piano dell`offerta formativa 2015-2016
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piano dell`offerta formativa 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO RINA MONTI STELLA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015-2016 “La scuola in una società democratica deve esprimere i valori su cui è fondata come strumento di crescita umana e sociale. La Costituzione deve essere la bussola, la guida del vivere quotidianamente a scuola e nella vita civile, se vogliamo costruire una società di alto livello etico. Una scuola che accoglie tutti i bambini, in cui non ci sono scarti da perdere per strada e allontanare, rappresenta un’istituzione che si prende cura di chi ha bisogno e quindi è fondata sulla solidarietà e sull’aiuto reciproco. […] Una scuola che stabilisce regole condivise perché vivere insieme richiede l’esercizio quotidiano del rispetto di regole che rendono possibile l’esercizio della libertà, una scuola che promuove la capacità di ciascuno attraverso una valutazione formativa, una scuola in cui il bambino abbia la possibilità di realizzarsi esprimendosi con tutti gli strumenti a disposizione. […] La formazione professionale dei docenti capaci di organizzare il lavoro scolastico liberando le capacità espressive, logiche e creative dei bambini non è soltanto una questione pedagogica e burocratica, ma è prima di tutto un urgente problema politico nel quadro di un risanamento morale dell’intera società” (Mario Lodi, 2012) INDICE 1. Il Piano dell’Offerta Formativa 1.1 Cos’è il POF e cos’è il PTOF 1.2 Cosa sono il RAV e il PdM p.5 p.5 2. Il nostro istituto 2.1 Dove siamo 2.2 Le risorse dell’istituto e del territorio 2.3 Relazioni col territorio 2.4 Informazioni di contesto p.7 p.7 p.10 p.10 3. Mission 3.1 Finalità generali 3.2 Scelte di fondo comuni ai tre ordini di scuola p.13 p.13 4. Offerta formativa 4.1 Scuola dell’infanzia 4.2 Scuola primaria 4.3 Scuola secondaria di primo grado p.16 p.17 p.20 5. Ampliamento dell’offerta formativa 5.1 I progetti che caratterizzano l’istituto 5.2 I progetti di supporto alle attività didattiche 5.3 I progetti per il potenziamento dell’offerta formativa p.25 p.26 p.27 6. Verifica e valutazione 6.1 La valutazione scolastica 6.2 La valutazione del comportamento p.32 p.33 7. Il modello organizzativo dell’istituto 7.1 L’organigramma 7.2 L’organigramma della sicurezza 7.3 Formazione e aggiornamento 7.3 Gli organi collegiali p.36 p.38 p.39 p.40 8. Appendici 8.1 Criteri per la valutazione finale degli alunni per l'ammissione alla classe successiva oppure per l'ammissione agli Esami di Stato 8.2 Il RAV 8.3 Il progetto accoglienza e continuità e orientamento 8.4 Il progetto “Star bene a scuola” 8.5 Il Regolamento di disciplina 8.6 Il patto di corresponsabilità 1. Il Piano dell’Offerta Formativa 1.1 Cos’è il POF e cos’è il PTOF Il POF rappresenta la carta d’identità dell’istituto, contenente tutto ciò che viene programmato e realizzato nel corso dell’anno scolastico. La scuola, infatti, è un organismo complesso all’interno del quale agiscono diverse componenti: ✓ alunni e alunne ✓ famiglie ✓ dirigente ✓ insegnanti ✓ il personale non docente Inoltre, la scuola interagisce con altre istituzioni, quali gli enti locali, l’ASL, Associazioni presenti sul territorio, gli altri Istituti con cui è in rete e gli uffici scolastici provinciale e regionale. Dal corrente anno scolastico, oltre al POF, le scuole sono chiamate a predisporre anche un Piano Triennale dell’Offerta formativa, di cui il POF annuale è parte integrante. 2. Cosa sono il RAV e il PdM Dallo scorso anno scolastico all’interno delle scuole italiane è stato costituito un nucleo di autovalutazione del sistema scuola e dei suoi processi, di cui fanno parte il Dirigente Scolastico, un docente referente e altri docenti. Lo scorso anno scolastico, in ottemperanza a quanto stabilito nell’ambito delle azioni del Sistema Nazionale di Valutazione, è stato predisposto un Rapporto di Autovalutazione sulla base di un campione di interviste effettuate a docenti, studenti, famiglie e personale non docente e sulla base anche dei dati della scuola presenti sul portale “Scuola in chiaro”. In tale rapporto sono stati evidenziati Priorità di intervento, Traguardi e Obiettivi di processo che entreranno a far parte quest’anno della programmazione di un Piano di Miglioramento volto ad intervenire su alcune criticità per avviare e realizzare un percorso che, partendo dall’analisi, vada nell’ottica di un miglioramento continuo dell’intero sistema scuola. Dall’A.S. 2014-2015, infatti, è entrata a regime la pratica dell’autovalutazione di istituto, che consiste nell’insieme delle attività con cui la scuola esprime un giudizio sul risultato della propria azione formativa e, quindi, costituisce atto finale di un processo di medio/lungo periodo. Per procedere ad una valutazione qualitativa e quantitativa efficace, occorre che l’Istituto compia una scelta di criteri condivisi e coerenti con i traguardi formativi della scuola. Le Funzioni strumentali e le figure gestionali intermedie che si occupano dell’Offerta Formativa, grazie alle valutazioni (in itinere e finali) dei loro processi, contribuiscono all’organica verifica dell’azione formativa dell’Istituto. In particolare, l’istituto, alla fine di ogni anno scolastico, compie una verifica delle proprie attività attraverso: 1) relazioni finali di docenti fiduciari e coordinatori di classe; 2) relazioni dei docenti con funzioni strumentali o con incarichi di particolare rilevanza didattica, organizzativa e gestionale. 2. Il nostro Istituto 2.1 Dove siamo L’Istituto comprensivo “Rina Monti Stella” di Verbania Pallanza ha la propria sede legale presso la Scuola Primaria “Guglielmazzi”, in via Marconi n.6. È stato istituito nel settembre 2012 come conseguenza del piano di dimensionamento della rete scolastica regionale. Aggrega, infatti, in verticale, le scuole del territorio appartenenti ai tre ordini di Scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado) con un’unica segreteria e Dirigente Scolastica. Occorre, tuttavia, sottolineare che il modello organizzativo dell’istituto comprensivo, ideato negli anni Novanta, garantisce anche indubbi vantaggi sia per le allieve e gli allievi, inseriti, dai 3 ai 14 anni, in un percorso educativo unitario, sia per le famiglie, che stabiliscono rapporti con un unico istituto, sia per l’istituzione scolastica, alla quale vengono offerte opportunità di maggiore flessibilità organizzativa e di più stretta integrazione sociale con il territorio. Gli alunni e le alunne che frequentano le scuole dell’Infanzia e Primarie dell’Istituto provengono essenzialmente dagli abitati di Pallanza e Suna, aree dove sono situate le scuole stesse. La scuola secondaria, invece, raccoglie anche ragazzi provenienti da altre zone di Verbania e da altri comuni circostanti, sia pure in misura minore. 2.2 Le risorse dell’istituto e del territorio Nell’anno scolastico 2015-2016 l’Istituto conta complessivamente su 136 unità di ISTITUTO personale, di cui 1 Dirigente Scolastica, COMPRENSIVO VERBANIA PALLANZA Classi Alunni Docenti 1 DSGA, 129 docenti, 5 Assistenti Personale Amministrativi e 22 Collaboratori ATA Scolastici. L'organico è stato distribuito Infanzia (3 plessi) 9 nei plessi come indicato in tabella. Primaria (3 plessi) 26 495 L’Istituto riunisce sotto un’unica dirigenza sette plessi scolastici, provenienti da tre ordini di scuola differenti: - n° 3 Scuole dell'Infanzia - n° 3 Scuole Primarie - n° 1 Scuola Secondaria di I grado Nell’Istituto risultano attualmente iscritti 1020 studenti. Le scuole A. Rossi Indirizzo Vi a M o n t e b e l l o 3 4 Suna Telefono 0323- 501214 Referenti Plesso e progetti: Dal Passo Sicurezza: Lizzano Classi 2 sezioni Alunni/e 42 Orario funzionamento di 8:00-16:30 Della Rossa Indirizzo Via Castelli, Pallanza Telefono 0323 501920 Referenti Plesso: Ocello Marina Sicurezza: De Stefano Donata Prog. Permacultura: Beltramini Nicoletta Classi 4 Alunni/e 89 Orario funzionamento di 8:00-16:30 Gabardi Indirizzo Via al Filatoio Telefono 0323 53320 Referente Maria Gusmeroli Referente sicurezza Mariarita Manzini Classi 3 sezioni, A B C Alunni/e 69 Orario funzionamento di 8:00 – 16:30 Tozzi Indirizzo Via Bocci,2 28925 Verbania – Suna Telefono O323- 501913 Referente Passante Classi 2 prime 2 seconde 2 terze 2 quarte 2 quinte Alunni/e 190 Orario funzionamento d i Pre scuola : 7,30 – 8,10 8,15 – 12,15 Mensa 13,55-16,15 Servizio Scuolabus da Cavandone e Fondotoce Guglielmazzi Indirizzo Via Marconi, 6 Telefono 0323 503529 Referente di plesso Enrica Lasso Referente sicurezza Aldo Santangelo Classi 7 Alunni/e 113 Orario funzionamento d i Prescuola dalle 7.45 Orari: 8.25 / 12.25 14.05/ 16.25 Peron Indirizzo Sant’Anna Telefono 0323 556665 Referente di plesso Patrizia Onelli Referente sicurezza Maria Teresa Varini Classi 10 Alunni/e Orario funzionamento di Prescuola: 7:30-8:30 Orario: 8:30-16:30 Cadorna Indirizzo Via alle Caserme, 6 Verbania-Pallanza Telefono 0323-556713 Referenti Prof.ssa Montanaro Classi 15 Alunni/e 328/29 Orario funzionamento di 8:00-12:55 8:00-13:50 8:00- 16:40 2.3 La scuola in relazione con le risorse del territorio 2.4 Informazioni di contesto Aspetti geografici Verbania è un comune sparso di circa 30.000 abitanti, capoluogo della provincia del VerbanoCusio-Ossola, situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Collocata sopra e attorno ad un promontorio incuneato nel centro del Lago Maggiore, la città si affaccia a sud sul Golfo Borromeo e accoglie il confluire del fiume Toce nel lago in una zona di pregio naturalistico quale la Riserva naturale speciale di Fondotoce. Il territorio comunale, inoltre, si inserisce nello sfondo dell’arco alpino ed è circondato a nord dall’area montuosa del Parco Nazionale della Val Grande, attraversata dall’apparato difensivo della “Linea Cadorna”, realizzato durante la prima Guerra Mondiale dal generale omonimo. A quest’ultimo si deve la denominazione della scuola media secondaria del nostro Istituto, nata nel dopoguerra dalle ceneri del Regio Ginnasio “Luigi Cadorna”. Un po’ di storia Verbania nacque nel 1939 dall'unione dei comuni di Intra e Pallanza e divenne capoluogo di provincia nel 1992. Il nome del nuovo comune derivò da quello del suo lago detto anche Verbano. Nel 2007 Verbania fu formalmente insignita del titolo di città. L’area di Pallanza, in particolare, fu frequentata sin dal neolitico e conserva numerosi segni della presenza romana e medioevale. Viene menzionata per la prima volta in un documento dell’anno 885, tempo in cu era probabilmente una corte regia. Pallanza riuscì a mantenere a lungo una certa autonomia, evitando l’infeudamento ai Borromeo e diventando, dopo la separazione dalla Lombardia nel 1744, capoluogo di provincia per l’Alto Novarese. Nel 1762 fu confermato il mercato del sabato, importante per lo smercio dei grani in tutta l’area verbanese. Durante la Repubblica Cisalpina l’Alto Novarese venne incluso nel dipartimento dell’Agogna e Pallanza fu compresa nel distretto facente capo ad Intra. Al ritorno dei Savoia, recuperò il suo ruolo fino al 1861, quando furono istituiti i circondari di Pallanza e dell’Ossola nell’ambito della provincia di Novara. Nel 1840 venne costruita la strada costiera che collega Pallanza con Intra, prolungata in seguito fino a Cannobio. Con lo sviluppo dei flussi turistici sul lago Maggiore nella seconda metà del secolo XIX, a Pallanza - apprezzata per la dolcezza del clima e la bellezza della posizione – furono costruiti alcuni lussuosi hotel (Grand Hotel oggi Majestic, Eden, Métropole oggi Europalace - San Gottardo e Bellevue), che ne fecero una delle principali località turistiche del lago Maggiore, visitata da illustri viaggiatori. Il territorio pallanzese è segnato anche dalla presenza storica di due ordini religiosi: i Francescani i e Cappuccini. Economia Verbania Pallanza è stata famosa, nel secondo dopoguerra, per la presenza dell’importante stabilimento chimico della società italo-francese Rhodiatoce fondato nel 1928 e divenuto nel 1972 Montefibre, specializzato nella produzione di fibre tessili sintetiche e artificiali. La crisi del settore chimico italiano iniziata negli anni settanta mise in grave difficoltà l’azienda che nell'autunno del 1983 chiuse lo stabilimento. Nello stesso periodo, ad aggravare la situazione economica e occupazionale della città, si verificò la chiusura dell'importante cartiera di Possaccio. Verbania dovette fare i conti con la più grossa crisi occupazionale della sua storia: oltre 3000 persone, più l'indotto, si trovarono senza posto di lavoro. Nel 1989 il gruppo Mossi & Ghisolfi riconvertì le linee produttive della Montefibre fondando l'Acetati S.p.A., specializzata nella produzione di acetato di cellulosa, anch’essa investita in seguito dalla crisi produttiva. La crisi economica che ha investito il settore industriale della città ha portato l'economia verbanese a basarsi sempre di più sul turismo potendo contare sulla presenza di piccoli gioielli di storia ed arte (le isole Borromee, i giardini di Villa Taranto e altre ville storiche, il Museo del Paesaggio, le chiese - Madonna di Campagna al confine tra le due antiche comunità, San Remigio, San Leonardo - ecc.) e sulla sua privilegiata posizione geografica, confermando di fatto la storica vocazione turistica della città, in particolare di Pallanza e Suna. Vocazione favorita anche dalle ottime condizioni ambientali: secondo recenti ricerche di Legambiente, infatti, Verbania risulta essere la migliore città italiana in campo ambientale, nella raccolta differenziata e nel rapporto di emissioni di CO2 per passeggero del trasporto pubblico. Aspetti demografici Dai dati dei censimenti ISTAT del 2010 si rileva una certa stabilità dei livelli demografici della popolazione nell’ultimo trentennio. Gli stranieri residenti rappresentano l'8,8% della popolazione (2.700 persone circa). I paesi di provenienza dei gruppi più consistenti sono: Ucraina, Romania, Albania, Marocco, Cina, Senegal, Tunisia, Ecuador, Perù, Germania. 3. Missione 3.1 Finalità generali Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 4 settembre 2012 stabiliscono che: “La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. […] L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno. […] Nell’assolvimento della propria funzione pubblica, il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2012)” . Nel rispetto dei propri obblighi istituzionali, L’istituto comprensivo Rina Monti Stella si prefigge dunque la finalità di promuovere la crescita delle persone dai 3 ai 14 anni, guidandole nella progressiva acquisizione delle competenze culturali e civiche mediante la predisposizione di percorsi di apprendimento e di contesti educativi ispirati ai principi costituzionali. 3.2 Scelte di fondo comuni ai tre ordini di scuola Nel perseguire le proprie finalità, l’Istituto comprensivo opera delle scelte pedagogiche e organizzative di fondo che garantiscono la continuità del percorso educativo e formativo delle alunne e degli alunni attraverso i tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Tali linee guida comuni sono le seguenti: 1. I percorsi di apprendimento sono realizzati secondo modalità atte a conseguire lo sviluppo delle potenzialità presenti nelle alunne e negli alunni, affinché tutte e tutti abbiano strutture culturali di base per comprendere, costruire, criticare e dare significato alle proprie esperienze; si presterà particolare attenzione alla compensazione di situazioni di svantaggio. 2. Gli obiettivi del vivere bene a scuola e del crescere come persone che agiscono consapevolmente vengono perseguiti sia mediante l’adozione di regole condivise, sia attraverso l’attuazione di percorsi educativi; i valori cui tali regole e percorsi si ispirano sono i principi dell’uguaglianza, della libertà di espressione, della soluzione pacifica dei conflitti, dell’interculturalità, della solidarietà, degli stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente. 3. L’istituto stabilisce con le famiglie un patto di corresponsabilità educativa nei confronti degli alunni e delle alunne; nella gestione delle proprie attività, garantisce trasparenza e ricerca modalità adeguate di comunicazione reciproca tra scuola e famiglia. 4. La scuola incrementa le proprie risorse e le pone a servizio della comunità locale, stipulando accordi interistituzionali, di rete e promuovendo la formazione continua del personale. 4. Offerta formativa 4.1 Scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia promuove e arricchisce l’esperienza dei bambini e delle bambine offrendo molteplici occasioni di crescita personale promovendo lo sviluppo di: • IDENTITÀ per conoscere meglio se stessi e sentirsi riconosciuti, per star bene e sentirsi sicuri nella sperimentazione di diversi ruoli e identità; • AUTONOMIA per essere in grado di gestirsi, orientarsi, compiere scelte, avere fiducia in sé e negli altri; • COMPETENZE per sviluppare competenze culturali e cognitive e consolidare abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive; • CITTADINANZA per scoprire gli altri e i loro bisogni, la necessità di avere regole condivise attraverso la relazione, il dialogo e il confronto. L’impianto organizzativo e metodologico valorizza l’apprendimento attraverso l’esperienza diretta, l’esplorazione, il gioco e la relazione; inoltre il curricolo si realizza intersecando in modo equilibrato l’organizzazione delle attività didattiche e di apprendimento, le relazioni, i momenti dedicati alla cura e le routine della giornata scolastica. La scuola dell’infanzia, partendo da una visione dei bambini e delle bambine come soggetti attivi e tenendo conto delle potenzialità e bisogni di ognuno, si configura come ambiente di apprendimento per favorire lo sviluppo armonico e integrale. Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, il curricolo viene organizzato in Campi di Esperienza di apprendimento: • • • • • IL SÉ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità autonomia e salute) IMMAGINI, SUONI E COLORI (gestualità, arte, musica, multimedialità) I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura) LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura) All’interno di queste grandi aree si ritrovano i traguardi per lo sviluppo delle competenze, dai quali la progettualità docente si orienta e definisce annualmente il percorso didattico, formativo ed educativo. La valutazione che avviene attraverso l’osservazione, è intesa come strumento di verifica del percorso svolto dagli alunni e dalle alunne e come strumento di regolazione dell’intervento educativo–didattico; viene operata dalle docenti sia a livello individuale che collegiale e con modalità diversificate rispetto al tipo di attività. 4.2 Scuola primaria • “Guglielmazzi” – 7 classi a tempo pieno* • “Peron” - 10 classi tutte a tempo pieno • “Tozzi” – 9 classi a tempo pieno *Tempo pieno: 40 ore settimanali. Finalità del tempo pieno Gli studi di psicologia cognitiva mettono in stretta correlazione il grado di apprendimento di una certa competenza con il tempo necessario all'allievo per raggiungerla (e con il tempo effettivamente impiegato). Il tempo, dunque, diventa una variabile decisiva della qualità dell'istruzione e su di esso si può costruire un efficace progetto di individualizzazione dell'insegnamento. Oggi si tende a privilegiare una dimensione qualitativa dei processi di apprendimento (la partecipazione “costruttiva”, l'autocontrollo “strategico”, i fattori emotivi, le dinamiche sociali) ed è sull'insieme di questi presupposti che si è basata la scelta di un’estensione del tempo-scuola per favorire il benessere degli studenti e per contrastare l'insuccesso scolastico. Avere maggior tempo a disposizione consente di andare oltre l'insegnamento e le metodologie tradizionali. Un tempo più disteso può alimentare un diverso concetto di alfabetizzazione (con la riscoperta di nuovi linguaggi), promuovere un diverso metodo di studio, lasciare spazio alle identità e alle culture di provenienza, collegare la scuola alla vita, valorizzare anche gli aspetti non intellettuali dell'esperienza scolastica. Il tempo pieno si presenta così non solo come modello organizzativo più compatto e integrato (ricco di servizi accessori), ma anche come una istituzione educativa “aperta” verso la città, come centro di educazione permanente della comunità in sinergia con tutte le strutture operanti nel territorio. Organizzazione didattica Nella scuola primaria, pur nel rispetto della libertà di insegnamento di ciascun insegnante, l’organizzazione della didattica, condivisa nel team dei/delle docenti della stessa classe e nel collegio dei docenti, ha come presupposto essenziale l’inclusione di ogni alunno, per farlo sentire accolto e inserito serenamente in una comunità educante ed educativa. Curricolo Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, le/i docenti della scuola primaria hanno condiviso un curricolo delle discipline di insegnamento nel quale sono esplicitati competenze, obiettivi, metodi e strategie e verifiche. 1 - Monte ore delle discipline DISCIPLINE classe 1a classi 2a-3a classi 4a-5a RELIGIONE 2 2 2 1 2 (3 nella cl. 3 3 a) LINGUA ITALIANA 7 6.30 6 MATEMATICA 7 6.30 6 SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI 2 E TECNOLOGIA 2 2 STORIA 2 2 LINGUA INGLESE 2 GEOGRAFIA 2 2 2 CORPO MOVIMENTO E SPORT 2 2 2 MUSICA 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 LABORATORI 4.15 4.15 4.15 TOTALE 31.15 31.15 31.15 2 – Unità di apprendimento Il progetto di riforma dei curricoli scolastici ruota attorno al concetto di competenze e sostiene che, per garantire una formazione di qualità, “è necessario porre l’accento sulla capacità degli allievi di utilizzare ciò che apprendono in classe in compiti e situazioni complesse, a scuola e nella vita”. In base ai bisogni formativi che si evidenziano nelle singole realtà di ogni classe all’inizio dell’anno scolastico, il team docente pianifica l’azione educativa in unità di apprendimento nelle quali le discipline concorrono alla realizzazione del profilo formativo di alunne e alunni. 3 – Progettazione Rappresenta un elemento importante di questo Istituto e si concretizza anche in attività di RICERCA-AZIONE, intesa come operazione di costruzione di conoscenze e competenze raggiunte sul campo per trovare le risposte ai problemi da risolvere. La compresenza dei/delle docenti consente attività mirate e individualizzate, nonché la partecipazione ad iniziative del territorio e alle visite guidate rispondenti a qualificati obiettivi pedagogico didattici. La particolare situazione caratterizzata da ristrettezze finanziarie rende comunque indispensabile, in caso di assenza del personale, l’utilizzo delle ore di contemporaneità per la sostituzione fino a 5gg. secondo il quadro definito a livello di plesso e secondo la contrattazione integrativa d’istituto. I progetti formativi sono destinati sia alle alunne e agli alunni, sia alle/agli insegnanti. Le finalità alle quali i progetti destinati ad alunne ed alunni devono rispondere sono: a) coordinazione trasversale dei saperi; b) realizzazione della continuità verticale; c) partecipazione alla vita e alle iniziative dell’ambiente di appartenenza; d) integrazione culturale; e) diversificazione degli iter formativi; f) supporto a particolari esigenze di alunni in situazione di disagio; g) risposta ad esigenze di specifiche fasce di età e di pari opportunità fra i sessi. 4 – Didattica laboratoriale e disciplinare Controllare, conoscere, rinforzare, sviluppare, utilizzare la motivazione è un'importante esigenza che la scuola attuale si trova ad affrontare, perché senza coinvolgimento diretto nel processo di apprendimento non è possibile realizzare quest’ultimo. Pare importante, come scuola, creare le condizioni per ottenere la partecipazione attiva di bambine e bambini, perché se non sono presenti e interessate/i, quindi motivate/i, non esiste strategia didattica che funzioni. Il laboratorio rappresenta un ambiente che dà sostegno all'apprendimento e che crea nelle bambine e nei bambini la motivazione ad intraprendere le attività. Nel POF vengono inseriti numerosi laboratori, organizzati per gruppi, classi, plessi ed altro, perché si ritiene importante che bambini e bambine sperimentino differenti attività di laboratorio. Infatti, il clima che vi si respira è qualcosa di diverso da quello dell'aula: - è pratico nel senso che si fa con le mani, e per bambini e bambine la maggior parte degli apprendimenti passa attraverso la manipolazione; - è stimolante perché ci si trova di fronte a situazioni-problema motivanti, che inducono la ricerca individuale e/o di gruppo. Per l'insegnante è importante essere consapevole del ruolo di guida, che offre sostegno, ma non soluzioni. All'interno delle attività laboratoriali, anche le bambine e i bambini che non trovano spazi di realizzazione soddisfacente in altri contesti scolastici possono ottenere successi condivisi e, in questo modo, migliorare la propria autostima e il proprio “star bene a scuola”. 5. Valutazione nella scuola primaria Nelle esercitazioni la valutazione sarà espressa con un giudizio analitico che renda l’alunno/a consapevole del suo percorso di apprendimento e si porrà come incentivo positivo. Nelle verifiche e sulla scheda di valutazione i voti saranno espressi in decimi con una scala da 5 a 10 per gli alunni e le alunne delle classi 1e,2 e,3 e; da 4 a 10 per gli alunni e le alunne delle classi 4 e e 5 e, con la sufficienza a partire dal 6. Le prove di verifica bimestrali saranno valutate con i seguenti livelli: Voto in decimi Livelli di riferimento 4 Mancato raggiungimento degli obiettivi; indica una notevole distanza dall’obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali 5 Mancato raggiungimento degli obiettivi; indica una distanza dall’obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali 6 Raggiungimento parziale degli obiettivi; abilità parzialmente acquisita 7 Raggiungimento degli obiettivi; abilità acquisita, ma non stabile 8 Complessivo raggiungimento degli obiettivi, abilità stabili 9 Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la quasi totalità degli indicatori; abilità stabile, corretta e autonoma 10 Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la totalità degli indicatori; abilità stabile, corretta e autonoma 4.3 Scuola secondaria di primo grado Le strutture e i servizi La Scuola Secondaria di Primo Grado “Cadorna” ha sede in Via alle Caserme n.6, a VERBANIA PALLANZA ed è di norma aperta dalle ore 7.30 alle ore 1 8.30, da lunedì a venerdì. La Scuola, oltre alle aule dedicate alle normali attività didattiche, dispone di biblioteche, cortile, palestra, aula magna, aula multimediale; spazi per la didattica speciale, aule per le lezioni di strumento e un auditorium; aula di scienze; aule provviste di LIM (lavagne interattive multimediali) e spazi dedicati ad attività manuali, espressive e tecnico-pratiche. La Scuola offre, per gli studenti e le studentesse del Tempo Prolungato, il Servizio Mensa, fornito dagli Enti preposti, presso i locali della Scuola Primaria “Guglielmazzi”. Al fine di ottemperare alle disposizioni normative relative alla sicurezza fissate dal D. Lgs. 81/2008, sono stati approntati il documento di valutazione dei rischi e il piano di sicurezza della scuola; è stato divulgato a tutto il personale un prontuario di informazione sui rischi e la sicurezza. Inoltre, come stabilito dalla Legge, saranno effettuate nel corso dell'anno scolastico almeno due prove di evacuazione per abituare i ragazzi e le ragazze ad assumere comportamenti corretti in caso di emergenza. Finalità La Scuola Secondaria di 1°grado accoglie ragazze e ragazzi che iniziano a vivere il delicato periodo pre-adolescenziale; prosegue l’azione di orientamento ed approfondimento educativo e di istruzione personale; accresce la capacità di partecipazione e di contributo ai valori della cultura e della civiltà e costituisce la premessa indispensabile per l'ulteriore impegno nel secondo ciclo di istruzione e di formazione. La scuola secondaria di 1° grado si pone i seguenti obiettivi generali del processo formativo e si caratterizza per i seguenti tratti educativi: • Educare in modo integrale la persona: promuovendo i processi formativi e adoperandosi per creare, attraverso le conoscenze e le abilità, occasioni dirette a sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni. • Aiutare a trovare una collocazione “nel mondo”: seguendo gli studenti e le studentesse affinché acquisiscano un'immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale e per permettere alle generazioni di affrontare, in modo più consapevole e responsabile, le scelte future. • Orientare: ogni giovane promuovendo l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale per permettergli/le di definire e di conquistare la propria identità e di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale. • Ricercare un'identità personale: assolvendo al compito di accompagnare il /la preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell'adolescenza. • Promuovere la motivazione: impegnandosi a far radicare le conoscenze e le abilità disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando modalità ricche di senso. • Prevenire i disagi e recuperare gli svantaggi: leggendo i bisogni e i disagi delle/dei preadolescenti e intervenendo attraverso il coinvolgimento delle famiglie, di personale competente, di associazioni e la società civile presente sul territorio. • Promuovere l’Inclusione: consolidando le pratiche inclusive nei confronti di ragazzi e ragazze di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione; favorendo con specifiche strategie e percorsi personalizzati la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica ed il fallimento formativo precoce attraverso la collaborazione con Enti locali ed altre agenzie educative del territorio; favorendo l’integrazione di allievi/e con disabilità e bisogni educativi speciali attraverso adeguate strategie educative e didattiche. La nostra scuola si propone di essere: 1. Un luogo dove studenti, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni, costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno. 2. Un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di conoscenze e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dagli Enti locali, dalla famiglia e dalle varie agenzie culturali. 3. Un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità e responsabilità, dove la formazione della personalità e delle competenze cognitive si realizzano nella possibilità di vivere relazioni serene con coetanei/e ed adulti, in maniera armonica, nel rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente. 4. Una scuola che educa alla convivenza civile e al rispetto delle regole. I tempi L’organizzazione oraria della scuola prevede per le classi prime, seconde e terze la seguente struttura: Ora 1 2 3 Intervallo 4 5 6/Mensa 7 8 9 Inizio- 8:05-9 9:00-9: 9:55-1 10:50-1 11:05-1 12:00-1 12:55-13: 13:55-1 14:50-1 15:45-1 00 55 0:50 1:05 2:00 2:55 50 4:50 5:45 6:40 fine Tale ripartizione è il risultato dell'incontro tra bisogni formativi e le esigenze delle famiglie e del territorio, che sono sempre più differenziate. Caratteristiche specifiche dell’offerta formativa nel TEMPO PROLUNGATO Esigenze e finalità Il Tempo prolungato si differenzia dal Tempo ordinario perché dispone di risorse docenti aggiuntive che rendono possibile la realizzazione di progetti e attività didattiche laboratoriali. 1. Potenziamento dello studio delle lingue straniere. 2. Uso delle nuove tecnologie attraverso l’uso delle LIM. 3. Didattica laboratoriale ed attività espressive. 4. Didattica CLIL ( apprendimento integrato di lingua straniera e contenuto disciplinare). 5. Compresenza docenti di Italiano e Matematica : n.3 unità orarie settimanali. 6. Mensa: n.2 unità orarie Elementi caratterizzanti l’offerta formativa e modello organizzativo della sola classe prima a tempo prolungato La classe prima a tempo prolungato con potenziamento espressivo e linguistico nasce da una scelta ben precisa: perseguire nel triennio, a livelli di specializzazione crescente, due ben precise finalità: • il potenziamento delle due Lingue straniere, Tedesco e Inglese; • l’educazione emotiva (conoscere e governare il proprio mondo interiore) attraverso la recitazione e il teatro. Tale selezione è motivata dal riconoscere come prioritarie, rispetto ad altre, due particolari esigenze dei giovani nella fascia d’età compresa tra i gli 11 e i 13 anni: attraversare la delicata fase di sviluppo della preadolescenza senza “perdersi”, e acquisire gli strumenti culturali per orientarsi in un quadro di riferimento europeo, se non addirittura internazionale. Senza modificare l’impianto orario del Tempo prolungato normale (36 lezioni, con due rientri pomeridiani e servizio mensa), il Tempo prolungato con potenziamento espressivo e linguistico offre: • • • una lezione settimanale con la compresenza di tre insegnanti: Italiano, Matematica e Tedesco; una lezione settimanale con la compresenza degli insegnanti di Inglese, Italiano, e Matematica; una lezione settimanale di compresenza degli Insegnanti di Italiano e Matematica. Per un confronto, si ricorda che nel Tempo prolungato normale ci sono tre lezioni con la compresenza degli insegnanti di Italiano e Matematica, ma non del docente di Lingua. Le compresenze a tre consentono al gruppo classe di lavorare in piccoli gruppi, di realizzare attività didattiche progettuali che prevedano anche l’uso di lingue straniere, nonché di dedicare attenzione anche al recupero di eventuali difficoltà incontrate nell’apprendimento dell’Italiano e della Matematica. Per quanto riguarda la tipologia delle attività in inglese/tedesco, le lezioni saranno dedicate alla realizzazione di moduli CLIL, di progetti europei, nonché all’inserimento nei progetti di classe di componenti in lingua inglese/tedesca: ad esempio, nel recital dedicato alla Giornata della Memoria gli alunni e le alunne si esibiranno nella recitazione/lettura espressiva anche di testi in lingua inglese/tedesca, con relativa traduzione. Per il potenziamento dell’ambito espressivo, invece, gli studenti lavoreranno alla realizzazione di uno spettacolo teatrale con alcune parti in Inglese/ Tedesco. Risorse interne Le unità di Inglese e Tedesco utilizzate sono disponibili in quanto, da un orario-cattedra di 18 ore, risultano 19 unità di lezione di 55 minuti, in cui quest’ultimo residuo orario non verrà destinato né alla mensa, né all’intervallo, né alle supplenze, ma alla specializzazione del Tempo Prolungato in ambito linguistico ed espressivo. Risorse esterne Assistente linguistica WEP (gratuita), esperti di madrelingua, esperti di recitazione. Caratteristiche specifiche dell’offerta formativa nel CORSO MUSICALE Esigenze e finalità Il Corso ad Indirizzo Musicale si configura come specifica offerta formativa e non va confuso con laboratori o attività musicali e strumentali di vario tipo. Questi ultimi costituiscono un apprezzabile e auspicabile ampliamento dell’offerta didattica di un Istituto nell’ambito dell’Educazione Musicale, ma non sono organizzati con le norme previste dal DM 201/99 ed hanno finalità diverse se pur collaterali. Il corso di scuola media a indirizzo musicale è integrato nell’intero progetto educativo d’istituto ed è strettamente connesso all’insegnamento curriculare dell’educazione musicale, di cui è arricchimento ed approfondimento. Ha come finalità generale la promozione di una formazione globale della/del discente conseguita anche attraverso la musica. La proposta didattica è calibrata sui bisogni formativi dei/delle preadolescenti e tende a dare loro mezzi articolati per esprimere in modo compiuto la propria personalità. Lo studio e la pratica dello strumento musicale favoriscono, inoltre la liberazione di capacità creative e comunicative. Ciò in alcuni e limitati casi, anche in soggetti particolari di handicap. Elementi caratterizzanti l’offerta formativa e modello organizzativo Nella nostra scuola sono attivi otto corsi di strumento: chitarra, flauto traverso, pianoforte, clarinetto, percussioni, tromba, violino e violoncello. Per iscriversi al corso ad indirizzo musicale non occorre una precedente conoscenza musicale; è però necessario che allieve e allievi, prima dell’ingresso nella Scuola Media, sostengano una prova attitudinale organizzata in due momenti. Le prove verificano le condizioni fisiche e le attitudini dei ragazzi in relazione all’ammissibilità del corso stesso e in relazione allo strumento musicale da attribuire a ciascuno. Per tutta la durata del triennio gli studenti e le studentesse ammessi parteciperanno a lezioni di strumento musicale individuali e attività collettive, quali coro, orchestra e musica d’insieme. La partecipazione alle attività musicali è gratuita, la disciplina strumento musicale affianca quelle tradizionali e a fine quadrimestre sarà valutata sulla scheda personale, al pari delle altre materie. In sede di esame di licenza media vengono verificate le competenze e le abilità acquisite nel corso del triennio mediante un’esecuzione individuale e/o di gruppo collocata nell’ambito del colloquio pluridisciplinare; in tale occasione possono emergere raccordi di natura interdisciplinare. Il corso di scuola media ad INDIRIZZO MUSICALE è articolato con orario pari a 144 ore di lezioni settimanali, che scaturisce dalla somma delle attività didattiche delle cattedre di strumento musicale attualmente presenti nell’organico della scuola. Le indicazioni contenute nel D.M. N. 201 del 6/08/1999 prevedono lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale, lezioni per gruppi-classe oppure per piccoli gruppi di teoria musicale e lettura delle notazioni musicali, di musica d’insieme; prevedono l’ascolto partecipativo come strumento metodologico e, laddove se ne ravvisi necessità o opportunità, la possibilità di curare il potenziamento delle abilità strumentali, il recupero, la valorizzazione delle eccellenze. MUSICA D’INSIEME La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didattico-formativa è configurata in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentale omogeneo, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, da parte di singoli docenti di strumento musicale, dei gruppi di competenza sia l’attuazione di esperienze di compresenza. ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI Accanto all’attività didattico-formativa di base, possono essere realizzate attività aggiuntive, integrative e complementari, che valorizzino le esperienze formative degli alunni costituendone cambiamento e approfondimento. • Preparazione e svolgimento di spettacoli musicali • Partecipazioni a concorsi di esecuzione musicale • Attività effettuate d’intesa con altri istituzioni scolastiche, anche in prospettiva di un nuovo ed ulteriore sviluppo delle reti scolastiche • Introduzione dell’uso di software specifici di notazione musicale e di gestione di file sonori anche in relazione all’integrazione del suono nei prodotti multimediali. 5. Ampliamento dell’offerta formativa 5.1 I progetti caratterizzanti l’istituto Gli ambiti in cui possono presentarsi esigenze concrete cui rispondere con attività di supporto al sistema sono, semplificando, tre: ✍ azioni a supporto di alunne e alunni; ✍ azioni a supporto della didattica; ✍ azioni a supporto del buon funzionamento dell’istituto. Nell’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella, dall’adozione di comuni linee guida pedagogiche ed organizzative, deriva l’attuazione sia di interventi d’istituto, vale a dire un complesso di azioni che coinvolgono in modo fortemente coeso i tre ordini di scuola, sia di progetti specifici di un singolo ordine di scuola o di singoli consigli di classe, ma riconducibili alle scelte, didattiche ed educative, condivise. Gli interventi di istituto, per la loro ampia articolazione, comprendono anche singole iniziative che corrispondono a specifiche azioni progettuali. La presentazione delle attività di supporto al funzionamento della scuola può dunque essere schematizzata dalla seguente tabella. Ambito di intervento Grado di coesione organizzativa Denominazione Supporto all’azione didattica Livello di istituto POF e Miglioramento Supporto ad alunni/ e Livello di istituto Inclusione: Bisogni Educativi Speciali (disabilità, DSA, disagio, svantaggio linguistico) Supporto ad alunni/ e Livello di istituto Accoglienza, continuità e orientamento (con relativi progetti inclusi) Supporto al funzionamento del sistema-istituto Livello di istituto Sicurezza Supporto all’azione didattica Progetti attuati da un singolo ordine di scuola/consiglio di classe riconducibili alle scelte pedagogiche condivise. 1. Educazione alla salute 2. Educazione alla cittadinanza 3. Educazione ambientale 4. Educazione all’affettività 5. Potenziamento dei percorsi disciplinari curriculari 2. I progetti di supporto alle attività didattiche Vengono inclusi in tale sezione progetti rivolti alle educazioni, a singole discipline curriculari e all’attuazione delle scelte educative. Nella maggior parte dei progetti viene adottata una didattica laboratoriale; frequente è la collaborazione con istituzioni operanti sul territorio. L’elenco seguente viene ripartito per ordine di scuola. Area Progetto Infanzia R Acrobatica a terra DR Primaria G T A pagam ento x x Psicomotricità x x Gioco sport x Responsabile x Associazione CLAP Bellora, Cervia Esperti coop Lasso CSI, S. Santamaria Casadei, insegnanti di sport nei plessi Società sportive del territorio Sportiamo x Casadei CSI Corso di sci x x Casadei Scuola di sci Domobianca Naturalmente…diversi x x Petitti E. Del Negro Unplugged x Zuffi Operatori ASL, Sert Ins. di sezione Comando dei vigili urbani Beltramini Agronoma F. Simonetti; Il giardino del serpente Arcobaleno Sicurezza Noi con voi x x x x x x CSI x x x Esperti esterni / enti Ins. di sezione x Avviamento alla pratica sportiva* Amico Vigile x x x Responsabili Sicurezza dei plessi x Fare scuola Ed. alla cittad inanz a P x Progetti coop Ed. salut ee all’aff ettivit à G Secon daria Passante x Generazioni consapevoli CCR x x ? Enel-cuore onlus, Fondazione Reggio Children x Galbiati Prof. Rivoltella e Rondonotti del CREMIT Milano x Sammartano, Santarelli Facilitatrici CCR Sammartano Ass. 21 marzo, Libera VCO Mafie: parlatene! x x Trasparenza: conoscere il comune di Verbania x Santarelli, Spagnolo Comune di Verbania Recital per la celebrazione della Giornata della Memoria x Baruffaldi Casa delal Resistenza Animazione alla lettura: Ludorì, A che libro giochiamo, Liberamente x Micotti Biblioteca civica Certificazione Cambridge ket x Assistente madrelingua inglese x Deutshwagon x x x Muttersprache Deutsh x Photonics4all x Approccio alla musica x Io suono…tu canti x x x x Cantatutti x x Bambara Docenti centro lingue “Cambridge open school”, Busto Arsizio Bambara WEP Petitti ? Bellini, Merlo I. Gutierrez Muhl Imperatore Politecnico Milano Balzarini Bertola E. Puglisi Milesi x x Diamoci una mossa Pote nzia ment o perc orsi disci plinar i curric olari x X La fata della primavera Con Pebìli, una sosta filosofica per – sen-sare… x x Cerutti S. Zanola Merlino A. Longhi Gusmeroli x Pon FESR Suppini Ev: Fulvio Manara (UniBergamo) Passante B. Lori A spasso per Suna: il paese, le sue tradizioni, le sue figure illustri x A zonzo per l’arte x x Bisson Ass. Baobab, Lisa Berra Riciclarte x x Bisson Ass. Baobab, Lisa Berra Passio, il sogno dell’umanità x x Ruocco Diocesi di Novara Mettiamoci in gioco x Passante Associazione Cara Suna, educatori ludoteca Obertini Andrea Gherardini x Laboratorio teatrale Su il sipario x x x Insegnanti di classe Teatro Peter Pan x Verbania ieri e oggi x Musica e movimento Potenzia-mente x x x x x x x Lasso Panosetti, Cantone Archivio di Stato, Museo del Paesaggio, Biblioteca civica, casa Ceretti Sala Renata Sacchi Ramoni Dott.ssa Vadalà; ass. Baobab Lingua e cultura spagnola x Santangelo Storia locale x Santangelo Arte terapia x Arte e letteratura Educare alla cittadinanza e alla memoria x x x x Agus, Accorsi Sandra Maria Oikawa Agus Biblioteca civica Passante ANPI, Casa della Resistenza, CCR, Comune di Verbania, Alpini, Archivio di Stato * L’istituto si riserva di aderire, anche nel corso dell’anno, a quei progetti non precedentemente deliberati che il territorio propone e che il team docente, assieme alla Dirigente scolastica, ritiene pertinenti con l’ampliamento dell’offerta formativa. 3. I progetti di potenziamento dell’offerta formativa A) Area linguistica LE LINGUE FANNO PONTE Il nostro Istituto è da anni impegnato in un’offerta formativa con una crescente attenzione verso il miglioramento delle abilità linguistiche in una prospettiva europea. Ciascun alunno/a, futuro/a cittadino/a, dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento. Dovrà maturare un atteggiamento positivo nei confronti della madrelingua per poter poi sviluppare anche le abilità richieste per comunicare nelle lingue comunitarie. In questi anni si sono attivate molte iniziative per sviluppare nelle alunne e negli alunni l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità per le lingue e la comunicazione interculturale. Il potenziamento linguistico si articolerà secondo la seguente proposta. Nelle classi quarte e quinte della scuola primaria L’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi di scuola primaria secondo le Indicazioni Nazionali; potenziamento orario di due lingue comunitarie nella scuola primaria INGLESE E TEDESCO. Integrazione della normale offerta oraria ministeriale con 1 ora settimanale in più di lingua inglese per le classi quarte e 2 ore settimanali in più per le classi quinte e un pacchetto di 8/10 ore di approfondimento della lingua tedesca solo per le classi quinte. A questo si può aggiungere la presenza di un’assistente madrelingua (progetto Teacher Assistant con agenzia Wep-Torino da febbraio a fine aprile 2016), che potrebbe essere utilizzata sulle classi quinte della scuola Peron in alternativa all'ora di inglese aggiuntiva. Nelle classi a tempo prolungato linguistico espressivo della scuola secondaria di primo grado Il Tempo prolungato si differenzia dal Tempo ordinario perché dispone di risorse docenti aggiuntive che rendono possibile la realizzazione di progetti e attività didattiche laboratoriali. Il Tempo prolungato linguistico nasce dalla scelta di perseguire nel triennio, a livelli di specializzazione crescente, due ben precise finalità: ✓ il potenziamento delle due Lingue straniere, Tedesco e Inglese. ✓ l’educazione emotiva (conoscere governare il proprio mondo interiore) attraverso la recitazione e il Teatro. Tale selezione è motivata dal riconoscere come prioritarie, rispetto ad altre, due particolari esigenze dei giovani nella fascia d’età compresa tra i gli 11 e i 13 anni: attraversare la delicata fase di sviluppo della preadolescenza senza “perdersi”, e acquisire gli strumenti culturali per orientarsi in un quadro di riferimento europeo, se non addirittura internazionale Risorse: un’unità per la scuola primaria e un’unità per la scuola secondaria di primo grado Per il potenziamento della lingua tedesca si prevede un totale di 36 ore annue. L'utilizzo della madrelingua Wep potrà avvenire su pacchetti di attività laboratoriali concordate. B1) Area scientifico-tecnologica, Primaria TECNOLOGIA – SCIENZE – ATTIVITA’ ESPRESSIVE/ MANIPOLATIVE- ALIMENTAZIONE – BOTANICA Sulla base delle Indicazioni Nazionali, il laboratorio inteso soprattutto come modalità per accostarsi in modo attivo e operativo a situazioni e fenomeni oggetto di studio, rappresenta il riferimento costante per la didattica. Pertanto le attività laboratoriali di potenziamento dell’offerta formativa offrono esperienze dirette e coinvolgenti al fine di avvicinare bambine/i in modo semplice e giocoso alle tematiche inerenti l’ambiente, la tecnologia, le arti, le scienze la multimedialità. COMPETENZE • • • • L’alunno/a sviluppa atteggiamenti di curiosità e di ricerca delle spiegazioni di quello che vede succedere. Affronta situazioni problematiche richiamando a sé gli apprendimenti, il senso di responsabilità, le capacità di collaborazione, le doti di creatività. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: li descrive e realizza semplici esperimenti. Sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. DESTINATARI: alunne/i della scuola primaria DOCENTI: insegnanti di classe più 1 figura organico di potenziamento SPAZI: aule speciali (informatica, scienze, cucina, ceramica) aule di classe, spazi esterni. B2) Area scientifica, Secondaria Obiettivi: migliorare la padronanza dei linguaggi scientifici Destinatari: gruppo di allievi/e di livello medio-alto, appartenenti alle sotto elencate classi. U.O./settimana/classe Classi Totale/settimana 2 1^, 2^, 3^ Tempo Prolungato 6 1 Classi 1e, 2e, 3e del Tempo Ordinario e 12 Musicale Si prevede la possibilità di articolare le presenze del docente in pacchetti orari che rispettino, comunque, il monte ore totale previsto per i diversi tempi-scuola. Il residuo orario verrà utilizzato per la progettazione in itinere. Le suddette attività si effettueranno in compresenza nelle ore di italiano/matematica/scienze/ storia/geografia/tecnologia in base alla tipologia dell'esperienza da progettare col docente disciplinare. Risorse: docente aggiunto proveniente preferibilmente dalla classe di concorso A059, in seconda istanza dalla classe A043. C) Area dell’inclusione Percorsi d’inclusione per alunni/e BES L’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella di Verbania Pallanza da anni pone la propria attenzione in modo particolare all’area del disagio scolastico e sociale, attivandosi, di conseguenza, nella ricerca di percorsi di inclusione sempre più efficaci. Dalle esperienze si è imparato a ricercare didattiche speciali adeguate ad affrontare tipologie di handicap molto delicate e difficili, per le quali risulta indispensabile attuare metodi pedagogici che coinvolgono per intero le classi che accolgono questi/e allievi/e. Si sono aperte le porte della scuola per creare reti di collaborazione con associazioni ed enti; si sta operando per creare uno stretto contatto con tutti i servizi socio-sanitari che operano sul territorio, ed infine si punta ad una sempre maggiore collaborazione e scambio con le famiglie. Si ritiene che per raggiungere l’obiettivo dell’inclusione di tutti gli studenti e tutte le studentesse in situazione di disagio, sia necessario riflettere sulla metodologia della progettazione didattica. Valorizzando la dimensione dell’operatività nella conduzione delle attività disciplinari e interdisciplinari. Stimolando la progettazione di attività didattiche che sfruttino le opportunità offerte dall’ambiente e dal territorio. Da quando la scuola è divenuta Istituto Comprensivo, gli/le insegnanti stanno imparando a utilizzare i benefici di essere scuola dai tre ai quattordici anni, ovvero si sta costruendo un percorso di continuità tra ordini scolastici che permette ad allieve e allievi e ai loro insegnanti di poter seguire, in particolare, gli studenti in difficoltà, in modo continuo, con una maggiore tempestività e collaborazione. “Per non ricominciare da capo” è la frase che condensa i benefici di essere Istituto Comprensivo, soprattutto con chi ha difficoltà. La trasmissione di dati, metodi di lavoro, esperienze, evita le perdite di tempo che danneggiano molto allieve e allievi per i quali l’intervento tempestivo, puntuale ed adeguato è indispensabile per raggiungere successo e autonomia. DESTINATARI AREE DI INTERVENTO FINALITA’ PROGETTI OPERATORI INDICATORI DI SUCCESSO Alunni/e con certificazione L. 104. BES L. 53/2003 D.M. 27/12/2012 e C.M. n°8 del 06/03/2013. Alunni DSA L. 170 2010 1.Area affettivorelazionale. 2.Area delle competenze trasversali. Alunni BES di terza fascia, disagio sociale e linguistico – “stranieri” 3. Aree degli interventi disciplinari: a. linguistica b. logicomatematica c. tecnologica 1.Rilevazione dei bisogni; Inclusione; Socializzazione; Autonomia personale e sociale; PRIMARIA: - progetto “Teatro a scuola” - attività in piccoli gruppi - Progetto di plesso “La Peron siamo noi” - attività interdisciplinari per classi parallele - tutoring tra classi in verticale - Gruppi di recupero/ potenziamento - Attività laboratoriali - Progetto dell’I.C. “Star bene a scuola” - Autoaggiornamento dei docenti sulle metodologie didattiche sia nuove che consolidate, per contribuire al 3.compensazione miglioramento delle dei disturbi di occasioni formative (sc. alunni: DSA, in Primaria M. Peron) situazioni di svantaggio sociale e SECONDARIA: linguistico e di 1. Sam a teatro disagio scolastico. 2. Sam nell’orto dell’infanzia 4.. Acquisizione competenze 3. Con poco o nulla: basilari nelle percorsi nelle attività seguenti espressive grafico discipline: figurative e di manipolazione 4a. L1, L2: 4. Sam e la musica 4b.matematica; 5. Sam e recupero delle 4c. discipline abilità di base e grafiche, manuali preparazione agli esami e informatiche. di licenza informatica. 6. Sam e la lingua italiana per allievi stranieri 2.Rilevazione delle potenzialità; sviluppo e consolidamento delle abilità di base; Sviluppo dell’autonomia didattica; Costruzione di competenze trasversali e di cittadinanza. 7. Sam e i laboratori di scuola formazione 8. Sam e il giornale della scuola 9. Star bene a scuola 10. Lavoriamo la carta con Marina 11. Allegramente insieme, con la collaborazione della cooperativa Vaina e l’oratorio don Bosco. Funzione strumentale BES; Insegnanti di sostegno; personale docente; docenti assegnati come organico di potenziamento; insegnanti con distacco sul progetto “Provaci ancora Sam”; Operatori socio-sanitari; Esperti ed associazioni esterne coinvolti nei progetti. Enti ed associazioni territoriali. PRIMARIA: Raggiungimento degli obiettivi previsti per l’80%degli alunni coinvolti Manifestazione di maggior fiducia nelle proprie capacità per il 90% degli alunni - esito positivo dei monitoraggi di gradimento delle attività SECONDARIA: - Eliminazione al 100% dell’abbandono scolastico; - abbassamento delle pluriripetenze entro il 3% della popolazione scolastica; - esito positivo dei monitoraggi di gradimento delle attività 6. Verifica e valutazione 6.1 La valutazione scolastica La valutazione svolge una funzione specifica essenziale nel complesso sistema formativo. Non è un momento, ma un processo che coinvolge i singoli docenti, i Consigli di sezione, interclasse e classe ed il Collegio Docenti. Essenzialmente essa consente di: • comprendere ed esprimere considerazioni dettagliate sull'evoluzione sia delle conoscenze, abilità e competenze disciplinari sia della maturazione personale di ciascun alunno/a; • regolare la programmazione curricolare, lo stile di insegnamento ed il sistema didattico complessivo. La valutazione scolastica non è dunque un giudizio sanzionatorio fine a se stesso, ma ha il duplice scopo di regolare il processo di formazione sulla base delle risultanze via via rilevate e di guidare l'alunno/a a conoscere e sviluppare, nel migliore dei modi, le proprie potenzialità (C.M. 167/93) e ha come obiettivo principale quello di formare i cittadini e le cittadine di oggi e di domani, operando per l’inclusione di tutti/e. Il sistema di valutazione è composto da tre fasi: • Accertamento: operazione intenzionale con cui si misurano conoscenze, abilità, competenze (con tipologie diverse di prestazioni: test, prove, esercitazioni). • Verifica: con confronto e correlazioni si mettono in relazione i dati accertati con l'ipotesi iniziale (obiettivi) e il progresso degli allievi rispetto alla situazione di partenza. • Valutazione: si dà un'interpretazione qualitativa ai rilevamenti sull'apprendimento/ insegnamento. Certificazione delle competenze Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009). Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti. Valutazione alunni DSA In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento di alunne e alunni con D.S.A., i/le docenti predispongono un PDP, piano didattico personalizzato atto ad individuare le strategie didattiche più opportune; vengono quindi stabiliti criteri di valutazione in relazione agli ambiti coinvolti. Valutazione alunni con certificazione Il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione. Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunna/o, prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento. Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione La valutazione è collegata al percorso di apprendimento proposto ad alunne e alunni a seconda della data di arrivo e/o delle informazioni raccolte durante la prima accoglienza. Verrà privilegiata inizialmente una valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” prendendo in considerazione il percorso, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno, ma soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno/a. 6.2 La valutazione del comportamento Nella scuola del Primo ciclo il comportamento viene analizzato in una dimensione prettamente educativa e, pertanto, la valutazione dello stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma deve consistere in una formulazione allargata, in riferimento alla costruzione/maturazione di competenze comportamentali. Per la definizione del voto di comportamento si considerano, perciò, i seguenti indicatori: • rispetto delle regole e dell'ambiente scolastico • comportamento rispettoso con i docenti, personale scolastico, compagni • impegno • collaborazione per la costruzione del bene comune Per l'attribuzione del voto di comportamento i Consigli di classe utilizzano la griglia allegata. VOTO Valutazione del comportamento – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 10 · Ha mantenuto un comportamento corretto con compagni, insegnanti, capo d’istituto, personale non docente · Ha lavorato con gli altri per la costruzione del bene comune · Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti · È stato/a puntuale nel rispetto di orari e regole. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche 9 · Ha mantenuto un comportamento corretto con compagni, insegnanti, capo d’istituto, personale non docente · Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti · È stato/a puntuale nel rispetto di orari e regole. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche 8 · Ha mantenuto solitamente un comportamento corretto con compagne/i, insegnanti, Dirigente, personale non docente · Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti · È stato/a quasi sempre puntuale nel rispetto di orari, regole e nello svolgimento di consegne scolastiche 7 · Episodiche infrazioni di grave entità e/o reiterate infrazioni di lieve entità (vedi regolamento), con notifica alla famiglia e/o registro di classe 6 · Reiterate infrazioni gravi (vedi regolamento), con notifiche alla famiglia e registro di classe · È stato frequentemente fonte di disturbo significativo alle attività didattiche (con notifica alla famiglia e sul registro dei profili personali) 5 · Comportamenti di particolare gravità che abbiano condotto all’irrogazione di sanzioni disciplinari con l’allontanamento temporaneo per periodi superiori a quindici giorni Il Consiglio prenderà in considerazione anche la presenza di eventuali note di merito verbalizzate a registro e sul portfolio individuale dello studente allegato al registro. Il Documento di valutazione viene consegnato e illustrato ai genitori alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico e contiene i livelli del profitto. Costituiscono strumento di verifica prescrittiva le prove Invalsi (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione), ossia prove standardizzati nazionali per la rilevazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in Italiano e Matematica. Vengono somministrate nel mese di maggio nelle classi seconde e quinte della Scuola Primaria, a giugno nelle classi terze della Scuola Sec. di I grado dove costituiscono prova d’esame. Il “Registro personale del docente”. A partire dal presente anno scolastico, il nostro Istituto ha adottato, in via sperimentale, il registro elettronico soltanto per le/i docenti che si sono resi disponibili alla sperimentazione. I genitori, tramite password rilasciata dalla scuola, potranno accedere a tale registro e conoscere argomenti delle lezioni tenute dai docenti e voti conseguiti dai propri figli. Il prossimo anno scolastico si adotterà tale strumento a pieno regime. 7. Il modello organizzativo dell’istituto 7.1 L’organigramma Collaboratori del Dirigente Prof.ssa Lavelli, ins. Ramoni Referenti di Plesso INFANZIA “Rossi” Dal Passo “S.Anna” Gusmeroli “Della Rossa” Ocello PRIMARIA “Tozzi” Passante “Peron” Onelli “Guglielmazzi” Lasso SECONDARIA “Cadorna” Montanaro FUNZIONI STRUMENTALI 1 Funzione strumentale al POF, autovalutazione e miglioramento Prof.ssa Sammartano 2 Funzioni strumentali BES e inclusione SECONDARIA Prof.ssa Pala INFANZIA e PRIMARIA ½ Ins. Ramoni +½ Libonati 1 Funzione strumentale ContinuitàOrientamento SECONDARIA Prof.ssa Pletti INFANZIA e PRIMARIA ins. Passante REFERENTI Somministratore prove screening per rilevazione eventuali casi DSA Prof. Giovanni Poletti Referenti informatica Ins. Bisson Milena (Tozzi) – Ins. Camocardi Maria Teresa (Guglielmazzi)- Ins. Minazzi Tiziana (Peron)Prof.ssa Bambara Patrizia (Cadorna) Referente Formazione Maurizi Referente sito della scuola Ins. Minazzi Tiziana + collaboratore Prof.ssa Petitti (Cadorna) Referente indirizzo musicale Prof. Sarasini Tiziano Referenti Progetto Star bene a scuola Prof.ssa Petitti Stefania Ins. Ramoni Stefania Referente biblioteca Sc. secondaria Prof.ssa Micotti Referenti progetti Scuola dell’Infanzia “Della Rossa” : Ins. Beltramini (progetto Permacultura) Scuola Primaria “Guglielmazzi”: Ins. Caratozzolo e ins. Serranò (progetto continuità) Scuola Primaria “Peron”: Ins. Maurizi (progetti sportivi); ins. Agus (progetto Arte); ins. Obertini (progetto Teatrale); ins. Cerutti (progetto Musica/Coro) Scuola Primaria “Tozzi”: Ins. Cinus (progetti sportivi); Ins. Bertola (progetti Musica); ins. Bisson (progetti Arte) Referente Coordinatore del Curricolo di Istituto Ins. Vezzio Referente Archivio di Istituto Ins. Santangelo Referenti Aule speciali Scuola Primaria “Guglielmazzi”: Aule Musica e Pittura ins. Giovanelli, Palestra e Aula scienze ins. Camocardi, Aula informatica ins. Camocardi Scuola Primaria “Peron”: Palestra ins. Maurizi; Aula di ceramica ins. Vannucci; Biblioteca e fotocopiatore ins. Menini Scuola Primaria “Tozzi”: Aula Informatica ins. Bisson COMMISSIONI Nucleo di autovalutazione RAV Prof.ssa Sammartano - Ins. Ramoni- Ins. Varini – Ins. Onelli Commissione orario Scuola secondaria Prof. ssa Lavelli Sofia – Prof.ssa Montanaro Rosanna – Commissione POF Ins. Dal Passo Antonietta, Ins. Autiero Giuseppina, Ins. Manti Maria, Ins. Crosa Lenz Elena, Ins.Passante Vera, Ins. Maurizi Lorella, Ins. Borghini Mara, Ins. Giovanelli Simona, Ins. Trapani Vanessa, Prof.ssa Pala, Prof.ssa Pletti Enrica, Prof.ssa Bambara Patrizia, Prof.ssa Santarelli Alessandra, Ins. Gragnaniello, Guglielmucci Commissione continuità e Orientamento INFANZIA e PRIMARIA Docenti sezioni/classi terminali SECONDARIA Coordinatori classi prime e terze Commissione formazione classi Secondaria Prof.ssa Pletti, Prof.ssa Lavelli, prof.ssa Pala + docenti non impegnati negli esami Coordinatori di classe Scuola Secondaria Prof. Poletti – classe 1^A Prof.ssa Lavelli– classe 1^B Prof. Martelli – classe 1^C Prof. ssa Serra – classe 1^D Prof. Caramella– classe 1^E Prof. ssa Balzarini -classe 2^A Prof. di matematica -classe 2^B Prof. ssa Sammartano -classe 2^C Prof. ssa Baruffaldi -classe 2^D Prof. ssa Santarelli -classe 2^E Prof. ssa Zuffi -classe 3^A Prof. Micotti -classe 3^B Prof.ssa Vezzio -classe 3^C Prof.ssa Spagnolo - classe 3^D Prof.ssa Rolla C. –classe 3^E GLH di Istituto (art. 15 L 104/92) Insegnanti di sostegno+Ins. di sezione/classe e coordinatori Secondaria, operatori dei servizi, familiari di alunni con disabilità GLH operativo (art.15 L 104/92) Consiglio di classe + operatori Asl 7.2 L’organigramma della sicurezza Organigramma funzionale nominativo della Sicurezza Dirigente Scolastico Dott.ssa Rubatto Stefania Medico Competente Dott. Stefano Pavanello RLS Sig.ra Antonella Cabassa ASPP dell’Istituto: Lizzano M. Carmela Manzini Maria Rita Varini Maria Teresa Vezzio Mirella Santangelo Aldo De Stefano Donata Famiglietti Cristina RSPP Prof. Ferdinando Scarfa Addetti Antincendio Addetti Primo Soccorso Plesso “Cadorna” Violi Concetta Vezzio Mirella Lavelli Sofia Plesso “Cadorna” Montanaro Rosanna Violi Concetta Colpo Marina Vezzio Mirella Pala Lucia Plesso “Tozzi” Bertola Grazia Calzolari Monica Carbone Rosa Di Bella Tiziana Plesso “Peron” Catania Aurora Piva M. Cristina Ramoni Stefania Vannucci Annalisa Plesso “Guglielmazzi” Galantucci Angela Giovanelli Simona Lasso Enrica Borghini Mara Plesso Inf. “DellaRossa” Cavallaro Carla Beltramini Nicoletta Plesso Inf. “S.Anna” Milani Gabriella Pantone Ornella Cariolo Luisa Manzini M. Rita Moscardi Rosaria Plesso Inf. Suna Giani Cinzia Mussi Donatella Autiero Giuseppina Plesso “Tozzi” Breganni Raffaella De Luca Caterina Calzolari Monica Plesso “Peron” Ramoni Stefania Varini M. Teresa Onelli Patrizia Catania Aurora Plesso “Guglielmazzi” Lasso Enrica Plesso Inf. “DellaRossa” Sollazzo Olimpia Plesso Inf. “S.Anna” Cariolo M. Luisa Manzini M. Rita Moscardi Rosaria Plesso Inf. Suna Autiero Giuseppina Lizzano Carmela Giani Cinzia Mussi Donatella 7.3 Formazione e aggiornamento Le attività di formazione e di aggiornamento delle/dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso ormai consolidato di nuovi strumenti di informazione che hanno contribuito a modificare l’approccio fra la funzione docente, gli studenti e il territorio. Le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale docente, in una scuola attenta alle trasformazioni, sottolineano la necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione con il contesto sociale e culturale esterno. Inoltre, garantiscono la crescita professionale degli insegnanti con l’obiettivo di migliorare la qualità degli interventi didattici ed educativi a tutti i livelli. Inoltre, da quest’anno, sulla base di quanto stabilito dalla L.107/2015, la formazione è da considerarsi obbligatoria e permanente. Le proposte formative saranno integrate con quanto stabilito nel RAV, nel PTOF e nel Piano di Miglioramento, nell’ottica dell’innovazione e del miglioramento continuo. Nel nostro Istituto Comprensivo, pertanto, si attiveranno nel corso dell'anno scolastico 2015/2016 corsi sull'integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e nella valutazione: • un corso sull'utilizzo del registro elettronico • un corso (a più livelli) sull'uso didattico della LIM (lavagna interattiva multimediale). • un corso (continuazione del percorso già intrapreso lo scorso anno) sulla Flipped classroom o classe rovesciata • un corso sull’uso del cloud. Una voce importante è da dedicare all'AUTOAGGIORNAMENTO. In particolare nella scuola Peron si è costituito un gruppo di studio e di confronto sui metodi e l’organizzazione dell'insegnamento. In particolare, si studieranno i metodi più in voga nel momento (scuola montessoriana e a scuola senza zaino) mettendoli a confronto con altri metodi interessanti (Scuola steineriana- le intelligenze multiple di Gardner- la pedagogia della lumaca di Zavalloni - il metodo della ricerca applicato alla didattica). Il percorso di studio e di confronto vuole trovare i punti di forza dei diversi metodi per integrarli, se possibile, nel nostro modo di far scuola per migliorarlo. L'obiettivo finale è la costruzione di un'idea di scuola condivisa e di un relativo metodo. 4.Gli organi collegiali Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici. Gli Organi Collegiali Scolastici svolgono un importante ruolo all’interno dell’istituto, in quanto garantiscono il libero confronto tra tutte le componenti scolastiche e il raccordo tra scuola e territorio di appartenenza. Essi restano ancora disciplinati dal D. Lgs. n°297/94 (Titolo I della Parte I del Testo Unico in materia di istruzione) così come integrato e modificato dai successivi provvedimenti normativi. ORGANO Collegio dei Docenti COMPOSIZIONE COMPETENZE COMPITI Composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio. Si insedia all'inizio dell'anno scolastico, riunendosi secondo un calendario utile all’organizzazione didattica: • almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre; • ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità; Ha la responsabilità dell’impostazione didatticoeducativa, di concerto con le decisioni del consiglio di istituto. Ha competenza esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e concorre, con autonome deliberazioni, alle attività di progettazione e di programmazione educativa e didattica a livello d’istituto. Individua le aree per l’assegnazione delle Funzioni Strumentali al P.O.F. Elabora e verifica il Pof e i progetti. Definisce il Piano delle attività funzionali all’insegnamento che consentono l'accesso al Fondo d'Istituto. Elegge il Comitato di Valutazione degli insegnanti per l’anno di formazione. Adotta i libri di testo. Organizza le iniziative d'aggiornamento e la programmazione delle iniziative per il sostegno agli alunni disabili e per l’inserimento di alunni stranieri. Formula proposte al Dirigente Scolastico per: • la formazione e la composizione delle classi; • l'assegnazione ad esse dei docenti; • la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto anche dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto e delle prerogative esclusive del Dirigente Scolastico. ·quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. E’ articolato in tante sezioni quanti sono gli ordini di scuola presenti. Di solito si riunisce congiuntamente e solo raramente in modo separato. E’ presieduto dal Dirigente scolastico. • ORGANO CONSIGLIO DI ISTITUTO ORGANO COMPOSIZIONE COMPETENZE COMPITI Composto dal Dirigente scolastico, dai rappresentanti del personale docente (n°…), del personale amministrativo, tecnico ausiliario (n°…) e dei genitori degli/delle alunni/e (n°…). È presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. I membri del consiglio di istituto rimangono in carica per tre anni scolastici. Si riunisce periodicamente, in sedute ordinarie, almeno tre volte l’anno, durante il periodo di apertura della scuola, e quando si renda necessario. Elegge al suo interno la Giunta esecutiva, che predispone la relazione sul Programma annuale, ne propone l’approvazione/le modifiche in Consiglio e prepara i lavori del Consiglio (fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso) e cura l'esecuzione delle relative delibere. Ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola (POF), nei limiti delle disponibilità di bilancio. Ha prevalentemente competenze economicogestionali: Fissa gli indirizzi generali del Pof, adottandolo una volta elaborato dal Collegio dei docenti. Determina le forme di autofinanziamento della scuola. Adotta il Regolamento interno di Istituto. Fissa i criteri per: COMPOSIZIONE COMPETENZE ·delibera il Programma Annuale e il conto consuntivo ·stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico, esercitando le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. ·la formazione delle classi, l'assegnazione dei singoli docenti ad esse e il coordinamento organizzativo dei consigli di classe ·l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola ·la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto. Stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi. COMPITI Consiglio di Intersezione (Scuola dell’Infanzia) Composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate. Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria) Composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate. Consiglio di classe (Scuola Sec. I grado) Composto da tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori Sono presieduti dal Dirigente scolastico o da un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Ha competenze propositive circa l’azione educativa e didattica dell’Istituto. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con la sola presenza dei docenti. Ha il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine a: • • azione educativa e didattica iniziative di sperimentazione. Ha il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Verifica l’andamento didattico delle classi. Esprime pareri in ordine ai libri di testo da adottare. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. 8. Appendici 8.1 Criteri per la valutazione finale degli alunni per l'ammissione alla classe successiva o per l'ammissione agli esami di stato 1- Ai fini della validazione dell’anno scolastico, il Collegio docenti delibera i seguenti criteri in deroga ai requisiti di frequenza previsti dall’art.11, comma1, del D.L. 59/2009: a. carriera scolastica caratterizzata da valutazioni complessivamente sufficienti, unitamente a un positivo impegno dimostrato nelle attività del lavoro personale e in classe; b. ricovero ospedaliero o malattia adeguatamente certificata dal medico; c. situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale, per cui risulti attivata, o attivabile, una azione di intervento ( vigilanza, tutoraggio, supporto, recupero, riabilitazione) da parte di Enti preposti ( Servizi sociali, Tribunale dei minori); d. ogni altra situazione non dipendente dalla volontà dell’alunno, precedentemente segnalata dalla famiglia e registrata a verbale, che il Consiglio di classe ritenga di prendere in considerazione. 2- Ai sensi di legge, le deroghe al requisito di frequenza potranno essere applicate solo a condizione che le assenze non abbiano pregiudicato la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni e delle alunne. 3- Poiché la proposta di voto presentata dalle/dai docenti allo scrutinio deve fondarsi su un congruo numero di prove, si stabilisce che il numero minimo di prove necessario alla validazione della valutazione sia pari a due prove, anche di diversa tipologia. 4- La valutazione finale delle alunne e degli alunni, con l’attribuzione dei voti di profitto e di comportamento, è competenza dell’intero Consiglio di classe, compresi i/le docenti di sostegno e dell’insegnante di strumento che impartisce insegnamento individuale (Circolare Ministeriale 49/2010). 5- Attività extracurricolari eventualmente impartite costituiranno un credito formativo che verrà registrato nel documento di valutazione in un campo aggiuntivo specifico. 6- Il documento di valutazione viene compilato in sede di scrutinio. 7- Il Consiglio di classe delibera l'ammissione alla classe successiva o all'esame di stato in presenza dei seguenti requisiti: • voto di comportamento non inferiore a sei decimi • non più di tre insufficienze gravi o, in alternativa, quattro insufficienze di cui almeno due non gravi. 8- Il Consiglio di classe può deliberare l'ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato anche in mancanza dei requisiti del precedente punto 7, in considerazione dei seguenti criteri: • carriera scolastica dello studente • livello di maturazione raggiunto • ripetenza o pluriripetenza • bisogni educativi speciali precedentemente segnalati e registrati a verbale • disturbi evolutivi specifici • valutazione con finalità eminentemente formative • disabilità • svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale Le motivazioni dell’ammissione dovranno essere registrate nel verbale di scrutinio. 9- Nel caso in cui, pur in presenza di insufficienze, il Consiglio di classe abbia deliberato collegialmente l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, in base ai criteri del punto precedente, nella scheda di valutazione i voti delle discipline insufficienti vengono portati a sei decimi in conseguenza di tale voto di Consiglio e contrassegnati da un rimando specifico ad una delle seguenti note esplicative: Voto attribuito dal Consiglio di classe pur in presenza di carenze (nel caso di voto pari a 5/10) Voto attribuito dal Consiglio di classe pur in presenza di gravi carenze (nel caso di voto inferiore a 5/10). 10- Per l'ammissione all'esame d Stato sarà formulato dal Consiglio di classe il giudizio di idoneità, espresso in decimi. Ai sensi di legge il giudizio di idoneità valuta elementi didattici e comportamentali riferiti al percorso dell’intero triennio. Ai fini di una omogeneità di procedura, i Consigli di classe dell’Istituto assumeranno come base di partenza della discussione i risultati del terzo anno (primo e secondo quadrimestre, incluso il voto di comportamento), in quanto punto di arrivo del processo di crescita personale dell’alunno; quindi, in base ad esso, integreranno il giudizio con considerazioni riferite al percorso scolastico complessivo. Il giudizio di idoneità è altresì espressione di una riflessione collegiale, pertanto, ove non si raggiunga l’unanimità, vale la maggioranza e, a parità di voto, prevale l’orientamento della Dirigente Scolastica. Sulla scheda di valutazione sarà trascritto il voto espresso in decimi. Le motivazioni del giudizio dovranno essere registrate nel verbale di scrutinio. 3 - CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DELLA LODE La Commissione esaminatrice può assegnare la lode alle/ai candidate/i che possiedano entrambi i seguenti requisiti: 1. la/il candidata/o ha riportato una valutazione pari a dieci decimi sia nel giudizio di idoneità sia in ciascuna delle prove d’esame; 2. la/il candidata/o, in sede di colloquio d’esame, ha dimostrato mature capacità di pensiero critico. Ai sensi di legge il giudizio di idoneità è valido con decisione assunta all’unanimità (Decreto del Presidente della Repubblica n.22 del 22 giugno 2009) 8.2 Il RAV 8.3 Il progetto accoglienza e continuità e orientamento 8.4 Il progetto “Star bene a scuola” 8.5 Il Regolamento di disciplina 8.6 Il patto di corresponsabilità