Renzi cancella l`aborto clandestino

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Renzi cancella l`aborto clandestino
La malagiustizia riscrive l'etica
Renzi cancella l'aborto clandestino
Da oggi ci sono 41 reati in meno. E chi sopprime unfetojuori dalie regole se la cava con una multa
::: DAVIDE GIACALONE
• • • Da oggi esistono 41 reati in
meno. Depenalizzare alcune condotte è positivo. Tutto sta a capire
perché lo si fa e quali sono le conseguenze. L'aborto, ad esempio, pone un problema che non può essere aggirato scrollando le spalle.
Un magistrato che si esprime con
proprietà e serietà, Carlo Nordio, ha
molte volte ricordato che l'eccesso
di velocità sul Canal Grande, in
quel di Venezia, è un reato. Sicché,
in virtù dell'obbligatorietà dell'azione penale, a lui è toccato sostenere
l'accusa in giudizio. Magari l'imputato è colpevole, ma si fatica a supporre che la pena possa essere nulla
di più di una multa o del ritiro della
patente. Depenalizzare è un bene.
In altri casi la faccenda si fa più complessa: il reato di clandestinità, ad
esempio, non è stato depenalizzato
perché il governo non se l'è sentita
di spiegare il perché voleva farlo.
Dentro i comuni confini europei ci
sono Paesi dove la clandestinità è
reato e altri in cui è solo un illecito
da perseguirsi in sede civile (da nessuna parte, ovviamente, è consentita). Ciascuno sceglie la via che, nel
proprio sistema interno, porta più
velocemente al risultato: buttarlo
fuori. Da noi non funziona un accidente, né penale né civile, perché
nessuna delle due strade è breve ed
efficace. Quello è il nostro proble-
ma, mentre, invece, preferiamo accapigliarci sulle parole simboliche.
E inutili.
Questo è il punto: se depenalizzi
dei reati è perché consideri adeguata la sanzione amministrativa, mentre è assurdo depenalizzare perché
«tanto i processi vanno in prescrizione». La seconda è una resa, vile e
pericolosa. Così come è una resa,
ancor più vile e pericolosa, supporre che si possa rimediare allungando i tempi di prescrizione. La sola
soluzione è farfunzionare i processi. Se non ci riesci sei un Paese senza giustizia, sicché tutto il resto è superfluo.
In base a quale logica si depenalizza, da oggi, l'aborto praticato fuori dalle regole e dalle sedi consentite? Per trovarsi in quelle condizioni
occorre che ricorrano uno dei due
casi: 1. è la donna che abortisce a
preferire di stare fuori dalle regole;
2. oppure è l'impossibilità di aborrire regolarmente a spingerla verso altri. Nel secondo caso (ove dimostrato) si tratta di una colpa del sistema
sanitario, ma nel primo di una violazione che si riflette nel danno ai diritti di un soggetto non ancora persona, ma già depositario di garanzie
importanti. In base a quale considerazione erica il sopprimerne la speranza di nascita, al di fuori delle regole stabilite, non è da considerarsi
un reato? Quesito che non riapre affatto la discussione fra abortisti e an-
BIOETICA
tiabortisti, che continuerà sempre
(come è giusto che sia), perché si
muove tutto dentro la legalizzazione, in determinati tempi e condizioni, dell'aborto. Farsene un baffo e
pagare una multa, forse, è troppo ardito.
Tanto più che la cosa accade nel
mentre si svolge uno strambo dibattito sui diritti di genitorialità, anche
a prescindere dal fatto che non si
possa essere genitori (prego consultare il dizionario etimologico). Il
che, in quella bislacca teoria dell'amore e della gioia, interamente coniugata in prima persona singolare
o, nei momenti di generosità, in prima persona plurale, senza curarsi
della terza persona, ridotta a complemento oggetto della mia fregola,
inevitabilmente porterà, ove dovesse malauguratamente prendere piede, a regolare i diritti non del nascituro, ma del concependo (mica vorrete dargli gameti geneticamente
compromessi?!). Per il concependo, che non esiste in nessun modo,
si suppongono diritti, mentre per il
nascituro, che esistere esiste, si paga una multa se lo si sopprime fuori
dalla regole. Come se le «regole» fossero solo fastidi e non riflessi di ciò
che una civiltà ritiene giusto o sbagliato.
www.davidegiacalone.it
©DavideGiac
TUTTI I REATI ELIMINATI
I principali reati previsti dai due decreti legislativi approvati dal Consiglio dei ministri
con il pacchetto depenalizzaizone
CODICE PENALE
FEDE PUBBLICA
Falsità in scrittura (Art. 485)
Falsità in foglio firmato in bianco.
Atto privato (Art. 486)
Falsità su un foglio firmato in bianco diverse
da quelle previste dall'articolo 486.
Atto privato (Art. 488)
Uso di atto falso. Atto privato (Art. 489,co. 2)
Soppressione, distruz. e occultam. di scritture
private vere (Art. 490)
MORALITÀ E BUON COSTUME
Atti osceni (Art. 527, co. 1)
Pubblicazioni e spettacoli osceni (Art. 528, co.1e2)
PERSONA
Ingiuria (Art. 594)
PATRIMONIO
Sottrazione di cose comuni (Art. 627)
Danneggiamento semplice (Art. 635, co.l)
Appropriazione di cose smarrite, del tesoro
o di cose avute per errore o caso fortuito (Art. 647)
CONTRAVVENZIONI DI POLIZIA
Rifiuto di prestare la propria opera in occasione
di tumulto (Art. 652, co. 1 e 2)
Abuso della credulità popolare (Art. 661)
Rappresentazioni teatrali o cinematografiche
abusive (Art. 668, co. 1,2 e 3)
Atti contrari alla pubblica decenza. Turpiloquio
(Art. 726)
LEGGI SPECIALI
STUPEFACENTI
Mancato rispetto dell'autorizzazione alla
coltivazione di stupefacenti per uso terapeutico
(Art. 28, co. 2 del Dpr 309/1990)
PREVIDENZA
Omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali (Art. 2 del DI 463/1983)
CIRCOLAZIONE STRADALE
Guida senza patente
(Art. 116,co. 15, del Dlgs 285/1992)
RICICLAGGIO
Omessa identificazione
(Art. 55, com. 1, del Dlgs 231/2007)
Omessa registrazione
(Art. 55, co. 4, del Dlgs 231/2007)
SOCIETARIO
Impedito controllo ai revisori
(Art. 29 del Dlgs 39/2010)
FALLIMENTO
Omessa trasmissione dell'elenco dei protesti
cambiari da parte del pubblico ufficiale
(Art. 235 del Rd 267/1942)
ASSEGNO BANCARIO
Emissione di assegno da parte dell'Istituto non
autorizzato o con autorizzazione revocata
(Art. 117 del Rd 1736/1933)
INTERRUZIONE DELLA GRAVIDANZA
Interruzione volontaria della propria gravidenza
senza l'osservanza delle modalità indicate
dalla legge
(Art. 19, co. 2, della legge 194/1978)
PUBBLICA SICUREZZA
Violazione delle norme per l'impianto e l'uso
di apparecchi radioelettrici privati
(Art. 11 delRd234/1931)
DIRITTO D'AUTORE
Abusiva concessione in noleggio
(Art. 171 guater della legge 633/1941)
GUERRA
Omissione di denuncia di beni
(Art. 3 del decreto legislativo luogotenenziale
506/1945)
MACCHINE UTENSILI
Alterazione del contrassegno di macchine
(Art. 15 della LI 329/1965)
COMMERCIO
Installazione o esercizio di impianti in mancanza
di concessione
(Art. 16 del DI 745/1970)
CONTRABBANDO-VIOLAZIONI DOGANALI
Contrabbando del movimento delle merci attraverso
i confini di terra e gli spazi doganali
(Art. 282 del Dpr 43173)
Contrabbando nel movimento delle merci nei laghi
di confine
(Art. 283 del Dpr 43/1973)
Contrabbando nel movimento marittimo delle merci
(Art. 283 del Dpr 43/1973)
Contrabbando nel movimento delle merci per via aerea
(Art. 285 del Dpr 43/1973)
Contrabbando nelle zone extra-doganali
(Art. 286 del Dpr 43/1973)
Contrabbando per indebito uso di merci importante
con agevolazioni doganali
(Art. 287 delDper 43/1973)
Contrabbando nei depositi doganali
(Art. 288 del Dpr 43/1973)
Contrabbando nel cabotaggio e nella circolazione
(Art. 289 del Dpr 43/73)
Contrabbando nell'esportazione di merci ammesse
a restituzione di diritti
(Art. 290 del Dpr 43/1973)
Contrabbando nell'importazione ad esportazione
temporanea
(Art. 291 del Dpr 43/1973)
Altri casi di contrabbando
(Art. 292 del Dpr 43/1973)
Pena per il contrabbando in caso di mancato
o incompleto accertamento dell'oggetto del reato
(Art. 294 del Dpr 43/1973)
P&G/L
BIOETICA