IV Mobilità Comenius 4 – 7 Ottobre Paris 7 – 10 ottobre

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IV Mobilità Comenius 4 – 7 Ottobre Paris 7 – 10 ottobre
IV Mobilità Comenius
4 – 7 Ottobre Paris
7 – 10 ottobre Le Havre
SABATO 4 ottobre
Partenza
ore 12.00 dalla scuola - Via De
Carolis in navetta
Partenza
ore 15.25 dall’aereoporto
Bari-Palese (EasyJet)
Arrivo
ore 17.55 all’aereoporto
Charles De Gaulle-Parigi
Ore 20.00 Sistemazione e Cena FIAP,
passeggiata Quartiere Montparnasse XVI o
se c’è tempo City Sightseeing
DOMENICA 5 ottobre
ore 8.00 colazione FIAP
ore 9.00 Louvre ( circa 2h 30’) da non
perdere : Amore&Psiche di Canova, La libertà
che guida il popolo di Delacroix, la zattera della
medusa di Géricault, la Nike di Samotracia, la
Venere di Milo, la Gioconda,la Venere delle rocce,
Da scoprire anche la "Piramide", di vetro e
metallo, che funge da maestoso propileo al
museo del Louvre
Ore 12.00 Marais Piazza dei Volsci
Pranzo rue d Rivoli brasserie
Consigliato - pausa gourmand al rinomato salon
de thé, pâtisserie "Maison Angelina" a pochi passi
dal Museo del Louvre. Degusterete un'ottima
tazza di té o cioccolato caldo (o bevanda fresca a
scelta) accompagnata da un dolce della raffinata
pâtisserie Angelina
ore 15.00 Notre dame (gratuito)
ore 16.30 Saint Chapelle( 4 boulevard du
Palais ) a seguire Phanteon Giardini del
Lussemburgo Quartiere latino ( la Sorbona)
ore 20,00 Cena FIAP e passeggiata
Quartiere Montparnasse XV
LUNEDI’ 6 ottobre
ore 8.00 Colazione FIAP
ore 8,30 Tour Eiffel e Trocadero con Bateaux
Parisiens
ore 10.30 Museo d’Orsay
Pranzo zona Champs Elyses o Monmatre
ore 14.30 Monmatre e Sacro Coeur (metro)
ore 16.00 Place de l'Opéra all’Arco di
Trionfo. sosta facoltativa alle Galeries La
Fayette, Place Vendome, Place de La
Concorde Champs Elysées fino all'Arco di
Trionfo.
ore 20,00 Riunione con gruppo Finana
Comenius Cena FIAP e preparazione bagagli
MARTEDI’ 7 ottobre
MATTINA Colazione FIAP ore 7.00
ore 08:00 partenza da Parigi (Tour Eiffel/Pont Suffren) Servizio navetta da Parigi a Versailles
e viceversa con partenza ai piedi della Tour Eiffel per la visita alla Reggia di Versailles e ai
suoi giardini.
ore 10:30 riunione con il gruppo Comenius a Versailles: visita al palazzo e giro turistico col
trenino per visitare i giardini.
Ore 13.00 Packet Lunch
Ore 16.00 prosecuzione per Le Havre e sistemazione in Hotel
Siamo qui
FIAP Jean Monnet
30 Rue Cabanis, Parigi, Francia
Programma IV Mobilità dall’8 ottobre al 10 ottobre 2014
MERCOLEDI 8 OTTOBRE
9:00 Incontro a scuola
11:45 : Partenza per i Docks
12:15 Ristorante CourtePaille/ Studenti da Subway
Breve free time
14:45 Visita alla marina
15:15 Visita al porto antico con la barca ( durata un’ora e un quarto)
17:00 MuMa ( Malraux Museum)
)
GIOVEDI 9 OTTOBRE:
9:00
10:00
11:00
12:15
14:45
16:00
Partenza per Rouen
Visita libera alla cattedrale
Incontro con la guida per visitare il centro storico
Ristorante"D'eux-mêmes"offerto dalla scuola / studenti da McDonald's.
Partenza per Etretat
Arrivo a Etretat
18.00 Partenza per Le Havre
20.00 Cena libera e pernottamento
VENERDI 10 OTTOBRE
PARTENZA per Parigi-Bouvais
Imbarco per Bari
Arrivo a Taranto a scuola - Via De Carolis in navetta
Componenti del gruppo :
docenti accompagnatori : Antonella Suriano, Angela Picciarelli, Ersilia Muzul
studenti : Carlotta Castelli, Lucrezia Mastromarino, Stefano Restaldi, Luca Locafaro, III B,
Valerio Oliva, Flavio Ferrari, (IIIE) .
Compagnia aerea : Easy Jet ( Bari- Parigi Charles De Gaulle ), Ryan Air (Parigi Bouvais- Bari)
NOTIZIE UTILI
Clima in Autunno
Con la sera che scende presto, i colori che cambiano e le foglie morte che invadono i viali, capirete perchè
l'autunno parigino ha sempre ispirato i poeti. Le temperature sono ancora gradevoli e le piogge sono inferiori
rispetto all'estate. Ottobre da 8 a 16°C; Novembre da 5 a 10°C.
Come Muoversi
Per muoversi con facilità a Parigi, conviene prendere come punto di riferimento la divisione della città in 5
zone adottata dal sistema dei trasporti pubblici; quelle che vi interessano di più e che comprendono tutti i
monumenti pubblici sono le zone da 1 a 3. Per muoversi con i mezzi pubblici ci sono a disposizione la Metro,
la RER (treni che uniscono il centro con la periferia), bus e tram
Cosa Mangiare
I francesi alla propria tavola amano molto mangiare con semplicità. Hanno 5 cose a cui non rinuncerebbero
mai: la baguette (il panino), i formaggi, i salumi, il vino e le salse. I francesi, come gli italiani, si siedono a
tavola tre volte al giorno: la loro colazione (petit dèjeuner) si fa tra le 7 e le 9.I parigini al mattino
preferiscono caffè o tè, un croissant o pane burro e marmellata. Le dejeuner (il pranzo) si fa tra le 12 e le 14.
Il pranzo francese è composto da almeno due portate: un antipasto, hors d'oeuvre e un piatto principale,
entrée che di solito è accompagnato da un tagliere di formaggi a cui seguono frutta e dessert. Per le diner (
la cena), non c'è molta differenza rispetto al pranzo. Si cena tra le 19 e le 21, sempre con due piatti a cui
seguono frutta e dessert. Le due grandi istituzioni della gastronomia sono i bistrot e le brasserie. Il bistrot
richiama alla mente atmosfere di artisti e poeti; cucina semplice di grande tradizione popolare, una buona
carta dei vini, servizio informale e simpatico, conto accettabile, sono gli elementi che hanno decretato il
successo di questo posto tanto amato dai parigini. Altrettanto amate sono le brasserie; nate come luoghi di
produzione e consumo della birra, le brasserie sono diventate luogo dove si cucinano i piatti tipici della
tradizione parigina. Gli antipasti più popolari sono composti quasi sempre di verdure cotte e accompagnate
da salse di ogni tipo. Antipasti più elaborati sono i patè e le terrine, a base di carne, selvaggina o pesce
servite in crosta di pane o in terrine da forno. Antipasti meno popolari e molto più costosi sono le lumache
(escargots), le ostriche (huitres) i molluschi (moules) e l'astice. Dopo l'antipasto, seguono le zuppe; non
solo quella famosa fatta con le cipolle ma anche con crostacei, legumi e patate. I piatti di carne più famosi
sono l'entrecote, il bue marinato nel vino (boeuf alla bourguignonne) e il simbolo della cucina nazionale: il
coq au vin (il galletto al vino). Inutile aggiungere che non c'è pasto francese che non sia accompagnato da un
grande vino. Per finire i dolci: creme bruleè, millefeuille, un clafoutis alla frutta o un savarin, ed anche
profiterolles al cioccolato, o la variante del crochembouche, bignè assemblati in una autentica montagna,
legati con una cascata di caramello e imbottiti con panna, crema pasticciera o chantilly.
Shopping a Parigi
Shopping a Parigi
Champs Elysées
Se non vi preoccupano tre chilometri di vetrine di lusso, centri commerciali, boutique di alta moda, siete nel
posto giusto. Certamente non troverete nulla di tipicamente francese, perché questa zona è
ipercommercializzata. Basta allontanarsi un po' e andare verso il Museo d'Orsay e da lì verso il Centro
Commerciale Le Bon Marché e la Rue de Bac, il luogo preferito dai designer di successo di Parigi. (Metro 12,
Rue de Bac).
Quartiere Latino e Saint Germain des Prés
Il Quartiere Latino pulsa di vita, grazie alla presenza della Sorbona e a uno sciame di universitari sempre in
movimento. Per lo shopping, la zona più interessante si trova poco distante, verso Saint Germani des Prés.
Qui sono presenti moltissime gallerie d'arte e le boutique eleganti e costose di stilisti francesi di successo.
Les Halles
Poco distante dal Louvre, c'è Les Halles, una volta fiorente mercato coperto voluto da Napoleone e oggi
sostituito da un anonimo palazzo. La zona dello shopping più interessante di questa zona è quella intorno a
Place Vendome, con i sontuosi negozi di Cartier e altri gioiellieri. Una delle caratteristiche di questa zona
sono le gallerie coperte, i Passages, di solito coperte con magnifiche vetrate, che uniscono un quartiere ad un
altro. Le più sontuose di queste si chiamano Galeries, e si trovano proprio in questa zona. Questi percorsi
pedonali rappresentano un insolito luogo dello shopping, un incrocio tra una normale strada cittadina e un
centro commerciale. Se volete vederne di magnifiche, dovete andare verso il Palais-Royal: qui troverete la
Galeries Vivienne, Colbert e Véro-Dodat. Splendidi decori e raffinatissime boutique di antichità e di moda.
Montmartre
Se andate a Montmartre (e siamo sicuri che lo farete) evitate di comprare un quadro fatto in serie a Place du
Tertre. Andate più a sud, verso Rue des Abbesses e Place Dullin. Lì lo shopping è più interessante tra i
negozietti che vendono di tutto, dalle stoffe ai libri; e per chi cerca qualcosa di più sofisticato, molte gallerie
d'arte e molti giovani stilisti stanno scegliendo questo luogo per presentare le loro opere
VISITARE IL LOUVRE
percorso express di massimo un paio d’ore
Arrivati sotto la piramide principale, dirigetevi verso l’entrata DENON, salite le scale mobili,
continuate dritti, salite le scale e andate verso il Rez de Chaussé, seguendo Scultures italiennes
sulla destra.
Non fermatevi nella Salle du manège, salite ancora verso
sinistra e poi girate a sinistra per arrivare nella Sala 4 – la
Galérie Michel Ange. In questa sala troverete: Amore e
Psiche (Canova) e glischiavi di Michelangelo
.
Tornate all’inizio della sala e salite al primo piano attraversando le Antichità greche e seguendo il
cartello Pitture italiane con la faccia della Gioconda. Nel frattempo date un’occhiata alla Vittoria
di Samotracia che appare in alto, ma sappiate che ci passerete dopo.
Salite le scale verso la Vittoria di Samotracia, non salite l’ultima rampa sotto la Vittoria, girate a
destra o a sinistra e entrate nel corridoio della pittura francese. Nel corridoio fermatevi
principalmente su tre quadri:
1. L’incoronazione di Napoleone (David)
2. Il naufragio della Medusa (Géricault)
3. La libertà che guida il popolo (Delacroix)
Quando siete all’altezza dell’incoronazione di Napoleaone ammirate la Vittoria di Samotracia che
si intravede in fondo al corridoio, poi proseguite verso la seconda metà del corridoio in cui potrete
ammirare gli altri due quadri.
Tornate indietro nella sala che unisce i due corridoi e entrate nella porta a destra, che vi porta alla
stanza della Gioconda (che si troverà esattamente dietro alla parete che avrete di fronte).
Cercate di farvi spazio a gomitate tra le decine di turisti che cercano di immortalare il quadretto e
poi giratevi dall’altra parte per ammirare Le nozze di Cana (Veronese) …
Prendete il passaggio a sinistra delle
Nozze di Cana e entrete nel corridoio
della Pittura italiana, girate a sinistra
per trovare, tra l’altro, sulla destra La
vergine delle rocce di Leonardo Da
Vinci e il San Sebastiano del Mantegna.
Percorrete tutto il corridoio fino in fondo
(dopo la grande porta di legno). In fondo
girate a sinistra e vi ritroverete alla
Vittoria di Samotracia per poterla
guardare da vicino.
Lasciando la Vittoria alle spalle, scendete
la prima scalinata, girate subito a destra,
continuate a scendere. Continuate sempre
dritti e dopo la sala di Diane, appena
vedete il marmo rosso, sulla destra sarete
abbagliati dalla Venere di Milo
Arrivati a questo punto sarete già parecchio stanchi e vi consiglio di uscire.
Se vi restano le forze e vi piace l’Egitto, potete continuare a seguire il corridoio e poi scendere per
andare a visitare la parte egiziana secondo me molto affascinante e… piena di sarcofagi! Per info:
la mummia si trova nella sala 15 del Rez de chaussé (quando risalite dalla cripta è la stanzetta un
po’ nascosta che si troverà dietro di voi tornando indietro nella sala).
Uscite dalla piramide principale per fare qualche foto a questo contrasto antico-moderno che
tanto ha fatto parlare di sé all’epoca della costruzione.
Et voilà! Avete così visto le principali opere del Louvre, senza perdervi (spero!), senza
stancarvi troppo e con la voglia di tornarci per scoprire nuovi settori del museo
Breve guida alla Reggia di Versailles
Versailles, lo Château de Versailles, è una delle opere architettoniche più affascinanti e
maestose visitabili nei dintorni di Parigi. La reggia è situata a 20 Km dalla città di Parigi,
nella città Versailles della regione dell'Île-de-France, città ubicata a 19 km a sud-ovest di
Parigi,
La Reggia di Versailles è stata dichiarata, assieme al suo parco, patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel
1979, trattandosi di uno dei palazzi più belli e maestosi del mondo. Lo splendido parco che circonda la
reggia contribuisce moltissimo a rendere l'attrazione così imperdibile ed insuperabile per grazia, sfarzo,
lusso e regalità.
La maestosità della Reggia di Versailles può anche essere dedotta dall'entità del personale che ci
lavora, con varie mansioni; si contano ben 900 dipendenti, con 400 guardie addette a sorvegliare il suo
patrimonio artistico senza pari. I visitatori che ogni anno si affollano proveniendo da tutto il mondo sono
stimati in numero di circa 10 milioni.
La storia della Reggia di Versailles vede per protagonista principale il sovrano francese Luigi XIV, il
Re Sole, che si interessò agli ingenti lavori di ampliamento ed ammodernamento che la riguardarono
durante il suo regno, a partire dal 1661, e dopo essere rimasto molto colpito, all'età di 13 anni, dal castello
presente a Versailles nel 1651, edificato su commissione di suo padre Luigi XIII per dimorare durante le
occasioni di caccia fuori Parigi; la struttura moderna che Luigi XIV si trovò davanti agli occhi da bambino,
infatti, era ben diversa da quelle delle vecchie residenze reali nelle quali il sovrano aveva dimorato, ossia le
residenze del Louvre, del Palais-Royal e delle Tuileries, che apparivano ai suoi occhi come fatiscenti, in
confronto, ed anche scomode perché ubicate a Parigi, dove il re non si sentiva molto a suo agio, così vicino
al suo popolo non molto amato e rumoroso, in una città da lui ritenuta sporca e scomoda, e dove egli
temeva si annidassero traditori e possibili congiure.
Per costruire il nuovo castello di Versailles, il vecchio castello di Luigi XIII non fu comunque demolito,
e il nuovo castello, ad un certo punto della sua storia, coesisteva con il vecchio, grazie all'opera
dell'architetto François d'Orbay, fu ampliata e abbellita, in particolare grazie all'aggiunta di colonne di
marmo sulle facciate ed alla integrazione nel castello di balconi in ferro dorato.
La Reggia di Versailles fu dimora dei sovrani francesi Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI, ma non solo: fu anche
luogo di incontro per la firma di importanti trattati quali quello che sancì l'indipendenza degli Stati Uniti nel
1783, quello che sancì l'unificazione del Secondo Reich nel 1871, e quello che sancì la fine della Prima
Guerra Mondiale nel 1919, il noto Trattato di Versailles.
Oggi la Reggia di Versailles è un palazzo nazionale che viene spesso utilizzato per incontri del premier
della Francia con i capi di stato di tutto il mondo e per vertici internazionali, come il G7 del 1982. A
Versailles, dopo la terza repubblica, dopo il 1875, si riunisce il Parlamento francese. L'Assemblea Nazionale
(Camera Bassa) ed il Senato (Camera Alta), che fanno parte del Parlamento francese, si riuniscono a
Versailles per le revisioni della Costituzione.
Luigi XIV concentrò la sua attenzione su Versailles come punto di riferimento per una dimora secondaria,
alternativa a quella ufficiale, rimasta inizialmente al Louvre, da utilizzare in special modo per dare feste e
divertirsi. Il sovrano spese moltissimi soldi per rendere la reggia di Versailles sempre più grande e bella, e
manifestò l'intenzione di trasferirsi definitivamente a Versailles nel 1677. Visse in questa dimora con la sua
corte, trasferitasi ufficialmente nel 1682, seguendo inizialmente una etichetta molto rigorosa ed articolata,
che prevedeva svariati comportamenti formali del re e dei suoi cortigiani in maniera diversa; solo alcuni dei
cortigiani, ad esempio, potevano assistere il sovrano e la sua consorte in vario modo, cosa questa
considerata onorevole. Le occasioni nelle quali tanta solennità veniva ostentata erano non solo quelle di
feste e ricevimenti di ambasciatori, di nobili, di dame ecc., ma anche quelle della normale routine
quotidiana.
Nella Reggia di Versailles, i membri della corte erano spesso in competizione tra loro per venire ammessi a
serate festose con musica, balli, buffet e quant'altro scatenasse allegria ed intrattenimento, serate che si
tenevano nei saloni reali con una presenza del re informale, in modo tale che non fosse necessario il saluto
secondo i rigidi dettami di corte precedenti.
Alcune sezioni dello Château de Versailles erano riservate alle collezioni d'arte di Luigi XIV, fra cui quelle di
quadri, di vasi finemente decorati con preziosi, di porcellane orientali, di antiche statue, di figure varie e di
specchi, parte dei quali furono spostati nello Studio delle medaglie della Biblioteca di Parigi per volere di
Luigi XV, e parte andarono dispersi durante la Rivoluzione Francese; parte di questi oggetti si trova nella
galleria d'Apollo del Louvre.
Il complesso della Reggia di Versailles comprende svariati palazzi e giardini, tra cui il palazzo centrale, il
Grande Trianon e il Piccolo Trianon; La reggia è caratterizzata da 700 stanze, quasi 500 specchi,
migliaia di finestre ecc., distribuiti su una superficie di 67.121 metri quadrati, dei quali 50.000 sono aperti al
pubblico; il parco di Versailles copre una superficie di circa 800 ettari.
Tra le bellezze ammirabili a Versailles, molto interessante è la Cappella di San Luigi dove venivano celebrati
non solo battesimi e matrimoni ma anche le vittorie della Francia. A partire dalla cappella si può procedere
con la visita dei saloni reali.
Il corpo centrale dello Château de Versailles contiene i Grandi Appartamenti, gli appartamenti privati e
gli appartamenti della famiglia reale. All'interno della Reggia di Versailles, nelle sue ale laterali, vi è il
Museo di Storia della Francia, inaugurato nel 1837, con dipinti esposti su un'area di ben 18.000
metri quadrati, collezionati ed organizzati da Luigi Filippo.
Tra le più interessanti bellezze presenti all'interno della Reggia di Versailles vi sono gli appartamenti reali ed
il Salone degli specchi. Le stanze reali hanno un significato simbolico, rappresentando una analogia tra
la rotazione dei pianeti intorno al sole e la figura di Luigi XIV, il Re Sole; esse infatti sono sette, hanno i nomi
di pianeti, e si trovano tutte intorno alla camera del trono del re, il Salone di Apollo, mentre il Re Sole si
considerava il Celeste Corpo Reale. Ciascuna stanza era di fatto un salone con caratteristiche proprie: un
salore era dedicato a Diana e conteneva anche un biliardo molto amato dal sovrano, un salone era dedicato
a Marte, uno a Mercurio, e poi vi era il salone del trono.
Il Salone degli Specchi, o Galleria degli Specchi, la Galerie des Glaces in Francese, è molto
interessante sia per motivi storici, essendovi stato firmato, tra l'altro, il trattato di Versailles grazie al quale
si concluse la Prima Guerra Mondiale, sia perché mostrava già all'epoca, senza dubbio, la grandiosità e la
ricchezza del palazzo e del suo sovrano anche con gli specchi, essendo questi, in tempi remoti, molto rari e
costosi; questo salone occupa l'ala che dà sul giardino. Alzando lo sguardo verso il soffitto a cassettoni si
può ammirare l'arte votata alla commemorazione delle vittorie belliche della Francia sulla Spagna e
sull'Olanda. Gli oggetti esposti nella Galleria degli Specchi sono di grande bellezza e valore, in stile Rococò,
e l'effetto che questi creavano assieme alla luce di tremila candele, presenti all'epoca, riflessa dagli specchi
per illuminare il salone, era mozzafiato, in grado di sbalordire qualunque visitatore. Il Salone degli specchi
occupava l'intera facciata ovest del castello nuovo, per una lunghezza di 73 metri, e serviva da passaggio tra
gli appartamenti del re e gli appartamenti della regina.
Il Salone della Pace, il Salone della Regina e il Salone delle Battaglie seguono il Salone degli
Specchi durante la visita; mentre il Salone della Regina, con le sue quattro stanze, era abitato dalle regine di
Francia, il Salone delle Battaglie commemorava le vittorie in guerra della Francia grazie ad affreschi, a busti
e a Versailles furono ideati e realizzati da vari giardinieri e architetti. Le fontane sono presenti in
abbondanza nei giardini e la loro realizzazione impegnò molti artisti illustri non solo francesi, quali il
Bernini.
Il Grand Trianon, o Trianon de marbre, ossia il Grande Trianon, o Trianon di marmo, è un
palazzo con giardini costruito con marmo rosa e marmo verde dove vi era il Trianon de porcelaine, il
Trianon di porcellana, così denominato in quanto le sue mura erano edificate con porcellana di Delft
di colore blu e bianco, che era ubicato a nord ovest del parco di Versailles. Il Grande Trianon, inaugurato nel
1688, è un eccellente esempio di edificio avente uno stile classico francese misto ad uno stile italiano, con
un cromatismo tendente al rosa; il palazzo venne utilizzato da Luigi XIV come dimora secondaria a Versailles
e, dopo la Rivoluzione Francese, divenne dimora di Napoleone. Nella stessa area dove sorgeva il Trianon, i
cortigiani fecero costruire i loro hôtels, ossia le loro dimore, presenti in numero di 14. Dal Grande Trianon il
sovrano poteva ammirare gli splendidi giardini in cui vi era anche un gioco d'acqua. I giardini vantavano la
presenza di quasi 100.000 fiori. Il Grande Trianon, a causa della sua bellezza e del suo immenso valore
artistico, è stato inserito dall'Unesco nell'elenco dei patrimoni dell'Umanità, nel 1979.
Il Petit Trianon, il Piccolo Trianon, è un piccolo palazzo di forma cubica costruito con elementi
caratteristici di un'arte di transizione tra uno stile rococò ed uno stile neoclassico. Il Piccolo Trianon, a
differenza del Grande Trianon, fu voluto da Luigi XV, figlio di Luigi XIV, per incontrarsi con la sua amante
Madame de Pompadour, e fu costruito tra il 1762 e il 1768; alla morte di Madame de Pompadour il Piccolo
Trianon fu occupato da un'altra amante del sovrano, Madame du Barry. Il Padiglione Francese, una
piccola costruzione situata nei giardini del Piccolo Trianon, risale al 1750. Nella zona, di molto particolare ed
affascinante vi è anche l'Hameau de la Reine, il Borgo della Regina, un borgo campestre molto
caratteristico, con la casa della regina al centro, con vari orti e giardini, una fattoria, una stalla, un mulino,
una torre ed un pittoresco lago artificiale, commissionato dalla regina Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena
nel 1782.
Tra le altre attrazioni caratteristiche della Reggia di Versailles, vi sono:
- il Grand Canal, il più grande canale del parco della Reggia di Versailles, lungo 1500 metri e largo 62
metri, al cui centro si forma la Croix, un'apertura alare a forma di croce, canale dove confluivano scialuppe
e vascelli a partire dal 1669;
- il Bacino di Latona, risalente al 1670, al cui centro è visibile il gruppo marmoreo di Latona e dei suoi
figli, che mostra una storia mitologica incentrata sulla vendetta di Latona, Leto nella mitologia greca, madre
di Apollo e Diana, con Giove che trasforma i contadini ingiuriosi della Licia in rane e lucertole;
- la Fontana dell'Encelado, una statua di piombo dorato risalente al 1675, che illustra la caduta dei
Titani, dove emerge la figura di un titano disobbediente a Giove, schiacciato dalle rocce del Monte Olimpo
che il padre degli dei aveva vietato di scalare;
- il Viale d'Acqua, percorribile grazie ad un pendio con due file di fontane disposte lateralmente, la
maggior parte della quali risalenti al 1670, per un totale di 22 gruppi di statue, decorate con putti di bronzo
danzanti, reggenti vasche di metallo lavorato per formare disegni floreali;
- il Bacino del Drago, illustrante una scena del mito di Apollo, in cui il drago Pitone è circondato da
putti, cavalcanti dei cigni, impugnanti frecce, e da delfini.
IL Dirigente Scolastico
Prof. Massimo Romandini,