Max - Dario Ballantini
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Max - Dario Ballantini
tattooyou tema: guarda al futuro e riparti. L’abbiamo chieste a sei artisti. Ecco le loro opere, da incidere sulla pelle. In esclusiva per max C i sono i tatuaggi fatti per non scordare il passato. E quelli per acciuffare il futuro. I nostri, disegnati da sei grandi artisti contemporanei, fanno parte della seconda categoria. Meno consueta e per questo più interessante. Non fossili d’inchiostro bensì appunti indelebili sull’organizer della pelle. Ricordati di rinascere. Riparti. Riacchiappa il tuo destino. Governa il tuo regno. Ogni giorno: sono questi i temi intorno ai quali Nicolai Lilin, Dario Ballantini, Giuseppe Veneziano, Davide Toffolo, Ludmilla Radchenko e Rae Martini hanno disegnato per Max (e per voi) i loro inediti ed 94 max. gazzetta.it di Raffaele Panizza eccezionali tattoo. Un regalo pensato apposta per questa complicata estate 2012. Un simbolo di potenza che ciascuno di voi potrà decidere di imprimersi sulla pelle quando vi trovasse dentro un frammento del proprio destino. Dei nostri sei disegnatori, solo Nicolai Lilin è stato un professionista dell’ink, con una vita dedicata all’arte del tatuaggio criminale (per chi si fosse perso i suoi libri, si consiglia di partire da Educazione siberiana, Einaudi). Gli altri, in pieno spirito del progetto, hanno scelto semplicemente di buttarsi. Rae Martini è stato per vent’anni uno dei graffiti artisti più importanti d’Europa, e da poco ha spostato la sua arte su tela. Dario Ballantini è il comico-incursore-trasformista più famoso d’Italia, ma dopo ogni performance a Striscia la Notizia si chiude nel suo studio di Milano a dipingere le tele che adora. Davide Toffolo è illustratore di talento e rocker: la voce dei Tre allegri ragazzi morti, nascosta dietro la maschera da teschio, è la sua. Giuseppe Veneziano è il nostro Andy Warhol, fustigatore di icone, falsi miti e veri eroi. Mentre Ludmilla Radchenko è una splendida creatura che dall’esporre se stessa in tv è passata ad esporre tele pop nelle gallerie più importanti, da Roma a Miami. Tutta gente che il drago del domani, insomma, l’ha cavalcato davvero. Nicolai Lilin Nicolai Lilin è un fenomeno atmosferico generato al contrario: prima c’è stato il tuono, ora c’è lo splendore del lampo. In ordine: l’infanzia in Transnistria, educato all’«uccidere onesto» da una comunità di criminali deportati da Stalin in questa non man’s land tra Moldavia e Ucraina; poi due anni a fare il cecchino in un reparto di sabotatori in Cecenia; oggi, a 32 anni, una vita da scrittore tradotto in 15 lingue, tatuatore di madonne armate e angeli dell’inferno, e gestore a Milano di uno spazio culturale chiamato Kolima, il suo soprannome da ragazzo. del suo tattoo dice: «La mia etica di tatuatore m’impedisce di svelare la simbologia delle opere. Ma il messaggio del disegno è questo: chi deve affrontare un cambiamento si ricordi che ogni rinascita è possibile solo dalle ceneri, e che ogni ordine nasce dal caos, come nella natura dell’universo». www.nicolaililin.com max. gazzetta.it 95 MAXidee Giuseppe Veneziano È uno degli artisti più vivaci della scena NewPop italiana. Le sue opere parlano spesso di politica, sesso e religione. Per questo è stato oggetto di clamorosi attacchi istituzionali e mediatici e di censure (come è successo con La madonna del Terzo Reich). Ha partecipato a numerose mostre, tra cui la 54ª Biennale di Venezia curata da Sgarbi. È attualmente uno dei massimi esponenti del gruppo Italian Newbrow. del suo tattoo dice: «Il tema della rinascita mi ha fatto venire in mente due cose: l’idea della primavera, e la rosa mi è sembrata il simbolo più appropriato. e la famosa “origine del mondo” di Courbert da cui ho preso a prestito il titolo». www.giuseppeveneziano.it Rae Martini Nato a Milano nel 1976, è uno dei protagonisti del mondo dei graffiti italiano: stradacce e treni di tutto il Bruttopaese (ma s’è spinto fino al Bronx di New York sulla scia dei maestri Phase II e Dondi) sono impreziositi dalle sue onde di colore. Da qualche tempo, dipinge anche su tela. Ha esposto al PAC di Milano, al MAC di San Paolo e al Museo Recoleta di Buenos Aires. del suo tattoo dice: «È uno sugar skull, o calavera, ispirato ai teschi di zucchero che i messicani offrono nel giorno dei morti. Di millenaria tradizione Maya, spesso colorati in toni sgargianti, sono una celebrazione della vita e della rinascita: ridere di ciò che più ti fa paura è l’unico modo per esorcizzarla e ripartire al meglio». www.raemartini.org 96 max. gazzetta.it Davide Toffolo Nato a Pordenone nel 1965, Davide Toffolo è un disegnatore di misteri e di giganti, letterari e in carne e ossa. Suoi il romanzo a fumetti Intervista a Pasolini, la bio a immagini Carnera, la montagna che cammina e la serie di culto su un gruppo di adolescenti zombie Cinque allegri ragazzi morti. Ha dato vita a I tre allegri ragazzi morti, band tra le band più seguite del panorama rock-punk italiano di cui è voce e chitarra. del suo tattoo dice: «Una frase di Pasolini, in bocca a un corvo, ci illumina su cosa ci è successo in questi ultimi anni. E ci suggerisce che cosa fare per vivere meglio quelli a venire» www.treallegriragazzimorti.it max. gazzetta.it 97 MAXidee Ludmilla Radchenko Nella sua vita precedente è stata una modella e showgirl. Oggi, al motto “life is your choice”, dipinge a tempo pieno, ha fondato a Milano il Pop art studio e pubblicato per Skira il catalogo Power Pop. del suo tattoo dice: «s’intitola Against crisis. è un toro dal tratto istintivo, illuminato da fiamme rosso sangue, pronto a incornare un muro. metafora della lotta alla crisi, È un invito a reagire, ad abbattere le barriere che ci impediscono di costruire un futuro migliore. Il suggerimento è di attingere dalle nostre radici, dalla natura, dal mondo animale, che quando si carica di forza non si ferma davanti a nulla». www.ludmillapopart.it 98 max. gazzetta.it Dario Ballantini C’è più Pablo Picasso o più Antonio Ricci nella mente creativa di Dario Ballantini? Livornese, classe 1964, l’uomo che mille volte si è reinventato nella pelle di Valentino, Vasco Rossi, Luca di Montezemolo e Roberto Maroni, oggi tiene più ai suoi quadri che ai suoi personaggi. La sua personale Identità artefatte gira l’Italia da anni, Ivano Fossati ha voluto le sue tele come scenografia di un tour e nel febbraio 2012 una sua mostra ha fatto tappa persino a Londra. del suo tattoo dice: «rappresenta la potenza dell’essere umano. È un gigante inarrestabile, Una creatura che, se soltanto vuole, può sovrastare ogni cosa». www.darioballantini.it APRITE QUESTA PORTA L’ENFANT PRODIGE DELLA GRAFICA ANTONIO COLOMBONI TUTTO PER NOI ■ Il balsamo milleusi incontra l’arte contemporanea. Niente di strano dopotutto: perché Eight Hour Cream di Elizabeth Arden, ora disponibile anche in una versione fragrance free, da sempre serve per trattare le zone tatuate e garantire una rapida cicatrizzazione. Per questo Antonio Colomboni ha rielaborato in esclusiva per Max sotto forma di tatuaggio la celebre porta rossa logo del brand. Lui è l’enfant prodige della grafica italiana: curiosità e contaminazione sono alla base dei suoi lavori, che lo hanno portato a viaggare in tutto il mondo. La passione per il disegno a mano libera invece lo porta a sviluppare tecniche che uniscono matita, china e una lavagna digitale. www.antoniocolomboni.it Andrea Porro max. gazzetta.it 99