Halloween. Vediamo di capirci qualcosa

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Halloween. Vediamo di capirci qualcosa
Halloween
vediamo di capirci qualcosa e non lasciamoci ingannare
31/10/2007
Capodanno Celtico
I bambini adorano halloween perchè è sia divertente che pauroso, ma
non hanno idea di che cosa ci sia dietro a questa celebrazione. Le streghette, i fantasmini, i draculini e gli scheletrini...tutto così INO E CARINO E INNOCENTINO!!
Per i satanisti e le "streghe" halloween però non è uno scherzo.Il 31
Ottobre è il giorno più importante dell'anno satanico- è conosciuto per
essere il giorno del compleanno di lucifero - e segna anche il capodanno celtico. Era la fine dell'anno dei raccolti, marcava la transizione
dall'estate all'inverno ( la stagione della morte ) ed è diventato il festival dell'aldilà che torna al di qua. In questo giorno, il dio Celtico Samhain (dio della morte) ha chiamato a se le anime defunte durante l'anno e le faceva reincarnare in animali destinati a vagare al terra e a tornare in visita alle loro case la notte del 31. Allo stesso tempo gli spiriti
maligni erano lasciati liberi di vagare per le campagne ad infastidire i
passanti e gli abitanti. il cibo veniva lasciato in offerta sui balconi nella speranza che questi spiriti malvagi accogliessero l'offerta e passassero oltre. Il 31 Ottobre, i celti si aspettavano di essere tormentati dalle
anime e dagli spiriti e demoni e non era un divertimento per loro. I
druidi trascinavano la gente in cerimonie nelle quali cavalli, gatti, pecore nere, esseri umani e altre offerte erano raccolti, infilati in grandi
gabbie di legno e bruciati vivi. La gente si vestiva con pelli e teste di
animali e danzavano intorno al fuoco e questo veniva fatto per rabbonire Samhain e tenere lontano gli spiriti maligni. L'usanza delle maschere deriva anche dall'uso di indossare una specie di travestimento
per nascondere la propria identità agli spiriti. Non è dunque chiaro che
Halloween è sempre stata la celebrazione della morte? Oggi, i pochi lo
sanno, ma adoratrici di satana, le così dette streghe (e non altri tipi di
streghe che con robe sataniche non hanno nulla a che vedere) restano
incinta appositamente per sacrificare poi il neonato in quella notte.
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non si parla di queste cose, perchè non fa fico e rovina la festa ma è
così...e questo è solo UNO degli orrori di halloween.
TRICK OR TREAT
Il giochetto del " dolcetto o scherzetto" deriva invece dall'usanza dei
druidi di andare di casa in casa in quella notte a chiedere denaro, cibo
e sacrifici umani. Se erano accontentati promettevano prosperità e fortuna alla famiglia e la casa...al contrario Lo scherzetto era una maledizione lanciata sulla famiglia qualora le loro richieste non venissero
soddisfatte.
Essi portavano con se delle grosse rape scavate e intagliate con facce
demoniache (oggi le zucche) e credevano che all'interno ci fosse uno
spirito che li guidasse nella notte. Il loro piccolo demone personale.
Divianzione e Sacrifici
halloween è anche una notte in cui la gente sguazza nella divinazione,
le carte e le ouija board. è la notte in cui i morti ritornano e gli spiriti
vagano per la terra . Come dicevo Venivano (e vengono) fatti sacrifici
umani o di animali (se avete dei gatti neri mettete a riparo le povere
bestiole) sopratutto al dio della morte, Samhain...nel medioevo, c'è
stato un grande revival dei riti satanici e quì appaiono le streghe a cavallo delle loro scope (che non erano altro che simboli fallici. la storia
delle streghe che volano agli incontri satanici con altre streghe arriva
dal fatto che in quella notte assumevano delle erbe allucinogene e che
facessero dei viaggi in trance . Facevano riti nude, usavano le scope
appunto come i moderni oggetti che si trovano nei sewy shop e facevano altre schifezze) Tutto questo esaltare l'oscurità e la morte, gli
scheletri le streghe (quelle , beh, avete capito), dracula (che lo sapete è
un personaggio realmente esistito il conte Vlad di Transilvania, durante il suo regno di sei anni questo maniaco ha massacrato oltre 100.000
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tra uomini donne e bambini nei modi più orrendi...impalava i suoi nemici e beveva il loro sangue ...invitava la gente handiccappata, malata
e vecchia alle feste di palazzo...li nutriva e ubriacava e poi incendiava
il castello con tutti dentro. Un parente lontano di Hitler insomma...E'
questo tragico evento l'origine della casa degli orrori...) e il sangue assassini e paura, demoni e riti magici, occulto e ouiija board...si vestono questi bimbetti da mostri sanguinanti e si mandano in giro per le
case a rievocare un atto di pura malvagità che era quello di augurare il
male ad altre persone.
Introduce i bambini alla stregoneria e all'occulto, rendendoli vulnerabili. Insegnare ai bambini che va bene giocare con cose oscure, li abitua all'idea di accettare il male piuttosto che combatterlo. Li rende anestetizzati e ridicolizza e rende addirittura divertenti e ludiche delle
pratiche che di divertente e innocente non hanno proprio niente!
Ma voi mandereste in giro i vostri figli vestiti come gli assassini di erba, o bin laden? E' lo stesso concetto...ha le stesse radici. Il male.
Puoi chiamare una papera un'oca, un cavallo o una mucca..ma resta
sempre una papera.
Non è ironico come in tante scuole stanno sparendo molti simboli religiosi, non si festeggia più il Natale o la Pasqua e sta invece aumentando il festeggiare una ricorrenza che ha origine occulte, spiritiche e
di morte?
Le persone pagane avranno da ridire e sicuramente troveranno argomenti alternativi a questo mio pensiero e io le rispetto. Ma queste sono
le ragioni per cui trovo che non sia più il caso che la mia famiglia festeggi questa ricorrenza. Noi quella sera, faremo una festa d'autunno e
mangeremo anche noi caramelle e faremo dei giochi ma non celebrerò
il sangue e la morte e il terrore come fosse una cosa divertente per poi
scandalizzarmi il giorno dopo alle notizie di vandalismi, sacrifici, profanazioni di tombe, violenze, riti satanici e stupri. E' un controsenso e
credo che vorrò far fare ai miei figli un'altro percorso. Anche se sarò
additata come fanatica, matta, impopolare o semplicemente FUORI
MODA.
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SIMBOLISMI ED OCCULTO
Il 31 ottobre, è una data importante non soltanto nella cultura celtica,
ma anche nel satanismo. E' uno dei quattro sabba delle streghe. I primi
tre segnavano il tempo per le stagioni "benefiche": il risveglio della
terra dopo l'inverno, il tempo della semina, il tempo della messe. Il
quarto sabba marcava l'arrivo dell'inverno e la "sconfitta" del sole,
freddo fame, morte. La festa cattolica di Tutti i Santi non è legata ad
Halloween, è stata instaurala da Papa Gregorio IV nell'anno 840, originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1 novembre. Fu
nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di detronizzare il culto a Samhain. In
inglese la vigilia si chiama "All Hallowed Eve", che divenne poi Halloween.
"Halloween èun fatto di cultura, è una forma di colonizzazione economica del nostro paese (e di tutti gli altri), è un espediente commerciale, e voglia di divertirsi, è la notte dove tutto è permesso, è un modo per intrattenere i bambini, quindi... HAPPY HALLOWEEN! Con
queste espressioni o con chissà quali altre e con questo augurio ci si
accinge ad addobbare negozi, organizzare feste, insegnare l'inglese ai
bambini in modo divertente, o improvvisare qualche mascherata a
scuola, o in ufficio". Intanto, "il mio popolo perisce per mancanza
di conoscenza" (Osea 4,6), come accade per la magia e tutto
quanto gli ruota intorno tra cui anche la new e next age (pranoterapia,
fiori di bach, piramidi, profumoterapia, musicoterapia, corsi reiky,
ecc): la maggior parte delle persone anche cattoliche, non sanno che si
viola l'A.B. delle regole fondamentali del rapporto con Dio:
il 1 Comandamento: "Non avrai altro Dio all'infuori di me".
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PRIMA DI AGIRE, CONOSCI!
1. IL SIGNIFICATO - Halloween è la forma contratta dell'espressione inglese "All Hallows'Eve day" che letteralmente significa vigilia
d'Ognissanti.
2. LA RICORRENZA - Halloween, nonostante non lo si dica come
invece si dovrebbe, e una ricorrenza magica (di fatto, la magia e esercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno).
II mondo dell'occulto cosi lo definisce: "E' il giorno più magico
dell'anno, e il capodanno di tutto il mondo esoterico, è la festa più
importante dell'anno per i seguaci di satana".
La Bibbia invece afferma: "Guai a coloro che chiamano bene il
male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro"
(Isaia 5,20).
3. LA LEGGENDA - L'antica leggenda irlandese racconta che Jack,
un fabbro malvagio, perverso e tirchio, una notte d'Ognissanti, dopo
l'ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica.
Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova
costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita,
giungendo al patto di rinunciare all'anima del reprobo. Jack, ignaro
dell'effetto della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso,
Jack non trova posto nemmeno all'inferno a causa del patto con diavolo. A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi
all'interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con
questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.
4. LA TRADIZIONE - Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono
un'enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene,
erano sufficientemente grandi da essere intagliate. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o'lantern. Utilizzate la notte d'Ognissanti perchè si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei
morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa. I bambini oggi si
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travestono da spiriti inquieti, che non trovano "pace" all'interno del
Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro "benevolenza ". "Trick-or-treat" è
l'usanza del "dolcetto o scherzetto". Trick or treat letteralmente significa: "trucco o divertimento", "stratagemma o piacere", ma che ha il
significato originale di "maledizione o sacrificio".
5. FATTI STORICI
La cupa leggenda di Jack occulta dei fatti storici e, in modo magico,
mira a rievocarli. Alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta
teneva sotto il suo impero il mondo celtico. Ogni anno, il 31 ottobre,
giorno di Halloween, questa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte. Gli anziani della setta andavano di casa
in casa reclamando offerte per il loro dio e capitava che esigessero sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte
sulla casa, da qui è nato il "trick or treat".
6. Considerazioni riguardo la...
LEGGENDA:
questa è montata sulla duplice menzogna che l'uomo può essere più
furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno.
Inoltre si sviluppa secondo pratiche sataniche: chiedere al diavolo l'esaudimento di desideri, fare un patto col diavolo, il mandato satanico a
manifestarsi agli uomini, ritualità esoterica.
TRADIZIONE: il fenomeno Halloween, nella tradizione, nei costumi
e nel commercio, è un insieme di rituali e una pratica di stregoneria sia
per chi lo faccia consapevolmente o no.
STORIA: la storia rivela come dietro il fenomeno Halloween ci siano
stati rituali e sacrifici satanici. Ai nostri giorni sappiamo che i satanici
praticano dei sacrifici umani durante questa notte.
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7. Attenzione:
HALLOWEEN E' SOSTANZIALMENTE MAGIA.
S'impone un'irremovibile presa di posizione riguardo tutto ciò che ci
viene propinato di Halloween e di magico in genere.
Consideriamo che le parole che proclamiamo, i gesti che facciamo, gli
sguardi che diamo non sono neutri ma significano la realtà spirituale
che rappresentano.
Genitori, stiamo attenti a permettere che i nostri bambini si abituino, o ancor peggio, si educhino all'occulto.
Insegnanti, informiamoci sulle verità nascoste dietro la macabra
creatività, potremmo scandalizzare, a nostra e a loro insaputa,
gli alunni che ci stanno davanti.
Certe filastrocche che i bambini devono imparare sono evocazioni
dello spirito di morte.
Giovani e meno giovani, siamo accorti a non avvinghiarci al mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come
quelle dedicate ad Halloween, ci vengono proposti. Alcuni balli di
gruppo sono rituali di iniziazione satanica.
Commercianti e venditori, abbiamo il coraggio di dire NO a promuovere articoli che, dietro l'apparenza della mascherata,
diffondono e creano mentalità esoterica. Molti oggetti venduti tra i
prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzioni, usati nelle
pratiche di stregoneria.
Cristiani, non lasciamoci fuorviare da apparenti tradizioni e mode, ma
teniamo alta la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra Fede (cfr 1
Giovanni 5,4).
Non dimentichiamo che le disastrose conseguenze dell'inalazione magica non sono immediate, ma si manifestano a distanza di anni in depressioni, crisi e violenze.
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8. I SIMBOLI
Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi... questi simboli
hanno poco a che vedere con la vigilia
di Samhain. Si tratta però di simboli usati nel mondo dell'occulto che
hanno trovato un posto "naturale" alla "festa di Halloween".
Le notti di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti
occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si
credeva infatti che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un
gatto, e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perchè hanno caratteristiche di uccello (che
nel mondo occulto sono simbolo dell'anima) e di demonio (perchè vivono nelle tenebre). Nel medioevo si credeva che spesso il diavolo si
trasformava in pipistrello. Diviene cosi chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato parte di Halloween. Le origini di Halloween sono
strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli
adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno
dei giorni più importanti dell'anno: la vigilia di un nuovo anno per la
stregoneria. A causa delle sue radici e del la sua essenza occulta Halloween apre una porta all'influsso occulto nella vita delle persone.
L'enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. Molti simboli sono chiarissimi in diversi
prodotti anche alimentari, in questo periodo: svastiche, diavoli, ecc.
La Parola di Dio, gli insegnamenti di tutta la Tradizione Cattolica,
dalle prime comunità cristiane fino ad oggi sono chiarissimi, 150
sono i passi della Sacra Scrittura che dall'Antico (mai abolito da
Gesù Cristo!) al Nuovo Testamento, vietano il ricorso più o meno
inconsapevole a pratiche magiche, esoteriche, occultistiche, spiritiche e via dicendo.
Ad esempio il Deuteronomio, ai capitolo 18, versetti 9-14 dice:
"Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti,
non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano.
Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco,
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il suo figlio o la sua figlia, nè chi faccia incantesimi, nè chi consulta
gli spiriti e gli indovini, nè chi interroghi i morti, perchè chiunque fa
queste cose è in abominio al Signore... Tu sarai irreprensibile verso
il Signore tuo Dio, perchè le nazioni di cui tu vai ad occupare in paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non cosi
ti ha permesso il Signore tuo Dio".
In sostanza nella notte di Halloween, chi partecipa ai vari "festeggiamenti" che in un modo o in un altro più o meno inconsapevolmente
sono veri e propri riti che mettono in contatto con gli spiriti, che altro
non sono che gli angeli decaduti: i demoni. La struttura spirituale che
circonda l'uomo, come creatura, infatti è molto semplice: c'è Dio, il
Figlio unigenito Gesù Cristo, lo Spirito Santo (Dio uno e Trino), gli
Angeli (nelle varie gerarchie) e gli angeli decaduti, cioè i demoni con
il loro capo:
Lucifero, poi divenuto satana. Poi ci sono le anime dei Reati-Santi;
purganti e quelle dannate, all'inferno. L'uomo e uno spirito incarnato,
composto da tre componenti distinte: anima, corpo e spirito.
9. LA SPERANZA
Nonostante l'amara realtà di fenomeni come quello di Halloween,
dobbiamo dire della grande speranza che viene dalla Fede cristiana: la
sua Chiesa articolata in tante realtà anche nuove ed emergenti, lo Spirito Santo sta anche suscitando la nascita, la formazione e la crescita
di comunità cristiane in seno alla Chiesa Cattolica. Comunità che collaborano con Parrocchie portando nuova vitalità evangelica.
La Fede è necessaria per vivere l'Amore di Dio ma non è sufficiente,
ci vuole la Comunità, la Chiesa nelle sue articolazioni e varietà di
carismi e chiamate.
"Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, piuttosto
denunciatele apertamente". Molti gruppi, movimenti, associazioni
cattoliche, la notte del 31 ottobre si riuniranno in preghiera o organizzeranno feste cristiane alternative con la partecipazione di
gruppi, cantanti o cantautori della musica cristiana contemporanea dei vari generi musicali e particolarmente, in quella occasione,
di Lode e Adorazione contemporanea.
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HALLOWEEN E ZUCCHE VUOTE
L’occasione dell’imminente festa cristiana di Ognissanti, ormai
per popolarità superata dalla più democratica e political correct festa
di Halloween ci offre l’opportunità per tentare di andare aldilà
dell’immagine ironico grottesca delle zucche dipinte e per cercare di
esplorarne simbolicamente l’interno. In tale percorso ci aiuterà il critico francese Damien Le Guay , di cui è appena uscita una interessante
pubblicazione, a carattere ironico e provocatorio “la faccia nascosta di
Halloween (ed. Elledici) significativamente sottotitolata “come la festa della zucca ha sconfitto Tutti i Santi””!
La prima considerazione che viene spontanea è che nell’attuale risvegliarsi, in Europa, di una cultura caparbiamente laicista, che rifiuta,
forzando perfino la storia, di riconoscere le proprie origini cristiane,
non meraviglia il fatto che una festa di arcane origini paganeggianti,
miratamente trasformata in occasione consumistica e di vago sapore
carnevalesco, abbia ormai sopraffatto l’originaria festa cristiana non a
caso con essa coincidente temporalmente.
Vi è, per la verità, un esempio ancora più emblematico di tale processo di sovrapposizione tra mondo secolare-paganeggiante e cristiano: il Natale, che, preso a sua volta in prestito (come data) dalla precedente festa pagana del dio sole e divenuto il “dies natalis” di Gesù
per secoli, è ora ormai insidiato, soprattutto in ambito anglosassone e
nordico, dalle renne di babbo natale e dagli alberi colorati, con annesso tutto l’indotto commerciale e consumistico che ha, tra l’altro, relegato il francescano presepe, originariamente veicolo religioso di meditazione sul mistero dell’Incarnazione, in rassegne artistiche dedicate
dal vago sapore naturalistico e spesso più attente a rendere l’effetto
meccanico di mulini e cascate piuttosto che a manifestare la nascita
del Salvatore!
Ma tornando alla festa in oggetto, ciò che invece insospettisce il nostro autore è innanzitutto la pressoché totale indolenza e passività con
cui la maggioranza della gente ha in pochi anni (l’inizio risale al
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1995), dapprima timidamente tollerato, poi sempre più accettato tale
sorpasso festaiolo, secondo la logica del “in fondo che c’è di male”.
Giornalisti e sociologi, per la verità, hanno pure tentato interpretazioni, almeno negli intenti, più filosofiche, affermando, per esempio,
che ”le cucurbitacee (la famiglia delle zucche) si adeguano perfettamente ai valori emergenti”(sic), o ancora che “Halloween è una nuova
educazione alla vita e alla morte” (editoriale di “Le Monde” del 1°
novembre 2000), articolo nel quale l’autore interpreta la grande diffusione della festa e la relativa ostilità dei cristiani come una rottura del
monopolio religioso-e cristiano in particolare- sui riti e sulla simbologia nella società occidentale; c’è anche chi, infine, arriva a considerare
la cultura indoeuropea, celtica e pagana come la vera originaria rispetto a quella giudaico-cristiana, che “ ne avrebbe soffocato lo sviluppo”
(J.Markale).
Ma donde viene in realtà Halloween? Diciamo subito che il nome è
già una sorta di malcelato acronimo inglese di “Ognissanti”; si tratta
poi di una arcaica - e in parte mitizzata - tradizione celtica, veicolata
successivamente da tradizioni irlandesi e americane, che univa il passaggio agricolo al nuovo anno con la festa religiosa-popolare del dio
Samhain, divinità che nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre
consentiva il passaggio di spiriti malefici dal mondo dei morti a quello
dei vivi. In tale occasione gli antichi druidi, travestiti con teste di animali, compivano gesti propiziatori in cambio di offerte che, se rifiutate, ricambiavano con puntuali maledizioni! Per scacciare i medesimi
spiriti, pare che fuori dalle case venissero appese zucche e lampade.
Chi pensasse, però che si tratti di una delle tante rivalutazioni tradizional-folcloristiche di culture arcaiche minoritarie, verrà subito smentito dall’apprendere che, in realtà, fu il frutto di una autentica pianificazione consumistico-commerciale su scala mondiale operata da una
società (Cesar) nel 1992. Essa individuò il periodo “a metà strada tra
l’inizio dell’anno scolastico e Natale” e lanciò la festa con maschere(di cui era produttrice), teschi e costumi da strega; successivamente,
grazie ad una mirata pubblicità mass-mediatica e all’apporto di grosse
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multinazionali dello svago (da Disney a McDonalds), raggiunse la diffusione che conosciamo diventando una sorta di “folklorizzazione religiosa” (M.de Certeau).
Il paradosso di Halloween e delle sue bizzarrie è, quindi, quello di
essere nel contempo ipermoderna (nel modo di presentarsi) ed iperarcaica (nelle idee), e rappresentare il massimo della credulità in un
mondo –per dirla con Chesterton- che ha smesso di credere in Dio.
Nell’attuale cultura, in stile tipicamente new age e rigorosamente aconfesionale, dove impera la logica della festa per la festa, a prescindere dai contenuti da celebrare, si spiega il facile e veloce successo
della penetrazione sociale di Halloween, emblema e icona del vuoto,
delle zucche ma specialmente delle teste che in esse si perdono.
Perfino l’apparentemente innocuo gioco infantile del “dolcetto o
scherzetto”, ad un’analisi più approfondita, non è che la rappresentazione dei ruoli invertiti bambini-adulti, dove questi ultimi sono ricattati a dare dolcetti ai primi per cautelarsi contro la maledizione, sia pur
scherzosa: e qui sta la differenza tra lo scambio gratificante e il dono
estorto (considerando anche che il carnevale è ancora lontano).
Per quanto riguarda l’ambito scolastico, poi, mentre la tendenza imperante, dai programmi ai testi adottati, è quella di evitare o ridurre al
minimo ogni accenno a riferimenti religiosi- e in particolare cristianiassistiamo, per occasioni come Halloween (proprio per la sua malcelata aura di gioiosa e giocosa neutralità) ad una vera e propria adozione
laica universalmente accettata, con tanto di lezioni di cultura anglosassone(?) e similia. A tale filone culturale sono da ascrivere i successi,
tra gli adolescenti, di alcune serie televisive americane (Buffy, Streghe).
In definitiva, quindi, la differenza tra Halloween e Ognissanti è sostanziale, sia come contenuto – per la prima pressoché inesistente – sia
come rappresentazione temporale: per la prima, infatti, il tempo è ciclico e costituito da stagioni che ritornano uguali, mentre per la seconda, il tempo cristiano è lineare e caratterizzato dalla tensione tra nascita e parusìa di Cristo, sia pur nella ciclicità liturgica.
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La più nostrana e genuina tradizione popolare metteva giustamente in
guardia: “scherza con i fanti,…!”
Halloween: Una festa a "rischio"
Ci è capitato tante volte di vedere film americani in cui si parla di Halloween, una festa tipica del mondo anglosassone. Le scene, più o meno, sono le stesse. I bambini, vestiti da piccoli mostri, da fantasmi o da
vampiri, bussano alle porte delle case con un sacchetto in mano, per
ricevere dolci o caramelle.
Il problema è che, intorno a questa ricorrenza, si è scatenato in Italia
un fenomeno parallelo che non riguarda i bambini: la moda delle feste
in discoteca che si ispirano all'orrore, all'occultismo e perfino al satanismo.
La vera e propria festa di Halloween si celebra nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre. Intorno a questa data, fioriscono i party all'insegna della stregoneria. Di conseguenza, questa moda coinvolge e “avvolge” i ragazzi in un periodo che, tradizionalmente, era rivolto al ricordo di tutti i Santi e alla Commemorazione dei defunti.
Concentrandosi sui costumi da vampiro, e facendo tardi la notte, diventa più difficile dedicare le proprie attenzioni agli appuntamenti
proposti dal calendario cristiano. Il ricordo dei morti (2 novembre)
viene sostituito dal cattivo gusto degli scheletri e dei fantasmi. I silenzi del raccoglimento e della preghiera vengono travolti e calpestati dal
volume assordante della musica da discoteca.
In occasione di Halloween, discoteche e pub organizzano feste ispirate
al mondo dell'orrore e dei vampiri. Ecco come viene pubblicizzato, su
Internet, uno di questi locali: “Pieno di mostri, streghe e candele. Sul
menù si può leggere la storia della zucca di Halloween. La birra è di
produzione propria e viene servita in un bicchiere a forma di teschio…”.
Un altro locale si presenta con tavoli a forma di bara, scheletri sulle
mensole, una parete di lapidi e il soffitto coperto di ragnatele. Dopo
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mezzanotte il proprietario del pub fa girare tra i tavoli un serpente, che
viene accarezzato dai clienti. I più coraggiosi se lo mettono intorno al
collo. C'è perfino un pub che ha posto al suo ingresso un teschio di legno alto sei metri, con le orbite illuminate. Per entrare, bisogna passare dalla bocca. All'interno, le bevande vengono servite ai tavoli da
camerieri travestiti da morti viventi.
Tutto questo potrebbe sembrare soltanto un gioco, un'occasione per
scherzare con gli amici. Il problema è che la passione per il macabro,
spesso ispirata da Halloween, spinge alcuni ragazzi a praticare un passatempo di cattivo gusto: le bravate notturne nei cimiteri.
Questa triste abitudine, negli ultimi anni, ha dato origine a numerosi
episodi di vandalismo e di profanazione. Nella notte di Halloween del
2001, in un paesino della Sardegna, otto minorenni mascherati da
streghe, fantasmi e diavoli sono entrati in un cimitero. Dopo aver scavalcato il cancello, hanno cominciato a scherzare e a rincorrersi. Poi
hanno forzato la porta dell'ossario e hanno sparso le ossa tra le tombe
e i vialetti.
La festa di Halloween si lega, spesso, a un altro preoccupante fenomeno: la presenza di cartomanti e chiromanti nelle discoteche. Molti
locali seguono questo tipo di moda. E così, oltre a ballare, i ragazzi
hanno anche la possibilità di entrare in contatto con gli operatori
dell'occulto e di farsi leggere i Tarocchi.
Certe discoteche propongono ai giovani delle “notti magiche”, pubblicizzandole su Internet. Ecco, ad esempio, che cosa si legge su uno dei
tanti siti che seguono questa moda: “Festa medievale con incensi,
candele, astrologia, Tarocchi e consulti esoterici gratuiti”. Un'altra pagina di Internet presenta un locale dove, intorno alla mezzanotte, un
mago farà un rito incentrato sulla “conquista e riconquista della persona amata”. Un'altra ancora invita i giovani a passare una “notte esoterica” all'insegna di astrologia, chiromanzia e cartomanzia. “Due operatori”, si legge sul sito, “saranno a disposizione dei clienti per condurli
in un affascinante viaggio nei misteri del passato, presente e futuro”.
Insomma, il ballo può trasformarsi in una specie di “ponte” tra i ra15
gazzi e il mondo dell'occultismo. Il problema non è da sottovalutare e
rischia di alimentare, ancora di più, un certo tipo di tendenza all'esoterismo e alla superstizione, che è fortemente in crescita tra i giovani.
E' necessario recuperare il valore autentico del periodo dell'anno dedicato alle persone care che non sono più con noi. Lo ha ricordato qualche tempo fa il Cardinale Carlo Maria Martini, il quale ha invitato i
fedeli “a onorare i defunti, ad addobbare le tombe con i fiori e a pregare per i morti”. E ha aggiunto: “Halloween è una festa estranea alla
nostra tradizione. Una tradizione che ha valori immensi e che deve essere continuata. Quello dei defunti è il culto della nostra storia. E' il
momento in cui si apre la speranza per l'eternità”.
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