Truck Newsletter - Mercati Mondiali Auto e Autocarri

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Truck Newsletter - Mercati Mondiali Auto e Autocarri
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n. 63
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Giugno 2016
MERCATO EUROPEO AUTOCARRI - GUIDARE AUTOCARRI “LAVORO USURANTE”
SECONDO IL SOTTOSEGRETARIO - OSSERVATORIO TRASPORTI ALIMENTARI - MIT:
GRUPPO DI LAVORO ANALISI DEGLI SCENARI - LEGALITÀ SUL PORTALE DELL’ALBO FERCAM: CONTROLLO AUTOMATICO DEGLI PNEUMATICI - L’ALBO NON HA UN
BILANCIO - ITS CONTINENTAL: TELEMATICA E GUIDA AUTOMATICA - LAVORATORE
DISTACCATO E SICUREZZA - NUOVA CAMPAGNA SICUREZZA STRADALE - RINVIATO
INCONTRO GOVERNO-AUTOTRASPORTO - SCANIA: SCATOLA NERA CONTRO I
FURTI - SCANIA: BUS “DOUBLE-DECKER” A METANO - SCHMITZ CARGOBULL: PIÙ
CONTRATTI AL BAUMA - DAIMLER: INVESTIMENTI IN CONNESSIONE - CORTE DEI
CONTI UE SU TRASPORTO FERROVIARIO - NUOVI CRONOTACHIGRAFI VDO SCANIA COLLAUDA TRASPORTO AUTONOMO - VOLVO: CAMION SENZA AUTISTA
PER MINIERA - UE: MAXIMULTA PER I COSTRUTTORI - UE: COME FUNZIONERÀ IL
NUOVO CRONOTACHIGRAFO - VOLVO SPERIMENTA VEICOLO PER RIDUZIONE
CONSUMI - USA: MERCATO CLASSE 8 - USA: NOLEGGIO CAMION ELETTRICI - USA:
FONDATA SOCIETÀ PER GUIDA AUTONOMA
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MERCATO EUROPEO AUTOCARRI
Molto sostenuta la crescita del mercato Autocarri (>3.5t), salito ad aprile del
21,1%, con 33.694 unità immatricolate. Nel quadrimestre la crescita è stata del
18,7%, con 123.653 unità immatricolate.
Mercato Europeo (UE+Efta) Autocarri > 3,5 t - Fonte Acea
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Gen
Feb
Mar
Apr
2016
27,52
26,65
34,98
33,69
2015
23,18
21,7
31,44
27,75
2014
21,8
21,4
26,16
24,31
2013
20,99
18,23
24,98
2012
25,28
21,04
30,77
Mag
Giug
Lugl
Ago
Sett
Ott
Nov
Dic
26,61
30,9
28,83
20,65
31,35
35,65
28,75
27,83
23,19
23,72
23,76
18,05
26,94
34,71
23,44
22,71
24
24
24,71
25,19
19,38
26,84
30,63
29,78
44,18
26,22
25,99
26,47
24,06
19,84
25,01
27,23
23,89
19,88
Dif. %
Volumi
Il risultato del mese è stato conseguito soprattutto per gli eccellenti risultati in Italia (+61%
secondo Acea, che utilizza i dati
EU+Efta Mercato Autocarri> 3,5 - Major countries
cumulativo
aprile
2016
Source
Acea
*Unrae
35000
40,0
forniti dall’Anfia, che conteggia i
veicoli secondo la data di stampa
35,0
30000
delle carte di circolazione rilasciate
30,0
dal Ministero dei Trasporti e +44%
25000
secondo Unrae, che conteggia i dati
25,0
20000
del Ministero dei Trasporti secondo
20,0
la data di immatricolazione, seguita
15000
15,0
ad un a certa distanza dalla Spagna
10000
(+36,7%) e dalla UE12 (+25,4%) [con
10,0
aumenti particolarmente elevati in
5000
5,0
Romania
(+51,4%),
Polonia
0
0,0
(+29,7%),
Ungheria
(+29,6%),
Germ Franc U.K. Spagn Italia EU12 Altri
Slovacchia
(+28%)],
Germania
2016 31497 16313 15117 7715 6701 22314 24405
(+20,7%),
Francia
(+17,7%),
e UK
2015 28151 13992 13291 6036 5004 17370 20236
(+7,4%). Sale anche l’area Efta
%Diff. 11,9
16,6
13,7
27,8
33,9
28,5
20,6
(+13,8%). Ottimi aumenti in tutto il
Nord Europa.
Cumulativamente nel primo quadrimestre i migliori risultati sono stati ottenuti dall’Italia (+33,9%
secondo Unrae e +27,4% secondo Acea) seguita dalla UE12 (+28,5%) [con risultati sopra la media
in Lituania (+78,2%), Romania (+58,9%), Polonia (+36,3%), e Slovenia (+29,7%)], dalla Spagna
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(+27,8%), Francia (+16,6%), Gran Bretagna (+13,7%), e dall’area Efta (+8.8%). Ottimi risultati anche
nella gran parte dei Paesi del Nord Europa, con risultati ben sopra la media in Irlanda (+60,1%).
Sostanzialmente allineato alla crescita media della domanda di autocarri
l’aumento del settore dei pesanti (>16t) cresciuto nel mese del 21,5%, con 27.083
unità immatricolate, grazie in particolare agli aumenti dell’Italia (+70,4% secondo Acea e
+55,7% secondo Unrae), seguita ad una certa distanza dalla Spagna (+32,4%), dalla UE12 (+26,3%)
[specialmente per gli ottimi
Mercato Pesanti UE+Efta (>16t) - Trend mensile
Centro Studi Subalpino su dati Acea
risultati
della
Romania 40000
(+53,3%),
dell’Ungheria 35000
(+32,4%) e della Polonia 30000
(+32,2%)], dalla Germania 25000
(+23,3%) e dalla Francia 20000
(+18,4%).
Segue
molto 15000
distanziata la Gran Bretagna 10000
(+4%). Scende del 2,6% 5000
0
l’area Efta. Ottimi risultati
Ge Lug Ge Lug Ge Lug Ge Jul Ge Jul Ge Jul Ge Jul Ge Jul Ge Jul
nella maggior parte dei Paesi
08
09
10
11
12
13
14
15
16
Immatr.
Poli. (Immatr.)
del Nord Europa.
Cumulativamente nel primo
quadrimestre dell’anno sono state immatricolate 100.880 unità, con un aumento del 19,2% sullo
stesso periodo dello scorso anno. I migliori risultati sono stati ottenuti dall’Italia (+37% secondo
Unrae e + 28,8% secondo Acea), dalla UE12 (+30,1%) [specialmente per i risultati sopra la media
della Lituania (+79,1%), della Romania (+58,4%), Polonia (+40,2%), e Slovenia (+33,6%)], dall’Italia
(+28,6%), dalla Spagna (+24,6%), e dalla Francia (+17,3%). Seguono ad una certa distanza la
Germania (+12,1%), la Gran Bretagna (+10,9%), e l’area Efta (+4,3%). Ottimi I risultati della
stragrande maggioranza dei Paesi del Nord Europa, con particolare riferimento all’Irlanda
(+50,8%).
Per quanto riguarda il futuro del settore, anche se con dati economici in leggera discesa
quest’anno (PIL all’1,8% dal 2% dello scorso anno nella UE, secondo le ultime previsioni della
Commissione Europea nelle sue previsioni di primavera) e previsti migliorare solo dall’anno
prossimo, si può anticipare che continui il trend positivo nell’anno in corso anche per il necessario
rinnovo del parco e quindi con andamenti diversi nei vari Paesi.
Un segnale preoccupante è la contrazione della produzione industriale, scesa dello 0,8% anche in
marzo. Nota favorevole: la disoccupazione a marzo è diminuita rispetto al mese scorso e rispetto
al marzo dell’anno scorso sia nella UE (da 9,7% a 8,8%) che nell’Eurozona (da 11,2% a 10,2%).
Netto miglioramento anche in Italia (dal 12,4% del marzo 2015 all’11,4% del marzo di quest’anno).
In Italia, dove ad aprile si sono consuntivate, secondo la stima dell’Unrae, 1.730
immatricolazioni di autocarri >3,5t, contro le 1.201 immatricolazioni di un anno fa nello stesso
periodo, pari al +44%.
Nei primi quattro mesi del 2016 sono stati immatricolati, secondo il Comunicato Stampa
dell’Unrae, 6.701 veicoli >3,5t, con un incremento del 33,9% sullo stesso periodo dello scorso
anno.
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NOTIZIE DALL’ITALIA
“GUIDARE IL TIR È USURANTE”: PER LA SOTTOSEGRETARIO VICARI
È UN'INIZIATIVA MERITEVOLE D'ATTENZIONE
UominieTrasporti.it, 12 maggio 2016 - «Guidare il TIR è usurante», l’iniziativa promossa da
TrasportoUnito Taranto e Drive Club per modificare la normativa sulle pensioni e includere anche
il conducente di veicoli pesanti adibiti al trasporto merci tra le professioni che ottengono uno
“sconto” di tre anni sull’età pensionale, è stata giudicata positivamente dalla Sottosegretario
Simona Vicari, che l’ha definita «meritevole d’attenzione per gli interessi che si prefigge di
tutelare». Nelle scorse settimane, infatti, le due Associazioni avevano inviato alla Sottosegretario
delegata all’autotrasporto la proposta di modifica dell’art. 1 lett. d) del D.Lgs. n. 67/2011 con cui
ammettere al beneficio previdenziale riconosciuto ai lavoratori adibiti a professioni
particolarmente gravose anche i conducenti di veicoli industriali non inferiori alle 6 tonnellate che
abbiano operato per un periodo di almeno 25 anni.
Ricordiamo che al momento attuale, un autista di camion dal 1° gennaio 2016 va in pensione,
grazie all’opportunità riconosciuta a tutti i lavoratori del settore privato, a 64 anni e 7 mesi. A
questo scopo, però, devono aver raggiunto la cosiddetta “quota 96” entro il 2012 se si tratta di
autisti maschi (vale a dire aver compiuto 60 anni e disporre di 36 anni di contributi oppure 61 anni
e 35 di contributi) o, se si tratta di autiste, devono aver raggiunto i 60 anni di età e i 20 anni di
contributi.
Tale opportunità, concessa dalla Legge Fornero, offre cioè la possibilità di andare in pensione
all'età di 64 anni e non di 66. Ma siccome l’età pensionabile, sempre in base alla Legge Fornero, va
aggiornata in riferimento alla speranza di vita (che in pratica aumenta di tre mesi ogni anno), è
passata dai 64 anni e 3 mesi del 2015 ai 64 anni e 7 mesi del 2016.
La normativa sulle professioni usuranti, invece, concede uno sconto di tre anni per giungere alla
pensione, richiede, però, che tali attività siano svolte al momento dell’accesso al pensionamento e
che siano state svolte per almeno sette anni negli ultimi 10. Dal 2018, poi, per il pensionamento
anticipato bisognerà aver effettuato lavori usuranti per metà della vita lavorativa.
Tale normativa - lo ricordiamo - si applica agli autisti di veicoli pesanti adibiti al trasporto persone,
ma non a quelli che conducono veicoli per il trasporto merci.
NASCE L'OSSERVATORIO SUL TRASPORTO ALIMENTI
TrasportoEuropa.it, 13 Maggio 2016 - L'Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti vuole
diventare un organismo di consultazione e proposte per migliorare la filiera logistica di prodotti
alimentari, bevande, farmaci e animali vivi.
In una nota, l'Oita spiega che i suoi obiettivi principali sono "il censimento delle aziende che
trasportano cibo a vario titolo e in diversi regimi di temperatura, nonché degli organi di controllo e
di certificazione, la stesura di un libro bianco sul trasporto degli alimenti e l'elaborazione di linee
guida per un protocollo interministeriale finalizzato a razionalizzare e ad armonizzare i controlli
nella fase del trasporto dei prodotti alimentari e farmaceutici". Inoltre, l'organismo intende
favorire la ricerca e la sperimentazione su questa tematiche, mediante borse di studio, master e
dottorandi con importanti Università.
Alla Presidenza dell'Oita è stata nominata Clara Ricozzi, che ha dichiarato: "La sicurezza igienicosanitaria del cibo può essere fortemente influenzata dalla fase del trasporto e il consumatore
finale non è nelle condizioni di sapere se il prodotto che arriva sulla sua tavola è stato trasportato
con mezzi e in condizioni igieniche adeguati. Per questo motivo l'Oita intende analizzare in modo
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più approfondito le attività di movimentazione, logistica e distribuzione dei prodotti destinati al
consumo dei cittadini, non solo per colmare l'attuale vuoto conoscitivo, normativo e certificativo
in questo campo, ma soprattutto per poter fornire alle Istituzioni, italiane ed europee, soluzioni
che valgano ad evitare manipolazioni, alterazioni o contraffazioni durante il trasporto".
INFRASTRUTTURE E LOGISTICA:
AL MIT NASCE IL GRUPPO DI LAVORO ANALISI DEGLI SCENARI
Trasporti-Italia.com, 13 maggio 2016 - Sarà un pensatoio di alto profilo il gruppo di lavoro
“Analisi degli scenari” appena nato all’interno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il laboratorio, presieduto dal ViceMinistro, Riccardo Nencini, non comporterà ulteriori oneri allo
Stato e avrà l'obiettivo di leggere e interpretare gli scenari geoeconomici, tecnologici e
infrastrutturali del prossimo futuro per consentire l'uso migliore delle nostre risorse e la
valorizzazione della piattaforma Italia in Europa e nel mondo.
I membri del gruppo di lavoro si riuniranno periodicamente e si concentreranno su temi di forte
impatto logistico come il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, i collegamenti con l’Europa, gli aspetti
demografici e il sostegno alle politiche del MIT in previsione del Piano Pluriennale delle
Infrastrutture previsto dal nuovo Codice Appalti.
LEGALITÀ AUTOTRASPORTO SUL PORTALE DELL'ALBO
TrasportoEuropa.it, 16 Maggio 2016 - Lunedì 16 maggio 2016 è diventato operativo il nuovo
portale web dell'Albo Nazionale degli Autotrasportatori, che permette la verifica online della
regolarità delle imprese.
Il nuovo sito web si presenta completamente nuovo nella grafica e ospita nuovi contenuti. Oltre a
informare sulle attività del Comitato centrale e sulle novità normative e procedurali
dell'autotrasporto, il portale permette di consultare il database dell'Albo e accedere ad alcuni
servizi, come la verifica della propria posizione d'impresa sull'iscrizione, la consultazione della
regolarità della posizione contributiva e la presentazione delle domande per i rimborsi dei pedaggi
autostradali. Tali funzioni finora erano disponibili sul Portale dell'Automobilista.
FERCAM RENDE AUTOMATICO IL CONTROLLO DEGLI PNEUMATICI
Trasportoeuropa.it , 19 Maggio 2016 - L'Azienda di autotrasporto e logistica ha attivato nella sede
di Bolzano un sistema di verifica automatica dello stato degli pneumatici Pneuscan di Ventech
Systems.
Il controllo degli pneumatici dura pochi secondi e avviene su una speciale pedana, su cui transita
l'intero autoarticolato, che misura la pressione, la profondità del battistrada e il peso sull'asse,
mostrando questi dati su un display all'autista, segnalando eventuali inconvenienti. Nello stesso
tempo, due telecamere riprendono la targa del trattore e del semirimorchio per identificarli.
Questo controllo previene incidenti e riduce il consumo di carburante, mantenendo sempre la
giusta pressione degli pneumatici. Il sistema è in uso da cinque mesi e in questo periodo ha
verificato 83.600 pneumatici.
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L'ALBO AUTOTRASPORTO NON HA UN BILANCIO
TrasportoEuropa.it, 25 Maggio 2016 - Dopo la richiesta di Trasportounito di accedere al bilancio
dell'organismo pubblico degli autotrasportatori, il Presidente risponde che tale documento non
esiste. E l'Associazione lancia l'accusa di mancata trasparenza.
Gli autotrasportatori italiani sono obbligati a pagare ogni anno la quota d'iscrizione all'Albo, ma
non hanno il diritto di sapere quali sono le entrate e le uscite dell'organismo, perché non esiste un
bilancio ufficiale. E stiamo parlando di decine di milioni di euro l'anno. Lo rivela TrasportoUnito,
l'Associazione dell'autotrasporto che qualche settimana fa ha avviato la procedura di accesso agli
atti proprio per conoscere le cifre dell'Albo.
In una nota, il Segretario Nazionale dell'Associazione, Maurizio Longo, afferma che l'accesso agli
atti è stato negato. La nota di TrasportoUnito riporta parte della risposta giunta dall'organismo: "il
Comitato Centrale non ha un proprio bilancio preventivo né consuntivo (...) per cui bisogna fare
riferimento al Rendiconto Generale dello Stato 2014 (due anni orsono) predisposto dalla
Ragioneria Generale dello Stato".
Longo commenta che "in questo modo non solo viene vietato il diritto di accesso ai documenti (in
totale negazione dello spirito della riforma), ma si ribadisce nei fatti che al cittadino o, nel caso
specifico, agli autotrasportatori che sono direttamente interessati, è negato il diritto fondamentale
di sapere come l'Albo spenda i soldi che arrivano nelle casse di questa istituzione, ormai
palesemente inutile, attraverso i contributi pagati dagli autotrasportatori".
Secondo l'Associazione, "il rifiuto dell'Albo allunga ombre allarmanti sulla gestione di questo
soggetto pubblico, la cui utilità è per altro seriamente messa in discussione dall'esistenza del
Registro Europeo Nazionale (REN) dell'autotrasporto, imposto da Bruxelles, di cui l'Albo nazionale è
un'inefficiente e costosa duplicazione". E conclude: "Per altro i vertici di TrasportoUnito non fanno
mistero del fatto che proprio TrasportoUnito non sia stato ammesso all'Albo stesso, perché non
iscritta al Cnel, ovvero a un Ente del quale, per palese inutilità, era stata già decisa la
cancellazione".
Il paradosso di questa vicenda è che la "scoperta" che l'Albo degli Autotrasportatori non può, o
non vuole dire, quali sono gli introiti e, soprattutto, quali sono le sue voci di spesa arriva proprio
durante il Forum della Pubblica Amministrazione, dove Governanti (tra cui proprio il Ministro dei
Trasporti, Graziano Delrio, da cui dipende l'Albo degli autotrasportatori) e alti burocrati riversano
un fiume di parole sulla necessità della trasparenza.
ITS: CONTINENTAL PUNTA SU TELEMATICA E GUIDA AUTOMATIZZATA
Trasporti-Italia.com, 27 maggio 2016 - La roadmap della guida automatizzata parla chiaro: 2016
parziale automatizzazione; 2020 elevata automatizzazione; 2025 completa automatizzazione. I
veicoli del futuro saranno sempre più intelligenti, semplici da guidare e confortevoli.
Il punto della situazione è stato fatto nel corso di un convegno che si è svolto ieri 26 maggio a
Milano, dal titolo "Continental guida il futuro dell’autotrasporto. Il valore della tecnologia
applicata alla telematica: la soluzione giusta per ogni flotta". Hanno partecipato, tra gli altri,
Lorenzo Ottolina Head of Sales TTS (Tachograph, Telematics and Service) e Pietro Rossi Head of
Sales VE (Vehicle Electronics).
Continental lavora per essere un valore aggiunto per la sicurezza stradale e per la sostenibilità, con
l’obiettivo di ridurre l’incidentalità e salvaguardare l’ambiente. “L’automazione porterà ad una
significativa diminuzione del numero di vittime della strada e permetterà agli utenti di utilizzare il
loro tempo in macchina diversamente, e, quindi, in modo più efficiente - ha dichiarato Nicola
Comes, Head of RSO (Regional Sales Organization) Italy di Continental Automotive - Il nostro
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concetto “Simplify your Drive” combina le nostre competenze in connettività, HMI (interfaccia
uomo-macchina) e integrazione di sistemi. Grazie all’accorpamento delle funzioni nei profili del
veicolo, Simplify your Drive riduce le emissioni di CO2, offrendo al contempo piacere di guida e
comfort migliore”.
Ogni anno, a livello Corporate, circa il 6% del fatturato viene investito in progetti di Ricerca &
Sviluppo, con particolare focalizzazione su progetti pionieristici legati al settore Automotive del
Gruppo, che rappresentano la maggior parte delle spese in R&S. Spese in R&S / Innovazioni = € 2,4
miliardi (fonte: Annual Report 2015).
Il contenimento dei costi e il rispetto degli obblighi di legge sono obiettivi sempre più difficili da
raggiungere senza strumenti adeguati e in grado di rendere più snella, rapida ed efficace la
gestione della flotta. “Siamo convinti, e lo conferma anche il mercato - commenta Lorenzo
Ottolina, Head of TTS (Tachographs, Telematics and Services) Italy - che l’unica soluzione possibile
per sviluppare un business innovativo e redditizio sia la telematica. Indipendentemente dalla
quantità dei mezzi da gestire. L'applicazione o l'integrazione delle tecnologie telematiche in
un'azienda di autotrasporto può portare grandi benefici - continua Ottolina - come un miglior
utilizzo dei mezzi, maggiore puntualità nelle consegne, notevole risparmio di carburante, nonché
una riduzione dei tempi di viaggio e dei chilometri a vuoto grazie ad una programmazione più
efficiente dei percorsi”.
Basti pensare, infatti, alle funzioni di scarico da remoto dei dati del tachigrafo (non è più
necessario salire sul mezzo) e alla localizzazione dei veicoli in tempo reale, alla comunicazione con
gli autisti tramite messaggistica, alla ricezione dei dati relativi al consumo di carburante e agli altri
dati tecnici del veicolo (dati FMS), o all'invio a bordo del piano dei viaggi da effettuare e del
percorso da seguire (navigazione assistita per mezzi pesanti). Tutti concetti sviluppati nel
tachigrafo VDO.
Il settore dei veicoli industriali rappresenta per Continental un’opportunità per riconfermare
l’impegno rivolto alle attività di ricerca e sviluppo, ma anche una sfida per portare in campo
esperienza e competenza.
“Chi opera (e guida) quotidianamente veicoli industriali - afferma Pietro Rossi, Head of VE (Vehicle
Electronics) Italy - ha esigenze particolari ma ugualmente importanti rispetto a quelle del mercato
automotive. Il costante ampliamento della linea di prodotti e delle soluzioni per il settore dei veicoli
industriali evidenzia l’impegno di Continental nell’ambito della ricerca e sviluppo anche in questo
campo. Ad esempio – prosegue Rossi - Continental propone sistemi avanzati di visione come
ProViuMirror e ProViu ASL360. ProViuMirror rappresenta potenzialmente una efficiente alternativa
agli specchietti di retrovisione esterni: grazie a due telecamere montate su ogni lato del veicolo che
trasferiscono le immagini dei due display posti a destra e a sinistra all’interno dell’abitacolo, viene
incrementata in modo significativo l’area visibile e aumentata così la sicurezza di guida”.
CHI CURA LA SICUREZZA DEL LAVORATORE DISTACCATO
UominieTrasporti, 30 maggio 2016 - La Commissione per gli Interpelli (istituita presso il Ministero
del Lavoro e della Previdenza Sociale allo scopo di dare delucidazioni in merito alla corretta
applicazione della normativa in tema di salute e sicurezza del lavoro) con l’Interpello n. 8 del 12
maggio scorso, ha fornito a Utilitalia - attraverso la Fondazione Rubes Triva - parere in merito alla
«corretta interpretazione all’obbligo della sorveglianza sanitaria di cui all’art. 41 del D.Lgs. n.
81/2008». In particolare veniva richiesto di sapere «nei casi di distacco del personale dalla società
capogruppo a società controllate, o viceversa, su quale delle due società, distaccante ovvero
distaccataria, sorge l’obbligo della sorveglianza sanitaria di cui all’art. 41 del D.Lgs. n. 81/2008 e di
tutti i procedimenti ad essa connessi e/o collegati».
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Partendo dal presupposto che, nell’ipotesi di distacco del lavoratore tutti gli obblighi di
prevenzione e protezione sono a carico del distaccatario (salvo l’obbligo a carico del distaccante di
informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle
mansioni per le quali viene distaccato) la Commissione ha precisato che: «In caso di distacco dei
lavoratori gli obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro incombono, in modo
differenziato, sia sul datore di lavoro che ha disposto il distacco che sul beneficiario della
prestazione (distaccatario)».
Il primo deve «informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo
svolgimento delle mansioni per le quali viene distaccato» mentre al secondo spetta l’onere di
«ottemperare a tutti gli altri obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro inclusa, quindi, la
sorveglianza sanitaria».
SICUREZZA STRADALE: AL VIA LA CAMPAGNA
"SE NON RISPONDI NON MUORE NESSUNO"
Trasporti-Italia.com, 30 maggio 2016 - Nel 2015 l’incidentalità rilevata da Polizia di Stato e Arma
dei Carabinieri ha evidenziato inversione di tendenza, con un aumento degli incidenti mortali e del
numero delle vittime. Sono aumentate anche il numero delle infrazioni, molte delle quali originate
dalla distrazione per l’utilizzo di smartphone alla guida senza l’ausilio di auricolari o vivavoce.
Anas e Polizia di Stato hanno deciso, quindi, di realizzare una campagna di sensibilizzazione degli
automobilisti sui pericoli derivanti da una guida distratta con l’obiettivo di accrescere la
consapevolezza degli utenti della strada. Con la campagna nasce anche l’applicazione per
smartphone “Guida e Basta”, disponibile per Ios e Android, che consente di impostare il proprio
cellulare sulla modalità di guida e di inoltrare un messaggio ad un gruppo di contatti “preferiti” per
comunicare loro che si è in viaggio e che non sarà possibile rispondere al telefono.
“Non dobbiamo mai abbassare la guardia sul tema della sicurezza stradale”, ha spiegato il
Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, aggiungendo che quest’anno è stato avviato un grande
progetto di manutenzione della rete stradale ed autostradale sull’intero territorio nazionale per
mettere in sicurezza e potenziare l’enorme patrimonio esistente, destinando oltre il 40% delle
risorse a questo obiettivo, con progetti come bastabuche, smartroad, le barriere salvamotociclisti.
“Ma sappiamo che non basta, ecco perché Anas si è impegnata insieme alla Polizia Stradale per
diffondere la cultura della sicurezza” ha concluso Armani.
Il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, ha osservato che le cause
di questa accresciuta incidentalità vanno imputate prevalentemente a condotte di guida
imprudenti e scorrette, in particolar modo alla guida distratta. “Gli smartphone ci connettono al
mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto e videocamere, raggiungendo il
paradosso dei selfie scattati mentre si è alla guida: tutto fuorché mantenere le mani sul volante e
lo sguardo fisso sulla strada”. Tutte azioni estremamente pericolose che influiscono sui tempi di
reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti
della strada.
Contemporaneamente alla campagna “Quando guidi GUIDAeBASTA”, Anas ha presentato anche il
concorso “Giovani Videomakers per la Sicurezza stradale”. Una iniziativa realizzata con
l’Associazione Mondiale della Strada (AIPCR), di cui fa parte anche il MIT, che invita i ragazzi dai 14
ai 20 anni a realizzare un video sul tema della sicurezza stradale.
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FUMATA NERA INCONTRO GOVERNO CON AUTOTRASPORTO
Trasportoeuropa.it, 1 Giugno 2016 - Le prime fonti sulla riunione che si è svolta il 1° giugno 2016 a
Roma affermano che le parti non hanno raggiunto una conclusione ritenuta soddisfacente dagli
autotrasportatori.
Al termine dell'incontro, la Fiap ha diffuso una breve nota con cui afferma che l'incontro tra la
Sottosegretaria ai Trasporti, Simona Vicari, e le Associazioni degli autotrasportatori si è concluso
senza fatti concreti: "Come ampiamente previsto si è trattato dell'ennesimo incontro fatto di tante
chiacchiere e zero fatti", scrive l'Associazione, che era rappresentata dal Presidente, Massimo
Bagnoli. In particolare, la Fiap critica la mancanza di risposte di merito e definitive sulla questione
"più spinosa", ossia l'ammontare delle spese non documentate relative all'attività dello scorso
anno. Un tema d'attualità anche perché la deduzione deve essere inserita nella dichiarazione dei
redditi delle imprese artigiane.
"Stante la situazione, se non interverranno fatti nuovi già nelle prossime ore, il 7 di giugno
all'esecutivo di Unatras - già convocato per esaminare nel merito l'esito degli incontri con il
Governo - non rimarrà altro, probabilmente, che confermare il fermo nazionale indicando tempi e
modalità dell'iniziativa di autotutela", conclude la nota della Fiap.
NOTIZIE DAL MONDO
STOCKHOLM - SCANIA BLACK BOX PER IMPEDIRE I FURTI DI AUTOCARRI
Soderdtajle, Svezia - Prime Mover (Australia) - 26, Aprile 2016
La Scania ha asserito che la “connected truck technology” può non solo rendere più efficienti gli
autocarri pesanti ma anche impedire i furti. Con oltre 170.000 autocarri Scania connessi in tutto il
mondo - inclusi più di 1.000 in Australia – la Scania è convinta che la moderna tecnologia possa
prevenire i furti e aiutare a rintracciare un autocarro scomparso in breve tempo. Se un autocarro
Scania risulta rubato, il proprietario, insieme col Costruttore, può assistere la Polizia nel
rintracciarlo. In Svezia la Scania ha recentemente aiutato a rintracciare e recuperare un autocarro
della Ulf Melin Entreprenad. Secondo Rickard Seijbold, Area Manager della Scania per le flotte e I
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servizi alla clientela, la Società è stata anche in grado di fornire alla Polizia i dettagli della rotta
dell’autocarro e dei luoghi dove si era fermato dopo il furto.
SCANIA: LANCIA IL PRIMO BUS DOUBLE-DECKER EURO 6 ALIMENTATO A METANO
Trasporti-Italia.com - 13 maggio 2016
Scania lancia il primo double-decker Euro 6 al mondo alimentato a metano. Dopo due anni di
sviluppo, il veicolo sta per essere consegnato all’azienda inglese Reading Buses. Sarà il primo di
cinque nuovi veicoli che, nei prossimi mesi, entreranno nel parco macchine dell’azienda inglese.
L’autobus, sviluppato da Scania ed assemblato nel Regno Unito dalle aziende Vehicle Integration
Limited e Alexander Dennis Limited (ADL), dopo esser arrivato al Porto di Göteborg, ha poi
percorso i 400 chilometri per raggiungere lo Scania Technical Centre di Södertälje, dove verrà
sottoposto al collaudo finale.
La sfida principale nella realizzazione di questo prodotto è stata la modifica del sistema di
alimentazione, al fine di soddisfare le richieste degli operatori. Oltre ad essere più silenzioso dei
modelli diesel, infatti, l’autobus a metano produrrà una quantità molto minore di emissioni di CO2.
Come già avviene in molti double-decker alimentati a diesel, anche in questa soluzione a metano
alcune scorte di carburante dell’autobus sono immagazzinate sotto le scale, dietro alla postazione
di guida. Tuttavia, la maggior parte del metano è stoccata in un nuovo vano posizionato dietro
l’area passeggeri al secondo piano.
Il motore a metano è stato adattato al vano più piccolo del double-decker e cercando di trovare
una soluzione all’aumento del calore prodotto. Infatti, secondo quanto afferma Tudor Clipii,
responsabile del progetto: “Il motore a metano produce molto più calore rispetto a quello diesel;
l’aver vinto questa sfida è stata una soddisfazione unica per tutto il nostro staff”.
SCHMITZ CARGOBULL: AL BAUMA SONO AUMENTATI I CONTRATTI FIRMATI
UominieTrasporti, 13 maggio 2016 - Soddisfatti i vertici del Costruttore di semirimorchi tedesco
per i risultati del recente Bauma di Monaco. Tanto interesse sui prodotti esposti ma soprattutto
tanti contratti firmati in fiera.
Feedback positivo per Schmitz Cargobull al recente Bauma 2016. La Casa tedesca alla Fiera del
settore delle costruzioni ha messo in mostra le più recenti innovazioni per i rimorchi adibiti al
settore cava/cantiere presso il suo stand di 600 metri quadri. Ottima l’affluenza del pubblico e
degli esperti, che hanno riconosciuto all'azienda teutonica il merito di aver stabilito nuovi standard
di comfort e sicurezza, con veicoli affidabili e soluzioni per la loro gestione mediante smartphone.
«Siamo stati in grado di firmare molti più contratti rispetto al Bauma precedente e, quindi, siamo
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soddisfatti del risultato - spiega Boris Billich, Direttore Vendite di Schmitz Cargobull - anche perché
questa fiera, con circa 580.000 visitatori provenienti da oltre 200 Paesi, è il riferimento mondiale
per i prodotti innovativi».
Alla fiera sono stati esposti due trailer - un rimorchio ribaltabile S.KI con cassone circolare in
acciaio e un rimorchio ribaltabile S.KI con cassone in alluminio - dotati di un nuovo isolamento
termico ideale per il trasporto di asfalto. Il vantaggio è un carico utile di oltre 200 kg in più.
Entrambi i modelli S.KI possono essere controllati mediante un’applicazione smartphone di
Schmitz Cargobull che include nuove e innovative funzioni di sicurezza per i conducenti e gli altri
utenti della strada. In mostra anche un cassone ribaltabile M.KI, disponibile in kit per tutti i
Produttori di veicoli industriali convenzionali.
DAIMLER, MEZZO MILIARDO IN CONNESSIONE CAMION
TrasportoEuropa.it, 16 Maggio 2016 - Il Gruppo automobilistico tedesco annuncia un programma
di circa 500 milioni di euro per la ricerca sul collegamento in rete dei veicoli industriali. Già 365mila
veicoli pesanti Daimler sono connessi in tutto il Mondo.
Per sviluppare la connessione tra camion e tra camion e infrastrutture, Daimler ha creato
un'apposita divisione, denominata Digital Solutions & Services, mentre ha già ottenuto
l'autorizzazione per sperimentare su strade pubbliche convogli di veicoli che viaggiano con guida
autonoma. "Per una logistica di successo, disporre di dati in tempo reale è un fattore
determinante", spiega Wolfgang Bernhard, Membro del Board di Daimler AG e Responsabile di
Daimler Trucks & Daimler Buses: "I nostri truck sono in grado di fornire questi dati. Fino al 2020,
investiremo circa mezzo miliardo di euro per collegare i nostri veicoli industriali all'ambiente
circostante, e sviluppare innovative applicazioni. Una strategia che va a vantaggio del business dei
nostri clienti, anche in termini di sicurezza ed ecocompatibilità. FleetBoard e Detroit Connect
daranno un notevole contributo in questo senso, sfruttando potenzialità rimaste finora inespresse
nel trasporto merci su strada. Questo non solo sui mercati altamente sviluppati, ma anche nei
Paesi emergenti in Africa, Asia e America Latina."
Bernhard spiega che "colleghiamo i truck a Internet, trasformandoli nel centro dati mobile della
rete logistica. I veicoli industriali in rete creano un network con tutti i soggetti coinvolti nei
trasporti: autisti, responsabili aziendali, responsabili di flotta, officine, produttori, ma anche
autorità statali, che ricevono in tempo reale le informazioni, quali stato di veicolo e semirimorchio,
condizioni meteorologiche e del traffico, disponibilità di parcheggio nelle aree di servizio e molto
altro ancora". Un esempio dei vantaggi che si possono così conseguire è ridurre i tempi di attesa
per carico e scarico e ridurre i fermi per interventi in officina.
CORTE DEI CONTI UE:
«IL TRASPORTO MERCI SU FERRO
HA PRESO 28 MILIARDI MA ARRETRA RISPETTO ALLA STRADA»
UominieTrasporti, 26 maggio 2016 - Sapete quanti soldi ha dato l’Europa al trasporto merci
ferroviario dal 2007 al 2013? Circa 28 miliardi di euro. A cosa sono serviti? Praticamente a niente.
Secondo una dettagliata relazione della Corte dei Conti dell’Unione europea, infatti, l’attuale
«quota di trasporto merci Ue che si svolge su rotaia ha subito in realtà una lieve flessione dal
2011». Cos’è quindi che non funziona?
In realtà a non funzionare sono tante cose.
In termini di mercato la ferrovia non regge la concorrenza con il trasporto su strada, anche perché
esprime performance assolutamente insoddisfacenti. Pensate che su molte tratte internazionali la
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velocità media è di appena 18 km/h, lo spazio unico ferroviario è una chimera, tanto che ogni rete
nazionale ha una sua autorità, normative distinte che «differiscono considerevolmente in materia
di assegnazione delle tracce, gestione e tariffe». Ma soprattutto sottolinea la Corte che «le
procedure di gestione del traffico non sono adattate alle esigenze del trasporto merci su rotaia,
persino all’interno dei corridoi merci ferroviari: i treni merci pagano dei diritti per ogni chilometro
utilizzato nell’infrastruttura ferroviaria, cosa che non sempre avviene per il trasporto su strada».
Anzi, a questo proposito la Corte ricorda pure che nel periodo preso in esame molti Paesi spesso
hanno destinato più fondi alle infrastrutture stradali che a quelle ferroviarie e anche quando sono
andate alla ferrovia, «i fondi UE non sono stati utilizzati principalmente per rispondere ai bisogni
del trasporto merci ferroviario» o per effettuare una necessaria manutenzione.
Da qui le conclusioni della Corte: non serve continuare a dare soldi se non si risolvono alcuni
problemi di fondo. «La Commissione e gli Stati membri devono prima aiutare i gestori dei treni e
delle infrastrutture a migliorare l’affidabilità, la frequenza e la flessibilità del trasporto merci su
rotaia nonché l’attenzione al cliente, i tempi e i costi del trasporto».
Infine la Corte fa l’elenco degli interventi di sostegno che Commissione e Stati membri dovranno
affrontare. Il sostegno dovrà servire a rimuovere alcuni freni nel «processo di liberalizzazione del
mercato del trasporto merci su rotaia, nelle procedure di gestione del traffico, nei vincoli
amministrativi e tecnici, nel monitoraggio e nella trasparenza della performance del settore del
trasporto merci su rotaia e a instaurare un regime di leale concorrenza tra diversi modi di
trasporto».
NUOVA GENERAZIONE DI CRONOTACHIGRAFI VDO
TrasportoEuropa.it, 26 Maggio 2016 - Il Costruttore tedesco presenta il nuovo cronotachigrafo
digitale DTCO 2.2, che registra anche i dati FMS del camion e ne legge la posizione tramite GPS. Si
può impostare anche tramite smartphone.
Questo è il primo cronotachigrafo di VDO che viene rinnovato senza alcun obbligo di Legge. Infatti,
mancano ancora alcuni anni per l'applicazione del Regolamento comunitario che apporta
importanti modifiche tecniche agli strumenti che registrano i tempi di guida e di riposo degli
autisti, ma il Costruttore tedesco ha deciso di aggiornare la gamma DTCO 2 con una versione che
mostra diverse innovazioni.
Una delle più importanti, chiamata VDO Counter, semplifica il lavoro dell'autista, perché il
cronotachigrafo lo informa costantemente sulle ore di guida e di riposo svolte, ma anche sui tempi
di sosta trascorsi nei traghetti e nei treni. Inoltre, l'apparecchio visualizza quanto tempo di guida
resta prima del riposo obbligatorio.
Un'altra interessante innovazione è la possibilità di gestire alcune funzioni del cronotachigrafo
tramite una app per smartphone (Apple e Android) sviluppata dalla stessa VDO e fornita
gratuitamente. Così, tutti i periodi di riposo possono essere preconfigurati e giustificati
direttamente da smartphone tramite App, senza dover più utilizzare il tasto a quattro direzioni
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presente sul tachigrafo. Anche la procedura di inserimento del Paese di provenienza, di
destinazione e di stampa è stata notevolmente semplificata e velocizzata.
Altre novità riguardano il design, più snello e moderno, e il sistema per scaricare i dati, più veloce,
che permette di ridurre il tempo di trasferimento del trenta percento. La versione destinata al
mercato del ricambio registra le posizioni del veicolo tramite Gps e memorizza i dati provenienti
dal veicolo, come il consumo di carburante, il peso totale del veicolo e i dati diagnostici. Tali
informazioni possono essere analizzate con il software di gestione TIS-Web, aiutando i gestori
delle flotte ad ottimizzare i processi, rendendoli più efficienti e pianificare al meglio i percorsi,
riducendo il consumo di carburante.
SCANIA: COLLAUDATO UN SISTEMA DI TRASPORTO AUTONOMO
Trasporti-Italia.com, 26 maggio 2016
Scania ha sviluppato dei veicoli che si guidano da soli, utilizzabili nel settore estrattivo e in quello
portuale. La Casa svedese ha presentato l’innovativo sistema di guida, che non necessita di autista
ed è stato messo a punto in collaborazione con fornitori di tecnologie avanzate e con il mondo
accademico, e con il supporto dell’agenzia svedese per l’innovazione Vinnova, nel corso di una
dimostrazione con due veicoli collegati fra loro.
Grazie all’intelligenza integrata, questi mezzi possiedono l’abilità di comprendere l’ambiente
circostante e di adattarsi ad esso portando a termine compiti predeterminati. I veicoli autonomi
stanno già dimostrando delle ottime performance nella fase di test ma ci vorrà qualche anno prima
che questa tecnologia sia pronta per essere venduta sul mercato.
“I veicoli automatici sono solo uno dei tanti tasselli di un quadro molto più grande, su cui Scania si
sta concentrando per sviluppare delle soluzioni di trasporto che siano sicure, sostenibili per
l’ambiente e che non utilizzino carburanti fossili - ha dichiarato il Presidente e Amministratore
Delegato di Scania Henrik Heriksson - avere dei mezzi che si guidano da soli accresce sia la
sicurezza che la produttività. Inoltre, un mezzo automatico non guiderà mai troppo velocemente o
in modo aggressivo e solo raramente avrà bisogno di riposare; il che ovviamente ne accresce la
disponibilità”.
I veicoli autonomi Scania funzionano grazie a una unità di controllo automatico, l’intelligenza
interna del mezzo, che esegue tutte le funzioni di automazione e di assistenza. Raccoglie i dati dai
sensori di cui è fornito il veicolo e li elabora per dare una visione complessiva dell’area circostante.
Il sistema di propulsione centrale controlla il motore, il cambio, la frizione e i freni ausiliari con la
più alta precisione e efficienza energetica. Montata dietro il parabrezza, la camera multi-lens
monitora l’area di fronte al veicolo per captare la presenza di oggetti, altri mezzi, pedoni e le
delimitazioni della corsia.
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Il veicolo è, inoltre, dotato di radar a breve raggio: posizionati sugli angoli, assicurano la
localizzazione di altri veicoli o di pedoni a 360° e funzionano con ogni condizione metereologica o
effetto di luce. Grazie al raggio di 200 m in fronte al veicolo, questo radar permette di operare il
veicolo anche ad alte velocità. Il GPS localizza la posizione del veicolo permettendogli di definire la
sua rotta. Le manovre richieste dalla rotta stabilita sono supportate dai sensori e dall’elaborazione
dei dati. Il collegamento dati mobile, invece, è il canale di comunicazione per ricevere le missioni di
trasporto, riportando lo stato e la performance dei veicoli e condividendo i dati sensibili fra tutti i
mezzi in opera.
Il sistema di trasporto autonomo è un esempio di come Scania stia lavorando per accreditarsi a
livello globale come azienda impegnata nella ricerca e la messa a punto di soluzioni di trasporto
sostenibile.
All’interno della cornice normativa relativa agli Euro 6, Scania sta producendo motori alimentati
con carburanti alternativi come metano, bioetanolo, e biodiesel. In più, tutti gli Euro 6 e i motori
dei veicoli Euro 5 Scania sono stati progettati in modo da essere alimentati con olio vegetale
idrotrattato (HVO), in grado di ottenere un calo fino al 90% delle emissioni di biossido di carbonio.
VOLVO PRESENTA CAMION SENZA AUTISTA PER MINIERA
TrasportoEuropa.it, 26 Maggio 2016 - Il Costruttore svedese presenta la sua visione di
automazione nell'autotrasporto, cominciando dalle miniere, per cui ha creato un prototipo di FMX
che viaggia senza autista.
Se il Gruppo tedesco Daimler punta alla guida autonoma con autista sui lunghi tragitti autostradali,
gli svedesi di Volvo Trucks imboccano una via completamente diversa, puntando sulla completa
automazione in ambienti chiusi e controllati, cominciando dalle miniere. E lo fanno con un
prototipo funzionante, che abbiamo provato in un tunnel sotterraneo situato in un ex aeroporto
militare di Göteborg, in Svezia.
Esternamente, il veicolo è un comune Volvo FMX (della gamma per cava e cantiere) equipaggiato
con una vasca ribaltabile, che mostra solo una differenza con il modello di serie: sei cilindri
montati tre per lato nella parte anteriore, posteriore e mediana del camion. Sono gli scanner laser
che tengono costantemente sotto controllo l'ambiente che circonda il camion, rilevando ostacoli
fermi o in movimento. Servono per assicurare la massima sicurezza al veicolo mentre opera in
modo completamente autonomo, ossia senza la presenza umana a bordo.
Durante il breve test svolto in Svezia, siamo saliti in una cabina colma di apparecchi elettronici dei
tecnici. Dopo la partenza, il camion ha viaggiato senza alcun intervento dell'autista al buio in un
percorso con strettoie e ostacoli. Secondo i ricercatori svedesi, questa tecnologia è già
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sperimentata ed entro breve tempo sarà provata in reali condizioni operative in una miniera
svedese.
Il camion può viaggiare e porsi in posizione di carico e scarico senza autista, anche in un ambiente
dove circolano altri veicoli o persone, grazie proprio all'aiuto degli scanner laser, che avvertono
della presenza di ostacoli avanti, di lato e dietro al camion, facendolo rallentare o fermare se
necessario e poi ripartire quando la strada è libera.
Volvo spiega che si sta concentrando sulla guida automatica in spazi chiusi - che oltre che miniera
possono essere terminal container dei porti o piattaforme logistiche - perché è più semplice da
gestire di quella in strada aperta al traffico e, quindi, può avere un'applicazione concreta in tempi
minori. Il Costruttore non precisa quando i camion senza conducenti per tali ambienti saranno in
vendita, ma l'arco temporale può essere minore di quello prospettato per la guida autonoma in
autostrada (che richiede sempre la presenza a bordo dell'autista).
UE: ARRIVA LA MAXIMULTA PER I COSTRUTTORI DI CAMION
UominieTrasporti, 30 maggio 2016 - Secondo il Financial Times, prestigioso giornale economicofinanziario del Regno Unito, l’Unione Europea si prepara a imporre la multa più grande mai
comminata a un cartello di imprese.
Nel mirino i sei maggiori Costruttori di camion del vecchio continente: DAF, Daimler, Iveco, MAN,
Scania e Volvo/Renault Trucks.
Multa che potrebbe arrivare fino a 10,7 miliardi di euro (pari al 10% del fatturato dei marchi
coinvolti), andando ben oltre la cifra che inizialmente era circolata.
L’accusa è quella di aver fatto «cartello», fissando i prezzi a loro vantaggio e rimandando
l'introduzione di nuove tecnologie nel campo della limitazione delle emissioni inquinanti.
Quattro di questi Gruppi hanno accantonato oltre due miliardi di euro - Daimler 600, Volvo 400,
DAF (Gruppo Paccar) 450 e Iveco (Gruppo CNH Industrial) 850 milioni di euro - mentre Scania e
MAN (entrambe controllate dal Gruppo Volkswagen) sperano di non dover mettere mano al
portafogli.
La multa, di cui si parla già da diverso tempo, potrebbe arrivare già tra qualche settimana a meno
che la Commissione Europea non decida altrimenti. Viste le somme elevate (sarebbe la multa più
elevata mai comminata) due Costruttori di camion avrebbero chiesto la clemenza alla
Commissione, perché una multa sulla forchetta più alta delle previsioni rischierebbe di creare
problemi finanziari molto seri.
COME FUNZIONERÀ IL NUOVO CRONOTACHIGRAFO
TrasportoEuropa.it, 31 Maggio 2016 - La Gazzetta Ufficiale Europea del 26 maggio 2016 ha
pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2016/799 del 18 marzo 2016 che applica il
Regolamento (UE) n. 165/2014 sulle disposizioni tecniche dei nuovi apparati per camion e
autobus.
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La Commissione Europea ha adottato i cronotachigrafi digitali di seconda generazione, definiti
anche "intelligenti", con il Regolamento (UE) n. 165/2014 che a differenza dell'attuale generazione
possono connettersi a un sistema di localizzazione satellitare (anche il Galileo), attuare una
connessione remota per la "diagnosi precoce" e gestire un'interfaccia con i sistemi di trasporto
"intelligenti".
Dopo avere deciso le caratteristiche della seconda generazione di cronotachigrafi digitali, che
saranno obbligatori sui veicoli industriali immatricolati dal 2019, la Commissione Europea ha
redatto e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento esecutivo, che definisce le prescrizioni
tecniche degli apparecchi. È un testo di oltre 500 pagine che stabilisce le norme per la costruzione,
il collaudo, il montaggio, il funzionamento e la riparazione dei cronotachigrafi digitali e dei loro
componenti.
Il sistema di diagnosi precoce remota ha lo scopo di trasmettere a un agente che svolge controlli
su strada i dati del cronotachigrafo e le informazioni sulla massa complessiva e sulla massa per
asse della combinazione, per permettere un controllo efficace e rapido dei veicoli con un numero
ridotto di dispositivi elettronici nella cabina del veicolo. Questo controllo remoto però non potrà
essere usato vicino ai caselli autostradali, perché usa la stessa banda di frequenza (5795-5805
Mhz) dei sistemi di telepedaggio.
I dati che saranno trasmessi sono: l'ultimo tentativo di violazione della sicurezza, l'interruzione più
lunga dell'alimentazione di energia, guasto del sensore, errore dei dati di movimento, dati
contrastanti sul movimento del veicolo, guida in assenza di una carta valida, inserimento della
carta durante la guida, dati relativi alla regolazione dell'ora, dati relativi alla taratura comprese le
date delle ultime due registrazioni di tarature memorizzate, numero d'immatricolazione del
veicolo, velocità registrata dal tachigrafo.
Il cronotachigrafo dovrà permettere la geolocalizzazione del veicolo tramite sistemi Galileo ed
Egnos, oltre che tramite altri sistemi di localizzazione satellitare. Il cronotachigrafo dovrà registrare
la pozione del veicolo (insieme con il sensore di movimento) nei punti il cui conducente inizia e
termina il periodo di lavoro giornaliero e quelli dove il periodo di guida continuo del conducente
raggiunge un multiplo di tre ore.
Un capitolo importante è la sicurezza per evitare manomissioni dell'apparecchio, come avviene
ora, in modo piuttosto semplice (anche con una calamita). Quindi, accanto al sensore di
movimento - che resta la principale fonte di misurazione della velocità e della distanza - opera il
ricevitore satellitare e l'apparecchio svolge un confronto tra le due informazioni, per verificare che
siano coerenti tra loro. Inoltre, il Regolamento prescrive la sostituzione degli apparecchi dopo
quindici anni dalla validità del certificato di sicurezza.
Trentasei mesi dopo l'entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 2016/799 (ossia venti giorni dopo
la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Europea, quindi a giugno del 2019) tutti i veicoli
immatricolati negli Stati membri dell'Unione dovranno montare i nuovi cronotachigrafi. Il
Regolamento impone anche che tutti i veicoli per il trasporto internazionale (quindi, anche quelli
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immatricolati prima di giugno 2019) dovranno avere i cronotachigrafi di seconda generazione 15
anni dopo l'entrata in vigore del Regolamento (quindi, da giugno 2031).
Insieme al cronotachigrafo di seconda generazione, saranno emesse carte tachigrafiche di seconda
generazione, che potranno operare anche nei cronotachigrafi di prima generazione. Comunque,
specifica il Regolamento, "non sarà richiesta la sostituzione delle carte tachigrafiche di prima
generazione in corso di validità alla data d'introduzione".
VOLVO SPERIMENTA CAMION PER RIDURRE CONSUMI DEL 30%
TrasportoEuropa.it, 31 Maggio 2016 - Il 30 maggio 2016, il Costruttore svedese di veicoli
industriali ha svelato un nuovo prototipo di camion per lungo raggio per provare su strada diverse
soluzioni innovative.
Il nuovo Volvo Concept Truck nasce in collaborazione con la Swedish Energy Agency, dopo una
ricerca durata cinque anni e, secondo quanto riferisce il Costruttore, riduce il consumo di
carburante del trenta percento rispetto all'attuale generazione. Una delle soluzioni più importanti
per raggiungere quest'obiettivo è il miglioramento dell'aerodinamica del trattore e del
semirimorchio che porta a una maggiore penetrazione del 40%.
In tale ambito, il Volvo monta telecamere al posto dei retrovisori, minigonne laterali del telaio che
coprono le ruote posteriori del trattore e tutte quelle del semirimorchio, spoiler aerodinamici e un
disegno che migliora il flusso dell'aria nella parte anteriore, nei passaruota e nei gradi di accesso.
Altri fattori di riduzione dei consumi sono gli pneumatici che offrono minore resistenza al
rotolamento, la tara del semirimorchio minore di due tonnellate rispetto a uno standard e
miglioramento nella catena cinematica. Questi componenti sono stati provati sul un trattore FH
420 con motore D13. I test su strada sono avvenuti nell'autunno del 2015. Il prototipo non sarà
posto in commercio, ma Volvo Trucks afferma che alcune sue caratteristiche aerodinamiche sono
già state inserite nei veicoli Volvo Trucks prodotti in serie e altre saranno introdotte in futuro.
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NOTIZIE DAGLI USA
Continua inarrestabile la discesa del mercato USA degli autocarri pesanti.
Mercato Usa Autocarri Pesanti (Classe 8) - valori mensili
t
h
o
u
s
a
n
d
u
n
i
t
s
Fonte Ward's Automotive
30
25
20
15
10
Gen
feb
mar
apr
mag
giu
lu
ag
set
ot
nov
dic
2016 15,95 15,88 20,03 16,63
2015 17,37 17,81 20,63 20,51 21,5 25,37 23,38
22
20,97 19,25 19,23 20,77
2014 14,15 13,95 16,45 17,78 17,99 19,37 18,79 19,63 20,09 22,03 16,71 23,40
2013 13,16 12,55 13,20 15,65 15,46 15,93 15,34 15,30 16,10 18,00 14,51 19,70
2012 14,10 15,40 17,30 16,90 18,00 17,50 16,50 16,50 14,50 15,60 14,40 18,10
discesa degli ordini:
-16% ad aprile su
marzo, con 13.700
unità, -39% su aprile
dello scorso anno.
Kenny Vieth, Presidente
e Senior Analyst della
ACT, ha confermato che
la
discesa
della
domanda è legata alla
costante sovra capacità
nel trasporto e alla
conseguente debolezza
delle tariffe, e all’eccesso di stock presso le
concessionarie.
Secondo
i
dati
preliminari
della
Ward’s
Automotive
con 16.633 unità le
vendite di autocarri
della Classe 8 ad aprile
sono scese del 18,9%
rispetto ad aprile dello
scorso anno e del 17%
rispetto
a
marzo.
Cumulativamente nel
primo quadrimestre le
vendite sono scese a
68.492 unità, il 10,3%
in meno dello stesso
periodo dello scorso
anno.
Continua la pesante
Mercato Usa Autocarri Pesanti (Classe 8) - trend mensile da 2010
CSS su dati Ward's
30,0
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
gen-10 Lu gen-11 Lu gen-12 Lu gen-13 Lu gen-14 Lu
Jan 15
Lu
Jan 16
Lu
Quote
Volvo 9,1
Mack 8,1
Peterbilt
13,1
Kenworth
13,7
Internationa
l 12,2
Freightliner;
41,4
W. Star 2,4
A fianco le quote preliminari dei
vari brands ad aprile
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A differenza del settore dei pesanti il mercato dei medi (classi da 4 a 7) è aumentato in aprile del
14,1% a 17.915 unità, rispetto all’aprile dello scorso anno. Nei primi quattro mesi dell’anno le
vendite sono aumentate del 18,8% con 70.941 unità vendute. Medi più pesanti hanno totalizzato
nel mese 34.548 unità, il 4,6% in meno dello stesso periodo dello scorso anno. Nel cumulato del
primo quadrimestre il mercato dei medi più i pesanti scende al +2,5% sull’analogo periodo del
2015, a 139.433 unità.
USA, CAMION ELETTRICO PER 5000 DOLLARI AL MESE
TrasportoEuropa.it, 16 Maggio 2016 - La nuova società statunitense Nikola Motor Company
annuncia il progetto di un veicolo industriale pesante di Classe 8 a trazione elettrica, che potrà
essere noleggiato. Si ricarica con una turbina a gas, benzina o gasolio.
La compagnia prende il nome dal genio dell'elettricità Nikola Tesla e ha uno scopo ben preciso:
rivoluzionare l'autotrasporto costruendo un trattore stradale pesante a trazione completamente
elettrica. Una sfida che finora i Costruttori tradizionali ritengono perdente a tavolino, ma che la
start-up statunitense vuole affrontare nel breve termine. Il 9 maggio, Nikola Motor Company ha
annunciato l'assemblaggio del primo esemplare di trattore di Classe 8 (la più pesante negli Usa),
denominato Nikola One, precisando che sta già raccogliendo le prenotazioni per il suo noleggio.
Il nuovo truck elettrico a tre assi è mosso da motori elettrici sulle sei ruote che possono erogare
una potenza complessiva di 2000 CV e un'autonomia fino a 1200 miglia (quasi 2000 chilometri),
con capacità di muovere una massa complessiva di 36 tonnellate. Il trattore monta un sistema di
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sospensioni basato sul sistema ProTec HighMobility Independent Suspension di Meritor, le prime
sospensioni indipendenti montate su un Classe 8. La trazione elettrica elimina componenti pesanti,
come motore diesel e cambio di velocità, e la tara è ulteriormente alleggerita da pannelli di fibra di
carbonio per la cabina. L'autista opera solo su due pedali, uno per accelerare e l'altro per frenare.
I motori elettrici sono alimentati da un pacco batterie raffreddato a liquido formato da oltre
30mila celle al litio, con una capacità di 320 kWh, che viene caricato da una turbina progettata da
Nikola Motor Company montata a bordo che si attiva automaticamente quando necessario,
evitando la necessità di collegare il veicolo a una rete elettrica esterna. Questa turbina produce
400 kW di energia, che permette all'autoarticolato di procedere fino a 104 km/h lungo una salita
del 6% (quasi il doppio di un camion diesel).
Nelle discese e nelle frenate, il veicolo recupera energia per ricaricare le batterie. La turbina può
essere alimentata indifferentemente da gasolio, benzina o gas naturale (la Nikola ha già una rete
di 50 distributori di gas naturale compresso in Usa e Canada). Il rifornimento completo di CNG
richiede da 15 a 20 minuti. Un programma controlla la trazione elettrica con un sistema
denominato "coppia vettoriale" che regola potenza e coppia su ciascuna ruota in modo
indipendente. Secondo il produttore, questo sistema migliora la sterzata, raddoppia la potenza
frenante, aumenta la trazione e aumenta la vita dei componenti e degli pneumatici.
La cabina è progettata per migliorare l'aerodinamica e ridurre il coefficiente di penetrazione del
9% rispetto agli attuali modelli diesel. L'autista entra da una porta centrale scorrevole.
L'arredamento interno comprende un frigorifero, un impianto di condizionamento, un display per
informazioni da 15", uno da 10" per la strumentazione, un televisore da 42", connessione internet
wi-fi 4g, due letti e forno a microonde. Tutti questi equipaggiamenti sono alimentati dalle stesse
batterie dei motori.
Il camion può operare in guida autonoma e in platooning, formando convogli fino a cinque veicoli.
Secondo Nikola Motor Company questo trattore permette di ridurre i costi d'esercizio dai 40-60
centesimi di dollaro per miglio di un tradizionale diesel a 20-30 centesimi per miglio. L'azienda
propone un noleggio completo di manutenzione per 5000 dollari al mese con chilometraggio
illimitato e possibilità di sostituzione ogni 72 mesi o un milione di chilometri. Ma la società non
precisa quando il veicolo sarà disponibile, ma comunque non prima di quattro o cinque anni.
NUOVA SOCIETÀ PER LA GUIDA AUTONOMA CAMION IN USA
TrasportoEuropa.it, 27 Maggio 2016 - Alcuni ex dipendenti di Google e di Tesla hanno fondato la
start-up Otto, specializzata nella ricerca di tecnologie connesse alla guida autonoma dei veicoli
industriali.
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truck & bus
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La nuova società, che a sede negli Stati Uniti sviluppa e produce sensori, componenti (telecamere,
radar, sistemi laser) e software dedicati alla guida autonoma dei veicoli industriali. Otto non
intende però costruire un proprio modello di camion, bensì fornire un sistema completo per
attivare la guida autonoma come retrofitting, ossia equipaggiare veicoli già in circolazione. La
società guarda alla platea di due milioni e mezzo di veicoli industriali di Classe 8 (la più pesante)
che circolano negli Stati Uniti, puntando soprattutto sulla sicurezza.
Otto è stata fondata a gennaio 2016 e oggi occupa una quarantina di persone, già con esperienza
nella guida autonoma perché provengono da società dove avviene tale ricerca nel campo delle
autovetture, tra cui Google, Tesla e Cruise. Ha già realizzato prototipi che stanno svolgendo test in
California, però non precisa quando immetterà sul mercato i primi sistemi, che saranno dedicati
all'assistenza alla guida, per poi evolvere in vera guida autonoma.
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