Carta di Comunione giugno 2008
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Carta di Comunione giugno 2008
Carta di Comunione giugno 2008 San Paolo, 25/5/2008 Cari fratelli della Missione Belém Pace e gioia! Lodato sia Dio per la vita che continua a sbocciare, come i fiori in primavera. E’ difficile sintetizzare tutto ciò che succede nella Missione Belém perché ogni giorno è una nuova sorpresa di Gesù. In questo momento, le nostre case sono 37, divise in 21 nuclei o “Centri” (= varie casette, nello stesso luogo che accolgono gruppi di persone). I cari fratelli di strada accolti sono quasi 500, i missionari in cammino verso la Consacrazione sono 43. Le coppie che stanno accogliendo bambini o che si stanno preparando a questo, sono 10. Il miracolo dell’accoglienza dei fratelli che vengono dalla strada diventa possibile per la disponibilità totale di circa 50 fratelli “restaurati” che hanno sentito la chiamata a rimanere nella missione e “servire” come coordinatori e educatori, e di altri 50 che fanno la stessa cosa, nonostante non abbiano ancora completato i mesi di Restaurazione. Se il mondo scoprisse il diamante nascosto che si trova gettato per strada! 100 fratelli “alcolizzati”, “drogati”, “schiavi della strada” diventano strumento di salvezza per centinaia , migliaia di altri fratelli … naufraghi che salvano naufraghi! Il nostro CONTRATTO è con Dio e questo basta! In questi giorni, ho parlato con un fratello che è vice-coordinatore di un grande centro di 70 fratelli accolti, soprattutto malati e anziani. Mi ha detto, fra le lacrime, singhiozzando per la commozione: “Padre, non capisco, come il Signore abbia scelto proprio me, alcolizzato, vagabondo, con 25 anni di strada, Lui mi ha chiamato. Ho sentito la sua voce. È stato un momento molto forte. Era un giorno in cui si stava giocando a calcio nella casa San Michele Arcangelo ed io ero seduto a lato del campo, guardando il gioco. All’improvviso ho udito una voce, non so se dentro o fuori di me, che diceva: “La tua vita è qui, nella Missione Belém, per sempre”. Mi sono guardato attorno, non c’era nessuno. Ho cominciato a piangere; era Dio che parlava con me! A partire da quel giorno la Missione è entrata nel mio cuore. Mi sveglio tutti i giorni alle 4 del mattino, faccio la mia adorazione, prego il Rosario. Faccio il diario spirituale…e non riesco a dormire finché l’ultimo fratello non va a dormire. Non ho mai sentito una felicità così grande nel mio cuore”. Sabato 18, il VESCOVO MONS. JOSE’ MARIA, di Braganza, è venuto a celebrare 78 Cresime, 25 Prime Comunioni e 10 Battesimi, nella casa San Michele Arcangelo. Le sue parole ci hanno toccato profondamente: “La Missione Belém non è solo un’opera di Dio, è DIO STESSO, che va in cerca degli ultimi, apre le braccia ai poveri…Voi siete “unti”, consacrati, inviati da Dio. ‘Lo Spirito del Signore è su di me. Mi ha consacrato e mi ha inviato per portare la Buona Notizia ai poveri’. Gesù continua a venire in modo semplice e umile, come all’inizio, così continua ancora oggi nella Missione Belém. Dov’è nato Gesù? Non è nato in mezzo agli animali e nei campi? Pur essendo Dio ha voluto nascere così, semplicemente. In quell’istante stava avvenendo il fatto più importante dell’umanità. Oggi continua a venire nello stesso modo, semplice, umile come all’inizio, attraverso di voi”. E’ una grande gioia per noi, sentire che i nostri pastori ci accompagnano, ci incoraggia molto. Il mese scorso, io, Cacilda, Gilberto e la moglie, abbiamo visitato Belém do Parà, distante 3000 Km da San Paolo. Sembra che Dio ci voglia in questa città. Siamo rimasti 3 giorni e 4 notti sulla strada, insieme ai “meninos de rua (bambini di strada)” e poi siamo stati accolti dal VESCOVO MONS. ORANI’ , che ha ascoltato con molto interesse la nostra storia e ci ha detto: “Da parte mia non c’è alcun problema, SONO FELICE CHE VENIATE QUI. Abbiamo molto bisogno di qualcuno che lavori con questa gente sofferente. Ditemi quando decidete di venire, COSI’ CHE POSSA FARE UN DECRETO SCRITTO DI ACCOGLIENZA. Potrei mettervi a disposizione una casetta. La Diocesi non ha molto, ma voglio aiutare come posso. SIATE BENVENUTI!”. Le parole del Vescovo hanno riempito il nostro cuore di gioia e di pace. La Chiesa ci accoglie e riconosce il nostro carisma specifico nella più grande città dell’Amazzonia. Se Dio vorrà, nascerà una casa nella città di Thainlandia, a 250 Km da Belém e una fraternità vivrà in modo stabile sulle strade della città di Belém. Avrei molte altre cose da dire e raccontare per dare gloria a Dio, ma non c’è spazio, né tempo. Rinnoviamo il nostro impegno a seguire Maria, nostra madre, nostra FONDATRICE, stella dell’Evangelizzazione. Sono rimasto molto felice nel sapere che il gruppo di Milano si è organizzato per recitare ininterrottamente, giorno e notte più di 3000 Ave Maria. È un segno d’amore. Oggi, 25 maggio, la Madonna di Medjugorie, nostra mamma e fondatrice, ci dà questo messaggio: “Carissimi figli, in questo tempo di Grazia, nel quale Dio mi ha permesso di stare con voi, vi invito nuovamente, figlioli, alla CONVERSIONE. LAVORATE PER LA SALVEZZA DEL MONDO, in modo speciale mentre sto con voi. Dio è misericordioso e dona GRAZIE SPECIALI e, per questo, CHIEDETELE TRAMITE LA PREGHIERA. Io sono con voi e non vi lascio soli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. Che Dio vi benedica P. Gianpietro e Cacilda