:
1.4 IL DECRETO ISTITUTIVO DELL’AMP TORRE GUACETO
Con DECRETO INTERMINISTERIALE 4 DICEMBRE 1991 ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE MARINA DENOMINATA
"TORRE GUACETO" (G.U. della Repubblica Italiana n. 115 del 19 maggio 1992), è stata istituita l’AMP di
Torre Guaceto.
Il decreto prevede le finalità di conservazione e sviluppo eco-sostenibile cui il Soggetto Gestore deve
attenersi.
In esso sono previsti i divieti, le zonazioni, gli organi di gestione.
All’art. 8 è prescritta l’adozione di un regolamento attuativo, necessario per la gestione dell’AMP. Il
Consorzio di Gestione, in ottemperanza all’articolo suddetto ha predisposto ed inviato al Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio il disciplinare provvisorio, che è in attesa di essere approvato.
Con Decreto 26 Gennaio 2009 è stato approvato il Regolamento di Esecuzione ed organizzazione
dell'Area Marina Protetta di Torre Guaceto. Tale strumento, previsto dal decreto di istituzione dell'Area
Marina Protetta, regolamenta lo svolgimento di alcune attività consentite all'interno dell'Area Marina
Protetta (vela, pesca professionale, immersioni subacquee, pesca sportiva).
Il Disciplinare di Attuazione del Regolamento, che individua le modalità di effettuazione e di richieste da
fare per lo svolgimento delle attività consentite, viene aggiornato con Delibera ed è disponibile presso
l’indirizzo internet http://goo.gl/5rY8g)
1.4.1 GLI ORGANI DI GESTIONE
Ministero dell’Ambiente
Direzione Conservazione Natura
Direzione Difesa Mare
Assemblea Consortile
Collegio dei
revisori dei conti
Vigila sulla gestione
nomina
Consiglio di Amministrazione
formulare indirizzi e proposte
nonché rendere – di sua iniziativa
o su richiesta dell'organismo di
gestione
o
del
Ministro
dell'ambiente – pareri tecnicoscientifici
Commissione di
Riserva Marina
Direzione
Responsabilità tecniche ed esecutive
LA COMMISSIONE DI RISERVA
Al fine di formulare indirizzi e proposte nonché rendere – di sua iniziativa o su richiesta dell'organismo di
gestione o del Ministro dell'ambiente – pareri tecnico-scientifici, è istituita la commissione di riserva. I
pareri della commissione di riserva devono essere espressi entro 60 giorni dalla richiesta scaduti i quali
il parere si intende favorevolmente espresso. In particolare la commissione esprime un parere
obbligatorio sul piano di gestione e sul relativo regolamento attuativo, nonché su quanto previsto dal
successivo art. 8.
La commissione di riserva, nominata con decreto del Ministro dell'ambiente, è composta da:

Presidente

Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi

Rappresentante del Comune di Brindisi

Rappresentante del Comune di Carovigno

Rappresentante della Regione Puglia

Rappresentante della Camera di Commercio Brindisi

2 Esperti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

Rappresentante delle Associazioni ambientaliste

Rappresentante del Provveditorato Studi di Brindisi
:13

Rappresentante del Ministero Beni e Attività culturali

Rappresentante del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
1.4.2 L’ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO DI GESTIONE
ORGANIGRAMMA NOMINATIVO
PRE
Presidente
DIR
Direttore
RSA
CGA
Responsabile Sistema Ambiente
Comitato Gestione Ambiente
PRE - DIR - RSA
AMM - P&C - UTE - M&C
AMM
UTE
M&C
P&C
Amministrazione
Ufficio Tecnico
Controllo e manutenzione
Promozione e comunicazione
IL PRESIDENTE DEL C. D’A. (PRE)
Le responsabilità del PRE, su delega del CdA, sono di delineare la pianificazione strategica delle attività
del Consorzio, fissandone obiettivi ed indirizzi generali, supervisionare le attività tramite la verifica
dell’andamento della gestione sulla base dei dati raccolti nelle diverse fasi di sorveglianza e
monitoraggio dell’AMP, definire la politica ambientale individuandone gli obiettivi.
IL DIRETTORE (DIR)
Il CdA ha delegato al DIR i poteri circa la gestione tecnico-amministrativa del Consorzio, effettuando sia
un’operazione di pianificazione sia di verifica, approva, in via definitiva, eventuali impegni finanziari
assunti. Ha, inoltre, il compito di nominare il Responsabile Sistema Ambiente (RSA), di approvare i piani
di audit e di formazione, di interrompere qualsiasi attività o procedimento che possa comprometter e
l’efficacia del Sistema di Gestione.
RESPONSABILE SISTEMA AMBIENTE (RSA)
Dipende dal DIR, che gli dà mandato, quale rappresentante della direzione, di realizzare e verificare lo
sviluppo del SGA. Diffonde, gestisce e fa applicare la politica ambientale adottando opportuni metodi di
sensibilizzazione e comunicazione sia all’interno che all’esterno dell’Organizzazione; e’ responsabile
della ricezione e risposta alle comunicazioni esterne pertinenti l’ambiente; ha la responsabilità della
gestione degli audit sul SGA e di assicurare che i requisiti delle norme di riferimento vengano applicati e
mantenuti.
1.4.3 LA ZONAZIONE
L'Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto si estende per circa 2200 ha fino alla linea batimetrica
dei 50 m, interessando un tratto di costa di 8 Km, compreso tra Punta Penna Grossa e gli scogli di
Apani.
I punti di delimitazione esterna dell’AMP sono:
A: latitudine 40°45'24'' Nord: longitudine 17°46'04'' Est
B: latitudine 40°43'15'' Nord: longitudine 17°50'56'' Est
C: latitudine 40°41'44'' Nord: longitudine 17°49'36'' Est
D: latitudine 40°43'24'' Nord: longitudine 17°46'00'' Est.
L’area marina protetta è suddivisa in tre zone con diverso grado di tutela:
14:
FIGURA 6 - LA ZONAZIONE DELL'AMP
ZONA A, di RISERVA INTEGRALE, in cui è proibita la navigazione, l'accesso, l'approdo e la sosta di navi e
natanti di qualsiasi genere e tipo, ad eccezione di quelli debitamente autorizzati dall'Ente gestore per
motivi di servizio nonché per eventuali attività di ricerca scientifica e di visite guidata, precedentemente
autorizzate dallo stesso ente gestore. Nell’AMP di Torre Guaceto sono presenti due zone A dove,
dunque, è proibita qualsiasi attività antropica, che possa arrecare danno o disturbo all'ambiente marino
perché tale zona rappresenta la “core area” dell’AMP.
ZONA B, di RISERVA GENERALE, dove sono consentite, spesso regolamentate e autorizzate dall'Ente
gestore, oltre alle attività previste per la Zona A, una serie di attività che permettono la fruizione e l’uso
sostenibile dell'ambiente. Nella zona B la balneazione è consentita la balneazione dall'alba al tramonto.
ZONA C, di RISERVA PARZIALE, rappresenta la fascia tampone (buffer) tra le zone di maggior valore
naturalistico e i settori esterni all'AMP; in tale zona ricade la maggior parte dell’estensione dell’AMP. In
tale zona è possibile svolgere, oltre alle attività possibili nella zona A e B, anche le attività di pesca e la
navigazione. Le attività sopraelencate sono normate dal decreto istitutivo e dal disciplinare p rovvisorio.
La presenza di una zona buffer permette che tale area di transizione faccia da filtro e da mitigatore dei
processi di disturbo.
:15
1.5 SCENARIO AMBIENTALE
Il tratto di litorale che delimita l’AMP, nonostante sia relativamente breve, è caratterizzato da una linea
di costa molto varia; in particolare, in corrispondenza del lato meridionale della Torre, la costa è lineare
ed è costituita prevalentemente da una falesia argillosa. In prossimità della Torre e per alcune centinaia
di metri rispetto al lato settentrionale della stessa, la costa è caratterizzata da una piccola falesia
rocciosa con contorni frastagliati che formano una serie di piccole insenature. Nel tratto successivo,
continuando verso Punta Penna Grossa, la costa diventa bassa e sabbiosa.
Strettamente legata all'Area Marina Protetta è la Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, che si
estende per circa 1200 ettari, caratterizzata da vari ecosistemi, quali la macchia mediterranea, il
sistema dunale e la zona umida che conferiscono all’area un elevato valore naturalistico. La riserva
terrestre comprende anche una zona umida estesa per circa 200 ettari e riconosciuta nel 1981 come
zona d’interesse internazionale, ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1971. E’ inoltre presente
un’area archeologica che testimonia la presenza umana dall’età del bronzo. Attualmente il sistema
agricolo occupa il 77 % della superficie totale della riserva ed è caratterizzato da un’interessante
diversità colturale.
L’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, assieme ad altre 3 aree protette Italiane il Plemmirio ( Sicilia),
Miramare ( Friuli Venezia Giulia) e Tavolara – Punta Coda Cavallo ( Sardegna), è stata inserita nel
protocollo “ Aree specialmente protette di importanza mediterranea”. L’inserimento è frutto della
presentazione della candidatura al RAC/SPA, organismo di gestione del programma “ Mediterranean
Action Plan”, uno dei protocolli tecnici previsti dalla Convenzione di Barcellona, strumento giuridico del
Piano d’Azione alla quale aderiscono 17 Stati e organismi internazionali. Essa sancisce il dovere degli
Stati di protezione, conservazione e gestione sostenibile del Mediterraneo di aree di particolare valore. Il
protocollo prevede infatti la compilazione di una Lista di Aree Specialmente protette. Tale prestigioso
riconoscimento inserisce Torre Guaceto come area idonea a rappresentare il patrimonio di biodiversità
nel Mediterraneo e conferma l’importanza di tutelare i delicati habitat marini presenti nella Ri serva
Marina. (per maggiori informazioni: http://www.rac-spa.org/)
1.5.1 IL MODELLO CONCETTUALE
La strategia gestionale dell'AMP di Torre Guaceto si basa sull'applicazione di un modello concettuale
derivato da quanto elaborato dal Conservation Measures Partnership . Tale standard è stato scelto dal
MATTM per definire un approccio alla gestione standardizzato, perché l'eterogeneità geografica e
politica del sistema delle AMP italiane ha determinato l’esistenza di piani di gest ione peculiari per ogni
area, difficilmente confrontabili, fondamentalmente diversi.
La definizione di uno standard gestionale permette di sviluppare entro il 2020 un network di AMP
efficacemente gestite ed ecologicamente rappresentative in Italia, così co me richiesto dalla
Convenzione sulla Biodiversità.
Il modello concettuale permette di raccontare in maniera visiva, attraverso l'utilizzo di forme
geometriche e colori standard, la strategia gestionale dell'AMP, descrivendo cosa protegge, le minacce
presenti e come interferiscono, le strategie ed azioni elaborate per ridurre gli impatti antropici.
Punto di partenza del piano di gestione sono i target chiave di conservazione (KT o key target) che
rappresentano i valori presenti da proteggere; questi possono essere specie animali o vegetali, habitat,
servizi ecosistemici, comunità, singolarità geomorfologiche, unità di paesaggio, ma anche elementi
sociali e culturali. Tali target, per la loro importanza, sono scelti dal gestore attraverso un'analisi
multicriteria, basata sia su elementi oggettivi e scientifici, sia su una valutazione qualitativa o di
percezione dell'importanza degli stessi. Per ogni target viene individuato un obiettivo di conservazione
che rappresenta lo stato desiderato per il target al termine della programmazione a medio/lungo
termine. Tale obiettivo deve essere espresso in termini quantitativi (es. Aumento del n% della
superficie) per meglio verificare il raggiungimento di quanto previsto.
Il numero di target deve essere sempre minore di dieci, per permettere al gestore di concentrare le
proprie risorse umane e finanziarie e aumentarne l'efficacia e l'effetto. Per tale motivo momento
importante nella definizione del modello concettuale è la scelta dei target e il loro eventuale
raggruppamento in cluster più grandi, per mantenerne il numero al di sotto della soglia sopra enunciata.
Ciascun target, perciò, conterrà riferimenti alla lista di habitat, flora e fauna caratterizzante lo stesso,
con particolare riferimento all'appartenenza a elenchi speciali (habitat prioritari e comunitari e specie in
allegato II secondo la direttiva Habitat 92/43, lista rossa IUCN, etc....).
Su ciascun target operano diverse minacce; tali minacce sono individuate nel modello concettuale e le
interazioni con i target sono descritte con delle frecce. Anche in questo caso le minacce vanno
clusterizzate per permettere una visione chiara del modello. Ciascuna minaccia viene descr itta in
termini generali, e per ciascun target viene descritta l'interferenza, valutata secondo un approccio
16:
qualitativo, dando un valore tra questi tre (0 - 0,5 - 1) alle seguenti caratteristiche:

Assenza di specifiche regolamentazioni;

Intensità dell'impatto;

Estensione dell'impatto;

Frequenza dell'impatto;

Durata degli effetti;
 Sensibilità ecologica.
La somma delle valutazioni dà un valore di significatività, che permette di individuare le minacce
maggiormente incidenti.
Insieme alle minacce, sono individuati i fattori contribuenti che rappresentano i contesti da cui originano
le minacce, e sui quali la capacità di intervento da parte del gestore è ridotta, poiché diventano
necessarie politiche intraprese a livelli superiori (es. cambiamenti climatici, specie aliene, etc...).
Attraverso strategie ed azioni il soggetto gestore interviene sulle minacce per il raggiungimento degli
obiettivi di conservazione fissati. Le strategie sono valutate attraverso una matrice che ne determinano
la fattibilità e l'efficacia. L'applicazione di questo modello concettuale permette di associare in maniera
chiara e lineare le strategie in atto con gli obiettivi di conservazione che sono la mission del soggetto
gestore.
Tutto il modello concettuale è valutato mediante un piano di monitoraggio che, attraverso indicatori di
classificazione diversa (biofisici, socioeconomici, governance, descrittivi, performance e efficacia) ,
permette al soggetto gestore di valutare la propria azione.
1.5.2 I TARGET DI BIODIVERSITÀ
Nome target di biodiversità: Comunità dei vertebrati marini
Codice target: KT-01
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: Pochi anni dopo dell'inizio del regime di reale protezione (cioè dopo l'istituzione del
:17
soggetto gestore) il popolamento ittico costiero presente nell'AMP di Torre Guaceto ha mostrato un
considerevole recupero in termini di abbondanza, taglia e biomassa complessiva, raggiungendo valori
molto più alti di quelli registrati nelle aree non protette circostanti. Azioni maggiormente specifiche ed
efficaci sono iniziate nel 2001 e dal 2003, l'AMP aveva da 2 a dieci volte il numero di orate (che sono
specie ittiche rilevanti dal punto di vista ecologico e commerciale), in rapporto ad area a pesca non
regolamentata. Considerando l'intero popolamento ittico recenti ricerche realizzate in habitat rocciosi di
bassa profondità (cioè 5-8 metri di profondità) con la tecnica del visual census hanno evidenziato che la
abbondanza e la biomassa sono rispettivamente 3 e 15 volte maggiori all'interno della Zona A del l'AMP
rispetto all'esterno. Dati registrati dalle catture dei pescatori artigianali hanno mostrato che il livello di
catture totali è approssimativamente due volte superiore all'interno della Zona C (dove la pesca
artigianale è permessa ad un numero limitato di imbarcazioni) rispetto all'esterno. L'area è interessata
dalla presenza di tartarughe marine e mammiferi marini (diverse specie di odontoceti), rilevato
dall'interazione con il comparto della pesca. Tale aspetto necessita di maggiore approfondimento e
specifici programmi di monitoraggio dovranno essere attuati per determinare le interazioni di queste
specie con la comunità ittica costiera e il loro ruolo ecologico nel sito.
Obiettivi di conservazione: Mantenere la biomassa del popolamento ittico costiero 3/5 volte maggiori
all'interno della Zona A rispetto all'esterno (dati ottenuti da visual census subacqueo) e un livello di
catture per imbarcazione 2 volte maggiore all'interno della Zona C rispetto all'esterno (dati ottenuti
dall'analisi delle catture delle imbarcazioni di pesca artigianale. Aumentare le conoscenze sulle
popolazioni di tartarughe e mammiferi marini
Nome target di biodiversità: Popolamento bentonico costiero
Codice target: KT-02
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: La potenzialità che la conservazione e le azioni di gestione possano influenzare i
popolamenti di substrato duro del mediolitorale e dell'infralitorale poco profondo è stata valutata
durante nove anni di osservazioni (dal 2001 al 2009), effettuando un confronto tra i popolamenti
all'interno e all'esterno dell'AMP. Differenze significative nella copertura macroalgale sono state
osservate tra località protette e non protette. Nell'infralitorale poco profondo la protezione può
aumentare la stabilità della comunità: all'interno dell'AMP il macrobenthos, costituito da invertebrati
longevi e a basso tasso di accrescimento e strutturalmente da complesse formazioni algali, è distribuito
omogeneamente nello spazio e mostra piccole fluttuazioni nel tempo. Al contrario, un mosaico di patch
perdurbati è presente nelle località non protette, con l'avvicendamento da postazioni con macroalghe a
barren e drastici variazioni temporali tra i due stati. Le macroalghe dei popolamenti del mediolitorale
sono apparentemente poco influenzati dall'effetto protezione della Riserva. Questo habitat ha subito la
perdita del precursore Cystoseira spp., un'alga bruna che localmente incrementa la biodiversità delle
specie invertebrate sessili e mobili. Comunque, molte specie di molluschi (Patella spp., Phorcus
turbinatus, Stramonita haemastoma) mostrano taglie e densità maggiori all'interno dell'AMP rispetto
all'esterno
Obiettivi di conservazione: Mantenimento dell'attuale numero di specie, copertura, biomassa e stabilità
dei popolamenti caratterizzanti gli habitat marini protetti, attraverso l'esclusione e/o la gestione delle
attività umane all'interno dell'AMP.
Nome target di biodiversità: Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Codice target: KT-03
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: Il potenziale della conservazione e delle azioni di gestione per proteggere le prateria di
Posidonia oceanica sono state valutate durante 9 anni di osservazioni (dal 2006 al 2009), facendo
osservazioni dirette delle densità dei fasi fogliari nelle praterie all'interno e all'esterno dell'AMP.
Nonostante sia presente una generale tendenza alla regressione delle praterie sottomarine osservato
nel tempo, le praterie protette hanno mostrato una significativa maggiore densità fogliare rispetto
all'esterno. suggerendo una maggiore resistenza alle attività umane locali. Questa tendenza è stata
confermata nell'ultimo periodo di osservazione. Mappature recenti realizzate durante il 2013
evidenziano una generale riduzione dell'estensione di praterie di P. oceanica rispetto precedenti
mappature
Obiettivi di conservazione: Il divieto e/o la gestione delle attività umane all'interno dell'AMP dovrebbe
arrestare il declino delle praterie di Posidonia oceanica, habitat prioritario per l'Unione Europea.
Obiettivo entro il 2020 è il mantenimento della densità di fasci fogliari all'interno dell'AMP maggiore
rispetto all'esterno.
Nome target di biodiversità: Formazioni coralligene
18:
Codice target: KT-04
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: Un rilievo realizzato nel 2013 ha effettuato un confronto tra popolamenti all'interno e
all'esterno dell'AMP. I risultati hanno mostrato che la struttura dei popolamenti sessili delle formazioni
coralligene sono simili all'interno e all'esterno dell'AMP. Significative differenze potenzialmente
riconducibili all'effetto protezione, sono state, invece, evidenziate nell'eterogeneità dei popolamenti,
indicando una maggiore discontinuità nelle località non protette. L'abbondanza delle specie del target
analizzato, cioè Eunicella spp., sembra essere comparabile tra zone protette e non protette. Ancora, non
sono emerse significative differenze analizzando la dimensione delle colonie. Una maggiore frequenza
di grandi colonie sembra caratterizzare le popolazioni di Eunicella spp. nelle località di controllo, a nche
se le colonie sembrano essere meno colpiti da segni di disturbo all'interno del MPA.
Obiettivi di conservazione: Entro il 2020 le minacce dirette sul target di biodiversità saranno eleminate,
garantendo il mantenimento della complessità degli habitat già rilevata nel 2013
Nome target di biodiversità: Comunità ornitica migratoria
Codice target: KT-05
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: La Riserva è localizzata su importanti rotte migratorie che connettono gli areali di
svernamento africani con quelli riproduttivi dell'Europa Centro-Settentrionale. Per questo motivo
transitano contingenti avifaunistici molto significativi che popolano areali vastissimi. Da ciò deriva
l'importanza della conservazione e della valorizzazione del masaico di habitat della Riserva, il cui ruolo è
prevalentemente quello trofico per specie in transito, a cui si aggiunge quello di svernamento e/o di
nidificazione per parte della comunità ornitica. Su un totale di 218 specie di vertebrati individuati nella
Riserva, 188 sono rappresentate da uccelli. Di queste 168 (89% sul totale degli uccelli) sono migratrici.
Questa comunità di uccelli è molto eterogenea, perché comprende specie marine, palustri, di
macchia/bosco, di steppa e di ambiente agricolo. Molte di queste specie sono inserite negli allegati delle
direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE.
Obiettivi di conservazione: Garantire il mantenimento dell'attuale capacità portante del sistema di
habitat per le singole specie e aumentare la disponibilità di habitat attraverso azioni di valorizzazione e
interventi trasformativi migliorativi.
Nome target di biodiversità: Zona umida
Codice target: KT-06
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: La zona umida ha una superficie di 108 ha, di cui solo 16 ha (15%) sono rappresentati da
corpi d'acqua e prati allegati (afferenti a vari tipi di habitat), mentre 92 ha (85%) sono rappresentati
dalla comunità a cannuccia di palude (Phragmites australis), o canneto. Questo costituisce quindi il
principale habitat della zona umida. Gli habitat della zona umida sono in massima parte di origine
secondaria, occupando le superfici sottoposte a bonifica all'inizio del XX secolo.
Obiettivi di conservazione: Entro il 2020 Diversificare il mosaico di habitat privilegiando quelli di
maggior valore conservazionistico. Aumentare la permanenza di acqua dolce contrastando l'intrusione
del cuneo salino.
Nome target di biodiversità: Habitat del litorale
Codice target: KT-07
Stato di vitalità del target: Buono
Descrizione: In funzione degli intensi gradienti ecologici, lungo il litorale si distribuisce una serie di
habitat naturali che costituiscono fasce parallele alla linea di costa. La maggior parte di questi habitat
rientra negli allegati della Direttiva 92/43/CEE. Data la loro localizzazione, sono soggetti a pressioni sia
naturali che di origine antropica.
Obiettivi di conservazione: entro il 2015 ripristino di 6.000 m2 di dune costiere attraverso opere di
ripascimento e piantumazione di piante pioniere. Mantenimento dell'attuale livello di intensità delle
pressioni
:19
2 POLITICA AMBIENTALE
Il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto istituita con D.M. Ambiente 4
dicembre 1991 consapevole dell'importanza della conservazione del nostro ambiente per le generazioni
future e del primario compito di gestione dell’AMP ha implementato un Sistema di Gestione Ambientale
(SGA) in ottemperanza al Regolamento (CE) n. 1221/2009 (EMAS III) attraverso il quale definire
Obiettivi, Traguardi ed annessi Programmi ambientali del SGA.
Fondamentale ed inderogabile impegno del Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto è di
1. tutelare e conservare le caratteristiche naturali e paesaggistiche del territorio dell’Area, anche
in funzione dell’uso sociale di tali valori;
2. ripristinare e riqualificare le condizioni naturali dell’intero Parco, concorrendo ad eliminare le
cause di inquinamento e di impatto ambientale negativo compatibilmente con le proprie
responsabilità ed autorità favorendo il periodico monitoraggio ambientale dell’intero territorio
protetto;
3. promuovere ed organizzare il territorio per la fruizione a fini didattici, culturali, scientifici,
ricreativi e turistici della riserva, attraverso il ripristino della funzionalità degli edifici presenti,
sentieri, piste, aree di sosta, ed anche attraverso la creazione di strutture idonee non
impattanti, tutte fruibili a qualsiasi soggetto, con particolare attenzione alle categorie protette,
quali anziani, portatori di handicap, ecc…;
4. promuovere ogni iniziativa necessaria o utile alla qualificazione delle attività produttive
insistenti nel territorio dell’AMP, incentivando l'adozione di comportamenti ecocompatibili;
5. promuovere un’attività di confronto con le altre Aree Marine Protette, nell’ottica
dell’armonizzazione delle Politiche Ambientali.
È specifica volontà del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto
continuare ad operare nel massimo rispetto e salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e salute di
tutti coloro che sono coinvolti in attività del Consorzio, anche attraverso la formazione e promovendo il
miglioramento continuo.
Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto nel riconoscere ed accettare le proprie responsabilità
cui è tenuto individua, introduce, sviluppa e/o revisiona programmi tali da assicurare:

il rispetto delle norme e leggi vigenti in materia e l’applicazione delle procedure ambientali;
 un’ effettiva assunzione di responsabilità nei riguardi delle autorità.
Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto assicura che la politica ambientale sia:

DIFFUSA mediante l’affissione nei luoghi di pubblica fruizione dell’AMP, la pubblicazione sul web
e attraverso riunioni di formazione;

APPLICATA mediante audit periodici;

SOSTENUTA mediante la verifica dell’impegno e dei suggerimenti di coloro che sono impegnati
nell’attuazione di quanto previsto;

RESA PUBBLICA ALL’ESTERNO informando tramite comunicazioni alle amministrazioni ed alle
parti interessate.
Carovigno 01 settembre 2014
IL PRESIDENTE
Maria Milani
20:
2.1 ENERGIA, RIFIUTI
CONSORZIO
ED
INFORMAZIONE AMBIENTALE,
LA
POLITICA
DEL
La gestione ambientale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto nell’AMP, si estende al controllo degli
aspetti correlati con la produzione dei rifiuti, il consumo e la produzione di energia nonché,
l’informazione ambientale.
L’impegno del Consorzio si concretizza nelle seguenti azioni:
1. rispetto delle norme vigenti ed applicabili;
2. la riduzione della produzione di rifiuti;
3. la riduzione dei consumi di energia (energia elettrica, metano, GPL) e contestuale incremento
delle dell’uso delle fonti rinnovabili;
4. la costante attività di informazione, sensibilizzazione dei fruitori dell’AMP e lo sviluppo di
rapporti trasparenti e continuativi con le organizzazioni in genere (stakeholders).
Si precisa che la produzione di rifiuti, controllata e monitorata dal Consorzio, si riferisce a quelli
derivanti dall’Area attrezzata (punto ristoro, ombrelloni, bagni) collocata a ridosso del molo di Punta
Penna, mentre, i consumi di energia, invece, sono quelli derivanti dall’uso delle due sedi di Carovigno e
Serranova.
:21
2.2 STRATEGIA DELLE 5 R
Con deliberazione Consiglio di Amministrazione N°17 del 27/11/2009, il Consorzio di Gestione di Torre
Guaceto, in un’ottica di adesione a future iniziative di responsabilità ambientale e sociale (quale il
Bilancio ambientale, la Corporate Social Responsability , la certificazione SA8000, il Green Public
Procurement), ha approvato un Documento Strategico delle 5R, mutuato dalle politiche per la
sostenibilità dell’Unione Europea, per garantire l’autoregolazione e la trasparenza delle proprie scelte
gestionali.
STRATEGIA DELLE “5 R”:
R
ISPETTO DEL PAESAGGIO,
nell’ottica dell’unicità del sistema naturale e antropico.
Progetti di tutela e valorizzazione di habitat naturali, dei beni culturali, divulgazione delle
i n f o r m a z i o n i d i d a t t i c o - i n t e r p r e t at i v e s u l l a R i s e r v a .
R
ECUPERO
di e ne r gia , t r a dizio ni lo c a li e a nt ic he c o lt ur e .
Progetti di recupero degli scarti per la produzione energetica, progetti culturali per il
r e c up e r o e la divulga zio ne de lle t r a dizio ni le ga t e a l m o ndo a gr ic o lo e de lla p e s c a .
R
IDUZIONE
d e l c o n s u m o d i c a r b u r a n t i fo s s i l i n e l l ’ ot t i c a d i p r e v e n z i o n e d e i p r o b l e m i a m b i e n t a l i .
Utilizzo di un sistema integrato con impianto fotovoltaico, caldaia a biomasse e impianto di
illuminazione per il Centro Visite della Riserva.
R
IUSO
di oggetti e immobili in disuso nell’ottica della rifunzionalizzazione e valorizzazione
de ll’ e s is t e nt e .
P r o g e t t i d i r i u s o d i s t r u t t u r e a b b a n d o n a t e e/ o d e f u n z i o n a l i z z a t e .
R
ACCOLTA DIFFERENZIATA
p e r r i d u r r e l ’ i m p a t t o a n tr o p i c o d e i c o n s u m i s u l l a R i s e r v a .
Progetto di alfabetizzazione alla raccolta differenziata e implementazione di un sistema di
i s o l e e c o l o g i c h e p e r l a d i f f e r e n z i a z i o n e d e i r i f i u t i p r o d o tt i i n R i s e r v a .
22:
3 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
3.1 IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE
Il Consorzio di Gestione dell’AMP ha realizzato, in applicazione ed in conformità al Regolamento EMAS II ,
un Sistema di Gestione conforme alle prescrizioni dell’All. I del Reg. CE 2009/1221 nonché alla norma
UNI EN ISO 14001 ed. 2004. Il Sistema di gestione Ambientale è impostato secondo il diagramma di
flusso in figura.
Politica Ambientale
del Consorzio di
Gestione dell'AMP
Analisi Ambientale
Iniziale (AAI) delle
Pressioni - Driving
Forces
Definizione degli
aspetti ambientali e
dei correlati impatti
Misurazione della
significatività
Definizione di
obiettivi e traguardi
ambientali
Monitoraggio Misurazioni e
sorveglianze
Definizionie Azioni
correttive /
preventive
Pianificazione dei
Programmi
Ambientali
Monitoraggio Misurazioni e
sorveglianze
Definizionie Azioni
correttive /
preventive
Gestione
Ambientale Controllo Operativo
Misurazioni degli
indicatori di stato, e
di performace
gestionali economici
Definizionie Azioni
correttive /
preventive
Audit del Sistema
di Gestione
Riesame della
Direzione
:23
Il Sistema di Gestione Ambientale è coordinato a livello centrale dal Consorzio di Gestione dell’AMP.
All’interno del SGA è stato nominato il responsabile del sistema che ha il compito di identificare,
proporre e realizzare gli interventi necessari per garantire l’efficacia e l’efficienza del Sistema stesso.
Come emerge dal Diagramma di Flusso, a monte dell’implementazione del sistema di gestione è stata
effettuata l’Analisi Ambientale Iniziale al fine di fotografare le pressioni presenti sull’AMP di Torre
Guaceto.
L’AAI ha permesso di identificare gli aspetti ambientali ed i relativi impatti correlati con le attività di
gestione dell’organizzazione, che possono incidere sull’ambiente circostante.
In particolare nell’AAI sono state analizzate le seguenti aree:

prescrizioni legislative e regolamentari applicabili;

identificazione di tutte le pressioni – Driving Forces, in modo da determinare quali di essi hanno
o possono avere impatti ambientali e implicare responsabilità;

rilievo delle prassi e procedure di gestione ambientale esistenti;

rilievo dei punti di vista delle parti interessate;
 valutazione dell’esperienza derivante dall’analisi di eventi accaduti in passato.
Nello studio sono state considerate le condizioni operative normali, anomale e di emergenza.
Nella predisposizione dell’AAI, ci si è, inoltre, avvalsi dell’Università di Lecce e del Co.N.I.S.Ma
(CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE DEL MARE) al fine di valutare scientificamente le
capacità evolutive dell’AMP.
3.2 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LA MISURAZIONE DELLA LORO SIGNIFICATIVITÀ
Il capitolo 4 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE
DELL’AMP della presente dichiarazione è dedicato, specificatamente, all’analisi degli aspetti ambientali
dell’Azienda ed al monitoraggio delle performance ambientali".
3.3 FORMAZIONE, INFORMAZIONE, PARTECIPAZIONE E COMUNI-CAZIONE INTERNA
Per funzionare correttamente e produrre risultati concreti, il Sistema di Gestione richiede il contributo di
tutti coloro che operano all’interno dell’organizzazione sulla base dei propri specifici ambiti di
operatività.
L’attività di formazione, informazione e comunicazione interna mira ad aumentare la sensibilità, la
motivazione, la conoscenza e le competenze di tutti gli operatori in relazione alle tematiche
dell’ambiente e alla loro corretta gestione nell’ambito delle responsabilità di ciascuno. Essa inoltre
prevede l’attivazione di flussi informativi interni, attraverso adeguati strumenti quali circolari, e-mail,
documenti cartacei o pubblicati sulla rete informatica interna.
3.4 COMUNICAZIONE E GESTIONE DEI RAPPORTI CON L’ESTERNO
Il Sistema definisce modalità operative da adottare per la gestione dei rapporti con i soggetti esterni in
merito alla circolazione delle informazioni riguardanti le tematiche ambientali e, in particolare, alla
distribuzione della Dichiarazione Ambientale.
Nella convinzione che le occasioni di incontro e confronto con i propri interlocutori di riferimento istituzioni pubbliche, autorità di controllo, cittadini – costituiscano un’importante fonte di reciproco
accrescimento di esperienza e cultura, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha ritenuto un proprio
impegno quello di promuovere momenti di informazione e comunicazione sulle tematiche ambientali
attivando annualmente progetto di sensibilizzazione specifico e di educazione ambientale finanziati dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, e le opportunità legate alla loro corretta gestione e,
più in generale, ad uno sviluppo sostenibile.
3.5 SORVEGLIANZA
E MISURAZIONI ED
AUDIT
DEL SISTEMA DI GESTIONE
AMBIENTALE
Il Sistema al fine di controllare l’andamento della gestione ambientale definisce, sia per gli obiettivi e
traguardi ambientali sia, per la gestione del sistema stesso, strumenti di monitoraggio con annessi
indicatori di performance.
Il Responsabile ambientale provvede a sorvegliare e misurare regolarmente le principali caratteristiche
delle sue attività e delle sue operazioni che hanno un impatto sull’ambiente ed utilizza lo strumento
dell’Audit ambientale quale strumento di riscontro, prova e revisione delle attività.
24:
Attraverso l’esecuzione periodica di audit interni viene verificata l’efficacia del Sistema di Gestione e
garantito il suo corretto funzionamento nel tempo, al fine di perseguire obiettivi coerenti con i principi
della Politica Ambientale.
La rilevazione, in qualsiasi momento, di elementi che provocano o potrebbero provocare un’inefficienza
del Sistema prevede l’immediata applicazione di azioni correttive volte ad eliminare la causa del
malfunzionamento.
Le azioni correttive intraprese e le risultanze degli audit sono i principali elementi informativi per il
Riesame del Sistema da parte della Direzione, finalizzato - nell’ottica del miglioramento continuo - alla
definizione di nuovi obiettivi e traguardi e all’eventuale modifica delle politiche in materia ambientale.
:25
4 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL
CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP
Il Regolamento (CE) n. 1221/2009 definisce aspetto ambientale come “l’elemento dell’attività, dei
prodotti o dei servizi che può interagire con l’ambiente”.
Particolare attenzione all’interno del Sistema di Gestione Ambientale è dedicata all’analisi e gestione
delle pressioni sull’AMP, tanto dirette che indirette, ed in particolare sui comparti ambientali coinvolti .
Il Soggetto Gestore ha individuato dei target di biodiversità, soggetti a pressioni e minacce, sui quali
concentrare l’azione gestionale. (cfr. Paragrafo 1.5.2), di seguito riportati:

ARIA

COMUNITÀ DEI VERTEBRATI MARINI

POPOLAMENTO BENTONICO COSTIERO

PRATERIE DI POSIDONIA OCEANICA E RELATIVA COMUNITÀ

FORMAZIONI CORALLIGENE

COMUNITÀ ORNITICA MIGRATORIA

ZONA UMIDA
 HABITAT DEL LITORALE
Il Responsabile Ambiente analizza tutti gli aspetti dell’Organizzazione - attività, processi, servizi - al fine
di verificare il loro impatto sull’ambiente. L’organizzazione ha considerato le attività attuali ed anche
quelle pianificate per il futuro. Gli aspetti ambientali considerati costituiscono la base per la definizione
degli obiettivi ambientali e dei relativi programmi di gestione.
Il Responsabile Ambiente effettua l’aggiornamento dell’analisi ambientale a cadenza annuale ovvero
qualora ci siano situazioni di emergenza (es. impatti ambientali imprevisti) o nuove prescrizioni di legge
ed espone le conclusioni dell’avvenuto aggiornamento in sede di riesame della direzione. In
considerazione dei singoli aspetti ambientali si valuta il loro impatto sull’ambiente.
Nella tabella al paragrafo 4.2 sono riportate le pressioni dirette ed indirette insistenti sull’AMP con
l’indicazione delle loro interazioni con l’ambiente.
Nella definizione della mappa concettuale, le minacce rilevate insistenti sui target di biodiversità sono
schematizzate nella tabella sottostante.
NOME MINACCIA
DESCRIZIONE
Apporto di sedimenti e
sostanze organiche
proveniente dal Canale
Reale
Come per l'inquinamento, non ci sono evidenze di contaminazioni chimiche
correlate al Bacino idrografico del Canale Reale, sebbene analisi chimiche
dettagliate dell'acqua e dei sedimenti, specialmente in relazione al ruolo
potenziale del Canale Reale quale fonte di sostanze chimiche, ancora
manchino. L'analisi dei biomarkers nella cozza comune (Mytilus
galloprovincialis) realizzate all'interno del monitoraggio marino-costiero del
Porto industriale di Brindisi, dove Torre Guaceto è stata inclusa quale sito di
controllo, non ha evidenziato contaminazioni. Questo programma di
monitoraggio continuerà nei prossimi 5 anni, fornendo informazioni utili
sugli apporti chimici all'interno dell'AMP.
Erosione costiera
Le analisi (dell'arco temporale 1992-2011) dimostrano che, in generale,
intorno il 2005, la costa ha subito un'inversione rispetto al periodo
precedente di avanzamento della linea di costa, portando ad una
progressiva erosione della spiaggia che ha cancellato il surplus di sedimenti
depositato fino al 2005. Come evidenziato dalle analisi dell'evoluzione del
litorale costiero (eseguito esclusivamente sulle zone sabbiose), i settori
centrali e meridionali dell'AMP mostrano un'evoluzione della linea di costa
che è complessa e non facile da interpretare come una generica erosione
costiera che è molto più pronunciata, arrivando ad oltre 25 metri, nel
settore a destra del Canale Reale. Complessivamente la parte meridionale
dell'AMP mostra un bilancio sedimentario negativo con chiari segni di
erosione lungo l'intera costa eccetto nei settori più settentrionali dove una
parte dei sedimenti si sono accumulati a causa dell'effetto bloccante del
promontorio dove è situata la Torre. L'evoluzione di quest'area influenza
fortemente l'evoluzione di tutta l'AMP. Infatti, gli insediamenti umani e le
attività erosive nell'area sud est e fuori della Riserva hanno creato, a causa
delle correnti provenienti da sud-est, un considerevole deposito di
26:
sedimenti nella zona meridionale del promontorio roccioso della Torre
aragonese. La quantità di sedimenti è stata così elevata da saturare la
capacità di deposito della piccola baia, con una conseguente deposizione
dei sedimenti, portati dalle correnti provenienti da nord-est, sopra il fondo
marino della Zona A, di fronte e a nord della Torre. Il fenomeno di erosione
costiera è stato individuato nella parte sud orientale della spiaggia di Punta
Penna Grossa, posta a nord dell'AMP. Al contrario le pocket beach (piccole
spiagge) a sud di tale area sono caratterizzate da una sostanziale stabilità,
dato che non sono riconoscibili evidenze geomorfologiche di un rapido
arretramento. In particolare, l'efficacia dei processi erosivi sono evidenziati
dalla presenza di una scogliera, formatasi nel Medio Olocene come cordone
dunario. Un altro importante focus erosivo è anche individuabile al centro
della spiaggia dove la struttura antropica nella spiaggia sommersa tende al
litorale. Le coste rocciose dolcemente digradanti in corrispondenza di Torre
Guaceto sono sostanzialmente stabili. Piccoli localizzati crolli sono
individuabili lungo i perimetri degli isolotti di Apani. Massi di grandi
dimensioni sparsi nell'interno delle aree subtidali e litorali sono stati
individuati lungo alcuni tratti della costa rocciosa; essi possono essere
messi in relazione ad occasionali impatti di onde estreme.
Sedimentazione
La principale minaccia per gli habitat bentonici e i relativi popolamenti
consiste nell'elevato carico sedimentario che interessa aree vicino alla
Torre, come evidenziato dagli studi geomorfologici, dai modelli di corrente
e dai risultati delle trappole sedimentarie. Tali risultati confermano quanto
elaborato in studi precedenti (carico sedimentario fino a circa 800
gr*m2*day-1) e sembra spiegare le condizioni disturbate dei popolamenti
sessili del basso infralitorale, colonie di C. caespitosa e praterie di
posidonia, in quell'area. Come evidenziato dai modelli di corrente e dagli
studi geomorfologici, molti dei sedimenti provengono dalle falesie
posizionata a sude dell'AMP di Torre Guaceto. Questi risultati sono stati
confermati dalle analisi delle frazioni granulometriche dei sedimenti
trattenuti nelle trappole, dove maggiori quantità di sedimento fine è stato
osservato. Un monitoraggio a lungo termine di questi aspetti
sedimentologici sono oltremodo auspicabili per una migliore comprensione
dell'importanza di questo impatto all'interno dell'AMP. La spiaggia di Punta
Penna Grossa è caratterizzata da sabbie medio-fini di origine clastica,
bioclastica e vulcanica; quest'ultime indicano un'originale deriva
sedimentaria lungo costa da nord-ovest a sud-est. Durante gli utlimi anni,
la presenza di strutture antropiche lungo la costa pugliese ha intercettato
la deriva litorale, condizionando anche le quote locali di sedimentazione
della spiaggia di Punta Penna Grossa, portandola quasi fino a zero. Come
conseguenza la sedimentazione presente sulle spiagge di Torre Guaceto è
essenzialmente autoctono poichè è derivato dall'erosione delle vicine
falesie e del fondo marino. Il bilancio sedimentario naturale delle spiagge di
Torre guaceto è fortemente condizionato dalle strutture fisse costruite nel
passato che trattengono il sedimento fine e dalla presenza turistica. D'altra
parte, la sedimentazione nelle piccole spiagge a sud della Torre è connessa
con la corrente da sud est indotta dalla temporanea prevalenza di venti da
NE a SE.
Pesca ricreativa
Numerose indicazioni sono disponibili attualmente a livello mondiale che
evidenziano come la pesca ricreativa possa avere un considerevole impatto
sui popolamenti ittici. Di tutte le attività svolte nelle aree costiere, la pesca
ricreativa è una delle più comuni, che interessa un considerevole numero di
persone e così potenzialmente può rappresentare una significativa
pressione sulle risorse naturali. Questa attività nell'AMP è consentita solo
nella Zona C. nel periodo tra il 16 settembre e il 14 maggio per un numero
massimo di autorizzazioni di 25 al giorno.
Pesca artigianale
professionale
Lungo le coste mediterranee, la pesca artigianale è un'attività che impiega
un considerevole numero di imbarcazioni e pescatori. La pesca artigianale
nel Mediterraneo svolge un ruolo fondamentale sia economico sia sociale
con un rilevante significato culturale e storico. Per secoli la pesca
artigianale è stata un'attività economica essenziale e uno dei pilastri della
:27
cultura mediterranea. A Torre Guaceto il Regolamento e il Disciplinare
individuano i seguenti requisiti e regolamentazioni: a. Residenza nel
comune di Carovigno o di Brindisi; b. Iscrizione alle imprese e alle
cooperative di pesca aventi sede legale nella provincia di Brindisi; c.
Espletamento dell’attività mediante unità navale con stazza massima di 2
GT e potenza massima di 35 KW. d. nella zona C è consentita la pesca
professionale costiera locale, secondo normativa vigente, con rete da posta
fissa tipo “tramaglio”, con lunghezza massima di 1000 m, altezza massima
1,5 metri e misura della maglia, ogni lato, da nodo a nodo, pari o superiore
a 30 mm; il controllo della maglia viene effettuato considerando che 10
maglie devono misurare minimo 30 cm (+/- 2 cm come tolleranza). Tale
misura di maglia va intesa come maglia 'minima'. All’estremità delle reti
saranno applicati segnali di colore giallo con inciso il numero di targa
dell’imbarcazione. L’attività di pesca professionale dovrà essere effettuata:
a. ad una batimetria non inferiore ai 10 metri; b. mediante un’unica cala di
rete per unità e per giorno di pescata; c. dal 01 gennaio al 31 dicembre di
ogni anno effettuando un turno di pescata alla settimana, per un totale di
52 pescate annuali. Il turno di pescata può essere effettuato
esclusivamente nella settimana di riferimento e in caso di non
espletamento non può essere recuperato nelle settimane successive; d.
durante il turno settimanale di pescata trasportando sul mezzo nautico
indicato esclusivamente la rete da utilizzare per l’attività in AMP e nessun
altro attrezzo di pesca; e. registrando l’attività di pesca settimanale
attraverso l’apposito registro di pesca vidimato dato in dotazione ai
pescatori autorizzati. Il giorno di pesca settimanale dovrà essere
preventivamente timbrato dal Soggetto Gestore entro le 16.00 del giorno
precedente l’attività; per le pescate da effettuarsi nei giorni di sabato
domenica o lunedì il timbro dovrà essere apposto il venerdì precedente
entro le ore 16.00; f. non sostando all’interno dell’area marina protetta con
l’imbarcazione, salvo diverse disposizioni dell’ente gestore, dopo tale
operazione.
Pesca INN
Questa minaccia comprende differenti attività (pesca illegale, non
dichiarata e non regolamentata) che può avere gravi impatti sia ambientali
(cioè sui popolamenti ittici) sia economici (cioè sottrarre guadagni ai
pescatori professionisti autorizzati). essendo completamente non
regolamentata, questa minaccia può essere particolarmente dannosa per
l'ambiente marino.
Specie aliene invasive
L'invasione dell'alga verde Caulerpa racemosa rappresenta una seria
minaccia alle specie autoctone mediterranee, incluso le specie ittiche di
interesse commerciale. Uno stato di salute alterato ed un impoverimento
del valore nutrizionale della carne nel sarago maggiore Diplodus sargus,
raccolto anche all'interno dell'AMP sarebbero, infatti, direttamente correlati
con l'azione dei metaboliti di C. racemosa. La caluerpinina, la caluerpina e
la caluerpicina, i metaboliti più studiati di C. racemosa, sono considerati tra
i fattori che contribuiscono alla potenziale invasione di questa specie e
diverse attività biologiche sono state trovate per queste molecole.
Dovrebbe essere, pertanto, interessante continuare a monitorare gli effetti
di C. racemosa sul sarago maggiore D. sargus e identificare e quantificare il
bioaccumulo dei metaboliti di C. racemosa nelle specie ittiche autoctone e
correlare l'accumulo dei metaboliti con le risposte cellulari e molecolari e la
composizione degli acidi grassi per i pesci di interesse commerciale ed
ecologico nell'AMP. Il pesce serra Pomatomus saltatrix è attualmente
percepito dai pescatori artigianali operanti nell'AMP come una
considerevole minaccia alla comunità ittica locale e alle loro reti (così come
ai loro guadagni). In questa prospettiva specifiche azioni potrebbero essere
fatte per valutare se il pesce serra predi le stesse specie che sono
importanti specie target per i pescatori artigianali e/o se il pesce serra
impatti su specie ecologicamente rilevanti (ad es. i saraghi).
Frequentazione turistica e
servizi turistici AMP
La balneazione e gli sport condotti all'aperto determinano l'intrusione
diretta dell'uomo negli habitat naturali. Tale frequentazione, se non
regolamentata, può arrecare disturbo agli habitat e alle specie, attraverso il
28:
calpestio e il rumore. Il sedimento che i bagnanti trasportano fuori dal
sistema rappresenta un reale pericolo rispetto alla stabilità della spiaggia.
Questo aspetto è molto più preoccupante considerando che la spiaggia
viene frequentata ogni anno. La quantità di sabbia rimossa giornalmente è
importante e diventa veramente significativa per lunghi periodi di
frequenza turistica in spiaggia. E' stato stimato che stagionalmente
possono essere asportati 3.500 kg di sabbia, pari ad un volume di 2,5 m3
Bracconaggio
Il bracconaggio può incidere direttamente con l'uccisione di specie o
indirettamente creando un disturbo che dtermina l'allontamento e il non
utilizzo del sito. Le attività di controllo e monitoraggio hanno relegato
questo fenomeno ad episodi isolati all'interno della Riserva.
Inquinamento
organico/inorganico
L'impiego in agricoltura di prodotti chimici determina, attraverso il
ruscellamento e l'infiltrazione sotterranea delle acque, il trasporto
nell'ecosistema naturale. Tali composti possono essere responsabili della
riduzione o scomparsa di specie poste alla base delle reti alimentari.
Alterazione dei processi
idrogeologici e ecologici
della zona umida
La concentrazione salina nelle acque della palude è il risultato dello
sbilanciamento dei flussi idrici tra acque di ingressione marina e acque
superficiali o sotterranee dell'entroterra. L'emungimento idrico accentua il
fenomeno sottraendo acqua dolce. Le bonifiche effettuate nel passato
hanno determinato fenomeni di espansione della Canna di palude che
hanno favorito i processi naturali di interramento, caratterizzato dalla
sedimentazione di materiale e di resti vegetali morti.
Incendi
Gli incendi sottraggono biomassa e possono alterare le caratteristiche
strutturali delle comunità biologiche. Tuttavia, possono indurre un effetto
positivo, specialmente sugli habitat lagati al pascolamento. Certamente
rappresentano un pericolo per l'uomo e per alcune specie animali.
Attività agricola
Nella Riserva sono presenti pratiche agricole di tipo tradizionale (oliveto), di
tipo estensivo (seminativo) o di tipo intensivo (ortaggi). Tali pratiche
incidono in ragione dell'intensità di sfruttamento e della distanza rispetto
alle aree naturali.
Rifiuti
I rifiuti interferiscono in modo differente con gli ecosistemi e le specie a
seconda delle loro caratteristiche: ad esempio, il catrame ha un alto
impatto su tutte le specie animali costiere; il nylon, impiegato nella pesca,
ha un impatto sugli uccelli e i rettili marini. Sulla terraferma esiste un buon
livello di controllo e di sensibilizzazione sul corretto smaltimento dei rifiuti.
Invece il problema della presenza di rifiuti non ha una soluzione lungo la
linea di costa, dove i venti e il moto ondoso determinano lo spiaggiamento
di rifiuti abbandonati altrove in mare; solo la costante attività di pulizia
svolta dalla Riserva contiene il fenomeno. Con 27 rifiuti galleggianti ogni
kmq il Mar Adriatico rappresenta il mare italiano con la maggiore
concentrazione di rifiuti. A rilevarlo uno studio condotto da Legambiente
disponibile sul sito http://www.legambiente.it/marinelitter. Il 20% di tali
rifiuti deriva dalle attività di pesca. Affrontare il problema dei rifiuti marini
rientra, infatti, anche nella to do list stilata dalla comunità europea e
riportata nel testo della Marine Strategy, la direttiva 2008/56 dedicata
all’ambiente marino e che prevede il raggiungimento del buono stato
ecologico, per le acque marine di ogni stato membro, entro il 2020, sulla
base di 11 descrittori. Il descrittore 10, in particolare, è proprio relativo ai
rifiuti che finiscono nel nostro mare e sulle nostre spiagge: “le proprietà e
le quantità di rifiuti marini non provocano danni all'ambiente costiero e
marino”.
Gestione tecnica dell'AMP
(Controllo e
Manutenzione
attrezzatura)
Le pressioni ambientali specifiche, derivanti dalla Gestione tecnica AMP
(attività di controllo e manutenzione) sono la NAVIGAZIONE IN AMP DI
MEZZI NAUTICI SOGGETTO GESTORE, L’IMMERSIONE PER MONITORAGGIO
STATO HABITAT E INFRASTRUTTURE sommerse e la MANUTENZIONE BOE E
SEGNALAMENTI. Il Consorzio di Gestione dell’AMP dispone di 3 mezzi nautici
a 4 tempi: • due a benzina di 40 e 175 cv, • uno diesel di 299,40 cv. Tutti i
mezzi sono utilizzati dagli addetti per le attività di controllo (individuazione
di infrazione dei divieti presenti, attività di informazione e sensibilizzazione
su quanto previsto dal decreto istitutivo) e manutenzione (segnalamenti,
:29
pulizia dei fondi). In particolare il mezzo dedicato alla manutenzione è un
natante di 10,64 tonnellate, denominato “Spazzamare”, di proprietà del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, autorizzato ad
esercitare SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI SOLIDI GALLEGGIANTI IN
NAVIGAZIONE ENTRO 6 MIGLIA DALLA COSTA NAZIONALE PER USO IN
CONTO PROPRIO (art. 25 l. 7/12/99 n° 472), di cui il Consorzio di Gestione
dell’AMP è armatore. Il Consorzio di Gestione dell’AMP si occupa di eseguire
le attività di manutenzione dei natanti, al fine di ridurre al minimo gli
impatti prodotti dal loro impiego, e di definire i periodi ottimali per
l’esecuzione delle attività di controllo e monitoraggio attraverso incontri
settimanali di pianificazione dell'attività con gli operatori del Parco. Le
attività di immersioni sono finalizzate al monitoraggio e al controllo dello
stato degli habitat e delle infrastrutture sommerse. Essendo condotte a
scopo scientifico e di controllo, sono autorizzate in tutte e tre le zone (A, B,
C) dell’AMP. Al fine di ridurre le pressioni sull’ambiente, in tali attività è
impiegato personale specializzato. Il Consorzio di Gestione dell’AMP
attraverso lo sviluppo di attività di pianificazione periodica definisce le
necessarie attività di immersione. La zonizzazione dell’AMP è indicata dalla
presenza di: • Boe di segnalazione con segnale luminoso per Zona A (n. 4)
di colore giallo; • Miragli a terra con segnale luminoso (n.4) per la
segnalazione della Zona A; entrambi in posizione come da decreto
ministeriale istitutivo. Inoltre, come previsto dallo stesso decreto
ministeriale, oltre che dall’obiettivo definito per questa pressione specifica,
fra il 2006 ed il 2007 sono state installate 2 boe (rif. “N” ed “M”) nella Zona
A e, fra il 2005 ed il 2006 è stata installata una boa (rif. “O”) nella Zona B.
Grazie ad un F.E.S.R. P.O.R. Puglia 2000/2006 P.I.S. 12 Polo Brindisi - Misura
6.2 Azione c) del Comune di Brindisi è stato realizzato un Campo Boe
telematico con predisposizione circolare a 250 mt. dalla costa all’interno
dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto; i gavitelli di ormeggio
dispongono di un’elettronica di bordo che consente la rilevazione della
presenza di un’imbarcazione all’ormeggio e di comunicare
tempestivamente alla sala controllo l’arrivo del diportista. È in fase di
definizione le modalità di gestione dello stesso. Oltre ai segnali marittimi, è
presente all’interno del demanio marittimo una cartellonistica indicante la
zonizzazione, i principali divieti presenti e i numeri utili per le segnalazioni.
Tale sistema di indicazione è sottoposta a periodica attività di
manutenzione, da parte del personale di manutenzione, sia riguardante le
parti emerse (colorazione boa, funzionamento pannelli solari per segnali
luminosi), sia quelle immerse (catenaria). Il Consorzio di Gestione dell’AMP
attraverso lo sviluppo di attività di pianificazione settimanale definisce le
necessarie attività di immersione.
Gestione tecnico
amministrativa attività
dell'AMP
Le pressioni ambientali specifiche, derivanti dalla Gestione Amministrativa
sono individuate specificatamente nella GESTIONE TECNICO
AMMINISTRATIVA ATTIVITÀ AMP e nella GESTIONE AMBIENTE DI LAVORO
(CONSUMI ENERGETICI, PULIZIA E IGIENE, GESTIONE RIFIUTI, SALUBRITÀ
AMBIENTE, SICUREZZA). Il centro operativo è localizzato nella borgata di
Serranova, al confine con il parco. Nella stessa borgata sarà ubicato un
centro visite e un giardino botanico. La sede amministrativa, dove si
svolgono le attività di gestione amministrativa del Consorzio, è a Carovigno
(BR). La gestione tecnico-amministrativa delle attività del Consorzio
consiste in tutte quelle attività che consentono di gestire l’amministrazione
dell’Ente, attraverso la produzione di materiale cartaceo ed informatico, la
comunicazione ambientale, la programmazione degli interventi e il
reperimento di finanziamenti ed agevolazioni per l’espletamento delle
attività. Il Consorzio di Gestione dell’AMP, al fine di ottimizzare il proprio
rapporto con l’ambiente effettua una pianificazione settimanale delle
attività di monitoraggio per ottimizzare l’uso degli automezzi per le attività
di controllo e di gestione, utilizza la carta riciclata e posta elettronica per le
comunicazioni non ufficiali. Sono in uso due mezzi di trasporto a basso
impatto ambientale: • autocarro IVECO AUTOCARRO IVECO 35/A/DAILY
(motorizzazione euro 4) • Trattore TRATTORE Massey Ferguson modello MF
3435.4F (motorizzazione euro 3) per le attività di manutenzione. Inoltre, per
30:
le attività di monitoraggio e controllo sono stati acquisiti 2 nuovi mezzi di
trasporto a basso impatto ambientale: • Fiat Panda 4x4 (motorizzazione
Euro4) • Nissan NP 300 (motorizzazione Euro4)
:31
4.1 L’IDENTIFICAZIONE
AMBIENTALI
E LA MISURAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI
ASPETTI
L’analisi degli aspetti ambientali, delle determinanti (Driving Forces), e dei relativi Impatti, è la fase che
fornisce indicazioni per il miglioramento della gestione ambientale, tramite la definizione della
significatività degli aspetti ambientali considerati.
La definizione della significatività si sviluppa attraverso lo studio delle determinanti (DRIVING FORCES)
costituite dalle cause generatrici primarie delle pressioni (aspetti ambientali) sui comparti ambientali
identificati
Dalla interazione delle determinanti – nelle condizioni Normali, Anomale e di Emergenza – con i
comparti, si vanno ad identificare gli impatti ambientali.
La misurazione della significatività per ciascun aspetto ambientale individuato, è eseguita attraverso
l’attribuzione per ogni aspetto dei valori rispettivamente ai criteri definiti ed individuati nella:

APPLICABILITÀ DELLA NORMATIVA / ASSENZA DI SPECIFICA REGOLAMENTAZIONE: con essa si
intende l’applicabilità di una norma vigente alla macropressione oggetto dell’analisi;

INTENSITÀ DELL’IMPATTO: si definisce la forza dell’impatto sui comparti individuati;

ESTENSIONE IMPATTO: si definisce quanta superficie dell’AMP è interessata dall’impatto della
determinante;

FREQUENZA IMPATTO: si definisce in base alla periodicità o eccezionalità dell’impatto;

DURATA DELL’IMPATTO: si definisce la persistenza dell’impatto;
 SENSIBILITÀ ECOLOGICA: si definisce la capacità di resistenza e di resilienza del comparto.
A ciascun criterio viene attribuito un valore che può variare tra 0 – 0,5 – 1, secondo una scala crescente,
salvo che per l’aspetto normativo, per il quale non viene considerata l’ipotesi di parziale conformità,
motivo per cui il valore sarà compreso tra 0 ed 1. La somma dei valori attribuiti ad ogni singolo criterio
rappresenta il livello di significatività dell’aspetto ambientale. Tale attribuzione viene effettuata per
ciascun target con il quale la minaccia ha un’interferenza.
La misurazione considera tutti gli aspetti ambientali significativi, ma con un diverso grado di
significatività, che varierà in un range compreso fra 0 e 6. In particolare il valore totale della valutazione
di significatività è l’INDICE DI SIGNIFICATIVITÀ AMBIENTALE (I.S.A.). I valori ottenuti da ogni singolo
parametro vengono sommati tra loro ed il risultato viene associato ad un giudizio definito per due classi
di magnitudine che sono di seguito riportate.
1^ Classe
Indice di significatività ≤ 2
SIGNIFICATIVITÀ BASSA
2^ Classe
Indice di significatività > 2
SIGNIFICATIVITÀ ALTA
Il giudizio sulla significatività dell’aspetto ambientale determina il livello di controllo che il Consorzio di
Gestione dell’AMP dovrà esercitare su di esso.
Tale metodologia di valutazione della significatività viene adottata sia per gli aspetti ambienta li diretti
che indiretti.
In relazione al livello di significatività sono intraprese le opportune azioni che possono consistere nella
redazione di istruzioni, nella definizione di obiettivi e piani di miglioramento, nella definizione di azioni
correttive e preventive oltre che nelle attività di sorveglianza e monitoraggio.
La priorità delle azioni scelte si fonda sulle prestazioni della gestione ambientale e trova, in primis, negli
obiettivi e piani di miglioramento, la chiave di volta sia in presenza che in assenza di anomalie
gestionali che si ripercuotono sull’ambiente.
Qualora invece, le anomalie gestionali dovessero verificarsi, la scelta del Consorzio di gestione dell’AMP
passa dapprima nella definizione di azioni correttive e preventive e, in un momento successivo, nella
redazione di istruzioni di cui è valutata l’efficacia. Ove opportuno, l’organizzazione, anche in questo
caso, potrà definire obiettivi specifici e misurabili.
Maggiori dettagli sono contenuti nella procedura del Sistema di Gestione PAG1 – Sez. I-A.3.1
32:
DIRETTO/INDIRETTO
MINACCIA
Alterazione dei processi
idrogeologici e ecologici
della zona umida
Apporto di sedimenti e
e sostanze organiche
proveniente dal Canale
Reale
Comunità
ornitica
migratoria
Zona umida
SIGNIFICATIVITÀ
2
LIVELLO
SIGNIFICATIVITÀ
BASSA
3,5
ALTA
Praterie di
Posidonia
oceanica e
relativa
comunità
6
ALTA
Formazioni
coralligene
4,5
ALTA
Comunità dei
vertebrati
marini
3,5
ALTA
Popolamento
bentonico
costiero
6
ALTA
Attività agricola
Zona umida
3,5
ALTA
Bracconaggio
Comunità
ornitica
migratoria
1,5
BASSA
Habitat del
litorale
5
Erosione costiera
INDIRETTO
TARGET
BIODIVERSITÀ
Incendi
Inquinamento
organico/inorganico
ALTA
Zona umida
0,5
Zona umida
3
ALTA
Comunità
ornitica
migratoria
3
ALTA
Comunità
ornitica
migratoria
3,5
ALTA
6
ALTA
4,5
ALTA
Zona umida
BASSA
Pesca INN
Comunità dei
vertebrati
marini
Rifiuti
Habitat del
litorale
2
Formazioni
coralligene
3,5
ALTA
Praterie di
Posidonia
oceanica e
relativa
comunità
6
ALTA
Popolamento
bentonico
costiero
6
ALTA
Formazioni
coralligene
3,5
ALTA
Praterie di
Posidonia
oceanica e
relativa
2,5
ALTA
Sedimentazione
Specie aliene invasive
BASSA
:33
comunità
Habitat del
litorale
2,5
ALTA
Popolamento
bentonico
costiero
5
ALTA
Comunità dei
vertebrati
marini
2,5
ALTA
Popolamento
bentonico
costiero
3
ALTA
Formazioni
coralligene
2,5
ALTA
Habitat del
litorale
3
ALTA
Praterie di
Posidonia
oceanica e
relativa
comunità
1,5
BASSA
Popolamento
bentonico
costiero
1,5
BASSA
Praterie di
Posidonia
oceanica e
relativa
comunità
0,5
BASSA
Gestione tecnico
amministrativa attività
dell'AMP
Habitat del
litorale
0,5
BASSA
Pesca artigianale
professionale
Comunità dei
vertebrati
marini
2,5
ALTA
Pesca ricreativa
Comunità dei
vertebrati
marini
2,5
ALTA
Frequentazione
turistica e servizi
turistici AMP
DIRETTO
Gestione tecnica
dell'AMP (Controllo e
Manutenzione
attrezzatura)
Il Consorzio di Gestione dell’AMP considera le minacce indirette quelle attività, prodotti o servizi di
un’organizzazione che possono interagire con l’ambiente e su cui l’organizzazione stessa non può
esercitare un controllo gestionale diretto, poiché possono originarsi dall’interazione dell’organizzazione
stessa con i terzi. Essi riguardano tutte le minacce che producono impatti sui target e per le quali
l’azione del Soggetto Gestore è finalizzata ad un coinvolgimento degli Enti incaricati per competenza
alla gestione di tali eventi.
La strategia adottata per gestire le minacce indirette, non potendosi eseguire un controllo diretto, è
stata quella di comunicare la Politica Ambientale agli organi di controllo attraverso una concertazione e
di prevedere nel piano di sorveglianza del sistema di gestione ambientale azioni specifiche di controllo.
Quanto alle acque provenienti da Canale Reale, è previsto un controllo della conformità delle acque, da
parte dell’ARPA Puglia, in relazione ai parametri del D.Lgs. 152/06 e successive modifiche oltre che un
coinvolgimento dell’AQP SpA, gestore di tre impianti di depurazione con scarico finale nel detto Canale
Reale.
Preme a rilevare che in applicazione della disciplina dettata in materia di tutela delle acque ed in
particolare dei corpi idrici superficiali, la Regione Puglia ha adottato la Delibera di Giunta 1460/2010 con
cui è stato definito il Piano di Monitoraggio Quali-Quantitativo dei Corpi idrici superficiali.
Il piano ha identificato n. 5 stazioni di prelievo campioni, di cui 3 per la categoria “ Acque marinocostiere”, 1 per la categoria “ Acque di transizione”, 1 per la categoria “ Fiumi”. Il Consorzio è in attesa di
34:
ricevere il quadro consuntivo dei dati, raccolti dall’Arpa Puglia, in attuazione del Piano di Monitoraggio.
Il protocollo di intesa sottoscritto fra Consorzio ed ARPA Puglia per la definizione di un programma di
monitoraggio delle acque interne e marine congiunto che prevede l’addestramento del personale
interno e l’aumento della frequenza e dei siti di campionamento, in ottemperanza al DPR 470/82 e s.m.i.
e D.Lgs. 152/99 e s.m.i (rif. D.Lgs. 152/2006), risulta di fatto sospeso, in attesa della validazione dei dati
raccolti in applicazione del nuovo piano di monitoraggio.
Inoltre, sempre in relazione alla pressione correlata con il Canale Reale, va evidenziata la rilevante
attività amministrativa del Consorzio, di comunicazione e di lobby – quest’ultima anche attraverso
l’Associazione WWF – finalizzata ad evitare l’attivazione dell’ulteriore scarico di acque reflue urbane
dell’impianto di depurazione consortile del Comune di Carovigno. Il procedimento amministrativo
relativo alla richiesta di scarico di acque reflue urbane nell’AMP di Torre Guaceto a seguito della
Conferenza di Servizi, ha prescritto l'espletamento della Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi
del DPR. 120/2003. A seguito del cambio della competenza in materia di rilascio dell'autorizzazione allo
scarico degli impianti di trattamento acque di natura pubblica, in capo alla Regione Puglia, quest'ultima,
in'assenza della prescritta VINCA, ha ritenuto comunque di dover rilasciare il provvedimento di
autorizzazione allo scarico nel Canale Reale, in via provvisoria (DD Servizio Tutela delle Acque Regione
Puglia n. 163 del 23/11/2012). Il Consorzio di Gestione ha impugnato innanzi al T.A.R. Puglia il
provvedimento emesso dalla Regione e quest'ultima, in sede di udienza innanzi al Giudice, si è
impegnata a non attivare lo scarico fino a quando non saranno completate le opere di
rifunzionalizzazione della condotta sottomarina e di allungamento della stessa, così come previsto dal
Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia.
L’attivazione a regime dell’impianto aggraverebbe la potenziale minaccia derivante dal canale Reale,
considerando, inoltre, che in caso di malfunzionamento dello stesso, non sono state previste modalità di
gestione dell’emergenza, per evitare lo scarico diretto in Zona A delle acque reflue non depurate.
Per le acque provenienti dalla zona umida sono attuate più azioni quali il coinvolgimento in attivit à di
pianificazione partecipata degli agricoltori presenti nella Riserva di Terra, la predisposizione di
cartellonistica recante i divieti insistenti sulla Riserva Terrestre, l’individuazione di periodi ottimali per
l’esecuzione delle attività di controllo e monitoraggio attraverso incontri settimanali di pianificazione
con gli operatori del Parco, ed infine è stato stipulato un protocollo di intesa con l’Ente di certificazione
ICEA per la produzione di olio biologico che consentirà di ridurre il carico di utilizzazione di prodotti
fitosanitari.
Relativamente all’ultimo aspetto ambientale indiretto identificato con “Carico organico e inorganico”, si
riferisce allo spiaggiamento dei rifiuti solidi inorganici ed al carico organico che viene trasportato lungo
il litorale dall’Alto Adriatico e dall’Albania a causa dell’andamento dei venti e delle correnti. Le azioni
attivate prevedono l’attività di pulizia dei fondali ad opera di volontari, l’esecuzione di un’analisi delle
tipologie merceologiche dei rifiuti secondo le prescrizioni della parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
onde intervenire con attività di sensibilizzazione specifica su coloro che rappresentano i possibili
produttori dei rifiuti analizzati nonché verso i fruitori della Riserva, l’attività di co ntrollo visivo nell’AMP
della presenza di idrocarburi.
L’AMP è inserita quale zona sensibile e di particolare pregio naturalistico nel PIANO OPERATIVO DI
INTERVENTO LOCALE ANTINQUINAMENTO ex l. 979/82 sulla difesa del mare redatto dalla Capitaneria di Porto di
Brindisi.
È stato valutato quale ulteriore aspetto ambientale indiretto, l’ipotesi incendio della RNS. Tale pressione
non è stata ritenuta determinante. Il Consorzio ha attivato fin dalla sua costituzione un PROGETTO DI
SORVEGLIANZA ANTINCENDIO ANNUALE, per l’individuazione tempestiva dei focolai. L’attività di sorveglianza e
prevenzione antincendio e di lotta attiva attuata recepisce le direttive ex art 8 comma 2 della Legge 21
Novembre 2000, n. 353. Cosi come previsto l’attività si svolge nell’ambito di quattro temi importanti:
Previsione, Sorveglianza e vigilanza, lotta attiva e protezione delle aree a rischio, Censimento delle aree
percorse dal fuoco. Tale progetto si svolge in coordinamento con il CFS e i VV.F. della Provincia di
Brindisi. Nel Sistema di Gestione Ambientale, tuttavia, il verificarsi dell’incendio è considerato fra le
emergenze identificate nella PGA 9 – Sez. I-A.4.7/01 e all’interno del Piano Antincendio del Consorzio di
Gestione (approvato dal MATTM con comunicazione prot. n. DPN-2008-0005498 del 03.03.2008) per il
rischio incendio della RNS sono definite le procedure per fronteggiare tale emergenza.
Il MATTM ha finanziato al Soggetto Gestore un progetto di dotazione infrastrutturale per l’antincendio,
completato.
L’impianto antincendio, è costituito da 2 condutture idriche principali collegate ad alcune derivazioni
dotate di saracinesche a innesto rapido a norma, per l’aggancio ai naspi. In caso d’incendio,tali
condutture sono alimentate dalla riserva idrica contenuta nelle autobotti dei VV.FF, stazionanti nelle
immediate vicinanze, e la pressione necessaria è assicurata da una motopompa aggiuntiva carrellata di
:35
potenza calcolata non inferiore a Kw 26,5 in modo da garantire una portata di almeno 60 mc/h. Tale
motopompa,dotata di proprio carrello a 4 ruote in caso di incendio, può essere trasportata da una
vettura 4x4 fino in prossimità della linea principale e collegata da una parte all’autobotte dei VV.FF e
dall’altra alla linea principale di adduzione tramite un gruppo motopompa di mandata a doppio attacco
a norma Uni 10779.
Il Piano Antincendio Boschivo 2014-2018 è stato adottato dal MATTM con DECRETO 0000170 25 giugno
2014 (GU n. 17 del 22-1-2010 ).
Dal 2005 ad oggi è stato registrato un solo incendio potenzialmente distruttivo, nell’agosto 2007, a
seguito del quale la Riserva si è dotato dell’impianto antincendio sopra descritto.
36:
4.2 I DATI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP
Il Consorzio di Gestione dell’AMP in relazione alle pressioni identificate e determinati gli impatti sull’AMP
ha definito obiettivi, piani di miglioramento e indicatori di gestione (RACCOMANDAZIONE 2003/532/CE).
L’applicazione del modello ISEA (cfr. par. 1.5.1) ha comportato la definizione di un piano di monitoraggio
composto da set di indicatori catalogati secondo la tipologia di oggetto della misurazione (indicatori
biofisici, socio-economici e di governance) e di risposta ottenuta (descrittivi, performance e efficacia).
Ogni elemento del modello concettuale (target di biodiversità, minaccia, strategia/azione) è analizzata e
monitorata, attraverso tali indicatori. In questo modo si ha la possibilità di valutare costantemente le
variazioni della significatività degli aspetti ambientali. In ogni target è inoltre definito uno specifico
indicatore di traguardo finalizzato a misurare il raggiungimento dello stesso.
Gli obiettivi qualificati come prioritari per il Consorzio, in relazione al livello di significatività delle
pressioni identificate sono dettagliati nel Capitolo 5 - Obiettivi e programmi ambientali.
Tale piano di monitoraggio è disponibile per la consultazione all’indirizzo
http://www.riservaditorreguaceto.it/ISEA/esterno/7-indicators.aspx.
L’applicazione di un piano di monitoraggio dettagliato rappresenta, come si vedrà nel capitolo 5, una
delle strategie gestionali del Soggetto Gestore, dovendo assolvere agli obblighi derivanti dai decreti
istitutivi, regolamenti e adesione a convenzioni internazionali.
E’ da sottolineare, inoltre, che la maggior parte degli indicatori biofisici – descrittivi, che garantiscono
l’acquisizione delle informazioni necessarie per valutare lo stato di conservazione degli habitat e delle
specie presenti nell’AMP, devono essere interpretati sul medio periodo, per individuare possibili
cambiamenti. Tale valutazione contribuisce, ad ogni triennio, di delineare lo stato di conservazione dei
target di biodiversità.
Vista la particolare natura dell’organizzazione registrata, la cui attività non ha incidenze dirette sullo
stato dell’ambiente, in accordo con quanto definito nel Regolamento EMAS III, l’aggiornamento dei dati
ambientali si concentra sui consumi energetici, rimandando al piano di monitoraggio la valutazione
dello stato di conservazione degli ambienti e specie naturali presenti nell’AMP e dell’incidenza delle
minacce sugli stessi.
CONSUMO ENERGETICO (ENERGIA ELETTRICA,
METANO, GPL)
Il consumo di energie deriva dai seguenti utilizzi;
1. esercizio delle attività amministrative e di fruizione uffici nelle sedi del Consorzio di Gestione
2. impianti di riscaldamento alimentati a metano e GPL
Nella tabella che segue si riportano i dati relativi ai consumi di energia delle tre fonti di
approvvigionamento e la relativa correlazione in Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP)
Consumi
Anno
Energia Elettrica (KW)
Metano (N m3)
GPL (lt)
TEP (a)
2007
-
-
3.200,000
1,830
2009
8.599,000
93,000
-
2,226
2010
76.059,000
-
-
19,015
2011
116.141,000
-
-
29,035
2012
97.011,000
2.293,790
-
26,134
2013
76.739,000
1.490,810
-
20,407
2014
16.989,000
1.389,810
-
5,387
391.538,000
5.267,410
3.200,000
104,034
Totale
complessivo
*
dati aggiornati al 25/08/2014
Fonte dati
Energia Elettrica (KW) – fo Fonte dati fatture di acquisto ENEL al netto dello scambio di energia
Metano (N m3) - Fonte dati fatture di acquisto – cessazione registrazione da settembre 2009
GPL (lt)- Fonte dati fatture di acquisto
Fattori di conversione1:
1
Circolare del Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato del 2 Marzo 1992 n. 219/F
:37
Energia Elettrica (KW): 1 MWh = 0,25 tep. Valore registrato/1.000*0,25
Metano (N m3): 1000 Nm3 = 0,82 tep. Valore registrato/1.000*0,82
GPL (lt): 1 t = 1,10 tep. È stato considerato il peso specifico del Gas propano liquido a 0,52 kg/l. Pertanto il valore registrato è
stato trasformato in tonnellate (Val*0,52/1.000). il valore così ottenuto è stato moltiplicato per 1,10
Nel Consorzio operano complessivamente n. 10 addetti. Nel periodo Luglio – Settembre è stato
considerato un aumento medio di addetti a 15. In considerazione di ciò è stata determinata l’incidenza
di consumo di energia per ogni addetto del Consorzio e se ne riporta il dato nella tabella seguente.
Anno
Somma di TEP (a)
Media di N. Addetti (b)
Somma di Indicatore di
prestazione (a/b)
2007
1,830
10,000
0,183
2009
2,226
11,563
0,192
2010
19,015
11,429
1,553
2011
29,035
11,429
2,506
2012
26,134
11,486
2,308
2013
20,407
11,515
1,813
2014
5,387
11,333
0,476
104,034
11,444
9,029
Totale complessivo
PRODUZIONE DI RIFIUTI (UTILIZZO SERVIZI IGIENICI IN AREA ATTREZZATA)
I rifiuti oggetto di monitoraggio sono esclusivamente quelli derivanti dalla gestione della fossa imhoff
utilizzata per i servizi igienici realizzati nell’area attrezzata, in quanto i restanti rifiuti, essendo di natura
urbana, non sono oggetto di quantificazione. Per quest’ulitmi, il Consorzio si limita ad effettuare il
pagamento della quota di competenza della TARSU al Comune di Carovigno.
Nella tabella che segue è riportata la quantificazione della produzione dei rifiuti (CER 190/899) nell’area
attrezzata nonché il numero di persone che potenzialmente hanno usufruito dei servizi igienici cui la
fossa imhoff è asservita.
Anno
CER 190/899 (a)
N. fruitori area attrezzata (b)2
Indicatore di prestazione (a/b)
2012
90.000,00
120.000,00
0,75
2013
84.000,00
120.000,00
0,70
3
79.000,00
120.000,00
0,66
84.333,33
120.000,00
0,70
2014
Media
EMISSIONI INDIRETTE DI CO2 DERIVATE DAL CONSUMO DI ENERGIA
Si ritiene significativa la determinazione dell’incidenza delle attività svolte dal Consorzio di Gestione
nella promozione di CO2. in tal senso si è provveduto a determinare per ogni fonte di energia utilizzata
la quantità tonnellate equivalenti di CO 2 prodotte,
Tale valore è determinato stimando un numero di 3 persone ad auto su 40.000 auto di media che usufruiscono del Parcheggio Penna Grossa (dati derivanti
dalla verifica delle ricevute emesse)
2
3
Dato aggiornato al 10/09/2014
38:
Consumi
Anno
Somma di
Energia Elettrica
tCO2
Somma di
Metano tCO2
Somma di GPL
tCO2
Somma di tCO2
2007
-
-
4,839
4,839
2009
3,164
0,195
-
3,360
2010
27,990
-
-
27,990
2011
42,740
-
-
42,740
2012
35,700
4,817
-
40,517
2013
28,240
3,131
-
31,371
2014
6,252
2,919
-
9,171
144,086
11,062
4,839
159,987
Totale complessivo
Fattori di conversione:
Energia Elettrica (KW): 1 kW=368 g CO2
Metano (N m3): 1 m3=2100 g. CO2
GPL (lt): 4,166 l=6.300 g CO2
:39
5 OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI
Migliorare continuamente le prestazioni ambientali è un obiettivo che comporta un impegno
significativo, da rafforzare di giorno in giorno attraverso l’impiego di risorse umane, tecniche ed
economiche adeguate rispetto ai principi che l’Organizzazione ha fatto propri con la Politica Ambientale.
In questa prospettiva, il Sistema di Gestione si è dotato di una serie di strumenti atti a concretizzare gli
obiettivi generali della Politica in traguardi specifici e a garantire un supporto adeguato al loro
raggiungimento da parte dei diversi soggetti volta per volta coinvolti nell’attuazione del “miglioramento
continuo”.
I programmi di miglioramento sono valutati annualmente (ovvero con periodicità inferiore in casi di
particolare necessità) sulla base della significatività attribuita a ciascun aspetto ambientale, diretto e
indiretto correlato e dello stato di avanzamento delle attività finalizzate al raggiungimento.
Nell’ambito di tale pianificazione, vengono definiti e quantificati i traguardi da raggiungere, gli interventi
tecnici e gestionali - organizzativi richiesti, le risorse finanziarie a copertura dei relativi investimenti, le
scadenze entro le quali i programmi devono essere completati e le responsabilità di attuazione,
coordinamento e monitoraggio.
Nell’ambito del Riesame da parte della Direzione, viene valutato lo stato di avanzamento dei programmi
e vengono decisi eventuali interventi correttivi.
Gli obiettivi e i programmi di miglioramento sono stati fissati tenendo conto delle priorità di intervento
stabilite in sede di analisi ambientale e riguardano in particolare tutte le pressioni specifiche.
Il Consorzio nel definire gli obiettivi e specificare i traguardi tiene conto dei seguenti punti:

Politica della Qualità e dell’Ambiente;

risultati dell’Analisi Ambientale Iniziale;

risultati degli audit ambientali interni;

livello di conseguimento di obiettivi e traguardi stabiliti in precedenza;

posizioni assunte dalle diverse parti interessate;
 risultati del riesame della direzione.
Gli obiettivi e traguardi, stabiliti, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione garantendo la
coerenza con la politica ambientale, l’impegno al miglioramento continuo ed alla prevenzione
dell’inquinamento.
Nell'ottica di unificazione degli strumenti pianificatori e gestionali del Soggetto Gestore, il programma
ambientale elaborato nell'ambito della Dichiarazione Ambientale è il programma gestionale triennale
della AMP di Torre Guaceto, secondo lo schema concettuale di ISEA (cfr. 1.5.1. pag 15). Tale scelta
permette di garantire che gli obiettivi e i traguardi fissati dal soggetto gestore su base triennale,
possano essere valutati e verificati secondo una procedura garantita da un soggetto terzo. Tale risultato
riveste un fattore di fondamentale importanza per dimostrare trasparenza sia verso il MATTM, sia verso
gli stakeholders.
La socializzazione delle scelte gestionali garantisce una migliore comprensione delle stesse e un
coinvolgimento di tutti gli attori per l'elaborazione di strategie comuni per affrontare gli aspetti
ambientali indiretti, che necessitano di un approccio ecosistemico e l'adozione di scelte a livelli
amministrativi e spaziali diversi rispetto alla singola capacità gestionale del Soggetto Gestore.
40:
6 I VALORI ECONOMICI DELLA GESTIONE AMBIENTALE
Le finalità istitutive dell’AMP di Torre Guaceto sono raggiunte prevalentemente grazie a progetti di
conservazione, comunicazione e sviluppo finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio, su proposta progettuale del Consorzio di Gestione.
Le strategie inserite nel programma ambientale triennale rispondono alle esigenza di raggiungere i
traguardi ambientali per ciascun target di conservazione.
NOME
STRATEGIA
DESCRIZIONE
COSTO
TRIENNALE
STR-01
Funzionamento
ordinario
La drastica riduzione del finanziamento
ministeriale per la gestione ordinaria ha
portato ad una ulteriore
razionalizzazione e contrazione della
spesa ordinaria. I costi di riscaldamento
e elettricità sono ridotti grazie alla
messa a regime del sistema di
produzione di energia attraverso
l’utilizzo di biomasse e dei tetti
fotovoltaici. La responsabilizzazione del
personale sull'utilizzo difforme di
attrezzatura e mezzi e il rinnovo del
parco automezzi e mezzo nautico,
attuato alla fine della precedente
annualità, dovrebbe portare ad una
riduzione dei costi di manutenzione
ordinaria. La strategia comprende le
spese istituzionali ( funzionamento
commissione di Riserva Marina e
Riserva Terrestre, Rimborso spese CDA,
Revisore dei conti, Spese di
rappresentanza), Personale
Amministrativo ( Direzione, Missioni,
Personale Gestione Ordinaria, imposte e
tasse sul personale), i Costi di
amministrazione ( Utenze, materiale
attività amministrativa, Assicurazioni,
imposte, tasse e bolli, spese bancarie,
Servizio di rassegna stampa, Spese
postali, Carburante automezzi,
gommoni e attrezzature, Spese legali),
Manutenzione ordinaria beni durevoli,
Servizi di Contratti di locazione /
noleggio beni durevoli, Supporto
operativo generale (pulizia e guardiania
immobili, ecc…), assistenza informatica
- privacy, Consulenza amministrativa Sicurezza.
€ 1.587.241,11
STR-02
Sorveglianza e
monitoraggio
dello stato
ecologico e dei
fattori di
pressione su
habitat e
interventi di
prevenzione
la strategia ha come finalità il
mantenimento dello stato di
conservazione ecologico dei target di
conservazione, intervenendo sui fattori
di disturbo principali sia attraverso
interventi attivi di prevenzione, sia
attraverso il monitoraggio dei fattori di
pressione
STR-03
Attività di
conservazione
La strategia ha la finalità di attuare
azioni finalizzate alla conservazione
CODICE STRATEGIA
€ 397.547,28
€ 1.564.010,32
:41
e recupero
della
biodiversità
STR-04
STR-05
degli habitat prioritari e determinanti,
terrestri e marini e laddove necessario,
realizzare interventi di ripristino e
restauro degli ambienti più minacciati,
attraverso tecniche di ingegneria
naturalistica.
Educazione
ambientale e
attività
informativa
La strategia ha la finalità di aumentare
la sensibilità ambientale dei portatori di
interesse attraverso la realizzazione di
campagne informative e materiale con
cui portare l'attenzione verso le
principali minacce che operano sui
target di conservazione. I concessionari
di servizi legati al turismo sostenibile,
tra i loro obblighi contrattuali, hanno
l’attività di divulgazione ed educazione
ambientale durante le loro attività.
€ 183.090,00
Promozione
dello sviluppo
sostenibile
La strategia ha la finalità di promuovere
lo sviluppo sostenibile del tessuto socio
- economico della riserva, con
l'attivazione di servizi turistici da parte
della riserva, in grado di garantire
autofinanziamento
€ 3.486.000,00
Totale Piano di Gestione:
€ 7.217.888,71
Le strategie elaborate sono qui di seguito definite in termini di peso percentuale su base triennale.
Valori economici delle strategie
STR-05 Promozione
dello sviluppo
sostenibile
48%
STR-04 Educazione
ambientale e attività
informativa
3%
STR-01
Funzionamento
ordinario
22%
STR-02 Sorveglianza
e monitoraggio dello
stato ecologico e dei
fattori di pressione su
habitat e interventi di
prevenzione
5%
STR-03 Attività di
conservazione e
recupero della
biodiversità
22%
42:
7 NOME E NUMERO DI ACCREDITAMENTO DEL VERIFICATORE
AMBIENTALE E DATA DI CONVALIDA
La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta dal CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO
con la collaborazione dell’Avv. de Feo Antonio.
Il Consorzio si impegna ad aggiornare con frequenza annuale la presente dichiarazione e/o qualora
intervengano delle modifiche sostanziali delle pressioni, di sistema di gestione ambientale o di carattere
legislativo applicabile.
Il Consorzio dichiara l’attendibilità dei dati relativi alle prestazioni enunciate nella presente
dichiarazione ambientale.
Denominazione dell’organizzazione: CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO
Indirizzo: Via Sant’Anna 6 – Carovigno (BR)
Codice EA: 39
Codice NACE dell’attività: 84.11 – 91.04
Numero dipendenti: 10
Data di prima convalida: 06 luglio 2005
Data di convalida periodica: Settembre 2015
Nome del verificatore: DNV GL Business Assurance Italia s.r.l.
Numero di accreditamento: IT-V-003
Portata dell’accreditamento: 84.11 – 91.04
Data della prossima dichiarazione: Settembre 2017
Nome ed estremi per contattare l’autorità competente in materia di controllo per l’organizzazione:
Per l’organizzazione:
___________________________
Per il DNV GL:
___________________________
La presente Dichiarazione Ambientale verrà distribuita agli Enti coinvolti nel funzionamento e a quelli
che collaborano nella gestione (Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio, Comune di
Carovigno, Comune di Brindisi, Associazione Italiana per il WWF Italia - ONLUS, Provincia di Brindisi,
Regione Puglia, ARPA Regione Puglia, Capitaneria di Porto di Brindisi).
La divulgazione della presente Dichiarazione Ambientale al pubblico avverrà tramite richiesta diretta al
Responsabile Ambiente, Francesco de Franco, ai riferimenti indicati nel paragrafo 1.3.
8 PROGRAMMA AMBIENTALE
8.1 OBIETTIVI E TRAGUARDI 2011-2014
OBIETTIVI E TRAGUARDI 2011 - 2014
OBIETTIVO
PS CO TRAGUARDO
1
Ottimizzazione
della
frequenza
della presenza
dei mezzi
nautici del
Consorzio e di
altri Enti
deputati al
controllo a
fronte di una
maggiore
efficacia degli
interventi in
mare
2
Aumento della
conoscenza
degli
ecosistemi
marini
bentonici e
nectonici,
finalizzata ad
un maggiore
rispetto dei
fruitori verso
tali ambienti
Immersioni turistiche
Navigazione in amp di mezzi
nautici soggetto gestore
Rif. N.
Mantenimento
del numero di
N
attività di
controllo
A
E Conservazione
dei
popolamenti
A
INDICATORI
a. abbondanza
specie target
b. quantificazione
degli effetti della
frequentazione sui
popolamenti
bentonici
c. stato di qualità
igienico-sanitaria
ex DPR 470/1982
d. numero di
attività controllo
eseguite
Aumentodel
n.ro di
10% del
fruitoripartecipanti
numero dei
alle attività
fruitori
didatticosensibilizzati
turistiche/anno
PROGRAMMI
SCADENZA RT
ATTIVITÀ
RISULTATO 2011 RISULTATO 2012 RISULTATO 2013 RESP.
COSTO
SOSTENUTO
agosto
2014
1. redazione di un
manuale per il
corretto utilizzo di
ogni mezzo nautico al
fine di diminuire
l'impatto dell'utilizzo
RSA degli stessi nelle aree
sensibili
2. dotazione di
motorizzazione
elettrica per il
gommone Consorzio
1. In corso di
elaborazione
2. In corso di
ricerca
finanziamento
1. In corso di
elaborazione
2. In corso di
ricerca
finanziamento
1. In corso di
elaborazione
2. In corso di
ricerca
finanziamento
DIR
agosto
2014
1. Controllo e
monitoraggio dei
risultati raggiunti e
validazione
2. Realizzazione di
RSA
specifici corsi di
informazione sui
corretti
comportamenti da
tenere in presenza di
rilevanze bentoniche
1. In corso di
svolgimento
2. In corso di
ricerca
finanziamento
1. In corso di
svolgimento
2. In corso di
ricerca
finanziamento
1. In corso di
svolgimento
2. In corso di
ricerca
finanziamento
DIR 1.30.000,00 €
1. 0,00 €
2. 0,00€
43:
Fruizione demanio marittimo e aree contigue
N
E
Aumentodel
10% del
numero dei
fruitori
consapevoli
Questionario di
percezione
agosto
2014
44:
3
Riduzione
dell'impatto
antropico sul
demanio
marittimo e
delle aree
contigue e
maggiore
tutela e
conservazione
degli habitat
presenti
1. ripristino e tutela di
ulteriori zone dunali
nella fascia
demaniale marittima
2. acquisizione status
di agente di polizia
giudiziaria per gli
operatori di
monitoraggio del
soggetto gestore
3. coinvolgimento di
enti locali per la
gestione dello
smaltimento rifiuti
presenti sul demanio
marittimo
4. potenziamento del
trasporto pubblico e
intermodalità
5. mantenimento del
numero di fruitori del
demanio marittimo
non inseriti in attività
guidate didattico
RSA turistiche riferito ai
dati in possesso al
soggetto gestore
6. adozione di
regolamento della
Riserva Terrestre per
l'individuazione di
idonee aree per lo
svolgimento delle
attività didattico
turistiche
7. Attività di lobby per
adozione di nuova
legge regionale sul
demanio marittimo e
costiero, con regime
normativo speciale
per concessioni
demaniali all’interno
di AMP
8. interventi di tutela
e ripristino
ambientale delle zone
comprese nell’area di
ampliamento del SIC
1. Finanziato
progetto di
ripristino dunale
nelle zone
comprese nell’area
di ampliamento del
SIC (fin. Regione
Puglia)
2. Fase di
definizione di
intesa con Ente
Provincia
3. Finanziato
progetto annuale
con Provincia di
Brindisi
4. Finanziato
progetto di
apertura nuova
area servizi
parcheggio in
località a Nord di
Punta Penna
Grossa,
adeguamento
parcheggio Punta
Penna Grossa
5. in corso di
svolgimento
6. in attesa di
approvazione da
parte del MATTM
7. in corso di
svolgimento
8. Finanziato
progetto di
ripristino habitat
nelle zone
comprese nell’area
di ampliamento del
SIC (fin. Regione
Puglia)
1. Redatto progetto
definitivo. In attesa
1. In attesa di
di autorizzazioni
aggiudicazione
2. Fase di
lavori
definizione di
2. Fase di
intesa con Ente
definizione di
Provincia
intesa con Ente
3. Mancanza di
Provincia
coinvolgimento per
indisponibilità fondi 3. Svolgimento con
fondi propri
4. Redatto progetto
4. In attesa di
definitivo. In attesa
aggiudicazione
di autorizzazioni
lavori
5. in corso di
5. in corso di
svolgimento
svolgimento
6. in attesa di
6. Approvato
approvazione da
MATTM
parte del MATTM
7. in corso di
7. in corso di
svolgimento
svolgimento
8. In attesa di
8. Redatto progetto
definitivo. In attesa aggiudicazione
lavori
di autorizzazioni
1-0,00 €
4- 0,00 €
DIR
5-15.000,00 €
8-0,00 €
Acque provenienti da canale
reale
6
Riduzione
dell’impatto
su necton e
benthos
E
Monitoraggio
qualitativo e
quantitativo
dei rifiuti
presenti sui
fondi marini
Immer
sione
per
monito
raggio
stato
habitat
e
infrastr
utture
somme
rse
5
riduzione
dell'impatto
derivante
dalla presenza
di rifiuti e
sostanze
inquinanti
inorganiche
Carico organico e inorganico
4
Riduzione del
rischio legato
a scarichi nel
Canale Reale
Ottenimento
di dati su base
annuale in
N relazione al
A monitoraggio
e controllo
E
degli scarichi
presenti nel
Canale Reale
agosto
2014
RSA
1. coinvolgimento enti
1. Pianificazione 1. Pianificazione
locali per la bonifica
incontri con enti incontri con enti
dell'arenile da
locali
locali
idrocarburi
Conservazione dei
popolamenti
agosto
2014
DIR
1. Redazione di un
giornale di
immersione per la
registrazione dei dati
agosto
2014
1. realizzazione di
studi specifici per la 1. Realizzato. In
verifica della
corso di
sostenibilità dello
elaborazione
1. Concluso
1. Concluso
sforzo di pesca sulla
dati
2.
in
fase
di
2.
in fase di
specie Cefalo (Mugil
2. in attesa di
DIR
ricerca di nuova ricerca di nuova
cephalus)
approvazione di
fonte di
fonte di
2. attivazione di filiera finanziamento
finanziamento
finanziamento
per la trasformazione richiesto (FEP
e inscatolamento di
2007-2013
cefalo proveniente
Regione Puglia)
dalla riserva
n.ro di illeciti
rilevati e
comunicati/anno
agosto
2014
7
Realizzazione
di filiera per la
valorizzazione
di specie
ittiche
dimenticate
Aumento della
redditività per
pescatori
n.ro di quintali di
N
autorizzati
Cefalo
A Diminuzione trasformati/anno
sforzo di
pesca su
specie target
8
Eliminazione
della pesca di
frodo
0 eventi di
E
pesca d frodo
DIR
1. Controllo e
monitoraggio dei
risultati raggiunti e
validazione
1. In
progettazione
1. In corso di
svolgimento
1. In
progettazione
1. In corso di
svolgimento
-
1. incontri con
enti locali
DIR
-
1. Concluso
DIR
-
DIR
1.15.000,00€
2.0,00€
1. In corso di
svolgimento
DIR 1.12.000,00 €
45:
a.abbondanza
specie target
b. quantificazione
degli effetti della
frequentazione sui
popolamenti
bentonici
c. stato di qualità
igienico-sanitaria
ex DPR 470/1982
d. n.ro casi di
emergenze da inq.
inorganico
Pesca
Numero
immersioni
anno (72)
agosto
2014
1.Eventuale Piani
utilizzo delle acque
depurate
1. In corso di
1. In corso di
1. In corso di
2. acquisizione
sviluppo e
sviluppo e
sviluppo e
finanziamento per
implementazione implementazione implementazione
realizzazione
di
RSA
DIR
condotta sottomarina
2. In corso di
2. In corso di
2. In fase di
per allontanamento
sviluppo e
sviluppo e
appalto lavori da
scarichi acque reflue implementazione implementazione
parte AQP
depurate del
depuratore consortile
di Carovigno
Pesca
A
a. abbondanza
specie target
b. quantificazione
degli effetti della
frequentazione sui
popolamenti
bentonici
c. stato di qualità
igienico-sanitaria
ex DPR 470/1982
d. funzionalità
eco-sistemica
delle acque
interne
Acque provenienti da zona umida
A
N 95 Ha di
riserva in
biologico
n.ro di ettari della
Riserva di terra
convertiti
agosto
2014
46:
9
Incremento
della
conversione
delle
metodologie
agricole verso
quelle a basso
impatto
ambientale o
biologiche
1. promozione
dell'implementazione
dei SGA conformi alle
norme ISO 14000 ed
EMAS II
2. Realizzazione di
esperienze pilota di
1. In attesa di
1. In attesa di
filiera produttiva
1. In attesa di
finanziamento
dell'olio e dei prodotti finanziamento
finanziamento
da forno e orticole a 2. filiere attivate. 2. filiere attivate.
2. filiere attivate.
basso impatto
È in corso
È in corso
È in corso
ambientale
attività di
attività di
attività di
supporto
supporto
3. Adozione di
supporto
DIR
DIR
al’azione
al’azione
regolamento del
al’azione
settore agricolo
3. in attesa di
3. in attesa di
3. Approvato
4. individuazione di approvazione del approvazione del
MATTM
MATTM
MATTM
canali di
4.
in
corso di
finanziamento per
4. in corso di
4. in corso di
svolgimento
l'adozione di buone
svolgimento
svolgimento
pratiche agronomiche
e per l'integrazione
del reddito agricolo
con attività in altri
settori produttivi quali
quelli agroturistici
1- 0,00
2-7.000,00
8.2
OBIETTIVI E TRAGUARDI 2014 - 2017
CODICE
STRATEGIA
OBIETTIVI STRATEGICI
PIANO DI AZIONI PROGRAMMATE
AZIONI PROGRAMMATE
STR-01-OBJ1
Mantenimento delle
strutture e servizi di base
Entro il 2017
mantenimento della
capacità di spesa,
attraverso attività di fund
raising, per i servizi di
base necessari al
funzionamento del
Soggetto Gestore
STR-01-OBJ3 Risparmio
energetico La sede
operativa e il Centro Visite
del Soggetto Gestore
situati a Serranova sono
STR-01
dotati di impianti per la
Funzionamento produzione di energia
ordinario
fotovoltaica. L'obiettivo è il
mantenimento dei livelli di
produzione di energia
fotovoltaica espressi nel
triennio 2011-2014.
STR-01-OBJ4
Ottimizzazione della
pianta organica funzionale
La pianta organica
funzionale del soggetto
gestore deve essere
mantenuta per garantire
l'operatività dell'ente. La
struttura amministrativa è
composta da 4 elementi
divisi in tre unità
funzionali.
TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI
COSTO
DELL'AZIONE
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
STR-01-ACT-01 Spese istituzionali L'azione comprende la copertura delle
spese inerenti: funzionamento commissione di Riserva Marina,
funzionamento commissione di Riserva Terrestre, Rimborso spese
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, Revisori dei conti, Spese di
rappresentanza
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
€ 114.451,74
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
47:
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti|
Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
Comunità dei vertebrati marini
STR-01-ACT-02 Spese inerente funzionamento amministrativo L'azione
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
comprende la copertura delle spese inerenti: Direzione Missioni Personale
€ 835.003,35
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
Gestione Ordinaria Personale Gestione Ordinaria RNS imposte e tasse
48:
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti|
Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
STR-01-ACT-03 Costi di Amministrazione L'azione comprende i costi per:
Utenze materiale attività amministrativa Assicurazioni imposte, tasse e
bolli, spese bancarie acquisto giornali riviste pubblicazioni - servizio di
rassegna stampa Spese postali gestione ufficio contenzioso Carburante
automezzi, gommoni e attrezzature Spese legali
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
€ 338.692,26
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti|
Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Erosione costiera
|Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione
turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP
(Controllo e Manutenzione attrezzatura) |
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
STR-01-ACT-04Manutenzione ordinaria beni durevoli L'azione è necessaria organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
per il mantenimento della funzionalità delle strutture operative, dei mezzi |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
e delle strumentazioni utilizzati ai fini della gestione dell'area protetta.
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Comprende: Immobili Mezzi nautici e/o terrestri Segnalamenti marittimi
Manutenzione attrezzatura) |
Cartellonistica e segnaletica Strumenti - Attrezzature Acquisto Strumenti Attrezzature
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
49:
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
€ 110.999,22
50:
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti|
Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
STR-01-ACT-05 ServiziL'azione è necessaria per l'acquisizione di servizi
esterni per il funzionamento ordinario dell'area protetta. L'azione
comprende: Contratti di locazione / noleggio beni durevoli Supporto
operativo generale (pulizia e guardiania immobili, ecc…) assistenza
informatica - privacy Consulenza amministrativa Oneri DLgs 81/08
Contratti di locazione Area Servizi Penna Grossa
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione
|Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
€ 188.094,54
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti|
Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
STR-02
Sorveglianza e
monitoraggio
dello stato
ecologico e dei
fattori di
pressione su
STR-02-OBJ1 Azioni di
contenimento degli apporti
di sedimentoentro il 2017,
sulla base dei risultati
della valutazione
dell'origine dei sedimenti,
realizzazione di uno studio
AZIONI PROGRAMMATE
STR-02-ACT-01 Sistema di Gestione Ambientale ISO14001 EMASIIL'intervento prevede il mantenimento e il funzionamento
del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), con l'espletamento
delle attività di audit interni, di verifica delle istruzioni operative e
procedure, di azioni correttive e preventive, di aggiornamento
dell'Analisi Ambientale e delle prestazioni ambientali, di
TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
COSTO DELL'AZIONE
€ 24.686,04
habitat e
interventi di
prevenzione
mantenimento del Piano di Acquisti Verdi. Si prevede di effettuare organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione |
uno screening di conformità legislativa ai sensi dei decreti
Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
attuativi del D.lgs 152/2006. Per il mantenimento del SGA sono
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
stati inoltre previsti i costi di convalida annuale della Dichiarazione Manutenzione attrezzatura) |
da parte dell'Ente di Certificazione.
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione |
Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e
Manutenzione attrezzatura) |
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione |
Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti
|Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive |
STR-02-ACT-02Monitoraggio indicatori biofisici La Riserva ha
elaborato un set di indicatori biofisici per la verifica dello stato di
conservazione ecologico degli habitat prioritari e comunitari
secondo la Dir. 92/43 Habitat e dell'efficacia di gestione della
Riserva. L'uso di tale set è indispensabile per adattare la propria
politica ambientale e la gestione delle risorse della Riserva. Il
programma di monitoraggio, elaborato e approvato dal soggetto
gestore, è parte integrante del piano di gestione triennale. I
risultati di tale monitoraggio permetteranno al Consorzio di
Gestione di Torre Guaceto di adattare la propria politica
ambientale (adaptative management) in funzione dei risultati
ottenuti, così come previsto dalla Dir. Habitat, dalle procedure
EMAS II e dal Protocollo ASPIM.
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione |
Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione |
Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
turistici AMP |
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze
organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione |
Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi
€ 197.595,24
51:
di fattibilità per interventi
di eliminazione sorgenti di
sedimentazione o
mitigazione degli impatti,
da utilizzare per fund
raising
STR-02-OBJ2 Monitoraggio
specie aliene Entro il 2017
misurare il trend di
distribuzione di Caluerpa
spp. e delle specie chiave
rispetto alla distribuzione
di Posidonia oceanica
STR-02-OBJ3 Diminuzione
ancoraggi Entro il 2017
decremento del 10% (3%
annuo) del rapporto
verbali per
ancoraggio/uscite
STR-02-OBJ5 Riduzione
rifiuti Riduzione
dell'impatto percettivo
derivante dalla presenza
dei rifiuti
STR-02-OBJ6 Mitigazione
impatti derivanti da
navigazione Entro il 2017
redazione di un codice di
comportamento per la
subacquea
STR-02-OBJ7
Mantenimento
Registrazione EMASIII Nel
triennio 2014/2017 la
dichiarazione ambientale
dovrà essere registrata
secondo il regolamento
EMASIII. Il mantenimento
della registrazione
permetterà di esercitare
un controllo operativo dei
traguardi ambientali
prefissi e consentire la
verifica degli stessi da
parte di un ente
certificatore terzo
STR-02-OBJ8
Mantenimento Status
ASPIM Entro il 2017 si
conclude il primo esaennio
dell'inclusione nella Lista
ASPIM. L'adozione e
turistici AMP |
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida |
Zona umida
Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive
|Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti
|Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP |
STR-02-ACT-03Monitoraggio e controllo della Riserva L’intervento
prevede il supporto all'attività di controllo delle attività antropiche
Comunità dei vertebrati marini
e tutela degli habitat della Riserva, svolto dalla Capitaneria di
Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale
Porto di Brindisi dal Corpo Forestale dello Stato dalle altre forze
professionale | Pesca INN |
dell’ordine, la raccolta di dati per la programmazione di una
corretta politica di tutela e fruizione della riserva, segnalare abusi
Popolamento bentonico costiero
e problematiche varie, attraverso procedure concordate, con le
Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici
autorità competenti, sensibilizzare i fruitori per una maggiore
AMP |
conoscenza delle tematiche ambientali e delle possibili attività che
nell’area si possono svolgere, per un aumento del senso di
Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità
responsabilità. Per quanto riguarda l’AMP l’intervento è
Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici
concentrato nell’individuare in termini qualitativi e quantitativi la
AMP |
pressione antropica durante l’estate e in particolar modo nelle
fasce orarie in cui non è presente personale della Capitaneria di
Formazioni coralligene
Porto e delle altre forze dell’ordine. L’attività di monitoraggio sarà
Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici
estesa in particolare a fattori di pressione quali la pesca di frodo,
€ 170.766,00
AMP |
l’immissione in mare di sostanze organiche provenienti dai canali
Reale e Apani, che sfociano nella zona A e C della Riserva Marina
Comunità ornitica migratoria
e il non rispetto della normativa relativa all’uso del demani
Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento
marittimo. Con l’approvazione del Disciplinare di Attuazione del
organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e
Regolamento di esecuzione e attuazione dell’AMP di Torre
ecologici della zona umida |
Guaceto verrà svolta un’attività di monitoraggio delle attività
autorizzate così come definito nel regolamento di cui sopra. Per
Zona umida
quanto riguarda la RNS l’intervento è concentrato sulle
Minacce influenzate:Inquinamento organico/inorganico
problematiche legate alla caccia, agli abusi edilizi al controllo della
|Attività agricola |
conduzione agronomica e al rispetto in termini generali delle
normative vigenti presso il territorio protetto. Il monitoraggio sarà
Habitat del litorale
svolto da personale formato per lo svolgimento di tale attività,
Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici
dotato di binocoli, macchina fotografica e radio ricetrasmittente.
AMP | Rifiuti |
Gli spostamenti con automezzi e mezzo nautico saranno ridotti
privilegiando l’attività di controllo a piedi.
STR-02-ACT-04 Gestione ufficio contenzioso Ai sensi del DM
Ambiente 26 Gennaio 2009 inerente l'approvazione del
€ 4.500,00
regolamento di esecuzione dell'AMP di Torre Guaceto, il il
Soggetto Gestore è autorità amministrativa per l'erogazione delle
52:
l'implementazione di un
adeguato piano di
monitoraggio è condizione
necessaria per il
mantenimento dell'AMP
all'interno della lista
ASPIM.
sanzioni previste per le violazioni al regolamento accertate dai
corpi responsabili della sorveglianza. Così come disposto dal
regolamento, gli introiti derivanti dall'applicazione delle sanzioni
sono imputate al bilancio dell'Ente e utilizzati ai fini della gestione
AZIONI PROGRAMMATE
TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI
STR-03-ACT-01 Sorveglianza e interventi di prevenzione antincendio boschivoL'attività di
sorveglianza antincendio boschivo, sarà effettuata da personale formato per lo
svolgimento di tale attività con l'ausilio di binocoli da punto fisso rappresentato dalla torre
spagnola e con personale in pattugliamento con automezzo. Il personale in
pattugliamento sarà dotato di dispositivi antincendio boschivo, con il quale,
all’occorrenza, si potrà effettuare un primo intervento di contenimento. Presso la torre
sarà posizionato un mezzo AIB di pronto intervento. Si effettuerà un coordinamento di
Comunità ornitica migratoria
mezzi e uomini a disposizione per tale attività, in particolare con l’Agenzia Regionale delle Minacce influenzate:Incendi |
Foreste-della Regione Puglia e la Protezione Civile provinciale; verrà all’uopo stipulato
apposito protocollo d’intesa.. Nel mese di aprile maggio verranno realizzate le precese
Zona umida
nelle aree oggetto di interventi di ingegneria naturalistica gestite da questo ente;
Minacce influenzate:Incendi | Attività
verranno sfalciati i bordi delle strade AIB e la scarpata della complanare “lato mare”. Nel agricola|
mese di giugno verranno svolte alcune esercitazioni destinate al personale della riserva e
una esercitazione rivolta anche al personale degli altri enti coinvolti nell’attività di AIB,
l’oggetto della esercitazione riguarderà principalmente l’utilizzo del sistema antincendio
boschivo presente nella riserva. L’attività di sorveglianza 15 giugno al 15 settembre e
potrà essere prolungata in caso di particolare condizioni meteo. Giornalmente l’attività
coprirà il periodo che va dalle ore 09:00 alle ore 21:00.
STR-03-ACT-02 Cure colturali habitat prioritari e comunitariL’intervento ha come finalità la
gestione degli interventi di ingegneria naturalistica legati alla forestazione di aree
Comunità ornitica migratoria
agricole, riconversione di boschi non autoctoni, la conversione di cedui in fustaie e il
Minacce influenzate:Alterazione dei
ripristino degli habitat Lagune Costiere. L’intervento prevede la sostituzione di piante
processi idrogeologici e ecologici della
morte, attraverso raccolta, germinazione e successiva piantumazione di specie autoctone
zona umida |
su una superficie di 17 ettari, il contenimento delle specie alloctone invasive in particolare
Tamarix africana, Myoporum tenufolium, Pinus halepensis, Pittosporum tobira, Eucalyptus
Zona umida
camaldulensis conversione da ceduo a fustaia di bosco a Quercus ilex su una superficie di
Minacce influenzate:Alterazione dei
un ettaro. Verrà effettuato lo sfalcio del phragmiteto su una superficie di 1 ettaro per
processi idrogeologici e ecologici della
impedire che le canne occludano lo specchio acqueo con relativo rischio di restrizione
zona umida |
della superficie occupata dell’habitat Lagune Costiere. Gli interventi colturali verranno
eseguiti secondo le metodologie indicate dagli studi di settore del piano di gestione
Habitat del litorale
pluriennale e in funzione dei risultati delle attività del piano di monitoraggio. L’intervento
Minacce influenzate:Rifiuti |
prevede infine la manutenzione dei sentieri, dei muretti a secco, delle staccionate e della
cartellonistica.
STR-03-ACT-03 Interventi manutenzione ordinaria habitat Nell'ambito di questa azione
Comunità ornitica migratoria
saranno realizzati piccoli interventi di manutenzione ordinaria sulla sentieristica
Minacce influenzate:Alterazione dei
(realizzazione staccionate, interventi sul fondo dei sentieri, manutenzione straordinaria di processi idrogeologici e ecologici della
strutture a supporto della conservazione degli habitat prioritari)
zona umida |
STR-03-ACT-04 Gestione Centro Recupero Tartarughe Marine Nell'annualità 2014 il Centro
di Recupero Tartarughe Marine sarà operativo. Il Centro di Recupero è conforme alle
Linee guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine ai Comunità dei vertebrati marini
fini della riabilitazione e per la manipolazione e rilascio a scopi scientifici Secondo le linee Minacce influenzate:Pesca artigianale
guida i centri di recupero devono contribuire in modo significativo alla conservazione
professionale |
delle tartarughe marine. A tal fine, il CRTM Torre Guaceto opererà sia nel recupero degli
individui in difficoltà sia nell'educazione e informazione, nel contatto con rete di
COSTO
DELL'AZIONE
€ 93.000,00
€ 366.010,32
€ 36.000,00
€ 15.000,00
53:
STR-03-OBJ1 Riduzione
della superfice percorsa da
incendi Dalla serie storica
degli incendi nella RNS di
Torre Guaceto l’unico
evento rilevante è
l’incendio del 2007 (dalla
valutazione dell’area
interessata dall’incendio
sono risultati percorsi circa
105 ettari di riserva di cui:
100 ha appartenenti
all’habitat canneto di
interesse regionale, 5 ha
all’habitat macchia
mediterranea di interesse
regionale). Entro il 2017
mantenimento del valore
di 0 ha di superficie di
habitat prioritari e
comunitari percorsi da
STR-03 Attività incendi.
di
STR-03-OBJ2 Incremento
conservazione della superficie di habitat
e recupero
Entro il 2017, aumento del
della
5% della superficie di
biodiversità
habitat attraverso attività
di cure colturali
STR-03-OBJ3
Accreditamento Centro
Tartartughe Marine Entro il
2017 adesione al Piano
Nazionale e Regionale di
Azione per le Tartarughe
Marine, con
accreditamento del Centro
di Recupero Tartarughe
Marine di Punta Penna
Grossa
STR-03-OBJ4 Aumento
della conoscenza su
Tartarughe MarineEntro il
2017 realizzazione di
monitoraggio e studio
della distribuzione della
popolazione adriatico
ionica di tartarughe
marine
monitoraggio spiaggiamenti e/o con pescatori, nella partecipazione ad un network, o reti,
di centri recupero (che possa influenzare le autorità e i legislatori). L'azione prevede la
realizzazione anche di attività di networking e sensibilizzazione quali: intrecciare rapporti
di concreta collaborazione con la Guardia Costiera, le flottiglie navali di Carabinieri e
Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato; definire rapporti di collaborazione con le
Aree Marine Protette (Tremiti e Porto Cesareo); definire rapporti di collaborazione con
strutture organizzate ed enti che fanno ricerca in tema di conservazione della natura e
della biodiversità e che attuano concreti progetti di salvaguardia della natura, come ad
esempio quelli gia avviati con l’Università di Bari, in particolare la Clinica Veterinaria
dell’Università, il CRTM Salento del Parco di Rauccio; progettare e realizzare attività di
educazione ambientale con le scuole; formare e sensibilizzare le comunità locali; dare
pubblicità alle attività del Centro attraverso i canali dell’informazione (giornali, televisioni,
internet) sia locali che nazionali. La gestione ordinaria del Centro prevede le spese
relative agli interventi di primo soccorso e recupero delle tartarughe marine.
STR-03-ACT-05 Analisi dello stato di conservazione delle tartarughe marine Attraverso
l'utilizzo di tecnologia satellitare per la marcatura degli individui e il censimento e lo
studio della nidificazione della specie nell'area Salentina, si aumenteranno le conoscenze
sulla popolazione adriatico-ionica di Caretta caretta. Tale intervento è un follow-up del
progetto PRO.ACT.Natura2000 e prevede l'utilizzo di circa 10 trasmettitori satellitari della
SIRTRACK (Nuova Zelanda) e della tecnologia satellitare ARGOS. I dati, attraverso la
piattaforma SEATURTLE.ORG - Global Sea Turtle Network, saranno condivise con i gruppi
di ricerca greci, con i quali è stata attivata la partnership nell'ambito del progetto
succitato. Il monitoraggio dei siti avverrà sulla base dei risultati del monitoraggio
effettuato durante il progetto, che aveva individuato la potenzialità di alcuni siti. Si
attiveranno sinergie con i Centri di Recupero presenti nella Regione (Centro di Recupero
di Tartarughe Marine di Manfredonia, Il Centro Recupero del salento, operante nel Parco
di Rauccio, il Centro di recupero della Provincia di Lecce a Calimera e l'area marina
protetta di Porto Cesareo) per le attività di monitoraggio siti e il recupero degli animali in
difficoltà. Nell'ambito delle attività di recupero, il Centro di Torre Guaceto si candiderà
nell'ambito del sistema regionale quale Centro responsabile del recupero nella Provincia
di Brindisi. Sarò svolto il recupero e il monitoraggio delle tartarughe marine in difficoltà
vittime di incidenti con attrezzi da pesca, collisioni con motoscafi o spiaggiamenti, e il loro
rilascio a mare una volta guariti, ricognizione dati biometrici, prelievo campioni per
indagini genetiche, esami radiografici. Il finanziamento di tale azione può essere coperto
da fondi regionali destinati allo sviluppo del Piano Regionale Tartarughe Marine o inserito
all'interno di progettazioni finanziate dai programmi di cooperazione territoriale 20142020
STR-03-ACT-06 Interventi finalizzati alla conservazione di un buono stato ecologico degli
habitat prioritari e comunitari della Riserva di Torre Guaceto Nell'ambito delle attività di
recupero delle funzionalità ecologiche degli habitat prioritari e della conservazione della
biodiversità, sono programmati interventi di ripristino e ampliamento della superfici su
due habitat prioritari: Dune costiere con Juniperus spp. (2250*) e Lagune costiere (1150*).
Per quanto riguarda le dune costiere, nelle zone dove l’erosione del sistema dunare non è
dovuta all’azione meteo-marina ma all’impatto antropico si prevede il rimodellamento
dunale con tecniche di ingegneria naturalistica già sperimentate con successo in Riserva.
Queste in sintesi consistono nel prelievo di semi delle piante presenti sul cordone dunare,
loro germinazione in laboratorio e crescita in serra aperta, modellamento dunare
mediante apporto di sabbia e ancoraggio di biostuoia, inserimento della vegetazione
ottenuta in serra e iniziale assistenza idrica. Per quanto riguarda la zona umida, l’azione
consiste nell’aumentare la superfice degli specchi d’acqua presenti in riserva, così come
già provato con successo con un intervento precedente, per favorire la presenza
54:
STR-03-OBJ5 Diminuzione
della frammentazione
degli habitatEntro il 2017
gli indicatori di
frammentazione degli
habitat dovranno
registrare una diminuzione
della stessa, grazie ad
interventi di recupero e
ripristino
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate:Pesca artigianale € 54.000,00
professionale |
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Alterazione dei
processi idrogeologici e ecologici della
zona umida |Incendi |
Zona umida
Minacce influenzate:Alterazione dei
processi idrogeologici e ecologici della
zona umida |
€ 1.000.000,00
dell’avifauna e per migliorare il sistema ecologico della zona umida, eliminando in punti
localizzati i fenomeni di interramento. La localizzazione dell’intervento sarà in aree già in
disponibilità del Soggetto Gestore, in prossimità del precedente chiaro d'acqua già
realizzato. Per aumentare la naturalità delle aree naturali, si procederà, inoltre, alla
demolizione di manufatti presenti all'interno della macchia mediterranea, realizzati in
passato in lottizzazioni a fini turistici non conclusi. L'intervento prevede l'acquisto dei
terreni ad oggi in concessione dall'Agenzia del Demanio in località Punta Penna Grossa,
per un totale di 14.500 mq Il progetto sarà candidato ai finanziamenti regionali PO FESR
per il periodo di programmazione 2014-2020
STR-03-ACT-07Naturalizzazione di aree agricole contigue ad habitat prioritari In aree
contermini ad habitat prioritari e comunitari sono presenti aree agricole, di proprietà del
demanio regionale, interessate in passato da attività agricole da parte di concessionari,
ma ora incolte o scarsamente utilizzate. Al fine di espandere la copertura boschiva ed
arbustiva e diminuire la frammentazione degli habitat, aumentano la connettività
ecologica, è opportuno procedere ad accordi con il Demanio Regionale per la presa in
carico di queste aree agricole da destinare ad un processo di progressiva
rinaturalizzazione con impianto di nuove essenze riconducibili all’habitat “boscaglie di
lecci”. Tale attività di rinaturalizzazione sarà svolta nell'ambito di un accordo di
collaborazione con l'Agenzia Regionale delle Foreste.
€ 0,00
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Alterazione dei
processi idrogeologici e ecologici della
zona umida |
STR-03-ACT-08Rifunzionalizzazione ed il prolungamento della condotta sottomarina
esistente in zona Apani (BR)L'impianto di depurazione consortile di Carovigno, che
raccoglie i reflui depurati dei Comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele
Salentino è entrato in funzione il 22 settembre 2014. Il Piano di tutela delle Acque,
approvato dalla Regione Puglia, prevede che il recapito finale sia il Mar Adriatico,
attraverso condotta sottomarina. Attualmente lo scarico dei reflui depurati è autorizzato
dalla Regione Puglia solo per i comuni di San Michele S.no e parzialmente San Vito dei
N.nni attraverso una condotta che scarica nel Canale reale, che dopo circa un chilometro
sfocia direttamente nella Zona A della Riserva Marina. Tale autorizzazione, considerata
non conforme con quanto stabilito dal decreto istitutivo dell'AMP di Torre Guaceto, è
contestata davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Per ottemperare a
quanto previsto dalla Regione Puglia nel PTA e per diminuire l'impatto derivante dallo
scarico dei reflui depurati sulle biocenosi marine, è prevista nelle annualità 2015-2016 la
Rifunzionalizzazione ed il prolungamento della condotta sottomarina esistente in zona
Apani (BR) . L'acquedotto pubblico pugliese ha la responsabilità per la realizzazione di
tale intervento. Il costo totale è di 8.000.000,00 di euro
Popolamento bentonico costiero
Minacce influenzate:Apporto di
sedimenti e sostanze organiche
proveniente dal Canale Reale |
Sedimentazione| Specie aliene
invasive |
€ 0,00
Praterie di Posidonia oceanica e
relativa comunità
Minacce influenzate:Apporto di
sedimenti e sostanze organiche
proveniente dal Canale Reale |
Sedimentazione|
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Apporto di
sedimenti e sostanze organiche
proveniente dal Canale Reale |
Sedimentazione|
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Alterazione dei
€ 0,00
processi idrogeologici e ecologici della
55:
STR-03-ACT-09 Riuso dei reflui urbani depurati - Impianto di depurazione di Carovigno Il
Piano Direttore per la redazione del P.T.A. (Piano di Tutela delle Acque 2002), prevedeva
che l’intero agglomerato di Carovigno, costituito dai Comuni di Carovigno, San Vito dei
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate:Apporto di
sedimenti e sostanze organiche
proveniente dal Canale Reale |
56:
Normanni e San Michele Salentino, fosse servito dal nuovo impianto di depurazione
zona umida |
(attualmente già realizzato), con recapito finale nel Canale Reale, in conformità ai limiti
della Tab.4 dell’allegato V del D. Lgs. 152/99. Successive modifiche al P.T.A. hanno
previsto una variante del recapito finale prevedendo che le acque fossero convogliate in
mare tramite condotta sottomarina, conformemente ai limiti previsti in Tab.1 dell’allegato
V del D. Lgs. 152/06. Attualmente sono stati realizzati l'impianto di depurazione
dell'agglomerato di Carovigno e la condotta di collegamento dell'impianto al Canale
Reale, mentre di prossima imminente realizzazione è la condotta sottomarina. Poichè di
fatto l'impianto di Carovigno, per quello che si dirà in seguito, risulta attrezzato con una
stazione di filtrazione e stazione di disinfezione a raggi UV, attraverso un miglioramento
funzionale di queste due stazioni è possibile spingere i trattamenti al fine di ottenere un
refluo affinato conforme ai limiti del D.Lgs. 93/2006 che prescrive i limiti per il riuso delle
acque reflue in agricoltura. Tale intervento renderebbe disponibile una risorsa idrica da
riutilizzare a scopi irrigui e/o ambientali. Le acque reflue depurate potrebbero essere
utilizzate nel comprensorio agricolo presente all’interno della perimetrazione della riserva
naturale di Torre Guaceto, realizzando una rete di distribuzione, in modo da limitare
l'attuale impiego di acque sotterranee ad elevato tenore salino vista l'elevata suscettività
irrigua dell'area di studio. Il progetto avrà un costo complessivo di € 11.200.000,00 e la
responsabilità di reperimento dei fondi è della Regione puglia e dell'Acquedotto Pugliese.
STR-04
Educazione
ambientale e
attività
informativa
AZIONI PROGRAMMATE
TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI
STR-04-ACT-01 Mercati della Terra e del Mare Il percorso eco-gastronomico della Notte di
San Lorenzo si conferma uno dei più attesi e seguiti eventi estivi della Riserva di Torre
Guaceto, dove, il Cibo Narrante diventa elemento per penetrare la cultura e il sapore dei
luoghi attraverso le antiche materie prime e la parola. I Mercati della Terra e del Mare di
Torre Guaceto raccolgono per 3 giorni (9,10,11 agosto) e nella stessa piazza le più
interessanti esperienze nel campo dell’eco-gastronomia del territorio facendole
STR-04-OBJ1 Aumento
incontrare con l’arte, il teatro, la World Music e soprattutto con i consumatori e con i tanti
della cultura ambientale
turisti appassionati di Puglia e territorio. L’idea semplice alla base dell’iniziativa è quella
degli utentiAumento del
di creare una piazza accogliente e ospitale dove la gente (grandi e bambini) potesse
10% del numero di utenti
condividere un tempo dedicato alla conoscenza, all'incontro, alle degustazioni. La piazza Comunità dei vertebrati marini
sensibilizzati dalle azioni di
del Mercato è animata per le 3 giornate da concerti, spettacoli, incontri/dibattito per
Minacce influenzate:Pesca ricreativa |
comunicazione
grandi e bambini nel solco della ricerca tra arte ed educazione alla sostenibilità. La piazza Pesca artigianale professionale |Pesca
STR-04-OBJ2
dei MERCATI DI TORRE GUACETO rappresenta il punto di arrivo di una lunga ricerca tra
INN |
Miglioramento della
cibo, sostenibilità e arte e rappresenta un evento multidisciplinare, maturo e complesso
percezione degli
che già dalla sua prima edizione ha mostrato tutte le sue numerose potenzialità.
utentiAttraverso l'utilizzo
Protagonisti dei Mercati della Terra e del Mare sono i produttori/trasformatori inseriti
di questionari, entro il
nelle Comunità del Cibo della rete di Terra Madre, nel circuito delle Masserie didattiche e
2017 si valuterà la
del Bio Itinerario della Provincia di Brindisi che hanno la possibilità di gestire un proprio
percezione da parte degli
spazio espositivo di vendita e degustazione dei propri prodotti, per la maggior parte dei
utenti dell'operato del
casi tra i Presìdi Slow Food, nell’atlante dei prodotti Tipici di Puglia, prodotti agricoli e
Soggetto Gestore. Sulla
alimentari regolati da sistemi di qualità riconosciuti dall’Unione Europea (DOP IGP ecc.) e
base di quanto rilevato, si
produzioni biologiche ed Eco Festa Puglia.
predisporranno piani di
STR-04-ACT-04 Stampa materiale di comunicazioneAttraverso questo intervento sarà
miglioramento per il
elaborato e prodotto materiale di comunicazione da utilizzare per l'attività informativa
prossimo triennio.
Habitat del litorale
dei turisti che frequentano la riserva, presso le strutture turistiche del comprensorio del
Minacce influenzate:Frequentazione
SAC della Via Traiana aderenti ai progetti del consorzio di gestione e per la
turistica e servizi turistici AMP |
partecipazione a eventi internazionali quali di Mercato del Gusto Terra Madre di Torino,
l'EXPO 2015 Milano e attività di internazionalizzazione di Assonautica.
STR-04-ACT-06 Residenza di Teatro ambientale - Teatri Abitati Regione Puglia Teatri
Habitat del litorale
Abitati è la consolidata modalità di gestione pubblico/privata dei luoghi di spettacolo dal Minacce influenzate:Frequentazione
vivo in Puglia, finanziata dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) dell'Asse IV,
turistica e servizi turistici AMP |
COSTO DELL'AZIONE
€ 158.090,00
€ 25.000,00
€ 0,00
57:
Linea di intervento 4.3.2, realizzata dalla Regione Puglia in collaborazione col Teatro
Pubblico Pugliese. Un modello di residenza teatrale avviato nel 2008 dalla volontà politica
regionale orientata all'investimento delle risorse europee in cultura per lo sviluppo civile
ed economico della Puglia. Si tratta di un'azione strutturata che mette a sistema enti
pubblici, dotati di spazi teatrali e compagnie regionali di teatro o di danza che in questi
luoghi si stabilizzano per gestirli e proporre cultura. Il progetto è un'azione strutturata
della Regione Puglia che mette a sistema enti pubblici proprietari di spazi teatrali e
compagnie di teatro e danza che gestiscono e operano in questi luoghi per proporre
cultura Torre Guaceto è inserita nell'ambito della residenza teatrale di Mesagne attuata
con il Teatro Pubblico Pugliese e in collaborazione con il Comune di Mesagne, il Comune
di Brindisi, il Comune di San Vito dei N.nni.
STR-04-ACT-06 La didattica nel SAC La Via Traiana - Operazione Bandiera I Comuni di
Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica , Fasano, Ostuni e San Vito dei Normanni
riconoscendosi nell’obiettivo di giungere alla realizzazione di un Sistema Ambientale e
Culturale hanno partecipato, unitamente Consorzio di Gestione Parco Naturale Regionale
"Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo" ed al Consorzio di Gestione della
Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto all’avviso pubblicato in data 4 novembre
2010 sul BURP n. 167 “Invito a manifestare interesse per la valorizzazione e gestione dei
Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) della Regione Puglia e per l’attuazione territoriale
dell’Azione 4.2.2 “Azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in grado di
mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti di cui sia valutata la domanda
potenziale, anche ai fini di destagionalizzazione dei flussi di visita, dell’allungamento
della stagione e di una maggiore attrazione di differenti segmenti di domanda” e
dell’Azione 4.4.2 “Promozione e valorizzazione del patrimonio naturale del sistema
regionale per la conservazione della natura a fini turistici (lettere e-f)” del PO FESR Puglia
(2007-2013)” . All’uopo è stata formulata e presentata una proposta di valorizzazione e
gestione integrata del SAC corredata da schede di operazioni a valere sulle azioni 4.2.2 e Comunità dei vertebrati marini
4.4.2 del PO FESR 2007/2013. Tale proposta, superate le fasi di valutazione di
Minacce influenzate:Pesca ricreativa | € 0,00
ammissibilità e di valutazione di merito, è stata inserita nella I fascia dell’elenco delle
Pesca INN |
proposte ammissibili a negoziato, giusta DGR 738 DEL 19/04/2011. In relazione
all’operazione bandiera proposta per il SAC la Via Traiana, ed alle indicazioni in merito
fornite nel corso degli incontri dei tavoli tecnici dell’ 8 giugno, del 14 luglio 2011, del 20
settembre 2011 e del 3 novembre 2011 , i soggetti proponenti il SAC, al fine di creare le
pre-condizioni strutturali ed organizzative capaci di fungere da volano per la gestione
integrata dei beni e delle eccellenze del Sistema, hanno predisposto d’intesa con le
strutture regionali, un progetto orientato allo start up delle prime iniziative di messa in
rete e valorizzazione dei beni ambientali e culturali del SAC della Via Traiana. Tale
progetto si connota come operazione bandiera in quanto mira a definire un modello
incentrato sul tema della didattica, esportabile e replicabile anche nelle altre aree SAC. Il
progetto prevede la progettazione, l’allestimento, l’animazione e la realizzazione di 1
laboratorio didattico, 1 percorso interattivo per il Centro Visite e vari itinerari guidati per
ogni tematismo. Tale intervento prevede la spesa di € 53.400,00 per la Riserva di Torre
Guaceto, ma non è ascrivibile nel bilancio dell'Ente poiché il centro di spesa è il Comune
di Ostuni, capofila del SAC
STR-04-ACT-07 Centro Visite Al Gawsit Il centro visite e il giardino botanico nascono
Comunità dei vertebrati marini
dall’esigenza di creare un polo informativo e di fruizione connesso alle attività di
Minacce influenzate:Pesca ricreativa |
valorizzazione della Riserva di Torre Guaceto; una struttura di riferimento che offre una Pesca INN |
percezione differente e complementare alla visita diretta. Le caratteristiche espositive
€ 0,00
mettono a disposizione le chiavi di lettura del territorio nel suo complesso: un ambiente Habitat del litorale
dove i luoghi della riserva si raccontano secondo percorsi che introducono il visitatore
Minacce influenzate:Frequentazione
alla conoscenza delle caratteristiche storiche, ambientali e paesaggistiche del territorio. Il turistica e servizi turistici AMP |
58:
Centro Visite è stato progettato con una logica tanto espositiva quanto didatticointerattiva, caratterizzata dal maggiore coinvolgimento possibile del visitatore, che da
semplice osservatore diviene soggetto attivo, in grado di interagire con le tematiche
trattate. Il Centro Visite è il fulcro delle attività di conoscenza e fruizione dell'Ente
STR-04-ACT-07 Il Forum permanente degli attori localiL'area protetta di Torre Guaceto
rappresenta una realtà importante nella realizzazione di politiche attive per lo sviluppo
del proprio territorio. L'attivazione di un tavolo con le associazioni diventa un momento
importante di confronto con il territorio, per la crescita di un rapporto costruttivo e di
cooperazione con le popolazioni locali. Gli incontri saranno momenti di condivisione di
risultati raggiunti o di socializzazione di situazioni problematiche all'interno della riserva.
Assumendo una posizione di "ascolto" il Soggetto Gestore potrà, inoltre, affrontare i
conflitti locali derivanti dalle scelte gestionali, dando le motivazioni per cui si è arrivati a
prendere talune scelte. Attraverso una procedura di evidenza pubblica, si raccoglieranno
le manifestazioni di interesse a partecipare al Forum. Con gli aderenti al Forum
(associazioni ambientaliste e culturali, gruppi informati, associazioni di categoria, aziende
turistiche, etc...) si organizzeranno riunioni periodiche (non meno di due anni) o
all'occorrenza tavoli di lavoro tematici a carattere permanente
€ 0,00
Comunità dei vertebrati marini
Minacce influenzate:Pesca ricreativa |
Pesca INN |
Comunità ornitica migratoria
Minacce influenzate:Inquinamento
organico/inorganico |Alterazione dei
STR-04-ACT-08 Ecoturismo e educazione ambientale in Riserva Attraverso ricorso a
processi idrogeologici e ecologici della
fornitore di servizi esterno, convenzionato a seguito di procedura di evidenza pubblica, è
zona umida | Incendi|
attivo in Riserva un servizio di Ecoturismo e educazione ambientale. Le esperienze in
natura organizzate sono avventure di apprendimento partecipate e prediligono una
Zona umida
conduzione coinvolgente e dinamica con l’obiettivo di far vivere ai partecipanti
Minacce influenzate:Inquinamento
esplorazioni e piccoli viaggi di formazione. Il gioco, la narrazione, la riscoperta della
organico/inorganico |Alterazione dei
manualità e della fantasia, la poesia e la magia interagiscono con le onde, le foglie, gli
processi idrogeologici e ecologici della
odori e i suoni della natura. Ogni proposta è frutto di scrupolosa sperimentazione e di
zona umida | Incendi| Attività agricola |
attento studio per cercare di soddisfare al meglio le esigenze formative e didattiche degli
insegnanti e le esigenze cognitive ed emotive dei bambini e dei ragazzi partecipanti.
€ 0,00
Popolamento bentonico costiero
L’esperienza in natura rappresenta un momento efficace di conoscenza e crescita, oltre
Minacce influenzate:Frequentazione
che una profonda esperienza di benessere per bambini e ragazzi e di reale incontro con
turistica e servizi turistici AMP |
la natura, un primo divertente passo nella formazione di una coscienza ambientale e
umana. Sono realizzati specifici percorsi di scoperta e laboratoriali per le scuole, a
Praterie di Posidonia oceanica e
secondo il grado di istruzione. Sono realizzate attività rivolte ai turisti di trekking e bikerelativa comunità
trekking. Attraverso la concessione di servizi, così come regolato dal Regolamento di
Minacce influenzate:Frequentazione
esecuzione dell'AMP e relativo disciplinare, ogni anno sono erogati, da parte di soggetti
turistica e servizi turistici AMP |
terzi, iscritti all'albo, attività di visite guidate subacquee (snorkeling e respiratore) e
scuola di vela.
Formazioni coralligene
Minacce influenzate:Frequentazione
turistica e servizi turistici AMP |
Habitat del litorale
Minacce influenzate:Frequentazione
turistica e servizi turistici AMP |Rifiuti |
STR-05
Promozione
STR-05-OBJ1
Miglioramento dei servizi
AZIONI PROGRAMMATE
TARGET BIODIVERSITA'
INTERESSATI
COSTO
DELL'AZIONE
dello sviluppo ai turisti Entro il 2017
sostenibile
azioni per la rigenerazione
della rete dei servizi
integrati distribuiti lungo il
percorso della civiltà
rupestre
STR-05-OBJ2 Aumento
delle conoscenze formali
archeologicheDurante il
triennio la campagna
archeologiche
aumenteranno le
conoscenze archeologiche
attraverso lo studio delle
testimonianze presenti
nell'area protetta
STR-05-OBJ3 Sostegno alle
produzioni di qualità
Durante il triennio
mantenimento delle
produzioni agricole e
ittiche dei produttori
aderenti alla Comunità di
Torre Guaceto
STR-05-OBJ4
Mantenimento della
capacità di
autofinanziamentoIn
un'ottica di continue
riduzioni dei fondi trasferiti
dall'amministrazione
centrale, deve essere
mantenuta la capacità di
autofinanziamento da
parte del soggetto
gestore. Il valore massimo
di autofinanziamento deve
essere il 49,99% del
bilancio. Il restante
50,01% deve essere
costituito da risorse
pubbliche.
€ 15.000,00
€ 1.608.000,00
€ 1.200.000,00
59:
STR-05-ACT-01 Gestione Laboratorio di ArcheologiaNell'annualità 2014 si prosegue nell'attività di
catalogazione e preparazione dei reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi degli anni
precedenti. La realizzazione di un laboratorio di archeologia nella Sede Operativa di Serranova
permette la possibilità di organizzare attività di divulgazione sul patrimonio archeologico della
Riserva.
STR-05-ACT-02 Gestione Servizi Turistici Le spiagge dell’Area Marina Protetta nel periodo estivo
sono caratterizzate dalla presenza di migliaia di turisti, in particolar modo la spiaggia di Punta
Penna Grossa. Attraverso la somministrazione di questionari si sono verificate le esigenze dei
fruitori delle spiagge e si sono analizzati i fattori di impatto negativo. Pertanto già dal 2008 è
stata attivata nella spiaggia di Punta Penna Grossa un’area servizi per i fruitori costituita da un
chiosco bar realizzato attraverso tecniche di prefabbricazione utilizzando materiali a basso
impatto ambientale quali legno e vetro con soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, nel
rispetto delle volumetrie ottenute in concessione demaniale. L’area è provvista di ombrelloni e
sedie a sdraio con annessa torretta movibile in legno per il controllo dei bagnanti e un piccolo
mezzo a remi per il soccorso oltre che un solarium e una pedana per accesso al mare dei
diversamente abili con l’ausilio di speciali carrozzelle. Sarà inoltre migliorata la raccolta
differenziata dei rifiuti con un più efficace sistema di raccolta oltre che una più efficace
comunicazione.
STR-05-ACT-03 Museo Archeologico Open-Air Torre Guaceto Nel contesto degli scenari connessi
alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio archeologico e culturale i musei e/o parchi
archeologici open-air costituiscono senza dubbio una realtà che, forte di una tradizione ormai
quasi centenaria sviluppatasi a partire dalle prime esperienze maturate in Germania e nel mondo
scandinavo e anglosassone, si offre oggi al pubblico quale un punto di contatto privilegiato tra il
momento della ricerca e quello della divulgazione. La ricostruzione di ambienti ed attività del
passato proprie di questi allestimenti sono infatti in grado di veicolare verso un pubblico vasto e
culturalmente variegato i risultati di scavi archeologici e ricerche scientifiche con mezzi di
comunicazione assolutamente immediati e coinvolgenti che fanno leva su un approccio
fortemente evocativo capace di assorbire lo stesso visitatore in prima persona, coinvolgendolo
ed integrandolo anche a livello sensoriale nella realtà antica ricostruita. Ad oggi realtà museali di
questo tipo sono assenti nell’Italia meridionale. L’idea progettuale del Museo Archeologico
all’aperto di Torre Guaceto si fonda sulla consapevolezza che il territorio dell’omonima Riserva
Naturale possa essere il luogo ideale per una partecipazione condivisa, sostenibile e smart della
storia naturale ed antropica, quindi del suo paesaggio culturale. Nello specifico per la
realizzazione del Museo Archeologico all’aperto di Torre Guaceto si prevede l’allestimento di
un’area espositiva tematica avente una superficie di circa 4.000m2 all’interno dell’attuale
giardino botanico del Centro Visite della Riserva presso la Borgata Serranova di Carovigno (Br).
Nel museo all’aperto saranno realizzate ricostruzioni e repliche in scala reale, con tecniche e
materiali antichi, di due delle capanne, delle relative installazioni funzionali (piastre da focolare,
aree di lavorazione delle materie prime), delle aree produttive (forni per la cottura delle
ceramiche) e dei manufatti contestuali (ceramiche, bronzi, selci, osso e palco, etc.) così come tali
testimonianze sono state scoperte e documentate durante le ricerche in corso nell’area del
villaggio dell’età del Bronzo (prima metà del II millennio a.C.) degli Scogli di Apani (Br). Il Museo
all’aperto avrà anche la funzione di campo di archeologia sperimentale a carattere didattico con
aree attrezzate a svolgere attività quali lo scavo archeologico simulato, la fusione del bronzo, la
modellazione e la cottura della ceramica, la lavorazione delle materie dure animali, la
coltivazione, la preparazione di alcuni alimenti. Attorno ed all’interno del Museo all’aperto
saranno realizzati degli spazi a verde utilizzando le essenze tipiche del bosco e della macchia
mediterranea così come attestate (dai resti archeologici) in questo territorio nel corso del II
millennio a.C.; questo accorgimento consentirà di inserire le ricostruzioni e gli spazi didattici in
un contesto paleo-vegetazionale che renderà ancora più efficace il salto indietro nel tempo per il
visitatore. Il progetto sarà candidato ai finanziamenti regionali PO FESR per il periodo di
60:
programmazione 2014-2020
Popolamento bentonico costiero
Minacce
influenzate:Frequentazione
STR-05-ACT-04 Ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile La Carta Europea per il
turistica e servizi turistici AMP |
Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una
certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo
Praterie di Posidonia oceanica e
sostenibile. L'elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate a
relativa comunità
sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di
Minacce
un'analisi approfondita della situazione locale. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e
influenzate:Frequentazione
culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore
turistica e servizi turistici AMP |
dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. Nell'ambito di un
finanziamento comunitario, la Provincia di Brindisi con propri fondi ha attivato un progetto per
Formazioni coralligene
l'adozione da parte della Riserva di Torre Guaceto della CETS.
Minacce
influenzate:Frequentazione
turistica e servizi turistici AMP |
STR-05-ACT-05 Azioni di sostegno del Presidio del pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto e alla
Pesca Sostenibile Il Soggetto gestore della riserva si è sempre preoccupata di valorizzare tutte le
componenti naturalistiche della riserva, ma in particolar modo ha cercato di rivitalizzare
l’agricoltura tipica della zona, ben consapevole che solo un utilizzo pulito e giusto di questa
risorsa può garantire la sostenibilità economica e la durabilità del sistema parco. Così è nato
l’olio degli ulivi millenari della riserva, L’oro del Parco, rilanciando la coltivazione di quegli ulivi
Comunità dei vertebrati marini
presenti nei 260 ettari a monte della statale che porta a Brindisi; così è nata la Comunità Slow
Minacce influenzate:Pesca
Food del cibo di Torre Guaceto, che comprende allevatori e caseificatori, pescatori, contadini,
artigianale professionale |
tutti attivi all’interno dell’area protetta. A salvaguardia della biodiversità dell’area protetta è
stato avviato anche un nuovo progetto: il recupero dell’ecotipo locale di pomodoro fiaschetto. La
Zona umida
comunità di pescatori è nata nel 2002 e riunisce 7 pescatori che operano su 2200 ettari di
Minacce influenzate:Attività
riserva marina. Il progetto realizzato dal Consorzio di gestione Torre Guaceto, Slow Food
agricola |
Condotta dell’Alto Salento e Università di Lecce è uno straordinario esempio di pesca sostenibile
e tutela ambientale Nell'ambito delle azioni di sostegno alle produzioni agricole di qualità e alla
Pesca sostenibile, il Soggetto gestore prevede la partecipazione alle Fiere previste nell'ambito
del circuito Slowfood (Terramadre e Slow Fish) e l'organizzazione di eventi a tema (Terramadre
Day). Tali azioni sono svolte attivando specifiche progettualità su linee di finanziamento
individuate all'occorrenza (es. Camera di Commercio, contributi regionali, specifici progetti)
STR-05-ACT-06 Interventi per il miglioramento e destagionalizzazione dell’offerta turistica nella
fascia costiera della riserva di Torre Guaceto Nell'ambito del miglioramento dei servizi di
fruizione sostenibile della Riserva, si prevede di acquisire tramite accordi con le proprietà
pubbliche (Demanio Regionale e altri) immobili presenti nell'area di Punta Penna Grossa per
interventi di rifunzionalizzazione in chiave turistica. Nello specifico si prevede di realizzare un un Comunità dei vertebrati marini
laboratorio di trasformazione della terza taglia. In pratica quelle specie neglette come lacerto,
Minacce influenzate:Pesca
scorfanetto ecc. che hanno poco mercato, vengono recuperate realizzando zuppe che i
artigianale professionale |
consumatori possono acquistare e portare a casa. Durante la calata dei cefali a settembre si
realizzerà la lavorazione sott’olio di questo pesce, mentre in collaborazione con la comunità dei
pescatori di Orbetello (Gr), del Presidio Slow Food bottarga di Orbetello, si produrrà la bottarga di
muggine.
STR-05-ACT-07 Realizzazione di una vetrina aziendale per i prodotti biologici del ParcoAttraverso
il finanziamento per l'EXPO 2015 sarà realizzato un punto di promozione, degustazione e vendita
dei prodotti tipici dei prodotti con il Marchio della Riserva attraverso l'allestimento all'interno del
Centro Viste di uno spazio dedicato alla promozione della cultura enogastronomia dell’area.
€ 0,00
€ 45.000,00
€ 600.000,00
€ 18.000,00
:61
9 ELENCO DELLE PRINCIPALI LEGGI E NORME APPLICABILI
ALL’ORGANIZZAZIONE
MATERIA
NORMA DI RIFERIMENTO E TITOLO
Legge 979 del 31 dicembre 1982 – Disposizioni per la difesa del mare
Legge 349 del 8 luglio 19 86 – Istituzione del Ministero dell’Ambiente e norme
in materia ambientale
Legge 394 del 6 dicembre 1991 - Legge quadro sulle aree protette.
Decreto Ministero Ambiente 4 dicembre 1991 - istituzione della Riserva
Naturale Marina Torre Guaceto
Decreto Ministero Ambiente 4 febbraio 2000 istituzione della Riserva Naturale
dello Stato di Torre Guaceto
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Decreto 26
Gennaio 2009 Approvazione del regolamento di esecuzione ed organizzazione
dell'area marina protetta "Torre Guaceto". (GU n. 42 del 20-2-2009)
LEGISLAZIONE DEI
PARCHI
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Decreto 28
gennaio 2013, n. 107, Regolamento recante approvazione del Piano di
gestione e del relativo regolamento attuativo della Riserva naturale statale di
Torre Guaceto. (GU Serie Generale n.226 del 26-9-2013 - Suppl. Ordinario n.
67)
Legge 157 del 11 febbraio 1992 – Norme per la protezione della fauna
selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
Legge regionale n. 19 del 24 luglio 1997 - Norme per l'istituzione e la gestione
delle aree naturali protette nella Regione Puglia
DPR 357 del 8 settembre 1997 – Regolamento di attuazione della Dir. Habitat.
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 marzo 2003, n.120
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della
Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva
92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali,
nonche' della flora e della fauna selvatiche.
Legge 426 del 9 dicembre 1998 – Nuovi interventi in campo ambientale.
Legge Finanziaria 388/00, Art. 114 – Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato.
Legge 93 del 23 marzo 2001, Art. 8 – Disposizioni in campo ambientale.
Legge 179 del 31 luglio 02, Art. 8 – Disposizioni in materia Ambientale.
TUTELA E
GESTIONE DEL
DEMANIO
MARITTIMO
Codice della Navigazione
RIFIUTI
D.Lgs. n. 152 del 03 aprile 2006 e s.m.i - Norme in materia ambientale. Parte
IV “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”
62:
D.Lgs. n. 152 del 03 aprile 2006 e s.m.i - Norme in materia ambientale. Parte
III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela
delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche”
ACQUE
DPR n. 470 del 8 giugno 1982 - Attuazione della direttiva (CEE) n. 76/160
relativa alla qualità delle acque di balneazione
Linee guida APAT sulla qualità delle acque marine (aggiornamento del 13
maggio 2004)
D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 116 - Gestione della qualità delle acque di
balneazione - Attuazione della direttiva 2006/7/CE
IMPIANTI TERMICI
DPR n. 412 del 26 agosto 1993 (installazione, manutenzione, esercizio
impianti termici)
D.Lgs. 626 del 19 settembre 1994 - Attuazione delle direttive riguardanti il
miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro
SICUREZZA –
ANTINCENDIO
DM 16 febbraio 1982 - Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre
1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di
prevenzione incendi.
DPR 37 del 12 gennaio 1998 - Regolamento recante disciplina dei
procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20,
comma 8, della l. 15 marzo 1997, n. 59.
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto
2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro
:63
10 GLOSSARIO
A
Anomalo
ACQUA – POPOLAMENTI
l’insieme degli organismi viventi presenti nei diversi habitat
ACQUA - VARIABILI ABIOTICHE
l’insieme delle caratteristiche chimico-fisiche del comparto
AMBIENTE
Contesto nel quale una organizzazione opera, comprendente l’aria,
l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani
e le loro interrelazioni.
AMP
Area Marina Protetta di Torre Guaceto
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE
è l’analisi che consente ad un’organizzazione di stabilire la propria
posizione rispetto all’ambiente
APPROVVIGIONAMENTO
Attività connesse all’acquisizione di prodotti/servizi o prestazioni
d’opera necessarie per la realizzazione del prodotto/servizio.
ARIA
l’insieme delle caratteristiche chimico-fisiche del comparto
ASPETTO AMBIENTALE
Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che
può interagire con l’ambiente.
ASPETTO AMBIENTALE DIRETTO
Aspetto sotto il controllo dell’organizzazione
ASPETTO AMBIENTALE INDIRETTO
Attività che producono aspetti ambientali non direttamente controllate
e gestite dall’organizzazione ma in qualche modo influenzabili da essa
attraverso relazioni esistenti con i terzi interessati
AUDIT
Processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere
evidenze della verifica ispettiva e valutarle con obbiettività, al fine di
stabilire in quale misura i criteri della verifica ispettiva sono stati
soddisfatti
AUDIT AMBIENTALE
Processo di verifica sistematico e documentato per conoscere e
valutare, con evidenza oggettiva, se il Sistema sotto l’aspetto della
Gestione Ambientale di un organizzazione è conforme ai criteri definiti
dall’organizzazione stessa per l’audit del SGA e per comunicare i
risultati di questo processo alla Direzione
BIOCENOSI
insieme di individui animali e vegetali che convivono in un determinato
ambiente, legati fra loro da rapporti di alimentazione, di concorrenza
ecc.
COMUNICAZIONI CON CONTENUTI
A RILEVANZA AMBIENTALE
comunicazioni che riguardano gli aspetti ambientali delle attività del
sito o il SGA
COMUNITÀ DI
MACROINVERTEBRATI BENTONICI
Associazione di popolazioni di invertebrati che hanno dimensioni
variabili dai 2-3 mm a qualche cm e che vivono sul substrato
CO
Condizioni operative
CONDIZIONI ANOMALE
Condizioni che sono comunque caratteristiche e/o funzionali al
processo produttivo ma che si verificano solo in momenti particolari
(es. avvio impianti)
CONDIZIONI DI EMERGENZA
Condizioni del processo produttivo che, se pur prevedibili o già
verificatesi in passato, non sono caratteristiche o comunque
desiderabili del processo produttivo
CONDIZIONI NORMALI
Condizioni del processo produttivo che si verificano costantemente e/o
quotidianamente
DETERMINANTI (DRIVING FORCES)
Nel modello DPSIR sono le forze agenti sul contesto ambientale –
fattori che possono influenzare le condizioni ambientali, esercitando
pressioni
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
Documento che serve agli stakeholders informazioni sull’impatto e
sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione nonché sul continuo
miglioramento delle prestazioni ambientali
E
Emergenza
EFFICIENZA
Capacità dell’Azienda di gestire le diverse problematiche ambientali in
funzione della loro rilevanza.
EMERGENZA AMBIENTALE
condizione straordinaria che, se non riceve risposta tempestiva, dà
luogo ad impatti ambientali significativi (es. rotture dei serbatoi di
stoccaggio di sostanze pericolose, incendi, ecc.). Per affrontarla è
necessario mobilitare tutto o gran parte del personale, e interrompere
o alterare significativamente le normali attività del sito.
64:
EMISSIONE
Qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ecosistema
derivante da un impianto tecnologico
FASCIA COSTIERA – COMPARTO
SUOLO
l’insieme delle rilevanze geologiche e delle caratteristiche podologiche
FORNITORE
Organizzazione o persona che fornisce, direttamente o indirettamente,
prodotti o servizi all’impresa
GASTEROPODI
classe di Invertebrati, la più vasta dei Molluschi
IMPATTO AMBIENTALE
Qualunque modificazione dell’ambiente negativa o benefica, totale o
parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di
un’organizzazione
INDICATORI AMBIENTALI
sono grandezze misurabili che permettono di valutare
quantitativamente la performance del SGA e che possono essere
adottati per il monitoraggio del livello di conseguimento di obiettivi e
traguardi
INQUINAMENTO
Alterazione dei parametri fisici, chimici e biologici propri di un
ambiente, in stato di equilibrio, provocata dalle attività umane
ISOPODI
sottordine di Crostacei dell'ordine Peracaridi, dal corpo depresso di
piccole dimensioni, privo di carapace, con un paio di piedi mascellari e
le zampine tutte uguali, occhi sessili
MATTM
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
MIGLIORAMENTO CONTINUO
DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI
processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del
sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di
un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla
sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali
N
Normale
NORMATIVA
legislazione (internazionale, nazionale, locale) vigente in Italia alla
quale le attività del sito devono conformarsi
OBIETTIVO
Il fine ultimo complessivo, derivato dalla politica ambientale, che
un’organizzazione decide di perseguire e che è quantificato ove
possibile
ORGANIZZAZIONE
società, azienda, impresa, autorità o istituzione, o parte o
combinazione di essi, con o senza personalità giuridica pubblica o
privata, che ha amministrazione e funzioni proprie
PARCO
Si intende per brevità l’insieme dell’Area Marina Protetta e della
Riserva Naturale Terrestre di Torre Guaceto
PERFORMANCE AMBIENTALE
Risultati misurabili del sistema di gestione ambientale conseguenti al
controllo esercitato dall’azienda sui propri aspetti ambientali
POPOLAMENTI FASCIA COSTIERA
l’insieme degli organismi presenti nei diversi Habitat presenti sulla
fascia costiera
PROGRAMMA AMBIENTALE
Insieme coordinato di attività e risorse messe in atto per il
conseguimento di un obiettivo ambientale prestabilito
PS
Pressione specifica
RELAZIONI ALLOMETRICHE
Quanto è in relazione a crescita relativa di diverse parti del corpo,
crescita che può determinare un drastico cambiamento delle
proporzioni corporee
RIFIUTI
qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate
nell'allegato A del D.Lgs. 22/97 e di cui il detentore si disfi o abbia
deciso o abbia l'obbligo di disfarsi
RILEVANZA
Caratteristica intrinseca del fattore d’impatto ambientale di un sito che
descrive il rischio potenziale (pericolo) di provocare una conseguenza
negativa sulle componenti ambientali, ovvero indirettamente sulle
attività produttive dell’organizzazione, a prescindere dalla vulnerabilità
e dalla sensibilità specifica del territorio.
RNS
Riserva Naturale dello Stato
RT
Responsabile Traguardo
S.M.I.
Successive modifiche ed integrazioni
SENSIBILITÀ
Caratteristica intrinseca di tipo oggettivo dell’ambiente naturale che
può subire un maggior danno a parità di rilevanza dell’impatto
(vulnerabilità) e di tipo soggettivo dell’ambiente socio-economico che
comporta un maggior rischio di conseguenze negative sull’attività
:65
produttiva (percezione del rischio e sensibilità sociale).
SPECIE TARGET
Dicesi di organismo di valore ecologico e/o commerciale la quale
gestione è di interesse prioritario per l’AMP
STANDARD PRESTAZIONALE
Insieme di caratteristiche tecniche ed organizzative assunte come
livello minimo delle proprie prestazioni
STATO DI OLIGO-MESOTROFIA
Stato con valori medio-bassi di nutrienti
TAXA
Gruppo tassonomico.
TRAGUARDO AMBIENTALE
Dettagliata richiesta di prestazione, possibilmente quantificata, riferita
ad una parte o all’insieme dell’organizzazione, derivante dagli obiettivi
ambientali e che bisogna fissare e realizzare per raggiungere questi
obiettivi
66:
Il verificatore ambientale accreditato che ha verificato la validità e la conformità di Questa dichiarazione
ambientale, alla politica ambientale e agli obiettivi ambientali, convalidandola ai sensi del regolamento
CE n.1221/2009 “EMAS” è:
DNV GL BUSINESS ASSURANCE ITALIA S.R.L.
CENTRO DIREZIONALE COLLEONI
VIALE COLLEONI 9 – PALAZZO SIRIO, 2
20041 AGRATE BRIANZA (MI), IT-V-0003
Con la presente si afferma che la dichiarazione ambientale inerente il CONSORZIO DI GESTIONE DI
TORRE GUACETO che ha sede in Via Sant’Anna 6, Carovigno (BR) è conforme e soddisfa i principi del
Regolamento CE n.1221/2009
Data:
Per l’organizzazione
_______________________________
Per il DNV GL :
___________________________