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Rapporto Ambientale del Gruppo Bracco 2 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 3 Sommario 1. Il Rapporto Ambientale del Gruppo Bracco Mission 4 Il Rapporto Ambientale del Gruppo Bracco 5 1.1 Il profilo dell’azienda 7 Vision 9 1.2 Carta d’Identità del Gruppo Bracco 10 2. Sostenibilità, biodiversità ed ecosistemi 2.1 Sostenibilità è sviluppare l’area industriale del futuro 2.1.1 L’applicazione delle misure di prevenzione e mitigazione 2.2 La sostenibilità della produzione Bracco in Italia in concreto 2.2.1 Fasi di progettazione e costruzione 2.2.2 Fase di produzione 12 3. I Siti e la produzione 3.1 Bracco Imaging, Colleretto Giacosa 3.2 Bracco Imaging, Ceriano Laghetto 3.3 SPIN, Torviscosa 3.4 I Prodotti finiti 3.4.1 Ceriano Laghetto 3.4.2 Torviscosa 3.4.3 Colleretto Giacosa 3.5 Prodotti finiti: Risultati complessivi 3.6 Prodotti intermedi: Risultati complessivi 22 25 27 29 30 30 30 30 31 31 4. I materiali 4.1 Materie Prime per la produzione: Risultati complessivi 4.2 Materie Prime recuperate 4.2.1 Ceriano Laghetto 4.2.2 Torviscosa 14 14 17 17 18 32 34 36 36 36 4.3 Materiale utilizzato per il packaging: Risultati complessivi 4.4 Progetti materie prime 4.4.1 Ceriano Laghetto 4.4.2 Torviscosa 36 36 36 37 5. L’energia 38 5.1 Ceriano Laghetto 40 5.2 Torviscosa 41 5.3 Colleretto Giacosa 41 5.4 Consumo di energia: Risultati complessivi 42 5.5 Quantità di energia rinnovabile utilizzata 42 5.6 Progetti energia 42 5.6.1 Ceriano Laghetto 42 5.6.2 Torviscosa 43 5.6.3 Colleretto Giacosa 43 6. L’aria 44 6.1 Le emissioni di gas serra (GHG) 46 6.1.1 Emissioni dirette di CO246 6.1.2 Emissioni indirette di CO246 6.1.2.1 Ceriano Laghetto 46 6.1.2.2 Torviscosa 47 6.1.2.3 Colleretto Giacosa 47 6.1.3 Emissioni di CO2: Risultati complessivi 47 6.1.4 Emissioni di altri gas serra e sostanze dannose per l’ozono (ODS: Ozone - Depleting Substances)48 6.1.4.1 Ceriano Laghetto 48 6.1.4.2 Torviscosa 48 6.1.4.3 Colleretto Giacosa 48 6.1.5 Progetti Gas Serra 48 6.2 Emissioni in atmosfera 49 6.2.1 Ceriano Laghetto 49 6.2.1.1 NOx e SOx 6.2.1.2 COV, CIV, Particolato 6.2.2 Torviscosa 6.2.3 Colleretto Giacosa 6.2.3.1 NOx e Particolato 6.2.4 Progetti emissioni 6.2.4.1 Ceriano Laghetto 49 49 50 51 51 52 52 7. L’acqua 54 7.1 Consumi 56 7.1.1 Prelievo totale di acqua per fonti di approvvigionamento 56 7.1.1.1 Ceriano Laghetto 56 7.1.1.2 Torviscosa 56 7.1.1.3 Colleretto Giacosa 57 7.1.1.4 Consumi Idrici: Risultati complessivi 57 7.2 Scarichi idrici 58 7.2.1 Quantità di acque scaricate e loro destinazione 58 7.3 Aspetti qualitativi delle acque scaricate 58 7.3.1 Ceriano Laghetto 58 7.3.2 Torviscosa 59 7.3.3 Colleretto Giacosa 60 7.4 Progetti acqua 61 7.4.1 Ceriano Laghetto 61 7.4.2 Torviscosa 61 8.6 Altri progetti ambiente 8.6.1 Ceriano Laghetto 67 67 9. La salute e sicurezza 9.1 La tutela della salute e la protezione dei lavoratori 9.2 Il servizio sanitario 9.3 La sicurezza dei lavoratori 9.4 Le attività di monitoraggio dell’esposizione professionale 9.5 Costi e investimenti per ambiente salute e sicurezza 9.6 Le attività di formazione 9.7 Progetti salute e sicurezza 9.7.1 Ceriano Laghetto 9.7.2 Torviscosa 9.7.3 Colleretto Giacosa 69 10. Altri siti 10.1 Bracco Suisse - Svizzera 10.2 Bipso Gmbh - Germania 10.3 E-Z-EM Canada Inc - Canada 10.4 Bracco Sine Pharmaceutical Corp Ltd - Cina 10.5 Bracco Diagnostic Inc. - USA 10.6 CDI - Centro Diagnostico Italiano 76 78 79 80 81 82 83 70 70 71 72 73 73 74 74 75 75 Glossario84 8. I Rifiuti 8.1 Ceriano Laghetto 8.2 Torviscosa 8.3 Colleretto Giacosa 8.4 Rifiuti: Risultati complessivi 8.5 Progetti gestione rifiuti 8.5.1 Ceriano Laghetto 62 64 65 66 66 67 67 Verifica del Rapporto Ambientale 86 4 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 MISSION Innovare costantemente le nostre soluzioni attraverso le attività di ricerca e sviluppo, con l’integrazione di nuovi processi, prodotti e servizi, per migliorare la qualità della vita... RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 5 IL RAPPORTO AMBIENTALE DEL GRUPPO BRACCO ll Rapporto Ambientale del Gruppo Bracco descrive le iniziative e i risultati conseguiti dalla politica ambientale della società nell’anno di riferimento e in relazione al triennio precedente. Esamina, inoltre, le implicazioni ambientali delle attività di produzione, di distribuzione e di commercializzazione dei prodotti Bracco. Il documento mette in luce l’operato dell’azienda e riguarda le attività dei tre principali siti produttivi italiani del Gruppo Bracco: - Bracco Imaging SpA - Ceriano Laghetto (MB) - Bracco Imaging SpA - Colleretto Giacosa (TO) - SPIN SpA - Torviscosa (UD) Strumento utile al raggiungimento degli obiettivi più qualificanti e ambiziosi, il Rapporto si ispira alla linea guida “Sustainability Reporting Guidelines” definita nel 2013 dalla Global Reporting Initiative 4 (GRI). I dati contenuti nel Rapporto Ambientale sono, inoltre, per scelta volontaria di Bracco, sottoposti a revisione da parte della Società Certiquality (Ente di Certificazione di parte terza). Infine, i siti produttivi italiani del Gruppo Bracco aderiscono al programma Responsible Care (RC), un’iniziativa mondiale dell’industria chimica, attraverso la quale le imprese partecipanti si impegnano volontariamente ad apportare continui miglioramenti rispetto alle loro prestazioni in ambito di Sicurezza, Salute e Ambiente. CERIANO LAGHETTO (MB) TORVISCOSA (UD) COLLERETTO GIACOSA (TO) Bracco Imaging SpA SPIN SpA Bracco Imaging SpA 6 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 MISSION RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 7 1.1 IL PROFILO DELL’AZIENDA Il Gruppo Bracco è una multinazionale che opera nel settore delle scienze della vita ed è leader mondiale nella diagnostica per immagini. Fondato nel 1927, oggi ha un fatturato consolidato di oltre 1,3 mld di euro di cui l’81% sui mercati esteri e occupa all’incirca 3.400 dipendenti. Il Gruppo investe ogni anno in R&S all’incirca il 9% del fatturato di riferimento nell’imaging diagnostico e nei dispositivi medicali avanzati - vanta un patrimonio di oltre 1.800 brevetti. Bracco Imaging S.p.A. è la società capofila nel core business del Gruppo, rappresentato dalla Operare su scala internazionale grazie a valori condivisi da tutti i collaboratori nel mondo e a un know-how all’avanguardia. diagnostica per immagini dove Bracco, grazie ad un esteso ed innovativo portafoglio di prodotti e soluzioni, frutto della ricerca interna, vanta posizione di leadership a livello globale. Prodotti principali del Gruppo sono i mezzi di contrasto, specialità medicinali utilizzate per migliorare l’accuratezza diagnostica dell’imaging biomedico e la gestione dei pazienti affetti da malattie di diversa natura e gravità. I mezzi di contrasto sono utilizzati in tutte le modalità di diagnostica per immagini, quali procedure radiografiche, compresa la tomografia computerizzata (TC), la tomografia a risonanza magnetica (RM), l’ecografia e la medicina nucleare. L’impegno di Bracco nella diagnostica per immagini nasce negli anni ’50 e vede i primi risultati nei primi anni ’60, con lo sviluppo del primo mezzo di contrasto per migliorare la qualità delle immagini in procedure radiografiche, la iodamide. Negli anni successivi si intensificano gli sforzi e le attività in ambito di R&S, che si concretizzano nello sviluppo di un mezzo di contrasto altamente innovativo, iopamidolo, che consente di ottenere un significativo miglioramento della tollerabilità e sicurezza d’impiego di procedure radiografiche, vascolari e TC. Introdotto all’inizio degli anni ’80, è ancor oggi prodotto di riferimento per l’intera comunità scientifica internazionale. Altri importanti traguardi della ricerca Bracco sono rappresentati dallo sviluppo di un mezzo di contrasto per procedure RM a base di gadobenato di dimeglumina, introdotto nel 1998, ed un mezzo di contrasto per ecografia a base di microbolle contenenti un gas, esafluoruro di zolfo, introdotto nel 2001. Entrambi questi prodotti hanno rappresentato un significativo miglioramento rispetto a prodotti già esistenti sul mercato. Successivamente il portafoglio di prodotti Bracco si è arricchito di ulteriori mezzi di contrasto per TC, RM, medicina nucleare, e di dispositivi medici volti a ottimizzare la somministrazione di mezzi di contrasto nelle varie modalità di imaging. I mezzi di contrasto Bracco sono commercializzati in oltre 100 Paesi, sia direttamente che indirettamente tramite filiali, joint venture, accordi di licenza e distribuzione. Grazie alla qualità ed affidabilità dei propri prodotti, il Gruppo vanta posizioni di leadership nelle aree geografiche più rilevanti quali il Nord America, l’Europa ed il Giappone. 8 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 Le attività di Ricerca e Sviluppo sono concentrate nei laboratori di Ginevra e Losanna (Svizzera), RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 9 VISION Monroe e Silicon Valley (Stati Uniti) e Italia (Colleretto Giacosa). Ogni centro di ricerca possiede esperienze e competenze specializzate di assoluta avanguardia in differenti modalità di imaging e opera sinergicamente con la direzione medica e regolatoria, le cui unità sono ubicate a Milano (Italia), Costanza (Germania), Parigi (Francia), Monroe e Long Island (Stati Uniti), Montreal (Canada), Città del Messico (Messico), San Paolo (Brasile), Pechino (Cina), Tokyo (Giappone). Grazie a continui investimenti nei processi operativi, Bracco Imaging ha raggiunto eccellenti livelli di qualità, in piena ottemperanza a tutte le norme vigenti in tutti i paesi in cui opera, con grande attenzione a una produzione ecologicamente sostenibile e di conformità per una produzione ecologicamente sostenibile. Le attività produttive di Bracco Imaging sono localizzate in Italia (Ceriano Laghetto, Torviscosa e Colleretto Giacosa), Canada (Montreal), Svizzera (Ginevra), Germania (Singen), Giappone (Saitama) e Cina (Shanghai). Nel settore dell’imaging diagnostico l’offerta di prodotti Bracco è completata attraverso la statunitense Acist da numerosi dispositivi medicali avanzati e da strumentazioni per la somministrazione dei liquidi diagnostici nella cardiologia e nella radiologia. La società, acquisita da Bracco nel 2001, ha la sua sede centrale e un avanzato centro di ricerca e produzione a Minneapolis (Minnesota - USA), ed è presente in Europa e in Asia con due uffici commerciali. I suoi iniettori sono utilizzati in più di 70 paesi nei centri ospedalieri più avanzati mentre 10 milioni di persone sono già state sottoposte a procedure di angiografia cardiovascolare con le strumentazioni Acist. Un’altra attività importante del Gruppo Bracco è quella dei servizi per la salute svolta attraverso il Centro Diagnostico Italiano. Il CDI è una struttura sanitaria poliambulatoriale con sede centrale a Milano e con 22 sedi decentrate in città e nella Regione Lombardia nelle quali è possibile accedere ai servizi di analisi, prevenzione, diagnosi, riabilitazione e terapia personalizzata (in particolare nella radiochirurgia e nella day surgery). Forte di un’esperienza di 40 anni, offre una delle più ampie gamme di servizi e prestazioni per un totale annuo di 150.000 procedure diagnostiche in 50 specializzazioni cliniche e 4 milioni di analisi per 500 tipi di esame. Dotato di apparecchiature tecnologicamente di avanguardia (come il robot radiochirurgico Ciberknife e il microscopio Ikonyscope per la diagnostica oncologica), il CDI è accreditato dalla Joint Commission International, istituzione statunitense che certifica l’eccellenza delle strutture sanitarie. In tutti i campi di attività, che siano direttamente legati al business o meno, Bracco è da sempre un’azienda socialmente responsabile, fortemente impegnata nei campi sociale ed educativo, nella difesa dell’ambiente, nel sostegno alla cultura e nella promozione delle pari opportunità. Mettere a punto soluzioni innovative per la prevenzione, l’individuazione precoce e la cura delle malattie, per migliorare la qualità della vita. 10 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 11 1.2 CARTA D’IDENTITÀ DEL GRUPPO BRACCO 100 milioni/euro Investimenti R&S ITALIA Colleretto Giacosa SVIZZERA Ginevra Losanna Vendite in più di 100 Paesi 1,3 Mld/€ Fatturato consolidato Gli stabilimenti nel mondo ITALIA Ceriano Laghetto Colleretto Giacosa Torviscosa CANADA Montréal STATI UNITI Minneapolis GERMANIA Singen GIAPPONE Saitama SVIZZERA Ginevra CINA Shanghai 3.400 Dipendenti 1.800 Brevetti 6 Centri di Ricerca & Sviluppo STATI UNITI Silicon Valley Monroe Minneapolis 12 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 13 2. SOSTENIBILITÀ, BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI Rispettare l’ambiente con cicli produttivi all’avanguardia, minimi impatti sulla biodiversità preservando gli ecosistemi, limitare gli scarti, investire in R&S, per vincere sui mercati globali 14 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 15 2.1 SOSTENIBILITÀ È SVILUPPARE L’AREA INDUSTRIALE DEL FUTURO DIPENDENZE DA SERVIZI ECOSISTEMICI Premesso che ogni nostra azione crea impatti sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sui servizi 1. Disponibilità di risorse naturali eco sistemici, dobbiamo identificare i possibili impatti e valutarli, in modo da definire e attuare azioni mirate ad attenuare gli effetti derivanti dallo svolgimento delle attività, operando secondo la cosiddetta gerarchia di mitigazione. La gerarchia di mitigazione si compone delle seguenti misure: Un esempio è la disponibilità di acqua sia come materia prima sia per le attività di produzione (utilizzo come solvente, raffreddamento, produzione di vapore). 2. Difesa e salvaguardia da alluvioni e inondazioni Prevenzione Specifici habitat ed ecosistemi sono in grado di impedire, ridurre o mitigare gli effetti di eventi Le misure preventive sono adottate sin dal principio delle attività per evitare di generare impatti, naturali, come nel caso di inondazioni, che potrebbero danneggiare gli impianti e influenzare ricercando attentamente la migliore collocazione spaziale (o temporale) delle infrastrutture, al fine le produzioni. di evitare effetti negativi sulla biodiversità. Mitigazione Le misureadottate per ridurre l’intensità o la durata e/o la portata degli impatti tenendo conto B. Fase di costruzione: nuovo impianto, ampliamento o ristrutturazione di impianti esistenti dell’applicabilità tecnica ed economica. IMPATTI Ripristino/recupero 1. Consumo di territorio diretto (perdita di habitat) Le misure adottate per ripristinare gli ecosistemi degradati o danneggiati a seguito di esposizione a quegli impatti che non possono essere completamente evitati e/o minimizzati. Misure di compensazione Le misure adottate per compensare eventuali effetti negativi residui significativi che non possono essere evitati, ridotti al minimo e/o eliminati a seguito di un intervento di ripristino, in modo da poter Il consumo diretto di suolo comporta la rimozione di habitat o la conversione dei terreni da un uso originale (ad esempio boschi, prati, zone umide) ad uno artificiale. Il consumo di territorio diventa permanente a causa della costruzione di nuove strade, nuovi siti industriali o residenziali, ma anche nuove aree agricole, ad esempio quelle impiantate per produrre i biocarburanti o l’olio di palma. Questo comporta un effetto permanente e spesso irreversibile. conseguire complessivamente un guadagno netto di biodiversità. Tali misure includono interventi 2. Rischio di perdita diretta o di frammentazione di un habitat diretti come il ripristino di habitat degradati, o la sospensione della degradazione di un’area, Il frazionamento in porzioni ridotte di un habitat può avere notevole impatto sulla biodiversità. proteggendo inoltre quelle aree in cui è imminente o prevedibile una perdita di biodiversità. 3. Disturbo Anche se la nuova costruzione avviene all’interno di aree industriali, possono insorgere 2.1.1 L’APPLICAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE A. Fase di progettazione: scelta di una località per la pianificazione e il progetto di un nuovo impianto IMPATTI disturbi all’ambiente circostante a causa di emissioni di rumore, luce, cambiamenti nei regimi idrologici, inquinamento atmosferico da attività di trasporto. DIPENDENZE DAI SERVIZI ECOSISTEMICI 1. Vulnerabilità del sito dai rischi di alluvione Nell’Unione Europea, i nuovi impianti devono essere progettati in aree identificate come 1. Impatto sulle aree protette idonee per le attività industriali. Il processo di pianificazione industriale è di competenza degli Circa il 18% del territorio dell’Unione Europea (UE) è costituito da siti protetti negli ambiti della Rete enti locali, che nei procedimenti autorizzativi dei piani territoriali si avvalgono dello strumento Natura 2000, aree di particolare interesse o pregio naturalistico che meritano di essere sottoposte a della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). vincoli e protezione. In Italia, i Siti di Interesse Comunitario (SIC), le Zone Speciali di Conservazione L’utilizzo di aree dismesse al posto di nuove aree verdi, viene considerato l’approccio (ZSC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS) coprono complessivamente il 21% circa del territorio maggiormente sostenibile per impiantare nuove attività industriali. nazionale. Pertanto nella pianificazione di un nuovo sito industriale, si dovrebbero considerare le possibili interferenze con tali aree protette. C. Fase di produzione: gestione degli impianti 2. Rischio di perdita diretta o di frammentazione di un habitat Il frazionamento in porzioni ridotte di un habitat può avere un notevole impatto sulla biodiversità. La valutazione viene eseguita attraverso un processo standard per la produzione di beni. La suddivisione di un habitat può avvenire sia nell’ambiente terrestre (ad esempio, per la costruzione Tale processo richiede degli input, ovvero ingressi di materie prime ed energia (alcuni dei di strade o ferrovie), sia in ambiente acquatico (ad esempio con la realizzazione di una diga) o marino quali forniti, ad esempio, dagli ecosistemi acquatici) e degli output, ovvero la generazione di (ad esempio con la costruzione di un parco eolico offshore posizionato lungo una rotta di migrazione). emissioni (ad esempio: acque reflue, emissioni in atmosfera, emissioni di rumore). 16 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 IMPATTI RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 17 2. Cattura del carbonio da foreste e torbiere Le industrie potrebbero investire per la conservazione e il ripristino degli ecosistemi per preservare 1. Inquinamento atmosferico la capacità di sequestro del carbonio (ad esempio REDD +)1. L’inquinamento atmosferico, può avere impatto sia a livello locale sia regionale. A seconda del tipo di inquinanti, gli impatti possono includere l’eutrofizzazione (deposizioni di azoto e fosforo), l’acidificazione (deposizione di zolfo), l’inquinamento chimico (dovuto a diverse sostanze chimiche), 3. Approvvigionamento di acqua dolce per il funzionamento del processo, il raffreddamento, la pulizia e il trasporto l’aumento delle polveri sottili (PM10, PM2,5). La disponibilità di acqua nella quantità e nella qualità appropriate è strettamente legata alla In particolare, l’eutrofizzazione e l’acidificazione perturbano i processi ecologici naturali e sono tra presenza di ecosistemi funzionanti. La scarsità d’acqua è un fattore chiave, perché potrebbe le principali minacce alla biodiversità. influenzare l’approvvigionamento e le attività produttive delle imprese. 2. Emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra 4. Vulnerabilità del sito ai rischi di alluvione L’impatto delle emissioni di CO2 può andare da un livello regionale ad uno globale. I gas serra Vedere fase di pianificazione. (GHG - Green House Gases) sono la principale causa del cambiamento climatico e una delle D. Fase di consumo del prodotto finito: produzione di rifiuti principali cause di perdita di biodiversità. 3. Inquinamento delle acque L’impatto può andare da un livello locale e regionale (fiumi e laghi) ad un livello globale, come,ad esempio, in caso d’inquinamento chimico dell’ecosistema marino. 4. Inquinamento del suolo Eventuali impatti diretti dovrebbero essere solo accidentali e dovrebbero comportare un immediato I prodotti, se consumati o scartati, possono a loro volta avere impatti e dipendenze dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici. 2.2 LA SOSTENIBILITÀ DELLA PRODUZIONE BRACCO IN ITALIA IN CONCRETO intervento di bonifica. Gli impatti indiretti invece, quali l’acidificazione e l’eutrofizzazione, si verificano 2.2.1 FASI DI PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE principalmente attraverso l’inquinamento atmosferico. Le principali Unità Locali del Gruppo Bracco in Italia sono ubicate all’interno o nelle immediate vicinanze di Siti Natura 2000: 5. Uso sproporzionato ed eccessivo sfruttamento delle risorse L’uso eccessivo di acqua può causare lo sfruttamento esagerato dei corpi idrici. 6. Emissioni sonore - rumore A seconda della posizione del sito, tale impatto può risultare rilevante, ad esempio nel caso in cui - l’impianto produttivo di Bracco Imaging a Ceriano Laghetto è situato all’interno dell’area del Parco delle Groane -Il Centro Ricerche di Colleretto Giacosa è ubicato nei pressi della Serra d’Ivrea - Il complesso produttivo di Spin a Torviscosa si trova nelle vicinanze dell’area protetta della Laguna di Marano e Grado il sito si trovi nei pressi di un’area protetta per gli animali o in prossimità di centri abitati. 7. Inquinamento luminoso A seconda della posizione del sito, tale impatto può essere rilevante. Ad esempio nel caso in cui il sito si trovi vicino ad un’area di caccia per i pipistrelli o lungo le rotte di migrazione degli uccelli. 8. Impatti diretti sulla fauna e la flora locali, modificando o migliorando gli habitat (creazione della biodiversità a livello di sito) Le società possono voler prevenire lo sviluppo di habitat temporanei sui loro siti per consentire la continuità futura delle attività industriali. In altri casi la biodiversità può essere stimolata a livello di sito sul lungo periodo. L’ubicazione all’interno o nelle vicinanze di un’area naturale comporta elevati oneri in termini di rispetto dell’ambiente circostante; tutti e tre i siti hanno un sistema di gestione ambientale certificato secondo lo standard internazionale ISO 14001:2004. Per il sito di Ceriano Laghetto, un’area esterna allo stabilimento è stata preservata a parco agricolo, un polmone verde di 200.000 m2 (20 ettari) inserito tra le aree boschive del Parco delle Groane e le aree industriali dei comuni di Cesano Maderno e di Ceriano Laghetto. Il sito di Torviscosa si trova nelle vicinanze della Laguna di Marano e di Grado, che comprende alcuni siti storici destinati alla protezione della fauna selvatica migratoria sottoposti alla Convenzione di Ramsar del 1971. A seguito dell’applicazione della direttiva Habitat (92/43/CEE recepita in Italia dal D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357) riguardante la tutela della biodiversità, l’intero perimetro lagunare è stato individuato come Natura 2000 quale sito da inserire tra quelli di interesse DIPENDENZE DA SERVIZI ECOSISTEMICI 1. Effetto sulla qualità dell’aria da parte della vegetazione comunitario (SIC - IT3320037). L’intera zona è inoltre soggetta ad uso civico di pesca da parte delle popolazioni residenti. Le industrie potrebbero investire per la conservazione delle foreste e il rimboschimento per compensare l’inquinamento atmosferico. Riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale(REDD) è un programma delle Nazioni Unite per creare un valore finanziario per il carbonio immagazzinato nelle foreste. REDD + va oltre la deforestazione e il degrado forestale, e include il ruolo della conservazione, la gestione sostenibile delle foreste e la valorizzazione degli stock di carbonio delle foreste. www.un-redd.org. 1 18 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 Per tali motivi prima dell’avviamento dell’impianto di produzione, e dell’impianto di depurazione per la raccolta e il trattamento dei reflui derivanti dalla produzione del sito di Torviscosa, di concerto con le autorità competenti, sono stati pianificati, programmati ed eseguiti test chimici e biologici per valutare la compatibilità degli scarichi dell’impianto in mare aperto, in un’area a ridosso della laguna. Il Centro Ricerche di Colleretto Giacosa produce un impatto ridotto sull’ambiente, sia grazie all’attenta progettazione degli impianti pilota, sia di produzione, che per la gestione orientata alla protezione dell’ambiente. Le aree produttive Bracco sono posizionate in zone vicine ad aree naturali, ma già da tempo vocate ad attività industriali, in alcuni casi, l’azienda è intervenuta anche con operazioni di risanamento e bonifica che hanno ridotto ad un rischio nullo di perdita e di frammentazione di habitat. Le due maggiori unità locali produttive di Bracco sono state avviate utilizzando e riconvertendo delle aree dismesse. La sede Bracco Imaging di Ceriano Laghetto è ubicata nell’area ex-ACNA. Tale scelta non ha apportato consumo di suolo per la realizzazione degli impianti, ed ha permesso, con costi sostenuti direttamente da Bracco, in qualità di proprietario pur non essendo causa di alcun tipo di inquinamento, la parziale bonifica e il ripristino dell’area. Restano in carico a Bracco le attività di Soli Venting e i prelievi di acqua dai pozzi barriera. Il centro produttivo di Spin è stato costruito allestendo impianti all’avanguardia all’interno del complesso delle Industrie Chimiche Caffaro, ex SNIA, nel comune di Torviscosa (UD). In questo caso, Bracco ha potuto anche salvaguardare l’aspetto legato ai valori culturali e ricreativi, realizzando un recupero industriale considerato uno tra i meglio riusciti del Paese. L’intervento è stato infatti citato nell’ambito del Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia, nel 2012, come esempio virtuoso del rapporto tra industria e territorio. 2.2.2 FASE DI PRODUZIONE 1. Inquinamento atmosferico Nei siti produttivi Bracco, l’inquinamento dell’aria è uno dei principali aspetti ambientali considerati e tenuti sotto controllo. L’utilizzo di metano come combustibile per la produzione di energia e di vapore, come in uso a Ceriano Laghetto, permette di non emettere polveri sottili e zolfo e di avere pertanto un impatto significativamente minore rispetto ad altri combustibili come il carbone e il gasolio. Presso il sito di Torviscosa l’energia elettrica e il vapore sono acquistati dalla Centrale Edison di Torviscosa alimentata a metano; a Colleretto Giacosa, il vapore viene autoprodotto tramite caldaia a metano e l’energia elettrica è prelevata dalla rete. Le verifiche previste dal piano di monitoraggio vengono eseguite nelle condizioni di massimo carico con cadenza semestrale, come previsto dalla Autorizzazione Ambientale, tranne per le emissioni del cogeneratore di Ceriano Laghetto dove è installato un sistema di monitoraggio in continuo (SME). 2. Emissioni di CO2 e di altri gas ad effetto serra Le emissioni di CO2 derivano esclusivamente dalle attività di produzione/consumo di energia. Le emissioni possono essere dirette o indirette. Le dirette sono dovute, come nel caso del sito di RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 19 20 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 21 Ceriano Laghetto, al consumo di gas per la produzione di energia, mentre le indirette derivano dal Nel corso degli anni successivi, si è riusciti a intervenire sulla sintesi portando ad avere quantitativo di energia elettrica e vapore acquistato da terzi. prevalentemente l’uso di acqua come solvente. Questo da un lato, ha comportato una riduzione Le emissioni di altri gas climalteranti derivano dalle eventuali perdite di gas fluorurati dagli impianti estremamente positiva in termini di presenza di potenziali inquinanti negli scarichi, ma dall’altro, di raffreddamento. Con l’entrata in vigore del DPR 43/2012, le eventuali perdite di gas fluorurati ha incrementato l’uso di acqua, già utilizzata per la produzione di vapore e per gli scambi termici. devono essere dichiarate entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello di riferimento. Per evitare inutili sprechi, l’impianto di Ceriano Laghetto riutilizza l’acqua derivante dai prelievi 3. Inquinamento delle acque Il sito di Ceriano Laghetto dispone di un impianto di depurazione delle acque, concepito alla fine degli anni ’80, per garantire il rispetto dei limiti di legge per lo scarico dei reflui liquidi in un corpo idrico superficiale. Nel corso degli anni, l’evoluzione della tecnologia ha reso possibili una serie di migliorie che sono state di volta in volta implementate, rendendo l’impianto sempre più aggiornato e in grado di trattare reflui pari a quelli prodotti da una città di circa 100.000 abitanti, con una resa imposti dal “Protocollo d’intesa per il Polo Chimico Cesanese” per lo sbarramento idraulico nell’attività di bonifica del sito evitando, in tal modo un ulteriore prelievo e consumo idrico. Nel sito di Torviscosa, area già a vocazione industriale sita in zona di risorgive dove non vi è mancanza di acque, i progressivi miglioramenti dei processi di sintesi hanno portato, negli ultimi anni, a una significativa riduzione dei consumi specifici per unità di produzione. di depurazione superiore al 90%. L’impianto è governato da un computer centrale di controllo, situato nella sala Quadro, vi lavorano 8 addetti, coordinati da un responsabile. Per ogni turno 6. Emissioni sonore - rumore lavorativo è presente una squadra di 2 persone, in turni alternati sulle 24 ore ogni giorno dell’anno. Presso i siti industriali sono monitorati e tenuti sotto controllo i possibili impatti derivanti da emissioni sonore. Valutazioni periodiche tengono monitorato il livello sonoro derivante dallo svolgimento Presso l’impianto di Torviscosa, dove non è presente un impianto di depurazione interno (i reflui delle attività di produzione, non solo all’interno degli stabilimenti, ma anche all’esterno e nelle conferiscono a un depuratore consortile) le azioni di controllo sugli scarichi hanno riguardato immediate vicinanze. in particolare le attività di progettazione e di ingegneria del processo produttivo. In tal modo, il Le emissioni sonore degli stabilimenti sono in linea con i valori per le aree residenziali sia in orari carico degli inquinanti a monte si è ridotto considerevolmente. Nel corso degli anni, successive diurni sia in quelli notturni. L’eventuale impatto acustico viene valutato anche nel caso di acquisto indagini e ricerche hanno portato alla realizzazione di interventi che hanno comportato un calo di nuovi macchinari e impianti. Ad esempio, a Ceriano Laghetto, i compressori d’aria installati degli inquinanti a monte dello scarico. presso l’impianto di depurazione delle acque sono stati sostituiti, nel 2012, con nuove macchine a maggiore efficienza e a minore impatto acustico, posizionate in una nuova area dedicata e munita Gli impianti pilota, l’impianto chimico, e l’impianto farmaceutico di Colleretto Giacosa, sono stati di pareti a barriere anti-rumore. I monitoraggi effettuati per valutare l’impatto del rumore all’esterno muniti in fase di progettazione di uno specifico impianto per il trattamento dei reflui con la tecnologia dello stabilimento hanno evidenziato livelli di emissione significativamente minori rispetto a quelli dell’osmosi inversa. Grazie a questa tecnologia, i reflui inviati in fognatura, successivamente al consentiti dalle vigenti normative: 46,75 dB(A) quando il limite è di 70 dB(A); mentre di notte, 45,5 trattamento, non solo rispettano i limiti di legge ma risultano estremamente ridotti in termini di inquinanti, dB(A) quando il limite è 60 dB(A). ad esempio: lo scarico di COD (quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione per via chimica dei composti organici ed inorganici presenti in acqua) risulta poco superiore a 1 kg al giorno. 7. Inquinamento luminoso Presso tutti i siti Bracco, una corretta illuminazione delle aree esterne deriva dalla necessità di 4. Inquinamento del suolo garantire la sicurezza degli addetti che operano negli impianti in orario notturno. Presso i siti Bracco, tutte le attività valutate come potenzialmente impattanti per il suolo (ad esempio Le installazioni luminose sono state progettate in linea con le normative di legge, che prevedono a seguito di perdite o fuoriuscite di liquidi) sono monitorate e vengono condotte, dove possibile, con tra l’altro l’utilizzo di lampade a minore impatto. (Leggi regionali contro l’inquinamento luminoso processi automatizzati per evitare il rischio di errore umano. Le attività potenzialmente impattanti con sono state già approvate in Lombardia, Friuli e Piemonte: Lombardia L.R.17/2000, Piemonte il suolo, inoltre, sono sempre soggette a procedure specifiche che ne regolamentano la gestione. L. R 31/2000, Friuli-Venezia Giulia L. R 15/2007). Inoltre, sono rispettate le tre norme tecniche italiane che fanno riferimento in modo diretto o indiretto all’inquinamento luminoso (UNI 10819, 5. Uso sproporzionato ed eccessivo sfruttamento UNI 10439, UNI 9316). I consumi idrici sono dovuti principalmente all’utilizzo di acqua come solvente naturale e come agente di regolazione della temperatura. 8. Produzione di rifiuti I processi di sintesi dei principi attivi hanno subito nel corso degli ultimi anni un’attenta revisione Le aziende chimiche sono oggi in grado di lavorare a valle con i loro utilizzatori e con le altre che ha comportato la progressiva eliminazione, laddove è stato possibile, o una riduzione delle parti interessate, per ridurre al minimo gli impatti dei loro prodotti durante le fasi di utilizzo e nella sostanze organiche utilizzate come solventi. produzione di rifiuti. Negli anni ‘90 infatti gli studi coordinati dal Centro Ricerche Bracco e dai laboratori interni di controllo dei processi, hanno portato all’eliminazione dei solventi clorurati allora utilizzati, Cloruro di Metilene e Metilcloroformio, due composti organici alogenati. Presso tutti i siti del Gruppo, proseguono inoltre le attività mirate alla raccolta differenziata e all’invio al recupero dei materiali, favorendo in particolare il recupero delle frazioni contenenti plastica, legno, carta, alluminio e ferro. 22 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 23 3. I SITI E LA PRODUZIONE 2015 +1,6 % tonnellate La produzione dei prodotti finiti è aumentata di 68 t 24 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 25 3.1 BRACCO IMAGING, COLLERETTO GIACOSA Bracco Imaging S.p.A. - Centro Ricerche Bracco e Unità Produttiva Farma Via Ribes 5 c/o Bio Industry Park Silvano Fumero 10010 Colleretto Giacosa (TO) - Italia Tel. + 39 012 5538840 - Fax + 39 012 5538855 Sede Legale: Via Egidio Folli, 50 - 20134 Milano www.braccoimaging.com Sito di Colleretto Giacosa Certificazioni Dati 2015 N° dipendenti Materie prime (t) Prodotti finiti (t) Investimenti HSE (mil. €) Costi HSE (mil. €) INVESTIMENTI TOTALI (mil. €) 150 168,8 11,4 0,32 0,17 ISO 14001 OHSAS 18001 1,6 Descrizione del Sito Il sito di Colleretto Giacosa si trova all’interno della struttura del Bio Industry Park “Silvano Fumero”, costruita tra il 1999 e il 2000, ed operativa dall’agosto del 2001. Il Comune di Colleretto Giacosa è situato nella regione del Canavese, all’interno della conca ad anfiteatro morenico della Serra di Ivrea (TO). Il Bio-Industry Park “Silvano Fumero” è posto sulla riva destra del Rio Ribes (paleo-alveo della Dora Baltea). In questo contesto, Bracco Imaging ospita un impianto chimico utilizzato per la produzione di principi attivi, l’Officina farmaceutica, che prepara specialità medicinali iniettabili, sia in flacone sia in siringhe pre-riempite, e un’area dedicata agli uffici, ai laboratori chimici di supporto e ai laboratori di ricerca del Centro Ricerche Bracco (CRB). A differenza degli altri siti descritti, qui il tipo di produzione, considerata la tipologia poli-funzionale degli impianti, può variare molto da un anno all’altro, con conseguente oscillazione di alcuni dei parametri ambientali considerati. Il sito ha certificato il proprio sistema di gestione ambientale (ISO 14001:2004) e di sicurezza (BS OHSAS 18001:2007), aderisce al programma Responsible Care. A questa sede fanno riferimento il laboratorio di analisi di Basovizza (Trieste), situato all’interno dell’Area Science Park, e il laboratorio di Napoli.* * I dati riportati nel presente Rapporto Ambientale si riferiscono al solo sito produttivo di Colleretto Giacosa. 26 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 27 3.2 BRACCO IMAGING, CERIANO LAGHETTO Bracco Imaging S.p.A. Via per Ceriano, 1 - 20020 Ceriano Laghetto (MB), Italia Tel. + 39 02 9614.1 - Fax + 39 02 9663.137 Sede Legale: Via Egidio Folli, 50 - 20134 Milano www.braccoimaging.com Sito di Ceriano Laghetto Certificazioni Dati 2015 N° dipendenti Materie prime (t) Prodotti finiti (t) Investimenti HSE (mil.€) Costi HSE (mil. €) INVESTIMENTI TOTALI (mil. €) 280 47.907 2.007 2,45 4,85 ISO 9001 ISO 14001 OHSAS 18001 Eccellenza 6,67 Descrizione del Sito Lo stabilimento Bracco Imaging di Ceriano Laghetto, ubicato in Provincia di Monza Brianza, si sviluppa su un’area di confine tra la zona periferica a est del Comune di Ceriano Laghetto e la zona periferica ovest del Comune di Cesano Maderno. Il sito sorge all’interno dell’area industriale ex ACNA. L’insediamento è posto ai limiti del Parco Regionale delle Groane, un’area di oltre 3.000 ettari, che tutela una delle ultime aree semi naturali dell’alta pianura lombarda, e confina a ovest con il torrente Lombra. L’insediamento Bracco è collocato in una zona esclusivamente industriale, nelle immediate vicinanze è presente anche un nucleo abitato. Il sito confina a nord-ovest con una zona adibita ad area verde, dove è presente anche una piantagione di alberi da frutto. La parte a sud-est dello stabilimento, confina con l’area industriale di proprietà Basf. Bracco ha iniziato la sua attività in questo sito nel 1985, anno in cui è stata acquistata una parte dell’area ex Acna; successivamente, nel 2002, per accrescere la propria presenza all’interno del Polo Chimico, Bracco ha sottoscritto un “Protocollo d’intesa per il Polo Chimico Cesanese” con la regione Lombardia e con gli altri enti territoriali interessati. Nel 2003, Bracco Imaging S.p.A., in esecuzione degli impegni assunti con il sopraccitato Protocollo d’intesa, ha acquistato da Basf Italia parte delle aree ex Acna, ivi compreso l’impianto di depurazione e l’annesso punto di scarico delle acque nel torrente Lombra. Il suolo e il sottosuolo del sito sono stati oggetto di interventi di bonifica e messa in sicurezza conclusi nel 2000. Nell’ambito del Protocollo di intesa per il Polo Chimico Cesanese del 2002 sono ancora in essere le seguenti attività residue di bonifica, monitoraggio e analisi: - impianto di soil venting - attività di sbarramento idraulico delle acque di falda e relativo monitoraggio. Queste attività sono a carico di Bracco. Il sito è certificato UNI EN ISO 14001, UNI EN ISO 9001, BS OHSAS 18001 e aderisce al programma volontario Responsible Care. 28 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 29 3.3 SPIN, TORVISCOSA Piazza Marinotti, 1 - 33050 Torviscosa (UD) - Italia Tel. + 39 043 19761 - Fax + 39 043 1976009 Sede Legale: Via Egidio Folli, 50 - 20134 Milano www.braccoimaging.com Sito di Torviscosa Certificazioni Dati 2015 N° dipendenti Materie prime (t) Prodotti finiti (t) Investimenti HSE (mil. €) Costi HSE (mil. €) INVESTIMENTI TOTALI (mil. €) 137 22.130 2.274 0,13 1,38 ISO 9001 ISO 14001 OHSAS 18001 Eccellenza 1,54 Descrizione del Sito Il Comune di Torviscosa, dove è ubicato lo stabilimento di Spin S.p.A., è situato a sud della Provincia di Udine, in prossimità della fascia costiera, ed è delimitato rispettivamente da nord a ovest dai Comuni di Gonars, Bagnaria Arsa, Cervignano del Friuli, Terzo d’Aquileia, Marano Lagunare, San Giorgio di Nogaro e Porpetto. Il territorio geograficamente si posiziona nella parte centrale della Bassa Pianura Friulana, fra il Tagliamento e il Torre - Isonzo, al di sotto della linea delle “risorgive” (l’area in cui si ha la risalita superficiale delle acque di falda), da cui dista circa 6 chilometri, e si estende nella zona meridionale quasi fino alla fascia litoranea dalla quale è separata da una striscia di terra del Comune di Marano Lagunare. L’area interessata è situata all’interno della zona occupata dal complesso industriale Caffaro S.p.A. (ex SNIA) nel Comune di Torviscosa. Il complesso è inserito nel bacino del Corno-Stella, composto dai due tronchi distinti del torrente Corno e dal fiume Stella, che sfociano entrambi nella laguna di Marano. Il sito è circondato dal canale Banduzzi, corso d’acqua artificiale, realizzato negli anni ’30-’40 per collegare lo stabilimento chimico di Torviscosa al fiume navigabile Aussa e alla laguna di Marano. Nel canale Banduzzi si riversano le acque di seconda pioggia del sito produttivo Spin. Il sito di Spin, inaugurato nel 2002, occupa un’area di circa 30.000 mq all’interno dello stabilimento Caffaro ed è costituito da uno stabilimento industriale dedicato alla produzione dei mezzi di contrasto per la diagnostica per immagini, da laboratori di Ricerca Applicata e di Controllo di Processo e due laboratori dedicati al controllo qualità (Laboratorio Chimico e Laboratorio Controlli Biologici). Per realizzare lo stabilimento si è resa necessaria un’opera di recupero industriale che, grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, ha consentito la ricostruzione delle strutture interne, salvaguardando al tempo stesso la storica architettura esterna. In linea con la politica del Gruppo su Ambiente, Sicurezza e Salute, e secondo i principi di Responsible Care, gli impianti di Spin rispondono ad elevati parametri di sicurezza e di tutela dei lavoratori e ai più elevati standard di tutela dell’ambiente. Il sito è certificato UNI EN ISO 14001, UNI EN ISO 9001, BS OHSAS 18001 e aderisce al programma volontario Responsible Care, promosso in Italia da Federchimica. 30 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 31 3.4 I PRODOTTI FINITI Colleretto - Produzione (tonnellate) 15,00 3.4.1 CERIANO LAGHETTO 10,00 L’insediamento Bracco Imaging di Ceriano Laghetto è specializzato nella sintesi di “Active Pharmaceutical Ingredients” (API), utilizzati per la produzione dei mezzi di contrasto. In particolare, in questo sito vengono prodotti lo Iopamidolo, il Gadoteridolo e il Bopta. 11,9 10,8 11,5 2013 2014 2015 5,00 0,00 Nel 2015, la produzione di finiti è aumentata del 2% al 2014 e del 7% rispetto al 2013, tali + 6% aumenti sono dovuti ad una maggiore produzione di Iopamidolo. Ceriano - Produzione (tonnellate) 2.500 2.000 1.500 1.873 1.968 3.5 PRODOTTI FINITI: I RISULTATI COMPLESSIVI Complessivamente la produzione di finiti è aumentata di circa 68 t (+1,6%) rispetto al 2014. 2.007 Produzione Finiti (tonnellate) 1.000 5.000 500 0 2013 2014 2015 +2% 4.000 4.016 4.225 4.293 3.000 +1,6% 2.000 1.000 0 2013 3.4.2 TORVISCOSA 2014 2015 Spin produce mezzi di contrasto per radiologia, in particolare: Iomeprolo e Iodoftal (prodotto che viene utilizzato nel sito di Ceriano Laghetto come materia prima per la produzione di Iopamidolo). La produzione nel 2015 è aumentata dell’1,2% rispetto all’anno precedente. 3.6 PRODOTTI INTERMEDI: I RISULTATI COMPLESSIVI Torviscosa - Produzione (tonnellate) 2.500 2.000 2.131 2.247 Nell’ambito delle reazioni che portano ai prodotti finiti vengono isolati e stoccati i prodotti intermedi che vengono successivamente riutilizzati all’interno dello stabilimento. Come 2.274 evidenziato nel grafico sottostante la produzione di prodotti intermedi è cresciuta del 2,4% (+182 t rispetto al 2014). 1.500 1.000 Produzione di intermedi (tonnellate) 500 0 2013 2014 2015 +1,2% 8.000 7.000 6.000 7.484 7.666 6.645 5.000 3.4.3 COLLERETTO GIACOSA I prodotti dell’officina farmaceutica sono medicinali iniettabili in flaconi e siringhe (ProHance e MultiHance) per la radiologia e clinical supply, cioè prodotti confezionati per l’esecuzione di sperimentazioni cliniche (MultiHance, Iomeron, SonoVue). L’impianto chimico produce principi attivi farmaceutici ed ha valenza poli-funzionale. Vengono sintetizzati Sodio Levotiroxina, Calcio Calteridolo e Bopta. In questo sito si è registrato un aumento di produzione del 6% rispetto al 2014. 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2013 2014 2015 L’aumento della produzione di intermedi è in linea con l’aumento della produzione di finiti. 32 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 33 Maggior efficienza dei processi produttivi 4. I MATERIALI 2015 - 5,6 - 6,8 % consumo materie prime % consumo specifico Minore consumo delle materie prime 34 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 35 Nel 2015, per produrre 4.293 t di prodotti finiti, sono state utilizzate nei siti produttivi quasi 70.206 t di I grafici sottostanti distinguono i quantitativi di materie prime e solventi per ciascuna classe di materie prime. Altro materiale in gran parte riciclabile, come il metallo, il legno, il cartone, la carta, pericolosità. Ogni materia prima può avere diverse indicazioni di pericolo e rientrare quindi in il vetro e la plastica, è stato utilizzato per il packaging. più classi, ciascuna di esse contribuisce al volume totale per ogni classe di pericolosità a cui 3.093 2.000 2.196 3.503 3.332 2.261 1.000 19.558 19.443 1.020 1.047 Ceriano 18 Torviscosa 23 Colleretto 2015 Totale la classe di rischio maggiormente rappresentata è l’infiammabilità (GHS02). Materie prime e solventi vengono stoccati nei quantitativi minimi necessari alle esigenze produttive. prodotta) di materie prime e solventi. Legenda Consumo specifico di materie prime (tonnellate/tonnellata) Consumo specifico di solventi (tonnellate/tonnellata) 1,00 20,0 15,1 17,6 16,4 0,0 0,77 0,83 0,78 0,50 GHS01Esplosivo GHS06 Tossico acuto GHS02Infiammabile GHS07 Irritante, nocivo GHS03Comburente GHS08 Tossico a lungo termine GHS04 GHS09 Pericoloso per l’ambiente Gas sotto pressione 0,00 2013 2014 2015 2013 2014 2015 GHS05Corrosivo 489 466 413 Nel loro complesso, la suddivisione per classi di pericolosità delle Materie Prime evidenzia una prevalenza di sostanze classificate come corrosive (GHS05), mentre, per quanto riguarda i solventi, Di seguito vengono riportati i consumi specifici complessivi (tonnellate consumate/tonnellata 2014 2015 2014 11 0 2.877 1.157 1.167 1.108 2.244 2.507 2.268 793 736 567 879 2013 2013 886 2.804 2.396 4.096 4.086 3.680 7.546 6.907 115 135 83 3.512 3.634 0 1 4.000 842 1.000 740 Consumo di solventi (tonnellate) 2 2.000 2 con una riduzione del 4,9%). 2.676 Totale 2.801 Colleretto Torviscosa Consumo solventi per classi di Pericolo (tonnellate) 2.306 9 16 3 11 2015 Del tutto analoga è stata la riduzione del consumo di solventi (3.332 t nel 2015, 3.503 t nel 2014, 2.465 2015 2014 3.000 3.000 2014 .1 .1 30 95 70 .2 06 60 .7 74 74 .3 99 Ceriano 0 2013 2013 79 0 10.000 22 19 20.000 22 92 40.000 .9 60.000 47 .9 07 80.000 40 .7 03 52 .0 91 Consumo di materie prime (tonnellate) 3.055 20.000 17.803 15.801 30.000 attribuirsi alla costante ricerca di una sempre maggior efficienza dei processi produttivi. 17.412 40.000 di produzione, oltre ad una fisiologica fluttuazione dei consumi delle materie prime stesse, è da 17.498 50.000 è stato inferiore del 5,6% rispetto al 2014. Il minore utilizzo di materie prime, nonostante l’aumento 7.573 Il consumo complessivo di materie prime dei siti, inclusi i solventi e le materie prime non pericolose, 47.629 Consumo di materie prime per classi di Pericolo (tonnellate) 36.696 4.1 MATERIE PRIME PER LA PRODUZIONE: I RISULTATI COMPLESSIVI 43.252 appartiene. 36 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 37 4.2 MATERIE PRIME RECUPERATE Obiettivo recupero Dimetilacetammide + Iodio Vengono prodotti e smaltiti circa 80 t/anno di residui di Dimetilacetammide e Lactoftaluro. 4.2.1 CERIANO LAGHETTO Attività in corso Sono in corso studi a cura del laboratorio LSP per valutare la possibilità di un ulteriore recupero Solventi La maggior parte dei solventi utilizzati nel sito produttivo di Ceriano Laghetto, quali Metanolo, della Dimetilacetammide da una parte e l’invio dei residui del Lactoftaluro al recupero iodio. Diglime, Sec-Butanolo, Ter-Butanolo, Dodecano, Dimetilacetammide, vengono recuperati Termine previsto (studi di fattibilità): Dicembre 2017 e reimmessi nel processo. Nella tabella seguente sono riportati i consumi, gli utilizzi effettivi e le percentuali di solvente recuperato e riutilizzato sul totale impiegato nell’anno. Obiettivo recupero sostanze da acque DETA Consumo Solvente (t/anno) Metanolo 301,4 Diglime 199,9 Butanolo secondario 372,7 Butanolo terziario 50,2 Dodecano normale 99,7 Dimetilacetammide 558 Impiego Recupero (t/anno) (%) 4.993,7 94 2.001,50 90 10.075,30 96 1.263,10 96 1.492,5 93 10.082,60 94 Valutare la possibilità di recupero dalle acque madri provenienti dal processo Detabenprop/Bopta. TOTALE 29.908,70 Sistema di monitoraggio sostanze rientranti in Seveso III 1.382 95 Attività in corso Sono in corso studi a cura del laboratorio LSP per valutare la possibilità di recupero delle sostanze dalle acque madri anziché inviarle a smaltimento. Termine previsto (studi di fattibilità): Dicembre 2017 Progetto concluso (Settembre 2016): è stata completata l’implementazione di un nuovo sistema di monitoraggio dei quantitativi delle sostanze pericolose rientranti in Seveso III. 4.2.2 TORVISCOSA Solventi Nel sito di SPIN viene recuperato e reimmesso nel processo di sintesi l’Etanolo. Solvente Etanolo Consumo (t/anno) Impiego (t/anno) Recupero (%) 177,4 7.152 97,5 4.4.2 TORVISCOSA Sistema di monitoraggio sostanze rientranti in Seveso III Attività in corso È stato Implementato un nuovo sistema di monitoraggio dei quantitativi delle sostanze pericolose rientranti in Seveso III. Entro la fine del 2016 è prevista l’estensione alle sostanze pericolose per l’ambiente. 4.3 MATERIALE UTILIZZATO PER IL PACKAGING: I RISULTATI COMPLESSIVI Nel 2015 per la vendita di circa 11,15 t di medicinali, prodotti nel sito di Colleretto Giacosa, sono stati utilizzati imballaggi di vetro, carta (astuccio, leaflet, etichetta, scatola standard, box, pallets in cartone pressato) e plastica. Per l’esportazione degli Active Pharmaceutical Ingredients (API), prodotti nei siti di Torviscosa e Ceriano Laghetto, sono stati utilizzati 211 t di fusti metallici e 120 t di bancali in legno. 4.4 PROGETTI MATERIE PRIME 4.4.1 CERIANO LAGHETTO Obiettivo nuovo stoccaggio Cloruro di tionile Progetto concluso (Dicembre 2015) Per una maggior sicurezza delle attività di carico e scarico, è stata predisposta una nuova area di stoccaggio per il Cloruro di tionile, con la realizzazione di un blow down e la protezione del suolo e delle acque. Termine previsto: Dicembre 2016 38 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 39 5. L’ENERGIA 2015 – 40 TEP -1,7 285 barili di petrolio risparmiati % consumo specifico ENERGIA 40 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 41 L’uso efficiente dell’energia, e quindi l’ottimizzazione del suo impiego riducendone gli sprechi, ha importanti implicazioni sia dal punto di vista economico sia ambientale. I siti produttivi utilizzano per le attività produttive energia elettrica e vapore. 5.2 TORVISCOSA Nel sito di Spin Torviscosa sia l’energia elettrica sia il vapore necessario alla produzione vengono acquistati dalla Centrale Edison di Torviscosa che utilizza metano per generare energia elettrica e vapore. I dati sono calcolati sulla base della Dichiarazione Ambientale (2014) della Centrale Edison di Torviscosa**. 5.1 CERIANO LAGHETTO Presso il sito di Ceriano Laghetto, l’utilizzo dell’impianto di cogenerazione per l’autoproduzione Torviscosa - Consumo di energia (TEP) di energia ha ridotto in maniera significativa le necessità di acquisto della stessa da fornitori esterni. Questo ha permesso di recuperare il calore prodotto dalla combustione del metano, 10.000 7.794 consentendo un risparmio di energia primaria rispetto alla generazione separata di energia elettrica 8.324 8.527 2014 2015 e termica. L’energia autoprodotta viene utilizzata nei seguenti modi: per gli impianti di produzione 0 e di depurazione; per il riscaldamento delle reazioni che richiedono temperature superiori a quelle 2013 ambientali, per il raffreddamento dei fluidi, per la strumentazione di laboratorio e per il condizionamento ** Fattori di conversione utilizzati: TEP per MWh = 0,1457; TEP per t vapore = 0,0466 delle aree di lavoro. Una parte dell’energia elettrica prodotta viene ceduta alla rete e una parte viene acquistata, mentre Nel 2015 l’impianto ha aumentato i consumi energetici del 2,4% mentre il consumo una piccola quota del vapore prodotto viene ceduto ad un’altra azienda. specifico ha registrato un incremento del 1,1%. Di seguito viene riportato in grafico il consumo energetico misurato in TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio) calcolati sulla base del metano consumato e sulla differenza tra energia elettrica acquistata e ceduta*. 5,00 Ceriano - Energia utilizzata (TEP) 20.000 16.549 15.924 Torviscosa - Consumo specifico di energia (TEP/tonnellata) 16.164 3,66 3,705 3,75 2013 2014 2015 0,00 15.000 10.000 3,75 TEP/t 5.000 5.3 COLLERETTO GIACOSA 0 2013 2014 2015 L’energia necessaria per lo svolgimento delle attività del sito deriva principalmente da due fonti: * Fattori di conversione utilizzati: 1Nm3 = 1,0549 Sm3 ; 1Nm3 energia elettrica (acquistata dalla rete nazionale) e metano, che viene utilizzato per produrre il Metano = 82x10-5 TEP; 1 kWh = 0,187x10-3 TEP vapore necessario alla produzione, al condizionamento e per produrre l’acqua calda necessaria per il riscaldamento dei locali. Nel 2014 e nel 2015 sono state installate 2 nuove caldaie a gas metano per la produzione di Nel 2015 il consumo assoluto di energia è diminuito del 2,3% rispetto al 2014, conseguentemente, acqua e vapore, in quanto non è più presente l’impianto da cui il Sito acquistava acqua calda come riportato nel grafico successivo, è in calo il consumo specifico (-4,3%). per il riscaldamento. Inoltre si è resa necessaria una maggiore produzione di vapore per il condizionamento dei locali dello stabulario. In conseguenza della messa in esercizio delle nuove caldaie si registra un aumento dei consumi di energia nell’ultimo biennio. Ceriano - Consumo specifico di energia (TEP/tonnellata) Colleretto - Energia utilizzata (TEP) 10 8,50 8,41 8,05 5 0 2013 2014 2015 - 4,3% = 1,0549 Sm3 ; 1Nm3 Metano = 82x10-5 TEP; 1 kWh = 1.000 889,71 927,17 2013 2014 1.069,89 0 * Fattori di conversione utilizzati: 1Nm3 2.000 0,187x10-3 TEP 2015 42 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 43 Ottimizzazione del funzionamento dei compressori delle vasche di ossidazione Colleretto - Consumo specifico di energia (TEP/tonnellata) 100 relazione a necessità (sarebbe sufficiente 1 compressore per coprire la base dei fabbisogni con 1 a 93,5 85,6 74,5 Valutare la possibilità di un unico circuito di distribuzione con compressori attivi in cascata in 93,5 50 0 2013 2014 = 1,0549 Sm3 ; 1Nm3 Metano = 82x10-5 che misurano %O2 presente in vasca e modifica software per gestione compressori in cascata Politica sostituzione motori TEP/t 2015 * Fattori di conversione utilizzati: 1Nm3 supporto per i picchi), una valvola di regolazione automatica per ogni vasca comandata da sonde TEP; 1 kWh = 0,187x10-3 Adottare una nuova politica manutentiva per i motori elettrici basata sul numero di ore di funzionamento in modo da ottenere il progressivo efficientamento del parco motori esistente attraverso la progressiva sostituzione degli apparecchi esistenti con altri ad alta efficienza. TEP 5.4 CONSUMI DI ENERGIA: I RISULTATI COMPLESSIVI 5.6.2 TORVISCOSA Il risultato complessivo dei consumi energetici dei tre siti presi in esame ha evidenziato una Sostituzione del chiller per l’acqua glicolata sostanziale stabilità dei consumi di energia e una lieve diminuzione dei consumi specifici (-1,7%). Valutare la possibilità di sostituzione degli attuali gruppi frigo a glicole -10 °C e -20 °C con nuove macchine ad elevata efficienza che possono presentare indici di efficienza media stagionale Consumo di Energia (TEP) Consumo specifico di energia (TEP/tonnellata) 50.000 10,00 24.608 0 2013 25.801 25.761 2014 2015 modulanti (EER fino a 3,8). 6,13 0,00 elevati sia a pieno carico (EER 2,8) che soprattutto nel caso di possibilità di installazione di sistemi 6,11 6,00 Politica sostituzione motori Adottare una nuova politica manutentiva per i motori elettrici basata sul numero di ore di funzionamento in modo da ottenere una migliore efficienza del parco motori esistente, attraverso 2013 2014 2015 la progressiva sostituzione degli apparecchi esistenti con altri ad alta efficienza. Sostituzione scaricatori di condensa 5.5 QUANTITÀ DI ENERGIA RINNOVABILE UTILIZZATA La maggior parte dell’energia utilizzata nei siti produttivi deriva dal metano (energia elettrica e vapore a Ceriano Laghetto e a Spin Torviscosa, vapore e acqua calda a Colleretto Giacosa). La restante parte di energia elettrica necessaria viene acquistata dalla rete elettrica nazionale. Per calcolare la quota di energia utilizzata derivante da fonti rinnovabili si è fatto riferimento al dato medio nazionale (32,8% - dati GSE 2015). Valutare la possibilità di sostituire gli attuali scaricatori di condensa con scaricatori di condensa a tecnologia Venturi. Tali scaricatori di condensa ad alta efficienza permettono di drenare la condensa dalla rete vapore ed ottimizzare i consumi energetici ed idrici: poiché non presentano parti in movimento che possano bloccarsi in apertura o chiusura, forniscono una soluzione definitiva e permanente ai problemi di drenaggio condensa e risparmio del vapore (intervento già implementato a Colleretto con risultati buoni). Essendo i kWh acquistati dalla rete nazionale nel 2015 (siti di Colleretto Giacosa e Ceriano Laghetto) pari a 3.303.122, si stima un consumo di 1.083.424 kWh derivante da energia rinnovabile. 5.6.3 COLLERETTO GIACOSA Politica sostituzione motori 5.6 PROGETTI ENERGIA Nel 2015, ai sensi del D.lgs. 102/2014, tutti i siti Bracco sono stati sottoposti ad analisi energetica. Sulla base dei risultati delle analisi condotte, sono stati individuati diverse ipotesi di intervento atte a ridurre i consumi energetici. Di seguito verranno illustrate, per ogni sito, alcuni fra le più significative. Adottare una nuova politica manutentiva per i motori elettrici basata sul numero di ore di funzionamento in modo da ottenere una migliore efficienza del parco motori esistente, attraverso la sostituzione degli apparecchi guasti con altri ad alta efficienza. Illuminazione interna Una possibile opportunità di risparmio energetico consiste nella sostituzione delle lampade originarie dei reparti R&D, dove attualmente sono installate lampade fluorescenti lineari (tubi al 5.6.1 CERIANO LAGHETTO Produzione vapore Valutare la possibilità di installazione di espansori a vite (screw expander) per lo sfruttamento del salto di pressione del vapore, che attualmente viene effettuato tramite valvola di laminazione: vapore prodotto a 7 bar da cogenerazione e a 13 bar da caldaie ed espanso tramite valvola di laminazione a 4,5 bar in un unico punto prima di ingresso in produzione. neon) con lampade a Led. 44 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 45 – 50 t di CO2 6. L’ARIA 2015 -1,6 % emissioni specifiche CO2 emissioni di un’auto che gira 11 volte intorno alla Terra 46 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 47 6.1 LE EMISSIONI DI GAS SERRA (GHG) 6.1.2.2 TORVISCOSA Le emissioni di gas ad effetto serra sono strettamente legate ai consumi energetici. Le emissioni indirette del sito derivano dall’energia elettrica e dal vapore acquistati dalla Centrale Edison di Torviscosa*. Torviscosa - Emissioni indirette di CO2 (tonnellate) 6.1.1 EMISSIONI DIRETTE DI CO2 30.000 Le emissioni dirette di gas climalteranti (CO2) derivano dall’utilizzo di metano per la produzione 20.000 di vapore e acqua calda (Colleretto Giacosa e Ceriano Laghetto) ed energia elettrica (Ceriano 10.000 Laghetto). Nei grafici sono riportati gli andamenti del triennio 2013-2015 per i 2 siti presi in esame*. 0 50.000,00 0,00 40.904,5 41.298 2013 2014 Colleretto - Emissioni dirette CO2 (tonnellate) 40.680,5 2015 2014 2015 * Fattori di conversione utilizzati: tCO2/MWh eq = 0,359, tCO2/t vapore = 0,1149 (dati Centrale Edison di Torviscosa 2014) 2.000,00 0,00 21.015 19.209 2013 Ceriano - Emissioni dirette CO2 (tonnellate) 20.515 746,9 891,1 2013 2014 1.115,1 6.1.2.3 COLLERETTO GIACOSA * Calcoli effettuati con la metodologia di calcolo prevista da Emission Trading 2015. Per il sito di Colleretto, analogamente a quanto riportato per i consumi energetici, l’aumento delle emissioni dirette nel triennio è da imputarsi all’installazione di nuove caldaie. 2015 Le emissioni indirette derivano dall’acquisto di energia elettrica dalla rete nazionale*. Colleretto - Emissioni indirette di CO2 (tonnellate) 1.500 1.000 1.049 948 1.036 2013 2014 2015 500 0 6.1.2 EMISSIONI INDIRETTE DI CO2 * Fattore di conversione utilizzato: Le emissioni indirette di CO2 derivano dall’energia elettrica e vapore acquistati. 1 kWh= 309,211 g di CO2 (dati Ispra 2014 - Fattori di emissione della produzione elettrica nazionale e dei consumi elettrici) 6.1.2.1 CERIANO LAGHETTO Le emissioni indirette per questo sito derivano dalla differenza fra l’energia elettrica acquistata e quella ceduta alla rete. Contrariamente a quanto accaduto nell’anno precedente, nel 2015, così come nel 2013, la quota di energia elettrica ceduta ha superato quella acquistata, pertanto il 6.1.3 EMISSIONI DI CO2: I RISULTATI COMPLESSIVI contributo del sito alle emissioni indirette risulta negativo (emissioni evitate)*. Le emissioni di CO2 complessive (dirette + indirette) sono risultate sostanzialmente stabili rispetto Ceriano - Emissioni indirette di CO2 (tonnellate) Emissioni Totali di CO2 (tonnellate) 500 0 80.000 230 -14,71 - 478 al 2014. 60.000 61.431 63.883 63.832 2013 2014 2015 40.000 - 500 2013 2014 2015 20.000 0 * Fattore di conversione utilizzato: 1 kWh = 309,211 g di CO2 (dati Ispra 2014 - Fattori di emissione della produzione elettrica nazionale e dei consumi elettrici) Complessivamente le emissioni specifiche di CO2, rispetto al 2014, sono risultate in lieve calo (-1,6%). 48 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 49 6.2 EMISSIONI IN ATMOSFERA Emissioni specifiche di CO2 (tonnellate/tonnellata) 20,00 15,00 Nei siti produttivi Bracco l’inquinamento dell’aria è uno dei principali aspetti ambientali considerati 15,30 15,12 e tenuti sotto controllo. Di seguito sono riportati i dati, espressi in tonnellate, relativi alle emissioni 14,87 10,00 5,00 0,00 2013 2014 2015 - 1,6% di NOx (Ossidi di Azoto), SOx (Ossidi di Zolfo), COV (Composti Organici Volatili), CIV (Composti Inorganici Volatili) e Particolato. 6.2.1 CERIANO LAGHETTO 6.2.1.1.NOX E SOX Le emissioni di NOx, derivanti dalla combustione di gas naturale, sono calate del 25,6% rispetto Le emissioni specifiche di CO2 sono diminuite a Ceriano Laghetto (-4%), sono in lieve aumento al 2014; le emissioni di SOx, derivanti dal processo produttivo, sono diminuite del 46% (emissione a SPIN Torviscosa (+1,2%), mentre un aumento più sostenuto, dovuto in gran parte a quanto media 2014: 0,64 mg/Nm3 - Limite prescritto: 50 mg/Nm3). illustrato in precedenza, si registra a Colleretto Giacosa (+10,7%). 6.1.4 EMISSIONE DI ALTRI GAS SERRA E SOSTANZE DANNOSE PER L’OZONO (ODS: Ozone - Depleting Substances) Ceriano - Emissioni NOx (tonnellate) Ceriano - Emissioni SOx (tonnellate) 20,00 0,050 13,90 Nel 2015, in relazione alla Dichiarazione F-gas, sono state quantificate le emissioni di gas refrigeranti ad azione climalterante e di sostanze dannose per lo strato di ozono (ODS). 16,40 Nel 2015 sono state registrate perdite di 4,4 kg di R407 C (GWP=1.774), 3,4 kg di R422 D (GWP= 0,036 0,020 12,20 0,00 0,000 2013 6.1.4.1 CERIANO LAGHETTO 0,033 2014 2013 2015 2014 Ceriano - Emissioni specifiche NOx (kilogrammi/tonnellata) Ceriano - Emissioni specifiche SOx (kilogrammi/tonnellata) 10,00 0,0200 2015 2.729) e 240 kg di R507 (GWP= 3300), di cui 210 kg causa un difetto di tenuta delle guaine dei compressori di un impianto fisso di refrigerazione. Le tonnellate di CO2 Equivalenti (tCO2eq) emesse sono state pertanto pari a 809. 6.1.4.2 SPIN-TORVISCOSA Le perdite registrate sono state di 1.059 kg di R 507 A (GWP= 3.800); pertanto le emissioni di tCO2Eq sono state pari a 4024,2. Questa perdita è stata causata dal danneggiamento dell’evaporatore di apparecchiatura R01.040.01 che sarà smantellata nel 2016. 6.1.4.3 COLLERETTO GIACOSA Nel 2015 nel sito di Colleretto Giacosa non si sono registrate perdite di F-Gas. 8,33 7,42 0,0176 0,0183 0,0097 6,08 0,00 0,0000 2013 2014 2015 2013 2014 2015 In seguito al calo delle emissioni e del contemporaneo aumento della produzione, le emissioni specifiche (espresse in kg/t) sono in calo per entrambi i parametri. 6.2.1.2 COV, CIV, PARTICOLATO Grazie ai lavori effettuati nel corso del 2015 volti a migliorare l’efficienza degli impianti di abbattimento, come evidenziato dai grafici successivi, le emissioni totali di COV, espresse in tonnellate, sono nettamente diminuite (-46%) rispetto al 2014. L’importante risultato raggiunto si riflette anche sulle emissioni specifiche (-47%). 6.1.5 PROGETTI GHG I progetti di riduzione dei consumi energetici comportano contestualmente una diminuzione delle Ceriano - Emissioni COV (tonnellate) emissioni di CO2. 6,00 Questo mostra come l’impegno in progetti continui di miglioramento possa dar luogo a cambiamenti 4,00 favorevoli e a evoluzioni positive su diversi aspetti ambientali. 2,00 3,41 Ceriano - Emissioni specifiche COV (kilogrammi/tonnellata) 4,00 4,07 2,18 0,00 2,00 1,82 2,07 1,09 0,00 2013 2014 2015 2013 2014 2015 50 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 51 Diminuiscono anche i quantitativi di CIV emessi, mentre sono in aumento le emissioni di particolato, che si mantengono comunque ampiamente al di sotto del limite prescritto. Ceriano - Emissioni CIV (tonnellate) Ceriano - Emissioni specifiche CIV (kilogrammi/tonnellata) Torviscosa - Emissioni CIV (tonnellate) Torviscosa - Emissioni specifiche CIV (kilogrammi/tonnellata) 0,020 0,005 0,010 0,01 0,009 2014 2015 0,200 0,100 0,100 0,172 0,087 0,051 0,100 0,000 2013 2014 2015 Ceriano - Emissioni Particolato (tonnellate) 2013 2014 2015 0,040 0,020 0,027 0,035 0,050 0,039 2013 2014 0,026 0,020 2013 2014 2015 0,011 2014 2015 2013 2014 2015 6.2.3 COLLERETTO GIACOSA 0,000 0,000 0,016 0,045 0,040 0,020 0,013 0,026 0,000 2013 0,060 0,049 2015 Torviscosa - Emissioni specifiche Particolato (kilogrammi/tonnellata) Ceriano - Emissioni specifiche Particolato (kilogrammi/tonnellata) 0,091 2014 Torviscosa - Emissioni Particolato (tonnellate) 0,000 0,100 2013 0,033 0,065 0,000 0,000 2013 0,0041 0,002 0,005 0,000 0,0045 2015 6.2.3.1 NOX, PARTICOLATO Le emissioni di NOx, dovute all’utilizzo di caldaie per la produzione di vapore, e quelle di particolato sono in calo rispetto all’anno precedente sia in termini assoluti sia in rapporto alla produzione. 6.2.2 TORVISCOSA Per il sito di SPIN vengono riportate le emissioni di COV, CIV e Particolato. All’interno del sito, non sono presenti impianti di combustione e pertanto non sono disponibili dati su NOx. Per quanto riguarda i COV, anche se l’emissione totale in tonnellate è in crescita, è da rilevare come la concentrazioni delle emissioni di questo parametro sia ampiamente al di sotto del limite prescritto (media concentrazione 5,1 mg/Nm3 - limite di prescrizione 150 mg/Nm3). Colleretto - Emissioni NOx (tonnellate) Colleretto - Emissioni specifiche NOx (kilogrammi/tonnellata) 5,00 500,00 2,49 Per questo parametro sono in crescita anche le emissioni specifiche. 1,60 1,32 2014 2015 0,00 0,0303 0,04000 0,02000 0,0134 0,00000 2013 0,020 0,0133 0,0051 2014 2015 0,000 0,006 2013 Colleretto - Emissioni Particolato (tonnellate) 0,0023 2014 2015 0,050 147,42 115,32 2014 2015 0,00 2013 Torviscosa - Emissioni specifiche COV (kilogrammi/tonnellata) Torviscosa - Emissioni COV (tonnellate) 208,70 0,056 2013 Colleretto - Emissioni specifiche Particolato (kilogrammi/tonnellata) 5,000 0,047 4,69 4,34 0,019 Sono in calo le emissioni di CIV e Particolato, sia in termini assoluti sia in rapporto alla produzione. 0,000 1,66 0,000 2013 2014 2015 2013 2014 2015 52 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 CERIANO LAGHETTO RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 53 -47 COV % COV 1,09 kg/t prodotta kg/t prodotta CIV 0,033 kg/t prodotta Emissioni specifiche particolato 0,045 kg/t prodotta 5,1 * TORVISCOSA mg/Nm3 concentrazione media COV * prescrizione 150 mg/Nm3 Emissioni specifiche COV 0,0133 kg/t prodotta Emissioni specifiche CIV 0,0041 kg/t prodotta Emissioni specifiche particolato 0,011 kg/t prodotta COLLERETTO GIACOSA -21 % NOx kg/t prodotta NOx Specifico 115,3 kg/t prodotta Emissioni specifiche particolato 1,66 kg/t prodotta 6.2.4 PROGETTI EMISSIONI 6.2.4.1 CERIANO LAGHETTO Razionalizzazione rete raccolta sfiati È stata eseguita l’installazione delle nuove colonne di pre-abbattimento, la valutazione dell’efficienza del sistema di pre-abbattimento sfiati contenenti acetone, il monitoraggio settimanale della concentrazione di VOC in uscita al punto emissivo E1, e attuato il lavaggio con acqua deionizzata nei sistemi di pre-abbattimento. Attività in corso 1. Sono in corso attività inerenti il progetto di miglioramento della strumentazione delle colonne di pre-abbattimento; inserimento automazione strumentazione colonne di pre-abbattimento ed abbattimento. 2. È stata avviata la progettazione per la realizzazione di un impianto di Blow-down e per il rifacimento completo degli abbattitori finali (E1 ed E4A) all’esterno del reparto. (Il completamento è previsto per il 2017). Termine Previsto: Dicembre 2017 54 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 55 783.700 m di acqua risparmiati 3 7. L’ACQUA - 5,2 - 6,7 % consumo assoluto acqua % consumo specifico acqua consumo annuo di circa 8.900* cittadini italiani * Consumo giornaliero pro capite di 241 litri: 88 m /anno (fonte Istat) 3 56 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 57 Prelievo idrico per fonte di approvvigionamento (migliaia di m3) 2013 2014 2015 7.1 CONSUMI I consumi idrici sono dovuti principalmente all’utilizzo di acqua come solvente naturale e come agente di regolazione della temperatura. Nel corso degli anni si è riusciti a intervenire sulla sintesi utilizzando prevalentemente l’acqua come da pozzo da acquedotto 432 371 370 392 419 380 solvente. Questo se da un lato ha comportato una riduzione estremamente positiva in termini di TOTALE 803 762 799 presenza di potenziali inquinanti negli scarichi, dall’altro ha incrementato l’utilizzo dell’acqua già utilizzata per la produzione di vapore e gli scambi termici. I grafici successivi evidenziano, nel 2015, un incremento del consumo totale (+4,9%) e specifico (+2,9%) rispetto al 2014. 7.1.1 PRELIEVO TOTALE DI ACQUA PER FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO Torviscosa - Consumo di acqua (migliaia di m3) 7.1.1.1 CERIANO LAGHETTO Torviscosa - Consumo specifico di acqua (migliaia di m3/tonnellata) 0,40 Nell’ambito del Protocollo di Intesa per il Polo Chimico Cesanese, Bracco, indipendentemente dalle sue necessità produttive, è obbligata a mantenere costantemente attivi i pozzi barriera a 1.000,00 salvaguardia della falda acquifera dell’area. L’acqua prelevata dai pozzi barriera viene utilizzata 803 approvvigionamento. L’acqua di raffreddamento, prelevata dai pozzi barriera rappresenta circa 2014 2015 0,10 0,00 l’80% del totale dell’acqua emunta. 0,35 0,20 500,00 (soprattutto come refrigerante) dallo stabilimento, riducendo pertanto il prelievo da altre fonti di 0,34 0,30 799 762 0,38 0,00 2013 2014 2015 2013 Nella tabella seguente sono indicati i dati sul prelievo per fonte di approvvigionamento del triennio 2013-2015. 7.1.1.3 COLLERETTO GIACOSA Prelievo idrico per fonte di approvvigionamento (migliaia di m3) 2013 2014 2015 da pozzo da acquedotto 13.711 12 14.295 11 13.479 10 TOTALE 13.723 14.306 13.489 In questo sito l’acqua viene prelevata dall’acquedotto comunale. L’acqua destinata ai processi produttivi viene ulteriormente depurata tramite processi di osmosi. Prelievo idrico (migliaia di m3) 2013 2014 2015 Acquedotto 19,9 16,2 19,4 Come si può vedere dai grafici successivi nel 2015 il consumo di acqua è calato del 5,7% in Il prelievo idrico nel 2015 è risultato in calo sia in termini assoluti (-8,6%) che specifici (-22,8%). termini assoluti e del 7,6% in rapporto alla produzione. Ceriano - Consumo di acqua (migliaia di m3) 15.000 13.723 14.306 13.489 10.000 10,00 5.000 5,00 0 0,00 2013 2014 Colleretto - Consumo di acqua (migliaia di m3) Ceriano - Consumo specifico di acqua (migliaia di m3/tonnellata) 2015 20,00 7,33 7,27 6,72 19,4 19,9 Colleretto - Consumo specifico di acqua (migliaia di m3/tonnellata) 16,2 10,00 1,84 1,42 2013 2014 2015 0,00 2013 2014 1,63 1,00 0,00 2013 2,00 2014 2015 2015 7.1.1.2 TORVISCOSA 7.1.1.4 CONSUMI IDRICI: I RISULTATI COMPLESSIVI Anche se il sito di Spin-Torviscosa è situato in un’area ricca di acqua, i progressivi miglioramenti Il prelievo idrico complessivo nel 2015 è risultato inferiore del 5,2% rispetto al 2014. Ancora più dei processi di sintesi hanno portato, nel corso degli anni, pur con fisiologiche fluttuazioni, ad una marcata è stata la riduzione dei consumi specifici (-6,7%). riduzione dei prelievi idrici per unità prodotta. Di seguito i prelievi per fonte di approvvigionamento: 58 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 59 Consumi idrici (migliaia di m3) 3,62 4,0 20.000 Nella tabella seguente vengono riportati i valori medi di concentrazione in mg/l per i due parametri Consumi idrici specifici (migliaia di m3/tonnellata) presi in esame e il limite prescritto: 3,57 3,0 14.544,2 15.087,6 3,33 2,0 14.303,9 10.000 COD (mg/l) SST (mg/l) 1,0 0 Concentrazione media scaricata (milligrammi/litri) 2013 2014 113,2 10,95 105,8 15,20 2015 104,9 13,3 Limite ≤ 160 ≤ 80 0,0 2013 2014 2015 2013 2014 2015 Nel 2015 la concentrazione media del COD è diminuita rispetto al biennio precedente (-0,8% rispetto al 2014 e -7,4% rispetto al 2013). 7.2 SCARICHI IDRICI Per quanto riguarda i Solidi Sospesi (SST) il dato del 2015, seppure in calo rispetto al 2014 La quantità e soprattutto la qualità delle acque scaricate sono aspetti ambientali cruciali nella (-12,5%) risulta più alto di quello del 2013 (+21,5%). gestione ambientale di un’industria chimica. Ceriano - Scarico COD (tonnellate) Ceriano - Scarico specifico COD (kilogrammi/tonnellata) 7.2.1 QUANTITÀ DI ACQUE SCARICATE E LORO DESTINAZIONE 350,0 Quantità di acque scaricate e loro destinazione 2013 Ceriano Laghetto* 2.490.866,4 Destinazione scarichi Depuratore interno Torrente Lombra (Bacino Fiume Po) 150,0 Spin Torviscosa 855.959 Depuratore consortile Mare Adriatico 50,0 Impianto ad Osmosi inversa Pubblica fognatura 2015 2.664.561,6 853.533 861.532 4.799 5.216 5.331 3.349.198 3.752.239 3.525.852 Colleretto Giacosa TOTALE 2014 2.885.491,1 300,0 Impianto di Trattamento Quantità scaricata (m3) 281,7 305,3 279,7 250,0 200,0 200,0 100,0 0,0 2013 2014 150,4 0,0 2015 2013 155,1 2014 139,3 2015 La diminuzione di concentrazione media scaricata si riflette sul quantitativo complessivo * Il dato si riferisce a quanto scaricato dall’impianto di depurazione e non allo scarico delle acque di raffreddamento. 7.3 ASPETTI QUALITATIVI DELLE ACQUE SCARICATE In questo paragrafo, vengono presi in esame gli andamenti del triennio per COD (Chemical Oxygen Demand) e SST (Solidi Sospesi Totali). scaricato espresso in tonnellate e sulle quantità specifiche che sono entrambe in deciso calo rispetto al 2014. Ceriano - Scarico SST (tonnellate) 50,0 43,9 40,0 30,0 Ceriano - Scarico specifico SST (kilogrammi/tonnellata) 35,5 50,0 27,3 20,0 7.3.1 CERIANO LAGHETTO Il sito di Ceriano Laghetto dispone di un impianto di depurazione delle acque concepito alla fine degli anni ’80 per garantire il rispetto dei limiti di legge per lo scarico dei reflui liquidi in un corpo 14,6 10,0 0,0 22,3 0,0 2013 2014 2015 2013 2014 idrico superficiale. Nel corso degli anni, l’evoluzione della tecnologia ha comportato una serie di possibili migliorie che sono state di volta in volta implementate, rendendo l’impianto sempre più aggiornato e in grado di trattare reflui pari a quelli prodotti da una città di circa 100.000 abitanti, 17,7 7.3.2 TORVISCOSA con una resa di depurazione superiore al 90%. Il sito di Spin non effettua un trattamento depurativo interno, ma conferisce i reflui a un impianto L’impianto è gestito da un computer centrale di controllo, situato nella sala Quadro, vi lavorano consortile con una concentrazione di COD in deroga, come approvato dall’impianto di destinazione 8 addetti, coordinati da un responsabile. Per ogni turno lavorativo è presente una squadra di 2 finale. L’azienda si è fortemente impegnata, nel corso degli anni, a migliorare costantemente i persone, in turni alternati sulle 24 ore ogni giorno dell’anno. processi produttivi, al fine di minimizzare l’impatto ambientale. 2015 60 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 61 Anche in questo caso, nella tabella vengono riportati i valori medi di concentrazione in mg/l per i Nel 2015 sono stati scaricati circa 220 kg di COD (0,6 kg/giorno), con uno scarico specifico di due parametri. circa 19 kg per tonnellata prodotta. Quantità media scaricata (milligrammi/litri) 2013 2014 Colleretto - Scarico COD (tonnellate) COD (mg/l) SST (mg/l) 1.081,2 69,7 1247,7 55,6 2015 1.172,9 58,5 Limite ≤ 1.800 ≤ 200 0,40 Nel 2015 si registra, rispetto al 2014, una diminuzione della concentrazione media di COD scaricato 0 sia in termini specifici. 1.000 Torviscosa - Scarico specifico COD (kilogrammi/tonnellata) 1.075 923 0,22 34,61 19,24 20,00 10,00 2013 2014 2015 0 2013 2014 7.4.1 CERIANO LAGHETTO 500,0 400 433,1 478,5 441,5 Realizzazione nuove vasche di separazione prima e seconda pioggia Progetto in corso: fase progettuale completata. Lavori non ancora effettuati causa ritardo 200 nell’autorizzazione da parte degli enti. 2014 2013 0,0 2015 2013 Torviscosa - Scarico SST (tonnellate) 59 30,0 50 2015 10,0 0 0,0 2014 21,3 2015 Termine previsto: Dicembre 2017 7.4.2 TORVISCOSA 27,9 20,0 20 2013 2014 Torviscosa - Scarico specifico SST (kilogrammi/tonnellata) 48 40 22 Utilizzo della tecnologia di Wet Air Oxidation (WAO) per il trattamento di alcuni reflui di produzione con lo scopo di diminuire il carico organico dei reflui in uscita La prima fase del progetto è stata completata, utilizzando un impianto pilota presente nella sede della società Serichim, ubicata all’interno del sito Spin-Caffaro di Torviscosa, con la pubblicazione 2013 2014 Per quanto riguarda gli SST sono aumentate leggermente, nel 2015, in relazione all’aumento della 2015 dei dati relativi alla valutazione di fattibilità e convenienza economica. Attività in corso: Nella seconda fase del progetto le attività vengono condotte presso il CNR Bari. Lo scopo è la valutazione dei risultati finali del progetto per valutarne successivamente la fattibilità. concentrazione media degli scarichi sia le tonnellate scaricate sia gli scarichi specifici. Termine previsto: Dicembre 2017 7.3.3 COLLERETTO GIACOSA Diminuzione del COD nei reflui di produzione Iodoftal In fase di progettazione l’impianto chimico e l’impianto farmaceutico di Colleretto Giacosa sono stati muniti di uno specifico impianto di trattamento dei reflui che utilizza la tecnologia dell’osmosi inversa: le acque reflue, che vengono scaricate nella fognatura pubblica, hanno così un carico inquinante estremamente ridotto. Di seguito i dati medi di concentrazione del COD nel triennio 2013-2015: Quantità media scaricata (mg/l) 2013 2014 COD (mg/l) 30,00 1.004 600 60 54,65 7.4 PROGETTI ACQUA 800 0 40,00 0,10 determinato una significativa diminuzione delle tonnellate scaricate nel 2015 sia in termini assoluti 1.200 0,41 0,20 La diminuzione della concentrazione media di COD unita all’aumento della produzione ha 60,00 50,00 0,30 mentre aumentano gli SST. I limiti di concentrazione prescritti sono ampiamente rispettati. Torviscosa - Scarico COD (tonnellate) 0,59 0,60 0,50 Colleretto - Scarico specifico COD (kilogrammi/tonnellata) 86 113 2015 41,32 Limite ≤ 500 A seguito di interventi volti a migliorare la resa di processo di circa il 6% è prevista di conseguenza la riduzione dei carichi organici nei reflui. Attività in corso: si prevede il completamento a regime alla fine del 2016 Termine previsto: Dicembre 2016 2015 62 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 63 8. I RIFIUTI 84,8 % avviati a recupero 85% di rifiuti avviati a recupero. Un risultato superiore alla media delle aziende chimiche aderenti a RC (57%). (dati Responsible Care 2014) 64 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 65 8.2 TORVISCOSA Le aziende chimiche sono oggi in grado di lavorare a valle con i loro utilizzatori e le altre parti interessate per ridurre al minimo gli impatti dei loro prodotti durante le fasi di utilizzo e nella Nel 2015 la produzione complessiva di rifiuti nel sito di SPIN è aumentata rispetto al 2014 produzione di rifiuti. Presso tutti i siti del Gruppo proseguono le attività mirate alla raccolta (+ 17,7%); tale aumento è dovuto soprattutto ad una maggiore produzione di rifiuti non pericolosi differenziata e all’invio al recupero dei rifiuti. (+21%). In particolare nel 2015 si è provveduto allo smaltimento di vecchi serbatoi/reattori. Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi l’aumento è dovuto allo smaltimento di resine (sostituzione di una linea per acqua demineralizzata) e imballaggi pericolosi (cisternette). 8.1 CERIANO LAGHETTO Torviscosa - Produzione rifiuti (tonnellate) Il 2015 ha fatto registrare, rispetto all’anno precedente, una diminuzione della produzione totale di rifiuti sia in termini assoluti che in rapporto alla produzione. 300,0 Ceriano - Produzione rifiuti (tonnellate) 250,0 6.000 150,0 200,0 5.262,4 5.000 4.565,8 4.000 4.768,0 3.744,3 4.155,3 3.516,8 1.000 50,0 1.107,1 1.049,0 Pericolosi 68,7 63,3 Non pericolosi 39,9 TOTALI 2013 2013 1.023,7 Con l’aumento della produzione di rifiuti è aumentata anche la produzione specifica. 2015 2014 Torviscosa - Produzione specifica di rifiuti (tonnellate/tonnellata) Ceriano - Produzione specifica di rifiuti (tonnellate/tonnellata) 0,15 3,00 0,121 2,67 2,44 2,111 1,88 0,10 2,38 1,87 Pericolosi/produzione 0,56 0,51 0,50 Non pericolosi/produzione 2015 2014 0,09 0,05 0,076 0,09 0,03 0,03 0,02 Non pericolosi/produzione RIFIUTI TOTALI/produzione 0,00 2013 RIFIUTI TOTALI/produzione 0,00 2013 0,07 0,104 Pericolosi/produzione 1,50 0,56 2015 2014 Non pericolosi TOTALI 2,00 170,9 148,1 Pericolosi 2,50 207,1 0,0 0,0 1,00 187,9 100,0 3.000 2.000 275,8 234,3 2015 2014 Per quanto concerne la percentuale di rifiuti avviati a recupero, anche in questo caso, pur attestandosi sempre su valori elevati, si assiste ad una diminuzione (85% nel 2015, 90% nel 2014); La percentuale di rifiuti avviati a recupero nel 2015 è leggermente diminuita rispetto all’anno la diminuzione è da imputare allo smaltimento straordinario delle resine e degli imballi pericolosi. precedente (88,5% contro 90,2% nel 2014) ma rimane comunque significativa. Torviscosa - Destino Rifiuti (tonnellate) Ceriano - Destino rifiuti (tonnellate) 5.000,00 4.000,00 4.745,8 4.093,2 250,00 4.222 200,00 150,00 3.000,00 235,6 211 165,7 100,00 2.000,00 1.000,00 516,6 472,7 0,00 2013 546 Recupero Smaltimento 2014 2015 50,00 40,1 23,3 22,2 0,00 Recupero Smaltimento 2013 2014 2015 66 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 67 8.3 COLLERETTO GIACOSA Di conseguenza la produzione specifica di rifiuti risulta in diminuzione rispetto al 2014. Il sito di Colleretto Giacosa, oltre alle attività produttive dell’impianto chimico e farmaceutico svolge attività di ricerca nel campo imaging, pertanto gran parte della produzione di rifiuti è composta da Produzione specifica di rifiuti (tonnellate/tonnellata) materiabile non riciclabile (biologico, radioattivo, solventi e reagenti da laboratorio). Pertanto per questo sito non è possibile ottenere alte percentuali di rifiuti avviati a recupero. 1,40 Nel 2015 la produzione dei rifiuti è aumentata rispetto al 2014, soprattutto riguardo ai rifiuti 1,20 classificati come pericolosi; di conseguenza è aumentata anche la produzione specifica. 1,00 1,34 1,22 1,23 1,02 0,92 0,92 0,80 0,60 Colleretto - Produzione rifiuti (tonnellate) 0,40 250,0 200,0 150,0 159,7 192,7 180,1 0,20 220,6 207,0 0,30 0,32 Non pericolosi/produzione RIFIUTI TOTALI/produzione 0,00 2013 145,0 100,0 Pericolosi 50,0 2014 2015 Pur se in calo, rimane sempre molto elevata la percentuale di rifiuti avviati a recupero (84,8%). Non pericolosi 0,0 14,7 12,7 13,5 2013 2014 2015 RIFIUTI TOTALI 20,00 17,80 16,63 15,00 Lo scopo è di aumentare la quota di imballaggi destinati a recupero (R13 anziché D15). È previsto, entro il 2016, di arrivare almeno alla separazione del 90% degli imballaggi primari, con 5,00 0,00 Miglioramento della separazione degli imballaggi delle materie prime 19,27 18,09 13,36 12,13 8.5 PROGETTI GESTIONE RIFIUTI 8.5.1 CERIANO LAGHETTO Colleretto - Produzione specifica di rifiuti (tonnellate/tonnellata) 10,00 Pericolosi/produzione 0,31 1,23 1,168 1,18 2013 2014 2015 Pericolosi/produzione l’acquisto ed il posizionamento di contenitori ribaltabili e la formazione del personale al corretto Non pericolosi/produzione utilizzo. RIFIUTI TOTALI/produzione Attività in corso: acquistati i nuovi contenitori ribaltabili per le varie tipologie di imballaggi e iniziata la formazione del personale Termine previsto: Giugno 2017 Rispetto all’anno precedente, è in calo la percentuale di rifiuti avviati al recupero (1,8% nel 2015 contro il 2,3% del 2014). Obiettivo recupero Dimetilacetammide + Lactoftaluro e acque Deta (CER 070501*) Per questo obiettivo vedere il punto 4.4.1. 8.4 RIFIUTI: I RISULTATI COMPLESSIVI La produzione di rifiuti nel 2015 è stata di circa 5.264 tonnellate con un calo del 7,5% rispetto al 2014. 8.6 ALTRI PROGETTI AMBIENTE Produzione rifiuti (tonnellate) 1,40 1,20 1,00 8.6.1 CERIANO LAGHETTO 5.689,4 4.913,4 5.264,3 4.338,9 3.679,5 Rimozione Manufatti contenenti amianto 3.964,9 Il progetto prevede la progressiva dismissione dei manufatti contenenti amianto, già presenti 0,80 nelle aree acquisite. È in programma, per il biennio 2016-2017, lo smaltimento delle coperture in 0,60 0,40 0,20 1.233,9 1.299,4 1.350,6 0,00 2013 2014 2015 Pericolosi amianto di 3 edifici presenti nell’area ex Basf. Non pericolosi Attività in corso: nel corso del 2016 è prevista la rimozione della copertura di amianto di un TOTALI edificio. Si prevede l’eliminazione delle coperture dei restanti edifici entro la fine del 2017. Termine previsto: Dicembre 2017 68 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 69 9. LA SALUTE E SICUREZZA 4,31 IF Generale Gruppo Bracco 2015 L’industria chimica è, dopo l’industria del petrolio, quella con i luoghi di lavoro più sicuri. IF = 4,4 IG = 0.18* (Aziende aderenti a Responsible Care del 2014, dato medio) 70 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 9.1 LA TUTELA DELLA SALUTE E LA PROTEZIONE DEI LAVORATORI La salute e la sicurezza dei lavoratori rappresentano da sempre uno dei temi prioritari per la politica strategica del Gruppo Bracco. All’interno dell’organigramma aziendale è infatti consolidata la struttura GHSE (Global Health Safety and Ecology) che, fin dagli anni ’70, si impegna ad assicurare il rispetto della legislazione vigente e a garantire elevati standard di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’ottemperanza alla normativa (D.lgs. 81/2008) si esplicita nell’attività di valutazione dei rischi con particolare attenzione rivolta alla riduzione degli stessi, al fine di rendere i luoghi di lavoro più sicuri sia durante lo svolgimento delle normali attività sia nei casi di emergenza o di pericolo grave e immediato. Nell’ottica di proteggere i lavoratori e i visitatori dai pericoli per la salute che possono derivare dall’ambiente di lavoro, la struttura GHSE prende in considerazione, con il costante supporto del medico competente, tutti gli aspetti d’igiene industriale, dell’ergonomia e della medicina del lavoro, attraverso un approccio che si sviluppa in tre fasi (da applicare a tutti i posti di lavoro): - identificazione dell’eventuale pericolo per la salute - valutazione del rischio per la salute - riduzione del rischio per la salute I principi GHSE costituiscono uno standard per il Gruppo, che si applicano a tutti i lavoratori di ciascuna società. Il personale neo-assunto viene dotato immediatamente di una guida pratica su RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 71 prevede tra le patologie anche quelle a più elevata incidenza, per ciascuno dei due sessi, nella fascia di età in cui è più probabile l’insorgenza. Si riportano di seguito le prestazioni eseguite nel 2015 dal Servizio Sanitario Aziendale per la medicina del lavoro. MILANO CERIANO LAGHETTO • 504 visite mediche per la medicina del lavoro • 357 visite mediche per la medicina del lavoro • 371 esami specialistici • 21 prelievi ematici • 212 pacchetti benefit • 139 visite specialistiche TORVISCOSA COLLERETTO GIACOSA • 129 visite mediche per la medicina del lavoro • 159 visite mediche per la medicina del lavoro • 129 prelievi ematici • 107 esami specialistici • 6 visite specialistiche • 126 pacchetti benefit Presso la sede di Milano, il medico competente è presente 4 giorni alla settimana coadiuvato dall’aiuto di un’infermiera professionale presente tutti i giorni. Per la sede di Ceriano Laghetto, oltre al medico competente presente durante la giornata, il personale sanitario opera su 3 turni giornalieri. A Torviscosa, il medico del lavoro si avvale del personale sanitario dipendente di una società esterna. salute, sicurezza e ambiente e introdotto ad un corso on-line comprensivo di un test di verifica finale. La struttura GHSE predispone per ciascun sito: la cartellonistica di sicurezza, le linee guida di segnalazione e comportamento corretti in caso di emergenza grazie all’opuscolo sui principi 9.3 LA SICUREZZA DEI LAVORATORI di prevenzione incendi e sulle norme generali di emergenza. Tale opuscolo viene costantemente L’attività di formazione circa la prevenzione degli infortuni e la gestione delle emergenze, da sempre aggiornato in base ai riferimenti normativi nazionali e comunitari. tra le priorità del Gruppo, ha contribuito a sviluppare tra i lavoratori un atteggiamento premuroso e responsabile sul posto di lavoro e un’attenzione sempre maggiore alle situazioni di pericolo e di GHSE redige e aggiorna continuamente le Schede di Sicurezza (SdS) delle sostanze prodotte in rischio in azienda. tutti i siti del Gruppo, con il fine di tutelare la salute dei lavoratori, grazie a una manipolazione sicura Gli indicatori della capacità di gestire in sicurezza le attività sono l’indice di frequenza (If) e l’indice e consapevole delle sostanze chimiche. Anche nel corso del 2015 questi documenti sono stati di gravità (Ig) degli infortuni sul lavoro. Le modalità di calcolo di questi indici tengono conto di aggiornati, in conformità ai regolamenti comunitari in materia di classificazione ed etichettatura del ogni tipologia di infortunio che comporti un’assenza dal posto di lavoro superiore ai tre giorni, ed sistema mondiale GHS (Global Harmonized System- Sistema Globale Armonizzato). escludono i cosiddetti infortuni in itinere, avvenuti cioè sul percorso casa/lavoro e viceversa. I dati L’attenzione verso gli aspetti di tutela e salute dei lavoratori ha portato Bracco alla scelta volontaria e le relative elaborazioni grafiche vengono poi esposti a cadenza trimestrale presso le bacheche di organizzare, presso tutti i siti operativi, un sistema di gestione della sicurezza, certificato di ciascun sito, in modo da poter essere visionati da tutti i dipendenti. secondo lo standard BS OHSAS 18001:2007. La realizzazione dei sistemi ha favorito la diffusione di una cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro, incoraggiando e facilitando Per i tre siti produttivi vengono presentati gli andamenti (per sito e totali) dell’If (legato al numero di il dialogo e la comunicazione interna. infortuni) e dell’Ig (legato al numero di giorni di lavoro persi) del triennio di riferimento: 9.2 IL SERVIZIO SANITARIO L’impegno di Bracco per la tutela della salute dei propri dipendenti è dimostrato anche dall’operato del Servizio Sanitario; quest’ultimo, oltre a svolgere la normale attività di medicina del lavoro, offre un efficiente servizio di prevenzione che permette la diagnosi precoce, e la conseguente individuazione del trattamento terapeutico più idoneo, di patologie in fase iniziale, nonché l’individuazione di soggetti da monitorare periodicamente. In questo caso si opera per la riduzione o l’eliminazione dei fattori di rischio. Il programma di medicina preventiva scelto da Bracco in collaborazione con i Rappresentanti dei lavoratori, Siti produttivi - Andamento If 12,0 10,5 10,0 9,2 7,9 8,0 6,0 4,0 6,0 4,1 5 4,4 4,7 2013 3,4 2014 2,0 0 0,0 Ceriano Laghetto Spin Torviscosa 0 0 Colleretto Giacosa 2015 TOTALE 72 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 73 Siti produttivi - Andamento Ig Fonometrie 2013 2014 2015 0,250 Ceriano SPIN Colleretto 0 33 9 3 48 0 480 240 72 0,200 TOTALE 42 51 693 Ceriano Laghetto 0, 03 0 0, 08 0 0, 12 Colleretto Giacosa Spin Torviscosa 2013 2014 * L’eventuale superamento del TLV non significa avere esposto il lavoratore a rischi in quanto i dipendenti potenzialmente esposti sono dotati di DPI così come disposto dalle vigenti normative. 2015 0 0 0,000 0 0,050 0, 03 9 0,100 0, 03 3 0, 09 8 0,150 0, 09 3 0,300 0, 13 0, 33 0,350 TOTALE 9.5 COSTI E INVESTIMENTI PER AMBIENTE, SALUTE E SICUREZZA Dai grafici si può notare un aumento dell’indice di frequenza, dovuto all’aumento del numero di Nella tabella seguente sono riportati, per ogni sito, i costi e gli investimenti sostenuti per Ambiente, infortuni a Ceriano e a Torviscosa, mentre diminuisce l’Indice di Gravità complessivo. Da sottolineare l’assenza di infortuni nel triennio a Colleretto Giacosa. Salute e Sicurezza. Nelle tabelle seguenti vengono visualizzati gli andamenti degli stessi indici per tutte le società e Investimenti HSE (milioni di €) sedi del Gruppo in Italia; oltre ai siti produttivi in questo caso sono comprese le attività di ufficio e di informazione scientifica (Bracco Imaging Italia e Bracco SpA) e il CDI (Centro Diagnostico Italiano). If Bracco Imaging Bracco Imaging Italia Bracco SpA Spin Bracco RE CDI GENERALE Ig 2013 2014 2015 2,17 14,32 8,35 4,70 0,00 0,00 3,43 3,17 30,66 0,00 4,68 0,00 0,00 3,20 5,34 0,00 0,00 9,23 46,82 0,00 4,31 Bracco Imaging Bracco Imaging Italia Bracco SpA Spin Bracco RE CDI GENERALE 2013 2014 2015 0,02 0,11 0,15 0,03 0,00 0,00 0,0426 0,05 0,66 0,00 0,33 0,00 0,00 0,087 0,05 0,00 0,00 0,12 0,23 0,00 0,043 Costi HSE (milioni di €) 2013 2014 2015 2013 2014 2015 Ceriano Spin Colleretto 0,35 0,36 0,14 1,38 1,03 0,29 2,45 0,13 0,32 Ceriano Spin Colleretto 3,89 1,29 0,18 4,88 1,37 0,18 4,85 1,37 0,17 TOTALE 0,84 2,69 2,90 TOTALE 5,36 6,4 6,39 9.6 LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE L’industria chimica è un settore leader nella formazione delle proprie risorse umane. Il settore pone particolare attenzione nel formare ed informare i propri dipendenti sulle tematiche di Sicurezza, Salute e Ambiente. L’efficacia della formazione è dimostrata (come evidenziato dal grafico successivo) dalla diminuzione dell’Indice di frequenza degli infortuni in relazione all’aumento delle 9.4 LE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO DELL’ESPOSIZIONE PROFESSIONALE Per preservare la salute dei lavoratori è fondamentale assicurare la salubrità dei luoghi di lavoro. Tutte le attività sono costantemente monitorate mediante campionamenti d’area o attraverso dosimetri ore di formazione (da 21° Rapporto Responsible Care). N° ore di formazione SSA per addetto personali per valutare l’eventuale superamento del Valore Limite di Riferimento (TLV) per la specifica 13 sostanza.* 12 Nella tabella seguente viene riportato il numero di monitoraggi effettuati nel triennio di riferimento 11 (2013-2015): 12,6 12,3 11,6 10,4 9,5 8,7 9 2013 2014 2015 Ceriano Torviscosa Colleretto 277 134 63 278 127 69 270 147 36 TOTALE 483 474 453 Oltre all’esposizione alle specifiche sostanze, viene anche valutata l’esposizione dei lavoratori al 8 9,2 7,4 13 12,4 11,1 10 Monitoraggi ambientali N° infortuni per milione di ore lavorate 10 9,5 9,9 9,2 12 11 10,3 10 8,3 7,5 9 7,8 7,1 7 8 7,0 6 7 6 2005 2006 2007 Indice di frequenza infortuni 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Ore di formazione SSA rumore; ai sensi del Dlgs 81/2008 il monitoraggio deve essere effettuato ogni 4 anni; alla scadenza, nell’anno 2015, sono state pertanto rifatte tutte le fonometrie; altre campagne di monitoraggio La valorizzazione e la qualificazione delle risorse umane sono da sempre una priorità per il Gruppo vengono effettuate in caso di modifiche sostanziali dei macchinari o su richiesta dell’RSPP. Bracco, che le considera elementi fondamentali per il successo dell’azienda. 2014 74 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 75 9.7.2 TORVISCOSA Le attività di informazione, formazione e addestramento, sviluppate per accrescere le competenze nelle attività tecnico-produttive oggi sono lo strumento per sviluppare la sensibilità del personale nei Adeguamento impianto di rilevazione incendi sala server PLC e sala controllo campi della tutela della salute, della sicurezza e della protezione dell’ambiente. La funzione GHSE Progetto concluso (dicembre 2015): è stato installato un nuovo rilevatore fumi in Sala PLC e pianifica annualmente un programma di formazione tenendo conto delle specifiche esigenze sotto pavimento in sala controllo, con acquisizione degli allarmi in centrale. dei siti di produzione e delle necessità emerse durante le verifiche interne e i colloqui col personale. Diminuzione impatti acustici in ambiente di lavoro Ogni corso di formazione prevede, di norma, al termine di ciascun incontro, l’elaborazione di un Implementazione di interventi atti a diminuire la rumorosità in ambiente di lavoro questionario di valutazione del corso, per verificare l’apprendimento e programmare al meglio le Progetto in corso: è stato ottimizzato il flussaggio dell’azoto in aspirazione a due pompe, da attività future. valutare la necessità di installare una nuova pompa a secco (Building 8, quota 6). Nel corso degli ultimi 3 anni, l’impegno formativo di GHSE presso i Siti produttivi del Gruppo è Acquisto di cuscini fono assorbenti per l’impianto di nanofiltrazione. indicato nel grafico sottostante: Termine previsto: dicembre 2016 1. 28 2 8 9.7.3 COLLERETTO GIACOSA 2013 2014 94 9, 5 94 8 67 3, 5 8, 1.000 62 2.000 1. 23 7, 5 3.000 1. 96 1, 75 1. 11 1 4.000 2. 32 8, 5 5.000 3. 53 8, 25 3. 06 6, 8 4. 51 5, 5 Ore di formazione HSE 2015 0 Ceriano Colleretto Spin TOTALE Spostamento all’esterno delle bombole dei gas inerti del reparto analytics Progetto concluso (febbraio 2016): le bombole dei gas inerti, utilizzate per il funzionamento degli strumenti analitici, erano collocate nel vano tecnico adiacente al laboratorio, dotato di una griglia di areazione, per evitare il rischio di asfissia; lo spostamento all’esterno delle bombole ha eliminato del tutto il rischio asfissia nel locale. La pianificazione e la programmazione della formazione è effettuata annualmente sulla base delle necessità formative delle singole direzioni e funzioni. Interventi per aumentare la sicurezza dell’impianto elettrico (Nuovo progetto) Pertanto è possibile che, negli anni, si registri un calo nelle ore totali erogate a seguito di una Progetto Concluso (aprile 2016): sono stati sollevati i cavi di alimentazione precedentemente minore richiesta, derivante da una sempre più adeguata formazione di base di tutto il personale collocati a terra ed è stato predisposto un adeguato numero di prese di corrente. delle sedi. La pianificazione include una serie di argomenti fissi, ad obbligo di legge e non solo, come: - formazione del personale neoassunto Installazione di nuova bilancia per la pesata di solventi e reagenti liquidi all’interno della cappa (unità 491) presente nell’impianto API Production (Nuovo progetto) - sicurezza e salute per le lavoratrici gestanti Progetto Concluso (Agosto 2016): la bilancia precedentemente installata nella cappa non era - istruzioni per la movimentazione manuale dei carichi utilizzata per le pesate dei liquidi in quanto dotata di una precisione sufficiente; pertanto gli operatori - addetti al primo soccorso dovevano spesso spostare fusti e taniche utilizzati per i carichi. La nuova bilancia permetterà un - temi specifici definiti annualmente come la formazione sui sistemi di gestione secondo la norma utilizzo più razionale della cappa, minimizzando la movimentazione dei fusti. ISO 14001:2004 e lo standard BS OHSAS 18001:2007 - corretta gestione dei rifiuti: recupero e riciclo - modalità di utilizzo delle schede di sicurezza - metodologie e tecniche per la valutazione HAZOP (Hazard Operability Analysis) Aumento dell’illuminazione notturna nel piazzale esterno dell’impianto chimico. Installazione di specchio Progetto concluso (Settembre 2016): gli operatori del turno di notte dell’impianto API Production potevano trovare difficoltà nelle operazioni condotte nel piazzale esterno a causa dell’illuminazione 9.7 PROGETTI SALUTE E SICUREZZA 9.7.1 CERIANO LAGHETTO Valutazione di nuovi particolari scenari incidentali Progetto concluso (Ottobre 2016): completati gli scenari previsti nel 2015 e 2016: ammoniaca metano, clorato di sodio, idrogeno e incendio, cloruro di tionile. Nuovo Sistema di travaso Chinolina Progetto in corso: è in corso la progettazione di un sistema a Glove box per travaso automatico di chinolina dai fusti direttamente ai reattori. Termine previsto: Gennaio 2017 non sufficiente; è stata pertanto incrementata l’illuminazione notturna. Inoltre, l’installazione di uno specchio in prossimità del deposito solventi esterno ha ridotto il rischio di incidenti con veicoli in transito sulla strada di accesso all’ingresso carraio. 76 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 10. ALTRI SITI RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 77 Il Gruppo ha 9 stabilimenti in Italia, Germania, Svizzera,Cina, Giappone,Stati Uniti e Canada 78 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 79 10.1 BRACCO SUISSE - SVIZZERA 10.2 BIPSO GMBH - GERMANIA Bracco Suisse SA Robert-Gerwig-Str. 4, 78224 Singen Route de la Galaise, 31 - 1228 Plan- les-Ouates (Svizzera) Baden-Württemberg - Deutschland Tel. +41 228848.884 - Fax +41 228848.885 Tel. +49 (07731) 79090 - Fax +49 (07731) 7909455 www.braccoimaging.com www.bipso.de BRACCO - Sito di Ginevra Sito di BIPSO GmbH - Germania Dati 2015 N° dipendenti Materie Prime (t) Prodotti finiti (flaconi) Investimenti HSE (CHF) Certificazioni Dati 2015 92 0,199 73.4110 1.000 N° dipendenti Materie prime (t) Prodotti finiti (pezzi) Investimenti HSE (€) Costi HSE 349 1.332 39.541.408 0,71 0,76 ISO 9001 Bracco Suisse SA a Ginevra ha una struttura produttiva e laboratori di ricerca dedicati ai mezzi di contrasto per ecografia; il sito è caratterizzato da strutture all’avanguardia, tecnologie produttive L’impianto BIPSO GmbH, situato all’interno del Parco Industriale di Singen, è stato acquisito nel avanzate e sofisticati meccanismi di tutela della sicurezza e di salvaguardia dell’ambiente. maggio 2011, ed è il più grande sito di produzione di farmaci sterili del Gruppo Bracco. Bipso GmbH produce agenti di alta qualità per la diagnostica per immagini che vengono esportati in più di 90 paesi. Il sito produce anche, sulla base di accordi contrattuali, agenti sterili per altre aziende farmaceutiche. DATI AMBIENTALI DATI AMBIENTALI u.m 2013 2014 2015 n° pezzi 591.226 688.858 734.110 m3 19.072 Energia elettrica acquistata kWh 2.451.339 2.564.561 2.509.192 Metano acquistato Nm3 2.857.100 2.993.939 3.072.171 t t t % 48,9 12,2 36,7 23,2 51,19 13,19 38 26,9 37,74 7,24 30,5 33,3 Produzione Prodotti finiti Acqua Consumo idrico Trattamento reflui Destinazione scarichi 2013 2014 2015 N° pezzi 34.807.111 34.909.413 39.541.408 m3 5.958 kWh kWh 7.166.000 7.071.000 5.721.000 7.007.000 6.894.000 7.082.000 t t t % 639,56 11,62 627,94 97,70 647,74 14,53 633,21 96,92 570,88 14,12 556,76 96,95 Produzione 21.421 24.301 Impianto Consortile esterno a Bracco Pubblica fognatura Consumi energetici Rifiuti Totali Pericolosi Non pericolosi % Recupero u.m Prodotti finiti Acqua Consumo idrico Trattamento reflui Destinazione scarichi Consumi energetici Energia elettrica acquistata Vapore Rifiuti Totali Pericolosi Non pericolosi % Recupero 5.267 6.119 Depuratore consortile Pubblica fognatura 80 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 81 10.3 EZEM CANADA INC - CANADA 10.4 BRACCO SINE PHARMACEUTICAL CORP. LTD - CINA 11065 Boulevard Louis - H. La Fontaine Montreal, Canada Room 610-612, Gangtai Plaza, 700 Tel. +1 514 3535820 Yan An East Road, Huangpu imaging.bracco.com/us-en Shanghai 200001 Tel. +86 21 53851100 - Fax +86 21 53851020 www.braccosine.com Sito di EZ-EM - Canada Certificazioni BRACCO SINE PHARMACEUTICAL CORP. Ltd Dati 2015 ISO 9001 N° dipendenti 297 Materie prime 139,3 Dati 2015 N° dipendenti Materie prime Prodotti finiti (pezzi) Investimenti HSE (CAD) Costi HSE 216 2095 16.283.027 106.900 138.023 Prodotti finiti (flaconi) 2.454.346 Investimenti HSE (CNY) 666.552 Costi HSE (CNY) 139.800 Costituito nel 1998, ampliato nel 2000 e nel 2004, l’insediamento è stato certificato per la L’impianto industriale Bracco Sine, ubicato nella zona di Pudong, nei pressi di Shanghai, e in produzione e commercializzazione dalle autorità sanitarie canadesi, statunitensi ed europee funzione dal 2004, è una struttura altamente tecnologica con attrezzature e servizi specializzati (Health Canada, FDA, EMEA). I mezzi di contrasto prodotti in Canada sono esportati in tutto il per la produzione di mezzi di contrasto. Lo stabilimento produce attualmente mezzi di contrasto mondo. Lo stabilimento, operativo 24 ore al giorno, realizza e confeziona anche prodotti per altre non-ionici per raggi X, risonanza magnetica e ultrasuoni. aziende farmaceutiche. Bracco Sine gestisce l’intero ciclo produttivo seguendo le istruzioni dell’Active Pharmaceutical Ingredient degli stabilimenti Bracco in Italia: preparazione della soluzione, riempimento e chiusura dei flaconi e sterilizzazione finale in ambienti speciali per la produzione di soluzioni iniettabili; controllo della qualità e stoccaggio completano il processo. DATI AMBIENTALI Produzione Prodotti finiti Acqua Consumo idrico Trattamento reflui Destinazione scarichi Consumi energetici Energia elettrica acquistata Energia termica Rifiuti Totali Pericolosi Non pericolosi % Recupero DATI AMBIENTALI u.m 2013 2014 2015 N° Pezzi 17.166.895 16.405.590 16.283.027 m3 85.222 72122 80290 Fisico-chimico Pubblica fognatura kWh Nm3 6.567.330 337.729 6.421.170 331.142 6.273.960 373.550 t t t % 771,11 11,42 782,53 76 525,99 12,39 538,38 83 496,15 5,53 490,62 77 Produzione Prodotti finiti Acqua Consumo idrico Trattamento reflui Destinazione scarichi Consumi energetici Energia elettrica acquistata Vapore Rifiuti Totali Pericolosi Non pericolosi % Recupero u.m 2013 2014 2015 N° Pezzi 2.123.418 2.301.526 2.454.346 m3 10.357 kWh ton 1.118.130 979 1.070.190 1.045 1.138.292 1.302 t t t % 6,97 6,7 0,27 4 7,92 7,54 0,38 5 8,482 6,382 2,1 12,3 9.664 8.417 Depuratore consortile esterno a Bracco Pubblica fognatura 82 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 83 10.5 BRACCO DIAGNOSTIC INC. - USA 10.7 CDI - CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO 259 Prospect Plains Road Via Saint Bon Simone, 20 Monroe Township, NJ 08831 20147 Milano Tel. +1 609 514-2200 Tel. +39 02.48317 imaging.bracco.com/us-en www.cdi.it BRACCO DIAGNOSTIC INC. CDI - Centro Diagnostico Italiano Dati 2015 N° dipendenti 8 Materie prime n. a. Prodotti finiti (flaconi) Costi HSE (CNY) Certificazioni Dati 2015 N° dipendenti Investimenti HSE (€) 308 n.d. ISO 9001 JCI n. a. 48.678 Il Centro Diagnostico Italiano, attivo a Milano da oltre 30 anni, è una struttura sanitaria ambulatoriale con vasta gamma di servizi orientati alla prevenzione, alla diagnosi e alla terapia in regime di Bracco Diagnostics Inc., (BDI) la controllata statunitense di Bracco Imaging SpA, sviluppa e day hospital. È presente sul territorio lombardo attraverso un network di strutture, collocate a commercializza mezzi di contrasto per l’uso in X-ray/Tomografia computerizzata (CT), Medicina Milano, Corsico, Rho, Cernusco sul Naviglio, Corteolona, Pavia e Varese. Nel 2006 ha ricevuto Nucleare e Risonanza Magnetica (MRI) negli Stati Uniti e in Canada. Con sede a Monroe Township, il prestigioso accreditamento da parte della Joint Commission International. Il CDI dispone di NJ, l’azienda sta sviluppando anche mezzi di contrasto e procedure per ecografia. un’area accreditata (laboratorio, imaging, medicina nucleare e radioterapia), di un’area privata e di un’area a servizio delle aziende. Il laboratorio del CDI si avvale della catena automatizzata più grande d’Italia. È inoltre l’unico laboratorio in Italia a disporre di Ikoniscope®, un microscopio totalmente automatizzato e robotizzato utilizzato nella diagnosi precoce del cancro della cervice e della vescica. Da sempre orientato alla ricerca dell’eccellenza clinica, in accordo con la propria mission, CDI si è dotato del Cyberknife®, il rivoluzionario robot radiochirurgico, che pone il Centro Diagnostico e la sanità lombarda all’avanguardia nella terapia dei tumori. DATI AMBIENTALI DATI AMBIENTALI u.m Produzione Produzione finiti Acqua Consumo idrico Trattamento reflui Destinazione scarichi Consumi energetici Energia elettrica acquistata Energia termica Rifiuti Totali Pericolosi Non pericolosi 2013 n.a. n.a. m3 n.d. kWh n.a. t t t 3.933.116 n.a. 0,3 0,2 0,1 2014 n.a. 2015 n.a. n.d. n.d. Depuratore esterno a Bracco Pubblica fognatura 3.593.498 n.a. 0,9 0,5 0,4 3.303.054 n.a. 0,2 0,1 0,1 Produzione Produzione finiti Acqua Consumo idrico Trattamento reflui Destinazione scarichi Consumi energetici Energia elettrica acquistata Energia termica Rifiuti Totali Pericolosi Non pericolosi Di cui a recupero u.m 2013 2014 2015 n.a. n.a. n.a. n.a. m3 69.485 TEP TEP 1.213,5 255 1.222 224 1.216 236 t t t % 120,9 81,9 39 32 99,5 74,9 24,6 24,7 115 83 32 28 56.118 47.769 Depuratore consortile Pubblica fognatura 84 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 GLOSSARIO RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 85 ETS (Emission Trading System) ISO 14001 Il Sistema europeo di scambio di quote di emissione (European Union Emissions Trading Scheme - EU ETS) è il principale strumento adottato dall’Unione europea, in attuazione del Protocollo di Kyoto, per ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori energivori, ovvero i settori industriali caratterizzati da maggiori emissioni. Il Sistema è stato istituito dalla Direttiva 2003/87/CE e successive modifiche (Direttiva ETS). La norma specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale per consentire a un’organizzazione di sviluppare e attuare una politica e degli obiettivi che tengano conto delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni che l’organizzazione stessa sottoscrive e delle informazioni riguardanti gli aspetti ambientali significativi. Essa si applica agli aspetti ambientali che l’organizzazione identifica come quelli che essa può tenere sotto controllo e come quelli sui quali essa può esercitare un’influenza (UNI EN ISO 14001:2004). FID (Flame Ionization Detector- Rilevatore a Ionizzazione di Fiamma) Strumento di misurazione utilizzato per il rilevamento gascromotagrafico dei Composti Organici Volatili (COV). GWP CERTIFICATO DI ECCELLENZA Il Certificato di Eccellenza viene assegnato da Certiquality a quelle società che hanno ottenuto le certificazioni per il sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO 9001, per il sistema di gestione ambientale secondo la ISO 14001e per il sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori secondo lo standard BS OHSAS 18001, come riconoscimento dell’impegno volontario responsabile. CIV (Composti inorganici volatili) Si definiscono CIV tutte le sostanze inorganiche di origine naturale e antropica che si trovano nell’aria allo stato di vapore o di gas. Provengono da attività e processi industriali, dal riscaldamento domestico e industriale. (Per i nostri siti principalmente Acido Cloridrico e Ammoniaca). COD (Chemical Oxygen Demand) Quantità di ossigeno consumato per ossidazione chimica da un campione d’acqua inquinata da sostanze organiche (sia biodegradabili che non biodegradabili) ed eventualmente inorganiche, sotto specifiche condizioni di temperature e di tempo (Società Italiana di Ecologia, Ecologia applicata, Milano, Città Studi Edizioni, 1993). COV (Composti Organici Volatili) Qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore, oppure che abbia una volatilità corrispondente in condizioni particolari di uso. Ai fini della presente direttiva, la frazione di creosoto che supera il valore indicato per la pressione di vapore alla temperatura di 293,15 K è considerata come un COV (Dir. 11 marzo 1999, n. 1999/13/CE, art. 2, punto 17). (Per i nostri siti principalmente Etanolo, Butanolo, Metanolo, Acetone, Dodecano). Il Global Warming Potential (GWP, in italiano potenziale di riscaldamento globale) esprime il contributo all’effetto serra di un gas serra relativamente all’effetto della CO2, il cui potenziale di riferimento è pari a 1. Ogni valore di GWP è calcolato per uno specifico intervallo di tempo (in genere 20, 100 o 500 anni). HAZOP (HAZard and OPerability analysis) Metodologia di analisi di un processo, esistente o pianificato, applicata per identificare, esaminare e valutare i potenziali rischi riguardanti il personale o il materiali connessi all’esercizio di un impianto. HSE Acronimo di Health Safety and Environment, funzione aziendale deputata a gestire le tematiche relative a salute, sicurezza e ambiente. INDICE DI FREQUENZA (IF) L’indice di frequenza rappresenta il numero di infortuni, con assenza dal lavoro superiore a 3 giorni, per milione di ore lavorate. INDICE DI GRAVITÀ (IG) L’indice di gravità è il numero di giornate perse, relative a infortuni con inabilità superiore a 3 giorni, per migliaia di ore lavorate. ISO (International Organization for Standardization) È un’organizzazione non governativa di istituti di standardizzazione nazionali di 156 paesi, ognuno dei quali rappresentato da un membro. Ha il compito di armonizzare a livello internazionale le norme per facilitare gli scambi (Sito ISO). ISO 9001 La norma specifica i requisiti di un modello di sistema di gestione per la qualità per tutte le organizzazioni, indipendentemente dal tipo e dimensione delle stesse e dai prodotti forniti. Essa può essere utilizzata per uso interno, per scopi contrattuali e di certificazione (UNI EN ISO 9001:2008). JCI (Joint Commission International) Organizzazione internazionale no profit, che da oltre 75 anni è leader mondiale nel certificare la qualità delle prestazioni offerte dalle strutture sanitarie. L’accreditamento è stato riconfermato nel 2009 e nel 2012. POLITICA AMBIENTALE Intenzioni e direttive complessive di un’organizzazione relative alla propria prestazione ambientale come espresso formalmente dall’alta direzione. La Politica ambientale fornisce un quadro di riferimento per condurre le attività, e per la definizione degli obiettivi e dei traguardi in campo ambientale (UNI EN ISO 14001:2004). SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA) Parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse, utilizzata per sviluppare e attuare la politica ambientale e gestire i propri aspetti ambientali (UNI EN ISO 14001:2004). SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (SGQ) Il sistema di gestione per la qualità è quella parte del sistema di gestione di un’organizzazione che si propone, con riferimento agli obiettivi per la qualità, di raggiungere dei risultati in grado di soddisfare adeguatamente le esigenze, le aspettative ed i requisiti di tutte le parti interessate. (UNI EN ISO 9001:2008) SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA (SGS) Parte del sistema complessivo di gestione aziendale che facilita la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, associati all’azienda medesima, include la struttura organizzativa, le autorità e le responsabilità, le attività di pianificazione, i processi, le pratiche, le procedure e le risorse necessarie per lo sviluppo, l’attuazione, il conseguimento, la revisione e il mantenimento della politica aziendale per la sicurezza (BS OHSAS 18001/ 2007). SST (Solidi Sospesi Totali) Con il termine Solidi Sospesi Totali si intende tutte quelle sostanze indisciolte, presenti in un campione di acqua da esaminare, che vengono trattenute da un filtro a membrana, di determinata porosità, quando il campione stesso viene sottoposto a filtrazione (APAT - Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici). SVILUPPO SOSTENIBILE Sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. Lo sviluppo sostenibile non è uno stato di armonia prefissato, ma piuttosto un processo di cambiamento in cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti e i cambiamenti istituzionali vengono resi compatibili con i bisogni futuri oltre che con quelli presenti (World Commission on Environment and Development, Our common future, Oxford University Press, 1987). TEP (Tonnellata Equivalente Petrolio) Tonnellata equivalente di petrolio: unità convenzionale di energia, equivalente a 10 milioni di kcal, utilizzata per esprimere, sulla base del potere calorifico, una qualunque fonte di energia. TCO2EQ (Tonnellate Equivalenti di CO2 ) È un’unità di misura che permette di pesare insieme emissioni di gas serra diversi con differenti effetti climalteranti. Ad esempio una tonnellata di metano che ha un potenziale climalterante 21 volte superiore rispetto alla CO2 (GWP=24), viene contabilizzata come 21 tonnellate di CO2 equivalente. 86 | RAPPORTO AMBIENTALE 2015 RAPPORTO AMBIENTALE 2015 | 87 A cura di Direzione Group Health, Safety & Environment Direzione Comunicazione & Immagine Gruppo Bracco Concept e progetto grafico JDT, Milano Stampa Comunità di San Patrignano Stampato su Crush/Mais 250 (cover) e 120 g/m2, carta ecologica di Favini realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali Rapporto Ambientale Bracco 2015 | © dicembre 2016 Bracco Spa | Tutti i diritti riservati www.bracco.com