2010-10-14 corriere di bologna online

Transcript

2010-10-14 corriere di bologna online
14/10/2010
CINEMA E PSICOANALISI
Scritto da: Piero Di Domenico alle 17:58
Accomunati dallo stesso anno di nascita, almeno quello ufficiale, il
1895. Il cinema con la proiezione dei fratelli Lumière al Grand Café di Parigi e la psicoanalisi con la
pubblicazione degli “Studi sull’isteria” di Freud e Breuer. Percorsi che hanno spesso intrecciato le
proprie traiettorie, visto che il cinema si fonda su modalità espressive affini a quelle dei sogni e del
nostro immaginario. Ancora oggi la settima arte viene comunemente definita “fabbrica dei sogni” e il
buio in sala è stato accostato alla chiusura delle palpebre prima del sonno e dell’ingresso nel mondo dei
sogni. Un rapporto ancor oggi molto stretto, non solo pensando a Lang e Hitchcock, a Fellini e alle sue
frequentazioni junghiane con lo psicoanalista tedesco Ernst Bernhard o ai film di Woody Allen, ma
anche alle recenti commedie con spietati mafiosi che finiscono sul lettino dell’analista come in “Terapia
e pallottole”.
In passato anche Cesare Musatti aveva analizzato la capacità del cinema di arrivare direttamente
all’inconscio degli spettatori, ad esempio nei casi di attacchi di ‘angoscia cinematografica’ in cui
l’individuo si sente in pericolo di vita, mentre Christian Metz nel suo celebre libro di 30 anni fa,
“Cinema e psicanalisi”, aveva posto l’accento sul voyeurismo dello spettatore. A Bologna due iniziative
tornano a occuparsi proprio in questo periodo delle affinità tra cinema e psicoanalisi, a partire dalla
seconda edizione della rassegna
“Giovani immagin@i”, promossa dalla Fondazione Augusta Pini e dall’Istituto del Buon Pastore
nell’ambito delle attività del Consultorio di Psicoanalisi applicata “Augusta Pini”, punto d’incontro tra
psicoanalisi, arte e scienza.
Con il titolo “Identità mediate” 5 i film in programma alle 20,30, ingresso gratuito, sino al primo
dicembre presso la sala Cenerini di via Pietralata 60, da “Little Miss Sunshine" a “Vero come la finzione“
di Marc Forster, in una selezione curata dall’associazione Verba Manent in collaborazione con il Dams.
Al Lumière è invece in corso la rassegna “Scene dal limite. Il limite in scena”, promossa dalla Cineteca di
Bologna insieme al Centro Psicoanalitico “Glauco Carloni” di Bologna, una delle 10 realtà in cui si
articola quella Società Psicoanalitica Italiana fondata nel 1932 e aderente all’organizzazione
internazionale creata da Sigmund Freud. Il centro bolognese di via Battisti, oggi presieduto da Angelo
Battistini, ha selezionato un poker di pellicole risalente agli ultimi 6 anni, che verranno presentate con
le introduzioni di alcuni tra i suoi soci. Dopo le due proiezioni di ottobre, il 9 e 16 novembre, sempre alle
21, 45, toccherà a “Private” e “Irina Palm”. Il primo è l’esordio nel 2004 dell’italiano Saverio Costanzo,
anch’esso ambientato nel caldo Medio Oriente, dove un insegnante palestinese, assertore della
resistenza non violenta, dovrà scegliere se
abbandonare la sua casa occupata dall’esercito israeliano o restare a rischio della sua vita. In “Irina
Palm” infine, è l’ex musa dei Rolling Stones Marianne Faithfull, ormai sessantenne, a finire hostess in
un locale porno pur di trovare i soldi necessari per far operare il nipotino gravemente ammalato.
fondazioneaugustapini.it/promozione-e-sviluppo/cinema
www.cepsibo.it
Pubblicato il 14.10.10 17:58 |