Dichiarazione Ambientale Torre Guaceto
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Dichiarazione Ambientale Torre Guaceto
2014 Dichiarazione Ambientale Torre Guaceto 2: :3 Sommario 1 PRESENTAZIONE ................................................................................................................................... 4 1.1 LA STORIA DELLA NASCITA DELLA RISERVA ................................................................................ 4 1.2 IL CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO........................................................................ 5 1.2.1 LA RISERVA TERRESTRE ................................................................................................................ 5 1.2.2 IL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA TERRESTRE ................................................................................ 7 1.2.3 L’AMPLIAMENTO DEL SIC 9140005 TORRE GUACETO E MACCHIA SAN GIOVANNI........................................... 8 1.2.4 APPROVAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE E DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO .................................................. 10 1.3 COME RAGGIUNGERCI ..............................................................................................................11 1.4 IL DECRETO ISTITUTIVO DELL’AMP TORRE GUACETO..................................................................12 1.4.1 GLI ORGANI DI GESTIONE ........................................................................................................... 12 1.4.2 L’ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO DI GESTIONE .............................................................................. 13 1.4.3 LA ZONAZIONE ........................................................................................................................ 13 1.5 SCENARIO AMBIENTALE............................................................................................................15 1.5.1 IL MODELLO CONCETTUALE .......................................................................................................... 15 1.5.2 I TARGET DI BIODIVERSITÀ ........................................................................................................... 16 2 POLITICA AMBIENTALE ........................................................................................................................ 19 2.1 ENERGIA, RIFIUTI ED INFORMAZIONE AMBIENTALE, LA POLITICA DEL CONSORZIO .......................20 2.2 STRATEGIA DELLE 5 R ..............................................................................................................21 3 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ................................................................................................. 22 3.1 IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE................................................................................22 3.2 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LA MISURAZIONE DELLA LORO SIGNIFICATIVITÀ ................................23 3.3 FORMAZIONE, INFORMAZIONE, PARTECIPAZIONE E COMUNI-CAZIONE INTERNA ..........................23 3.4 COMUNICAZIONE E GESTIONE DEI RAPPORTI CON L’ESTERNO ....................................................23 3.5 SORVEGLIANZA E MISURAZIONI ED AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE.....................23 4 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP ......... 25 4.1 L’IDENTIFICAZIONE E LA MISURAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ........31 4.2 I DATI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP ......................................................36 5 OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI .................................................................................................. 39 6 I VALORI ECONOMICI DELLA GESTIONE AMBIENTALE............................................................................. 40 7 NOME E NUMERO DI ACCREDITAMENTO DEL VERIFICATORE AMBIENTALE E DATA DI CONVALIDA ............ 42 8 PROGRAMMA AMBIENTALE .................................................................................................................. 43 8.1 OBIETTIVI E TRAGUARDI 2011-2014 ..........................................................................................43 8.2 OBIETTIVI E TRAGUARDI 2014 - 2017 ........................................................................................47 9 ELENCO DELLE PRINCIPALI LEGGI E NORME APPLICABILI ALL’ORGANIZZAZIONE ..................................... 61 10 GLOSSARIO ........................................................................................................................................ 63 4: 1 PRESENTAZIONE Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, fin dalla sua nascita, ha indirizzato il suo impegno verso la conservazione e la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, dando contemporaneamente agli abitanti e alle attività locali un’opportunità di sviluppo. Sulla scia di questo impegno il regolamento CE 761/01 EMAS II come aggiornato dal Reg. CE 196/2006 fornisce uno strumento riconosciuto per migliorare l’efficacia della gestione dell’ AREA MARINA PROTETTA, per aumentare la visibilità nei confronti del turismo più sensibile ai valori naturalistici, alla conservazione del patrimonio ambientale e culturale e allo sviluppo sostenibile. Il percorso ha consentito una verifica approfondita dell'operatività dell'Ente e della sua attività di pianificazione nell'ottica del miglioramento continuo. Il conseguimento della registrazione costitu isce un'ulteriore garanzia del corretto operato del Parco nei confronti dell'ambiente, per uno sviluppo sostenibile del territorio. La Dichiarazione Ambientale permette di rendere pubblica l’informazione delle prestazioni ambientali del Soggetto Gestore e consente il coinvolgimento del pubblico e degli altri soggetti interessati, una partecipazione dei dipendenti dell’organizzazione, costantemente addestrati e formati per l’attuazione delle finalità del Parco. 1.1 LA STORIA DELLA NASCITA DELLA RISERVA Le prime azioni a tutela di Torre Guaceto risalgono al 1970 quando la marchesa Luisa Romanazzi Carducci dalla sua entrata nel direttivo nazionale del W.W.F. Italia, fece sì che l’associazione prendesse a cuore questo territorio. Sventati negli anni successivi ipotesi di realizzazione di una centrale nucleare e di una lottizzazione a fini turistici, il 18 maggio 1981 il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, visto il decreto del Presidente della Repubblica del 13 marzo 1976 recepente la convenzione internazionale di Ramsar del 2 febbraio 197, dichiara Torre Guaceto zona umida di interesse internazionale. Nel 1987 il W.W.F. Italia, su incarico del Ministero della Marina Mercantile, realizza il piano di fattibilità per l’istituzione di una riserva marina a Torre Guaceto che diventa realtà il 4 dicembre 1991 con decreto ministeriale dello stesso ministero. L’area marina protetta è affidata alla Capitaneria di Porto di Brindisi che svolge in quegli anni un prezioso lavoro di tutela del territorio. Nell’ambito del programma comunitario “Natura 2000” e del relativo programma italiano “Bioitaly”, la Regione Puglia ai sensi della Dir. 92/43 CEE “Habitat” propone Torre Guaceto come Sito d’Importanza Comunitaria (pSIC) denominandolo Torre Guaceto Macchia San Giovanni (sigla IT9140005). Sempre la Regione Puglia individua la zona umida di Torre Guaceto come Zona di Protezione Speciale (ZPS) (sigla IT9140008) ai sensi della Dir. 79/409 CEE “Uccelli”. Per quanto sopra detto il Ministero dell’Ambiente con Decreto Ministeriale del 4 febbraio 2000 istituisce la Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto. Il decreto istitutivo individua all’art. 4 l’organismo di gestione in un consorzio misto fra l’Amministrazione Comunale di FIGURA 1 - LA TORRE ARAGONESE DEL XVI SEC. CHE DA IL NOME ALLA RISERVA Brindisi, l’Amministrazione Comunale di Carovigno e l’associazione protezionistica senza fini di lucro World Wildlife Italia-W.W.F. Italia. Sempre nello stesso articolo il decreto individua nello stesso Consorzio l’organismo di gestione della riserva naturale marina di Torre Guaceto. :5 1.2 IL CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO Il Consorzio di Gestione è stato costituito, dai Comuni di Brindisi e Carovigno e dall’Associazione Italiana per il WWF for Nature Onlus, nel dicembre 2000 con la finalità di gestire l’area protetta, sia terrestre sia marina denominata “Torre Guaceto”, istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 04.02.2000 (G.U. n. 124 del 30/05/2000) e delle aree limitrofe ad esse connesse. L’art. 4 di tale decreto afferma che all'organismo individuato dall'atto della sua costituzione è attribuita, altresì, la gestione della riserva naturale marina denominata «Torre Guaceto». Persegue le finalità espresse nell’art. 2 del suddetto decreto e in particolare: 1. La conservazione delle caratteristiche ecologiche, floro-vegetazionale, faunistiche, idrogeomorfologiche e naturalistico-ambientali; 2. La gestione degli ecosistemi con modalità idonee a realizzare un’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali; 3. il restauro ambientale degli ecosistemi degradati; 4. la promozione delle attività compatibili con la conservazione delle risorse naturali della riserva: 5. la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica, con particolare riferimento ai caratteri peculiari del territorio: 6. la realizzazione di programmi di educazione ambientale. Intende, inoltre, perseguire la promozione e l’organizzazione della formazione professionale allo scopo di favorire l’incremento occupazionale locale. Sono organi del Consorzio di Gestione: l’assemblea consortile; il consiglio di amministrazione; il presidente; i vicepresidenti; il collegio dei revisori. L’Assemblea è costituita dai Consorziati nelle persone dei Sindaci dei Comuni di Brindisi e Carovigno e dal Presidente del W.W.F. Italia Onlus o da persone da loro incaricati con delega scritta. L’ Assemblea nomina il Consiglio d’Amministrazione, il Presidente, i Vice Presidenti ed i consiglieri; è convocata almeno due volte l’anno per l’approvazione del Bilancio Preventivo e del Bilancio Consuntivo, comunque ogni volta se ne ravvisi l’opportunità per deliberare sulla gestione del Consorzio. Il Consorzio è amministrato da un Consiglio di Amministrazione composto da sei membri, due per ogni Consorziato, nomina dall’assemblea come segue: su proposta del Sindaco di Carovigno, il Presidente ed un membro; su proposta del Sindaco di Brindisi, un Vicepresidente ed un membro; su proposta del Presidente del WWF Italia Onlus un Vicepresidente ed un membro. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce su convocazione del Presidente ogni qualvolta questi lo ritenga necessario o lo richiedano altri tre componenti del Consiglio stesso o il Collegio dei Revisori. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per la ordinaria e straordinaria amministrazione del Consorzio e particolarmente gli sono riconosciute tutte le facoltà, per il raggiungimento degli scopi sociali, che non siano dalla legge o dallo statuto riservate in modo tassativo all’Assemblea consortile. Il Collegio dei revisori deve controllare l’amministrazione del Consorzio, vigilare sull’osservanza delle leggi e dell’atto costitutivo ed accertare la regolare tenuta della contabilità consortile. 1.2.1 LA RISERVA TERRESTRE La Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto si estende per circa 1.200 ha, presentando un fronte marino che si sviluppa per 8.000 mt. L’area è configurata come un rettangolo più o meno regolare, con una profondità media di 3.000 metri, attraversata e divisa dalla strada statale n°379. 6: I sistemi che si sviluppano a monte e a valle della strada statale sono profondamente diversi. A monte permane un sistema agricolo tipico della zona, posto in continuità con la copertura vegetale esterna alla Riserva. A monte, infatti, permane un sistema agricolo tipico della zona di Ostuni – Carovigno, posto in grande continuità con la copertura vegetale esterna alla riserva. Grandi oliveti secolari attentamente mantenuti divisione degli appezzamenti e limitazione delle strade realizzate con muri a secco di pietra locale ed ancora negli oliveti, terreni rossi, non coperti da vegetazione e non interessate da altre culture. La bonifica dei terreni (risalente al 1931) ne ha determinato la regolarizzazione dei confini e della struttura viaria di servizio, la divisione in piccole proprietà, la realizzazione di modesti edifici colonici annessi (attualmente se ne contano circa centocinquanta). L’immagine dell’area a monte della superstrada è dunque quella di un ambito agricolo di bonifica, caratterizzato dalla presenza diffusa di oliveti, seminativi ed ortaggi e perlopiù privo di ambiti naturalisticamente qualificati, se non per piccoli appezzamenti marginali. Nell’area posta a valle della superstrada i terreni hanno una connotazione più naturale. Qui sono riconoscibili due tratti principali. In primo luogo, nella parte prossima al mare e per circa metà della lunghezza della costa protetta della riserva vi è un apparato dunale imponente, concluso verso terra da una fitta macchia mediterranea. Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune centinaia di metri verso l’entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse stagionali. La successione spaziale spiaggia, duna, macchia mediterranea si conclude con aree agricole (prevalentemente orticole) ed alcuni rimboschimenti di non grande qualità. Il secondo tratto costiero, che si sviluppa verso sud, non presenta né dune né spiaggia. Si caratterizza come una costa bassa e rocciosa, con piccole spiagge ed una vegetazione che si spinge fin sulla linea di costa. La zona che si sviluppa alle spalle del promontorio della Torre di Guaceto è stata interessata, in passato, da una bonifica dei terreni di cui rimane traccia nei segni lasciati dai canali. Tale bonifica servì a far defluire le acque che si accumulavano in questa zona a causa della ridotta acclività del terreno e all’affioramento della falda di acqua dolce. Ciononostante, una parte dell’area è sempre rimasta umida. Una volta abbandonato l’uso agricolo dei terreni bonificati, le acque hanno nuovamente allagato interi settori, creando specchi d’acqua permanenti. Successivamente la crescita dei canneti ha chiuso parzialmente le superfici libere delle acque. Il sistema che n’è scaturito riviste un grande interesse da punto di vista ambientale, essendo luogo di passo di numerose specie di avifauna ed, inoltre, essendo caratterizzato dalla presenza costante di uccelli, anfibi ed insetti connessi ai sistemi umidi. La parte di territorio posto a IMPATTO COLTURE valle del tracciato della % SUPERFICIE RISERVA superstrada è caratterizzata da una bassa densità 6% insediativa: sulla costa si trovano gli edifici di Punta Penna Grossa e la Torre di Guaceto, mentre 41% nell’immediato entroterra l’edificato è costituito dalla casa del guardiano e, oltre la 45% macchia da alcune case coloniche. Oltre ciò, sono presenti i ruderi delle strutture di un 8% campeggio risalente agli anni IMPATTO BASSO colture estensive: oliveti secolari, foraggiere e colture da agricoltura integrata (Misura A1 Reg. 2078/92) ‘80 attrezzatura da sempre IMPATTO MEDIO BASSO colture semintensive: ortofrutta consociata IMPATTO MEDIO colture semintensive: seminativi da rotazione (grano/pomodoro - carciofo/leguminose), oliveti, vigneti e frutteti intensivi inutilizzata e che, IMPATTO ALTO colture molto intensive: ortaggi abbandonata definitivamente all’azione distruttiva del tempo FIGURA 2 - RIPARTIZIONE IN ETTARI E % DELLE DIVERSE COLTURE AGRARIE NELLA RISERVA DI TORRE e degli agenti atmosferici, è GUACETO attualmente oggetto di atti di vandalismo che ne minano il già precario stato di conservazione. :7 Nell’ambito di due progetti finanziati uno dalla Commissione Europea (LIFE NATURE HABI.COAST) e l’altro dalla Regione Puglia nell’ambito dei fondi POR (Misura 1.4) il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto sta operando un miglioramento della comunità vegetazionale all’interno della zona più sensibile della Riserva (a valle della SS379), naturalizzando aree agricole, sostituendo specie alloctone o di impianto di origine antropica (tamerici, miriopori, acacie, eucalipti, pini d’aleppo) con macchia mediterranea. Complessivamente la superficie interessata dal miglioramento delle comunità vegetazionali è di 35 ettari. Attraverso diverse progettualità e finanziamenti FIGURA 3 - OPERAI AL LAVORO NELL'ATTIVITÀ DI PIANTUMAZIONE DI AREE AGRICOLE durante il triennio 2005-2008 il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha intrapreso un’importante azione finalizzata al coinvolgimento degli operatori agricoli della riserva terrestre, ponendosi due obiettivi importanti: 1. la conversione al biologico di ampie aree utilizzate per la produzione agricola per limitare l’impatto indiretto delle attività colturali sull’AMP; 2. costituire filiere produttive (dell’olio, del grano, delle colture orticole, soprattutto pomodoro) per permettere ai produttori di partecipare ai maggiori guadagni derivanti dalla commercializzazione dei prodotti trasformati. Tale azione ha portato alla costituzione della Comunità dei Produttori biologici della Riserva, costitui ta dagli imprenditori agricoli con produzione all’interno della riserva, che aderiscono a disciplinari di produzione che prevedono il biologico e la sostenibilità ambientale. La presenza di una comunità di produttori rappresenta un importante passo verso il coinvolgimento del tessuto socio economico della riserva e la sua responsabilizzazione verso la conservazione delle peculiarità ambientali di Torre Guaceto, che rappresentano il valore aggiunto delle loro produzioni agricole. Il progetto, denominato “ oro del Parco” nato nel 2005, ha raggiunto negli anni i seguenti risultati: Descrizione 2005 2008 2010 2014 numero aziende coinvolte 8 14 14 14 Ettari condotti in biologico 16 30 17 30 quintali di olio prodotto 10 24 (i prossimi anni andando in produzioni altri oliveti sottoposti a potature di riforma, sara pari a q.li 50) 10 18 700 300 Quintali di pomodoro fiaschetto prodotto Il progetto “Oro del Parco” oltre ad avere ricadute ambientali, è importante per le ricadute sociali sui produttori. Infatti, mentre il prezzo dell'olio extravergine di oliva nell’annualità 2007-2008 sul mercato (al frantoio) è stato pari ad euro 2,70 (prezzo minimo storico), il prezzo dell'olio extravergine bio Oro del Parco è stato pari ad euro 7,50, pari a circa due volte e mezza in più. Nel 2014 il prezzo di vendita al dettaglio è stato di 8,00€. 1.2.2 IL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA TERRESTRE Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha elaborato, così come richiesto dalla Legge Quadro sulle Aree Naturali Protette (L. 394/91), il Piano di Gestione della Riserva Naturale dello Stato. Il Piano di Gestione di Torre Guaceto, dunque,nell’individuazione degli interventi integrati in un quadro strategico di riferimento, e nella definizione di norme di disciplina ad esso coerenti, persegue le finalità di: 8: Conservazione di specie animali e vegetali, di associazioni vegetali e forestali, di formazioni geo-paleontologiche, di comunità biologiche, di biotipi, di valori panoramici, di processi naturali, di equilibri ecologici; Sperimentazione di un nuovo rapporto tra l’uomo e l’ambiente e salvaguardi di tale rapporto con particolare riguardo ai valori antropologici, archeologici, storici, architettonici; Promozione di attività di educazione, formazione e di ricerca scientifica anche interdisciplinare, nonché di attività di studio di educazione di informazione e di attività ricreative compatibili. Il P.d.G. di Torre Guaceto si è voluto “costruire” su consistenti basi di conoscenza pluridisciplinare, non escludendo nuove attività di rilevamento, indagine ed analisi finalizzate alle attività della ricerca scientifica, che proprio nella fase di attuazione del Piano potranno essere sviluppate. In una prima fase sono stati condotti gli studi di settore, schematizzati qui sotto: FIGURA 4 - SCHEMA CONCETTUALE PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE Sulla base delle risultanze degli studi di settore della prima fase, nonché delle proposte di azioni e di interventi che i consulenti hanno prospettato per qualsiasi ambito disciplinare e per ogni problematica situazione ambientale, è stata formulata una prima ipotesi di Piano di Gestione, il quale è stato sottoposto all’analisi, al confronto, al contributo di enti, associazioni e figure professionali competenti e di tutti i soggetti pubblici e privati aventi interesse. Le osservazioni ed i contributi registrati nelle varie fasi di incontro/ascolto/confronto hanno costituito oggetto di attenta analisi da parte dell’intero staff di consulenza ed hanno consentito al coordinamento, coadiuvato per la pianificazione, di formulare la proposta finale organica e coerente di Piano di Gestione comprendente: la verifica della perimetrazione con proposte di modifica; la suddivisione in zone del territorio compreso nel perimetro della R.N.S. ai sensi della Legge 394/91; l’individuazione degli interventi indispensabili ai fini della tutela e conservazione e di quelli opportuni per la valorizzazione e fruizione della riserva; il Regolamento della Riserva; le Norme di Attuazione, finalizzate alla migliore attuazione dei contenuti del Pano nel rispetto dei principi e dei criteri del Regolamento Il Piano di Gestione e il relativo regolamento sono stati inviati al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la necessaria approvazione, il quale ha richiesto il parere favorevole alla Regione Puglia. La Regione ha espresso tale parere nel gennaio 2008. All’interno del piano di Gestione è stata proposta una riperimetrazione necessaria per includere a nord la parte restante del SIC Torre Guaceto e alcuni agroecosistemi necessari per il sostegno della fauna e per razionalizzare i confini a sud, individuando i confini catastali. Tale riperimetrazione ha permesso un aumento della superficie di 40 ettari 1.2.3 L’AMPLIAMENTO DEL SIC 9140005 TORRE GUACETO E MACCHIA SAN GIOVANNI Così come riportato nel paragrafo 1.1, l’Area protetta di Torre Guaceto si sovrappone con altre due aree protette a livello europeo: la ZPS e il SIC. Il Sito di Importanza Comunitaria (cod. IT9140005) ha la finalità di conservare 3 habitat prioritari costieri Dune fisse della costa con vegetazione erbacea (Dune grigie) (*), Erbari di posidonie(*), Steppe salate :9 (*), Perticaia costiera di Ginepri (*). L’estensione attuale del SIC è di 250 ettari. Uno studio realizzato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha evidenziato come la perimetrazione attuale non comprendesse agro-ecosistemi importanti per il sostegno della fauna ad alta mobilità nella zona nord, e che la continuità territoriale nella zona sud non fosse ottimale per la conservazione degli habitat. Pertanto, utilizzando i risultati di tale studio, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha proposto nel novembre 2006 una riperimetrazione che andasse a includere le zone sopra evidenziate, portando la superficie a 318 ettari, pari a circa il 120% in più. La Regione Puglia Ufficio Parchi e Riserve Naturali ha preparato l’iter per l’ampliamento, producendo ulteriori studi a sostegno di tale richiesta. Con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE del 01/08/2008 n. 1465 la Giunta Regionale ha approvato l’ampliamento. FIGURA 5 - RIPERIMETRAZIONE DEL SIC TORRE GUACETO Approvato tale ampliamento, la Regione Puglia ha trasmesso la richiesta al MATTM, il quale ha aggiornato la scheda del SIC di Torre Guaceto, inoltrandola nel mese di agosto 2008 alla Commissione Europea che provvederà a registrare la modifica dei confini. Con deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2007, n. 2247 e successivamente con deliberazione della Giunta Regionale 26 aprile 2010, n. 1097 è stato approvato il Piano di Gestione del SIC 9140005 Torre Guaceto e Macchia san Giovanni. 10: 1.2.4 APPROVAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE E DEL REGOLAMENTO ATTUATIVO Con decreto 28 gennaio 2013, n. 107, pubblicato sulla GU Serie Generale n.226 del 26-9-2013 Suppl. Ordinario n. 67, è stato approvato il Piano di gestione e il relativo regolamento attuativo della Riserva naturale statale di Torre Guaceto. Con l'entrata in vigore del Regolamento, è vigente la zonizzazione della Riserva Terrestre, che disciplina le attività consentite e non consentite in funzione delle zone in cui si svolgono. Per un maggiore approfondimento sulle attività consentite nelle diverse aree, si rimanda alla consultazione del Regolamento all'indirizzo: http://www.riservaditorreguaceto.it/public/doc_vari/archive/C%20-%20REGOLAMENTO.pdf :11 1.3 COME RAGGIUNGERCI L’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto è situata a 17 km a nord di Brindisi, in territorio di Carovigno. La sede amministrativa è presso il Castello Dentice di Frasso di Carovigno, raggiungibile percorrendo la SS379, prendendo l’uscita per CAROVIGNO, e seguendo le indicazioni stradali per il castello. Il Centro Visite è facilmente raggiungibile percorrendo la SS 379 Bari-Brindisi e prendendo l’uscita SERRANOVA al km 35., seguendo le indicazioni per la Borgata SERRANOVA, e, all’entrata del paese, le indicazioni per il Centro Visite TORRE GUACETO. Per informazioni rivolgersi a: SEDE AMMINISTRATIVA CENTRO VISITE Indirizzo: Via Sant’Anna 6 72012 Carovigno BR – Italia tel. 0831.990882 fax. 0831.992821 email: [email protected] web: www.riservaditorreguaceto.it riferimento: dott. Alessandro Ciccolella – direttore (DIR) Indirizzo: Via San Domenico snc 72010 Serranova di Carovigno BR – Italia tel. 0831.990882 fax. 0831.992821 email: [email protected] web: www.riservaditorreguaceto.it riferimento: Francesco de Franco – Responsabile Sistema Ambiente (RSA) 12: 1.4 IL DECRETO ISTITUTIVO DELL’AMP TORRE GUACETO Con DECRETO INTERMINISTERIALE 4 DICEMBRE 1991 ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE MARINA DENOMINATA "TORRE GUACETO" (G.U. della Repubblica Italiana n. 115 del 19 maggio 1992), è stata istituita l’AMP di Torre Guaceto. Il decreto prevede le finalità di conservazione e sviluppo eco-sostenibile cui il Soggetto Gestore deve attenersi. In esso sono previsti i divieti, le zonazioni, gli organi di gestione. All’art. 8 è prescritta l’adozione di un regolamento attuativo, necessario per la gestione dell’AMP. Il Consorzio di Gestione, in ottemperanza all’articolo suddetto ha predisposto ed inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio il disciplinare provvisorio, che è in attesa di essere approvato. Con Decreto 26 Gennaio 2009 è stato approvato il Regolamento di Esecuzione ed organizzazione dell'Area Marina Protetta di Torre Guaceto. Tale strumento, previsto dal decreto di istituzione dell'Area Marina Protetta, regolamenta lo svolgimento di alcune attività consentite all'interno dell'Area Marina Protetta (vela, pesca professionale, immersioni subacquee, pesca sportiva). Il Disciplinare di Attuazione del Regolamento, che individua le modalità di effettuazione e di richieste da fare per lo svolgimento delle attività consentite, viene aggiornato con Delibera ed è disponibile presso l’indirizzo internet http://goo.gl/5rY8g) 1.4.1 GLI ORGANI DI GESTIONE Ministero dell’Ambiente Direzione Conservazione Natura Direzione Difesa Mare Assemblea Consortile Collegio dei revisori dei conti Vigila sulla gestione nomina Consiglio di Amministrazione formulare indirizzi e proposte nonché rendere – di sua iniziativa o su richiesta dell'organismo di gestione o del Ministro dell'ambiente – pareri tecnicoscientifici Commissione di Riserva Marina Direzione Responsabilità tecniche ed esecutive LA COMMISSIONE DI RISERVA Al fine di formulare indirizzi e proposte nonché rendere – di sua iniziativa o su richiesta dell'organismo di gestione o del Ministro dell'ambiente – pareri tecnico-scientifici, è istituita la commissione di riserva. I pareri della commissione di riserva devono essere espressi entro 60 giorni dalla richiesta scaduti i quali il parere si intende favorevolmente espresso. In particolare la commissione esprime un parere obbligatorio sul piano di gestione e sul relativo regolamento attuativo, nonché su quanto previsto dal successivo art. 8. La commissione di riserva, nominata con decreto del Ministro dell'ambiente, è composta da: Presidente Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi Rappresentante del Comune di Brindisi Rappresentante del Comune di Carovigno Rappresentante della Regione Puglia Rappresentante della Camera di Commercio Brindisi 2 Esperti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Rappresentante delle Associazioni ambientaliste Rappresentante del Provveditorato Studi di Brindisi :13 Rappresentante del Ministero Beni e Attività culturali Rappresentante del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio 1.4.2 L’ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO DI GESTIONE ORGANIGRAMMA NOMINATIVO PRE Presidente DIR Direttore RSA CGA Responsabile Sistema Ambiente Comitato Gestione Ambiente PRE - DIR - RSA AMM - P&C - UTE - M&C AMM UTE M&C P&C Amministrazione Ufficio Tecnico Controllo e manutenzione Promozione e comunicazione IL PRESIDENTE DEL C. D’A. (PRE) Le responsabilità del PRE, su delega del CdA, sono di delineare la pianificazione strategica delle attività del Consorzio, fissandone obiettivi ed indirizzi generali, supervisionare le attività tramite la verifica dell’andamento della gestione sulla base dei dati raccolti nelle diverse fasi di sorveglianza e monitoraggio dell’AMP, definire la politica ambientale individuandone gli obiettivi. IL DIRETTORE (DIR) Il CdA ha delegato al DIR i poteri circa la gestione tecnico-amministrativa del Consorzio, effettuando sia un’operazione di pianificazione sia di verifica, approva, in via definitiva, eventuali impegni finanziari assunti. Ha, inoltre, il compito di nominare il Responsabile Sistema Ambiente (RSA), di approvare i piani di audit e di formazione, di interrompere qualsiasi attività o procedimento che possa comprometter e l’efficacia del Sistema di Gestione. RESPONSABILE SISTEMA AMBIENTE (RSA) Dipende dal DIR, che gli dà mandato, quale rappresentante della direzione, di realizzare e verificare lo sviluppo del SGA. Diffonde, gestisce e fa applicare la politica ambientale adottando opportuni metodi di sensibilizzazione e comunicazione sia all’interno che all’esterno dell’Organizzazione; e’ responsabile della ricezione e risposta alle comunicazioni esterne pertinenti l’ambiente; ha la responsabilità della gestione degli audit sul SGA e di assicurare che i requisiti delle norme di riferimento vengano applicati e mantenuti. 1.4.3 LA ZONAZIONE L'Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto si estende per circa 2200 ha fino alla linea batimetrica dei 50 m, interessando un tratto di costa di 8 Km, compreso tra Punta Penna Grossa e gli scogli di Apani. I punti di delimitazione esterna dell’AMP sono: A: latitudine 40°45'24'' Nord: longitudine 17°46'04'' Est B: latitudine 40°43'15'' Nord: longitudine 17°50'56'' Est C: latitudine 40°41'44'' Nord: longitudine 17°49'36'' Est D: latitudine 40°43'24'' Nord: longitudine 17°46'00'' Est. L’area marina protetta è suddivisa in tre zone con diverso grado di tutela: 14: FIGURA 6 - LA ZONAZIONE DELL'AMP ZONA A, di RISERVA INTEGRALE, in cui è proibita la navigazione, l'accesso, l'approdo e la sosta di navi e natanti di qualsiasi genere e tipo, ad eccezione di quelli debitamente autorizzati dall'Ente gestore per motivi di servizio nonché per eventuali attività di ricerca scientifica e di visite guidata, precedentemente autorizzate dallo stesso ente gestore. Nell’AMP di Torre Guaceto sono presenti due zone A dove, dunque, è proibita qualsiasi attività antropica, che possa arrecare danno o disturbo all'ambiente marino perché tale zona rappresenta la “core area” dell’AMP. ZONA B, di RISERVA GENERALE, dove sono consentite, spesso regolamentate e autorizzate dall'Ente gestore, oltre alle attività previste per la Zona A, una serie di attività che permettono la fruizione e l’uso sostenibile dell'ambiente. Nella zona B la balneazione è consentita la balneazione dall'alba al tramonto. ZONA C, di RISERVA PARZIALE, rappresenta la fascia tampone (buffer) tra le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni all'AMP; in tale zona ricade la maggior parte dell’estensione dell’AMP. In tale zona è possibile svolgere, oltre alle attività possibili nella zona A e B, anche le attività di pesca e la navigazione. Le attività sopraelencate sono normate dal decreto istitutivo e dal disciplinare p rovvisorio. La presenza di una zona buffer permette che tale area di transizione faccia da filtro e da mitigatore dei processi di disturbo. :15 1.5 SCENARIO AMBIENTALE Il tratto di litorale che delimita l’AMP, nonostante sia relativamente breve, è caratterizzato da una linea di costa molto varia; in particolare, in corrispondenza del lato meridionale della Torre, la costa è lineare ed è costituita prevalentemente da una falesia argillosa. In prossimità della Torre e per alcune centinaia di metri rispetto al lato settentrionale della stessa, la costa è caratterizzata da una piccola falesia rocciosa con contorni frastagliati che formano una serie di piccole insenature. Nel tratto successivo, continuando verso Punta Penna Grossa, la costa diventa bassa e sabbiosa. Strettamente legata all'Area Marina Protetta è la Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, che si estende per circa 1200 ettari, caratterizzata da vari ecosistemi, quali la macchia mediterranea, il sistema dunale e la zona umida che conferiscono all’area un elevato valore naturalistico. La riserva terrestre comprende anche una zona umida estesa per circa 200 ettari e riconosciuta nel 1981 come zona d’interesse internazionale, ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1971. E’ inoltre presente un’area archeologica che testimonia la presenza umana dall’età del bronzo. Attualmente il sistema agricolo occupa il 77 % della superficie totale della riserva ed è caratterizzato da un’interessante diversità colturale. L’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, assieme ad altre 3 aree protette Italiane il Plemmirio ( Sicilia), Miramare ( Friuli Venezia Giulia) e Tavolara – Punta Coda Cavallo ( Sardegna), è stata inserita nel protocollo “ Aree specialmente protette di importanza mediterranea”. L’inserimento è frutto della presentazione della candidatura al RAC/SPA, organismo di gestione del programma “ Mediterranean Action Plan”, uno dei protocolli tecnici previsti dalla Convenzione di Barcellona, strumento giuridico del Piano d’Azione alla quale aderiscono 17 Stati e organismi internazionali. Essa sancisce il dovere degli Stati di protezione, conservazione e gestione sostenibile del Mediterraneo di aree di particolare valore. Il protocollo prevede infatti la compilazione di una Lista di Aree Specialmente protette. Tale prestigioso riconoscimento inserisce Torre Guaceto come area idonea a rappresentare il patrimonio di biodiversità nel Mediterraneo e conferma l’importanza di tutelare i delicati habitat marini presenti nella Ri serva Marina. (per maggiori informazioni: http://www.rac-spa.org/) 1.5.1 IL MODELLO CONCETTUALE La strategia gestionale dell'AMP di Torre Guaceto si basa sull'applicazione di un modello concettuale derivato da quanto elaborato dal Conservation Measures Partnership . Tale standard è stato scelto dal MATTM per definire un approccio alla gestione standardizzato, perché l'eterogeneità geografica e politica del sistema delle AMP italiane ha determinato l’esistenza di piani di gest ione peculiari per ogni area, difficilmente confrontabili, fondamentalmente diversi. La definizione di uno standard gestionale permette di sviluppare entro il 2020 un network di AMP efficacemente gestite ed ecologicamente rappresentative in Italia, così co me richiesto dalla Convenzione sulla Biodiversità. Il modello concettuale permette di raccontare in maniera visiva, attraverso l'utilizzo di forme geometriche e colori standard, la strategia gestionale dell'AMP, descrivendo cosa protegge, le minacce presenti e come interferiscono, le strategie ed azioni elaborate per ridurre gli impatti antropici. Punto di partenza del piano di gestione sono i target chiave di conservazione (KT o key target) che rappresentano i valori presenti da proteggere; questi possono essere specie animali o vegetali, habitat, servizi ecosistemici, comunità, singolarità geomorfologiche, unità di paesaggio, ma anche elementi sociali e culturali. Tali target, per la loro importanza, sono scelti dal gestore attraverso un'analisi multicriteria, basata sia su elementi oggettivi e scientifici, sia su una valutazione qualitativa o di percezione dell'importanza degli stessi. Per ogni target viene individuato un obiettivo di conservazione che rappresenta lo stato desiderato per il target al termine della programmazione a medio/lungo termine. Tale obiettivo deve essere espresso in termini quantitativi (es. Aumento del n% della superficie) per meglio verificare il raggiungimento di quanto previsto. Il numero di target deve essere sempre minore di dieci, per permettere al gestore di concentrare le proprie risorse umane e finanziarie e aumentarne l'efficacia e l'effetto. Per tale motivo momento importante nella definizione del modello concettuale è la scelta dei target e il loro eventuale raggruppamento in cluster più grandi, per mantenerne il numero al di sotto della soglia sopra enunciata. Ciascun target, perciò, conterrà riferimenti alla lista di habitat, flora e fauna caratterizzante lo stesso, con particolare riferimento all'appartenenza a elenchi speciali (habitat prioritari e comunitari e specie in allegato II secondo la direttiva Habitat 92/43, lista rossa IUCN, etc....). Su ciascun target operano diverse minacce; tali minacce sono individuate nel modello concettuale e le interazioni con i target sono descritte con delle frecce. Anche in questo caso le minacce vanno clusterizzate per permettere una visione chiara del modello. Ciascuna minaccia viene descr itta in termini generali, e per ciascun target viene descritta l'interferenza, valutata secondo un approccio 16: qualitativo, dando un valore tra questi tre (0 - 0,5 - 1) alle seguenti caratteristiche: Assenza di specifiche regolamentazioni; Intensità dell'impatto; Estensione dell'impatto; Frequenza dell'impatto; Durata degli effetti; Sensibilità ecologica. La somma delle valutazioni dà un valore di significatività, che permette di individuare le minacce maggiormente incidenti. Insieme alle minacce, sono individuati i fattori contribuenti che rappresentano i contesti da cui originano le minacce, e sui quali la capacità di intervento da parte del gestore è ridotta, poiché diventano necessarie politiche intraprese a livelli superiori (es. cambiamenti climatici, specie aliene, etc...). Attraverso strategie ed azioni il soggetto gestore interviene sulle minacce per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione fissati. Le strategie sono valutate attraverso una matrice che ne determinano la fattibilità e l'efficacia. L'applicazione di questo modello concettuale permette di associare in maniera chiara e lineare le strategie in atto con gli obiettivi di conservazione che sono la mission del soggetto gestore. Tutto il modello concettuale è valutato mediante un piano di monitoraggio che, attraverso indicatori di classificazione diversa (biofisici, socioeconomici, governance, descrittivi, performance e efficacia) , permette al soggetto gestore di valutare la propria azione. 1.5.2 I TARGET DI BIODIVERSITÀ Nome target di biodiversità: Comunità dei vertebrati marini Codice target: KT-01 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: Pochi anni dopo dell'inizio del regime di reale protezione (cioè dopo l'istituzione del :17 soggetto gestore) il popolamento ittico costiero presente nell'AMP di Torre Guaceto ha mostrato un considerevole recupero in termini di abbondanza, taglia e biomassa complessiva, raggiungendo valori molto più alti di quelli registrati nelle aree non protette circostanti. Azioni maggiormente specifiche ed efficaci sono iniziate nel 2001 e dal 2003, l'AMP aveva da 2 a dieci volte il numero di orate (che sono specie ittiche rilevanti dal punto di vista ecologico e commerciale), in rapporto ad area a pesca non regolamentata. Considerando l'intero popolamento ittico recenti ricerche realizzate in habitat rocciosi di bassa profondità (cioè 5-8 metri di profondità) con la tecnica del visual census hanno evidenziato che la abbondanza e la biomassa sono rispettivamente 3 e 15 volte maggiori all'interno della Zona A del l'AMP rispetto all'esterno. Dati registrati dalle catture dei pescatori artigianali hanno mostrato che il livello di catture totali è approssimativamente due volte superiore all'interno della Zona C (dove la pesca artigianale è permessa ad un numero limitato di imbarcazioni) rispetto all'esterno. L'area è interessata dalla presenza di tartarughe marine e mammiferi marini (diverse specie di odontoceti), rilevato dall'interazione con il comparto della pesca. Tale aspetto necessita di maggiore approfondimento e specifici programmi di monitoraggio dovranno essere attuati per determinare le interazioni di queste specie con la comunità ittica costiera e il loro ruolo ecologico nel sito. Obiettivi di conservazione: Mantenere la biomassa del popolamento ittico costiero 3/5 volte maggiori all'interno della Zona A rispetto all'esterno (dati ottenuti da visual census subacqueo) e un livello di catture per imbarcazione 2 volte maggiore all'interno della Zona C rispetto all'esterno (dati ottenuti dall'analisi delle catture delle imbarcazioni di pesca artigianale. Aumentare le conoscenze sulle popolazioni di tartarughe e mammiferi marini Nome target di biodiversità: Popolamento bentonico costiero Codice target: KT-02 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: La potenzialità che la conservazione e le azioni di gestione possano influenzare i popolamenti di substrato duro del mediolitorale e dell'infralitorale poco profondo è stata valutata durante nove anni di osservazioni (dal 2001 al 2009), effettuando un confronto tra i popolamenti all'interno e all'esterno dell'AMP. Differenze significative nella copertura macroalgale sono state osservate tra località protette e non protette. Nell'infralitorale poco profondo la protezione può aumentare la stabilità della comunità: all'interno dell'AMP il macrobenthos, costituito da invertebrati longevi e a basso tasso di accrescimento e strutturalmente da complesse formazioni algali, è distribuito omogeneamente nello spazio e mostra piccole fluttuazioni nel tempo. Al contrario, un mosaico di patch perdurbati è presente nelle località non protette, con l'avvicendamento da postazioni con macroalghe a barren e drastici variazioni temporali tra i due stati. Le macroalghe dei popolamenti del mediolitorale sono apparentemente poco influenzati dall'effetto protezione della Riserva. Questo habitat ha subito la perdita del precursore Cystoseira spp., un'alga bruna che localmente incrementa la biodiversità delle specie invertebrate sessili e mobili. Comunque, molte specie di molluschi (Patella spp., Phorcus turbinatus, Stramonita haemastoma) mostrano taglie e densità maggiori all'interno dell'AMP rispetto all'esterno Obiettivi di conservazione: Mantenimento dell'attuale numero di specie, copertura, biomassa e stabilità dei popolamenti caratterizzanti gli habitat marini protetti, attraverso l'esclusione e/o la gestione delle attività umane all'interno dell'AMP. Nome target di biodiversità: Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Codice target: KT-03 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: Il potenziale della conservazione e delle azioni di gestione per proteggere le prateria di Posidonia oceanica sono state valutate durante 9 anni di osservazioni (dal 2006 al 2009), facendo osservazioni dirette delle densità dei fasi fogliari nelle praterie all'interno e all'esterno dell'AMP. Nonostante sia presente una generale tendenza alla regressione delle praterie sottomarine osservato nel tempo, le praterie protette hanno mostrato una significativa maggiore densità fogliare rispetto all'esterno. suggerendo una maggiore resistenza alle attività umane locali. Questa tendenza è stata confermata nell'ultimo periodo di osservazione. Mappature recenti realizzate durante il 2013 evidenziano una generale riduzione dell'estensione di praterie di P. oceanica rispetto precedenti mappature Obiettivi di conservazione: Il divieto e/o la gestione delle attività umane all'interno dell'AMP dovrebbe arrestare il declino delle praterie di Posidonia oceanica, habitat prioritario per l'Unione Europea. Obiettivo entro il 2020 è il mantenimento della densità di fasci fogliari all'interno dell'AMP maggiore rispetto all'esterno. Nome target di biodiversità: Formazioni coralligene 18: Codice target: KT-04 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: Un rilievo realizzato nel 2013 ha effettuato un confronto tra popolamenti all'interno e all'esterno dell'AMP. I risultati hanno mostrato che la struttura dei popolamenti sessili delle formazioni coralligene sono simili all'interno e all'esterno dell'AMP. Significative differenze potenzialmente riconducibili all'effetto protezione, sono state, invece, evidenziate nell'eterogeneità dei popolamenti, indicando una maggiore discontinuità nelle località non protette. L'abbondanza delle specie del target analizzato, cioè Eunicella spp., sembra essere comparabile tra zone protette e non protette. Ancora, non sono emerse significative differenze analizzando la dimensione delle colonie. Una maggiore frequenza di grandi colonie sembra caratterizzare le popolazioni di Eunicella spp. nelle località di controllo, a nche se le colonie sembrano essere meno colpiti da segni di disturbo all'interno del MPA. Obiettivi di conservazione: Entro il 2020 le minacce dirette sul target di biodiversità saranno eleminate, garantendo il mantenimento della complessità degli habitat già rilevata nel 2013 Nome target di biodiversità: Comunità ornitica migratoria Codice target: KT-05 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: La Riserva è localizzata su importanti rotte migratorie che connettono gli areali di svernamento africani con quelli riproduttivi dell'Europa Centro-Settentrionale. Per questo motivo transitano contingenti avifaunistici molto significativi che popolano areali vastissimi. Da ciò deriva l'importanza della conservazione e della valorizzazione del masaico di habitat della Riserva, il cui ruolo è prevalentemente quello trofico per specie in transito, a cui si aggiunge quello di svernamento e/o di nidificazione per parte della comunità ornitica. Su un totale di 218 specie di vertebrati individuati nella Riserva, 188 sono rappresentate da uccelli. Di queste 168 (89% sul totale degli uccelli) sono migratrici. Questa comunità di uccelli è molto eterogenea, perché comprende specie marine, palustri, di macchia/bosco, di steppa e di ambiente agricolo. Molte di queste specie sono inserite negli allegati delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE. Obiettivi di conservazione: Garantire il mantenimento dell'attuale capacità portante del sistema di habitat per le singole specie e aumentare la disponibilità di habitat attraverso azioni di valorizzazione e interventi trasformativi migliorativi. Nome target di biodiversità: Zona umida Codice target: KT-06 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: La zona umida ha una superficie di 108 ha, di cui solo 16 ha (15%) sono rappresentati da corpi d'acqua e prati allegati (afferenti a vari tipi di habitat), mentre 92 ha (85%) sono rappresentati dalla comunità a cannuccia di palude (Phragmites australis), o canneto. Questo costituisce quindi il principale habitat della zona umida. Gli habitat della zona umida sono in massima parte di origine secondaria, occupando le superfici sottoposte a bonifica all'inizio del XX secolo. Obiettivi di conservazione: Entro il 2020 Diversificare il mosaico di habitat privilegiando quelli di maggior valore conservazionistico. Aumentare la permanenza di acqua dolce contrastando l'intrusione del cuneo salino. Nome target di biodiversità: Habitat del litorale Codice target: KT-07 Stato di vitalità del target: Buono Descrizione: In funzione degli intensi gradienti ecologici, lungo il litorale si distribuisce una serie di habitat naturali che costituiscono fasce parallele alla linea di costa. La maggior parte di questi habitat rientra negli allegati della Direttiva 92/43/CEE. Data la loro localizzazione, sono soggetti a pressioni sia naturali che di origine antropica. Obiettivi di conservazione: entro il 2015 ripristino di 6.000 m2 di dune costiere attraverso opere di ripascimento e piantumazione di piante pioniere. Mantenimento dell'attuale livello di intensità delle pressioni :19 2 POLITICA AMBIENTALE Il Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto istituita con D.M. Ambiente 4 dicembre 1991 consapevole dell'importanza della conservazione del nostro ambiente per le generazioni future e del primario compito di gestione dell’AMP ha implementato un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) in ottemperanza al Regolamento (CE) n. 1221/2009 (EMAS III) attraverso il quale definire Obiettivi, Traguardi ed annessi Programmi ambientali del SGA. Fondamentale ed inderogabile impegno del Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto è di 1. tutelare e conservare le caratteristiche naturali e paesaggistiche del territorio dell’Area, anche in funzione dell’uso sociale di tali valori; 2. ripristinare e riqualificare le condizioni naturali dell’intero Parco, concorrendo ad eliminare le cause di inquinamento e di impatto ambientale negativo compatibilmente con le proprie responsabilità ed autorità favorendo il periodico monitoraggio ambientale dell’intero territorio protetto; 3. promuovere ed organizzare il territorio per la fruizione a fini didattici, culturali, scientifici, ricreativi e turistici della riserva, attraverso il ripristino della funzionalità degli edifici presenti, sentieri, piste, aree di sosta, ed anche attraverso la creazione di strutture idonee non impattanti, tutte fruibili a qualsiasi soggetto, con particolare attenzione alle categorie protette, quali anziani, portatori di handicap, ecc…; 4. promuovere ogni iniziativa necessaria o utile alla qualificazione delle attività produttive insistenti nel territorio dell’AMP, incentivando l'adozione di comportamenti ecocompatibili; 5. promuovere un’attività di confronto con le altre Aree Marine Protette, nell’ottica dell’armonizzazione delle Politiche Ambientali. È specifica volontà del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta (AMP) di Torre Guaceto continuare ad operare nel massimo rispetto e salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e salute di tutti coloro che sono coinvolti in attività del Consorzio, anche attraverso la formazione e promovendo il miglioramento continuo. Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto nel riconoscere ed accettare le proprie responsabilità cui è tenuto individua, introduce, sviluppa e/o revisiona programmi tali da assicurare: il rispetto delle norme e leggi vigenti in materia e l’applicazione delle procedure ambientali; un’ effettiva assunzione di responsabilità nei riguardi delle autorità. Il Consorzio di Gestione dell’AMP di Torre Guaceto assicura che la politica ambientale sia: DIFFUSA mediante l’affissione nei luoghi di pubblica fruizione dell’AMP, la pubblicazione sul web e attraverso riunioni di formazione; APPLICATA mediante audit periodici; SOSTENUTA mediante la verifica dell’impegno e dei suggerimenti di coloro che sono impegnati nell’attuazione di quanto previsto; RESA PUBBLICA ALL’ESTERNO informando tramite comunicazioni alle amministrazioni ed alle parti interessate. Carovigno 01 settembre 2014 IL PRESIDENTE Maria Milani 20: 2.1 ENERGIA, RIFIUTI CONSORZIO ED INFORMAZIONE AMBIENTALE, LA POLITICA DEL La gestione ambientale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto nell’AMP, si estende al controllo degli aspetti correlati con la produzione dei rifiuti, il consumo e la produzione di energia nonché, l’informazione ambientale. L’impegno del Consorzio si concretizza nelle seguenti azioni: 1. rispetto delle norme vigenti ed applicabili; 2. la riduzione della produzione di rifiuti; 3. la riduzione dei consumi di energia (energia elettrica, metano, GPL) e contestuale incremento delle dell’uso delle fonti rinnovabili; 4. la costante attività di informazione, sensibilizzazione dei fruitori dell’AMP e lo sviluppo di rapporti trasparenti e continuativi con le organizzazioni in genere (stakeholders). Si precisa che la produzione di rifiuti, controllata e monitorata dal Consorzio, si riferisce a quelli derivanti dall’Area attrezzata (punto ristoro, ombrelloni, bagni) collocata a ridosso del molo di Punta Penna, mentre, i consumi di energia, invece, sono quelli derivanti dall’uso delle due sedi di Carovigno e Serranova. :21 2.2 STRATEGIA DELLE 5 R Con deliberazione Consiglio di Amministrazione N°17 del 27/11/2009, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, in un’ottica di adesione a future iniziative di responsabilità ambientale e sociale (quale il Bilancio ambientale, la Corporate Social Responsability , la certificazione SA8000, il Green Public Procurement), ha approvato un Documento Strategico delle 5R, mutuato dalle politiche per la sostenibilità dell’Unione Europea, per garantire l’autoregolazione e la trasparenza delle proprie scelte gestionali. STRATEGIA DELLE “5 R”: R ISPETTO DEL PAESAGGIO, nell’ottica dell’unicità del sistema naturale e antropico. Progetti di tutela e valorizzazione di habitat naturali, dei beni culturali, divulgazione delle i n f o r m a z i o n i d i d a t t i c o - i n t e r p r e t at i v e s u l l a R i s e r v a . R ECUPERO di e ne r gia , t r a dizio ni lo c a li e a nt ic he c o lt ur e . Progetti di recupero degli scarti per la produzione energetica, progetti culturali per il r e c up e r o e la divulga zio ne de lle t r a dizio ni le ga t e a l m o ndo a gr ic o lo e de lla p e s c a . R IDUZIONE d e l c o n s u m o d i c a r b u r a n t i fo s s i l i n e l l ’ ot t i c a d i p r e v e n z i o n e d e i p r o b l e m i a m b i e n t a l i . Utilizzo di un sistema integrato con impianto fotovoltaico, caldaia a biomasse e impianto di illuminazione per il Centro Visite della Riserva. R IUSO di oggetti e immobili in disuso nell’ottica della rifunzionalizzazione e valorizzazione de ll’ e s is t e nt e . P r o g e t t i d i r i u s o d i s t r u t t u r e a b b a n d o n a t e e/ o d e f u n z i o n a l i z z a t e . R ACCOLTA DIFFERENZIATA p e r r i d u r r e l ’ i m p a t t o a n tr o p i c o d e i c o n s u m i s u l l a R i s e r v a . Progetto di alfabetizzazione alla raccolta differenziata e implementazione di un sistema di i s o l e e c o l o g i c h e p e r l a d i f f e r e n z i a z i o n e d e i r i f i u t i p r o d o tt i i n R i s e r v a . 22: 3 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE 3.1 IMPOSTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE Il Consorzio di Gestione dell’AMP ha realizzato, in applicazione ed in conformità al Regolamento EMAS II , un Sistema di Gestione conforme alle prescrizioni dell’All. I del Reg. CE 2009/1221 nonché alla norma UNI EN ISO 14001 ed. 2004. Il Sistema di gestione Ambientale è impostato secondo il diagramma di flusso in figura. Politica Ambientale del Consorzio di Gestione dell'AMP Analisi Ambientale Iniziale (AAI) delle Pressioni - Driving Forces Definizione degli aspetti ambientali e dei correlati impatti Misurazione della significatività Definizione di obiettivi e traguardi ambientali Monitoraggio Misurazioni e sorveglianze Definizionie Azioni correttive / preventive Pianificazione dei Programmi Ambientali Monitoraggio Misurazioni e sorveglianze Definizionie Azioni correttive / preventive Gestione Ambientale Controllo Operativo Misurazioni degli indicatori di stato, e di performace gestionali economici Definizionie Azioni correttive / preventive Audit del Sistema di Gestione Riesame della Direzione :23 Il Sistema di Gestione Ambientale è coordinato a livello centrale dal Consorzio di Gestione dell’AMP. All’interno del SGA è stato nominato il responsabile del sistema che ha il compito di identificare, proporre e realizzare gli interventi necessari per garantire l’efficacia e l’efficienza del Sistema stesso. Come emerge dal Diagramma di Flusso, a monte dell’implementazione del sistema di gestione è stata effettuata l’Analisi Ambientale Iniziale al fine di fotografare le pressioni presenti sull’AMP di Torre Guaceto. L’AAI ha permesso di identificare gli aspetti ambientali ed i relativi impatti correlati con le attività di gestione dell’organizzazione, che possono incidere sull’ambiente circostante. In particolare nell’AAI sono state analizzate le seguenti aree: prescrizioni legislative e regolamentari applicabili; identificazione di tutte le pressioni – Driving Forces, in modo da determinare quali di essi hanno o possono avere impatti ambientali e implicare responsabilità; rilievo delle prassi e procedure di gestione ambientale esistenti; rilievo dei punti di vista delle parti interessate; valutazione dell’esperienza derivante dall’analisi di eventi accaduti in passato. Nello studio sono state considerate le condizioni operative normali, anomale e di emergenza. Nella predisposizione dell’AAI, ci si è, inoltre, avvalsi dell’Università di Lecce e del Co.N.I.S.Ma (CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE DEL MARE) al fine di valutare scientificamente le capacità evolutive dell’AMP. 3.2 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LA MISURAZIONE DELLA LORO SIGNIFICATIVITÀ Il capitolo 4 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP della presente dichiarazione è dedicato, specificatamente, all’analisi degli aspetti ambientali dell’Azienda ed al monitoraggio delle performance ambientali". 3.3 FORMAZIONE, INFORMAZIONE, PARTECIPAZIONE E COMUNI-CAZIONE INTERNA Per funzionare correttamente e produrre risultati concreti, il Sistema di Gestione richiede il contributo di tutti coloro che operano all’interno dell’organizzazione sulla base dei propri specifici ambiti di operatività. L’attività di formazione, informazione e comunicazione interna mira ad aumentare la sensibilità, la motivazione, la conoscenza e le competenze di tutti gli operatori in relazione alle tematiche dell’ambiente e alla loro corretta gestione nell’ambito delle responsabilità di ciascuno. Essa inoltre prevede l’attivazione di flussi informativi interni, attraverso adeguati strumenti quali circolari, e-mail, documenti cartacei o pubblicati sulla rete informatica interna. 3.4 COMUNICAZIONE E GESTIONE DEI RAPPORTI CON L’ESTERNO Il Sistema definisce modalità operative da adottare per la gestione dei rapporti con i soggetti esterni in merito alla circolazione delle informazioni riguardanti le tematiche ambientali e, in particolare, alla distribuzione della Dichiarazione Ambientale. Nella convinzione che le occasioni di incontro e confronto con i propri interlocutori di riferimento istituzioni pubbliche, autorità di controllo, cittadini – costituiscano un’importante fonte di reciproco accrescimento di esperienza e cultura, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha ritenuto un proprio impegno quello di promuovere momenti di informazione e comunicazione sulle tematiche ambientali attivando annualmente progetto di sensibilizzazione specifico e di educazione ambientale finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, e le opportunità legate alla loro corretta gestione e, più in generale, ad uno sviluppo sostenibile. 3.5 SORVEGLIANZA E MISURAZIONI ED AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Il Sistema al fine di controllare l’andamento della gestione ambientale definisce, sia per gli obiettivi e traguardi ambientali sia, per la gestione del sistema stesso, strumenti di monitoraggio con annessi indicatori di performance. Il Responsabile ambientale provvede a sorvegliare e misurare regolarmente le principali caratteristiche delle sue attività e delle sue operazioni che hanno un impatto sull’ambiente ed utilizza lo strumento dell’Audit ambientale quale strumento di riscontro, prova e revisione delle attività. 24: Attraverso l’esecuzione periodica di audit interni viene verificata l’efficacia del Sistema di Gestione e garantito il suo corretto funzionamento nel tempo, al fine di perseguire obiettivi coerenti con i principi della Politica Ambientale. La rilevazione, in qualsiasi momento, di elementi che provocano o potrebbero provocare un’inefficienza del Sistema prevede l’immediata applicazione di azioni correttive volte ad eliminare la causa del malfunzionamento. Le azioni correttive intraprese e le risultanze degli audit sono i principali elementi informativi per il Riesame del Sistema da parte della Direzione, finalizzato - nell’ottica del miglioramento continuo - alla definizione di nuovi obiettivi e traguardi e all’eventuale modifica delle politiche in materia ambientale. :25 4 GLI ASPETTI AMBIENTALI E LE PRESTAZIONI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP Il Regolamento (CE) n. 1221/2009 definisce aspetto ambientale come “l’elemento dell’attività, dei prodotti o dei servizi che può interagire con l’ambiente”. Particolare attenzione all’interno del Sistema di Gestione Ambientale è dedicata all’analisi e gestione delle pressioni sull’AMP, tanto dirette che indirette, ed in particolare sui comparti ambientali coinvolti . Il Soggetto Gestore ha individuato dei target di biodiversità, soggetti a pressioni e minacce, sui quali concentrare l’azione gestionale. (cfr. Paragrafo 1.5.2), di seguito riportati: ARIA COMUNITÀ DEI VERTEBRATI MARINI POPOLAMENTO BENTONICO COSTIERO PRATERIE DI POSIDONIA OCEANICA E RELATIVA COMUNITÀ FORMAZIONI CORALLIGENE COMUNITÀ ORNITICA MIGRATORIA ZONA UMIDA HABITAT DEL LITORALE Il Responsabile Ambiente analizza tutti gli aspetti dell’Organizzazione - attività, processi, servizi - al fine di verificare il loro impatto sull’ambiente. L’organizzazione ha considerato le attività attuali ed anche quelle pianificate per il futuro. Gli aspetti ambientali considerati costituiscono la base per la definizione degli obiettivi ambientali e dei relativi programmi di gestione. Il Responsabile Ambiente effettua l’aggiornamento dell’analisi ambientale a cadenza annuale ovvero qualora ci siano situazioni di emergenza (es. impatti ambientali imprevisti) o nuove prescrizioni di legge ed espone le conclusioni dell’avvenuto aggiornamento in sede di riesame della direzione. In considerazione dei singoli aspetti ambientali si valuta il loro impatto sull’ambiente. Nella tabella al paragrafo 4.2 sono riportate le pressioni dirette ed indirette insistenti sull’AMP con l’indicazione delle loro interazioni con l’ambiente. Nella definizione della mappa concettuale, le minacce rilevate insistenti sui target di biodiversità sono schematizzate nella tabella sottostante. NOME MINACCIA DESCRIZIONE Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale Come per l'inquinamento, non ci sono evidenze di contaminazioni chimiche correlate al Bacino idrografico del Canale Reale, sebbene analisi chimiche dettagliate dell'acqua e dei sedimenti, specialmente in relazione al ruolo potenziale del Canale Reale quale fonte di sostanze chimiche, ancora manchino. L'analisi dei biomarkers nella cozza comune (Mytilus galloprovincialis) realizzate all'interno del monitoraggio marino-costiero del Porto industriale di Brindisi, dove Torre Guaceto è stata inclusa quale sito di controllo, non ha evidenziato contaminazioni. Questo programma di monitoraggio continuerà nei prossimi 5 anni, fornendo informazioni utili sugli apporti chimici all'interno dell'AMP. Erosione costiera Le analisi (dell'arco temporale 1992-2011) dimostrano che, in generale, intorno il 2005, la costa ha subito un'inversione rispetto al periodo precedente di avanzamento della linea di costa, portando ad una progressiva erosione della spiaggia che ha cancellato il surplus di sedimenti depositato fino al 2005. Come evidenziato dalle analisi dell'evoluzione del litorale costiero (eseguito esclusivamente sulle zone sabbiose), i settori centrali e meridionali dell'AMP mostrano un'evoluzione della linea di costa che è complessa e non facile da interpretare come una generica erosione costiera che è molto più pronunciata, arrivando ad oltre 25 metri, nel settore a destra del Canale Reale. Complessivamente la parte meridionale dell'AMP mostra un bilancio sedimentario negativo con chiari segni di erosione lungo l'intera costa eccetto nei settori più settentrionali dove una parte dei sedimenti si sono accumulati a causa dell'effetto bloccante del promontorio dove è situata la Torre. L'evoluzione di quest'area influenza fortemente l'evoluzione di tutta l'AMP. Infatti, gli insediamenti umani e le attività erosive nell'area sud est e fuori della Riserva hanno creato, a causa delle correnti provenienti da sud-est, un considerevole deposito di 26: sedimenti nella zona meridionale del promontorio roccioso della Torre aragonese. La quantità di sedimenti è stata così elevata da saturare la capacità di deposito della piccola baia, con una conseguente deposizione dei sedimenti, portati dalle correnti provenienti da nord-est, sopra il fondo marino della Zona A, di fronte e a nord della Torre. Il fenomeno di erosione costiera è stato individuato nella parte sud orientale della spiaggia di Punta Penna Grossa, posta a nord dell'AMP. Al contrario le pocket beach (piccole spiagge) a sud di tale area sono caratterizzate da una sostanziale stabilità, dato che non sono riconoscibili evidenze geomorfologiche di un rapido arretramento. In particolare, l'efficacia dei processi erosivi sono evidenziati dalla presenza di una scogliera, formatasi nel Medio Olocene come cordone dunario. Un altro importante focus erosivo è anche individuabile al centro della spiaggia dove la struttura antropica nella spiaggia sommersa tende al litorale. Le coste rocciose dolcemente digradanti in corrispondenza di Torre Guaceto sono sostanzialmente stabili. Piccoli localizzati crolli sono individuabili lungo i perimetri degli isolotti di Apani. Massi di grandi dimensioni sparsi nell'interno delle aree subtidali e litorali sono stati individuati lungo alcuni tratti della costa rocciosa; essi possono essere messi in relazione ad occasionali impatti di onde estreme. Sedimentazione La principale minaccia per gli habitat bentonici e i relativi popolamenti consiste nell'elevato carico sedimentario che interessa aree vicino alla Torre, come evidenziato dagli studi geomorfologici, dai modelli di corrente e dai risultati delle trappole sedimentarie. Tali risultati confermano quanto elaborato in studi precedenti (carico sedimentario fino a circa 800 gr*m2*day-1) e sembra spiegare le condizioni disturbate dei popolamenti sessili del basso infralitorale, colonie di C. caespitosa e praterie di posidonia, in quell'area. Come evidenziato dai modelli di corrente e dagli studi geomorfologici, molti dei sedimenti provengono dalle falesie posizionata a sude dell'AMP di Torre Guaceto. Questi risultati sono stati confermati dalle analisi delle frazioni granulometriche dei sedimenti trattenuti nelle trappole, dove maggiori quantità di sedimento fine è stato osservato. Un monitoraggio a lungo termine di questi aspetti sedimentologici sono oltremodo auspicabili per una migliore comprensione dell'importanza di questo impatto all'interno dell'AMP. La spiaggia di Punta Penna Grossa è caratterizzata da sabbie medio-fini di origine clastica, bioclastica e vulcanica; quest'ultime indicano un'originale deriva sedimentaria lungo costa da nord-ovest a sud-est. Durante gli utlimi anni, la presenza di strutture antropiche lungo la costa pugliese ha intercettato la deriva litorale, condizionando anche le quote locali di sedimentazione della spiaggia di Punta Penna Grossa, portandola quasi fino a zero. Come conseguenza la sedimentazione presente sulle spiagge di Torre Guaceto è essenzialmente autoctono poichè è derivato dall'erosione delle vicine falesie e del fondo marino. Il bilancio sedimentario naturale delle spiagge di Torre guaceto è fortemente condizionato dalle strutture fisse costruite nel passato che trattengono il sedimento fine e dalla presenza turistica. D'altra parte, la sedimentazione nelle piccole spiagge a sud della Torre è connessa con la corrente da sud est indotta dalla temporanea prevalenza di venti da NE a SE. Pesca ricreativa Numerose indicazioni sono disponibili attualmente a livello mondiale che evidenziano come la pesca ricreativa possa avere un considerevole impatto sui popolamenti ittici. Di tutte le attività svolte nelle aree costiere, la pesca ricreativa è una delle più comuni, che interessa un considerevole numero di persone e così potenzialmente può rappresentare una significativa pressione sulle risorse naturali. Questa attività nell'AMP è consentita solo nella Zona C. nel periodo tra il 16 settembre e il 14 maggio per un numero massimo di autorizzazioni di 25 al giorno. Pesca artigianale professionale Lungo le coste mediterranee, la pesca artigianale è un'attività che impiega un considerevole numero di imbarcazioni e pescatori. La pesca artigianale nel Mediterraneo svolge un ruolo fondamentale sia economico sia sociale con un rilevante significato culturale e storico. Per secoli la pesca artigianale è stata un'attività economica essenziale e uno dei pilastri della :27 cultura mediterranea. A Torre Guaceto il Regolamento e il Disciplinare individuano i seguenti requisiti e regolamentazioni: a. Residenza nel comune di Carovigno o di Brindisi; b. Iscrizione alle imprese e alle cooperative di pesca aventi sede legale nella provincia di Brindisi; c. Espletamento dell’attività mediante unità navale con stazza massima di 2 GT e potenza massima di 35 KW. d. nella zona C è consentita la pesca professionale costiera locale, secondo normativa vigente, con rete da posta fissa tipo “tramaglio”, con lunghezza massima di 1000 m, altezza massima 1,5 metri e misura della maglia, ogni lato, da nodo a nodo, pari o superiore a 30 mm; il controllo della maglia viene effettuato considerando che 10 maglie devono misurare minimo 30 cm (+/- 2 cm come tolleranza). Tale misura di maglia va intesa come maglia 'minima'. All’estremità delle reti saranno applicati segnali di colore giallo con inciso il numero di targa dell’imbarcazione. L’attività di pesca professionale dovrà essere effettuata: a. ad una batimetria non inferiore ai 10 metri; b. mediante un’unica cala di rete per unità e per giorno di pescata; c. dal 01 gennaio al 31 dicembre di ogni anno effettuando un turno di pescata alla settimana, per un totale di 52 pescate annuali. Il turno di pescata può essere effettuato esclusivamente nella settimana di riferimento e in caso di non espletamento non può essere recuperato nelle settimane successive; d. durante il turno settimanale di pescata trasportando sul mezzo nautico indicato esclusivamente la rete da utilizzare per l’attività in AMP e nessun altro attrezzo di pesca; e. registrando l’attività di pesca settimanale attraverso l’apposito registro di pesca vidimato dato in dotazione ai pescatori autorizzati. Il giorno di pesca settimanale dovrà essere preventivamente timbrato dal Soggetto Gestore entro le 16.00 del giorno precedente l’attività; per le pescate da effettuarsi nei giorni di sabato domenica o lunedì il timbro dovrà essere apposto il venerdì precedente entro le ore 16.00; f. non sostando all’interno dell’area marina protetta con l’imbarcazione, salvo diverse disposizioni dell’ente gestore, dopo tale operazione. Pesca INN Questa minaccia comprende differenti attività (pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata) che può avere gravi impatti sia ambientali (cioè sui popolamenti ittici) sia economici (cioè sottrarre guadagni ai pescatori professionisti autorizzati). essendo completamente non regolamentata, questa minaccia può essere particolarmente dannosa per l'ambiente marino. Specie aliene invasive L'invasione dell'alga verde Caulerpa racemosa rappresenta una seria minaccia alle specie autoctone mediterranee, incluso le specie ittiche di interesse commerciale. Uno stato di salute alterato ed un impoverimento del valore nutrizionale della carne nel sarago maggiore Diplodus sargus, raccolto anche all'interno dell'AMP sarebbero, infatti, direttamente correlati con l'azione dei metaboliti di C. racemosa. La caluerpinina, la caluerpina e la caluerpicina, i metaboliti più studiati di C. racemosa, sono considerati tra i fattori che contribuiscono alla potenziale invasione di questa specie e diverse attività biologiche sono state trovate per queste molecole. Dovrebbe essere, pertanto, interessante continuare a monitorare gli effetti di C. racemosa sul sarago maggiore D. sargus e identificare e quantificare il bioaccumulo dei metaboliti di C. racemosa nelle specie ittiche autoctone e correlare l'accumulo dei metaboliti con le risposte cellulari e molecolari e la composizione degli acidi grassi per i pesci di interesse commerciale ed ecologico nell'AMP. Il pesce serra Pomatomus saltatrix è attualmente percepito dai pescatori artigianali operanti nell'AMP come una considerevole minaccia alla comunità ittica locale e alle loro reti (così come ai loro guadagni). In questa prospettiva specifiche azioni potrebbero essere fatte per valutare se il pesce serra predi le stesse specie che sono importanti specie target per i pescatori artigianali e/o se il pesce serra impatti su specie ecologicamente rilevanti (ad es. i saraghi). Frequentazione turistica e servizi turistici AMP La balneazione e gli sport condotti all'aperto determinano l'intrusione diretta dell'uomo negli habitat naturali. Tale frequentazione, se non regolamentata, può arrecare disturbo agli habitat e alle specie, attraverso il 28: calpestio e il rumore. Il sedimento che i bagnanti trasportano fuori dal sistema rappresenta un reale pericolo rispetto alla stabilità della spiaggia. Questo aspetto è molto più preoccupante considerando che la spiaggia viene frequentata ogni anno. La quantità di sabbia rimossa giornalmente è importante e diventa veramente significativa per lunghi periodi di frequenza turistica in spiaggia. E' stato stimato che stagionalmente possono essere asportati 3.500 kg di sabbia, pari ad un volume di 2,5 m3 Bracconaggio Il bracconaggio può incidere direttamente con l'uccisione di specie o indirettamente creando un disturbo che dtermina l'allontamento e il non utilizzo del sito. Le attività di controllo e monitoraggio hanno relegato questo fenomeno ad episodi isolati all'interno della Riserva. Inquinamento organico/inorganico L'impiego in agricoltura di prodotti chimici determina, attraverso il ruscellamento e l'infiltrazione sotterranea delle acque, il trasporto nell'ecosistema naturale. Tali composti possono essere responsabili della riduzione o scomparsa di specie poste alla base delle reti alimentari. Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida La concentrazione salina nelle acque della palude è il risultato dello sbilanciamento dei flussi idrici tra acque di ingressione marina e acque superficiali o sotterranee dell'entroterra. L'emungimento idrico accentua il fenomeno sottraendo acqua dolce. Le bonifiche effettuate nel passato hanno determinato fenomeni di espansione della Canna di palude che hanno favorito i processi naturali di interramento, caratterizzato dalla sedimentazione di materiale e di resti vegetali morti. Incendi Gli incendi sottraggono biomassa e possono alterare le caratteristiche strutturali delle comunità biologiche. Tuttavia, possono indurre un effetto positivo, specialmente sugli habitat lagati al pascolamento. Certamente rappresentano un pericolo per l'uomo e per alcune specie animali. Attività agricola Nella Riserva sono presenti pratiche agricole di tipo tradizionale (oliveto), di tipo estensivo (seminativo) o di tipo intensivo (ortaggi). Tali pratiche incidono in ragione dell'intensità di sfruttamento e della distanza rispetto alle aree naturali. Rifiuti I rifiuti interferiscono in modo differente con gli ecosistemi e le specie a seconda delle loro caratteristiche: ad esempio, il catrame ha un alto impatto su tutte le specie animali costiere; il nylon, impiegato nella pesca, ha un impatto sugli uccelli e i rettili marini. Sulla terraferma esiste un buon livello di controllo e di sensibilizzazione sul corretto smaltimento dei rifiuti. Invece il problema della presenza di rifiuti non ha una soluzione lungo la linea di costa, dove i venti e il moto ondoso determinano lo spiaggiamento di rifiuti abbandonati altrove in mare; solo la costante attività di pulizia svolta dalla Riserva contiene il fenomeno. Con 27 rifiuti galleggianti ogni kmq il Mar Adriatico rappresenta il mare italiano con la maggiore concentrazione di rifiuti. A rilevarlo uno studio condotto da Legambiente disponibile sul sito http://www.legambiente.it/marinelitter. Il 20% di tali rifiuti deriva dalle attività di pesca. Affrontare il problema dei rifiuti marini rientra, infatti, anche nella to do list stilata dalla comunità europea e riportata nel testo della Marine Strategy, la direttiva 2008/56 dedicata all’ambiente marino e che prevede il raggiungimento del buono stato ecologico, per le acque marine di ogni stato membro, entro il 2020, sulla base di 11 descrittori. Il descrittore 10, in particolare, è proprio relativo ai rifiuti che finiscono nel nostro mare e sulle nostre spiagge: “le proprietà e le quantità di rifiuti marini non provocano danni all'ambiente costiero e marino”. Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) Le pressioni ambientali specifiche, derivanti dalla Gestione tecnica AMP (attività di controllo e manutenzione) sono la NAVIGAZIONE IN AMP DI MEZZI NAUTICI SOGGETTO GESTORE, L’IMMERSIONE PER MONITORAGGIO STATO HABITAT E INFRASTRUTTURE sommerse e la MANUTENZIONE BOE E SEGNALAMENTI. Il Consorzio di Gestione dell’AMP dispone di 3 mezzi nautici a 4 tempi: • due a benzina di 40 e 175 cv, • uno diesel di 299,40 cv. Tutti i mezzi sono utilizzati dagli addetti per le attività di controllo (individuazione di infrazione dei divieti presenti, attività di informazione e sensibilizzazione su quanto previsto dal decreto istitutivo) e manutenzione (segnalamenti, :29 pulizia dei fondi). In particolare il mezzo dedicato alla manutenzione è un natante di 10,64 tonnellate, denominato “Spazzamare”, di proprietà del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, autorizzato ad esercitare SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI SOLIDI GALLEGGIANTI IN NAVIGAZIONE ENTRO 6 MIGLIA DALLA COSTA NAZIONALE PER USO IN CONTO PROPRIO (art. 25 l. 7/12/99 n° 472), di cui il Consorzio di Gestione dell’AMP è armatore. Il Consorzio di Gestione dell’AMP si occupa di eseguire le attività di manutenzione dei natanti, al fine di ridurre al minimo gli impatti prodotti dal loro impiego, e di definire i periodi ottimali per l’esecuzione delle attività di controllo e monitoraggio attraverso incontri settimanali di pianificazione dell'attività con gli operatori del Parco. Le attività di immersioni sono finalizzate al monitoraggio e al controllo dello stato degli habitat e delle infrastrutture sommerse. Essendo condotte a scopo scientifico e di controllo, sono autorizzate in tutte e tre le zone (A, B, C) dell’AMP. Al fine di ridurre le pressioni sull’ambiente, in tali attività è impiegato personale specializzato. Il Consorzio di Gestione dell’AMP attraverso lo sviluppo di attività di pianificazione periodica definisce le necessarie attività di immersione. La zonizzazione dell’AMP è indicata dalla presenza di: • Boe di segnalazione con segnale luminoso per Zona A (n. 4) di colore giallo; • Miragli a terra con segnale luminoso (n.4) per la segnalazione della Zona A; entrambi in posizione come da decreto ministeriale istitutivo. Inoltre, come previsto dallo stesso decreto ministeriale, oltre che dall’obiettivo definito per questa pressione specifica, fra il 2006 ed il 2007 sono state installate 2 boe (rif. “N” ed “M”) nella Zona A e, fra il 2005 ed il 2006 è stata installata una boa (rif. “O”) nella Zona B. Grazie ad un F.E.S.R. P.O.R. Puglia 2000/2006 P.I.S. 12 Polo Brindisi - Misura 6.2 Azione c) del Comune di Brindisi è stato realizzato un Campo Boe telematico con predisposizione circolare a 250 mt. dalla costa all’interno dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto; i gavitelli di ormeggio dispongono di un’elettronica di bordo che consente la rilevazione della presenza di un’imbarcazione all’ormeggio e di comunicare tempestivamente alla sala controllo l’arrivo del diportista. È in fase di definizione le modalità di gestione dello stesso. Oltre ai segnali marittimi, è presente all’interno del demanio marittimo una cartellonistica indicante la zonizzazione, i principali divieti presenti e i numeri utili per le segnalazioni. Tale sistema di indicazione è sottoposta a periodica attività di manutenzione, da parte del personale di manutenzione, sia riguardante le parti emerse (colorazione boa, funzionamento pannelli solari per segnali luminosi), sia quelle immerse (catenaria). Il Consorzio di Gestione dell’AMP attraverso lo sviluppo di attività di pianificazione settimanale definisce le necessarie attività di immersione. Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP Le pressioni ambientali specifiche, derivanti dalla Gestione Amministrativa sono individuate specificatamente nella GESTIONE TECNICO AMMINISTRATIVA ATTIVITÀ AMP e nella GESTIONE AMBIENTE DI LAVORO (CONSUMI ENERGETICI, PULIZIA E IGIENE, GESTIONE RIFIUTI, SALUBRITÀ AMBIENTE, SICUREZZA). Il centro operativo è localizzato nella borgata di Serranova, al confine con il parco. Nella stessa borgata sarà ubicato un centro visite e un giardino botanico. La sede amministrativa, dove si svolgono le attività di gestione amministrativa del Consorzio, è a Carovigno (BR). La gestione tecnico-amministrativa delle attività del Consorzio consiste in tutte quelle attività che consentono di gestire l’amministrazione dell’Ente, attraverso la produzione di materiale cartaceo ed informatico, la comunicazione ambientale, la programmazione degli interventi e il reperimento di finanziamenti ed agevolazioni per l’espletamento delle attività. Il Consorzio di Gestione dell’AMP, al fine di ottimizzare il proprio rapporto con l’ambiente effettua una pianificazione settimanale delle attività di monitoraggio per ottimizzare l’uso degli automezzi per le attività di controllo e di gestione, utilizza la carta riciclata e posta elettronica per le comunicazioni non ufficiali. Sono in uso due mezzi di trasporto a basso impatto ambientale: • autocarro IVECO AUTOCARRO IVECO 35/A/DAILY (motorizzazione euro 4) • Trattore TRATTORE Massey Ferguson modello MF 3435.4F (motorizzazione euro 3) per le attività di manutenzione. Inoltre, per 30: le attività di monitoraggio e controllo sono stati acquisiti 2 nuovi mezzi di trasporto a basso impatto ambientale: • Fiat Panda 4x4 (motorizzazione Euro4) • Nissan NP 300 (motorizzazione Euro4) :31 4.1 L’IDENTIFICAZIONE AMBIENTALI E LA MISURAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI ASPETTI L’analisi degli aspetti ambientali, delle determinanti (Driving Forces), e dei relativi Impatti, è la fase che fornisce indicazioni per il miglioramento della gestione ambientale, tramite la definizione della significatività degli aspetti ambientali considerati. La definizione della significatività si sviluppa attraverso lo studio delle determinanti (DRIVING FORCES) costituite dalle cause generatrici primarie delle pressioni (aspetti ambientali) sui comparti ambientali identificati Dalla interazione delle determinanti – nelle condizioni Normali, Anomale e di Emergenza – con i comparti, si vanno ad identificare gli impatti ambientali. La misurazione della significatività per ciascun aspetto ambientale individuato, è eseguita attraverso l’attribuzione per ogni aspetto dei valori rispettivamente ai criteri definiti ed individuati nella: APPLICABILITÀ DELLA NORMATIVA / ASSENZA DI SPECIFICA REGOLAMENTAZIONE: con essa si intende l’applicabilità di una norma vigente alla macropressione oggetto dell’analisi; INTENSITÀ DELL’IMPATTO: si definisce la forza dell’impatto sui comparti individuati; ESTENSIONE IMPATTO: si definisce quanta superficie dell’AMP è interessata dall’impatto della determinante; FREQUENZA IMPATTO: si definisce in base alla periodicità o eccezionalità dell’impatto; DURATA DELL’IMPATTO: si definisce la persistenza dell’impatto; SENSIBILITÀ ECOLOGICA: si definisce la capacità di resistenza e di resilienza del comparto. A ciascun criterio viene attribuito un valore che può variare tra 0 – 0,5 – 1, secondo una scala crescente, salvo che per l’aspetto normativo, per il quale non viene considerata l’ipotesi di parziale conformità, motivo per cui il valore sarà compreso tra 0 ed 1. La somma dei valori attribuiti ad ogni singolo criterio rappresenta il livello di significatività dell’aspetto ambientale. Tale attribuzione viene effettuata per ciascun target con il quale la minaccia ha un’interferenza. La misurazione considera tutti gli aspetti ambientali significativi, ma con un diverso grado di significatività, che varierà in un range compreso fra 0 e 6. In particolare il valore totale della valutazione di significatività è l’INDICE DI SIGNIFICATIVITÀ AMBIENTALE (I.S.A.). I valori ottenuti da ogni singolo parametro vengono sommati tra loro ed il risultato viene associato ad un giudizio definito per due classi di magnitudine che sono di seguito riportate. 1^ Classe Indice di significatività ≤ 2 SIGNIFICATIVITÀ BASSA 2^ Classe Indice di significatività > 2 SIGNIFICATIVITÀ ALTA Il giudizio sulla significatività dell’aspetto ambientale determina il livello di controllo che il Consorzio di Gestione dell’AMP dovrà esercitare su di esso. Tale metodologia di valutazione della significatività viene adottata sia per gli aspetti ambienta li diretti che indiretti. In relazione al livello di significatività sono intraprese le opportune azioni che possono consistere nella redazione di istruzioni, nella definizione di obiettivi e piani di miglioramento, nella definizione di azioni correttive e preventive oltre che nelle attività di sorveglianza e monitoraggio. La priorità delle azioni scelte si fonda sulle prestazioni della gestione ambientale e trova, in primis, negli obiettivi e piani di miglioramento, la chiave di volta sia in presenza che in assenza di anomalie gestionali che si ripercuotono sull’ambiente. Qualora invece, le anomalie gestionali dovessero verificarsi, la scelta del Consorzio di gestione dell’AMP passa dapprima nella definizione di azioni correttive e preventive e, in un momento successivo, nella redazione di istruzioni di cui è valutata l’efficacia. Ove opportuno, l’organizzazione, anche in questo caso, potrà definire obiettivi specifici e misurabili. Maggiori dettagli sono contenuti nella procedura del Sistema di Gestione PAG1 – Sez. I-A.3.1 32: DIRETTO/INDIRETTO MINACCIA Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida Apporto di sedimenti e e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale Comunità ornitica migratoria Zona umida SIGNIFICATIVITÀ 2 LIVELLO SIGNIFICATIVITÀ BASSA 3,5 ALTA Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità 6 ALTA Formazioni coralligene 4,5 ALTA Comunità dei vertebrati marini 3,5 ALTA Popolamento bentonico costiero 6 ALTA Attività agricola Zona umida 3,5 ALTA Bracconaggio Comunità ornitica migratoria 1,5 BASSA Habitat del litorale 5 Erosione costiera INDIRETTO TARGET BIODIVERSITÀ Incendi Inquinamento organico/inorganico ALTA Zona umida 0,5 Zona umida 3 ALTA Comunità ornitica migratoria 3 ALTA Comunità ornitica migratoria 3,5 ALTA 6 ALTA 4,5 ALTA Zona umida BASSA Pesca INN Comunità dei vertebrati marini Rifiuti Habitat del litorale 2 Formazioni coralligene 3,5 ALTA Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità 6 ALTA Popolamento bentonico costiero 6 ALTA Formazioni coralligene 3,5 ALTA Praterie di Posidonia oceanica e relativa 2,5 ALTA Sedimentazione Specie aliene invasive BASSA :33 comunità Habitat del litorale 2,5 ALTA Popolamento bentonico costiero 5 ALTA Comunità dei vertebrati marini 2,5 ALTA Popolamento bentonico costiero 3 ALTA Formazioni coralligene 2,5 ALTA Habitat del litorale 3 ALTA Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità 1,5 BASSA Popolamento bentonico costiero 1,5 BASSA Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità 0,5 BASSA Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP Habitat del litorale 0,5 BASSA Pesca artigianale professionale Comunità dei vertebrati marini 2,5 ALTA Pesca ricreativa Comunità dei vertebrati marini 2,5 ALTA Frequentazione turistica e servizi turistici AMP DIRETTO Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) Il Consorzio di Gestione dell’AMP considera le minacce indirette quelle attività, prodotti o servizi di un’organizzazione che possono interagire con l’ambiente e su cui l’organizzazione stessa non può esercitare un controllo gestionale diretto, poiché possono originarsi dall’interazione dell’organizzazione stessa con i terzi. Essi riguardano tutte le minacce che producono impatti sui target e per le quali l’azione del Soggetto Gestore è finalizzata ad un coinvolgimento degli Enti incaricati per competenza alla gestione di tali eventi. La strategia adottata per gestire le minacce indirette, non potendosi eseguire un controllo diretto, è stata quella di comunicare la Politica Ambientale agli organi di controllo attraverso una concertazione e di prevedere nel piano di sorveglianza del sistema di gestione ambientale azioni specifiche di controllo. Quanto alle acque provenienti da Canale Reale, è previsto un controllo della conformità delle acque, da parte dell’ARPA Puglia, in relazione ai parametri del D.Lgs. 152/06 e successive modifiche oltre che un coinvolgimento dell’AQP SpA, gestore di tre impianti di depurazione con scarico finale nel detto Canale Reale. Preme a rilevare che in applicazione della disciplina dettata in materia di tutela delle acque ed in particolare dei corpi idrici superficiali, la Regione Puglia ha adottato la Delibera di Giunta 1460/2010 con cui è stato definito il Piano di Monitoraggio Quali-Quantitativo dei Corpi idrici superficiali. Il piano ha identificato n. 5 stazioni di prelievo campioni, di cui 3 per la categoria “ Acque marinocostiere”, 1 per la categoria “ Acque di transizione”, 1 per la categoria “ Fiumi”. Il Consorzio è in attesa di 34: ricevere il quadro consuntivo dei dati, raccolti dall’Arpa Puglia, in attuazione del Piano di Monitoraggio. Il protocollo di intesa sottoscritto fra Consorzio ed ARPA Puglia per la definizione di un programma di monitoraggio delle acque interne e marine congiunto che prevede l’addestramento del personale interno e l’aumento della frequenza e dei siti di campionamento, in ottemperanza al DPR 470/82 e s.m.i. e D.Lgs. 152/99 e s.m.i (rif. D.Lgs. 152/2006), risulta di fatto sospeso, in attesa della validazione dei dati raccolti in applicazione del nuovo piano di monitoraggio. Inoltre, sempre in relazione alla pressione correlata con il Canale Reale, va evidenziata la rilevante attività amministrativa del Consorzio, di comunicazione e di lobby – quest’ultima anche attraverso l’Associazione WWF – finalizzata ad evitare l’attivazione dell’ulteriore scarico di acque reflue urbane dell’impianto di depurazione consortile del Comune di Carovigno. Il procedimento amministrativo relativo alla richiesta di scarico di acque reflue urbane nell’AMP di Torre Guaceto a seguito della Conferenza di Servizi, ha prescritto l'espletamento della Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi del DPR. 120/2003. A seguito del cambio della competenza in materia di rilascio dell'autorizzazione allo scarico degli impianti di trattamento acque di natura pubblica, in capo alla Regione Puglia, quest'ultima, in'assenza della prescritta VINCA, ha ritenuto comunque di dover rilasciare il provvedimento di autorizzazione allo scarico nel Canale Reale, in via provvisoria (DD Servizio Tutela delle Acque Regione Puglia n. 163 del 23/11/2012). Il Consorzio di Gestione ha impugnato innanzi al T.A.R. Puglia il provvedimento emesso dalla Regione e quest'ultima, in sede di udienza innanzi al Giudice, si è impegnata a non attivare lo scarico fino a quando non saranno completate le opere di rifunzionalizzazione della condotta sottomarina e di allungamento della stessa, così come previsto dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia. L’attivazione a regime dell’impianto aggraverebbe la potenziale minaccia derivante dal canale Reale, considerando, inoltre, che in caso di malfunzionamento dello stesso, non sono state previste modalità di gestione dell’emergenza, per evitare lo scarico diretto in Zona A delle acque reflue non depurate. Per le acque provenienti dalla zona umida sono attuate più azioni quali il coinvolgimento in attivit à di pianificazione partecipata degli agricoltori presenti nella Riserva di Terra, la predisposizione di cartellonistica recante i divieti insistenti sulla Riserva Terrestre, l’individuazione di periodi ottimali per l’esecuzione delle attività di controllo e monitoraggio attraverso incontri settimanali di pianificazione con gli operatori del Parco, ed infine è stato stipulato un protocollo di intesa con l’Ente di certificazione ICEA per la produzione di olio biologico che consentirà di ridurre il carico di utilizzazione di prodotti fitosanitari. Relativamente all’ultimo aspetto ambientale indiretto identificato con “Carico organico e inorganico”, si riferisce allo spiaggiamento dei rifiuti solidi inorganici ed al carico organico che viene trasportato lungo il litorale dall’Alto Adriatico e dall’Albania a causa dell’andamento dei venti e delle correnti. Le azioni attivate prevedono l’attività di pulizia dei fondali ad opera di volontari, l’esecuzione di un’analisi delle tipologie merceologiche dei rifiuti secondo le prescrizioni della parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. onde intervenire con attività di sensibilizzazione specifica su coloro che rappresentano i possibili produttori dei rifiuti analizzati nonché verso i fruitori della Riserva, l’attività di co ntrollo visivo nell’AMP della presenza di idrocarburi. L’AMP è inserita quale zona sensibile e di particolare pregio naturalistico nel PIANO OPERATIVO DI INTERVENTO LOCALE ANTINQUINAMENTO ex l. 979/82 sulla difesa del mare redatto dalla Capitaneria di Porto di Brindisi. È stato valutato quale ulteriore aspetto ambientale indiretto, l’ipotesi incendio della RNS. Tale pressione non è stata ritenuta determinante. Il Consorzio ha attivato fin dalla sua costituzione un PROGETTO DI SORVEGLIANZA ANTINCENDIO ANNUALE, per l’individuazione tempestiva dei focolai. L’attività di sorveglianza e prevenzione antincendio e di lotta attiva attuata recepisce le direttive ex art 8 comma 2 della Legge 21 Novembre 2000, n. 353. Cosi come previsto l’attività si svolge nell’ambito di quattro temi importanti: Previsione, Sorveglianza e vigilanza, lotta attiva e protezione delle aree a rischio, Censimento delle aree percorse dal fuoco. Tale progetto si svolge in coordinamento con il CFS e i VV.F. della Provincia di Brindisi. Nel Sistema di Gestione Ambientale, tuttavia, il verificarsi dell’incendio è considerato fra le emergenze identificate nella PGA 9 – Sez. I-A.4.7/01 e all’interno del Piano Antincendio del Consorzio di Gestione (approvato dal MATTM con comunicazione prot. n. DPN-2008-0005498 del 03.03.2008) per il rischio incendio della RNS sono definite le procedure per fronteggiare tale emergenza. Il MATTM ha finanziato al Soggetto Gestore un progetto di dotazione infrastrutturale per l’antincendio, completato. L’impianto antincendio, è costituito da 2 condutture idriche principali collegate ad alcune derivazioni dotate di saracinesche a innesto rapido a norma, per l’aggancio ai naspi. In caso d’incendio,tali condutture sono alimentate dalla riserva idrica contenuta nelle autobotti dei VV.FF, stazionanti nelle immediate vicinanze, e la pressione necessaria è assicurata da una motopompa aggiuntiva carrellata di :35 potenza calcolata non inferiore a Kw 26,5 in modo da garantire una portata di almeno 60 mc/h. Tale motopompa,dotata di proprio carrello a 4 ruote in caso di incendio, può essere trasportata da una vettura 4x4 fino in prossimità della linea principale e collegata da una parte all’autobotte dei VV.FF e dall’altra alla linea principale di adduzione tramite un gruppo motopompa di mandata a doppio attacco a norma Uni 10779. Il Piano Antincendio Boschivo 2014-2018 è stato adottato dal MATTM con DECRETO 0000170 25 giugno 2014 (GU n. 17 del 22-1-2010 ). Dal 2005 ad oggi è stato registrato un solo incendio potenzialmente distruttivo, nell’agosto 2007, a seguito del quale la Riserva si è dotato dell’impianto antincendio sopra descritto. 36: 4.2 I DATI AMBIENTALI DEL CONSORZIO DI GESTIONE DELL’AMP Il Consorzio di Gestione dell’AMP in relazione alle pressioni identificate e determinati gli impatti sull’AMP ha definito obiettivi, piani di miglioramento e indicatori di gestione (RACCOMANDAZIONE 2003/532/CE). L’applicazione del modello ISEA (cfr. par. 1.5.1) ha comportato la definizione di un piano di monitoraggio composto da set di indicatori catalogati secondo la tipologia di oggetto della misurazione (indicatori biofisici, socio-economici e di governance) e di risposta ottenuta (descrittivi, performance e efficacia). Ogni elemento del modello concettuale (target di biodiversità, minaccia, strategia/azione) è analizzata e monitorata, attraverso tali indicatori. In questo modo si ha la possibilità di valutare costantemente le variazioni della significatività degli aspetti ambientali. In ogni target è inoltre definito uno specifico indicatore di traguardo finalizzato a misurare il raggiungimento dello stesso. Gli obiettivi qualificati come prioritari per il Consorzio, in relazione al livello di significatività delle pressioni identificate sono dettagliati nel Capitolo 5 - Obiettivi e programmi ambientali. Tale piano di monitoraggio è disponibile per la consultazione all’indirizzo http://www.riservaditorreguaceto.it/ISEA/esterno/7-indicators.aspx. L’applicazione di un piano di monitoraggio dettagliato rappresenta, come si vedrà nel capitolo 5, una delle strategie gestionali del Soggetto Gestore, dovendo assolvere agli obblighi derivanti dai decreti istitutivi, regolamenti e adesione a convenzioni internazionali. E’ da sottolineare, inoltre, che la maggior parte degli indicatori biofisici – descrittivi, che garantiscono l’acquisizione delle informazioni necessarie per valutare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie presenti nell’AMP, devono essere interpretati sul medio periodo, per individuare possibili cambiamenti. Tale valutazione contribuisce, ad ogni triennio, di delineare lo stato di conservazione dei target di biodiversità. Vista la particolare natura dell’organizzazione registrata, la cui attività non ha incidenze dirette sullo stato dell’ambiente, in accordo con quanto definito nel Regolamento EMAS III, l’aggiornamento dei dati ambientali si concentra sui consumi energetici, rimandando al piano di monitoraggio la valutazione dello stato di conservazione degli ambienti e specie naturali presenti nell’AMP e dell’incidenza delle minacce sugli stessi. CONSUMO ENERGETICO (ENERGIA ELETTRICA, METANO, GPL) Il consumo di energie deriva dai seguenti utilizzi; 1. esercizio delle attività amministrative e di fruizione uffici nelle sedi del Consorzio di Gestione 2. impianti di riscaldamento alimentati a metano e GPL Nella tabella che segue si riportano i dati relativi ai consumi di energia delle tre fonti di approvvigionamento e la relativa correlazione in Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP) Consumi Anno Energia Elettrica (KW) Metano (N m3) GPL (lt) TEP (a) 2007 - - 3.200,000 1,830 2009 8.599,000 93,000 - 2,226 2010 76.059,000 - - 19,015 2011 116.141,000 - - 29,035 2012 97.011,000 2.293,790 - 26,134 2013 76.739,000 1.490,810 - 20,407 2014 16.989,000 1.389,810 - 5,387 391.538,000 5.267,410 3.200,000 104,034 Totale complessivo * dati aggiornati al 25/08/2014 Fonte dati Energia Elettrica (KW) – fo Fonte dati fatture di acquisto ENEL al netto dello scambio di energia Metano (N m3) - Fonte dati fatture di acquisto – cessazione registrazione da settembre 2009 GPL (lt)- Fonte dati fatture di acquisto Fattori di conversione1: 1 Circolare del Ministero dell'Industria del Commercio e dell'Artigianato del 2 Marzo 1992 n. 219/F :37 Energia Elettrica (KW): 1 MWh = 0,25 tep. Valore registrato/1.000*0,25 Metano (N m3): 1000 Nm3 = 0,82 tep. Valore registrato/1.000*0,82 GPL (lt): 1 t = 1,10 tep. È stato considerato il peso specifico del Gas propano liquido a 0,52 kg/l. Pertanto il valore registrato è stato trasformato in tonnellate (Val*0,52/1.000). il valore così ottenuto è stato moltiplicato per 1,10 Nel Consorzio operano complessivamente n. 10 addetti. Nel periodo Luglio – Settembre è stato considerato un aumento medio di addetti a 15. In considerazione di ciò è stata determinata l’incidenza di consumo di energia per ogni addetto del Consorzio e se ne riporta il dato nella tabella seguente. Anno Somma di TEP (a) Media di N. Addetti (b) Somma di Indicatore di prestazione (a/b) 2007 1,830 10,000 0,183 2009 2,226 11,563 0,192 2010 19,015 11,429 1,553 2011 29,035 11,429 2,506 2012 26,134 11,486 2,308 2013 20,407 11,515 1,813 2014 5,387 11,333 0,476 104,034 11,444 9,029 Totale complessivo PRODUZIONE DI RIFIUTI (UTILIZZO SERVIZI IGIENICI IN AREA ATTREZZATA) I rifiuti oggetto di monitoraggio sono esclusivamente quelli derivanti dalla gestione della fossa imhoff utilizzata per i servizi igienici realizzati nell’area attrezzata, in quanto i restanti rifiuti, essendo di natura urbana, non sono oggetto di quantificazione. Per quest’ulitmi, il Consorzio si limita ad effettuare il pagamento della quota di competenza della TARSU al Comune di Carovigno. Nella tabella che segue è riportata la quantificazione della produzione dei rifiuti (CER 190/899) nell’area attrezzata nonché il numero di persone che potenzialmente hanno usufruito dei servizi igienici cui la fossa imhoff è asservita. Anno CER 190/899 (a) N. fruitori area attrezzata (b)2 Indicatore di prestazione (a/b) 2012 90.000,00 120.000,00 0,75 2013 84.000,00 120.000,00 0,70 3 79.000,00 120.000,00 0,66 84.333,33 120.000,00 0,70 2014 Media EMISSIONI INDIRETTE DI CO2 DERIVATE DAL CONSUMO DI ENERGIA Si ritiene significativa la determinazione dell’incidenza delle attività svolte dal Consorzio di Gestione nella promozione di CO2. in tal senso si è provveduto a determinare per ogni fonte di energia utilizzata la quantità tonnellate equivalenti di CO 2 prodotte, Tale valore è determinato stimando un numero di 3 persone ad auto su 40.000 auto di media che usufruiscono del Parcheggio Penna Grossa (dati derivanti dalla verifica delle ricevute emesse) 2 3 Dato aggiornato al 10/09/2014 38: Consumi Anno Somma di Energia Elettrica tCO2 Somma di Metano tCO2 Somma di GPL tCO2 Somma di tCO2 2007 - - 4,839 4,839 2009 3,164 0,195 - 3,360 2010 27,990 - - 27,990 2011 42,740 - - 42,740 2012 35,700 4,817 - 40,517 2013 28,240 3,131 - 31,371 2014 6,252 2,919 - 9,171 144,086 11,062 4,839 159,987 Totale complessivo Fattori di conversione: Energia Elettrica (KW): 1 kW=368 g CO2 Metano (N m3): 1 m3=2100 g. CO2 GPL (lt): 4,166 l=6.300 g CO2 :39 5 OBIETTIVI E PROGRAMMI AMBIENTALI Migliorare continuamente le prestazioni ambientali è un obiettivo che comporta un impegno significativo, da rafforzare di giorno in giorno attraverso l’impiego di risorse umane, tecniche ed economiche adeguate rispetto ai principi che l’Organizzazione ha fatto propri con la Politica Ambientale. In questa prospettiva, il Sistema di Gestione si è dotato di una serie di strumenti atti a concretizzare gli obiettivi generali della Politica in traguardi specifici e a garantire un supporto adeguato al loro raggiungimento da parte dei diversi soggetti volta per volta coinvolti nell’attuazione del “miglioramento continuo”. I programmi di miglioramento sono valutati annualmente (ovvero con periodicità inferiore in casi di particolare necessità) sulla base della significatività attribuita a ciascun aspetto ambientale, diretto e indiretto correlato e dello stato di avanzamento delle attività finalizzate al raggiungimento. Nell’ambito di tale pianificazione, vengono definiti e quantificati i traguardi da raggiungere, gli interventi tecnici e gestionali - organizzativi richiesti, le risorse finanziarie a copertura dei relativi investimenti, le scadenze entro le quali i programmi devono essere completati e le responsabilità di attuazione, coordinamento e monitoraggio. Nell’ambito del Riesame da parte della Direzione, viene valutato lo stato di avanzamento dei programmi e vengono decisi eventuali interventi correttivi. Gli obiettivi e i programmi di miglioramento sono stati fissati tenendo conto delle priorità di intervento stabilite in sede di analisi ambientale e riguardano in particolare tutte le pressioni specifiche. Il Consorzio nel definire gli obiettivi e specificare i traguardi tiene conto dei seguenti punti: Politica della Qualità e dell’Ambiente; risultati dell’Analisi Ambientale Iniziale; risultati degli audit ambientali interni; livello di conseguimento di obiettivi e traguardi stabiliti in precedenza; posizioni assunte dalle diverse parti interessate; risultati del riesame della direzione. Gli obiettivi e traguardi, stabiliti, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione garantendo la coerenza con la politica ambientale, l’impegno al miglioramento continuo ed alla prevenzione dell’inquinamento. Nell'ottica di unificazione degli strumenti pianificatori e gestionali del Soggetto Gestore, il programma ambientale elaborato nell'ambito della Dichiarazione Ambientale è il programma gestionale triennale della AMP di Torre Guaceto, secondo lo schema concettuale di ISEA (cfr. 1.5.1. pag 15). Tale scelta permette di garantire che gli obiettivi e i traguardi fissati dal soggetto gestore su base triennale, possano essere valutati e verificati secondo una procedura garantita da un soggetto terzo. Tale risultato riveste un fattore di fondamentale importanza per dimostrare trasparenza sia verso il MATTM, sia verso gli stakeholders. La socializzazione delle scelte gestionali garantisce una migliore comprensione delle stesse e un coinvolgimento di tutti gli attori per l'elaborazione di strategie comuni per affrontare gli aspetti ambientali indiretti, che necessitano di un approccio ecosistemico e l'adozione di scelte a livelli amministrativi e spaziali diversi rispetto alla singola capacità gestionale del Soggetto Gestore. 40: 6 I VALORI ECONOMICI DELLA GESTIONE AMBIENTALE Le finalità istitutive dell’AMP di Torre Guaceto sono raggiunte prevalentemente grazie a progetti di conservazione, comunicazione e sviluppo finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, su proposta progettuale del Consorzio di Gestione. Le strategie inserite nel programma ambientale triennale rispondono alle esigenza di raggiungere i traguardi ambientali per ciascun target di conservazione. NOME STRATEGIA DESCRIZIONE COSTO TRIENNALE STR-01 Funzionamento ordinario La drastica riduzione del finanziamento ministeriale per la gestione ordinaria ha portato ad una ulteriore razionalizzazione e contrazione della spesa ordinaria. I costi di riscaldamento e elettricità sono ridotti grazie alla messa a regime del sistema di produzione di energia attraverso l’utilizzo di biomasse e dei tetti fotovoltaici. La responsabilizzazione del personale sull'utilizzo difforme di attrezzatura e mezzi e il rinnovo del parco automezzi e mezzo nautico, attuato alla fine della precedente annualità, dovrebbe portare ad una riduzione dei costi di manutenzione ordinaria. La strategia comprende le spese istituzionali ( funzionamento commissione di Riserva Marina e Riserva Terrestre, Rimborso spese CDA, Revisore dei conti, Spese di rappresentanza), Personale Amministrativo ( Direzione, Missioni, Personale Gestione Ordinaria, imposte e tasse sul personale), i Costi di amministrazione ( Utenze, materiale attività amministrativa, Assicurazioni, imposte, tasse e bolli, spese bancarie, Servizio di rassegna stampa, Spese postali, Carburante automezzi, gommoni e attrezzature, Spese legali), Manutenzione ordinaria beni durevoli, Servizi di Contratti di locazione / noleggio beni durevoli, Supporto operativo generale (pulizia e guardiania immobili, ecc…), assistenza informatica - privacy, Consulenza amministrativa Sicurezza. € 1.587.241,11 STR-02 Sorveglianza e monitoraggio dello stato ecologico e dei fattori di pressione su habitat e interventi di prevenzione la strategia ha come finalità il mantenimento dello stato di conservazione ecologico dei target di conservazione, intervenendo sui fattori di disturbo principali sia attraverso interventi attivi di prevenzione, sia attraverso il monitoraggio dei fattori di pressione STR-03 Attività di conservazione La strategia ha la finalità di attuare azioni finalizzate alla conservazione CODICE STRATEGIA € 397.547,28 € 1.564.010,32 :41 e recupero della biodiversità STR-04 STR-05 degli habitat prioritari e determinanti, terrestri e marini e laddove necessario, realizzare interventi di ripristino e restauro degli ambienti più minacciati, attraverso tecniche di ingegneria naturalistica. Educazione ambientale e attività informativa La strategia ha la finalità di aumentare la sensibilità ambientale dei portatori di interesse attraverso la realizzazione di campagne informative e materiale con cui portare l'attenzione verso le principali minacce che operano sui target di conservazione. I concessionari di servizi legati al turismo sostenibile, tra i loro obblighi contrattuali, hanno l’attività di divulgazione ed educazione ambientale durante le loro attività. € 183.090,00 Promozione dello sviluppo sostenibile La strategia ha la finalità di promuovere lo sviluppo sostenibile del tessuto socio - economico della riserva, con l'attivazione di servizi turistici da parte della riserva, in grado di garantire autofinanziamento € 3.486.000,00 Totale Piano di Gestione: € 7.217.888,71 Le strategie elaborate sono qui di seguito definite in termini di peso percentuale su base triennale. Valori economici delle strategie STR-05 Promozione dello sviluppo sostenibile 48% STR-04 Educazione ambientale e attività informativa 3% STR-01 Funzionamento ordinario 22% STR-02 Sorveglianza e monitoraggio dello stato ecologico e dei fattori di pressione su habitat e interventi di prevenzione 5% STR-03 Attività di conservazione e recupero della biodiversità 22% 42: 7 NOME E NUMERO DI ACCREDITAMENTO DEL VERIFICATORE AMBIENTALE E DATA DI CONVALIDA La presente Dichiarazione Ambientale è stata redatta dal CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO con la collaborazione dell’Avv. de Feo Antonio. Il Consorzio si impegna ad aggiornare con frequenza annuale la presente dichiarazione e/o qualora intervengano delle modifiche sostanziali delle pressioni, di sistema di gestione ambientale o di carattere legislativo applicabile. Il Consorzio dichiara l’attendibilità dei dati relativi alle prestazioni enunciate nella presente dichiarazione ambientale. Denominazione dell’organizzazione: CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO Indirizzo: Via Sant’Anna 6 – Carovigno (BR) Codice EA: 39 Codice NACE dell’attività: 84.11 – 91.04 Numero dipendenti: 10 Data di prima convalida: 06 luglio 2005 Data di convalida periodica: Settembre 2015 Nome del verificatore: DNV GL Business Assurance Italia s.r.l. Numero di accreditamento: IT-V-003 Portata dell’accreditamento: 84.11 – 91.04 Data della prossima dichiarazione: Settembre 2017 Nome ed estremi per contattare l’autorità competente in materia di controllo per l’organizzazione: Per l’organizzazione: ___________________________ Per il DNV GL: ___________________________ La presente Dichiarazione Ambientale verrà distribuita agli Enti coinvolti nel funzionamento e a quelli che collaborano nella gestione (Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio, Comune di Carovigno, Comune di Brindisi, Associazione Italiana per il WWF Italia - ONLUS, Provincia di Brindisi, Regione Puglia, ARPA Regione Puglia, Capitaneria di Porto di Brindisi). La divulgazione della presente Dichiarazione Ambientale al pubblico avverrà tramite richiesta diretta al Responsabile Ambiente, Francesco de Franco, ai riferimenti indicati nel paragrafo 1.3. 8 PROGRAMMA AMBIENTALE 8.1 OBIETTIVI E TRAGUARDI 2011-2014 OBIETTIVI E TRAGUARDI 2011 - 2014 OBIETTIVO PS CO TRAGUARDO 1 Ottimizzazione della frequenza della presenza dei mezzi nautici del Consorzio e di altri Enti deputati al controllo a fronte di una maggiore efficacia degli interventi in mare 2 Aumento della conoscenza degli ecosistemi marini bentonici e nectonici, finalizzata ad un maggiore rispetto dei fruitori verso tali ambienti Immersioni turistiche Navigazione in amp di mezzi nautici soggetto gestore Rif. N. Mantenimento del numero di N attività di controllo A E Conservazione dei popolamenti A INDICATORI a. abbondanza specie target b. quantificazione degli effetti della frequentazione sui popolamenti bentonici c. stato di qualità igienico-sanitaria ex DPR 470/1982 d. numero di attività controllo eseguite Aumentodel n.ro di 10% del fruitoripartecipanti numero dei alle attività fruitori didatticosensibilizzati turistiche/anno PROGRAMMI SCADENZA RT ATTIVITÀ RISULTATO 2011 RISULTATO 2012 RISULTATO 2013 RESP. COSTO SOSTENUTO agosto 2014 1. redazione di un manuale per il corretto utilizzo di ogni mezzo nautico al fine di diminuire l'impatto dell'utilizzo RSA degli stessi nelle aree sensibili 2. dotazione di motorizzazione elettrica per il gommone Consorzio 1. In corso di elaborazione 2. In corso di ricerca finanziamento 1. In corso di elaborazione 2. In corso di ricerca finanziamento 1. In corso di elaborazione 2. In corso di ricerca finanziamento DIR agosto 2014 1. Controllo e monitoraggio dei risultati raggiunti e validazione 2. Realizzazione di RSA specifici corsi di informazione sui corretti comportamenti da tenere in presenza di rilevanze bentoniche 1. In corso di svolgimento 2. In corso di ricerca finanziamento 1. In corso di svolgimento 2. In corso di ricerca finanziamento 1. In corso di svolgimento 2. In corso di ricerca finanziamento DIR 1.30.000,00 € 1. 0,00 € 2. 0,00€ 43: Fruizione demanio marittimo e aree contigue N E Aumentodel 10% del numero dei fruitori consapevoli Questionario di percezione agosto 2014 44: 3 Riduzione dell'impatto antropico sul demanio marittimo e delle aree contigue e maggiore tutela e conservazione degli habitat presenti 1. ripristino e tutela di ulteriori zone dunali nella fascia demaniale marittima 2. acquisizione status di agente di polizia giudiziaria per gli operatori di monitoraggio del soggetto gestore 3. coinvolgimento di enti locali per la gestione dello smaltimento rifiuti presenti sul demanio marittimo 4. potenziamento del trasporto pubblico e intermodalità 5. mantenimento del numero di fruitori del demanio marittimo non inseriti in attività guidate didattico RSA turistiche riferito ai dati in possesso al soggetto gestore 6. adozione di regolamento della Riserva Terrestre per l'individuazione di idonee aree per lo svolgimento delle attività didattico turistiche 7. Attività di lobby per adozione di nuova legge regionale sul demanio marittimo e costiero, con regime normativo speciale per concessioni demaniali all’interno di AMP 8. interventi di tutela e ripristino ambientale delle zone comprese nell’area di ampliamento del SIC 1. Finanziato progetto di ripristino dunale nelle zone comprese nell’area di ampliamento del SIC (fin. Regione Puglia) 2. Fase di definizione di intesa con Ente Provincia 3. Finanziato progetto annuale con Provincia di Brindisi 4. Finanziato progetto di apertura nuova area servizi parcheggio in località a Nord di Punta Penna Grossa, adeguamento parcheggio Punta Penna Grossa 5. in corso di svolgimento 6. in attesa di approvazione da parte del MATTM 7. in corso di svolgimento 8. Finanziato progetto di ripristino habitat nelle zone comprese nell’area di ampliamento del SIC (fin. Regione Puglia) 1. Redatto progetto definitivo. In attesa 1. In attesa di di autorizzazioni aggiudicazione 2. Fase di lavori definizione di 2. Fase di intesa con Ente definizione di Provincia intesa con Ente 3. Mancanza di Provincia coinvolgimento per indisponibilità fondi 3. Svolgimento con fondi propri 4. Redatto progetto 4. In attesa di definitivo. In attesa aggiudicazione di autorizzazioni lavori 5. in corso di 5. in corso di svolgimento svolgimento 6. in attesa di 6. Approvato approvazione da MATTM parte del MATTM 7. in corso di 7. in corso di svolgimento svolgimento 8. In attesa di 8. Redatto progetto definitivo. In attesa aggiudicazione lavori di autorizzazioni 1-0,00 € 4- 0,00 € DIR 5-15.000,00 € 8-0,00 € Acque provenienti da canale reale 6 Riduzione dell’impatto su necton e benthos E Monitoraggio qualitativo e quantitativo dei rifiuti presenti sui fondi marini Immer sione per monito raggio stato habitat e infrastr utture somme rse 5 riduzione dell'impatto derivante dalla presenza di rifiuti e sostanze inquinanti inorganiche Carico organico e inorganico 4 Riduzione del rischio legato a scarichi nel Canale Reale Ottenimento di dati su base annuale in N relazione al A monitoraggio e controllo E degli scarichi presenti nel Canale Reale agosto 2014 RSA 1. coinvolgimento enti 1. Pianificazione 1. Pianificazione locali per la bonifica incontri con enti incontri con enti dell'arenile da locali locali idrocarburi Conservazione dei popolamenti agosto 2014 DIR 1. Redazione di un giornale di immersione per la registrazione dei dati agosto 2014 1. realizzazione di studi specifici per la 1. Realizzato. In verifica della corso di sostenibilità dello elaborazione 1. Concluso 1. Concluso sforzo di pesca sulla dati 2. in fase di 2. in fase di specie Cefalo (Mugil 2. in attesa di DIR ricerca di nuova ricerca di nuova cephalus) approvazione di fonte di fonte di 2. attivazione di filiera finanziamento finanziamento finanziamento per la trasformazione richiesto (FEP e inscatolamento di 2007-2013 cefalo proveniente Regione Puglia) dalla riserva n.ro di illeciti rilevati e comunicati/anno agosto 2014 7 Realizzazione di filiera per la valorizzazione di specie ittiche dimenticate Aumento della redditività per pescatori n.ro di quintali di N autorizzati Cefalo A Diminuzione trasformati/anno sforzo di pesca su specie target 8 Eliminazione della pesca di frodo 0 eventi di E pesca d frodo DIR 1. Controllo e monitoraggio dei risultati raggiunti e validazione 1. In progettazione 1. In corso di svolgimento 1. In progettazione 1. In corso di svolgimento - 1. incontri con enti locali DIR - 1. Concluso DIR - DIR 1.15.000,00€ 2.0,00€ 1. In corso di svolgimento DIR 1.12.000,00 € 45: a.abbondanza specie target b. quantificazione degli effetti della frequentazione sui popolamenti bentonici c. stato di qualità igienico-sanitaria ex DPR 470/1982 d. n.ro casi di emergenze da inq. inorganico Pesca Numero immersioni anno (72) agosto 2014 1.Eventuale Piani utilizzo delle acque depurate 1. In corso di 1. In corso di 1. In corso di 2. acquisizione sviluppo e sviluppo e sviluppo e finanziamento per implementazione implementazione implementazione realizzazione di RSA DIR condotta sottomarina 2. In corso di 2. In corso di 2. In fase di per allontanamento sviluppo e sviluppo e appalto lavori da scarichi acque reflue implementazione implementazione parte AQP depurate del depuratore consortile di Carovigno Pesca A a. abbondanza specie target b. quantificazione degli effetti della frequentazione sui popolamenti bentonici c. stato di qualità igienico-sanitaria ex DPR 470/1982 d. funzionalità eco-sistemica delle acque interne Acque provenienti da zona umida A N 95 Ha di riserva in biologico n.ro di ettari della Riserva di terra convertiti agosto 2014 46: 9 Incremento della conversione delle metodologie agricole verso quelle a basso impatto ambientale o biologiche 1. promozione dell'implementazione dei SGA conformi alle norme ISO 14000 ed EMAS II 2. Realizzazione di esperienze pilota di 1. In attesa di 1. In attesa di filiera produttiva 1. In attesa di finanziamento dell'olio e dei prodotti finanziamento finanziamento da forno e orticole a 2. filiere attivate. 2. filiere attivate. 2. filiere attivate. basso impatto È in corso È in corso È in corso ambientale attività di attività di attività di supporto supporto 3. Adozione di supporto DIR DIR al’azione al’azione regolamento del al’azione settore agricolo 3. in attesa di 3. in attesa di 3. Approvato 4. individuazione di approvazione del approvazione del MATTM MATTM MATTM canali di 4. in corso di finanziamento per 4. in corso di 4. in corso di svolgimento l'adozione di buone svolgimento svolgimento pratiche agronomiche e per l'integrazione del reddito agricolo con attività in altri settori produttivi quali quelli agroturistici 1- 0,00 2-7.000,00 8.2 OBIETTIVI E TRAGUARDI 2014 - 2017 CODICE STRATEGIA OBIETTIVI STRATEGICI PIANO DI AZIONI PROGRAMMATE AZIONI PROGRAMMATE STR-01-OBJ1 Mantenimento delle strutture e servizi di base Entro il 2017 mantenimento della capacità di spesa, attraverso attività di fund raising, per i servizi di base necessari al funzionamento del Soggetto Gestore STR-01-OBJ3 Risparmio energetico La sede operativa e il Centro Visite del Soggetto Gestore situati a Serranova sono STR-01 dotati di impianti per la Funzionamento produzione di energia ordinario fotovoltaica. L'obiettivo è il mantenimento dei livelli di produzione di energia fotovoltaica espressi nel triennio 2011-2014. STR-01-OBJ4 Ottimizzazione della pianta organica funzionale La pianta organica funzionale del soggetto gestore deve essere mantenuta per garantire l'operatività dell'ente. La struttura amministrativa è composta da 4 elementi divisi in tre unità funzionali. TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI COSTO DELL'AZIONE Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | STR-01-ACT-01 Spese istituzionali L'azione comprende la copertura delle spese inerenti: funzionamento commissione di Riserva Marina, funzionamento commissione di Riserva Terrestre, Rimborso spese CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, Revisori dei conti, Spese di rappresentanza Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | € 114.451,74 Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | 47: Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti| Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | Comunità dei vertebrati marini STR-01-ACT-02 Spese inerente funzionamento amministrativo L'azione Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale comprende la copertura delle spese inerenti: Direzione Missioni Personale € 835.003,35 professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | Gestione Ordinaria Personale Gestione Ordinaria RNS imposte e tasse 48: Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti| Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | STR-01-ACT-03 Costi di Amministrazione L'azione comprende i costi per: Utenze materiale attività amministrativa Assicurazioni imposte, tasse e bolli, spese bancarie acquisto giornali riviste pubblicazioni - servizio di rassegna stampa Spese postali gestione ufficio contenzioso Carburante automezzi, gommoni e attrezzature Spese legali Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | € 338.692,26 Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti| Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Erosione costiera |Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze STR-01-ACT-04Manutenzione ordinaria beni durevoli L'azione è necessaria organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione per il mantenimento della funzionalità delle strutture operative, dei mezzi |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi e delle strumentazioni utilizzati ai fini della gestione dell'area protetta. turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Comprende: Immobili Mezzi nautici e/o terrestri Segnalamenti marittimi Manutenzione attrezzatura) | Cartellonistica e segnaletica Strumenti - Attrezzature Acquisto Strumenti Attrezzature Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e 49: Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | € 110.999,22 50: ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti| Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | STR-01-ACT-05 ServiziL'azione è necessaria per l'acquisizione di servizi esterni per il funzionamento ordinario dell'area protetta. L'azione comprende: Contratti di locazione / noleggio beni durevoli Supporto operativo generale (pulizia e guardiania immobili, ecc…) assistenza informatica - privacy Consulenza amministrativa Oneri DLgs 81/08 Contratti di locazione Area Servizi Penna Grossa Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione |Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | € 188.094,54 Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti| Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | STR-02 Sorveglianza e monitoraggio dello stato ecologico e dei fattori di pressione su STR-02-OBJ1 Azioni di contenimento degli apporti di sedimentoentro il 2017, sulla base dei risultati della valutazione dell'origine dei sedimenti, realizzazione di uno studio AZIONI PROGRAMMATE STR-02-ACT-01 Sistema di Gestione Ambientale ISO14001 EMASIIL'intervento prevede il mantenimento e il funzionamento del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), con l'espletamento delle attività di audit interni, di verifica delle istruzioni operative e procedure, di azioni correttive e preventive, di aggiornamento dell'Analisi Ambientale e delle prestazioni ambientali, di TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze COSTO DELL'AZIONE € 24.686,04 habitat e interventi di prevenzione mantenimento del Piano di Acquisti Verdi. Si prevede di effettuare organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione | uno screening di conformità legislativa ai sensi dei decreti Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi attuativi del D.lgs 152/2006. Per il mantenimento del SGA sono turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e stati inoltre previsti i costi di convalida annuale della Dichiarazione Manutenzione attrezzatura) | da parte dell'Ente di Certificazione. Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Gestione tecnica dell'AMP (Controllo e Manutenzione attrezzatura) | Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti |Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale professionale | Pesca INN |Specie aliene invasive | STR-02-ACT-02Monitoraggio indicatori biofisici La Riserva ha elaborato un set di indicatori biofisici per la verifica dello stato di conservazione ecologico degli habitat prioritari e comunitari secondo la Dir. 92/43 Habitat e dell'efficacia di gestione della Riserva. L'uso di tale set è indispensabile per adattare la propria politica ambientale e la gestione delle risorse della Riserva. Il programma di monitoraggio, elaborato e approvato dal soggetto gestore, è parte integrante del piano di gestione triennale. I risultati di tale monitoraggio permetteranno al Consorzio di Gestione di Torre Guaceto di adattare la propria politica ambientale (adaptative management) in funzione dei risultati ottenuti, così come previsto dalla Dir. Habitat, dalle procedure EMAS II e dal Protocollo ASPIM. Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale| Sedimentazione | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi € 197.595,24 51: di fattibilità per interventi di eliminazione sorgenti di sedimentazione o mitigazione degli impatti, da utilizzare per fund raising STR-02-OBJ2 Monitoraggio specie aliene Entro il 2017 misurare il trend di distribuzione di Caluerpa spp. e delle specie chiave rispetto alla distribuzione di Posidonia oceanica STR-02-OBJ3 Diminuzione ancoraggi Entro il 2017 decremento del 10% (3% annuo) del rapporto verbali per ancoraggio/uscite STR-02-OBJ5 Riduzione rifiuti Riduzione dell'impatto percettivo derivante dalla presenza dei rifiuti STR-02-OBJ6 Mitigazione impatti derivanti da navigazione Entro il 2017 redazione di un codice di comportamento per la subacquea STR-02-OBJ7 Mantenimento Registrazione EMASIII Nel triennio 2014/2017 la dichiarazione ambientale dovrà essere registrata secondo il regolamento EMASIII. Il mantenimento della registrazione permetterà di esercitare un controllo operativo dei traguardi ambientali prefissi e consentire la verifica degli stessi da parte di un ente certificatore terzo STR-02-OBJ8 Mantenimento Status ASPIM Entro il 2017 si conclude il primo esaennio dell'inclusione nella Lista ASPIM. L'adozione e turistici AMP | Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Zona umida Minacce influenzate:Erosione costiera |Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | Incendi |Attività agricola | Habitat del litorale Minacce influenzate:Erosione costiera | Specie aliene invasive |Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Rifiuti |Gestione tecnico amministrativa attività dell'AMP | STR-02-ACT-03Monitoraggio e controllo della Riserva L’intervento prevede il supporto all'attività di controllo delle attività antropiche Comunità dei vertebrati marini e tutela degli habitat della Riserva, svolto dalla Capitaneria di Minacce influenzate: Pesca ricreativa | Pesca artigianale Porto di Brindisi dal Corpo Forestale dello Stato dalle altre forze professionale | Pesca INN | dell’ordine, la raccolta di dati per la programmazione di una corretta politica di tutela e fruizione della riserva, segnalare abusi Popolamento bentonico costiero e problematiche varie, attraverso procedure concordate, con le Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici autorità competenti, sensibilizzare i fruitori per una maggiore AMP | conoscenza delle tematiche ambientali e delle possibili attività che nell’area si possono svolgere, per un aumento del senso di Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità responsabilità. Per quanto riguarda l’AMP l’intervento è Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici concentrato nell’individuare in termini qualitativi e quantitativi la AMP | pressione antropica durante l’estate e in particolar modo nelle fasce orarie in cui non è presente personale della Capitaneria di Formazioni coralligene Porto e delle altre forze dell’ordine. L’attività di monitoraggio sarà Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici estesa in particolare a fattori di pressione quali la pesca di frodo, € 170.766,00 AMP | l’immissione in mare di sostanze organiche provenienti dai canali Reale e Apani, che sfociano nella zona A e C della Riserva Marina Comunità ornitica migratoria e il non rispetto della normativa relativa all’uso del demani Minacce influenzate:Bracconaggio |Inquinamento marittimo. Con l’approvazione del Disciplinare di Attuazione del organico/inorganico |Alterazione dei processi idrogeologici e Regolamento di esecuzione e attuazione dell’AMP di Torre ecologici della zona umida | Guaceto verrà svolta un’attività di monitoraggio delle attività autorizzate così come definito nel regolamento di cui sopra. Per Zona umida quanto riguarda la RNS l’intervento è concentrato sulle Minacce influenzate:Inquinamento organico/inorganico problematiche legate alla caccia, agli abusi edilizi al controllo della |Attività agricola | conduzione agronomica e al rispetto in termini generali delle normative vigenti presso il territorio protetto. Il monitoraggio sarà Habitat del litorale svolto da personale formato per lo svolgimento di tale attività, Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici dotato di binocoli, macchina fotografica e radio ricetrasmittente. AMP | Rifiuti | Gli spostamenti con automezzi e mezzo nautico saranno ridotti privilegiando l’attività di controllo a piedi. STR-02-ACT-04 Gestione ufficio contenzioso Ai sensi del DM Ambiente 26 Gennaio 2009 inerente l'approvazione del € 4.500,00 regolamento di esecuzione dell'AMP di Torre Guaceto, il il Soggetto Gestore è autorità amministrativa per l'erogazione delle 52: l'implementazione di un adeguato piano di monitoraggio è condizione necessaria per il mantenimento dell'AMP all'interno della lista ASPIM. sanzioni previste per le violazioni al regolamento accertate dai corpi responsabili della sorveglianza. Così come disposto dal regolamento, gli introiti derivanti dall'applicazione delle sanzioni sono imputate al bilancio dell'Ente e utilizzati ai fini della gestione AZIONI PROGRAMMATE TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI STR-03-ACT-01 Sorveglianza e interventi di prevenzione antincendio boschivoL'attività di sorveglianza antincendio boschivo, sarà effettuata da personale formato per lo svolgimento di tale attività con l'ausilio di binocoli da punto fisso rappresentato dalla torre spagnola e con personale in pattugliamento con automezzo. Il personale in pattugliamento sarà dotato di dispositivi antincendio boschivo, con il quale, all’occorrenza, si potrà effettuare un primo intervento di contenimento. Presso la torre sarà posizionato un mezzo AIB di pronto intervento. Si effettuerà un coordinamento di Comunità ornitica migratoria mezzi e uomini a disposizione per tale attività, in particolare con l’Agenzia Regionale delle Minacce influenzate:Incendi | Foreste-della Regione Puglia e la Protezione Civile provinciale; verrà all’uopo stipulato apposito protocollo d’intesa.. Nel mese di aprile maggio verranno realizzate le precese Zona umida nelle aree oggetto di interventi di ingegneria naturalistica gestite da questo ente; Minacce influenzate:Incendi | Attività verranno sfalciati i bordi delle strade AIB e la scarpata della complanare “lato mare”. Nel agricola| mese di giugno verranno svolte alcune esercitazioni destinate al personale della riserva e una esercitazione rivolta anche al personale degli altri enti coinvolti nell’attività di AIB, l’oggetto della esercitazione riguarderà principalmente l’utilizzo del sistema antincendio boschivo presente nella riserva. L’attività di sorveglianza 15 giugno al 15 settembre e potrà essere prolungata in caso di particolare condizioni meteo. Giornalmente l’attività coprirà il periodo che va dalle ore 09:00 alle ore 21:00. STR-03-ACT-02 Cure colturali habitat prioritari e comunitariL’intervento ha come finalità la gestione degli interventi di ingegneria naturalistica legati alla forestazione di aree Comunità ornitica migratoria agricole, riconversione di boschi non autoctoni, la conversione di cedui in fustaie e il Minacce influenzate:Alterazione dei ripristino degli habitat Lagune Costiere. L’intervento prevede la sostituzione di piante processi idrogeologici e ecologici della morte, attraverso raccolta, germinazione e successiva piantumazione di specie autoctone zona umida | su una superficie di 17 ettari, il contenimento delle specie alloctone invasive in particolare Tamarix africana, Myoporum tenufolium, Pinus halepensis, Pittosporum tobira, Eucalyptus Zona umida camaldulensis conversione da ceduo a fustaia di bosco a Quercus ilex su una superficie di Minacce influenzate:Alterazione dei un ettaro. Verrà effettuato lo sfalcio del phragmiteto su una superficie di 1 ettaro per processi idrogeologici e ecologici della impedire che le canne occludano lo specchio acqueo con relativo rischio di restrizione zona umida | della superficie occupata dell’habitat Lagune Costiere. Gli interventi colturali verranno eseguiti secondo le metodologie indicate dagli studi di settore del piano di gestione Habitat del litorale pluriennale e in funzione dei risultati delle attività del piano di monitoraggio. L’intervento Minacce influenzate:Rifiuti | prevede infine la manutenzione dei sentieri, dei muretti a secco, delle staccionate e della cartellonistica. STR-03-ACT-03 Interventi manutenzione ordinaria habitat Nell'ambito di questa azione Comunità ornitica migratoria saranno realizzati piccoli interventi di manutenzione ordinaria sulla sentieristica Minacce influenzate:Alterazione dei (realizzazione staccionate, interventi sul fondo dei sentieri, manutenzione straordinaria di processi idrogeologici e ecologici della strutture a supporto della conservazione degli habitat prioritari) zona umida | STR-03-ACT-04 Gestione Centro Recupero Tartarughe Marine Nell'annualità 2014 il Centro di Recupero Tartarughe Marine sarà operativo. Il Centro di Recupero è conforme alle Linee guida per il recupero, soccorso, affidamento e gestione delle tartarughe marine ai Comunità dei vertebrati marini fini della riabilitazione e per la manipolazione e rilascio a scopi scientifici Secondo le linee Minacce influenzate:Pesca artigianale guida i centri di recupero devono contribuire in modo significativo alla conservazione professionale | delle tartarughe marine. A tal fine, il CRTM Torre Guaceto opererà sia nel recupero degli individui in difficoltà sia nell'educazione e informazione, nel contatto con rete di COSTO DELL'AZIONE € 93.000,00 € 366.010,32 € 36.000,00 € 15.000,00 53: STR-03-OBJ1 Riduzione della superfice percorsa da incendi Dalla serie storica degli incendi nella RNS di Torre Guaceto l’unico evento rilevante è l’incendio del 2007 (dalla valutazione dell’area interessata dall’incendio sono risultati percorsi circa 105 ettari di riserva di cui: 100 ha appartenenti all’habitat canneto di interesse regionale, 5 ha all’habitat macchia mediterranea di interesse regionale). Entro il 2017 mantenimento del valore di 0 ha di superficie di habitat prioritari e comunitari percorsi da STR-03 Attività incendi. di STR-03-OBJ2 Incremento conservazione della superficie di habitat e recupero Entro il 2017, aumento del della 5% della superficie di biodiversità habitat attraverso attività di cure colturali STR-03-OBJ3 Accreditamento Centro Tartartughe Marine Entro il 2017 adesione al Piano Nazionale e Regionale di Azione per le Tartarughe Marine, con accreditamento del Centro di Recupero Tartarughe Marine di Punta Penna Grossa STR-03-OBJ4 Aumento della conoscenza su Tartarughe MarineEntro il 2017 realizzazione di monitoraggio e studio della distribuzione della popolazione adriatico ionica di tartarughe marine monitoraggio spiaggiamenti e/o con pescatori, nella partecipazione ad un network, o reti, di centri recupero (che possa influenzare le autorità e i legislatori). L'azione prevede la realizzazione anche di attività di networking e sensibilizzazione quali: intrecciare rapporti di concreta collaborazione con la Guardia Costiera, le flottiglie navali di Carabinieri e Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato; definire rapporti di collaborazione con le Aree Marine Protette (Tremiti e Porto Cesareo); definire rapporti di collaborazione con strutture organizzate ed enti che fanno ricerca in tema di conservazione della natura e della biodiversità e che attuano concreti progetti di salvaguardia della natura, come ad esempio quelli gia avviati con l’Università di Bari, in particolare la Clinica Veterinaria dell’Università, il CRTM Salento del Parco di Rauccio; progettare e realizzare attività di educazione ambientale con le scuole; formare e sensibilizzare le comunità locali; dare pubblicità alle attività del Centro attraverso i canali dell’informazione (giornali, televisioni, internet) sia locali che nazionali. La gestione ordinaria del Centro prevede le spese relative agli interventi di primo soccorso e recupero delle tartarughe marine. STR-03-ACT-05 Analisi dello stato di conservazione delle tartarughe marine Attraverso l'utilizzo di tecnologia satellitare per la marcatura degli individui e il censimento e lo studio della nidificazione della specie nell'area Salentina, si aumenteranno le conoscenze sulla popolazione adriatico-ionica di Caretta caretta. Tale intervento è un follow-up del progetto PRO.ACT.Natura2000 e prevede l'utilizzo di circa 10 trasmettitori satellitari della SIRTRACK (Nuova Zelanda) e della tecnologia satellitare ARGOS. I dati, attraverso la piattaforma SEATURTLE.ORG - Global Sea Turtle Network, saranno condivise con i gruppi di ricerca greci, con i quali è stata attivata la partnership nell'ambito del progetto succitato. Il monitoraggio dei siti avverrà sulla base dei risultati del monitoraggio effettuato durante il progetto, che aveva individuato la potenzialità di alcuni siti. Si attiveranno sinergie con i Centri di Recupero presenti nella Regione (Centro di Recupero di Tartarughe Marine di Manfredonia, Il Centro Recupero del salento, operante nel Parco di Rauccio, il Centro di recupero della Provincia di Lecce a Calimera e l'area marina protetta di Porto Cesareo) per le attività di monitoraggio siti e il recupero degli animali in difficoltà. Nell'ambito delle attività di recupero, il Centro di Torre Guaceto si candiderà nell'ambito del sistema regionale quale Centro responsabile del recupero nella Provincia di Brindisi. Sarò svolto il recupero e il monitoraggio delle tartarughe marine in difficoltà vittime di incidenti con attrezzi da pesca, collisioni con motoscafi o spiaggiamenti, e il loro rilascio a mare una volta guariti, ricognizione dati biometrici, prelievo campioni per indagini genetiche, esami radiografici. Il finanziamento di tale azione può essere coperto da fondi regionali destinati allo sviluppo del Piano Regionale Tartarughe Marine o inserito all'interno di progettazioni finanziate dai programmi di cooperazione territoriale 20142020 STR-03-ACT-06 Interventi finalizzati alla conservazione di un buono stato ecologico degli habitat prioritari e comunitari della Riserva di Torre Guaceto Nell'ambito delle attività di recupero delle funzionalità ecologiche degli habitat prioritari e della conservazione della biodiversità, sono programmati interventi di ripristino e ampliamento della superfici su due habitat prioritari: Dune costiere con Juniperus spp. (2250*) e Lagune costiere (1150*). Per quanto riguarda le dune costiere, nelle zone dove l’erosione del sistema dunare non è dovuta all’azione meteo-marina ma all’impatto antropico si prevede il rimodellamento dunale con tecniche di ingegneria naturalistica già sperimentate con successo in Riserva. Queste in sintesi consistono nel prelievo di semi delle piante presenti sul cordone dunare, loro germinazione in laboratorio e crescita in serra aperta, modellamento dunare mediante apporto di sabbia e ancoraggio di biostuoia, inserimento della vegetazione ottenuta in serra e iniziale assistenza idrica. Per quanto riguarda la zona umida, l’azione consiste nell’aumentare la superfice degli specchi d’acqua presenti in riserva, così come già provato con successo con un intervento precedente, per favorire la presenza 54: STR-03-OBJ5 Diminuzione della frammentazione degli habitatEntro il 2017 gli indicatori di frammentazione degli habitat dovranno registrare una diminuzione della stessa, grazie ad interventi di recupero e ripristino Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate:Pesca artigianale € 54.000,00 professionale | Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida |Incendi | Zona umida Minacce influenzate:Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | € 1.000.000,00 dell’avifauna e per migliorare il sistema ecologico della zona umida, eliminando in punti localizzati i fenomeni di interramento. La localizzazione dell’intervento sarà in aree già in disponibilità del Soggetto Gestore, in prossimità del precedente chiaro d'acqua già realizzato. Per aumentare la naturalità delle aree naturali, si procederà, inoltre, alla demolizione di manufatti presenti all'interno della macchia mediterranea, realizzati in passato in lottizzazioni a fini turistici non conclusi. L'intervento prevede l'acquisto dei terreni ad oggi in concessione dall'Agenzia del Demanio in località Punta Penna Grossa, per un totale di 14.500 mq Il progetto sarà candidato ai finanziamenti regionali PO FESR per il periodo di programmazione 2014-2020 STR-03-ACT-07Naturalizzazione di aree agricole contigue ad habitat prioritari In aree contermini ad habitat prioritari e comunitari sono presenti aree agricole, di proprietà del demanio regionale, interessate in passato da attività agricole da parte di concessionari, ma ora incolte o scarsamente utilizzate. Al fine di espandere la copertura boschiva ed arbustiva e diminuire la frammentazione degli habitat, aumentano la connettività ecologica, è opportuno procedere ad accordi con il Demanio Regionale per la presa in carico di queste aree agricole da destinare ad un processo di progressiva rinaturalizzazione con impianto di nuove essenze riconducibili all’habitat “boscaglie di lecci”. Tale attività di rinaturalizzazione sarà svolta nell'ambito di un accordo di collaborazione con l'Agenzia Regionale delle Foreste. € 0,00 Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Alterazione dei processi idrogeologici e ecologici della zona umida | STR-03-ACT-08Rifunzionalizzazione ed il prolungamento della condotta sottomarina esistente in zona Apani (BR)L'impianto di depurazione consortile di Carovigno, che raccoglie i reflui depurati dei Comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino è entrato in funzione il 22 settembre 2014. Il Piano di tutela delle Acque, approvato dalla Regione Puglia, prevede che il recapito finale sia il Mar Adriatico, attraverso condotta sottomarina. Attualmente lo scarico dei reflui depurati è autorizzato dalla Regione Puglia solo per i comuni di San Michele S.no e parzialmente San Vito dei N.nni attraverso una condotta che scarica nel Canale reale, che dopo circa un chilometro sfocia direttamente nella Zona A della Riserva Marina. Tale autorizzazione, considerata non conforme con quanto stabilito dal decreto istitutivo dell'AMP di Torre Guaceto, è contestata davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Per ottemperare a quanto previsto dalla Regione Puglia nel PTA e per diminuire l'impatto derivante dallo scarico dei reflui depurati sulle biocenosi marine, è prevista nelle annualità 2015-2016 la Rifunzionalizzazione ed il prolungamento della condotta sottomarina esistente in zona Apani (BR) . L'acquedotto pubblico pugliese ha la responsabilità per la realizzazione di tale intervento. Il costo totale è di 8.000.000,00 di euro Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione| Specie aliene invasive | € 0,00 Praterie di Posidonia oceanica e relativa comunità Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione| Formazioni coralligene Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | Sedimentazione| Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Alterazione dei € 0,00 processi idrogeologici e ecologici della 55: STR-03-ACT-09 Riuso dei reflui urbani depurati - Impianto di depurazione di Carovigno Il Piano Direttore per la redazione del P.T.A. (Piano di Tutela delle Acque 2002), prevedeva che l’intero agglomerato di Carovigno, costituito dai Comuni di Carovigno, San Vito dei Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate:Apporto di sedimenti e sostanze organiche proveniente dal Canale Reale | 56: Normanni e San Michele Salentino, fosse servito dal nuovo impianto di depurazione zona umida | (attualmente già realizzato), con recapito finale nel Canale Reale, in conformità ai limiti della Tab.4 dell’allegato V del D. Lgs. 152/99. Successive modifiche al P.T.A. hanno previsto una variante del recapito finale prevedendo che le acque fossero convogliate in mare tramite condotta sottomarina, conformemente ai limiti previsti in Tab.1 dell’allegato V del D. Lgs. 152/06. Attualmente sono stati realizzati l'impianto di depurazione dell'agglomerato di Carovigno e la condotta di collegamento dell'impianto al Canale Reale, mentre di prossima imminente realizzazione è la condotta sottomarina. Poichè di fatto l'impianto di Carovigno, per quello che si dirà in seguito, risulta attrezzato con una stazione di filtrazione e stazione di disinfezione a raggi UV, attraverso un miglioramento funzionale di queste due stazioni è possibile spingere i trattamenti al fine di ottenere un refluo affinato conforme ai limiti del D.Lgs. 93/2006 che prescrive i limiti per il riuso delle acque reflue in agricoltura. Tale intervento renderebbe disponibile una risorsa idrica da riutilizzare a scopi irrigui e/o ambientali. Le acque reflue depurate potrebbero essere utilizzate nel comprensorio agricolo presente all’interno della perimetrazione della riserva naturale di Torre Guaceto, realizzando una rete di distribuzione, in modo da limitare l'attuale impiego di acque sotterranee ad elevato tenore salino vista l'elevata suscettività irrigua dell'area di studio. Il progetto avrà un costo complessivo di € 11.200.000,00 e la responsabilità di reperimento dei fondi è della Regione puglia e dell'Acquedotto Pugliese. STR-04 Educazione ambientale e attività informativa AZIONI PROGRAMMATE TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI STR-04-ACT-01 Mercati della Terra e del Mare Il percorso eco-gastronomico della Notte di San Lorenzo si conferma uno dei più attesi e seguiti eventi estivi della Riserva di Torre Guaceto, dove, il Cibo Narrante diventa elemento per penetrare la cultura e il sapore dei luoghi attraverso le antiche materie prime e la parola. I Mercati della Terra e del Mare di Torre Guaceto raccolgono per 3 giorni (9,10,11 agosto) e nella stessa piazza le più interessanti esperienze nel campo dell’eco-gastronomia del territorio facendole STR-04-OBJ1 Aumento incontrare con l’arte, il teatro, la World Music e soprattutto con i consumatori e con i tanti della cultura ambientale turisti appassionati di Puglia e territorio. L’idea semplice alla base dell’iniziativa è quella degli utentiAumento del di creare una piazza accogliente e ospitale dove la gente (grandi e bambini) potesse 10% del numero di utenti condividere un tempo dedicato alla conoscenza, all'incontro, alle degustazioni. La piazza Comunità dei vertebrati marini sensibilizzati dalle azioni di del Mercato è animata per le 3 giornate da concerti, spettacoli, incontri/dibattito per Minacce influenzate:Pesca ricreativa | comunicazione grandi e bambini nel solco della ricerca tra arte ed educazione alla sostenibilità. La piazza Pesca artigianale professionale |Pesca STR-04-OBJ2 dei MERCATI DI TORRE GUACETO rappresenta il punto di arrivo di una lunga ricerca tra INN | Miglioramento della cibo, sostenibilità e arte e rappresenta un evento multidisciplinare, maturo e complesso percezione degli che già dalla sua prima edizione ha mostrato tutte le sue numerose potenzialità. utentiAttraverso l'utilizzo Protagonisti dei Mercati della Terra e del Mare sono i produttori/trasformatori inseriti di questionari, entro il nelle Comunità del Cibo della rete di Terra Madre, nel circuito delle Masserie didattiche e 2017 si valuterà la del Bio Itinerario della Provincia di Brindisi che hanno la possibilità di gestire un proprio percezione da parte degli spazio espositivo di vendita e degustazione dei propri prodotti, per la maggior parte dei utenti dell'operato del casi tra i Presìdi Slow Food, nell’atlante dei prodotti Tipici di Puglia, prodotti agricoli e Soggetto Gestore. Sulla alimentari regolati da sistemi di qualità riconosciuti dall’Unione Europea (DOP IGP ecc.) e base di quanto rilevato, si produzioni biologiche ed Eco Festa Puglia. predisporranno piani di STR-04-ACT-04 Stampa materiale di comunicazioneAttraverso questo intervento sarà miglioramento per il elaborato e prodotto materiale di comunicazione da utilizzare per l'attività informativa prossimo triennio. Habitat del litorale dei turisti che frequentano la riserva, presso le strutture turistiche del comprensorio del Minacce influenzate:Frequentazione SAC della Via Traiana aderenti ai progetti del consorzio di gestione e per la turistica e servizi turistici AMP | partecipazione a eventi internazionali quali di Mercato del Gusto Terra Madre di Torino, l'EXPO 2015 Milano e attività di internazionalizzazione di Assonautica. STR-04-ACT-06 Residenza di Teatro ambientale - Teatri Abitati Regione Puglia Teatri Habitat del litorale Abitati è la consolidata modalità di gestione pubblico/privata dei luoghi di spettacolo dal Minacce influenzate:Frequentazione vivo in Puglia, finanziata dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) dell'Asse IV, turistica e servizi turistici AMP | COSTO DELL'AZIONE € 158.090,00 € 25.000,00 € 0,00 57: Linea di intervento 4.3.2, realizzata dalla Regione Puglia in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese. Un modello di residenza teatrale avviato nel 2008 dalla volontà politica regionale orientata all'investimento delle risorse europee in cultura per lo sviluppo civile ed economico della Puglia. Si tratta di un'azione strutturata che mette a sistema enti pubblici, dotati di spazi teatrali e compagnie regionali di teatro o di danza che in questi luoghi si stabilizzano per gestirli e proporre cultura. Il progetto è un'azione strutturata della Regione Puglia che mette a sistema enti pubblici proprietari di spazi teatrali e compagnie di teatro e danza che gestiscono e operano in questi luoghi per proporre cultura Torre Guaceto è inserita nell'ambito della residenza teatrale di Mesagne attuata con il Teatro Pubblico Pugliese e in collaborazione con il Comune di Mesagne, il Comune di Brindisi, il Comune di San Vito dei N.nni. STR-04-ACT-06 La didattica nel SAC La Via Traiana - Operazione Bandiera I Comuni di Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica , Fasano, Ostuni e San Vito dei Normanni riconoscendosi nell’obiettivo di giungere alla realizzazione di un Sistema Ambientale e Culturale hanno partecipato, unitamente Consorzio di Gestione Parco Naturale Regionale "Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo" ed al Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto all’avviso pubblicato in data 4 novembre 2010 sul BURP n. 167 “Invito a manifestare interesse per la valorizzazione e gestione dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) della Regione Puglia e per l’attuazione territoriale dell’Azione 4.2.2 “Azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in grado di mobilitare significativi flussi di visitatori e turisti di cui sia valutata la domanda potenziale, anche ai fini di destagionalizzazione dei flussi di visita, dell’allungamento della stagione e di una maggiore attrazione di differenti segmenti di domanda” e dell’Azione 4.4.2 “Promozione e valorizzazione del patrimonio naturale del sistema regionale per la conservazione della natura a fini turistici (lettere e-f)” del PO FESR Puglia (2007-2013)” . All’uopo è stata formulata e presentata una proposta di valorizzazione e gestione integrata del SAC corredata da schede di operazioni a valere sulle azioni 4.2.2 e Comunità dei vertebrati marini 4.4.2 del PO FESR 2007/2013. Tale proposta, superate le fasi di valutazione di Minacce influenzate:Pesca ricreativa | € 0,00 ammissibilità e di valutazione di merito, è stata inserita nella I fascia dell’elenco delle Pesca INN | proposte ammissibili a negoziato, giusta DGR 738 DEL 19/04/2011. In relazione all’operazione bandiera proposta per il SAC la Via Traiana, ed alle indicazioni in merito fornite nel corso degli incontri dei tavoli tecnici dell’ 8 giugno, del 14 luglio 2011, del 20 settembre 2011 e del 3 novembre 2011 , i soggetti proponenti il SAC, al fine di creare le pre-condizioni strutturali ed organizzative capaci di fungere da volano per la gestione integrata dei beni e delle eccellenze del Sistema, hanno predisposto d’intesa con le strutture regionali, un progetto orientato allo start up delle prime iniziative di messa in rete e valorizzazione dei beni ambientali e culturali del SAC della Via Traiana. Tale progetto si connota come operazione bandiera in quanto mira a definire un modello incentrato sul tema della didattica, esportabile e replicabile anche nelle altre aree SAC. Il progetto prevede la progettazione, l’allestimento, l’animazione e la realizzazione di 1 laboratorio didattico, 1 percorso interattivo per il Centro Visite e vari itinerari guidati per ogni tematismo. Tale intervento prevede la spesa di € 53.400,00 per la Riserva di Torre Guaceto, ma non è ascrivibile nel bilancio dell'Ente poiché il centro di spesa è il Comune di Ostuni, capofila del SAC STR-04-ACT-07 Centro Visite Al Gawsit Il centro visite e il giardino botanico nascono Comunità dei vertebrati marini dall’esigenza di creare un polo informativo e di fruizione connesso alle attività di Minacce influenzate:Pesca ricreativa | valorizzazione della Riserva di Torre Guaceto; una struttura di riferimento che offre una Pesca INN | percezione differente e complementare alla visita diretta. Le caratteristiche espositive € 0,00 mettono a disposizione le chiavi di lettura del territorio nel suo complesso: un ambiente Habitat del litorale dove i luoghi della riserva si raccontano secondo percorsi che introducono il visitatore Minacce influenzate:Frequentazione alla conoscenza delle caratteristiche storiche, ambientali e paesaggistiche del territorio. Il turistica e servizi turistici AMP | 58: Centro Visite è stato progettato con una logica tanto espositiva quanto didatticointerattiva, caratterizzata dal maggiore coinvolgimento possibile del visitatore, che da semplice osservatore diviene soggetto attivo, in grado di interagire con le tematiche trattate. Il Centro Visite è il fulcro delle attività di conoscenza e fruizione dell'Ente STR-04-ACT-07 Il Forum permanente degli attori localiL'area protetta di Torre Guaceto rappresenta una realtà importante nella realizzazione di politiche attive per lo sviluppo del proprio territorio. L'attivazione di un tavolo con le associazioni diventa un momento importante di confronto con il territorio, per la crescita di un rapporto costruttivo e di cooperazione con le popolazioni locali. Gli incontri saranno momenti di condivisione di risultati raggiunti o di socializzazione di situazioni problematiche all'interno della riserva. Assumendo una posizione di "ascolto" il Soggetto Gestore potrà, inoltre, affrontare i conflitti locali derivanti dalle scelte gestionali, dando le motivazioni per cui si è arrivati a prendere talune scelte. Attraverso una procedura di evidenza pubblica, si raccoglieranno le manifestazioni di interesse a partecipare al Forum. Con gli aderenti al Forum (associazioni ambientaliste e culturali, gruppi informati, associazioni di categoria, aziende turistiche, etc...) si organizzeranno riunioni periodiche (non meno di due anni) o all'occorrenza tavoli di lavoro tematici a carattere permanente € 0,00 Comunità dei vertebrati marini Minacce influenzate:Pesca ricreativa | Pesca INN | Comunità ornitica migratoria Minacce influenzate:Inquinamento organico/inorganico |Alterazione dei STR-04-ACT-08 Ecoturismo e educazione ambientale in Riserva Attraverso ricorso a processi idrogeologici e ecologici della fornitore di servizi esterno, convenzionato a seguito di procedura di evidenza pubblica, è zona umida | Incendi| attivo in Riserva un servizio di Ecoturismo e educazione ambientale. Le esperienze in natura organizzate sono avventure di apprendimento partecipate e prediligono una Zona umida conduzione coinvolgente e dinamica con l’obiettivo di far vivere ai partecipanti Minacce influenzate:Inquinamento esplorazioni e piccoli viaggi di formazione. Il gioco, la narrazione, la riscoperta della organico/inorganico |Alterazione dei manualità e della fantasia, la poesia e la magia interagiscono con le onde, le foglie, gli processi idrogeologici e ecologici della odori e i suoni della natura. Ogni proposta è frutto di scrupolosa sperimentazione e di zona umida | Incendi| Attività agricola | attento studio per cercare di soddisfare al meglio le esigenze formative e didattiche degli insegnanti e le esigenze cognitive ed emotive dei bambini e dei ragazzi partecipanti. € 0,00 Popolamento bentonico costiero L’esperienza in natura rappresenta un momento efficace di conoscenza e crescita, oltre Minacce influenzate:Frequentazione che una profonda esperienza di benessere per bambini e ragazzi e di reale incontro con turistica e servizi turistici AMP | la natura, un primo divertente passo nella formazione di una coscienza ambientale e umana. Sono realizzati specifici percorsi di scoperta e laboratoriali per le scuole, a Praterie di Posidonia oceanica e secondo il grado di istruzione. Sono realizzate attività rivolte ai turisti di trekking e bikerelativa comunità trekking. Attraverso la concessione di servizi, così come regolato dal Regolamento di Minacce influenzate:Frequentazione esecuzione dell'AMP e relativo disciplinare, ogni anno sono erogati, da parte di soggetti turistica e servizi turistici AMP | terzi, iscritti all'albo, attività di visite guidate subacquee (snorkeling e respiratore) e scuola di vela. Formazioni coralligene Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | Habitat del litorale Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici AMP |Rifiuti | STR-05 Promozione STR-05-OBJ1 Miglioramento dei servizi AZIONI PROGRAMMATE TARGET BIODIVERSITA' INTERESSATI COSTO DELL'AZIONE dello sviluppo ai turisti Entro il 2017 sostenibile azioni per la rigenerazione della rete dei servizi integrati distribuiti lungo il percorso della civiltà rupestre STR-05-OBJ2 Aumento delle conoscenze formali archeologicheDurante il triennio la campagna archeologiche aumenteranno le conoscenze archeologiche attraverso lo studio delle testimonianze presenti nell'area protetta STR-05-OBJ3 Sostegno alle produzioni di qualità Durante il triennio mantenimento delle produzioni agricole e ittiche dei produttori aderenti alla Comunità di Torre Guaceto STR-05-OBJ4 Mantenimento della capacità di autofinanziamentoIn un'ottica di continue riduzioni dei fondi trasferiti dall'amministrazione centrale, deve essere mantenuta la capacità di autofinanziamento da parte del soggetto gestore. Il valore massimo di autofinanziamento deve essere il 49,99% del bilancio. Il restante 50,01% deve essere costituito da risorse pubbliche. € 15.000,00 € 1.608.000,00 € 1.200.000,00 59: STR-05-ACT-01 Gestione Laboratorio di ArcheologiaNell'annualità 2014 si prosegue nell'attività di catalogazione e preparazione dei reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi degli anni precedenti. La realizzazione di un laboratorio di archeologia nella Sede Operativa di Serranova permette la possibilità di organizzare attività di divulgazione sul patrimonio archeologico della Riserva. STR-05-ACT-02 Gestione Servizi Turistici Le spiagge dell’Area Marina Protetta nel periodo estivo sono caratterizzate dalla presenza di migliaia di turisti, in particolar modo la spiaggia di Punta Penna Grossa. Attraverso la somministrazione di questionari si sono verificate le esigenze dei fruitori delle spiagge e si sono analizzati i fattori di impatto negativo. Pertanto già dal 2008 è stata attivata nella spiaggia di Punta Penna Grossa un’area servizi per i fruitori costituita da un chiosco bar realizzato attraverso tecniche di prefabbricazione utilizzando materiali a basso impatto ambientale quali legno e vetro con soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, nel rispetto delle volumetrie ottenute in concessione demaniale. L’area è provvista di ombrelloni e sedie a sdraio con annessa torretta movibile in legno per il controllo dei bagnanti e un piccolo mezzo a remi per il soccorso oltre che un solarium e una pedana per accesso al mare dei diversamente abili con l’ausilio di speciali carrozzelle. Sarà inoltre migliorata la raccolta differenziata dei rifiuti con un più efficace sistema di raccolta oltre che una più efficace comunicazione. STR-05-ACT-03 Museo Archeologico Open-Air Torre Guaceto Nel contesto degli scenari connessi alla valorizzazione ed alla fruizione del patrimonio archeologico e culturale i musei e/o parchi archeologici open-air costituiscono senza dubbio una realtà che, forte di una tradizione ormai quasi centenaria sviluppatasi a partire dalle prime esperienze maturate in Germania e nel mondo scandinavo e anglosassone, si offre oggi al pubblico quale un punto di contatto privilegiato tra il momento della ricerca e quello della divulgazione. La ricostruzione di ambienti ed attività del passato proprie di questi allestimenti sono infatti in grado di veicolare verso un pubblico vasto e culturalmente variegato i risultati di scavi archeologici e ricerche scientifiche con mezzi di comunicazione assolutamente immediati e coinvolgenti che fanno leva su un approccio fortemente evocativo capace di assorbire lo stesso visitatore in prima persona, coinvolgendolo ed integrandolo anche a livello sensoriale nella realtà antica ricostruita. Ad oggi realtà museali di questo tipo sono assenti nell’Italia meridionale. L’idea progettuale del Museo Archeologico all’aperto di Torre Guaceto si fonda sulla consapevolezza che il territorio dell’omonima Riserva Naturale possa essere il luogo ideale per una partecipazione condivisa, sostenibile e smart della storia naturale ed antropica, quindi del suo paesaggio culturale. Nello specifico per la realizzazione del Museo Archeologico all’aperto di Torre Guaceto si prevede l’allestimento di un’area espositiva tematica avente una superficie di circa 4.000m2 all’interno dell’attuale giardino botanico del Centro Visite della Riserva presso la Borgata Serranova di Carovigno (Br). Nel museo all’aperto saranno realizzate ricostruzioni e repliche in scala reale, con tecniche e materiali antichi, di due delle capanne, delle relative installazioni funzionali (piastre da focolare, aree di lavorazione delle materie prime), delle aree produttive (forni per la cottura delle ceramiche) e dei manufatti contestuali (ceramiche, bronzi, selci, osso e palco, etc.) così come tali testimonianze sono state scoperte e documentate durante le ricerche in corso nell’area del villaggio dell’età del Bronzo (prima metà del II millennio a.C.) degli Scogli di Apani (Br). Il Museo all’aperto avrà anche la funzione di campo di archeologia sperimentale a carattere didattico con aree attrezzate a svolgere attività quali lo scavo archeologico simulato, la fusione del bronzo, la modellazione e la cottura della ceramica, la lavorazione delle materie dure animali, la coltivazione, la preparazione di alcuni alimenti. Attorno ed all’interno del Museo all’aperto saranno realizzati degli spazi a verde utilizzando le essenze tipiche del bosco e della macchia mediterranea così come attestate (dai resti archeologici) in questo territorio nel corso del II millennio a.C.; questo accorgimento consentirà di inserire le ricostruzioni e gli spazi didattici in un contesto paleo-vegetazionale che renderà ancora più efficace il salto indietro nel tempo per il visitatore. Il progetto sarà candidato ai finanziamenti regionali PO FESR per il periodo di 60: programmazione 2014-2020 Popolamento bentonico costiero Minacce influenzate:Frequentazione STR-05-ACT-04 Ottenimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile La Carta Europea per il turistica e servizi turistici AMP | Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) è uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo Praterie di Posidonia oceanica e sostenibile. L'elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate a relativa comunità sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di Minacce un'analisi approfondita della situazione locale. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e influenzate:Frequentazione culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore turistica e servizi turistici AMP | dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. Nell'ambito di un finanziamento comunitario, la Provincia di Brindisi con propri fondi ha attivato un progetto per Formazioni coralligene l'adozione da parte della Riserva di Torre Guaceto della CETS. Minacce influenzate:Frequentazione turistica e servizi turistici AMP | STR-05-ACT-05 Azioni di sostegno del Presidio del pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto e alla Pesca Sostenibile Il Soggetto gestore della riserva si è sempre preoccupata di valorizzare tutte le componenti naturalistiche della riserva, ma in particolar modo ha cercato di rivitalizzare l’agricoltura tipica della zona, ben consapevole che solo un utilizzo pulito e giusto di questa risorsa può garantire la sostenibilità economica e la durabilità del sistema parco. Così è nato l’olio degli ulivi millenari della riserva, L’oro del Parco, rilanciando la coltivazione di quegli ulivi Comunità dei vertebrati marini presenti nei 260 ettari a monte della statale che porta a Brindisi; così è nata la Comunità Slow Minacce influenzate:Pesca Food del cibo di Torre Guaceto, che comprende allevatori e caseificatori, pescatori, contadini, artigianale professionale | tutti attivi all’interno dell’area protetta. A salvaguardia della biodiversità dell’area protetta è stato avviato anche un nuovo progetto: il recupero dell’ecotipo locale di pomodoro fiaschetto. La Zona umida comunità di pescatori è nata nel 2002 e riunisce 7 pescatori che operano su 2200 ettari di Minacce influenzate:Attività riserva marina. Il progetto realizzato dal Consorzio di gestione Torre Guaceto, Slow Food agricola | Condotta dell’Alto Salento e Università di Lecce è uno straordinario esempio di pesca sostenibile e tutela ambientale Nell'ambito delle azioni di sostegno alle produzioni agricole di qualità e alla Pesca sostenibile, il Soggetto gestore prevede la partecipazione alle Fiere previste nell'ambito del circuito Slowfood (Terramadre e Slow Fish) e l'organizzazione di eventi a tema (Terramadre Day). Tali azioni sono svolte attivando specifiche progettualità su linee di finanziamento individuate all'occorrenza (es. Camera di Commercio, contributi regionali, specifici progetti) STR-05-ACT-06 Interventi per il miglioramento e destagionalizzazione dell’offerta turistica nella fascia costiera della riserva di Torre Guaceto Nell'ambito del miglioramento dei servizi di fruizione sostenibile della Riserva, si prevede di acquisire tramite accordi con le proprietà pubbliche (Demanio Regionale e altri) immobili presenti nell'area di Punta Penna Grossa per interventi di rifunzionalizzazione in chiave turistica. Nello specifico si prevede di realizzare un un Comunità dei vertebrati marini laboratorio di trasformazione della terza taglia. In pratica quelle specie neglette come lacerto, Minacce influenzate:Pesca scorfanetto ecc. che hanno poco mercato, vengono recuperate realizzando zuppe che i artigianale professionale | consumatori possono acquistare e portare a casa. Durante la calata dei cefali a settembre si realizzerà la lavorazione sott’olio di questo pesce, mentre in collaborazione con la comunità dei pescatori di Orbetello (Gr), del Presidio Slow Food bottarga di Orbetello, si produrrà la bottarga di muggine. STR-05-ACT-07 Realizzazione di una vetrina aziendale per i prodotti biologici del ParcoAttraverso il finanziamento per l'EXPO 2015 sarà realizzato un punto di promozione, degustazione e vendita dei prodotti tipici dei prodotti con il Marchio della Riserva attraverso l'allestimento all'interno del Centro Viste di uno spazio dedicato alla promozione della cultura enogastronomia dell’area. € 0,00 € 45.000,00 € 600.000,00 € 18.000,00 :61 9 ELENCO DELLE PRINCIPALI LEGGI E NORME APPLICABILI ALL’ORGANIZZAZIONE MATERIA NORMA DI RIFERIMENTO E TITOLO Legge 979 del 31 dicembre 1982 – Disposizioni per la difesa del mare Legge 349 del 8 luglio 19 86 – Istituzione del Ministero dell’Ambiente e norme in materia ambientale Legge 394 del 6 dicembre 1991 - Legge quadro sulle aree protette. Decreto Ministero Ambiente 4 dicembre 1991 - istituzione della Riserva Naturale Marina Torre Guaceto Decreto Ministero Ambiente 4 febbraio 2000 istituzione della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Decreto 26 Gennaio 2009 Approvazione del regolamento di esecuzione ed organizzazione dell'area marina protetta "Torre Guaceto". (GU n. 42 del 20-2-2009) LEGISLAZIONE DEI PARCHI Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Decreto 28 gennaio 2013, n. 107, Regolamento recante approvazione del Piano di gestione e del relativo regolamento attuativo della Riserva naturale statale di Torre Guaceto. (GU Serie Generale n.226 del 26-9-2013 - Suppl. Ordinario n. 67) Legge 157 del 11 febbraio 1992 – Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Legge regionale n. 19 del 24 luglio 1997 - Norme per l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette nella Regione Puglia DPR 357 del 8 settembre 1997 – Regolamento di attuazione della Dir. Habitat. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 marzo 2003, n.120 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatiche. Legge 426 del 9 dicembre 1998 – Nuovi interventi in campo ambientale. Legge Finanziaria 388/00, Art. 114 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge 93 del 23 marzo 2001, Art. 8 – Disposizioni in campo ambientale. Legge 179 del 31 luglio 02, Art. 8 – Disposizioni in materia Ambientale. TUTELA E GESTIONE DEL DEMANIO MARITTIMO Codice della Navigazione RIFIUTI D.Lgs. n. 152 del 03 aprile 2006 e s.m.i - Norme in materia ambientale. Parte IV “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” 62: D.Lgs. n. 152 del 03 aprile 2006 e s.m.i - Norme in materia ambientale. Parte III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche” ACQUE DPR n. 470 del 8 giugno 1982 - Attuazione della direttiva (CEE) n. 76/160 relativa alla qualità delle acque di balneazione Linee guida APAT sulla qualità delle acque marine (aggiornamento del 13 maggio 2004) D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 116 - Gestione della qualità delle acque di balneazione - Attuazione della direttiva 2006/7/CE IMPIANTI TERMICI DPR n. 412 del 26 agosto 1993 (installazione, manutenzione, esercizio impianti termici) D.Lgs. 626 del 19 settembre 1994 - Attuazione delle direttive riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro SICUREZZA – ANTINCENDIO DM 16 febbraio 1982 - Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. DPR 37 del 12 gennaio 1998 - Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20, comma 8, della l. 15 marzo 1997, n. 59. D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro :63 10 GLOSSARIO A Anomalo ACQUA – POPOLAMENTI l’insieme degli organismi viventi presenti nei diversi habitat ACQUA - VARIABILI ABIOTICHE l’insieme delle caratteristiche chimico-fisiche del comparto AMBIENTE Contesto nel quale una organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. AMP Area Marina Protetta di Torre Guaceto ANALISI AMBIENTALE INIZIALE è l’analisi che consente ad un’organizzazione di stabilire la propria posizione rispetto all’ambiente APPROVVIGIONAMENTO Attività connesse all’acquisizione di prodotti/servizi o prestazioni d’opera necessarie per la realizzazione del prodotto/servizio. ARIA l’insieme delle caratteristiche chimico-fisiche del comparto ASPETTO AMBIENTALE Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente. ASPETTO AMBIENTALE DIRETTO Aspetto sotto il controllo dell’organizzazione ASPETTO AMBIENTALE INDIRETTO Attività che producono aspetti ambientali non direttamente controllate e gestite dall’organizzazione ma in qualche modo influenzabili da essa attraverso relazioni esistenti con i terzi interessati AUDIT Processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze della verifica ispettiva e valutarle con obbiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri della verifica ispettiva sono stati soddisfatti AUDIT AMBIENTALE Processo di verifica sistematico e documentato per conoscere e valutare, con evidenza oggettiva, se il Sistema sotto l’aspetto della Gestione Ambientale di un organizzazione è conforme ai criteri definiti dall’organizzazione stessa per l’audit del SGA e per comunicare i risultati di questo processo alla Direzione BIOCENOSI insieme di individui animali e vegetali che convivono in un determinato ambiente, legati fra loro da rapporti di alimentazione, di concorrenza ecc. COMUNICAZIONI CON CONTENUTI A RILEVANZA AMBIENTALE comunicazioni che riguardano gli aspetti ambientali delle attività del sito o il SGA COMUNITÀ DI MACROINVERTEBRATI BENTONICI Associazione di popolazioni di invertebrati che hanno dimensioni variabili dai 2-3 mm a qualche cm e che vivono sul substrato CO Condizioni operative CONDIZIONI ANOMALE Condizioni che sono comunque caratteristiche e/o funzionali al processo produttivo ma che si verificano solo in momenti particolari (es. avvio impianti) CONDIZIONI DI EMERGENZA Condizioni del processo produttivo che, se pur prevedibili o già verificatesi in passato, non sono caratteristiche o comunque desiderabili del processo produttivo CONDIZIONI NORMALI Condizioni del processo produttivo che si verificano costantemente e/o quotidianamente DETERMINANTI (DRIVING FORCES) Nel modello DPSIR sono le forze agenti sul contesto ambientale – fattori che possono influenzare le condizioni ambientali, esercitando pressioni DICHIARAZIONE AMBIENTALE Documento che serve agli stakeholders informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione nonché sul continuo miglioramento delle prestazioni ambientali E Emergenza EFFICIENZA Capacità dell’Azienda di gestire le diverse problematiche ambientali in funzione della loro rilevanza. EMERGENZA AMBIENTALE condizione straordinaria che, se non riceve risposta tempestiva, dà luogo ad impatti ambientali significativi (es. rotture dei serbatoi di stoccaggio di sostanze pericolose, incendi, ecc.). Per affrontarla è necessario mobilitare tutto o gran parte del personale, e interrompere o alterare significativamente le normali attività del sito. 64: EMISSIONE Qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ecosistema derivante da un impianto tecnologico FASCIA COSTIERA – COMPARTO SUOLO l’insieme delle rilevanze geologiche e delle caratteristiche podologiche FORNITORE Organizzazione o persona che fornisce, direttamente o indirettamente, prodotti o servizi all’impresa GASTEROPODI classe di Invertebrati, la più vasta dei Molluschi IMPATTO AMBIENTALE Qualunque modificazione dell’ambiente negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione INDICATORI AMBIENTALI sono grandezze misurabili che permettono di valutare quantitativamente la performance del SGA e che possono essere adottati per il monitoraggio del livello di conseguimento di obiettivi e traguardi INQUINAMENTO Alterazione dei parametri fisici, chimici e biologici propri di un ambiente, in stato di equilibrio, provocata dalle attività umane ISOPODI sottordine di Crostacei dell'ordine Peracaridi, dal corpo depresso di piccole dimensioni, privo di carapace, con un paio di piedi mascellari e le zampine tutte uguali, occhi sessili MATTM Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI processo di miglioramento, di anno in anno, dei risultati misurabili del sistema di gestione ambientale relativi alla gestione da parte di un’organizzazione dei suoi aspetti ambientali significativi in base alla sua politica e ai suoi obiettivi e ai target ambientali N Normale NORMATIVA legislazione (internazionale, nazionale, locale) vigente in Italia alla quale le attività del sito devono conformarsi OBIETTIVO Il fine ultimo complessivo, derivato dalla politica ambientale, che un’organizzazione decide di perseguire e che è quantificato ove possibile ORGANIZZAZIONE società, azienda, impresa, autorità o istituzione, o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica pubblica o privata, che ha amministrazione e funzioni proprie PARCO Si intende per brevità l’insieme dell’Area Marina Protetta e della Riserva Naturale Terrestre di Torre Guaceto PERFORMANCE AMBIENTALE Risultati misurabili del sistema di gestione ambientale conseguenti al controllo esercitato dall’azienda sui propri aspetti ambientali POPOLAMENTI FASCIA COSTIERA l’insieme degli organismi presenti nei diversi Habitat presenti sulla fascia costiera PROGRAMMA AMBIENTALE Insieme coordinato di attività e risorse messe in atto per il conseguimento di un obiettivo ambientale prestabilito PS Pressione specifica RELAZIONI ALLOMETRICHE Quanto è in relazione a crescita relativa di diverse parti del corpo, crescita che può determinare un drastico cambiamento delle proporzioni corporee RIFIUTI qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A del D.Lgs. 22/97 e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi RILEVANZA Caratteristica intrinseca del fattore d’impatto ambientale di un sito che descrive il rischio potenziale (pericolo) di provocare una conseguenza negativa sulle componenti ambientali, ovvero indirettamente sulle attività produttive dell’organizzazione, a prescindere dalla vulnerabilità e dalla sensibilità specifica del territorio. RNS Riserva Naturale dello Stato RT Responsabile Traguardo S.M.I. Successive modifiche ed integrazioni SENSIBILITÀ Caratteristica intrinseca di tipo oggettivo dell’ambiente naturale che può subire un maggior danno a parità di rilevanza dell’impatto (vulnerabilità) e di tipo soggettivo dell’ambiente socio-economico che comporta un maggior rischio di conseguenze negative sull’attività :65 produttiva (percezione del rischio e sensibilità sociale). SPECIE TARGET Dicesi di organismo di valore ecologico e/o commerciale la quale gestione è di interesse prioritario per l’AMP STANDARD PRESTAZIONALE Insieme di caratteristiche tecniche ed organizzative assunte come livello minimo delle proprie prestazioni STATO DI OLIGO-MESOTROFIA Stato con valori medio-bassi di nutrienti TAXA Gruppo tassonomico. TRAGUARDO AMBIENTALE Dettagliata richiesta di prestazione, possibilmente quantificata, riferita ad una parte o all’insieme dell’organizzazione, derivante dagli obiettivi ambientali e che bisogna fissare e realizzare per raggiungere questi obiettivi 66: Il verificatore ambientale accreditato che ha verificato la validità e la conformità di Questa dichiarazione ambientale, alla politica ambientale e agli obiettivi ambientali, convalidandola ai sensi del regolamento CE n.1221/2009 “EMAS” è: DNV GL BUSINESS ASSURANCE ITALIA S.R.L. CENTRO DIREZIONALE COLLEONI VIALE COLLEONI 9 – PALAZZO SIRIO, 2 20041 AGRATE BRIANZA (MI), IT-V-0003 Con la presente si afferma che la dichiarazione ambientale inerente il CONSORZIO DI GESTIONE DI TORRE GUACETO che ha sede in Via Sant’Anna 6, Carovigno (BR) è conforme e soddisfa i principi del Regolamento CE n.1221/2009 Data: Per l’organizzazione _______________________________ Per il DNV GL : ___________________________