Techno-classica con Jeff Mills
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Techno-classica con Jeff Mills
ILCONCERTO Techno-classica con Jeff Mills Nel finale in piedi per ballare col dj anche l'orchestra sinfonica SPOLETO - Musicisti, dj, sonorità sintetiche e sinfoniche, uomini, macchine. La techno-classica dello spettacolo " Light from the Outside world", andato in scena l'altra sera per il Due Mondi, ha messo d'accordo quasi tutti, in una piazza Duomo trasformata in discoteca. Nel finale tutti in piedi, anche l'orchestra, per ballare. Ha davvero affascinato ogni generazione presente il progetto che il più grande artista techno a livello mondiale, Jeff Mills, ha realizzato insieme a una delle colonne portanti della musica orchestrale italiana, la Roma Sinfonietta, diretta da Gabriele Bonolis. Musicalmente la "rivoluzio- MEDIA ne" annunciata c'è stata. Per quanto riguarda la sensibilità del pubblico, questa è invece lontana, se si considera che chi era lì per Mills aspettava solo gli attacchi più techno senza godersi le parti più delicate. Domenica io luglio 2016 l£j Spoleto Festival 39 www.nuovocorrierenazionale.it Ciao, Spoleto59 Stasera l'atteso concerto finale con Pappano e Bollani di CARLO ROBERTO PETRINI Spoleto n bel cartellone ricco di proposte originali e di qualità anche quest'anno ha caratterizzato la 59ma edizione del Festival dei 2 Mondi, la cui direzione artistica è firmata dal maestro Giorgio Ferrara, al quale dobbiamo dare il grande merito di aver dato finalmente un ruolo importante al teatro con spettacoli di notevole valore. Ora, su questa entusiasmante edizione cala il sipario, cedendo il passo al 6omo Festival. Quella del 2017 sarà una edizione piena U di avvenimenti. Partorito alla fine degli anni Cinquanta dalla mente del maestro Gian Carlo Menotti, il Festival ha trasformato Spoleto in un luogo di sperimentazione e condivisione delle esperienze che tracciano la rotta delle ricerca artistica europea e americana. I due mondi hanno parlato nella cittadina umbra e partorito opere mirabili. Un evento caratterizzato da un'incessante ricerca, capace di proporre spettacoli e opere di rottura, che ha fatto incontrare 1 'avanguardia con la tradizione. Oggi, grazie a Ferrara, si colgono i profondi significati della manifestazione me- nottiana e Spoleto con la musica, la prosa, la danza, la lirica, il cinema, la fotografia e le arti figurative è- tornata ad essere la cornice ideale per aprirsi al pubblico. Da 59 anni la kermesse di tutte le arti si conclude con il concerto finale in piazza Duomo, dove la scelta del repertorio musicale conferma la validità e lo spessore culturale della manifestazione. Quest'anno protagonista del concerto sarà l'orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, diretta da Antonio Pappano e con al pianoforte Stefano Bollani. Saranno eseguite pagine del repertorio musicale degli ILCONCERTO Techno-classica con Jeff Mills Nel finale in piedi per ballare col dj anche l'orchestra sinfonica SPOLETO - Musicisti, dj, sonorità sintetiche e sinfoniche, uomini, macchine. La techno-classica dello spettacolo " Light from the Outside world", andato in scena l'altra sera per il Due Mondi, ha messo d'accordo quasi tutti, in una piazza Duomo trasformata in discoteca. Nel finale tutti in piedi, anche l'orchestra, per ballare. Ha davvero affascinato ogni generazione presente il progetto che U più grande artista techno a livello mondiale, Jeff Mills, ha realizzato insieme a una delle colonne portanti della musica orchestrale italiana, la Roma Sinfonietta, diretta da Gabriele Bonolis. Musicalmente la "rivoluzio- ne" annunciata c'è stata. Per quanto riguarda la sensibilità del pubblico, questa è invece lontana, se si considera che chi era lì per Mills aspettava solo gli attacchi più tedino senza godersi le parti più delicate. Spoleto 1958. Il testamento artistico di Gian Carlo Menotti SPOLETO - Dopo quasi cinquantanni da quel tellurico primo Festival, Gian Carlo Menotti si fece un'autointervista e la fece stampare sul tradizionale volume, in gergo "souvenir", che riepilogava dettagliatamente spettacoli e partecipanti per ogni edizione. Come una prefazione, o forse meglio un testamento, disse alcune cose che vale la pena di ricordare. "...Tutti mi chiedono: come giudichi questa tua inizi del Novecento per poi ascoltare all'esplosiva e impervia partitura di Rhapsody in Blue (1924) di George Gershwin, passando dalle sonorità dense e talora travolgenti del poema sinfonico Pelleas und Melisande (1903) di Arnold Schonberg allo scintillante ma al tempo stesso struggente valzer Gold und Silber Waltz (1902) di Franz Lehàr. Sembrerà azzardato l'accostamento tra due figure di musicisti così distanti: Schonberg, l'inventore della musica dodecafonica e quindi padre putativo della musica moderna tout-court, e Gershwin, il brillante autore di musical edella jazzistica Rhapsody in Blue. Invece i due, dopo l'arrivo di Schonberg negli Usa, avvenuto nel 1933, divennero amici intimi, si frequentarono e non mancarono di tributarsi reciproci omaggi. Esiste un breve filmato, come anche un ritratto ad olio, realizzato dallo stesso Gershwin e dedicato a Schonberg ripreso in varie attività quotidiane; mentre Schonberg non mancò di redigere un appas sionato tributo al giovane compositore americano in occasione della sua prematura scomparsa. esperienza, come ti senti?, come se fossi appena uscito da un safari 0 da una spedizione al Polo Nord... è come se mi si chiedesse 'Come te la senti ad essere ancora vivo?'... Il passato di un ottantenne è un lugubre paesaggio che troppo assomiglia ad un cimitero. Quanti amici e collaboratori scomparsi! Samuel Barber, Tommy eNonìe Schippers, Luchino Visconti, Anna Venturini, Ban Shahn, Ionesco, Nureyev, Ezra Pound, Jean Cocteau, Henry Moore; i nostri meravigliosi scenografi Petrassi e Valentini, la dolce Mrs Curtis Bok che mi aiutò a fondare il Festival, e quanti, quanti ancora!. E allora mi si domanda 'Ma quanto ti è costato questo Festival di tempo e fatica? ' È un bi- MEDIA Conclusione con le cene e lo spettacolo pirotecnico SPOLETO - Come da tradizione a chiudere anche questa edizione del Festival dei Due Mondi saranno, subito dopo la fine del concerto finale in piazza Duomo, le cene organizzate dagli sponsor in varie e prestigiose location cittadine, in attesa del tradizionale spettacolo pirotecnico offerto dai commercianti della città. Anche quest'anno, quindi, occhi all'insù per vedere i fuochi d'artificio e salutare la conclusione di questi 17 giorni ricchi di eventi. Per l'occasione i percorsi della mobilità alternativa rimarranno aperti fino alle 2 del mattino. Ma Spoleto59 in realtà non finisce oggi: mercoledì appendice in piazza Duomo con il gala di danza di Roberto Bolle. lancio che preferirei trascurare. Son troppe le amarezze che dovrei mettere in conto, anche se le gioie e le soddisfazioni sono state di più. A che vale tirare le somme? Il bilancio di una vita insegna poco e i ricordi, anche i più dolci e i più cari, alla mia età diventano struggenti e dolorosi. Indubbiamente il Festival mi ha reso molto e ha soddisfatto in me l'incalzante bisogno di sentirmi utile ad una comunità Per me è stato sempre penoso sentirmi ai margini della società e ho sentito il bi sogno di convincere almeno una piccola comunità come Spoleto che l'artista è altrettanto utile come il medico, l'avvocato ol'ingegnere". VINCENZO CEMENTI