Premio Coni Lazio 2013

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Premio
CONI Lazio
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I EDIZIONE - 14 MARZO 2014
SALA TEVERE - REGIONE LAZIO
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COMITATO REGIONALE CONI LAZIO
PRESIDENTE
Riccardo VIOLA
VICE PRESIDENTE VICARIO
Gianni BIONDI
VICE PRESIDENTE
Umberto SOLDATELLI
GIUNTA REGIONALE
RAPPRESENTANTI DELLE FSN
Antonia PAPARELLI
i edizione
Fabrizio Maria TROPIANO
PREMIO CONI LAZIO 2013
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RAPPRESENTANTE DELLE DSA
Antonella STRANO
RAPPRESENTANTE ATLETI
Felice Mosè PULICI
RAPPRESENTANTE TECNICI
Roberto Maria DA GAI
PRESIDENTE C.R. CIP
Pasquale BARONE
REVISORE DEI CONTI
Gianfranco MARTINELLI
CONSULENTI IMPIANTISTICA
Antonio VARACALLI
Francesco CIARLO (vice)
SEGRETARIO DEL COMITATO
Mario Massimo FERRARESE
DELEGATI PROVINCIALI DEL LAZIO
FROSINONE
Massimo MIGNARDI
LATINA
Fabrizio MALGARI
RIETI
Andrea MILARDI
ROMA
Alessandro FIDOTTI
VITERBO
Alessandro PICA
SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT
PRESIDENTE
Riccardo VIOLA
VICE PRESIDENTE
Luciano PISTOLESI
DIRETTORE SCIENTIFICO
Giacomo CANDELORO
SEGRETARIO ORGANIZZATIVO
Maurizio TOSARELLO
COORDINATORE TECNICO
Roberto TASCIOTTI
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Nel solco di una tradizione decennale, iniziata e portata avanti dal Comitato
Provinciale di Roma, il nuovo Premio CONI Lazio nasce per dare voce, dignità e
lustro a tutti gli sport e ai loro protagonisti della nostra regione. Come dire, la pianta è giovane, ma le sue radici profonde e ben piantate nella realtà di un universo
sportivo disseminato su un territorio dai grandi numeri. Parliamo di oltre 14.000
società che rappresentano la linfa di un movimento enorme, che muove l’interesse
e la passione di centinaia di migliaia di persone. Che si tratti di grandi eventi o di
manifestazioni amatoriali, la cifra distintiva di questo Premio è sempre stata la sua
rende allo sport la sua dimensione originaria di gioco, cultura e prezioso motore
sociale.
I protagonisti di questa prima edizione regionale sono atleti, dirigenti, tecnici e
società sportive che nel corso della passata stagione hanno raccolto il frutto del loro
lavoro o che comunque si sono distinti per l’impegno e la presenza sul territorio. Si
va quindi da un astro nascente del golf come il giovane Renato Paratore a un capitano “di lungo corso” delle piscine come il pallanuotista Antonio Vittorioso, passando attraverso la parabola di riscatto sociale che alcuni detenuti del carcere di
Frosinone, i Bisonti, stanno scrivendo grazie al rugby. Dal cricket “sport dei nuovi
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curiosità, la ricerca della notizia o del bel gesto che, aldilà del risultato sul campo,
italiani”, che anticipando la politica ha regolarizzato di fatto lo ius soli, portando
inoltre nella capitale grazie alla Roma Capannelle l’unico tricolore del 2013, alla
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“favola” del Latina Calcio, arrivato alla serie B nel tripudio di un’intera città.
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Un discorso a parte meritano i Premi Speciali, intitolati a personaggi del mondo
sportivo che ci hanno lasciato e il Premio del Comitato, la cui motivazione è legata
alla vicinanza di alcune persone ai progetti e alle iniziative del CONI Regionale. Per
quanto riguarda i primi, dalle passate edizioni abbiamo voluto conservare quello
dedicato a Mimmo Impronta, “storico” presidente del Comitato Lazio, assegnato
quest’anno a Carmine Della Corte. Insieme con lui ci è sembrato giusto ricordare
una persona di grande sensibilità come Stefano Simoncelli, di cui a breve ricorrerà
il primo anniversario dalla prematura scomparsa, con un Premio che porta il suo
nome e che in questa prima edizione andrà a Filippo Simeoni. Infine, il Premio in
ricordo di Andrea Pesciarelli, giornalista e galantuomo, amico e conduttore di varie
edizioni del Premio CONI Roma, di cui ha fatto anche parte come membro di quella giuria che oggi consegna ad Andrea Marella il riconoscimento dedicato a lui.
Non senza un velo di tristezza, ma allo stesso tempo con la certezza che questo
Premio, che ha nel nome quello della sua squadra del cuore, l’avrebbe assai apprezzato.
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ATLETICA STUDENTESCA CA.RI.RI.
L’avventura della Studentesca Rieti comincia nel 1975. In Sabina, luogo di fermenti atletici dopo l’avventura importante con l’Alco, il club di Sandro Giovannelli, l’inventore del meeting diventato un riferimento per il mezzofondo, lo sport è preso in
cura con grande attenzione. L’attività giovanile è diventata prestissimo il fiore
all’occhiello della Studentesca così come il legame con la scuola. Primo presidente
del sodalizio Renato Milardi, mentre alla presidenza onoraria sono stati chiamati il
provveditore agli studi Bruno Vota e Loris Scopigno per il CONI. Nel 1977 è arrivato il legame con la Cassa di Risparmio di Rieti, una sponsorizzazione mai venuta
meno, che rappresenta un legame importante con il territorio.
I risultati agonistici non tardano ad arrivare. La mezzofondista Laura Spagnoli e
Giancarlo Casciani, saltatore con l’asta, sono stati i primi campioni. Sono arrivati i
titoli di società, i riconoscimenti per un lavoro sempre più importante e preciso. La
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Studentesca, per tutta la Ca.Ri.Ri., è una grande fucina di campioni. Al Campo
Scuola di Rieti, il Guidobaldi, sono sbocciati protagonisti come Andrew Howe. Il
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i figli Alberto e Chiara, quest’ultima anche coach, Rieti ha organizzato nel 2013 una
tutto sotto la regia di Andrea Milardi, autentico factotum della società, prezioso in
mille ruoli, da quelli di campo a quelli dirigenziali. Grazie a lui e alla sua famiglia,
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splendida edizione dei campionati Europei juniores. La Studentesca, che si fregia di
numerosi titoli di campione italiano di società, è il fiore all’occhiello di tutta l’atletica nazionale e non solo laziale.
BISONTI RUGBY FROSINONE
Lo sport della palla ovale unisce e varca le sbarre del carcere. Il progetto di dar vita
a una formazione di detenuti-rugbysti nasce nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Gruppoidee, un’associazione di volontariato che opera all’interno degli istituti del Lazio con progetti di promozione sociale e sportiva per il reinserimento dei
detenuti. Da una di queste iniziative, e grazie alla disponibilità della direzione degli
Istituti penitenziari nella persona della dottoressa Luisa Pesante e dalla collaborazione del Comitato regionale Lazio della Federazione Italiana di Atletica Leggera, nasce
l’idea di portare il rugby oltre le sbarre, nella convinzione che lo sport, con le sue
regole che parlano di lealtà, voglia di migliorarsi, accettazione della sconfitta e gioco
di squadra, possa essere una scuola di vita che riavvicini tutti al valore e al rispetto
delle norme. Il progetto è stato avviato circa due anni fa ed ha preso forma con determinazione fino poi alla costituzione dell’Associazione sportiva dilettantistica
“Rugby Bisonti Frosinone” che nel 2013 ha coronato il suo sogno con l’iscrizione a
un vero e proprio campionato, quello di serie C (Girone 3), della Federazione
Italiana Rugby. La società è presieduta da Germana De Angelis e gli allenatori sono
Alejandro Maria Villalon e Manuel Cartella.
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MARCO CALVANI
Marco Calvani ha guidato la Virtus Roma nello scorso campionato alla finale scudetto del campionato di basket. Un risultato straordinario per una squadra, l’Acea,
che era partita per salvarsi o poco più. Il lavoro dell’allenatore insieme alle scelte
dei giocatori fatte in estate – molti li ha scelti lui andandoli a scovare in America –
è stato importante. A fine stagione Calvani non è stato riconfermato dal club.
Attualmente allena il Sigma Barcellona Pozzo di Gotto che milita in Lega Gold.
Cinquantuno anni compiuti lo scorso 23 marzo, Calvani, romano, ha cominciato
seguito i settori giovanili della Stella Azzurra e della Virtus Roma con qualche esperienza in serie C a Termoli, Palmi e Benevento. Nel 1990 è diventato assistente alla
Virtus Roma, con Paolo Di Fonzo e poi con Attilio Caja con il quale ha lavorato a
lungo nella Capitale. Durante la sua permanenza alla Virtus in due occasioni è
subentrato al capo allenatore, a Valerio Bianchini nella stagione ’98-’99 e a Cesare
Pancotto in quella successiva.
In seguito, lasciata Roma, Calvani ha allenato a Montecatini, Pesaro, Scafati,
Trapani e Casalpusterlengo prima di tornare alla Virtus, vice di Lino Lardo al quale
è subentrato nel gennaio del 2012 rimanendo capo allenatore fino alla finale scudet-
PREMIO CONI LAZIO 2013
giovanissimo ad allenare, a 19 anni con il Cus Roma femminile. Subito dopo ha
to del 2013. Prima di tornare in panchina, a Barcellona Pozzo di Gotto, Marco ha
lavorato in qualità di consulente in un college americano.
Un posto particolare nel cuore dei suoi tifosi, la maglia azzurra, e la coppa Italia con
la Lazio: il 2013 è stato certamente l’anno di Antonio Candreva, pedina inamovibile dello scacchiere biancoceleste. Romano di Tor de’ Cenci , ha compiuto ventisette
anni il 28 febbraio scorso, può dirsi nel pieno della sua maturazione calcistica. Con
un mondiale in Brasile alle porte, ha rappresentato per i compagni un autentico
punto di riferimento in campo e fuori dove si è messo in mostra per la sua grande
generosità e disponibilità. Dopo un inizio burrascoso, ha conquistato la tifoseria
laziale partita dopo partita assumendosi anche in prima persona responsabilità
importanti. A brillare nel suo 2013 c’è certamente la vittoria della coppa Italia il 26
maggio scorso nel derby con la Roma, deciso da Lulic dopo una sua azione e un suo
assist dalla destra. A questo si aggiungono una serie di risultati personali eccellenti: nel 2012-2013 49 partite disputate e 7 gol messi a segno che gli hanno permesso
di essere convocato in Nazionale e di segnare una rete su rigore con il “cucchiaio”
a Casillas, portiere campione del mondo nella Confederation Cup. Manifestazione,
questa che può essere considerata un’autentica prova generale dell’imminente
mondiale che si disputerà sempre in Brasile. Inutile dire che nel suo ruolo il CT
Prandelli lo ritiene per l’Italia un giocatore fondamentale.
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ANTONIO CANDREVA
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CARMINE DELLA CORTE - Premio Cosimo Impronta
Carmine Della Corte, classe 1962, primo di 8 figli tutti paracadutisti. A 19 anni,
durante la visita di leva fa domanda per entrare nella Brigata Paracadutisti Folgore
e si congeda con il grado di caporal maggiore e il diploma di paracadutista scelto.
Inizia subito la sua carriera sportiva, nell’89 vince il primo titolo italiano, nel ‘90
diventa istruttore e apre il Centro di Paracadutismo di Roma ai Pratoni del Vivaro.
Nel ‘93 viene invitato ad entrare a far parte della Polisportiva Lazio, dando vita alla
Sezione di Paracadutismo e la sezione Calcio chiede il lancio nell’Olimpico fino ad
allora mai effettuato a causa della copertura dello stadio. Nel 2000 porta il Tricolore
nello stadio in occasione del secondo scudetto della Lazio e organizza il Centenario
della SS Lazio allo Stadio dei Marmi con 25 mila spettatori presenti ad applaudire il
“cento” scritto nei cieli di Roma dagli atleti della sezione Paracadutismo. Allo Stadio
dei Marmi dà vita al ParaShow, dedicato al paracadutismo portando questo spettai edizione
colare sport vicino al grande pubblico. Nel 2001 rimette in piedi lo storico aeroporto di Aquino abbandonato da oltre 15 anni. Nel 2012 riporta la Lazio Paracadutismo
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elementi in Australia nel 1999, ai Mondiali in Australia e in Coppa del Mondo in
a Roma aprendo la scuola presso l’aeroporto di Roma Urbe. Commentatore di
RaiSport, da 13 anni capitano della Nazionale di Paracadutismo di Formazioni a 8
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Spagna nel 2002. Quasi 10.000 lanci all’attivo tra cui 400 nella Capitale.
CLAUDIO FACCINI
Ex giocatore dei Grizzlies Roma (ma anche di Condor Grosseto, U-Boats Roma e
Gladiatori Roma, con cui è arrivato per tre volte al Super Bowl) e della Nazionale
di Football Americano, Claudio Faccini ha condotto da head coach la formazione
romana alla vittoria del campionato LE.N.A.F., la II Divisione del Football
Americano. Per il suo sport si è sempre impegnato a tutto tondo. È stato giornalista, direttore sportivo proprio dei Grizzlies e commentatore televisivo per Dhalia.
Nell’ultima stagione ha svolto il doppio ruolo sia di capo allenatore sia di defensive coordinator, oltre ad essere il quality coach della formazione Under 19. Ha trasferito la sua esperienza sul campo come difensore di ottimo livello (ha ricoperto le
posizioni di corner back e defensive back in carriera) alla panchina ed è uno dei più
apprezzati tecnici italiani per quanto riguarda la difesa. Ma ha saputo dimostrare
di essere anche un ottimo head coach per l’organizzazione del lavoro, la lettura tattica delle partite e la capacità di coordinare lo staff a sua disposizione. In passato ha
vinto anche il titolo Under 18 come quality coach dei Grizzlies nel 2011, il titolo
LE.N.A.F. come allenatore dei defensive back dei Grizzlies nel 2009 e il titolo
Under 23 come allenatore dei defensive back dei Marines nel 2008. Fino alla grande impresa della finale di Mirabilandia, dove i Grizzlies hanno vinto il campionato
battendo i Lions Bergamo.
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LUCIO IACOBUCCI
Lucio Iacobucci, presiedente e amministratore delegato del Gruppo Iacobucci HF, ha
un grande merito nella storia del Volley italiano; infatti in soli 4 anni ha portato la
IHF Volley dalle serie minori del volley femminile alla massima categoria, riportando inoltre la serie A1 femminile nel Lazio, che mancava da qualche tempo. Il
Presidente Iacobucci, giocatore di tennis da sempre e con ottimi risultati sportivi, è
rimasto affascinato dal volley nel corso degli studi a Los Angeles, guardando le spettacolari partite che venivano disputate sulle spiagge di Santa Monica. Si è poi innaimprenditori, gli venne presentata la squadra della Foppapedretti, una delle più
importanti della storia del volley italiano e non solo. Da lì è iniziata una grande e
ambiziosa avventura chiamata IHF Volley, con un risultato storico: in quattro anni
tra vittorie, promozioni e ripescaggi per meriti sportivi, si è arrivati in A1.
US LATINA CALCIO
Il 16 giugno 2013 è una data che rimarrà impressa a lettere di fuoco negli annali del
Latina Calcio. Dal 1945, anno di nascita della Società Virtus Latina, la storia narra
di alti e bassi, cadute rovinose e risalite sofferte in un’altalena di emozioni proprie
di una realtà di provincia, abituata misurare mezzi e sogni. Fino a poche stagioni
cio, l’anticamera del paradiso, dove i grandi si fanno le ossa e la passione trascende nell’identificazione con il territorio. Quello delle sfide epiche con il Frosinone, il
derby del Basso Lazio, tra le cadute e le resurrezioni che hanno segnato i decenni
all’ombra delle serie minori, con cambi di nome, tante belle speranze e nulla più.
Tempi che adesso appaiono lontani; prima la risalita grazie al ripescaggio in Lega
Pro nel 2010 dopo 5 anni di assenza, cui fanno seguito sette mesi senza sconfitte,
che regalano al Latina il titolo di unico club nei campionati professionistici
d’Europa a vantare un periodo cosi lungo di imbattibilità; una performance coronata con la promozione in Prima Divisione dopo un’assenza trentennale. Nel 2013,
sotto la guida di Fabio Pecchia prima e Stefano Sanderra poi, arriva la coppa Italia
Lega Pro grazie alla vittoria sul Viareggio. Ancora due mesi prima che esploda la
festa per la promozione in B, grazie al 3-1 sul Pisa nella finale play-off.
LETIZIA MARCHETTI
Letizia Marchetti non soltanto è l’unico pilota donna della categoria Superbike,
quella che impiega modelli derivati dalla produzione di serie e opportunamente
modificati per le competizioni, trasformandoli in un concentrato di cavalli rombanti, ma è anche la sola ad aver vinto, tra lo scorno generale degli altri 36 corridori,
tutti maschi, un trofeo di questa classe.
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fa, quando un’intera città ha iniziato a sognare. Sognare la B, la serie cadetta del cal-
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morato definitivamente della pallavolo a Bergamo, quando durante una riunione tra
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ANDREA MARELLA - Premio Andrea Pesciarelli
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anche professionisti e blasonati, sono stati in grado di vincere nella vita. Nessuno
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Il colpaccio lo ha messo a segno nel 2012, ma l’anno successivo ha fatto ancora
meglio, aggiudicandosi il National Trophy con il suo team, gli Old Crazy Men.
Insomma, in un ambiente declinato al maschile, Letizia ha imparato come farsi
rispettare a suon di vittorie. E pensare che la prima volta sulle due ruote da sola fu
piuttosto tardi, a 23 anni, e per non “essere di peso” al fidanzato, oggi marito,
David, che si era stancato di trasportarla. La cosa le piacque così tanto che di lì a
poco furono gli altri a frenare la sua andatura, e a quel punto la pista divenne uno
sbocco naturale. In Ducati Official fino al 2007, quando la casa bolognese decise di
chiudere la sezione femminile, la Marchetti non ci pensò su e iniziò a correre tra gli
uomini. Istruttrice di fitness e ginnastica ritmica, ha fatto tesoro di questa esperienza trasferendo grazia e leggerezza nelle pieghe con cui affronta i suoi circuiti: da
Vallelunga a Misano, da Imola al Mugello, il suo preferito. Non le pesa fare la
“mosca bianca”, quanto piuttosto sobbarcarsi, da privato, spese non indifferenti per
seguire la sua passione. Pardon, per precederla.
Andrea Marella è un allenatore di 34 anni. Non ha iniziato la carriera da tecnico
dilettante da tanti anni, eppure ha conquistato un trofeo che pochi altri allenatori,
scudetto, coppa nazionale o internazionale: Andrea ha vinto qualcosa di inestimabile valore. Lo scorso anno il giovane tecnico era sulla panchina del Campoverde,
squadra che militava nel campionato di seconda categoria. Sul terreno di gioco
dell’Ezio Verga di Latina, la sua squadra affrontava il Nuovo Latina. Dopo un quarto d’ora di gioco il giovane attaccante del Nuovo Latina Manuel Di Domenico era
in procinto di colpire di testa un pallone lanciato in area da un compagno, quando
il portiere del Campoverde in uscita si scontrava con lui. Di Domenico rimane a
terra privo di conoscenza, Marella capisce subito che qualcosa non va e si precipita
in campo. Avendo frequentato il corso per conseguire il patentino da allenatore
dilettante, Andrea ha appreso le tecniche per utilizzare il defibrillatore e le mette in
pratica. Con interventi mirati e decisi pratica subito la rianimazione a Manuel che
si riprende e viene trasportato in ospedale per gli accertamenti. Si risolve tutto per
il meglio, grazie a quell’intervento tanto puntuale quanto ben effettuato. Andrea,
dunque, ha vinto il trofeo della vita, salvando quella di Manuel. Un trofeo che ha
un valore inestimabile.
DANIELE NARDI
Le sue imprese sono sempre uniche. Sia quando si trova solo ad ottomila metri in
cerca dell’ennesimo record e sia quando grazie all’associazione A.S.D. Mountain
Freedom fa conoscere e valorizza il territorio montano della provincia di Latina. I
monti Lepini come palestra per gli amanti del trekking, dell’arrampicata sportiva,
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dell’alpinismo e delle attività in outdoor. Daniele Nardi è da sempre un punto di
riferimento e negli ultimi anni a livello personale ma anche e soprattutto con la
sua Mountain Freedom associata alla FASI (Federazione Arrampicata Sportiva
Italiana) che è riuscita a coniugare imprese sportive e divulgazione della cultura
della montagna. Dal 2002 sono state organizzate decine di spedizioni nel mondo:
dall’Everest 8848 m. nel 2004, spedizione coronata con successo dal presidente
Daniele Nardi, primo Pontino a raggiungere la vetta al Nanga Parbat da dove è
tornato pochi giorni fa. Utilizzando le innumerevoli foto e filmati prodotti durandvd, che hanno permesso all’associazione di divulgare la cultura di montagna
all’interno delle scuole e dei campus. Molto intensa anche la partecipazione a
manifestazioni nelle piazze e nei teatri come “Ad un passo dal cielo” e “Primo
Festival degli sport di montagna dei Monti Lepini” che hanno visto il passaggio
di ben 1.500 persone in un solo giorno. Nel 2013 tante attività hanno avuto il loro
apice, è stato raggiunto il numero massimo degli associati e Daniele Nardi si è
consacrato come assoluto re degli ottomila in stile alpino, un’ascesa senza ossigeno e con un’attrezzatura leggera e sempre con l’Alta Bandiera dei Diritti Umani
di cui è ambasciatore in rappresentanza di ottomila firme dei ragazzi che hanno
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te gli allenamenti e le spedizioni, sono state organizzate mostre fotografiche e
aderito nella campagna Gioventù per i diritti umani.
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Renato Paratore può essere considerato a tutti gli effetti il nuovo “golden boy” del
golf internazionale. Il diciassettenne romano della Camilluccia, portacolori del
Golf Club Parco di Roma, ha già un palmares di tutto rispetto per ciò che concerne i successi nei trofei giovanili nazionali e mondiali. Nel 2013 il giovane campione romano ha centrato un’impresa straordinaria per un golfista italiano: ha vinto
lo Junior Orange Bowl, uno dei tornei giovanili in assoluto più prestigiosi del
mondo (basta pensare che nell’albo d’oro, tra gli altri, figura anche Tiger Woods).
Un successo, quello di Paratore, centrato solo da un altro italiano, Marco Durante,
nel 1979. Grazie alla vittoria ottenuta al Biltmore Golf Club di Coral Gables, in
Florida, il giovane golfista romano è ormai entrato nel “gotha” del golf giovanile
internazionale. La sua carriera da vincente, in realtà, è iniziata già da molto
tempo. In carriera, infatti, aveva già vinto negli anni passati tornei prestigiosi,
quali lo Junior Open Championship (primo della sua categoria e secondo assoluto), l’European Young Master e l’International U16. Lo scorso anno, poi, Paratore
si è messo in luce anche all’Open d’Italia, dove ha chiuso al 38° posto finale, risultando così il miglior dilettante del torneo e all’Amateur Championship, il “major”
per dilettanti, dove ha raggiunto i quarti di finale senza mai perdere un solo
match.
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RENATO PARATORE
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TENNIS CLUB PARIOLI
Nel 1906 una cerchia di gentiluomini romani tra cui Filippo Doria, Ilo Nunes, Joe
Nathan, Andrea Malcangi, Clemente Serventi, Tommaso Mora espressero la volontà di costituire un circolo «...avente lo scopo il giuoco del tennis». Da quel giorno sono
passati più di 100 anni e seppure la sede è cambiata, passando dal Flaminio alle
pendici di Monte Antenne, la filosofia del sodalizio, oggi presieduto da Maurizio
Romeo, è rimasta immutata e verte sempre sui valori più alti e puri dello sport.
Come dalla sua nascita lo sport principe è il tennis, e non a caso il Parioli è l’unico
circolo a poter vantare una squadra maschile e una femminile nel massimo campionato di questa disciplina. Attualmente le punte di diamante del club sono la pluricampionessa Roberta Vinci e l’astro nascente della racchetta, la ventiduenne capitolina Nastassja Burnett che ha da poco raggiunto la sua prima semifinale al torneo
internazionale WTA di Rio de Janeiro. Nel 2013 il club bianco-verde ha conquistai edizione
to per la ventesima volta (sui 30 totali assegnati) il trofeo FIT, premio che la
Federtennis assegna ogni anno al circolo che ha ottenuto i migliori risultati con le
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quarto posto nell’Under 16 maschile. Il Tennis Club Parioli, inoltre è campione
proprie squadre in tutte le categorie. Fanno parte del “bottino” dello scorso anno il
titolo nazionale femminile Under 12, il secondo posto nell’Under 14 maschile e il
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d’Europa 2013 del “Centenary Tennis Club of the World”, il prestigioso torneo
internazionale dei circoli centenari.
BRUNO RIVAROLI - Premio del Comitato
Il movimento rotellistico romano vanta una scuola di tutto rispetto e una tradizione costellata di campioni del mondo ed europei. Bruno Rivaroli, trentaduenne
romano, rientra a pieno titolo in questa categoria grazie ai successi in maglia
azzurra sia a livello giovanile che nella categoria assoluta. Parliamo di 11 titoli
continentali, dei quali ben dieci consecutivi, raccolti tra il 1993 e il 2002, prima del
suo ritiro e dell’inizio della carriera da allenatore. Laureato in scienze politiche,
Bruno è convinto assertore della necessità di divulgare la bellezza e il messaggio
che lo sport traduce in linguaggio universale; per questo ha abbracciato fin dall’inizio il progetto dei “Valori nello Sport”, visitando nel corso degli anni decine
di scuole per spiegare ai ragazzi l’importanza della pratica sportiva per una
migliore crescita personale e sociale dell’individuo. Nella sua scelta di diventare
un pattinatore, a soli 4 anni, ha contribuito in parte il senso di emulazione nei
confronti di una sorella già avviata per questa strada, ma soprattutto la possibilità
di esprimersi e di comunicare con il pubblico attraverso una disciplina fatta di
danza, atletica e coreografia. Medaglia d’argento al Valore Atletico, Rivaroli nel
2013 ha deciso di dare un contributo ancora maggiore alla diffusione del pattinag-
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gio artistico, organizzando il primo trofeo internazionale nella Capitale da molti
anni a questa parte, in collaborazione con l’ASD Pian Due Torri e la Libertas. Il
successo ottenuto dalla manifestazione ha certificato l’esistenza di una platea a
lungo digiuna di questo genere di eventi, convincendo gli organizzatori a replicare quest’anno, proprio poche settimane fa, con una tre giorni aperta a tutti, dai
giovanissimi ai campioni del mondo. Davvero un bel biglietto da visita per il pattinaggio e per la città.
Enjoy the spirit of cricket. Questa è l’esortazione che accoglie il visitatore alla ricerca
di elementi che possano descrivere l’essenza di uno sport che possiamo tranquillamente considerare d’importazione. Dunque, è il divertimento a guidare i passi della
Roma Capannelle Cricket Club, società nata nel 1983 grazie all’iniziativa dell’italosrilankese Alfonso Jayarajah e dall’italo-indiano Massimo Da Costa. I primi anni,
quelli pionieristici del cricket in Italia, sono costellati di successi; poi le altre squadre iniziano a prendere giocatori professionisti e il campionato si fa più avvincente. Nel 1997 il RCCC apre il settore giovanile e nel 2000, anno del Giubileo, vincono il loro quarto titolo italiano. Intanto cominciano a maturare i frutti di quanto
seminato tra gli under, e gli ippodromici si aggiudicano gli Under 13 (’99-’01),
vittoria nel campionato di serie A femminile; successo confermato nella stagione
successiva. Capannelle cresce anche nelle ambizioni, e fa arrivare da una nota ditta
inglese un Pitch da gioco, che insieme all’ampie dimensioni del campo (oltre 80
metri di raggio in un punto), del sistema automatico di irrigazione e quindi di un
ottimo prato da gioco, rende il Roma Capannelle Cricket Ground uno dei migliori
campi d’Italia, Nel 2013 arriva lo scudetto che mancava da 13 anni, grazie a una
squadra capitanata dal figlio di Alfonso, Leandro Jayarajah, e da molti giocatori cresciuti qui, oriundi o provenienti da paesi come India, Pakistan, Bangladesh e
Nuova Zelanda. Tutti italiani, grazie allo ius soli e ad un’unica, grande passione.
ROMA PONY CLUB
«Siamo nati nell’anno d’oro della nostra equitazione, il 1960, quando a Piazza di Siena
Raimondo e Piero D’Inzeo vinsero la medaglia d’oro e d’argento nel salto ostacoli individuale a Giochi Olimpici di Roma». Alessandro Blasi, già cavaliere di buon livello e dal
1998 presidente del Pony Club Roma, riassume la storia di uno dei più blasonati circoli ippici italiani a livello giovanile, nato da una costola dell’adiacente Roma Polo
Club: «Alcuni soci del sodalizio fondato dal Duca d’Aosta, appassionati più di equitazione
che di palla e stecca, decisero di creare un circolo per pony e giovani cavalieri». I primi passi
del Club rossoblu furono la creazione di un vivaio, curato dal conte Vittorio Perelli,
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Under 15 (’03-’04), Under 17 (’04), Under 19 (’05). Nel 2009 arriva anche la prima
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ROMA CAPANNELLE CRICKET CLUB
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primo presidente della società e fondatore della scuola («la più antica del genere a
Roma») che, partita con pochi pony e allievi, oggi ha oltre 150 iscritti. Gli istruttori
succedutisi al Pony Club Roma sono personaggi incancellabili dell’equitazione
nazionale: lo stesso olimpionico Raimondo D’Inzeo, il maestro di completo Adriano
Capuzzo, il tecnico nazionale Duccio Bartalucci. Ora d.t. della scuola è Anton
Giulio Pieraccini, giunto dalla Toscana nel 2009, mentre sua moglie Gaia Brachi è
l’organizzatrice dei corsi. Il Club – situato all’Acqua Acetosa, in Via dei Campi
Sportivi 43 – si estende su 2 ettari, dispone di due campi ostacoli, tondino e giostra
per far muovere la sessantina di cavalli ospitati nei box. Inoltre ha una tensostruttura di 62 x 40 m. (realizzata nel 2010 per ricordare i 50 anni di attività) che è il fiore
all’occhiello del circolo, un maneggio coperto utilizzabile con qualsiasi tempo.
Questo permette alla scuola di equitazione di funzionare sempre.
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FILIPPO SIMEONI - Premio Stefano Simoncelli
Per Filippo Simeoni, lombardo di Desio, ma ormai di casa a Sezze, il Premio CONI
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con vittorie di tappa in molte “classiche”, dalla Vuelta al Giro del Lussemburgo,
Lazio va in deroga a uno dei suoi princìpi fondativi, quello della territorialità per
nascita di chi lo riceve. D’altra parte, nel caso di Simeoni, ex ciclista di buon livello
PREMIO CONI LAZIO 2013
oltre al titolo italiano su strada del 2008, forse il successo di maggior peso, più della
statura di protagonista della due ruote, quello che si è voluto sottolineare fa parte
di una dimensione più ampia, quella capace di incidere nella sfera dei valori della
vita. La scelta di venire allo scoperto, denunciando la “banalità del male” legata al
suo mondo, dove con troppa facilità l’illecito era accettato anche ai più alti livelli. Il
muro di gomma che si trovò davanti, e la solitudine che ebbe per compagna dopo
il suo j’accuse, gli costarono anni durissimi, ma le sue rivelazioni contribuirono a
combattere, infliggendogli un colpo durissimo, una consuetudine ormai divenuta
insopportabile. «Non volevo fare la fine di Pantani», dichiarò durante un’intervista, lui
che ebbe il coraggio di uscire allo scoperto già molto prima, nel 1999. Oggi l’ambiente che lo aveva allontanato riconosce il coraggio delle sue azioni e la lealtà di
un comportamento che sicuramente può aver contribuito a salvare qualche giovane vita. Sezze gli ha conferito la cittadinanza onoraria e lui, dopo aver creato l’ASD
Amici del Borgo, oggi insegna ai suoi ragazzi ad andare in bici, in sicurezza e per
divertirsi.
MASSIMO VERGARA CAFFARELLI
C’è una sola società, a Roma, che ha festeggiato il titolo di campione d’Europa nel
2013. Si tratta dei Lupi Roma, che hanno vinto il massimo trofeo continentale nel
softball maschile. E pensare che, non avendo un campionato nazionale (l’ultimo
organizzato dalla FIBS è del 2009), per testare il proprio livello e non farsi trovare
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impreparati, hanno dovuto disputare tornei internazionali in giro per l’Europa, da
Amsterdam a Zagabria e perfino a Tenerife, allenandosi tra l’Eschilo e gli impianti
CONI dell’Acqua Acetosa. Nonostante queste difficoltà, e la delusione della finale
persa nel 2012, non hanno mollato e sotto la guida del manager Massimo Vergara
Caffarelli hanno vinto l’European Super Cup battendo 6-4 i danesi dell’Horsholm
Hurricanes (proprio i vincitori del 2012). Vergara Caffarelli, avvocato specializzato
in diritto dello sport, ha alle spalle una lunga esperienza nello sport del “batti e
corri”, dove ha vinto anche due titoli italiani di softball maschile. Componente di
Giunta del CONI Lazio, medaglia di bronzo al Valore Atletico, Massimo ha svolto
anche il ruolo di tecnico di baseball e softball, certificando così la sua visione dello
sport a 360°. La speranza è che questo successo ottenuto lo scorso anno possa dare
nuovo impulso al movimento italiano facendo ripartire un campionato vero.
Intanto l’impegno di Vergara Caffarelli non si ferma, essendo rivolto anche alla crescita del settore giovanile.
ANTONIO VITTORIOSO
È nato il 9 gennaio 1973, Antonio Vittorioso, lo stesso giorno in cui 114 anni fa ini-
PREMIO CONI LAZIO 2013
vari organi direttivi all’interno di federazioni sportive nazionali e in passato della
ziava a prender forma la gloriosa polisportiva biancoceleste. Un motivo in più per
andare fiero del tifo per questi colori mentre, nella stagione in corso, cerca di por-
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tare la sua Lazio pallanuoto nei playoff di A1. Sposato con Federica, Antonio ha tre
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figli e continua a sfruttare al massimo ogni seduta di allenamento per confermarsi
tra i più forti giocatori della waterpolo italiana. Oltre 200 presenze con la calottina
azzurra per il bomber romano, che nella sua lunghissima carriera ha vinto anche
uno scudetto con la Roma, guidato in quel 1999 dal suo attuale allenatore alla Lazio,
Pierluigi Formiconi, tecnico di lungo corso che sedeva in panchina anche quando
nel ’93 l’Italia e Vittorioso festeggiarono a Il Cairo il successo nel mondiale juniores.
Oltre al titolo italiano, il quarantunenne giocatore biancoceleste può vantare tre vittorie nelle coppe europee con Roma, Pescara e Brescia, oltre ad un argento ai campionati del mondo di Sidney ’98 e l’oro che si era messo al collo l’anno prima alle
Universiadi di Palermo. Smetterà, dice lui, quando una società romana gli offrirà
una panchina ed un progetto serio da portare avanti. Per ora, oltre a continuare a
fare la differenza nelle piscine d’Italia, si dedica alle giovanili laziali, cercando con
grande cura ed attenzione di far crescere senza fretta i piccoli talenti che allena.
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LA COMMISSIONE
I princìpi ispiratori del Premio CONI Lazio sono gli stessi che hanno animato per
anni il Premio CONI Roma; per questo motivo la Commissione di giornalisti che
assegna i riconoscimenti non ha subìto grandi cambiamenti, si è solo snellita. Ma
un altro motivo, decisamente più tecnico, riguarda la competenza necessaria a svolgere un compito in apparenza facile, ma in realtà molto specialistico, e riguarda il
bagaglio di conoscenze che soltanto un cronista abituato a vivere il territorio è in
grado di fornire. Nel suo viaggio tra le realtà note e meno note dello sport regionale, il Premio CONI Lazio ha nella Commissione il suo motore, indispensabile al funzionamento dell’intera macchina. I paletti entro i quali ci si muove per l’assegnazione sono semplici e legati essenzialmente alla territorialità per nascita del premiato
(esclusi i Premi Speciali), insieme al fatto che lo si può ricevere una sola volta.
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Quest’ultimo aspetto alle volte determina esclusioni difficili, soprattutto nei riguar-
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di di chi è abituato a collezionare titoli e vittorie, ma contribuisce ad assicurare
ricambio e visibilità che poi, in fondo, è quanto il Premio si propone.
COMPOSIZIONE COMMISSIONE
Fabio BICCHIELLI
Stefano ORSINI
Federico PASQUALI
Luca PELOSI
Maurilio RIGO
Carlo SANTI
Enrico TONALI
Sergio TORRISI
L’evento sarà presentato da:
Marco FIOCCHETTI, Cristina CHIUSO e Stefano PANTANO.
I testi sono stati realizzati dalla Commissione
Realizzazione e stampa: G.P.S. Graphic Professional Service srl (Roma) - Marzo 2014
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RAPPRESENTANTI FSN - DSA - EPS - AB NEL LAZIO
FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA
ASSOCIAZIONI BENEMERITE
AMOVA - Duilio COLETTI
ANAOAI - Roberto ROBERTI
ANSMES - Giuseppe GRISPO
CNIFP - Giovanni MAIALETTI
CONAPFES - Maurizio PALADINO
FIEFS - Giuseppe CINDOLO
FISIAE - Francesco SANTUCCI
SCAIS - Erica MILIC
SOI - Stefania CARDENIA
UNASCI - Valerio DEL FAVERO
UNVS - Paolo MICCÙ
USSI - Jacopo VOLPI
PANATHLON - Pierluigi PALMIERI
DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE
FASI - Antonella STRANO
Fcri - Franca BERANGER
FIBIS - Cristina FIORI (Rappr. eletto CR Lazio)
FID - Angelo GINORI
FIDAF - Giacomo TANCIONI
FIGB - Maria Patrizia PRATTICHIZZO
FIGEST - Dora CIRULLI
aggiornato al 5/3/2014
RAPPRESENTANTI ELETTI - CONI LAZIO
Rappr. EPS - Andrea ROBERTI
Rappr. AB - Otello DONATI
Rappr. Atleti - Gianluca CACCIAMANO
Rappr. Atleti - Sabrina ZAMPETTI
Rappr. Tecnici - Stefano FALZINI
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ACSI - Massimiliano CIANCHETTINI
AICS - Raffaele MINICHINO
ASC - Livia LONDI
ASI Lazio - Fabio BRACAGLIA
CNS LIBERTAS - Vincenzo CORSO (Rappr. eletto CR Lazio)
CSAIN - Marcello PACE (Rappr. eletto CR Lazio)
CSEN - Giampiero CANTARINI (Rappr. eletto CR Lazio)
CSI - Daniele ROSINI
CUSI - Gabriele ANELLI
ENDAS - Mario CAMERA (Rappr. eletto CR Lazio)
MSP Italia - Alessandro VIVENZIO
OPES - Ottavio FRASCONE
PGS - Livio GABRIELLI
UISP - Natalino NOCERA
US ACLI - Stefano CORSI
PREMIO CONI LAZIO 2013
ACI - Pasqualino DE VITA
Aeci - Carmine DELLA CORTE
CIP - Pasquale BARONE
FCI - Antonio Mauro PIRONE
FGdI - Paolo PASQUALONI
FIB - Vincenzo SANTUCCI
FIBA - Claudio MORINO
FIBS - Domenico DELLA MILLIA
FIC - Michelangelo CRISPI
FICK - Gennaro CIRILLO
FICr - Giuseppe COCCARI
FIDAL - Marco PIETROGIACOMI
FIDASC - Anna VIOLO
FIDS - Donatello FUMIA
FIG - Carlo SCATENA
FIGC - Melchiorre ZARELLI
FIGH - Maurizio IFRIGERIO
FIGS - Massimiliano VERACINI
FIH - Claudio VALDINOCI
FIHP - Antonio VARACALLI
FIJLKAM - Silvio DI FRANCIA
FIM - Fabio BERTOLACCI
FIN - Gianpiero MAURETTI
FIP - Francesco MARTINI
FIPAV - Andrea BURLANDI
FIPE Commissario - Giuseppe MINISSALE
FIPM - Maurizio ANDREOZZI
FIPSAS - Enzo DE GRANDIS
FIR - Marco SANTA MARIA
FIS Commissario - Fausto GASPERINI
FISE - Giuseppe BRUNETTI
FISG - Nando BUONOMINI
FISI - Nicola TROPEA
FISW - Giorgio MARULLO
FIT - Ettore MARTE
FITA - Massimiliano CAMPO
FITARCO - Roberto TODERI
FITAV - Arnaldo SACCHETTI
FITeT - Domenico SCATENA
FITri - Luigi RUPERTO
FIV - Alessandro MEI
FMI - Valter SAVERI
FMSI - Italo Guido RICAGNI
FPI - Roberto ASCHI
UITS - Luigi GIARDINIERI
FIKB - Massimo LIBERATI
FIPAP - Marco BOCCONI (Rappr. eletto CR Lazio)
FIPT - Francesco ARCURI
FIRaft - Pietro DALL’OGLIO
FISB - Osvaldo ZACCARIA
FISO - Roberto MORETTI
FITETrec-Ante - Domenico CRISPINO
FITW - Fabrizio PELLEGRINI (Rappr. eletto CR Lazio)
FIWUK - Gabriele TABILI
FSI - Luigi MAGGI
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CONI - COMITATO REGIONALE LAZIO
Via Flaminia Nuova, 830 - 00191 Roma
Tel. 06 3236053 - 06 3208509 - 06 3231153 - [email protected] - www.lazio.coni.it