Maurice Nio | NIO Architecten

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Maurice Nio | NIO Architecten
DARK HORSE - THE SECRET OF THE GREEN CITY
r e g e n e r a t i n g
s t r a t e g i e s
21 Marzo 2014 | ore 14:30
Gipsoteca di Firenze |
Piazzale di Porta Romana 9
Una iniziativa di:
Fondazione Architetti Firenze
NIO Architecten
Liceo Artistico Statale di Porta Romana
Con Dark Horse, l'architetto olandese Maurice Nio
ha elaborato e voluto offrire a Firenze un suo lavoro inedito:
un'opera plastica di grandi dimensioni, ispirata dagli stessi spazi
nei quali è raccolta la prestigiosa e imponente collezione di gessi, coi
quali la nuova opera tende ad avviare una relazione. L'imponente corpo nero,
racconta il rapporto con il calco della Pietà di Michelangelo, presente nella stessa
gipsoteca, per elaborare una sensibilità originata dai temi della sofferenza e della morte.
"Il dolore è una delle emozioni più profonde - ha scritto l'architetto olandese -. Se qualcuno
che ti è veramente caro muore, il dolore può generare lo scambio tra vita e morte. Tu vivi, ora,
mentre l’altro è morto, ma allo stesso tempo ti sposti in quell’altro e muori, e così l’altro può tornare
in vita. La Pietà di Michelangelo è una rappresentazione unica di questo scambio. Lo scambio tra la vita
e la morte. Dark Horse è la messa in scena dell’emozione ‘dolore’ , ma è anche il luogo fisico di questo
scambio. L'opera esprime la stessa poetica che Maurice Nio usa spesso nel realizzare le sue stesse
architetture, nelle quali la competenza tecnica e l'abilità costruttiva si associano talvolta alla ricerca di
dimensioni oniriche e misteriose che coinvolgono agli spazi da lui progettati. La ricerca di Maurice Nio
si è aperta, fin dalla sua formazione al costante sconfinamento fra arte e architettura. Una sensibilità
evidente anche nel progetto di ampliamento del Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di
Prato, la cui inaugurazione è attesa nei prossimi mesi. Le sue forme "fluide e sognanti", come le
definisce il progettista, contengono l’allusione al "potere dell’immaginazione e della visione", quello
stesso potere che Dark Horse intende evocare.
Dark Horse segna anche l'inizio di un progetto culturale che la Fondazione Architetti Firenze
dedicherà alla città di Firenze per costruire una nuova relazione verso i luoghi dimenticati
della città , in particolari gli spazi verdi: luoghi spesso sofferenti (nascosti, chiusi, residuali,
abbandonati) che potrebbero diventare luoghi di sperimentazione, azione , rigenerazione
e riappropriazione da parte della comunità. Stimolare una nuova sensibilità verso il
territorio e la città stessa, secondo un nuovo rapporto di reciprocità e responsabilità
fra cittadino e territorio.
La stessa Gipsoteca è un luogo nascosto. La maggior parte dei cittadini di Firenze
ancora non ne conosce l'esistenza . Uno dei motivi della collocazione di Dark
Horse qui è stato quello di aprire questo spazio (normalmente non accessibile)
al pubblico . Obbiettivo della Fondazione Architetti Firenze è dunque quello
di riattivare i luoghi in modo temporaneo e/o permanente, attraverso
strategie e metodi che possano rendersi paradigmatici sotto l'aspetto
della rigenerazione di un territorio complesso come quello della città.
Le strategie di azione dovranno necessariamente passare attraverso
un approccio multidisciplinare per costruire uno sguardo sulla città in
cui diventi centrale la riattivazione della comunità ed il suo modo di
relazionarsi al territorio. Lavorare sullo spazio pubblico e sulla sua
connettività, oltre che sul miglioramento della sua accessibilità e
fruibilità. Il progetto DH/FAF intende realizzare questo percorso
attraverso lo strumento dello workshop/laboratorio coinvolgendo
studenti, cittadini dell'Oltrarno, architetti ed imprese in cui
ognuno possa mettere a disposizione il proprio prezioso know
how.
f o r
s u f f e r i n g
s p a c e s
Maurice Nio | NIO Architecten - Rotterdam
Dark Horse ed i significati aperti dell'opera