Glossario Tessile

Transcript

Glossario Tessile
Glossario Tessile
A-B-C-D-E-F-G-H-I
J-K-L-M-N-O-P-Q-R
S-T-U-V-W-X-Y-Z
In attesa di preparare due versioni distinte ITALIANO - INGLESE
trovate alcune voci descritte solo in italiano ed altre solo in Inglese.
A
ACETATO: Filo continuo derivato dalla cellulosa. Caratteristiche: mano morbida e delicata,aspetto serico,
colori vivi e brillanti, buone doti di traspirabilità, igroscopicità, antistaticità e comfort. Impieghi:
nell'abbigliamento femminile (abiti, camicette, velluti) anche in mischia con altre fibre, nelle fodere, nella
maglieria esterna estiva, cravatte,nastri, rasi, passamanerie e broccati per l'arredamento.
Sembra che l'acetato sia stato impiegato per la prima volta nel 1921. Da allora, questa fibra è rimasta a
lungo confinata nel settore Fodera. Il suo impiego è molto cresciuto: l'8,3% della produzione totale di fili
continui.
I motivi sono in un sempre maggiore interesse per le fibre naturali man-made. Nella tendenza verso tessuti
serici e brillanti. Nell'orientamento verso capi non solo belli, ma confortevoli.
Tutte caratteristiche che l'acetato racchiude in ogni singolo filo.
- è una fibra creata dall'uomo (artificiale, non sintetica)
- è una fibra di origine naturale
- è completamente biodegradabile
- è anallergico, traspirante e antistatico
- è utilizzato in quasi tutti i tessuti per abbigliamento, dal prêt-à-porter all'alta moda
- è utilizzabile in mischia con qualsiasi altro filato, naturale e sintetico
- è morbido e confortevole, con eccellente mano e drappeggio
- è brillante nei colori sia nella versione lucida che opaca.
ACRILICA: fibra costituita da macromolecole, prevalentemente di acrilonitrile, in genere usata sotto forma
di fiocco, in puro o mista con lana o cotone; disponibile anche come microfibra. Caratteristiche: leggerezza,
morbidezza, voluminosità, mano lanosa e calda, elevata coibenza termica. Facile manutenzione,
irrestringibilità. Ottima resistenza alla luce solare e agli agenti atmosferici. Inattaccabile da muffe,
microrganismi, tarme. Ottima tingibilità nei colori più brillanti e nelle sfumature più delicate. Buona resistenza
allo stropicciamento. Impieghi: maglieria esterna, intima, calzetteria, aguglieria: elevata voluminosità,
nitidezza di punto, elevato comfort. Facilità di lavaggio e di asciugatura senza infeltrire. Tappeti, tessuti e
velluti per arredamento: lunga durata, resistenza allo sporco, facile pulitura; resilienza del pelo che non si
ammacca. Tende per esterno: ottima resistenza alla luce solare, alle muffe Ed agli agenti atmosferici.
Tessuti a pelo per interni e pellicce: leggerezza, morbidezza, praticità.
AGUGLIERIA
Sono così chiamati i filati destinati alla produzione di gomitoli da lavorare a mano.
ALPACA: Fibra naturale ottenuta dal pelo dell' animale omonimo, un camelide, molto simile al llama ma
più piccolo. E' allevato in greggi sugli altipiani andini.La resa media è di 300 grammi di pelo per animale. Il
vello è molto simile a quello della capra d'angora, ruvido e lungo all'esterno, morbido e lanoso nel sottopelo.
Il preziosissimo sottopelo ha un diametro di 14 micron.
ANGORA: Si pensa che la razza dei conigli d'Angora ( così chiamati per la somiglianza del loro pelo con
quello delle capre e dei gatti d'Angora ) abbia origine da una mutazione genetica avvenuta in Francia nella
prima metà del Settecento. L'allevamento di questi roditori è particolarmente intenso in Cina, dove il loro
pelame bianco serico viene tosato ogni tre mesi per ottenere in media 300 grammi di fibra. Lucente, morbido
e caldo; si usa in genere mescolato alla lana perché delicatissimo e poco resistente alle cuciture.
ARGYLE: Motivo a forma di losanga (rombo) solitamente a jacquard in diversi colori.
indice
B
BIRD'S EYE: Vedi "OCCHIO DI PERNICE".
BARRATURA: Difetto del tessuto a maglia nel senso orrizontale causato da diversi fattori quali: tensione
irregolare o difetto del filato, azione irregolare degli aghi o altri fattori meccanici.
BORRA o DUVET o SOTTOPELO o TIFLIT
Preziosa coltre protettiva (nelle capre cashmere e camelidi in genere) sottostante al pelo di superficie (lungo
ed ordinario) che ripara l'epidermide degli animali che vivono nei climi freddi; è costituita da fibre corte e
finissime e rappresenta la parte nobile usata dall'industria per la realizzazione dei prestigiosi manufatti di
cashmere e cammello.
BRONG
denominazione dello yak in Nepal.
BRONG-DRI
denominazione della femmina dello yak in Nepal.
indice
C
CACHEMIRE: Fibra ottenuta dalla lana delle capre allevate nelle zone del Tibet, sugli altipiani della
Mongolia ( le più pregiate ) e in Iran ( le meno pregiate ). Il colore è generalmente bianco, ma vi sono
soggetti marroni, tendenti al grigio,al bruno e al rossiccio . Il tessuto può essere cardato (morbido, resistente,
quasi sempre follato) e pettinato ( leggero, molto resistente ed esente dal fenomeno "pilling").
CALANDRATURA: E' un procedimento mediante il quale si fa passare un tessuto sotto cilindri rotanti per
renderlo più compatto e lucido.
CAMMELLO :Tessuto lavorato con il pelo del camelide a due gobbe, che vive nei deserti dell'Asia
centrale. Il pelame è di due qualità: quello di superficie, più grossolano, può raggiungere i 37,5 cm di
lunghezza, con un diametro di 20-120 micron; quello sottostante, molto fine e morbido con grandi proprietà
termiche, è lungo di 2,5 ai 12,5 cm. In genere è di colore rossastro e bruno chiaro. Il pelame del dromedario,
che ha una gobba sola e vive in Africa e nella penisola arabica, è più grossolano e più scarso.
Caratteristiche: molto caldo e morbido , ma più delicato di un loden e meno delicato del cachemire.
CANAPA: Pianta erbacea col fusto alto da 2 a 6 metri. Le sue fibre devono essere sottoposte a
macerazione prima delle operazioni di filatura e tessitura; si presta alla produzione di tessuti piuttosto ruvidi
(tela da sacchi e da vele) o di corde; ora è di moda nell'arredamento, mentre in passato si adoperava per la
biancheria.
CANNETE' (Bedford cord): E' una stoffa classica, poco conosciuta in Italia, utilizzata in tinta unita. Ha una
particolare armatura a canneté con filati pettinati.
Peso: da 450 a 500 gr.
Usi: soprattutto pantaloni.
Caratteristiche: è molto resistente, non si sgualcisce ed è particolarmente adatto per attività sportive come
caccia o equitazione.
CAPPELLO DA PRETE (Barley corn): Una particolare armatura detta cappello da prete (perché il suo
disegno richiama il tricorno dei preti del Settecento) con una base batavia; il filato è cardato. Più che di un
tessuto si tratta infatti di un tipo di disegno, ottenuto con il contrasto di ordito e trama.
Peso: da 350 a 400 gr.
Usi: abiti e giacche. E' infatti un classico per giacche sportive, specialmente di lambswool e cachemire.
CARDATURA: E' un'operazione fondamentale nel ciclo della filatura e serve per sciogliere e separare
bene le fibre una dall'altra, per liberarle dalle impurità. Le fibre vengono così disposte in un unico corpo
cilindrico che, assotigliandosi gradualmente nei vari processi di filatura, dà origine al filato. Un filato cardato
è un filato non pettinato. In genere è prodotto con fibre corte, disposte in maniera non parallela, ed è meno
uniforme. Un tessuto cardato, di conseguenza, è un tessuto che è stato ottenuto con filati cardati.
CASHMERE
Capra produttrice dell'omonimo pelo. Originaria dell' India del nord, provincia di Kashmir. Viene allevata in
Tibet, Cina, Mongolia, Iran; gli animali di quest'ultima nazione producono cashmere più ordinario e quindi
meno pregiato di quello cinese e mongoliano.
CAVALRY TWILL: Il termine inglese significa "cavalleria". Armatura a levantina con filati pettinati.
Peso: da 400 a 500 gr.
Usi: per la sua elasticità è adatto ad un abbigliamento sportivo; è anche largamente utilizzato per divise
militari.
Caratteristiche: è leggermente elastico e deve avere una mano compatta. Non presenta particolari
inconvenienti ed è adatto a pantaloni di grande usura. Una variante a coste più pronunciate è il Tricotine,
chiamato così perché imita nell'aspetto la maglia.
CIMATURA: E' un'operazione di taglio, con la quale il pelo residuo sulla superficie del tessuto viene rasato
o reso di lunghezza uniforme.
CIRCULAR KNIT: vedi "maglia circolare".
COMPACT : Vedi: "KOMPACT"
COTONE: dall'arabo Katun (parte delle terre conquistate), dopo il lino e la lana è la fibra tessile più antica.
I cotoni si classificano a seconda del titolo, mentre la lunghezza della fibra ne determina la qualità: più è
lunga, più il cotone è lucente, resistente e pregiato. La lunghezza della fibra, cioé il taglio, può misurare da
meno di 20 a più di 40 millimetri. La varietà chiamata Superfine St. Vincent raggiunge i 50 e 60 millimetri.
Una maglia di Filo di Scozia , utilizza cotoni finissimi, pettinati e ritorti, garantendo brillantezza e resistenza.
La fibra di cotone non è elettrostatica, non infeltrisce, ha altissima igroscopicità, per cui assorbe la
traspirazione , non irrita la pelle, non produce allergie e si può stirare ad alte temperature. La
mercerizzazione con sostanze alcaline aumenta la brillantezza e la non restringibilità; la sanforizzazione
rende il tessuto irrestringibile e l'indantren assicura la permanenza dei colori.
CUPRO: Fibra ottenuta dai linters di cotone trattati secondo il processo cuprammonio, prodotta come filo
continuo. Caratteristiche: mano morbida e particolarmente serica, brillantezza dei colori, buona resistenza
all'usura, ottima traspirabilità e igroscopicità. Antistatica e di grande comfort. Impieghi: foderami,
abbigliamento serico, arredamento, biancheria intima e maglieria, etichette e nastri.
indice
D
DECATISSAGGIO: Si esegue talvolta dopo la calandratura per attenuare, con getti di vapore, la lucidità
eccessiva di una stoffa. Lo stesso nome indica una serie di importantissime operazioni necessarie a
stabilizzare i tessuti per la fase di confezione. Si tratta soprattutto di vaporissaggi liberi o a imbibizione di
acqua, che servono a eliminare le tensioni residue della tessitura e del finissaggio.
DEX SILK / MICRO SILK : Modalità di manutenzione di queste due SPALMATURE:
- NON utilizzare manichini a vapore.
- Lavaggio a mano solo in acqua tiepida (30°C)e con saponi a PH neutro.
- Asciugatura del capo appeso dopo aver eliminato l'acqua in eccesso.
- Stiro a rovescio , 1 punto , con calore debole ed eventualmente con panno di protezione.
DOPPIONE (Shantung) : Tessuto di seta dall'aspetto ruvido, caratterizzato da nodi, che sono
un'irregolarità prodotta dal fatto che un baco solo fila due bozzoli. Si tratta di un difetto ma, vista la relativa
rarità, è considerato un pregio. E' un tessuto che non si stropiccia, resistente all'usura ed elastico. Non è
delicato come gli altri tessuti di seta. Quello di cattiva qualità si riconosce perché ha irregolarità artificiali
create con cascami di seta, che si pelano facilmente.
DROMEDARIO (CAMMELLO ARABO)
Questo animale, che vive essenzialmente in Africa ed in Asia, appartiene alla famiglia dei Camelidae Cray
(come i cammelli sud-americani). Il dromedario si differenzia dal cammello (o cammello bactriano) poichè ha
una sola gobba. Il pelo del dromedario è usato nell'industria tessile al pari di quello del cammello.
indice
E
ELASTAN : vedi: "POLIURETANICA".
indice
F
FIBRE CHIMICHE:
Le Fibre Chimiche Artificiali:
Si ottengono trattando la cellulosa naturale di piante diverse (la stessa che costituisce le fibre vegetali),
opportunamente trasformata e sciolta con solventi, e successivamente filata sotto forma di fibra tessile in filo
continuo oppure in fiocco (fibra discontinua).
Coprono attualmente in europa circa l'11% dei consumi dell'industria tessile.
(Modal, Acetato, Cupro, Lyocell, Viscosa ...).
Le Fibre Chimiche Sintetiche :
Fibre derivate da sostanze organiche di sintesi che vengono polimerizzate ottenendo lunghe catene
molecolari (macromolecole) filabili sottoforma di filo continuo o di fiocco (fibra discontinua). Coprono
attualmente in europa circa il 55% dei consumi dell'industria tessile.
( Acrilica,Modacrilica,Poliammidica, Poliestere, Polipropilenica, Poliuretanica).
FIBRE NATURALI: Sono le fibre tratte da materiali esistenti in natura e utilizzate mediante lavorazioni
meccaniche, ma senza modificarne la struttura.
Sono di origine vegetale (cotone, canapa, juta, ramiè, sisal, cocco, ginestra, ibisco), animale ( lana, angora,
alpaca, cachemire, cammello, mohair, lama, vicuna, ecc.) o minerale ( amianto vetro tessile, fili metallici.).
FILATO: Il filato si ottiene dalle fibre tessili, che possono essere di origine animale , come la seta e la lana,
o vegetale, come il cotone e il lino. Le fibre chimiche si dividono a loro volta in artificiali, come il raion, e in
sintetiche, come il poliammide e il poliestere.
FILATURA: La fibra, dopo una serie di operazioni preparatorie, tra cui la pettinatura, ma non sempre,
viene filata meccanicamente, in questa fase viene determinato il titolo del filato, vale a dire il rapporto tra la
lunghezza e il peso.
FINEZZA (GAUGE): Termine che indica la dimensione del punto maglia, più è grande il valore minore è la
dimensione della maglia. Questo valore viene determinato dal numero di aghi presenti in un certo "campo":
nella maglieria circolare è il numero degli aghi in 1 pollice (1 inch = 2,54 cm).
FOLLATURA: E' un processo di infeltrimento con il quale si sollevano le fibre del tessuto , immerso in
speciali vasche dette FOLLONI. Le fibre vengono quindi battute e appiattite meccanicamente.
indice
G
GAUGE: Vedi "FINEZZA".
GARZATURA: E' un operazione, riservata ai tessuti di lana per uso esterno, con la quale si produce una
specie di peluria direzionata, per renderli più impermeabili; il Beaver loden é per l'appunto un tessuto
garzato. Si ottiene facendo scorrere il tessuto sotto cilindri girevoli rivestiti di punte metalliche, che sollevano
le fibre del filato formando la peluria. Fino a qualche anno fa e ancora oggi in poche fabbriche con
produzione di alta qualità, al posto dei cilindri metallici si inseriscono cardi vegetali, piante caratterizzate da
un alto numero di piccoli uncini naturali.
Giro Inglese
Tessuto di gran pregio con trama alternata da fasce di fili bianchi con fili colorati e impreziosito da una
lavorazione "cellulare" che lo rende decisamente esclusivo.
GUANACO o HUANACO (LLAMA HUANACHUS MOL. o LLAMA GUANICOS MOLL.)
Appartiene come il lama, l'alpaca e la vigogna alla famiglia degli Auchenidi. Il suo vello è composto da peli
ordinari con sottostante duvet fine di colore marrone. È molto simile al lama e vive allo stato libero nella
parte meridionale delle Ande argentine fino alla regione sub-polare.
indice
H
HUACAYO
Al pari della Suri, sottorazza dell' alpaca che costituisce circa il 90 per cento degli animali esistenti. Molto
rassomigliante al lama, offre una fibra "lanosa".
indice
I
INDANTREN : vedi "COTONE".
INTERLOCK : A knit construction on a machine with alternate units of long and short needles. An interlock
fabric is a double 1x1 rib characterized by good lenghtwise elasticity and firm texture. It is thicker than plain
rib knit and has less tendency to curl at the edges.
IUTA : è ricavata dalla corteccia di una pianta assai comune in Asia e in Africa; è un tessuto grossolano,
utile per sacchi o materiale da arredamento.
indice
J
indice
K
KID
Denominazione del giovane capretto della capra d'Angora (kid mohair) che produce il mohair più fine e
pregiato.
KOMPACT : Nuovo processo che migliora la pulizia del filato di cotone. Durante il passaggio di
affinamento il filato viene passato sopra un cilindro forato rotante che aspirando l'aria al suo centro
raggiunge due obiettivi:
1) avvicina tutte le bave.
2) Aspira gli eventuali grossi del filato.
Risultato il filato diventa più uniforme e più resistente (ciò permette anche una minor torsione).
indice
L
LAMBSWOOL : lana ottenuta dalla prima tosatura di un agnello , le fibre sono ondulate e poco resistenti
ma in compenso sono molto morbide e quindi pregiate.
LANA : La più diffusa ed importante fibra animale che costituisce il vello di varie razze ovine.
Caratteristiche: grazie alla sua particolare struttura e alla fitta ondulazione delle fibre, possiede eccellenti
qualità e proprietà, come: igroscopicità (assorbe umidità in peso sino al 30%), forte protezione termica
(coibenza), elasticità, resistenza all'usura ed alla fiamma. Impieghi: in tutti i campi del tessile, pura o in
mischia con altre fibre. Ne esistono molte varietà, classificabili in base a finezza, lunghezza, colore e
lucentezza. E' fatta di tre strati concentrici. Quello esterno (CUTICOLA) è costituito dalla cheratina , una
sostanza proteica composta da minutissime scaglie collegate tra loro. Lo strato intermedio è formato da
cellule fusiformi al cui carattere sono dovute le proprietà fisiche della lana. Lo strato interno (MIDOLLO) è
composto da cellule contenenti aria; nelle lane fini o medio spesse questo strato manca. Il diametro del
filamento è misurato in micron mentre la lunghezza lo è in millimetri e dipende dalla razza dell'ovino, dalla
sua età, dall'alimentazione e dalle condizioni di allevamento. La lana di TOSA si ricava dalla tosatura
dell'animale vivo, quella di CONCIA dalla concia dell'animale morto.
Le caratteristiche che distinguono una lana dall'altra sono la lucentezza, la finezza, l'ondulazione,
l'arricciatura, la morbidezza, la sofficità, l'elasticità. Le ondulazioni sono più fitte quando la lana è più fine. La
lana delle pecore merinos è molto arricciata e fine risultando così pregiata ed utilizzata quasi esclusivamente
per l'abbigliamento.
Le qualità della lana , oltre a quella primaria di riscaldare, sono: idroassorbenza, idrorepellenza, scarsa
elettricità statica, scarsamente infiammabile, resistenza ai piegamenti e docilità alla flessione (resilienza). I
difetti più evidenti: l'infeltrimento (risolvibile con trattamenti di irrestrengibilità) e il pilling, cioè la formazione in
superficie di piccoli agglomerati di fibra.
Il marchio PURA LANA VERGINE indica che non è stata rigenerata, ovvero che non è stata ottenuta dalla
sfibratura meccanica di capi di lana usati (questa operazione tende ad accorciare, tagliandole, le fibre e
quindi produce un filato meno resistente).
LESOTRO
Località del Sud Africa ove viene allevata una qualità meno pregiata di capra d 'Angora (Basuto mohair);
buona finezza ma con presenza di peli morti non tingibili che limitano l'uso di questa fibra nel campo tessile
specialmente nella fabbricazione di filati classici destinati alla tessitura.
LIBBRA (abb. LB.)
Misura dipeso inglese equivalente a g 453,6.
LINO : fibra ottenuta dal LINUM USITATISSIMUM, pianta della famiglia delle linacee; questa si estrae
dallo stelo, alto dai 70 ai 100 cm.
Per poterlo utilizzare si deve far macerare il lino, cioé provocare la decomposizione delle parti gommose che
legano le fibre. La fase successiva è la stigliatura, che libera le fibre dai residui legnosi, eseguita da una
macchina che separa le fibre corte e i cascami e raggruppa in matasse il nastro di fasci fibrosi. Dalla
macchina escono due terzi di lino stigliato cioè pronto per la filatura, e un terzo di cascami. La filatura è
seguita dalla tessitura e quindi dalla nobilitazione, che consiste in una serie di trattamenti di finissaggio quali
il CANDEGGIO, la TINTURA, la STAMPA, la CALANDRATURA.
Dal punto di vista chimico, le cellule che compongono le sue fibre si rivelano tenaci ed elastiche allo stesso
tempo; è per questo che sopportano così bene le sollecitazioni del processo di lavorazione che è tra i più
rispettosi dell'ambiente. Per la sua particolare struttura molecolare il lino assorbe acqua fino al 20% del peso
senza che il corpo avverta umidità: particolarità che lo rende indicato per i tessuti che si trovano a contatto
con la pelle. Il lino è più difficile da filare e più caro del Cotone, però è più resistente , più lucente e non
necessita di mercerizzo; non provoca allergie, è altamente assorbente e confortevole sulla pelle, tanto che le
migliori lenzuola sono quelle di lino.
LLAMA: Tessuto lavorato con il pelo del camelide che vive sulle Ande oltre i 4.000 metri. Il vello è di
quattro colori: bianco, marrone bruciato, grigio e nero. All'esterno è folto e ordinario, mentre il sottopelo è
lucido e caldo.
Caratteristiche: leggero e brillante ma non morbidissimo. In genere vengono filate le fibre dei llama giovani,
entro il primo anno di vita.
LODEN: tessuto ottenuto con filati cardati, piuttosto peloso e compatto, a pelo direzionato, generalmente
di lana e mohair con proprietà impermeabili. In genere è garzato e fortemente follato sul rovescio.
LONDON SHRUNK: Serve a prevenire il restringimento del tessuto, specialmente di lana. La stoffa viene
inumidita tra coperte bagnate, asciugata in un locale speciale e stirata.
LYOCELL: Fibra cellulosica ottenuta mediante processo di filatura in solvente organico nel pieno rispetto
dell'ambiente. Caratteristiche: morbida e luminosa è vicina per aspetto e mano alle fibre naturali come la
seta: è traspirantee resistente. Impieghi: pura o in mischia con altre fibre per abbigliamento
femminile/maschile, formale e casual, maglieria esterna e intima.
indice
M
MAGLIA CIRCOLARE: Tessuto o capo d'abbigliamento lavorati in forma tubolare da una macchina da
maglieria circolare in modo continuo senza cuciture.
MERCERIZZAZIONE : vedi "COTONE".
MERINO
Pregiata razza ovina sviluppatasi nel tempo dall' Oriente Asiatico in Europa, in Australia e praticamente in
tutto il mondo. Le pecore Merino producono una lana finissima e pregiata, assai richiesta dall'industria tessile
di altissima qualità.
LANA MERINOS : vedi "LANA".
MICRON
Misura usata in campo tessile per la determinazione del diametro (finezza) delle fibre; corrisponde a 1/1000
di mm. Esso viene determinato con due sistemi: microscopio a proiezione (1anametro) e air-flow.
MODACRILICA: fibra ottenuta da macromolecole costituite per almeno il 50% da acrilonitrile,
generalmente disponibile come fiocco. Caratteristiche: ottima resistenza alla fiamma (caratteristica
premiante per ambienti pubblici e privati, regolamentati da precise normative di "prevenzione al fuoco"),
qualità molto vicine alla fibra acrilica, tenacità, stabilità dimensionale, resistenza alla luce e ai lavaggi. Mano
morbida, buon drappeggio, buona tingibilità, solidità e brillantezza di colori, resistenza agli agenti chimici,
facilità di manutenzione, coibenza termica, atossicità. Impieghi: tessuti per arredamento (tendaggi,
rivestimento mobili). Tessuti per selleria e rivestimento per mezzi di trasporto (aerei, treni, navi, auto, ecc.).
Tessuti a pelo per pellicce ecologiche, giocattoli e peluches. Abbigliamento domestico e protettivo.
Pavimentazione tessile, rivestimento murale teso e incollato. Coperte e copriletti. Usi tecnici: imbottiture,
filtrazioni.
MODAL: Fiocco viscosa modificato, con migliori caratteristiche di impiego (per esempio: tenacità, modulo
ad umido, stabilità dimensionale, resistenza agli alcali) ottenibili anche con la microfibra modal 1,0 dtex.
Caratteristiche: mano morbida, ottica brillante, eleganza dei tessuti. Ottimo partner di mischia per cotone,
lana e sintetici. Impieghi: camicie, camicette, abiti, denim, abbigliamento sportivo e per il tempo libero,
lingerie, tovaglie, asciugamani
MOHAIR: Si ricava dal pelo della capra d'Angora, una razza che esiste da oltre 3.000 anni, allevata un
tempo soprattutto al centro dell'Anatolia, mentre oggi gli allevamenti migliori sono in Sud Africa e Texas. Il
tipo più pregiato ha un mantello color latte, ma ne esistono anche varietà nere, marroni e rosate. Il suo
pelame è molto meno arricciato di quello della lana della pecora, quindi è più lucido. Inoltre è molto leggero e
resistente all'usura.
indice
N
Nylon (vedi poliammidica).
NewCell®
E' una nuova generazione di fili continui cellulosici, di origine naturale, con proprietà eccezionali, destinati all'
industria tessile.
Il NewCell® viene prodotto con un processo innovativo che salvaguarda l'ambiente, sposa la superiorità
funzionale dei fili sintetici con la carica emotiva delle fibre naturali.
NewCell® appartiene al gruppo delle fibre Lyocell (abbreviazione: CLY).
indice
O
OXFORD
Tessuto con filo di trama per ogni due di ordito, l'effetto è quello di microscopici punti bianchi su fondo
colorato.
OCCHIO DI PERNICE (Bird's eye): Armatura specifica con due fili chiari e due scuri; il filato è pettinato.
Peso: da 300 a 450 gr.
Usi: abiti.
Caratteristiche: è un tessuto scuro con piccoli punti tondi chiari e scuri, vagamente simili all'occhio di pernice.
E' un classico semiformale, spesso usato in ambienti di lavoro in alternativa alla grisaglia.
indice
P
PANNO: sinonimo di tessuto in generale perché usato fin dall'antichità. E' un filato di lana cardata, sempre
follato, può essere anche garzato.
PASHIMA
Sono così definiti i preziosi tappeti e scialli ancora oggi realizzati manualmente nelle regioni dell' Asia
centrale ove viene prodotto il pelo della capra cashmere. Gli antichissimi disegni che caratterizzano questi
tessuti sono tramandati di padre in figlio.
PELO DI SUPERFICIE o GUARD-HAIR
parte esterna del pelo animale costituita da fibre lunghe ed ordinarie maggiormente esposte agli agenti
atmosferici.
PETTINATURA: E' un trattamento che segue la cardatura, mediante il quale vengonoo rimosse le fibre al
di sotto di una certa lunghezza. Le altre vengono disposte in maniera uniforme e parallela, mentre vengono
ulteriormente pulite da eventuali impurità residue. La pettinatura rende i filati più lisci e più resistenti. E' una
lavorazione costosa perché produce molto scarto; si fa quindi solo per filati destinati a tessuti di alta qualità.
Pin Point
Questo tessuto a "punta di spillo" trae la sua origine da un'evoluzione dell'oxford: il risultato è un tessuto più
nobile che rappresenta un classico del vestire bene. Questo tessuto, pur mantenendo una mano abbastanza
granulare, ha la trama molto battuta che sembra composta da una moltitudine di punte di spillo.
POLIAMMIDICA (NYLON): fibra ottenuta da macromolecole contenenti il gruppo ammidico; la prima fibra
sintetica, nota anche come nailon. Usata in filo continuo e fiocco. Caratteristiche: elevata resistenza alla
rottura, alla deformazione (ottimo recupero elastico), all'abrasione. Facile manutenzione (lavaggio,
asciugatura, non stiro), ottima tingibilità, ingualcibilità. Impieghi:collants e calzetteria: capi leggerissimi,
elastici, di buona durata, che fasciano senza stringere, di facilissima manutenzione. Intimo, bagno: capi
molto leggeri, di grande comfort (asciugano subito) di facile manutenzione. Abbigliamento femminile: capi
soffici, con buona traspirabilità e particolare brillantezza. Abbigliamento sportivo e casual, impermeabili,
ombrelli: impermeabilità e durata. Imbottiture, foderami: comfort e facilità di manutenzione. Rivestimento
mobili, interni auto: ottimo adattamento alla forma, durata. Moquettes: durata e resistenza, inalterabilità nel
tempo, facile pulizia. Possibilità di ottenere manufatti a ritardo di fiamma approvati per l'uso in locali pubblici.
Usi tecnici, borse e valigeria, pneumatici, corde, feltri, filtri: leggerezza, grande resistenza (anche alle muffe),
facile manutenzione.
POLIESTERE: fibra ottenuta da macromolecole costituite da polietilentereftalato, disponibile sia come
fiocco sia come filo liscio o voluminizzato; prodotto anche in versione flame retardant. Disponibile anche
come microfibra. Caratteristiche: elevata resistenza alla rottura, elasticità, ripresa. Buona resistenza
all'abrasione. Ingualcibile, "lava-indossa" (si lava facilmente, asciuga rapidamente, non occorre stirare.
Adatta ad impieghi in puro oppure in mischia con cotone, lino, lana, seta, viscosa, ecc. Resistente alla luce.
Impieghi: abbigliamento in genere, abbigliamento sportivo e casual; impermeabili, abiti da lavoro: lunga
durata, indeformabilità, irrestringibilità, ingualcibilità, mantenimento della piega, facilità di manutenzione.
Abbigliamento serico femminile, lingeria e abbigliamento intimo; foulards e cravatte: inoltre, mano,
drappeggio ed aspetto serico, gradevole da indossare. Tendaggi, biancheria per la casa, foderame,
rivestimento mobili, tappezzeria, interni auto: durata, facilità di manutenzione, resistenza alla luce,
all'umidità, ai microrganismi. Imbottiture (per indumenti e corredo casa): inalterabilità dello spessore della
falda; non degrada nel tempo, termocoibenza costante, indifferenza ai microrganismi, facilità di
manutenzione. Usi tecnici, tessuti spalmati, borse e valigeria, feltri e filtri: inalterabilità, leggerezza, durata.
Applicazioni medicali.
POLIPROPILENICA: fibra ottenuta da macromolecole di polipropilene isotattico, disponibile come fiocco e
come filo continuo liscio e voluminizzato. Caratteristiche: tinta con ottima solidità dei colori, elevata
resistenza meccanica, buona resistenza all'abrasione e all'usura, ottima resistenza agli agenti chimici, non
assorbe liquidi e quindi ha proprietà antimacchia, facilità di manutenzione con brevi tempi di asciugatura,
stabilità dimensionale. Impieghi: maglieria intima, sportiva e calzetteria: irrestringibile, indeformabile,
mantiene la pelle asciutta, trasferendo all'esterno l'umidità corporea. Termoisolante, leggera, infeltrabile.
Coverstock per pannolini e assorbenti igienici: filtra i liquidi organici, non provoca irritazioni, morbida e
leggera. Coperte e copriletti: leggerezza, facilità di manutenzione, infeltrabilità, elevata coibenza termica.
Moquettes e rivestimenti murali: buona resistenzaall'uso, antistaticità, stabilità dimensionale, facilità di
manutenzione.
POLIURETANICA (ELASTAN): fibra elastomerica costituita per almeno l'85% della massa da poliuretano
segmentato, prodotta come filo continuo. Caratteristiche: elasticità elevata, allungamento fino a 6 volte la
lunghezza iniziale. Mantiene inalterata nel tempo la sua forza di rientro. È resistente agli agenti ossidanti e
inquinanti (fumi, lavaggi a secco, ecc.) E all'acqua clorata. Può essere impiegata in puro o in mischia con
altre fibre inestendibili, sia sintetiche che naturali, conferendo loro elasticità. Ne risultano fili differenzia ti, a
seconda delle industrie produttrici. Impieghi: tessuti elastici per costumi da bagno, abbigliamento esterno,
abbigliamento sportivo, corsetteria, calzetteria, pizzi e nastri elastici.
POPELINE
Tessuto con ordito più fine della trama: è un filato leggero e liscio.
indice
Q
indice
R
RAMMENDO: E' un'operazione tanto più accurata quanto più i tessuti sono fini e con la quale vengono
rammendati a mano là dove c'é un difetto d'intreccio o di filato. Il rammendo si esegue in due fasi: in greggio,
prima del finissaggio, e in finito, dopo il finissaggio. Questo finissaggio, seguito dalla follatura e dalla
cimatura, é detto anche Beaver ed è caratteristico di tessuti tipo loden o cammello.
RAYON : vedi: "VISCOSA".
RIPOSO: Il tessuto, se di buona qualità, a fine lavorazione viene lasciato per un certo periodo di tempo in
ambiente a temperatura e umidità controllate perché si assesti.
RITORCITURA: Si esegue dopo la filatura, con lo scopo di ritorcere insieme due o più filati. A seconda del
numero dei fili utilizzati, il filato si definisce a uno o più capi. L'operazione è compiuta da due macchine, la
binatrice, che unisce due o più filati, e il ritorcitoio , che torce i fili una volta che siano stati uniti. Un filato
ritorto è più robusto di un altro unico; i tessuti che ne derivano sono quindi più resistenti.
indice
S
SANFORIZZAZIONE: vedi "COTONE".
FILO (di) SCOZIA: vedi "COTONE".
SETA: La più nobile, la più morbida, la più fine tra le fibre naturali, freschissima d'estate e calda d'inverno;
è un filamento continuo molto sottile e lucente, costituito da due bave a sezione triangolare che combaciano
da un lato e che il bruco depone intorno a sè in più strati, per formare un'involucro, chiamato carta, dentro il
quale si racchiude durante le sue trasformazioni in crisalide prima, in farfalla poi.
Solitamente si dà il nome di seta al filamento lungo dai 600 ai 900 metri dal bozzolo del Bombyx mori, che si
nutre di foglie di gelso. Quello creato da altri lepidotteri che crescono allo stato selvaggio in Giappone, Cina,
India, Africa e America si chiama seta tussah ed è più scuro e grossolano.
La lavorazione della seta comporta varie operazioni: i bozzoli, una volta essiccati, vengono crivellati a
seconda della grossezza, quindi cerniti a mano secondo le qualità e i difetti; passano poi alle filande per la
trattatura che consiste nella macerazione che rammollisce lo strato esterno del bozzolo e si compie in
vasche di acqua riscaldata al vapore; nella scopinatura eseguita con macchinari a spazzole, che serve a
riunire i capi delle bave; nella trattura con la quale le bave, riunite in un certo numero a seconda della loro
grossezza, vengono saldate insieme e formano così il filo di seta grezzo che viene ritorto, lavato e avvolto in
matasse .
Esistono quattro gruppi di tessuti: le TELE o TAFFETAS, le SAGLIE o DIAGONALI, i RASI o SATIN e gli
JACQUARD. La resistenza di un tessuto dipende dal tipo di fibra: l'ORGANZINO, che ha fibra lunga e ritorta
, è molto resistente, mentre la BOURETTE ha fibra corta e quindi poca resistenza. Una via di mezzo è il
filato SHAPPE che è molto usato.
SHERPAS
Sono così chiamati gli indigeni usati nelle zone della catena himalayana come portatori.
SMERIGLIATURA: Una serie di spazzole metalliche azionate meccanicamente fanno sollevare le fibre del
tessuto, per ottenere un effetto simile alla pelle scamosciata. E' un procedimento utilizzato ad esempio per il
fustagno.
SURI
al pari della Huacayo, sottorazza dell' alpaca, tipicamente peruviana e di minore entità numerica, con fibra
compatta, pregiatissima, brillante e serica.
indice
T
TESSUTO: Il tessuto è il risultato di un intreccio di fili, o più precisamente dei fili di ordito (che corrono
nella direzione della lunghezza della pezza) e di quelli di trama (che vanno invece nella direzione
trasversale).
TRICOTINE: Vedi "CAVALRY TWILL".
TUS
Voce dialettale con la quale si definiscono i tessuti più pregiati fabbricati manualmente e composti di pelo di
capra cashmere. Si fabbricano anche tus mescolando al pelo di cashmere la lana indigena tibetana.
TWEED: esistono vari tipi che prendono il nome della zona di cui sono originari. L'HARRIS è fatto ancora
esclusivamente con telai a mano. Il DONEGAL TWEED deriva dalla città irlandese dove ha cominciato ad
essere tessuto, è una delle varianti più diffuse: ha "bottoni" di lana di colore contrastante rispetto ai fili di
trama e ordito, che formano un effetto tipico. Il filato è cardato, la mano è pungente ed è molto ruvido.
TWILL
E' un tessuto con armatura a levantina, caratterizzato da una trama diagonale appena percettibile o da una
trama più marcata dove la diagonale emerge.
indice
U
indice
V
VICÛNA : Stoffa tessuta con la morbidissima lana del più piccolo dei camelidi, che vive sulle Ande allo
stato selvaggio ed è difficilissimo da catturare; per procurarsene il vello bisogna ucciderlo. Il preziosissimo
sottopelo ha un diametro di 14 micron. Caratteristiche: morbidezza e calore.
VIGOGNA (VICUGNA VICUGNA MOL.)
animale membro degli Auchenidi. Esso produce il pelo animale più fine esistente al mondo e vive fra i 40004500 m di altitudine. Il suo manto dal tipico colore cannella contiene una piccola percentuale di peli bianchi
ordinari.
VISCOSA : Fibra cellulosica filata come filo continuo o fiocco (denominata anche rayon). Caratteristiche:
mano dolce e aspetto serico, comfort tipico delle fibre vegetali, buona resistenza all'usura (allo stato
asciutto), elevata capacità igroscopica. Impieghi: diffusa in numerosissimi impieghi anche in mischia con
altre fibre naturali o sintetiche, nei campi dell'abbigliamento, arredamento. Usi tecnici: pneumatici.
indice
W
indice
X
indice
Y
YAK (BOS PO1~PHAGUS GRUNNIENS, L.o BOS GRUNNIENS MUTUS, PRZEWAL SKI)
bovide che vive nelle regioni dell' Himalaya a oltre 4000 metri di altezza. Il suo sottopelo è apprezzato nell'
industria tessile al pari di quello del cammello e della capra Cashmere.
indice
Z
indice