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Piano di manutenzione delle strutture
PREMESSA
Secondo la definizione data dalla Circolare esplicativa delle Norme Tecniche per le Costruzioni (cap. 10 par.
4.1), [Il piano di manutenzione delle strutture è il documento complementare al progetto strutturale che ne
prevede, pianifica e programma tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi dell'intera opera l'attività
di manutenzione, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità l'efficienza ed il
valore economico.]
I manuali d'uso e di manutenzione rappresentano gli strumenti con cui l'utente si rapporta con l'immobile:
direttamente utilizzandolo evitando comportamenti anomali che possano danneggiarne o comprometterne la
durabilità e le caratteristiche; attraverso i manutentori che utilizzeranno così metodologie più confacenti ad
una gestione che coniughi economicità e durabilità del bene.
A tal fine, i manuali definiscono le procedure di raccolta e di registrazione dell'informazione nonché le azioni
necessarie per impostare il piano di manutenzione e per organizzare in modo efficiente, sia sul piano tecnico
che su quello economico, il servizio di manutenzione.
Il manuale d'uso mette a punto una metodica di ispezione dei manufatti che individua sulla base dei requisiti
fissati dal progettista in fase di redazione del progetto, la serie di guasti che possono influenzare la durabilità
del bene e per i quali, un intervento manutentivo potrebbe rappresentare allungamento della vita utile e
mantenimento del valore patrimoniale. Il manuale di manutenzione invece rappresenta lo strumento con cui
l'esperto si rapporta con il bene in fase di gestione di un contratto di manutenzione programmata.
Il programma infine è lo strumento con cui, chi ha il compito di gestire il bene, riesce a programmare le
attività in riferimento alla previsione del complesso di interventi inerenti la manutenzione di cui si presumono
la frequenza, gli indici di costo orientativi e le strategie di attuazione nel medio e nel lungo periodo.
Il piano di manutenzione è corredato dai seguenti strumenti:
a) il manuale d'uso;
b) il manuale di manutenzione;
c) il programma di manutenzione:
c1) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le
prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita;
c2) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di
rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del
bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di
collaudo e quello minimo di norma;
c3) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti
interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del
bene.
Tali strumenti devono consentire di raggiungere almeno i seguenti obiettivi, raggruppati in base alla loro
natura:
1. Obiettivi tecnico – funzionali:
-
istituire un sistema di raccolta delle "informazioni di base" e di aggiornamento con le
"informazioni di ritorno" a seguito degli interventi, che consenta, attraverso l'implementazione e il
costante aggiornamento del "sistema informativo", di conoscere e manutenere correttamente
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Piano di manutenzione delle strutture
l'immobile e le sue parti;
-
consentire l'individuazione delle strategie di manutenzione più adeguate in relazione alle
caratteristiche del bene immobile ed alla più generale politica di gestione del patrimonio
immobiliare;
-
istruire gli operatori tecnici sugli interventi di ispezione e manutenzione da eseguire, favorendo
la corretta ed efficiente esecuzione degli interventi;
-
istruire gli utenti sul corretto uso dell'immobile e delle sue parti, su eventuali interventi di piccola
manutenzione che possono eseguire direttamente; sulla corretta interpretazione degli indicatori
di uno stato di guasto o di malfunzionamento e sulle procedure per la sua segnalazione alle
competenti strutture di manutenzione;
-
definire le istruzioni e le procedure per controllare la qualità del servizio di manutenzione.
2. Obiettivi economici:
-
ottimizzare l'utilizzo del bene immobile e prolungarne il ciclo di vita con l'effettuazione d'interventi
manutentivi mirati;
-
conseguire il risparmio di gestione sia con il contenimento dei consumi energetici o di altra
natura, sia con la riduzione dei guasti e del tempo di non utilizzazione del bene immobile;
-
consentire la pianificazione e l'organizzazione più efficiente ed economica del servizio di
manutenzione.
Il presente “Piano di manutenzione della parte strutturale dell'opera” è redatto ai sensi del D.M. 14 gennaio
2008 art. 10.1.
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI
-
-
-
-
Legge 5.11.1971 n.1086 (G.U. 21.12.1971 n.321): “Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”;
Legge 2.2.1974 n.64: “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone
sismiche”;
D.M. LL.PP. 16.1.1996 (5 feb. 1996 n.29): “Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di
sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”;
Circolare 4.7.1996 n.156AA/STC del Ministero LL.PP.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme
tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e
sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996”;
Ordinanza n. 3519 del 28/04/2006 “Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e
l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone”
STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO E IN CARPENTERIA METALLICA:
D.M.LL.PP. 3.12.1987 (G.U. 7.5.1988): “Norme tecniche per la progettazione esecuzione e collaudo
delle costruzioni prefabbricate”;
D.M. 9.1.1996 (G.U. 5.1.1996 n.29): “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle
strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”;
Circolare Ministero LL.PP. 16.3.1989 n.31104: “Istruzioni in merito alle norme tecniche per la
progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”;
Circolare 15.10.1996 n.252 AA.GG./S.T.C.: “Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per il
calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per
strutture metalliche" di cui al D.M. 9 gennaio 1996”.
D.M. 14/01/2008 “Norme tecniche per le costruzioni”, S.O. n. 30 alla G.U. n. 29 del 4/2/08;
Circolare esplicativa delle Norme Tecniche per le Costruzioni, di cui al n. 617 S.O. del n. 27 alla G.U.
n. 47 del 26/2/2009.
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Piano di manutenzione delle strutture
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE
(art. 10.1 DM 14/01/2008)
Unità tecnologiche:
Strutture di fondazione (esistenti)
1. Travi di fondazione in c.a.
2. Plinti in c.a.
3. Pareti controterra in c.a.
Strutture in elevazione
1. Pilastri in c.a. (esistenti)
2. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio
3. Travi in c.a. (esistenti)
4. Murature in blocchi di laterizio (esistenti)
5. Setti in c.a.
Strutture orizzontali
1. Solai in latero-cemento (esistenti)
2. Solette in c.a. (esistenti)
3. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio
MANUALE D'USO
Collocazione del fabbricato oggetto di intervento
Gli interventi di carattere strutturale riguardano le strutture dell’edificio scolastico sito in via Tetti Agostino n.
31 a Santena (TO), attualmente sede della scuola secondaria di 1° grado “G.Falcone”.
Successivi interventi
Le opere oggetto del presente progetto non potranno essere manomesse o modificate in alcun modo;
qualora si presentasse l’esigenza di intervenire sulle stesse, ogni operazione dovrà essere preventivamente
autorizzata da un tecnico competente in materia.
Travi di fondazione in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale con
superfici a contatto con il terreno o magrone di cls.
Funzione
Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno.
Modalità d'uso corretto
Le travi di fondazioni sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione.
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Piano di manutenzione delle strutture
Plinti in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo puntuale con superfici a contatto con il
terreno o magrone di cls.
Funzione
Ripartizione dei carichi della struttura sul terreno.
Modalità d'uso corretto
I plinti sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione.
Pareti controterra in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo superficiale verticale o sub-verticale con
superfici a contatto con il terreno.
Funzione
Resistenza alla spinta delle terre. Sostegno solai superiori.
Modalità d'uso corretto
Le pareti controterra in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione e
alle azioni trasmesse dal terreno. Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Qualora
ispezionabili se ne deve controllare periodicamente il grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
Pilastri in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale o sub-verticale.
Funzione
Sostegno delle travi e dei solai.
Modalità d'uso corretto
I pilastri in c.a. sono concepiti per resistere ai carichi di progetto trasmessi dalle travi e dagli impalcati. Non
ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio
Descrizione
Incamiciatura per placcaggio di elementi strutturali in acciaio sui pilastri esistenti (beton-plaqué).
Funzione
Consolidamento statico per aumento resistenza a compressione e a taglio dei pilastri.
Modalità d'uso corretto
Il placcaggio deve aderire alla struttura in c.a., per mezzo di malta a ritiro controllato. Non ne deve essere
compromessa l'integrità e la funzionalità del traliccio metallico di placcaggio. Controllo periodico del grado di
usura, di corrosione e di delaminazione del substrato cementizio, con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
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Piano di manutenzione delle strutture
Travi in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Sostegno delle murature di tamponamento e dei solai.
Modalità d'uso corretto
Le travi in c.a. sono concepite per resistere ai carichi di progetto trasmessi dai solai e dai tamponamenti.
Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con
contestuale rilievo di eventuali anomalie.
Murature in blocchi di laterizio
Descrizione
Elementi strutturali in blocchi artificiali e malta a sviluppo superficiale verticale.
Funzione
Resistenza a carichi verticali e orizzontali. Sostegno solai.
Modalitàd'uso corretto
Le murature in blocchi sono concepite per resistere ai carichi di progetto della struttura in elevazione. Non ne
deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale
rilievo di eventuali anomalie.
Setti in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali in conglomerato cementizio armato a sviluppo lineare verticale o sub-verticale.
Funzione
Resistenza ad una parte dell’azione sismica orizzontale.
Modalità d'uso corretto
I setti in c.a. sono concepiti per resistere ad una quota parte dell’azione sismica di progetto, trasmessa dagli
impalcati esistenti ad essi collegati. Non ne deve essere compromessa l'integrità, la funzionalità e il
collegamento con gli orizzontamenti esistenti. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo
di eventuali anomalie.
Solai in latero-cemento
Descrizione
Elementi strutturali costituiti dall'assemblaggio di elementi in c.a. gettati in opera o semiprefabbricati, con
interposizione di blocchi di laterizio a funzione di alleggerimento a sviluppo superficiale orizzontale o suborizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
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Piano di manutenzione delle strutture
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
Solette in c.a.
Descrizione
Elementi strutturali costituiti da getti di c.a., con eventuale interposizione di blocchi di alleggerimento a
sviluppo superficiale orizzontale o sub-orizzontale.
Funzione
Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture
verticali.
Modalità d'uso corretto
I solai sono concepiti per resistere ai carichi di progetto della struttura. Non ne deve essere compromessa
l'integrità e la funzionalità. Controllo periodico del grado di usura con contestuale rilievo di eventuali
anomalie.
Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio
Descrizione
Rinforzo delle travi in c.a. esistenti, con montaggio di travi metalliche di acciaio all’intradosso.
Funzione
Consolidamento statico per ripartizione del carico di esercizio su nuovi elementi in acciaio.
Modalità d'uso corretto
Le travi metalliche devono aderire alle travi esistenti in c.a., per mezzo di malta a ritiro controllato o di
spessori in piastre di acciaio. Non deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità del profilo metallico
costituente la trave di rinforzo e degli elementi di vincolo (piastre) alle strutture verticali. Controllo periodico
del grado di usura, di corrosione e di delaminazione del substrato cementizio, con contestuale rilievo di
eventuali anomalie.
MANUALE DI MANUTENZIONE
Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente a seguito di manifestazioni a calamità naturali
(sisma, nubifragi, ecc.).
Travi di fondazione in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le travi di fondazione devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque
non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
-
Distacchi murari
-
Lesioni in elementi direttamente connessi
-
Fuori piombo del fabbricato
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Piano di manutenzione delle strutture
-
Comparsa di risalite di umidità
-
Corrosione delle armature degli elementi verticali spiccanti e degli elementi di fondazione
-
Carbonatazione del calcestruzzo
-
Spalling del copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Plinti in c.a.
Livello minimo di prestazioni
I plinti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
-
Distacchi murari
-
Lesioni in elementi direttamente connessi
-
Comparsa di risalite di umidità
-
Corrosione delle armature degli elementi verticali spiccanti e degli elementi di fondazione
-
Carbonatazione del calcestruzzo
-
Spalling del copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Pareti controterra in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le pareti controterra in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi dal terreno circostante
-
Cedimenti differenziali con conseguenti abbassamenti del piano di imposta delle fondazioni
-
Distacchi
-
Lesioni
-
Cavillature
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Piano di manutenzione delle strutture
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Difetti di verticalità
-
Corrosione delle armature degli elementi verticali spiccanti e degli elementi di fondazione
-
Carbonatazione del calcestruzzo
-
Spalling del copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Pilastri in c.a.
Livello minimo di prestazioni
I pilastri in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi
-
Lesioni
-
Cavillature
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Difetti di verticalità
-
Esposizione dei ferri d’armatura
-
Deterioramento copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio
Livello minimo di prestazioni
I tralicci metallici formati dagli angolari ad L e dai calastrelli di collegamento devono garantire le specifiche
prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative
vigenti. La malta cementizia di rivestimento deve restare integra e coesiva e garantire adeguato spessore di
ricoprimento dei profili metallici.
Anomalie riscontrabili
-
Delaminazione del substrato / supporto
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Piano di manutenzione delle strutture
-
Eccessiva deformazione
-
Corrosione
-
Cricche
-
Fessure nelle saldature
-
Perdita di aderenza dell’adesivo strutturale
-
Fessurazioni nella malta di ricoprimento
-
Allentamento del serraggio bullonature
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Riparazione e/o regolarizzazione dello strato di omogeneizzazione in malta, mediante applicazione
di idoneo prodotto, chimicamente compatibile con la malta impiegata. Inibizione della corrosione dei
profili metallici mediante asportazione completa di ruggine, applicazione di passivante e
anticorrosivo, idoneo per l’uso come ponte di aggrappo per successivo ricoprimento e
regolarizzazione con malta cementizia.
Travi in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le travi in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi
-
Lesioni
-
Cavillature
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Esposizione dei ferri d’armatura
-
Deterioramento copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
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Piano di manutenzione delle strutture
Murature in blocchi di laterizio
Livello minimo di prestazioni
Le murature in blocchi devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque
non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi
-
Fessurazioni
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Eccessiva deformazione
-
Difetti di verticalità
-
Sbandamenti fuori piano
-
Polverizzazione della malta
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Setti in c.a.
Livello minimo di prestazioni
I setti in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi
-
Lesioni
-
Cavillature
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Difetti di verticalità
-
Esposizione dei ferri d’armatura
-
Deterioramento copriferro
-
Cedimento fondazionale
-
Fessurazioni
-
Deterioramento chimico-fisico del calcestruzzo
-
Deterioramento del trattamento protettivo contro gli agenti atmosferici
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
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Piano di manutenzione delle strutture
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Solai in latero-cemento
Livello minimo di prestazioni
I solai in latero-cemento devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi
-
Sfondellamenti
-
Fessurazioni
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Eccessiva deformazione
-
Eccessiva vibrazione
-
Esposizione dei ferri d’armatura
-
Deterioramento copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Solette in c.a.
Livello minimo di prestazioni
Le solette in c.a. devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Distacchi
-
Fessurazioni
-
Comparsa di macchie di umidità
-
Eccessiva deformazione
-
Eccessiva vibrazione
-
Esposizione dei ferri d’armatura
-
Deterioramento copriferro
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
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Piano di manutenzione delle strutture
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio
Livello minimo di prestazioni
Le travi metalliche di supporto devono garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale,
comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Anomalie riscontrabili
-
Delaminazione del substrato / supporto
-
Eccessiva deformazione
-
Eccessiva vibrazione
-
Corrosione
-
Cricche
-
Allentamento del serraggio dei bulloni / perdita resistenza a strappo dei tasselli meccanici
-
Fessure nelle saldature
-
Perdita di adesione / continuità dei trattamenti anticorrosivi e delle vernici intumescenti
Controlli
-
Periodicità: annuale
-
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
-
Serraggio dei bulloni e tenuta dei tasselli meccanici e controllo saldature giunti
Interventi manutentivi
Esecutore: personale tecnico specializzato
-
Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche:
Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione e verifica del corretto serraggio degli stessi
e sostituzioni di quelli mancanti.
Riparazione della protezione antiruggine degli elementi metallici mediante rimozione della ruggine
ed applicazione di vernici protettive. Riparazione di eventuali corrosioni o fessurazioni mediante
saldature in loco con elementi di raccordo. Riparazione e/o regolarizzazione dello strato di
omogeneizzazione in malta, mediante applicazione di idoneo prodotto, chimicamente compatibile
con la malta impiegata.
PROGRAMMA DI MANUTENZIONE
Programma delle prestazioni
La periodicità delle verifiche e dei controlli dovrà tener conto dell’evoluzione dei fenomeni di ageing delle
strutture, in rapporto alla vita residua presunta del fabbricato (costruito nel 1977); le verifiche e i controlli
dovranno essere approfonditi particolarmente a seguito di manifestazioni a calamità naturali (sisma,
alluvioni, ecc.).
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Piano di manutenzione delle strutture
Strutture di fondazione (esistenti)
1. Travi di fondazione in c.a.
2. Plinti in c.a.
3. Pareti controterra in c.a.
Strutture in elevazione
1. Pilastri in c.a. (esistenti)
2. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio
3. Travi in c.a. (esistenti)
4. Murature in blocchi di laterizio (esistenti)
5. Setti in c.a.
Strutture orizzontali
1. Solai in latero-cemento (esistenti)
2. Solette in c.a. (esistenti)
3. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio
Tutte le strutture dovranno garantire le specifiche prestazioni indicate nel progetto strutturale, comunque non
inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti.
Programma dei controlli
L’esito di ogni ispezione deve formare oggetto di uno specifico rapporto da conservare insieme alla relativa
documentazione tecnica. A conclusione di ogni ispezione, inoltre, il tecnico incaricato deve, se necessario,
indicare gli eventuali interventi a carattere manutentorio da eseguire ed esprimere un giudizio riassuntivo
sullo stato d’opera.
Effettuare verifiche e controlli approfonditi particolarmente a seguito di manifestazioni a calamità naturali
(sisma, alluvioni, ecc.).
Strutture di fondazione (esistenti)
1. Travi di fondazione in c.a.
2. Plinti in c.a.
3. Pareti controterra in c.a.
Controlli
1. Periodicità: annuale. In caso di eventi eccezionali procedere al controllo
2. Esecutore: personale tecnico specializzato
3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
4. Risorse: necessità di strumentazione tecnica a richiesta dell'Esecutore
Strutture in elevazione
1. Pilastri in c.a. (esistenti)
2. Incamiciatura di pilastri con profili metallici di acciaio
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Piano di manutenzione delle strutture
3. Travi in c.a. (esistenti)
4. Murature in blocchi di laterizio (esistenti)
5. Setti in c.a.
Controlli
1. Periodicità: annuale. In caso di eventi eccezionali procedere al controllo
2. Esecutore: personale tecnico specializzato
3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
4. Risorse: necessità di strumentazione tecnica a richiesta dell'Esecutore
Strutture orizzontali
1. Solai in latero-cemento (esistenti)
2. Solette in c.a. (esistenti)
3. Rinforzo di travi con profili metallici di acciaio
Controlli
1. Periodicità: annuale. In caso di eventi eccezionali procedere al controllo
2. Esecutore: personale tecnico specializzato
3. Forma di controllo: visivo, integrato da eventuali prove non distruttive
4. Risorse: necessità di strumentazione tecnica a richiesta dell'Esecutore
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