Svezzamento ed allevamento dei novelli

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Svezzamento ed allevamento dei novelli
PROGRAMMA FORMEVET PER L’ORNITOLOGIA
Svezzamento ed allevamento dei novelli
Lo svezzamento dei novelli e le prime fasi di vita di questi ultimi rappresentano uno dei periodi più delicati
dell’allevamento dei canarini. Infatti la giovane età dei soggetti e lo stress dovuto ai cambiamenti del regime
alimentare ed alla prima muta espongono i volatili a diverse patologie. E’ particolarmente importante cercare non
solo di evitare elevate mortalità in questo periodo, ma anche allevare soggetti fondamentalmente sani tra i quali
poter scegliere i migliori soggetti per le esposizioni e come futuri riproduttori. Infatti la preparazione dei riproduttori alla successiva stagione riproduttiva incomincia immediatamente dopo la fine delle cove della stagione in corso. Il lavoro per una buona stagione cove nell’anno successivo inizia già in questo momento: novelli poco in forma
che si trascinano malattie più o meno evidenti, rappresentano una brutta premessa per il futuro dell’allevamento.
Prevenzione delle forme morbose dei novelli durante i primi periodi del loro allevamento
Principali fattori da tenere presenti sono:
Densità - In presenza di un’eccessiva densità degli animali nel locale dell’allevamento, nei gabbioni o nelle
voliere, aumentano le possibilità di diffusione di malattie infettive e parassitarie. Se nei gabbioni o nelle voliere
vengono alloggiati soggetti in numero eccessivo, è facile che compaiano pica e cannibalismo.
Soluzione - Ridurre l’eccessiva densità dei soggetti e somministrare PIUMEDORO TUTTOVITAMINE nell’acqua
da bere (15-20 ml per litro, per 7 – 8 giorni consecutivi) e mescolare al pastoncino TUTTOSALI GRANULARE
(10 – 20 g ogni kg).
Alimentazione - Nonostante lo svezzamento sia un processo naturale spesso, per gli animali, è motivo di stress
poiché devono imparare a nutrirsi da soli. In questo periodo un calo del peso corporeo è considerato fisiologico,
nonostante ciò un attento controllo dei piccoli è essenziale in quanto lo stress causato dallo svezzamento
potrebbe favorire l’innescarsi di infezioni latenti.ORNIZYM ORO può essere utile per completare, con vitamine,
aminoacidi essenziali e biofattori il pastoncino artigianale o per arricchire il pastoncino commerciale, specie nei
momenti di maggior necessità. La dose pratica di impiego è di 25 g per Kg di pastoncino. Nella preparazione dei
pastoncini artigianali e nei periodi critici (malattie, vaccinazioni, mute, ecc.) la dose di impiego va raddoppiata.
Durante l’utilizzo del prodotto è vietata la somministrazione simultanea della Vitamina D2 con la Vitamina D3. E’
consigliabile non somministrare ORNIZYM ORO contemporaneamente al periodo di trattamento con PIUMEDORO
TUTTOVITAMINE, ma somministrarlo in seguito al trattamento, quotidianamente, sia come mantenimento
della forma fisica degli uccelli adulti, sia come stimolante per il corretto sviluppo dei nidiacei in crescita. La
somministrazione alle femmine durante l’imbecco di TUTTOSPRINT, stimolante organico per uccelli da gabbia e da
voliera, favorisce un migliore sviluppo dei nidiacei (20-40 g ogni kg di pastoncino).
Igiene della lettiera, delle attrezzature e del locale d’allevamento
Le feci che si accumulano sul fondo di gabbie e voliere rappresentano un veicolo per malattie infettive e parassitarie.
E’ dunque bene rimuoverle il più spesso possibile ed utilizzare il grigliato per ridurre le possibilità di contatto. L’igiene
dei locali di allevamento, delle gabbie, delle voliere è una condizione di primaria importanza per la salute degli
animali. Dopo una buona detersione preventiva che asporti feci e sporcizia accumulata, l’impiego di STERAMINA G
U.V., spruzzata, in assenza degli animali, sui fondi delle gabbie alla dose di 30 ml per ogni litro d’acqua è utilissima
per controllare la carica batterica, i miceti (funghi) ed i principali virus (studi di laboratorio hanno dimostrato che alla
concentrazione del 3% STERAMINA G U.V. è in grado di inattivare completamente il virus H5N1 “influenza aviaria”
già dopo 1 minuto di applicazione). Pur essendo anche possibile un impiego di STERAMINA G U.V. direttamente
come detergente, per avere la massima garanzia di efficacia e’ sempre consigliata una detersione preventiva delle
superfici da trattare, seguita da abbondante risciacquo, prima di applicare la soluzione disinfettante di Steramina G
u.v. Il preparato potrebbe, infatti, essere inattivato dalla presenza di sostanza organica (feci, residui di cibo, ecc.) e
dai saponi. In modo analogo è utile la periodica disinfezione delle pareti, del pavimento del locale d’allevamento e
delle attrezzature. Le feci essiccandosi possono polverizzarsi e diffondere nell’aria agenti patogeni. Respirando aria
contaminata i volatili si possono ammalare. La polvere, depositandosi nelle mangiatoie, nei beverini, sui posatoi,
ecc., può contaminare queste attrezzature con gravi conseguenze. Oltre a rimuovere le feci è necessario un buon
ricambio d’aria. E’ utile l’impiego di apparecchiature, reperibili in commercio, che siano in grado di depurare l’aria,
compresa la sterilizzazione delle particelle trattenute. In tal caso è utile l’impiego di ionizzatori che fanno aderire la
polvere alle superfici (pavimento, pareti del locale) dalle quali dovrà poi essere rimossa con aspiratori ed un panno
inumidito con una soluzione di STERAMINA G U.V. (10 ml in un litro d’acqua). Qualora non fosse possibile in alcun
modo eseguire una detersione preventiva degli ambienti e delle strutture oppure sia necessaria una disinfezione
urgente e assoluta, anche in presenza di residui organici, è consigliabile l’impiego del disinfettante residuale
OP11 alla diluizione 0,5% – 1%, previo allontanamento di tutti gli animali durante il trattamento e reinserimento
solo dopo asciugatura dei locali e attrezzature trattate. Essendo OP11 un disinfettante “molto forte e residuale”,
è consigliabile riservarne l’uso a trattamenti straordinari o periodici ciclici, alternandolo a STERAMINA G U.V. che,
durante la disinfezione ordinaria, rimane il trattamento disinfettante di elezione per lo straordinario rapporto di
efficacia e tollerabilità. L’impiego di STERAMINA G U.V. è assolutamente indicato anche come proseguimento della
disinfezione dopo l’impiego di OP11.
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Svezzamento ed allevamento dei novelli
Controllo delle condizioni di salute dei novelli e dei riproduttori
I giovani soggetti sono più predisposti degli adulti a diverse forme morbose. E’ dunque bene controllarne
periodicamente le condizioni di salute per evitare l’insorgenza e la diffusione di malattie. Se è noto che
nei soggetti adulti è presente un problema bisogna fare particolare attenzione perché i giovani si possono
ammalare con maggiore facilità. Esaminando i novelli notarne le condizioni generali, compreso lo stato
di nutrizione. La presenza di soggetti in cattivo stato di nutrizione (magri) e male impiumati fa pensare
che possono essere presenti problemi sanitari anche in assenza di altri sintomi. Tra i problemi che più
frequentemente affliggono i novelli vi sono le enteriti che si manifestano anche con diarrea. In questi casi è
indicato un trattamento con FURAzolidone 2% OSsitetraciclina 2% (FURAOS) nelle dosi di 10 g (pari a circa due
cucchiaini da caffè colmi) in un litro di acqua da bere per 4 – 6 giorni. Associare nella stessa acqua da bere
PIUMEDORO DETOSSIC (15-20 ml per litro) per tutta la durata della cura.
Muta giovanile
A 50 – 60 giorni di vita i novelli fanno la loro prima muta sottoponendo il proprio organismo ad uno sforzo non
trascurabile che può favorire l’insorgenza di forme morbose. La muta deve essere regolare, non si devono notare
soggetti con piumaggio arruffato o poco vivace. Il nuovo piumaggio deve essere lucido, ben sviluppato, compatto.
Se si notano anomalie si deve sospettare la presenza di una forma morbosa anche in assenza di altri sintomi. Nel
caso di malattie infettive di origine batterica che colpiscono l’apparato respiratorio è indicato un trattamento con
FUraltadone 2% SPIRamicina 2% (FUSPIR) nelle dosi di 5 g (pari a circa un cucchiaino da caffè colmo) in un litro di
acqua da bere per 5 – 6 giorni. Nella stessa acqua da bere aggiungere PIUMEDORO TUTTOVITAMINE (15-20 ml ogni
litro) o PIUMEDORO DETOSSIC (15-20 ml ogni litro) per tutta la durata del trattamento.
Esame delle feci
E’ importante controllare che le feci mantengano un aspetto normale (consistenza, colore) nella lettiera.
Accertarsi anche che le feci stesse non imbrattino le penne pericloacali. Anche se l’aspetto delle feci è regolare
ciò non significa che non siano presenti problemi. Un esame delle feci (coprologico) è particolarmente utile.
Nel caso di coccidiosi e lankesterellosi (atoxoplasmosi) somministrare DIaveridina 0,5%-SULFAdimetossina 0,5%
(DISULFA): diluire 1 – 2 g di prodotto ogni 100 ml di acqua da bere (10–20 ml per litro di acqua da bere)
per 5 – 6 giorni. Successivamente somministrare PIUMEDORO DETOSSIC (15-20 ml per litro d’acqua da bere) per
5 – 7 giorni. In alternativa a DISULFA, oppure se la coccidiosi fosse complicata da germi di irruzione secondaria
(enteriti batteriche) somministrare SULFAChinossalina 2%-Sulfadimetossina 1%-Diaveridina 1% (SULFAC) alla
dose di 4 g (pari a 4-5 ml di prodotto) ogni litro di acqua da bere per 5-6 giorni consecutivi.
Nel caso di verminosi da nematodi (ascaridi, capillarie, haeterakis) somministrare TETRAmisole 10% alla dose di
2,5 – 6 g (pari rispettivamente a 1-2 cucchiaini da caffè colmi) per litro d’acqua da bere per due giorni. Ripetere
dopo 3 – 4 settimane. I soggetti di alcune specie (come ad esempio le roselle), gli insettivori e quelli allevati in
voliere esterne, specie se su terra risultano particolarmente colpiti. Successivamente somministrare PIUMEDORO
DETOSSIC (15-20 ml per litro d’acqua da bere) per 5 – 7 giorni consecutivi.
DATI FISIOLOGICI DELLE PRINCIPALI SPECIE DEGLI UCCELLI DA GABBIA E VOLIERA
Nome italiano
Peso in grammi
Canarino
Cardellino
Diamante mandarino
Diamante di Gould
Merlo indiano
Pappagallino ondulato
Calopsitte
Inseparabile di Fisher
Rosella comune
Pappagallo cenerino
12-30
15-20
10-16
15
180-250
30
80
40-45
100-120
350-500
Maturità
sessuale (anni)
6 mesi
1
6 mesi
9 mesi - 1 anno
2
6 mesi
1
6 mesi
1-2
3-4
N° uova per
covata
4-5
4-6
5-6
5-6
3
5-6
5
4-5
5
3
Incubazione
(giorni)
13-14
12-14
12
16-18
3
18
19
22
19-21
28-30
Svezzamento
(settimane)
5-6
5-6
5
6-7
5
5-6
6-7
6-7
6-7
12-14
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