Valutazione della prestazione sismica di partizioni in
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Valutazione della prestazione sismica di partizioni in cartongesso con prove su tavola vibrante Crescenzo Petrone, Gennaro Magliulo, Vittorio Capozzi, Gaetano Manfredi Università degli Studi di Napoli. Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura. Via Claudio 21, 80125 Napoli. Giuseppe Maddaloni Università degli Studi di Napoli “Parthenope”. Dipartimento per le Tecnologie. Centro Direzionale Isola C4, 80143 Napoli. Pauline Lopez, Renato Talamonti Siniat, Direction Innovation and R&D. 500 Rue Marcel Demonque, 84915 Avignon, France. Keywords: partizioni in cartongesso, tavola vibrante, componenti non strutturali. ABSTRACT Le partizioni in cartongesso appartengono alla categoria dei componenti non strutturali, il cui comportamento sismico è oggi riconosciuto come un problema rilevante nell'ambito del “Performance-Based Earthquake Engineering”. In questo lavoro si descrivono prove su tavola vibrante effettuate per studiare il comportamento sismico di pareti di cartongesso a diversi livelli di intensità sismica. Al fine di simulare il comportamento di un generico piano in un edificio, è stato idoneamente progettato e realizzato un telaio di prova in acciaio. Le partizioni sono state inserite all'interno del telaio di prova senza fissarle rigidamente alla struttura, permettendo di ottenere quindi significativi spostamenti di interpiano senza indurre eccessive sollecitazioni nelle partizioni. Con lo scopo di riprodurre sulle partizioni gli effetti realistici di un terremoto, sono stati eseguiti test bidirezionali indagando quindi sia il comportamento in piano che fuori dal piano degli stessi. Come input per le prove, sono stati selezionati due accelerogrammi “spettrocompatibili” in accordo a quanto previsto dalla normativa statunitense per i componenti non strutturali “AC156”. Gli accelerogrammi sono stati quindi scalati a diversi livelli di intensità. Le pareti di cartongesso hanno esibito un buon comportamento sismico, sia nel piano che fuori dal piano. . 1 INTRODUZIONE Come è noto, i danni ai componenti non strutturali rappresentano la più importante perdita economica causata dal terremoto (Badillo et al. 2006). Inoltre, a causa di tali danni, occorre spesso evacuare gli edifici nonché interrompere le attività che si svolgono al loro interno (Gilani et al. 2010). Alla categoria dei componenti non strutturali appartengono anche le partizioni in cartongesso per le quali tuttavia sono disponibili in letteratura pochi studi. Per questo motivo, nel presente lavoro, è investigato il comportamento sismico di pareti in cartongesso e l'influenza delle stesse su una struttura in acciaio. Tali partizioni sono state progettate in modo da non interferire con la struttura ospitante fino ad un drift interpiano pari a circa 0.5%. 2 DESCRIZIONE DEI TEST EFFETTUATI Il comportamento sismico dei pannelli di tamponamento in cartongesso è stato studiato utilizzando il sistema di tavole vibranti installate presso il laboratorio del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell'Università di Napoli Federico II. Il sistema è costituito da due tavole di forma quadrata e dimensioni 3 m x 3 m. Ogni tavola è caratterizzata da due gradi di libertà nelle due direzioni orizzontali. In questa campagna sperimentale è stata utilizzata solo una delle due tavole. Le prove hanno avuto lo scopo di caratterizzare il comportamento sismico di partizioni in cartongesso. Con lo scopo di simulare al meglio gli effetti sismici sulle partizioni, un telaio di prova in 13 mm 13 mm 75 mm 125 mm 13 mm 13 mm acciaio è stato opportunamente progettato e realizzato (Figura 1). Il telaio ha dimensioni 2.50 m (X dir.) x 2.00 m (Y dir.) x 2,89 m (Z dir.) e realizzato con 4 pilastri aventi profili quadri cavi (150 mm x 150 mm x 15 mm) così come le travi (120 mm x 120 mm x 12.5 mm). I collegamenti trave-colonna sono del tipo cerniera. Una soletta in cls è stata posta sulla sommità del telaio per aggiungere massa al provino (Figura 1). Boards PREGYPLAC BA13 th.12,5 mm Boards PREGY LA DURA BA13 th. 12,5 mm Mineral wool, thickness 60mm density 40 kg/mc Studs "C" mm 49-74-40 th.6/10 - 600 mm centres Rail "U" mm40-75-40 th.6/10 Figura 2. Sezione della parete testata X-Y PLANE VIEW TRI-103762 Bottom laser-optical sensor Wooden ledger 50 Partition 20 125 125 100 Concrete slab 50 TRI-103765 120x120x12.5 200 300 Top laser-optical sensor Beam: 120x120x12.5 (S 275) 50 100 Column: 150x150x15 (C 45) Partition 50 Y 20 50 Top laser-optical sensor 25 X X Bottom laser-optical sensor 20 Z 250 25 300 Y Figura 3. Posizione degli strumenti: vista dall’alto X-Z PLANE VIEW Concrete slab Column: 150x150x15 (C 45) 12 5 Wooden ledger SG-s1 Top runner Plasterboard partition SG-m2 Vertical stud 320 TRI-103763 268 289 SG-m1 SG-i3 Base runner SG-i4 SG-i2 Z SG-i5 15 X 4 55 Per mantenere la simmetria nella configurazione del setup di prova, i test sono stati eseguiti con due partizioni presenti contemporaneamente. Ogni partizione è realizzata montando da entrambi i lati due pannelli di cartongesso indicati come "PREGYPLAC BA13" e "PREGY LaDURA BA13", del peso di 90 N/m2 e 128 N/m2 rispettivamente (Figura 2). Lo strato più esterno è caratterizzato da un’alta resistenza meccanica conferita dalla presenza nell’impasto di fibre di legno. Ogni strato è spesso 13 mm. I pannelli sono avvitati solo sui montanti verticali. Lo spazio tra i pannelli di cartongesso e il perimetro, è riempito di silicone acrilico. Maggiori dettagli sul sistema di prova sono contenuti in Magliulo et al. (2013). Per monitorare la risposta del telaio di prova e delle partizioni in cartongesso, sono stati montati alcuni accelerometri e sensori laser. Le posizioni di tali strumenti sono indicate in Figura 3 e Figura 4. Beam: 120x120x12.5 (S 275) 25 Figura 1. Setup utilizzato per le prove SG-i1 227 4 15 TRI-103766 250 300 Figura 4. Posizione degli strumenti: vista laterale Gli input sismici utilizzati per le prove, sono stati selezionati soddisfacendo il criterio della spettrocompatibilità nei confronti di uno spettro di risposta “target”. In altre parole, lo spettro di risposta elastico che si ottiene dagli accelerogrammi selezionati inviluppa lo spettro di risposta (RRS) proposto dalla normativa statunitense AC156 per la qualificazione sismica dei componenti non strutturali (ICBO, 2000). Lo spettro di risposta RRS è ottenuto a partire da un parametro, SDS, in funzione del tipo di sottosuolo e della massima accelerazione attesa al sito. La procedura di selezione degli accelerogrammi è stata effettuata, per un RRS corrispondente a SDS=1.05g; la time-history così generata è stata quindi ridotta in modo da ottenere altri sette livelli di intensità corrispondenti ad SDS 0.10g, 0.15g, 0.22g, 0.30g, 0.45g, 0.60g e 0.90g (Figura 5). Maggiori dettagli sulla selezione dell’input, sul telaio di prova utilizzato e sui provini testati, possono essere trovati in Magliulo et al. (2012a, 2012 b, 2013). Figura 5. Gli otto input sismici utilizzati nelle prove 3 RISULTATI Utilizzando gli accelerogrammi selezionati sono state quindi eseguite otto prove bidirezionali. I risultati sono riassunti nella Tabella 1 in termini di accelerazione massima registrata alla base della tavola (abase) e sulla parte alta del provino (atetto). Come si vede tali valori sono pari a 1.03g e 2.22g, rispettivamente alla base della tavola e sulla sommità del provino. Tabella 1. Massime accelerazioni registrate durante i test effettuati X Y Test SDS abase atetto abase atetto ID [g] [g] [g] [g] [g] 1 0.10 0.10 0.09 0.17 0.20 2 0.15 0.13 0.13 0.22 0.32 3 0.22 0.19 0.19 0.27 0.43 4 0.30 0.23 0.27 0.35 0.54 5 0.45 0.35 0.47 0.47 0.76 6 0.60 0.50 0.81 0.57 0.97 7 0.90 0.81 1.66 0.90 1.32 8 1.05 0.95 2.22 1.03 1.54 Utilizzando dei sensori laser sono stati registrati anche gli spostamenti assoluti e quindi calcolati quelli relativi. I valori massimi degli spostamenti relativi sono pari a 20.1 millimetri in direzione X e 22.7 millimetri in direzione Y. Considerando un’altezza di interpiano pari a 2740 millimetri, il drift è risultato essere pari a 0,83%. Al fine di caratterizzare la risposta sismica dei sistemi di partizione testati, sono stati considerati tre stati limite: (a) stato limite di operatività (SLO), (b) stato limite di danno (SLD), (c) lo stato limite di salvaguardia della vita (SLV). Le prove effettuate hanno mostrato per tutti i livelli di intensità solo un danno modesto (Figura 6), quali: • distacco del silicone; • fessurazione giunti verticali; • caduta di polvere di gesso. partizioni in cartongesso sotto l’azione di terremoti utilizzando il sistema di tavole vibranti installate presso il laboratorio del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Un telaio di prova monopiano in acciaio avente travi e colonne di sezione scatolare e collegamenti cerniera è stato appositamente progettato e realizzato per eseguire tali prove. Sono stati eseguiti otto test a diverse intensità. I valori massimi delle accelerazioni registrate alla base della tavola e sulla sommità del provino sono state pari a 1.03g e 2.22g, rispettivamente. Le partizioni testate hanno evidenziato pochi danni anche ai livelli di eccitazione elevata, mostrando quindi una vulnerabilità sismica estremante bassa. (a) RINGRAZIAMENTI Questo lavoro è stato in parte sponsorizzato dalla Protezione Civile nell’ambito del progetto di ricerca ReLUIS 2010-2013 e dalla multinazionale Siniat che ha finanziato la ricerca e fornito le partizioni in cartongesso testate. BIBLIOGRAFIA (b) (c) Figura 6. Foto di alcuni danni rilevati dopo i test effettuati 4 CONCLUSIONI Sono state eseguite prove su tavola vibrante per studiare il comportamento sismico di Badillo-Almaraz, H., Whittaker, A.S., Reinhorn, A.M., Cimellaro, G.P., 2006. Seismic Fragility of Suspended Ceiling Systems, Report MCEER-06-0001, MCEER/SUNY/Buffalo. Gilani, A.S.J., Reinhorn, A.M., Glasgow, B., Lavan, O., Miyamoto, H.K., 2010. Earthquake simulator testing and seismic evaluation of suspended ceilings. ASCE/J Archit Eng, 16(2), 63-73. International Conference of Building Officials (ICBO), 2000. ICBO AC 156 Acceptance Criteria for the Seismic Qualification of Nonstructural Components. ICBO Evaluation Service, Inc., Whittier, California, USA. Magliulo, G., Pentangelo, V., Maddaloni, G., Capozzi, V., Petrone, C., Lopez, P., Talamonti, R., Manfredi, G., 2012a. Shake table tests for seismic assessment of suspended continuous ceilings. Bulletin of Earthquake Engineering. 10(6), 1819-1832. DOI: 10.1007/s10518012-9383-6. Magliulo, G., Petrone, C., Capozzi, V., Maddaloni, G., Lopez, P., Talamonti, R., Manfredi, G., 2012b. Shake table tests on infill plasterboard partitions. Open Constr Build Technol J, 6(Suppl 1-M10), 155-163. doi: 10.2174/1874836801206010155 Magliulo, G., Petrone, C., Capozzi, V., Maddaloni, G., Lopez, P., Manfredi, G., 2013. Seismic performance evaluation of plasterboard partitions via shake table tests. Bulletin of Earthquake Engineering (under review).