Depressione
Transcript
Depressione
Depressione e suicidio – malattia e rischio sottovalutati Roger Pycha Servizio Psichiatrico di Brunico [email protected] 1. Importanza della depressione Qualità di vita compromessa da malattie nei paesi sviluppati 12000 years lived with disability 10000 8000 6000 4000 2000 0 (Studio OMS, Murray & Lopez 1997) Impatto delle patologie - implicazioni per le ricerche future Ordinamento delle principali cause di disabilità nel 1990 e nelle proiezioni del 2020 Condizione Infezioni basse vie respiratorie Malattie dissenteriche Malattie perinatali Depressione maggiore Cardiopatia ischemica Malattie cerebrovascolari Tubercolosi Incidenti stradali Malattie congenite Broncopneumopatia cronica ostruttiva 1990 2020 1 2 3 4 5 6 7 9 10 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 13 Modificata da Michaud CM, et al. JAMA 2001 Deficit diagnostico e terapeutico Wittchen et al.1994, Montano 1994, Ostün e Sartorius 1995, Katon et al. 1996, Lepine et al. 1997 Persone colpite in Trattate dal Italia: 2,5 medico milioni 1,5 – 1,7 mil. 60-70% correttamente trattate aderenti dopo diagnosticate sufficientemente 3 mesi 0,7 – 0,9 mil. 150.- 225.000 62.-100.000 30-35% 6-9% 2,5-4% Ottimizzazione tramite la formazione e la cooperazione con medici Tassi di suicidio: Alto Adige vs. Italia 1975 2002 (Daten des Bundesamtes für Statistik) Partners Germany, Munich (Coordinator) Austria, Tyrol Belgium, Brussels England, Kent Estonia, Tallinn Finland, Helsinki France, Pontoise Germany, Würzburg Greece, Athens Hungary, Budapest Iceland, Seltjarnarnes Ireland, Cork Italy, South Tyrol Portugal, Lisboa Scotland, Edinburgh Slovenia, Ljubljana Spain, Barcelona Switzerland, Bern and Zug Christoph Hinterhuber, senza titolo, Osp. di Brunico La frequenza dal medico di base • Cosa pensate: a quanto ammonta la percentuale di pazienti che nelle sale d´attesa del medico di base soffrono di depressione? • “Hausarztstudie“ in 400 ambulatori di medicina generale (Wittchen et al. 2000): Oltre il 10% dei pazienti soffre di depressione (maschi: 9,4%; femmine: 11,9%) • Dal 30 al 40 % dei malati non cerca alcun trattamento contro la depressione ! • Per la metá di coloro che cercano aiuto, il medico di base é il professionista preferenziale a cui rivolgersi. Daniela Chinellato, „Fuori luogo“, Osp. di Bressanone Perché il 90% dei malati viene curato in modo carente? La depressione spesso non viene diagnosticata Molti malati non riconoscono la loro depressione sintomi somatici mascherano la depressione La depressione non é curata in modo adeguato Molti malati hanno paura di sottoporsi ad un trattamento psichiatrico (soprattutto a causa dei pregiudizi verso gli psicofarmaci) Anche in caso di trattamenti “adeguati“ si verificano degi errori: Spiegazioni insufficienti Dosaggio troppo basso Interruzione anticipata della terapia (problema dell‘adesione). 3. Sintomatologia e criteri diagnostici I lati della depressione Psiche Corpo Comportame nto Sintomi principali e secondari secondo l’ICD-10 Pensieri/atti di autoaggressività o suicidio Visione pessimistica del futuro Perdita di sicurezza e di autostima Perdita di Interessi e piaceri umore depresso Sentimenti di colpa ed auto- biasimo inapproriati disturbi dell‘appetito Calo dell’energia Disturbi del sonno Diminuzione della concentrazione e dell‘attenzione Sindrome somatica: con 4 di 8 sintomi Perdita evidente di piacere ed interessi nelle attivitá prima piacevoli Peggioramento matutino Mancanza di reattivitá emotiva Risveglio precoce Pensieri di suicidio / Agiti suicidali Prospettive negative e pessimistiche sul futuro Senso di colpa e mancanza del sentimento del proprio valore Diminuzione dell‘ autostima e della fiducia in se stessi Perdita di interessi Tono dell‘umore depresso Diminuzione dell‘ appetito Energia ridotta Diminuita concentrazione e attenzione Disturbi del sonno Forte perdita di appetito Inibizioni psicomotorie o agitazione Perdita di peso >5% Notevole perdita della libido Diagnosi differenziale esclusione di altre cause fisiche: disturbi endocrini (ad es. iperfunzione e ipofunzione della tiroide) patologie neurologiche infezioni virali tumori malattie del sistema autoimmunitario farmaci (corticosteroidi, beta-bloccanti, contracettivi…) categorie diagnostiche secondo l´ICD-10 F31 sindrome affettiva bipolare, attuale episodio depressivo (maniaco/depressiva) F32 episodio depressivo (depressione unipolare) F32.0 F32.1 F32.2 lieve: 2 sintomi principali + 2 sintomi aggiuntivi piú di 2 settimane media gravitá: 2 sintomi principali + 3-4 sintomi aggiuntivi piú di 2 settimane grave: 3 sintomi principali + 4 sintomi aggiuntivi piú di 2 settimane F33 sindrome depressiva ricorrente (depressione unipolare) F34 distimia lieve (non ricorrente), inizia nella tarda adolescenza o nella terza decade di vita, tono dell‘umore depresso persistente per almeno 2 anni F06.32 sindrome depressiva organica tipologia e decorso Singoli episodi depressivi (appena la metá dei malati sperimenta una sola fase depressiva) Tempo a lungo senza disturbi Durata media di un episodio: 4-8 mesi Percentuale di ricadute > 50% tipologia e decorso Depressione ricorrente (a fasi, unipolare, depressione maggiore) Intervallo libero Episodio depressivo (da pochi mesi fino a molti anni) Distimia (“depressione nevrotica“) Decorso ondulatorio tipologia e decorso sindrome bipolare affettiva (malattia maniacodepressiva ): Oltre a episodi depressivi subentrano episodi di esagerata attivitá con tono dell‘umore elevato ed eccitamento generale, talvolta anche con comportamenti aggressivi. mania manifestazioni della depressione In base alla prevalenza dei sintomi si presentano quadri clinici diversi: depressione inibita depressione agitata depressione con sintomi somatici o mascherata depressione con sintomi psicotici (deliri, allucinazioni conformi all‘umore) 4. I presupposti della depressione Cause psichiche e fisiche: i due lati della stessa medaglia Aspetti psicosociali Vulnerabilitá Ad es. esperienze di vita negative, personalitá Cause Ad es. forte peso psicosociale, stress Condizione depressiva Sintomi depressivi Terapia Psicoterapia Aspetti neurobiologici Ad es. fattori genetici Ad es. iperattivitá dell asse ormonale cortisolico Ad es. disfunzioni neurochimiche, Terapia farmacologica Fattori genetici della depressione Il rischio di malattia è tre volte maggiore, se un genitore o un fratello é malato di depressione Ricerche sui gemelli: Gemelli monozigoti: concordanza = 35-42% Gemelli eterozigoti: concordanza = 15-20% Il disturbo bipolare comporta una ereditarietá ancora maggiore Non è stato individuato un unico gene responsabile per la depressione La genetica non é l´unico criterio determinante (anche tra i gemelli monozigoti nel 58-65% dei casi si ammala solo uno dei due) "Depressioni causano uno scioglimento dell‘ippocampo" M. Spitzer, 2003 Neuroneogenesi delle cellule ippocampali sotto trattamento con SSRI è mediata da ricettori 5-HT1A e riduce la sintomatologia (nei ratti) notevolmente Malberg et al., J. Neurosci, 2000 Santarelli et al., Science, 2003 sistema dei neurotrasmettitori serotonergici centri d‘origine e di destinazione Lesch et al. 2008 5. Riconoscere la depressione Esempio di un caso La signora Rossi (50 anni) si reca dal suo medico curante: Dalla morte di suo marito, avvenuta 6 settimane fa, si evidenziano i seguenti cambiamenti: • si sente triste ed abbattuta • soffre di disturbi del sonno • non vede alcun senso nella vita e si lamenta molto • ha perso interesse per il suo lavoro (insegnante) • si sente esausta e stanca La signora Rossi soffre di depressione? Dimostrazione e simulata Come posso affrontare il tema “depressione“? Compito: DUE VOLONTARI Indagare i sintomi immedesimandosi nel paziente Formulare una diagnosi e comunicarla con cautela Breve chiarimento di sintomi, cause, terapie Discutere su come procedere in seguito: presa in carico o invio a uno specialista / psicoterapeuta? Valutazione della simulata Valutazione della dimostrazione esemplare del colloquio tra paziente e medico Osservazioni del pubblico: espressione delle proprie impressioni / dei propri sentimenti. Cosa ha fatto di positivo il medico, cosa c‘è da criticare ? Come valutate il caso dal punto di vista clinico? Diagnosi differenziale tra lutto e depressione La depressione si manifesta con: rigiditá affettiva mancanza di sensibilità Senso di colpa e mancanza di speranza ritmicità circadianica suicidálitá sintomi deliranti decorso (spesso a episodi) cambiamento della personalitá familiarità per malattie depressive Profilo dei disturbi nei pazienti affetti da depressione 31% altri 69% disturbi fisici Mal di testa Mal di schiena Il 69% dei pazienti che soffrono di depressione lamenta dal medico di base esclusivamente disturbi fisici Esaurimento Tachicardia Tensione cervicale Pressione al torace Mal di stomaco Disturbi addominali Capogiro Simon et al. (1999): n = 1146 pazienti Esempio di screening: WHO-5 (Bech 1998) Nelle ultime due settimane 1. Ero contento e di buon umore Per tutto il tempo Per lo piú Oltre la metá del tempo Meno della metá del tempo Ogni tanto In nessun momento 5 4 3 2 1 0 5 4 3 2 1 0 3. Mi sono sentito attivo e pieno di energia 5 4 3 2 1 0 4. Al risveglio mi sono sentito bene e riposato 5 4 3 2 1 0 5. La mia giornata era piena di eventi interessanti 5 4 3 2 1 0 2. Mi sono sentito tranquillo e rilassato Se la somma dei punti è ≤ a 13, è probabile che vi sia in atto una depressione. In questo caso, Le consigliamo di rivolgersi al suo medico di base, a uno psichiatra o psicoterapeuta per ulteriori chiarimenti. WHO-5: Questionario Well-Being • Il dispendio nella compilazione e valutazione é ridotto • in caso di depressione: alta percentuale di riconoscimento (>90=%) • ma: specificità media ( 65%, molti falsi positivi) WHO-5 é uno strumento di screening economico che puó essere impegato (sale d´attesa, farmacie,…). Nel caso di punteggio ≤ a 13 si dovrebbe effettuare una ricerca più approfondita seguendo i criteri dell‘ICD-10 (2 pazienti su 3 con un valore sotto il 13 soffrono di depressione). I disturbi fisici rappresentano una parte del circolo vizioso Disturbi fisici funzionali, ad es. Depressione - Inattivitá - Disturbi del sonno - Tono muscolare aumentato - Mancanza di appettito - Contrattilitá dell esofago - Mancanza di ossigeno / difficoltá respiratorie Disturbi fisici, ad es. Elaborazione cognitiva pessimistica - Dolori di schiena - Mal di testa - Stitichezza - Bruciore retrosternale Algoritmo per il trattamento della depressione Questionario WHO-5 Sullo stato di salute (sala d´attesa) Punteggio < 13 Osservazione clinica Interrogare sui sintomi depressivi principali e collaterali + in caso ulteriori chiarimenti Altre malattie psicosomatiche Malattia depressiva • Perdita di interesse / gioia • tono dell‘umore depresso • energia ridotta • Disturbi del sonno • Scarsa autostima Malattia depressiva • Disturbi dell´appetito • Insufficienza o sensi di colpa • Prospettive pessimistiche sul futuro • Disturbi della concentrazione • Suicidalitá Ricovero ? © Hegerl Riassunto 1 La depressione é una malattia grave, che puó compromettere in modo rilevante coloro che ne sono colpiti Lo screening sistematico facilita il riconoscimento dei pazienti che soffrono di depressione Spesso la depressione é accompagnata da sintomi somatici La depressione viene spesso ignorata o scambiata per semplice “malumore“ 6. opzioni terapeutiche Pause (Intro) trattamento della depressione • • • • • • • • • • • • Colloquio, comprensione, conforto Antidepressivi ed altri psicofarmaci Psicoterapia Sostegno sociale Privazione del sonno Fototerapia Terapia elettroconvulsivante Ergoterapia, musicoterapica Utilizzo terapeutico di animali (pet therapy) Gruppi di automutuoaiuto Stimolazione magnetica transcranica Stimolazione elettrica del nervo vago Psicofarmaci – che effetto hanno? • causano cambiamenti favorevoli nel metabolismo cerebrale • tramite i quali malattie mentali di medio grado o gravi vengono lenite o guarite • al prezzo di effetti collaterali di frequenza e gravità variabili • perciò il medico ed il paziente considerano assieme opportunità e rischio del trattamento (trattamenti e trattative). Dove esercitano il loro efffetto? Terapie mediche • • • • • antidepressivi benzodiazepine antipsicotici atipici fitoterapeutici stabilizzatori del tono dell‘umore NB: Secondo le metanalisi le psicoterapie hanno gli stessi effetti degli antidepressivi anche nelle depressioni gravi (Benkert e Hippius 2009) Pregiudizi e paure nei confronti degli antidepressivi In una indagine rappresentativa su 1426 persone credono 69% 80% Inoltre: che gli antidepressivi alterino la personalitá che gli antidepressivi rendano dipendenti Sebbene gli antidepressivi nella maggior parte dei casi sono ben tollerati, il 71% degli intervistati crede che abbiano forti effetti collaterali Effetto degli antidepressivi aumento dell‘energia sollevamento del tono dell‘umore distacco dai problemi più disinvoltura meno ansia meno sintomi fisici di ansia e depressione meno dolori normalizzazione del bioritmo Gli antidepressivi curano la depressione? 16 G B Priest et al. 1996 25 31,5 er Sv i Althaus et al. 2002 zz er a Lauber et al. 2001 G si% 39 Jorm et al. 2006 A us R tr us al A si ia A a Angermeyer et al. 2004 47 55 0 20 40 60 Distinzione tra le diverse fasi terapeutiche Terapia acuta (fase iniziale fino alla remissione; 4-8 settimane) Terapia di mantenimento (assunzione di farmaci per altri sei mesi; altrimenti pericolo di ricadute) Profilassi delle ricadute ( nel caso di depressioni recidive senza profilassi a fase: il rischio di riammalarsi aumenta notevolmente; 80% invece del 20%) Terapia acuta con antidepressivi Percentuale di risposta 50-70 % Percentuale di effetto placebo 30% latenza di regola 2 settimane Effetti collaterali soprattutto iniziali Quindi: soprattutto all`inizio problemi di compliance Importanza della profilassi contro le ricadute nella depressione unipolare 100 Percentuale di ricaduta % 90 80 Verum Placebo 70 60 50 40 30 20 10 0 TCA (15 Studi) SSRI (10 Studi) NARI (2 Studi) Inibitori MAO (4 Studi) (Geddes et al. 2003) Gli studi clinici indicano I valori medi, non le situazioni dei singoli pazienti Mean YMRS total score 40.0 30.0 20.0 10.0 0.0 0 7 14 21 28 35 42 Observation day gli esiti degli studi influiscono la scelta del medicinale i valori medi indicano che i paz. stanno bene i dati dei singoli pazienti indicano che non tutti i paz. stanno bene Reproduced by kind permission of E Vieta 2011 Antidepressivi - SSRI • Inibitori selettivi del reuptake della Serotonina – Fluvoxamina, Fluoxetina, Paroxetina, Citalopram, Sertralina, Escitalopram • ec: nausea, diarrea, cefalea, sudorazioni, insonnia, disfunzioni sessuali, perdita o aumento di peso, tremore, acatisia, sanguinamenti, iposodiemia, sindrome della serotonina • Fluvoxamina, Sertralina: non bisogna ridurre la dose negli anziani • dimezzare dosi negli epatopatici • ridurre dosi nei nefropatici, non vale per Fluoxetina e Sertralina Antidepressivi • SSRI ff – Sertralina, Citaloram, Escitalopram hanno poche interazioni – SSRI in gravidanza: Paroxetina und Sertralina con dubbia teratogenità lievemente elevata nel 1. trimeno (a livello cardiaco) DD: causata dalla depressione – Sospensione di SSRI in gravidanza: rischio di depressione 3x aumentato. Alternativa: Nortriptylin – SSRI penetrano nel latte materno a bassa concentrazione, anzitutto Paroxetina e Sertralina. Il neonato tollera 1/10 della dose per adulti. – antidepressivi non sono raccomandati durante l‘allattamento Antidepressivi - SNRI • Inibitori del reuptake di Serotonina e Noradrenalina – Venlafaxina (Zarelis), Duloxetina (Xeristar, Cymbalta) – dose giornaliera: Venlafaxina 75-375 mg, Duloxetina 60120 mg • ec: nausea, sudorazioni, vertigini, nervosismo, calo di peso, aumento del RR, insonnia, turbe sessuali, midriasi, tachicardia, iposodiemia, viraggio maniacale • Non bisogna ridurre la dose nell‘anziano • dimezzare dosi: nei nefropatici, emodializzati, epatopatici • poche interazioni con altri farmaci (tranne Duloxetina-Fluvoxamina) AD – NASSA • Antdepressivo specifico della Noradrenalina e Serotonina (depressione agitata) – Mirtazapina – dose giornaliera: 30 – 60 mg • bloccante presinaptico dei recettori alfa-2, perciò con dose aumentata sempre più noradrenergico, bloccante dei recettori 2 e 3 della Serotonina. Antiistaminco, lieve bloccante alfa-1, lievemente anticolinergico. • ec: sedazione, aumento di peso, secchezza alle fauci, ipotensione, edemi, granulopenia, epatopatia, esantemi, restless-legs, mialgie • non bisogna ridurre la dose nell‘anziano • nell‘epatopatico e nel nefropatico grave: ridurre dosi • poche interazioni con altre sostanze AD - NDRI • Inibitori del reuptake della Noradrenalina e Dopamina (depressione inibita) – Bupropione (Wellbutrin, Elontril 150, 300 mg cps) – dose giornaliera: 150 – 300 mg, la mattina • ec: insonnia, cefalea, secchezza alle fauci, nausea, calo dell‘appetito e del peso, agitazione, tremore, vertigini, sudorazioni, RR aumentata, arrossamento del viso • dose non deve essere ridotta nell‘anziano • dimezzare dose nel epato- e nefropatico • Interazioni con L-dopa e dopaminergici, con farmaci abbassanti la soglia epilettica, interazioni epatiche (inibisce CYP2D6) • turbe sessuali ed aumento di peso rarissimi AD - SNRI • Inibitore selettivo del reuptake della Noradrenalina (depressione inibita) – Reboxetina (Edronax, Davedax 4 mg cpr) – Dose giornaliera: 4-12 mg • ec: secchezza delle fauci, stitichezza, calo dell‘appetito, tachicardia, ortostasi, nausea, cefalea, sudorazioni, turbe del sonno, turbe sessuali, retenzione urinaria • Nell‘anziano solo 4 mg/d • Dimezzare dose nel nefro- ed epatopatico • Scarse interazioni con altre sostanze AD – Tri- e Tetraciclici • Ultima scelta, stessa efficacia con più effetti collaterali più rischiosi (anticolinergici, bloccanti alfa1, antistaminici) • controindicazioni: iperplasia prostatica, ritenzione urinaria, glaucoma ad angolo stretto, arritmie cardiache, ileo paralitico, stenosi del piloro, delirium, epilessia Benzodiazepine • margine di sicurezza: >100 • sostanza t1/2(h) v afflusso – Alprazolam – Diazepam – Lorazepam – Oxazepam – Triazolam – Flunitrazepam 12 60 15 8 2 25 +++ +++++ +++ ++ +++ +++++ Effetto delle benzodiazepine • ansiolisi (non sogetta a tolleranza) • sedazione, induzione del sonno • attivazione paradossale anzituto negli anziani, dementi, disorientati ed a d alti dosaggi • efetto anticomiziale • effetto miorilassane • disturbo della memoria e concentrazione • rischio di abuso, assuefazione, dipendenza • depressione respiratoria benzodiazepine • rischio di dipendenza: ca 5 % • prevenzione: indicazione stretta, breve durata, dose bassa, riduzione 50% veloce, 25% lenta, 25% molto lenta • 15 % assumono le benzo più di 1 anno • 80 % meno di 4 mesi • 60 % meno di 2 settimane • 50 % dei consumatori a lungo termine sospendono senza difficoltà (Tyrer, 1983) • sindrome di astinenza (DD: ricaduta, rebound), inizia 2-10 dd dopo la sospesione, dura 5-15 gg, probabile dopo 4 mesi di assunzione continua antipsicotici atipici • (Levo)Sulpiride, Amisulpride • bloccante D2 presinaptico a bassa dose con effetto dopaminergico (50 – 200 mg/die) • ec: insonnia, tremore, rigidità, acatisia, aumento di peso, turbe della digestione, iperprolattinemia, turbe sessuali, disturbi extrapiramidal motori • Ridurre la dose nell anziano e nel nefropatico • Assenza di interazioni rilevanti con altri farmaci • Quetiapina, Olanzapina, Risperidone fitoterapeutici • estratto di iperico – iperforina: inibitore del reuptake di Seotonina, Noradrenalina, Dopamina, GABA e Glutammato, secrezione aumentata di GABA, Aspartato, Glutammato • • • • indicazioni: depressione lieve dose >900 mg/d ec: fotosensibilizzazione Interazioni forti con farmaci, con SSRI sindrome serotoninergica, perciò non combinare con SSRI o SNRI. Riduce l‘effetto di digitali, Cumarina, contracettivi. Stabilizzatori del tono dell‘umore • Litio (range terapeutico 3, efficacia antimaniacale, augmentazione antidepressiva) • Valproato (aumenta livelli plasmatici dei medicinali, effetto antimaniacale) • Carbamazepina (riduce livelli plasmatici dei medicinali, leucopenia ed agranulocitosi, epatopatia, esantema) • Lamotrigina (antidepressivo, dose effettiva 100 – 300 mg/d, aumentare di 25 mg ogni 2 sett, cave esantemi anche gravissimi) • antipsicotici atipici quali Quetiapina ed Olanzapina Uno sguardo al rapporto con il paziente Buona relazione tra medico e paziente Dopo la diagnosi: spiegazione accurata al paziente (materiale informativo!) Utile: coinvolgimento dei parenti per un miglioramento della aderenza Consigli al paziente: ridurre i fattori stressanti, promuovere attivitá piacevoli, strutturare la giornata attraverso una pianificazione Provvedere al certificato medico individualmente (la struttura lavorativa ha un forte effetto antidepressivo!) psicoterapia Direttive psicoterapiche: Terapia comportamentale, terapia interpersonale, psicoanalisi Al momento la terapia cognitiva comportamentale e la terapia interpersonale risultano essere le più Realizzazione di attivitá piacevoli, efficaci eliminazione dei fattori stressanti Strutturazione della giornata Correzione delle convinzioni errate Miglioramento del comportamento sociale e comunicativo Training per risolvere problemi Le psicoterapie curano la depressione ? Lauber et al. 2001 A Sv us iz tr an ze al ra ia ia R us A si A a Angermeyer et al. 2004 44,4 si% 72 er m Althaus et al. 2002 G Jorm et al. 2006 36 75 85 0 50 100 La „psicoterapia“ del medico di medicina generale • contatti frequenti e brevi • psicoeducazione • concetto di malattia (dismetabolismo cerebrale) • concetto di terapia (acuta, mantenimento, lungo termine) • esercizi di problem solving • colloqui familiari (sistema d‘allarme, piano interventivo) Terapia della depressione efficacia a confronto • terapia elettroconvulsiva nelle forme gravi 85 % • antidepressivi 70 % • psicoterapia nelle forme lievi e medie 70 % • fototerapia nelle depressioni stagionali 70% • privazione del sonno 50 % • placebo 30 % Cosa possono fare gli interessati? • • • • • • • • • • • • Essere pazienti con se stessi Porsi piccoli obiettivi Fare le cose che riescono facilmente Comporre elenco di attività facili Programmare ogni giorno dettagliatamente Notare e descrivere piccoli successi Fare movimento, cercare il sole e l’aria aperta Mantenere i contatti con altri Staccarsi dai propri pensieri depressivi Nutrirsi in maniera sana Parlare apertamente in famiglia Cercare aiuto da psichiatri o psicologi Cosa possono fare i familiari? • Informarsi, accettare la depressione come malattia • Immedesimarsi nei depressi • Prendere sul serio accenni di suicidio • Ridurre le responsabilità degli ammalati, sostenerli • Evitare accuse • Mantenere i contatti • Attivare cautamente gli interessati • Correggere i loro pensieri negativi • Accettare le proprie afflizioni e frustrazioni • Parlarne con degli amici • Badare alla propria ricreazione depliant bilingue con indirizzi 2012 Testi per omelie e messe „Slegami“ – videoarte all‘ospedale di Brunico - Giornata Europea della Depressione 2012 7. Rischio di suicidio Depressione e suicidio 10-15 % 20-60 % 40-70 % nel 90 % dei paz. con depressione ricorrente muoiono di suicidio manifestano pianificazioni suicidarie soffrono di idee di suicidio l‘aspirante suicida cela una malattia psichiatrica, spesso la depressione (40-70%) Nel paziente depresso il rischio di suicidio va esplorato attivamente dal medico Werte/100.000 30 25 20 15 10 5 0 1970 1975 1980 Austria 1985 Germania 1990 Italia 1995 Bolzano 2000 Suicidi 1990 - 2004 Per 100.000 abitanti 25 20 15 Alto Adige 10 Trentino 5 Italia 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 0 Provincia di Bolzano • • Aree ad alto tasso di suicidio: Campo Tures e la Badia; Seguono quindi San Martino in Passiaria, Silandro e Bressanone. Aree a minor tasso di suicidio: San Candido, Vipiteno e Malles. GLAPS 0 - 10 10 - 15 15 - 20 Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GLAPS 20 - 30 (Tomasi R. Giupponi G. Pycha R. et al. Medicus 2005) Distribuzione regionale dei suicidi ogni 100.000 Abitanti. 0 - 20 20 - 40 Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GLAPS 40 - 60 60 + Tasso di suicidio per aree funzionali SUICIDI E RICOVERI PER MESE: 2000-2002 25 500 450 20 400 350 15 300 250 10 200 150 5 100 50 0 0 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC suicidi ricoveri Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GLAPS STIMA TASSO DI SUICIDIO PER GENERE ED ETÁ 35 valori per 100.000 30 25 di lavoro 20 15 10 5 0 10-19 20-29 30-39 40-49 maschio 50-59 60-69 70-79 80-109 femmina Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GL APS STIMA DEL TASSO DI SUICIDIO PER GENERE E STATO CIVILE separat/divorziato/a vedovo/a coniugato/a celibe/nubile 0 20 40 60 80 valori per 100.000 maschio Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GLAPS femmina 100 120 140 SUICIDI PER CONDIZIONE PROFESSIONALE pensionato 22,8% non professionale 12,9% occupato 58,5% disoccupato 5,8% Stima del rischio per i disoccupati nella fascia di età 20-39 anni: RR=5,6 (2,2-14,2) Gruppo di lavoro altopatesino prevenzione suicidio GLAPS STIMA DEL TASSO DI SUICIDIO PER MADRELINGUA ladino tedesco italiano 0 5 10 15 valori per 100.000 Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GLAPS 20 25 Gruppo di lavoro altoatesino prevenzione suicidio GLAPS Suicidio e tentativo di suicidio: gruppi a rischio suicidio: uomini anziani che vivono da soli tentativo di suicidio: giovani donne piú del 90%: persone con malattie pschiatriche • • • depressione tossicodipendenza psicosi (ad es. schizofrenia) persone in crisi acute (ad es. isolamento sociale, disoccupazione, debi separazione, traumi ecc.) persone con suicidi ed/o tentati suicidi in famiglia Persone che hanno tentato il suicidio in passato Persone appena dimesse da reparti psichiatrici I diversi stadi della suicidalitá Numero di persone colpite pericolo medio di suicidio Desideri passivi di morte considerazione Pensieri e idee di suicidio pericolo elevato di suicidio Piani di suicidio, preparativi ambivalenza Atti suicidari decisione COMPORTAMENTO SUICIDARIO Eventi stressanti della vita Idea di suicidio Atto suicidario Disturbi dell`umore o altri disturbi psichiatrici FATTORI CHE INDUCONO A COMPORTAMENTI SUICIDALI Impulsività Disperazione e/o pessimismo Disponibilità di mezzi letali Emulazione L‘effetto “Werther” Così i miei amici si confusero credendo di dover trasformare la poesia in realtà… e sparandosi addirittura addosso: e cosa riguardò inizialmente pochi si ripercosse in seguito sul grande pubblico. Goethe, 1813 esempi Sciopero giornalistico di 268 giorni a Detroit comportó la riduzione significativa dei suicidi. Motto 1970 • Statistiche sui suicidi prima e dopo le notizie su 33 vittime di suicidio famose • 26 dei 33 suicidi comportavano aumenti consecutivi di suicidi • Aumenti correlati alla fama della vittima ed all’intensità dell’informazione (più marcati con Marilyn Monroe) • Notizie di 1 giorno: aumento di 29 suicidi, 2 gg. 35, 3 gg. 82 e 4 gg. 198 David Phillips 1974 Indagine sui suicidi nella metropolitana a Vienna 1980-1998 12 10 1987: Cambiamento dell’informazione soppressione notizie suicidi in metro Cambiamento dell’informazione 8 6 4 2 0 suicidi tentati suicidi Sonneck, Etzersdorfer 1998 interventi nel Tirolo contro luoghi pericolosi (hot spots) suicidi avvenuti sul ponte Europa non vengono riportati nei media Possibili passi in caso di elevato rischio di suicidio Esplorare attivamente il rischio di suicidio Discutere apertamente vantaggi e svantaggi del suicidio Stabilire un patto anti-suicidio Coinvolgere uno specialista Coinvolgere i parenti Utilizzare sedativi Ricoverare (in psichiatria) Procedere secondo lo “stato di necessità” Ricorrere al “trattamento sanitario obbligatorio” TSO Riassunto 3 Un paziente su dieci in sala d´attesa soffre di depressione Uno screening sistematico facilita il riconoscimento del paziente che soffre di depressione La depressione troppo spesso non viene riconosciuta (disturbi somatici) o minimizzata come “malumore“ La depressione si puó curare con antidepressivi e/o con la psicoterapia Paure e pregiudizi nei confronti di una diagnosi psichiatrica e una terapia farmacologica pregiudicano il trattamento. E´importante ricevere informazioni precise e chiare ! Nei pazienti depressi si deve valutare sempre la tendenza al suicidio In caso di alto rischio di suicidio: richiedere subito un aiuto specialistico