Piano Esecutivo di Gestione - Comune di San Pancrazio Salentino

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Piano Esecutivo di Gestione - Comune di San Pancrazio Salentino
COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO
( Provincia di Brindisi)
Piazza Umberto I, 5 - Partita IVA 00198010746
Telefono: +39.0831.660213 - Fax: +39.0831.666039
E-mail: [email protected]
Sito: www.sanpancraziosalentino.gov.it
PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
PER LA CONCESSIONE DELLA GESTIONE DEL LABORATORIO URBANO
“CENTRO GIOVANI”
“Corsi di formazione e divulgazione di antiche tradizioni salentine guardando al futuro”
presso il Centro Polifunzionale di via Manisco
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1.
LA DEFINIZIONE DELLA FINALITA' GENERALE E DEGLI OBIETTIVI.
A San Pancrazio Salentino sono quasi inesistenti gli ambienti in cui la società civile possa trovare
momenti di aggregazione sociale e culturale.
In un età, in cui la lacerazione del tessuto sociale rappresenta un fenomeno di degenerazione
generalizzato tipico delle società più avanzate, il tentativo di promuovere processi che segnino un
inversione di tendenza viene frustrato dalla assenza di strutture in cui laboratori socio–culturali
possano finalizzare la propria attività alla creazione di momenti di forte coesione sociale, fondata
sull’esaltazione di fermenti culturali tesi a valorizzare quanto di positivo e costruttivo si muove nel
territorio.
Il progetto in questione si propone, quindi, di utilizzare, il “Centro Polifunzionale” di via Manisco,
in per attivare iniziative che puntano al recupero di un tessuto sociale lacerato, nonché alla
riscoperta e alla riqualificazione di un’identità culturale del territorio di San Pancrazio Salentino.
Con l’utilizzo del Centro polifunzionale socio–culturale si vuole provare a ricostruire il “luogo”
della relazione educativa, dell’accoglienza, con attività che vanno dall’aggregazione, alla
proposta/promozione degli spazi culturali, all’offerta del divertimento nel locale pubblico.
La sfida è quella di recuperare, anche, la complessità di una proposta di accompagnamento alla
crescita di ragazzi in età scolastica, con strumenti vari e modulati livelli di innovamento educativo.
Lo spazio come “la piazza”, il luogo del ritrovarsi, dello sperimentarsi, avrà figure adulte
disponibili all’ascolto, che potranno essere protagonisti attivi del processo di coesione ed
integrazione sociale, promotori di iniziative educative tendenti a legare generazioni diverse in un
momento storico in cui gli adulti appaiono lontani, inadeguati, disattenti.
L’Obiettivo dell’Amministrazione Comunale, pertanto, attraverso l’attivazione del “CENTRO
GIOVANI”, è quello di avviare nuove politiche d’intervento in favore dello sviluppo
dell’associazionismo giovanile, creare uno strumento di aggregazione di gruppi giovani e meno
giovani, altre realtà negli ambiti della cultura, dell’espressività, del volontariato, dello sport, del
disagio giovanile, del gioco o di qualsivoglia motivo possa spingere a ritrovarsi ed a proporre
iniziative che possano coinvolgere o interessare quanta più gente possibile.
Il “CENTRO GIOVANI” del comune di San Pancrazio Salentino sarà una struttura ricreativo –
culturale polivalente che offrirà iniziative varie, la cui finalità principale sarà quella della
socializzazione e dell’aggregazione giovanile intesi come valori primari da perseguire.
Si attribuisce così il massimo dell’importanza al valore dello stare insieme fine a se stesso, non
quello dello stare insieme per fare qualcosa.
Tale impostazione consente di aggregare un cospicuo numero di adolescenti i età scolastica verso i
quali è possibile attuare interventi più o meno strutturati di animazione, educazione e prevenzione.
Il Servizio “CENTRO GIOVANI”, concepito in questo modo, possiede quindi un’implicita funzione
di prevenzione del disagio giovanile che viene sviluppata a diversi livelli così come illustrato in
seguito.
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Un’altra parola chiave del servizio “CENTRO GIOVANI” è empowerment inteso come azione di
valorizzazione delle esigenze dei giovani e promozione diretta da parte loro di iniziative, attività ed
eventi, in modo da rispondere immediatamente alle loro aspettative così come loro le percepiscono.
“CENTRO GIOVANI” denominato così in quanto i giovani saranno i protagonisti, i gestori del
centro, oggetto dell’attività non saranno solo i problemi dei giovani, ma i giovani con i loro talenti, i
loro sogni.
“CENTRO GIOVANI” – centro polifunzionale per i giovani parte dal presupposto che
l’Amministrazione Comunale è il soggetto deputato a scommettere su:
− i giovani considerati come risorsa;
− il protagonismo giovanile;
− i pilastri fondamentali su cui costruire le politiche giovanili.
Nell’amministrazione di una città ci deve essere un “punto fermo” che si occupa dei giovani con
compiti precisi:
− incontrare i giovani, confrontarsi con loro in assemblee di associazioni varie, in centri
organizzati ad hoc e fare in modo che le proposte che arrivano dagli stessi giovani possano
essere realizzate.
− svolgere attività di studio/analisi del mondo giovanile.
− rapportarsi efficacemente con l’istituzione scolastica, alla luce dei piani dell’offerta
formativa che ogni scuola redige coerentemente con i bisogni emergenti nel tessuto
economico locale e con le concrete aspettative dei giovani, rendendo così possibile
un’impostazione modulare e flessibile degli studi e la necessità di offrire spazi di
integrazione e di comunicazione in grado di rispondere in modo efficace alle domande di
accesso all’apprendimento permanente e/o al modo di lavorare; considerando oltretutto la
nuova riforma della formazione professionale, che prevede percorsi alternativi di studio e
lavoro.
- accogliere i nuovi orientamenti circa le funzioni e i compiti in materia di politiche attive
del lavoro, quali ad esempio la programmazione ed il coordinamento di iniziative volte ad
incrementare l’occupazione e ad incentivare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro
con un concreto sforzo di animazione del mercato del lavoro ed una continua lettura dei
fabbisogni.
Il tutto completando la gamma di servizi, non più limitati all’offerta di lavoro, informazioni
su scuola e formazione, orientamento, ma anche dare la possibilità ai giovani di impiegare il
proprio tempo libero facendo altro, con strutture pubbliche (teatro, musica, pittura,
informatica, ecc.).
Ciò significa, sviluppare aree specialistiche (pari opportunità, immigrazione, handicap,
musica, pittura, recitazione, ecc.) in grado di soddisfare specifici bisogni.
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2. ANALISI DEL CONTESTO
Il comune di S. Pancrazio Salentino, sito nella fascia sud del brindisino al confine con le province di
Lecce e Taranto, a km 30 dalla costa adriatica e a km 13 da quella jonica, è caratterizzato da
un’economia prevalentemente agricola e vanta la presenza di un tessuto produttivo artigianale
significativo, che in alcuni casi può essere definito di eccellenza, con potenzialità di sviluppo in
campo turistico.
Il suo territorio sino a poco tempo fa è stato luogo fortemente produttivo di coltivazioni agricole
intensive (vigneti, uliveti, seminativi, ecc.). Tale territorio è significativamente segnato da
emergenze naturalistiche (oasi di protezione, “Masseria Angeli”), archeologiche (sito messapico “Li
Castelli” e ritrovamenti basiliani), antropiche (parco cave e masserie), da lembi di macchia
mediterranea, da un santuario (“S. Antonio alla Macchia”), da una pista aeroportuale con annesso
immobile di dimensioni interessanti, costruito durante la seconda guerra mondiale.
Da un punto di vista sociale la sua comunità si caratterizza per una discreta vivacità intellettuale e
per un’apprezzabile attitudine alla solidarietà (associazionismo, volontariato, ecc.).
Tra i più bassi della provincia è il PIL pro capite, al quale contribuisce una dotazione
infrastrutturale modesta che non consente di reggere il confronto con il villaggio globale della
società contemporanea.
Gli elementi di debolezza del sistema economico di S. Pancrazio Salentino sono prossimi a quelli di
altri comuni del sud brindisino. In particolare, per ciò che concerne la struttura agraria, S.Pancrazio
Salentino è caratterizzato da un’elevata parcellizzazione dell’assetto proprietario e produttivo.
Le aziende agricole hanno un’estensione media di 1-2 ettari, in massima parte non irrigue. La crisi
profonda del settore spinge gli addetti a lasciare incolto circa il 61% dei fondi agricoli. Per molte
coltivazioni le sole spese di raccolta superano abbondantemente i ricavi. Per i comuni, per i quali
l’agricoltura costituisce il perno dell’economia, la situazione è di estrema emergenza. Né è
sufficiente puntare solo sulla qualità e sulla tipicità dei prodotti per fronteggiare la concorrenza dei
paesi in via di sviluppo, che è una delle cause principali della crisi dell’agricoltura locale.
Oggi a scontare le conseguenze di questa crisi è soprattutto la produzione di vino e olio, che
rappresenta il tradizionale sostegno dell’economia della parte meridionale del territorio brindisino.
Altri elementi di debolezza sono la marginalità, l’assenza di servizi alle imprese (soprattutto
agricole), la modesta estensione ed il limitato dinamismo del mercato locale, che anche dal punto di
vista dei consumi non costituisce elemento di attrazione per investitori e operatori economici.
I processi di integrazione e cooperazione tra gli operatori economici non sono molto avanzati,
l’unica eccezione è data dalla presenza della Cooperativa Produttori Agricoli (produzione vinicola)
che, proprio in virtù di questo, riesce ad offrire qualche garanzia agli associati, difendendo le
proprie quote di mercato.
Questo dato della lacerazione del tessuto sociale è evidente anche sul piano generale. Infatti, il
territorio non offre strutture in cui possano essere attivate iniziative sociali e culturali tese ad
esaltare il valore dell’associazionismo, della cultura e a recuperare il senso della socialità.
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Gli elementi di forza sono rappresentati dalla posizione geografica e dalle caratteristiche socioeconomiche del comune di S. Pancrazio Salentino che, se coordinate, pianificate e sostenute,
possono rappresentare reali opportunità per la crescita.
La sua collocazione al centro delle province di Brindisi, Lecce e Taranto costituisce una potenzialità
naturale enorme per l’intero territorio. Adeguate dotazioni infrastrutturali e la creazione di adeguate
piattaforme strategiche possono fare di S. Pancrazio una cerniera e un luogo di convergenza della
logistica (rete di trasporto e di distribuzione), in grado di ridefinire in maniera sistemica lo sviluppo
non solo dell’area provinciale, ma di un territorio molto più ampio, in considerazione delle
integrazioni interprovinciali che essa consente.
Sotto il profilo sociale la comunità si caratterizza per l’assenza di fenomeni delinquenziali
significativi e, quindi, per un elevato standard di sicurezza.
Apprezzabile è anche il livello di scolarizzazione e il livello culturale della sua gente.
Altro elemento di forza è la ricchezza del territorio nei suoi aspetti archeologici e naturalistici. Sia i
primi che i secondi potrebbero essere valorizzati (il metodo del museo diffuso ci sembra il più
interessante) nell’ambito di un progetto di sviluppo turistico anche di tipo religioso.
A
condizionare il livello e la qualità della vita della comunità di S. Pancrazio è non solo la crisi
dell’olio e del vino, produzione portante dell’economia locale, ma anche la fragilità dell’intero
comparto agro-alimentare.
Occorrono interventi incisivi se si vogliono impedire processi di degrado economico e sociale
irreversibili.
I nostri produttori agricoli sanno produrre, mantenere il territorio, preservare le nostre risorse
naturalistiche; ma per fronteggiare la crisi dell’agricoltura c’è bisogno di ben altro.
Occorrono sostegni in termini di ricerca, innovazione, diversificazione, finanziamenti.
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3.
ESPLICITAZIONI DELLE DIMENSIONI DI SERVIZl/ATTIVITA' PRINCIPALI.
Il Salento è una terra ricca di tradizioni legate all'artigianato, alla manualità e alla cucina di origini
contadine.
Trasmettere alle nuove generazioni l'importanza del patrimonio storico- culturale della civiltà
contadina diventa fondamentale ponte di collegamento tra la nostra vita di ieri ed il domani,
affinché ci appartenga la consapevolezza della preziosità e dell’intelligenza del lavoro dell’uomo.
I vari corsi sugli antichi mestieri e sulla riscoperta delle tradizioni contadine che il Comune di San
Pancrazio Salentino intende organizzare e promuovere sul proprio territorio, rivestono carattere
prevalentemente socio-culturale tendenti a creare un senso di identità radicato nella propria terra.
Recenti studi hanno evidenziato che le attività artigianali e lavorative, che costituivano una parte
fondamentale dell’economia delle comunità salentine e meridionali in genere, sono state quasi
completamente abbandonate, vi è stata una graduale trasformazione dell’artigianato che ha portato
alla perdita dei metodi, degli ambienti e degli strumenti legati a questi antichi mestieri. I maestri
artigiani portatori di antichi saperi stanno scomparendo e con essi sta scomparendo il patrimonio
culturale del quale sono depositari.
I laboratori di cartapesta, terracotta, lavorazione dei cestini in vimini, cucina salentina, dieta
mediterranea ed altri corsi affini e similari, promossi da questo Ente sono dettati dalla convinzione
che la valorizzazione di queste attività può offrire significative occasioni di maggiore ancoraggio
alla propria comunità per i giovani in fase di crescita. La tutela dei mestieri antichi e della cucina
tipica salentina, nonché l’educazione ad una sana alimentazione, è direttamente legata al rispetto
della cultura locale e dell’ambiente, spesso travolti dallo sviluppo industriale.
Saranno programmate, inoltre, attività di cineforum, laboratorio di avvio alla recitazione, attività di
promozione delle diverse rappresentazioni artistiche, laboratori di scrittura creativa, attività prestito
librario, anche inter-bibliotecario, con servizio al pubblico.
Creazione di un centro di documentazione per i lavori di tesi dei giovani del nostro Comune, con
fruizione da parte della cittadinanza; laboratorio di catalogazione e archiviazione nazionale ed
internazionale; incontri con autori (scrittori, poeti, registi) e comunque esperti nei vari linguaggi
verbali e non.
Le attività che si svolgeranno nel centro sono suddivisi in quattro gruppi:
A. ATTIVITÀ CULTURALI
B. ATTIVITÀ SOCIALI
C. ATTIVITÀ UMANITARIE
D. SPAZI ATTREZZATI
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A. ATTIVITA’ CULTURALI
L’Unesco definisce la Cultura “come un insieme dei distinti aspetti presenti nella società o in
gruppo sociale quali quelli spirituali, materiali, intellettuali ed emotivi, e che include sistemi di
valori, tradizioni e credenze, insieme all’arte, alla letteratura e ai vari modi di vita”.
• CINEFORUM: le tre dimensioni costitutive di ogni attività di cineforum, l’intenzione, cioè, di
fare del cinema sono:
1. un’opportunità educativa;
2. un luogo di socializzazione;
3. una occasione per costruire cultura.
Sono queste, in sostanza, le tre grandi metafore (socializzazione, cultura e educazione) che
si sono intrecciate lungo l’intera storia del cineforum in Italia, connotandone, scandendone le
epoche proprie in virtù dell’emergere di un’stanza rispetto alle altre.
- la socializzazione, come risposta alla cultura dell’individuo e della dispersione sociale;
- l’educazione, come risposta all’esigenza di orientarsi all’interno del proliferare dei modelli
etici ed antropologico;
- la cultura, come risposta all’esigenza di dialogo e di incontro con la ricchezza delle proposte
che provengono dalle diverse istanze che alimentano il dibattito odierno.
Perché un cineforum sia utile è fondamentale la scheda filmica e la figura dell’animatore.
La scheda di lettura filmica costituisce:
1) prima della visione del film, un importante elemento di protesto per lo spettatore, il primo
orizzonte di precomprensione a partire dal quale egli può avvicinarsi alla proiezione;
2) dopo la visione del film, un valido strumento per l’animatore ai fini della conduzione del
dibattito, per lo spettatore ai fini del lavoro di riflessione e di confronto critico personali
sulla pellicola.
Uno schema – tipo degli elementi che essa dovrà contenere può prevedere:
1. la scheda tecnica del film (regista, cast, anno di produzione, origine, ecc.);
2. il profilo del regista e la sua filmografia essenziale;
3. una breve sintesi della vicenda;
4. alcuni spunti tematici per la lettura;
5. una rassegna-stampa essenziale.
Oltre alla breve presentazione prima della proiezione è compito dell’animatore condurre il
dibattito sulla visione al termine della stessa. L’animatore dovrà porre in risalto e che innescano
tre diverse competenze nello spettatore:
1. il nodo linguistico-espressivo. E’ l’assetto grammaticale e sintattico, che comprende
l’analisi dei seguenti elementi: la fotografia (illuminazione, contrasto, composizione, uso
della pellicola), il colore (naturale, equilibrato, valore simbolico delle dominanti,
effetti), i campi ed i piani (tipologie, utilizzo) angolazione ed inclinazione, uso della
macchina (presente, nascosta), il montaggio ed il sonoro. La competenza attivata è quella
del saper vedere;
2. il nodo narrativo-tematico. E’ l’aspetto contenutistico del film, il suo dire qualcosa
raccontando qualcosa. Comprende i rilievi relativi a: struttura narrativa del film (prima
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e ultima scena, momenti topici, evoluzione), personaggi (caratteristiche, rapporti
reciproci, funzioni nel racconto), contenuto (temi ricorrenti, problematiche, funzionamento
simbolico). La competenza attivata è quella del saper comprendere;
3. il nodo etico-valoriale. E’ l’aspetto “ideologico” del film, il suo dire qualcosa in un certo
modo. Esso implica tre interventi valutativi su: dignità estetica del film (qualità artistica,
compiutezza di sviluppo, ecc.), problematiche in gioco (valutazione sul tema e su come
il film ha trattato il tema), impatto sul pubblico (impegno morale del regista, ecc.). La
competenza attivata è quella del saper valutare.
• CONCERTI, SPETTACOLI TEATRALI, CABARET: a tal proposito si sottolinea
l’iniziativa del comune di San Pancrazio Salentino c h e nell’ambito del programma
comunale “ESTATE SANPANCRAZIESE”, organizza delle manifestazioni che mirano a
creare dei momenti di intrattenimento di svago e cultura, sia per i residenti e sia per i turisti e gli
emigranti che decidono di passare le loro vacanze estive nel nostro comune.
Il “CENTRO GIOVANI” all’interno di questo evento organizzerà incontri per ascoltare della
buona musica, dei versi di poesia, ammirare l’arte della pittura, godersi uno spettacolo teatrale
e altro con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani ai temi sociali come quelli del bullismo.
Il progetto “Centro Giovani” si interesserà di inserire all’interno del programma comunale
“Estate Sanpancraziese”, iniziative atte a valorizzare tutte le potenzialità artistiche dei giovani
sanpancraziesi.
Il Centro Polifunzionale diventa, dunque, un contenitore culturale a tuttotondo pronto ad ospitare
il meglio dell’espressione artistica locale.
• CICLO DI MOSTRE DI GIOVANI ARTISTI: organizzazioni di piccole mostre di fotografia,
videoarte e di oggetti prodotti all’interno dei laboratori del Centro, realizzati con diversi materiali:
terracotta, vimini, cartapesta, pietra leccese, ecc..
• PRESENTAZIONE DI LIBRI DA PARTE DI AUTORI GIOVANI: in questa direzione si è già
mosso il Comune promuovendo iniziative in tal senso, sia durante l’Estate sanpancraziese e sia
ospitando diversi autori nell’aula consiliare. Questa iniziativa avrà lo scopo di far esprimere
soprattutto i giovani e la loro creatività sul tema della città e del territorio attraverso la
realizzazione di una pubblicazione che raccoglierà in un unico testo tutti gli scritti proposti.
• LABORATORI – CORSI:
L’attività didattica riguarderà in particolare la riscoperta di valori del lavoro del mondo agricolo e
delle sue produzioni e l’educazione alimentare.
L’attività culturale riguarderà la conoscenza di antichi mestieri e dell’architettura rurale.
L’attività ricreativa riguarderà principalmente il tempo libero, entrando nella sfera della
socializzazione, del divertimento e della conoscenza (attività di biblioteca, di spettacolo, di
intrattenimento, di sport).
Il progetto si propone come obiettivo principale l’insegnamento, tramite un corso teorico-pratico,
all’apprendimento della metodologia di lavorazioni di arti, mestieri e tradizioni antiche; offrire,
pertanto, l’opportunità di acquisire gli strumenti e le competenze teoriche e pratiche necessarie,
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incluse quelle che possono favorire la creazione di microimprese artigiane per la esecuzione di
manufatti artigianali; obiettivo principale dei laboratori oltre ad offrire la possibilità di tenere in vita i
mestieri tradizionali a rischio di estinzione, ma portatori di elevati gradi di professionalità e qualità
dei manufatti.
I corsi vogliono recuperare il ricordo di tempi di lavoro lenti ed ampi, di un linguaggio antico che
mescola leggenda e realtà, di tecniche di produzione e di strumenti di lavoro che raccontano le
trasformazioni tecnologiche ed umane avvenute nel corso dei secoli.
Ripercorrere indietro nel tempo i mestieri tradizionali dei salentini e le tecniche di una buona e sana
cucina tradizionale significa, inevitabilmente, ricondursi alla storia vissuta e raccontata dalla gente
comune dei paesi ma trasmessa da professionisti dei vari settori.
I corsi, dunque, saranno aperti a tutti quei ragazzi che hanno voglia di sperimentare momenti di
incontro e formazione in un’ottica di valorizzazione delle proprie capacità e promozione della
conoscenza delle tradizioni salentine.
Particolare attenzione verrà dedicata alla cucina salentina e alla dieta mediterranea quali esempio di
modello dietetico ideale per la prevenzione di alcune malattie e per il mantenimento dello stato di
salute.
Per ogni singolo corso sarà possibile accedere mediante richiesta di adesione al rispettivo bando
limitato ad un numero massimo di persone, a secondo della tipologia del corso e/o laboratorio.
Ai corsi saranno assegnate delle figure altamente qualificate nonché personale locale con capacità
conoscitive delle materia trattata che offriranno le proprie conoscenze al fine di consentirne una
nuova valorizzazione che, partendo dalle diverse tradizioni locali degli antichi mestieri rurali, sappia
adeguarle alle mutate esigenze e condizioni di vita, mantenendo però inalterato quel rapporto con il
territorio rurale e con il suo tessuto sociale che costituiscono l’essenza del loro valore.
I laboratori di “CENTRO GIOVANI” sono la realizzazione pratica degli stimoli, delle proposte e
delle idee che nascono dallo stare insieme. Sono iniziative a libera frequentazione che mirano a
valorizzare gli interessi che i ragazzi stessi manifestano, consentendo loro di sperimentare nuove
esperienze.
I laboratori sono attività facoltative che non limitano il libero accesso al servizio; vogliono essere
un’opportunità in più da cogliere.
Laboratori:
- Artigianali (lavorazione cartapesta, pittura, terracotta, vimini, altro)
- Cucina Salentina
- Dieta “Mediterranea”
- laboratori musicali
- laboratori informatici e scrittura creativa.
Questi laboratori nascono per creare un angolo dove poter esprimere la propria creatività e fantasia,
dove poter entrare in contatto col proprio sé, e permettere di credere ancora che un rapporto
autentico con le proprie emozioni e la propria fantasia aiuti a crescere più liberi ed autonomi.
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E’ un laboratorio dove si sperimenta e si vive l’arte.
Attraverso la sperimentazione di diversi materiali, tecniche e modalità di espressione e attraverso il
gioco, inteso come metodo che permette di imparare divertendosi, si raggiunge un rapporto
autentico con le proprie emozioni, la libertà dagli schemi, un senso della vita più intenso e il piacere
di esprimersi e di dare creativamente.
I laboratori artistici vogliono ridonare la gioia di fare e creare con le proprie mani, l’emozione di
fronte alle vibrazioni dei colori. “Il colore è essere spirituale, oggettivo” ci ricorda Kandinsky, in
“Lo spirituale nell’arte”. Attraverso l’incontro con il colore si può sperimentare un contatto
profondo con la propria identità e il proprio talento.
I laboratori artistici principali che si attiveranno sono:
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laboratorio di cartapesta: il corso si prefigge di realizzare oggetti di varie tipologie e
dimensioni in cartapesta attraverso un percorso didattico che si snoda dall’uso dell’argilla
agli stampi in gesso, dalle colle alla lavorazione della carta sino all’uso della tempera e dei
colori acrilici come decorazione pittorica finale.
Gli oggetti presi in considerazione vanno dalle piccole dimensioni per “oggetto d’arredo”
o libere creazioni, sino alle scenografie teatrali, maschere e carri allegorici di grandi
dimensioni seguendo così una forte e radicata tradizione del territorio.
Corso di disegno e figura: dedica particolare riguarda all’uso dello sfumato e dei volumi
con grafite, sanguigna e carboncino; cenni di prospettiva (aerea e geometrica), studio delle
proporzioni nella figura umana e del ritratto, cenni di anatomia; uso dello spazio pittorico e
del paesaggio attraverso il confronto con i maestri del passato sino alla contemporaneità.
Si tratteranno a richiesta, inoltre, le tecniche della china a tratteggio e pennello e i primi
“passi” nell’acquerello e nella tempera su carta o tavola (guoache e all’uovo).
Obiettivi sono la padronanza delle tecniche artistiche e l’avvio alla comprensione
eventuale della poetica di ciascun allievo.
Corso di pittura e decorazione. Il corso prevede l’insegnamento della tecnica di pittura ad olio
e dei colori ad acqua in genere come tempere (gouache, uovo, caseina, ecc.), e gli acrilici.
In linea con la sapienza tecnica dei maestri del passato si studieranno gli oli su tela e tavola,
le imprimiture con vari tipi di gesso e colle (a caldo e a freddo), l’intelaiatura e l’uso più
consono dei pigmenti a seconda delle loro caratteristiche. Si affronteranno inoltre la
pittura murale, l’affresco e le tecniche miste in genere.
Studio delle decorazioni d’interni, finti marmi, finte pareti, ecc. sono tecniche cui verrà
dedicata particolare attenzione come pure lo studio attento delle materie prime della pittura
in genere e delle maniere per preservarle nel tempo.
Corso di scultura. Il corso di scultura alla luce degli attuali indirizzi dell’arte
contemporanea, affronta tutto ciò che scaturisce da una creatività manuale e meccanica, che
abbia valore tridimensionale nello spazio.
Il corso si prefigge di affrontare le vaste possibilità di impiego delle tecniche di base
della scultura tradizionale (in particolare terracotta e pietra leccese) applicate allo
studio della figura umana, natura morta, oggetti volumetrici in genere; studio di motivo
d’ornato come esercizi propedeutici o decorazione tradizionali a basso, alto e altissimo
rilievo sino al tutto tondo, quale essenza fondamentale di tale disciplina.
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Nelle prime fasi si useranno materiali plasmabili come le argille, le scagliole e le cere fino
ai materiali sintetici, il legno, le pietre e i metalli.
Dallo studio della figurazione classica si proseguirà attraverso le attitudini personali dei
singoli allievi per sviluppare poetiche autonomie.
Si affronteranno inoltre le tecniche di produzione di o g g e t t i i n terracotta e pietra
leccese.
Laboratori musicali: Attraverso attività laboratoriali si vuole dare particolare rilievo e alla
didattica dell’ascolto musicale nell’educazione linguistica, scientifica e storico filosofica e
alla valenza formativa della pratica musicale nell’ educazione del cittadino.
Nato per corrispondere ad una cultura musicale già diffusa e curata nel nostro territorio,
il Laboratorio Musicale intende favorire e sviluppare attitudini, potenzialità ed inclinazioni
musicali dei fruitori, creare un centro di raccolta per esperienze musicali eterogenee ed
essere un punto di riferimento per fare, ascoltare, creare musica.
Laboratori informatici e scrittura creativa: Risulta determinante, per una incisiva presenza
nel mercato del lavoro, una adeguata preparazione, che consenta autonomia nella soluzione
di problemi di automazione di contenuta complessità informatica quali redazione di
documenti, calcolo, archiviazione dati, statistica, amministrazione, ottenuta con corsi
formativi per l’utilizzo dei relativi programmi per misura, pratici, flessibili, orientati
all'obiettivo perseguito, qualificati dal punto di vista della didattica, della documentazione,
della strumentazione.
Assistenza e formazione per la realizzazione di Tesi di laurea e corso di catalogazione ed
archiviazione nazionale ed internazionale di libri e di tesi di laurea dei giovani del nostro
comune.
Esempi di corsi di informatica che si attiveranno sono:
- corso di informatica di base;
- corso di informatica avanzato;
- corso web master;
- corso di videomontaggio;
- corso linguaggio html;
- disegno web;
- composizione musicale con il computer;
- altri similari.
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B. ATTIVITA’ SOCIALI
PUNTO DI ASCOLTO
“CENTRO GIOVANI” rappresentando un centro di aggregazione giovanile presenti sul territorio
possano essere una risorsa importante per costruire relazioni significative con gli adolescenti, pur
senza avere una vocazione dichiaratamente educativa e che facciano parte di un percorso di
affiancamento all’adolescente nello sviluppo della propria personalità.
Per sostenere questo approccio alla relazione si potrà realizzare un percorso di formazione
comune e permanente degli operatori e dei coordinatori del centro giovanile, i quali dovranno
essere orientati all’adozione di un approccio preventivo basato sulla promozione e sulla
disponibilità ad accogliere i bisogni.
L’idea è quella di creare un momento di raccordo importante tra chi si occupa dei giovani nella
loro normalità, nella loro dimensione grippale e individuale nel tempo libero e chi deve
intervenire qualora si manifestino problemi di carattere psichico o psicologico, spesso intrinseci
nella normalità della crescita in adolescenza.
Il progetto si articolerà su tre percorsi:
• potenziare le capacità relazionali degli operatori del centro;
• favorire la possibilità di incontro informale tra uno psicologo ed i ragazzi che frequentano il
“CENTRO GIOVANI”;
• offrire uno spazio di consulenza per ragazzi dai 6 ai 24 anni, operatori, genitori e insegnanti.
CORSI DI PREVENZIONE
•
Corsi di formazione per la prevenzione al disagio adolescenziale;
•
ricerca-intervento finalizzato alla prevenzione dell’A.I.D.S. nei gruppi giovanili;
•
progetti di prevenzione droghe “leggere”
•
progetti di prevenzione disturbi dell’alimentazione.
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C. LE ATTIVITA’ UMANITARIE
“CENTRO GIOVANI” potrebbe essere anche un importante elemento di raccordo in materia di
politiche giovanili tra l’Amministrazione Comunale e il mondo giovanile, in particolare:
• confrontarsi sulle tematiche e problematiche giovanili;
• informare, produrre, divulgare esperienze, progetti, attività sia interne ai gruppi presenti che
provenienti da altri ambiti;
• monitorare e raccogliere progetti e normative sulle politiche giovanili;
• diventare un ambito di riferimento per le istituzioni;
• organizzare iniziative comuni di aggregazione, discussione, informazione
• organizzare incontri aperti a tutti di discussione su tematiche d’interesse generale (leggi sulle
politiche giovanili, carta di partecipazione dei giovani, etc…)
• produrre pubblicazione sulle storie delle varie associazioni e sui racconti dei singoli progetti.
• Creare fogli informativi o riviste periodiche quale strumento per diffondere le notizie e le idee
da divulgare al territorio, nonché per stimolare il dibattito nel territorio sulle politiche in favore
dei giovani;
• Creare un sito web che possa svolgere le stesse funzioni informative e che permette
l’interattività con i giovani e gli adulti attraverso gli strumenti tipici della rete internet
(FORUM, liste di discussione, chat line, posta elettronica,…);
• promuovere incontri periodici itinerari Centro allo scopo di conoscere (anche visivamente) lo
stato dei diversi progetti e dedicare ogni volta uno spazio di discussione sulle problematiche
inerenti i progetti ed i luoghi visitati;
• collaborare alla creazione di un centro di documentazione in cui vengono raccolti tutte le
normative locali, regionali, nazionali, europee e che raccolga tutti i progetti
dell’Amministrazione Comunale nel campo degli interventi per giovani.
• avviare uno studio e una serie di incontri con forme innovative di rappresentanza dei giovani
sperimentate in realtà locali, regionali, nazionali, europee (Forum dei Giovani, Carta Giovani,
ect…) per ragionare su una proposta da fare nel nostro territorio!
• avviare una serie di incontri con gli assessorati, le circoscrizioni, l’ASL, in cui confrontarsi e
discutere sui progetti e sulle attività in favore dei giovani.
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D. GLI SPAZI ATTREZZATI
UN CAFFÈ LETTERARIO O INTERNET CAFFÈ
Costituisce il “cuore” di “CENTRO GIOVANI” essendo destinata alla libera frequentazione ed alla
socializzazione di singoli giovani, di gruppi informali e di gruppi associativi.
Al suo interno sono presenti:
•
•
•
•
•
Punto giochi, con tavoli e sedie, fornito di giochi di società e individuali.
Postazioni internet per navigare in rete e utilizzare cd-rom
punto video dotato di televisione e videoregistratore
attività prestito librario, anche inter-bibliotecario, con servizio al pubblico
punto ascolto musica dotato di attrezzature stereo per l’ascolto di cd.
SALA CONFERENZE (INCONTRI E SPETTACOLI):
Sono destinate ad attività aperte, rivolte a tutte le fasce di età: giovani, adolescenti ed anziani,
che possono essere laboratori ludico – ricreativi – culturali, incontri, conferenze, videoproiezione.
I LABORATORI
•
•
•
Arti figurative
Linguistico informatico
Laboratorio informatico
I SERVIZI
La partecipazione alle attività su indicate sarà completamente gratuita, ad eccezione dei seguenti
servizi:
a) Concessione di spazi per riunioni, stage, proiezioni, mostre, feste e altre occasioni ad
Associazioni o gruppo di interesse per favorire la socializzazione e l’aggregazione
giovanile previo pagamento di canone affitto;
b) Utilizzo di postazioni informatiche (Internet) (gratis, a pagamento solo floppy disc o cd).
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4.
IL PIANO DI ANIMAZIONE TERRITORIALE
a) Obiettivi
b) Modalità e strumenti di animazione territoriale
c) Principali elementi di visibilità
d) Soggetti attuatori
e) Destinatari delle azioni di animazione
f) Calendario di realizzazione
a) Obiettivi
• avvicinare il cittadino alle istituzioni offrendogli servizi e informazioni adeguati;
• ricomporre il tessuto sociale di territori difficili attraverso varie iniziative;
• attivare un processo di sensibilizzazione e comunicazione costante e continuo;
• ridurre la perificità del territorio costruendo reti che diminuiscano la distanza tra cittadino e
istituzioni;
• far conoscere le opportunità offerte dalle istituzioni.
b) Modalità e strumenti di animazione territoriale
E’ possibile individuare un’azione di comunicazione integrata al centro polifunzionale,
ed un’azione di sostegno da concordare con il Comune di San Pancrazio Salentino.
Il progetto precede l’attivazione di alcuni strumenti che il coordinamento utilizzerà per
garantire un costante coinvolgimento di imprese, giovani e cittadini.
Gli strumenti individuati sono:
• conferenza stampa di presentazione del servizio con il coinvolgimento dei media locali e
di tutti gli organi di stampa. Conferenza presieduta dal Sindaco, Assessore alle Attività
produttive, il coordinatore locale dell’Ente ed i responsabili del “Centro Giovani”.
• Inaugurazione del centro con l’intervento di esponenti politici locali e regionali;
• Diffusione di comunicati stampa, a supporto della realizzazione dei vari laboratori attivati
nel centro;
• Implementare il sito ufficiale del Comune di San Pancrazio Salentino con una sezione
aggiornata dedicata a “CENTRO GIOVANI”;
• New letters e/o mailinglist mirate alle imprese e ai giovani per informare sulle attività di
“CENTRO GIOVANI”;
• Volantini e brochoures di presentazione del centro da distribuire nei luoghi maggiormente
frequentati dai giovani (parrocchie, bar, piazze, palestre, ecc.)
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c) Principali elementi di visibilità
Inoltre l’attività di comunicazione potrà arricchirsi di ulteriori mezzi di comunicazione,
come opuscoli, manifesti, ecc. previa autorizzazione del comune di San Pancrazio Salentino.
ATTIVITA’
DESCRIZIONE
SOGGETTI
DESTINATARI
Conferenza stampa
Far partecipare il maggior numero di giornalisti Giovani;
Associazioni,
delle testate locali e regionali.
Cooperative, imprese
E’ necessario individuare all’interno di ciascuna
testa che si occupano della cronaca locale e cercare
di stabilire con loro un rapporto continuativo fin
dall’inizio dell’attività: sarà più facile, ricontattarli
per metterli al corrente delle iniziative proposte.
Inaugurazione
E’ opportuno invitare il maggior numero di Giovani;
Associazioni,
persone, soprattutto giornalisti che possano Cooperative, imprese
riportare l’evento sui giornali.
Si potrebbe far pubblicare sui giornali locali, una
foto pubblicitaria che ritragga lo staff, la data e
l’ora dell’evento di inaugurazione. E’ necessario
individuare all’interno di ciascuna testa che si
occupano della cronaca locale e cercare di stabilire
con loro un rapporto continuativo fin dall’inizio
dell’attività: sarà più facile, ricontattarli per
metterli al corrente delle iniziative proposte.
Se all’inaugurazione, l’iniziativa viene presentata
con una buona immagine, con la distribuzione, per
esempio di consumazioni o aperitivi gratuiti, di
simpatici gadgets, si potrà contare sulla pubblicità
che potranno fare tutti gli intervenuti alla festa.
Comunicati stampa
E’ necessario individuare all’interno di ciascuna Giovani;
Associazioni,
testa che si occupano della cronaca locale e cercare Cooperative, imprese
di stabilire con loro un rapporto continuativo fin
dall’inizio dell’attività: sarà più facile, ricontattarli
per metterli al corrente delle iniziative proposte.
Sito Internet
Implementare il sito ufficiale del Comune di San Cittadini
Pancrazio Salentino con una sezione aggiornata
dedicata
a “CENTRO GIOVANI”;
Aggiornare periodicamente questa sezione con
il calendario degli eventi.
News letters e/o mailing list
Invitare gli iscritti alla mailing list informazione Giovani
relative alle attività che si terranno presso il centro
Volantini e broucheres
Il volantinaggio è efficace presso scuole superiori, Giovani;
Associazioni,
università, centri commerciali, cinema, teatri, Cooperative, imprese
discoteche, palestre, centri sportivi e centri di
abbronzatura, parrocchie, ovvero i luoghi
maggiormente frequentati dai giovani, che
costruiscono il target principale di questo tipo di
attività.
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d) Soggetti attuatori
Il Soggetto Gestore dovrà garantire la gestione dei beni affidati e la realizzazione delle attività e
dei servizi previsti e non potrà utilizzare le strutture affidate per usi diversi a quelli cui sono
destinate.
Dovrà altresì assicurare prestazioni consistenti nelle funzioni, nelle attività e nei servizi
descritte nel Piano Esecutivo di Gestione, come riportato per esteso sub 14.3 e nel successivo
paragrafo.
Le precedenti prestazioni potranno essere integrate dai candidati partecipanti con la realizzazione
di ulteriori attività e servizi, che contribuiscano alla sostenibilità dell’iniziativa quali a, titolo di
esempio:
• Allestimento e realizzazione di eventi, mostre, spettacoli, convegni, corsi, concerti presso una
delle sedi del Laboratorio Urbano;
• Attività di merchandising e somministrazione alimenti e bevande;
• Tariffe associative, che dovranno essere approvate annualmente dal Comune.
E’ onere del Soggetto Gestore, in coerenza con il piano economico presentato, acquisire ulteriori
ricavi al fine di garantire l’equilibrio di gestione previsto nell’offerta presentata ed in coerenza
con le stime del Comune- ente attuatore, come riportato nel PEG.
Per le attività e i servizi da realizzare nel primo anno e nel secondo anno, come previsto
dalla Regione, sono considerate ammissibili le seguenti spese:
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Personale addetto alla realizzazione del progetto
Costi di gestione direttamente connessi allo svolgimento delle attività
Costi di ammortamento delle attrezzature
Altri costi di esercizio, inclusi costi di materiale didattico, forniture e prodotti analoghi
Consulenze specialistiche direttamente imputabili alle attività di progetto
Costi connessi alla comunicazione
Costi di utenze telefoniche ed internet
Utenze riscaldamento, acqua e fogna, energia elettrica
Tariffa per la raccolta e il trasporto dei rifiuti.
e) Il modello organizzativo
L’efficacia del servizio offerto al pubblico risiede in un’adeguata progettazione della
struttura complessiva di ricerca – documentazione – comunicazione e in particolare
nell’individuazione di supporti informativi e di modalità di erogazione adeguati sia alle
caratteristiche specifiche del servizio polifunzionale integrato che ai differenti target di
riferimento.
Il modello organizzativo prescelto si basa su alcuni concetti fondamentali:
1. team di conduzione del progetto che garantisca:
− la definizione degli obiettivi e la pianificazione di dettaglio delle attività funzionali
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al loro raggiungimento;
− il monitoraggio periodico dei risultati con l’eventuale ridefinizione in itinere
delle strategie;
− l’ottimizzazione della gestione delle risorse umane ed economiche;
− la definizione delle strategie di comunicazione dell’intervento.
2. applicazione dei principi di qualità che prevedono:
− organizzazione del lavoro tramite l’adozione di Piani di lavoro per progetto settoriali
e/o individuali;
− adozione di procedure e strumenti standardizzati e condivisi per la razionalizzazione
dei flussi informativi e di lavoro;
− controllo di qualità effettuato sul livello di soddisfazione del cliente;
− monitoraggio e verifica dell’attuazione dei piani di lavoro e del rispetto degli standard.
3. Orientamento al cliente come fattore di successo. E’ necessario la distinzione tra:
− produzione del servizio attraverso l’attività di ricerca, documentazione,
strumenti informativi, organizzazione: ATTIVITA’ DI BACK OFFICE;
− comunicazione al pubblico attraverso il FRONT OFFICE, ma anche la promozione
dello stesso all’esterno.
La gestione di “CENTRO GIOVANI”, centro polifunzionale per i giovani, è unificata sia per
quanto attiene l’organizzazione dell’attività amministrativa e manutentiva del progetto che per
la gestione degli aspetti più propriamente sociali e formativi.
“CENTRO GIOVANI” da realizzare presso il complesso edilizio sito in Via Manisco costituisce
una struttura che per specificità dei profili e competenze ritenute necessari nonché per la
flessibilità organizzativa, richiede la soluzione di una esternalizzazione del servizio, non
essendo proponibile la gestione diretta dell’Ente che risulta carente delle necessarie risorse.
L’Ente Comunale nominerà un suo dipendente “Referente” il quale coordinerà e sarà il punto di
riferimento per ciò che riguarderanno i rapporti economici, amministrativi e di organizzazione tra
l’Associazione/cooperativa/Ditta che gestirà il progetto e l’Amministrazione Comunale.
La scelta dell’amministrazione va nella direzione di aprirsi ad un ventaglio di proposte
gestionali nei confronti di tutte le aziende, cooperative e soggetti che comunque associno il
possesso dei requisiti economici quelli tecnici e propriamente aderenti al ruolo che la gestione
dei servizi in parola richiede: tanto perché le capacità organizzative e quelle imprenditoriali
devono necessariamente unificarsi in una buona efficiente gestione.
Il soggetto affidatario del servizio si obbliga a organizzare e gestire i servizi di:
- gestione del centro: offerta, in un unico contenitore, di servizi di informazione, spazi evento,
luoghi per il tempo libero e la cultura, spazi per l’accoglienza;
- promozione e pieno sviluppo della personalità dei giovani sul piano culturale e sociale;
- acquisizione di risorse finanziarie atte a coprire parte dei costi di gestione;
- organizzazione di mostre, convegni, iniziative, pubblicazioni, attività divulgative, anche in
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collaborazione di enti ed istituzioni;
- comunicazione e marketing sociale;
- controllo e regolamentazione degli accessi;
- controllo e manutenzione ordinaria degli impianti;
- pulizia di tutti gli spazi e gli ambienti, cura del verde, raccolta differenziata e facchinaggio.
Personale
o 1 Responsabile del servizio
o 2 Operatori front e back officer
o 1 Operatore per servizi ausiliari
o Consulenti interni ed esterni (solo nel caso di risorse economiche disponibili)
Nell'organigramma si prevede di inserire le seguenti figure :
o Il Responsabile del servizio avrà la funzione di seguire e gestire, prevalentemente, tutti i
rapporti e le attività realizzate con i Soggetti terzi e sarà il referente nei confronti
dell'Ente e degli Utenti. E' responsabile del team di conduzione.
o Gli Operatori per l'attività di front e back officer sarà in numero di due per
consentire
un'elevata specializzazione nelle attività di ricerca ed acquisizione
informazioni e documenti, gestione delle banche dati, appuntamenti con l'utenza,
acquisizione delle informazioni dai consulenti convenzionati. Sarà compito loro ricevere
l'utenza ed accompagnarla nella guida all'acquisizione delle informazioni richieste. Il
rapporto di lavoro sarà part time e programmato secondo le esigenze del servizio.
o L'Operatore per i servizi ausiliari sarà utilizzato dal Coordinatore per particolari
mansioni (sistemazione materiale, pulizie, ecc.), in caso di particolari iniziative od
esigenze nell'ambito dell'espletamento del servizio. Il rapporto sarà regolato con un
contratto di lavoro part time.
o Consulenti interni saranno interessati quei soci che hanno i titoli ed esperienza
professionale specifica richiesta in riferimento alle iniziative programmate.
o Consulenti esterni saranno coinvolti, solo nel caso di disponibilità di risorse
economiche integrative, per l'acquisizione di particolari interventi per l'orientamento,
mercato del lavoro, creazione di impresa, bilancio di competenza, del sistema formativo,
ect.
L'affidamento dell'incarico di lavoro (front, back, servizi ausiliari, ecc.), da parte del Responsabile
del Servizio, al singolo Operatore terrà conto delle esigenze del servizio e dell'intercambiabilità
di funzione degli stessi.
Responsabile del Servizio
Il Responsabile del Servizio avrà la funzione di seguire e gestire, prevalentemente, tutti i rapporti e
le attività realizzate con i soggetti terzi. E’ altresì il referente nei confronti dell’Ente, a cui dovrà
assicurare la costante reperibilità, e degli Utenti ed è responsabile del team di conduzione. Dovrà
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controllare e sovrintendere all’operato del personale secondo le modalità stabilite dall’appalto
stesso, riorganizzando il servizio in caso di assenze impreviste degli operatori e verificando che il
personale si attenga alle istruzioni ricevute.
Al Responsabile del Servizio perverranno tutte le disposizioni impartite dal Referente del
Comune.
In particolare, gli sono attribuite le funzioni di:
♦ verifica e controllo dell’assetto operativo della struttura organizzativa
♦ definizione degli standard e delle procedure di gestione e monitoraggio della realizzazione del
Progetto
♦ pianificazione e controllo del Progetto
♦ organizzazione di un sistema informativo interno di gestione del progetto; coordinamento e
integrazione delle varie iniziative del progetto suddetto;
♦ verifica e approvazione dei rapporti interni di progetto e delle procedure interne
♦ verifica e approvazione delle proposte di modifica del Progetto
♦ verifica e approvazione delle proposte di ripianificazione interna delle attività gestite.
Il Responsabile del Servizio dovrà essere in possesso del seguente titolo di studio:
minimo laurea triennale in materie giuridiche/economiche/umanistiche ed esperienza almeno
triennale nel settore di servizi/attività a valenza culturali/ricreative.
Allo stesso non potrà essere riconosciuto un trattamento retributivo inferiore alla cat. D1 del CCNL
delle imprese di servizi pubblici, culturali, turistici, dello sport e del tempo libero
FEDERCULTURE
Gli operatori front-office e back-offic
Gli operatori di front-office avranno la funzione di ricevere l'utenza ed accompagnarla
nella guida all'acquisizione delle informazioni richieste. Il rapporto di lavoro sarà part time.
L'operatore front-office dovrà essere in possesso del seguente titolo di studio:
minimo diploma di maturità con esperienza almeno annuale nel settore di servizi/attività
a valenza culturali/ricreative.
Allo stesso non potrà essere riconosciuto un trattamento retributivo inferiore alla cat. C1 del CCNL
delle imprese di servizi pubblici, culturali, turistici, dello sport e del tempo libero
FEDERCULTURE
Operatore servizi ausiliari.
L'operatore dovrà assicurare la custodia e la pulizia dei locali relativi agli immobili sedi del LU.
Svolge altresì. nel limite delle proprie competenze, lavori ed attività di manutenzione ordinaria.
Dovrà essere in possesso del seguente titolo di studio: minimo diploma di scuola primaria di secondo
grado.
Allo stesso non potrà essere riconosciuto un trattamento retributivo inferiore alla cat. A1 del
CCNL FEDERCULTURE
Consulenti interni ed esterni (solo nel caso di risorse economiche disponibili)
Tutto il personale da impiegarsi nell'attività progettuale deve essere preventivamente individuato già
in sede di presentazione del progetto organizzativo del servizio de qua e non potrà subire variazioni
in sede di realizzazione delle attività se non per cause di forza maggiori. In quest'ultimo caso
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dovrà essere sostituito da personale dotato di professionalità non inferiore a quella proposta in
sede di gara e comunque la sostituzione dovrà essere autorizzata dal Settore PG.
(*) La predetta organizzazione del personale è suscettibile di diversa formulazione in
sede di presentazione di progetto operativo fermo restando il rispetto minimo del
monte ore annuale.
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