L`isola dei vostri sogni

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L`isola dei vostri sogni
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Paradisi terrestri
MAURITIUS
L’isola dei
vostri sogni
Viaggio in uno dei pochi
luoghi del mondo rimasti
incontaminati, che ha
tante storie da raccontare.
Impariamo a conoscerla!
MOZZAFIATO
Una veduta aerea
della spiaggia su
cui si affaccia il
Trou aux Biches,
l’hotel di lusso
situato sulla costa
Nord dell’isola.
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V
ista dall’alto sembra la tavolozza di un pittore: le spiagge di sabbia bianca, il mare blu, le coltivazioni di canna da
zucchero verde chiaro punteggiate
da banani e altre piante di un colore verde più scuro. Il risultato è
quest’isola vulcanica dell’Oceano
Indiano, considerata, a ragione,
uno degli ultimi paradisi terrestri. Un luogo fatto di mare e natura dove i confini dell’uno spesso
si confondono in quelli dell’altro. È
un errore, infatti, insistere nei luoghi comuni che Mauritius sia tutta
in quei 330 chilometri di spiagge
citati da guide e tour operator.
Oltre al mare c’è di più. C’è un
entroterra da conoscere e da vivere. Mauritius, con l’isola abitata di Rodrigues, circa 560 km a
nord-est, e alcuni isolotti corallini come Cargados Carajos e Agalega, fa parte delle Mascarene.
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Paradisi terrestri
re: la Cittadella, detta anche Fort
Adelaide, una vera e propria rocca fortificata, posta sulle alture a
nord del Campo di Marte. Un tempo roccaforte per l’appostamento e
il controllo di eventuali disordini
all’interno della città. Ora sede di
concerti e diversi spettacoli artistici. Tra Royal Street e Jummah Mosque Street, si staglia la Moschea
Jummah, la principale dell’isola.
I colonnati interni, i pavimenti in
marmo e le terrazze, costruiti con
materiali provenienti dall’India,
valgono la sosta. Bellissima anche
la porta d’ingresso, in tek scolpito,
con un arco decorato e incisioni in
rame. Due sono le cattedrali i della
città: quella cattolica di Saint Louis, e quella anglicana di St. James,
in Poudrière Street. La prima ven-
La capitale
MAURITIUS
R
A
SC
A
AG
AD
o
M
an
Port Louis sorge sulla costa nordovest dell’isola, protetta dalla piccola catena montuosa dei monti Moka. Fu costruita in questa posizione
strategica, intorno a un porto protetto e aperto all’attività commerciale dell’Oceano Indiano. Da vede-
Oc
o
e an
di
In
ne più volte ricostruita. Alla sua sinistra si trova il palazzo episcopale,
in stile coloniale ottocentesco e un
bellissimo giardino. La cattedrale
di St. James sorge su una polveriera, trasformata dagli inglesi in
luogo di culto nel 1812 e consacrata
solo nel 1850. Da non perdere la visita alla pagoda cinese che sorge ai
piedi della collina Signal. Bello da
vedere è anche il mercato Centrale
fra Farquhar Street e Queen Street
che con le sue coloratissime bancarelle offre un’atmosfera allegra e
una gran varietà di prodotti.
Oltre ai tradizionali souvenir
di artigianato malgasci, si possono ammirare cataste variopinte di
frutta e verdura e trovare i tipici
rimedi della medicina ayurvedica
proposti dagli erboristi, consistenti
in foglie di diverse piante con cui
vengono preparate infusioni. Al
Museo di Storia Naturale è esposta
la perfetta riproduzione di un dodo,
uccello estintosi nel 1681 e divenuto
un simbolo della necessità di salvaguardare l’ecosistema. È la principale attrattiva di questa interessante collezione che vanta numerosi esemplari di specie scomparse
a causa dell’uomo, come il piccione
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STILI DIVERSI
In questa foto, il tempio indù
di Port Louis. A destra, la
chiesa di Cap Malheureux.
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Paradisi terrestri
sport e tanta natura in un contesto paradisiaco, lambito da un mare che più azzurro non si può
A sinistra, una delle spiagge più belle dove c’è il Dinarobin Hotel e, a destra, la piscina del The Residence sulla costa Est.
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olandese delle Seychelles, lo storno
crestato di Bourbon e il pappagallo del Madagascar e una ricchissima rassegna di animali marini.
Infine, soprattutto se siete appassionati di filatelia, fate un salto al
Museo Postale (ingresso gratuito)
che vanta un’impressionante collezione di francobolli di Mauritius,
fra cui alcune copie dei celeberrimi
“Post office”, che, emessi nel 1847,
vennero immediatamente ritirati
per un errore di dicitura e sono fra
i più ambiti dai collezionisti.
La costa Nord
Si caratterizza per la bellezza
delle spiagge bianche, circondate
e protette dalla barriera corallina,
piccolo paradiso per il turista in
cerca di riposo e tranquillità. Per
chi, invece, cerca un clima più mondano, ci sono innumerevoli locali
che si susseguono lungo il litorale
e che hanno fatto guadagnare alla regione la fama di Saint Tropez
mauriziana. A completare le bellezze del nord i bellissimi giardini
di Pamplemousses, famosi in tutto l’Oceano Indiano fin dal ’700.
Il parco, creato nel 1735 dal governatore Mahé de La Bourdonnais, ebbe da allora fortune alterne,
fino al 1849, anno in cui un orticoltore inglese, James Duncan, lo rilevò piantandovi un gran numero di
palme, tuttora visibili. All’ingresso
si fronteggiano una bellissima cancellata in ferro battuto e la chiesa
più antica dell’isola, San Francesco, costruita nel 1756. All’interno
più di 500 specie, alcune rare, come
la Talipot palm che germoglia solo
dopo 50 anni con un’infiorescenza composta da tantissimi piccoli
fiori, per una lunghezza di circa 5
metri, destinata ad appassire dopo
poco tempo. Le principali attrattive sono le gigantesche ninfee della
specie Victoria Regia, originarie
dell’Amazzonia, una pianta di Ficus Religiosa di 200 anni, numerosi esemplari di bambù dorato, di
alberi della gomma e, per Natale,
un albero con foglie a forma di crocifissi. Aromi e profumi di zenzero, cannella, noce moscata, canfora
e sandalo riempiono l’aria di note
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A lezione di cucina con i suggerimenti di Nonna Shanti Maurice
P
remiata come Best Initiative in Clients Experience, la Grandma’s Kitchen di
Shanti Maurice permette di vivere ai bambini ospiti del resort un’esperienza dal
sapore famigliare e di tornare a casa con un souvenir davvero inedito: una nonna in
più! Il boutique hotel di Nira Resorts nell’Oceano Indiano, organizza una giornata
intera da passare con la nonna di un membro del proprio staff. Mentre i grandi si
occupano della ricerca degli ingredienti al mercato, i piccoli possono divertirsi con i
pronipoti della nonna mauriziana e giocare tutti insieme a preparare parte della cena,
prima di sedersi a tavola per un vero e proprio pasto in famiglia, con tanto di racconto
delle storie e leggende tradizionali dell’isola che nessuno sa raccontare meglio delle
nonne. Il prezzo della cena è fisso ed è di 25 euro, cinque dei quali saranno devoluti
alla fondazione Grandma’s Shanti Home, che si occupa sia di assistere, tra gli abitanti
dell’isola di Mauritius, gli anziani in difficoltà, sia di aiutare i bambini portatori di
handicap. Per saperne di più si può visitare il sito: www.shantimaurice.com.
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Paradisi terrestri
come in un bel sogno
La spiaggia di Belle Mare è tra le
perle di questo paradiso e, a detta
di molti, tra le migliori dell’isola.
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fragranti ed esotiche. Spostandosi
verso est da Grand Baie, si incontra il villaggio di Pereybère e subito dopo Cap Malheureux, il punto
più a nord dell’isola. Questa spiaggia, ora, è meta di molti giovani.
Nelle vicinanze, a Goodlands, si
trova Historic Marine, la famosa
fabbrica di modellini di navi, meta di collezionisti da tutto il mondo. Al largo della costa, si staglia
il profilo di quattro piccole isole:
Coin de Mire, il cui nome deriva dalla sua rassomiglianza con
l’angolo di mira di un cannone;
Ile Plate, sede di un faro e di un
piccolo cimitero del secolo scorso.
Sapori d’Oriente
Fu occupata per la prima volta dagli olandesi verso la fine del
XVI secolo. Ora, a latere dei villaggi di pescatori e alla coltivazione di canna da zucchero, è nato un
turismo d’élite, favorito dall’isolamento e dalla tranquillità delle
meravigliose spiagge. La barriera
corallina forma lagune dai colori spettacolari su cui si affacciano gli splendidi hotel e resort per
cui questa costa è famosa. Da visi-
location
romantiche
A destra, la
piscina esterna
dello Shanti
Maurice, situato
sulla costa Sud
dell’isola.
tare il Centre de Flacq, una delle
principali città della costa, sede di
un noto mercato. Di grande fascino i suoi grandi palazzi ottocenteschi, in particolare il Tribunale Distrettuale, monumento nazionale.
Pochi passi e si arriva a Poste de
Flacq, con la sua spiaggia, il casinò
e la possibilità di visitare uno dei
più famosi templi indù. La Punta
del Diavolo è il promontorio da cui
è possibile ammirare l’intera costa
che parte da Trou d’Eau Douce per
arrivare a Vieux Grand Port, tra i
più antichi insediamenti creoli, risalente al ’600, è famosa per le sue
coltivazione di canna da zucchero.
Verso Sud
Caratterizzata dal profilo delle coltivazioni di canna da zucchero e delle enormi piantagioni,
spesso aperte alla visita del pubblico. All’interno il territorio è
costellato di laghi, fiumi, torrenti, cascate e bacini idrici. La barriera corallina in questo punto
si assottiglia e quindi la costa è
più frastagliata che al nord, con
un aspetto più aspro e selvaggio.
Le Morne
L’incredibile mole di Le Morne
Brabant, uno sperone roccioso alto
556 metri che dà il nome all’intera penisola, patrimonio mondiale
dell’Unesco dal 2008, è uno degli
angoli più incantevoli dell’isola.
Quest’area vanta spiagge da cartolina e alcuni hotel tra i più chic
di Mauritius. Qui si possono fare
escursioni e kitesurf. Lungo la costa occidentale, caratterizzata dai
rilievi montuosi di Moka e della
Chaîne de Grand Port, il territorio
è attraversato da fiumi e i dislivelli
che creano imponenti salti d’acqua,
come le cascate del Tamarin.
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