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Istituto secolare Figlie della Regina degli Apostoli
Testo di preghiera
per le vocazioni
«Tu sei prezioso ai miei occhi,
sei degno di stima e io ti amo»
(Is 43, 4)
Introduzione
Sal 139, 14
Voce guida: Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
Tutti:
sono stupende le tue opere, / tu mi conosci fino in
fondo.
(Si può leggere in silenzio o con sottofondo musicale, questo brano
meditativo per favorire l’ingresso in un atteggiamento
contemplativo)
Se queste parole sono lì davanti a te, non succede niente.
Accoglile con fede nel profondo del cuore. Ritroverai una forza
dinamitarda. Montagne di acquiescenza a una vita grigia,
abitudinaria, piena di complessi e di paure si sgretoleranno. Purché
tu accolga in profondità questo che Dio ti dice attraverso il Libro
Sacro.
«Prima che tu fossi concepito, io già pensavo a te, già ti
amavo» (Ger 1,5). Dio ci tiene a fartelo sapere. Credere è entrare
vivi in questa certezza. «Mi hai fatto come un prodigio» (Sal
139,14), puoi dire col salmista. Davanti, dietro, dentro, fuori di me,
al mio entrare, al mio uscire, tu ci sei. Se prendessi le ali
dell’aurora per volare all’estremità del mare, anche lì tu mi
raggiungeresti, guidandomi con la tua mano, afferrandomi con la
tua destra. Davvero tu mi guidi sulle strade della vita (cf Sal 139).
Non sono parolette di uomini. Sono parole potenti di Dio.
L’universo riacquista senso, le tue giornate ritrovano armonia, se ti
lasci penetrare da queste parole.
La disperazione ha un volto: quello della solitudine. La
disperazione ha un nome: «non sentirsi amati». Ma tu volgiti verso
le parole bibliche che qui sopra ho trascritto per te. Spalanca il
cuore a credere. Dì a Dio come quel tale del vangelo: «Io credo, ma
tu aiutami a uscire da questo residuo d’incredulità» (cf Mc 9,24). E
guarirai dal male della solitudine, balzerai vivo e risorto dal
sepolcro del non saperti amato.
Mi ha scritto Silvana: «Questo è stato il dramma della mia
vita: essere nessuno per nessuno. Così, per voler diventare
qualcuno, ho indossato maschere: una dopo l’altra, fino a
rimanerne schiacciata. Un giorno ho deciso di togliermi la vita; ma
prima ho gridato la mia disperazione, la mia morte a Dio. La
risposta? Ho aperto la Bibbia e ho letto: “Tu sei una perla preziosa
per me”. Ora sono qui a pregare, a volermi “impregnare” di questa
certezza. Io conto, io sono importante per chi mi ha fatta. Io sono
importante per Dio. Lui mi ama».
Getta via dunque ogni male oscuro, ogni senso di
desolazione, di vuoto, di oppressione che tanto spesso ti si
annidano dentro. Quello che importa nella tua vita sta in
profondità, sì, proprio entro di te. Non fuori. Dentro il tuo sé, dove
non esiste ciò che è più paralizzante e distruttivo:
l’autocommiserazione.
Tutto il frastuono di una società parolaia, tu lo domini non
buttandoti in balia di essa, o lagnandoti di quello che ti capita, ma
prendendoti delle pause contemplative. Lanciati dal trampolino del
tuo vissuto, ma nelle profondità del tuo cuore, del tuo “sé”.
E’ lì che Qualcuno, proprio ora, ti sta tenendo in vita. E’ lì
che Qualcuno ti guarda e ti avvolge con infinita tenerezza, più
padre di ogni padre, più madre di ogni madre, più Amore di ogni
purissimo e ardente amore. Sposo per eccellenza.
(Sr. Maria Pia Giudici, Salesiana, in Diventa chi sei: Tu un
irripetibile sogno di Dio, Ed. Appunti di Viaggio, Roma 2002, pp.
23-26)
Voce guida: pregare per le vocazioni è intercedere perchè Dio
doni la forza a ciascuno di fidarsi di Lui, apra il
cuore dei giovani alla relazione con Lui perché
trovino in essa il senso della vita.
Entriamo nella preghiera di intercessione pregando
insieme per noi stessi e per ogni giovane che vive il
dubbio e insieme il desiderio di aprirsi all’amore di
Dio.
Tutti:
Niente è più opprimente, mio Dio,
che il peso di se stessi!
Tu fammi scoprire che niente
È più buono e più dolce
Che il riposare in Te,
nella piena fiducia e nell’abbandono.
Dammi dunque di venire a Te
Sgombro di tutto, senza più bagagli:
con un cuore libero
e spalancato dalla tua gloria.
Che io mi riposi interamente in Te
E possa ricevere – nella tua luce –
Ciò che Tu riservi a quelli che ti amano.
Scava dunque in me questo “vuoto sacro”
Perché Tu lo riempia di Te,
della tua Presenza
(Abbé Jules Buillard)
In ascolto della Parola dei profeti
Dal libro del profeta Isaia (43, 1- 5a)
«[1] Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele:
"Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
[2]
Se dovrai attraversare le acque, sarò con te,
i fiumi non ti sommergeranno;
se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,
la fiamma non ti potrà bruciare;
[3]
poiché io sono il Signore tuo Dio,
il Santo di Israele, il tuo salvatore.
Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto,
l'Etiopia e Seba al tuo posto.
[4]
Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo,
do uomini al tuo posto
e nazioni in cambio della tua vita.
[5]
Non temere, perché io sono con te».
Breve pausa
Dallo Statuto FRA:
Art. 16 - La FRA è stimolata ad individuare e sviluppare i
suoi talenti perché la sua personalità acquisti forza di
testimonianza e incidenza apostolica.
Art. 33 - La FRA, che fa della sua vita un dono ai fratelli,
mette a disposizione degli altri, oltre le sue risorse
economiche, tutti i suoi beni quali: energie, capacità, tempo
e cultura.
Sensibile al detto evangelico: "avete ricevuto gratuitamente,
gratuitamente date" (Mt 10, 8) fa della gratuità lo stile
abituale della sua vita.
Tutti:
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Canto al vangelo:
Pausa di silenzio prolungata
(si può aggiungere un canto a scelta)
Salmo 23
Salmista:
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Cori alterni su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto
cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con
me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
GLORIA.
Chiama, ed io verrò da te: Figlio, nel silenzio, mi
accoglierai.
Voce e poi... la libertà, nella tua parola camminerò.
Alleluia...
Danza, ed io verrò con te: Figlio, la tua strada comprenderò.
Luce e poi, nel tempo tuo - oltre il desiderio - riposerò.
Alleluia...
In ascolto del Vangelo
Dal vangelo secondo Matteo (13, 45-46)
[45]
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca
di perle preziose; [46] trovata una perla di grande valore, va,
vende tutti i suoi averi e la compra.
Dal vangelo secondo Giovanni (13, 34-35)
[34]
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli
altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli
altri. [35] Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli,
se avrete amore gli uni per gli altri".
Dallo Statuto FRA
Art. 19 - La contemplazione nell'azione a cui la FRA è
chiamata rappresenta la sintesi di una esistenza che l'intenso
operare non distrae dall'attenzione a Dio, perché il
significato dell'azione e dei valori che cerca di realizzare è
abitualmente illuminato dalla luce della rivelazione divina.
La sospinge la carità di Cristo che essa avverte nel "sitio" di
Gesù morente e nell'ansia di Lui Pastore buono.
Pausa di silenzio
Preghiera di intercessione
Noi siamo preziosi agli occhi di Dio, e Lui desidera che ce ne
accorgiamo. E’ da questa esperienza che anche ai nostri occhi può
rendersi evidente la preziosità del Regno di Dio nella nostra vita: la
perla preziosa per cui si è disposti a vendere tutto.
– Preghiamo, perché sempre di più da questo mirabile scambio di
stupore – tra Dio e la sua creatura – nascano nel cuore di
tanti giovani sentimenti di meraviglia e di gratitudine, da
cui sgorga l’intenzione di dare la vita nella sequela del
Signore
Tutti: Maestro buono, attiraci a te!
capacità di sopportazione, dall’unità che si rinnova intorno
all’Eucarestia e con la richiesta di perdono reciproco.
– Preghiamo, perchè la nostra vita fraterna sia nella Chiesa un
segno visibile dello Spirito che trasforma il cuore dell’uomo
e lo rende simile a quello di Cristo. La sua Grazia sia più
forte dei nostri limiti e del nostro peccato, così che niente
possa ostacolare in noi il suo progetto d’amore.
Tutti: Maestro buono, attiraci a te!
Canto: Bonum est confidere in Domino, bonum sperare in
Domino.
Conclusione
Sal 139, 23-24
Il Signore ci ha amati fino alla fine, dando tutto sé stesso in modo
incondizionato. La Croce è segno per noi dell’amore totale a cui
siamo chiamate, sulle orme del Maestro.
– Preghiamo, perché sappiamo dare testimonianza di un amore
senza limiti, ad imitazione di Gesù, nella nostra
quotidianità, così che i giovani possano trovare in noi dei
testimoni credibili e contenti della vocazione a cui siamo
chiamate.
Tutti: Maestro buono, attiraci a te!
«Da questo capiranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli
uni per gli altri»: la qualità della vita fraterna passa dalle relazioni
concrete tra noi, dall’affetto, dal ricordo, dal servizio, dalla
Voce guida: Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, / provami e
conosci i miei pensieri:
Tutti:
vedi se percorro una via di menzogna / e guidami
sulla via della vita.