Il valore dell`innovazione Appuntamenti di Luglio

Transcript

Il valore dell`innovazione Appuntamenti di Luglio
Newsletter ALL | Luglio 2016 Il valore dell'innovazione Questo mese abbiamo scelto “innovazione” come parola chiave della nostra newsletter. Un termine evocativo, capace di costruire immaginari, anche se, come spesso accade nei processi comunicativi, usato e stressato oltre misura. Che cosa significa realmente innovare e riappropriarsi del valore dell’innovazione? Henry Ford lo descriveva perfettamente dicendo: “Se avessi chiesto ai miei clienti che cosa volevano, mi avrebbero detto un cavallo più veloce”. L’innovazione è anticipazione dei bisogni. Innovare significa rompere paradigmi, capovolgere priorità, creare connessioni laddove tutti vedono solamente distanze incolmabili. In una società complessa e articolata come la nostra innovare richiede coraggio, capacità di accettare sfide, di mettersi in gioco, di essere visionari. Significa scegliere di stare sulla frontiera e non vivere di rimessa. L’innovazione, infatti, non è solo competizione sul fronte tecnologico, ma anche su nuovi modelli di organizzazione del lavoro, nuovi progetti educativi, nuovi percorsi di conoscenza, nuovi piani urbani, ambientali, sociali. Tante piccole e grandi cose che hanno cambiato e migliorato le nostre vite e che continueranno a farlo, in maniera crescente, nei prossimi anni. L’innovazione, dunque, è una sfida avvincente, piena di incognite e di grandi opportunità. Una sfida che molti nostri laureati stanno affrontando con originalità, grinta e competitività. Nella consapevolezza che nessuna innovazione è un punto di arrivo, ma che è sempre il seme che farà germogliare altre piccole e grandi rivoluzioni. Buona lettura! Appuntamenti di Luglio 12 luglio -­‐ ore 15. Roma, LUISS Via Parenzo, 11 (Aula Giovanni Nocco). Convegno su "Il nuovo codice dei contratti pubblici. Effetti sul mercato". Parteciperà Raffaele Cantone Presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC). Per info e iscrizioni visita questo link. 13 luglio -­‐ ore 19. Roma, LUISS Viale Romania, 32 (Aula Toti). Assemblea dell’Associazione Laureati LUISS. Dalle 20.30 il party Summer cALLing! L’appuntamento estivo di ALL all’insegna di truck food e street food di qualità, musica dal vivo e dj set, intrattenimento ed arte. Clicca qui per partecipare. 13 luglio -­‐ ore 18.30. Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura. Dinner debate: L’Europa dopo la Brexit: Una governance economica europea è ancora possibile? Intervengono il Professore LUISS Marcello Messori, Diego Valiante, European Commission e Daniel Gros CEPS. La storia siamo noi Luigi Capello, CEO of LVenture Group e Founder di LUISS Enlabs Che cosa le ha lasciato l’esperienza vissuta in LUISS come studente? Che esperienza è stata e come l’ha vissuta. Ho frequentato l’università dal 1980 al 1984. Sono passati ormai molti anni ma ho un ricordo profondo del senso di community che questa esperienza mi ha trasmesso. Sebbene sia romano, al pari dei miei colleghi di allora, il nostro ateneo, prevedendo una serrata didattica e una rigorosa frequenza, rappresentava un vivace luogo di interazione e aggregazione. Ritengo che il qualificato livello di istruzione e la condivisione di spazi e di occasioni di confronto, anche nei momenti di pausa, sia stata fondamentale per apprezzare il valore e l’importanza del lavoro in team. Come nasce LUISS Enlabs e quali sono i progetti in corso? Nel 2010 ho preso il controllo di LVenture Group, una società quotata, per investire nelle start up e con alcuni amici ho fondato l’acceleratore EnLabs, divenuto poi, nel 2012, LUISS Enlabs a seguito della partnership con la nostra università LUISS Guido Carli, con l’obiettivo di supportare giovani startup digitali nel processo di crescita, sviluppo e di consolidamento. Più concretamente, le startup digitali che selezioniamo in LUISS Enlabs, vengono finanziate da LVenture Group con 80 mila euro (50 mila euro in servizi e 30 mila cash) e sostenute per 5 mesi attraverso un intenso training imprenditoriale in cui imparano anche a presentarsi agli investitori o eventuali acquirenti. Ormai contiamo 40 startup in portafoglio, 6 milioni di euro investiti in proprio da LVenture Group, 16 milioni di investimento di terzi e più di 500 posti di lavoro. Dal 21 giugno scorso LVenture Group è in fase di aumento di capitale con l’obiettivo di utilizzare i circa 5 milioni di euro previsti per arrivare a finanziare, nel 2019, 77 startup attive. La prossima settimana inauguriamo la nuova sede LUISS Enlabs: siamo passati da 2 mila a 5 mila metri quadri con l’obiettivo di creare sempre di più un ecosistema in cui le startup possano incontrare professionisti, università, aziende, investitori e istituzioni in un continuo scambio vicendevole di competenze e innovazione. Infine stiamo sviluppando programmi di accelerazione verticale che consentano la creazione di startup su richiesta. Quali sono i consigli che darebbe ai nostri giovani colleghi laureati? L’alto livello di istruzione e grandi competenze non bastano più. È necessario lavorare in team. L’innovazione nasce dalla contaminazione. Ormai è sempre più necessario rimanere connessi e avere l’opportunità di scambiare idee e professionalità. Alla lunga non è sostenibile la possibilità di lavorare in modo solitario. L’isolamento, alla lunga genera insuccesso. -­‐ Intervista a cura di Chiara Rinaldi, laureata LUISS, Giornalista -­‐ Camera dei Deputati Il motto di Luigi Capello: “Investire in professionalità, tempo, passione e denaro”. Testimonianze Idee da tutto il mondo nel segno dell’innovazione sostenibile: la ricetta TED È uno dei network d’idee a più alto tasso d’innovazione su scala globale, nato in America nel 1984 per riunire persone provenienti da tre mondi da sempre proiettati nel futuro: Tecnologia, Entertainment, Design. E’ il TED, organizzazione non-­‐profit votata alle "idee che meritano di essere diffuse", famosa perché ogni speaker può intervenire per un tempo non superiore ai 18 minuti e donare le proprie idee alla community. Il tutto è poi disponibile in 60 lingue su un canale You Tube da circa 2 miliardi di visualizzazioni. Hanno partecipato in questi anni al TED personalità come Bill Clinton, il Premio Nobel per la medicina James Dewey Watson, il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales e i cofondatori di Google Sergey Brin e Larry Page. Il successo è stato così travolgente che nello spirito delle “idee che meritano di essere diffuse”, TED ha lanciato il programma TEDx, che consiste in una serie di eventi locali organizzati in modo indipendente che si propongono di riunire il pubblico per vivere un’esperienza simile a quella della conferenza TED Global che si svolge ogni anno a Vancouver. Tra i TEDX europei più importanti c’è il TEDXRoma organizzato da Emilia Garito che il 9 aprile scorso ha festeggiato la terza edizione dell’evento. Direttamente dal TED Summit di Banff che si è chiuso giovedì 30 giugno e ha riunito circa 1000 persone della community TED su scala mondiale, Emilia Garito lancia il suo concetto di innovazione: “L'innovazione deve avere il potere del cambiamento, deve generare un impatto positivo sui singoli territori e sostenibile globalmente. L'innovazione del nostro secolo dovrà essere sempre più responsabile poiché le frontiere tecnologiche sono talmente ambiziose e al contempo raggiungibili che una errata valutazione del loro impatto potrebbe non portare al miglioramento complessivo, che è la vera missione dell'Innovazione. Quindi auspico un’innovazione che parta dai problemi e punti a risolverli, e non dalla tecnologia fine a se stessa. Il TED ha una funzione importante nella divulgazione delle idee che sono alla base di questa Innovazione e rappresenta oggi uno strumento fondamentale per l'accelerazione del cambiamento culturale in favore dell'apertura verso nuovi positivi traguardi”. L'innovazione del TEDx è arrivata anche in LUISS dove da due anni un team di studenti organizza, anche grazie al coinvolgimento di Alumni LUISS in veste di speaker, eventi unici ed irripetibili. -­‐ Emidio Piccione, laureato LUISS 2001, Account manager Edelman. Focus Dove fallisce l'innovazione Haggerty, uno dei fondatori della Texas Instruments descrive la difficoltà di sostenere un'innovazione tecnologica all'interno di una grande azienda: "Quando un'organizzazione cresce, diventa piu' complessa. […] Per sfruttare al meglio l'innovazione e arrivare alla grande distribuzione il prezzo deve scendere. […] In una prima fase nello sviluppo è piu' importante che i managers siano dei buoni amministratori piu' che dei bravi innovatori.[…]'" Diversi studi sull’innovazione dimostrano come il 70%-­‐75% di nuovi prodotti immessi sul mercato siano un flop. Perché il tasso di fallimento dell’innovazione è così elevato? Da Kodak alla biancheria intima usa-­‐e-­‐getta di BIC a Colgate Kitchen Entrees alla New Coke. Tra gli altri, il caso Commodore è uno dei più emblematici in quanto il suo fallimento innovativo ha contribuito alla scomparsa dell’azienda stessa. Nel suo studio, Amanda Mazzucchi sostiene che "le cause del fallimento di Commodore sono […] da attribuirsi principalmente al gap di comunicazione tra il settore della Ricerca e Sviluppo e quello commerciale nella gestione di un'innovazione radicale: Amiga". Esiste una funzione o modello che detti le linee guida per innovare con successo? La risposta è si. Quello che manca è la giusta chiave di lettura del modello da parte delle aziende in termini di organizzazione e timing di intervento sulla catena del processo innovativo. Il pillar dell’abbattimento degli insuccessi delle idee è la simultaneità operativa del marketing e innovazione. -­‐ Rossano Capocecera, Executive MBA 2014, Business Advisor Marketing Manager Luoghi (Foto: il "barcode" a Oslo nuovo quartiere di finanza e cultura) Hai un’idea imprenditoriale? Ti conviene andare al nord Secondo Business Insider i Paesi nordici sono ufficialmente diventati la più grande fattoria di unicorni nel mondo. Solo negli ultimi 5 anni le start-­‐up nordiche hanno avuto più di un miliardo di dollari di profitto, una somma enorme considerando che la popolazione combinata di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia equivale solo al 3% del totale della popolazione europea. La ricetta del successo? Un florido ambiente imprenditoriale favorito dalla stabilità politica ed economica. Soprattutto in Norvegia, la proliferazione delle start-­‐up innovative è resa possibile dalla combinazione di una bassissima percezione di corruzione, una elevata percentuale di ricercatori, un progetto politico per sviluppare aziende competitive in grado di sostenere il sistema economico norvegese del futuro, attraverso una visione generale che guarda alla sostenibilità del sistema ed al coraggio di fare impresa. In più, numerose istituzioni e incubatori, privati e pubblici, supportano tale strategia per dare delle possibilità globali a idee locali, dando priorità a settori come clean energy, salute e agricoltura, come dei veri collettivi creativi-­‐tecnologici. Infatti, la Norvegia emerge come paese modello per il nuovo standard del nord: se porti idee, volontà, e fame di successo non sarai solo il benvenuto, ma troverai un ambiente molto più caloroso e accogliente di quello che potrebbero suggerire le temperature esterne. -­‐ Camilla Haugland Fischer, laureata LUISS 2016, Geelmuyden Kiese Consigliato dalla redazione Hackathon 2016: la maratona delle idee Prendi un hacker. Moltiplicalo per 350. Prendi una maratona. Moltiplicala per due giorni e otto città. Poi mescola idee, sviluppi, progetti nella cornice di Enlabs, l’acceleratore Luiss che ha ospitato dal 17 al 19 giugno l’International Hacktahon 2016. Cento start up si sono sfidate contemporamente a Roma, San Francisco, Istanbul, Varsavia, Parigi, Bruxelles, Londra e Berlino per presentare progetti orientati all’esperienza di acquisto del cliente in ambito FinTech. Distintivo il contrbuto italiano. Tre start up nostrane – Almonds, Windmills e All Industries – sono state selezionate per accedere alla seconda fase del contest, un bootcamp digitale di dieci settimane per sviluppare le idee, con l’aiuto dei mentor che in Hackathon hanno giocato un ruolo fondamentale accanto agli startupper. Ne parliamo con Massimo Cussino, mentore dell’edizione 2016 Hackathon e laureato LUISS nel 2008 in Comunicazione Politica, Economica e Istituzionale. Consulente strategico in un istituto bancario internazionale, si dice attratto “dalle idee fresche e semplici” e da “chiunque riesca a migliorare la vita delle persone”. Innovazione e creatività. Facili da dire, meno facili da praticare. Condividi? La creatività è un modo potente per spiegare l'innovazione. Diverso ed estremamente complesso è capire come la creatività intervenga per generare innovazione all'interno e all'esterno di una organizzazione. La forza principale della creatività è guardare le situazioni da un altro punto di vista. Se applicato a un team di lavoro questo crea dinamiche nuove, spinge alla co-­‐creazione che spesso genera evidenze prima non manifestate. In questo senso è “creativo” ciò che sposta l'attenzione dal "non si può fare" al "come si potrebbe fare". È il cambio di approccio che porta a risultati sorprendenti e Hackathon ne è la riprova. Kleiber paragona l’organizzazione alla pianta che sopravvive grazie a più cervelli “periferici” che si rinnovano sempre evitando l’estinzione. Quali sono in una organizzazione i “cervelli periferici” per sviluppo e innovazione? Il motore propulsivo del rinnovamento sono le persone che trasformano nel quotidiano l’organizzazione contribuendo allo sviluppo e all'innovazione. Il tutto è certamente facilitato in un ambiente aperto e dinamico per cui più che di cervello periferico parlerei di cervello condiviso tipico dell’approccio “open innovation”. Anche in questo caso, Hackathon è l’esempio perfetto. Qualcuno ha detto che l’invenzione più brillante del ventesimo secolo è stata il cestino della carta straccia. Cosa buttare via oggi dalle organizzazioni per favorire l’innovazione? Forse l'approccio classico verso i competitors. I nostri concorrenti oggi non sono solo quelli del nostro settore, oggi il contesto è più ampio e sfumato sia in termini geografici che di servizi offerti. La sfida è andare oltre la classica competizione trasformandola in una qualche forma di collaborazione. Hackathon è infatti un buon esempio di collaborazione e di co-­‐creazione tra realtà aziendali anche molto diverse tra loro. Altro esempio è la gestione delle API (application programming interface) in logica Open. Finora le organizzazioni erano strutturate per mantenere i loro patrimoni informativi chiusi, oggi le aziende iniziano a rendere in parte disponibili le loro procedure IT perché tutti possano riutilizzarle e anche migliorarle con nuove funzionalità. “Impara le regole come un esperto, così potrai romperle come un artista”. Da Picasso ad oggi, una lezione di management dell’innovazione. -­‐ Valentina De Matteo, Brand Manager in Diageo, MBA LUISS. News Innovazione sociale made in ItaliaCamp Aggregare e mettere al centro le competenze personali e professionali delle persone per fare innovazione. È questa la sfida dell'Associazione ItaliaCamp che -­‐ come precisa il Presidente e laureato LUISS Antonio De Napoli -­‐ "è un laboratorio continuo di pensieri e progetti". Partiti con una formula nuova di incontri pubblici, i BarCamp, l'innovazione di ItaliaCamp iniziata nel 2009 è cambiata, si è allargata alle città e alle 18 Regioni dove oggi sono presenti le antenne del network. "Per fare e parlare seriamente di innovazione sociale anche in termini di ricerca accademica abbiamo deciso con gli amici della Fondazione ItaliaCamp e con LUISS di perimetrare il tema -­‐ spiega De Napoli -­‐ con un centro dedicato, il CeRIIS, diretto dal Professore Matteo Caroli". L'obiettivo è rendere concreti e misurabili i fenomeni legati all'innovazione sociale, che non è solo innovazione tecnologica, " per creare impatto sociale partendo dai bisogni condivisi delle comunità". I progetti realizzati in questa direzione sono tanti, dagli spazi di coworking alle imprese sociali che utilizzano materiali di scarto, dei quali ItaliaCamp è di volta in volta regista, partner e promotrice. L'ultima e più grande riflessione dell'Associazione riguarda l'educazione, tema della prossima Assemblea generale (nei giorni 2 e 3 luglio a Pescara). "Non si può prescindere dal partire dalle scuole -­‐ sostiene con forza De Napoli -­‐ per fare la più grande innovazione: educare ai sogni". Nel corso dell'incontro annuale i soci discuteranno come l'ecosistema dell'innovazione si approccia all'educazione in senso diffuso. Rassegna stampa -­‐ Onu Ginevra: Alessandra Vellucci nuova direttrice del Servizio Informazione -­‐ Olio di oliva, si parla di “Legge Mongiello” grazie alla tesi di una neo laureata Luiss -­‐ Università, Asquer è il direttore