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Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 3 Febbraio 2016 www.indicatoreweb.it MIRANDOLESE piano 2016-2018 Aimag traccia le linee guida Soddisfatto il sindaco Benatti: «Un'occasione per dare competitività e forza al distretto» Medtronic ha comprato Bellco L'azienda biomedicale mirandolese entra nell'orbita della multinazionale americana Lo scorso 19 gennaio il Consiglio di Amministrazione di Aimag ha approvato il piano industriale 20162018 in cui vengono descritte le linee strategiche per i prossimi anni. A pag. 7 La multinazionale delle tecnologie mediche Medtronic ha acquisito Bellco, azienda mirandolese, specializzata nelle soluzioni di emodialosi. L'operazione, di cui non sono stati resi noti i termini, ha visto l'acquisizione di Bellco, da parte di Medtronic, da Charme Capital Partners, responsabile dei fondi paneuropei Charme. Bellco era entrata a far parte di Charme Capital Partners, nel 2012, attraverso il suo fondo Charme II, fondato da Luca e Matteo di Montezemolo. «L'acquisizione di un’importante azienda quale Bellco, tra i simboli dell'eccellenza italiana del polo tecnologico di Mirandola, testimonia quanto Medtronic continui a credere nel nostro Paese», osserva Luciano Frattini, presidente e amministratore delegato di Medtronic. Soddisfatto il sindaco di Mirandola, Maino Benatti. Continua a pag. 4 Duemila chilometri in mountain bike per sensibilizzare gli italiani sulla situazione del Nepal, colpito da un violento terremoto il 25 aprile 2015 e per ampliare un orfanotrofio a Lalitpur. È questa l’eccezionale impresa che si accinge a compiere il ciclista mirandolese Davide Gaddi, che nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco di Mirandola Maino Benatti e i responsabili di Anpas. Nei giorni scorsi i consiglieri comunali hanno devoluto al progetto il gettone di una seduta e la Giunta ha destinato un contributo di 1.700 euro. A pag. 30 area nord salute 70 anni fa Manutenzione Virus Zika: della Statale 12 le precauzioni I Comuni modenesi attraversati dalla Statale 12 presenteranno all'Anas, entro febbraio, un proprio elenco di interventi di manutenzione, ritenuti assolutamente prioritari, in vista della programmazione dei lavori dell'Anas regionale. L'impegno è scaturito nel corso di un incontro che è svolto nei giorni scorsi tra i sindaci dei Comuni attraversati dalla strada e i vertici Anas. Continua a pag. 3 Tutto quello che si deve sapere sul virus Zika. Continua a pag. 9 sport e solidarietà Gaddi in bici per il Nepal I bimbi romani del 1946 È il gennaio del 1946. Un treno arriva nella Bassa e scarica centinaia di bambini infreddoliti e affamati, provenienti da Roma. A Mirandola, Medolla, Cavezzo e in tanti altri centri emilianoromagnoli trovano ad accoglierli persone pronte a condividere il poco che hanno con chi ha ancora meno. Tra quei bambini c’è Libera Luzzi, che racconta la sua storia all'Indicatore. A pag. 14 Nella foto, da sinistra, Egidio Pelagatti e Carmine Lizza della Protezione civile Anpas, il ciclista Davide Gaddi con la sua mountain bike e Luigi Casetta, responsabile della Croce Blu di Mirandola Una mensa per i piccoli ospitati nel Modenese (foto tratta dal volume "I bambini romani del '46") 2 · n. 3 - febbraio 2016 golinelli-lega nord «Sgombero immediato, altroché finti sfratti!» E' notizia di questi giorni che il Comune si è (forse) deciso a fare pulizia dell'insediamento di nomadi dietro al cimitero, sborsando però 9.200 euro e attraverso l'ausilio di “mediatori”, cioè cooperative sociali. Sono ormai tre anni che le famiglie Sinti occupano non regolarmente l'area in via Manuzio; non regolarmente in quanto l'unica area adibita ad accogliere camper e roulotte è quella in via Galvani, ma solo per soste temporanee. Il problema è esploso perché dopo non aver pagato le utenze per diversi mesi e dopo aver raggiunto cifre considerevoli, gli zingari si sono ritrovati senza acqua e luce. Se mancano energia elettrica e servizi idrici (e chissà come e dove avviene lo scarico delle acque nere) ci chiediamo come possano essere garantiti i livelli minimi di igiene e se sia rispettata la salute pubblica, sopratutto dal momento in cui sono presenti anche dei minori. Per queste popolazioni, la sinistra ha sempre un occhio di riguardo; con i normali cittadini italiani, assistiamo a richieste imperative, multe, ordinanze e se serve anche l'allontanamento del minore, qui invece si sente parlare di “interventi di mediazione, azioni di istruttoria, cura ed accompagnamento che comportino l' individuazione di nuove aree e abitazioni, la vendita della proprietà delle famiglie Sinti e operazione di bologna-verona «Rfi ha venduto altre otto tracce ai treni ad alta velocità» “Con il nuovo orario ferroviario del 13 dicembre 2015 – si legge in un comunicato stampa dell’Associazione utenti della linea ferroviaria Bologna, Poggio Rusco/Verona – Rete Ferroviaria Italiana ha venduto otto nuove tracce per i treni alta velocità, tra Verona e Bologna, oltre alle 14 già presenti di Frecce argento di Trenitalia. Per sostenere questa situazione ha allungato le percorrenze, dai sei agli otto minuti, a sei treni regionali tra Bologna e Poggio Rusco, mettendo anche in crisi i principali treni in arrivo a Bologna in fascia pendolari mattutina. Dall’andamento dei primi undici giorni lavorativi tra il 14 e il 30 dicembre 2015 (vedi tabella sopra) i risultati sono stati sconfortanti: Osserviamo che i treni 2251 e 6573, a seguito dell’avvenuta incomprensibile anticipazione di orario di quest’ultimo, nelle stazioni di Poggio Rusco, Mirandola e San Felice partono di fatto in contemporanea ogni volta che il primo treno presenta un ritardo anche di solo pochi minuti (evenienza tutt’altro che rara, poiché proviene da Bolzano). Aggiungiamo – prosegue il comunicato - che il treno 11447 (325 utenti) in arrivo alle 7,54, ha un ritardo ormai quotidiano di 5 o 6 minuti nella partenza e che tra Poggio Rusco e Bologna ha una percorrenza teorica di 64 minuti, quando 50’ sarebbero più che sufficienti per una linea a doppio binario. Con il fatto che il 2263 (263 utenti) in arrivo alle 19,54 ha avuto il 100% di ritardi in arrivo a Bologna, il quadro si completa”. «La nostra linea - osserva Renato Golini, presidente dell’Associazione utenti della linea ferroviaria Bologna, Poggio Rusco/Verona - si è adeguata al precario andamento dei convogli regionali delle altre linee regionali passanti, la Bolo- gna – Piacenza, Bologna – Rimini, Bologna – Prato e Bologna-Padova, dove i treni regionali non hanno la stessa dignità di quelli dell’alta velocità. Non abbiamo nulla – prosegue Golini – contro i treni alta velocità, ma riteniamo che uguale rispetto si debba dare alle decine di migliaia di utenti che tutti i giorni utilizzano il treno sui convogli regionali. Servirà a poco avere dal 2018 nuovi treni se gli stessi avranno percorrenze troppo lunghe e dovranno aspettare nelle stazioni i sorpassi dei treni ad alta velocità. In tutto questo c’è un errore di fondo a cui va posto rimedio in modo concertato tra istituzioni, Rfi, vettori e rappresentanti degli utenti, già da subito, senza aspettare i tempi della burocrazia, altrimenti possiamo intonare il “de profundis” al servizio metropolitano e regionale delle linee ferroviarie regionali passanti». Intanto lo scorso 2 febbraio sono stati presentati in stazione centrale a Bologna i nuovi Stadler Etr 350 e Vivalto per il servizio ferroviario in Emilia-Romagna. La Regione accelera nel rinnovo dell'intero materiale rotabile e interviene con uno stanziamento di 18,6 milioni. Si tratta in tutto di 22 nuovi treni da qui al 2017: 14 gli Stadler e 8 i Vivalto. I nuovi treni rientrano nel piano da 150 milioni di euro circa per anticipare il rinnovo dell’intero parco treni dell’Emilia-Romagna, previsto a partire dal 2018 grazie alla “gara del ferro” e che porterà complessivamente sui binari 96 nuovi convogli (totale investimento, 750 milioni). Alla presentazione sono intervenuti con il ministro Graziano Delrio e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore ai Trasporti Raffaele Donini, il presidente Tper Giuseppina Gualtieri e l'amministratore delegato di Trenitalia Barbara Morgante. Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. - Capo redattore: Luca Marchesi Segretaria di redazione: Raffaella Girotti - Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. - Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 22 Mirandola 41037 tel. 0535/29525, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 6 febbraio 2016. Prossimo numero il 25 febbraio 2016 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nelle opinioni dei capigruppo persuasione e di trasloco nelle nuove soluzioni abitative”. Gli interessati tra l'altro sono stati scaricati dal Comune di Carpi su Mirandola e tra di loro sono presenti diversi volti noti alle forze dell'ordine; per cui non stiamo parlando di cittadini modello ai quali la nostra comunità non può rinunciare. Se l'insediamento non è regolare, mancano acqua corrente ed energia elettrica e le famiglie - come appare evidente - in questi tre anni non hanno dimostrato di volere soluzioni regolari e più dignitose, che si provveda all'immediato sgombero e se necessario all'allontanamento dei minori. Non si può attendere fino a luglio e continuare con questo buonismo (a spese dei mirandolesi) nei confronti di chi vuole vivere nel degrado e non ha intenzione di integrarsi. Guglielmo Golinelli Capogruppo Lega Nord Mirandola area nord Merce rubata sul furgone: due arresti della municipale La refurtiva recuperata dalla municipale Ha avuto buon esito un'operazione nata nell'ambito dei rapporti di collaborazione tra la polizia municipale dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord e le altre forze dell'ordine. Due persone sono state arrestate giovedì 4 febbraio grazie ad uno scambio d'informazioni tra il Corpo intercomunale di polizia municipale dell'Unione ed i carabinieri della Compagnia di Gonzaga, che, in seguito a vari furti perpetrati in alcuni supermercati del mantovano, hanno segnalato alla centrale operativa della polizia municipale dell'Unione due veicoli sospetti (un furgoncino ed una berlina) che si stavano dirigendo verso Mirandola con a bordo i responsabili dei furti, compiuti ai danni di alcuni market appartenenti alla stessa catena. Allertate dalla centrale operativa, le pattuglie della polizia municipale dell’Unione in servizio hanno fermato un furgoncino corrispondente alla descrizione di uno dei veicoli sospetti e lo hanno sottoposto a controlli. Gli occupanti del mezzo, un moldavo di 49 anni ed una rumena di 34 anni, sono stati portati al comando per ulteriori accertamenti. All'interno del vano di carico del veicolo sono stati trovati prodotti per un valore complessivo di 1.500 euro circa. Gli articoli sono riconducibili a quelli sottratti durante i furti. è risultato inoltre che l'uomo, sprovvisto di patente e di permesso di soggiorno, è un pluripregiudicato. Acquisite le denunce dei responsabili della sicurezza dei supermercati, l'uomo e la donna sono stati arrestati e condotti al carcere di Modena. Nel corso dei controlli sono state individuate altre targhe, che appaiono riconducibili ai mezzi utilizzati dalla banda responsabile dei numerosi furti e di cui i due arrestati farebbero parte. Le targhe sono tuttora oggetto d'indagine e di ricerca. n. 3 - febbraio 2016 · ambiente Falde quasi completamente scariche e livelli un metro più bassi In Emilia Romagna una sete infinita Se la pioggia continuerà a singhiozzo, dovremo affrontare una nuova emergenza area nord Anas rassicura i Comuni: «Interventi sulla Statale 12» L’Italia ha sete, l’Emilia Romagna non è da meno e se il clima di questi mesi non lascerà spazio immediato a nuove precipitazioni quella che oggi è già più di una preoccupazione, supportata da dati eclatanti, potrebbe trasformarsi, tra poche settimane, in una vera e propria emergenza epocale scatenando conflitti per l’acqua tra i territori. Dopo la denuncia arrivata da Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) a livello paese, l’Anbi Emilia Romagna, forte degli ultimi rilievi fatti direttamente nelle locali falde acquifere superficiali dai suoi esperti (operanti nei nove Consorzi di bonifica regionali associati), aggiunge così un elemento di valutazione fondamentale all’allarme scattato nei giorni scorsi dopo le misurazioni delle portate del Po, dei livelli drasticamente in calo dei maggiori laghi del Nord e della scarsa incidenza degli accumuli nevosi sull’Appennino. Le ultimissime analisi effettuate dicono chiaramente che a livello regionale le falde sono completamente scariche e che i livelli raggiunti sono addirittura al di sotto di quasi un metro rispetto a quelli registrati durante l’estate 2015, una delle più roventi e siccitose a memoria d’uomo. Ora le criticità sono palesi: quantità di acqua inconsistente, riserve contenute in invasi quasi azzerate e a differenza delle annate maggiormente siccitose 2011-2012 si aggiunge anche la mancanza di neve in grado di alleviare parzialmente queste pesanti criticità. I Consorzi di bonifica che trasportano la risorsa a tutta l’agricoltura lanciano l’allarme richiamando tutti i portatori d’interesse a “fare sistema” mettendo al centro delle loro scelte questa priorità, in caso contrario i prodotti tipici alla I Comuni modenesi attraversati dalla Statale 12 presenteranno all'Anas, entro febbraio, un proprio elenco di interventi di manutenzione, ritenuti assolutamente prioritari, in vista della programmazione dei lavori dell'Anas regionale. L'impegno è scaturito nel corso di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi tra sindaci e rappresentanti degli enti locali dei Comuni attraversati dalla Statale 12 e i responsabili dell'Anas dell'Emilia Romagna, tra cui il capo compartimento Matteo Castiglioni, per fare il punto sulla situazione sulle manutenzioni e sulle opere in programma non ancora eseguite. Anas ha assicurato che «nelle prossime settimane sarà definita la programmazione pluriennale per la manutenzione straordinaria e, al fine di recepire le istanze del territorio, saranno valutate anche le relative richieste e suggerimenti degli enti locali modenesi, sulla base delle priorità e delle risorse disponibili». Come ha sottolineato Maino Benatti, consigliere provinciale con delega alla Viabilità, «nelle scorse settimane abbiamo scritto all'Anas una lettera per riprendere un dialogo sugli interventi di manutenzione per garantire maggiore sicurezza e scorrevolezza su un'arteria fondamentale per l'economia modenese e sul futuro di diverse opere attese da tempo. Con questo incontro abbiamo constatato la disponibilità dei vertici Anas a prendere in considerazione fin da ora le richieste dei sindaci che presenteremo nei prossimi giorni con il coordinamento della Provincia». Nel corso dell'incontro, i rappresentanti dei Comuni hanno anticipato alcune indicazioni tra cui spiccano, oltre alla manutenzione generale della Statale, la messa in sicurezza della frazione di Colombaro a Formigine e di Torre Maina a Maranello, l'attraversamento di Medolla, la situazione delle case cantoniere a Mirandola. Per quanto riguarda, invece, le nuove opere da realizzare, Anas ha espresso l'impegno a lavorare con gli enti locali, definendo le priorità, per l'inserimento nei prossimi piani finanziari degli interventi in fase di progettazione preliminare come le varianti di Mirandola e Montale. Nel corso dell'incontro è stato fatto il punto sulle altre opere tra cui le tangenziali di Sorbara e San Prospero, l'attraversamento di Lama Mocogno, il potenziamento del tratto tra Modena e Albareto della Statale 12 e la rotatoria tra la stessa Statale e la Provinciale 468 a Medolla. 3 base del Made in Italy agroalimentare potrebbero venire colpiti duramente già in primavera con conseguenti perdite sostanziali di rese. Sotto il profilo della gestione delle emergenza idrica i Consorzi di bonifica emiliano romagnoli, che approvvigionano di acqua un territorio a sud del Po e quindi chiaramente penalizzato se comparato alle pianure delle regioni al di sopra del fiume, hanno maturato in questi anni una lunga esperienza elaborando non solo sistemi di monitoraggio costante, ma anche competenze sull’utilizzo virtuoso della risorsa e risparmio idrico. Certo è che una situazione grave come quella che si sta via via delineando non offre spunti di particolare ottimismo e a questo si aggiunge la paura che le piogge arrivino bruscamente per distruggere e non a dare sollievo alle colture. Il presidente dell’Anbi Er Massimiliano Pederzoli non ha dubbi «Le falde scariche come mai prima dimostrano che la situazione è di emergenza reale e rischia anche di generare conflitti tra i territori se non si decideranno da subito precise norme di comportamento in situazioni di grave carenza idrica». Anche i grandi invasi della regione, le dighe piacentine di Molato e Mignano e quella di Ridracoli, sono ai minimi storici di capacità e in questo momento solo il Canale Emiliano Romagnolo (Cer) conserva disponibilità di acqua ed è in grado di essere anticiclico. Francesco Vincenzi, presidente Consorzio della Bonifica Burana: «Dopo un dicembre a -91% di precipitazioni rispetto alla media, gennaio non è andato meglio, avendo registrato le stesse piogge di un agosto caldo. Il Po è sotto di due metri rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dobbiamo velocemente avviare tutti gli strumenti per concertare le soluzioni volte a evitare conflitti sulla risorsa. È opportuno avviare al più presto il Piano Irriguo Nazionale per adeguare i sistemi irrigui, per razionalizzare al meglio la risorsa e infine per soddisfare quei territori che oggi non sono ancora serviti. Solo in questo modo riusciamo ad arginare una situazione che danneggia l’agricoltura, gli insediamenti civili, produttivi, ma soprattutto l’ambiente». 4 · n. 3 - febbraio 2016 L'azienda biomedicale entra in un gruppo che conta 85 mila dipendenti dalla prima «Costruiamo prospettive di sviluppo» Il sindaco Benatti commenta l'acquisizione della Bellco da parte di Medtronic La multinazionale delle tecnologie mediche Medtronic, che ha acuisito Bellco, è un gruppo che impiega più di 85 mila persone e rende disponibili le sue terapie in 160 Paesi. Il sindaco di Mirandola, Maino Benatti, così commenta la rilevante notizia dell’acquisizione: «Le imprese biomedicali devono misurarsi ogni giorno con l’innovazione, il mercato e le dinamiche internazionali. Dopo la crisi del 2007, che in parte perdura, e il terremoto del 2012, il distretto, che poteva collassare, ha invece ripreso con forza la produzione e l’esportazione. Anche l’acquisizione della Bellco da parte della Medtronic – osserva il sindaco – deve essere l’occasione per dare competitività e forza al distretto di Mirandola. La Regione e gli enti locali hanno lavorato in questi anni per contribuire alla crescita con scelte strategiche e importanti risorse e per favorire la mirandola Grande festa per i nuovi uffici del team Mantovanibenne La sede di Bellco. In alto, il sindaco di Mirandola Maino Benatti capacità delle imprese a confrontarsi Particolare di un con l’innovazione negozio innovativo(cito, tra tutti, gli indi Anversa terventi per il Tecnopolo, l’Its, il master universitario, l’incubatore d’impresa). Alla nuova proprietà – conclude Benatti san felice Italfrutta per crescere si butta su ceci e borlotti Specializzata nella raccolta e commercializzazione di pomodoro, pere, cocomeri e meloni, da quest'anno la cooperativa Ital-frutta di San Felice intende aumentare la quota di ortive (ceci e fagioli borlotti) per il consumo fresco. Lo annuncia la presidente di Ital-frutta Diana Bortoli, eletta da pochi mesi alla guida della cooperativa sanfeliciana, che associa 240 aziende agricole distribuite nella Bassa modenese. Scelta dai soci per sostituire Francesco Budri, che ha gestito la delicata fase post terremoto, Diana Bortoli ha 55 anni e abita a Medolla, dove conduce insieme al marito un'azienda che produce pere, seminatevi e uva. È la prima donna chiamata a guidare una cooperativa ortofrutticola modenese. Socia di Ital-frutta da una decina d'anni, siede nel consiglio di amministrazione dal settembre 2012. Diana Bortoli fa parte anche dei consigli di amministrazione di Conserve Italia, Apo-Conerpo e Opera, la – chiediamo di riprendere il dialogo con i sindacati e le maestranze e di costruire assieme una prospettiva di sviluppo per la Bellco. Le istituzioni, come sempre, sono disponibili al confronto». Diana Bortoli cooperativa nata il 29 maggio 2015 e che rappresenta la più importante realtà italiana specializzata nella pera; inoltre il 15 gennaio è stata eletta nel nuovo consiglio provinciale (il “parlamentino interno”) di Confcooperative Modena. «Concentreremo gli sforzi sul miglioramento dell'efficienza interna della cooperativa e rafforzeremo la collaborazione con le altre cooperative, enti e consorzi dell'ortofrutta, perché il nostro settore ha bisogno di aggregare l'offerta dei prodotti. – dichiara la presidente di Ital- frutta – L'anno scorso abbiamo lavorato 370 mila quintali di pomodoro destinato all'industria, 115 mila quintali di pere, 40 mila di meloni e cocomeri. Quest'anno vogliamo aumentare la quota di ortive, soprattutto ceci e fagioli borlotti, allo scopo di garantire ulteriore reddito ai nostri 240 soci». Pesantemente colpita dal terremoto del 2012, la cooperativa Ital-frutta ha speso complessivamente 12,3 milioni di euro per la ricostruzione degli immobili e l'acquisto di nuove attrezzature, impianti e macchinari. L’evento organizzato in casa Mantovanibenne, lo scorso 12 dicembre, non è stato semplicemente l’inaugurazione dei nuovi uffici. La giornata è stata densa di significato per tutti i partecipanti: non una celebrazione in pompa magna, come è stato il cinquantesimo anniversario nel 2013, quanto piuttosto la riunione di vecchi e nuovi amici, accomunati dall’aver contribuito a rendere grande l’azienda. Nel nuovo stabilimento produttivo si sono così raccolti i membri della famiglia Mantovani, i dipendenti e gli ex dipendenti con le rispettive famiglie, assieme ai rappresentanti delle filiali del gruppo: con le parole dell’ingegner Alberto e dei figli Roberta e Paolo, rispettivamente nella carica di presidente e vice-presidente, la famiglia Mantovani ha ringraziato di cuore sia chi è oggi parte del team Mantovanibenne sia chi lo è stato in passato. Scopo principale della giornata era quello di inaugurare i nuovi uffici, con l’immancabile cerimonia del taglio del nastro: tuttavia si è colta l’occasione per fare anche un breve riepilogo dei successi del 2015, per premiare il miglior dealer Mbi dell’anno, la londinese Inmalo Ltd, e per consegnare un riconosci- mento simbolico alla filiale bulgara per i suoi primi dieci anni di attività. Non appena il nastro è stato tagliato, i visitatori hanno potuto esplorare i locali, terminati nel settembre del 2015, voluti espressamente per rispecchiare l’anima di Mantovanibenne: design innovativo, materiali e tecnologie moderne per rimanere sempre un passo avanti. La giornata è stata una perfetta occasione per festeggiare più di una ricorrenza, per ringraziare e riunire tutte le persone che formano oggi, in Italia e nel mondo, il team Mantovanibenne. La lezione più grande è proprio questa, come hanno sottolineato i discorsi della famiglia Mantovani: solo lavorando insieme per un obiettivo comune si possono raggiungere risultati eccezionali e coltivando tra le persone non solo rapporti di lavoro ma anche di forte e duratura amicizia. Oltre a ciò, è evidente il significato simbolico che racchiude il completamento dei nuovi uffici: l’ultimo grande passo per cancellare ogni traccia di distruzione che si è lasciato dietro il terremoto del 2012, per lanciarsi verso il futuro e continuare la straordinaria esperienza che è Mantovanibenne da più di 50 anni. n. 3 - febbraio 2016 · san possidonio Il titolare: «Nuovamente al lavoro nella Bassa con la nostra gente» Alligalli è tornata nell'Area Nord L'azienda produce e commercializza capi d'abbigliamento per bambini 5 brevi MINISTRO DEL LAVORO A CONCORDIA Si svolgerà venerdì 26 febbraio a Concordia, sala conferenze del municipio ore 20,45, l’incontro con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il presidente di Legacoop Mauro Lusetti. L’iniziativa, dedicata al tema delle regole del mercato del lavoro, prevista inizialmente per venerdì 29 gennaio era stata rinviata. L’appuntamento rientra nella rassegna “Res Pubblica”, organizzata dal Comune. SETA PROROGA ALCUNI ABBONAMENTI Seta comunica che la validità degli abbonamenti agevolati “Mi Muovo Insieme” (riservati a disabili, anziani e rifugiati politici) con scadenza compresa tra il 31 dicembre 2015 ed il 31 marzo 2016 è prorogata fino al 31 marzo 2016. La proroga riguarda tutte le tipologie di abbonamento agevolato “Mi Muovo Insieme”: solo urbano, solo extraurbano o cumulativo (urbano+extraurbano). Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet di Seta (www.setaweb.it) o contattare il servizio di informazioni telefoniche al numero ripartito 840 000 216. La sede di Alligalli a San Possidonio. Sotto, un interno e alcuni modelli ARRESTATO 40ENNE CHE SPACCIAVA Alligalli, azienda che produce e commercializza capi d’abbigliamento per bambini, torna nell’Area Nord e si insedia a San Possidonio in via Chiavica Mari n.33. Qui può contare su una superficie di circa 3.000 metri quadrati, di cui meno di un terzo occupati dagli uffici e, nello spazio rimanente, il reparto produzione e uno spaccio aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, esclusa la domenica. E sì perché Alligalli opera su tutta la filiera, dal produttore al consumatore. Gli articoli ideati e prodotti ora nella nuova sede di San Possidonio, aperta da poche settimane, raggiungono sia i 12 negozi che lo showroom al Centergross di Bologna, tutti gestiti direttamente da Alligalli. La scelta di rapportarsi direttamente con il cliente e di abbinare produzione e commercializzazione è stata fatta fin dai primi anni di attività quando la ditta si trovava ancora a Carpi. Poi c’è stato il trasferimento a Cavezzo in via Cavour, sede abbandonata causa terremoto per fare ritorno a Carpi. Ora il nuovo trasloco a San Possidonio, in un locale molto più spazioso rispetto ai precedenti. «Il nostro intento era quello di tornare nella Bassa - spiega la titolare - per lavorare insieme alla nostra gente». E prosegue: «Siamo orgogliosi di affermare che il nostro prodotto è interamente concepito, sviluppato e realizzato in Italia e, se vogliamo essere più precisi, il tutto viene fatto in provincia di Modena. Questo ci permette di affrontare il mercato con nuove proposte settima- Lo scorso venerdì 29 gennaio a Camposanto, i carabinieri di San Felice e San Prospero hanno arrestato un tunisino 40 enne, bloccato dopo aver ceduto una dose di cocaina ad un cliente. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era tenuto d’occhio da tempo dai militari. Al momento dell’arrestato, l’immigrato è stato trovato in possesso di altre dosi di stupefacente e soldi in contanti probabile provento di spaccio. nali che rinnovano l’assortimento dei negozi e mantengono il passo con le ultime tendenze moda, infatti quello che produciamo, dopo due giorni è già sugli scaffali. Fast Fashion, innovazione delle collezioni e la convinzione che produrre all’estero non sia la soluzione dei problemi del tessile, ci inducono ad ampliarci sul territorio con punti vendita diretti ad insegna Alligalli. Siamo già presenti in ambito locale, ma vorremo spingerci anche su città importanti come Milano o Verona, per il momento abbiamo già aperto due negozi sulla nostra Riviera adriatica: Riccione e Milano Marittima». Giovanni Moi DEVASTA UN BAR A SAN PROSPERO Non gli danno da bere, mette a soqquadro un bar di San Prospero e finisce in manette anche per resistenza a pubblico ufficiale. Un tunisino 29 enne, residente a Bomporto, è stato arrestato nella notte tra il 29 e il 30 gennaio da carabinieri e polizia. L’uomo faceva parte di un gruppo di magrebini che visibilmente alticci, dopo essere stati allontanati dalle forze dell’ordine da un parco di Cavezzo, si sono presentati nel locale di San Prospero. L’arrestato, in particolare, al rifiuto di ulteriori alcolici ha iniziato a spaccare bicchieri e bottiglie tra strepiti e urla. Fino all’arrivo di carabinieri e polizia che lo hanno bloccato e arrestato. n. 3 - febbraio 2016 · L'obiettivo è mantenere il margine operativo lordo attorno ai 44 milioni area nord Aimag, un futuro di investimenti Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano industriale triennale Lo scorso 19 gennaio il Consiglio di Amministrazione di Aimag ha approvato il piano industriale 20162018 in cui vengono descritte le linee strategiche per i prossimi anni. L’obiettivo economico del gruppo per il triennio è mantenere il margine operativo lordo (Mol) attorno ai 44 milioni (con un aumento a 48 milioni nel 2018) con un’attenzione costante al mantenimento dei parametri finanziari, quali ad esempio l’1,9 nel rapporto Pfn/Ebtida (a fine piano) in modo tale che il basso indebitamento consenta di continuare le politiche di sviluppo dell’azienda e anche di cogliere eventuali opportunità offerte dal mercato. Gli investimenti del gruppo per il triennio hanno un valore di circa 85 milioni complessivi, con un importo superiore a quello definito nel precedente piano. Sono 35 milioni le risorse per gli investimenti nel settore idrico finalizzate alla riduzione delle perdite di rete, all’efficientamento energetico attraverso la sostituzione delle apparecchiature elettromeccaniche più obsolete, alla diminuzione e accentra- mento degli impianti di depurazione per ridurre i costi di manutenzione ed investimenti per gli adeguamenti normativi. Il programma degli investimenti è poi incentrato sulla realizzazione di importanti interventi di rinnovo delle infrastrutture acquedottistiche: fra le opere principali si segnala la nuova condotta del Dn 700 che sostituisce l’adduttrice più obsoleta del Dn 350 che dal campo pozzi di Fontana alimenta la città di Carpi e l’anello cittadino di adduzione; a trasporti Direzione Seta e sindacati divisi sul monitoraggio satellitare La direzione aziendale di Seta ha incontrato lo scorso 4 febbraio le segreterie regionali e provinciali delle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, FitCisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Fna. L’incontro ha avuto per oggetto l’attivazione della procedura di sciopero avviata dai sindacati. Il principale oggetto della discussione ha riguardato l’ordine di servizio, con il quale l’azienda ha comunicato ai lavoratori le nuove disposizioni normative nazionali in tema di monitoraggio satellitare dei veicoli, introdotte con il “Jobs Act” e del possibile utilizzo dello stesso anche a fini disciplinari. Le organizzazioni sindacali hanno espresso la loro contrarietà a questa decisione, chiedendo a Seta di modificare le proprie disposizioni e di ricorrere alle tradizionali procedure per la rilevazione diretta delle infrazioni commesse dal personale viaggiante (come per esempio i riscontri diretti tramite personale ispettivo). L’azienda ha ribadito il proprio convincimento in merito e fornito ampie rassicurazioni sull’intento propositivo ed informativo di tale disposizione, finalizzata esclusivamente ad ottimizzare la gestione del servizio offerto ed a monitorare i passaggi dei bus alle fermate in anticipo rispetto alle tabelle orarie previste, allo scopo di ridurre questa deleteria violazione del regolamento di trasporto che va a scapito dell’utenza e della qualità generale del servizio. Ciò detto, con l’intento di mantenere le relazioni industriali in un clima di collaborazione e rispetto reciproco l’azienda ha proposto di sospendere gli effetti dell’ordine di servizio sino alla fine dell’anno e di costituire una commissione bilaterale per valutare le eventuali iniziative da intraprendere per sensibilizzare i lavoratori in tema di rispetto delle regole e dei compiti assegnati. Seta, inoltre, ha manifestato la disponibilità a rinviare la valutazione degli aspetti disciplinari dell’utilizzo del sistema di monitoraggio fino a quando non saranno intervenuti chiarimenti interpretativi in merito. E’ stato altresì confermato che nessun procedimento disciplinare è stato finora avviato in tal senso, e che non è intenzione dell’azienda farvi ricorso in maniera indiscriminata o vessatoria. Le organizzazioni sindacali non hanno accettato tale proposta, ribadendo la richiesta di eliminare da subito ogni richiamo alla rilevanza disciplinare nelle disposizioni interne. Pur rammaricandosi di tale decisione, la direzione aziendale di Seta non può che ribadire la propria convinzione. seguire si procederà con il rinnovo dell’ossatura portante del sistema di adduzione alimentato dal campo pozzi di Cognento. Per il settore ambiente, raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti, sono previsti investimenti per oltre 30 milioni di euro, di cui 10 milioni finalizzati, nel triennio, allo sviluppo della raccolta differenziata, con l’estensione del servizio porta a porta a tutto il bacino Aimag e l’applicazione della tariffazione puntuale. Sono 7 milioni le risorse destinate agli adeguamenti normativi o alle migliorie tecniche per gli impianti di trattamento rifiuti (impianti di compostaggio di Carpi e di Massa Finalese e le discariche, fra cui segnaliamo il ripristino morfologico-ambientale di Medolla e l’ampliamento di Fossoli). Uno dei principali investimenti riguarda la realizzazione, a fine piano, di un impianto per lo sfruttamento del biometano prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica presso l’impianto di Massa Finalese. Per quanto riguarda il settore della “produzione di energia” si prevedono investimenti pari a circa 2,4 milioni finalizzati in particolare al potenziamento/estendimento delle reti di teleriscaldamento. Significativi anche gli investimenti per la produzione di energia termica ed elettrica in particolare da fonti rinnovabili, per i recuperi di calore, per il mantenimento del parco di impianti fotovoltaici e per il risparmio energetico. Sono poi 12 milioni le risorse che verranno dedicate al settore della distribuzione gas per il mantenimento degli impianti in gestione delle reti e la sicurezza, per gli adeguamenti normativi, per l’installazione dei dispositivi di telelettura e per la preparazione alle prossime gare gas. E sono infine 6 milioni gli investimenti nel triennio per l’innovazione tecnologica dei sistemi informativi, degli automezzi e delle attrezzature aziendali che consentiranno di gestire servizi ed attività con mezzi e strumentazioni all’avanguardia. Per il settore della vendita gas, svolta da Sinergas spa, gli obiettivi fondamentali sono quelli di stabilizzare i margini, mantenendo efficienti politiche di acquisto e la clientela grazie a una sempre maggiore differenziazione delle offerte. Fra i principali obiettivi per il futuro, c’è quello di offrire alle amministrazioni locali un modello avanzato di gestione dei rifiuti, con un aumento della raccolta differenziata (80% nel 2018 grazie all’estensione del modello porta a porta in tutto il territorio) e una riduzione dei rifiuti a smaltimento da 196 kg nel 2015 a 100 kg al 2018. 7 mirandola SI PARLA DELLA SFIDA DELL'IMMIGRAZIONE “Immigrati: una sfida per i Cristiani” è il titolo dell’incontro che si svolgerà martedì 23 febbraio a Mirandola, presso la canonica di via don Minzoni, 3 alle 21. Relatore sarà Valerio Corghi, referente Coordinamento regionale immigrazione Caritas Emilia-Romagna. Seguirà il dibattito. Organizza la Parrocchia. «DON CARLO TRUZZI RESTI PARROCO» Don Carlo Truzzi Lo scorso 18 gennaio, 20 componenti del Consiglio pastorale di Mirandola hanno inviato una lettera al vescovo di Carpi Francesco Cavina nella quale si chiede che il parroco don Carlo Truzzi possa restare alla guida della Parrocchia per altri anni. «In qualità di membri del Consiglio pastorale della Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola – si legge nella missiva – venuti a conoscenza delle dimissioni del nostro parroco don Carlo Truzzi, secondo il canone 538,3, desideriamo comunicarle il rammarico di perdere un pastore che ha fatto tutto ciò che gli era possibile per la nostra comunità, in modo particolare in occasione della grave calamità naturale che ci ha duramente colpiti e da cui non siamo ancora usciti. Per averci affiancato, sostenuto, aiutato e guidati spiritualmente nei 18 anni del suo incarico, noi siamo grati al nostro parroco e ringraziamo Dio per avercelo mandato. Ci piacerebbe – conclude la lettera – potesse rimanere con noi altri anni ancora, ma ci rimettiamo con fiducia alla volontà del Signore e di chi per Lui dovrà prendere decisioni in merito». Secondo il codice di diritto canonico (canone 538,3), infatti, «compiuti i settantacinque anni, il parroco è invitato a presentare la rinuncia all'ufficio al vescovo diocesano, il quale, considerata ogni circostanza di persona e di luogo, decida se accettarla o differirla; il vescovo diocesano deve provvedere in modo adeguato al sostentamento e all'abitazione del rinunciante, attese le norme emanate dalla Conferenza episcopale». 8 · n. 3 - febbraio 2016 L'intervento da 700 mila euro sarà completato all'inizio del 2017 medolla Passi avanti per il Teatro Facchini Partite le procedure di assegnazione dell'appalto per il ripristino dell'edificio Sono partite le procedure di assegnazione dell'appalto per il ripristino del Teatro Facchini di Medolla, inagibile per i danni causati dal sisma del 2012. Come previsto dalla convenzione con il Comune di Medolla, la Provincia svolgerà le procedure di gara con il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa che tiene conto di diversi parametri anche qualitativi, quindi non solo finanziari, nel giudicare le proposte presentate dalle ditte invitate. L'obiettivo è partire entro la primavera con i lavori, che avranno un costo complessivo di quasi 700 mila euro, e completare l'opera agli inizi del 2017. «L'intervento – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli (foto), presidente della Provincia di Modena – fa parte del piano regionale delle opere pubbliche danneggiate Il Teatro Facchini di Medolla prima del sisma area nord Agevolazioni fiscali sulla casa Ecco cosa c'è da sapere Agevolazioni fiscali sulla casa confermate per l’anno in corso: troviamo le detrazioni per il risparmio energetico fino al 65%; il bonus mobili ed elettrodomestici fino al 50% delle spese sostenute per arredare una casa ristrutturata; lo sconto fino al 50% sulle ristrutturazioni edilizie. Per quanto riguarda le detrazioni fiscali per il risparmio energetico, coinvolte anche gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il condominio. Sono comprese le schermature solari, nel limite di 60.000 euro e gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite di 30.000 euro. Per quanto riguarda mobili e grandi elettrodomestici acquistati per completare l’arredamento di una casa in ristrutturazione resta valido fino al 31 dicembre 2016 il bonus che consente una detrazione del 50% su una spesa massima di 10.000 euro. Per fruire della detrazione non è necessario aver già terminato di pagare gli interventi di ristrutturazione, ma è fondamentale che la data di inizio lavori sia antecedente a quella di acquisto di mobili ed elettrodomestici. Un nuovo bonus mobili, valido per tutto il 2016, è riservato alle giovani coppie, con almeno un componente di età non superiore a 35 anni, sposate o conviventi da almeno tre anni, che hanno acquistato l’abitazione principale e la stanno arredando. Il tetto massimo di spesa al quale è possibile applicare la detrazione del 50% sale in questo caso a 16.000 euro, e l’agevolazione non è vincolata agli interventi di ristrutturazione. Di contro, questo bonus è valido solo per il mobilio e non per gli elettrodomestici. Infine, in merito alle ristrutturazioni edilizie i costi sostenuti per interventi effettuati tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2016 beneficiano di una detrazione Irpef del 50%,. Ecco gli interventi nel dettaglio e chi può usufruirne: Ecobonus L'ecobonus del 65% è stato esteso per tutti i lavori realizzati entro il 31 dicembre 2016. Consiste in una detrazione fiscale dall’Irpef o dall’Ires ripartita in dieci anni (10 rate annuali), su una spesa massima di 100mila euro. Possono usufruire del credito d’imposta tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono l’immobile oggetto di intervento per la riqualificazione energetica. Dall’anno inoltre, il bonus verrà esteso agli ex Iacp che ristrutturano le cosiddette case popolari. Gli interventi ammessi riguardano nel dettaglio: • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento; • il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, porte); • l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale; • il miglioramento energetico delle case popolari. Lo sgravio è stato confermato anche per i lavori di adeguamento antisismico, la messa in sicurezza degli edifici esistenti, l’aumento dell’efficienza idrica e del rendimento energetico. Gli interventi potranno riguardare il singolo appartamento, ma anche le parti comuni degli immobili condominiali. Si potranno detrarre le spese riguardanti i lavori edili relativi all’intervento di risparmio energetico, le prestazioni professionali necessarie, le forniture e la posa in opera di materiali di coibentazione e di impianti di climatizzazione, nonché i costi della realizzazione delle opere murarie ad essi collegate. Bonus ristrutturazioni è valido per gli interventi edilizi che non contemplano il miglioramento energetico. In questo caso la detrazione fiscale ammonta al 50% e può essere ammortizzata in dieci rate annuali su una cifra massima di 96 mila euro. Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali dal sisma. Abbiamo assunto come Provincia il compito di effettuare la gara su richiesta del Comune sviluppando sempre di più il nostro ruolo di supporto tecnico ai Comuni anche come stazione appaltante». Come rileva il sindaco di Medolla, Filippo Molinari, «l'avvio dell'appalto rappresenta un ulteriore passo avanti nell'opera di ricostruzione di uno dei simboli della nostra comunità, una struttura che ha una valenza anche extracomunale sulla quale ruota buona parte della vita culturale di Medolla». Il Teatro dopo il sisma è stato dichiarato parzialmente inagibile a causa delle diverse lesioni riportate: soprattutto fessurazioni e deformazioni sulle pareti esterne, nei cornicioni, negli intonaci e nei rivestimenti; danni sono stati riscontrati anche nei solai, si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l'inquilino o il comodatario. Il credito d’imposta verrà erogato per i seguenti interventi: • di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale; • di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; • di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; • di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; • necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencate nei punti precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza • di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, ese- a causa dei movimenti provocati dal sisma alle strutture in legno, e ai controsoffitti. Il progetto, per il quale sono state acquisite tutte le autorizzazioni, prevede il miglioramento della tenuta sismica dell'edificio, il ripristino e la parziale ricostruzione dei solai, delle coperture e degli impianti di aerazione, il rifacimento dei soffitti e la riparazione delle lesioni nelle murature. L'intervento avviene nel rispetto delle attuali caratteristiche estetiche e architettoniche dell'edificio con l'autorizzazione della Soprintendenza. Costruito negli anni '20 il teatro è stato ristrutturato una prima volta negli anni '60 per adeguarlo a sala cinematografica e nuovamente ristrutturato tra il 2005 e il 2006. guiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Bonus mobili La detrazione fiscale al 50% sarà valida per gli interventi eseguiti nell’ambito di lavori di ristrutturazione entro il 31 dicembre 2016 fino a un tetto massimo di 10mila euro. Il credito d’imposta riguarderà le spese sostenute per gli arredi e i grandi elettrodomestici (classe A+, e A solo per i forni) e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione. Per accedere ai tre bonus il contribuente dovrà eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, indicando: • la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; • il codice fiscale del beneficiario della detrazione; • il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. n. 3 - febbraio 2016 · santia' «Più del 96% delle prime visite è garantito entro 30 giorni» Ausl, tempi di attesa più brevi L'Azienda traccia un bilancio degli interventi per abbattere le code passa dal 27% di gennaio all’attuale 100%, quello della Tac torace dal 63% al 100%. A Modena e provincia oggi oltre il 96% delle prime visite e degli esami strumentali viene garantito rispettivamente entro 30 e 60 giorni. L’obiettivo di abbattimento dei tempi di attesa, una delle priorità del primo anno di mandato della Giunta regionale, è stato raggiunto anche a Modena. Nell’ultima settimana monitorata (30 novembre-6 dicembre) tutte le 42 prestazioni oggetto del monitoraggio hanno superato, in molti casi ampiamente, la soglia del 90%. Sulle 7.316 prestazioni prenotate nella prima settimana di dicembre, 7.023 hanno rispettato i tempi. Nel gennaio 2015, era garantito il 70% delle visite e degli esami strumentali e l’analogo dato era pari al 78% a luglio, quando il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi hanno presentato il Piano regionale per ridurre i tempi di attesa. L’obiettivo è stato ottenuto grazie ai diversi interventi messi in campo nel corso dell’anno dalla Giunta con le Aziende sanitarie, un lavoro che si è svolto passo dopo passo attraverso una nuova programmazione e una diversa organizzazione dei servizi che erogano specialistica ambulatoriale e attraverso un impegno a rendere ancora più incisivo il monitoraggio dei tempi di attesa, quindi il controllo dei risultati ottenuti. Alcune prestazioni particolarmente critiche a gennaio 2015 oggi sono garantite entro la normativa nazionale e regionale: gli indici di performance delle visite endocrinologica e senologica, che a gennaio 2015 erano del 29%, oggi si attestano rispettivamente al 99% e al 100%. L’indice di performance della Risonanza magnetica della colonna Le azioni messe in campo Migliore capacità produttiva (diversa modulazione delle visite e degli esami), aumento dell’offerta, percorsi di garanzia più efficienti in casi di particolare criticità (anche attraverso convenzioni con il privato accreditato), semplificazione delle agende (maggiore appropriatezza nella gestione delle prime visite), più personale per affrontare le criticità, queste le azioni messe in atto nel corso del 2015 e sulle quali la Giunta ha destinato 10 milioni di risorse dedicate. Per migliorare i tempi di erogazione delle prestazioni critiche, nel corso del 2015 sono stati reclutati dall’Ausl di Modena i seguenti specialisti: 2 oculisti, 1 dermatologo, 1 cardiologo, 1 endocrinologo, 1 gastroenterologo, 1 neurologo, 1 fisiatra, 1 ortottista e due infermieri (tutti dedicati alla specialistica ambulatoriale). Al Policlinico arruolati 1 medico radiologo, 1 medico senologo, 1 ortottista, 1 audiometrista, 2 tecnici di radiologia, 1 infermiera. Sono state inoltre incrementate le ore agli specialisti convenzionati e l’attività aggiuntiva dei dirigenti medici e del personale del comparto nelle discipline più critiche (chirurgia vascolare, endoscopia digestiva, radiologia e neuroradiologia, ginecologia). Dal 1° marzo 2016 chi non si presenta senza disdire paga il ticket L’obiettivo ora è consolidare questi dati. Anche affrontando la questione della mancata disdetta delle prenotazioni quando il cittadino non si presenta alla visita o all’esame: dal 1° marzo 2016 chi non fa la disdetta dell’appuntamento paga il ticket previsto, legato alla prestazione (fino a un importo massimo per ricetta pari a 36,15 euro). Il provvedimento riguarda tutti i cittadini, comprese le persone che hanno diritto all’esenzione (per esempio, per reddito, patologia o invalidità). I cittadini troveranno già nella prenotazione la data entro la quale fare la disdetta, che potrà essere effettuata chiamando il numero verde dedicato dell’Azienda sanitaria, recandosi negli sportelli Cup, on line attraverso il sito www.cupweb. it. A partire da marzo sarà inoltre attiva una apposita App regionale che permetterà di effettuare la disdetta attraverso smartphone e tablet. emilia romagna Nessun caso di Zika virus ma occorre stare in guardia Un esemplare di Aedes aegypti Nessun caso in Emilia-Romagna di infezione nell'uomo e nessun segno di circolazione del virus. In Centro e Sud America è in corso una epidemia di Zika virus, un virus emergente trasmesso attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes (principalmente Aedes aegypti, ma anche Aedes albopictus), le stesse zanzare in grado di trasmettere la Dengue e la Chikungunya. Aedes aegypti non è presente in Italia, mentre albopictus, conosciuta anche come zanzara tigre, è molto diffusa nel nostro Paese e oggetto in Emilia-Romagna, fin dal 2007, di un intenso piano di sorveglianza e controllo. Il piano di sorveglianza regionale delle malattie trasmesse da insetti, grazie all'esperienza acquisita in questi anni e al suo assetto organizzativo (forte integrazione delle professionalità mediche, veterinarie ed entomologiche), è in grado di gestire e limitare eventuali focolai di trasmissione autoctona di questo virus. La maggior parte delle infezioni da Zika virus, fino all'80%, sono asintomatiche. Le infezioni sintomatiche sono caratterizzate da febbre, eruzioni cutanee, congiuntivite, dolori ossei e muscolari, mal di testa e malessere generale. La malattia in genere si risolve spontaneamente dopo 4-7 giorni dall'inizio dei sintomi. Durante l'epidemia in Polinesia Francese nel 2013 e in quella in corso in Brasile, sono state però riportate potenziali complicazioni neurologiche e disturbi autoimmuni precedentemente non conosciuti. In particolare in Brasile, è stato inoltre notato un notevole aumento dei casi di microcefalia nei neonati e sono in corso approfondimenti per confermare l'eventuale relazione fra questa patologia e l'infezione. Non sono disponibili vaccini per la prevenzione dell’infezione da Zika virus. La prevenzione e il controllo si basano essenzialmente sulla riduzione del contatto tra le zanzare e le persone. Chi ha in programma un viaggio all'estero nei Paesi in cui sono in corso queste epidemie deve osservare semplici precauzioni di base per la protezione dalle punture di zanzara: l'uso di repellenti cutanei, ma anche quelli da spruzzare sugli abiti, indossare abiti di colore chiaro quanto più coprenti possibile (camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi), evitare l'applicazione di profumi in quanto attraggono gli insetti. è, inoltre, necessario, che nei luoghi di soggiorno le porte e le finestre siano dotate di zanzariere e che queste vengano correttamente impiegate. Si ricorda che le Aedes pungono prevalentemente di giorno, le precauzioni vanno quindi prese sia nelle ore diurne sia in quelle notturne, quando altri insetti ematofagi sono attivi. Alle donne in gravidanza che hanno in programma un viaggio in questi Paesi si consiglia, se possibile, di rimandare la partenza o comunque di porre un'attenzione ancora maggiore alle misure di protezione individuale dalle punture. Per ulteriori informazioni si può contattare il personale sanitario che opera negli ambulatori di profilassi per viaggiatori internazionali delle Aziende Usl, in grado di fornire indicazioni e suggerimenti al riguardo. 9 brevi CONTRIBUTI PER ASSUNZIONE DISABILI Scade giovedì 18 febbraio il termine per presentare le domande di contributo, da parte delle imprese, per le assunzioni di lavoratori disabili. Le risorse, pari a complessivamente 130 mila euro, sono destinate alle imprese che hanno assunto nel 2015 a tempo indeterminato e determinato persone con disabilità e sono messe a disposizione dalla Provincia di Modena, attraverso il Fondo regionale per l'occupazione dei disabili; l'obiettivo è di favorire l'inserimento delle persone iscritte negli elenchi previsti dall'articolo 8 legge 68 del 1999, attraverso appunto la concessione di contributi ai datori di lavoro. Sono previsti contributi fino a un massimo di settemila euro per ciascun lavoratore per il tempo indeterminato e di massimo 3.500 euro per il tempo determinato; in caso di rapporto a tempo parziale il contributo massimo sarà ridotto proporzionalmente. Le domande dovranno essere presentate alla Provincia di Modena, servizio politiche del lavoro, via delle Costellazioni 180 a Modena; i bandi completi, i moduli per le domande e tutte le informazioni si possono scaricare dal sito www. lavoro.provincia.modena.it. UN CORSO PREPARTO IN ORARIO SERALE Una bella opportunità per chi aspetta un figlio o sta per diventare nuovamente genitore, un corso preparto per coppie in orario serale dal titolo eloquente “Ti aspettiamo”. Il percorso, a pagamento, prenderà avvio il 16 febbraio e si terrà a Mirandola presso SpazioEsprit in viale Italia, 64. Sarà condotto da due ostetriche libere professioniste, Luana Bellotti e Sara Corradini, le quali accompagneranno i genitori attraverso i dubbi e la scoperta dell'evento nascita. Un ultimo incontro, condotto da un consulente del lavoro, sarà inoltre dedicato alla tutela della maternità e paternità. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0535/611295 o scrivere alla e mail [email protected]. ANCHE CONCORDIA VERSO IL PIEDIBUS L'Amministrazione comunale di Concordia intende istituire il servizio Piedibus per il percorso pedonale casa-scuola dei bambini della scuola primaria. I volontari interessati possono iscriversi al registro comunale del volontariato singolo. Il servizio prenderà il via la prossima primavera. Per maggiori informazioni: www.comune.concordia.mo.it. n. 3 - febbraio 2016 · inchiesta aemilia Fernando Ferioli: «Grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini» Finale non sarà sciolto per mafia Arrivata la conferma ufficiale che fa tirare un sospiro di sollievo al sindaco Fernando Ferioli Il Comune di Finale Emilia non sarà sciolto per mafia. La conferma ufficiale, arrivata nei giorni scorsi, ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo al sindaco Ferdinando Ferioli che ha così commentato la notizia sulla sua pagina di Facebook: «28 gennaio 2015, l’inchiesta Aemilia esplode con tutta la sua potenza e coinvolge il mio Comune, la mia Amministrazione. Il mio nome compare ovunque sui media come “colpevole” per aver favorito l'infiltrazione mafiosa a Finale Emilia. 28 gennaio 2016 il ministero e il prefetto decretano che non esistono infiltrazioni né condizionamenti degli eletti e amministratori che portino il Comune a esser sciolto per mafia. Fine di un incubo, fine di una parte di incubo iniziato il 20 maggio 2012 per poi avvilupparsi e stringersi attorno alle nostre vite. E alla mia certamente. Ma in questi ultimi 12 mesi ho letto, studiato, ascoltato e imparato molto, soprattutto sofferto per quella parola, mafia, così sporca e pesante, sempre accanto al mio nome. Per questo ho cercato di lottare con tutte le mie energie per respingerla ma soprattutto per respingere le accuse infamanti, le chiacchiere, le stupidità, le cattiverie... Si è cercato di usare un'inchiesta per buttare giù a spallate e a spalate di fango, un sindaco e la sua Amministrazione democraticamente eletti, mai indagati né condannati. Si è cercato ciò con le urla, i titoloni, le storielle raccontate, ma non ho mai pensato di alluvione del 2014 Uno studio di Unimore evidenzia il ruolo di tane e scavi di animali mollare di un centimetro. Mai. Anche se era molto più semplice farlo, più semplice non pensare più alla mia faccia accanto ad indagati, più facile dormire la notte o giocare con i miei figli o scherzare con mia moglie. Non ho mollato per tutto quello che penso di aver fatto correttamente, non ho mollato perché non avevo nulla da nascondere (anche se non tranquillizza molto in questi frangenti), non ho mollato perché lo dovevo a me, alla mia famiglia e a tutti quelli che ci hanno “messo la pelle” in questi anni, quelli che hanno lavorato onestamente, vissuto nelle tende, ricostruito le case, per i miei assessori e consiglieri, per i dipendenti comunali che lavoravano dentro i container e le tende blu della Protezione civile, per la bimba sconosciuta alla quale ho promesso una cosa un anno fa e per tanto ancora. Oh, quanto era facile dire basta, chiudere per sempre questo nero e risvegliarsi da qualche altra parte! Ma sentivo che era giusto così. E vorrei spiegare ai tanti che ancora scrivono e parlano di dignità che non ho avuto nel dimettermi che una comunità non si gestisce scappando, una comunità non si cerca di guidare parlando, ma facendo e sbagliando pure. E io ho sbagliato tante volte, ma un Comune si scioglie per mafia solo se ci sono legami o condizionamenti con un sodalizio mafioso. A Finale Emilia non ci sono stati». Ferioli ha poi affidato a un comunicato stampa un’altra dichiarazione con la quale ringrazia chi è stato vicino a lui e alla sua Amministrazione nel difficile momento. «Per quanto mi riguarda personalmente, il grazie più grande va alla mia famiglia, alla mia squadra di assessori, ai funzionari e ai dipendenti comunali che, nonostante tutto, hanno continuato a lavorare con serietà e professionalità in questo orribile anno che è passato. Voglio poi ringraziare il senatore Stefano Vaccari, che dal primo momento e senza alcuna incertezza si è schierato al nostro fianco e ci ha sempre fatto sentire il suo supporto e la sua stima, l'assessore alla Ricostruzione Palma Costi, tutti i sindaci dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord e anche quelli della montagna, con Fabio Braglia di Palagano e Gian Domenico Tomei di Polinago in prima fila. Ringrazio anche il ministro Alfano e il prefetto di Modena Michele Di Bari, con il quale collaboreremo in modo ancora più stringente per portare il nostro Comune fuori da quel periodo buio che è iniziato con il terremoto di maggio 2012. In questo momento, voglio lasciare le polemiche fuori dalla porta della casetta gialla di via Monte Grappa dove, da più di tre anni, io e la giunta lavoriamo quotidianamente. All'interno di quei minuscoli uffici e per le strade della nostra bella città continueremo a operare con ancora più energia per cercare di risolvere i problemi della nostra comunità, per spingere ancora più sull'acceleratore della ricostruzione ed essere al fianco dei cittadini per farci carico delle loro esigenze». Al collasso dell’argine del fiume Secchia che ha causato l’alluvione del territorio di Modena nel gennaio 2014 (foto) è dedicato un approfondito studio scientifico, realizzato dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore-Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e dal collega statunitense John Albertson della Cornell University. La novità e l’originalità dei risultati hanno suscitato l’interesse della prestigiosa rivista internazionale Water Resources Research. Lo studio conferma il rapporto della commissione incaricata dalla Regione Emilia Romagna ed estende l’analisi del ruolo di tane e scavi di animali nella rottura degli argini fluviali, con importanti implicazioni sulla prevenzione dei disastri e sulla corretta sorveglianza idraulica delle piene fluviali. conferenza I giovani nelle aziende “I giovani nelle aziende del domani: vince il passato oppure c'è spazio per crescere nella conoscenza condivisa?” è il titolo della conferenza aperta a tutta la cittadinanza che si svolgerà giovedì 18 febbraio a Mirandola, presso la canonica in via Don Minzoni, 3 alle 21. Relatore sarà il “guru” della conoscenza condivisa Guido Zaccarelli. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.conoscenzacondivisa.com. 11 brevi NUOVO CONCORSO "DAL SEME AL FRUTTO" Il giardino botanico “La Pica”, con la collaborazione dei Comuni di Mirandola e San Felice e dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord, ha indetto per l'anno scolastico 2015/2016 la terza edizione del premio “Dal seme... al frutto”. Il tema di quest'anno è “Il fiore”. Il concorso è aperto a tutti i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 3 ed i 16 anni e ciascun autore o classe potrà partecipare con un approfondimento scientifico, una ricerca, un racconto od una qualsiasi opera grafica, pittorica o audiovisiva relative al tema dell'anno. Le opere dovranno essere presentate entro e non oltre venerdì 8 aprile 2016 alle direzioni didattiche. Per iscriversi, è necessario inviare una e-mail a iana. [email protected]. Il concorso per l'anno scolastico 2015/2016 avviene, come per gli anni scorsi, in concomitanza con una serie di laboratori didattici offerti da “La Pica” in collaborazione con il Ceas “La Raganella”. Dall'inizio dell'anno scolastico in corso queste attività formative sono state proposte in 27 sezioni di scuole dell'infanzia situate in diversi Comuni dell'Area Nord. «Tengo a sottolineare che il concorso non è rivolto soltanto ai bambini delle scuole dell'infanzia e delle primarie, ma anche ai ragazzi delle secondarie di primo grado – spiega Iana Luppi del giardino botanico “La Pica” – “Dal seme... al frutto” è un progetto quadriennale. Quest'anno siamo alla terza edizione, “Il fiore”' appunto. Abbiamo iniziato con “Il seme e l'albero”, un'iniziativa, quest'ultima, a cui hanno partecipato circa 40 classi. L'anno prossimo concluderemo con “Il frutto”». Chi desidera ricevere il bando di concorso completo è pregato di richiederlo via e-mail all'indirizzo iana. [email protected] oppure telefonando al numero 0535/58777 o al 346/6711055. NIENTE CELLULARI PER GLI AUTISTI SETA Dallo scorso 19 gennaio per gli autisti in servizio sui mezzi Seta di Modena, Reggio Emilia e Piacenza è in vigore il divieto tassativo di utilizzare telefoni cellulari durante la guida dell’autobus, con o senza auricolari. Durante i turni di lavoro le telefonate possono essere effettuate esclusivamente per motivi di servizio e comunque solo a veicolo in sosta, ad esempio nei capilinea urbani durante le pause prestabilite dalle tabelle di marcia. Seta ritiene che l’uso del telefono cellulare durante la guida di mezzi pubblici (ammesso dal Codice della Strada, mediante dispositivi vivavoce o auricolari) pur essendo un fenomeno di dimensioni contenute si presti ad abusi ed è senz’altro fonte di distrazione per il conducente nonché spesso motivo di disturbo per gli utenti. Per questi motivi Seta ha deciso di disporne il divieto assoluto agli oltre 800 autisti. 12 · n. 3 - febbraio 2016 associazioni «Nel 2016 festeggeremo il 50esimo anniversario della fondazione» L'ottimismo di Avis Medolla Il presidente Razzaboni: «Abbiamo superato un anno pieno di incertezze» Qui e sopra, iniziative natalizie Volontari dell'Avis di Medolla è iniziato da poco il 2016 e il consiglio direttivo dell’ Avis comunale di Medolla sente l’obbligo di ringraziare tutti i donatori e i collaboratori per gli obiettivi raggiunti. Il 2015 si è chiuso con 48 nuovi iscritti, 40 dimessi, con un totale di 665 donatori che hanno effettuato 1.278 donazioni grazie al prezioso aiuto di oltre 40 collaboratori. «L'anno scorso è stato ancora un anno difficile – spiega il presidente dell’Avis medollese Giovanni Razzaboni – pieno di incognite, incertezze e ostacoli che sono stati superati con l'aiuto di tutti (e i dati lo dimostrano!). Il 2016 si preannuncia pieno di iniziative e di attività di propaganda, nella speranza di poter contare su nuovi donatori e per far sì che il sangue, “prezioso dono per tutti”, non venga mai a mancare. Inoltre, ci saranno i festeggiamenti per il 50esimo anniversario della fondazione della nostra associazione. Speriamo possa essere un momento per ritrovarci tutti, ricordando i nostri padri fondatori, ma anche per confermare l’importanza delle donazioni e comprendere che basta un piccolo sforzo da parte di tanti La mitica Eva Fiorini il giorno della sua 100esima donazione e la nostra associazione potrà avere un brillante futuro per aiutare chi spera in un domani migliore. Grazie di cuore». mirandola Si parla di nativi digitali Si parlerà di “nativi digitali” il prossimo martedì 1 marzo a Mirandola presso il centro “Hangar Sl” di via Brunatti (ex palestra di via Brunatti) a partire dalle 20,45. La serata avrà come ospite Maurizio Iengo educatore di strada, psicoterapeuta e operatore dei percorsi di prevenzione per la promozione del benessere nelle scuole primarie e secondarie di Novi. Maurizio parlerà del significato di essere un “bambino/ragazzo digitale”, dell’opportunità di tutti i dispositivi utilizzati oggi per comunicare (cellulare, computer, tablet eccetera) ma anche dei rischi direttamente connessi, come la diffusione di informazioni riservate, nuove dipendenze, cyberbullismo, esposizione a materiali inadeguati, comportamenti illegali. L’incontro tenderà ad approfondire il tema del rapporto tra ragazzi e tecnologie e di come i genitori possano, ai tempi di internet, svolgere il proprio ruolo di supporto, tutela e guida. L’iniziativa rientra nel ciclo di incontri proposto dal Gruppo Scout Mirandola 1, strettamente legato all’articolo della legge scout “Sorridere e cantare anche nelle difficoltà” e iniziato ufficialmente con la testimonianza della giornalista Valentina Bazzani. Per ulteriori informazioni e futuri eventi: Facebook - Gruppo Scout Mirandola 1; e mail: [email protected]. Gruppo Scout Mirandola 1 pronto soccorso Si cercano volontari per spezzare l'attesa Procede con successo il progetto di volontariato “Spezza l'attesa al Pronto Soccorso di Mirandola”, in cerca di nuovi volontari per continuare a garantire e magari ampliare un servizio sempre più apprezzato dai cittadini. Per diventare volontari non è richiesta alcuna competenza medica ma solo buone competenze relazionali: le mansioni che spetteranno ai volontari saranno quelle di accoglienza e ascolto degli utenti, vicinanza a coloro che aspettano le cure, sostegno ai familiari che sono in attesa durante la visita del proprio parente. Oltre a tenere compagnia agli utenti durante un'attesa che per definizione non è piacevole, i volontari informano i cittadini che arrivano in Pronto Soccorso sull’organizzazione e sul funzionamento della struttura, ad esempio sul perché dell’attesa, sui ticket e sui codici colore. Il progetto, promosso da Associazione Volontari Ospedalieri di Mirandola, Azienda Usl e Associazione Servizi per il Volontariato di Modena, è operativo da gennaio 2015 e il primo bilancio è positivo. L'umanizzazione in Pronto Soccorso garantisce infatti il recupero della centralità del paziente, facendosi carico non solo degli aspetti fisici della malattia, ma anche di quelli psicologici, relazionali e sociali, conciliando politiche d'accoglienza, informazioni e comfort con percorsi assistenziali il più possibile condivisi e partecipati. I volontari sono presenti in Pronto Soccorso a Mirandola tutti i giorni, con turni di tre ore dalle 10 alle 22. «Avevo voglia di dedicare qualche Volontari Avo ora del mio tempo al volontariato in ambito sociale – dice una volontaria – e questo è un tipo di volontariato diverso dal solito, che mi ha appassionato. Le persone che incontriamo in sala d'attesa ci accolgono in maniera piacevole e si crea un clima di fiducia. Il nostro compito è fondamentalmente quello di dare un sostegno emotivo e poi c’è una componente informativa. Pazienti e familiari apprezzano molto questo servizio, tornano a salutarci e questo ci rende orgogliosi di ciò che facciamo». Sono previsti turni a partire da tre ore a settimana, fascia oraria da concordare in base alla propria disponibilità e ci sarà un percorso formativo e di affiancamento. Per informazioni e comunicare la propria disponibilità: 339/6236795 (Anna) – mirandola@ volontariamo.it. n. 3 - febbraio 2016 · informazione 13 Una lunga agonia ha messo fine alla storia di una gloriosa redazione Hanno ucciso Antenna 1 Spenta l'emittente televisiva che aveva tanti spettatori anche nella Bassa Hanno spento Antenna 1. L’emittente televisiva modenese che nella Bassa si vedeva benissimo e aveva tanti telespettatori, non c’è più. Antenna 1, voluta dall’imprenditore in odore di santità Uberto Mori per diffondere il messaggio cristiano via etere, ha chiuso per sempre, mettendo fine a una lunga agonia che durava da anni, passata attraverso ben sette contratti di solidarietà per i dipendenti e un progressivo depotenziamento della redazione. La scorsa estate, per dirne una, giornalisti e tecnici sono rimasti senza aria condizionata e provate voi a leggere un telegiornale con i faretti che vi arroventano la faccia e 40 gradi fuori dalla porta. Ma loro hanno resistito fino alla fine. Pagando persino di tasca propria toner e carta delle stampanti, continuando a fare il loro dovere, un po’ come quei soldati giapponesi rimasti a combattere da soli, per anni, su atolli deserti, ignorando che la guerra era finita da un pezzo e che non c’era più nessun nemico da affrontare. E adesso i due giornalisti rimasti, Riccardo Borsari (nella foto in alto) e Maria Cristina Ruini, oltre al tecnico Maurizio saranno dirottati a Bologna, nella sede di Rete 7, che fa sempre capo alla famiglia Spallanzani, ultima proprietaria di Antenna 1. Non mi è facile scrivere della fine di Antenna 1, perché lì, all’inizio degli anni Novanta, ho lavorato in redazione per due indimenticabili anni. Eravamo come una piccola nave corsara, che fronteggiava corazzate del calibro di Trc, già allora una potenza che ci surclassava per numero di giornalisti e operatori e anche di Tele Modena, con una redazione più numerosa e sulla quale facevamo la nostra corsa. Mi avevano affidato la cronaca nera, che nessuno voleva fare. Ogni sera ci riunivamo nell’ufficio del direttore don Angelo Cocca, per vedere il telegiornale di Tele Modena, che andava in onda un po’ dopo il nostro, confrontando le notizie che avevano loro con quelle che avevamo appena letto noi nel tg. Se avevamo dato qualche “buco” ai nostri concorrenti (ovvero inserito nel telegiornale notizie che loro non avevano, soprattutto di cronaca nera) eravamo tutti felici e ce ne andavamo a casa contenti, se invece succedeva il contrario, calava un silenzio pesante e tutti guardavano me, con occhiate della serie: “Questa come mai noi non l’avevamo?”. La ciurma, poi, era un po’ indisciplinata. Ricordo un afoso sabato pomeriggio di luglio, quando uscii dagli studi, in giacca e cravatta, per andare a intervistare l’allora ministro dei Trasporti Giancarlo Tesini, che si trovava a Modena. Appena messo piede fuori dalla porta fui investito da un gavettone di acqua gelata che, da una finestra del piano superiore, il messainondista mi aveva rovesciato addosso. Lo rincorsi invano per tutta le sede di Antenna 1, brandendo il microfono come una clava, intenzionato a farmi giustizia sommaria. Lui sfuggì alla mia furia vendicativa e io andai mestamente ad intervistare il ministro con una camicia bagnata fradicia… E potrei elencarne tanti di episodi analoghi, capitati in un ambiente di lavoro giovane, entusiasta e un po’ goliardico grazie al quale Antenna 1 aveva raggiunto ottimi risultati per audience ed ascolti. E adesso questa voce che ci aveva accompagnato per tanti anni si è ammutolita per sempre. Ed è un vero peccato. Luca Marchesi quarantoli La benedizione delle stalle in onore di Sant'Antonio Domenica 17 gennaio, presso il Centro di Comunità della Pieve di Quarantoli, si è celebrata la festa di Sant’Antonio di tutti gli animali domestici e da cortile. Dopo la santa messa in canto, con la partecipazione delle nostre realtà contadine, le mitiche “razdore” della parrocchia, come sempre hanno preparato piatti ricchi e saporiti, per la gioia del palati di noi tanti e cari amici. Ringraziamo tutti coloro che in modi diversi hanno collaborato alla riuscita di questa piacevole e divertente domenica ben assortita con la presenza di oltre un centinaio di commensali, condividendo il gusto e la bellezza della fraternità che nelle nostre zone, soprattutto in campagna, è sempre motivo di soddisfazione e di fede. In settimana il parroco don Flavio, ha visitato alcune aziende agricole per la benedizione delle stalle, donando a ciascuna l’immagine del Santo protettore. Ricordo con gioia i festeggiamenti ricchi di emozioni e di sentimenti trasmessi nei sorrisi di chi ascoltava la preghiera dedicata alla nostra cultura dialettale. Al nostar Sant’Antoni Essar Sent, lè na grassia minga ad tutt: sol i bon cristian. Quend a pens a Sant’Antoni clè vissuu più ad 100 an, e quenta pasiensa clà purtaa e cal porta incora con i cuntadin, par forsa a ghe gnu la barba bienca….a se stufaa anch al ninin! Quand al Padr Eteran la dat al mandaa da protetor a Sant’Antoni, par al bestii ad campagna cumpres l’agricoltor, al Sent lè armas lì un po’ prima ad tor na decision, pinsand clè facil protesar al bestii; meno i so padron! Al gh’iva ragion! La giurnada d’incoo, chi da nuentar lè na tradision, specialment par i cuntadin più ansien, sa nas feteggia minga, agh va su la presion, parchè ench se al robi i van mal, na preghiera a la psem sempar far. Al facendi i van cum i van, cuminciand prima ad tutt dal lat, dal volti a m’admand: car Sant’Antoni, ad brutt cus emia fatt? Nuentar agricoltor a sem miss mal chì su la terra, agh vol la to men par metar a post al robi e cambiar canal! Tutt i 17 da Snar, lè na gren festa ench a taula: l’an nè mai la solita mnestra lè propria vera! Prima ad salutarav tutt, a voi dir a uatar cuntadin: am pias quend am ciamaa Car Sant’Antoni, dal ninin. Cosetta Malavolta Bruini comune di Mirandola Stampante in vendita Il Comune di Mirandola vende, tramite un’asta pubblica, una stampante a colori modello Ricoh, corredata da nove toner. Le offerte devono pervenire, presso l’Ufficio Protocollo del Comune, in via Giolitti 22, entro le 12,30 del 24 febbraio 2016. E’ possibile visionare la stampante entro il 19 febbraio, previo appuntamento telefonico da fissarsi con la referente del Servizio Provveditorato Mara Bega (0535/29748). Tutte le informazioni sul sito del Comune (www.comune. mirandola.mo.it). 14 · n. 3 - febbraio 2016 All'indomani della guerra, Udi e Pci organizzarono gli aiuti 70 anni fa Quei bambini romani del 1946 Il ricordo di un'eccezionale gara di solidarietà che coinvolse anche la Bassa Uno dei treni che nel 1946 portarono i bambini romani a Modena (foto dell'Istituto Storico di Modena pubblicata nel libro di Luigi Belluzzi e Tito Dotti) Da sinistra Libera Luzzi, Umberto Broggi ed Elsa Borghi. Nella foto accanto, da sinistra, Lidia Borghi, la figlia Elsa e Libera Luzzi, nel gennaio del 1946 È il gennaio del 1946. Un treno arriva nella Bassa e scarica centinaia di bambini infreddoliti e affamati, che sono partiti due giorni prima da Roma. A Mirandola, Medolla, Cavezzo e in tanti altri paesi trovano ad accoglierli persone non ricche, ma di grande dignità e pronte a condividere il poco i bambini del 1946 che hanno con chi ha ancora meno. Tra quei bambini c’è Libera Luzzi, uno dei 70 mila piccoli delle regioni del Sud e del Centro Italia che saranno ospitati al Nord nei primi anni del dopoguerra. Per capire meglio come si svolsero i fatti occorre fare un piccolo passo indietro. È l’autunno del 1945. Non sono passati nemmeno sei mesi dalla Liberazione dell’Italia dai nazifascisti. Quattro anni di guerra, gli scontri armati, i bombardamenti, le razzie dei tedeschi in fuga hanno devastato il territorio e la popolazione italiana è allo stremo. Molte persone sono morte; altre hanno perso la casa; in tantissime famiglie si soffre la fame e il freddo. Non meno drammatica è la situazione delle scuole, della delinquenza minorile, della recrudescenza della tubercolosi e della mortalità infantile, come dimostrano ad esempio le testimonianze su Cassino, Napoli o sulle borgate romane. Come spesso accade, a fare le spese delle situazioni più drammatiche sono anche i più incolpevoli, ovvero i bambini. Dell’urgenza di intervenire a favore dell’infanzia si discute al primo congresso nazionale dell’Unione Donne Italiane (Udi) e a quello provinciale milanese del Partito Comunista. È proprio nel capoluogo lombardo che nasce l’idea di ospitare in Emilia, per l’inverno, alcuni bambini in stato di estremo bisogno. La proposta, come si legge nel libro “Cari bambini, vi aspettiamo con gioia” (Teti editore, 1980) viene avanzata da un’attivista del Pci, Daria Banfi, e viene accolta dai vertici della sezione femminile del partito, di cui è responsabile Teresa Noce, moglie del leader Luigi Longo ed ex internata nei campi di concentramento nazisti. i bambini del 1946 Una canzone per ringraziare le famiglie di Mirandola La testimonianza di Talassi: «Erano spaventati e denutriti» Fu sull’aria del motivo “La Brigata Garibaldi”, uno dei più popolari nella Resistenza, che i bambini romani salutarono Mirandola, nel giugno del 1946, per rientrare alle loro case. Enio Mucciarelli segnala che le parole del ritornello erano state così riscritte: Una testimonianza diretta di quell’eccezionale gara di solidarietà è quella di Rino Talassi (foto), il cui padre, Arturo, era “factotum” della famiglia Benatti di Mortizzuolo. «Ricordo che molti bambini romani furono ospitati dalle famiglie di mezzadri che lavoravano sui fondi dei Benatti. Una di queste era la famiglia del casaro Silvio Borghi, mio vicino di casa, una persona eccezionale che ha sempre fatto del bene a tutti. Al loro arrivo i bambini romani erano spaventati, denutriti, affamati. Libera me la ricordo bene, anche se io sono un po’ «O mia bella mammina, io son tornata ormai, la tua bambin contenta, e ben nutrita assai, e Roma rivediamo, con la gioia nel cuor, e noi tutti in coro, cantiamo una canzon: Sono i Mirandolesi, che come figli ci hanno amati, ci hanno amati con amor, Viva Mirandola E il suo cuor! Abbasso i Signor!» Una visita medica. Sopra, i bambini appena scesi dal treno. A destra, la mensa più piccolo, essendo nato nel 1934. Andava a scuola e ci vedevamo nell’intervallo». Libera ha sempre mantenuto i contatti con la famiglia che l’ha ospitata (e che poi si trasferì lontano da Mirandola) ma anche con la comunità mortizzuolese, in particolare con i Campagnoli, famiglia molto numerosa che intorno a ferragosto si ritrova per una grande grigliata in compagnia. A quell’appuntamento conviviale hanno partecipato alcune volte anche Libera col marito Enio ed Elsa Borghi (figlia del casaro Silvio) insieme al marito Umberto. il ricordo l'appello Mandateci le vostre testimonianze Avete in casa vostra dei ricordi dell’ospitalità ai bambini degli anni 1946-1952? Contattateci: telefono 0535/29519; fabio.montella@comune. mirandola.mo.it; [email protected]. Anche Disvetro scese in campo Tra gli ospiti c'era Lando Fiorini Nel 1999 è stato pubblicato a Cavezzo il volume “I bambini romani del ‘46”, a cura di Luigi Belluzzi e Tito Dotti. Si tratta del resoconto di un progetto della scuola elementare di Disvetro su questo episodio della storia nazionale in cui la Bassa modenese si inserisce a pieno titolo. L’idea di coinvolgere gli alunni in un progetto che raccontasse la straordinaria vicenda di solidarietà era nato per caso, guardando una vecchia fotografia di classe della frazione, in cui erano annotati alcuni “strani” nomi e indirizzi romani. Da lì si svilupparono un laboratorio, u n a mostra e una “rimpatriata”. Tra i bimbi ospitati a Disvetro (in via Pioppa, dalla famiglia Montanari) c’era anche un giovane destinato a diventare un famoso cantante. Andò a scuola, fece la prima comunione e rimase nella Bassa per quasi due anni, crescendo «spensierato» a pane e prosciutto, come amava ricordare. Il suo nome era Lando Fiorini. La macchina organizzativa del Pci si mette subito in moto e raccoglie un numero insperato di offerte di ospitalità nell’“Emilia rossa”: 1.500 soltanto in provincia di Modena. Sistemati i bimbi delle periferie di Milano, si passa quindi a quelli ben più numerosi di Roma. Come ricordava nel suo ultimo articolo scritto per Repubblica Miriam Mafai, che all’epoca collaborò a organizzare il “viaggio della speranza”, in alcuni quartieri come Primavalle, il Quadraro, il Quarticcolo «si viveva di miseria e di espedienti. E noi andavamo di casa in casa a chiedere chi voleva affidarci un bambino per mandarlo a vivere, per qualche tempo, presso una famiglia emiliana che lo avrebbe nutrito, rivestito, mandato a scuola, se necessario curato». Dalla Capitale partono tre treni, a distanza di una settimana uno dall’altro. Come racconta all’Indicatore Enio Mucciarelli, su uno di quei convogli c’è Libera, che nel 1959 diventerà sua moglie: «Libera, insieme ad altri bambini della Capitale parte il 19 gennaio dalla stazione Termini, diretti verso il miraggio delle terre emiliane». «La maggior parte dei bambini ha le scarpe di cartone: come farà nel gelo di Modena?», si chiedono alcune madri. «Il viaggio – prosegue Mucciarelli – dura due giorni, nelle vecchie carrozze ferroviarie con i sedili di legno e oltremodo cigolanti. Libera ricorda ancora la meraviglia di questo lungo viaggio, la campagna laziale poi umbra e della bassa padana, con un attraversamento di un fiume, così lungo che non finisce mai, e percorso dal treno a passo d’uomo su ponti ancora non tanto sicuri dopo il periodo bellico; ricorda l’arrivo, dopo aver attraversato Bologna, nella Bassa modenese, alla stazione di Mirandola che è quasi sera. Lì ci sono ad attendere quei bambini, stanchi e frastornati da tante novità, gruppi di persone già pronte a scegliere il bambino o la bambina che li avrebbe seguiti nella loro casa». Ad attendere Libera c’è Silvio Borghi, il casaro di Mortizzuolo che durante la guerra ha salvato tanti ebrei dalla deportazione e che è già pronto a una nuova opera di solidarietà. Fa salire la bambina sulla canna della bicicletta e parte su una strada che ha ancora la neve ai lati. A casa dei Borghi arrivano che è ormai notte. Ad attenderli ci sono Lidia, la moglie di Silvio e “sodale” del marito nelle sue opere benefiche e i figli Egidio, Enzo ed Elsa. Sono queste le persone con le quali Libera trascorrerà sei mesi felici, lontana dagli affetti e dalla sua casa ma circondata dal “calore” di una nuova famiglia. «Il ricordo del ritorno a casa nel giugno del 1946 – prosegue Enio Mucciarelli – è anch’esso per Libera un tuffo nella nostalgia. Ricorda ancora che mentre i bambini si avvicinavano alla stazione per salire sul treno che li avrebbe riportati a casa, una canzoncina (vedi a fianco) saliva dalle loro bocche e dai loro cuori di adolescenti traboccanti di gratitudine verso coloro che li avevano ospitati con tanta generosità e altruismo e che da qualcuno erano stati dipinti come orchi feroci e sanguinari che avrebbero mangiato i bambini loro ospiti ignari». Questa prima esperienza positiva di ospitalità darà origine a una lunga catena. Al Nord arriveranno i bambini di Cassino e dintorni nel febbraio del 1946, quelli napoletani (circa 12 mila) a Natale, i piccoli siciliani (per iniziativa, questa volta, del Partito Socialista) tra il 1947 ed il 1948 e via di seguito fino ai bimbi del Polesine alluvionato nel 1951-52. A Modena e provincia già alla fine del 1946 sono circa 5.000 i bambini accolti. La solidarietà ha “contagiato” anche tante famiglie che non votavano Pci. Come ricordava ad esempio il carpigiano Modesto Rossi, «chi ha tirato il carro della solidarietà sono stati i comitati popolari. Nella frazione dove abitavamo, Migliarina, il comitato aveva una rappresentanza assai ampia e unitaria, comprendendo anche il partito liberale e un prete, don Ivo Silingardi». Grazie a loro tanti bambini hanno avuto una speranza di vita, lontana da stenti, fame e malattie. Per questo motivo l’allora sindaco di Modena, Alfeo Corassori, chiamò i convogli che tornavano a casa dall’Emilia pieni di bambini nutriti, ripuliti e curati come «i treni della felicità». n. 3 - febbraio 2016 · Percorso di formazione in lingua tedesca per alcuni studenti educazione Come gestire i conflitti a scuola Quante volte all’interno delle mura scolastiche o nelle classi nascono liti o conflitti tra ragazzi, che finiscono sempre per approdare in presidenza? Per non parlare di ciò che succede nell’area cortiliva prima o dopo il suono della campana. Durante l’esperienza Erasmus, che ci vede coinvolti dal 2014 come liceo Giovanni Pico insieme a Bulgaria, Ungheria, Germania e Portogallo, abbiamo potuto vedere all’estero una modalità nuova di gestire questi conflitti. Durante la sessione di lavori, tenutasi a Colonia nell’aprile del 2015, ci è stata presentata la figura del “Mediatore di conflitti” e alcuni ragazzi della nostra scuola hanno partecipato a un percorso di formazione in lingua tedesca, acquisendo il patentino di cavezzo Spettacolo sui ragazzi in fuga da Nonantola alla Palestina In occasione della Giornata della Memoria, lo scorso 25 gennaio, presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini di Mirandola, i ragazzi della scuola secondaria di Cavezzo hanno inscenato lo spettacolo dal nome “Ragazzi in fuga: da Nonantola alla Palestina”, basato sulla vera storia dei ragazzi di Villa Emma. Storia che rappresenta una testimonianza fondamentale da tramandare alle nuove generazioni e che è oggetto del documentario “Salvate tutti” di Aldo Zappalà, uscito in questi giorni in edicola con Repubblica e proiettato in anteprima in Senato. La vicenda ha inizio nell’estate del 1942, quando un gruppo di circa settanta ragazzi ebrei, in fuga dalla Germania nazista, arriva a Nonantola. I giovani profughi prima vengono fatti rifugiare in una villa della campagna nonantolana (Villa Emma ndr) e poi nascosti presso le famiglie del posto e il Seminario del paese. Nel giro di poco, infine, ai ragazzi vengono forniti documenti falsi validi per l’espatrio in Svizzera. La storia di villa Emma è una storia esemplare, una storia di solidarietà ed è proprio su questo punto che si è incentrato lo spettacolo delle scuole medie. «Abbiamo voluto volgere in positivo la famosa frase che si trova sui cancelli di Auschwitz, in questo caso: la comunità rende liberi, è lo spirito di comunità, infatti, la collaborazione della gente comune che gioca un ruolo fondamentale per la salvezza di tanta gente» spiega la professoressa Pullé, che si è occupata dei testi. Non a caso, oltre ai ragazzi, hanno partecipato attivamente allo spettacolo i cittadini di Cavezzo: Augusto Neri, proprietario della storica bottega della piazza, la famiglia medolla Open day alla "Benassi" parti in causa; verranno inoltre messe in risalto le caratteristiche del mediatore. Infine il terzo giorno sarà dedicato alle procedure da adottare nella fase della mediazione, alle strategie che si devono mettere in campo per arrivare alla soluzione del problema. I mediatori, così formati, si metteranno a disposizione della comunità scolastica, secondo un calendario prefissato. Riceveranno privatamente le due controparti e cercheranno di risolvere con loro i conflitti nati, arrivando a stipulare un accordo, che andrà poi controllato nel tempo. Il punto di forza del progetto è che sono i ragazzi stessi in una situazione alla pari a risolvere le varie liti, in qualità di mediatori. Le testimonianze che vengono dai Paesi d’Oltralpe, dove questa è ormai una pratica consolidata, testimoniano l’efficacia di questo sistema. Accanto a questa attività, viene introdotta anche una nuova modalità per gestire le “assemblee di classe degli studenti” che possono a volte diventare luoghi in cui si verificano scontri verbali. All’estero questa procedura (Klassenrat) viene insegnata già ai bambini della scuola elementare e prevede: la designazioni di ruoli ben definiti (presidente, verbalista, controllore del tempo, controllore dell’ordine), un set in dotazione e un protocollo preciso. Emma Giurlani, Renato Bigliardi e Marina Marchi Si è svolto sabato 23 gennaio l'open day della scuola dell'infanzia paritaria Laura Benassi di Medolla con tante famiglie curiose di conoscere gli spazi e il personale della scuola. La scuola accoglie tutti i bambini e le bambine che la scelgono, senza distinzione alcuna; sono, pertanto, aperte le iscrizioni anche ai non residenti nel Comune di Medolla. L'istituto, che da quest'anno ha una nuova direttrice, la maestra Francesca Negrelli, è impegnata per un’educazione integrale dei bambini nella loro individualità e unicità, favorendo in essi la maturazione dell’identità, potenziando l’autonomia e le competenze. L’ampio spazio esterno è costituito da un giardino recintato ricco di piante e giochi e consente ai bambini di entrare in rapporto con la natura. Il tema specifico di quest'anno riguarda i laboratori a cielo aperto, ma si inserisce dentro una riflessione più grande, quella che dà il titolo alla percorso triennale: “Imparare facendo, fare pensando: il laboratorio come strategia didattica”; utilizzando l’ambiente outdoor (spazio esterno) come luogo privilegiato per le esperienze dei bambini. L’ambiente esterno oltre ad essere un luogo in cui si apprende, consente di esprimere numerosi linguaggi (ludico, motorio, emotivo- affettivo, sociale, espressivo, creativo). Le iscrizioni per l'anno scolastico 2016/17 sono aperte fino al 22 febbraio. Per visitare la scuola è possibile prendere un appuntamento chiamando lo 0535/53003. Carlotta Casacci Camurri che da generazioni gestisce un banco di frutta e verdura, la responsabile dell’ufficio scuola Clara Bonfatti, il professor Bellodi e sua moglie. I ragazzi sulla scena hanno dato prova di una grande interpretazione, in particolar modo i tre protagonisti: Cristian Persino (Boris), Matteo Camurri (Yoska) e Giulio Gubertini (Dr. Moreali). Davvero intense anche le ragazze che hanno interpretato il coro greco accompagnando la rappresentazione con la lettura di parti di Salmi: Alessia Belloni, Francesca Bertarello e Maria Vittoria Robecco. Vincente, anche quest’anno, si è rivelato l’alternarsi di parti recitate e filmati in bianco e nero di cui si è occupato Paolo Righini. Infine a fare da filo rosso alla rappresentazione è stata la musica, curata dalla professoressa Piva, in particolar modo la suggestiva melodia di Gam Gam. Lo spettacolo, in sala, ha convinto e commosso tutti, in particolare la dirigente Stefania Bigi: «E’ stata una serata emozionante e coinvolgente – ha detto Bigi - perfetta la messa in scena dai costumi d’epoca alle scenografie, alle ambientazioni, commuovente il testo e struggente l’accompagnamento musicale». La figura del mediatore in un progetto Erasmus che vede coinvolto il liceo "Pico" mediatore. Ma di cosa si tratta nello specifico? Si tratta di un percorso di formazione che abbiamo pensato e rimodulato sull’esempio di quello tedesco, calandolo nella nostra realtà e in rete con le scuole medie Montanari. Il progetto ha avuto finanziamenti dall’Ufficio scolastico regionale e riconoscimenti anche economici da parte del Comune di Mirandola, che ne hanno apprezzato la validità. I rappresentanti delle classi prime, seconde e terze dell’intero istituto Luosi (circa una sessantina) e una ventina di studenti delle scuole medie Montanari parteciperanno a questo percorso di formazione che prevede tre giornate. Nel primo incontro si inviteranno i ragazzi a dare una definizione di “conflitto” e attraverso giochi di ruolo a capire le varie forme di conflitto che possono nascere. La seconda giornata sarà dedicata al tema della mediazione intesa come un ponte tra due persone, dove nessuno deve uscirne vincitore, ma ci deve essere un accordo alla pari tra le 15 Alcuni degli studenti coinvolti 16 · n. 3 - febbraio 2016 mirandola La famiglia Eshragh è riuscita a coronare il sogno di un locale etnico Dalla Persia una luce sul terremoto Aperta in piazza Garibaldi una rosticceria gastronomia con piatti tipici mirandola Hossein Eshragh, al centro, tra Mojdeh e Farideh Pourmand «Almeno una luce la accendiamo noi». Così Hossein Eshragh, titolare della rosticceria gastronomia Persia in piazza Garibaldi n.19 a Mirandola, spiega la decisione di rimanere nella città dei Pico anche dopo il terremoto. Per la verità l’arrivo in Italia della famiglia di Hossein non sembrava godere dei migliori auspici. Avviene infatti il 22 gennaio 2012 quando Hossein si fa raggiungere dalla moglie Mojdeh Pourmand e dal figlio, allora quattordicenne, Danial. L’obiettivo è quello di insediare a Mirandola un ristorante persiano e il locale giusto sembra essere proprio in piazza Garibaldi n.19 (di fianco alla Chiesa di San Francesco), dove prima operava la pizza al taglio Mediterranea. Le scosse tuttavia che si verificano pochi mesi dopo paiono assestare un colpo mortale alla realizzazione del progetto. Che fare? Insistere oppure abbandonare il nostro Paese e quindi un’idea accarezzata per anni? Dice Hossein: «Tutti se ne andavano da Mirandola e dal suo centro storico», ed è anche per quello che fa la scelta coraggiosa di accendere quella “luce” di cui si parlava all’inizio. Quindi decide di puntare su un ristorante da asporto che viene inaugurato il 5 dicembre scorso in piazza Garibaldi proprio accanto a una Chiesa di San Francesco ancora avvolta nei ponteggi. Qui vi lavora, oltre al titolare e alla moglie, anche Farideh, sorella di Mojdeh. Ma nel locale staziona spesso anche Alireza Sherafat, cognato di Hossein, emigrato dall’Iran 37 anni fa che gestisce un negozio di tappeti sempre a Mirandola in via Verdi. La famiglia Eshragh dalle nostre parti si trova bene e sarà anche per questo che nel locale predominano il giallo e il blu, i colori ufficiali della città di Mirandola. Danial parla un perfetto italiano, nonostante sia qui da soli quattro anni, frequenta il quarto anno del liceo scientifico “Galilei” e si dice entusiasta della nostra storia nazionale: «L’arte che si trova qui non c’è da nessun altra parte, l’Italia ha una cultura molto ricca e quindi un po’ mi ricorda la mia patria». La famiglia proviene dalla zona di Teheran, la capitale dell’Iran, con più di 15 milioni di abitanti. «Il nostro è un Paese di grandi contrasti: al Nord ci sono le montagne con la neve ma al Sud si raggiungono temperature fra i 45 e 50 gradi» racconta Sherafat. La presenza di un ristorante persiano (l’Iran è l’erede dell’antica Persia) può aiutarci a conoscere meglio la cultura di un Paese di cui, per la verità, sappiamo molto poco. A cominciare dalla cucina, basata sul piatto unico, in cui predominano il riso e la carne, anche se non mancano i contorni di verdure o i piatti vegetariani. Una specialità sono i sughi, che sono il frutto della mescolanza, tra gli altri ingredienti, di porro, coriandolo, prezzemolo e spinaci. Hossein Eshragh ci tiene a ringraziare, tramite l’Indicatore, tutti coloro che lo hanno aiutato a realizzare la rosticceria gastronomia Persia: gli amici Davide Luppi e Stefania Michelini, il proprietario dello stabile di piazza Garibaldi, Daniela Bolognesi, gli operai e i tecnici che hanno compiuto la ristrutturazione. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 11,30 alle 14,30 e dalle 18 alle 22,compresa la domenica ma escluso tutto il lunedì. Giovanni Moi Viaggio multimediale in un doppio capolavoro Pochi film nella storia del cinema hanno lasciato un segno come Arancia Meccanica. Dalla sua uscita a oggi ha stupito e scandalizzato il mondo, aprendo infiniti dibattiti sugli innumerevoli messaggi che il suo tessuto contiene. Anche il libro a cui è ispirato rappresenta uno dei lavori letterari più controversi ed originali mai creati. Sia Kubrick (regista) che Burgess (scrittore) vogliono affermare attraverso la drammatica parabola del protagonista l'importanza di poter scegliere: componendo quasi un unimore manifesto del libero arbitrio. Venerdì 19 febbraio, alle ore 21 presso Hangar Sl (ex palestra Brunatti) a Mirandola, Roberto Ganzerli, accompagnato dalle letture di Matteo Carletti e da diversi filmati rielaborati per l'occasione, ci presenterà una serie di riflessioni su queste due straordinarie opere. Sarà un particolare viaggio multimediale fatto di ricordi, commenti, immagini e suoni originali e reinterpretati. L'evento è organizzato dall'associazione “Donne in centro”, l'ingresso è libero. mirandola Serata benefica di poesia e liuto Sabato 20 febbraio sarà presentata a Mirandola, presso il Foyer del Teatro Nuovo, alle 17,30, la raccolta di poesie “Achei. L’esilio degli affetti” di Gabriella Bortoli. Intervengono, oltre all’autrice, il medico psichiatra e poeta Rossano Onano e il docente universitario e poeta Michele Lalla. Le letture dell’autrice sono accompagnate dai brani di musica antica per liuto eseguiti da Stefano Rocco. Il ricavato delle vendite del libro sarà devoluto alla Fondazione scuola di musica “Andreoli” per l’assegnazione di borse di studio agli allievi le cui famiglie hanno perso casa e lavoro a seguito del sisma del maggio 2012. Organizza il Comune di Mirandola. Per informazioni rivolgersi al Servizio cultura del Comune, telefono: 0535/29624-29782; e mail: cultura@ comune.mirandola.mo.it. l'incontro Le prospettive Valentina combatte il "mostro" occupazionali con il sorriso e tanto coraggio Ottime prospettive occupazionali a un anno dal titolo per i laureati Unimore che, già nel 2014, hanno visto ridursi lo spettro della disoccupazione scesa dell’1,7% a un contenuto 12,9% contro il 26,6% nazionale. Secondo il XVII Rapporto AlmaLaurea sulla occupazione dei laureati italiani, tra i laureati magistrali di atenei con più di mille laureati/anno complessivi nessuno raggiunge performance migliori dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con tassi di occupabilità dell’86%. Per i laureati triennali il tasso è del 57,1% e vale all’ateneo emiliano il quinto posto assoluto sempre tra gli atenei con un numero di laureati complessivi superiore a mille. Decisamente sopra la media nazionale, e degli altri atenei dell’Emilia Romagna, anche i guadagni percepiti nel primo anno di lavoro. Se la precarietà sembra essere la costante nei primi dodici mesi di lavoro, dopo cinque anni 3 laureati Unimore su 4 hanno un’occupazione stabile e guadagni che migliorano di oltre un terzo. Restano, invece, ancora profonde le differenze di genere. Per quanto riguarda i livelli di disoccupazione la performance migliore va ai laureati di Scienze infermieristiche e ostetriche tutti quanti occupati, seguiti dai colleghi del Dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria con appena il 2% di senza lavoro e da quelli del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari con 3,5%. Più faticoso l’inserimento nel mondo del lavoro per i laureati di Scienze della vita, che hanno tassi di disoccupazione a un anno del 28,3% e per quelli del Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche del 19,2%. Lo scorso 29 gennaio si è tenuto, presso la Casa della Comunità di via Posta a Mirandola, il primo incontro del ciclo “Sorridere e cantare anche nelle difficoltà” organizzato in concomitanza con i festeggiamenti dei 70 anni di scoutismo nella cittadina dei Pico. Ospite della serata è stata Valentina Bazzani ha raccontato la sua esperienza di vita a 360 gradi, coi dolori e le gioie che ha vissuto in questi anni e che riesce a trasmettere in maniera spontanea, sempre con il sorriso sulle labbra. Cecilia Gavioli, capogruppo del Mirandola 1, dopo un breve video introduttivo, ha dialogato con Valentina cercando di capire qualcosa di più sulla sua vita partendo proprio dal libro pubblicato nel settembre 2013 dal titolo “Quattro ruote e tacco 12”. Valentina è una ragazza trentenne che viene dalla provincia di Verona ed è una giornalista fuori dagli schemi; ha scritto questo libro autobiografico che è stato il culmine di un percorso fatto di fatica ma anche di momenti divertenti. Il titolo infatti ha uno sfondo di ironia, riprende la sua carrozzina, che lei definisce “spyder”, ma anche la sua femminilità. Difatti nel testo, Valentina cerca di ribaltare certi stereotipi sulla condizione del disabile cercando di mettere in risalto l’aspetto umano e della donna che è in lei. La sua infanzia ha avuto un andamento “normale” fino all’età di 12 anni, quando in maniera graduale ha pian piano perso le forze a causa di una malattia neuromuscolare che da un momento all’altro l'ha resa dipendente dagli altri. Valentina si è ritrovata a combattere un “mostro” più grande di lei, molto difficile da affrontare. Questa inquilina, come lei la definisce, si è manifestata in maniera evidente e perentoria, paralizzandola, ma fortunatamente ha sempre avuto al suo fianco una famiglia forte. Inizialmente dentro Valentina serpeggiavano i pensieri più negativi, la rabbia era tanta, la disperazione la destabilizzava. Ha avuto però il coraggio e le capacità di dirsi che la vita era stata difficile, ma che nel nostro piccolo possiamo sempre decidere come vivere e soprattutto grazie alla fede, Valentina ha cambiato il punto di vista e le prospettive, ha fatto suo l’atteggiamento positivo della speranza, ricordando che la vita è sempre un dono, in ogni sua forma e pensando che nulla è mai scontato, ponendo la gioia di vivere come un sentimento cardine e permeante. Poi con la dolcezza che contraddistingue ogni sua parola, Valentina sorride dicendo che la sua famiglia è il prolungamento delle sue braccia e delle sue gambe. Uno dei punti di svolta della vita di Valentina è stato, all’età di 16 anni, l’ incontro con l’ Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) che le ha dato la possibilità di conoscere, nel corso di una vacanza in Versilia, molti amici segnati ancor più di lei dalla malattia, dandole delle lezioni concrete su come vivere ed affrontare la disabilità, diventando il punto di partenza per seguire i suoi sogni. Il suo lavoro di giornalista come collaboratrice della sezione spettacoli in una testata le ha permesso di intervistare e conoscere alcuni personaggi famosi tra i quali il maestro Giovanni Allevi (che ha scritto la prefazione del libro di Valentina), una persona piena di energia, sensibilità e disponibilità. Valentina poi va a ritroso e racconta la tesi della laurea magistrale in giornalismo dal titolo “Dalla sofferenza alla gioia: il senso della vita nella malattia” che è stata l’occasione per studiare l’austriaco Viktor Emil Frankl, neurologo e psichiatra ebreo deportato nei lager, uno dei fondatori dell’analisi esistenziale e della logoterapia, metodo che tende a evidenziare il nucleo profondamente umano e spirituale dell’individuo. Valentina si emoziona raccontando il valore di atteggiamento descritto da Frankl, cioè dare un significato alla sofferenza, trasformando il dolore in “prestazione”. Infine, nella sua vita Valentina ha avuto la fortuna di incontrare personalmente Giovanni Paolo II, che descrive come un Papa che capiva la sofferenza della malattia. Poi nel 2013 la visita a Papa Francesco, quando è riuscita a consegnarli di persona il suo libro. Nella mente di Valentina ci sono tanti progetti e spera che il futuro prossimo le regali una stabilità lavorativa, mentre in questo periodo è concentrata nello scrivere il suo nuovo libro. La serata ha raccontato a tutte le numerose persone presenti, una ragazza piena di vita, di cuore, di amore e di speranza. Una ragazza determinata e diretta e allo stesso tempo perspicace, dolce, ironica e umile. Valentina ha regalato a Mirandola un’emozione travolgente, ha riempito i nostri cuori, insegnandoci a vivere la vita credendo in noi stessi, ricordandoci che siamo noi gli artefici di noi stessi. Alessandro De Tommaso Gruppo Scout Mirandola 1 n. 3 - febbraio 2016 · Le proiezioni si svolgono nella sala polivalente con 200 posti a sedere mirandola Storie vere sullo schermo dell'Hangar Trashcult propone una rassegna cinematografica in via Brunatti 1 nido A San Giovanni del Dosso un'Ape Blu aiuta a crescere Una serata di cinema all'Hangar Continuano anche nel 2016 a Mirandola le rassegnate cinematografiche curate da Trashcult. In programma una serie di appuntamenti, iniziati lo scorso 4 febbraio, con pellicole dedicate alle “storie vere”. Le proiezioni si svol- gono presso la sala polivalente Hangar Sl in via Brunatti, 1. Sono 200 i posti disponibili. Ingresso libero, richiesto un contributo di 5 euro a persona oppure 20 euro per l’intera rassegna. Tutte le informazioni sul sito www. trashcult.com. mirandola Sauro Sabattini ha un sogno donare un quadro a Zucchero Lettura per le materne La Cooperativa sociale “I. G.” Onlus con sede a Villa Poma (Mn) è una realtà del terzo settore che opera da 11 anni occupandosi di servizi ai minori dalla gestione di nidi al sostegno scolastico con bambini e ragazzi disabili, dalla gestione di doposcuola alle assistenze educative domiciliari in collaborazione con i Servizi Sociali, la Tutela Minori e il Piano di Zona di Ostiglia (Mn). Tra i nostri servizi offerti anche il nido “Ape Blu” che si trova a San Giovanni del Dosso (Mn) al confine con Mirandola. Si tratta di una struttura nuovissima che il Comune ha realizzato in seguito al terremoto del 2012 e che può ospitare fino a 15 bambini seguiti da personale qualificato. Il nido quest’anno ha incentrato la sua programmazione sulle quattro stagioni. I bimbi, di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, in compagnia della “Fogliolina Gina”, scopriranno il susseguirsi delle stagioni e i cambiamenti che queste comportano sulla vegetazione, sui colori, sulla frutta, sulla verdura e sugli elementi atmosferici. Ciò sarà la base per stimolare e potenziare, già in tenera età, diverse capacità del bambino come quelle graficapittorica, di manipolazione, di ascolto e di lettura. Non mancheranno anche attività psicomotorie che aiuteranno i bambini ad affinare i loro movimenti e a conoscere meglio il proprio corpo. Ci saranno, inoltre, occasioni speciali in cui il nido sarà aperto alla presenza degli adulti. Come tutti gli anni ci saranno le consuete feste, a ottobre, in compagnia dei nonni e, a marzo e maggio, un giorno dedicato al papà e alla mamma con cui sarà realizzato un lavoretto come regalo. Attraverso il progetto di continuità, poi, il nido proporrà un percorso di crescita con la scuola d’infanzia per i bambini più grandi, pronti a settembre per una nuova avventura. Infine, momenti forti dell’anno saranno la festa di Natale e la festa di fine anno, occasioni imperdibili per tutte le famiglie di stare insieme e festeggiare i propri figli. finale emilia Il 2016 è un anno speciale per Zucchero Fornaciari: un nuovo album e dieci concerti all'Arena di Verona. Zucchero ha l'intento di tornare alle sonorità e alle atmosfere, che lo hanno incoronato re del soul e del blues, sdoganati dalle rive del Mississipi fino a Roncocesi, piccolo paesino in provincia di Reggio Emilia. Nella lunga carriera, Zucchero vanta collaborazioni con artisti del calibro di Eric Clapton, Miles Davis, i Queen, BB King, Tom Jones, Bono Vox e Sting. Per un evento così speciale, il pittore medollese Sauro Sabattini espone al bar ristorante “Anni 90” in viale Gramsci a Cividale di Mirandola, il suo ultimo dipinto, intitolato “Soul&Blues” che raffigura il buon Adelmo Fornaciari circondato da uno sfondo a stelle e strisce. Oltre a questa opera si possono ammirare anche altri dipinti di Sabattini, creati con una tecnica da lui definita “strana”, praticamente una ricetta di svariati materiali incastonati a tavole di legno e dipinti con vivacissimi colori acrilici. Un perfetto mix tra talento e fantasia. Adesso Sauro ha un desiderio, donare di persona il dipinto al grande Fornaciari. Qualcuno di voi può aiutarlo? La biblioteca cresce ancora Sono stati 26.373 i prestiti di libri, audiolibri, dvd, riviste e altri documenti effettuati nel corso del 2015 dalla biblioteca comunale Giuseppe Pederiali di Finale Emilia, con un incremento di 5.243 unità rispetto al 2011, ultimo anno prima del sisma che ha portato al trasferimento da piazza Garibaldi alla nuova sede di viale della Rinascita, operativa dal 1 aprile 2014. Gli utenti iscritti alla biblioteca sono a oggi 6.380, 716 dei quali si sono iscritti nel 2015. Nel corso dell'anno passato brevi AL VIA UN CORSO PER EDUCARE I CANI Inizieranno sabato 27 febbraio alle ore 14 i nuovi corsi di educazione e addestramento base per cani di tutte le razze e di tutte le età presso il Centro di addestramento e formazione del Coac di via Mirandola 39/a a Massa Finalese. Per informazioni e iscrizioni: Giuseppe Poggioli 335/ 7385329; [email protected]. GENNAIO MITE E POCO PIOVOSO Gennaio mite secondo le rilevazioni raccolte dall’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”-Dief di Unimore-Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. La temperatura media a Modena città è stata di 5.8°C, mentre in periferia di 4.2°C. Sempre dai dati in possesso dell’Osservatorio Geofisico di Unimore si rileva che nel bimestre dicembre 2015 e gennaio 2016 nel complesso le precipitazioni a Modena-piazza Roma sono state di soli 35.1 mm, risultando pertanto il 25° bimestre invernale più asciutto ed il 4° più mite di sempre. SOGGIORNI LOW COST CON IL B&B DAY è la decima edizione e per tantissimi viaggiatori è ormai una consuetudine da non mancare. In mille città e luoghi d'Italia, sabato 5 marzo, si celebra il B&B Day: la giornata nazionale del Bed and Breakfast. Un'iniziativa che vede coinvolti ogni anno migliaia di strutture pronte a concedere la notte del 5 marzo gratis a quanti vorranno trascorrere un week-end all'insegna dell'ospitalità familiare. L'evento è organizzato da www.bed-and-breakfast. it, il più importante e diffuso portale turistico italiano specializzato nell'ospitalità extra-alberghiera, visitato ogni anno da milioni di viaggiatori. Il B&B Day, oltre ad essere un appuntamento turistico low cost è anche un'importante occasione per far conoscere la dimensione familiare dell'ospitalità dei B&B, che in Italia sfiorano oggi la soglia delle 25 mila unità. DIRITTO ALLO STUDIO: 105 "RIPESCATI" sono anche stati effettuati più di un migliaio di accessi alle postazioni in rete e ai tablet disponibili al pubblico. 17 105 studenti dell'Università di Modena, che avevano perso l’idoneità ai benefici per il diritto allo studio, grazie al Bando “Misure straordinarie compensative” della Regione Emilia Romagna, riceveranno i contributi previsti secondo le modalità indicate dal nuovo provvedimento. L’onere che sosterrà la Regione per gli studenti Unimore sarà di 126.705 euro. 18 · n. 3 - febbraio 2016 «Se lo si utilizza una volta al giorno è meglio spingere il tasto off» tecnologia «Acceso o spento? Dipende dall'uso» Christian Mantovani I consigli del dottore dei computer su un'annosa questione che riguarda il pc Christian Mantovani è tecnico informatico e blogger per hobby. Nel 2012 è stato tra i 30 blogger divulgativi più influenti in Italia e il blog da lui ideato, www.ildottoredeicomputer. it è diventato uno dei siti più letti in Italia. Grazie all’ironia nell’affrontare gli argomenti e ad un linguaggio semplice e comprensibile ai non addetti ai lavori, è stato portato alla ribalta con numerose partecipazioni a trasmissioni TV nazionali e vari riconoscimenti. Ecco alcune piccole chicche tratte dal mio sito www.ildottoredeicomputer.it che spero, possano esservi di aiuto! Quando spegnere il Pc Ci sono varie scuole di pensiero riguardo a come lasciare il computer dopo che è stato utilizzato. Così come ci sono i fan dei Beatles e dei Rolling Stones, in questo caso le tre filosofie sono: lasciare il computer acceso; lasciarlo spento; metterlo in standby- bernazione. Ovviamente ognuna delle casistiche sopra riportate ha i suoi vantaggi e degli svantaggi. Ad esempio lasciare acceso il computer porta ad una maggiore usura dei componenti, oltre che ad un consumo elettrico. Però ti consente di poter utilizzare subito il computer. La differenza sta nello sforzo che i singoli componenti all’interno devono sopportare. Mi spiego meglio. Un Pc che rimane sempre acceso ha i componenti sotto sforzo principalmente nel momento in cui viene acceso (in quanto passa da uno stato di fermo ad uno in cui i componenti diventano attivi al 100%). Un computer che viene spento più volte al giorno e soggetto di conseguenza ad essere più volte acceso, ha i componenti al suo interno che sono molto più soggetti a picchi di sforzo che ne possono accorciare alla lunga il tempo di vita. Bisogna fare alcune opportune considerazioni in base al Pc che si utilizza, sia in base all’età (se ha più di 6 anni è già da considerarsi vecchio), sia in base alla tipologia di disco rigido (spostare foto da Smartphone a disco esterno), in quanto un tradizionale disco rigido ha parti in movimento, mentre un disco a stato solido non avendone risulta più “robusto”. Perché lasciarlo acceso Contiene dati che sono condivisi; devi accederci in remoto; ci sono dei task schedulati, scansioni, aggiornamenti che entrano in funzione mentre non lo usi: è un server; non vuoi perdere tempo nell’attesa che si accenda; lo devi utilizzare entro le prossime 6-12 ore. Perché spegnerlo Risparmi corrente elettrica (e la bolletta sarà più leggera…); non sopporti il rumore delle ventole; spegnere regolarmente il Pc ne migliora le prestazioni; non lo devi utilizzare per le prossime 6-12 ore. Per quello che medolla Riso, pasta, sughi e Nutella alla Casa per ragazze di Oradea Nutella, abbigliamento nuovo e altro materiale, tutto arrivato regolarmente a destinazione. Per chi volesse saperne di più sull’attività dell’associazione: www.happychildrenonlus.org. mirandola Il ritiro di Quaresima Si svolgerà domenica 28 febbraio alle Budrie di San Giovanni in Persiceto (Bo), Casa Madre delle Suore Minime dell’Addolorata, il ritiro di Quaresima della Parrocchia di Mirandola, guidato da suor Elena Bosetti. Sono invitati tutti gli adulti della Parrocchia e le famiglie. È previsto anche un servizio di baby sitter per i più piccoli. Il tema del ritiro è: “Dio è misericordia-Sorgente di vita e di gioia nelle nostre famiglie”. Partenza dal parcheggio di via Posta alle 8,30. Prenotazione, entro mercoledì 24 febbraio allo 0535/21018. mirandola Foto di gruppo per i partecipanti alla serata di medici e infermieri Volontari di Happy Children al lavoro Prosegue l’impegno umanitario di Happy Children Onlus. Nei giorni scorsi l’associazione medollese ha inviato alla Casa di accoglienza per ragazze di Oradea (Romania) riso, pasta, sughi, riguarda ibernazione e sospensione (sleep in inglese), bisogna preferire la sospensione in quanto il computer va in uno stato dove consuma poca potenza costante, l’ibernazione invece produce maggiore usura per i componenti in quanto passa da uno stato pressoché di fermo ad uno di piena attività in brevissimo tempo. L’usura è causata anche dalla sporcizia del computer, siano essi i software installati oppure la polvere che entra all’interno delle feritoie per intenderci. Prendersi cura del proprio computer pulendolo internamente 1-2 volta l’anno con una bomboletta d’aria compressa e rimuovere tutti i software non necessari, è un’ottima abitudine! Come fare quindi? Se lo utilizzi solo una volta al giorno spegni il computer quando hai finito di usarlo. Se invece lo utilizzi più volte al giorno, mettilo in modalità standby tra una sessione e l’altra, poi di notte (se non lo usi), spegnilo. “La vita: un viaggio senza fine” era il titolo del primo incontro che ha aperto la formazione accreditata sulle cure palliative, organizzata su base volontaria da medici di famiglia e infermieri dell’Area Nord (Mirandola e Carpi). La serata, che si è svolta lo scorso 27 gennaio presso la sede Medibase di Mirandola, ha approfondito un tema sempre più attuale nell’assistenza ai pazienti: le terapie complementari. è in aumento il ricorso allo yoga della Lo yoga della meditazione per i pazienti con tumore meditazione in pazienti sottoposti a terapie per la cura dei tumori. I dati scientifici mostrano che programmi di yoga della meditazione migliorano la qualità di vita dei pazienti e aumentano il loro benessere fisico e psicologico. L’incontro è stato condotto da Loredana Buonaccorso, psicologa psicoterapeuta, contrattista per l’Azienda Usl di Modena sulle cure palliative domiciliari e da Anna Grazia Fiorani, psicomotricista, insegnante di meditazione, che hanno illustrato un progetto di integrazione tra psicologia e meditazione, dedicato ai pazienti oncologici assistiti al domicilio dai medici di famiglia. Il progetto è stato valutato e accettato dal Comitato Etico del Policlinico di Modena e finanziato dall’Amo Nove Comuni Modenesi Area Nord che da anni opera sul territorio di Mirandola per i pazienti oncologici con un costante impegno nei progetti dedicati alle cure palliative. n. 3 - febbraio 2016 · 19 «Era un personaggio poliedrico, con forte carica umana e grande fede» mirandola «Vi racconto il mio amico don Zeno» Ledelnovità cinema a cura di Fabio e Sandro La testimonianza di don Ivo Silingardi al convegno sul prete di Nomadelfia Al recente convegno su “L’attualità di don Zeno tra fede professata e fede vissuta”che si è svolto a Mirandola nei giorni scorsi, don Ivo Silingardi (nella foto di Nelson), amico del prete di Nomadelfia, ha portato una sua interessante testimonianza, che pubblichiamo integralmente. «Sono stato vicino a don Zeno nell’ultimo periodo della guerra e, dopo, ho sempre coltivato rapporti di amicizia cordiale con lui. Esprimere un giudizio su don Zeno non è facile, detto che egli era un personaggio poliedrico. Don Zeno era un “fuori serie”, sia come uomo, sia come sacerdote, sia come realizzatore. Aveva una forte carica umana, sostenuta da una fede grandissima: dimostrava un coraggio indomabile. Talvolta dava segni di quella sana “pazzia” quale si riscontra in alcuni santi. Era anomalo, ma positivamente, perché era al di fuori dell’agire egoistico, contro la ricerca dell’interesse e dell’affermazione orgogliosa: per lui il guadagno, la carriera, gli onori, la sistemazione, i titoli non esistevano. Il suo sogno, o ideale, o programma, non era tanto l’assistenza ai ragazzi bisognosi quanto il dare vita ad una comunità realizzante un cristianesimo integrale. E siccome la legge fondamentale del cristianesimo è l’amore, l’unità, la comunione, ecco Nomadelfia, dove “l’amore è legge”, per arrivare a “ut unum sint”, che è il vertice divino rivelato da Cristo. Don Zeno era dotato di una personalità semplice e complessa, difficilmente restringibile in qualche singolo settore (culturale, contemplativo, ascetico, assistenziale, organizzativo o altro). Aveva una forte sapienza spirituale, anche se non accompagnata da una cultura teologica. Era parlatore, oratore, conferenziere, tribuno affascinante, anche se non preparava schemi o teorie ben delineate. Improvvisava, attingendo dalla sua fervida mente o dall’abbondanza del suo cuore le espressioni più immediate per parlare di Cristo, del Vangelo, della Chiesa ecce- visti per voi a cura di Sergio Piccinini Ron Howard confeziona (bene) un film già visto Tratto da un romanzo di Nathaniel Philbrick, a sua volta ispirato alla vicenda della baleniera Essex, che nel 1820 fu attaccata e affondata da un capodoglio. I superstiti furono costretti a un lungo viaggio di ritorno ai limiti tera. Generosissimo, accoglieva alla sua tavola i poveri mendicanti. Massima fiducia nella Divina Provvidenza: non faceva calcoli o previsioni commerciali. Di temperamento sereno e cordiale, sempre ottimista, era lieto e giulivo. Nomadelfia è una testimonianza che conferma l’influsso della fede cristiana nel settore socialefamiliare, dando la forza a famiglie e volontari per realizzare una forma ecclesiale di vita comunitaria, basata su una comunione di fede e di amore, di ideali e di opere apostoliche, con spirito evangelico, nell’alveo della Chiesa. È un tentativo di realizzare integralmente il cristianesimo dentro la società civile, senza i confini o le mura o le delimitazioni del monastero o del convento. Al di fuori della fede cristiana ci sono state le “comuni” della Cina o i “kibbutz” di Israele, ben lungi dagli ideali di Nomadelfia. In conclusione, don Zeno resta un forte esempio di entusiasmo per tutti coloro che operano per la diffusione del regno di Cristo». Don Ivo Silingardi delle possibilità umane. Anni dopo Nickerson (Brendan Gleeson), uno dei sopravvissuti, racconta le sue memorie a Herman Melville (Ben Whishaw), che in seguito scriverà “Moby Dick” rifacendosi a quella storia. L'ultima fatica di Ron Howard è un film classico fin dalla narrazione, che sfrutta l'espediente del flash-back abbinando il personaggio di Nickerson alla figura del narratore-regista e Melville a quella del destinatario-spettatore. Ironico il fatto che nel finale il marinaio riceva dal romanziere un compenso in denaro e gli dica «Avete speso bene i vostri soldi», quasi come se Howard volesse rassicurarci. Confezionato benissimo, “Heart of the sea” ruota attorno alle tematiche molto americane della lotta per la sopravvivenza e del conflitto: quello tra il primo ufficiale ed il capitano della baleniera, tra l'equipaggio e le forze della natura (incarnate dalla balena). Tutto diventa competizione, prova da superare con tenacia, forza d'animo e possibilmente ostentando maschia virilità. In questo senso sorprende un po' l'esito dello scontro finale con il don ivo e don zeno Due vite per gli altri Don Ivo Silingardi, come don Zeno, ha speso tutta la sua vita con gli altri. Don Ivo è nato a Modena il 28 agosto 1920. Ha iniziato la sua missione sacerdotale a San Giacomo Roncole ed ha vissuto in prima persona la Resistenza, collaborando con le Brigate Italia. Arrestato nel settembre del 1944 dalla brigata nera insieme ad altri tre sacerdoti ed una ventina di giovani partigiani, è condotto in carcere a Mirandola per poi essere consegnato ai tedeschi. Trascorre otto mesi in attesa della fucilazione a San Giovanni in Monte, a disposizione delle SS. Viene liberato alla fine della guerra e scopre che l’amico don Elio Monari, arrestato con lui, era stato ucciso. Ha aiutato ebrei e perseguitati. Nel dopoguerra è stato incaricato di occuparsi della Pastorale del lavoro della Diocesi e delle Acli. Negli anni Cinquanta ha fondato la scuola alberghiera di Carpi. Ha poi contribuito a realizzare il centro Kennedy, la palestra omonima e la Cooperativa sociale Nazareno, che ospita decine di giovani con disabilità. cetaceo. Chris Hemsworth è intrappolato ancora una volta nei panni dell'eroe duro e perennemente arrabbiato, in più momenti ai limiti del ridicolo. Ma gli va riconosciuto il merito di essersi sottoposto a una dieta impegnativa per risultare più credibile come naufrago. Per dare una parvenza di modernità a un'opera fondamentalmente già vista, il direttore della fotografia Anthony Dod Mantle s'inventa le angolazioni più strampalate per posizionare la macchina da presa, carica i colori, fa un uso esasperato del grandangolo. Il risultato è effettivamente di grande impatto visivo. Due scene efficaci: la prima uccisione di una balena e la fuga dalla nave in fiamme. Sergio Piccinini Heart of the sea-Le origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea) Regia: Ron Howard. Con: Chris Hemsworth, Benjamin Walker, Cillian Murphy, Tom Holland, Brendan Gleeson. Usa, 2015, avventura, colore 121 min. Teaser trailer per Angry Birds La Sony ha diffuso il primo trailer e il poster di “Angry Birds”, il nuovo film d’animazione diretto da Clay Kaytis e da Fergal Reilly in arrivo nel 2016. Il film sarà targato Sony Pictures Imageworks, ma è stato prodotto e finanziato da Rovio, l’azienda finlandese che ha creato il celebre gioco per cellulari e che ora si occupa di sviluppare e valorizzare il brand con l’obiettivo, tra gli altri, di farlo sfondare al cinema. La pellicola sarà nelle sale statunitensi il 20 maggio 2016. Batman vs Superman Direttamente dal Comic-Con di San Diego, ecco il nuovissimo trailer di “Batmav vs Superman: Dawn of Justice”, sequel de “L'Uomo d'Acciaio”, sempre diretto da Zack Snyder. Il nuovo fenomenale trailer ha mandato in visibilio il pubblico del Comic-Con, candidandosi come film più atteso del 2016. Nel cast troviamo Ben Affleck (nei panni di Batman), Henry Canvill (Superman) e Gal Gadot (Wonder Woman). Benicio Del Toro villain “Star Wars: Il Risveglio della Forza” è arrivato nelle nostre sale lo scorso 16 dicembre, ma la Disney pensa già al capitolo successivo, scritto e diretto da Rian Johnson (Looper), nel quale, arriva adesso la notizia, il grande Benicio Del Toro potrebbe ricoprire il ruolo di Villain. Le riprese dell'ottavo episodio partiranno nel 2016 con una release mondiale programmata per maggio 2017. Andres Muschietti alla regia di It Andy Muschietti, regista dell’horror “La Madre”, è in trattative finali per dirigere l’adattamento cinematografico di “It” per la New Line, riporta l’Hollywood Reporter. La pellicola, inizialmente prodotta dalla Warner Bros, doveva essere diretta da Cary Fukunaga, ma a causa dei tagli imposti dalla divisione della major, la New Line, il regista di “True Detective” lo scorso maggio ha deciso di abbandonare la guida del film. Dopo aver chiuso l’accordo con Muschietti, la New Line provvederà a trovare un nuovo sceneggiatore. Il progetto è ancora quello di dividere l’adattamento in due parti. Non è chiaro, invece, se Will Poulter sarà coinvolto nel progetto nei panni di Pennywise. Queste e altre notizie dal mondo del cinema le trovate nella sezione News di www.trashcult.com. n. 3 - febbraio 2016 · medolla «Quadri ricchi di note coloristiche suggestive e mai banali» Per Milvia un debutto con paesaggi Prima mostra di dipinti della pittrice Sala fino a fine febbraio al bar via Roma mirandola Prosegue la mostra di Loretta Pavani Ha inaugurato lo scorso 17 gennaio presso il bar via Roma caffè di Medolla la prima esposizione della pittrice (per passione) Milvia Vittoria Sala. Amante da sempre della pittura ha sviluppato la sua passione da autodidatta, frequentando corsi di acquerello e olio, rimanendo però affezionata ai colori acrilici. I quadri esposti, raffiguranti per lo più paesaggi, trasmettono emozioni forti, con note coloristiche suggestive e mai banali. Milvia, che nella vita si occupa, insieme al marito Marco, di affido famigliare, presenta la mostra dicendo: «I quadri di questa esposizione raffigurano paesaggi, io amo dipingere la natura che mi circonda, vivo la libertà e gli spazi nel catturare ciò che vedo, riproponendolo per come io lo vedo». I quadri saranno esposti fino alla fine di febbraio. Carlotta Casacci brevi VENDITA DI TORTE PER I BIMBI CHERNOBYL Domenica 14 febbraio a Cavezzo, in piazza Fratelli Cervi, l’associazione Progetto Chernobyl Bassa modenese, organizza una vendita di torte di San Valentino. L’iniziativa rientra tra gli appuntamenti programmati per celebrare i 20 anni di attività dell’associazione. E mail: chernobilmedollacavezzo@ gmail.com. TANTI APPUNTAMENTI AL CAFFè FENICE Loretta Pavani, terza da sinistra, con alcune amiche “Le forme dell’arte: sperimentando tra materia e colore” è il titolo della mostra personale di pittura di Loretta Pavani, allestita a Mirandola nell’Aula Magna “Rita Levi Montalcini”. L’esposizione, che potrà essere visitata fino al 28 febbraio, raccoglie oltre 20 opere dell’artista che è nata a Milano, ha vissuto per diversi anni a San Felice lavora a Mirandola (presso il Comune). Ancora alla ricerca di una sua precisa via artistica (da qui la sperimentazione del titolo), l’autrice si trova a suo agio sia con il figurativo, attraverso la produzione di persone e volti intensi e tratteggiati con colori vivaci e decise 21 pennellate, sia con l’astratto, in opere molto materiche, realizzate affiancando alle tempere prodotti eterogenei, che spaziano dal rame al truciolo, dalla pietra al poliuretano espanso, dal gesso alla carta pesta. L’effetto è sorprendente: i soggetti sembrano uscire dalla tela per fissarsi negli occhi e nella mente dell’osservatore. Orari di visita dell’esposizione: il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19. La personale di Loretta Pavani è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Mirandola. Per info: telefono 0535/29624-29782 oppure 333/6143628. Sono tanti gli appuntamenti che si svolgono in febbraio a Mirandola presso il caffè “La Fenice” in Galleria del Popolo. Domenica 14, alle 18,30, “El Atardecer”, la pratica milonguera di Blu Tango con rinfresco di delizie gastronomiche. Sabato 20, sempre alle 18,30, “Aperiluce in Galleria”. Morena e Susi invitano tutti a un brindisi luminoso e scintillante. Domenica 28 dalle 17 “Swing Aerials”, un bellissimo workshop di figure da ballo e, dalle 19, “Spritz & Swing” apericena in musica con i Monelli dello Swing. Tutti i mercoledì sera, dalle 19 “Cheers!” English happy hour con Federica Gozzi. I venerdì sera “Start Your Friday”, mentre i sabati sera “Weekend Hangout resident The Cbs”. Inoltre il martedì alle 21 scuola di swing e boogie woogie, il mercoledì alle 20,30 scuola di tango e dalle 21, incontro del circolo fotografico “Il Monocolo”. Info: 0535/1906576. A FINALE EMILIA LE NOVITà EDITORIALI La biblioteca “Pederiali” di Finale Emilia, ospita sabato 13 febbraio alle ore 18, l'esperta di narrativa contemporanea, Simonetta Bitasi che aggiornerà i presenti sulle più recenti novità del panorama editoriale. n. 3 - febbraio 2016 · mirandola Prosegue la stagione teatrale organizzata da Ater e Comune Le ritmiche conturbanti del flamenco "El Paso del tiempo" venerdì 26 febbraio all'Aula Magna "Levi Montalcini" FINALE Impazza il Carnevale Ottavo appuntamento della stagione teatrale di Mirandola, venerdì 26 febbraio alle ore 21 presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini, “El Paso del tiempo”, spettacolo della compagnia NaturalisLabor in collaborazione con Flamenco Lunares, porterà sul palcoscenico le ritmiche conturbanti del flamenco. “Il tempo non fa rumore quando passa e attraverso il flamenco gli si può conferire un suono, una melodia, senza dimenticare che siamo esseri effimeri consapevoli del dono che ci è stato fatto”: scopo di questa originale rappresentazione, dunque, sarà quello di trasportare lo spettatore nel suggestivo mondo del ballo andaluso, alternando balli ammalianti e melodie indimenticabili, ma anche di svelare il ruolo del tempo nella vita dell'uomo, il suo essere inafferrabile eppure comprensibile se scandito da abili passi di danza. Le coreografie e le proposte teatrali, ispirate alla musica flamenca e realizzate da Carmen Meloni, fonderanno influenze arabo-indiane e movenze di accattivante sensualità. Il cast sarà composto da brillanti musicisti che suoneranno dal vivo, ovvero Marco Perona (chitarra), Monica Tenev (violino), Gabriele Gagliarini (cajón) e Jose Luis Salguero Andujar (voce), e dai cinque danzatori professionisti italo-spagnoli Carmen Meloni, Dario Carbonelli, Raffaella Martella, Pietroniro Megumi Viola, Ester Bucci. Ogni ballerina rappresenterà il flamenco a proprio modo, sviluppando sulla scena l’interiorità e la personalità di questa danza percepita più come un vero e proprio stile di vita e modo di essere che come semplice ricerca estetica. Il risultato sarà un insieme di stili, da quello dolce di Siviglia a quello provocante e ritmico di Jerez De La Frontera, fino alla combinazione dei due nel più moderno stile madrileno. I movimenti bruschi e le espressioni del volto giocheranno un ruolo fondamentale nel riflettere i sentimenti che gli artisti decideranno di esprimere: battere le mani, tirare calci, suonare le nacchere, muoversi repentinamente o mantenere grazia e precisione, saranno questi i mezzi assoluti per rendere vivo ogni gesto e comunicare particolari emozioni. "El paso del tiempo", passione e ritmo, mistero e fascino cattureranno il cuore del pubblico offrendo uno spettacolo unico e indimenticabile. Prevendita biglietti La prevendita dei biglietti è presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini, via 29 maggio, Mirandola. La biglietteria è aperta tutti i martedì dalle ore 17 alle 19, i giovedì dalle 10 alle 12 e nei giorni di spettacolo dalle 17 alle 20. Per informazioni e prenotazioni [email protected]. Prossimo appuntamento Prossimo appuntamento della stagione sarà “Giro di vite”, venerdì 4 marzo, spettacolo di Valter Malosti interpretato da Irene Ivaldi, dalla novella di Henry James. 23 brevi "SUL TETTO DEL MONDO" IN SCENA A FINALE Si terranno dal 24 al 26 febbraio al Teatro Tenda di Finale Emilia, in via Stazione, alle 20,30, le rappresentazioni di “Sul tetto del mondo”, produzione del Teatro delle Ariette. Due spaventapasseri e al centro dello spazio scenico un pentolone dove si fa la polenta e un tavolo così grande e basso che sembra un letto. Sul fondo c'è un piccolo schermo, come una finestra, dove si vede il tempo che passa. Sono fragili come tutti gli spaventapasseri, che durano il tempo di un raccolto e poi tornano a essere paglia, legno e vestiti vecchi. Portano il mistero dei gesti e delle parole che raccontano il tempo della vita come se fosse un teatro delle utopie e delle passioni, il sogno di due spaventapasseri. Lo spettacolo è per 60 spettatori. Alla fine si condivide il cibo preparato durante la rappresentazione. Biglietto unico 20 euro. Prenotazione obbligatoria al numero 059/927138. CORSO DI BALLO A SAN POSSIDONIO Nuovo appuntamento con gli Amici di Aggiungi un posto a tavola che organizzano sabato 13 febbraio a Finale Emilia al Palasport di viale della Rinascita la consueta festa di Carnevale per raccogliere fondi per il nuovo parco giochi “Ciao Manu”, che sorgerà nei giardini pubblici De Gasperi. Costume obbligatorio. Alle 20 aperitivo, alle 21 cena (costo 15 euro) e alle 23 (ingresso 10 euro) musica con DJ Rai, Robby Rubini e vocalist Steve the voice. La prevendita per la cena è presso tabaccheria Pavlin, quella per il dopo cena presso tabaccheria Pavlin, Cartolibreria Diegoli, Bar Sole e Sapori. Info: Arturo 393/8545025 Mic 348/8953004. Dallo scorso 4 febbraio a San Possidonio, l'associazione culturale Battaglione Estense organizza, ogni mercoledì alle 21, corsi di ballo dell'Ottocento presso l'Auditorium Principato di Monaco, in via Focherini 1. La partecipazione al corso è completamente gratuita. Per informazioni e iscrizioni telefonare al 335/6910796. NUOVA PROIEZIONE DI TELLURICA Venerdì 12 febbraio a San Possidonio, presso l'auditorium, alle 21, proiezione del Film “Tellurica - Storie dal cratere”, dieci cortometraggi, dieci storie sui terremoti che hanno colpito l'Emilia Romagna nel 2012. n. 3 - febbraio 2016 · L'arcivescovo di Chieti-Vasto fu grande amico di Papa Giovanni mirandola L'interprete di una chiesa rinnovata Volume del mirandolese Galavotti sull'episcopato di Loris Francesco Capovilla “Il pane e la pace. L’episcopato di Loris Francesco Capovilla in terra d’Abruzzo” (Textus Edizioni, 2015) è il titolo del nuovo volume del mirandolese Enrico Galavotti, docente di Storia del cristianesimo all’Università “d’Annunzio” di ChietiPescara. Capovilla ha compiuto 100 anni lo scorso 14 ottobre ed è stato creato cardinale da Papa Francesco il 22 febbraio 2014, divenendo anche il membro più anziano del collegio cardinalizio. Nato a Pontelongo, in provincia di Padova, nel 1915, Capovilla è sacerdote dal 1940. Già segretario particolare di Angelo Giusep- pe Roncalli-Giovanni XXIII (tra il 1953 e il 1963), è stato arcivescovo di Chieti-Vasto (1967-1971) e delegato pontificio per il Santuario della Santa Casa di Loreto (1971-1988). Ha curato l’edizione di numerosi scritti del “Papa buono”. Galavotti ricostruisce con grande dovizia di particolari una parte decisiva della biografia di Capovilla, quando dopo la morte di Roncalli venne inviato da Paolo VI in terra d’Abruzzo, dove avviò un episcopato breve ma intensamente vissuto. «Un episcopato – scrive Stefano Trinchese nell’introduzione – che iniziava quasi in successione alla conclusione del Concilio e che proprio per questa ragione intendeva proporre un’immediata e coraggiosa applicazione dei decreti del Vaticano II. Non fu un compito facile: perché davvero il Concilio esigeva Librerie Coop su tutto il territorio nazionale. Con l’inizio del nuovo anno le librerie Coop ospitano gli show case acustici dei Remida che Borse di studio della Provincia da tutti un ripensamento profondo di mentalità, prassi e linguaggi, in un ambiente ecclesiale e sociale per molti aspetti ancora legato a forme e consuetudini desuete». Capovilla, nella diocesi di Chieti-Vasto, fu uno degli artefici del passaggio tra il “vecchio” e il “nuovo” della chiesa, sulla linea tracciata coraggiosamente da Giovanni XXIII. Interessante, a questo proposito, la lunga intervista di Galavotti al cardinale Capovilla, in due incontri che si sono svolti il 29 luglio e il 3 ottobre 2014 a Sotto il Monte (Bergamo). sono aperti al pubblico, ai giornalisti e agli addetti ai lavori per poter ascoltare ed apprezzare dal vivo i brani inediti realizzati dalla band modenese. Lo scorso 29 maggio è uscito il nuovo singolo “Così Che Passerà” che si è imposto nelle classifiche e radio nazionali. La band modenese Remida è formata da: Davide Ognibene (autore, voce, chitarre), Elia Garutti (chitarre), Mattia La Maida (basso), Alessandro Bosi (batteria, percussioni), Giulio Saltini (piano, synth). Il progetto Remida è attivo dal 2005 con alle spalle la pubblicazione di tre album. La band continua a macinare chilometri in tour vantando oltre 100 date in quasi due anni con esibizioni nelle province di Modena, Mantova, Bologna, Reggio Emilia, Ravenna, Venezia, Milano e Brescia. Per rimanere in contatto con il mondo Remida visitate il sito web www.remidaband.it. I Remida hanno scelto innovazione e creatività creatività di nuovi artisti attraverso una adeguata visibilità, promozione e diffusione, sia fisica che digitale del prodotto musicale. L’iniziativa ha portato alla pubblicazione di un Ep contenente cinque brani frutto della più recente attività discografica dei Remida. L’album della band modenese è attualmente in vendita all’interno delle Librerie Coop e disponibile su tutte le piattaforme più importanti nella distribuzione digitale. I brani inediti dei Remida sono in rotazione radiofonica su Radio Coop raggiungendo così oltre 950 punti vendita IperCoop e bando C'è tempo fino alle ore 12 del 4 marzo per presentare le domande per le borse di studio della Provincia di Modena per l'anno scolastico 2015/2016, riservate ai residenti in provincia di Modena che frequentano il primo o secondo anno delle scuole secondarie di 2° grado (ex scuole medie superiori) o sono iscritti al 2° anno di un organismo di formazione professionale accreditato. Bando e modulo di domanda presso: le segreterie delle scuole; l’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia di Modena (via Martiri della Libertà, 34 - Modena); sul sito www.istruzione. provincia.modena.it.modena.it. Info: chiamare lo 059/209199 da lunedì a venerdì dalle 10 alle 14, giovedì dalle 14,30 alle 17,30, o scrivere a info@ provincia.modena.it. musica La band modenese Remida è stata scelta per il nuovo progetto “Mi sento dire” per lo sviluppo della produzione musicale italiana indipendente. Il progetto è promosso da Radio Coop, tra i più innovativi modelli di comunicazione e diffusione musicale instore, Irma Records, tra le etichette indie più attive sia in ambito italiano che internazionale e il Mei-Meeting delle Etichette Indipendenti, punto di riferimento per la nuova musica e piattaforma di lancio di nuove proposte. L’obiettivo e l’ambizione del progetto è individuare e premiare l’innovazione e la 25 n. 3 - febbraio 2016 · mirandola «Divenuti troppo potenti, furono sterminati da Filippo il Bello» Un mirandolese racconta i Templari 27 Fabrizio Ferri Personali Il nuovo libro di Fabrizio Ferri Personali spiega chi furono i leggendari cavalieri Il mirandolese Fabrizio Ferri Personali, dopo il successo del suo libro dedicato alla famiglia dei Pico, torna alle stampe con il breve ma intenso saggio “I Templari nella storia e nel mito”. Chi fossero in realtà questi leggendari cavalieri lo abbiamo fuggevolmente appreso nelle aule scolastiche, ma ora Ferri Personali ce lo racconta ampiamente con abilità narrativa, muovendosi in un periodo storico complesso e intricato. Dell’ordine cavalleresco dei Templari, l’autore rievoca le lontane origini (anno 1110), ne spiega la denominazione, ne rivela le finalità e ne elenca i voti che essi pronunciavano tra cui quello della povertà, che verrà però clamorosamente tradito. Nella seconda metà del XIII secolo, infatti, i Templari possedevano una rete di oltre ottocento fra castelli, commende e priorati, frutto di legati e donazioni che assicuravano a loro rendite astronomiche, per cui essi erano in grado di concedere su larga scala mutui e prestiti ai potenti, dando origine al primo grande commercio bancario. Ma il loro enorme potere finanziario ne provocò la rovina e l’estinzione. L’ordine era nato per parole senza tempo a cura di Giampaolo Ziroldi proteggere i pellegrini sulle strade, malsicure e infestate di briganti, che si recavano a Gerusalemme per visitare il Santo Sepolcro, ma nel tempo si era trasformato anche in un vero e proprio corpo militare, numeroso e forte, che difese strenuamente la fede cristiana contro i turchi che minacciavano il regno di Gerusalemme. Erano però diventati economicamente troppo potenti, facendo ombra al re di Francia, Filippo il Bello che li perseguitò e li sterminò. Il racconto di Ferri Personali finisce qui. Ma noi ricordiamo che tempo fa una notizia riportata dai giornali si riferiva all’immenso tesoro dei Templari, probabilmente nascosto in una zona remota dei Pirenei. E la leggenda continua… Il volume “I Templari nella storia e nel mito” può essere consultato presso le biblioteche della Bassa, dove sono disponibili anche gli altri volumi di Ferri Personali. Mirta Braghiroli edizioni cdl Orti urbani, consumi, etichette: Ecco il manuale per non sprecare Giovedì 18 febbraio alle ore 21 presso il municipio di San Possidonio, Sara Prati e Claudia Rinaldi, presentano il loro libro: “Quando non eravamo spreconi” (Cdl edizioni, 84 pagine, 19 euro). Il volume tratta delle buone pratiche per ridurre le spese nel bilancio familiare e combattere i tre maggiori sprechi nelle nostre case: acqua, energia e cibo. Tanti consigli utili su orti urbani, consumi, energie rinnovabili e ultimi aggiornamenti riguardo la disciplina delle nuove sullo scaffale «Certe notizie è meglio se rimangono segrete» Storie di guerra e d'amore di un modenese sul Carso «Pensavo a chi era stato a pubblicarmi nei giornali; tu sei stato? Caro figliolo, non hai compreso che le cose più belle sono nascoste? Ti parlo sinceramente. Certe notizie starebbero bene segrete. Ti prego di ritirare la mia fotografia, perché non intendo essere messa in evidenza. Il favore più grande che mi puoi fare è questo. Cosa ho fatto io? Dio ha fatto tutto; io non posso, non so, non avrei fatto nulla». Marianna Saltini La collana “Storia degli Emiliani e dei Romagnoli nella Grande Guerra”, lanciata dall’editore Gaspari di Udine, si arricchisce di un nuovo volume, intitolato “Storie di guerra e d’amore”. Si tratta di 13 racconti di Giulio Bazini, uno studente di Parma (ma nato a Sassuolo) partito volontario nel 1915 e coinvolto in numerosi combattimenti, dal Pasubio al Carso. Il volume raccoglie storie semplici di uomini e donne «aggrappati a una vita di precarietà e di speranza, in balia di un conflitto che aveva stravolto e stroncato vite e rapporti familiari e sociali, mettendo a nudo sia gli indegni, i profittatori, gli inetti, i vili, sia i tanti generosi ed altruisti, animati da ideali e senso del dovere», come scrive il curatore del libro, Franco Bottazzi. Nel 1970, a oltre cin- Marianna Saltini, detta anche Mamma Nina (foto), nacque a Fossoli di Carpi nel 1899. Sorella di Zeno, il futuro fondatore di Nomadelfia, Marianna, madre di sei figli, rimase vedova all'età di 39 anni. Dopo aver sistemato i propri figli, incominciò a dedicarsi completamente ai bambini più poveri. Mamma Nina cominciò a curare in particolare le bambine, sfamandole e togliendole dalla strada. Nel 1936 il Comune di Carpi le assegnò un fabbricato che divenne sede dell'attività di mamma Nina, che costituì così la “Casa della Divina Provvidenza”. Marianna Saltini morì il 3 dicembre 1957. La chiesa cattolica riconosce Mamma Nina come venerabile, dopo un processo di beatificazione conclusosi nel 1988. etichette alimentari. Nel libro troviamo anche suggerimenti e proposte per pulire casa in modo ecologico e risparmiare sulle bollette, un aiuto per vivere la crisi attuale in maniera creativa attraverso la diffusione dei consumi condivisi e il rafforzamento dei legami di comunità. Introduce Roberta Bulgarelli. Saranno presenti le autrici. L’iniziativa si inserisce nella rassegna di incontri con autori e libri “Perle di cultura”, organizzata da Comune e biblioteca. quant’anni di distanza dagli avvenimenti narrati e sull’onda delle commemorazioni del cinquantenario della vittoria, Bazini aveva dato alle stampe le sue memorie di giovanissimo combattente, pubblicate con il titolo “Da Venezia a… Venezia. 1915-1918: tra diario e storia le avventurose vicende di un volontario della Grande Guerra” (riedite da Gaspari nel 2010, a cura sempre di Franco Bottazzi, con gli itinerari di visita ai luoghi e la prefazione dello storico militare generale Emilio Faldella). Dopo quasi un altro mezzo secolo, sono emersi casualmente dall’archivio di famiglia i 13 racconti, proposti ora da Gaspari, editore specializzato sulla Grande Guerra e, più in generale, sulla storia militare italiana. Segnaliamo, a questo proposito, un altro libro, intitolato “La rivoluzione del 1848. La nascita della patria”, scritto da Renato Agazzi con prefazione di Roberto Sandri-Giachino, direttore del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. La vicenda del volume (nelle librerie in questi giorni) prende le mosse da quando l'esercito piemontese, al soccorso alle forze insurrezionali entrò in Lombardia nella primavera del 1848, dichiarando di fatto guerra all'impero austriaco. La ricostruzione delle vicende militari di quel '48 rivoluzionario è compiuta con lo stile avvincente e narrativo dei grandi storici inglesi. Da quelle vicende nacque nei giovani l'idea di una patria da costruire. 28 · n. 3 - febbraio 2016 amarcord I ricordi dei 40 "custodi" che svolgevano un servizio utilissimo La rimpatriata dei castellani Ogni anno il gruppo di volontari si ritrova per una riunione... in pizzeria Io pensavo fosse formosa!)». Guardo la donna e le dico: «Signora se lo tiene lì dentro, può continuare la visita!». Suo marito mi mette una mano sulla spalla e come se fossimo d’accordo, ci facciamo una grande risata. In occasione delle riunioni in pizzeria, mia figlia Greta, alcune colleghe e la nostra responsabile coordinatrice dei volontari Gabriella, preparano attestati, premi e video scherzosi per passare una divertente serata. Ad esempio a una nostra collega è stato conferito il “Premio per la memoria Giovanni Pico della Mirandola” perché un giorno, a fine turno, «scendendo disperata dal Museo e non trovando la bicicletta ha cominciato a dire: «Mama mia! I man ciavà la bicicletta! E adesà? (Mamma mia! Mi hanno rubato la bicicletta! E adesso?)». «Non preoccuparti: – le diciamo – guardiamo se te l’hanno solo spostata» La cerchiamo ovunque, ma senza fortuna. Dopo un quarto d’ora salta su e dice: «Eh! Ma l’è verà che incò a son gnuda a pè! (Eh! Ma è vero che oggi son venuta a piedi!)». Oppure, tanto per farvi fare un’altra risata, a due nostri colleghi è stato Due rimpatriate dei "castellani" in pizzeria a Quarantoli assegnato il premio “Chiavi in mano”. Una collega se lo è aggiudicata perché una sera, non vedendola scendere dalla Sala Leica, saliamo noi e le chiediamo come mai era ancora lì e lei ci risponde preoccupatissima che stava cercando le chiavi della Sala e che non riusciva proprio a trovarle. Quindi, tutti noi, collaborativi, iniziamo a perlustrare ogni sala del Museo, cercando invano le chiavi. Su e giù. Finché uno dice: «Ma at pruvà a guardar in bisacca? (Ma hai provato a guardare in tasca?)». Le chiavi erano lì. Si erano infilate in un piccolo buco del cappotto. Un nostro collega, forse per rappresaglia, voleva scucirglielo con la forbice ma alla fine abbiamo salvato cappotto e chiave. All’altro collega, il premio è stato assegnato perché non vedendolo scendere dalla Sala Leica, i volontari all’appello di chiusura si chiedono: «Ma dov’è? Di solito è sempre puntualissimo!» e uno risponde «Ma l’è bela che andà a cà! Serem incosa (Ma è già andato a casa! Chiudiamo tutto)». Il giorno dopo lo incontriamo e ci racconta che si era attardato in Sala perché era salito il responsabile della Leica e fortuna che aveva con sé le chiavi, perché quando è sceso ha scoperto che era rimasto chiuso dentro! Ecco perché dico che sono stati bellissimi anni, in cui abbiamo lavorato tanto, ma in cui abbiamo incontrato simpaticissimi colleghi e, sperando sempre di ritornare a fare servizio al Castello dei Pico, vi do appuntamento al prossimo racconto. Quirino e Greta Mantovani presentazione Quirino diventa... ambasciatore Il libro Amarcord anche a Modena Dal 2006, con l’inaugurazione a Mirandola del Museo del Castello Pico, coi circa quaranta volontari che vi prestavano servizio, ci riuniamo tutti gli anni in pizzeria. Diciamo che siamo diventati una grande famiglia. In queste occasioni parliamo sempre di episodi buffi capitati durante il servizio. Ve ne racconto uno. Una domenica pomeriggio sono di turno alla Sala Carabini, incominciano ad arrivare i visitatori. Dopo un’oretta spunta una coppia, con la donna all’apparenza molto robusta. Mi avvicino per indicare il percorso quando, dalla sua maglietta, sbuca la testa di un cucciolo di cane. Di colpo mi ritraggo, poi dico alla signora: «All’entrata del Museo c’è un cartello che vieta l’ingresso agli animali!» lei mi risponde: «All’entrata? Non mi hanno detto niente!». Per forza! Avendolo nascosto sotto la maglia probabilmente non se ne erano accorti. Il volontario alla reception infatti, quando gli abbiamo fatto presente l’accaduto ha esclamato: «Ah sè? Me a pinsava la fus furmosa! (Ah sì? Sarà presentato mercoledì 17 febbraio a Modena, presso la sede Auser di viale Menotti, 123 alle ore 15, il libro “Amarcord Mirandola” di Quirino Mantovani che sarà presente all’iniziativa. La prima edizione del volume, pubblicato da Auser in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, è andata esaurita in po- chissimo tempo ed è già disponibile una seconda edizione. Il libro raccoglie una serie di piacevolissimi e divertenti racconti (molti dei quali pubblicati sull’Indicatore Mirandolese) che spaziano dagli anni Quaranta del Novecento ai giorni nostri ed è corredato da numerose fotografie. Il ricavato delle vendite è interamente devoluto ad Auser. n. 3 - febbraio 2016 · Forapani: «I tanti benefici della camminata con i bastoncini» sport Il Nordic Walking fa proseliti Nella Bassa continuano a crescere i patiti di questa specialità “Molti passeggiano, qualcuno inizia a camminare”: è con questo motto che si apre la pagina del sito Internet di Nordic Walking Live, associazione dedicata a una disciplina sportiva che sta prendendo molto piede a Mirandola e nell'Area Nord. A Raffaele Forapani, ideatore dell'associazione e istruttore, abbiamo chiesto di raccontarci questo fenomeno sociale, oltre che sportivo. Forapani, da anni lei sta diffondendo nella Bassa la cultura della “camminata coi bastoncini”. Come le è nata questa passione? «L'ultimo giorno di una vacanza estiva a Predazzo, in Val di Fiemme, partecipai incuriosito a una lezione dimostrativa di questa nuova tecnica di camminata con i bastoncini e non ho più smesso. Non essendo un atleta, grazie ai bastoncini, le distanze e la fatica diminuivano ed era un piacere e un desiderio percorrere strade e sentieri nuovi. Contemporaneamente ho potuto conoscere persone, atleti, allenatori che mi erano sempre sembrati irraggiungibili ma di cui ho apprezzato l'umanità, la forza e la tenacia, sviluppando solide amicizie. E' sempre vivo il ricordo del giorno in cui mi trovai a camminare di fianco a Debora Compagnoni, parlando... di figli e dei problemi di tutti i giorni. Dalla passione individuale alla condivisione, diventando istruttore e poi maestro della Scuola italiana Nordic Walking, fondando l’associazione Nordic Walking Live di Mirandola nel 2011. Siamo in quattro istruttori e amici: Roberta Luppi, Alessandro Mascherini e Davide Ranuzzi ma soprattutto centinaia di appassionati camminatori di Nordic Walking. Persone, walker, di tutte le età che vivono i problemi di tutti i giorni, orari, lavoro, famiglia, stress, che si sono messi in cammino e hanno trovato nuove energie, un nuovo equilibrio interiore e fisico. Divertendosi». Come si svolge la vostra attività? Immagini di attività del gruppo mirandolese di Nordic Walking junior finale Al Mapei Stadium di Reggio esulta solo il romanista Gavioli Grande esordio per lo Junior Finale al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove trenta ragazzi delle categorie Allievi e Giovanissimi dello Junior Finale (2000-2001-2002), accompagnati dal responsabile del settore giovanile Giorgio Baroni e dagli allenatori Andrea Gavioli, Fiorenzo Gatto e Giuliano Modolo, lo scorso 2 febbraio, hanno visitato gli spogliatoi, la sala stampa e lo spazio riservato alle interviste di questo stadio rinnovato e inaugurato nel 2013 e assistito alla partita Sassuolo-Roma (finita 2 a 0 per i giallorossi). «Nella serata – racconta Giorgio Baroni – i ragazzi hanno prima avuto l'occasione di fare un giro attorno al terreno di gioco, per poi essere accompagnati in tribuna, dove hanno guardato la partita di Serie A Sassuolo-Roma. Sugli spalti i ragazzi, che si sono comportati molto bene, hanno tifato calorosamente Sassuolo, nonostante la profonda fede giallorossa del loro allenatore Andrea Gavioli. I giovani calciatori si sono divertiti molto – continua Giorgio – e ci stiamo muovendo, quindi, per fare in modo che anche i ragazzi più piccoli, delle categorie fino ai Pulcini 2007, possano partecipare a esperienze come questa». Lo Junior Finale non è nuovo a queste iniziative: l'anno scorso, infatti, un gruppo di ragazzi del settore giovanile era andato a visitare prima il centro di allenamenti del Parma per prendere poi posto sugli spalti del Tardini per godersi la partita di Coppa Italia ParmaJuventus. 29 «è uno sport per tutti, per tutte le età e tutte le stagioni. Per apprendere la tecnica corretta dell'uso dei bastoncini è necessario partecipare a un corso base di poche ore e poi continuare con le camminate in gruppo. Imparare da autodidatti porta a camminare in modo buffo, senza risultati e nessuna soddisfazione. Attualmente svolgiamo cinque allenamenti alla settimana: quattro a Mirandola e uno a Finale Emilia. Dalle 18,30 alle 20 una camminata un po’ leggera mentre dalle 20 alle 21,30 la camminata si fa più tonica ed intensa. Inoltre una volta al mese facciamo uscite in zone di particolare interesse come percorsi in campagna, sugli argini o in parchi vicini. La nostra campagna è una miniera inesplorata di percorsi di Nordic Walking per allontanarsi dal traffico e dai rumori». Quali sono i benefici del Nordic Walking? «Innanzitutto lo stare all'aria aperta, compiere, con i bastoncini, un movimento completo che coinvolge la maggior parte della muscolatura. Grazie alla forza e allo stimolo del gruppo vincere l'inerzia e la pigrizia di voler rinunciare alle camminate anche se le condizioni meteo non sono perfette. Si cammina sempre, anche sotto la pioggia. Inoltre si tonifica la muscolatura, si rafforza il sistema immunitario, azione antistress, si migliora la postura, stimola idee positive, si sorride di più. In sintesi: benessere interiore e fisico». Di recente avete organizzato un'iniziativa rivolta ai diabetici. Ci può raccontare di cosa si tratta e quali benefici porta? «Esatto, in collaborazione con la medicina dello sport di Modena e il Centro diabetologia con la dottoressa Calzolari è stato selezionato un gruppo di persone affette da diabete e che non svolgevano alcun tipo di attività fisica e sono state avviate ad un intenso programma che prevedeva due camminate alla settimana e una seduta in palestra. Dopo tre mesi di attività i risultati sono stati sbalorditivi sia dal punto di vista fisico (dimagrimento, tonificazione generale, miglioramento dell'umore, autostima) che clinico (abbassamento di tutti parametri sotto controllo), il tutto per avere eseguito con costanza, regolarità e in gruppo Nordic Walking e attività fisica. Purtroppo oggi si continua a non credere all'importanza del movimento sia per la prevenzione di importanti malattie sia come supporto alle cure. Viene detto, ma senza la sufficiente convinzione». Qualche giorno fa avete effettuato un'escursione sull’altipiano di Folgaria, Lavarone e Luserna, sui luoghi della Grande Guerra. Quali emozioni avete portato a casa? «Che cosa è la fatica piacevole di una camminata di fronte all'enormità dei sacrifici chiesti a chi combatté nella prima guerra mondiale! Come si fa a parlare di fatica o problemi di fronte al sacrificio di questi ragazzi che non ebbero altro futuro se non l'andare a morire, di fronte ad enormi costruzioni costate fatiche immense e poi abbandonate. Attraversando l'altipiano camminando sull'erba secca tra crateri di granate e buche carsiche, erano questi i pensieri che ci scambiavamo, accarezzati da un freddo vento che oggi come allora soffiava incurante delle nostre vicende umane. Abbiamo percorso circa 15 km quasi senza fatica». Quali altre iniziative avete in programma nel 2016? «Continuare gli allenamenti, il Nordic Walking è uno stile di vita sano, se arriverà la neve, un paio di ciaspolate in Trentino con gli amici walker della Val di Fiemme, camminate nelle città d'arte come Ferrara, Siena, Firenze, Venezia, al mare a Riccione, la partecipazione al Festival nelle Langhe. Importante sarà l'appuntamento del 21 maggio con la camminata notturna da Finale Emilia a Mirandola passando per San Felice e Medolla. Camminata evocativa della notte del terremoto dove andremo verso l'alba camminando insieme. Raccoglieremo fondi per promuovere un soggiorno a Predazzo per una persona disabile con la partecipazione alle attività sportive delle associazioni sportabili. Una volta impugnati i bastoncini e iniziato a camminare... non ci si ferma più». 30 · n. 3 - febbraio 2016 L'impresa sportiva servirà ad ampliare l'orfanotrofio di Lalitpur solidarietà Duemila chilometri in bici per il Nepal Il ciclista Davide Gaddi attraverserà mezza Italia per raccogliere fondi Duemila chilometri in mountain bike da Mirandola in piena ricostruzione dopo il sisma del 2012, per sensibilizzare gli italiani sulla situazione del Nepal, colpito a sua volta da un violento terremoto il 25 aprile 2015. È questa l’eccezionale impresa che si accinge a compiere il ciclista mirandolese Davide Gaddi, che in ogni tappa del percorso lancerà un appello a devolvere fondi al conto corrente Anpas finalizzato all’ampliamento dell’orfanotrofio “Motherhood Care Nepal” a Lalitpur, vicino a Kathmandu, e per la formazione di tecnici locali per la ricostruzione. La struttura per i bambini rimasti senza genitori è purtroppo divenuta insufficiente, per effetto del sisma del 2015 e Anpas, insieme a Reluis e all’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs), sta raccogliendo fondi per renderla più capiente ed Nella foto, il primo da sinistra è Luigi Casetta, responsabile della Croce Blu di Mirandola, il quinto è il preparatore atletico Alessandro Colombi; il sesto è Carmine Lizza, responsabile della Protezione civile Anpas nazionale; il settimo è Davide Gaddi; l'ottavo è il sindaco Maino Benatti; il primo da destra è Egidio Pelagatti, responsabile operativo della Protezione civile Anpas. Insieme a loro i rappresentanti della Croce Blu di Mirandola mirandola La preparazione di Davide affidata a Colombi di SirO Fitness Per preparare il suo viaggio solidale Davide Gaddi si sta affidando ai consigli di Alessandro Colombi, laureato in scienze motorie all’università di Bologna con tesi sull’allenamento della forza nel ciclismo giovanile e istruttore di sala alla palestra SirO Fitness. «Il mio primo incontro con Davide – spiega Colombi, che è anche preparatore atletico delle due squadre senior della New Basket Mirandola e della prima squadra del Concordia Calcio – è stato ad inizio ottobre 2014. Davide è venuto alla palestra dove lavoro ormai da quattro anni come istruttore di sala e personal trainer, chiedendo un programma di allenamento personalizzato per il ciclismo. Data la mia passione per questa disciplina, la cosa mi ha subito interessato e, parlando con Davide ho scoperto che il tipo di ciclismo che a lui interessava era diverso da quello solito, fatto di alte velocità e agonismo spesso fuori controllo. Quando poi mi ha messo al corrente del suo progetto, mi sono sentito coinvolto ancora di più ed abbiamo subito iniziato a pianificare il lavoro». Davide Gaddi non aveva mai lavorato in sala pesi prima di allora, quindi si doveva iniziare in modo graduale. «Durante tutto il primo mese – prosegue Colombi – Davide ha svolto una scheda di adattamento alla palestra, con prevalenza di esercizi di “core training”. Da novembre abbiamo iniziato un ciclo di otto settimane di forza massima, con esercizi specifici per gli arti inferiori (squat, affondi, stacchi eccetera), senza tralasciare tutto il lavoro di rinforzo della cintura addominale e della muscolatura della parte alta accogliente. Davide, con la sua mountain bike super accessoriata, partirà sabato 30 aprile 2016 da Mirandola, si dirigerà a Trieste (per incontrare i tecnici di Ogs). Farà quindi tappa in Friuli Venezia Giulia, in Piemonte e in Valle d’Aosta, per dirigersi in Toscana e ritornare a casa, dopo tre settimane. Nel suo viaggio toccherà tutti i centri dai quali, nell’emergenza del 2012, sono partiti uomini e mezzi di Anpas e della Protezione civile per aiutare Mirandola a risollevarsi dalle devastazioni del sisma. Lungo il percorso i volontari di Anpas forniranno sostegno ed accoglienza, in quella che si annuncia come Gaddi ai pesi sotto lo sguardo di Colombi un’impresa coinvolgente ed emozionante. Un blog (catenanamaste.tumblr. com), già attivo, racconterà giorno per giorno il viaggio di Davide, a partire dall’intensa preparazione atletica che sta effettuando sotto la guida di Alessandro Colombi, istruttore di sala alla palestra SirO Fitness. Diversi sponsor, tra i quali il Comune di Mirandola, hanno già assicurato il loro sostegno. I consiglieri comunali hanno devoluto al conto corrente Anpas il gettone di presenza di una seduta (pari a 756 euro). Il sindaco Maino Benatti, sabato 6 febbraio, ha inoltre consegnato a Gaddi, a Carmine Lizza (responsabile Protezione civile Anpas nazionale) ed Egidio Pelagatti (responsabile operativo Protezione civile Anpas), in rappresentanza dei volontari dell’associazione, un “assegno” di 1.700 euro, ulteriore somma deliberata dalla Giunta comunale. All'incontro erano presenti i volontari della pubblica assistenza Anpas Croce Blu di Mirandola. Per unirsi a questa epica impresa sportiva e solidale è possibile donare al conto corrente bancario Codice Iban IT64Q0335901600100000134996 intestato a: Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze con casuale “Namaste-Davide per il Nepal”. del corpo. Durante questo periodo, Davide mi ha stupito per la forza di volontà e per la determinazione che dimostrava in ogni allenamento. Il periodo delle vacanze natalizie è servito come periodo di recupero e a gennaio abbiamo iniziato un periodo di forza resistente. Anche se molte volte gli esercizi erano gli stessi del periodo di forza massima, la metodologia di allenamento era molto diversa: si è passato infatti da cinque serie da cinque ripetizioni l’una a tre serie da 30 ripetizioni. Il lavoro di forza resistente si protrarrà fino a metà febbraio e poi inizieremo lavori più di qualità (anche sulla bici) che ci porteranno fino a maggio, mese del viaggio di Davide». n. 3 - febbraio 2016 · Sabato 21 maggio Avis e Unione 90 daranno vita a una festa di sport podismo La staffetta si fermerà a San Felice Di nuovo nel modenese la tappa di arrivo della manifestazione che unisce il "cratere" L'arrivo dell'edizione 2015 31 brevi FINALE, PISCINA CHIUSA PER RISTRUTTURAZIONE La piscina di Finale Emilia ha chiuso per lavori di ristrutturazione dal 25 gennaio. Ai primi di marzo 2016 sarà già operativa per raccogliere le iscrizioni al 3° corso di nuoto 2015-16. Durante il periodo di chiusura dell'impianto di Finale, tutti gli abbonati al nuoto libero potranno accedere agli impianti di Bomporto, Mirandola o San Felice, esibendo l'abbonamento già in loro possesso. TROFEO DEL CUORE A FINALE EMILIA La società Artistic Skating La Torre organizza per domenica 14 febbraio, presso la palestra Hangar 32 di via per Modena a Finale Emilia, il primo Trofeo del Cuore, triangolare di pattinaggio artistico. Il trofeo, a cui parteciperanno, oltre all'Artistic Skating La Torre, le società di Bondeno e di Novi di Modena, prenderà il via alle ore 14,30 e vedrà la partecipazione di giovani atleti dai 5 ai 15 anni che presenteranno il loro singolo di gara con cui gareggeranno prossimamente nelle manifestazioni provinciali e regionali di categoria. La Staffetta Terremoto Emilia punta dritta su San Felice. è quanto formalizzato nella riunione del coordinamento delle staffette podistiche che si è tenuta nei giorni scorsi proprio allo stadio di San Felice, prossima tappa di arrivo della quinta edizione della manifestazione, chiamata a congiungere per scopi solidaristici attraverso lo sport tre regioni, quattro province e circa trenta Comuni del cosiddetto cratere sismico. La candidatura di San Felice riporta l’epicentro della manifestazione nel modenese, dopo che lo scorso anno era toccato al ferrarese, con l’arrivo a Bondeno, magistralmente organizzato dal gruppo di atletica locale. Una candidatura già consolidata all’arrivo della staffetta 2015, quando a raccogliere la simbolica fiaccola dell’evento dall’attuale sindaco di Bondeno era stato Enrico Monari, capitano del gruppo podistico Avis San Felice. E sarà proprio l’Avis San Felice, in sinergia con la Polisportiva Unione 90, ad organizzare l’evento in programma sabato 21 maggio 2016. Nelle prime intenzioni degli organizzatori c’è un’intera giornata dedicata allo sport e ai bambini, in sinergia con le locali istituzioni scolastiche e con la collaborazione di tutti i gruppi sportivi del territorio, che conta oltre 20 discipline diverse. Dal mattino, i bambini potranno approcciarsi all’educazione motoria, in una festa che vorrà anche essere una promozione della salute e dello sport all’aperto, con educatori ed insegnanti. L’arrivo della staffetta è previsto nel pomeriggio, con il simbolico passaggio sulla rinnovata pista di atletica dello stadio, dopo i gravi danni che il fenomeno della liquefazione e della risalita delle sabbie dal sottosuolo avevano provocato. Allo stadio poi si concentreranno momenti di spettacolo e musicali, mentre in serata è in programma una cena organizzata dai volontari e dalla polisportiva. Le staffette che raggiungeranno San Felice partiranno da otto diverse realtà, ai margini del cratere. Nella prima riunione sono state definite partenze da Moglia, nel mantovano, San Giovanni in Persiceto nel bolognese, Mirabello Sant’Agostino e Cento, nel ferrarese, Modena, Carpi, Quarantoli nel modenese. I podisti faranno tappa in ognuna delle borgate, frazioni e capoluo- la replica «Le criticità nelle palestre già affrontate dal Comune» La palestra di via Toti, oggetto dei recenti interventi In merito alla lettera, pubblicato sul numero 2 di gennaio 2016 dell'Indicatore, «Più attenzione e coinvolgimento nella ricostruzione degli impianti», interviene l'Amministrazione comunale. L’Amministrazione comunale di Mirandola e l’Ufficio Tecnico non hanno certo aspettato lettere e segnalazioni per risolvere i problemi riscontrati nella palestra di via Toti. Si è infatti da tempo intervenuti, coinvolgendo l’ufficio del Commissario delegato che ha eseguito i lavori, nell’ambito delle opere emergenziali post sisma. Alcune criticità sono state riscontrate, prontamente segnalate alla struttura commissariale e alle quali l’azienda costruttrice dell’edificio ha posto immediato rimedio con interventi risolutivi e ovviamente senza alcun onere di spesa per la pubblica amministrazione. Nel corso delle prossime settimane, sempre con intervento del Commissario delegato e senza oneri per la pubblica amministrazione, saranno convenientemente eseguiti gli ultimi interventi. Si ricorda altresì che la palestra è ancora formalmente, per le ragioni esposte, in carico al Commissario delegato. Per quanto riguarda invece la palestra di via 29 Maggio si tratta di un edificio in classe A con riscaldamento a pavimento ed elevate performance energetiche e che, se non adeguatamente utilizzato, può portare a piccole formazioni di umidità sul ghi interessati dal sisma, alternandosi ad un passo che possa consentire a chiunque di partecipare. Negli anni scorsi hanno presenziato una media di 400 podisti, alcuni dei quali percorrendo anche notevoli distanze. E’ anche previsto un percorso per camminatori, che sarà organizzato per consentire di vedere lo stato attuale dei danni e della ricostruzione a San Felice. Il Comune di San Felice e l’Unione Comuni Modenesi Area Nord hanno già assicurato tramite l’assessore Massimo Bondioli ogni disponibilità alla riuscita dell’evento. «Il coordinamento – hanno spiegato al termine della riunione Lorenzo Guicciardi dell’Avis e il presidente della polisportiva Unione 90, Giordano Mestola – d’intesa con il Comune destinerà in beneficenza ad attività sportive in difficoltà gli introiti (fondamentalmente le offerte libere al passaggio della staffetta) della manifestazione. E si punta a coprire le spese con la ricerca di aziende sensibili e disponibili a un contributo in tal senso. Il resto lo farà il volontariato». Info: Lorenzo Guicciardi (Avis San Felice) e Angelo Setti (coordinamento Staffette). soffitto. Si tratta quindi, in questo caso, più di un problema dovuto all’utilizzo della struttura che alla sua costruzione. L’edificio tuttavia è monitorato dal personale preposto e qualora fossero accertate condizioni di criticità imputabili all’azienda costruttrice a quest’ultima saranno addebitate. Preme ricordare che i due edifici sono stati costruiti in 75 giorni e può capitare, come avviene anche per le abitazioni private nuove, che al termine dei lavori ci siano da effettuare piccoli aggiustamenti e tarature degli impianti tecnologici in generale. Cogliamo l’occasione per ricordare che la palestra di via 29 Maggio è, come tutti gli edifici del polo scolastico, collegata alla rete di teleriscaldamento che garantisce “emissione zero” di anidride carbonica nell’atmosfera. Edifici quindi moderni ed ecologici dotati delle migliori tecnologie disponibili e alle più elevate classi energetiche e che sono al servizio della città, delle scuole e delle società sportive. Infine si vuole ricordare che per la costruzione delle palestre sono state coinvolte tutte le società sportive e tutti gli operatori addetti, cercando di tenere conto il più possibile delle diverse esigenze per restituire alla comunità luoghi adeguati in cui svolgere tutte le discipline sportive. ju jitsu Un oro e due argenti per i ragazzi di Linda Si sono svolti lo scorso dicembre a Pieve di Cento (Fe), i campionati italiani di Ju Jitsu dedicati alle categorie aspirant e junior che si sono sfidati nelle specialità di fighting system, duo system e ne waza. A partecipare sono stati ben 300 tra i migliori atleti italiani, tra i quali anche quattro giovani preparati dal maestro Linda Ragazzi del Ju Jitsu Finale Emilia che hanno ottenuto risultati di grande rilievo: un oro e due argenti. Nel “Ne Waza”", specialità di lotta a terra come il brazilian Ju Jitsu, Sarah Fortini al suo esordio ha conquistato il titolo di campionessa italiana nella cat. -63 kg Aspirant. Roberto Benati e Arianna Auricchio nuova coppia di Duo Mix categoria juniores, con soli due mesi di preparazione, hanno conquistato un meritatissimo argento dopo quattro incontri perfetti. Si sono dovuti arrendere solamente ai titolari della nazionale, coppia con più esperienza e sicurezza nell'esecuzione delle tecniche. Argento meritatissimo anche per Riccardo Brevini che perde il primo incontro, ma rimonta ai recuperi.