mal di schiena - Smile Center Padova

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mal di schiena - Smile Center Padova
HAI MAL DI SCHIENA?
FORSE L’OCCLUSIONE DEI TUOI DENTI NE È LA CAUSA.
INTERVIENI PRIMA CHE IL PROBLEMA DIVENTI GRAVE.
“Che mal di schiena!!!”
Quante volte ti capita di ripetere questa esclamazione durante le tue
giornate?
Magari dopo una giornata intera a lavoro o addirittura appena ti svegli
al mattino.
E l’unico sollievo, per di più passeggero, lo hai con la continua assunzione
di antidolorifici, con i loro effetti collaterali.
Sono molte le cause che possono causare questo disturbo debilitante
per la tua vita quotidiana.
Tra queste, spesso viene sottovalutata l’importanza che ricopre
l’occlusione dei tuoi denti per l’insorgenza del MAL DI SCHIENA.
Forse non sai che un’occlusione dentaria patologica è collegata
all’insorgenza di tensioni muscolari a collo e schiena.
Per occlusione si intende il rapporto che i denti superiori e i denti
inferiori hanno durante la chiusura della bocca.
Quando questi rapporti non sono corretti si parla di MALOCCLUSIONE
DENTALE.
Nella maggior parte dei casi le malocclusioni hanno cause genetiche,
ovvero sono ereditarie. In altri casi possono insorgere durante la vita,
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come potrai vedere in dettaglio più avanti.
Per ora sappi che se i denti non hanno un allineamento corretto, durante
la funzione si creano delle forze dannose a carico della mandibola.
La mandibola è un osso molto complesso, su cui si inseriscono diversi
muscoli e tendini che la collegano al cranio e che contraggono rapporti
anche con collo e spina dorsale.
La mandibola è sottoposta continuamente a stress e tensioni
(masticazione, fonazione, deglutizione, ecc.).
In caso di MALOCCLUSIONE, i muscoli devono fare movimenti errati per
portare i denti a contatto tra loro.
Questi movimenti scorretti si riflettono in modo negativo a tutte le
strutture che prendono rapporti con la mandibola.
Come puoi ben intuire, anche il minimo disallineamento dei denti può
causare un certo numero di problemi, tra cui il MAL DI SCHIENA.
Tra i sintomi di una MALOCCLUSIONE troviamo:
üü
Eccessiva abrasione dei denti
üü
Denti sensibili
üü
Maggior comparsa di carie
üü
Otturazioni o corone danneggiate
üü
Mobilità e perdita dei denti
üü
Recessioni gengivali (gengive che si allontanano dai denti)
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üü
Click e dolore all’articolazione temporomandibolare
üü
Difficoltà masticatorie
üü
Difficoltà respiratorie
üü
Acufeni (ronzii nell’orecchio)
üü
Tensione dei muscoli di faccia, collo, spalle e schiena
I sintomi sono molto vari e la loro individuazione non è sempre così
semplice.
Inoltre la loro gravità dipende dall’entità della malocclusione.
Perciò se ne riconosci qualcuno, recati subito dal tuo dentista per un
controllo, perché magari potrebbe avere la soluzione al tuo problema!!!
Come facciamo noi dentisti ad accorgerci se hai problemi di occlusione?
Sicuramente una visita accurata è la prima cosa da fare. Si possono
evidenziare problemi di facile diagnosi, quali:
1.Problemi ortodontici
2.Problemi articolari
3.Stato di salute dei denti, delle gengive e dell’osso
4.Presenza di otturazioni, corone, ponti, protesi e loro adeguatezza
Un aiuto diagnostico arriva dalle cartine di occlusione, con le quali si
controllano i contatti tra le arcate dentarie.
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È infine buona norma effettuare la palpazione dei muscoli coinvolti
nella masticazione per controllare un eventuale trofismo alterato (per
esempio contratture).
Per farti capire meglio di cosa sto parlando, analizziamo ognuno di
questi aspetti nello specifico.
PROBLEMI ORTODONTICI
L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa in senso stretto
di MALOCCLUSIONI.
Infatti studia le anomalie di sviluppo e posizione dei denti e delle ossa
ad essi associate (mandibola e mascella).
Devi però sapere che non si limita a curare le anomalie di ossa e denti,
ma studia a fondo le cause che portano a questi problemi.
In particolare la terapia ortodontica mira alla rieducazione del sistema
nervoso centrale e della muscolatura facciale, con il ripristino di un
corretto allineamento dei denti, di una corretta funzione masticatoria e
di ripristinare l’armonia estetica del tuo volto.
L’ortodonzia utilizza apparecchi, fissi o mobili, che producono movimenti
dei denti e modificazioni delle ossa della faccia, delle gengive e dell’osso
alveolare.
La terapia ortodontica è di durata medio-lunga e richiede grande
motivazione e collaborazione.
Il trattamento ortodontico mira a ripristinare l’armonia tra le arcate
dentarie senza sollecitazioni dannose per le strutture articolari e per il
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sistema neuro-muscolare.
Come ti ho già spiegato, se i denti non hanno rapporti armonici, si creano
disfunzioni muscolari e articolari da cui può scaturire il mal di schiena.
Solitamente la terapia ortodontica deve iniziare nell’infanzia, per
prevenire problemi futuri.
I problemi più gravi, che non coinvolgono solo i denti, ma anche le ossa,
devono essere intercettati presto, in modo tale da non creare problemi
durante lo sviluppo del bambino.
Perciò è molto importante effettuare una prima visita ortodontica a
quattro anni di età per poter trattare precocemente questi problemi.
Andiamo ora a descrivere l’occlusione corretta e i diversi tipi di
malocclusione.
L’occlusione corretta, o normocclusione, prevede che:
üü
I denti superiori siano più esterni rispetto a quelli superiori
üü I molari superiori siano leggermente arretrati rispetto ai molari
inferiori
üü I canini superiori siano leggermente arretrati rispetto ai
superiori
Gli incisivi superiori ricoprano di circa 2-3 mm quelli inferiori e che siano
posti davanti ad essi di circa 2-3 mm.
Ogni dente deve toccare due denti dell’arcata opposta
Una delle più importanti classificazioni delle malocclusioni genetiche,
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proposta dal Dr. Angle nei primi anni del ‘900, prende in considerazione
tre classi:
I CLASSE (o NORMOCCLUSIONE)
Di per sé rispetta tutti i principi dell’occlusione corretta, ma possono
presentarsi problemi nel caso in cui ci siano ad esempio denti ruotati o
sovrapposti tra loro (affollamento dentale).
II CLASSE (RETROGNATISMO)
Il primo molare superiore e il canino superiore si trovano davanti ai
rispettivi denti inferiori.
Ne consegue un avanzamento della mascella rispetto alla mandibola,
quindi si avranno incisivi superiori in fuori e mento rientrante.
III CLASSE (PROGNATISMO)
I denti della mandibola sono molto più avanzati di quelli della mascella.
Ne consegue quindi un mento pronunciato e un rientro degli incisivi
superiori.
Questa classificazione valuta solo le malocclusioni sul piano sagittale,
ovvero viste lateralmente (di profilo).
Ma le malocclusioni possono svilupparsi anche su altri piani del corpo,
come il piano frontale (quando si guarda un viso dal davanti), o il piano
verticale.
In particolare, sul piano frontale si può osservare questa malocclusione:
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MORSO CROCIATO (o SCISSOR BITE)
Si ha quando uno o più denti dell’arcata superiore non si trovano
esternamente rispetto agli inferiori, ma cadono, totalmente o in parte,
all’interno di essi.
Il morso incrociato coinvolge sia i denti sia l’osso di supporto, creando
un’asimmetria dentale e scheletrica.
Il morso incrociato spesso non è ereditario, ma è la conseguenza di
abitudini viziate fin dall’infanzia.
Ad esempio può essere causato da respirazione orale, da bambini che
si addormentano succhiando il dito o la mano e dall’uso di biberon e
ciuccio oltre i 3 anni di età.
È fondamentale una correzione precoce del morso incrociato, in quanto
causa una serie di problemi debilitanti:
–l’occlusione asimmetrica obbliga ad una funzione masticatoria
scorretta.
Ne deriva l’asimmetrica postura mandibolare con conseguenze sulla
crescita e sulla funzione.
– difficoltà nel mantenimento dell’igiene orale, con ristagno di placca e
tartaro tra i denti storti.
Questo causa infiammazione dei tessuti gengivali e dell’osso di sostegno
del dente e aumento del rischio di sviluppo di parodontite.
– Le due Articolazioni Temporo Mandibolari, lavorando in maniera
asimmetrica, si svilupperanno in maniera asimmetrica, andando a
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creare scompensi anche a carico di tutta la schiena.
Se trascuri il morso incrociato tuo o dei tuoi figli, potresti causarti o
causare loro problemi anche gravi che possono essere prevenuti con
un semplice apparecchio.
Il morso crociato deve essere corretto il più presto possibile, perché
quando un problema influenza la crescita futura, la cura deve essere
precoce e tempestiva.
E’ sicuramente vero che l’ortodonzia può essere eseguita anche in età
adulta, ma ci sono dei limiti ai risultati; alcune conseguenze non possono
essere risolte del tutto.
La terapia del morso crociato dipende molto dalla diagnosi ed è variabile
da persona a persona.
Di solito si agisce con apparecchi fissi o mobili che ripristinino la normale
morfologia e funzione.
Alla cura ortodontica viene sempre associata una terapia riabilitativa
respiratoria e neuro muscolare (mioterapia funzionale) per la lingua,
allo scopo di evitare la recidiva.
Negli adulti talvolta l’ortodonzia deve essere combinata alla chirurgia.
Infine sul piano verticale si trovano queste malocclusioni:
MORSO PROFONDO (DEEP BITE)
I molari sono in contatto tra loro, ma gli incisivi superiori coprono per
più di 2-3 mm quelli inferiori
Il morso profondo può causare due grossi problemi, uno di natura
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estetica e uno funzionale.
Esteticamente puoi vedere labbra schiacciate, poca distanza tra naso e
mento e formazione di una piega tra mento e labbro (per intenderci è
un viso simile a quello della strega di Biancaneve!!!).
Le maggiori complicanze, però, sono funzionali, con movimenti limitati
della mandibola, costringendola a stare più indietro.
Questa situazione predispone a problemi a carico dell’articolazione
temporo mandibolare.
Questi disturbi vanno dal dolore alle articolazioni, alla difficoltà
nell’apertura e nella chiusura della bocca, fino a torcicollo, mal di schiena
e mal di testa.
Quindi le conseguenze del morso profondo non coinvolgono solo il
volto, ma anche altre parti del corpo.
Chi è affetto da morso profondo, tende ad assumere posture scorrette.
Questo perchè la posizione della testa rispetto alla colonna vertebrale
non è stabilita solo dai muscoli del collo.
Infatti vi partecipa anche un altro sistema muscolare formato da:
Muscoli masticatori (sono il temporale, il massetere e i muscoli
pterigoidei)
üü
Sottoioidei
üü
Sopraioidei
Questi due ultimi gruppi di muscoli si inseriscono su un’importantissima
struttura, l’OSSO IOIDE.
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L’osso ioide è un osso che si trova al di sotto della mandibola ed è l’unico
osso del corpo umano che non ha rapporti diretti con altre ossa, ma si
collega con altre ossa tramite i muscoli.
In particolare, l’osso ioide ha muscoli che lo collegano alla mandibola e
sono responsabili del movimento della lingua
Ci sono poi altri muscoli che dall’osso ioide si portano nella regione
posteriore del cranio, collegandosi alle vertebre.
È intuitivo quindi come un problema occlusale si ripercuota anche su
quest’osso e quindi sulle tue vertebre.
L’osso ioide è fondamentale per la postura ed è paragonabile a una
marionetta manovrata dai fili, in questo modo:
i denti determinano la posizione della mandibola
la mandibola determina la posizione dell’osso Ioide
quest’ultimo regola la postura del resto del corpo.
Quindi la mandibola è pienamente partecipe nella postura che un
individuo assume.
Chi ha il morso profondo tende ad assumere spesso una postura più
incurvata.
E proprio per la postura del capo, può presentare un’accentuazione
delle problematiche algiche cervicali.
È quindi necessario intervenire rapidamente sul morso profondo per
ottenere risultati efficaci.
La cura solitamente ha inizio durante l’infanzia o l’adolescenza, tramite
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apparecchi che correggano il morso profondo.
Se per qualche ragione si è deciso di rimandare la terapia, è possibile
agire con successo anche in età adulta.
MORSO APERTO (OPEN BITE)
Questa malocclusione è caratterizzata dal mancato contatto tra uno o
più denti delle due arcate.
Nella maggior parte dei casi si osservano molari che si toccano e una
fessura anteriore dovuta al mancato contatto tra gli incisivi.
In caso di morso aperto, è difficile portare le labbra a chiusura completa.
Inoltre con il morso aperto si creano abitudini viziate come la deglutizione
atipica.
Durante la deglutizione la lingua dovrebbe toccare il palato, mentre in
questo caso spinge sugli incisivi.
Il morso aperto può svilupparsi o per il succhiamento del dito o del
ciuccio, o per la respirazione orale o per cause genetiche.
I bambini che succhiano il dito sviluppano più frequentemente un
morso aperto.
In particolare se l’uso del ciuccio supera i 3 anni di età, c’è il rischio che
il problema diventi grave.
La terapia del morso aperto nei bambini richiede un’azione combinata
tra ortodontista, logopedista e otorinolaringoiatra.
Il trattamento di questa malocclusione negli adulti risulta molto più
complicato e può richiedere anche interventi chirurgici.
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L’apparecchio fisso è il mezzo terapeutico più efficace nella risoluzione
di questa problematica.
Diagnosi delle MALOCCLUSIONI
Mentre alcune malocclusioni sono ben evidenti, altre possono essere
scoperte casualmente durante una normale visita odontoiatrica.
Il dentista procede con un controllo mandibolare e fa compiere
movimenti al paziente di apertura e chiusura per valutare il tipo di
malocclusione.
Durante la fase di diagnosi, sono fondamentali immagini radiografiche
(come la RX latero-laterale o la RX postero-anteriore) per valutare la
gravità della malocclusione.
Infine sono importanti le impronte dei denti per riprodurre un modello
in gesso delle arcate dentarie e avere una visione a 360° della tua bocca.
Cura delle MALOCCLUSIONI
Le malocclusioni dentali di moderata o media entità possono essere
corrette secondo più approcci:
Applicazione di apparecchi ortodontici fissi o mobili per rimediare
all’affollamento dei denti
Estrazioni di denti che causano l’affollamento, come ad esempio i denti
del giudizio.
Correzione delle abitudini dannose come succhiare il dito o il ciuccio.
Le malocclusioni dentali di origine genetica necessitano spesso di
trattamenti chirurgici invasivi. Questo perché il morso alterato è
particolarmente evidente ed antiestetico, e causa seri problemi alla
salute del soggetto.
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PROBLEMI ARTICOLARI
Come ti ho già spiegato, esiste una stretta relazione tra il contatto tra le
due arcate dentali, i muscoli mandibolari e le ossa cranio-mandibolari.
La branca dell’odontoiatria che studia e ripristina il corretto equilibrio
tra questi distretti prende il nome di GNATOLOGIA.
Fisiologicamente il movimento della mandibola avviene senza affaticare
le strutture ad essa annesse.
Nei casi di malocclusione o di disturbi dell’articolazione temporomandibolare, vengono meno queste condizioni.
Questo può quindi causare disturbi alla fonazione, all’udito e alla
postura.
Una visita gnatologica può mettere in luce la presenza di malocclusioni,
disordini dell’articolazione temporo-mandibolare o cranio-cervicomandibolari.
Avrai sicuramente sentito parlare di bruxismo, ovvero il digrignamento
involontario dei denti.
Nella maggior parte dei casi si presenta durante il sonno ma, in condizioni
di stress, può presentarsi anche durante la giornata.
Il digrignamento dei denti può essere di diversa durata ed intensità.
Il bruxismo è una PARAFUNZIONE, ovvero un movimento che non è
finalizzato a nessuno scopo.
Non è ancora certa la causa del bruxismo; da un lato si ritiene che il
fattore psicologico giochi un ruolo fondamentale.
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Ultimamente, però, si ritiene che la causa principale sembra essere un
non corretto allineamento delle arcate dentarie.
In condizioni di riposo, le due arcate dentali non vengono in contatto
tra loro, vi è un piccolo spazio di qualche millimetro che le divide.
Nei casi di malocclusioni, invece, questo spazio viene a mancare e
durante il sonno le arcate dentali sono sempre a contatto tra di loro
scatenando il digrignamento dei denti.
Se sei un bruxista ti accorgerai di un affaticamento alla mandibola
specialmente al risveglio, insieme a mal di testa, ronzii alle orecchie,
click della mandibola fino all’impossibilià di aprire o chiudere la bocca.
Il bruxismo non è un problema da sottovalutare, perchè il digrignamento
dei denti può avere importanti conseguenze, come:
Abrasione dei denti
Danni alle gengive
Alterazioni a carico dell’articolazione temporo-mandibolare con
conseguenti disordini cranio cervico mandibolari.
La soluzione ai problemi di bruxismo è il BITE.
Il bite è un dispositivo mobile di resina che viene progettato
sull’improntadei tuoi denti.
Il bite è necessario per far muovere la mandibola in modo libero e
favorisce la decontratturazione delle fasce muscolari coinvolte.
Non esiste un bite uguale per tutti, come ad esempio quelli venduti in
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farmacia, ma deve essere individualizzato per ogni paziente.
Questo perché in base alla situazione clinica, sarà necessario un bite
con funzioni e materiali diversi.
Il paziente indossa il bite durante la notte e nella maggior parte dei casi
già dopo pochi giorni si osserva un miglioramento dei sintomi oltre ad
una qualità del sonno migliore.
Il bite deve essere modificato nel tempo per adattarsi ai cambiamenti
ed essere sempre funzionale.
Gnatologia e Mal di schiena
La gnatologia non si limita alla risoluzione di problemi di bruxismo. Infatti
pone l’apparato masticatorio all’interno di tutto il sistema posturale.
Esiste infatti un corretto equilibrio tra l’apparato masticatorio e tutti gli
altri elementi del corpo che vi sono collegati.
Quindi la gnatologia analizza il rapporto tra l’apparato masticatorio e il
resto del corpo.
Una malocclusione può avere conseguenze su tutta la postura e in
distretti molto distanti dalla bocca e può determinare:
üü
dolori e disturbi al tratto cervicale della colonna vertebrale
üü
dolore alle fasce muscolari del collo
üü
dolore alle spalle
üü
lombo-sciatalgia
üü
dolori alle ginocchia
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Perciò come puoi capire, la gnatologia è una parte integrante della
posturologia e una visita dal dentista gnatologo può portare alla
soluzione del tuo mal di schiena!!!
VISITA GNATOLOGICA
Con un’accurata visita gnatologica lo specialista può individuare il
disordine cranio mandibolare in atto.
Attraverso la visita si potranno evidenziare anche problemi posturali
determinati dalla malocclusione.
Per la diagnosi completa saranno necessari anche test diagnostici
specifici (analisi morfologiche in 3D, kinesiografia ed elettromiografia
di superficie).
Come ti ho già spiegato, la terapia per i disturbi cranio-cervicomandibolari è il bite che, evitando il contatto tra le arcate dentali,
bilancia l’occlusione dentale e evita anche il digrignamento dei denti,
permettendo il rilassamento dei muscoli mandibolare e il ripristino di
una corretta postura.
Articolazione Temporo Mandibolare
Se si pensa che l’articolazione temporo-mandibolare si apre e si chiude
ogni giorno tra le 1500 e le 2500 volte, è facile intuire come nessun altro
organo si muova con la stessa frequenza.
Le ossa del cranio e la mandibola sono connesse tra di loro grazie
all’articolazione temporo-mandibolare (ATM).
L’ATM permette tutti i movimenti della mandibola ed è quindi essenziale
per parlare, mangiare, deglutire, sbadigliare, ecc.
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Quando si apre la bocca i condili, ovvero le estremità arrotondate della
mandibola, ruotano nella cavità dell’osso temporale, portandosi avanti,
quando chiudiamo la bocca invece i condili tornano alla loro posizione
di origine.
Tra l’osso temporale e il condilo è presente un disco articolare che
funge da cuscinetto ammortizzante e permette un movimento fluido
ed omogeneo.
Quando questo movimento non avviene più in maniera corretta si parla
di Disfunzioni all’articolazione temporo-mandibolare.
Le cause possono essere diverse: malocclusioni, traumi diretti o indiretti,
terapie odontoiatriche sbagliate, il bruxismo o anceh mangiarsi le
unghie.
I sintomi possono variare da persona a persona. Si può avere
üü
blocco della mandibola
üü
dolore cronico dei muscoli facciali
üü
emicranie
üü
dolori cervicali
üü
vertigini
üü
disturbi all’udito.
Con un’accurata visita gnatologica e con specifiche radiografie si può
identificare il disturbo a carico dell’ATM.
La terapia è sempre eseguita con un bite personalizzato che riuscirà a
ristabilire il corretto movimento della mandibola.
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Stato di salute dei denti, delle gengive e dell’osso
È molto importante tenere sotto stretto controllo, anche in rapporti di
occlusione corretti e in assenza di problemi articolari, lo stato di salute
di denti, gengive e osso.
Anche una semplice carie può causare una serie di meccanismi riflessi
che possono portare a una malocclusione “secondaria”.
Ti spiego brevemente il motivo: se hai male a un dente, di conseguenza
eviterai di masticare su quel dente, andando a sollecitare in modo
maggiore i denti dell’altro lato della bocca.
Questo innesca quindi una asimmetria durante la masticazione con
tutte le conseguenze di cui abbiamo già ampiamente trattato.
Anche nel caso di malattie che coinvolgano osso e gengive, come la
PARODONTITE, che causa la mobilità dei denti, si vengono a creare
questi meccanismi di compenso.
Stesso discorso nel caso in cui venga perso un dente, con una
conseguente disfuzione masticatoria e sovraccarico masticatorio su
zone più ristrette della bocca.
Questo è aggravato, come puoi facilmente intuire, se la perdita coinvolge
più di un dente.
Inoltre non bisogna sottovalutare presenza di faccette di usura,
ovvero di denti “consumati” dal bruxismo, di cui abbiamo parlato
precedentemente.
Quando si perde l’armonia occlusale per questi motivi, una parte della
muscolatura si contrae troppo, forzando le articolazioni interessate
e provocando tutti sintomi potenziali di uno squilibrio della postura
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risolvilbili mediante il suo riequilibrio.
Presenza di otturazioni, corone, ponti, protesi e loro adeguatezza
Qualsiasi restauro posto all’interno di una bocca, deve mirare a
ripristinare l’armonia di questo importantissimo organo.
Anche una semplice otturazione, deve rispettare l’anatomia corretta
del dente e deve integrarsi correttamente nelle arcate.
Per questo motivo è molto importante evitare di eseguire restauri “alti”,
andando a causare precontatti che rompono l’armonia occlusale.
I precontatti sono dei contatti dentari che avvengono prima del dovuto
e che causano delle forze dannose.
Ovviare a questo è molto semplice, basta utilizzare una cartina occlusale
che lascia dei segni sull’otturazione solo dove il dente risulta più alto, in
modo tale da intervenire selettivamente su quella zona, finchè non si
raggiunge un’altezza corretta.
Per i restauri protesici, ovvero le corone (o “capsule”) e i ponti, che
siano essi realizzati su denti naturali o impianti, vale lo stesso identico
discorso.
Per la realizzazione di questi restauri sono necessarie diverse sedute,
da una presa corretta dell’impronta, alla prova delle diverse strutture
che compongono questi manufatti.
So che può sembrarti scocciante tornare più e più volte dal dentista per
la realizzazione anche di una sola corona, ma questo è necessario per
permettere di creare un restauro che si armonizzi in maniera perfetta
all’interno della tua bocca.
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Se invece all’interno della tua bocca sono presenti protesi di vecchia
fattura che senti non calzare perfettamente, o che sono rovinate, è molto
importante una loro immediata sostituzione per evitare l’insorgenza di
tutti i problemi di cui abbiamo parlato finora.
Se ti sei riconosciuto in uno o più di questi argomenti di cui abbiamo
trattato in questo articolo, se soffri di mal di schiena che non passa con
nulla e per cui hai perso ormai ogni speranza, forse la causa di tutto
potrebbe partire proprio dai tuoi denti e il tuo dentista, affiancato da
altri specialisti quali l’ortodontista e il posturologo, potrebbe avere la
soluzione per il tuo mal di schiena!!!
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