Ouija notiziario

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Ouija notiziario
Ouija, la tavola parlante
Il Crogiuolo® Snc, Via Carlo Imbonati 3, 20159, Milano
NOTIZIARIO DE
IL CROGIUOLO®
NUMERO 1
6 MARZO 2008
ARTICOLO TRATTO DAL TESTO
OUI-JA LA TAVOLA PARLANTE
NESSUNA PARTE DI QUESTO TESTO
PUò ESSERE COPIATA SENZA
SPECIFICA AUTORIZZAZIONE
DELL’AUTORE E DELL’EDITORE
IL TESTO COMPLETO ACCOMPAGNA
L’ACQUISTO DELL’ARTICOLO
TAVOLA OUIJA DE IL CROGIUOLO®
Ouija, la tavola parlante
Il Crogiuolo® Snc, Via Carlo Imbonati 3, 20159, Milano
INTRODUZIONE
Da sempre l’uomo ha cercato un filo di contatto con il mondo degli spiriti. Nel corso
dei secoli profeti, visionari, sacerdoti, maghi, scienziati e stregoni hanno vantato, chi
in un modo, chi in un altro, di poter avere accesso a dimensioni aliene, misteriose.
Nell’era dei fax e dei computer può sembrare apparentemente strano che si creda a
queste cose, ma non è così… esistono infatti misteri che nessun computer e nessun
cervello elettronico potrà mai decodificare e di fronte a certe manifestazioni persino
la scienza tace o, se parla, lo fa ora descrivendo ora banalizzando il fenomeno, quasi
per esorcizzarlo.
La parola Oui – ja significa Si in due lingue, francese e tedesco, in riferimento alle
caselle riprodotte sulla tavoletta, insieme naturalmente a tutte le lettere dell’alfabeto
internazionale, dei numeri dall’ 1 al 9 e di altre semplici abbreviazioni.
Le prime tavolette spiritiche risalgono alla fine del secolo diciannovesimo ed erano
incise a fuoco su legno. Vere e proprie opere d’arte, decorate poi secondo il gusto
degli artigiani con immagini mitologiche, astrologiche, planetarie o esoteriche.
Questo libro riporta i consigli tradizionali circa l’impiego di questo strumento. Né Il
Crogiuolo® né l’Autore intendono incentivare questo tipo di pratica né vantano alla
tavola Oui-ja proprietà miracolose o soprannaturali, vi propone queste istruzioni a
scopo divulgativo, arricchite dei consigli che via via, nel corso degli anni, sono stati
tramandati circa l’utilizzo della tavoletta spiritica, i metodi di lavoro e la sua storia
affascinante.
Ouija, la tavola parlante
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LA STORIA
Il 31 marzo del 1848, ad Hydesville, poco distante da New
York, due sorelle, Kate e Margareth Fox, riuscirono ad
entrare in contatto con lo spirito di un commesso
viaggiatore, tale Charles Ryan, che affermava di aver
vissuto nella loro casa e di essere stato assassinato anni
prima in quel luogo. La comunicazione aveva avuto luogo
tramite “raps”, ossia colpi, rumori inspiegabili, scricchiolii
gestiti, tramite domande, alla stessa stregua di un
rudimentale alfabeto morse. Le due ragazze erano poco più
che bambine, in quel periodo. Appartenevano ad una
famiglia semplice, senza pretese. Una famiglia normale, si
direbbe oggi. La tarda primavera di quell’anno segnò la
nascita dell’idea della moderna medianità e di quella eccentrica disciplina che,
successivamente, prese il nome di "ricerca psichica".
Inseguendo rumori strani che sembravano venire dai muri della casa, le sorelle Fox
improvvisarono una specie di gioco al tavolino. Nacquero le "sedute spiritiche". Fino
ad allora il contatto con il mondo dei defunti aveva seguito percorsi tradizionali,
tramite sogni, presagi o grazie a persone particolarmente dotate a livello di capacità
paranormali (sciamani, sacerdoti…). Lo spiritismo era sempre esistito, ma la
metodologia di contatto stava cambiando, l’accesso al mistero infatti era ora alla
portata di tutti: niente più evocazioni, cerchi cabalistici, preparazioni estenuanti.
Molti anni dopo, nell'intercapedine di un muro, nella casa "maledetta" di Hydesville,
si trovò veramente lo scheletro di un uomo. Da quell’evento lo spiritismo, come
interesse e come fede, crebbe nell’immaginario popolare e si diffuse con forza
incredibile. Già nel 1870, negli Stati Uniti, erano presenti oltre dieci milioni di
spiritisti. In Europa Allan Kardec, pseudonimo di Hypolyte Léon Denizard Rivail,
scrisse moltissimi libri sull’argomento, aumentando la propaganda ed ancora oggi i
suoi testi sono considerati fondamentali da chi si interessa più o meno
approfonditamente di queste tematiche. L’opera più famosa di Kardec è sicuramente
Il libro degli Spiriti (in Italia pubblicato dalle Edizioni Mediterranee di Roma), testo
ufficiale della dottrina spiritistica. Kardec formulò una vera e propria teoria
spiritistica, e fornendole un corpo metodico regolare e definendo un'etica d'azione. Lo
spiritismo viene quindi concepito inizialmente come scienza, vuole dimostrare che i
presunti fatti soprannaturali sono sottomessi a leggi e li fa rientrare nell'ordine dei
fenomeni della natura, considerandoli una prova dell'esistenza dell'anima e della vita
futura.
Con la crescita progressiva dell’interesse nello spiritismo i sistemi di contatto con le
entità dell’oltretomba si affinarono, nel corso degli anni vennero creati veri e propri
strumenti di comunicazione e non c’è da stupirsi più di tanto se si pensa al fatto che
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comunque in origine lo spiritismo vantava una solida impronta scientifica, anche se
tutta da dimostrare.
Uno dei primi attrezzi fu la cosiddetta planchette (dal nome di M. Planchette, il suo
inventore), una sorta di struttura in legno in cui inserire
una matita che veniva impiegata nella scrittura
automatica. Il medium non doveva fare altro che
appoggiare la mano sulla planchette e attendere che gli
spiriti muovessero attraverso il suo corpo la penna per
scrivere i loro messaggi.
Ma la vera rivoluzione nella tecnica, aldilà dei tavolini a
tre gambe e di altri sistemi che contemplavano la
cosiddetta catena spiritica di più medium fu la nascita
della famosa Oui-ja board o tavoletta spiritica. Siamo alla fine del diciannovesimo
secolo. Il nuovo strumento si diffuse con una rapidità incredibile, sia per la sua
semplicità di preparazione sia per la praticità di utilizzo.
Il primo modello venne ufficialmente depositato all’ufficio brevetti il 28 maggio del
1890, formalmente inventato da Elijah J. Bond con la partecipazione di Charles W.
Kennard, nel Maryland, anche se in realtà la paternità effettiva della tavoletta non è
attribuibile a questo signore. Sarà comunque Kennard a fondare da li a breve la
Kennard Novelty Company e ad iniziare la produzione in serie della famosa Oui-ja.
Semplice ed essenziale nel design era accompagnata da sommarie istruzioni e
leggendari riferimenti, come il fatto che la parola Ouija altro non fosse un antico
augurio egizio per “buona fortuna”. In realtà abbiamo già visto che il significato del
termine è semplicemente la ripetizione dell’affermazione SI in due lingue diverse.
Venne paragonata ad una sorta di rivale dell’Oracolo di Delfi e misteriosi quanto
oscuri poteri sembravano avvolgere questo nuovo “gioco” che veniva venduto al
prezzo non tanto promozionale, per quei tempi, di $ 1.50.
Alla prima tavoletta spiritica ne seguirono altre finchè la Kennard Novelty Company,
che nel frattempo si era specializzata nella produzione di questo articolo, andò nelle
mani di William Fuld, nel 1901. Questi ne reinventò la storia e si autopromosse
inventore dell’articolo. Le sue realizzazioni sono passate alla storia del genere ed
hanno oggi un valore incredibile per i collezionisti.
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Il funzionamento di una tavola spiritica è essenzialmente semplice. Si appoggia la
tavola sulle ginocchia (o su un tavolino), si pone al centro della stessa un bicchierino,
una moneta o una planchette (così si chiama il piccolo indicatore in legno dalla
classica forma a goccia, in riferimento all’ideatore della prima planchette spiritica) e
si pongono le dita su questo oggetto. Saranno gli spiriti, secondo quanto si dice, a
muoverlo e a direzionarlo verso le varie lettere o i numeri della tavola, per
comunicare il loro messaggio.
L’impiego della tavola Oui-ja venne poi accompagnato da altri strumenti esoterici,
ora per amplificare il contatto medianico, ora per difendersi dagli spiriti negativi, ora
per purificare l’ambiente di lavoro con una prassi tipicamente magica. Se si vogliono
ottenere, nella massima sicurezza, i massimi risultati la magia offre moltissimi
strumenti che verranno presentati nel corso di questo testo con tutti i particolari
necessari.
Secondo la tradizione la Oui-ja Board crea un ponte tra il mondo dei vivi e quello
degli spiriti, utilizzando il medium (o i medium) come sorta di canalizzatori, in
questo modo è possibile un interscambio di messaggi tra i due piani.
Visti i messaggi a volte straordinari ricevuti con questo strumento i più scettici, di
fronte a rivelazioni schiaccianti, hanno teorizzato che la Oui-ja Board contattasse,
anziché il mondo degli spiriti, alcune aree nascoste del subconscio. E’ possibile che
ciò sia vero in molti casi, ma non certamente in tutti. Certi fenomeni e certe
comunicazioni infatti hanno saputo sconvolgere psicologi e psichiatri e nessuno ha
saputo spiegare, in base alle conoscenze in possesso, il mistero della famosa tavoletta.
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CONSIGLI E NORME DA OSSERVARE
La tradizione consiglia alcune regole
ASSOLUTAMENTE a scopo di protezione.
fondamentali
da
OSSERVARE
1) Mai operare con la tavoletta quando si è soli in casa.
2) Un crocefisso non è sufficiente ad eliminare i pericoli che possono sorgere con
questa pratica, sono necessarie altre precauzioni che verranno spiegate
successivamente.
3) Deve esserci una finestra nella stanza in cui si opera e l’ambiente deve essere
sufficientemente ventilato.
4) Non appoggiare mai candele o altri liquidi sul tavolo sul quale si appoggia la
tavoletta Oui-ja. Le candele possono essere poste eventualmente in un altro
tavolo a lato o in un mobile nelle vicinanze, sempre accompagnate da un
bicchiere con acqua fresca. Quest’acqua al termine della “seduta” dovrà essere
gettata nella terra di una pianta o in un giardino.
5) Durante le sessioni prendersi delle pause. Durante queste pause stirare bene i
muscoli e respirare profondamente, in modo da ossigenare la circolazione.
6) Quando si termina una sessione è consigliabile mangiare un po’ di frutta e
qualcosa di dolce. E’ stato dimostrato dalla parapsicologia che l’uso di facoltà
ESP abbassa i livelli di zucchero nel sangue e quelli del potassio.
7) Non operare con la tavoletta dopo aver assunto alcolici, farmaci psicotropi,
steroidi, stimolanti cardiaci, sonniferi o droghe di qualsiasi genere.
8) Non cadere nell’abitudine di utilizzare la Oui-ja Board tutti i giorni. Non deve
diventare un’attività abituale. L’uso di questo strumento deve limitarsi ad un
massimo di due volte a settimana. I giorni consigliati dalla tradizione sarebbero
il martedì ed il venerdì.
9) Nella stanza in cui si opera sarebbe bene che non ci fossero oggetti o fotografie
di persone defunte.
10)
Prima di iniziare una sessione è bene purificare l’ambiente in cui si
intende operare mediante defumazioni “di scarico”. Resine come l’incenso o
legni aromatici come il palo santo sono ottimali, altrimenti si possono
impiegare miscele preconfezionate a base di erbe di purificazione.
11)
L’uso di miscele speciali atte a “chiamare” le entità dei trapassati è
consigliato unicamente a medium provetti ed esperti.
12)
Al termine di una sessione è sempre opportuno procedere ad una seconda
defumazione di scarico o “di bando”.
Evitare di usare la Oui-ja da soli e di eseguire sessioni da soli.
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COME OPERARE CON LA OUI-JA
Si dice che la tavoletta andrebbe posta sulle ginocchia di due persone posta una
dinnanzi all’altra, come mostra la figura a lato e che, ciascuna persona, appoggi la
punta degli indici sulla planchette (o sulla moneta o sul bicchierino a seconda dei
casi) con delicatezza. In realtà la cosa migliore è appoggiare la tavola Oui-ja su un
tavolo, tra due o più persone. Il tavolo andrebbe coperto con una tovaglia di lino o di
spugna, questo per impedire alla Oui-ja di scivolare. La pressione sulla planchette
(moneta o bicchierino) deve essere minima, questo per evitare qualsiasi genere di
influenza di chi partecipa alla seduta. Anche se i partecipanti sono persone di fiducia
sono sempre possibili movimenti inconsci che possono compromettere la seduta.
Prima di iniziare, come anticipato, è bene purificare l’ambiente con una defumazione.
Si potranno utilizzare incenso bianco puro (Olibano) o legni aromatici come il Palo
Santo, oppure misture di erbe speciali selezionate.
Nella stanza è bene accendere una candela bianca possibilmente di cera d’api (CER
000 catalogo de Il Crogiuolo®) affiancata da un bicchiere con acqua. Se si è alle
prime armi è consigliabile l’impiego di una candela a forma di crocefisso unta con un
olio di benedizione. Se si ha già una certa pratica si potranno impiegare candele blu o
addirittura candele viola. MAI impiegare candele rosse o arancioni. In certe
circostanze, se i medium sono dotati di esperienza, si può bruciare, SOLO E
SOLTANTO
DOPO
AVER
FATTO
LA
DEFUMAZIONE
DI
PURIFICAZIONE, una miscela speciale atta ad attirare le entità. Ecco la formula:
-
resina di mirra pura
fiori di lavanda secchi
incenso bianco
13 gocce di olio di cipresso puro
La miscela va preparata di sabato con la luna crescente, Gli ingredienti secchi vanno
polverizzati in un pestello ed a questi si aggiunge l’olio, quindi si mescola. La dose è
di un cucchiaio di ogni ingrediente secco. L’impiego di pentacoli di Saturno, secondo
i cabalisti, indossati come talismani, è un buon aiuto durante questo genere di
pratiche. Nel Catalogo delle Medaglie de Il Crogiuolo® potrete trovare questo tipo di
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medaglie e richiedere il materiale tradizionale di consacrazione.
Una volta eseguite queste pratiche preliminari è bene che chi conduce la seduta reciti
una Orazione e chi partecipa ascolti con animo ricettivo le parole facendole proprie.
Si può recitare una preghiera che venga dal cuore o attenersi ad una tratta dalle
Orazioni Scelte di Allan Kardec.
Terminata questa fase di raccoglimento si può passare alla pratica. Appoggiare le dita
sulla moneta (o la planchette o il bicchierino), chiudere gli occhi ed attendere che
inizi a muoversi. Può passare un po’ di tempo. Occorre osservare comunque il
silenzio nell’attesa e rivolgere l’animo a sentimenti di amore universale. Se si
accusano dolori, stanchezza alle braccia, prendere una pausa. Durante la sessione
però NON BISOGNA MAI STACCARE LE DITA DALLA PLANCHETTE
(BICCHIERINO O MONETA) PER NESSUN MOTIVO.
Chi conduce la sessione può iniziare con le domande. Inizialmente si possono fare
domande semplici, ordinarie, del tipo:
-
C’è qualcuno qui?
Desideri dirci qualcosa?
Vuoi parlare?
Vuoi rispondere alle nostre domande?
Queste domande possono provocare dei movimenti della planchette, senza però
indirizzarla verso una risposta, in questo caso occorre ripetere la domanda più volte.
E’ utile se vicino è presente una persona attrezzata per scrivere o registrare i
messaggi che via via compaiono durante la sessione. Chi esegue questo compito è
bene che impieghi una matita a punta morbida piuttosto che una penna a sfera. La
grafite infatti è un materiale naturale, preferibile a prodotti sintetici, inoltre ha una
particolare struttura che la rende ottimale a livello esoterico essendo
elettroconduttiva. La grafite è uno degli ingredienti del famoso Sal Negro, un
preparato che ha lo scopo di esorcizzare/scaricare determinate energie spirituali, a
livello esoterico.
Quando si opera con la Oui-ja non è necessario andare in trance. Non è stato mai
provato se le forze che intervengono sono effettivamente dei defunti o correnti di
altra natura, è bene mantenere sempre un affinato senso critico e buon senso.
Con l’andare avanti della seduta si possono fare domande più accurate, chiedendo
nomi, date, eventi ed altro genere di informazioni, sempre se “CHI” risponde è
disposto a dare questo genere di informazioni. Domande esemplificative possono
essere:
- Vuoi comunicarci il tuo nome?
- Sei un uomo/donna?
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- Ti chiami Tizio/Caio?
- Sei morto prima del 1970?…
Ci sono momenti in cui la moneta o la planchette possono fermarsi tra due lettere o
due numeri, in questo caso occorre ripetere la domanda. Se non si ha risposta
chiedere direttamente la lettera/numero a cui faceva riferimento.
Attenzione: durante le comunicazioni con la Oui-ja le entità che rispondono non
fanno le pause grammaticali tra una parola e l’altra, quindi occorre mantenere una
certa attenzione, dal momento che scrivono “di seguito”.
Es: MICHIAMOMARIO = MI-CHIAMO-MARIO
Terminata la sessione ringraziare sempre gli spiriti intervenuti e congedarli col
dovuto rispetto invitandoli ad andare nella Luce. Quindi si procederà alla seconda
defumazione. A questo punto la candela andrà lasciata consumare comunque fino alla
fine. Solo allora si potranno gettare i resti nella terra di un vaso di fiori o in un
giardino. Stessa sorte per l’acqua.
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PERCHÉ È SCONSIGLIABILE OPERARE DA SOLI
Operare da soli con la Oui-ja non è proibito, tuttavia viene sconsigliato. Una
chiacchiera da comari dice che una persona non può farsi le carte per se stessa perché
non avrebbe risposta. Questo monito è vero, anche se fino ad un certo punto, dal
momento che verrebbe a mancare l’obiettività necessaria per trarre un responso. Con
la Oui-ja si può verificare una simile evenienza, senza contare il fatto che operando
da soli è molto difficile riuscire a prendere appunti durante la sessione. A questo fatto
si uniscono altri rischi che la tradizione trasmette come pericolosi. Il primo rischio è
quello di farsi prendere troppo la mano e fare diventare la Oui-ja una vera e propria
ossessione col rischio di astrarsi dalla realtà. Il secondo punto riguarda il discorso
puramente esoterico/spirituale, ossia il rischio di chiamare un’entità pericolosa e non
sapere gestire la cosa. Il terzo pericolo richiama rischi di altro genere, ossia il
coinvolgimento eccessivo del proprio subconscio al punto da portare in una realtà
alterata. La scienza è ancora indietro in questo campo e certi terreni sono ancora
avvolti dalle nebbie del mistero. Se si opera da soli è più labile il controllo: mai
seguire le indicazioni date dalle “entità” senza una SUPER DOSE di buon senso. Se
emergono dalla sessione rischi per una persona amata o per un amico non perdere
mai il controllo e non presupporre forzatamente che tutto ciò che emerge dalla
tavoletta sia verità assoluta. Nella tradizione sciamanica si dice che uno spirito di luce
non può mai comunicare una disgrazia a meno che non gli venga esclusivamente
richiesto, e anche quando così fosse non ha la concessione di comunicare un evento
tragico a meno che non abbia la possibilità di dare indicazioni per evitarlo. Su questa
base ricordate che, se non è stato il vostro subconscio a rispondere, nessuno spirito
“buono” farebbe mai del terrorismo astrale, quindi uno spirito non buono non è da
assumere come consigliere preferenziale, dal momento che è di una natura malevola e
pertanto non necessariamente dice la verità. Il buon senso innanzi tutto. Non mi
stancherò mai di ripeterlo.
La cronaca e la produzione cinematografica hanno trattato spesso della tavola Oui-ja,
la prima esponendo casi di predizioni ai limiti dell’incredibile circa tragedie e simili,
la seconda facendo leva sulla suspance e spesso sulla fantasia.
Se si opera da soli, anche se si ha esperienza, mai cimentarsi in esperimenti con
defumazioni atte ad attrarre gli spiriti. Nonostante molti medium impieghino unguenti
tipo lo Yuza Yuza, specialmente nelle zone in cui forte è l’influenza della magia
Hoodoo e Voodoo, se si opera da soli è bene evitare questi strumenti optando magari
per unguenti del tipo Psychic Vision che agisce anche da equilibratore a livello di
facoltà ESP. Usare poi strumenti di protezione non significa che la comunicazione
spiritica, quando anche ci fosse, verrebbe inibita, semplicemente fungono da filtro per
evitare incidenti di percorso, un po’ come avviene con le creme solari ad alto fattore
protettivo: non inibiscono l’abbronzatura, ma filtrano gli agenti nocivi alla pelle.
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CASE STREGATE E SPIRITI OSSESSORI
Alcuni operatori impiegano le tavole Oui-ja nelle
cosiddette case infestate, ora per liberarle ora per
scrutarne il mistero. Sybil Leek, una delle più famose
medium inglesi, aveva l’abitudine di impiegare
questo strumento per investigare in certi luoghi
“infestati” per trovare un modo per liberarli.
ATTENZIONE, molte delle cosiddette case stregate
sono in realtà luoghi infestati da poltergeist che,
nonostante siano chiamati volgarmente “spiriti
burloni” sono in realtà, ed è scientificamente
dimostrato, delle energie che scaturiscono
generalmente dalla presenza di fanciulli o fanciulle
adolescenti e non hanno nulla a che vedere con spiriti
o fantasmi. In casi come questi si è verificato che nel
momento in cui veniva allontanato dalla casa l’adolescente l’attività cinetica della
tavoletta si fermava improvvisamente. Inutile dire che le informazioni date dalla
stessa durante la crisi poltergeist erano totalmente inaffidabili ed alterate. Prima di
trarre conclusioni, dunque, in questo genere di investigazioni, è bene informarsi
attentamente. I fenomeni poltergeist, tra l’altro, possono essere anche abbastanza
violenti ed a volte rischiosi. Nelle sessioni Oui-ja invece non si manifestano mai
fenomeni di questa intensità. La finzione cinematografica è molto lontana dalla realtà.
Nonostante nessuna pratica spiritica sia da prendere alla leggera è importante
sottolineare che con la Oui-ja è molto difficile se non quasi impossibile che si
manifestino entità demoniache, diavoli e simili. In molte culture addirittura il diavolo
non viene nemmeno considerato.
La maggior parte di quelli che genericamente vengono catalogati come “spiriti
cattivi” sono in realtà anime perse che, per un motivo o per l’altro, non si rendono
conto di essere morti ed attuano su questo piano in maniera disordinata. Qualcuna di
queste anime può certamente avere una natura malevola, ma non è necessariamente
così. In questo caso si deve cercare di elevare questi spiriti in modo da liberarli.
La tradizione vuole poi che se ci si trova in situazioni più pesanti, in questo contesto,
si possa eseguire un rituale speciale per liberare un’anima. Si tratta di una pratica di
misericordia in cui si recitano preghiere speciali in favore di queste entità per
evolverle.
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COMUNICAZIONI EXTRATERRESTRI?
Secondo J. Manuel Durán, nel suo testo Ouija, Sistema de Contacto, la famosa
tavoletta può essere anche impiegata per contattare intelligenze aliene che, a detta
dell’autore spagnolo, sono già presenti sul nostro piano terrestre in attesa del loro
manifestarsi quando i tempi sarebbero maturi. Nel suo testo Duràn riporta moltissime
conversazioni avute con alieni e secondo il suo punto di vista non è da escludere che
molti dei cosiddetti fenomeni paranormali e delle cosiddette entità sarebbero da
ricondurre a creature extraterrestri. Il contatto con gli alieni sarebbe possibile anche
senza la tavoletta spiritica, ma durante l’impiego della stessa si postula uno stato di
concentrazione particolarmente riflessiva che, nel normale stato di veglia sarebbe
difficile raggiungere.
La teoria secondo cui le antiche divinità altro non sarebbero che intelligenze aliene
non è comunque una novità. Molti dei miti che circondano la nascita delle grandi
civiltà sembrano fare riferimento a esseri venuti dalle profondità dello spazio.
Secondo alcuni studiosi persino gli angeli biblici e molte creature mitiche sarebbero
riconducibili ad abitanti di altri pianeti.
Tuttavia è bene sottolineare che la Oui-ja è stata creata, come strumento, sulle orme
dei concetti dello spiritismo classico più che sull’ufologia e queste speculazioni sono
molto recenti, risalendo agli inizi degli anni settanta del ventesimo secolo.
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STRUMENTI DI PROTEZIONE
Le varie tradizioni esoteriche mettono a disposizione strumenti differenti per
proteggersi e tutelarsi durante le operazioni medianiche di qualunque natura esse
siano.
All’inizio abbiamo visto come sia importante l’uso di una candela durante la
sessione, questa deve essere sempre accompagnata da un bicchiere con acqua fresca.
Si ritiene che l’acqua sia in grado, essendo il grande solvente universale, di assorbire
energie negative e, nel contempo, di attrarre i fenomeni spiritici. Le più famose
apparizioni fantasmali infatti avvengono sempre in luoghi dove sia presente questo
elemento, magari nascosto in un fiume sotterraneo.
L’uso di incensi o defumazioni di purificazione è tradizionale in tutte le culture
esoteriche, magiche e religiose del mondo. Si può impiegare del semplice incenso
bianco o del palo santo, oppure utilizzare delle misture di erbe speciali, se si ha la
possibilità. Queste agiscono tradizionalmente a livelli differenti ed oltre a purificare
facilitano la comunicazione medianica ed il contatto. In commercio ne esistono
differenti tipi, commercializzati con nomi diversi. Presso Il Crogiuolo® potrete
trovare questi composti già confezionati e pronti all’uso, autocombustibili oppure da
bruciare su carboni ardenti. Chi per cultura o affinità si sente vicino alle tradizioni
Voodoo e Hoodoo può impiegare formule come il Van Van, considerato un vero e
proprio purificatore astrale, apportatore di energie positive a tutti i livelli.
Nella tradizione cabalistica i pentacoli sono lo strumento principe di protezione, i più
famosi sono quelli attribuiti a Re Salomone nel celebre Grimorio conosciuto come la
Clavicola. I pentacoli sono simboli che riportano lettere ebraiche, nomi di Dio,
orazioni e glifi particolari, veri e propri scudi astrali. Per essere effettivi vanno
consacrati secondo un procedimento ben preciso. Chiunque abbia un minimo di
conoscenza magica può consacrare un pentacolo. Un altro strumento di protezione
sono i bagni, che possono essere eseguiti prima di una pratica o dopo la sessione. Chi
segue l’Umbanda conoscerà sicuramente le proprietà della pianta Comigo Ninguém
Pode, un vegetale che si ritiene elevi un vero e proprio scudo astrale contro ogni forza
negativa. Dopo le sessioni si possono fare bagni di scarico se la seduta è stata molto
impegnativa o pesante per allontanare ogni scoria spirituale. Se l’impiego di unguenti
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come lo Yuza Yuza è sconsigliato durante la sessione può però essere impiegato per
ungere leggermente la planchette o la moneta che si utilizza, lo stesso dicasi di una
polvere scura impalpabile che prende il nome di Voodoo Powder, ne basterebbe
comunque un pizzico.
Tra le defumazioni di scarico terminata una sessione citiamo quelle contro le
negatività e, se si è vicini all’Umbanda, incensi in tavolette come il Sai de Mim, così
comuni nella tradizione spiritistica brasiliana e nell’aromaterapia olistica.
Per concludere citiamo alcuni dei luoghi comuni più conosciuti circa la tavoletta
spiritica, alcuni rasentano la superstizione, ma è utile comunque conoscerli, per avere
una panoramica più completa sul mistero chiamato Oui-ja.
·
Mai usare una tavoletta Ouija da soli
(già sottolineato)
·
Mai lasciare che gli spiriti, movendo il
puntatore, percorrano i numeri o le lettere
dall’alfabeto dall’inizio alla fine, perché in
questo modo lo spirito potrebbe uscire dalla
tavoletta (virtualmente uno spirito è già fuori
dalla tavoletta)
·
Se il puntatore si muove in direzione
dei quattro angoli hai contattato uno
spirito maligno
·
Nel caso avessi contattato uno
spirito maligno capovolgi il puntatore ed
usalo al contrario
·
La sessione va chiusa con un saluto
di cortesia o gli spiriti resteranno incastrati
nella tavoletta
·
Mai usare una Ouija quando si è
deboli o malati perché si è più vulnerabili
a possessioni di qualsiasi tipo
·
Mai usare una Ouija in un cimitero o
dove è accaduta una morte violenta
·
Talvolta può accadere che uno
spirito maligno può impossessarsi della
tavola ed impedire ad altri spiriti di
entrare
·
Quando si usa un bicchiere come
puntatore pulirlo bene prima dell’uso su
una candela
·
Le Ouija buttate via tornano a
tormentare il suo vecchio proprietario o i
suoi discendenti (usate il buon senso)
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·
Se si brucia un Ouija Boards essa
urlerà (sic), coloro che odono questo
gemito hanno meno di 36 ore di vita, ma
per annullarla si può spezzarla in 7 pezzi
bagnarla con acqua santa e seppellirla ( a
questo punto mi chiedo come si fa a
rompere un oggetto bruciato? Ancora una
volta…il buon senso)
·
Le lettere dei foglietti delle Ouija
artigianali vanno disposte in cerchio per
impedire l’uscita degli spiriti
·
Se su una Ouija si posiziona una
moneta d’argento nessuno spirito maligno
potrà uscirne
·
Mai lasciare il puntatore sulla
tavoletta se non la si sta usando
·
Mai chiedere di Dio, della date e
della modalità della propria morte.
Il nostro viaggio all’interno del mondo della Oui-ja si conclude qui..o forse è solo al
principio.. perché starà a voi ora scrivere i capitoli più emozionanti sull’argomento e
proseguire il cammino. Un cammino che potrebbe portarvi ai confini del mondo,
dello spazio, del tempo…o della stessa realtà.
ABM
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Oui-ja ed entrate nel mondo del mistero. Non vi garantiamo risultati
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ed un oggetto preparato secondo i canoni della tradizione, come ogni articolo
distribuito da Il Crogiuolo®.
Ouija, la tavola parlante
Il Crogiuolo® Snc, Via Carlo Imbonati 3, 20159, Milano