progetto sociologia 2016 - Dipartimento di Scienze Politiche e
Transcript
progetto sociologia 2016 - Dipartimento di Scienze Politiche e
UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA CORSO DI SOCIOLOGIA DELLE ISTITUZIONI E DELL’AMMINISTRAZIONE UNICAL E UNA Due Università a confronto Componenti del gruppo Antonio Spagnolo matricola 187765 Matteo Sapia matricola 187654 Francesco Lofrano matricola 187768 Rodrigo Benitez Caballero matricola 187608 Anna Agresta matricola 188593 Isabella De Luca matricola 188591 Miriam Martin matricola……….. Prof.ssa MARIA MIRABELLI 2016-2017 INDICE 1. PREMESSA 2. NASCITÀ DELLE UNIVERSITÀ 2.1 Unical 2.2 Una 3. INTRODUZIONE ALL’ISTITUZIONE 3.1 Caratteristiche delle istituzioni 3.2 La Politica come sfera Istituzionale 4 GOVERNANCE 4.1 Come cambia la Governance all’Unical e all’Una 4.2 La Governance all’Unical 4.3 La Governance all’Una 5 CAPITALE SOCIALE 6 CONCLUSIONI 1. PREMESSA In merito agli argomenti trattati durante il corso di Sociologia delle Istituzioni e delle Amministrazioni e grazie alla presenza di molti studenti internazionali abbiamo realizzato un progetto che verte sulle caratteristiche tra due istituzioni fondamentali della società, l’Università della Calabria e la Universidad Nacional de Asunciòn del Paraguay. Partendo da questo punto abbiamo deciso di svolgere un lavoro di ricerca e analisi che potesse integrare la teoria analizzata, e la pratica concreta, mettendo a confronto le due università da più prospettive. Citando Weber, “L’individuo è un animale sociale poiché i bisogni e gli interessi si sviluppano nel corso delle interazioni con altri individui”, noi proveremo a dimostrare come l’università sia una delle istituzioni che più crea questo tipo di interazione a prescindere dalla nazionalità, dalle abitudini o dai modi di vivere dell’individuo, e questo è stato possibile anche grazie alla presenza del nostro amico e collega paraguayano Rodrigo Benitez Caballero, il quale ha partecipato alla ricerca dei vari punti di confronto per il parallelismo tra l’Unical e l’UNA. Prima di entrare nel vivo del nostro progetto, ci sembra doveroso introdurre qualche accenno sulla nascita delle due istituzioni analizzate e fare una piccola introduzione di ciò che andremo a trattare. 2. LA NASCITA DELL’UNICAL E DELL’UNA 2.1 Unical L’Università della Calabria, istituita con la legge del 12 marzo 1968 è stata fondata nel 1972 nel comune di Rende, più precisamente nella valle del Crati di Arcavacata. Sulla base dei tipici modelli americani, l’Unical è stata fondata a mo’ di campus, dando la possibilità agli studenti stranieri e non, di vivere il campus in ogni sua estensione. Inizialmente, nata una prima struttura quale il Polifunzionale, con il passare del tempo si è ampliata creando quella forma di campus che potesse collegare gli appartamenti e i vari dipartimenti senza il bisogno di mezzi di trasporto . Questo ha permesso all’università, in oltre 40 anni di attività, di raggiungere un numero di iscritti pari a 35.000 studenti, posizionando l’Unical tra i primi posti nella classifica dei migliori atenei italiani. Diversi sono i dipartimenti che la costituiscono, a partire da quelli originari che hanno sede al Polifunzionale, come i Dipartimenti di Farmacia, Scienze della Nutrizione e Scienze Politiche, per poi passare dai primi “cubi”, così definiti per la forma cubica delle aule, di Giurisprudenza, Economia, Lettere e Filosofia, Scienze Matematiche, fisiche e naturali, fino ad arrivare ad Ingegneria fiore all’occhiello della nostra Università. L’Università della Calabria è composta da più organi, quali: Il Rettore, è il legale rappresentante dell’Università della Calabria, ha funzioni di coordinamento delle attività scientifiche e didattiche, perseguendo finalità e criteri di qualità nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, trasparenze e promozione del merito. Il Senato Accademico, è convocato dal Rettore, in via ordinaria, di norma, almeno una volta al mese e, in via straordinaria, quando sia ritenuto necessario dal Rettore stesso o quando ne sia fatta richiesta motivata da almeno un terzo dei suoi membri o quando lo richieda il consiglio degli studenti. Consiglio degli Studenti, è l’organo permanente di rappresentanza del corpo studentesco nei rapporti con le altre strutture dell’Università della Calabria Il Consiglio d’amministrazione, esercita le funzioni di indirizzo strategico, gestionale, amministrativo e contabile dell’Unical. Il Collegio dei Revisori dei Conti, è un organo di controllo interno dell’Ateneo, composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti, di cui 1 componente effettivo con funzioni di presidente, scelto tra i magistrati amministrativi e contabili e gli avvocati dello stato e designato dal rettore, un componente effettivo e un supplente, designati dal ministero delle economie e delle finanze, un componente effettivo e uno supplente designati dal ministero delle istruzione , dell’università e della ricerca. Il Nucleo di Valutazione, è l’organo tecnico dell’Unical, collegiale e paritetico, il quale fa analisi comparative dei costi e dei rendimenti. Il Direttore Generale, è l’organo responsabile della gestione e organizzazione dei servizi, delle risorse e del personale tecnico-amministrativo, dell’Amministrazione pubblica, con una durata massima della carica di 4 anni. Il Collegio Disciplina, svolge funzioni istruttorie nell’ambito dei procedimenti disciplinari promossi nei confronti dei professori e ricercatori, ed esprime in merito un parere conclusivo. Il Comitato Unico di Garanzia, garantisce le pari opportunità contro le discriminazioni e per la valorizzazione del benessere del personale e degli studenti. Poi i Dipartimenti che sono composti anch’essi da più organi: Il Direttore di Dipartimento, eletto tra i docenti universitari. La Giunta di Dipartimento, eletta con il Direttore e decaduta con la fine del mandato del Direttorio. Il Consiglio di Dipartimento, organo di gestione e controllo delle attività degli studenti e dei docenti. La Commissione Paritetica docenti-studenti, l’organo che esprime giudizi sull’attività didattica, e che ha il compito di valutare l’efficacia e la funzionalità delle strutture didattiche, la qualità delle attività, e l’orientamento tutorato degli studenti. Il centro residenziale che invece è composto da: Pro-rettore, nominato dal rettore dell’Università tra i docenti di ruolo, e la sua carica dura quanto quella del rettore stesso. Il Direttore, nominato dal direttore generale tra il personale di ruolo, coordina le attività del Centro Residenziale. La Commissione mensa, che controlla e coordina l’attività della mensa. E il sistema Bibliotecario che è composto da tre tipi di Biblioteca: Biblioteca Interdipartimentale di Scienze Economiche e Sociali “E. Tarantelli” Biblioteca di Area Tecnico-Scientifica Biblioteca di Area Umanistica “F. E. Fagiani” . Infine, altro ruolo fondamentale è esercitato dalle Associazioni studentesche, come per esempio Università Futura, Athena, Icu, che garantiscono servizi e aiuto agli studenti su dubbi e problemi amministrativi e didattici. Tra i soci delle varie associazioni vengono eletti i rappresentanti degli studenti dagli stessi immatricolati tramite le elezioni studentesche. 2.2 Una L’Universidad Nacional de Asunciòn invece, è stata istituita il 24 Settembre del 1889, definendo la nascita iniziale di tre facoltà, quella di Legge e Scienze Sociali, di Medicina e di Matematica. Successivamente fondata nel 1893, con la prima facoltà di Giurisprudenza, ha istituito anche così la Scuola di Notariato e di Notai. In seguito furono inseriti i dipartimenti di Economia e Scienze Politiche, Odontoiatria, Filosofia e Architettura. L’Una, è stata l’unica università del Paraguay fino al 1960, e differentemente dalle nostre università, si caratterizza a livello istituzionale per il fatto che è nazionale, dividendosi poi nei vari dipartimenti sparsi nel Paese. Divenuta università autonoma grazie allo statuto legislativo del 1992, ha permesso anche la prima elezione interna del rettorato. L’università de la Assuncion è cosi composta: Rettore: esercita la rappresentanza della Università ed è responsabile dell’amministrazione generale, presiede i lavori del CSU (CONSIGLIO SUPERIORE DELL’UNIVERSITÀ), convoca l’Assemblea universitaria, nomina il Segretario generale e autorizza la nomina e la revoca dei funzionari. Inoltre può creare varie risoluzioni come le regole stabilite nello statuto dell’Università degli Studi. Vice Cancelliere: integra il CSU, esercita tutte le rappresentazioni e le funzioni assegnategli da questa istituzione e dal Rettore stesso, assumendosi la proprietà di Rettorato nei casi previsti dallo Statuto. I Deans presidi e Vice: essendo responsabili dell’amministrazione generale, possono convocare e presiedere alle riunioni del corpo docente e del Consiglio d’ Amministrazione, hanno capacità di nomina dei membri delle commissioni d’esame, oltre a dettare varie risoluzioni in conformità con gli standard stabiliti. Consigli di Amministrazione di ciascuna delle facoltà: tra le altre potenze, i consigli direttivi delle facoltà sono responsabili dell’approvazione dei piani e dei programmi di studio in diverse razze, eleggono presidi, definiscono il calendario accademico e propongono la nomina di insegnanti. I pannelli sono costituiti decano; Vice-Preside, insegnanti, docenti universitari non eletti dai loro coetanei e studenti. Associazioni e sindacati: tutte le scuole hanno associazioni di insegnanti (entità sociali e culturali), Sindacato, Funzionari e centri studenteschi (associazioni di categoria indipendenti). Questi ultimi, che hanno una lunga tradizione e sono protagonisti di numerose lotte nel XX e XXI secolo, si incontrano nella Federazione studenti dell’Una (FEUNA). Allo stesso modo, esiste un Consiglio dei rappresentanti degli studenti (CREUNA) che riunisce i membri degli studenti delle facoltà. 3. INTRODUZIONE ALL’ISTITUZIONE Dare una definizione precisa e specifica dell’Istituzione non è molto semplice, in quanto l’avvicendarsi degli eventi ha influito nel creare diverse definizioni del termine. Nel nostro caso, andando a trattare due università possiamo asserire che la concezione data da Weber e precedentemente citata nella premessa può concettualizzare quello che il nostro lavoro rappresenta. In quanto al confronto che noi andremo a esporre, questo equivale alla rappresentazione esemplare dell’interazione nata tra diversi studenti. Ma non può essere definito attraverso un concetto così semplicistico, in quanto come specificato da un altro grande studioso della sociologia, Durkheim, le istituzioni regolano rapporti e sistemi, dettate da norme e modelli di comportamento che gli individui seguono, e a nostro parere l’università rappresenta l’emblema di questo assunto. 3.1 Caratteristiche delle istituzioni. Precedentemente si è fatto riferimento alle Istituzioni senza darne una definizione ben precisa. Prima di introdurre il concetto di istituzionalizzazione è doveroso fare riferimento alle teorie sociologiche classiche, contribuendo a dare un concetto di istituzione. Le caratteristiche essenziali e distintive del concetto di Istituzione sono le seguenti: differenziazione, validazione autoreferenziale e cerimoniale e spersonalizzazione. La differenziazione, equivale ad un processo di distinzione dei comportamenti seguendo sia le norme, sia le regole che vincolano e guidano l’azione, portando perciò ad una istituzionalizzazione indipendentemente dall’efficacia e dall’efficienza. Nel nostro caso, la differenziazione si evidenzia con la creazione di un’opportuna struttura istituzionale, quale il “Welcome Office and Supports International Students”, regolando i rapporti tra l’Università e gli studenti internazionali. Per quanto concerne la validazione autoreferenziale e cerimoniale, le istituzioni sono tali se si legittimano a livello normativo, regolando i modelli di comportamento, i rapporti sociali e i simboli. Nel momento in cui le relazioni sociali e i modelli di comportamento si istituzionalizzano si ha una spersonalizzazione di questi ultimi, in quanto sono indipendenti dal libero arbitrio dei soggetti che li compongono. Le istituzioni persistono a prescindere dai soggetti che ne fanno parte, in quanto in un certo senso vivono di vita propria. Infatti, i soggetti non sono vincolati dall’istituzione, ma dipendono da interessi che sono definiti interni o esterni. Nel nostro caso, l’istituzione universitaria ha come interessi interni per esempio, i docenti, in quanto legati da un beneficio economico o sociale al mantenimento dell’istituzione, mentre gli studenti sono legati ad interessi esterni, dal momento che, in caso di fallimento dell’istituzione stessa, questi verrebbero danneggiati. Tutto questo è caratterizzato appunto dalla spersonalizzazione, in quanto gli individui cambiano ma le istituzioni no, rimanendo quindi indipendente da interessi e relazioni. Un esempio che caratterizza quanto detto, riguarda le risorse materiali, simboliche e umane che rafforzano l’istituzione, come il miglioramento delle aule, o anche le bandiere esposte che rappresentano l’internazionalizzazione delle università, permettendo relazioni sociali tra studenti di diverse nazionalità, ma che non essendo di proprietà dell’individuo permettono la conservazione dell’Istituzione. Il grado di istituzionalizzazione dipende dalla presenza di barriere, che determinano l’entrata e l’uscita dei soggetti dall’università. Le barriere dell’entrata, ad esempio, sono rappresentate nel nostro caso dai test di accesso al dipartimento di ingegneria; mentre per quanto riguarda le barriere all’uscita, prendendo il caso dell’Una, in particolar modo il dipartimento di giurisprudenza, si traducono nel conseguimento necessario della laurea nel limite massimo di 8 anni, in caso contrario vi sarà l’espulsione dall’Università. Per misurare il grado di istituzionalizzazione delle università, viene utilizzata un’altra componente detta cognitiva che si riduce nell’esprimere in maniera non esplicita le caratteristiche dell’istituzione stessa. Per esempio gli acronimi delle due università, UNICAL (Università della Calabria), e UNA (Universidad Nacional de Assuncion). Al contrario dell’esempio precedente, alcune espressioni linguistiche non sono riconosciute da tutti ma solo da una cerchia ristretta, come nel caso dei segretari dell’università che, attraverso l’utilizzo di alcune parole chiave riescono a capire l’oggetto in questione come se fosse dato per scontato. Secondo il terzo e ultimo indicatore della componente cognitiva il grado di omogeneità dei significati dati ad una determinata istituzione è tanto più alto quanto più quest’ultima viene riconosciuta da istituzioni dello stesso genere. Le istituzioni comprendono degli iter di comportamento ai quali gli individui devono conformarsi. Denominata “componente prescrittiva”, questa ha il fine di rilevare quanto questi modelli di comportamento incidano e regolino l’attività dei soggetti. Questa è connotata da quattro indicatori: Il primo riguarda l’esistenza di determinati requisiti necessari per entrare a far parte di una data organizzazione, come per esempio all’Unical il voto di diploma di scuola superiore nel nostro Dipartimento o all’Una il test di ammissione. Il secondo indicatore fa riferimento a riti o premi che confermano la validità delle azioni degli individui, come potrebbero essere le sedute di laurea o le borse di studio delle nostre Università. Il terzo indicatore mostra come il successo o l’insuccesso di determinate azioni è regolato da codici comportamentali e norme; un esempio è il progetto Erasmus che permette l’attuazione di questo solo grazie al raggiungimento di determinati meriti. L’ultimo indicatore riguarda i mezzi adottabili per raggiungere determinati obbiettivi, come l’utilizzo delle biblioteche o di corsi formativi per preparare gli esami. Secondo la componente “giuridico-formale”, il grado di istituzionalizzazione aumenta: quanto più forti sono le relazioni tra gli individui regolate da diritti, doveri, statuti e costituzioni quanto più questa serie di norme agisce efficacemente sull’istituzione dandole autonomia quanto più gli attori rispettano tale normativa Il primo punto implica che un’istituzione può essere debole sia quando non c’è la componente giuridico-formale, sia quando ce n’è troppa. La legittimazione diretta o indiretta di un determinato organismo, i poteri di veto degli attori o l’estensione di meccanismi decisionali che fanno scemare la portata del parere dei singoli rafforzando quello dell’organo nel suo complesso, la probabilità che i singoli possano rettificare decisioni già prese, la scissione tra responsabilità individuale e collettiva dei membri dell’organo decisionale e la possibilità che terzi possano interferire sull’attività decisionale dell’istituzione, stabiliscono in quale misura le regole formali incidono sull’autonomia della stessa. L’ultimo punto richiama l’effettiva conformità o la non conformità da parte dei soggetti alla normativa prescritta. Nonostante sia presente una rilevante formalizzazione delle relazioni sociali, queste possono essere comunque eluse, dando quindi all’organismo un basso grado di istituzionalizzazione. Queste quattro componenti, non devono avere necessariamente lo stesso grado di istituzionalizzazione. Infatti, l’istituzionalizzazione può avere tre forme: INCOMPLETA Grado di istituzionalizzazione elevato in alcune componenti rispetto che in altre. PARZIALE Grado di istituzionalizzazione elevato in alcuni settori e basso in altri. ASSIMMETRICA A forti istituzioni a livello macro-analitico corrispondono deboli istituzioni a livello micro-analitico o viceversa. Esaminando il grado di istituzionalizzazione delle due università, notiamo come entrambe possano essere collocate all’interno della seconda categoria, ovvero quella dell’istituzionalizzazione di grado parziale. 3.2 La politica come sfera istituzionale Prima di approfondire il discorso politico e amministrativo delle due università, occorre accennare alcuni principi generali contenuti in entrambi gli statuti (Unical e Una). Facendo riferimento a Luca Lanzalaco abbiamo evidenziato in sintesi il concetto di politica come sfera istituzionale, individuando alcuni concetti all’interno dell’analisi quali: La definizione istituzionale degli interessi: è in comune con le due università prese in considerazione a prescindere dalle diverse abitudini, usi, consuetudini e regole. Il concetto principale è quello di studiare per conseguire un titolo. La definizione istituzionale dei problemi e delle soluzioni: a prescindere dal contesto istituzionale non esistono problemi oggettivi e soluzioni ottimali, in quanto lo stesso problema può essere interpretato in modo diverso come nel nostro caso. Dal momento che l’università non riesce a incrementare il numero degli iscritti, occorre individuare il problema ed evidenziare le soluzioni al fine di apportare delle innovazioni. La definizione istituzionale della struttura politica: in riferimento al nostro caso, sia nell’Unical che nell’Una esistono delle routine diverse da rispettare ma con lo stesso fine regolate da scadenze. Diversamente dall’Unical, per esempio, all’Una per iniziare a seguire i corsi è necessario essere immatricolati. Il valore costitutivo delle istituzioni politiche: le relazioni tra gli individui e le organizzazioni si instaurano attraverso le istituzioni, dando ai soggetti la loro identità politica. Le istituzioni politiche sono efficaci se la loro presenza influisce irreversibilmente sulle identità e interessi degli individui. 4. LA GOVERNANCE La Governance è un concetto tanto nuovo quanto vario, in quanto nel tempo le varie teorie hanno dato più significati a questo assunto. Inizialmente la Governance era vista come l’analisi delle attività delle autorità politiche nel campo socio-economico, ma era stata affiancata anche alla parola governing (in Inghilterra) e politische steuerung (in Germania), ovvero lo studio della direzione politica assunto dal governo. Successivamente però, furono attribuiti altri due significati affiancati al concetto di Governance. Il primo, venne utilizzato per indicare un nuovo stile di governo caratterizzato da una maggiore cooperazione tra lo Stato e gli attori sociali, quindi fu studiato sul piano di politiche nazionali e internazionali. Il secondo significato vede la Governance in maniera più generale, intendendola come una forma di coordinamento delle azioni individuali degli attori sociali. Tutto questo ha permesso quindi l’allargamento del concetto di Governance in più ambiti, come quello innovativo delle reti sociali, i così detti networks. Dopo aver espresso il concetto di Governance ,cercheremo di applicarlo nelle due Università oggetti di studio. 4.1 Come cambia la Governance nell’Unical e nell’una. La riforma Gelmini, è entrata in vigore il 14 gennaio 2011 con la legge 240 del 30 dicembre 2010, mirata ad apportare delle modifiche alla Governance delle Università italiane tramite la semplificazione dell’organizzazione degli atenei e numerose disposizioni sul personale docente, per aumentare efficienza delle stesse. La riforma ha fatto si che tutti gli atenei italiani si conformassero ai nuovi statuti, ma piuttosto che semplificare e rendere più accessibili le informazioni degli atenei, tale conformazione ha comportato numerose problematiche, disattendendo quindi l’obiettivo prefissato. I punti chiave di questa riforma sono: Università come azienda, ha rafforzato la figura del “rettore” delle Università, l’ oggetto della riforma consiste nell’orientare gli Atenei verso una prospettiva aziendalistica, al fine di abbandonare la concezione di Università come luogo di produzione di ricerca; Riduzione delle facoltà, originariamente spettavano alle facoltà la gestione della “didattica” e il reclutamento dei docenti. Successivamente queste funzioni sono state assegnate ai dipartimenti, svolgendo anche funzioni di ricerca e di gestione. Modifiche dei corsi di laurea, diminuzione dei corsi di laurea. Modifiche degli organi di vertice degli Atenei, consiste nella riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione e del senato accademico e nella diminuzione a 6 anni della durata in carica del rettore. Più qualità e trasparenza: i finanziamenti da parte del mistero verranno erogati in base all’efficienza dell’ateneo di riferimento e inoltre è vietata la partecipazione ai concorsi a chi ha parentele fino al quarto grado con il personale universitario. Introduzione di un direttore generale al posto del direttore amministrativo, oltre alla figura del direttore amministrativo si aggiunge quella del direttore generale assumendo compiti di grande responsabilità e rispondendo alle sue scelte come un vero manager dell’ateneo. Possibilità per gli atenei di fondersi, grazie a questa riforma le università si possono aggregare tra loro. Gli obblighi dei docenti, si traduce con la certificazione obbligatoria della loro presenza a lezione onde evitare assenze ingiustificate. 4.2 La Governance all’Unical. Precedentemente alla riforma Gelmini, la ricerca e la didattica erano organizzate in 6 facoltà: Facoltà di Economia Facoltà di Farmacia Facoltà di Ingegneria Facoltà di Lettere e Filosofia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Facoltà di Scienze Politiche Il nuovo statuto dell’Unical sancisce: “I Dipartimenti sono strutture deputate allo svolgimento della ricerca scientifica, delle attività didattiche e formative, e delle attività correlate o accessorie alle precedenti che siano rivolte all’esterno”. L’Unical ha così ridotto il numero dei Dipartimenti da 25 a 14, stabilendo un limite di almeno 50 docenti per ognuno. I Dipartimenti sono stati così regolati: Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra: 9 corsi di laurea e 70 docenti. Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche: 2 corsi di laurea e 50 docenti. Dipartimento di Fisica: 4 corsi di laurea e 54 docenti. Dipartimento di Informatica, Modellistica e Sistemistica per l’Ingegneria: 6 corsi di laurea e 61 docenti. Dipartimenti di Ingegneria Civile: 3 corsi di laurea e 51 docenti Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale: 5 corsi di laurea e 51 docenti. Dipartimento di Ingegneria per l’ambiente e il territorio ed Ingegneria Chimica: 4 corsi di laurea e 50 docenti. Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione: 2 corsi di laurea e 50 docenti. Dipartimento di Matematica ed Informatica: 4 corsi di laurea e 51 docenti. Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche: 4 corsi di laurea e 53 docenti. Dipartimento di Scienze Economiche, Statistiche e Finanziarie: 4 corsi di laurea e 52 docenti. Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali: 9 corsi di laurea e 69 docenti. Dipartimento di Scienze della Salute e della Nutrizione: 5 corsi di laurea e 59 docenti. Dipartimento di Studi Umanistici: 13 corsi di laurea e 119 docenti. Nel caso in cui i Dipartimenti non rispettino la direttiva che prevede che il numero dei docenti non può essere inferiore a 45 per i primi 3 anni dalla loro nascita, questi verranno disattivati. Il Rettore, il Consiglio di Amministrazione e il Senato Accademico hanno l’onere di redarre, tramite un apposito decreto, l’elenco dei docenti e dei ricercatori da collocare nei vari Dipartimenti. I primi problemi, in seguito all’adozione della riforma, sorgono con la segnalazione da parte del MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca), in cui si asseriva che lo statuto dell’Unical fosse poco conforme ai principi della legge 240. In seguito a ciò l’Università della Calabria cercò inizialmente di aumentare i poteri del Senato Accademico, trovando però l’opposizione del MIUR, che chiese il ripristino dei limiti delle funzioni e delle competenze degli organi. Così facendo al CDA spetta il potere gestionale di indirizzo strategico, contabile e amministrativo, avendo potere pure sui Dipartimenti, e l’amministrazione degli stessi. È così composto da 10 membri di cui due studenti eletti, 5 componenti interni dell’università e due esterni. E qui vi è la novità della riforma, ovvero l’inserimento dei due componenti esterni. I poteri rimasti invece al Senato Accademico sono quelli elencati precedentemente come per esempio dare pareri su ricerche, o l’approvazione dei regolamenti. 4.3 La Governace all’Una Poco dopo un anno dal movimento studentesco “UNA NO TE CALLES”, tutte le strutture dello Stato e della società paraguaiana, si incontrarono in un movimento fondamentale che mirava al non ripetersi dei vecchi vizi delle istituzioni, concentrando gli ideali e la volonta di migliaia di studenti e compatrioti. In questo senso esiste una biforcazione all’interno del processo: da un lato c’è chi pretende l’avanzamento della riforma, dall’altro c’è chi si oppone. La difesa dell’Università pubblica, trasparente, democratica e con vocazione scientifica, critica e legata allo sviluppo nazionale, deve plasmarsi allo statuto della Università Nazionale dell’Asuncion. Tale statuto include i rappresentanti di tutti gli organi che compongono l’Una: studenti, docenti, e laureati provenienti dall’Assemblea Universitaria, dal Consiglio Superiore Universitario, dai diversi Dipartimenti e dal movimento studentesco “UNA NO TE CALLES”. I punti chiave della protesta sono: - Governo paritario Trasparenza amministrativa e accademica Qualità accademica Produzione della conoscenza scientifica Democratizzazione Maggiore incidenza sulla società e partecipazione della stessa In questo panorama generale possiamo affermare che la riforma dello statuto è fondamentale cosi come la continuazione del processo iniziato con questo movimento. IL CAPITALE SOCIALE È l’insieme delle relazioni sociali necessarie al buon funzionamento di società complesse e altamente organizzate, finalizzato al raggiungimento del bene comune. È la disponibilità da parte degli attori di associarsi che fa da promotore alla capacità spontanea di autogoverno e di autodisciplina a livello della organizzazione sociale e altresì alla capacità di incidere sulle politiche di sviluppo di un territorio. (Piselli) Seguendo questa definizione di Piselli, l’Università può essere considerata come la maggior forma di creazione di relazioni sociali all’interno di una società complessa. Avendo qui tutti un fine comune, che può essere visto come il raggiungimento della laurea, la fine del percorso di studio, ciò che produce quella capacità di relazionarsi con il resto del mondo, in modo da creare quindi Capitale Sociale. Sul piano della comparazione binaria capitale sociale- società civile, occorre far riferimento alle definizioni di capitale sociale fornite da Coleman (1990) e Putnam (1993). Coleman: il suo approccio al concetto di capitale sociale è di tipo relazionale; è il complesso delle risorse relazionali che gli attori ereditano e in misura maggiore costruiscono da soli all’interno delle varie cerchie sociali. Il capitale sociale è produttivo, nel senso che è uno strumento che permette di perseguire dei fini non altrimenti realizzabili, nonché il risultato di un processo di interazione dinamica: si crea, si mantiene e si distrugge. Si crea intenzionalmente o meno e può essere distrutto tramite comportamenti individuali. “Il capitale sociale si crea quando le relazioni tra le persone cambiano in modi che facilitano l’azione” (Coleman) . Putnam: fornisce una definizione di capitale sociale di tipo culturale, attribuendo a quest’ultimo un ventaglio valoriale, caratterizzato da fiducia, norme condivise e reti sociali, che facilita la cooperazione e l’azione collettiva. Secondo Putnam esiste un nesso strettissimo tra capitale sociale e rendimento delle istituzioni: il grado di efficienza delle istituzioni è direttamente proporzionale al grado del capitale sociale. Rapportando l’Università alle due teorie principali di Coleman e Putnam, noi abbiamo cercato di dare una spiegazione esaustiva su come l’università possa essere considerata creatore di capitale sociale, infatti considerando la prima teoria, si può dire che maggiormente questa rappresenta gli attori sociali che ne fanno parte, in quanto all’interno dell’Università gli studenti si relazionano con gli altri, creano gruppi, associazioni, imparano e cominciano a vedere la vita da altri punti di vista. Attraverso le loro azioni gli studenti sono in grado di creare, mantenere o distruggere rapporti sociali, ma tutti con uno stesso obbiettivo, quello di costruirsi un futuro, creando autodisciplina. Tutto ciò può essere ricollegato alla seconda teoria di Putnam, dove appunto l’Università è la maggiore forma di condivisione di regole, norme e cooperazione tra gli attori sociali. Infatti, qui si vede la maggiore forma di capitale sociale, in quanto l’istituzione universitaria ha spesso un forte di grado di istituzionalizzazione proprio grazie alle reti di relazioni che si creano tra tutti i soggetti. Questo può essere considerato come un grande punto di incontro tra le due Università da noi prese in considerazione, dal momento che entrambe attraverso le varie associazioni e la possibilità di rapporti inter-continentali, permettono la creazione di questi rapporti sociali, e quindi la creazione di capitale sociale. CONCLUSIONE Dopo aver analizzato il confronto tra UNICAL e UNA in diversi aspetti, concludiamo il nostro progetto sottolineando che esso rappresenta una sorta di diario di bordo che include tutto il ventaglio di conoscenze, esperienze e opinioni fornite da tutti noi. Questa esperienza di cooperazione con il nostro collega paraguaiano Rodrigo, ha permesso di arricchire il bagaglio culturale di tutti i partecipanti e di conoscere i rispettivi usi e costumi, ma cosa più importante (per la quale ringraziamo la Professoressa Mirabelli), ci ha dato la possibilità di approfondire rapporti di amicizia che rimarranno sicuramente impressi in questa universitaria e che ci auguriamo dureranno nel tempo. nuova esperienza