piano dell`offerta formativa 2015-2016

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piano dell`offerta formativa 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO RINA MONTI STELLA
IL PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
2015-2016
“La scuola in una società democratica deve esprimere i valori su cui è fondata come strumento
di crescita umana e sociale. La Costituzione deve essere la bussola, la guida del vivere
quotidianamente a scuola e nella vita civile, se vogliamo costruire una società di alto livello etico.
Una scuola che accoglie tutti i bambini, in cui non ci sono scarti da perdere per strada e
allontanare, rappresenta un’istituzione che si prende cura di chi ha bisogno e quindi è fondata
sulla solidarietà e sull’aiuto reciproco. […] Una scuola che stabilisce regole condivise perché
vivere insieme richiede l’esercizio quotidiano del rispetto di regole che rendono possibile
l’esercizio della libertà, una scuola che promuove la capacità di ciascuno attraverso una
valutazione formativa, una scuola in cui il bambino abbia la possibilità di realizzarsi esprimendosi
con tutti gli strumenti a disposizione. […]
La formazione professionale dei docenti capaci di organizzare il lavoro scolastico liberando le
capacità espressive, logiche e creative dei bambini non è soltanto una questione pedagogica e
burocratica, ma è prima di tutto un urgente problema politico nel quadro di un risanamento
morale dell’intera società”
(Mario Lodi, 2012)
INDICE
1. Il Piano dell’Offerta Formativa
1.1 Cos’è il POF e cos’è il PTOF
1.2 Cosa sono il RAV e il PdM
p.5
p.5
2. Il nostro istituto
2.1 Dove siamo
2.2 Le risorse dell’istituto e del territorio
2.3 Relazioni col territorio
2.4 Informazioni di contesto
p.7
p.7
p.10
p.10
3. Mission
3.1 Finalità generali
3.2 Scelte di fondo comuni ai tre ordini di scuola
p.13
p.13
4. Offerta formativa
4.1 Scuola dell’infanzia
4.2 Scuola primaria
4.3 Scuola secondaria di primo grado
p.16
p.17
p.20
5. Ampliamento dell’offerta formativa
5.1 I progetti che caratterizzano l’istituto
5.2 I progetti di supporto alle attività didattiche
5.3 I progetti per il potenziamento dell’offerta formativa
p.25
p.26
p.27
6. Verifica e valutazione
6.1 La valutazione scolastica
6.2 La valutazione del comportamento
p.32
p.33
7. Il modello organizzativo dell’istituto
7.1 L’organigramma
7.2 L’organigramma della sicurezza
7.3 Formazione e aggiornamento
7.3 Gli organi collegiali
p.36
p.38
p.39
p.40
8. Appendici
8.1 Criteri per la valutazione finale degli alunni per l'ammissione alla classe successiva
oppure per l'ammissione agli Esami di Stato
8.2 Il RAV
8.3 Il progetto accoglienza e continuità e orientamento
8.4 Il progetto “Star bene a scuola”
8.5 Il Regolamento di disciplina
8.6 Il patto di corresponsabilità
1. Il Piano dell’Offerta Formativa
1.1 Cos’è il POF e cos’è il PTOF
Il POF rappresenta la carta d’identità dell’istituto, contenente tutto ciò che viene programmato e
realizzato nel corso dell’anno scolastico.
La scuola, infatti, è un organismo complesso all’interno del quale agiscono diverse componenti:
✓ alunni e alunne
✓ famiglie
✓ dirigente
✓ insegnanti
✓ il personale non docente
Inoltre, la scuola interagisce con altre istituzioni, quali gli enti locali, l’ASL, Associazioni presenti
sul territorio, gli altri Istituti con cui è in rete e gli uffici scolastici provinciale e regionale.
Dal corrente anno scolastico, oltre al POF, le scuole sono chiamate a predisporre anche un
Piano Triennale dell’Offerta formativa, di cui il POF annuale è parte integrante.
2.
Cosa sono il RAV e il PdM
Dallo scorso anno scolastico all’interno delle scuole italiane è stato costituito un nucleo di
autovalutazione del sistema scuola e dei suoi processi, di cui fanno parte il Dirigente Scolastico,
un docente referente e altri docenti.
Lo scorso anno scolastico, in ottemperanza a quanto stabilito nell’ambito delle azioni del
Sistema Nazionale di Valutazione, è stato predisposto un Rapporto di Autovalutazione sulla base
di un campione di interviste effettuate a docenti, studenti, famiglie e personale non docente e
sulla base anche dei dati della scuola presenti sul portale “Scuola in chiaro”.
In tale rapporto sono stati evidenziati Priorità di intervento, Traguardi e Obiettivi di processo che
entreranno a far parte quest’anno della programmazione di un Piano di Miglioramento volto ad
intervenire su alcune criticità per avviare e realizzare un percorso che, partendo dall’analisi,
vada nell’ottica di un miglioramento continuo dell’intero sistema scuola.
Dall’A.S. 2014-2015, infatti, è entrata a regime la pratica dell’autovalutazione di istituto, che
consiste nell’insieme delle attività con cui la scuola esprime un giudizio sul risultato della propria
azione formativa e, quindi, costituisce atto finale di un processo di medio/lungo periodo. Per
procedere ad una valutazione qualitativa e quantitativa efficace, occorre che l’Istituto compia una
scelta di criteri condivisi e coerenti con i traguardi formativi della scuola. Le Funzioni strumentali
e le figure gestionali intermedie che si occupano dell’Offerta Formativa, grazie alle valutazioni (in
itinere e finali) dei loro processi, contribuiscono all’organica verifica dell’azione formativa
dell’Istituto. In particolare, l’istituto, alla fine di ogni anno scolastico, compie una verifica delle
proprie attività attraverso: 1) relazioni finali di docenti fiduciari e coordinatori di classe; 2)
relazioni dei docenti con funzioni strumentali o con incarichi di particolare rilevanza didattica,
organizzativa e gestionale.
2. Il nostro Istituto
2.1 Dove siamo
L’Istituto comprensivo “Rina Monti Stella” di Verbania Pallanza ha la propria sede legale
presso la Scuola Primaria “Guglielmazzi”, in via Marconi n.6.
È stato istituito nel settembre 2012 come conseguenza del piano di dimensionamento della rete
scolastica regionale. Aggrega, infatti, in verticale, le scuole del territorio appartenenti ai tre ordini
di Scuola (Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado) con un’unica segreteria e Dirigente
Scolastica.
Occorre, tuttavia, sottolineare che il modello organizzativo dell’istituto comprensivo, ideato negli
anni Novanta, garantisce anche indubbi vantaggi sia per le allieve e gli allievi, inseriti, dai 3 ai 14
anni, in un percorso educativo unitario, sia per le famiglie, che stabiliscono rapporti con un unico
istituto, sia per l’istituzione scolastica, alla quale vengono offerte opportunità di maggiore
flessibilità organizzativa e di più stretta integrazione sociale con il territorio.
Gli alunni e le alunne che frequentano le scuole dell’Infanzia e Primarie dell’Istituto provengono
essenzialmente dagli abitati di Pallanza e Suna, aree dove sono situate le scuole stesse. La
scuola secondaria, invece, raccoglie anche ragazzi provenienti da altre zone di Verbania e da
altri comuni circostanti, sia pure in misura minore.
2.2 Le risorse dell’istituto e del territorio
Nell’anno scolastico 2015-2016 l’Istituto
conta complessivamente su 136 unità di ISTITUTO
personale, di cui 1 Dirigente Scolastica, COMPRENSIVO
VERBANIA PALLANZA Classi Alunni Docenti
1 DSGA, 129 docenti, 5 Assistenti
Personale
Amministrativi e 22 Collaboratori
ATA
Scolastici. L'organico è stato distribuito
Infanzia (3 plessi)
9
nei plessi come indicato in tabella.
Primaria (3 plessi) 26
495
L’Istituto riunisce sotto un’unica dirigenza
sette plessi scolastici, provenienti da tre ordini di scuola differenti:
- n° 3 Scuole dell'Infanzia
- n° 3 Scuole Primarie
- n° 1 Scuola Secondaria di I grado
Nell’Istituto risultano attualmente iscritti 1020 studenti.
Le scuole
A. Rossi
Indirizzo
Vi a M o n t e b e l l o 3 4
Suna
Telefono
0323- 501214
Referenti
Plesso e progetti: Dal
Passo
Sicurezza: Lizzano
Classi
2 sezioni
Alunni/e
42
Orario
funzionamento
di
8:00-16:30
Della Rossa
Indirizzo
Via Castelli, Pallanza
Telefono
0323 501920
Referenti
Plesso: Ocello Marina
Sicurezza: De Stefano
Donata
Prog. Permacultura:
Beltramini Nicoletta
Classi
4
Alunni/e
89
Orario
funzionamento
di
8:00-16:30
Gabardi
Indirizzo
Via al Filatoio
Telefono
0323 53320
Referente
Maria Gusmeroli
Referente sicurezza
Mariarita Manzini
Classi
3 sezioni, A B C
Alunni/e
69
Orario
funzionamento
di
8:00 – 16:30
Tozzi
Indirizzo
Via Bocci,2
28925 Verbania – Suna
Telefono
O323- 501913
Referente
Passante
Classi
2 prime
2 seconde
2 terze
2 quarte
2 quinte
Alunni/e
190
Orario
funzionamento
d i Pre scuola : 7,30 – 8,10
8,15 – 12,15
Mensa
13,55-16,15
Servizio Scuolabus da
Cavandone e Fondotoce
Guglielmazzi
Indirizzo
Via Marconi, 6
Telefono
0323 503529
Referente di plesso
Enrica Lasso
Referente sicurezza
Aldo Santangelo
Classi
7
Alunni/e
113
Orario
funzionamento
d i Prescuola dalle 7.45
Orari: 8.25 / 12.25
14.05/ 16.25
Peron
Indirizzo
Sant’Anna
Telefono
0323 556665
Referente di plesso
Patrizia Onelli
Referente sicurezza
Maria Teresa Varini
Classi
10
Alunni/e
Orario
funzionamento
di
Prescuola: 7:30-8:30
Orario: 8:30-16:30
Cadorna
Indirizzo
Via alle Caserme, 6
Verbania-Pallanza
Telefono
0323-556713
Referenti
Prof.ssa Montanaro
Classi
15
Alunni/e
328/29
Orario
funzionamento
di
8:00-12:55
8:00-13:50
8:00- 16:40
2.3 La scuola in relazione con le risorse del territorio
2.4 Informazioni di contesto
Aspetti geografici
Verbania è un comune sparso di circa 30.000 abitanti, capoluogo della provincia del VerbanoCusio-Ossola, situato sulla sponda piemontese del Lago
Maggiore. Collocata sopra e attorno ad un promontorio incuneato
nel centro del Lago Maggiore, la città si affaccia a sud sul Golfo
Borromeo e accoglie il confluire del fiume Toce nel lago in una
zona di pregio naturalistico quale la Riserva naturale speciale di
Fondotoce. Il territorio comunale, inoltre, si inserisce nello sfondo
dell’arco alpino ed è circondato a nord dall’area montuosa
del Parco Nazionale della Val Grande, attraversata dall’apparato
difensivo della “Linea Cadorna”, realizzato durante la prima
Guerra Mondiale dal generale omonimo. A quest’ultimo si deve la
denominazione della scuola media secondaria del nostro Istituto,
nata nel dopoguerra dalle ceneri del Regio Ginnasio “Luigi
Cadorna”.
Un po’ di storia
Verbania nacque nel 1939 dall'unione dei comuni di Intra e Pallanza e divenne capoluogo di
provincia nel 1992. Il nome del nuovo comune derivò da quello
del suo lago detto anche Verbano. Nel 2007 Verbania fu
formalmente insignita del titolo di città.
L’area di Pallanza, in particolare, fu frequentata sin dal neolitico e
conserva numerosi segni della presenza romana e medioevale.
Viene menzionata per la prima volta in un documento dell’anno
885, tempo in cu era probabilmente una corte regia. Pallanza
riuscì a mantenere a lungo una certa autonomia, evitando
l’infeudamento ai Borromeo e diventando, dopo la separazione
dalla Lombardia nel 1744, capoluogo di provincia per l’Alto
Novarese. Nel 1762 fu confermato il mercato del sabato,
importante per lo smercio dei grani in tutta l’area verbanese.
Durante la Repubblica Cisalpina l’Alto Novarese venne incluso
nel dipartimento dell’Agogna e Pallanza fu compresa nel
distretto facente capo ad Intra. Al ritorno dei Savoia, recuperò il
suo ruolo fino al 1861, quando furono istituiti i circondari di
Pallanza e dell’Ossola nell’ambito della provincia di Novara.
Nel 1840 venne costruita la strada costiera che collega
Pallanza con Intra, prolungata in seguito fino a Cannobio. Con
lo sviluppo dei flussi turistici sul lago Maggiore nella seconda
metà del secolo XIX, a Pallanza - apprezzata per la dolcezza
del clima e la bellezza della posizione – furono costruiti alcuni
lussuosi hotel (Grand Hotel oggi Majestic, Eden, Métropole oggi Europalace - San Gottardo e Bellevue), che ne fecero una
delle principali località turistiche del lago Maggiore, visitata da
illustri viaggiatori. Il territorio pallanzese è segnato anche dalla
presenza storica di due ordini religiosi: i Francescani i e Cappuccini.
Economia
Verbania Pallanza è stata famosa, nel secondo dopoguerra, per la presenza dell’importante
stabilimento chimico della società italo-francese Rhodiatoce fondato nel 1928 e divenuto nel
1972 Montefibre, specializzato nella produzione di fibre tessili sintetiche e artificiali. La crisi del
settore chimico italiano iniziata negli anni settanta mise in grave difficoltà l’azienda che
nell'autunno del 1983 chiuse lo stabilimento. Nello stesso periodo,
ad aggravare la situazione economica e occupazionale della città,
si verificò la chiusura dell'importante cartiera di Possaccio.
Verbania dovette fare i conti con la più grossa crisi occupazionale
della sua storia: oltre 3000 persone, più l'indotto, si trovarono
senza posto di lavoro. Nel 1989 il gruppo Mossi &
Ghisolfi riconvertì le linee produttive della Montefibre fondando
l'Acetati S.p.A., specializzata nella produzione di acetato di cellulosa, anch’essa investita in
seguito dalla crisi produttiva.
La crisi economica che ha investito il settore industriale della città ha portato l'economia
verbanese a basarsi sempre di più sul turismo potendo contare
sulla presenza di piccoli gioielli di storia ed arte (le isole
Borromee, i giardini di Villa Taranto e altre ville storiche, il Museo
del Paesaggio, le chiese - Madonna di Campagna al confine tra le
due antiche comunità, San Remigio, San Leonardo - ecc.) e sulla
sua privilegiata posizione geografica, confermando di fatto la
storica vocazione turistica della città, in particolare di Pallanza e
Suna. Vocazione favorita anche dalle ottime condizioni
ambientali: secondo recenti ricerche di Legambiente, infatti,
Verbania
risulta essere la migliore città italiana in campo
ambientale, nella raccolta differenziata e nel rapporto di emissioni
di CO2 per passeggero del trasporto pubblico.
Aspetti demografici
Dai dati dei censimenti ISTAT del 2010 si rileva una
certa stabilità dei livelli demografici della popolazione
nell’ultimo trentennio.
Gli stranieri residenti rappresentano l'8,8% della
popolazione (2.700 persone circa).
I paesi di provenienza dei gruppi più consistenti sono:
Ucraina, Romania, Albania, Marocco, Cina, Senegal,
Tunisia, Ecuador, Perù, Germania.
3. Missione
3.1 Finalità generali
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola d’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 4
settembre 2012 stabiliscono che:
“La scuola italiana svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della
Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese.
[…] L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia nel reciproco
rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la
personalità di ciascuno.
[…] Nell’assolvimento della propria funzione pubblica, il sistema scolastico italiano assume come
orizzonte di riferimento verso cui tendere
il quadro delle competenze chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione
europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2012)” .
Nel rispetto dei propri obblighi istituzionali, L’istituto comprensivo Rina Monti Stella si prefigge
dunque la finalità di promuovere la crescita delle persone dai 3 ai 14 anni, guidandole nella
progressiva acquisizione delle competenze culturali e civiche mediante la predisposizione di
percorsi di apprendimento e di contesti educativi ispirati ai principi costituzionali.
3.2 Scelte di fondo comuni ai tre ordini di scuola
Nel perseguire le proprie finalità, l’Istituto comprensivo opera delle scelte pedagogiche e
organizzative di fondo che garantiscono la continuità del percorso educativo e formativo delle
alunne e degli alunni attraverso i tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo
grado.
Tali linee guida comuni sono le seguenti:
1. I percorsi di apprendimento sono realizzati secondo modalità atte a conseguire lo sviluppo
delle potenzialità presenti nelle alunne e negli alunni, affinché tutte e tutti abbiano strutture
culturali di base per comprendere, costruire, criticare e dare significato alle proprie esperienze; si
presterà particolare attenzione alla compensazione di situazioni di svantaggio.
2. Gli obiettivi del vivere bene a scuola e del crescere come persone che agiscono
consapevolmente vengono perseguiti sia mediante l’adozione di regole condivise, sia attraverso
l’attuazione di percorsi educativi; i valori cui tali regole e percorsi si ispirano sono i principi
dell’uguaglianza, della libertà di espressione, della soluzione pacifica dei conflitti,
dell’interculturalità, della solidarietà, degli stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente.
3. L’istituto stabilisce con le famiglie un patto di corresponsabilità educativa nei confronti degli
alunni e delle alunne; nella gestione delle proprie attività, garantisce trasparenza e ricerca
modalità adeguate di comunicazione reciproca tra scuola e famiglia.
4. La scuola incrementa le proprie risorse e le pone a servizio della comunità locale, stipulando
accordi interistituzionali, di rete e promuovendo la formazione continua del personale.
4. Offerta formativa
4.1 Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia promuove e arricchisce l’esperienza dei bambini e delle bambine offrendo
molteplici occasioni di crescita personale promovendo lo sviluppo di:
• IDENTITÀ per conoscere meglio se stessi e sentirsi riconosciuti, per star bene e sentirsi
sicuri nella sperimentazione di diversi ruoli e identità;
• AUTONOMIA per essere in grado di gestirsi, orientarsi, compiere scelte, avere fiducia in sé
e negli altri;
• COMPETENZE per sviluppare competenze culturali e cognitive e consolidare abilità
sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive;
• CITTADINANZA per scoprire gli altri e i loro bisogni, la necessità di avere regole condivise
attraverso la relazione, il dialogo e il confronto.
L’impianto organizzativo e metodologico valorizza l’apprendimento attraverso l’esperienza
diretta, l’esplorazione, il gioco e la relazione; inoltre il curricolo si realizza intersecando in modo
equilibrato l’organizzazione delle attività didattiche e di apprendimento, le relazioni, i momenti
dedicati alla cura e le routine della giornata scolastica.
La scuola dell’infanzia, partendo da una visione dei bambini e delle bambine come soggetti attivi
e tenendo conto delle potenzialità e bisogni di ognuno, si configura come ambiente di
apprendimento per favorire lo sviluppo armonico e integrale.
Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, il curricolo viene organizzato in Campi di Esperienza
di apprendimento:
•
•
•
•
•
IL SÉ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità autonomia e salute)
IMMAGINI, SUONI E COLORI (gestualità, arte, musica, multimedialità)
I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura)
LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura)
All’interno di queste grandi aree si ritrovano i traguardi per lo sviluppo delle competenze, dai
quali la progettualità docente si orienta e definisce annualmente il percorso didattico, formativo
ed educativo.
La valutazione che avviene attraverso l’osservazione, è intesa come strumento di verifica del
percorso svolto dagli alunni e dalle alunne e come strumento di regolazione dell’intervento
educativo–didattico; viene operata dalle docenti sia a livello individuale che collegiale e con
modalità diversificate rispetto al tipo di attività.
4.2 Scuola primaria
• “Guglielmazzi” – 7 classi a tempo pieno*
• “Peron” - 10 classi tutte a tempo pieno
• “Tozzi” – 9 classi a tempo pieno
*Tempo pieno: 40 ore settimanali.
Finalità del tempo pieno
Gli studi di psicologia cognitiva mettono in stretta correlazione il grado di apprendimento di una
certa competenza con il tempo necessario all'allievo per raggiungerla (e con il tempo
effettivamente impiegato). Il tempo, dunque, diventa una variabile decisiva della qualità
dell'istruzione e su di esso si può costruire un efficace progetto di individualizzazione
dell'insegnamento.
Oggi si tende a privilegiare una dimensione qualitativa dei processi di apprendimento (la
partecipazione “costruttiva”, l'autocontrollo “strategico”, i fattori emotivi, le dinamiche sociali) ed è
sull'insieme di questi presupposti che si è basata la scelta di un’estensione del tempo-scuola per
favorire il benessere degli studenti e per contrastare l'insuccesso scolastico.
Avere maggior tempo a disposizione consente di andare oltre l'insegnamento e le metodologie
tradizionali. Un tempo più disteso può alimentare un diverso concetto di alfabetizzazione (con la
riscoperta di nuovi linguaggi), promuovere un diverso metodo di studio, lasciare spazio alle
identità e alle culture di provenienza, collegare la scuola alla vita, valorizzare anche gli aspetti
non intellettuali dell'esperienza scolastica.
Il tempo pieno si presenta così non solo come modello organizzativo più compatto e integrato
(ricco di servizi accessori), ma anche come una istituzione educativa “aperta” verso la città, come
centro di educazione permanente della comunità in sinergia con tutte le strutture operanti nel
territorio.
Organizzazione didattica
Nella scuola primaria, pur nel rispetto della libertà di insegnamento di ciascun insegnante,
l’organizzazione della didattica, condivisa nel team dei/delle docenti della stessa classe e nel
collegio dei docenti, ha come presupposto essenziale l’inclusione di ogni alunno, per farlo sentire
accolto e inserito serenamente in una comunità educante ed educativa.
Curricolo
Con riferimento alle Indicazioni Nazionali, le/i docenti della scuola primaria hanno condiviso un
curricolo delle discipline di insegnamento nel quale sono esplicitati competenze, obiettivi, metodi e
strategie e verifiche.
1 - Monte ore delle discipline
DISCIPLINE
classe 1a
classi 2a-3a
classi 4a-5a
RELIGIONE
2
2
2
1
2 (3 nella cl. 3
3 a)
LINGUA ITALIANA
7
6.30
6
MATEMATICA
7
6.30
6
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI 2
E TECNOLOGIA
2
2
STORIA
2
2
LINGUA INGLESE
2
GEOGRAFIA
2
2
2
CORPO MOVIMENTO E SPORT
2
2
2
MUSICA
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
LABORATORI
4.15
4.15
4.15
TOTALE
31.15
31.15
31.15
2 – Unità di apprendimento
Il progetto di riforma dei curricoli scolastici ruota attorno al concetto di competenze e sostiene che,
per garantire una formazione di qualità, “è necessario porre l’accento sulla capacità degli allievi di
utilizzare ciò che apprendono in classe in compiti e situazioni complesse, a scuola e nella vita”.
In base ai bisogni formativi che si evidenziano nelle singole realtà di ogni classe all’inizio dell’anno
scolastico, il team docente pianifica l’azione educativa in unità di apprendimento nelle quali le
discipline concorrono alla realizzazione del profilo formativo di alunne e alunni.
3 – Progettazione
Rappresenta un elemento importante di questo Istituto e si concretizza anche in attività di
RICERCA-AZIONE, intesa come operazione di costruzione di conoscenze e competenze
raggiunte sul campo per trovare le risposte ai problemi da risolvere. La compresenza dei/delle
docenti consente attività mirate e individualizzate, nonché la partecipazione ad iniziative del
territorio e alle visite guidate rispondenti a qualificati obiettivi pedagogico didattici. La particolare
situazione caratterizzata da ristrettezze finanziarie rende comunque indispensabile, in caso di
assenza del personale, l’utilizzo delle ore di contemporaneità per la sostituzione fino a 5gg.
secondo il quadro definito a livello di plesso e secondo la contrattazione integrativa d’istituto.
I progetti formativi sono destinati sia alle alunne e agli alunni, sia alle/agli insegnanti. Le finalità
alle quali i progetti destinati ad alunne ed alunni devono rispondere sono:
a) coordinazione trasversale dei saperi;
b) realizzazione della continuità verticale;
c) partecipazione alla vita e alle iniziative dell’ambiente di appartenenza;
d) integrazione culturale;
e) diversificazione degli iter formativi;
f) supporto a particolari esigenze di alunni in situazione di disagio;
g) risposta ad esigenze di specifiche fasce di età e di pari opportunità fra i sessi.
4 – Didattica laboratoriale e disciplinare
Controllare, conoscere, rinforzare, sviluppare, utilizzare la motivazione è un'importante esigenza
che la scuola attuale si trova ad affrontare, perché senza coinvolgimento diretto nel processo di
apprendimento non è possibile realizzare quest’ultimo. Pare importante, come scuola, creare le
condizioni per ottenere la partecipazione attiva di bambine e bambini, perché se non sono
presenti e interessate/i, quindi motivate/i, non esiste strategia didattica che funzioni. Il laboratorio
rappresenta un ambiente che dà sostegno all'apprendimento e che crea nelle bambine e nei
bambini la motivazione ad intraprendere le attività. Nel POF vengono inseriti numerosi laboratori,
organizzati per gruppi, classi, plessi ed altro, perché si ritiene importante che bambini e bambine
sperimentino differenti attività di laboratorio. Infatti, il clima che vi si respira è qualcosa di diverso
da quello dell'aula:
- è pratico nel senso che si fa con le mani, e per bambini e bambine la maggior parte degli
apprendimenti passa attraverso la manipolazione;
- è stimolante perché ci si trova di fronte a situazioni-problema motivanti, che inducono la
ricerca individuale e/o di gruppo.
Per l'insegnante è importante essere consapevole del ruolo di guida, che offre sostegno, ma non
soluzioni. All'interno delle attività laboratoriali, anche le bambine e i bambini che non trovano spazi
di realizzazione soddisfacente in altri contesti scolastici possono ottenere successi condivisi e, in
questo modo, migliorare la propria autostima e il proprio “star bene a scuola”.
5. Valutazione nella scuola primaria
Nelle esercitazioni la valutazione sarà espressa con un giudizio analitico che renda l’alunno/a
consapevole del suo percorso di apprendimento e si porrà come incentivo positivo.
Nelle verifiche e sulla scheda di valutazione i voti saranno espressi in decimi con una scala da
5 a 10 per gli alunni e le alunne delle classi 1e,2 e,3 e; da 4 a 10 per gli alunni e le alunne delle
classi 4 e e 5 e, con la sufficienza a partire dal 6.
Le prove di verifica bimestrali saranno valutate con i seguenti livelli:
Voto in
decimi
Livelli di riferimento
4
Mancato raggiungimento degli obiettivi; indica una notevole
distanza dall’obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali
5
Mancato raggiungimento degli obiettivi; indica una distanza
dall’obiettivo considerato nei suoi aspetti essenziali
6
Raggiungimento parziale degli obiettivi; abilità parzialmente
acquisita
7
Raggiungimento degli obiettivi; abilità acquisita, ma non
stabile
8
Complessivo raggiungimento degli obiettivi, abilità stabili
9
Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la quasi totalità
degli indicatori; abilità stabile, corretta e autonoma
10
Pieno raggiungimento degli obiettivi secondo la totalità degli
indicatori; abilità stabile, corretta e autonoma
4.3 Scuola secondaria di primo grado
Le strutture e i servizi
La Scuola Secondaria di Primo Grado “Cadorna” ha sede in Via alle Caserme n.6, a VERBANIA
PALLANZA ed è di norma aperta dalle ore 7.30 alle ore 1 8.30, da lunedì a venerdì.
La Scuola, oltre alle aule dedicate alle normali attività didattiche, dispone di biblioteche, cortile,
palestra, aula magna, aula multimediale; spazi per la didattica speciale, aule per le lezioni di
strumento e un auditorium; aula di scienze; aule provviste di LIM (lavagne interattive
multimediali) e spazi dedicati ad attività manuali, espressive e tecnico-pratiche.
La Scuola offre, per gli studenti e le studentesse del Tempo Prolungato, il Servizio Mensa, fornito
dagli Enti preposti, presso i locali della Scuola Primaria “Guglielmazzi”.
Al fine di ottemperare alle disposizioni normative relative alla sicurezza fissate dal D. Lgs.
81/2008, sono stati approntati il documento di valutazione dei rischi e il piano di sicurezza della
scuola; è stato divulgato a tutto il personale un prontuario di informazione sui rischi e la
sicurezza. Inoltre, come stabilito dalla Legge, saranno effettuate nel corso dell'anno scolastico
almeno due prove di evacuazione per abituare i ragazzi e le ragazze ad assumere
comportamenti corretti in caso di emergenza.
Finalità
La Scuola Secondaria di 1°grado accoglie ragazze e ragazzi che iniziano a vivere il delicato
periodo pre-adolescenziale; prosegue l’azione di orientamento ed approfondimento educativo e
di istruzione personale; accresce la capacità di partecipazione e di contributo ai valori della
cultura e della civiltà e costituisce la premessa indispensabile per l'ulteriore impegno nel
secondo ciclo di istruzione e di formazione.
La scuola secondaria di 1° grado si pone i seguenti obiettivi generali del processo formativo e si
caratterizza per i seguenti tratti educativi:
•
Educare in modo integrale la persona: promuovendo i processi formativi e
adoperandosi per creare, attraverso le conoscenze e le abilità, occasioni dirette a
sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni.
•
Aiutare a trovare una collocazione “nel mondo”: seguendo gli studenti e le
studentesse affinché acquisiscano un'immagine sempre più chiara ed approfondita della
realtà sociale e per permettere alle generazioni di affrontare, in modo più consapevole e
responsabile, le scelte future.
•
Orientare: ogni giovane promuovendo l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico,
psichico e intellettuale per permettergli/le di definire e di conquistare la propria identità e
di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale.
•
Ricercare un'identità personale: assolvendo al compito di accompagnare il /la
preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell'adolescenza.
•
Promuovere la motivazione: impegnandosi a far radicare le conoscenze e le abilità
disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando modalità
ricche di senso.
•
Prevenire i disagi e recuperare gli svantaggi: leggendo i bisogni e i disagi delle/dei
preadolescenti e intervenendo attraverso il coinvolgimento delle famiglie, di personale
competente, di associazioni e la società civile presente sul territorio.
•
Promuovere l’Inclusione: consolidando le pratiche inclusive nei confronti di ragazzi e
ragazze di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione; favorendo con
specifiche strategie e percorsi personalizzati la prevenzione ed il recupero della
dispersione scolastica ed il fallimento formativo precoce attraverso la collaborazione con
Enti locali ed altre agenzie educative del territorio; favorendo l’integrazione di allievi/e con
disabilità e bisogni educativi speciali attraverso adeguate strategie educative e didattiche.
La nostra scuola si propone di essere:
1. Un luogo dove studenti, famiglie e tutto il personale, nella ricchezza delle relazioni,
costruiscono insieme un ambiente positivo, attento ai bisogni di ognuno.
2. Un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso unitario di conoscenze
e di approfondimento, la varietà delle proposte educative offerte dagli Enti locali, dalla
famiglia e dalle varie agenzie culturali.
3. Un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di affidabilità e responsabilità, dove
la formazione della personalità e delle competenze cognitive si realizzano nella
possibilità di vivere relazioni serene con coetanei/e ed adulti, in maniera armonica, nel
rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente.
4. Una scuola che educa alla convivenza civile e al rispetto delle regole.
I tempi
L’organizzazione oraria della scuola prevede per le classi prime, seconde e terze la seguente
struttura:
Ora
1
2
3
Intervallo
4
5
6/Mensa
7
8
9
Inizio- 8:05-9 9:00-9: 9:55-1 10:50-1 11:05-1 12:00-1 12:55-13: 13:55-1 14:50-1 15:45-1
00
55
0:50
1:05
2:00
2:55
50
4:50
5:45
6:40
fine
Tale ripartizione è il risultato dell'incontro tra bisogni formativi e le esigenze delle famiglie e del
territorio, che sono sempre più differenziate.
Caratteristiche specifiche dell’offerta formativa nel TEMPO PROLUNGATO
Esigenze e finalità
Il Tempo prolungato si differenzia dal Tempo ordinario perché dispone di risorse docenti
aggiuntive che rendono possibile la realizzazione di progetti e attività didattiche laboratoriali.
1. Potenziamento dello studio delle lingue straniere.
2. Uso delle nuove tecnologie attraverso l’uso delle LIM.
3. Didattica laboratoriale ed attività espressive.
4. Didattica CLIL ( apprendimento integrato di lingua straniera e contenuto disciplinare).
5. Compresenza docenti di Italiano e Matematica : n.3 unità orarie settimanali. 6. Mensa: n.2 unità orarie
Elementi caratterizzanti l’offerta formativa e modello organizzativo della sola classe prima a tempo
prolungato
La classe prima a tempo prolungato con potenziamento espressivo e linguistico nasce da
una scelta ben precisa: perseguire nel triennio, a livelli di specializzazione crescente, due ben
precise finalità:
• il potenziamento delle due Lingue straniere, Tedesco e Inglese;
• l’educazione emotiva (conoscere e governare il proprio mondo interiore) attraverso la
recitazione e il teatro.
Tale selezione è motivata dal riconoscere come prioritarie, rispetto ad altre, due particolari
esigenze dei giovani nella fascia d’età compresa tra i gli 11 e i 13 anni: attraversare la delicata
fase di sviluppo della preadolescenza senza “perdersi”, e acquisire gli strumenti culturali per
orientarsi in un quadro di riferimento europeo, se non addirittura internazionale.
Senza modificare l’impianto orario del Tempo prolungato normale (36 lezioni, con due rientri
pomeridiani e servizio mensa), il Tempo prolungato con potenziamento espressivo e linguistico
offre:
•
•
•
una lezione settimanale con la compresenza di tre insegnanti: Italiano, Matematica e
Tedesco;
una lezione settimanale con la compresenza degli insegnanti di Inglese, Italiano, e
Matematica;
una lezione settimanale di compresenza degli Insegnanti di Italiano e Matematica.
Per un confronto, si ricorda che nel Tempo prolungato normale ci sono tre lezioni con la
compresenza degli insegnanti di Italiano e Matematica, ma non del docente di Lingua.
Le compresenze a tre consentono al gruppo classe di lavorare in piccoli gruppi, di realizzare
attività didattiche progettuali che prevedano anche l’uso di lingue straniere, nonché di
dedicare attenzione anche al recupero di eventuali difficoltà incontrate nell’apprendimento
dell’Italiano e della Matematica.
Per quanto riguarda la tipologia delle attività in inglese/tedesco, le lezioni saranno dedicate alla
realizzazione di moduli CLIL, di progetti europei, nonché all’inserimento nei progetti di
classe di componenti in lingua inglese/tedesca: ad esempio, nel recital dedicato alla Giornata
della Memoria gli alunni e le alunne si esibiranno nella recitazione/lettura espressiva anche di testi
in lingua inglese/tedesca, con relativa traduzione.
Per il potenziamento dell’ambito espressivo, invece, gli studenti lavoreranno alla realizzazione di
uno spettacolo teatrale con alcune parti in Inglese/ Tedesco.
Risorse interne
Le unità di Inglese e Tedesco utilizzate sono disponibili in quanto, da un orario-cattedra di 18 ore,
risultano 19 unità di lezione di 55 minuti, in cui quest’ultimo residuo orario non verrà destinato né
alla mensa, né all’intervallo, né alle supplenze, ma alla specializzazione del Tempo Prolungato in
ambito linguistico ed espressivo.
Risorse esterne
Assistente linguistica WEP (gratuita), esperti di madrelingua, esperti di recitazione.
Caratteristiche specifiche dell’offerta formativa nel CORSO MUSICALE
Esigenze e finalità
Il Corso ad Indirizzo Musicale si configura come specifica offerta formativa e non va confuso con
laboratori o attività musicali e strumentali di vario tipo.
Questi ultimi costituiscono un apprezzabile e auspicabile ampliamento dell’offerta didattica di un
Istituto nell’ambito dell’Educazione Musicale, ma non sono organizzati con le norme previste dal
DM 201/99 ed hanno finalità diverse se pur collaterali.
Il corso di scuola media a indirizzo musicale è integrato nell’intero progetto educativo d’istituto ed
è strettamente connesso all’insegnamento curriculare dell’educazione musicale, di cui è
arricchimento ed approfondimento.
Ha come finalità generale la promozione di una formazione globale della/del discente conseguita
anche attraverso la musica.
La proposta didattica è calibrata sui bisogni formativi dei/delle preadolescenti e tende a dare loro
mezzi articolati per esprimere in modo compiuto la propria personalità.
Lo studio e la pratica dello strumento musicale favoriscono, inoltre la liberazione di capacità
creative e comunicative.
Ciò in alcuni e limitati casi, anche in soggetti particolari di handicap.
Elementi caratterizzanti l’offerta formativa e modello organizzativo
Nella nostra scuola sono attivi otto corsi di strumento: chitarra, flauto traverso, pianoforte,
clarinetto, percussioni, tromba, violino e violoncello.
Per iscriversi al corso ad indirizzo musicale non occorre una precedente conoscenza musicale; è
però necessario che allieve e allievi, prima dell’ingresso nella Scuola Media, sostengano una
prova attitudinale organizzata in due momenti.
Le prove verificano le condizioni fisiche e le attitudini dei ragazzi in relazione all’ammissibilità del
corso stesso e in relazione allo strumento musicale da attribuire a ciascuno.
Per tutta la durata del triennio gli studenti e le studentesse ammessi parteciperanno a lezioni di
strumento musicale individuali e attività collettive, quali coro, orchestra e musica d’insieme.
La partecipazione alle attività musicali è gratuita, la disciplina strumento musicale affianca quelle
tradizionali e a fine quadrimestre sarà valutata sulla scheda personale, al pari delle altre materie.
In sede di esame di licenza media vengono verificate le competenze e le abilità acquisite nel
corso del triennio mediante un’esecuzione individuale e/o di gruppo collocata nell’ambito del
colloquio pluridisciplinare; in tale occasione possono emergere raccordi di natura interdisciplinare.
Il corso di scuola media ad INDIRIZZO MUSICALE è articolato con orario pari a 144 ore di lezioni
settimanali, che scaturisce dalla somma delle attività didattiche delle cattedre di strumento
musicale attualmente presenti nell’organico della scuola.
Le indicazioni contenute nel D.M. N. 201 del 6/08/1999 prevedono lezioni individuali e/o per
piccoli gruppi di tecnica strumentale, lezioni per gruppi-classe oppure per piccoli gruppi di teoria
musicale e lettura delle notazioni musicali, di musica d’insieme; prevedono l’ascolto partecipativo
come strumento metodologico e, laddove se ne ravvisi necessità o opportunità, la possibilità di
curare il potenziamento delle abilità strumentali, il recupero, la valorizzazione delle eccellenze.
MUSICA D’INSIEME
La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didattico-formativa è
configurata in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentale
omogeneo, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, da parte di singoli docenti di
strumento musicale, dei gruppi di competenza sia l’attuazione di esperienze di compresenza.
ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI
Accanto all’attività didattico-formativa di base, possono essere realizzate attività aggiuntive,
integrative e complementari, che valorizzino le esperienze formative degli alunni costituendone
cambiamento e approfondimento.
• Preparazione e svolgimento di spettacoli musicali
• Partecipazioni a concorsi di esecuzione musicale
• Attività effettuate d’intesa con altri istituzioni scolastiche, anche in prospettiva di un nuovo
ed ulteriore sviluppo delle reti scolastiche
• Introduzione dell’uso di software specifici di notazione musicale e di gestione di file sonori
anche in relazione all’integrazione del suono nei prodotti multimediali.
5. Ampliamento dell’offerta formativa
5.1 I progetti caratterizzanti l’istituto
Gli ambiti in cui possono presentarsi esigenze concrete cui rispondere con attività di supporto al
sistema sono, semplificando, tre:
✍ azioni a supporto di alunne e alunni;
✍ azioni a supporto della didattica;
✍ azioni a supporto del buon funzionamento dell’istituto.
Nell’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella, dall’adozione di comuni linee guida pedagogiche ed
organizzative, deriva l’attuazione sia di interventi d’istituto, vale a dire un complesso di azioni
che coinvolgono in modo fortemente coeso i tre ordini di scuola, sia di progetti specifici di un
singolo ordine di scuola o di singoli consigli di classe, ma riconducibili alle scelte, didattiche ed
educative, condivise.
Gli interventi di istituto, per la loro ampia articolazione, comprendono anche singole iniziative che
corrispondono a specifiche azioni progettuali.
La presentazione delle attività di supporto al funzionamento della scuola può dunque essere
schematizzata dalla seguente tabella.
Ambito di
intervento
Grado di coesione
organizzativa
Denominazione
Supporto all’azione
didattica
Livello di istituto
POF e Miglioramento
Supporto ad alunni/
e
Livello di istituto
Inclusione: Bisogni
Educativi Speciali (disabilità,
DSA, disagio, svantaggio
linguistico)
Supporto ad alunni/
e
Livello di istituto
Accoglienza, continuità e
orientamento (con relativi
progetti inclusi)
Supporto al
funzionamento del
sistema-istituto
Livello di istituto
Sicurezza
Supporto all’azione
didattica
Progetti attuati da un singolo
ordine di scuola/consiglio di
classe riconducibili alle scelte
pedagogiche condivise.
1. Educazione alla salute
2. Educazione alla
cittadinanza
3. Educazione ambientale
4. Educazione all’affettività
5. Potenziamento dei percorsi
disciplinari curriculari
2.
I progetti di supporto alle attività didattiche
Vengono inclusi in tale sezione progetti rivolti alle educazioni, a singole discipline curriculari e
all’attuazione delle scelte educative. Nella maggior parte dei progetti viene adottata una
didattica laboratoriale; frequente è la collaborazione con istituzioni operanti sul territorio.
L’elenco seguente viene ripartito per ordine di scuola.
Area
Progetto
Infanzia
R
Acrobatica a terra
DR
Primaria
G
T
A
pagam
ento
x
x
Psicomotricità
x
x
Gioco sport
x
Responsabile
x
Associazione
CLAP
Bellora,
Cervia
Esperti coop
Lasso
CSI, S.
Santamaria
Casadei,
insegnanti di
sport nei
plessi
Società
sportive del
territorio
Sportiamo
x
Casadei
CSI
Corso di sci
x
x
Casadei
Scuola di sci
Domobianca
Naturalmente…diversi
x
x
Petitti
E. Del Negro
Unplugged
x
Zuffi
Operatori ASL,
Sert
Ins. di sezione
Comando dei
vigili urbani
Beltramini
Agronoma F.
Simonetti;
Il giardino del serpente Arcobaleno
Sicurezza
Noi con voi
x
x
x
x
x
x
CSI
x
x
x
Esperti
esterni / enti
Ins. di sezione
x
Avviamento alla pratica sportiva*
Amico Vigile
x
x
x
Responsabili
Sicurezza dei
plessi
x
Fare scuola
Ed.
alla
cittad
inanz
a
P
x
Progetti coop
Ed.
salut
ee
all’aff
ettivit
à
G
Secon
daria
Passante
x
Generazioni consapevoli
CCR
x
x
?
Enel-cuore
onlus,
Fondazione
Reggio
Children
x
Galbiati
Prof. Rivoltella
e Rondonotti
del CREMIT
Milano
x
Sammartano,
Santarelli
Facilitatrici
CCR
Sammartano
Ass. 21 marzo,
Libera VCO
Mafie: parlatene!
x
x
Trasparenza: conoscere il comune di
Verbania
x
Santarelli,
Spagnolo
Comune di
Verbania
Recital per la celebrazione della
Giornata della Memoria
x
Baruffaldi
Casa delal
Resistenza
Animazione alla lettura: Ludorì, A che
libro giochiamo, Liberamente
x
Micotti
Biblioteca
civica
Certificazione Cambridge ket
x
Assistente madrelingua inglese
x
Deutshwagon
x
x
x
Muttersprache Deutsh
x
Photonics4all
x
Approccio alla musica
x
Io suono…tu canti
x
x
x
x
Cantatutti
x
x
Bambara
Docenti centro
lingue
“Cambridge
open school”,
Busto Arsizio
Bambara
WEP
Petitti
?
Bellini, Merlo
I. Gutierrez
Muhl
Imperatore
Politecnico
Milano
Balzarini
Bertola
E. Puglisi
Milesi
x
x
Diamoci una mossa
Pote
nzia
ment
o
perc
orsi
disci
plinar
i
curric
olari
x
X
La fata della primavera
Con Pebìli, una sosta filosofica per –
sen-sare…
x
x
Cerutti
S. Zanola
Merlino
A. Longhi
Gusmeroli
x
Pon
FESR
Suppini
Ev: Fulvio
Manara
(UniBergamo)
Passante
B. Lori
A spasso per Suna: il paese, le sue
tradizioni, le sue figure illustri
x
A zonzo per l’arte
x
x
Bisson
Ass. Baobab,
Lisa Berra
Riciclarte
x
x
Bisson
Ass. Baobab,
Lisa Berra
Passio, il sogno dell’umanità
x
x
Ruocco
Diocesi di
Novara
Mettiamoci in gioco
x
Passante
Associazione
Cara Suna,
educatori
ludoteca
Obertini
Andrea
Gherardini
x
Laboratorio teatrale
Su il sipario
x
x
x
Insegnanti di
classe
Teatro Peter Pan
x
Verbania ieri e oggi
x
Musica e movimento
Potenzia-mente
x
x
x
x
x
x
x
Lasso
Panosetti,
Cantone
Archivio di
Stato, Museo
del Paesaggio,
Biblioteca
civica, casa
Ceretti
Sala
Renata Sacchi
Ramoni
Dott.ssa
Vadalà;
ass. Baobab
Lingua e cultura spagnola
x
Santangelo
Storia locale
x
Santangelo
Arte terapia
x
Arte e letteratura
Educare alla cittadinanza e alla
memoria
x
x
x
x
Agus, Accorsi
Sandra Maria
Oikawa
Agus
Biblioteca
civica
Passante
ANPI, Casa
della
Resistenza,
CCR, Comune
di Verbania,
Alpini, Archivio
di Stato
* L’istituto si riserva di aderire, anche nel corso dell’anno, a quei progetti non precedentemente deliberati
che il territorio propone e che il team docente, assieme alla Dirigente scolastica, ritiene pertinenti con
l’ampliamento dell’offerta formativa.
3.
I progetti di potenziamento dell’offerta formativa
A) Area linguistica
LE LINGUE FANNO PONTE
Il nostro Istituto è da anni impegnato in un’offerta formativa con una crescente attenzione verso il
miglioramento delle abilità linguistiche in una prospettiva europea. Ciascun alunno/a, futuro/a
cittadino/a, dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo
flessibile a un mondo in rapido mutamento. Dovrà maturare un atteggiamento positivo nei
confronti della madrelingua per poter poi sviluppare anche le abilità richieste per comunicare nelle
lingue comunitarie. In questi anni si sono attivate molte iniziative per sviluppare nelle alunne e
negli alunni l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e la curiosità per le lingue
e la comunicazione interculturale.
Il potenziamento linguistico si articolerà secondo la seguente proposta.
Nelle classi quarte e quinte della scuola primaria
L’insegnamento della lingua inglese in tutte le classi di scuola primaria secondo le Indicazioni
Nazionali; potenziamento orario di due lingue comunitarie nella scuola primaria INGLESE E
TEDESCO.
Integrazione della normale offerta oraria ministeriale con 1 ora settimanale in più di lingua inglese
per le classi quarte e 2 ore settimanali in più per le classi quinte e un pacchetto di 8/10 ore di
approfondimento della lingua tedesca solo per le classi quinte.
A questo si può aggiungere la presenza di un’assistente madrelingua (progetto Teacher Assistant
con agenzia Wep-Torino da febbraio a fine aprile 2016), che potrebbe essere utilizzata sulle classi
quinte della scuola Peron in alternativa all'ora di inglese aggiuntiva.
Nelle classi a tempo prolungato linguistico espressivo della scuola secondaria di primo
grado
Il Tempo prolungato si differenzia dal Tempo ordinario perché dispone di risorse docenti
aggiuntive che rendono possibile la realizzazione di progetti e attività didattiche laboratoriali. Il
Tempo prolungato linguistico nasce dalla scelta di perseguire nel triennio, a livelli di
specializzazione crescente, due ben precise finalità:
✓ il potenziamento delle due Lingue straniere, Tedesco e Inglese.
✓ l’educazione emotiva (conoscere governare il proprio mondo interiore) attraverso la
recitazione e il Teatro.
Tale selezione è motivata dal riconoscere come prioritarie, rispetto ad altre, due particolari
esigenze dei giovani nella fascia d’età compresa tra i gli 11 e i 13 anni: attraversare la delicata
fase di sviluppo della preadolescenza senza “perdersi”, e acquisire gli strumenti culturali per
orientarsi in un quadro di riferimento europeo, se non addirittura internazionale
Risorse: un’unità per la scuola primaria e un’unità per la scuola secondaria di primo grado
Per il potenziamento della lingua tedesca si prevede un totale di 36 ore annue.
L'utilizzo della madrelingua Wep potrà avvenire su pacchetti di attività laboratoriali concordate.
B1) Area scientifico-tecnologica, Primaria
TECNOLOGIA – SCIENZE – ATTIVITA’ ESPRESSIVE/ MANIPOLATIVE- ALIMENTAZIONE –
BOTANICA
Sulla base delle Indicazioni Nazionali, il laboratorio inteso soprattutto come modalità per
accostarsi in modo attivo e operativo a situazioni e fenomeni oggetto di studio, rappresenta il
riferimento costante per la didattica.
Pertanto le attività laboratoriali di potenziamento dell’offerta formativa offrono esperienze dirette e
coinvolgenti al fine di avvicinare bambine/i in modo semplice e giocoso alle tematiche inerenti
l’ambiente, la tecnologia, le arti, le scienze la multimedialità.
COMPETENZE
•
•
•
•
L’alunno/a sviluppa atteggiamenti di curiosità e di ricerca delle spiegazioni di quello che
vede succedere.
Affronta situazioni problematiche richiamando a sé gli apprendimenti, il senso di
responsabilità, le capacità di collaborazione, le doti di creatività.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: li descrive e realizza semplici esperimenti.
Sperimenta strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e
multimediali.
DESTINATARI: alunne/i della scuola primaria
DOCENTI: insegnanti di classe più 1 figura organico di potenziamento
SPAZI: aule speciali (informatica, scienze, cucina, ceramica) aule di classe, spazi esterni.
B2) Area scientifica, Secondaria
Obiettivi: migliorare la padronanza dei linguaggi scientifici
Destinatari: gruppo di allievi/e di livello medio-alto, appartenenti alle sotto elencate classi.
U.O./settimana/classe Classi
Totale/settimana
2
1^, 2^, 3^ Tempo Prolungato
6
1
Classi 1e, 2e, 3e del Tempo Ordinario e 12
Musicale
Si prevede la possibilità di articolare le presenze del docente in pacchetti orari che rispettino,
comunque, il monte ore totale previsto per i diversi tempi-scuola. Il residuo orario verrà utilizzato
per la progettazione in itinere.
Le suddette attività si effettueranno in compresenza nelle ore di italiano/matematica/scienze/
storia/geografia/tecnologia in base alla tipologia dell'esperienza da progettare col docente
disciplinare.
Risorse: docente aggiunto proveniente preferibilmente dalla classe di concorso A059, in
seconda istanza dalla classe A043.
C) Area dell’inclusione
Percorsi d’inclusione per alunni/e BES
L’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella di Verbania Pallanza da anni pone la propria attenzione
in modo particolare all’area del disagio scolastico e sociale, attivandosi, di conseguenza, nella
ricerca di percorsi di inclusione sempre più efficaci.
Dalle esperienze si è imparato a ricercare didattiche speciali adeguate ad affrontare tipologie di
handicap molto delicate e difficili, per le quali risulta indispensabile attuare metodi pedagogici che
coinvolgono per intero le classi che accolgono questi/e allievi/e. Si sono aperte le porte della
scuola per creare reti di collaborazione con associazioni ed enti; si sta operando per creare uno
stretto contatto con tutti i servizi socio-sanitari che operano sul territorio, ed infine si punta ad una
sempre maggiore collaborazione e scambio con le famiglie.
Si ritiene che per raggiungere l’obiettivo dell’inclusione di tutti gli studenti e tutte le studentesse in
situazione di disagio, sia necessario riflettere sulla metodologia della progettazione didattica.
Valorizzando la dimensione dell’operatività nella conduzione delle attività disciplinari e
interdisciplinari. Stimolando la progettazione di attività didattiche che sfruttino le opportunità
offerte dall’ambiente e dal territorio.
Da quando la scuola è divenuta Istituto Comprensivo, gli/le insegnanti stanno imparando a
utilizzare i benefici di essere scuola dai tre ai quattordici anni, ovvero si sta costruendo un
percorso di continuità tra ordini scolastici che permette ad allieve e allievi e ai loro insegnanti di
poter seguire, in particolare, gli studenti in difficoltà, in modo continuo, con una maggiore
tempestività e collaborazione.
“Per non ricominciare da capo” è la frase che condensa i benefici di essere Istituto Comprensivo,
soprattutto con chi ha difficoltà. La trasmissione di dati, metodi di lavoro, esperienze, evita le
perdite di tempo che danneggiano molto allieve e allievi per i quali l’intervento tempestivo,
puntuale ed adeguato è indispensabile per raggiungere successo e autonomia.
DESTINATARI
AREE DI
INTERVENTO
FINALITA’
PROGETTI
OPERATORI
INDICATORI DI
SUCCESSO
Alunni/e con
certificazione L.
104.
BES L. 53/2003
D.M.
27/12/2012 e
C.M. n°8 del
06/03/2013.
Alunni DSA L.
170 2010
1.Area
affettivorelazionale.
2.Area delle
competenze
trasversali.
Alunni BES di
terza fascia,
disagio sociale
e linguistico –
“stranieri”
3. Aree degli
interventi
disciplinari:
a. linguistica
b. logicomatematica
c. tecnologica
1.Rilevazione dei
bisogni;
Inclusione;
Socializzazione;
Autonomia
personale e
sociale;
PRIMARIA:
- progetto “Teatro a
scuola”
- attività in piccoli gruppi
- Progetto di plesso “La
Peron siamo noi”
- attività interdisciplinari
per classi parallele
- tutoring tra classi in
verticale
- Gruppi di recupero/
potenziamento
- Attività laboratoriali
- Progetto dell’I.C. “Star
bene a scuola”
- Autoaggiornamento
dei docenti sulle
metodologie didattiche
sia nuove che
consolidate, per
contribuire al
3.compensazione miglioramento delle
dei disturbi di
occasioni formative (sc.
alunni: DSA, in
Primaria M. Peron)
situazioni di
svantaggio
sociale e
SECONDARIA:
linguistico e di
1. Sam a teatro
disagio
scolastico.
2. Sam nell’orto
dell’infanzia
4.. Acquisizione
competenze
3. Con poco o nulla:
basilari nelle
percorsi nelle attività
seguenti
espressive grafico
discipline:
figurative e di
manipolazione
4a. L1, L2:
4. Sam e la musica
4b.matematica;
5. Sam e recupero delle
4c. discipline
abilità di base e
grafiche, manuali preparazione agli esami
e informatiche.
di licenza
informatica.
6. Sam e la lingua
italiana per allievi
stranieri
2.Rilevazione
delle potenzialità;
sviluppo e
consolidamento
delle abilità di
base;
Sviluppo
dell’autonomia
didattica;
Costruzione di
competenze
trasversali e di
cittadinanza.
7. Sam e i laboratori di
scuola formazione
8. Sam e il giornale
della scuola
9. Star bene a scuola
10. Lavoriamo la carta
con Marina
11. Allegramente
insieme, con la
collaborazione della
cooperativa Vaina e
l’oratorio don Bosco.
Funzione
strumentale
BES;
Insegnanti di
sostegno;
personale
docente;
docenti
assegnati
come organico
di
potenziamento;
insegnanti con
distacco sul
progetto
“Provaci
ancora Sam”;
Operatori
socio-sanitari;
Esperti ed
associazioni
esterne
coinvolti nei
progetti.
Enti ed
associazioni
territoriali.
PRIMARIA:
Raggiungimento
degli obiettivi
previsti per
l’80%degli
alunni coinvolti
Manifestazione
di maggior
fiducia nelle
proprie capacità
per il 90% degli
alunni
- esito positivo
dei monitoraggi
di gradimento
delle attività
SECONDARIA:
- Eliminazione
al 100%
dell’abbandono
scolastico;
- abbassamento
delle
pluriripetenze
entro il 3% della
popolazione
scolastica;
- esito positivo
dei monitoraggi
di gradimento
delle attività
6. Verifica e valutazione
6.1 La valutazione scolastica
La valutazione svolge una funzione specifica essenziale nel complesso sistema formativo. Non è
un momento, ma un processo che coinvolge i singoli docenti, i Consigli di sezione, interclasse e
classe ed il Collegio Docenti. Essenzialmente essa consente di:
• comprendere ed esprimere considerazioni dettagliate sull'evoluzione sia delle conoscenze,
abilità e competenze disciplinari sia della maturazione personale di ciascun alunno/a;
• regolare la programmazione curricolare, lo stile di insegnamento ed il sistema didattico
complessivo.
La valutazione scolastica non è dunque un giudizio sanzionatorio fine a se stesso, ma ha il
duplice scopo di regolare il processo di formazione sulla base delle risultanze via via rilevate e di
guidare l'alunno/a a conoscere e sviluppare, nel migliore dei modi, le proprie potenzialità (C.M.
167/93) e ha come obiettivo principale quello di formare i cittadini e le cittadine di oggi e di
domani, operando per l’inclusione di tutti/e.
Il sistema di valutazione è composto da tre fasi:
• Accertamento: operazione intenzionale con cui si misurano conoscenze, abilità,
competenze (con tipologie diverse di prestazioni: test, prove, esercitazioni).
• Verifica: con confronto e correlazioni si mettono in relazione i dati accertati con l'ipotesi
iniziale (obiettivi) e il progresso degli allievi rispetto alla situazione di partenza.
• Valutazione: si dà un'interpretazione qualitativa ai rilevamenti sull'apprendimento/
insegnamento.
Certificazione delle competenze
Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni sono descritte e
certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di
primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR
122/2009).
Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle
istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.
Valutazione alunni DSA
In considerazione della particolare peculiarità degli stili di apprendimento di alunne e alunni con
D.S.A., i/le docenti predispongono un PDP, piano didattico personalizzato atto ad individuare le
strategie didattiche più opportune; vengono quindi stabiliti criteri di valutazione in relazione agli
ambiti coinvolti.
Valutazione alunni con certificazione
Il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli
obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto
dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va
evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione.
Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si
riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunna/o,
prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle
esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo
flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento.
Valutazione alunni stranieri in fase di alfabetizzazione
La valutazione è collegata al percorso di apprendimento proposto ad alunne e alunni a seconda
della data di arrivo e/o delle informazioni raccolte durante la prima accoglienza.
Verrà privilegiata inizialmente una valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” prendendo
in considerazione il percorso, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno, ma soprattutto le
potenzialità di apprendimento dimostrate.
In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un
grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può
mancare una previsione di sviluppo dell’alunno/a.
6.2 La valutazione del comportamento
Nella scuola del Primo ciclo il comportamento viene analizzato in una dimensione prettamente
educativa e, pertanto, la valutazione dello stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma deve
consistere in una formulazione allargata, in riferimento alla costruzione/maturazione di
competenze comportamentali.
Per la definizione del voto di comportamento si considerano, perciò, i seguenti indicatori:
• rispetto delle regole e dell'ambiente scolastico
• comportamento rispettoso con i docenti, personale scolastico, compagni
• impegno
• collaborazione per la costruzione del bene comune
Per l'attribuzione del voto di comportamento i Consigli di classe utilizzano la griglia allegata.
VOTO
Valutazione del comportamento – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
10
· Ha mantenuto un comportamento corretto con compagni, insegnanti, capo
d’istituto, personale non docente
· Ha lavorato con gli altri per la costruzione del bene comune
· Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti
· È stato/a puntuale nel rispetto di orari e regole. Regolare e serio
svolgimento delle consegne scolastiche
9
· Ha mantenuto un comportamento corretto con compagni, insegnanti, capo
d’istituto, personale non docente
· Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti
· È stato/a puntuale nel rispetto di orari e regole. Regolare e serio
svolgimento delle consegne scolastiche
8
· Ha mantenuto solitamente un comportamento corretto con compagne/i,
insegnanti, Dirigente, personale non docente
· Ha rispettato le attrezzature e gli ambienti
· È stato/a quasi sempre puntuale nel rispetto di orari, regole e nello
svolgimento di consegne scolastiche
7
· Episodiche infrazioni di grave entità e/o reiterate infrazioni di lieve entità
(vedi regolamento), con notifica alla famiglia e/o registro di classe
6
· Reiterate infrazioni gravi (vedi regolamento), con notifiche alla famiglia e
registro di classe
· È stato frequentemente fonte di disturbo significativo alle attività didattiche
(con notifica alla famiglia e sul registro dei profili personali)
5
· Comportamenti di particolare gravità che abbiano condotto all’irrogazione di
sanzioni disciplinari con l’allontanamento temporaneo per periodi superiori a
quindici giorni
Il Consiglio prenderà in considerazione anche la presenza di eventuali note di merito verbalizzate
a registro e sul portfolio individuale dello studente allegato al registro.
Il Documento di valutazione viene consegnato e illustrato ai genitori alla fine del primo
quadrimestre e al termine dell’anno scolastico e contiene i livelli del profitto.
Costituiscono strumento di verifica prescrittiva le prove Invalsi (Istituto Nazionale per la
Valutazione del Sistema dell'Istruzione), ossia prove standardizzati nazionali per la rilevazione
delle conoscenze e delle abilità degli studenti in Italiano e Matematica. Vengono somministrate
nel mese di maggio nelle classi seconde e quinte della Scuola Primaria, a giugno nelle classi
terze della Scuola Sec. di I grado dove costituiscono prova d’esame.
Il “Registro personale del docente”. A partire dal presente anno scolastico, il nostro Istituto ha
adottato, in via sperimentale, il registro elettronico soltanto per le/i docenti che si sono resi
disponibili alla sperimentazione. I genitori, tramite password rilasciata dalla scuola, potranno
accedere a tale registro e conoscere argomenti delle lezioni tenute dai docenti e voti conseguiti
dai propri figli. Il prossimo anno scolastico si adotterà tale strumento a pieno regime.
7. Il modello organizzativo dell’istituto
7.1 L’organigramma
Collaboratori del Dirigente
Prof.ssa Lavelli, ins. Ramoni
Referenti di Plesso
INFANZIA
“Rossi” Dal Passo
“S.Anna” Gusmeroli
“Della Rossa” Ocello
PRIMARIA
“Tozzi” Passante
“Peron” Onelli
“Guglielmazzi” Lasso
SECONDARIA
“Cadorna” Montanaro
FUNZIONI STRUMENTALI
1 Funzione strumentale al POF,
autovalutazione e miglioramento
Prof.ssa Sammartano
2 Funzioni strumentali BES e
inclusione
SECONDARIA Prof.ssa Pala
INFANZIA e PRIMARIA ½ Ins. Ramoni +½ Libonati
1 Funzione strumentale ContinuitàOrientamento
SECONDARIA Prof.ssa Pletti
INFANZIA e PRIMARIA ins. Passante
REFERENTI
Somministratore prove screening
per rilevazione eventuali casi DSA
Prof. Giovanni Poletti
Referenti informatica
Ins. Bisson Milena (Tozzi) – Ins. Camocardi Maria
Teresa (Guglielmazzi)- Ins. Minazzi Tiziana (Peron)Prof.ssa Bambara Patrizia (Cadorna)
Referente Formazione
Maurizi
Referente sito della scuola
Ins. Minazzi Tiziana + collaboratore Prof.ssa Petitti
(Cadorna)
Referente indirizzo musicale
Prof. Sarasini Tiziano
Referenti Progetto Star bene a
scuola
Prof.ssa Petitti Stefania
Ins. Ramoni Stefania
Referente biblioteca Sc.
secondaria
Prof.ssa Micotti
Referenti progetti
Scuola dell’Infanzia “Della Rossa” : Ins. Beltramini
(progetto Permacultura)
Scuola Primaria “Guglielmazzi”: Ins. Caratozzolo e
ins. Serranò (progetto continuità)
Scuola Primaria “Peron”: Ins. Maurizi (progetti
sportivi); ins. Agus (progetto Arte); ins. Obertini
(progetto Teatrale); ins. Cerutti (progetto Musica/Coro)
Scuola Primaria “Tozzi”: Ins. Cinus (progetti
sportivi);
Ins. Bertola (progetti Musica); ins. Bisson (progetti
Arte)
Referente Coordinatore del
Curricolo di Istituto
Ins. Vezzio
Referente Archivio di Istituto
Ins. Santangelo
Referenti Aule speciali
Scuola Primaria “Guglielmazzi”: Aule Musica e
Pittura ins. Giovanelli, Palestra e Aula scienze ins.
Camocardi, Aula informatica ins. Camocardi
Scuola Primaria “Peron”: Palestra ins. Maurizi; Aula
di ceramica ins. Vannucci; Biblioteca e fotocopiatore
ins. Menini
Scuola Primaria “Tozzi”: Aula Informatica ins.
Bisson
COMMISSIONI
Nucleo di autovalutazione RAV
Prof.ssa Sammartano - Ins. Ramoni- Ins. Varini –
Ins. Onelli
Commissione orario Scuola
secondaria
Prof. ssa Lavelli Sofia – Prof.ssa Montanaro
Rosanna –
Commissione POF
Ins. Dal Passo Antonietta, Ins. Autiero Giuseppina,
Ins. Manti Maria, Ins. Crosa Lenz Elena,
Ins.Passante Vera, Ins. Maurizi Lorella, Ins. Borghini
Mara, Ins. Giovanelli Simona, Ins. Trapani Vanessa,
Prof.ssa Pala, Prof.ssa Pletti Enrica, Prof.ssa
Bambara Patrizia, Prof.ssa Santarelli Alessandra,
Ins. Gragnaniello, Guglielmucci
Commissione continuità e
Orientamento
INFANZIA e PRIMARIA Docenti sezioni/classi
terminali
SECONDARIA Coordinatori classi prime e terze
Commissione formazione classi
Secondaria
Prof.ssa Pletti, Prof.ssa Lavelli, prof.ssa Pala +
docenti non impegnati negli esami
Coordinatori di classe Scuola
Secondaria
Prof. Poletti – classe 1^A
Prof.ssa Lavelli– classe 1^B
Prof. Martelli – classe 1^C
Prof. ssa Serra – classe 1^D
Prof. Caramella– classe 1^E
Prof. ssa Balzarini -classe 2^A
Prof. di matematica -classe 2^B
Prof. ssa Sammartano -classe 2^C
Prof. ssa Baruffaldi -classe 2^D
Prof. ssa Santarelli -classe 2^E
Prof. ssa Zuffi -classe 3^A
Prof. Micotti -classe 3^B
Prof.ssa Vezzio -classe 3^C
Prof.ssa Spagnolo - classe 3^D
Prof.ssa Rolla C. –classe 3^E
GLH di Istituto (art. 15 L 104/92)
Insegnanti di sostegno+Ins. di sezione/classe e
coordinatori Secondaria, operatori dei servizi,
familiari di alunni con disabilità
GLH operativo (art.15 L 104/92)
Consiglio di classe + operatori Asl
7.2 L’organigramma della sicurezza
Organigramma funzionale nominativo della Sicurezza
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Rubatto Stefania
Medico Competente
Dott. Stefano Pavanello
RLS
Sig.ra Antonella Cabassa
ASPP dell’Istituto:
Lizzano M. Carmela
Manzini Maria Rita
Varini Maria Teresa
Vezzio Mirella
Santangelo Aldo
De Stefano Donata
Famiglietti Cristina
RSPP
Prof. Ferdinando Scarfa
Addetti
Antincendio
Addetti
Primo Soccorso
Plesso “Cadorna”
Violi Concetta
Vezzio Mirella
Lavelli Sofia
Plesso “Cadorna”
Montanaro Rosanna
Violi Concetta
Colpo Marina
Vezzio Mirella
Pala Lucia
Plesso “Tozzi”
Bertola Grazia
Calzolari Monica
Carbone Rosa
Di Bella Tiziana
Plesso “Peron”
Catania Aurora
Piva M. Cristina
Ramoni Stefania
Vannucci Annalisa
Plesso “Guglielmazzi”
Galantucci Angela
Giovanelli Simona
Lasso Enrica
Borghini Mara
Plesso Inf. “DellaRossa”
Cavallaro Carla
Beltramini Nicoletta
Plesso Inf. “S.Anna”
Milani Gabriella
Pantone Ornella
Cariolo Luisa
Manzini M. Rita
Moscardi Rosaria
Plesso Inf. Suna
Giani Cinzia
Mussi Donatella
Autiero Giuseppina
Plesso “Tozzi”
Breganni Raffaella
De Luca Caterina
Calzolari Monica
Plesso “Peron”
Ramoni Stefania
Varini M. Teresa
Onelli Patrizia
Catania Aurora
Plesso “Guglielmazzi”
Lasso Enrica
Plesso Inf. “DellaRossa”
Sollazzo Olimpia
Plesso Inf. “S.Anna”
Cariolo M. Luisa
Manzini M. Rita
Moscardi Rosaria
Plesso Inf. Suna
Autiero Giuseppina
Lizzano Carmela
Giani Cinzia
Mussi Donatella
7.3 Formazione e aggiornamento
Le attività di formazione e di aggiornamento delle/dei docenti hanno lo scopo di arricchire la loro
professionalità in relazione all’approfondimento dei contenuti delle tematiche connesse con i
cambiamenti determinati dall’attuazione dell’autonomia scolastica e dall’uso ormai consolidato di
nuovi strumenti di informazione che hanno contribuito a modificare l’approccio fra la funzione
docente, gli studenti e il territorio.
Le iniziative di formazione e di aggiornamento del personale docente, in una scuola attenta alle
trasformazioni, sottolineano la necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere
i progetti di ricerca e di sperimentazione con il contesto sociale e culturale esterno. Inoltre,
garantiscono la crescita professionale degli insegnanti con l’obiettivo di migliorare la qualità degli
interventi didattici ed educativi a tutti i livelli.
Inoltre, da quest’anno, sulla base di quanto stabilito dalla L.107/2015, la formazione è da
considerarsi obbligatoria e permanente. Le proposte formative saranno integrate con quanto
stabilito nel RAV, nel PTOF e nel Piano di Miglioramento, nell’ottica dell’innovazione e del
miglioramento continuo.
Nel nostro Istituto Comprensivo, pertanto, si attiveranno nel corso dell'anno scolastico 2015/2016
corsi sull'integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e nella
valutazione:
• un corso sull'utilizzo del registro elettronico
• un corso (a più livelli) sull'uso didattico della LIM (lavagna interattiva multimediale).
• un corso (continuazione del percorso già intrapreso lo scorso anno) sulla Flipped
classroom o classe rovesciata
• un corso sull’uso del cloud.
Una voce importante è da dedicare all'AUTOAGGIORNAMENTO. In particolare nella scuola
Peron si è costituito un gruppo di studio e di confronto sui metodi e l’organizzazione
dell'insegnamento. In particolare, si studieranno i metodi più in voga nel momento (scuola
montessoriana e a scuola senza zaino) mettendoli a confronto con altri metodi interessanti
(Scuola steineriana- le intelligenze multiple di Gardner- la pedagogia della lumaca di Zavalloni - il
metodo della ricerca applicato alla didattica).
Il percorso di studio e di confronto vuole trovare i punti di forza dei diversi metodi per integrarli, se
possibile, nel nostro modo di far scuola per migliorarlo. L'obiettivo finale è la costruzione di un'idea
di scuola condivisa e di un relativo metodo.
4.Gli organi collegiali
Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello
territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti
interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici. Gli Organi
Collegiali Scolastici svolgono un importante ruolo all’interno dell’istituto, in quanto garantiscono il
libero confronto tra tutte le componenti scolastiche e il raccordo tra scuola e territorio di
appartenenza. Essi restano ancora disciplinati dal D. Lgs. n°297/94 (Titolo I della Parte I del Testo
Unico in materia di istruzione) così come integrato e modificato dai successivi provvedimenti
normativi.
ORGANO
Collegio dei
Docenti
COMPOSIZIONE
COMPETENZE
COMPITI
Composto dal personale
docente di ruolo e non di
ruolo in servizio.
Si insedia all'inizio
dell'anno scolastico,
riunendosi secondo un
calendario utile
all’organizzazione
didattica:
• almeno una volta per
ogni trimestre o
quadrimestre;
• ogni qualvolta il
Dirigente Scolastico ne
ravvisi la necessità;
Ha la responsabilità
dell’impostazione didatticoeducativa, di concerto con
le decisioni del consiglio di
istituto. Ha competenza
esclusiva per quanto
attiene agli aspetti
pedagogico-formativi e
all’organizzazione didattica
e concorre, con autonome
deliberazioni, alle attività di
progettazione e di
programmazione educativa
e didattica a livello
d’istituto.
Individua le aree per
l’assegnazione delle
Funzioni Strumentali al
P.O.F. Elabora e verifica il
Pof e i progetti. Definisce il
Piano delle attività
funzionali all’insegnamento
che consentono l'accesso
al Fondo d'Istituto. Elegge
il Comitato di Valutazione
degli insegnanti per l’anno
di formazione. Adotta i libri
di testo. Organizza le
iniziative d'aggiornamento
e la programmazione delle
iniziative per il sostegno
agli alunni disabili e per
l’inserimento di alunni
stranieri.
Formula proposte al
Dirigente Scolastico per:
• la formazione e la
composizione delle
classi;
• l'assegnazione ad
esse dei docenti;
• la formulazione
dell'orario delle lezioni
e per lo svolgimento
delle altre attività
scolastiche, tenuto
conto anche dei criteri
generali indicati dal
Consiglio di Istituto e
delle prerogative
esclusive del Dirigente
Scolastico.
·quando almeno un
terzo dei suoi
componenti ne faccia
richiesta.
E’ articolato in tante
sezioni quanti sono gli
ordini di scuola presenti. Di
solito si riunisce
congiuntamente e solo
raramente in modo
separato.
E’ presieduto dal Dirigente
scolastico.
•
ORGANO
CONSIGLIO DI ISTITUTO
ORGANO
COMPOSIZIONE
COMPETENZE
COMPITI
Composto dal Dirigente
scolastico, dai
rappresentanti del
personale docente (n°…),
del personale
amministrativo, tecnico
ausiliario (n°…) e dei
genitori degli/delle alunni/e
(n°…). È presieduto da
uno dei membri, eletto tra i
rappresentanti dei genitori
degli alunni.
I membri del consiglio di
istituto rimangono in carica
per tre anni scolastici.
Si riunisce periodicamente,
in sedute ordinarie, almeno
tre volte l’anno, durante il
periodo di apertura della
scuola, e quando si renda
necessario. Elegge al suo
interno la Giunta
esecutiva, che predispone
la relazione sul
Programma annuale, ne
propone l’approvazione/le
modifiche in Consiglio e
prepara i lavori del
Consiglio (fermo restando
il diritto di iniziativa del
consiglio stesso) e cura
l'esecuzione delle relative
delibere.
Ha potere deliberante, su
proposta della giunta, per
quanto concerne
l'organizzazione e la
programmazione della vita
e dell'attività della scuola
(POF), nei limiti delle
disponibilità di bilancio.
Ha prevalentemente
competenze economicogestionali:
Fissa gli indirizzi generali
del Pof, adottandolo una
volta elaborato dal Collegio
dei docenti. Determina le
forme di autofinanziamento
della scuola. Adotta il
Regolamento interno di
Istituto.
Fissa i criteri per:
COMPOSIZIONE
COMPETENZE
·delibera il Programma
Annuale e il conto
consuntivo
·stabilisce come impiegare
i mezzi finanziari per il
funzionamento
amministrativo e didattico,
esercitando le competenze
in materia di uso delle
attrezzature e degli edifici
scolastici.
·la formazione delle classi,
l'assegnazione dei singoli
docenti ad esse e il
coordinamento
organizzativo dei consigli
di classe
·l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di tutti i beni
necessari alla vita della
scuola
·la decisione in merito alla
partecipazione dell'istituto
ad attività culturali, sportive
e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative
assistenziali.
Esprime parere
sull'andamento generale,
didattico ed amministrativo
dell'istituto. Stabilisce i
criteri per l'espletamento
dei servizi amministrativi.
COMPITI
Consiglio di Intersezione
(Scuola dell’Infanzia)
Composto da tutti i docenti
e un rappresentante dei
genitori per ciascuna delle
sezioni interessate.
Consiglio di Interclasse
(Scuola Primaria)
Composto da tutti i docenti
e un rappresentante dei
genitori per ciascuna delle
classi interessate.
Consiglio di classe
(Scuola Sec. I grado)
Composto da tutti i docenti
della classe e quattro
rappresentanti dei genitori
Sono presieduti dal
Dirigente scolastico o da
un docente, facente parte
del consiglio, da lui
delegato.
Ha competenze
propositive circa l’azione
educativa e didattica
dell’Istituto. Le
competenze relative alla
realizzazione del
coordinamento didattico e
dei rapporti interdisciplinari
spettano al consiglio di
intersezione, di interclasse
e di classe con la sola
presenza dei docenti.
Ha il compito di formulare
al collegio dei docenti
proposte in ordine a:
•
•
azione educativa e
didattica
iniziative di
sperimentazione.
Ha il compito di agevolare
ed estendere i rapporti
reciproci tra docenti,
genitori ed alunni.
Verifica l’andamento
didattico delle classi.
Esprime pareri in ordine ai
libri di testo da adottare.
Fra le mansioni del
consiglio di classe rientra
anche quello relativo ai
provvedimenti disciplinari a
carico degli studenti.
8. Appendici
8.1 Criteri per la valutazione finale degli alunni per l'ammissione alla classe successiva o
per l'ammissione agli esami di stato
1- Ai fini della validazione dell’anno scolastico, il Collegio docenti delibera i seguenti criteri in
deroga ai requisiti di frequenza previsti dall’art.11, comma1, del D.L. 59/2009:
a. carriera scolastica caratterizzata da valutazioni complessivamente sufficienti, unitamente a
un positivo impegno dimostrato nelle attività del lavoro personale e in classe;
b. ricovero ospedaliero o malattia adeguatamente certificata dal medico;
c. situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale, per cui risulti attivata, o
attivabile, una azione di intervento ( vigilanza, tutoraggio, supporto, recupero, riabilitazione)
da parte di Enti preposti ( Servizi sociali, Tribunale dei minori);
d. ogni altra situazione non dipendente dalla volontà dell’alunno, precedentemente segnalata
dalla famiglia e registrata a verbale, che il Consiglio di classe ritenga di prendere in
considerazione.
2- Ai sensi di legge, le deroghe al requisito di frequenza potranno essere applicate solo a
condizione che le assenze non abbiano pregiudicato la possibilità di procedere alla valutazione
degli alunni e delle alunne.
3- Poiché la proposta di voto presentata dalle/dai docenti allo scrutinio deve fondarsi su un
congruo numero di prove, si stabilisce che il numero minimo di prove necessario alla validazione
della valutazione sia pari a due prove, anche di diversa tipologia.
4- La valutazione finale delle alunne e degli alunni, con l’attribuzione dei voti di profitto e di
comportamento, è competenza dell’intero Consiglio di classe, compresi i/le docenti di sostegno e
dell’insegnante di strumento che impartisce insegnamento individuale (Circolare Ministeriale
49/2010).
5- Attività extracurricolari eventualmente impartite costituiranno un credito formativo che verrà
registrato nel documento di valutazione in un campo aggiuntivo specifico.
6- Il documento di valutazione viene compilato in sede di scrutinio.
7- Il Consiglio di classe delibera l'ammissione alla classe successiva o all'esame di stato in
presenza dei seguenti requisiti:
• voto di comportamento non inferiore a sei decimi
• non più di tre insufficienze gravi o, in alternativa, quattro insufficienze di cui almeno due
non gravi.
8- Il Consiglio di classe può deliberare l'ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato
anche in mancanza dei requisiti del precedente punto 7, in considerazione dei seguenti criteri:
• carriera scolastica dello studente
• livello di maturazione raggiunto
• ripetenza o pluriripetenza
• bisogni educativi speciali precedentemente segnalati e registrati a verbale
• disturbi evolutivi specifici
• valutazione con finalità eminentemente formative
• disabilità
• svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale
Le motivazioni dell’ammissione dovranno essere registrate nel verbale di scrutinio.
9- Nel caso in cui, pur in presenza di insufficienze, il Consiglio di classe abbia deliberato
collegialmente l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, in base ai criteri del
punto precedente, nella scheda di valutazione i voti delle discipline insufficienti vengono portati a
sei decimi in conseguenza di tale voto di Consiglio e contrassegnati da un rimando specifico ad
una delle seguenti note esplicative:
Voto attribuito dal Consiglio di classe pur in presenza di carenze (nel caso di voto pari a 5/10)
Voto attribuito dal Consiglio di classe pur in presenza di gravi carenze (nel caso di voto inferiore
a 5/10).
10- Per l'ammissione all'esame d Stato sarà formulato dal Consiglio di classe il giudizio di
idoneità, espresso in decimi.
Ai sensi di legge il giudizio di idoneità valuta elementi didattici e comportamentali riferiti al
percorso dell’intero triennio. Ai fini di una omogeneità di procedura, i Consigli di classe dell’Istituto
assumeranno come base di partenza della discussione i risultati del terzo anno (primo e secondo
quadrimestre, incluso il voto di comportamento), in quanto punto di arrivo del processo di crescita
personale dell’alunno; quindi, in base ad esso, integreranno il giudizio con considerazioni riferite
al percorso scolastico complessivo.
Il giudizio di idoneità è altresì espressione di una riflessione collegiale, pertanto, ove non si
raggiunga l’unanimità, vale la maggioranza e, a parità di voto, prevale l’orientamento della
Dirigente Scolastica.
Sulla scheda di valutazione sarà trascritto il voto espresso in decimi. Le motivazioni del giudizio
dovranno essere registrate nel verbale di scrutinio.
3 - CRITERI PER L'ATTRIBUZIONE DELLA LODE
La Commissione esaminatrice può assegnare la lode alle/ai candidate/i che possiedano entrambi
i seguenti requisiti:
1. la/il candidata/o ha riportato una valutazione pari a dieci decimi sia nel giudizio di idoneità
sia in ciascuna delle prove d’esame;
2. la/il candidata/o, in sede di colloquio d’esame, ha dimostrato mature capacità di pensiero
critico.
Ai sensi di legge il giudizio di idoneità è valido con decisione assunta all’unanimità (Decreto
del Presidente della Repubblica n.22 del 22 giugno 2009)
8.2 Il RAV
8.3 Il progetto accoglienza e continuità e orientamento
8.4 Il progetto “Star bene a scuola”
8.5 Il Regolamento di disciplina
8.6 Il patto di corresponsabilità