L`isola dei vostri sogni
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L`isola dei vostri sogni
▲ Paradisi terrestri MAURITIUS L’isola dei vostri sogni Viaggio in uno dei pochi luoghi del mondo rimasti incontaminati, che ha tante storie da raccontare. Impariamo a conoscerla! MOZZAFIATO Una veduta aerea della spiaggia su cui si affaccia il Trou aux Biches, l’hotel di lusso situato sulla costa Nord dell’isola. 57 V ista dall’alto sembra la tavolozza di un pittore: le spiagge di sabbia bianca, il mare blu, le coltivazioni di canna da zucchero verde chiaro punteggiate da banani e altre piante di un colore verde più scuro. Il risultato è quest’isola vulcanica dell’Oceano Indiano, considerata, a ragione, uno degli ultimi paradisi terrestri. Un luogo fatto di mare e natura dove i confini dell’uno spesso si confondono in quelli dell’altro. È un errore, infatti, insistere nei luoghi comuni che Mauritius sia tutta in quei 330 chilometri di spiagge citati da guide e tour operator. Oltre al mare c’è di più. C’è un entroterra da conoscere e da vivere. Mauritius, con l’isola abitata di Rodrigues, circa 560 km a nord-est, e alcuni isolotti corallini come Cargados Carajos e Agalega, fa parte delle Mascarene. ▲ Paradisi terrestri re: la Cittadella, detta anche Fort Adelaide, una vera e propria rocca fortificata, posta sulle alture a nord del Campo di Marte. Un tempo roccaforte per l’appostamento e il controllo di eventuali disordini all’interno della città. Ora sede di concerti e diversi spettacoli artistici. Tra Royal Street e Jummah Mosque Street, si staglia la Moschea Jummah, la principale dell’isola. I colonnati interni, i pavimenti in marmo e le terrazze, costruiti con materiali provenienti dall’India, valgono la sosta. Bellissima anche la porta d’ingresso, in tek scolpito, con un arco decorato e incisioni in rame. Due sono le cattedrali i della città: quella cattolica di Saint Louis, e quella anglicana di St. James, in Poudrière Street. La prima ven- La capitale MAURITIUS R A SC A AG AD o M an Port Louis sorge sulla costa nordovest dell’isola, protetta dalla piccola catena montuosa dei monti Moka. Fu costruita in questa posizione strategica, intorno a un porto protetto e aperto all’attività commerciale dell’Oceano Indiano. Da vede- Oc o e an di In ne più volte ricostruita. Alla sua sinistra si trova il palazzo episcopale, in stile coloniale ottocentesco e un bellissimo giardino. La cattedrale di St. James sorge su una polveriera, trasformata dagli inglesi in luogo di culto nel 1812 e consacrata solo nel 1850. Da non perdere la visita alla pagoda cinese che sorge ai piedi della collina Signal. Bello da vedere è anche il mercato Centrale fra Farquhar Street e Queen Street che con le sue coloratissime bancarelle offre un’atmosfera allegra e una gran varietà di prodotti. Oltre ai tradizionali souvenir di artigianato malgasci, si possono ammirare cataste variopinte di frutta e verdura e trovare i tipici rimedi della medicina ayurvedica proposti dagli erboristi, consistenti in foglie di diverse piante con cui vengono preparate infusioni. Al Museo di Storia Naturale è esposta la perfetta riproduzione di un dodo, uccello estintosi nel 1681 e divenuto un simbolo della necessità di salvaguardare l’ecosistema. È la principale attrattiva di questa interessante collezione che vanta numerosi esemplari di specie scomparse a causa dell’uomo, come il piccione continua a pag. 61 STILI DIVERSI In questa foto, il tempio indù di Port Louis. A destra, la chiesa di Cap Malheureux. 59 ▲ Paradisi terrestri sport e tanta natura in un contesto paradisiaco, lambito da un mare che più azzurro non si può A sinistra, una delle spiagge più belle dove c’è il Dinarobin Hotel e, a destra, la piscina del The Residence sulla costa Est. segue da pag. 59 olandese delle Seychelles, lo storno crestato di Bourbon e il pappagallo del Madagascar e una ricchissima rassegna di animali marini. Infine, soprattutto se siete appassionati di filatelia, fate un salto al Museo Postale (ingresso gratuito) che vanta un’impressionante collezione di francobolli di Mauritius, fra cui alcune copie dei celeberrimi “Post office”, che, emessi nel 1847, vennero immediatamente ritirati per un errore di dicitura e sono fra i più ambiti dai collezionisti. La costa Nord Si caratterizza per la bellezza delle spiagge bianche, circondate e protette dalla barriera corallina, piccolo paradiso per il turista in cerca di riposo e tranquillità. Per chi, invece, cerca un clima più mondano, ci sono innumerevoli locali che si susseguono lungo il litorale e che hanno fatto guadagnare alla regione la fama di Saint Tropez mauriziana. A completare le bellezze del nord i bellissimi giardini di Pamplemousses, famosi in tutto l’Oceano Indiano fin dal ’700. Il parco, creato nel 1735 dal governatore Mahé de La Bourdonnais, ebbe da allora fortune alterne, fino al 1849, anno in cui un orticoltore inglese, James Duncan, lo rilevò piantandovi un gran numero di palme, tuttora visibili. All’ingresso si fronteggiano una bellissima cancellata in ferro battuto e la chiesa più antica dell’isola, San Francesco, costruita nel 1756. All’interno più di 500 specie, alcune rare, come la Talipot palm che germoglia solo dopo 50 anni con un’infiorescenza composta da tantissimi piccoli fiori, per una lunghezza di circa 5 metri, destinata ad appassire dopo poco tempo. Le principali attrattive sono le gigantesche ninfee della specie Victoria Regia, originarie dell’Amazzonia, una pianta di Ficus Religiosa di 200 anni, numerosi esemplari di bambù dorato, di alberi della gomma e, per Natale, un albero con foglie a forma di crocifissi. Aromi e profumi di zenzero, cannella, noce moscata, canfora e sandalo riempiono l’aria di note continua a pag. 63 A lezione di cucina con i suggerimenti di Nonna Shanti Maurice P remiata come Best Initiative in Clients Experience, la Grandma’s Kitchen di Shanti Maurice permette di vivere ai bambini ospiti del resort un’esperienza dal sapore famigliare e di tornare a casa con un souvenir davvero inedito: una nonna in più! Il boutique hotel di Nira Resorts nell’Oceano Indiano, organizza una giornata intera da passare con la nonna di un membro del proprio staff. Mentre i grandi si occupano della ricerca degli ingredienti al mercato, i piccoli possono divertirsi con i pronipoti della nonna mauriziana e giocare tutti insieme a preparare parte della cena, prima di sedersi a tavola per un vero e proprio pasto in famiglia, con tanto di racconto delle storie e leggende tradizionali dell’isola che nessuno sa raccontare meglio delle nonne. Il prezzo della cena è fisso ed è di 25 euro, cinque dei quali saranno devoluti alla fondazione Grandma’s Shanti Home, che si occupa sia di assistere, tra gli abitanti dell’isola di Mauritius, gli anziani in difficoltà, sia di aiutare i bambini portatori di handicap. Per saperne di più si può visitare il sito: www.shantimaurice.com. 61 Paradisi terrestri come in un bel sogno La spiaggia di Belle Mare è tra le perle di questo paradiso e, a detta di molti, tra le migliori dell’isola. segue da pag. 61 fragranti ed esotiche. Spostandosi verso est da Grand Baie, si incontra il villaggio di Pereybère e subito dopo Cap Malheureux, il punto più a nord dell’isola. Questa spiaggia, ora, è meta di molti giovani. Nelle vicinanze, a Goodlands, si trova Historic Marine, la famosa fabbrica di modellini di navi, meta di collezionisti da tutto il mondo. Al largo della costa, si staglia il profilo di quattro piccole isole: Coin de Mire, il cui nome deriva dalla sua rassomiglianza con l’angolo di mira di un cannone; Ile Plate, sede di un faro e di un piccolo cimitero del secolo scorso. Sapori d’Oriente Fu occupata per la prima volta dagli olandesi verso la fine del XVI secolo. Ora, a latere dei villaggi di pescatori e alla coltivazione di canna da zucchero, è nato un turismo d’élite, favorito dall’isolamento e dalla tranquillità delle meravigliose spiagge. La barriera corallina forma lagune dai colori spettacolari su cui si affacciano gli splendidi hotel e resort per cui questa costa è famosa. Da visi- location romantiche A destra, la piscina esterna dello Shanti Maurice, situato sulla costa Sud dell’isola. tare il Centre de Flacq, una delle principali città della costa, sede di un noto mercato. Di grande fascino i suoi grandi palazzi ottocenteschi, in particolare il Tribunale Distrettuale, monumento nazionale. Pochi passi e si arriva a Poste de Flacq, con la sua spiaggia, il casinò e la possibilità di visitare uno dei più famosi templi indù. La Punta del Diavolo è il promontorio da cui è possibile ammirare l’intera costa che parte da Trou d’Eau Douce per arrivare a Vieux Grand Port, tra i più antichi insediamenti creoli, risalente al ’600, è famosa per le sue coltivazione di canna da zucchero. Verso Sud Caratterizzata dal profilo delle coltivazioni di canna da zucchero e delle enormi piantagioni, spesso aperte alla visita del pubblico. All’interno il territorio è costellato di laghi, fiumi, torrenti, cascate e bacini idrici. La barriera corallina in questo punto si assottiglia e quindi la costa è più frastagliata che al nord, con un aspetto più aspro e selvaggio. Le Morne L’incredibile mole di Le Morne Brabant, uno sperone roccioso alto 556 metri che dà il nome all’intera penisola, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2008, è uno degli angoli più incantevoli dell’isola. Quest’area vanta spiagge da cartolina e alcuni hotel tra i più chic di Mauritius. Qui si possono fare escursioni e kitesurf. Lungo la costa occidentale, caratterizzata dai rilievi montuosi di Moka e della Chaîne de Grand Port, il territorio è attraversato da fiumi e i dislivelli che creano imponenti salti d’acqua, come le cascate del Tamarin. 63