Untitled - Comune di Santena
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Piano di manutenzione delle strutture PREMESSA Secondo la definizione data dalla Circolare esplicativa delle Norme Tecniche per le Costruzioni (cap. 10 par. 4.1), [Il piano di manutenzione delle strutture è il documento complementare al progetto strutturale che ne prevede, pianifica e programma tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi dell'intera opera l'attività di manutenzione, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità l'efficienza ed il valore economico.] I manuali d'uso e di manutenzione rappresentano gli strumenti con cui l'utente si rapporta con l'immobile: direttamente utilizzandolo evitando comportamenti anomali che possano danneggiarne o comprometterne la durabilità e le caratteristiche; attraverso i manutentori che utilizzeranno così metodologie più confacenti ad una gestione che coniughi economicità e durabilità del bene. A tal fine, i manuali definiscono le procedure di raccolta e di registrazione dell'informazione nonché le azioni necessarie per impostare il piano di manutenzione e per organizzare in modo efficiente, sia sul piano tecnico che su quello economico, il servizio di manutenzione. Il manuale d'uso mette a punto una metodica di ispezione dei manufatti che individua sulla base dei requisiti fissati dal progettista in fase di redazione del progetto, la serie di guasti che possono influenzare la durabilità del bene e per i quali, un intervento manutentivo potrebbe rappresentare allungamento della vita utile e mantenimento del valore patrimoniale. Il manuale di manutenzione invece rappresenta lo strumento con cui l'esperto si rapporta con il bene in fase di gestione di un contratto di manutenzione programmata. Il programma infine è lo strumento con cui, chi ha il compito di gestire il bene, riesce a programmare le attività in riferimento alla previsione del complesso di interventi inerenti la manutenzione di cui si presumono la frequenza, gli indici di costo orientativi e le strategie di attuazione nel medio e nel lungo periodo. Il piano di manutenzione è corredato dai seguenti strumenti: a) il manuale d'uso; b) il manuale di manutenzione; c) il programma di manutenzione: c1) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; c2) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c3) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. Tali strumenti devono consentire di raggiungere almeno i seguenti obiettivi, raggruppati in base alla loro natura: 1. Obiettivi tecnico – funzionali: - istituire un sistema di raccolta delle "informazioni di base" e di aggiornamento con le "informazioni di ritorno" a seguito degli interventi, che consenta, attraverso l'implementazione e il costante aggiornamento del "sistema informativo", di conoscere e manutenere correttamente Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 1 Piano di manutenzione delle strutture l'immobile e le sue parti; - consentire l'individuazione delle strategie di manutenzione più adeguate in relazione alle caratteristiche del bene immobile ed alla più generale politica di gestione del patrimonio immobiliare; - istruire gli operatori tecnici sugli interventi di ispezione e manutenzione da eseguire, favorendo la corretta ed efficiente esecuzione degli interventi; - istruire gli utenti sul corretto uso dell'immobile e delle sue parti, su eventuali interventi di piccola manutenzione che possono eseguire direttamente; sulla corretta interpretazione degli indicatori di uno stato di guasto o di malfunzionamento e sulle procedure per la sua segnalazione alle competenti strutture di manutenzione; - definire le istruzioni e le procedure per controllare la qualità del servizio di manutenzione. 2. Obiettivi economici: - ottimizzare l'utilizzo del bene immobile e prolungarne il ciclo di vita con l'effettuazione d'interventi manutentivi mirati; - conseguire il risparmio di gestione sia con il contenimento dei consumi energetici o di altra natura, sia con la riduzione dei guasti e del tempo di non utilizzazione del bene immobile; - consentire la pianificazione e l'organizzazione più efficiente ed economica del servizio di manutenzione. Il presente “Piano di manutenzione della parte strutturale dell'opera” è redatto ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 art. 10.1. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI - - - - Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): “Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”; Legge 2.2.1974 n.64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”; D.M. LL.PP. 16.1.1996 (5 feb. 1996 n.29): “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”; Circolare 4.7.1996 n.156AA/STC del Ministero LL.PP.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996”; Ordinanza n. 3519 del 28/04/2006 “Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone” STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO E IN CARPENTERIA METALLICA: D.M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): “Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.1.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”; Circolare Ministero LL.PP. 16.3.1989 n.31104: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”; Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”. D.M. 14/01/2008 “Norme tecniche per le costruzioni”, S.O. n. 30 alla G.U. n. 29 del 4/2/08; Circolare esplicativa delle Norme Tecniche per le Costruzioni, di cui al n. 617 S.O. del n. 27 alla G.U. n. 47 del 26/2/2009. Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 2 Piano di manutenzione delle strutture PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (art. 10.1 DM 14/01/2008) Unità tecnologiche: Strutture di fondazione (esistenti) 1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Pareti controterra in c.a. Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. (esistenti) 2. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio 3. Travi in c.a. (esistenti) 4. Murature in blocchi di laterizio (esistenti) 5. Setti in c.a. Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento (esistenti) 2. Solette in c.a. (esistenti) 3. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio MANUALE D'USO Collocazione del fabbricato oggetto di intervento Gli interventi di carattere strutturale riguardano le strutture dell’edificio scolastico sito in via Tetti Agostino n. 31 a Santena (TO), attualmente sede della scuola secondaria di 1° grado “G.Falcone”. Successivi interventi Le opere oggetto del presente progetto non potranno essere manomesse o modificate in alcun modo; qualora si presentasse l’esigenza di intervenire sulle stesse, ogni operazione dovrà essere preventivamente autorizzata da un tecnico competente in materia. Travi di fondazione in c.a. Descrizione Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale con superfici a contatto con il terreno o magrone di cls. Funzione Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno. Modalità d'uso corretto Le travi di fondazioni sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 3 Piano di manutenzione delle strutture Plinti in c.a. Descrizione Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo puntuale con superfici a contatto con il terreno o magrone di cls. Funzione Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno. Modalità d'uso corretto I plinti sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Pareti controterra in c.a. Descrizione Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale verticale o sub-verticale con superfici a contatto con il terreno. Funzione Resistenza alla spinta delle terre. Sostegno solai superiori. Modalità d'uso corretto Le pareti controterra in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione e alle azioni trasmesse dal terreno. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Qualora ispezionabili se ne deve controllare periodicamente il grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Pilastri in c.a. Descrizione Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale o sub-verticale. Funzione Sostegno delle travi e dei solai. Modalità d'uso corretto I pilastri in c.a. sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio Descrizione Incamiciatura per placcaggio di elementi strutturali in acciaio sui pilastri esistenti (beton-plaqué). Funzione Consolidamento statico per aumento resistenza a compressione e a taglio dei pilastri. Modalità d'uso corretto Il placcaggio deve aderire alla struttura in c.a., per mezzo di malta a ritiro controllato. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità del traliccio metallico di placcaggio. Controllo periodico del grado di usura, di corrosione e di delaminazione del substrato cementizio, con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 4 Piano di manutenzione delle strutture Travi in c.a. Descrizione Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale. Funzione Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai. Modalità d'uso corretto Le travi in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Murature in blocchi di laterizio Descrizione Elementi strutturali in blocchi artificiali e malta a sviluppo superficiale verticale. Funzione Resistenza a carichi verticali e orizzontali. Sostegno solai. Modalitàd'uso corretto Le murature in blocchi sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Setti in c.a. Descrizione Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale o sub-verticale. Funzione Resistenza ad una parte dell’azione sismica orizzontale. Modalità d'uso corretto I setti in c.a. sono concepiti per resistere ad una quota parte dell’azione sismica di progetto, trasmessa dagli impalcati esistenti ad essi collegati. Non ne deve essere compromessa l'integrità, la funzionalità e il collegamento con gli orizzontamenti esistenti. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Solai in latero-cemento Descrizione Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di elementi in c.a. gettati in opera o semiprefabbricati, con interposizione di blocchi di laterizio a funzione di alleggerimento a sviluppo superficiale orizzontale o suborizzontale. Funzione Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. Modalità d'uso corretto I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 5 Piano di manutenzione delle strutture l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Solette in c.a. Descrizione Elementi strutturali costituiti da getti di c.a., con eventuale interposizione di blocchi di alleggerimento a sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale. Funzione Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali. Modalità d'uso corretto I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali anomalie. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio Descrizione Rinforzo delle travi in c.a. esistenti, con montaggio di travi metalliche di acciaio all’intradosso. Funzione Consolidamento statico per ripartizione del carico di esercizio su nuovi elementi in acciaio. Modalità d'uso corretto Le travi metalliche devono aderire alle travi esistenti in c.a., per mezzo di malta a ritiro controllato o di spessori in piastre di acciaio. Non deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità del profilo metallico costituente la trave di rinforzo e degli elementi di vincolo (piastre) alle strutture verticali. Controllo periodico del grado di usura, di corrosione e di delaminazione del substrato cementizio, con contestuale rilievo di eventuali anomalie. MANUALE DI MANUTENZIONE Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente a seguito di manifestazioni a calamità naturali (sisma, nubifragi, ecc.). Travi di fondazione in c.a. Livello minimo di prestazioni Le travi di fondazione devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni - Distacchi murari - Lesioni in elementi direttamente connessi - Fuori piombo del fabbricato Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 6 Piano di manutenzione delle strutture - Comparsa di risalite di umidità - Corrosione delle armature degli elementi verticali spiccanti e degli elementi di fondazione - Carbonatazione del calcestruzzo - Spalling del copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Plinti in c.a. Livello minimo di prestazioni I plinti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni - Distacchi murari - Lesioni in elementi direttamente connessi - Comparsa di risalite di umidità - Corrosione delle armature degli elementi verticali spiccanti e degli elementi di fondazione - Carbonatazione del calcestruzzo - Spalling del copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Pareti controterra in c.a. Livello minimo di prestazioni Le pareti controterra in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi dal terreno circostante - Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni - Distacchi - Lesioni - Cavillature Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 7 Piano di manutenzione delle strutture - Comparsa di macchie di umidità - Difetti di verticalità - Corrosione delle armature degli elementi verticali spiccanti e degli elementi di fondazione - Carbonatazione del calcestruzzo - Spalling del copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Pilastri in c.a. Livello minimo di prestazioni I pilastri in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi - Lesioni - Cavillature - Comparsa di macchie di umidità - Difetti di verticalità - Esposizione dei ferri d’armatura - Deterioramento copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio Livello minimo di prestazioni I tralicci metallici formati dagli angolari ad L e dai calastrelli di collegamento devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. La malta cementizia di rivestimento deve restare integra e coesiva e garantire adeguato spessore di ricoprimento dei profili metallici. Anomalie riscontrabili - Delaminazione del substrato / supporto Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 8 Piano di manutenzione delle strutture - Eccessiva deformazione - Corrosione - Cricche - Fessure nelle saldature - Perdita di aderenza dell’adesivo strutturale - Fessurazioni nella malta di ricoprimento - Allentamento del serraggio bullonature Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato - Riparazione e/o regolarizzazione dello strato di omogeneizzazione in malta, mediante applicazione di idoneo prodotto, chimicamente compatibile con la malta impiegata. Inibizione della corrosione dei profili metallici mediante asportazione completa di ruggine, applicazione di passivante e anticorrosivo, idoneo per l’uso come ponte di aggrappo per successivo ricoprimento e regolarizzazione con malta cementizia. Travi in c.a. Livello minimo di prestazioni Le travi in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi - Lesioni - Cavillature - Comparsa di macchie di umidità - Esposizione dei ferri d’armatura - Deterioramento copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 9 Piano di manutenzione delle strutture Murature in blocchi di laterizio Livello minimo di prestazioni Le murature in blocchi devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi - Fessurazioni - Comparsa di macchie di umidità - Eccessiva deformazione - Difetti di verticalità - Sbandamenti fuori piano - Polverizzazione della malta Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Setti in c.a. Livello minimo di prestazioni I setti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi - Lesioni - Cavillature - Comparsa di macchie di umidità - Difetti di verticalità - Esposizione dei ferri d’armatura - Deterioramento copriferro - Cedimento fondazionale - Fessurazioni - Deterioramento chimico-fisico del calcestruzzo - Deterioramento del trattamento protettivo contro gli agenti atmosferici Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 10 Piano di manutenzione delle strutture Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Solai in latero-cemento Livello minimo di prestazioni I solai in latero-cemento devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi - Sfondellamenti - Fessurazioni - Comparsa di macchie di umidità - Eccessiva deformazione - Eccessiva vibrazione - Esposizione dei ferri d’armatura - Deterioramento copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Solette in c.a. Livello minimo di prestazioni Le solette in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Distacchi - Fessurazioni - Comparsa di macchie di umidità - Eccessiva deformazione - Eccessiva vibrazione - Esposizione dei ferri d’armatura - Deterioramento copriferro Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 11 Piano di manutenzione delle strutture Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio Livello minimo di prestazioni Le travi metalliche di supporto devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Anomalie riscontrabili - Delaminazione del substrato / supporto - Eccessiva deformazione - Eccessiva vibrazione - Corrosione - Cricche - Allentamento del serraggio dei bulloni / perdita resistenza a strappo dei tasselli meccanici - Fessure nelle saldature - Perdita di adesione / continuità dei trattamenti anticorrosivi e delle vernici intumescenti Controlli - Periodicità: annuale - Esecutore: personale tecnico specializzato - Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive - Serraggio dei bulloni e tenuta dei tasselli meccanici e controllo saldature giunti Interventi manutentivi Esecutore: personale tecnico specializzato - Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche: Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione e verifica del corretto serraggio degli stessi e sostituzioni di quelli mancanti. Riparazione della protezione antiruggine degli elementi metallici mediante rimozione della ruggine ed applicazione di vernici protettive. Riparazione di eventuali corrosioni o fessurazioni mediante saldature in loco con elementi di raccordo. Riparazione e/o regolarizzazione dello strato di omogeneizzazione in malta, mediante applicazione di idoneo prodotto, chimicamente compatibile con la malta impiegata. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Programma delle prestazioni La periodicità delle verifiche e dei controlli dovrà tener conto dell’evoluzione dei fenomeni di ageing delle strutture, in rapporto alla vita residua presunta del fabbricato (costruito nel 1977); le verifiche e i controlli dovranno essere approfonditi particolarmente a seguito di manifestazioni a calamità naturali (sisma, alluvioni, ecc.). Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 12 Piano di manutenzione delle strutture Strutture di fondazione (esistenti) 1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Pareti controterra in c.a. Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. (esistenti) 2. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio 3. Travi in c.a. (esistenti) 4. Murature in blocchi di laterizio (esistenti) 5. Setti in c.a. Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento (esistenti) 2. Solette in c.a. (esistenti) 3. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio Tutte le strutture dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Programma dei controlli L’esito di ogni ispezione deve formare oggetto di uno specifico rapporto da conservare insieme alla relativa documentazione tecnica. A conclusione di ogni ispezione, inoltre, il tecnico incaricato deve, se necessario, indicare gli eventuali interventi a carattere manutentorio da eseguire ed esprimere un giudizio riassuntivo sullo stato d’opera. Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente a seguito di manifestazioni a calamità naturali (sisma, alluvioni, ecc.). Strutture di fondazione (esistenti) 1. Travi di fondazione in c.a. 2. Plinti in c.a. 3. Pareti controterra in c.a. Controlli 1. Periodicità: annuale. In caso di eventi eccezionali procedere al controllo 2. Esecutore: personale tecnico specializzato 3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive 4. Risorse: necessità di strumentazione tecnica a richiesta dell'Esecutore Strutture in elevazione 1. Pilastri in c.a. (esistenti) 2. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 13 Piano di manutenzione delle strutture 3. Travi in c.a. (esistenti) 4. Murature in blocchi di laterizio (esistenti) 5. Setti in c.a. Controlli 1. Periodicità: annuale. In caso di eventi eccezionali procedere al controllo 2. Esecutore: personale tecnico specializzato 3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive 4. Risorse: necessità di strumentazione tecnica a richiesta dell'Esecutore Strutture orizzontali 1. Solai in latero-cemento (esistenti) 2. Solette in c.a. (esistenti) 3. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio Controlli 1. Periodicità: annuale. In caso di eventi eccezionali procedere al controllo 2. Esecutore: personale tecnico specializzato 3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive 4. Risorse: necessità di strumentazione tecnica a richiesta dell'Esecutore Scuola secondaria di 1° grado “Falcone” - via Tetti Agostino n. 31 - Santena (TO) 14