Assaggia il libro
Transcript
Assaggia il libro
itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi Stampa: Digital Team - Fano (PU) Finito di stampare nel mese di novembre 2013 Ufficio Stampa: Silvia Tessitore - [email protected] Progetto grafico: Serafina - [email protected] Immagini in copertina e illustrazioni: Matteo Anselmo © 2013 Editrice ZONA piazza Risorgimento, 15 - 52100 - Arezzo tel 0575.081353 - 338.7676020 www. editricezona.it - [email protected] Me l’ha detto Frank Zappa dialoghi di Zibba ISBN 978-88-6438-433-7 2013 © Edi Zibba itrice ZONA ME L’HA DETTO FRANK ZAPPA con interventi di Eugenio Finardi e Matteo Monforte illustrazioni di Matteo Anselmo nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore 2013 © Editrice ZONA è vietata ogni riproduzione anche parziale di questo testo e qualsiasi condivisione di questo file senza autorizzazione dell’editore ZONA 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi Per apprezzare fino in fondo questo libro di lucide assurdità, bisognerebbe conoscere Zibba di persona. Lui è così, un vulcano di idee, intuizioni ma soprattutto di parole! Guardandolo sembra quasi di intravedere le parole che gli scorrono dentro come le quotazioni di borsa e le news sui tabelloni illuminati di Times Square a New York: un flusso continuo e velocissimo dal quale si riesce a cogliere solo qualche verso, per questo a volte sembrano frasi sconnesse, ma si capisce che invece è una complessa conversazione con il suo mondo interiore e la sua realtà di ragazzo semplice e creativo. La sua è una follia assolutamente logica e razionale, quasi una ipernormalità, nella quale noi semplici esseri umani ci possiamo riconoscere solo a tratti e per segnali subliminali. Abbandonate ogni aspettativa o voi che entrate in questi scritti e lasciatevi trasportare nell’assurdo, ne vale la pena! itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore Eugenio Finardi 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi Ricordo ancora la prima volta che misi in macchina un cd di Zibba. Chissà perché, me lo sentivo che sarebbe diventato un premio Tenco. Avevo appena finito di scrivere, con Lazzaro Calcagno, la commedia teatrale Comedian Blues (storia di comici, di whisky e di rapine) e decisi che avrebbe dovuto essere lui a scriverne le musiche, perché c’era qualcosa di geniale in quello che stavo ascoltando. Esattamente come trovo ci sia qualcosa di geniale in questi racconti, per quanto io non ami i racconti. C’è qualcosa di folle che mi ha tenuto inchiodato alle pagine fino alla fine, per vedere dove cavolo sarebbe andato a parare, questo Zibba qui. E così mi sono ritrovato catapultato in una letteratura surreale e lisergica, popolata di inventori di cetrioli, venditori di ance da armonica, supereroi a caccia di superpoteri e pigne spaziali che ti teletrasportano a casa di tua madre. “Porcaputtana, ma come ti è venuto in mente di scrivere di una pigna magica che ti teletrasporta a casa di tua madre?”, ho provato a domandargli. Ha riso. E alla fine chissenefrega di come gli sia venuto in mente, perché è il risultato quello che conta. E, in questo caso, il risultato è dei migliori. Benvenuti nel mondo di Zibba, gente. itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore Matteo Monforte 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi Cousins Pronto, Marvin? Sì, chi parla? Sono Aaron, tuo cugino! Oh cazzo, Aaron?!? Non ti sento da... saranno quindici anni! Eh sì, almeno sì. Eh... ma che storia sentirti... ma fai sempre il supereroe? Certo, sono impiegato al distretto quattordici. Ma davvero?!? Sì! Giuro! Da tre anni ormai! Congratulazioni, cugino! Grazie Marvin. Ascolta, ti trovo nel week-end? Sì, verrai mica a farci visita?!? Beh, sì. Mi piacerebbe almeno... Sarebbe bello... e sì... sarebbe bello dimenticarsi anche le brutte cose, insomma, fare pace. No? Sì, sarebbe bello. Sono passati tanti anni... Ma sì, ti ho perdonato cugino! Troverò anche zio Paul? Sì, è sempre... non vorrai ricominciare con quella storia vero? Beh... Ma cazzo. Cazzo! Ti ho perdonato un attimo fa... ma... ma vaffanculo! No senti, ti giuro che è l’ultima volta... Quanto deve durare!? Se non puoi essere un supereroe con le tue forze, niente ti permette di costringere mio padre a darti i suoi poteri! Lo dici solo perché tu hai preferito diventare un mangiasoldi! Potevi fare anche tu il supereroe! Ma non l’ho fatto. E Paul è anziano, e non può più... guarda... Senti, senti. Ascolta. Ultima volta, e non sarà come quindici anni fa! Ah no! Cosa ti serve ora? Il pugno d’acciaio. Il pugno... ah bene! E io come faccio poi a piantare i chiodi in casa? Guarda, è per il lavoro... itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore A quelli del distretto non gli basta la super vista? Non gli basta che voli? Non gli basta che leggi nella mente delle persone? No, è che ti ho detto una cazzata. Non lavoro al distretto... Ah no! E dove lavori quindi? In acciaieria... Ma che dici! Ho fatto una cazzata, ero un po’ brillo la notte di natale e ho letto nella mente di una tipa mentre le guardavo attraverso i vestiti e se ne sono accorti e... Ti hanno licenziato! Sì. Sono in pausa forzata fino al prossimo diciassette agosto. E mi sono cercato un posto, così... per tirare avanti in questi mesi... Capisco. Brutta storia cugino. Sei proprio un cazzone... Senti, ci metto un attimo. Paul nemmeno se ne accorgerà. A svitargli il polso e sostituirlo con il mio ci impiego meno di venti secondi... Ok ok, ho capito. Vieni solo però, e vieni presto. E soprattutto poi vattene presto! Grazie cugino, sei davvero gentile. Come sempre... mi salvi il culo e... Dai, non ti preoccupare. Non ho fatto il supereroe ma il cervello ce l’ho buono! Sì, te lo riconosco. Da sempre... Perché non voli qui ora, così te la sbrighi? Non posso. Poteri congelati fino ad agosto! Ma come! E quindi? E quindi mi serve il pugno d’acciaio per lavorare in acciaieria, e poi si vedrà. Cosa può favorirti la buona condotta? Nulla, devo solo fare il bravo. Capisco. E quindi come pensi di venire? Arriverò venerdì in aliscafo, e porterò qualcosa per voi. Non ti disturbare guarda, avverti solo che apro la caverna sotto per l’aliscafo. Ti chiamo quando sono lì davanti? Va bene, a venerdì allora! Hey Marvin, sei un amico! No cazzo, sono tuo cugino! 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi Il venditore Driiin! Chi è? Salve signore, ho per lei una fantastica offerta... Dica? Salve, come le dicevo ho una fantastica offerta per lei. Per me o per tutti quelli che le aprono la porta? Per lei, beh... mi lasci spiegare. Hmm! Sì! La ascolto. Dal 1788 la mia famiglia costruisce ance per armonica a bocca. Fu il bisnonno del mio bisnonno a inventare le ance e... Scusi, io non suono l’armonica! Ma non fa niente! È questo il bello... Che dice scusi?! Ma certo! Lei non lo sa che la maggior parte delle donne necessita di un’ancia al giorno d’oggi? Davvero? Sì... e se lei compra le nostra ance, a ogni cena, in ogni locale, in ogni situazione lei potrà essere irresistibile! Ma davvero? Certo signore. Deve sapere che le donne d’oggi, pur non ammettendolo, hanno sempre bisogno di un’ancia. E se trovano un uomo disposto ad offrirgliene una... beh... poi... ci siamo capiti! Non ci avevo mai pensato. Non ci aveva mai pensato perché lei non sapeva. Ma ora... E quanto costerebbero queste ance? Non molto, se si considera il tipo di vita che le spetta dopo... In che senso? Beh, lei passerà dall’essere... mi scusi eh... un ometto mediocre... Come? Ma sì, lei passerà da questa sua vita inutile ad avere donne ai suoi piedi costantemente e... beh, e le tasche un po’ più pesanti! Ahah! Ahahah! Mi ha quasi convinto, mi dica il prezzo. itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi Ottantanove ogni scatola, e per ogni scatola intendo che avrà duecento ance. Duecento ance per soli ottantanove pezzi signore. Duecento ance! Mi sembra un ottimo prezzo, certo. Mi scusi eh... ma lei a donne come è messo? Che domande! No scusi, lei le vende queste cose... e ha tutta l’aria di uno che con le donne non è proprio un drago, ecco... Guardi, io proprio perché le vendo non le uso spesso, ma magari nel fine settimana, se faccio un viaggio beh... le dico solo che ogni ancia mi rende un amplesso! Da decenni! E perché ha deciso di fare il venditore porta a porta? Perché è nella tradizione di famiglia! Anche il bisnonno di suo nonno... Il bisnonno del mio bisnonno è morto! Mi scusi, non sapevo! Quindi? Quindi cosa signore? Donne, dicevamo delle donne... Sì, ecco. Questo è il certificato di garanzia che le assicura che ogni due ance è garantito l’effetto. Ah, ogni due! Beh, è una garanzia! Quando compra un televisore anche se è garantito due anni dura di più! Sì, capisco. Bene, ne prendo una scatola. Proviamo! Non si può. Ma come? Deve firmare un contratto dove dichiara che sarà cliente a vita. Ma che dice?! Per averne una scatola di prova?!? Non firmerò! Ci pensi bene. A vita!?! Certo, e a dire il vero c’è una seconda clausola. Deve rinunciare al suo nome di battesimo, e chiamarsi Rudolf. Ma perché? È la tradizione signore... il bisnonno del mio bisnonno si chiamava così, e da allora tutti i nostri clienti prendono questo nome. Beh, mi sembra davvero troppo! Ma come?! Lei come si chiama scusi...? Io... beh... Sergio! Ecco, vede? Sergio non funziona! Sergio è il nome dei maggiordomi omosessuali dei film! In effetti non mi è mai piaciuto. Allora lo vede? Firmi, e corra a godersi la vita. Senta, firmo e non se ne parli più. Perfetto, il cambio nome sarà effettuato domattina stessa! Devo fare qualcosa? Penso a tutto io Sergio! Mi chiamo Rudolf! Bravo! itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore sommario Per apprezzare fino in fondo questo libro... di Eugenio Finardi 5 Ricordo ancora la prima volta... di Matteo Monforte 7 2013 © Edi Cousins Il venditore Me l’ha detto Frank Zappa Esseemmeesse Noir Potrebbe essere un rischio Il tonico Le mutande rosse Gusto fragola Metodi marziani per la trasformazione di una donna con le tette grosse La macchina del telefono temporale: vorrei proprio sapere che fine han fatto Natale blu I bambini ciechi Giannicola Il nano poeta Phill Prostituto Una grossa trovata pubblicitaria Una partita a tennis con la regina 9 11 14 16 19 22 è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi 24 27 28 30 32 34 36 38 40 42 45 48 50 Quello coso Il mio amico Clarissa Un uccisore coi fiocchi La salsa strappacuore dello zio Roy Vecchi pezzi di legno Allora siamo salvi Barbara Chiudi I cani Il cantante della musica Il Dottor Barbero Il mio amico scimmione L’assoluzione La malattia mentale di zia Agata La mela col buco La mente astuta del professor Galvagno La pizza a pezzi dello zio Snuffy Le variazioni di Alberto Meid in Ciaina Metaforicamente Militari militanti Puttane da giardino Quasi cinquecento desideri Quella notte sul taxi in Polonia Sportclub 96 Strimpellatori Treno per Bologna Tuttapposto? 52 54 58 61 64 66 68 70 72 itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore 74 77 79 82 84 87 90 92 95 96 99 101 103 105 107 109 112 114 117 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi www.editricezona.it [email protected] itrice ZONA nche parziale di questo testo sione di questo file ione dell’editore 2013 © Edi è vietata ogni riproduzione a e qualsiasi condivis senza autorizzazi