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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 3
Febbraio 2016
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
piano 2016-2018
Aimag traccia
le linee guida
Soddisfatto il sindaco Benatti: «Un'occasione per dare competitività e forza al distretto»
Medtronic ha comprato Bellco
L'azienda biomedicale mirandolese entra nell'orbita della multinazionale americana
Lo scorso 19 gennaio il Consiglio
di Amministrazione di Aimag ha
approvato il piano industriale 20162018 in cui vengono descritte le linee
strategiche per i prossimi anni.
A pag. 7
La multinazionale delle tecnologie
mediche Medtronic ha acquisito Bellco, azienda mirandolese, specializzata
nelle soluzioni di emodialosi. L'operazione, di cui non sono stati resi noti i
termini, ha visto l'acquisizione di Bellco, da parte di Medtronic, da Charme
Capital Partners, responsabile dei fondi
paneuropei Charme. Bellco era entrata
a far parte di Charme Capital Partners, nel 2012, attraverso il suo fondo
Charme II, fondato da Luca e Matteo
di Montezemolo. «L'acquisizione di
un’importante azienda quale Bellco,
tra i simboli dell'eccellenza italiana
del polo tecnologico di Mirandola,
testimonia quanto Medtronic continui
a credere nel nostro Paese», osserva
Luciano Frattini, presidente e amministratore delegato di Medtronic.
Soddisfatto il sindaco di Mirandola,
Maino Benatti.
Continua a pag. 4
Duemila chilometri in mountain
bike per sensibilizzare gli italiani sulla
situazione del Nepal, colpito da un violento terremoto il 25 aprile 2015 e per
ampliare un orfanotrofio a Lalitpur. È
questa l’eccezionale impresa che si accinge a compiere il ciclista mirandolese
Davide Gaddi, che nei giorni scorsi ha
incontrato il sindaco di Mirandola Maino Benatti e i responsabili di Anpas.
Nei giorni scorsi i consiglieri comunali
hanno devoluto al progetto il gettone di
una seduta e la Giunta ha destinato un
contributo di 1.700 euro.
A pag. 30
area nord
salute
70 anni fa
Manutenzione Virus Zika:
della Statale 12 le precauzioni
I Comuni modenesi attraversati
dalla Statale 12 presenteranno all'Anas,
entro febbraio, un proprio elenco di
interventi di manutenzione, ritenuti
assolutamente prioritari, in vista della
programmazione dei lavori dell'Anas
regionale. L'impegno è scaturito nel
corso di un incontro che è svolto nei
giorni scorsi tra i sindaci dei Comuni
attraversati dalla strada e i vertici Anas.
Continua a pag. 3
Tutto quello che si deve sapere sul
virus Zika.
Continua a pag. 9
sport e solidarietà
Gaddi in bici
per il Nepal
I bimbi romani
del 1946
È il gennaio del 1946. Un treno
arriva nella Bassa e scarica centinaia di
bambini infreddoliti e affamati, provenienti da Roma. A Mirandola, Medolla,
Cavezzo e in tanti altri centri emilianoromagnoli trovano ad accoglierli persone pronte a condividere il poco che
hanno con chi ha ancora meno. Tra quei
bambini c’è Libera Luzzi, che racconta
la sua storia all'Indicatore.
A pag. 14
Nella foto, da sinistra, Egidio Pelagatti e Carmine Lizza della Protezione civile Anpas, il ciclista Davide Gaddi con la sua mountain bike e Luigi Casetta, responsabile
della Croce Blu di Mirandola
Una mensa per i piccoli ospitati nel Modenese (foto tratta
dal volume "I bambini romani del '46")
2 · n. 3 - febbraio 2016
golinelli-lega nord
«Sgombero immediato,
altroché finti sfratti!»
E' notizia di questi giorni che il
Comune si è (forse) deciso a fare pulizia dell'insediamento di nomadi dietro
al cimitero, sborsando però 9.200 euro
e attraverso l'ausilio di “mediatori”,
cioè cooperative sociali. Sono ormai
tre anni che le famiglie Sinti occupano
non regolarmente l'area in via Manuzio; non regolarmente in quanto l'unica area adibita ad accogliere camper
e roulotte è quella in via Galvani, ma
solo per soste temporanee. Il problema
è esploso perché dopo non aver pagato le utenze per diversi mesi e dopo
aver raggiunto cifre considerevoli, gli
zingari si sono ritrovati senza acqua
e luce. Se mancano energia elettrica
e servizi idrici (e chissà come e dove
avviene lo scarico delle acque nere)
ci chiediamo come possano essere
garantiti i livelli minimi di igiene e se
sia rispettata la salute pubblica, sopratutto dal momento in cui sono presenti
anche dei
minori.
Per queste popolazioni,
la sinistra
ha sempre un
occhio di
riguardo; con i
normali
cittadini
italiani,
assistiamo a richieste imperative,
multe, ordinanze e se serve anche
l'allontanamento del minore, qui invece si sente parlare di “interventi di
mediazione, azioni di istruttoria, cura
ed accompagnamento che comportino l' individuazione di nuove aree e
abitazioni, la vendita della proprietà
delle famiglie Sinti e operazione di
bologna-verona
«Rfi ha venduto altre otto tracce
ai treni ad alta velocità»
“Con il nuovo orario ferroviario
del 13 dicembre 2015 – si legge in un
comunicato stampa dell’Associazione utenti della linea ferroviaria Bologna, Poggio Rusco/Verona – Rete
Ferroviaria Italiana ha venduto otto
nuove tracce per i treni alta velocità,
tra Verona e Bologna, oltre alle 14
già presenti di Frecce argento di
Trenitalia. Per sostenere questa situazione ha allungato le percorrenze,
dai sei agli otto minuti, a sei treni regionali tra Bologna e Poggio Rusco,
mettendo anche in crisi i principali
treni in arrivo a Bologna in fascia
pendolari mattutina. Dall’andamento
dei primi undici giorni lavorativi tra
il 14 e il 30 dicembre 2015 (vedi
tabella sopra) i risultati sono stati
sconfortanti:
Osserviamo che i treni 2251 e
6573, a seguito dell’avvenuta incomprensibile anticipazione di orario di
quest’ultimo, nelle stazioni di Poggio Rusco, Mirandola e San Felice
partono di fatto in contemporanea
ogni volta che il primo treno presenta
un ritardo anche di solo pochi minuti
(evenienza tutt’altro che rara, poiché
proviene da Bolzano). Aggiungiamo
– prosegue il comunicato - che il
treno 11447 (325 utenti) in arrivo alle
7,54, ha un ritardo ormai quotidiano
di 5 o 6 minuti nella partenza e che
tra Poggio Rusco e Bologna ha una
percorrenza teorica di 64 minuti,
quando 50’ sarebbero più che sufficienti per una linea a doppio binario.
Con il fatto che il 2263 (263 utenti) in
arrivo alle 19,54 ha avuto il 100% di
ritardi in arrivo a Bologna, il quadro
si completa”.
«La nostra linea - osserva Renato Golini, presidente dell’Associazione utenti della linea ferroviaria
Bologna, Poggio Rusco/Verona - si
è adeguata al precario andamento
dei convogli regionali delle altre
linee regionali passanti, la Bolo-
gna – Piacenza, Bologna – Rimini,
Bologna – Prato e Bologna-Padova,
dove i treni regionali non hanno la
stessa dignità di quelli dell’alta velocità. Non abbiamo nulla – prosegue
Golini – contro i treni alta velocità,
ma riteniamo che uguale rispetto si
debba dare alle decine di migliaia di
utenti che tutti i giorni utilizzano il
treno sui convogli regionali. Servirà
a poco avere dal 2018 nuovi treni se
gli stessi avranno percorrenze troppo
lunghe e dovranno aspettare nelle
stazioni i sorpassi dei treni ad alta
velocità. In tutto questo c’è un errore
di fondo a cui va posto rimedio in
modo concertato tra istituzioni, Rfi,
vettori e rappresentanti degli utenti,
già da subito, senza aspettare i tempi
della burocrazia, altrimenti possiamo
intonare il “de profundis” al servizio
metropolitano e regionale delle linee
ferroviarie regionali passanti».
Intanto lo scorso 2 febbraio sono
stati presentati in stazione centrale
a Bologna i nuovi Stadler Etr 350
e Vivalto per il servizio ferroviario
in Emilia-Romagna. La Regione
accelera nel rinnovo dell'intero
materiale rotabile e interviene con
uno stanziamento di 18,6 milioni. Si
tratta in tutto di 22 nuovi treni da qui
al 2017: 14 gli Stadler e 8 i Vivalto.
I nuovi treni rientrano nel piano da
150 milioni di euro circa per anticipare il rinnovo dell’intero parco
treni dell’Emilia-Romagna, previsto
a partire dal 2018 grazie alla “gara
del ferro” e che porterà complessivamente sui binari 96 nuovi convogli
(totale investimento, 750 milioni).
Alla presentazione sono intervenuti
con il ministro Graziano Delrio e
il presidente della Regione Stefano
Bonaccini, l'assessore ai Trasporti
Raffaele Donini, il presidente Tper
Giuseppina Gualtieri e l'amministratore delegato di Trenitalia Barbara Morgante.
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita
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Chiuso in redazione il 6 febbraio 2016. Prossimo numero il 25 febbraio 2016
Tribuna
I lavori del Consiglio comunale di
Mirandola nelle opinioni
dei capigruppo
persuasione e di trasloco nelle nuove
soluzioni abitative”. Gli interessati tra
l'altro sono stati scaricati dal Comune
di Carpi su Mirandola e tra di loro
sono presenti diversi volti noti alle
forze dell'ordine; per cui non stiamo
parlando di cittadini modello ai quali
la nostra comunità non può rinunciare. Se l'insediamento non è regolare,
mancano acqua corrente ed energia
elettrica e le famiglie - come appare
evidente - in questi tre anni non hanno
dimostrato di volere soluzioni regolari e più dignitose, che si provveda
all'immediato sgombero e se necessario all'allontanamento dei minori.
Non si può attendere fino a luglio e
continuare con questo buonismo (a
spese dei mirandolesi) nei confronti
di chi vuole vivere nel degrado e non
ha intenzione di integrarsi.
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord Mirandola
area nord
Merce rubata sul furgone:
due arresti della municipale
La refurtiva recuperata
dalla municipale
Ha avuto buon esito un'operazione
nata nell'ambito dei rapporti di collaborazione tra la polizia municipale
dell'Unione Comuni Modenesi Area
Nord e le altre forze dell'ordine.
Due persone sono state arrestate
giovedì 4 febbraio grazie ad uno
scambio d'informazioni tra il Corpo
intercomunale di polizia municipale
dell'Unione ed i carabinieri della
Compagnia di Gonzaga, che, in seguito a vari furti perpetrati in alcuni
supermercati del mantovano, hanno
segnalato alla centrale operativa della
polizia municipale dell'Unione due
veicoli sospetti (un furgoncino ed una
berlina) che si stavano dirigendo verso
Mirandola con a bordo i responsabili
dei furti, compiuti ai danni di alcuni
market appartenenti alla stessa catena.
Allertate dalla centrale operativa,
le pattuglie della polizia municipale
dell’Unione in servizio hanno fermato
un furgoncino corrispondente alla
descrizione di uno dei veicoli sospetti
e lo hanno sottoposto a controlli. Gli
occupanti del mezzo, un moldavo di
49 anni ed una rumena di 34 anni, sono
stati portati al comando per ulteriori
accertamenti. All'interno del vano di
carico del veicolo sono stati trovati
prodotti per un valore complessivo
di 1.500 euro circa. Gli articoli sono
riconducibili a quelli sottratti durante
i furti. è risultato inoltre che l'uomo,
sprovvisto di patente e di permesso di
soggiorno, è un pluripregiudicato. Acquisite le denunce dei responsabili della
sicurezza dei supermercati, l'uomo e la
donna sono stati arrestati e condotti al
carcere di Modena.
Nel corso dei controlli sono state
individuate altre targhe, che appaiono
riconducibili ai mezzi utilizzati dalla
banda responsabile dei numerosi furti e
di cui i due arrestati farebbero parte. Le
targhe sono tuttora oggetto d'indagine
e di ricerca.
n. 3 - febbraio 2016 ·
ambiente
Falde quasi completamente scariche e livelli un metro più bassi
In Emilia Romagna una sete infinita
Se la pioggia continuerà a singhiozzo, dovremo affrontare una nuova emergenza
area nord
Anas rassicura i Comuni:
«Interventi sulla Statale 12»
L’Italia ha sete, l’Emilia Romagna
non è da meno e se il clima di questi
mesi non lascerà spazio immediato
a nuove precipitazioni quella che
oggi è già più di una preoccupazione,
supportata da dati eclatanti, potrebbe
trasformarsi, tra poche settimane, in
una vera e propria emergenza epocale
scatenando conflitti per l’acqua tra i
territori. Dopo la denuncia arrivata da
Anbi (Associazione nazionale consorzi
di gestione e tutela del territorio e acque
irrigue) a livello paese, l’Anbi Emilia
Romagna, forte degli ultimi rilievi fatti
direttamente nelle locali falde acquifere
superficiali dai suoi esperti (operanti
nei nove Consorzi di bonifica regionali
associati), aggiunge così un elemento di
valutazione fondamentale all’allarme
scattato nei giorni scorsi dopo le misurazioni delle portate del Po, dei livelli
drasticamente in calo dei maggiori laghi
del Nord e della scarsa incidenza degli
accumuli nevosi sull’Appennino. Le ultimissime analisi effettuate dicono chiaramente che a livello regionale le falde
sono completamente scariche e che i
livelli raggiunti sono addirittura al di
sotto di quasi un metro rispetto a quelli
registrati durante l’estate 2015, una
delle più roventi e siccitose a memoria
d’uomo. Ora le criticità sono palesi:
quantità di acqua inconsistente, riserve
contenute in invasi quasi azzerate e a
differenza delle annate maggiormente
siccitose 2011-2012 si aggiunge anche
la mancanza di neve in grado di alleviare parzialmente queste pesanti criticità.
I Consorzi di bonifica che trasportano
la risorsa a tutta l’agricoltura lanciano
l’allarme richiamando tutti i portatori
d’interesse a “fare sistema” mettendo al
centro delle loro scelte questa priorità,
in caso contrario i prodotti tipici alla
I Comuni modenesi attraversati dalla Statale 12 presenteranno
all'Anas, entro febbraio, un proprio
elenco di interventi di manutenzione, ritenuti assolutamente prioritari,
in vista della programmazione dei
lavori dell'Anas regionale. L'impegno è scaturito nel corso di un
incontro che si è svolto nei giorni
scorsi tra sindaci e rappresentanti
degli enti locali dei Comuni attraversati dalla Statale 12 e i responsabili dell'Anas dell'Emilia Romagna,
tra cui il capo compartimento Matteo Castiglioni, per fare il punto
sulla situazione sulle manutenzioni
e sulle opere in programma non
ancora eseguite. Anas ha assicurato che «nelle prossime settimane
sarà definita la programmazione
pluriennale per la manutenzione
straordinaria e, al fine di recepire
le istanze del territorio, saranno
valutate anche le relative richieste
e suggerimenti degli enti locali
modenesi, sulla base delle priorità e
delle risorse disponibili». Come ha
sottolineato Maino Benatti, consigliere provinciale con delega alla
Viabilità, «nelle scorse settimane
abbiamo scritto all'Anas una lettera
per riprendere un dialogo sugli interventi di manutenzione per garantire maggiore sicurezza e scorrevolezza su un'arteria fondamentale per
l'economia modenese e sul futuro
di diverse opere attese da tempo.
Con questo incontro abbiamo constatato la disponibilità dei vertici
Anas a prendere in considerazione
fin da ora le richieste dei sindaci
che presenteremo nei prossimi
giorni con il coordinamento della
Provincia». Nel corso dell'incontro,
i rappresentanti dei Comuni hanno
anticipato alcune indicazioni tra cui
spiccano, oltre alla manutenzione
generale della Statale, la messa in
sicurezza della frazione di Colombaro a Formigine e di Torre Maina
a Maranello, l'attraversamento di
Medolla, la situazione delle case
cantoniere a Mirandola. Per quanto
riguarda, invece, le nuove opere
da realizzare, Anas ha espresso
l'impegno a lavorare con gli enti
locali, definendo le priorità, per
l'inserimento nei prossimi piani
finanziari degli interventi in fase
di progettazione preliminare come
le varianti di Mirandola e Montale. Nel corso dell'incontro è stato
fatto il punto sulle altre opere tra
cui le tangenziali di Sorbara e
San Prospero, l'attraversamento di
Lama Mocogno, il potenziamento
del tratto tra Modena e Albareto
della Statale 12 e la rotatoria tra la
stessa Statale e la Provinciale 468
a Medolla.
3
base del Made in Italy agroalimentare
potrebbero venire colpiti duramente già
in primavera con conseguenti perdite
sostanziali di rese. Sotto il profilo della
gestione delle emergenza idrica i Consorzi di bonifica emiliano romagnoli,
che approvvigionano di acqua un territorio a sud del Po e quindi chiaramente
penalizzato se comparato alle pianure
delle regioni al di sopra del fiume,
hanno maturato in questi anni una lunga
esperienza elaborando non solo sistemi
di monitoraggio costante, ma anche
competenze sull’utilizzo virtuoso della
risorsa e risparmio idrico. Certo è che
una situazione grave come quella che si
sta via via delineando non offre spunti
di particolare ottimismo e a questo si
aggiunge la paura che le piogge arrivino
bruscamente per distruggere e non a
dare sollievo alle colture. Il presidente
dell’Anbi Er Massimiliano Pederzoli
non ha dubbi «Le falde scariche come
mai prima dimostrano che la situazione
è di emergenza reale e rischia anche di
generare conflitti tra i territori se non si
decideranno da subito precise norme di
comportamento in situazioni di grave
carenza idrica». Anche i grandi invasi
della regione, le dighe piacentine di
Molato e Mignano e quella di Ridracoli, sono ai minimi storici di capacità
e in questo momento solo il Canale
Emiliano Romagnolo (Cer) conserva
disponibilità di acqua ed è in grado di
essere anticiclico. Francesco Vincenzi,
presidente Consorzio della Bonifica
Burana:
«Dopo un dicembre a -91% di precipitazioni rispetto alla media, gennaio
non è andato meglio, avendo registrato
le stesse piogge di un agosto caldo. Il Po
è sotto di due metri rispetto allo stesso
periodo dell’anno scorso. Dobbiamo
velocemente avviare tutti gli strumenti
per concertare le soluzioni volte a evitare conflitti sulla risorsa. È opportuno
avviare al più presto il Piano Irriguo
Nazionale per adeguare i sistemi irrigui,
per razionalizzare al meglio la risorsa e
infine per soddisfare quei territori che
oggi non sono ancora serviti. Solo in
questo modo riusciamo ad arginare una
situazione che danneggia l’agricoltura,
gli insediamenti civili, produttivi, ma
soprattutto l’ambiente».
4 · n. 3 - febbraio 2016
L'azienda biomedicale entra in un gruppo che conta 85 mila dipendenti
dalla prima
«Costruiamo prospettive di sviluppo»
Il sindaco Benatti commenta l'acquisizione della Bellco da parte di Medtronic
La multinazionale delle tecnologie
mediche Medtronic, che ha acuisito
Bellco, è un gruppo che impiega più di
85 mila persone e rende disponibili le
sue terapie in 160 Paesi.
Il sindaco di Mirandola, Maino
Benatti, così commenta la rilevante
notizia dell’acquisizione: «Le imprese
biomedicali devono misurarsi ogni
giorno con l’innovazione, il mercato
e le dinamiche internazionali. Dopo la
crisi del 2007, che in parte perdura, e
il terremoto del 2012, il distretto, che
poteva collassare, ha invece ripreso con
forza la produzione e l’esportazione.
Anche l’acquisizione della Bellco
da parte della Medtronic – osserva il
sindaco – deve essere l’occasione per
dare competitività e forza al distretto
di Mirandola.
La Regione e gli enti locali hanno
lavorato in questi anni per contribuire
alla crescita con scelte strategiche e
importanti risorse e per favorire la
mirandola
Grande festa per i nuovi uffici
del team Mantovanibenne
La sede di Bellco. In alto, il sindaco di Mirandola Maino Benatti
capacità
delle
imprese a confrontarsi
Particolare
di un
con
l’innovazione
negozio
innovativo(cito, tra tutti, gli indi Anversa
terventi
per il Tecnopolo, l’Its, il master
universitario, l’incubatore d’impresa).
Alla nuova proprietà – conclude Benatti
san felice
Italfrutta per crescere
si butta su ceci e borlotti
Specializzata nella raccolta e
commercializzazione di pomodoro,
pere, cocomeri e meloni, da quest'anno la cooperativa Ital-frutta di San
Felice intende aumentare la quota di
ortive (ceci e fagioli borlotti) per il
consumo fresco. Lo annuncia la presidente di Ital-frutta Diana Bortoli,
eletta da pochi mesi alla guida della
cooperativa sanfeliciana, che associa
240 aziende agricole distribuite nella
Bassa modenese. Scelta dai soci per
sostituire Francesco Budri, che ha
gestito la delicata fase post terremoto, Diana Bortoli ha 55 anni e abita
a Medolla, dove conduce insieme al
marito un'azienda che produce pere,
seminatevi e uva. È la prima donna
chiamata a guidare una cooperativa
ortofrutticola modenese. Socia di
Ital-frutta da una decina d'anni, siede
nel consiglio di amministrazione dal
settembre 2012.
Diana Bortoli fa parte anche dei
consigli di amministrazione di Conserve Italia, Apo-Conerpo e Opera, la
– chiediamo di riprendere il dialogo con
i sindacati e le maestranze e di costruire
assieme una prospettiva di sviluppo per
la Bellco. Le istituzioni, come sempre,
sono disponibili al confronto».
Diana Bortoli
cooperativa nata il 29 maggio 2015
e che rappresenta la più importante
realtà italiana specializzata nella pera;
inoltre il 15 gennaio è stata eletta
nel nuovo consiglio provinciale (il
“parlamentino interno”) di Confcooperative Modena. «Concentreremo
gli sforzi sul miglioramento dell'efficienza interna della cooperativa e
rafforzeremo la collaborazione con
le altre cooperative, enti e consorzi
dell'ortofrutta, perché il nostro settore
ha bisogno di aggregare l'offerta dei
prodotti. – dichiara la presidente di
Ital- frutta – L'anno scorso abbiamo
lavorato 370 mila quintali di pomodoro destinato all'industria, 115 mila
quintali di pere, 40 mila di meloni e
cocomeri. Quest'anno vogliamo aumentare la quota di ortive, soprattutto
ceci e fagioli borlotti, allo scopo di
garantire ulteriore reddito ai nostri
240 soci». Pesantemente colpita dal
terremoto del 2012, la cooperativa
Ital-frutta ha speso complessivamente
12,3 milioni di euro per la ricostruzione degli immobili e l'acquisto
di nuove attrezzature, impianti e
macchinari.
L’evento organizzato in casa Mantovanibenne, lo scorso 12 dicembre,
non è stato semplicemente l’inaugurazione dei nuovi uffici. La giornata
è stata densa di significato per tutti i
partecipanti: non una celebrazione in
pompa magna, come è stato il cinquantesimo anniversario nel 2013, quanto
piuttosto la riunione di vecchi e nuovi
amici, accomunati dall’aver contribuito a rendere grande l’azienda. Nel nuovo stabilimento produttivo si sono così
raccolti i membri della famiglia Mantovani, i dipendenti e gli ex dipendenti
con le rispettive famiglie, assieme ai
rappresentanti delle filiali del gruppo:
con le parole dell’ingegner Alberto
e dei figli Roberta e Paolo, rispettivamente nella carica di presidente e
vice-presidente, la famiglia Mantovani
ha ringraziato di cuore sia chi è oggi
parte del team Mantovanibenne sia chi
lo è stato in passato. Scopo principale
della giornata era quello di inaugurare
i nuovi uffici, con l’immancabile cerimonia del taglio del nastro: tuttavia
si è colta l’occasione per fare anche
un breve riepilogo dei successi del
2015, per premiare il miglior dealer
Mbi dell’anno, la londinese Inmalo
Ltd, e per consegnare un riconosci-
mento simbolico alla filiale bulgara
per i suoi primi dieci anni di attività.
Non appena il nastro è stato tagliato, i
visitatori hanno potuto esplorare i locali, terminati nel settembre del 2015,
voluti espressamente per rispecchiare
l’anima di Mantovanibenne: design
innovativo, materiali e tecnologie
moderne per rimanere sempre un passo
avanti. La giornata è stata una perfetta
occasione per festeggiare più di una
ricorrenza, per ringraziare e riunire
tutte le persone che formano oggi, in
Italia e nel mondo, il team Mantovanibenne. La lezione più grande è proprio questa, come hanno sottolineato
i discorsi della famiglia Mantovani:
solo lavorando insieme per un obiettivo comune si possono raggiungere
risultati eccezionali e coltivando tra
le persone non solo rapporti di lavoro
ma anche di forte e duratura amicizia.
Oltre a ciò, è evidente il significato
simbolico che racchiude il completamento dei nuovi uffici: l’ultimo grande
passo per cancellare ogni traccia di
distruzione che si è lasciato dietro il
terremoto del 2012, per lanciarsi verso
il futuro e continuare la straordinaria
esperienza che è Mantovanibenne da
più di 50 anni.
n. 3 - febbraio 2016 ·
san possidonio
Il titolare: «Nuovamente al lavoro nella Bassa con la nostra gente»
Alligalli è tornata nell'Area Nord
L'azienda produce e commercializza capi d'abbigliamento per bambini
5
brevi
MINISTRO DEL LAVORO
A CONCORDIA
Si svolgerà venerdì 26 febbraio a
Concordia, sala conferenze del municipio ore 20,45, l’incontro con il
ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il
presidente di Legacoop Mauro Lusetti.
L’iniziativa, dedicata al tema delle
regole del mercato del lavoro, prevista
inizialmente per venerdì 29 gennaio
era stata rinviata. L’appuntamento
rientra nella rassegna “Res Pubblica”,
organizzata dal Comune.
SETA PROROGA
ALCUNI ABBONAMENTI
Seta comunica che la validità degli
abbonamenti agevolati “Mi Muovo
Insieme” (riservati a disabili, anziani e rifugiati politici) con scadenza
compresa tra il 31 dicembre 2015 ed
il 31 marzo 2016 è prorogata fino al
31 marzo 2016. La proroga riguarda
tutte le tipologie di abbonamento
agevolato “Mi Muovo Insieme”: solo
urbano, solo extraurbano o cumulativo
(urbano+extraurbano). Per ulteriori
informazioni è possibile consultare il
sito internet di Seta (www.setaweb.it)
o contattare il servizio di informazioni
telefoniche al numero ripartito 840
000 216.
La sede di Alligalli a San Possidonio.
Sotto, un interno e alcuni modelli
ARRESTATO 40ENNE
CHE SPACCIAVA
Alligalli, azienda che produce e
commercializza capi d’abbigliamento per bambini, torna nell’Area Nord
e si insedia a San Possidonio in via
Chiavica Mari n.33. Qui può contare
su una superficie di circa 3.000 metri
quadrati, di cui meno di un terzo
occupati dagli uffici e, nello spazio
rimanente, il reparto produzione e
uno spaccio aperto tutti i giorni dalle
9 alle 13 e dalle 15 alle 19, esclusa
la domenica. E sì perché Alligalli
opera su tutta la filiera, dal produttore
al consumatore. Gli articoli ideati e
prodotti ora nella nuova sede di San
Possidonio, aperta da poche settimane, raggiungono sia i 12 negozi
che lo showroom al Centergross di
Bologna, tutti gestiti direttamente da
Alligalli. La scelta di rapportarsi direttamente con il cliente e di abbinare
produzione e commercializzazione è
stata fatta fin dai primi anni di attività
quando la ditta si trovava ancora a
Carpi. Poi c’è stato il trasferimento
a Cavezzo in via Cavour, sede abbandonata causa terremoto per fare
ritorno a Carpi. Ora
il nuovo trasloco a
San Possidonio, in
un locale molto più
spazioso rispetto
ai precedenti. «Il
nostro intento era
quello di tornare
nella Bassa - spiega
la titolare - per lavorare insieme alla
nostra gente». E
prosegue: «Siamo
orgogliosi di affermare che il nostro
prodotto è interamente concepito,
sviluppato e realizzato in Italia e, se
vogliamo essere più precisi, il tutto
viene fatto in provincia di Modena.
Questo ci permette di affrontare il
mercato con nuove proposte settima-
Lo scorso venerdì 29 gennaio
a Camposanto, i carabinieri di San
Felice e San Prospero hanno arrestato
un tunisino 40 enne, bloccato dopo
aver ceduto una dose di cocaina ad un
cliente. L’uomo, già noto alle forze
dell’ordine, era tenuto d’occhio da
tempo dai militari. Al momento dell’arrestato, l’immigrato è stato trovato in
possesso di altre dosi di stupefacente
e soldi in contanti probabile provento
di spaccio.
nali che rinnovano l’assortimento dei
negozi e mantengono il passo con le
ultime tendenze moda, infatti quello
che produciamo, dopo due giorni
è già sugli scaffali. Fast Fashion,
innovazione delle collezioni e la
convinzione che produrre all’estero
non sia la soluzione dei problemi del
tessile, ci inducono ad ampliarci sul
territorio con punti vendita diretti ad
insegna Alligalli. Siamo già presenti
in ambito locale, ma vorremo spingerci anche su città importanti come
Milano o Verona, per il momento
abbiamo già aperto due negozi sulla
nostra Riviera adriatica: Riccione e
Milano Marittima».
Giovanni Moi
DEVASTA UN BAR
A SAN PROSPERO
Non gli danno da bere, mette a
soqquadro un bar di San Prospero e
finisce in manette anche per resistenza
a pubblico ufficiale. Un tunisino 29
enne, residente a Bomporto, è stato arrestato nella notte tra il 29 e il 30 gennaio da carabinieri e polizia. L’uomo
faceva parte di un gruppo di magrebini
che visibilmente alticci, dopo essere
stati allontanati dalle forze dell’ordine da un parco di Cavezzo, si sono
presentati nel locale di San Prospero.
L’arrestato, in particolare, al rifiuto di
ulteriori alcolici ha iniziato a spaccare
bicchieri e bottiglie tra strepiti e urla.
Fino all’arrivo di carabinieri e polizia
che lo hanno bloccato e arrestato.
n. 3 - febbraio 2016 ·
L'obiettivo è mantenere il margine operativo lordo attorno ai 44 milioni
area nord
Aimag, un futuro di investimenti
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano industriale triennale
Lo scorso 19 gennaio il Consiglio
di Amministrazione di Aimag ha
approvato il piano industriale 20162018 in cui vengono descritte le linee
strategiche per i prossimi anni.
L’obiettivo economico del gruppo
per il triennio è mantenere il margine
operativo lordo (Mol) attorno ai 44
milioni (con un aumento a 48 milioni
nel 2018) con un’attenzione costante al
mantenimento dei parametri finanziari,
quali ad esempio l’1,9 nel rapporto
Pfn/Ebtida (a fine piano) in modo tale
che il basso indebitamento consenta
di continuare le politiche di sviluppo
dell’azienda e anche di cogliere eventuali opportunità offerte dal mercato.
Gli investimenti del gruppo per il
triennio hanno un valore di circa 85
milioni complessivi, con un importo
superiore a quello definito nel precedente piano. Sono 35 milioni le risorse
per gli investimenti nel settore idrico
finalizzate alla riduzione delle perdite
di rete, all’efficientamento energetico
attraverso la sostituzione delle apparecchiature elettromeccaniche più
obsolete, alla diminuzione e accentra-
mento degli impianti di depurazione
per ridurre i costi di manutenzione
ed investimenti per gli adeguamenti
normativi.
Il programma degli investimenti
è poi incentrato sulla realizzazione
di importanti interventi di rinnovo
delle infrastrutture acquedottistiche:
fra le opere principali si segnala
la nuova condotta del Dn 700 che
sostituisce l’adduttrice più obsoleta
del Dn 350 che dal campo pozzi di
Fontana alimenta la città di Carpi
e l’anello cittadino di adduzione; a
trasporti
Direzione Seta e sindacati divisi
sul monitoraggio satellitare
La direzione aziendale di Seta
ha incontrato lo scorso 4 febbraio le
segreterie regionali e provinciali delle
organizzazioni sindacali Filt-Cgil, FitCisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal e Ugl
Fna. L’incontro ha avuto per oggetto
l’attivazione della procedura di sciopero avviata dai sindacati. Il principale
oggetto della discussione ha riguardato l’ordine di servizio, con il quale
l’azienda ha comunicato ai lavoratori le
nuove disposizioni normative nazionali
in tema di monitoraggio satellitare dei
veicoli, introdotte con il “Jobs Act” e
del possibile utilizzo dello stesso anche
a fini disciplinari. Le organizzazioni sindacali hanno espresso la loro contrarietà
a questa decisione, chiedendo a Seta di
modificare le proprie disposizioni e di
ricorrere alle tradizionali procedure per
la rilevazione diretta delle infrazioni
commesse dal personale viaggiante
(come per esempio i riscontri diretti
tramite personale ispettivo). L’azienda
ha ribadito il proprio convincimento in
merito e fornito ampie rassicurazioni
sull’intento propositivo ed informativo
di tale disposizione, finalizzata esclusivamente ad ottimizzare la gestione
del servizio offerto ed a monitorare i
passaggi dei bus alle fermate in anticipo
rispetto alle tabelle orarie previste, allo
scopo di ridurre questa deleteria violazione del regolamento di trasporto che
va a scapito dell’utenza e della qualità
generale del servizio. Ciò detto, con
l’intento di mantenere le relazioni industriali in un clima di collaborazione e
rispetto reciproco l’azienda ha proposto
di sospendere gli effetti dell’ordine di
servizio sino alla fine dell’anno e di
costituire una commissione bilaterale per
valutare le eventuali iniziative da intraprendere per sensibilizzare i lavoratori in
tema di rispetto delle regole e dei compiti
assegnati. Seta, inoltre, ha manifestato
la disponibilità a rinviare la valutazione
degli aspetti disciplinari dell’utilizzo del
sistema di monitoraggio fino a quando
non saranno intervenuti chiarimenti
interpretativi in merito. E’ stato altresì
confermato che nessun procedimento
disciplinare è stato finora avviato in tal
senso, e che non è intenzione dell’azienda farvi ricorso in maniera indiscriminata
o vessatoria. Le organizzazioni sindacali
non hanno accettato tale proposta, ribadendo la richiesta di eliminare da subito
ogni richiamo alla rilevanza disciplinare
nelle disposizioni interne. Pur rammaricandosi di tale decisione, la direzione
aziendale di Seta non può che ribadire
la propria convinzione.
seguire si procederà con il rinnovo
dell’ossatura portante del sistema di
adduzione alimentato dal campo pozzi
di Cognento. Per il settore ambiente,
raccolta, recupero e smaltimento dei
rifiuti, sono previsti investimenti per
oltre 30 milioni di euro, di cui 10
milioni finalizzati, nel triennio, allo
sviluppo della raccolta differenziata,
con l’estensione del servizio porta a
porta a tutto il bacino Aimag e l’applicazione della tariffazione puntuale.
Sono 7 milioni le risorse destinate agli
adeguamenti normativi o alle migliorie
tecniche per gli impianti di trattamento
rifiuti (impianti di compostaggio di
Carpi e di Massa Finalese e le discariche, fra cui segnaliamo il ripristino
morfologico-ambientale di Medolla
e l’ampliamento di Fossoli). Uno dei
principali investimenti riguarda la realizzazione, a fine piano, di un impianto
per lo sfruttamento del biometano prodotto dalla digestione anaerobica della
frazione organica presso l’impianto di
Massa Finalese. Per quanto riguarda il
settore della “produzione di energia”
si prevedono investimenti pari a circa
2,4 milioni finalizzati in particolare
al potenziamento/estendimento delle
reti di teleriscaldamento. Significativi
anche gli investimenti per la produzione di energia termica ed elettrica
in particolare da fonti rinnovabili, per i
recuperi di calore, per il mantenimento
del parco di impianti fotovoltaici e per
il risparmio energetico. Sono poi 12
milioni le risorse che verranno dedicate al settore della distribuzione gas
per il mantenimento degli impianti in
gestione delle reti e la sicurezza, per gli
adeguamenti normativi, per l’installazione dei dispositivi di telelettura e per
la preparazione alle prossime gare gas.
E sono infine 6 milioni gli investimenti
nel triennio per l’innovazione tecnologica dei sistemi informativi, degli automezzi e delle attrezzature aziendali
che consentiranno di gestire servizi
ed attività con mezzi e strumentazioni
all’avanguardia. Per il settore della
vendita gas, svolta da Sinergas spa,
gli obiettivi fondamentali sono quelli
di stabilizzare i margini, mantenendo
efficienti politiche di acquisto e la
clientela grazie a una sempre maggiore
differenziazione delle offerte. Fra i
principali obiettivi per il futuro, c’è
quello di offrire alle amministrazioni
locali un modello avanzato di gestione dei rifiuti, con un aumento della
raccolta differenziata (80% nel 2018
grazie all’estensione del modello porta
a porta in tutto il territorio) e una riduzione dei rifiuti a smaltimento da 196
kg nel 2015 a 100 kg al 2018.
7
mirandola
SI PARLA DELLA SFIDA
DELL'IMMIGRAZIONE
“Immigrati: una sfida per i Cristiani” è il titolo dell’incontro che si svolgerà martedì 23 febbraio a Mirandola,
presso la canonica di via don Minzoni,
3 alle 21. Relatore sarà Valerio Corghi,
referente Coordinamento regionale immigrazione Caritas Emilia-Romagna.
Seguirà il dibattito. Organizza la
Parrocchia.
«DON CARLO TRUZZI
RESTI PARROCO»
Don
Carlo
Truzzi
Lo scorso 18 gennaio, 20 componenti del Consiglio pastorale di
Mirandola hanno inviato una lettera
al vescovo di Carpi Francesco Cavina
nella quale si chiede che il parroco
don Carlo Truzzi possa restare alla
guida della Parrocchia per altri anni.
«In qualità di membri del Consiglio
pastorale della Parrocchia di Santa
Maria Maggiore di Mirandola – si legge
nella missiva – venuti a conoscenza
delle dimissioni del nostro parroco
don Carlo Truzzi, secondo il canone
538,3, desideriamo comunicarle il
rammarico di perdere un pastore che
ha fatto tutto ciò che gli era possibile
per la nostra comunità, in modo particolare in occasione della grave calamità
naturale che ci ha duramente colpiti
e da cui non siamo ancora usciti. Per
averci affiancato, sostenuto, aiutato e
guidati spiritualmente nei 18 anni del
suo incarico, noi siamo grati al nostro
parroco e ringraziamo Dio per avercelo
mandato. Ci piacerebbe – conclude
la lettera – potesse rimanere con noi
altri anni ancora, ma ci rimettiamo con
fiducia alla volontà del Signore e di
chi per Lui dovrà prendere decisioni
in merito».
Secondo il codice di diritto canonico (canone 538,3), infatti, «compiuti i
settantacinque anni, il parroco è invitato
a presentare la rinuncia all'ufficio al
vescovo diocesano, il quale, considerata ogni circostanza di persona e di
luogo, decida se accettarla o differirla;
il vescovo diocesano deve provvedere
in modo adeguato al sostentamento e
all'abitazione del rinunciante, attese
le norme emanate dalla Conferenza
episcopale».
8 · n. 3 - febbraio 2016
L'intervento da 700 mila euro sarà completato all'inizio del 2017
medolla
Passi avanti per il Teatro Facchini
Partite le procedure di assegnazione dell'appalto per il ripristino dell'edificio
Sono partite le procedure di
assegnazione dell'appalto per il
ripristino del Teatro Facchini di
Medolla, inagibile per i danni causati
dal sisma del 2012. Come previsto
dalla convenzione con il Comune
di Medolla, la Provincia svolgerà
le procedure di gara con il metodo
dell'offerta economicamente più
vantaggiosa che tiene conto di diversi parametri anche qualitativi, quindi
non solo finanziari, nel giudicare
le proposte presentate dalle ditte
invitate. L'obiettivo è partire entro la
primavera con i lavori, che avranno
un costo complessivo di quasi 700
mila euro, e completare l'opera agli
inizi del 2017. «L'intervento – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli (foto),
presidente della Provincia di Modena – fa parte del piano regionale
delle opere pubbliche danneggiate
Il Teatro Facchini
di Medolla prima
del sisma
area nord
Agevolazioni fiscali sulla casa
Ecco cosa c'è da sapere
Agevolazioni fiscali sulla casa
confermate per l’anno in corso: troviamo le detrazioni per il risparmio
energetico fino al 65%; il bonus mobili
ed elettrodomestici fino al 50% delle
spese sostenute per arredare una casa
ristrutturata; lo sconto fino al 50%
sulle ristrutturazioni edilizie.
Per quanto riguarda le detrazioni
fiscali per il risparmio energetico,
coinvolte anche gli interventi sulle
parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che riguardano tutte le
unità immobiliari di cui si compone il
condominio. Sono comprese le schermature solari, nel limite di 60.000
euro e gli impianti di climatizzazione
invernale dotati di generatori di calore
alimentati da biomasse combustibili,
nel limite di 30.000 euro.
Per quanto riguarda mobili e
grandi elettrodomestici acquistati per
completare l’arredamento di una casa
in ristrutturazione resta valido fino al
31 dicembre 2016 il bonus che consente una detrazione del 50% su una
spesa massima di 10.000 euro.
Per fruire della detrazione non è
necessario aver già terminato di pagare
gli interventi di ristrutturazione, ma
è fondamentale che la data di inizio
lavori sia antecedente a quella di acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Un nuovo bonus mobili, valido per
tutto il 2016, è riservato alle giovani
coppie, con almeno un componente di
età non superiore a 35 anni, sposate
o conviventi da almeno tre anni, che
hanno acquistato l’abitazione principale e la stanno arredando.
Il tetto massimo di spesa al quale
è possibile applicare la detrazione del
50% sale in questo caso a 16.000 euro,
e l’agevolazione non è vincolata agli
interventi di ristrutturazione. Di contro, questo bonus è valido solo per il
mobilio e non per gli elettrodomestici.
Infine, in merito alle ristrutturazioni edilizie i costi sostenuti per interventi effettuati tra il 26 giugno 2012
e il 31 dicembre 2016 beneficiano di
una detrazione Irpef del 50%,.
Ecco gli interventi nel dettaglio e
chi può usufruirne:
Ecobonus
L'ecobonus del 65% è stato esteso
per tutti i lavori realizzati entro il 31
dicembre 2016. Consiste in una detrazione fiscale dall’Irpef o dall’Ires
ripartita in dieci anni (10 rate annuali),
su una spesa massima di 100mila euro.
Possono usufruire del credito
d’imposta tutti i contribuenti, anche
se titolari di reddito d’impresa, che
possiedono l’immobile oggetto di intervento per la riqualificazione energetica. Dall’anno inoltre, il bonus verrà
esteso agli ex Iacp che ristrutturano le
cosiddette case popolari. Gli interventi
ammessi riguardano nel dettaglio:
• la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
• il miglioramento termico
dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, porte);
• l’installazione di pannelli solari
per la produzione di acqua calda;
• la sostituzione degli impianti di
climatizzazione invernale;
• il miglioramento energetico delle
case popolari.
Lo sgravio è stato confermato
anche per i lavori di adeguamento
antisismico, la messa in sicurezza
degli edifici esistenti, l’aumento
dell’efficienza idrica e del rendimento
energetico.
Gli interventi potranno riguardare
il singolo appartamento, ma anche le
parti comuni degli immobili condominiali.
Si potranno detrarre le spese
riguardanti i lavori edili relativi all’intervento di risparmio energetico, le
prestazioni professionali necessarie,
le forniture e la posa in opera di materiali di coibentazione e di impianti
di climatizzazione, nonché i costi della
realizzazione delle opere murarie ad
essi collegate.
Bonus ristrutturazioni
è valido per gli interventi edilizi
che non contemplano il miglioramento
energetico. In questo caso la detrazione fiscale ammonta al 50% e può essere ammortizzata in dieci rate annuali
su una cifra massima di 96 mila euro.
Possono beneficiare dell’agevolazione
non solo i proprietari o i titolari di
diritti reali sugli immobili per i quali
dal sisma. Abbiamo assunto come
Provincia il compito di effettuare la
gara su richiesta del Comune sviluppando sempre di più il nostro ruolo
di supporto tecnico ai Comuni anche
come stazione appaltante».
Come rileva il sindaco di Medolla, Filippo Molinari, «l'avvio
dell'appalto rappresenta un ulteriore
passo avanti nell'opera di ricostruzione di uno dei simboli della nostra
comunità, una struttura che ha una
valenza anche extracomunale sulla
quale ruota buona parte della vita
culturale di Medolla». Il Teatro
dopo il sisma è stato dichiarato
parzialmente inagibile a causa delle
diverse lesioni riportate: soprattutto
fessurazioni e deformazioni sulle
pareti esterne, nei cornicioni, negli
intonaci e nei rivestimenti; danni
sono stati riscontrati anche nei solai,
si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l'inquilino o
il comodatario.
Il credito d’imposta verrà erogato
per i seguenti interventi:
• di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio
residenziale;
• di manutenzione straordinaria
effettuati sulle parti comuni di edificio
residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
• di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni
di edificio residenziale e su singole
unità immobiliari residenziali;
• di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio
residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
• necessari alla ricostruzione o al
ripristino dell’immobile danneggiato a
seguito di eventi calamitosi, anche se
non rientranti nelle categorie elencate
nei punti precedenti, sempreché sia
stato dichiarato lo stato di emergenza
• di restauro e di risanamento
conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, ese-
a causa dei movimenti provocati dal
sisma alle strutture in legno, e ai
controsoffitti. Il progetto, per il quale
sono state acquisite tutte le autorizzazioni, prevede il miglioramento
della tenuta sismica dell'edificio, il
ripristino e la parziale ricostruzione
dei solai, delle coperture e degli impianti di aerazione, il rifacimento dei
soffitti e la riparazione delle lesioni
nelle murature.
L'intervento avviene nel rispetto
delle attuali caratteristiche estetiche
e architettoniche dell'edificio con
l'autorizzazione della Soprintendenza. Costruito negli anni '20 il
teatro è stato ristrutturato una prima
volta negli anni '60 per adeguarlo a
sala cinematografica e nuovamente
ristrutturato tra il 2005 e il 2006.
guiti da imprese
di costruzione o
ristrutturazione
immobiliare e da
cooperative edilizie, che provvedano entro 18
mesi dal termine
dei lavori alla
successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Bonus mobili
La detrazione fiscale al 50%
sarà valida per gli interventi eseguiti
nell’ambito di lavori di ristrutturazione entro il 31 dicembre 2016 fino
a un tetto massimo di 10mila euro. Il
credito d’imposta riguarderà le spese
sostenute per gli arredi e i grandi elettrodomestici (classe A+, e A solo per
i forni) e per le apparecchiature per le
quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo di immobili
oggetto di ristrutturazione.
Per accedere ai tre bonus il contribuente dovrà eseguire i pagamenti
mediante bonifici bancari o postali,
indicando:
• la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da
Poste Italiane Spa per i bonifici relativi
ai lavori di ristrutturazione fiscalmente
agevolati;
• il codice fiscale del beneficiario
della detrazione;
• il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del
quale il bonifico è effettuato.
n. 3 - febbraio 2016 ·
santia'
«Più del 96% delle prime visite è garantito entro 30 giorni»
Ausl, tempi di attesa più brevi
L'Azienda traccia un bilancio degli interventi per abbattere le code
passa dal 27% di gennaio all’attuale
100%, quello della Tac torace dal
63% al 100%.
A Modena e provincia oggi oltre
il 96% delle prime visite e degli
esami strumentali viene garantito
rispettivamente entro 30 e 60 giorni. L’obiettivo di abbattimento dei
tempi di attesa, una delle priorità del
primo anno di mandato della Giunta
regionale, è stato raggiunto anche
a Modena. Nell’ultima settimana
monitorata (30 novembre-6 dicembre) tutte le 42 prestazioni oggetto
del monitoraggio hanno superato,
in molti casi ampiamente, la soglia
del 90%. Sulle 7.316 prestazioni
prenotate nella prima settimana di
dicembre, 7.023 hanno rispettato i
tempi. Nel gennaio 2015, era garantito il 70% delle visite e degli esami
strumentali e l’analogo dato era pari
al 78% a luglio, quando il presidente della Regione Emilia-Romagna
Stefano Bonaccini e l’assessore
alle Politiche per la salute Sergio
Venturi hanno presentato il Piano
regionale per ridurre i tempi di attesa.
L’obiettivo è stato ottenuto grazie ai
diversi interventi messi in campo nel
corso dell’anno dalla Giunta con le
Aziende sanitarie, un lavoro che si
è svolto passo dopo passo attraverso
una nuova programmazione e una diversa organizzazione dei servizi che
erogano specialistica ambulatoriale e
attraverso un impegno a rendere ancora più incisivo il monitoraggio dei
tempi di attesa, quindi il controllo dei
risultati ottenuti. Alcune prestazioni
particolarmente critiche a gennaio
2015 oggi sono garantite entro la
normativa nazionale e regionale: gli
indici di performance delle visite
endocrinologica e senologica, che a
gennaio 2015 erano del 29%, oggi si
attestano rispettivamente al 99% e al
100%. L’indice di performance della
Risonanza magnetica della colonna
Le azioni messe in campo
Migliore capacità produttiva
(diversa modulazione delle visite e
degli esami), aumento dell’offerta,
percorsi di garanzia più efficienti
in casi di particolare criticità (anche
attraverso convenzioni con il privato
accreditato), semplificazione delle
agende (maggiore appropriatezza
nella gestione delle prime visite), più
personale per affrontare le criticità,
queste le azioni messe in atto nel
corso del 2015 e sulle quali la Giunta
ha destinato 10 milioni di risorse
dedicate.
Per migliorare i tempi di erogazione delle prestazioni critiche, nel
corso del 2015 sono stati reclutati
dall’Ausl di Modena i seguenti specialisti: 2 oculisti, 1 dermatologo,
1 cardiologo, 1 endocrinologo, 1
gastroenterologo, 1 neurologo, 1
fisiatra, 1 ortottista e due infermieri
(tutti dedicati alla specialistica ambulatoriale). Al Policlinico arruolati
1 medico radiologo, 1 medico senologo, 1 ortottista, 1 audiometrista, 2 tecnici di radiologia, 1 infermiera. Sono
state inoltre incrementate le ore agli
specialisti convenzionati e l’attività
aggiuntiva dei dirigenti medici e del
personale del comparto nelle discipline più critiche (chirurgia vascolare,
endoscopia digestiva, radiologia e
neuroradiologia, ginecologia).
Dal 1° marzo 2016 chi non si
presenta senza disdire paga il ticket
L’obiettivo ora è consolidare
questi dati. Anche affrontando la questione della mancata disdetta delle
prenotazioni quando il cittadino non
si presenta alla visita o all’esame: dal
1° marzo 2016 chi non fa la disdetta
dell’appuntamento paga il ticket previsto, legato alla prestazione (fino a
un importo massimo per ricetta pari a
36,15 euro). Il provvedimento riguarda tutti i cittadini, comprese le persone che hanno diritto all’esenzione
(per esempio, per reddito, patologia
o invalidità).
I cittadini troveranno già nella
prenotazione la data entro la quale
fare la disdetta, che potrà essere
effettuata chiamando il numero verde dedicato dell’Azienda sanitaria,
recandosi negli sportelli Cup, on
line attraverso il sito www.cupweb.
it. A partire da marzo sarà inoltre
attiva una apposita App regionale che
permetterà di effettuare la disdetta
attraverso smartphone e tablet.
emilia romagna
Nessun caso di Zika virus
ma occorre stare in guardia
Un esemplare di
Aedes aegypti
Nessun caso in Emilia-Romagna
di infezione nell'uomo e nessun segno
di circolazione del virus. In Centro e
Sud America è in corso una epidemia
di Zika virus, un virus emergente
trasmesso attraverso la puntura di
zanzare infette del genere Aedes (principalmente Aedes aegypti, ma anche
Aedes albopictus), le stesse zanzare
in grado di trasmettere la Dengue e
la Chikungunya. Aedes aegypti non
è presente in Italia, mentre albopictus, conosciuta anche come zanzara
tigre, è molto diffusa nel nostro
Paese e oggetto in Emilia-Romagna,
fin dal 2007, di un intenso piano di
sorveglianza e controllo. Il piano di
sorveglianza regionale delle malattie
trasmesse da insetti, grazie all'esperienza acquisita in questi anni e al suo
assetto organizzativo (forte integrazione delle professionalità mediche,
veterinarie ed entomologiche), è in
grado di gestire e limitare eventuali
focolai di trasmissione autoctona di
questo virus. La maggior parte delle
infezioni da Zika virus, fino all'80%,
sono asintomatiche. Le infezioni
sintomatiche sono caratterizzate da
febbre, eruzioni cutanee, congiuntivite, dolori ossei e muscolari, mal di
testa e malessere generale. La malattia
in genere si risolve spontaneamente
dopo 4-7 giorni dall'inizio dei sintomi.
Durante l'epidemia in Polinesia Francese nel 2013 e in quella in corso in
Brasile, sono state però riportate potenziali complicazioni neurologiche e
disturbi autoimmuni precedentemente
non conosciuti. In particolare in Brasile, è stato inoltre notato un notevole
aumento dei casi di microcefalia nei
neonati e sono in corso approfondimenti per confermare l'eventuale
relazione fra questa patologia e l'infezione. Non sono disponibili vaccini
per la prevenzione dell’infezione da
Zika virus. La prevenzione e il controllo si basano essenzialmente sulla
riduzione del contatto tra le zanzare
e le persone. Chi ha in programma
un viaggio all'estero nei Paesi in cui
sono in corso queste epidemie deve
osservare semplici precauzioni di
base per la protezione dalle punture
di zanzara: l'uso di repellenti cutanei,
ma anche quelli da spruzzare sugli
abiti, indossare abiti di colore chiaro
quanto più coprenti possibile (camicie
a maniche lunghe e pantaloni lunghi),
evitare l'applicazione di profumi
in quanto attraggono gli insetti. è,
inoltre, necessario, che nei luoghi di
soggiorno le porte e le finestre siano
dotate di zanzariere e che queste
vengano correttamente impiegate. Si
ricorda che le Aedes pungono prevalentemente di giorno, le precauzioni
vanno quindi prese sia nelle ore diurne
sia in quelle notturne, quando altri
insetti ematofagi sono attivi.
Alle donne in gravidanza che hanno in programma un viaggio in questi
Paesi si consiglia, se possibile, di
rimandare la partenza o comunque di
porre un'attenzione ancora maggiore
alle misure di protezione individuale
dalle punture. Per ulteriori informazioni si può contattare il personale
sanitario che opera negli ambulatori
di profilassi per viaggiatori internazionali delle Aziende Usl, in grado
di fornire indicazioni e suggerimenti
al riguardo.
9
brevi
CONTRIBUTI PER
ASSUNZIONE DISABILI
Scade giovedì 18 febbraio il
termine per presentare le domande
di contributo, da parte delle imprese,
per le assunzioni di lavoratori disabili.
Le risorse, pari a complessivamente
130 mila euro, sono destinate alle
imprese che hanno assunto nel 2015
a tempo indeterminato e determinato
persone con disabilità e sono messe a
disposizione dalla Provincia di Modena, attraverso il Fondo regionale per
l'occupazione dei disabili; l'obiettivo è
di favorire l'inserimento delle persone
iscritte negli elenchi previsti dall'articolo 8 legge 68 del 1999, attraverso
appunto la concessione di contributi
ai datori di lavoro. Sono previsti
contributi fino a un massimo di settemila euro per ciascun lavoratore per
il tempo indeterminato e di massimo
3.500 euro per il tempo determinato;
in caso di rapporto a tempo parziale
il contributo massimo sarà ridotto
proporzionalmente. Le domande
dovranno essere presentate alla Provincia di Modena, servizio politiche
del lavoro, via delle Costellazioni 180
a Modena; i bandi completi, i moduli
per le domande e tutte le informazioni
si possono scaricare dal sito www.
lavoro.provincia.modena.it.
UN CORSO PREPARTO
IN ORARIO SERALE
Una bella opportunità per chi
aspetta un figlio o sta per diventare
nuovamente genitore, un corso preparto per coppie in orario serale dal
titolo eloquente “Ti aspettiamo”.
Il percorso, a pagamento, prenderà avvio il 16 febbraio e si terrà
a Mirandola presso SpazioEsprit
in viale Italia, 64. Sarà condotto da
due ostetriche libere professioniste,
Luana Bellotti e Sara Corradini, le
quali accompagneranno i genitori
attraverso i dubbi e la scoperta
dell'evento nascita. Un ultimo incontro, condotto da un consulente
del lavoro, sarà inoltre dedicato alla
tutela della maternità e paternità. Per
informazioni e prenotazioni telefonare allo 0535/611295 o scrivere alla e
mail [email protected].
ANCHE CONCORDIA
VERSO IL PIEDIBUS
L'Amministrazione comunale di
Concordia intende istituire il servizio
Piedibus per il percorso pedonale
casa-scuola dei bambini della scuola
primaria. I volontari interessati possono iscriversi al registro comunale del
volontariato singolo.
Il servizio prenderà il via la prossima primavera. Per maggiori informazioni: www.comune.concordia.mo.it.
n. 3 - febbraio 2016 ·
inchiesta aemilia
Fernando Ferioli: «Grazie a tutti coloro che ci sono stati vicini»
Finale non sarà sciolto per mafia
Arrivata la conferma ufficiale che fa tirare un sospiro di sollievo al sindaco
Fernando
Ferioli
Il Comune di Finale Emilia non
sarà sciolto per mafia. La conferma
ufficiale, arrivata nei giorni scorsi, ha
fatto tirare un bel sospiro di sollievo
al sindaco Ferdinando Ferioli che
ha così commentato la notizia sulla
sua pagina di Facebook: «28 gennaio
2015, l’inchiesta Aemilia esplode con
tutta la sua potenza e coinvolge il mio
Comune, la mia Amministrazione. Il
mio nome compare ovunque sui media
come “colpevole” per aver favorito
l'infiltrazione mafiosa a Finale Emilia. 28 gennaio 2016 il ministero e il
prefetto decretano che non esistono
infiltrazioni né condizionamenti degli
eletti e amministratori che portino
il Comune a esser sciolto per mafia.
Fine di un incubo, fine di una parte di
incubo iniziato il 20 maggio 2012 per
poi avvilupparsi e stringersi attorno
alle nostre vite. E alla mia certamente.
Ma in questi ultimi 12 mesi ho letto,
studiato, ascoltato e imparato molto,
soprattutto sofferto per quella parola,
mafia, così sporca e pesante, sempre
accanto al mio nome. Per questo ho
cercato di lottare con tutte le mie
energie per respingerla ma soprattutto
per respingere le accuse infamanti, le
chiacchiere, le stupidità, le cattiverie...
Si è cercato di usare un'inchiesta per
buttare giù a spallate e a spalate di
fango, un sindaco e la sua Amministrazione democraticamente eletti, mai
indagati né condannati. Si è cercato
ciò con le urla, i titoloni, le storielle
raccontate, ma non ho mai pensato di
alluvione del 2014
Uno studio di Unimore evidenzia
il ruolo di tane e scavi di animali
mollare di un centimetro. Mai. Anche
se era molto più semplice farlo, più
semplice non pensare più alla mia
faccia accanto ad indagati, più facile
dormire la notte o giocare con i miei
figli o scherzare con mia moglie. Non
ho mollato per tutto quello che penso
di aver fatto correttamente, non ho
mollato perché non avevo nulla da
nascondere (anche se non tranquillizza
molto in questi frangenti), non ho mollato perché lo dovevo a me, alla mia
famiglia e a tutti quelli che ci hanno
“messo la pelle” in questi anni, quelli
che hanno lavorato onestamente, vissuto nelle tende, ricostruito le case,
per i miei assessori e consiglieri, per
i dipendenti comunali che lavoravano
dentro i container e le tende blu della
Protezione civile, per la bimba sconosciuta alla quale ho promesso una
cosa un anno fa e per tanto ancora. Oh,
quanto era facile dire basta, chiudere
per sempre questo nero e risvegliarsi
da qualche altra parte! Ma sentivo che
era giusto così. E vorrei spiegare ai
tanti che ancora scrivono e parlano di
dignità che non ho avuto nel dimettermi che una comunità non si gestisce
scappando, una comunità non si cerca
di guidare parlando, ma facendo e sbagliando pure. E io ho sbagliato tante
volte, ma un Comune si scioglie per
mafia solo se ci sono legami o condizionamenti con un sodalizio mafioso.
A Finale Emilia non ci sono stati».
Ferioli ha poi affidato a un comunicato
stampa un’altra dichiarazione con la
quale ringrazia chi è stato vicino a lui e
alla sua Amministrazione nel difficile
momento. «Per quanto mi riguarda
personalmente, il grazie più grande va
alla mia famiglia, alla mia squadra di
assessori, ai funzionari e ai dipendenti
comunali che, nonostante tutto, hanno
continuato a lavorare con serietà e
professionalità in questo orribile anno
che è passato. Voglio poi ringraziare
il senatore Stefano Vaccari, che dal
primo momento e senza alcuna incertezza si è schierato al nostro fianco e ci
ha sempre fatto sentire il suo supporto
e la sua stima, l'assessore alla Ricostruzione Palma Costi, tutti i sindaci
dell'Unione Comuni Modenesi Area
Nord e anche quelli della montagna,
con Fabio Braglia di Palagano e Gian
Domenico Tomei di Polinago in prima
fila. Ringrazio anche il ministro Alfano e il prefetto di Modena Michele
Di Bari, con il quale collaboreremo in
modo ancora più stringente per portare
il nostro Comune fuori da quel periodo
buio che è iniziato con il terremoto
di maggio 2012. In questo momento,
voglio lasciare le polemiche fuori dalla
porta della casetta gialla di via Monte
Grappa dove, da più di tre anni, io e
la giunta lavoriamo quotidianamente.
All'interno di quei minuscoli uffici e
per le strade della nostra bella città
continueremo a operare con ancora
più energia per cercare di risolvere i
problemi della nostra comunità, per
spingere ancora più sull'acceleratore
della ricostruzione ed essere al fianco
dei cittadini per farci carico delle loro
esigenze».
Al collasso dell’argine del fiume
Secchia che ha causato l’alluvione
del territorio di Modena nel gennaio
2014 (foto) è dedicato un approfondito studio scientifico, realizzato
dai ricercatori del Dipartimento di
Ingegneria “Enzo Ferrari” di
Unimore-Università degli Studi
di Modena e Reggio Emilia e
dal collega statunitense John
Albertson della Cornell University. La novità e l’originalità
dei risultati hanno suscitato
l’interesse della prestigiosa
rivista internazionale Water
Resources Research.
Lo studio conferma il rapporto della commissione incaricata dalla Regione Emilia Romagna ed estende l’analisi del
ruolo di tane e scavi di animali
nella rottura degli argini fluviali, con importanti implicazioni
sulla prevenzione dei disastri
e sulla corretta sorveglianza
idraulica delle piene fluviali.
conferenza
I giovani
nelle aziende
“I giovani
nelle aziende
del domani:
vince il passato oppure
c'è spazio per
crescere nella
conoscenza
condivisa?” è il
titolo della conferenza aperta a tutta la cittadinanza
che si svolgerà giovedì 18 febbraio a
Mirandola, presso la canonica in via
Don Minzoni, 3 alle 21. Relatore sarà
il “guru” della conoscenza condivisa
Guido Zaccarelli. L’iniziativa sarà
trasmessa in diretta streaming sul sito
www.conoscenzacondivisa.com.
11
brevi
NUOVO CONCORSO
"DAL SEME AL FRUTTO"
Il giardino botanico “La Pica”,
con la collaborazione dei Comuni di
Mirandola e San Felice e dell'Unione
Comuni Modenesi Area Nord, ha indetto
per l'anno scolastico 2015/2016 la terza
edizione del premio “Dal seme... al
frutto”. Il tema di quest'anno è “Il fiore”.
Il concorso è aperto a tutti i bambini e
i ragazzi di età compresa tra i 3 ed i
16 anni e ciascun autore o classe potrà
partecipare con un approfondimento
scientifico, una ricerca, un racconto od
una qualsiasi opera grafica, pittorica o
audiovisiva relative al tema dell'anno.
Le opere dovranno essere presentate
entro e non oltre venerdì 8 aprile 2016
alle direzioni didattiche. Per iscriversi,
è necessario inviare una e-mail a iana.
[email protected]. Il concorso per l'anno
scolastico 2015/2016 avviene, come per
gli anni scorsi, in concomitanza con una
serie di laboratori didattici offerti da “La
Pica” in collaborazione con il Ceas “La
Raganella”. Dall'inizio dell'anno scolastico in corso queste attività formative
sono state proposte in 27 sezioni di scuole dell'infanzia situate in diversi Comuni
dell'Area Nord. «Tengo a sottolineare
che il concorso non è rivolto soltanto
ai bambini delle scuole dell'infanzia
e delle primarie, ma anche ai ragazzi
delle secondarie di primo grado – spiega Iana Luppi del giardino botanico
“La Pica” – “Dal seme... al frutto” è
un progetto quadriennale. Quest'anno
siamo alla terza edizione, “Il fiore”'
appunto. Abbiamo iniziato con “Il seme
e l'albero”, un'iniziativa, quest'ultima,
a cui hanno partecipato circa 40 classi.
L'anno prossimo concluderemo con “Il
frutto”». Chi desidera ricevere il bando
di concorso completo è pregato di richiederlo via e-mail all'indirizzo iana.
[email protected] oppure telefonando al
numero 0535/58777 o al 346/6711055.
NIENTE CELLULARI
PER GLI AUTISTI SETA
Dallo scorso 19 gennaio per gli autisti in servizio sui mezzi Seta di Modena,
Reggio Emilia e Piacenza è in vigore il
divieto tassativo di utilizzare telefoni
cellulari durante la guida dell’autobus,
con o senza auricolari. Durante i turni
di lavoro le telefonate possono essere
effettuate esclusivamente per motivi di
servizio e comunque solo a veicolo in
sosta, ad esempio nei capilinea urbani
durante le pause prestabilite dalle tabelle
di marcia. Seta ritiene che l’uso del telefono cellulare durante la guida di mezzi
pubblici (ammesso dal Codice della
Strada, mediante dispositivi vivavoce o
auricolari) pur essendo un fenomeno di
dimensioni contenute si presti ad abusi
ed è senz’altro fonte di distrazione per
il conducente nonché spesso motivo di
disturbo per gli utenti. Per questi motivi
Seta ha deciso di disporne il divieto
assoluto agli oltre 800 autisti.
12 · n. 3 - febbraio 2016
associazioni
«Nel 2016 festeggeremo il 50esimo anniversario della fondazione»
L'ottimismo di Avis Medolla
Il presidente Razzaboni: «Abbiamo superato un anno pieno di incertezze»
Qui e
sopra,
iniziative
natalizie
Volontari dell'Avis
di Medolla
è iniziato da poco il 2016 e il consiglio direttivo dell’ Avis comunale di
Medolla sente l’obbligo di ringraziare
tutti i donatori e i collaboratori per gli
obiettivi raggiunti. Il 2015 si è chiuso
con 48 nuovi iscritti, 40 dimessi, con
un totale di 665 donatori che hanno
effettuato 1.278 donazioni grazie al
prezioso aiuto di oltre 40 collaboratori. «L'anno scorso è stato ancora un
anno difficile – spiega il presidente
dell’Avis medollese Giovanni Razzaboni – pieno di incognite, incertezze
e ostacoli che sono stati superati con
l'aiuto di tutti (e i dati lo dimostrano!). Il 2016 si preannuncia pieno di
iniziative e di attività di propaganda,
nella speranza di poter contare su
nuovi donatori e per far sì che il
sangue, “prezioso dono per tutti”, non
venga mai a mancare. Inoltre, ci saranno i festeggiamenti per il 50esimo
anniversario della fondazione della
nostra associazione. Speriamo possa
essere un momento per ritrovarci tutti,
ricordando i nostri padri fondatori, ma
anche per confermare l’importanza
delle donazioni e comprendere che
basta un piccolo sforzo da parte di tanti
La mitica Eva
Fiorini
il giorno
della sua
100esima
donazione
e la nostra associazione potrà avere un
brillante futuro per aiutare chi spera in
un domani migliore. Grazie di cuore».
mirandola
Si parla di
nativi digitali
Si parlerà di
“nativi digitali”
il prossimo martedì 1 marzo a
Mirandola presso
il centro “Hangar
Sl” di via Brunatti (ex palestra di
via Brunatti) a partire dalle 20,45. La
serata avrà come ospite Maurizio Iengo educatore di strada, psicoterapeuta
e operatore dei percorsi di prevenzione
per la promozione del benessere nelle
scuole primarie e secondarie di Novi.
Maurizio parlerà del significato di
essere un “bambino/ragazzo digitale”,
dell’opportunità di tutti i dispositivi
utilizzati oggi per comunicare (cellulare, computer, tablet eccetera) ma anche
dei rischi direttamente connessi, come
la diffusione di informazioni riservate,
nuove dipendenze, cyberbullismo,
esposizione a materiali inadeguati,
comportamenti illegali. L’incontro
tenderà ad approfondire il tema del
rapporto tra ragazzi e tecnologie e di
come i genitori possano, ai tempi di
internet, svolgere il proprio ruolo di
supporto, tutela e guida. L’iniziativa
rientra nel ciclo di incontri proposto
dal Gruppo Scout Mirandola 1, strettamente legato all’articolo della legge
scout “Sorridere e cantare anche nelle
difficoltà” e iniziato ufficialmente
con la testimonianza della giornalista
Valentina Bazzani. Per ulteriori informazioni e futuri eventi: Facebook
- Gruppo Scout Mirandola 1; e mail:
[email protected].
Gruppo Scout Mirandola 1
pronto soccorso
Si cercano volontari
per spezzare l'attesa
Procede con successo il progetto
di volontariato “Spezza l'attesa al
Pronto Soccorso di Mirandola”, in
cerca di nuovi volontari per continuare a garantire e magari ampliare
un servizio sempre più apprezzato
dai cittadini. Per diventare volontari
non è richiesta alcuna competenza
medica ma solo buone competenze
relazionali: le mansioni che spetteranno ai volontari saranno quelle di
accoglienza e ascolto degli utenti,
vicinanza a coloro che aspettano le
cure, sostegno ai familiari che sono
in attesa durante la visita del proprio
parente. Oltre a tenere compagnia agli
utenti durante un'attesa che per definizione non è piacevole, i volontari
informano i cittadini che arrivano in
Pronto Soccorso sull’organizzazione
e sul funzionamento della struttura,
ad esempio sul perché dell’attesa, sui
ticket e sui codici colore.
Il progetto, promosso da Associazione Volontari Ospedalieri di
Mirandola, Azienda Usl e Associazione Servizi per il Volontariato di
Modena, è operativo da gennaio
2015 e il primo bilancio è positivo.
L'umanizzazione in Pronto Soccorso
garantisce infatti il recupero della
centralità del paziente, facendosi carico non solo degli aspetti fisici della
malattia, ma anche di quelli psicologici, relazionali e sociali, conciliando
politiche d'accoglienza, informazioni
e comfort con percorsi assistenziali il
più possibile condivisi e partecipati.
I volontari sono presenti in Pronto
Soccorso a Mirandola tutti i giorni,
con turni di tre ore dalle 10 alle 22.
«Avevo voglia di dedicare qualche
Volontari Avo
ora del mio tempo al volontariato in
ambito sociale – dice una volontaria
– e questo è un tipo di volontariato
diverso dal solito, che mi ha appassionato. Le persone che incontriamo
in sala d'attesa ci accolgono in maniera
piacevole e si crea un clima di fiducia.
Il nostro compito è fondamentalmente
quello di dare un sostegno emotivo e
poi c’è una componente informativa.
Pazienti e familiari apprezzano molto
questo servizio, tornano a salutarci e
questo ci rende orgogliosi di ciò che
facciamo». Sono previsti turni a partire
da tre ore a settimana, fascia oraria da
concordare in base alla propria disponibilità e ci sarà un percorso formativo
e di affiancamento. Per informazioni
e comunicare la propria disponibilità:
339/6236795 (Anna) – mirandola@
volontariamo.it.
n. 3 - febbraio 2016 ·
informazione
13
Una lunga agonia ha messo fine alla storia di una gloriosa redazione
Hanno ucciso Antenna 1
Spenta l'emittente televisiva che aveva tanti spettatori anche nella Bassa
Hanno spento Antenna 1. L’emittente televisiva modenese che nella
Bassa si vedeva benissimo e aveva tanti
telespettatori, non c’è più. Antenna 1,
voluta dall’imprenditore in odore di
santità Uberto Mori per diffondere il
messaggio cristiano via etere, ha chiuso
per sempre, mettendo fine a una lunga
agonia che durava da anni, passata attraverso ben sette contratti di solidarietà
per i dipendenti e un progressivo depotenziamento della redazione. La scorsa
estate, per dirne una, giornalisti e tecnici
sono rimasti senza aria condizionata e
provate voi a leggere un telegiornale
con i faretti che vi arroventano la faccia
e 40 gradi fuori dalla porta. Ma loro
hanno resistito fino alla fine. Pagando
persino di tasca propria toner e carta
delle stampanti, continuando a fare il
loro dovere, un po’ come quei soldati
giapponesi rimasti a combattere da soli,
per anni, su atolli deserti, ignorando
che la guerra era finita da un pezzo e
che non c’era più nessun nemico da
affrontare. E adesso i due giornalisti
rimasti, Riccardo Borsari (nella foto
in alto) e Maria Cristina Ruini, oltre
al tecnico Maurizio saranno dirottati
a Bologna, nella sede di Rete 7, che fa
sempre capo alla famiglia Spallanzani,
ultima proprietaria di Antenna 1. Non
mi è facile scrivere della fine di Antenna
1, perché lì, all’inizio degli anni Novanta, ho lavorato in redazione per due
indimenticabili anni. Eravamo come
una piccola nave corsara, che fronteggiava corazzate del calibro di Trc, già
allora una potenza che ci surclassava per
numero di giornalisti e operatori e anche
di Tele Modena, con una redazione più
numerosa e sulla quale facevamo la
nostra corsa. Mi avevano affidato la
cronaca nera, che nessuno voleva fare.
Ogni sera ci riunivamo nell’ufficio del
direttore don Angelo Cocca, per vedere
il telegiornale di Tele Modena, che andava in onda un po’ dopo il nostro, confrontando le notizie che avevano loro
con quelle che avevamo appena letto noi
nel tg. Se avevamo dato qualche “buco”
ai nostri concorrenti (ovvero inserito
nel telegiornale notizie che loro non
avevano, soprattutto di cronaca nera)
eravamo tutti felici e ce ne andavamo
a casa contenti, se invece succedeva il
contrario, calava un silenzio pesante
e tutti guardavano me, con occhiate
della serie: “Questa come mai noi non
l’avevamo?”. La ciurma, poi, era un po’
indisciplinata. Ricordo un afoso sabato
pomeriggio di luglio, quando uscii dagli
studi, in giacca e cravatta, per andare a
intervistare l’allora ministro dei Trasporti Giancarlo Tesini, che si trovava
a Modena. Appena messo piede fuori
dalla porta fui investito da un gavettone
di acqua gelata che, da una finestra del
piano superiore, il messainondista mi
aveva rovesciato addosso. Lo rincorsi
invano per tutta le sede di Antenna 1,
brandendo il microfono come una clava,
intenzionato a farmi giustizia sommaria.
Lui sfuggì alla mia furia vendicativa
e io andai mestamente ad intervistare
il ministro con una camicia bagnata
fradicia… E potrei elencarne tanti di
episodi analoghi, capitati in un ambiente
di lavoro giovane, entusiasta e un po’
goliardico grazie al quale Antenna 1
aveva raggiunto ottimi risultati per audience ed ascolti. E adesso questa voce
che ci aveva accompagnato per tanti
anni si è ammutolita per sempre. Ed è
un vero peccato.
Luca Marchesi
quarantoli
La benedizione delle stalle
in onore di Sant'Antonio
Domenica
17 gennaio,
presso il Centro di Comunità
della Pieve di
Quarantoli, si è
celebrata la festa di Sant’Antonio di tutti
gli animali domestici e da cortile.
Dopo la santa messa in canto, con
la partecipazione delle nostre realtà
contadine, le mitiche “razdore” della
parrocchia, come sempre hanno
preparato piatti ricchi e saporiti, per
la gioia del palati di noi tanti e cari
amici. Ringraziamo tutti coloro che
in modi diversi hanno collaborato
alla riuscita di questa piacevole e
divertente domenica ben assortita
con la presenza di oltre un centinaio di commensali, condividendo il
gusto e la bellezza della fraternità
che nelle nostre zone, soprattutto
in campagna, è sempre motivo di
soddisfazione e di fede. In settimana il parroco don Flavio, ha
visitato alcune aziende agricole per
la benedizione delle stalle, donando
a ciascuna l’immagine del Santo
protettore. Ricordo con gioia i festeggiamenti ricchi di emozioni e di
sentimenti trasmessi nei sorrisi di chi
ascoltava la preghiera dedicata alla
nostra cultura dialettale.
Al nostar Sant’Antoni
Essar Sent, lè na grassia minga
ad tutt: sol i bon cristian.
Quend a pens a Sant’Antoni clè
vissuu più ad 100 an, e quenta pasiensa clà purtaa e cal porta incora
con i cuntadin, par forsa a ghe gnu
la barba bienca….a se stufaa anch al
ninin! Quand al Padr Eteran la dat
al mandaa da protetor a Sant’Antoni, par al bestii ad campagna cumpres l’agricoltor, al Sent lè armas
lì un po’ prima ad tor na decision,
pinsand clè facil protesar al bestii;
meno i so padron! Al gh’iva ragion!
La giurnada d’incoo, chi da nuentar
lè na tradision, specialment par i
cuntadin più ansien, sa nas feteggia
minga, agh va su la presion, parchè
ench se al robi i van mal, na preghiera a la psem sempar far.
Al facendi i van cum i van, cuminciand prima ad tutt dal lat, dal
volti a m’admand: car Sant’Antoni,
ad brutt cus emia fatt? Nuentar
agricoltor a sem miss mal chì su la
terra, agh vol la to men par metar a
post al robi e cambiar canal! Tutt i
17 da Snar, lè na gren festa ench a
taula: l’an nè mai la solita mnestra
lè propria vera! Prima ad salutarav
tutt, a voi dir a uatar cuntadin: am
pias quend am ciamaa Car Sant’Antoni, dal ninin.
Cosetta Malavolta Bruini
comune di Mirandola
Stampante
in vendita
Il Comune di Mirandola vende, tramite un’asta pubblica, una stampante
a colori modello Ricoh, corredata da
nove toner. Le offerte devono pervenire, presso l’Ufficio Protocollo del
Comune, in via Giolitti 22, entro le
12,30 del 24 febbraio 2016. E’ possibile visionare la stampante entro il 19
febbraio, previo appuntamento telefonico da fissarsi con la referente del
Servizio Provveditorato Mara Bega
(0535/29748). Tutte le informazioni
sul sito del Comune (www.comune.
mirandola.mo.it).
14 · n. 3 - febbraio 2016
All'indomani della guerra, Udi e Pci organizzarono gli aiuti
70 anni fa
Quei bambini romani del 1946
Il ricordo di un'eccezionale gara di solidarietà che coinvolse anche la Bassa
Uno dei treni che
nel 1946 portarono i bambini
romani a Modena
(foto dell'Istituto
Storico di Modena pubblicata
nel libro di Luigi
Belluzzi e Tito
Dotti)
Da
sinistra
Libera
Luzzi,
Umberto
Broggi
ed Elsa
Borghi.
Nella
foto accanto, da
sinistra,
Lidia
Borghi,
la figlia
Elsa e
Libera
Luzzi,
nel gennaio del
1946
È il gennaio del 1946. Un treno
arriva nella Bassa e scarica centinaia
di bambini infreddoliti e affamati, che
sono partiti due giorni prima da Roma.
A Mirandola, Medolla, Cavezzo e in
tanti altri paesi trovano ad accoglierli
persone non ricche, ma di grande
dignità e pronte a condividere il poco
i bambini del 1946
che hanno con chi ha ancora meno. Tra
quei bambini c’è Libera Luzzi, uno dei
70 mila piccoli delle regioni del Sud e
del Centro Italia che saranno ospitati
al Nord nei primi anni del dopoguerra.
Per capire meglio come si svolsero
i fatti occorre fare un piccolo passo
indietro. È l’autunno del 1945. Non
sono passati nemmeno sei mesi dalla
Liberazione dell’Italia dai nazifascisti.
Quattro anni di guerra, gli scontri armati, i bombardamenti, le razzie dei tedeschi in fuga hanno devastato il territorio
e la popolazione italiana è allo stremo.
Molte persone sono morte; altre hanno
perso la casa; in tantissime famiglie si
soffre la fame e il freddo. Non meno
drammatica è la situazione delle scuole, della delinquenza minorile, della
recrudescenza della tubercolosi e della
mortalità infantile, come dimostrano ad
esempio le testimonianze su Cassino,
Napoli o sulle borgate romane.
Come spesso accade, a fare le
spese delle situazioni più drammatiche
sono anche i più incolpevoli, ovvero i
bambini. Dell’urgenza di intervenire
a favore dell’infanzia si discute al
primo congresso nazionale dell’Unione
Donne Italiane (Udi)
e a quello provinciale
milanese del Partito
Comunista. È proprio nel capoluogo
lombardo che nasce
l’idea di ospitare in
Emilia, per l’inverno,
alcuni bambini in stato
di estremo bisogno.
La proposta, come si
legge nel libro “Cari
bambini, vi aspettiamo con gioia” (Teti
editore, 1980) viene
avanzata da un’attivista del Pci, Daria
Banfi, e viene accolta dai vertici della
sezione femminile del partito, di cui è
responsabile Teresa Noce, moglie del
leader Luigi Longo ed ex internata
nei campi di concentramento nazisti.
i bambini del 1946
Una canzone per ringraziare
le famiglie di Mirandola
La testimonianza di Talassi:
«Erano spaventati e denutriti»
Fu sull’aria del motivo “La Brigata
Garibaldi”, uno dei più popolari nella
Resistenza, che i bambini romani salutarono Mirandola, nel giugno del 1946, per
rientrare alle loro case. Enio Mucciarelli
segnala che le parole del ritornello erano
state così riscritte:
Una testimonianza diretta
di quell’eccezionale gara di
solidarietà è quella di Rino Talassi (foto), il cui padre, Arturo,
era “factotum” della famiglia
Benatti di Mortizzuolo. «Ricordo che molti bambini romani
furono ospitati dalle famiglie di
mezzadri che lavoravano sui
fondi dei Benatti. Una di queste era la
famiglia del casaro Silvio Borghi, mio
vicino di casa, una persona eccezionale
che ha sempre fatto del bene a tutti.
Al loro arrivo i bambini romani erano
spaventati, denutriti, affamati. Libera me
la ricordo bene, anche se io sono un po’
«O mia bella mammina,
io son tornata ormai,
la tua bambin contenta,
e ben nutrita assai,
e Roma rivediamo,
con la gioia nel cuor,
e noi tutti in coro,
cantiamo una canzon:
Sono i Mirandolesi,
che come figli ci hanno amati,
ci hanno amati con amor,
Viva Mirandola
E il suo cuor!
Abbasso i Signor!»
Una visita medica.
Sopra, i bambini
appena scesi dal
treno. A destra, la
mensa
più piccolo, essendo nato nel
1934. Andava a scuola e ci vedevamo nell’intervallo». Libera
ha sempre mantenuto i contatti
con la famiglia che l’ha ospitata
(e che poi si trasferì lontano
da Mirandola) ma anche con
la comunità mortizzuolese, in
particolare con i Campagnoli,
famiglia molto numerosa che intorno
a ferragosto si ritrova per una grande
grigliata in compagnia. A quell’appuntamento conviviale hanno partecipato
alcune volte anche Libera col marito Enio
ed Elsa Borghi (figlia del casaro Silvio)
insieme al marito Umberto.
il ricordo
l'appello
Mandateci le vostre
testimonianze
Avete in casa vostra dei ricordi
dell’ospitalità ai bambini degli anni
1946-1952? Contattateci: telefono
0535/29519; fabio.montella@comune.
mirandola.mo.it; [email protected].
Anche Disvetro scese in campo
Tra gli ospiti c'era Lando Fiorini
Nel 1999
è stato pubblicato a Cavezzo il volume
“I bambini
romani del
‘46”, a cura di
Luigi Belluzzi e Tito Dotti. Si tratta del
resoconto di
un progetto
della scuola
elementare di Disvetro su questo episodio
della storia nazionale in cui la Bassa modenese si inserisce a pieno titolo. L’idea di
coinvolgere gli alunni in un progetto che
raccontasse la straordinaria vicenda di solidarietà era nato per caso, guardando una
vecchia fotografia di classe della frazione,
in cui erano annotati alcuni “strani” nomi e
indirizzi romani.
Da lì si
svilupparono
un laboratorio,
u n a
mostra
e una
“rimpatriata”. Tra i bimbi ospitati a Disvetro
(in via Pioppa, dalla famiglia Montanari)
c’era anche un giovane destinato a diventare un famoso cantante. Andò a scuola,
fece la prima comunione e rimase nella
Bassa per quasi due anni, crescendo «spensierato» a pane e prosciutto, come amava
ricordare. Il suo nome era Lando Fiorini.
La macchina organizzativa del Pci si
mette subito in moto e raccoglie un
numero insperato di offerte di ospitalità
nell’“Emilia rossa”: 1.500 soltanto in
provincia di Modena. Sistemati i bimbi
delle periferie di Milano, si passa quindi
a quelli ben più numerosi di Roma.
Come ricordava nel suo ultimo articolo
scritto per Repubblica Miriam Mafai,
che all’epoca collaborò a organizzare
il “viaggio della speranza”, in alcuni
quartieri come Primavalle, il Quadraro,
il Quarticcolo «si viveva di miseria e
di espedienti. E noi andavamo di casa
in casa a chiedere chi voleva affidarci
un bambino per mandarlo a vivere, per
qualche tempo, presso una famiglia
emiliana che lo avrebbe nutrito, rivestito, mandato a scuola, se necessario
curato».
Dalla Capitale partono tre treni, a
distanza di una settimana uno dall’altro.
Come racconta all’Indicatore Enio
Mucciarelli, su uno di quei convogli
c’è Libera, che nel 1959 diventerà sua
moglie: «Libera, insieme ad altri bambini della Capitale parte il 19 gennaio
dalla stazione Termini, diretti verso il
miraggio delle terre emiliane». «La
maggior parte dei bambini ha le scarpe
di cartone: come farà nel gelo di Modena?», si chiedono alcune madri.
«Il viaggio – prosegue Mucciarelli
– dura due giorni, nelle vecchie carrozze ferroviarie con i sedili di legno
e oltremodo cigolanti. Libera ricorda
ancora la meraviglia di questo lungo
viaggio, la campagna laziale poi umbra
e della bassa padana, con un attraversamento di un fiume, così lungo che non
finisce mai, e percorso dal treno a passo
d’uomo su ponti ancora non tanto sicuri
dopo il periodo bellico; ricorda l’arrivo, dopo aver attraversato Bologna,
nella Bassa modenese, alla stazione di
Mirandola che è quasi sera. Lì ci sono
ad attendere quei bambini, stanchi e
frastornati da tante novità, gruppi di
persone già pronte a scegliere il bambino o la bambina che li avrebbe seguiti
nella loro casa». Ad attendere Libera
c’è Silvio Borghi, il casaro di Mortizzuolo che durante la guerra ha salvato
tanti ebrei dalla deportazione e che è
già pronto a una nuova opera di solidarietà. Fa salire la bambina sulla canna
della bicicletta e parte su una strada
che ha ancora la neve ai lati. A casa dei
Borghi arrivano che è ormai notte. Ad
attenderli ci sono Lidia, la moglie di
Silvio e “sodale” del marito nelle sue
opere benefiche e i figli Egidio, Enzo
ed Elsa. Sono queste le persone con le
quali Libera trascorrerà sei mesi felici,
lontana dagli affetti e dalla sua casa ma
circondata dal “calore” di una nuova
famiglia. «Il ricordo del ritorno a casa
nel giugno del 1946 – prosegue Enio
Mucciarelli – è anch’esso per Libera
un tuffo nella nostalgia. Ricorda ancora
che mentre i bambini si avvicinavano
alla stazione per salire sul treno che li
avrebbe riportati a casa, una canzoncina
(vedi a fianco) saliva dalle loro bocche
e dai loro cuori di adolescenti traboccanti di gratitudine verso coloro che li
avevano ospitati con tanta generosità e
altruismo e che da qualcuno erano stati
dipinti come orchi feroci e sanguinari
che avrebbero mangiato i bambini loro
ospiti ignari».
Questa prima esperienza positiva
di ospitalità darà origine a una lunga
catena. Al Nord arriveranno i bambini
di Cassino e dintorni nel febbraio del
1946, quelli napoletani (circa 12 mila) a
Natale, i piccoli siciliani (per iniziativa,
questa volta, del Partito Socialista) tra
il 1947 ed il 1948 e via di seguito fino
ai bimbi del Polesine alluvionato nel
1951-52. A Modena e provincia già
alla fine del 1946 sono circa 5.000 i
bambini accolti.
La solidarietà ha “contagiato”
anche tante famiglie che non votavano
Pci. Come ricordava ad esempio il
carpigiano Modesto Rossi, «chi ha
tirato il carro della solidarietà sono
stati i comitati popolari. Nella frazione
dove abitavamo, Migliarina, il comitato
aveva una rappresentanza assai ampia e
unitaria, comprendendo anche il partito
liberale e un prete, don Ivo Silingardi». Grazie a loro tanti bambini hanno
avuto una speranza di vita, lontana
da stenti, fame e malattie. Per questo
motivo l’allora sindaco di Modena,
Alfeo Corassori, chiamò i convogli
che tornavano a casa dall’Emilia pieni
di bambini nutriti, ripuliti e curati come
«i treni della felicità».
n. 3 - febbraio 2016 ·
Percorso di formazione in lingua tedesca per alcuni studenti
educazione
Come gestire i conflitti a scuola
Quante volte all’interno delle mura
scolastiche o nelle classi nascono liti
o conflitti tra ragazzi, che finiscono
sempre per approdare in presidenza?
Per non parlare di ciò che succede
nell’area cortiliva prima o dopo il suono
della campana. Durante l’esperienza
Erasmus, che ci vede coinvolti dal
2014 come liceo Giovanni Pico insieme a Bulgaria, Ungheria, Germania
e Portogallo, abbiamo potuto vedere
all’estero una modalità nuova di gestire
questi conflitti. Durante la sessione di
lavori, tenutasi a Colonia nell’aprile del
2015, ci è stata presentata la figura del
“Mediatore di conflitti” e alcuni ragazzi
della nostra scuola hanno partecipato
a un percorso di formazione in lingua
tedesca, acquisendo il patentino di
cavezzo
Spettacolo sui ragazzi in fuga
da Nonantola alla Palestina
In occasione della Giornata della
Memoria, lo scorso 25 gennaio, presso
l’Aula Magna Rita Levi Montalcini
di Mirandola, i ragazzi della scuola
secondaria di Cavezzo hanno inscenato
lo spettacolo dal nome “Ragazzi in fuga:
da Nonantola alla Palestina”, basato sulla
vera storia dei ragazzi di Villa Emma.
Storia che rappresenta una testimonianza
fondamentale da tramandare alle nuove
generazioni e che è oggetto del documentario “Salvate tutti” di Aldo Zappalà,
uscito in questi giorni in edicola con
Repubblica e proiettato in anteprima in
Senato. La vicenda ha inizio nell’estate
del 1942, quando un gruppo di circa settanta ragazzi ebrei, in fuga dalla Germania nazista, arriva a Nonantola. I giovani
profughi prima vengono fatti rifugiare in
una villa della campagna nonantolana
(Villa Emma ndr) e poi nascosti presso le
famiglie del posto e il Seminario del paese.
Nel giro di poco, infine, ai ragazzi vengono
forniti documenti falsi validi per l’espatrio
in Svizzera. La storia di villa Emma è una
storia esemplare, una storia di solidarietà
ed è proprio su questo punto che si è incentrato lo spettacolo delle scuole medie.
«Abbiamo voluto volgere in positivo la
famosa frase che si trova sui cancelli di
Auschwitz, in questo caso: la comunità
rende liberi, è lo spirito di comunità, infatti,
la collaborazione della gente comune che
gioca un ruolo fondamentale per la salvezza di tanta gente» spiega la professoressa
Pullé, che si è occupata dei testi. Non a
caso, oltre ai ragazzi, hanno partecipato
attivamente allo spettacolo i cittadini di
Cavezzo: Augusto Neri, proprietario della
storica bottega della piazza, la famiglia
medolla
Open day
alla "Benassi"
parti in causa; verranno inoltre messe in
risalto le caratteristiche del mediatore.
Infine il terzo giorno sarà dedicato
alle procedure da adottare nella fase
della mediazione, alle strategie che si
devono mettere in campo per arrivare
alla soluzione del problema.
I mediatori, così formati, si metteranno a disposizione della comunità
scolastica, secondo un calendario prefissato. Riceveranno privatamente le
due controparti e cercheranno di risolvere con loro i conflitti nati, arrivando
a stipulare un accordo, che andrà poi
controllato nel tempo. Il punto di forza
del progetto è che sono i ragazzi stessi
in una situazione alla pari a risolvere
le varie liti, in qualità di mediatori.
Le testimonianze che vengono dai
Paesi d’Oltralpe, dove questa è ormai
una pratica consolidata, testimoniano
l’efficacia di questo sistema. Accanto
a questa attività, viene introdotta anche una nuova modalità per gestire le
“assemblee di classe degli studenti” che
possono a volte diventare luoghi in cui
si verificano scontri verbali. All’estero
questa procedura (Klassenrat) viene
insegnata già ai bambini della scuola
elementare e prevede: la designazioni
di ruoli ben definiti (presidente, verbalista, controllore del tempo, controllore
dell’ordine), un set in dotazione e un
protocollo preciso.
Emma Giurlani, Renato Bigliardi
e Marina Marchi
Si è svolto sabato 23 gennaio
l'open day della scuola dell'infanzia
paritaria Laura Benassi di Medolla
con tante famiglie curiose di conoscere
gli spazi e il personale della scuola.
La scuola accoglie tutti i bambini e
le bambine che la scelgono, senza distinzione alcuna; sono, pertanto, aperte
le iscrizioni anche ai non residenti nel
Comune di Medolla. L'istituto, che da
quest'anno ha una nuova direttrice, la
maestra Francesca Negrelli, è impegnata per un’educazione integrale dei
bambini nella loro individualità e unicità, favorendo in essi la maturazione
dell’identità, potenziando l’autonomia
e le competenze. L’ampio spazio esterno è costituito da un giardino recintato
ricco di piante e giochi e consente ai
bambini di entrare in rapporto con la
natura. Il tema specifico di quest'anno
riguarda i laboratori a cielo aperto,
ma si inserisce dentro una riflessione
più grande, quella che dà il titolo alla
percorso triennale: “Imparare facendo,
fare pensando: il laboratorio come strategia didattica”; utilizzando l’ambiente
outdoor (spazio esterno) come luogo
privilegiato per le esperienze dei bambini. L’ambiente esterno oltre ad essere
un luogo in cui si apprende, consente di
esprimere numerosi linguaggi (ludico,
motorio, emotivo- affettivo, sociale,
espressivo, creativo). Le iscrizioni
per l'anno scolastico 2016/17 sono
aperte fino al 22 febbraio. Per visitare
la scuola è possibile prendere un appuntamento chiamando lo 0535/53003.
Carlotta Casacci
Camurri che da generazioni gestisce un banco di
frutta e verdura, la responsabile dell’ufficio scuola
Clara Bonfatti, il professor
Bellodi e sua moglie. I
ragazzi sulla scena hanno
dato prova di una grande
interpretazione, in particolar modo i tre protagonisti:
Cristian Persino (Boris),
Matteo Camurri (Yoska)
e Giulio Gubertini (Dr.
Moreali). Davvero intense
anche le ragazze che hanno
interpretato il coro greco
accompagnando la rappresentazione con la lettura
di parti di Salmi: Alessia
Belloni, Francesca Bertarello e Maria Vittoria
Robecco. Vincente, anche
quest’anno, si è rivelato l’alternarsi di parti
recitate e filmati in bianco e nero di cui si
è occupato Paolo Righini. Infine a fare da
filo rosso alla rappresentazione è stata la
musica, curata dalla professoressa Piva,
in particolar modo la suggestiva melodia
di Gam Gam. Lo spettacolo, in sala, ha
convinto e commosso tutti, in particolare
la dirigente Stefania Bigi: «E’ stata una
serata emozionante e coinvolgente – ha
detto Bigi - perfetta la messa in scena
dai costumi d’epoca alle scenografie,
alle ambientazioni, commuovente il
testo e struggente l’accompagnamento
musicale».
La figura del mediatore in un progetto Erasmus che vede coinvolto il liceo "Pico"
mediatore. Ma
di cosa si tratta
nello specifico? Si tratta di
un percorso di
formazione che
abbiamo pensato e rimodulato
sull’esempio di
quello tedesco,
calandolo nella
nostra realtà e in
rete con le scuole medie Montanari. Il progetto
ha avuto finanziamenti dall’Ufficio scolastico regionale e riconoscimenti anche economici
da parte del Comune di Mirandola,
che ne hanno apprezzato la validità. I
rappresentanti delle classi prime, seconde e terze dell’intero istituto Luosi
(circa una sessantina) e una ventina di
studenti delle scuole medie Montanari
parteciperanno a questo percorso di formazione che prevede tre giornate. Nel
primo incontro si inviteranno i ragazzi
a dare una definizione di “conflitto” e
attraverso giochi di ruolo a capire le
varie forme di conflitto che possono
nascere. La seconda giornata sarà dedicata al tema della mediazione intesa
come un ponte tra due persone, dove
nessuno deve uscirne vincitore, ma ci
deve essere un accordo alla pari tra le
15
Alcuni degli studenti coinvolti
16 · n. 3 - febbraio 2016
mirandola
La famiglia Eshragh è riuscita a coronare il sogno di un locale etnico
Dalla Persia una luce sul terremoto
Aperta in piazza Garibaldi una rosticceria gastronomia con piatti tipici
mirandola
Hossein
Eshragh,
al centro,
tra Mojdeh
e Farideh
Pourmand
«Almeno una luce la accendiamo
noi». Così Hossein Eshragh, titolare
della rosticceria gastronomia Persia
in piazza Garibaldi n.19 a Mirandola,
spiega la decisione di rimanere nella
città dei Pico anche dopo il terremoto.
Per la verità l’arrivo in Italia della famiglia di Hossein non sembrava godere
dei migliori auspici. Avviene infatti il
22 gennaio 2012 quando Hossein si
fa raggiungere dalla moglie Mojdeh
Pourmand e dal figlio, allora quattordicenne, Danial. L’obiettivo è quello
di insediare a Mirandola un ristorante
persiano e il locale giusto sembra essere
proprio in piazza Garibaldi n.19 (di
fianco alla Chiesa di San Francesco),
dove prima operava la pizza al taglio
Mediterranea. Le scosse tuttavia che
si verificano pochi mesi dopo paiono
assestare un colpo mortale alla realizzazione del progetto. Che fare? Insistere
oppure abbandonare il nostro Paese e
quindi un’idea accarezzata per anni?
Dice Hossein: «Tutti se ne andavano da
Mirandola e dal suo centro storico», ed
è anche per quello che fa la scelta coraggiosa di accendere quella “luce” di
cui si parlava all’inizio. Quindi decide
di puntare su un ristorante da asporto
che viene inaugurato il 5 dicembre
scorso in piazza Garibaldi proprio
accanto a una Chiesa di San Francesco
ancora avvolta nei ponteggi. Qui vi
lavora, oltre al titolare e alla moglie,
anche Farideh, sorella di Mojdeh.
Ma nel locale staziona spesso anche
Alireza Sherafat, cognato di Hossein, emigrato dall’Iran 37 anni fa che
gestisce un negozio di tappeti sempre
a Mirandola in via Verdi.
La famiglia Eshragh dalle nostre
parti si trova bene e sarà anche per questo che nel locale predominano il giallo
e il blu, i colori ufficiali della città di
Mirandola. Danial parla un perfetto italiano, nonostante sia qui da soli quattro
anni, frequenta il quarto anno del liceo
scientifico “Galilei” e si dice entusiasta
della nostra storia nazionale: «L’arte
che si trova qui non c’è da nessun altra parte, l’Italia ha una cultura molto
ricca e quindi un po’ mi ricorda la mia
patria». La famiglia proviene dalla
zona di Teheran, la capitale dell’Iran,
con più di 15 milioni di abitanti. «Il
nostro è un Paese di grandi contrasti: al
Nord ci sono le montagne con la neve
ma al Sud si raggiungono temperature
fra i 45 e 50 gradi» racconta Sherafat.
La presenza di un ristorante persiano
(l’Iran è l’erede dell’antica Persia) può
aiutarci a conoscere meglio la cultura
di un Paese di cui, per la verità, sappiamo molto poco.
A cominciare dalla cucina, basata
sul piatto unico, in cui predominano il
riso e la carne, anche se non mancano
i contorni di verdure o i piatti vegetariani. Una specialità sono i sughi, che
sono il frutto della mescolanza, tra gli
altri ingredienti, di porro, coriandolo,
prezzemolo e spinaci.
Hossein Eshragh ci tiene a ringraziare, tramite l’Indicatore, tutti coloro
che lo hanno aiutato a realizzare la rosticceria gastronomia Persia: gli amici
Davide Luppi e Stefania Michelini,
il proprietario dello stabile di piazza
Garibaldi, Daniela Bolognesi, gli
operai e i tecnici che hanno compiuto la
ristrutturazione. Il locale è aperto tutti
i giorni dalle 11,30 alle 14,30 e dalle
18 alle 22,compresa la domenica ma
escluso tutto il lunedì.
Giovanni Moi
Viaggio multimediale
in un doppio capolavoro
Pochi film nella storia del cinema hanno
lasciato un segno come
Arancia Meccanica.
Dalla sua uscita a
oggi ha stupito e scandalizzato il mondo, aprendo infiniti dibattiti sugli
innumerevoli messaggi
che il suo tessuto contiene. Anche il libro a
cui è ispirato rappresenta uno dei lavori
letterari più controversi ed originali mai
creati. Sia Kubrick
(regista) che Burgess
(scrittore) vogliono
affermare attraverso la drammatica
parabola del protagonista l'importanza
di poter scegliere: componendo quasi un
unimore
manifesto del libero
arbitrio. Venerdì 19
febbraio, alle ore 21
presso Hangar Sl (ex
palestra Brunatti) a
Mirandola, Roberto
Ganzerli, accompagnato dalle letture di
Matteo Carletti e da
diversi filmati rielaborati per l'occasione, ci
presenterà una serie di
riflessioni su queste due
straordinarie opere.
Sarà un particolare
viaggio multimediale
fatto di ricordi, commenti, immagini e suoni originali e reinterpretati. L'evento è
organizzato dall'associazione “Donne in
centro”, l'ingresso è libero.
mirandola
Serata benefica
di poesia e liuto
Sabato
20 febbraio
sarà presentata a
Mirandola,
presso il Foyer del Teatro Nuovo,
alle 17,30,
la raccolta di poesie “Achei.
L’esilio degli affetti” di
Gabriella Bortoli. Intervengono,
oltre all’autrice, il medico psichiatra
e poeta Rossano Onano e il docente
universitario e poeta Michele Lalla.
Le letture dell’autrice sono accompagnate dai brani di musica antica per
liuto eseguiti da Stefano Rocco. Il
ricavato delle vendite del libro sarà
devoluto alla Fondazione scuola di
musica “Andreoli” per l’assegnazione
di borse di studio agli allievi le cui
famiglie hanno perso casa e lavoro a
seguito del sisma del maggio 2012.
Organizza il Comune di Mirandola.
Per informazioni rivolgersi al Servizio cultura del Comune, telefono:
0535/29624-29782; e mail: cultura@
comune.mirandola.mo.it.
l'incontro
Le prospettive Valentina combatte il "mostro"
occupazionali con il sorriso e tanto coraggio
Ottime prospettive occupazionali a un anno dal titolo per i
laureati Unimore che, già nel 2014,
hanno visto ridursi lo spettro della
disoccupazione scesa dell’1,7% a
un contenuto 12,9% contro il 26,6%
nazionale. Secondo il XVII Rapporto AlmaLaurea sulla occupazione
dei laureati italiani, tra i laureati
magistrali di atenei con più di mille
laureati/anno complessivi nessuno
raggiunge performance migliori
dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia con tassi di
occupabilità dell’86%. Per i laureati
triennali il tasso è del 57,1% e vale
all’ateneo emiliano il quinto posto
assoluto sempre tra gli atenei con un
numero di laureati complessivi superiore a mille. Decisamente sopra la
media nazionale, e degli altri atenei
dell’Emilia Romagna, anche i guadagni percepiti nel primo anno di lavoro. Se la precarietà sembra essere
la costante nei primi dodici mesi di
lavoro, dopo cinque anni 3 laureati
Unimore su 4 hanno un’occupazione
stabile e guadagni che migliorano
di oltre un terzo. Restano, invece,
ancora profonde
le differenze di
genere. Per quanto riguarda i livelli di disoccupazione la performance migliore
va ai laureati di
Scienze infermieristiche e ostetriche tutti quanti
occupati, seguiti
dai colleghi del
Dipartimento di
Scienze e metodi
dell’ingegneria
con appena il 2%
di senza lavoro
e da quelli del
Dipartimento di
Ingegneria “Enzo
Ferrari con 3,5%.
Più faticoso l’inserimento nel
mondo del lavoro
per i laureati di
Scienze della vita,
che hanno tassi
di disoccupazione a un anno del
28,3% e per quelli
del Dipartimento
di Scienze chimiche e geologiche
del 19,2%.
Lo scorso 29 gennaio si è tenuto,
presso la Casa della Comunità di via
Posta a Mirandola, il primo incontro
del ciclo “Sorridere e cantare anche
nelle difficoltà” organizzato in concomitanza con i festeggiamenti dei 70
anni di scoutismo nella cittadina dei
Pico. Ospite della serata è stata Valentina Bazzani ha raccontato la sua
esperienza di vita a 360 gradi, coi dolori
e le gioie che ha vissuto in questi anni
e che riesce a trasmettere in maniera
spontanea, sempre con il sorriso sulle
labbra. Cecilia Gavioli, capogruppo
del Mirandola 1, dopo un breve video
introduttivo, ha dialogato con Valentina cercando di capire qualcosa di
più sulla sua vita partendo proprio dal
libro pubblicato nel settembre 2013
dal titolo “Quattro ruote e tacco 12”.
Valentina è una ragazza trentenne che
viene dalla provincia di Verona ed è
una giornalista fuori dagli schemi; ha
scritto questo libro autobiografico che
è stato il culmine di un percorso fatto
di fatica ma anche di momenti divertenti. Il titolo infatti ha uno sfondo di
ironia, riprende la sua carrozzina, che
lei definisce “spyder”, ma anche la sua
femminilità. Difatti nel testo, Valentina
cerca di ribaltare certi stereotipi sulla
condizione del disabile cercando di
mettere in risalto l’aspetto umano e
della donna che è in lei. La sua infanzia
ha avuto un andamento “normale” fino
all’età di 12 anni, quando in maniera
graduale ha pian piano perso le forze a
causa di una malattia neuromuscolare
che da un momento all’altro l'ha resa
dipendente dagli altri. Valentina si è
ritrovata a combattere un “mostro”
più grande di lei, molto difficile da
affrontare. Questa inquilina, come lei
la definisce, si è manifestata in maniera
evidente e perentoria, paralizzandola,
ma fortunatamente ha sempre avuto al
suo fianco una famiglia forte. Inizialmente dentro Valentina serpeggiavano i
pensieri più negativi, la rabbia era tanta,
la disperazione la destabilizzava. Ha
avuto però il coraggio e le capacità di
dirsi che la vita era stata difficile, ma
che nel nostro piccolo possiamo sempre decidere come vivere e soprattutto
grazie alla fede, Valentina ha cambiato
il punto di vista e le prospettive, ha
fatto suo l’atteggiamento positivo
della speranza, ricordando che la vita
è sempre un dono, in ogni sua forma
e pensando che nulla è mai scontato,
ponendo la gioia di vivere come un sentimento cardine e permeante. Poi con
la dolcezza che contraddistingue ogni
sua parola, Valentina sorride dicendo
che la sua famiglia è il prolungamento
delle sue braccia e delle sue gambe.
Uno dei punti di svolta della vita di
Valentina è stato, all’età di 16 anni, l’
incontro con l’ Uildm (Unione Italiana
Lotta alla Distrofia Muscolare) che le
ha dato la possibilità di conoscere, nel
corso di una vacanza in Versilia, molti
amici segnati ancor più di lei dalla malattia, dandole delle lezioni concrete su
come vivere ed affrontare la disabilità,
diventando il punto di partenza per
seguire i suoi sogni. Il suo lavoro di
giornalista come collaboratrice della
sezione spettacoli in una testata le ha
permesso di intervistare e conoscere
alcuni personaggi famosi tra i quali il
maestro Giovanni Allevi (che ha scritto la prefazione del libro di Valentina),
una persona piena di energia, sensibilità e disponibilità. Valentina poi va a
ritroso e racconta la tesi della laurea
magistrale in giornalismo dal titolo
“Dalla sofferenza alla gioia: il senso
della vita nella malattia” che è stata
l’occasione per studiare l’austriaco
Viktor Emil Frankl, neurologo e psichiatra ebreo deportato nei lager, uno
dei fondatori dell’analisi esistenziale
e della logoterapia, metodo che tende
a evidenziare il nucleo profondamente
umano e spirituale dell’individuo.
Valentina si emoziona raccontando il
valore di atteggiamento descritto da
Frankl, cioè dare un significato alla
sofferenza, trasformando il dolore in
“prestazione”. Infine, nella sua vita Valentina ha avuto la fortuna di incontrare
personalmente Giovanni Paolo II, che
descrive come un Papa che capiva la
sofferenza della malattia. Poi nel 2013
la visita a Papa Francesco, quando
è riuscita a consegnarli di persona il
suo libro.
Nella mente di Valentina ci sono
tanti progetti e spera che il futuro prossimo le regali una stabilità lavorativa,
mentre in questo periodo è concentrata
nello scrivere il suo nuovo libro. La
serata ha raccontato a tutte le numerose
persone presenti, una ragazza piena di
vita, di cuore, di amore e di speranza.
Una ragazza determinata e diretta e
allo stesso tempo perspicace, dolce,
ironica e umile. Valentina ha regalato
a Mirandola un’emozione travolgente,
ha riempito i nostri cuori, insegnandoci
a vivere la vita credendo in noi stessi,
ricordandoci che siamo noi gli artefici
di noi stessi.
Alessandro De Tommaso
Gruppo Scout Mirandola 1
n. 3 - febbraio 2016 ·
Le proiezioni si svolgono nella sala polivalente con 200 posti a sedere
mirandola
Storie vere sullo schermo dell'Hangar
Trashcult propone una rassegna cinematografica in via Brunatti 1
nido
A San Giovanni del Dosso
un'Ape Blu aiuta a crescere
Una serata di cinema
all'Hangar
Continuano anche nel 2016 a
Mirandola le rassegnate cinematografiche curate da Trashcult. In programma
una serie di appuntamenti, iniziati lo
scorso 4 febbraio, con pellicole dedicate
alle “storie vere”. Le proiezioni si svol-
gono presso la sala polivalente Hangar
Sl in via Brunatti, 1. Sono 200 i posti
disponibili. Ingresso libero, richiesto un
contributo di 5 euro a persona oppure 20
euro per l’intera rassegna. Tutte le informazioni sul sito www. trashcult.com.
mirandola
Sauro Sabattini ha un sogno
donare un quadro a Zucchero
Lettura per le
materne
La Cooperativa
sociale “I. G.” Onlus
con sede a Villa Poma
(Mn) è una realtà del
terzo settore che opera
da 11 anni occupandosi di servizi ai minori
dalla gestione di nidi
al sostegno scolastico
con bambini e ragazzi
disabili, dalla gestione di doposcuola alle
assistenze educative
domiciliari in collaborazione con i Servizi Sociali, la Tutela
Minori e il Piano di Zona di Ostiglia (Mn).
Tra i nostri servizi offerti anche il nido
“Ape Blu” che si trova a San Giovanni del
Dosso (Mn) al confine con Mirandola.
Si tratta di una struttura nuovissima che
il Comune ha realizzato in seguito al
terremoto del 2012 e che può ospitare
fino a 15 bambini seguiti da personale
qualificato. Il nido quest’anno ha incentrato la sua programmazione sulle quattro
stagioni. I bimbi, di età compresa tra i tre
mesi e i tre anni, in compagnia della “Fogliolina Gina”, scopriranno il susseguirsi
delle stagioni e i cambiamenti che queste
comportano sulla vegetazione, sui colori,
sulla frutta, sulla verdura e sugli elementi
atmosferici. Ciò sarà la base per stimolare
e potenziare, già in tenera età, diverse
capacità del bambino come quelle graficapittorica, di manipolazione, di ascolto e di
lettura. Non mancheranno anche attività
psicomotorie che aiuteranno i bambini ad
affinare i loro movimenti e a conoscere
meglio il proprio corpo.
Ci saranno, inoltre, occasioni speciali
in cui il nido sarà aperto alla presenza degli
adulti. Come tutti gli anni ci saranno le
consuete feste, a ottobre, in compagnia
dei nonni e, a marzo e maggio, un giorno
dedicato al papà e alla mamma con cui
sarà realizzato un lavoretto come regalo.
Attraverso il progetto di continuità, poi,
il nido proporrà un percorso di crescita
con la scuola d’infanzia per i bambini più
grandi, pronti a settembre per una nuova
avventura. Infine, momenti forti dell’anno
saranno la festa di Natale e la festa di fine
anno, occasioni imperdibili per tutte le
famiglie di stare insieme e festeggiare i
propri figli.
finale emilia
Il 2016 è un anno speciale per
Zucchero Fornaciari: un nuovo
album e dieci concerti all'Arena di
Verona. Zucchero ha l'intento di
tornare alle sonorità e alle atmosfere,
che lo hanno incoronato re del soul
e del blues, sdoganati dalle rive del
Mississipi fino a Roncocesi, piccolo
paesino in provincia di Reggio Emilia. Nella lunga carriera, Zucchero
vanta collaborazioni con artisti del
calibro di Eric Clapton, Miles Davis, i Queen, BB King, Tom Jones,
Bono Vox e Sting. Per un evento così
speciale, il pittore medollese Sauro
Sabattini espone al bar ristorante
“Anni 90” in viale Gramsci a Cividale
di Mirandola, il suo ultimo dipinto,
intitolato “Soul&Blues” che raffigura
il buon Adelmo Fornaciari circondato
da uno sfondo a stelle e strisce. Oltre
a questa opera si possono ammirare
anche altri dipinti di Sabattini, creati con una tecnica da lui definita
“strana”, praticamente una ricetta di
svariati materiali incastonati a tavole
di legno e dipinti con vivacissimi
colori acrilici. Un perfetto mix tra
talento e fantasia. Adesso Sauro ha un
desiderio, donare di persona il dipinto
al grande Fornaciari. Qualcuno di voi
può aiutarlo?
La biblioteca
cresce ancora
Sono stati 26.373 i prestiti di libri,
audiolibri, dvd, riviste e altri documenti
effettuati nel corso del 2015 dalla biblioteca comunale Giuseppe Pederiali
di Finale Emilia, con un incremento di
5.243 unità rispetto al 2011, ultimo anno
prima del sisma che ha portato al trasferimento da piazza Garibaldi alla nuova
sede di viale della Rinascita, operativa
dal 1 aprile 2014.
Gli utenti iscritti alla biblioteca sono
a oggi 6.380, 716 dei quali si sono iscritti
nel 2015. Nel corso dell'anno passato
brevi
AL VIA UN CORSO
PER EDUCARE I CANI
Inizieranno sabato 27 febbraio alle
ore 14 i nuovi corsi di educazione e
addestramento base per cani di tutte le
razze e di tutte le età presso il Centro
di addestramento e formazione del
Coac di via Mirandola 39/a a Massa
Finalese. Per informazioni e iscrizioni: Giuseppe Poggioli 335/ 7385329;
[email protected].
GENNAIO MITE
E POCO PIOVOSO
Gennaio mite secondo le rilevazioni raccolte dall’Osservatorio Geofisico
del Dipartimento di Ingegneria “Enzo
Ferrari”-Dief di Unimore-Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
La temperatura media a Modena città
è stata di 5.8°C, mentre in periferia
di 4.2°C. Sempre dai dati in possesso
dell’Osservatorio Geofisico di Unimore si rileva che nel bimestre dicembre
2015 e gennaio 2016 nel complesso le
precipitazioni a Modena-piazza Roma
sono state di soli 35.1 mm, risultando
pertanto il 25° bimestre invernale più
asciutto ed il 4° più mite di sempre.
SOGGIORNI LOW COST
CON IL B&B DAY
è la decima edizione e per tantissimi viaggiatori è ormai una consuetudine da non mancare. In mille città e
luoghi d'Italia, sabato 5 marzo, si celebra il B&B Day: la giornata nazionale
del Bed and Breakfast. Un'iniziativa
che vede coinvolti ogni anno migliaia
di strutture pronte a concedere la notte
del 5 marzo gratis a quanti vorranno
trascorrere un week-end all'insegna
dell'ospitalità familiare. L'evento è organizzato da www.bed-and-breakfast.
it, il più importante e diffuso portale turistico italiano specializzato nell'ospitalità extra-alberghiera, visitato ogni
anno da milioni di viaggiatori. Il B&B
Day, oltre ad essere un appuntamento
turistico low cost è anche un'importante occasione per far conoscere la
dimensione familiare dell'ospitalità
dei B&B, che in Italia sfiorano oggi la
soglia delle 25 mila unità.
DIRITTO ALLO STUDIO:
105 "RIPESCATI"
sono anche stati effettuati più di un migliaio di accessi alle postazioni in rete e
ai tablet disponibili al pubblico.
17
105 studenti dell'Università di
Modena, che avevano perso l’idoneità
ai benefici per il diritto allo studio,
grazie al Bando “Misure straordinarie
compensative” della Regione Emilia
Romagna, riceveranno i contributi
previsti secondo le modalità indicate
dal nuovo provvedimento. L’onere
che sosterrà la Regione per gli studenti
Unimore sarà di 126.705 euro.
18 · n. 3 - febbraio 2016
«Se lo si utilizza una volta al giorno è meglio spingere il tasto off»
tecnologia
«Acceso o spento? Dipende dall'uso»
Christian
Mantovani
I consigli del dottore dei computer su un'annosa questione che riguarda il pc
Christian Mantovani è tecnico
informatico e blogger per hobby. Nel
2012 è stato tra i 30 blogger divulgativi
più influenti in Italia e il blog da lui
ideato, www.ildottoredeicomputer.
it è diventato uno dei siti più letti in
Italia. Grazie all’ironia nell’affrontare
gli argomenti e ad un linguaggio semplice e comprensibile ai non addetti ai
lavori, è stato portato alla ribalta con
numerose partecipazioni a trasmissioni
TV nazionali e vari riconoscimenti.
Ecco alcune piccole chicche tratte
dal mio sito www.ildottoredeicomputer.it che spero, possano esservi di
aiuto!
Quando spegnere il Pc
Ci sono varie scuole di pensiero
riguardo a come lasciare il computer
dopo che è stato utilizzato. Così come
ci sono i fan dei Beatles e dei Rolling
Stones, in questo caso le tre filosofie
sono: lasciare il computer acceso;
lasciarlo spento; metterlo in standby-
bernazione. Ovviamente ognuna delle
casistiche sopra riportate ha i suoi
vantaggi e degli svantaggi. Ad esempio
lasciare acceso il computer porta ad
una maggiore usura dei componenti,
oltre che ad un consumo elettrico. Però
ti consente di poter utilizzare subito il
computer. La differenza sta nello sforzo che i singoli componenti all’interno
devono sopportare. Mi spiego meglio.
Un Pc che rimane sempre acceso ha i
componenti sotto sforzo principalmente nel momento in cui viene acceso
(in quanto passa da uno stato di fermo
ad uno in cui i componenti diventano
attivi al 100%). Un computer che viene
spento più volte al giorno e soggetto
di conseguenza ad essere più volte
acceso, ha i componenti al suo interno
che sono molto più soggetti a picchi
di sforzo che ne possono accorciare
alla lunga il tempo di vita. Bisogna
fare alcune opportune considerazioni
in base al Pc che si utilizza, sia in
base all’età (se ha più di 6 anni è già
da considerarsi vecchio), sia in base
alla tipologia di disco rigido (spostare
foto da Smartphone a disco esterno),
in quanto un tradizionale disco rigido
ha parti in movimento, mentre un disco
a stato solido non avendone risulta più
“robusto”.
Perché lasciarlo acceso
Contiene dati che sono condivisi;
devi accederci in remoto; ci sono dei
task schedulati, scansioni, aggiornamenti che entrano in funzione mentre
non lo usi: è un server; non vuoi perdere tempo nell’attesa che si accenda;
lo devi utilizzare entro le prossime
6-12 ore.
Perché spegnerlo
Risparmi corrente elettrica (e
la bolletta sarà più leggera…); non
sopporti il rumore delle ventole; spegnere regolarmente il Pc ne migliora le
prestazioni; non lo devi utilizzare per
le prossime 6-12 ore. Per quello che
medolla
Riso, pasta, sughi e Nutella
alla Casa per ragazze di Oradea
Nutella, abbigliamento nuovo e altro
materiale, tutto arrivato regolarmente
a destinazione. Per chi volesse saperne
di più sull’attività dell’associazione:
www.happychildrenonlus.org.
mirandola
Il ritiro
di Quaresima
Si svolgerà domenica 28 febbraio
alle Budrie di San Giovanni in Persiceto
(Bo), Casa Madre delle Suore Minime
dell’Addolorata, il ritiro di Quaresima
della Parrocchia di Mirandola, guidato
da suor Elena Bosetti. Sono invitati
tutti gli adulti della Parrocchia e le famiglie. È previsto anche un servizio di
baby sitter per i più piccoli. Il tema del
ritiro è: “Dio è misericordia-Sorgente
di vita e di gioia nelle nostre famiglie”.
Partenza dal parcheggio di via Posta alle
8,30. Prenotazione, entro mercoledì 24
febbraio allo 0535/21018.
mirandola
Foto di
gruppo per i
partecipanti
alla serata
di medici e
infermieri
Volontari
di Happy
Children al
lavoro
Prosegue l’impegno umanitario di
Happy Children Onlus. Nei giorni scorsi l’associazione medollese ha inviato
alla Casa di accoglienza per ragazze di
Oradea (Romania) riso, pasta, sughi,
riguarda ibernazione e sospensione
(sleep in inglese), bisogna preferire
la sospensione in quanto il computer
va in uno stato dove consuma poca
potenza costante, l’ibernazione invece
produce maggiore usura per i componenti in quanto passa da uno stato
pressoché di fermo ad uno di piena
attività in brevissimo tempo.
L’usura è causata anche dalla
sporcizia del computer, siano essi i
software installati oppure la polvere
che entra all’interno delle feritoie per
intenderci. Prendersi cura del proprio
computer pulendolo internamente 1-2
volta l’anno con una bomboletta d’aria
compressa e rimuovere tutti i software
non necessari, è un’ottima abitudine!
Come fare quindi? Se lo utilizzi solo
una volta al giorno spegni il computer
quando hai finito di usarlo. Se invece
lo utilizzi più volte al giorno, mettilo
in modalità standby tra una sessione
e l’altra, poi di notte (se non lo usi),
spegnilo.
“La vita: un viaggio senza fine”
era il titolo del primo incontro che ha
aperto la formazione accreditata sulle
cure palliative, organizzata su base
volontaria da medici di famiglia e
infermieri dell’Area Nord (Mirandola
e Carpi). La serata, che si è svolta lo
scorso 27 gennaio presso la sede Medibase di Mirandola, ha approfondito un
tema sempre più attuale nell’assistenza
ai pazienti: le terapie complementari.
è in aumento il ricorso allo yoga della
Lo yoga della meditazione
per i pazienti con tumore
meditazione in pazienti sottoposti a
terapie per la cura dei tumori. I dati
scientifici mostrano che programmi di
yoga della meditazione migliorano la
qualità di vita dei pazienti e aumentano
il loro benessere fisico e psicologico.
L’incontro è stato condotto da Loredana Buonaccorso, psicologa psicoterapeuta, contrattista per l’Azienda
Usl di Modena sulle cure palliative
domiciliari e da Anna Grazia Fiorani, psicomotricista, insegnante di
meditazione, che hanno illustrato un
progetto di integrazione tra psicologia
e meditazione, dedicato ai pazienti
oncologici assistiti al domicilio dai
medici di famiglia. Il progetto è stato
valutato e accettato dal Comitato Etico
del Policlinico di Modena e finanziato
dall’Amo Nove Comuni Modenesi
Area Nord che da anni opera sul
territorio di Mirandola per i pazienti
oncologici con un costante impegno
nei progetti dedicati alle cure palliative.
n. 3 - febbraio 2016 ·
19
«Era un personaggio poliedrico, con forte carica umana e grande fede»
mirandola
«Vi racconto il mio amico don Zeno» Ledelnovità
cinema
a cura di Fabio e Sandro
La testimonianza di don Ivo Silingardi al convegno sul prete di Nomadelfia
Al recente convegno su “L’attualità di don Zeno tra fede professata e fede vissuta”che si è svolto
a Mirandola nei giorni scorsi, don
Ivo Silingardi (nella foto di Nelson),
amico del prete di Nomadelfia,
ha portato una sua interessante
testimonianza, che pubblichiamo
integralmente.
«Sono stato vicino a don Zeno
nell’ultimo periodo della guerra e,
dopo, ho sempre coltivato rapporti di
amicizia cordiale con lui. Esprimere un
giudizio su don Zeno non è facile, detto
che egli era un personaggio poliedrico.
Don Zeno era un “fuori serie”, sia come
uomo, sia come sacerdote, sia come
realizzatore. Aveva una forte carica
umana, sostenuta da una fede grandissima: dimostrava un coraggio indomabile. Talvolta dava segni di quella sana
“pazzia” quale si riscontra in alcuni
santi. Era anomalo, ma positivamente,
perché era al di fuori dell’agire egoistico, contro la ricerca dell’interesse e
dell’affermazione orgogliosa: per lui il
guadagno, la carriera, gli onori, la sistemazione, i titoli non esistevano. Il suo
sogno, o ideale, o programma, non era
tanto l’assistenza ai ragazzi bisognosi
quanto il dare vita ad una comunità
realizzante un cristianesimo integrale.
E siccome la legge fondamentale del
cristianesimo è l’amore, l’unità, la
comunione, ecco Nomadelfia, dove
“l’amore è legge”, per arrivare a “ut
unum sint”, che è il vertice divino rivelato da Cristo. Don Zeno era dotato di
una personalità semplice e complessa,
difficilmente restringibile in qualche
singolo settore (culturale, contemplativo, ascetico, assistenziale, organizzativo o altro). Aveva una forte sapienza
spirituale, anche se non accompagnata
da una cultura teologica. Era parlatore,
oratore, conferenziere, tribuno affascinante, anche se non preparava schemi
o teorie ben delineate. Improvvisava,
attingendo dalla sua fervida mente
o dall’abbondanza del suo cuore le
espressioni più immediate per parlare di
Cristo, del Vangelo, della Chiesa ecce-
visti per voi
a cura di Sergio Piccinini
Ron Howard confeziona (bene)
un film già visto
Tratto da un romanzo di Nathaniel
Philbrick, a sua volta ispirato alla
vicenda della baleniera Essex, che nel
1820 fu attaccata e affondata da un
capodoglio. I superstiti furono costretti
a un lungo viaggio di ritorno ai limiti
tera. Generosissimo,
accoglieva alla sua
tavola i poveri mendicanti. Massima
fiducia nella Divina
Provvidenza: non
faceva calcoli o previsioni commerciali.
Di temperamento
sereno e cordiale,
sempre ottimista,
era lieto e giulivo.
Nomadelfia è una
testimonianza che
conferma l’influsso
della fede cristiana
nel settore socialefamiliare, dando la forza a famiglie
e volontari per realizzare una forma
ecclesiale di vita comunitaria, basata su
una comunione di fede e di amore, di
ideali e di opere apostoliche, con spirito
evangelico, nell’alveo della Chiesa. È
un tentativo di realizzare integralmente
il cristianesimo dentro la società civile,
senza i confini o le mura o le delimitazioni del monastero o del convento. Al
di fuori della fede cristiana ci sono state
le “comuni” della Cina o i “kibbutz” di
Israele, ben lungi dagli ideali di Nomadelfia. In conclusione, don Zeno resta
un forte esempio di entusiasmo per tutti
coloro che operano per la diffusione del
regno di Cristo».
Don Ivo Silingardi
delle possibilità umane. Anni dopo
Nickerson (Brendan Gleeson), uno dei
sopravvissuti, racconta le sue memorie
a Herman Melville (Ben Whishaw),
che in seguito scriverà “Moby Dick”
rifacendosi a quella storia. L'ultima
fatica di Ron Howard è un film classico fin dalla narrazione, che sfrutta
l'espediente del flash-back abbinando
il personaggio di Nickerson alla figura
del narratore-regista e Melville a quella
del destinatario-spettatore. Ironico il
fatto che nel finale il marinaio riceva
dal romanziere un compenso in denaro
e gli dica «Avete speso bene i vostri
soldi», quasi come se Howard volesse
rassicurarci. Confezionato benissimo,
“Heart of the sea” ruota attorno alle tematiche molto americane della lotta per
la sopravvivenza e del conflitto: quello
tra il primo ufficiale ed il capitano della
baleniera, tra l'equipaggio e le forze
della natura (incarnate dalla balena).
Tutto diventa competizione, prova da
superare con tenacia, forza d'animo
e possibilmente ostentando maschia
virilità. In questo senso sorprende un
po' l'esito dello scontro finale con il
don ivo e don zeno
Due vite
per gli altri
Don Ivo Silingardi, come don
Zeno, ha speso tutta la sua vita con
gli altri. Don Ivo è nato a Modena
il 28 agosto 1920. Ha iniziato la sua
missione sacerdotale a San Giacomo
Roncole ed ha vissuto in prima persona la Resistenza, collaborando con le
Brigate Italia. Arrestato nel settembre
del 1944 dalla brigata nera insieme ad
altri tre sacerdoti ed una ventina di giovani partigiani, è condotto in carcere a
Mirandola per poi essere consegnato ai
tedeschi. Trascorre otto mesi in attesa
della fucilazione a San Giovanni in
Monte, a disposizione delle SS. Viene
liberato alla fine della guerra e scopre
che l’amico don Elio Monari, arrestato
con lui, era stato ucciso. Ha aiutato
ebrei e perseguitati. Nel dopoguerra
è stato incaricato di occuparsi della
Pastorale del lavoro della Diocesi e
delle Acli. Negli anni Cinquanta ha
fondato la scuola alberghiera di Carpi.
Ha poi contribuito a realizzare il centro
Kennedy, la palestra omonima e la Cooperativa sociale Nazareno, che ospita
decine di giovani con disabilità.
cetaceo. Chris Hemsworth è intrappolato ancora una volta nei panni dell'eroe
duro e perennemente arrabbiato, in più
momenti ai limiti del ridicolo. Ma gli va
riconosciuto il merito di essersi sottoposto a una dieta impegnativa per risultare
più credibile come naufrago. Per dare
una parvenza di modernità a un'opera
fondamentalmente già vista, il direttore
della fotografia Anthony Dod Mantle
s'inventa le angolazioni più strampalate
per posizionare la macchina da presa,
carica i colori, fa un uso esasperato del
grandangolo. Il risultato è effettivamente di grande impatto visivo. Due
scene efficaci: la prima uccisione di una
balena e la fuga dalla nave in fiamme.
Sergio Piccinini
Heart of the sea-Le origini di Moby
Dick
(In the Heart of the Sea)
Regia: Ron Howard.
Con: Chris Hemsworth, Benjamin
Walker, Cillian Murphy, Tom Holland,
Brendan Gleeson.
Usa, 2015, avventura, colore 121 min.
Teaser trailer per Angry Birds
La Sony ha diffuso il primo trailer
e il poster di “Angry Birds”, il nuovo
film d’animazione diretto da Clay
Kaytis e da Fergal Reilly in arrivo nel
2016. Il film sarà targato Sony Pictures
Imageworks, ma è stato prodotto e finanziato da Rovio, l’azienda finlandese
che ha creato il celebre gioco per cellulari e che ora si occupa di sviluppare
e valorizzare il brand con l’obiettivo,
tra gli altri, di farlo sfondare al cinema.
La pellicola sarà nelle sale statunitensi
il 20 maggio 2016.
Batman vs Superman
Direttamente dal Comic-Con di
San Diego, ecco il nuovissimo trailer
di “Batmav vs Superman: Dawn of
Justice”, sequel de “L'Uomo d'Acciaio”, sempre diretto da Zack Snyder. Il
nuovo fenomenale trailer ha mandato
in visibilio il pubblico del Comic-Con,
candidandosi come film più atteso del
2016. Nel cast troviamo Ben Affleck
(nei panni di Batman), Henry Canvill
(Superman) e Gal Gadot (Wonder
Woman).
Benicio Del Toro villain
“Star Wars: Il Risveglio della Forza” è arrivato nelle nostre sale lo scorso
16 dicembre, ma la Disney pensa già
al capitolo successivo, scritto e diretto
da Rian Johnson (Looper), nel quale,
arriva adesso la notizia, il grande Benicio Del Toro potrebbe ricoprire il
ruolo di Villain. Le riprese dell'ottavo
episodio partiranno nel 2016 con una
release mondiale programmata per
maggio 2017.
Andres Muschietti alla regia di It
Andy Muschietti, regista dell’horror “La Madre”, è in trattative finali
per dirigere l’adattamento cinematografico di “It” per la New Line, riporta
l’Hollywood Reporter. La pellicola,
inizialmente prodotta dalla Warner
Bros, doveva essere diretta da Cary
Fukunaga, ma a causa dei tagli imposti dalla divisione della major, la New
Line, il regista di “True Detective” lo
scorso maggio ha deciso di abbandonare la guida del film. Dopo aver chiuso
l’accordo con Muschietti, la New Line
provvederà a trovare un nuovo sceneggiatore. Il progetto è ancora quello di
dividere l’adattamento in due parti.
Non è chiaro, invece, se Will Poulter
sarà coinvolto nel progetto nei panni
di Pennywise.
Queste e altre notizie dal mondo
del cinema le trovate nella sezione
News di www.trashcult.com.
n. 3 - febbraio 2016 ·
medolla
«Quadri ricchi di note coloristiche suggestive e mai banali»
Per Milvia un debutto con paesaggi
Prima mostra di dipinti della pittrice Sala fino a fine febbraio al bar via Roma
mirandola
Prosegue la mostra
di Loretta Pavani
Ha inaugurato lo scorso 17 gennaio
presso il bar via Roma caffè di Medolla
la prima esposizione della pittrice
(per passione) Milvia Vittoria Sala.
Amante da sempre della pittura ha sviluppato la sua passione da autodidatta,
frequentando corsi di acquerello e olio,
rimanendo però affezionata ai colori
acrilici. I quadri esposti, raffiguranti per
lo più paesaggi, trasmettono emozioni
forti, con note coloristiche suggestive
e mai banali. Milvia, che nella vita si
occupa, insieme al marito Marco, di
affido famigliare, presenta la mostra
dicendo: «I quadri di questa esposizione
raffigurano paesaggi, io amo dipingere
la natura che mi circonda, vivo la libertà
e gli spazi nel catturare ciò che vedo,
riproponendolo per come io lo vedo».
I quadri saranno esposti fino alla fine
di febbraio.
Carlotta Casacci
brevi
VENDITA DI TORTE PER
I BIMBI CHERNOBYL
Domenica 14 febbraio a Cavezzo,
in piazza Fratelli Cervi, l’associazione
Progetto Chernobyl Bassa modenese,
organizza una vendita di torte di San
Valentino. L’iniziativa rientra tra gli appuntamenti programmati per celebrare
i 20 anni di attività dell’associazione.
E mail: chernobilmedollacavezzo@
gmail.com.
TANTI APPUNTAMENTI
AL CAFFè FENICE
Loretta Pavani, terza da
sinistra, con alcune amiche
“Le forme dell’arte: sperimentando
tra materia e colore” è il titolo della mostra personale di pittura di Loretta Pavani, allestita a Mirandola nell’Aula Magna
“Rita Levi Montalcini”. L’esposizione,
che potrà essere visitata fino al 28 febbraio, raccoglie oltre 20 opere dell’artista
che è nata a Milano, ha vissuto per diversi
anni a San Felice lavora a Mirandola
(presso il Comune). Ancora alla ricerca di
una sua precisa via artistica (da qui la sperimentazione del titolo), l’autrice si trova
a suo agio sia con il figurativo, attraverso
la produzione di persone e volti intensi
e tratteggiati con colori vivaci e decise
21
pennellate, sia con l’astratto, in opere
molto materiche, realizzate affiancando
alle tempere prodotti eterogenei, che spaziano dal rame al truciolo, dalla pietra al
poliuretano espanso, dal gesso alla carta
pesta. L’effetto è sorprendente: i soggetti
sembrano uscire dalla tela per fissarsi negli occhi e nella mente dell’osservatore.
Orari di visita dell’esposizione: il sabato e
la domenica dalle ore 10 alle 12,30 e dalle
16,30 alle 19. La personale di Loretta
Pavani è organizzata dall’Assessorato
alla Cultura del Comune di Mirandola.
Per info: telefono 0535/29624-29782
oppure 333/6143628.
Sono tanti gli appuntamenti che
si svolgono in febbraio a Mirandola
presso il caffè “La Fenice” in Galleria
del Popolo. Domenica 14, alle 18,30,
“El Atardecer”, la pratica milonguera
di Blu Tango con rinfresco di delizie
gastronomiche. Sabato 20, sempre alle
18,30, “Aperiluce in Galleria”. Morena e Susi invitano tutti a un brindisi
luminoso e scintillante. Domenica 28
dalle 17 “Swing Aerials”, un bellissimo
workshop di figure da ballo e, dalle 19,
“Spritz & Swing” apericena in musica
con i Monelli dello Swing. Tutti i mercoledì sera, dalle 19 “Cheers!” English
happy hour con Federica Gozzi. I venerdì sera “Start Your Friday”, mentre i
sabati sera “Weekend Hangout resident
The Cbs”. Inoltre il martedì alle 21
scuola di swing e boogie woogie, il
mercoledì alle 20,30 scuola di tango e
dalle 21, incontro del circolo fotografico “Il Monocolo”. Info: 0535/1906576.
A FINALE EMILIA
LE NOVITà EDITORIALI
La biblioteca “Pederiali” di Finale
Emilia, ospita sabato 13 febbraio alle
ore 18, l'esperta di narrativa contemporanea, Simonetta Bitasi che aggiornerà
i presenti sulle più recenti novità del
panorama editoriale.
n. 3 - febbraio 2016 ·
mirandola
Prosegue la stagione teatrale organizzata da Ater e Comune
Le ritmiche conturbanti del flamenco
"El Paso del tiempo" venerdì 26 febbraio all'Aula Magna "Levi Montalcini"
FINALE
Impazza
il Carnevale
Ottavo appuntamento della stagione
teatrale di Mirandola, venerdì 26 febbraio
alle ore 21 presso l’Aula Magna Rita Levi
Montalcini, “El Paso del tiempo”, spettacolo della compagnia NaturalisLabor in
collaborazione con Flamenco Lunares,
porterà sul palcoscenico le ritmiche conturbanti del flamenco.
“Il tempo non fa rumore quando passa
e attraverso il flamenco gli si può conferire
un suono, una melodia, senza dimenticare
che siamo esseri effimeri consapevoli del
dono che ci è stato fatto”: scopo di questa
originale rappresentazione, dunque, sarà
quello di trasportare lo spettatore nel suggestivo mondo del ballo andaluso, alternando
balli ammalianti e melodie indimenticabili,
ma anche di svelare il ruolo del tempo nella
vita dell'uomo, il suo essere inafferrabile
eppure comprensibile se scandito da abili
passi di danza.
Le coreografie e le proposte teatrali,
ispirate alla musica flamenca e realizzate
da Carmen Meloni, fonderanno influenze
arabo-indiane e movenze di accattivante
sensualità.
Il cast sarà composto da brillanti
musicisti che suoneranno dal vivo, ovvero Marco Perona (chitarra), Monica
Tenev (violino), Gabriele Gagliarini
(cajón) e Jose Luis Salguero Andujar
(voce), e dai cinque danzatori professionisti italo-spagnoli Carmen Meloni,
Dario Carbonelli, Raffaella Martella,
Pietroniro Megumi Viola, Ester Bucci.
Ogni ballerina rappresenterà il flamenco
a proprio modo, sviluppando sulla scena
l’interiorità e la personalità di questa danza
percepita più come un vero e proprio stile
di vita e modo di essere che come semplice
ricerca estetica.
Il risultato sarà un insieme di stili, da
quello dolce di Siviglia a quello provocante
e ritmico di Jerez De La Frontera, fino alla
combinazione dei due nel più moderno
stile madrileno. I movimenti bruschi e le
espressioni del volto giocheranno un ruolo
fondamentale nel riflettere i sentimenti che
gli artisti decideranno di esprimere: battere
le mani, tirare calci, suonare le nacchere,
muoversi repentinamente o mantenere
grazia e precisione, saranno questi i mezzi
assoluti per rendere vivo ogni gesto e comunicare particolari emozioni. "El paso del
tiempo", passione e ritmo, mistero e fascino
cattureranno il cuore del pubblico offrendo
uno spettacolo unico e indimenticabile.
Prevendita biglietti
La prevendita dei biglietti è presso
l’Aula Magna Rita Levi Montalcini, via 29
maggio, Mirandola. La biglietteria è aperta
tutti i martedì dalle ore 17 alle 19, i giovedì
dalle 10 alle 12 e nei giorni di spettacolo
dalle 17 alle 20. Per informazioni e prenotazioni [email protected].
Prossimo appuntamento
Prossimo appuntamento della stagione
sarà “Giro di vite”, venerdì 4 marzo, spettacolo di Valter Malosti interpretato da Irene
Ivaldi, dalla novella di Henry James.
23
brevi
"SUL TETTO DEL MONDO"
IN SCENA A FINALE
Si terranno dal 24 al 26 febbraio al
Teatro Tenda di Finale Emilia, in via
Stazione, alle 20,30, le rappresentazioni
di “Sul tetto del mondo”, produzione del
Teatro delle Ariette.
Due spaventapasseri e al centro
dello spazio scenico un pentolone dove
si fa la polenta e un tavolo così grande e
basso che sembra un letto. Sul fondo c'è
un piccolo schermo, come una finestra,
dove si vede il tempo che passa. Sono
fragili come tutti gli spaventapasseri,
che durano il tempo di un raccolto e poi
tornano a essere paglia, legno e vestiti
vecchi. Portano il mistero dei gesti e
delle parole che raccontano il tempo
della vita come se fosse un teatro delle
utopie e delle passioni, il sogno di due
spaventapasseri. Lo spettacolo è per 60
spettatori. Alla fine si condivide il cibo
preparato durante la rappresentazione.
Biglietto unico 20 euro. Prenotazione
obbligatoria al numero 059/927138.
CORSO DI BALLO
A SAN POSSIDONIO
Nuovo appuntamento con gli
Amici di Aggiungi un posto a tavola
che organizzano sabato 13 febbraio
a Finale Emilia al Palasport di viale
della Rinascita la consueta festa di
Carnevale per raccogliere fondi per
il nuovo parco giochi “Ciao Manu”,
che sorgerà nei giardini pubblici De
Gasperi. Costume obbligatorio. Alle 20
aperitivo, alle 21 cena (costo 15 euro)
e alle 23 (ingresso 10 euro) musica
con DJ Rai, Robby Rubini e vocalist
Steve the voice. La prevendita per la
cena è presso tabaccheria Pavlin, quella
per il dopo cena presso tabaccheria
Pavlin, Cartolibreria Diegoli, Bar Sole
e Sapori. Info: Arturo 393/8545025 Mic 348/8953004.
Dallo scorso 4 febbraio a San
Possidonio, l'associazione culturale
Battaglione Estense organizza, ogni
mercoledì alle 21, corsi di ballo dell'Ottocento presso l'Auditorium Principato
di Monaco, in via Focherini 1. La partecipazione al corso è completamente
gratuita. Per informazioni e iscrizioni
telefonare al 335/6910796.
NUOVA PROIEZIONE
DI TELLURICA
Venerdì 12 febbraio a San Possidonio, presso l'auditorium, alle 21,
proiezione del Film “Tellurica - Storie
dal cratere”, dieci cortometraggi, dieci
storie sui terremoti che hanno colpito
l'Emilia Romagna nel 2012.
n. 3 - febbraio 2016 ·
L'arcivescovo di Chieti-Vasto fu grande amico di Papa Giovanni
mirandola
L'interprete di una chiesa rinnovata
Volume del mirandolese Galavotti sull'episcopato di Loris Francesco Capovilla
“Il pane e la pace. L’episcopato di Loris Francesco
Capovilla in terra d’Abruzzo” (Textus Edizioni, 2015)
è il titolo del nuovo volume
del mirandolese Enrico Galavotti, docente di Storia del
cristianesimo all’Università
“d’Annunzio” di ChietiPescara. Capovilla ha compiuto 100 anni
lo scorso 14 ottobre ed è stato creato cardinale da Papa Francesco il 22 febbraio
2014, divenendo anche il membro più
anziano del collegio cardinalizio. Nato a
Pontelongo, in provincia di Padova, nel
1915, Capovilla è sacerdote dal 1940. Già
segretario particolare di Angelo Giusep-
pe Roncalli-Giovanni XXIII (tra
il 1953 e il 1963),
è stato arcivescovo di Chieti-Vasto
(1967-1971) e delegato pontificio
per il Santuario
della Santa Casa
di Loreto (1971-1988). Ha
curato l’edizione di numerosi
scritti del “Papa buono”. Galavotti ricostruisce con grande
dovizia di particolari una parte decisiva
della biografia di Capovilla, quando dopo
la morte di Roncalli venne inviato da Paolo VI in terra d’Abruzzo, dove avviò un
episcopato breve ma intensamente vissuto.
«Un episcopato
– scrive Stefano Trinchese
nell’introduzione – che
iniziava quasi
in successione
alla conclusione
del Concilio e
che proprio per
questa ragione intendeva proporre un’immediata e coraggiosa applicazione dei decreti del Vaticano II. Non fu un compito
facile: perché davvero il Concilio esigeva
Librerie Coop su tutto il territorio
nazionale. Con l’inizio del nuovo
anno le librerie Coop ospitano gli
show case acustici dei Remida che
Borse di studio
della Provincia
da tutti un ripensamento
profondo di mentalità, prassi
e linguaggi, in un ambiente
ecclesiale e sociale per molti
aspetti ancora legato a forme
e consuetudini desuete».
Capovilla, nella diocesi di
Chieti-Vasto, fu uno degli
artefici del passaggio tra il
“vecchio” e il “nuovo” della
chiesa, sulla linea tracciata
coraggiosamente da Giovanni XXIII. Interessante,
a questo proposito, la lunga intervista di
Galavotti al cardinale Capovilla, in due
incontri che si sono svolti il 29 luglio e il 3
ottobre 2014 a Sotto il Monte (Bergamo).
sono aperti al pubblico, ai giornalisti e agli addetti ai lavori per poter
ascoltare ed apprezzare dal vivo i
brani inediti realizzati dalla band
modenese. Lo scorso 29 maggio
è uscito il nuovo singolo “Così
Che Passerà” che si è imposto
nelle classifiche e radio nazionali. La band modenese Remida
è formata da: Davide Ognibene
(autore, voce, chitarre), Elia
Garutti (chitarre), Mattia La
Maida (basso), Alessandro
Bosi (batteria, percussioni),
Giulio Saltini (piano, synth).
Il progetto Remida è attivo dal
2005 con alle spalle la pubblicazione di tre album. La band
continua a macinare chilometri
in tour vantando oltre 100 date
in quasi due anni con esibizioni
nelle province di Modena, Mantova, Bologna, Reggio Emilia,
Ravenna, Venezia, Milano e
Brescia.
Per rimanere in contatto con il
mondo Remida visitate il sito web
www.remidaband.it.
I Remida hanno scelto
innovazione e creatività
creatività di nuovi artisti attraverso
una adeguata visibilità, promozione
e diffusione, sia fisica che digitale
del prodotto musicale. L’iniziativa
ha portato alla pubblicazione di un
Ep contenente cinque brani frutto
della più recente attività discografica dei Remida. L’album della band
modenese è attualmente in vendita
all’interno delle Librerie Coop e
disponibile su tutte le piattaforme
più importanti nella distribuzione
digitale. I brani inediti dei Remida
sono in rotazione radiofonica su
Radio Coop raggiungendo così
oltre 950 punti vendita IperCoop e
bando
C'è tempo fino alle ore 12 del 4
marzo per presentare le domande per le
borse di studio della Provincia di Modena per l'anno scolastico 2015/2016,
riservate ai residenti in provincia di
Modena che frequentano il primo o
secondo anno delle scuole secondarie di
2° grado (ex scuole medie superiori) o
sono iscritti al 2° anno di un organismo
di formazione professionale accreditato.
Bando e modulo di domanda presso: le
segreterie delle scuole; l’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia
di Modena (via Martiri della Libertà,
34 - Modena); sul sito www.istruzione.
provincia.modena.it.modena.it. Info:
chiamare lo 059/209199 da lunedì a
venerdì dalle 10 alle 14, giovedì dalle
14,30 alle 17,30, o scrivere a info@
provincia.modena.it.
musica
La band modenese Remida è
stata scelta per il nuovo progetto
“Mi sento dire” per lo sviluppo
della produzione musicale italiana
indipendente. Il progetto è promosso
da Radio Coop, tra i più innovativi
modelli di comunicazione e diffusione musicale instore, Irma Records,
tra le etichette indie più attive sia in
ambito italiano che internazionale
e il Mei-Meeting delle Etichette
Indipendenti, punto di riferimento
per la nuova musica e piattaforma di
lancio di nuove proposte. L’obiettivo
e l’ambizione del progetto è individuare e premiare l’innovazione e la
25
n. 3 - febbraio 2016 ·
mirandola
«Divenuti troppo potenti, furono sterminati da Filippo il Bello»
Un mirandolese racconta i Templari
27
Fabrizio
Ferri
Personali
Il nuovo libro di Fabrizio Ferri Personali spiega chi furono i leggendari cavalieri
Il mirandolese Fabrizio Ferri Personali,
dopo il successo del
suo libro dedicato alla
famiglia dei Pico, torna
alle stampe con il breve
ma intenso saggio “I
Templari nella storia
e nel mito”. Chi fossero in realtà questi
leggendari cavalieri
lo abbiamo fuggevolmente appreso nelle
aule scolastiche, ma
ora Ferri Personali
ce lo racconta ampiamente con abilità
narrativa, muovendosi in un periodo
storico complesso e
intricato.
Dell’ordine cavalleresco dei
Templari, l’autore rievoca le lontane
origini (anno 1110), ne spiega la denominazione, ne rivela le finalità e ne
elenca i voti che essi pronunciavano
tra cui quello
della povertà,
che verrà però
clamorosamente tradito.
Nella seconda
metà del XIII
secolo, infatti, i
Templari possedevano una rete
di oltre ottocento
fra castelli, commende e priorati,
frutto di legati e
donazioni che assicuravano a loro
rendite astronomiche, per cui essi
erano in grado di
concedere su larga scala mutui e
prestiti ai potenti,
dando origine al primo grande commercio bancario. Ma il loro enorme
potere finanziario ne provocò la rovina
e l’estinzione. L’ordine era nato per
parole senza tempo
a cura di Giampaolo Ziroldi
proteggere i pellegrini sulle strade,
malsicure e infestate di briganti, che si
recavano a Gerusalemme per visitare
il Santo Sepolcro, ma nel tempo si era
trasformato anche in un vero e proprio
corpo militare, numeroso e forte, che
difese strenuamente la fede cristiana
contro i turchi che minacciavano il
regno di Gerusalemme. Erano però
diventati economicamente troppo potenti, facendo ombra al re di Francia,
Filippo il Bello che li perseguitò e li
sterminò.
Il racconto di Ferri Personali finisce qui. Ma noi ricordiamo che tempo
fa una notizia riportata dai giornali si
riferiva all’immenso tesoro dei Templari, probabilmente nascosto in una
zona remota dei Pirenei. E la leggenda
continua…
Il volume “I Templari nella storia e
nel mito” può essere consultato presso
le biblioteche della Bassa, dove sono
disponibili anche gli altri volumi di
Ferri Personali.
Mirta Braghiroli
edizioni cdl
Orti urbani, consumi, etichette:
Ecco il manuale per non sprecare
Giovedì 18 febbraio alle
ore 21 presso il municipio
di San Possidonio, Sara
Prati e Claudia Rinaldi,
presentano il loro libro:
“Quando non eravamo
spreconi” (Cdl edizioni,
84 pagine, 19 euro). Il
volume tratta delle buone
pratiche per ridurre le
spese nel bilancio familiare e combattere i tre
maggiori sprechi nelle nostre case:
acqua, energia e cibo. Tanti consigli
utili su orti urbani, consumi, energie
rinnovabili e ultimi aggiornamenti
riguardo la disciplina delle nuove
sullo scaffale
«Certe notizie è meglio
se rimangono segrete»
Storie di guerra e d'amore
di un modenese sul Carso
«Pensavo a chi era stato a pubblicarmi nei giornali; tu sei stato?
Caro figliolo, non hai compreso che
le cose più belle sono nascoste? Ti
parlo sinceramente. Certe notizie
starebbero bene segrete. Ti prego di
ritirare la mia fotografia, perché non
intendo essere messa in evidenza. Il
favore più grande che mi puoi fare è
questo. Cosa ho fatto io? Dio ha fatto
tutto; io non posso, non so, non avrei
fatto nulla».
Marianna Saltini
La collana “Storia
degli Emiliani e dei Romagnoli nella Grande Guerra”, lanciata
dall’editore Gaspari di
Udine, si arricchisce di
un nuovo volume, intitolato “Storie di guerra
e d’amore”. Si tratta di
13 racconti di Giulio
Bazini, uno studente
di Parma (ma nato
a Sassuolo) partito
volontario nel 1915 e
coinvolto in numerosi
combattimenti, dal Pasubio
al Carso. Il volume raccoglie storie
semplici di uomini e donne «aggrappati a una vita di precarietà e di speranza, in balia di un conflitto che aveva
stravolto e stroncato vite e rapporti
familiari e sociali, mettendo a nudo
sia gli indegni, i profittatori, gli inetti,
i vili, sia i tanti generosi ed altruisti,
animati da ideali e senso del dovere»,
come scrive il curatore del libro, Franco Bottazzi. Nel 1970, a oltre cin-
Marianna Saltini, detta anche
Mamma Nina (foto), nacque a Fossoli
di Carpi nel 1899. Sorella di Zeno,
il futuro fondatore di Nomadelfia,
Marianna, madre di sei figli, rimase
vedova all'età di 39 anni. Dopo aver
sistemato i propri figli, incominciò a
dedicarsi completamente ai bambini
più poveri. Mamma Nina cominciò
a curare in particolare le bambine,
sfamandole e togliendole dalla strada. Nel 1936 il Comune di Carpi le
assegnò un fabbricato che divenne
sede dell'attività di mamma Nina,
che costituì così la “Casa della Divina Provvidenza”. Marianna Saltini
morì il 3 dicembre 1957. La chiesa
cattolica riconosce Mamma Nina
come venerabile, dopo un processo
di beatificazione conclusosi nel 1988.
etichette alimentari. Nel
libro troviamo anche
suggerimenti e proposte
per pulire casa in modo
ecologico e risparmiare
sulle bollette, un aiuto
per vivere la crisi attuale in maniera creativa
attraverso la diffusione
dei consumi condivisi e il
rafforzamento dei legami
di comunità. Introduce
Roberta Bulgarelli. Saranno presenti le autrici. L’iniziativa
si inserisce nella rassegna di incontri
con autori e libri “Perle di cultura”,
organizzata da Comune e biblioteca.
quant’anni di distanza
dagli avvenimenti narrati e sull’onda delle
commemorazioni del
cinquantenario della
vittoria, Bazini aveva
dato alle stampe le sue
memorie di giovanissimo combattente, pubblicate con il titolo “Da
Venezia a… Venezia.
1915-1918: tra diario
e storia le avventurose
vicende di un volontario
della Grande Guerra”
(riedite da Gaspari nel
2010, a cura sempre di Franco Bottazzi, con gli itinerari di visita ai luoghi
e la prefazione dello storico militare
generale Emilio Faldella). Dopo quasi
un altro mezzo secolo, sono emersi
casualmente dall’archivio di famiglia
i 13 racconti, proposti ora da Gaspari,
editore specializzato sulla Grande
Guerra e, più in generale, sulla storia
militare italiana. Segnaliamo, a questo
proposito, un altro libro, intitolato “La
rivoluzione del 1848. La nascita della
patria”, scritto da Renato Agazzi con
prefazione di Roberto Sandri-Giachino, direttore del Museo Nazionale
del Risorgimento Italiano di Torino.
La vicenda del volume (nelle librerie
in questi giorni) prende le mosse da
quando l'esercito piemontese, al soccorso alle forze insurrezionali entrò in
Lombardia nella primavera del 1848,
dichiarando di fatto guerra all'impero
austriaco. La ricostruzione delle vicende militari di quel '48 rivoluzionario
è compiuta con lo stile avvincente e
narrativo dei grandi storici inglesi.
Da quelle vicende nacque nei giovani
l'idea di una patria da costruire.
28 · n. 3 - febbraio 2016
amarcord
I ricordi dei 40 "custodi" che svolgevano un servizio utilissimo
La rimpatriata dei castellani
Ogni anno il gruppo di volontari si ritrova per una riunione... in pizzeria
Io pensavo fosse formosa!)». Guardo
la donna e le dico: «Signora se lo tiene
lì dentro, può continuare la visita!».
Suo marito mi mette una mano sulla
spalla e come se fossimo d’accordo,
ci facciamo una grande risata.
In occasione delle riunioni in pizzeria, mia figlia Greta, alcune colleghe
e la nostra responsabile coordinatrice
dei volontari Gabriella, preparano attestati, premi e video scherzosi per passare una divertente serata. Ad esempio
a una nostra collega è stato conferito il
“Premio per la memoria Giovanni Pico
della Mirandola” perché un giorno, a
fine turno, «scendendo disperata dal
Museo e non trovando la bicicletta ha
cominciato a dire: «Mama mia! I man
ciavà la bicicletta! E adesà? (Mamma
mia! Mi hanno rubato la bicicletta! E
adesso?)». «Non preoccuparti: – le
diciamo – guardiamo se te l’hanno solo
spostata» La cerchiamo ovunque, ma
senza fortuna. Dopo un quarto d’ora
salta su e dice: «Eh! Ma l’è verà che
incò a son gnuda a pè! (Eh! Ma è vero
che oggi son venuta a piedi!)».
Oppure, tanto per farvi fare un’altra risata, a due nostri colleghi è stato
Due rimpatriate dei
"castellani" in
pizzeria a
Quarantoli
assegnato il premio “Chiavi in mano”.
Una collega se lo è aggiudicata perché
una sera, non vedendola scendere dalla
Sala Leica, saliamo noi e le chiediamo
come mai era ancora lì e lei ci risponde
preoccupatissima che stava cercando
le chiavi della Sala e che non riusciva
proprio a trovarle. Quindi, tutti noi,
collaborativi, iniziamo a perlustrare
ogni sala del Museo, cercando invano
le chiavi. Su e giù. Finché uno dice:
«Ma at pruvà a guardar in bisacca?
(Ma hai provato a guardare in tasca?)».
Le chiavi erano lì. Si erano infilate
in un piccolo buco del cappotto. Un
nostro collega, forse per rappresaglia,
voleva scucirglielo con la forbice ma
alla fine abbiamo salvato cappotto e
chiave. All’altro collega, il premio è
stato assegnato perché non vedendolo
scendere dalla Sala Leica, i volontari
all’appello di chiusura si chiedono:
«Ma dov’è? Di solito è sempre puntualissimo!» e uno risponde «Ma l’è
bela che andà a cà! Serem incosa (Ma
è già andato a casa! Chiudiamo tutto)».
Il giorno dopo lo incontriamo
e ci racconta che si era attardato in
Sala perché era salito il responsabile
della Leica e fortuna che aveva con
sé le chiavi, perché quando è sceso ha
scoperto che era rimasto chiuso dentro!
Ecco perché dico che sono stati bellissimi anni, in cui abbiamo lavorato
tanto, ma in cui abbiamo incontrato
simpaticissimi colleghi e, sperando
sempre di ritornare a fare servizio al
Castello dei Pico, vi do appuntamento
al prossimo racconto.
Quirino e Greta Mantovani
presentazione
Quirino diventa... ambasciatore
Il libro Amarcord anche a Modena
Dal 2006, con l’inaugurazione
a Mirandola del Museo del Castello
Pico, coi circa quaranta volontari che
vi prestavano servizio, ci riuniamo
tutti gli anni in pizzeria. Diciamo che
siamo diventati una grande famiglia.
In queste occasioni parliamo sempre di
episodi buffi capitati durante il servizio. Ve ne racconto uno. Una domenica
pomeriggio sono di turno alla Sala
Carabini, incominciano ad arrivare i
visitatori. Dopo un’oretta spunta una
coppia, con la donna all’apparenza
molto robusta. Mi avvicino per indicare il percorso quando, dalla sua
maglietta, sbuca la testa di un cucciolo
di cane. Di colpo mi ritraggo, poi dico
alla signora: «All’entrata del Museo
c’è un cartello che vieta l’ingresso agli
animali!» lei mi risponde: «All’entrata? Non mi hanno detto niente!».
Per forza! Avendolo nascosto sotto
la maglia probabilmente non se ne erano accorti. Il volontario alla reception
infatti, quando gli abbiamo fatto presente l’accaduto ha esclamato: «Ah sè?
Me a pinsava la fus furmosa! (Ah sì?
Sarà presentato mercoledì 17 febbraio a Modena,
presso la sede Auser di
viale Menotti, 123 alle
ore 15, il libro “Amarcord
Mirandola” di Quirino
Mantovani che sarà presente all’iniziativa.
La prima edizione del
volume, pubblicato da
Auser in collaborazione
con la Fondazione Cassa
di Risparmio di Mirandola,
è andata esaurita in po-
chissimo tempo ed è già
disponibile una seconda
edizione. Il libro raccoglie
una serie di piacevolissimi e divertenti racconti
(molti dei quali pubblicati
sull’Indicatore Mirandolese) che spaziano dagli anni
Quaranta del Novecento ai
giorni nostri ed è corredato
da numerose fotografie. Il
ricavato delle vendite è
interamente devoluto ad
Auser.
n. 3 - febbraio 2016 ·
Forapani: «I tanti benefici della camminata con i bastoncini»
sport
Il Nordic Walking fa proseliti
Nella Bassa continuano a crescere i patiti di questa specialità
“Molti passeggiano, qualcuno inizia a camminare”: è con questo motto
che si apre la pagina del sito Internet di
Nordic Walking Live, associazione dedicata a una disciplina sportiva che sta
prendendo molto piede a Mirandola e
nell'Area Nord. A Raffaele Forapani,
ideatore dell'associazione e istruttore,
abbiamo chiesto di raccontarci questo
fenomeno sociale, oltre che sportivo.
Forapani, da anni lei sta diffondendo nella Bassa la cultura della
“camminata coi bastoncini”.
Come le è nata questa passione?
«L'ultimo giorno di una vacanza
estiva a Predazzo, in Val di Fiemme,
partecipai incuriosito a una lezione
dimostrativa di questa nuova tecnica
di camminata con i bastoncini e non
ho più smesso. Non essendo un atleta,
grazie ai bastoncini, le distanze e la
fatica diminuivano ed era un piacere e
un desiderio percorrere strade e sentieri
nuovi. Contemporaneamente ho potuto
conoscere persone, atleti, allenatori che
mi erano sempre sembrati irraggiungibili ma di cui ho apprezzato l'umanità,
la forza e la tenacia, sviluppando solide
amicizie. E' sempre vivo il ricordo del
giorno in cui mi trovai a camminare di
fianco a Debora Compagnoni, parlando... di figli e dei problemi di tutti i
giorni. Dalla passione individuale alla
condivisione, diventando istruttore e
poi maestro della Scuola italiana Nordic Walking, fondando l’associazione
Nordic Walking Live di Mirandola
nel 2011. Siamo in quattro istruttori
e amici: Roberta Luppi, Alessandro
Mascherini e Davide Ranuzzi ma
soprattutto centinaia di appassionati
camminatori di Nordic Walking. Persone, walker, di tutte le età che vivono
i problemi di tutti i giorni, orari, lavoro, famiglia, stress, che si sono messi
in cammino e hanno trovato nuove
energie, un nuovo equilibrio interiore
e fisico. Divertendosi».
Come si svolge la vostra attività?
Immagini di attività del
gruppo mirandolese di
Nordic Walking
junior finale
Al Mapei Stadium di Reggio
esulta solo il romanista Gavioli
Grande esordio per lo Junior Finale
al Mapei Stadium di Reggio Emilia,
dove trenta ragazzi delle categorie Allievi e Giovanissimi dello Junior Finale
(2000-2001-2002), accompagnati dal
responsabile del settore giovanile Giorgio Baroni e dagli allenatori Andrea
Gavioli, Fiorenzo Gatto e Giuliano
Modolo, lo scorso 2 febbraio, hanno
visitato gli spogliatoi, la sala stampa e lo
spazio riservato alle interviste di questo
stadio rinnovato e inaugurato nel 2013
e assistito alla partita Sassuolo-Roma
(finita 2 a 0 per i giallorossi). «Nella
serata – racconta Giorgio Baroni – i ragazzi hanno prima avuto l'occasione di
fare un giro attorno al terreno di gioco,
per poi essere accompagnati in tribuna,
dove hanno guardato la partita di Serie
A Sassuolo-Roma. Sugli spalti i ragazzi,
che si sono comportati molto bene,
hanno tifato calorosamente Sassuolo,
nonostante la profonda fede giallorossa
del loro allenatore Andrea Gavioli.
I giovani calciatori si sono divertiti
molto – continua Giorgio – e ci stiamo
muovendo, quindi, per fare in modo
che anche i ragazzi più piccoli, delle
categorie fino ai Pulcini 2007, possano
partecipare a esperienze come questa».
Lo Junior Finale non è nuovo a
queste iniziative: l'anno scorso, infatti,
un gruppo di ragazzi del settore giovanile era andato a visitare prima il centro
di allenamenti del Parma per prendere
poi posto sugli spalti del Tardini per
godersi la partita di Coppa Italia ParmaJuventus.
29
«è uno sport per tutti, per tutte le
età e tutte le stagioni. Per apprendere la
tecnica corretta dell'uso dei bastoncini
è necessario partecipare a un corso
base di poche ore e poi continuare
con le camminate in gruppo. Imparare
da autodidatti porta a camminare in
modo buffo, senza risultati e nessuna
soddisfazione.
Attualmente svolgiamo cinque
allenamenti alla settimana: quattro a
Mirandola e uno a Finale Emilia. Dalle
18,30 alle 20 una camminata un po’
leggera mentre dalle 20 alle 21,30 la
camminata si fa più tonica ed intensa.
Inoltre una volta al mese facciamo uscite in zone di particolare interesse come
percorsi in campagna, sugli argini o
in parchi vicini. La nostra campagna
è una miniera inesplorata di percorsi
di Nordic Walking per allontanarsi dal
traffico e dai rumori».
Quali sono i benefici del Nordic
Walking?
«Innanzitutto lo stare all'aria aperta, compiere, con i bastoncini, un
movimento completo che coinvolge la
maggior parte della muscolatura. Grazie alla forza e allo stimolo del gruppo
vincere l'inerzia e la pigrizia di voler
rinunciare alle camminate anche se le
condizioni meteo non sono perfette.
Si cammina sempre, anche sotto la
pioggia. Inoltre si tonifica la muscolatura, si rafforza il sistema immunitario,
azione antistress, si migliora la postura,
stimola idee positive, si sorride di più.
In sintesi: benessere interiore e fisico».
Di recente avete organizzato
un'iniziativa rivolta ai diabetici.
Ci può raccontare di cosa si tratta e quali benefici porta?
«Esatto, in collaborazione con la
medicina dello sport di Modena e il
Centro diabetologia con la dottoressa
Calzolari è stato selezionato un gruppo
di persone affette da diabete e che non
svolgevano alcun tipo di attività fisica
e sono state avviate ad un intenso programma che prevedeva due camminate
alla settimana e una seduta in palestra.
Dopo tre mesi di attività i risultati sono
stati sbalorditivi sia dal punto di vista
fisico (dimagrimento, tonificazione
generale, miglioramento dell'umore,
autostima) che clinico (abbassamento
di tutti parametri sotto controllo), il
tutto per avere eseguito con costanza,
regolarità e in gruppo Nordic Walking
e attività fisica. Purtroppo oggi si continua a non credere all'importanza del
movimento sia per la prevenzione di
importanti malattie sia come supporto
alle cure. Viene detto, ma senza la
sufficiente convinzione».
Qualche giorno fa avete effettuato un'escursione sull’altipiano di
Folgaria, Lavarone e Luserna,
sui luoghi della Grande Guerra.
Quali emozioni avete portato
a casa?
«Che cosa è la fatica piacevole di
una camminata di fronte all'enormità
dei sacrifici chiesti a chi combatté nella
prima guerra mondiale! Come si fa a
parlare di fatica o problemi di fronte
al sacrificio di questi ragazzi che non
ebbero altro futuro se non l'andare a
morire, di fronte ad enormi costruzioni costate fatiche immense e poi
abbandonate. Attraversando l'altipiano
camminando sull'erba secca tra crateri
di granate e buche carsiche, erano
questi i pensieri che ci scambiavamo,
accarezzati da un freddo vento che oggi
come allora soffiava incurante delle nostre vicende umane. Abbiamo percorso
circa 15 km quasi senza fatica».
Quali altre iniziative avete in
programma nel 2016?
«Continuare gli allenamenti, il
Nordic Walking è uno stile di vita sano,
se arriverà la neve, un paio di ciaspolate
in Trentino con gli amici walker della
Val di Fiemme, camminate nelle città
d'arte come Ferrara, Siena, Firenze,
Venezia, al mare a Riccione, la partecipazione al Festival nelle Langhe.
Importante sarà l'appuntamento del
21 maggio con la camminata notturna da Finale Emilia a Mirandola
passando per San Felice e Medolla.
Camminata evocativa della notte del
terremoto dove andremo verso l'alba
camminando insieme. Raccoglieremo
fondi per promuovere un soggiorno a
Predazzo per una persona disabile con
la partecipazione alle attività sportive
delle associazioni sportabili. Una volta
impugnati i bastoncini e iniziato a camminare... non ci si ferma più».
30 · n. 3 - febbraio 2016
L'impresa sportiva servirà ad ampliare l'orfanotrofio di Lalitpur
solidarietà
Duemila chilometri in bici per il Nepal
Il ciclista Davide Gaddi attraverserà mezza Italia per raccogliere fondi
Duemila chilometri in mountain
bike da Mirandola in piena ricostruzione dopo il sisma del 2012, per sensibilizzare gli italiani sulla situazione del
Nepal, colpito a sua volta da un violento
terremoto il 25 aprile 2015. È questa
l’eccezionale impresa che si accinge a
compiere il ciclista mirandolese Davide
Gaddi, che in ogni tappa del percorso
lancerà un appello a devolvere fondi
al conto corrente Anpas finalizzato
all’ampliamento dell’orfanotrofio “Motherhood Care Nepal” a Lalitpur, vicino
a Kathmandu, e per la formazione di
tecnici locali per la ricostruzione. La
struttura per i bambini rimasti senza
genitori è purtroppo divenuta insufficiente, per effetto del sisma del 2015
e Anpas, insieme a Reluis e all’Istituto
Nazionale di Oceanografia e Geofisica
Sperimentale (Ogs), sta raccogliendo
fondi per renderla più capiente ed
Nella foto, il primo da sinistra è Luigi Casetta, responsabile della Croce Blu di Mirandola, il
quinto è il preparatore atletico Alessandro Colombi; il sesto è Carmine Lizza, responsabile
della Protezione civile Anpas nazionale; il settimo è Davide Gaddi; l'ottavo è il sindaco Maino
Benatti; il primo da destra è Egidio Pelagatti, responsabile operativo della Protezione civile
Anpas. Insieme a loro i rappresentanti della Croce Blu di Mirandola
mirandola
La preparazione di Davide
affidata a Colombi di SirO Fitness
Per preparare il suo viaggio solidale Davide Gaddi si sta affidando
ai consigli di Alessandro Colombi,
laureato in scienze motorie all’università di Bologna con tesi sull’allenamento della forza nel ciclismo giovanile e istruttore di sala alla palestra
SirO Fitness. «Il mio primo incontro
con Davide – spiega Colombi, che è
anche preparatore atletico delle due
squadre senior della New Basket
Mirandola e della prima squadra del
Concordia Calcio – è stato ad inizio
ottobre 2014. Davide è venuto alla
palestra dove lavoro ormai da quattro
anni come istruttore di sala e personal
trainer, chiedendo un programma
di allenamento personalizzato per il
ciclismo. Data la mia passione per
questa disciplina, la cosa mi ha subito
interessato e, parlando con Davide ho
scoperto che il tipo di ciclismo che a
lui interessava era diverso da quello
solito, fatto di alte velocità e agonismo
spesso fuori controllo. Quando poi mi
ha messo al corrente del suo progetto,
mi sono sentito coinvolto ancora di più
ed abbiamo subito iniziato a pianificare
il lavoro».
Davide Gaddi non aveva mai lavorato in sala pesi prima di allora, quindi
si doveva iniziare in modo graduale.
«Durante tutto il primo mese – prosegue Colombi – Davide ha svolto una
scheda di adattamento alla palestra,
con prevalenza di esercizi di “core
training”. Da novembre abbiamo iniziato un ciclo di otto settimane di forza
massima, con esercizi specifici per gli
arti inferiori (squat, affondi, stacchi eccetera), senza tralasciare tutto il lavoro
di rinforzo della cintura addominale
e della muscolatura della parte alta
accogliente.
Davide, con la sua
mountain bike super accessoriata, partirà sabato 30
aprile 2016 da Mirandola, si
dirigerà a Trieste (per incontrare i tecnici di Ogs). Farà
quindi tappa in Friuli Venezia
Giulia, in Piemonte e in Valle
d’Aosta, per dirigersi in Toscana e ritornare a casa, dopo
tre settimane. Nel suo viaggio
toccherà tutti i centri dai quali, nell’emergenza del 2012,
sono partiti uomini e mezzi
di Anpas e della Protezione
civile per aiutare Mirandola a
risollevarsi dalle devastazioni
del sisma. Lungo il percorso i
volontari di Anpas forniranno
sostegno ed accoglienza, in
quella che si annuncia come
Gaddi ai
pesi sotto
lo sguardo di
Colombi
un’impresa coinvolgente ed emozionante. Un blog (catenanamaste.tumblr.
com), già attivo, racconterà giorno per
giorno il viaggio di Davide, a partire
dall’intensa preparazione atletica che
sta effettuando sotto la guida di Alessandro Colombi, istruttore di sala alla
palestra SirO Fitness.
Diversi sponsor, tra i quali il Comune di Mirandola, hanno già assicurato
il loro sostegno. I consiglieri comunali
hanno devoluto al conto corrente Anpas
il gettone di presenza di una seduta (pari
a 756 euro). Il sindaco Maino Benatti,
sabato 6 febbraio, ha inoltre consegnato
a Gaddi, a Carmine Lizza (responsabile Protezione civile Anpas nazionale)
ed Egidio Pelagatti (responsabile
operativo Protezione civile Anpas), in
rappresentanza dei volontari dell’associazione, un “assegno” di 1.700 euro,
ulteriore somma deliberata dalla Giunta
comunale. All'incontro erano presenti
i volontari della pubblica assistenza
Anpas Croce Blu di Mirandola.
Per unirsi a questa epica impresa
sportiva e solidale è possibile donare
al conto corrente bancario Codice Iban
IT64Q0335901600100000134996
intestato a: Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze con casuale
“Namaste-Davide per il Nepal”.
del corpo. Durante questo periodo,
Davide mi ha stupito per la forza di
volontà e per la determinazione che
dimostrava in ogni allenamento. Il
periodo delle vacanze natalizie è
servito come periodo di recupero
e a gennaio abbiamo iniziato un
periodo di forza resistente. Anche
se molte volte gli esercizi erano gli
stessi del periodo di forza massima,
la metodologia di allenamento era
molto diversa: si è passato infatti da
cinque serie da cinque ripetizioni
l’una a tre serie da 30 ripetizioni. Il
lavoro di forza resistente si protrarrà
fino a metà febbraio e poi inizieremo
lavori più di qualità (anche sulla bici)
che ci porteranno fino a maggio,
mese del viaggio di Davide».
n. 3 - febbraio 2016 ·
Sabato 21 maggio Avis e Unione 90 daranno vita a una festa di sport
podismo
La staffetta si fermerà a San Felice
Di nuovo nel modenese la tappa di arrivo della manifestazione che unisce il "cratere"
L'arrivo dell'edizione 2015
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brevi
FINALE, PISCINA CHIUSA
PER RISTRUTTURAZIONE
La piscina di Finale Emilia ha
chiuso per lavori di ristrutturazione dal
25 gennaio. Ai primi di marzo 2016
sarà già operativa per raccogliere le
iscrizioni al 3° corso di nuoto 2015-16.
Durante il periodo di chiusura dell'impianto di Finale, tutti gli abbonati al
nuoto libero potranno accedere agli
impianti di Bomporto, Mirandola o San
Felice, esibendo l'abbonamento già in
loro possesso.
TROFEO DEL CUORE
A FINALE EMILIA
La società
Artistic Skating La Torre organizza
per domenica
14 febbraio,
presso la palestra Hangar
32 di via per
Modena a Finale Emilia,
il primo Trofeo del Cuore,
triangolare di
pattinaggio artistico. Il trofeo, a cui parteciperanno,
oltre all'Artistic Skating La Torre, le
società di Bondeno e di Novi di Modena, prenderà il via alle ore 14,30 e vedrà
la partecipazione di giovani atleti dai
5 ai 15 anni che presenteranno il loro
singolo di gara con cui gareggeranno
prossimamente nelle manifestazioni
provinciali e regionali di categoria.
La Staffetta Terremoto Emilia punta
dritta su San Felice. è quanto formalizzato
nella riunione del coordinamento delle
staffette podistiche che si è tenuta nei
giorni scorsi proprio allo stadio di San Felice, prossima tappa di arrivo della quinta
edizione della manifestazione, chiamata a
congiungere per scopi solidaristici attraverso lo sport tre regioni, quattro province
e circa trenta Comuni del cosiddetto cratere sismico. La candidatura di San Felice
riporta l’epicentro della manifestazione
nel modenese, dopo che lo scorso anno
era toccato al ferrarese, con l’arrivo a
Bondeno, magistralmente organizzato dal
gruppo di atletica locale. Una candidatura
già consolidata all’arrivo della staffetta
2015, quando a raccogliere la simbolica
fiaccola dell’evento dall’attuale sindaco
di Bondeno era stato Enrico Monari,
capitano del gruppo podistico Avis San
Felice. E sarà proprio l’Avis San Felice, in
sinergia con la Polisportiva Unione 90, ad
organizzare l’evento in programma sabato
21 maggio 2016. Nelle prime intenzioni
degli organizzatori c’è un’intera giornata
dedicata allo sport e ai bambini, in sinergia
con le locali istituzioni scolastiche e con
la collaborazione di tutti i gruppi sportivi
del territorio, che conta oltre 20 discipline
diverse. Dal mattino, i bambini potranno
approcciarsi all’educazione motoria,
in una festa che vorrà anche essere una
promozione della salute e dello sport
all’aperto, con educatori ed insegnanti.
L’arrivo della staffetta è previsto nel pomeriggio, con il simbolico passaggio sulla
rinnovata pista di atletica dello stadio,
dopo i gravi danni che il fenomeno della
liquefazione e della risalita delle sabbie
dal sottosuolo avevano provocato. Allo
stadio poi si concentreranno momenti di
spettacolo e musicali, mentre in serata è in
programma una cena organizzata dai volontari e dalla polisportiva. Le staffette che
raggiungeranno San Felice partiranno da
otto diverse realtà, ai margini del cratere.
Nella prima riunione sono state definite
partenze da Moglia, nel mantovano, San
Giovanni in Persiceto nel bolognese,
Mirabello Sant’Agostino e Cento, nel
ferrarese, Modena, Carpi, Quarantoli
nel modenese. I podisti faranno tappa in
ognuna delle borgate, frazioni e capoluo-
la replica
«Le criticità nelle palestre
già affrontate dal Comune»
La palestra di via Toti, oggetto dei recenti interventi
In merito alla lettera, pubblicato sul numero 2 di gennaio 2016
dell'Indicatore, «Più attenzione e
coinvolgimento nella ricostruzione
degli impianti», interviene l'Amministrazione comunale.
L’Amministrazione comunale
di Mirandola e l’Ufficio Tecnico
non hanno certo aspettato lettere e
segnalazioni per risolvere i problemi
riscontrati nella palestra di via Toti. Si
è infatti da tempo intervenuti, coinvolgendo l’ufficio del Commissario
delegato che ha eseguito i lavori,
nell’ambito delle opere emergenziali
post sisma. Alcune criticità sono state
riscontrate, prontamente segnalate
alla struttura commissariale e alle
quali l’azienda costruttrice dell’edificio ha posto immediato rimedio con
interventi risolutivi e ovviamente senza
alcun onere di spesa per la pubblica
amministrazione. Nel corso delle prossime settimane, sempre con intervento
del Commissario delegato e senza
oneri per la pubblica amministrazione,
saranno convenientemente eseguiti gli
ultimi interventi. Si ricorda altresì che
la palestra è ancora formalmente, per
le ragioni esposte, in carico al Commissario delegato. Per quanto riguarda
invece la palestra di via 29 Maggio
si tratta di un edificio in classe A con
riscaldamento a pavimento ed elevate
performance energetiche e che, se non
adeguatamente utilizzato, può portare
a piccole formazioni di umidità sul
ghi interessati dal sisma, alternandosi ad
un passo che possa consentire a chiunque
di partecipare. Negli anni scorsi hanno
presenziato una media di 400 podisti, alcuni dei quali percorrendo anche notevoli
distanze. E’ anche previsto un percorso
per camminatori, che sarà organizzato per
consentire di vedere lo stato attuale dei
danni e della ricostruzione a San Felice. Il
Comune di San Felice e l’Unione Comuni
Modenesi Area Nord hanno già assicurato
tramite l’assessore Massimo Bondioli
ogni disponibilità alla riuscita dell’evento.
«Il coordinamento – hanno spiegato al termine della riunione Lorenzo
Guicciardi dell’Avis e il presidente
della polisportiva Unione 90, Giordano
Mestola – d’intesa con il Comune destinerà in beneficenza ad attività sportive in
difficoltà gli introiti (fondamentalmente le
offerte libere al passaggio della staffetta)
della manifestazione. E si punta a coprire
le spese con la ricerca di aziende sensibili
e disponibili a un contributo in tal senso. Il
resto lo farà il volontariato». Info: Lorenzo
Guicciardi (Avis San Felice) e Angelo
Setti (coordinamento Staffette).
soffitto. Si tratta quindi, in questo
caso, più di un problema dovuto
all’utilizzo della struttura che alla
sua costruzione. L’edificio tuttavia è
monitorato dal personale preposto e
qualora fossero accertate condizioni
di criticità imputabili all’azienda
costruttrice a quest’ultima saranno
addebitate.
Preme ricordare che i due edifici
sono stati costruiti in 75 giorni e può
capitare, come avviene anche per le
abitazioni private nuove, che al termine dei lavori ci siano da effettuare
piccoli aggiustamenti e tarature degli
impianti tecnologici in generale.
Cogliamo l’occasione per ricordare che la palestra di via 29
Maggio è, come tutti gli edifici del
polo scolastico, collegata alla rete
di teleriscaldamento che garantisce
“emissione zero” di anidride carbonica nell’atmosfera. Edifici quindi
moderni ed ecologici dotati delle migliori tecnologie disponibili e alle più
elevate classi energetiche e che sono
al servizio della città, delle scuole e
delle società sportive.
Infine si vuole ricordare che per la
costruzione delle palestre sono state
coinvolte tutte le società sportive e
tutti gli operatori addetti, cercando
di tenere conto il più possibile delle
diverse esigenze per restituire alla
comunità luoghi adeguati in cui
svolgere tutte le discipline sportive.
ju jitsu
Un oro e due argenti
per i ragazzi di Linda
Si sono svolti lo scorso dicembre a
Pieve di Cento (Fe), i campionati italiani di Ju Jitsu dedicati alle categorie
aspirant e junior che si sono sfidati
nelle specialità di fighting system,
duo system e ne waza. A partecipare
sono stati ben 300 tra i migliori atleti italiani, tra i quali anche quattro
giovani preparati dal maestro Linda
Ragazzi del Ju Jitsu Finale Emilia
che hanno ottenuto risultati di grande
rilievo: un oro e due argenti. Nel “Ne
Waza”", specialità di lotta a terra come
il brazilian Ju Jitsu, Sarah Fortini al
suo esordio ha conquistato il titolo di
campionessa italiana nella cat. -63 kg
Aspirant. Roberto Benati e Arianna
Auricchio nuova coppia di Duo Mix
categoria juniores, con soli due mesi
di preparazione, hanno conquistato un
meritatissimo argento dopo quattro incontri perfetti. Si sono dovuti arrendere
solamente ai titolari della nazionale,
coppia con più esperienza e sicurezza
nell'esecuzione delle tecniche. Argento
meritatissimo anche per Riccardo
Brevini che perde il primo incontro,
ma rimonta ai recuperi.