La MISSIONE EDUCATRICE di un Insegnante

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La MISSIONE EDUCATRICE di un Insegnante
La MISSIONE EDUCATRICE di un Insegnante
La scuola ha il compito di trasmettere il patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare
a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo
studio alla formazione di una coscienza critica.
La formazione di chi scrive risente degli studi pedagogici e filosofici di Kant, don Milani e
Edith Stein; di conseguenza la cura di docente ha un cuore nella scuola: la formazione umana e
culturale dei discenti. Molte volte, all’inizio di un nuovo anno scolastico, l’attenzione si sofferma
su un’esortazione rivolta alle giovani generazioni, che carica di speranza e forza invita a
intraprendere il viaggio verso la terra della vita e avere il cuore fisso all’obiettivo finale, come
Colombo che aveva lo sguardo fisso al Nuovo Mondo (Americhe), per gustare il viaggio, al fine
di approdare alla meta ricco di ciò che ognuno ha guadagnato lungo il percorso.
Si pensi alla sublime peculiarità del soggetto umano che scopre se stesso nell’incontro con
il mondo.
Attraverso le discipline si apprenderà a essere al di là di ogni fatua apparenza custodendo
il valore dell’umanità.
In tale prospettiva, ha un posto speciale la ricerca di un umanesimo
che fonda le sue domande in:
 Essere-in sé, perché il nostro essere è inscindibile dalla nostra storia, di cui mantener
viva la memoria per leggere il presente e progettare il futuro.
 Essere-con, perché gli esseri umani sono tutti inscindibilmente legati tra loro e le
scelte di ognuno, ricadono sugli altri affinché libertà significa responsabilità.
 Essere-per un ampio spazio che non depauperi gli esseri umani perché ripiegati su
se stessi, alla mercé di ciechi fondamentalismi, ma che sia motivante per dare
coscienza e aspirazioni alla vita.
Si ritiene che nessuna opera umana “buona” si manifesta nell’esagitazione, quindi,
predisposti di pazienza, si può realizzare lo studio con il segno della qualità, passando dalla furia
alla quiete e al silenzio, dal dolore alla riflessione. Allo stesso modo si consiglia di essere vigile
per vivere ogni momento come se fosse il proprio presente in pienezza e responsabilità.
La forza dell’amore sospingerà la barca dell’esistenza al di là di ogni impegno scolastico
che sembrerà una forzatura.
La bellezza del sapere sarà più accattivante degli errori perché a ognuno di essi
corrisponderà un sapere conquistato. L’essenza del soggetto umano mostra sempre nuove
profondità e la Libertà è un bene fondamentale, dunque non si deve diventare schiavi del dovere
fine a se stesso. È famosa la citazione di Seneca: «Non scholae sed vitae discimus». (Non
studiamo per la scuola, ma per la vita).
Lascia che la curiosità e lo stupore ti meraviglino al fine di ricercare la
Verità.
Alfredo Nazareno d’Ecclesia

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