BROCHURE_Percorsi didattici_Valle del Chiese

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BROCHURE_Percorsi didattici_Valle del Chiese
Ecomuseo della Valle del Chiese – Porta del Trentino
La valle del Chiese si colloca lungo il corso dell’omonimo fiume,
tra paesaggi rustici e natura incontaminata. Situata nell’estremo lembo
sud-occidentale del Trentino, fa parte delle Valli Giudicarie
e si presenta come ideale porta di accesso al mondo alpino.
Il fondovalle ed i fianchi delle montagne sono costellati di
paesi e villaggi, ognuno con le sue caratteristiche, nuove o antiche, ma
tutti di grande fascino,
inseriti in un ambiente unico di bellezze naturali.
Una valle, che oggi come un tempo, ha saputo
utilizzare le sue innumerevoli risorse per vivere, divertire, praticare sport,
lavorare ed offrire mete turistiche esclusive.
Un luogo di forte identità per chi vi abita e
un’ affascinante scoperta per chi non vi risiede.
Il territorio come un ampio museo all’aperto:
l’Ecomuseo della Valle del Chiese, Porta del Trentino.
DOVE SIAMO
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Sentiero Etnografico
Rio Caino
II Sentiero, nelle vicinanze di Cimego, si sviluppa tra i 450 e i 750 metri di Malga Caino e può essere considerato un vero museo all'aperto
sulla cultura contadina, testimonianza del lavoro dell'uomo e del rapporto con il paesaggio.
In circa quattro ore si scoprono i manufatti legati ai vecchi mestieri, come l'antica fucina, il vecchio mulino e fornaci per la calcina, edifici
rurali e malghe, dove si esercitavano attività rurali del fabbroferraio, del casaro, del boscaiolo, del carbonaio.
La saggezza degli avi aveva colto l'importanza di utilizzare la vivacità del torrente - il Rio Caino, appunto per l'operatività della fucina. II
maglio, infatti, funziona grazie all'energia idrica, così come il mantice: l'acqua cade in un recipiente rotondo, l'aria generata dalla caduta
viene incanalata in un condotto che porta al mantice e ravviva il fuoco del fabbro. Ecco un vero esempio di ingegno umano.
E sono sempre le acque del Rio Caino ad azionare i macchinari del vecchio mulino, dove
si macina il grano, si fa brillare l'orzo, si setaccia la farina con buratto, mentre il fuoco nel
forno scoppietta in sottofondo. Queste antiche testimonianze etnografiche oggi sono state
riscoperte e ristrutturate e si trovano immerse in ampie pinete e faggeti dove flora e fauna
regnano indisturbate.
Si prosegue attraverso luoghi leggendari, come l'alcova di Fra' Dolcino e
Margherita, eretici vissuti a Cimego fra il 1300 e il 1303, e come l'orto della
strega Brigida, personaggio vissuto a Cimego intorno al 1470, dove sono state
raggruppate le diverse erbe officinali utilizzate dalla strega.
Oltre ai luoghi storici, come le trincee militari coperte della Prima Guerra
Mondiale, per poter dare alle future generazioni conoscenza e coscienza del
passato, per ciò che riguarda l'architettura popolare dell'epoca preindustriale,
si possono visitare due bellissimi edifici rurali, scelti e ricostruiti perché
rappresentativi e tipici della Valle del Chiese, sia sotto l'aspetto architettonico
che per l'utilizzo dei materiali.
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Casa della fauna e percorsi natura
Daone
E' il più grande interamente in terra trentina e, nella parte meridionale, accessibile proprio dalla
Valle del Chiese, attraverso la Val di Fumo e la Val di Breguzzo. In questo Parco vivono nella natura
incontaminata stambecchi, camosci e caprioli. Ed anche marmotte, gufi e picchi di specie.
Indisturbata nel cielo vola maestosa I'aquila.
La Val di Fumo è tra le più suggestive dell'arco alpino. Nella parte superiore della Val Daone, dal
lago artificiale di Bissinia si allunga in direzione nord fino alla Conca delle Levade. La vegetazione
della valle è piuttosto varia, si passa dalle mughette di fondovalle ai nuclei di pino cembro dei
versanti orientali, alle immense distese di rododendro e ginepro.
Ospitata nella maestosa Villa de Biasi a Daone, la Casa del Parco Fauna è dedicata alla
scoperta dell'eccezionale ricchezza faunistica del Parco Naturale Adamello Brenta e riassume in
un unico spazio la sorprendente integrità e varietà ambientale di questa magnifica area protetta.
Cervi e caprioli convivono qui con l'orso bruno, lo schivo plantigrado simbolo del Parco. In quota
camosci e stambecchi pascolano accanto a marmotte e pernici bianche, mentre la maestosa
aquila
reale
ed
il
raro
gipeto
volano
in
alto
nel
cielo.
Nelle sei sale della Casa, tramite la visione diretta o multimediale, ci si addentra alla scoperta di
questo mondo così multiforme e affascinante: si trova allora il plastico che illustra la morfologia
del territorio; il rumore del torrente virtuale che accompagna alla scoperta degli ambienti
acquatici; si cammina in un bosco di faggi, fra un'enorme e inaspettata varietà di animali; si
passeggia in mezzo ad una rappresentazione molto realistica del sottobosco, con le specie di
Casa della
Fauna a
Daone
funghi più comuni di questi ambienti; ci si stupisce di fronte ad uno spettacolare nido d'aquila
reale che sovrasta la prateria alpina; si osserva, su uno schermo gigante, la vita ed il
comportamento
di
marmotte,
camosci,
aquile
e
di
molti
altri
animali.
Una serie di postazioni interattive permettono inoltre di verificare attraverso il gioco quanto
appreso dalla visione di diorami, pannelli e video, mentre l'ultima sala, con la sua penombra e i
suoni soffusi, conduce nell'affascinate universo dei suoni, dei canti, dei rumori che caratterizzano
il mondo e il linguaggio degli animali.
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Un'interessante passeggiata, realizzata dal Comune di Daone, che conduce l'escursionista
alla scoperta della ricca vegetazione e di un sottobosco dai mille colori. Partendo dalla
spianata di Pracul, a 920 m. di altitudine, superato lo storico ponte in pietra di Manoncin,
prende per l'antica strada ciottolata che conduce al Dos de Manon, da cui si gode una
suggestiva vista panoramica. Qui si possono visitare i resti dei camminamenti e delle
trincee, testimoni per dramma storico e umano del fronte italiano della Prima Guerra
Mondiale.
Scendendo lungo la stradina forestale di Lert-malga Nova, il Percorso porta all'arcaica
Grotta dei Ciclopi, in località Piana, rifugio di antiche attività del tradizionale lavoro di
montagna e oggetto di belle leggende.
Infine, si attraversa la splendida radura di Gincànave dove trova naturale collocazione un
semplice ed interessante museo geologico all'aperto.
Il nuovo percorso natura che il Parco Naturale Adamello Brenta ha allestito nei pressi della
Casa del Parco a Daone è dedicato al tema della fauna. In considerazione del contesto in
cui si snoda il sentiero, caratterizzato in buona parte da un mosaico di prati, campi e
microambienti di origine antropica, il tema di fondo individuato è costituito dalla fauna degli
Percoso natura
“Fauna dei campi e
dei prati” - Daone
ambienti creati dall’uomo, con particolare riferimento alla realtà degli agroecosistemi di tipo
estensivo. Gli allestimenti didattici sono finalizzati a conoscere la fauna tipica di questa
realtà ambientale e comprendere il ruolo degli elementi del paesaggio – soprattutto del
paesaggio agricolo tradizionale – in grado di costituire l’habitat per le diverse specie, ovvero
di rappresentare i piccoli ma significativi serbatoi di biodiversità del territorio.
Il sentiero faunistico ha inizio dal paese di Daone e si compone di un tratto comune
all’andata e al ritorno e di un tratto ad anello. Complessivamente, è lungo circa 5 chilometri
ed ha un dislivello di poche decine di metri; si percorre con passo tranquillo in circa 1,5 ore.
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La Grande Guerra
La Valle del Chiese è stata teatro durante la 1ª guerra mondiale di combattimenti, essendo linea di
confine tra l'impero Asburgico e il Regno di Italia. Tali vicende l'hanno segnata profondamente e tuttora
resistono le testimonianze di quel periodo costituito da forti, trincee, linee di sbarramento e mulattiere.
La Grande
Guerra in Valle
del Chiese
Dei personaggi e dei grandi eventi del passato, il tempo ci ha lasciato qualche preziosa testimonianza.
Il Cimitero monumentale di Bondo - monito simbolico contro ogni possibile guerra - il Forte Larino di
Lardaro, il Forte Corno di Praso, il Forte Carriola a Pieve di Bono e ancora, il Museo della Grande
Guerra di Bersone offrono una più approfondita conoscenza di quel tragico conflitto, della vita
quotidiana dei soldati al fronte,.. delle loro fatiche e sofferenze.
Visita a Forte Larino, forte austro-ungarico di prima generazione (1860-1861), alle sue trincee
Itinerario della
Grande Guerra
al Cimitero Monumentale austro-ungarico di Bondo, monito simbolico contro ogni possibile
guerra e al Museo della Grande Guerra in Valle del Chiese dove sono raccolti numerosi reperti
lasciati dai soldati di entrambi i fronti.
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I Laboratori
Il laboratorio didattico è un tempo e uno spazio dove i ragazzi possono lavorare su argomenti e progetti che li
hanno coinvolti. E’ un ambiente dove, coniugando il sapere con il fare, si svolgono attività di apprendimento
che sviluppano competenze autentiche.
Il laboratorio è quindi un contesto che, valorizzando la curiosità, sviluppa l’attitudine alla ricerca.
Nella suggestiva atmosfera del Mulino ad acqua del Sentiero
Laboratorio
del
pane
Etnografico del Rio Caino i ragazzi avranno la possibilità di
assistere a tutte le fasi della preparazione del pane
casereccio e potranno creare da se “il proprio panino” che
sarà poi cotto nel caratteristico forno a legna.
Questo laboratorio ha l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi la
lavorazione del latte e derivati analizzando l’intero processo
produttivo, che parte dalla visita della stalla con la mungitura di
mucche e capre, passando poi per il caseificio dove avviene la
successiva lavorazione.
Dopo la spiegazione e la visita alle strutture, i ragazzi avranno la
I sapori
del
latte
possibilità di provare da se a mantecare il burro nella zangola,
metterlo nell’apposito stampino, quindi incartarlo ed avere così
un ricordo della giornata.
A Por, piccolo paese della Valle del Chiese, i ragazzi
conosceranno da vicino il mondo delle api, avendo infatti la
Conoscere
le
api
possibilità di visitare il laboratorio in cui avviene la smielatura,
di assistere alla creazione di una candela in cera d’api,
ammirare l’apiario ed i suoi alveari ed assaggiare il delizioso
miele. Attraverso l’arnia didattica i ragazzi avranno inoltre
l’opportunità di vedere da vicino ed in sicurezza l’attività
realmente svolta dalle api.
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I
ragazzi
visiteranno
una
troticoltura
specializzata
nell’allevamento di trote e salmerini, pregiati salmonidi d’acqua
dolce. La visita prevede l’analisi dell’intero ciclo produttivo del
pesce, quindi della spremitura delle uova fino alla selezione, sia
attraverso filmati, sia avendo la possibilità di osservare dal vivo le
ultime fasi del ciclo. Su richiesta i ragazzi potranno inoltre
Alla scoperta
di trote e
salmerini
degustare le varie specialità e seguire una breve lezione
introduttiva alla pesca sportiva, avendo poi la possibilità di
“mettere in pratica” le nozioni acquisite, coadiuvati da un esperto.
Il sentiero etnografico di Rio Caino recupera e ripropone un
insieme straordinario ed irripetibile di insediamenti artigianali
Le erbe
officinali della
Strega Brigida
d’altri tempi.
Il Laboratorio delle erbe officinali prevede la visita all’Orto
della strega Brigida e mira al
riconoscimento e la
classificazione delle piante raccolte durante il percorso con la
creazione di un piccolo erbario.
Le proposte didattiche presentate sono state elaborate da Iniziative & Sviluppo
PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER PERCORSI
PERSONALIZZATI CONTATTARE:
INIZIATIVE & SVILUPPO
Fraz. Strada, 16 – 38085 PIEVE DI BONO (TN)
Tel. 0465.670127 – Fax 0465.670146
[email protected]
www.ies.tn.it - SEZIONE TURISMO scolastico –
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