Sommario Editoriale
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Sommario Editoriale
Foglio informativo della Caritas Diocesana di Sassari A cura dell’Ufficio Comunicazione Via Solari 8 - Sassari www.caritasturritana.it – [email protected] Sommario Editoriale Missione in Romania La chiesa sarda prega per il lavoro #18undici Editoriale La preghiera di Francesco per l'Iraq Lo scorso 15 agosto, per iniziativa della Conferenza episcopale italiana, in tutte le chiese si è pregato per i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo, e in particolare per i fratelli e le sorelle dell'Iraq. Hanno aderito in tanti, dall'Azione cattolica a Sant'Egidio, alla Caritas, al Rinnovamento nello Spirito. La giornata di preghiera che la Conferenza episcopale ha incoraggiato è un modo concreto di stare vicini ai cristiani perseguitati in ogni parte del mondo, ma in particolare per quelli che in questi giorni stanno subendo il martirio e vessazioni di ogni tipo in Iraq. (continua a pag. 2) InfoCaritasTurritana N. 6 - Agosto 2014 Altre notizie della Caritas disponibili su www.caritasturritana.it 1 Inizia da pag. 1 La presidenza della Cei ricorda la vicenda della Chiesa coreana, che il Papa ha visitato nei giorni scorsi, e sottolinea che la sua «vicenda storica è stata attraversata da una grave persecuzione, durata quasi un secolo, nella quale circa 10.000 fedeli subirono il martirio: 103 di loro sono stati canonizzati nel 1984, in occasione del secondo centenario delle origini della comunità cattolica nel Paese. In questa luce si coglie la forza del tema che scandisce l’evento: “Giovani dell’Asia! Svegliatevi! La gloria dei martiri risplende su di voi: “Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui”». Parole, scrivono i vescovi che dovrebbero scuotere anche l'Europa «distratta ed indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani. Se la mancanza di libertà religiosa – fondativa delle altre libertà umane – impoverisce vaste aree del mondo, un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione. Le loro chiese sono profanate: antiche reliquie, come anche statue della Madonna e dei Santi, vengono distrutte da un integralismo che, in definitiva, nulla ha di autenticamente religioso». La Cei ricorda che «in queste zone la presenza cristiana – la sua storia più che millenaria, la varietà delle sue tradizioni e la ricchezza della sua cultura – è in pericolo: rischia l’estinzione dagli stessi luoghi in cui è nata, a partire dalla Terra Santa». Di fronte a tutto ciò - ed è lo slogan della Giornata di oggi - «noi non possiamo tacere. L’Occidente non può continuare a volgere lo sguardo altrove, illudendosi di poter ignorare una tragedia umanitaria che distrugge i valori che l’hanno forgiato e nella quale i cristiani pagano il pregiudizio che li confonde in modo indiscriminato con un preciso modello di sviluppo. A nostra volta, vogliamo che la preoccupazione per il futuro di tanti fratelli e sorelle si traduca in impegno ad informarci sul dramma che stanno vivendo, puntualmente denunciato dal Papa: “Ci sono più cristiani perseguitati oggi che nei primi secoli”». Tratto da famigliacristiana.it Missione in Romania Anche quest’anno, dal 14 al 24 agosto, la Caritas di Sassari è stata ospitata in Romania per la Missione 2014. I giovani sono stati ospitati presso la casa delle suore Francescane del Santissimo Sacramento e hanno condiviso con loro la vita della casa e la celebrazione eucaristica quotidiana. Si sono svolte attività presso la struttura di accoglienza per anziani e malati a Baldovinesti e nel carcere minorile di Tichilesti. All'interno le testimonianze dei giovani sull'esperienza vissuta. Riportiamo alcune testimonianze dei partecipanti alla missione 2014: “Gioia vera, cuore pieno, incontri indimenticabili, fede, ma anche tanto dolore e sofferenza. Condividere per alcuni giorni le vite di giovani che non sognano più e di anziani abbandonati a loro stessi. Assaporare il vero significato di famiglia in una casa che incarna l’amore gratuito e più sincero. Questo è stato il mio stare in missione.” (Anita – Crozzyta) 2 “E’ stata sicuramente un’esperienza indimenticabile. Ogni volta che la racconto alle persone esce fuori quel particolare in più che mi aiuta ad assimilare sempre più quello che ho vissuto. Spero che tutto ciò mi aiuti a capire le cose essenziali della vita, una fra tutte portare il sorriso nel posto più buio che c’è.” (Mario – Carotino) “Stare in missione è stato lasciarsi travolgere in ogni momento e vivere appieno ciò che mi offriva. E’ stato emozionarmi e lanciarmi verso gli altri. E’ stato anche un macigno quando vedevo condizioni che non potevo cambiare, ma è qualcosa che mi ha risollevato e mi ha dato molto di più di quanto mi aspettassi: la missione, per me, è un tesoro da custodire.” (Chiara – Serienella) “La missione in Romania per me è stata un dono ed è proprio in quest'ottica che ho vissuto le giornate a Brãila. Tutte le emozioni che ho provato e tutte le persone che ho incontrato sono state un regalo che giorno per giorno hanno arricchito la mia vita, insegnandomi ad amare e apprezzare i più piccoli gesti. Iniziando dai bambini, che nonostante le tristi storie che hanno alle spalle non smettono di regalare sorrisi e affetto; le suore, che ci hanno sempre fatto sentire a casa e sono dei modelli di vita da cui prendere esempio; gli anziani e gli ammalati di Baldovinesti, che nonostante la loro evidente situazione di abbandono con semplici sguardi ci hanno regalato tante emozioni e infine i ragazzi del carcere, che da subito si sono messi in gioco mostrandoci fiducia e interesse dimenticando per qualche ora il contesto circostante. Rientrati a casa si ritorna alla vita di sempre, ognuno con il suo tesoro da custodire e da testimoniare, ma la missione non è finita, perché ogni giorno il Signore ci mette davanti dei doni, dobbiamo solo avere gli occhi giusti per coglierli.” (Francesca – Frina) “Solidarietà, Fratellanza, Fede, Amore, Dono, Speranza; in una sola parola CRESCITA, un'esperienza senza eguali, impossibile da descrivere a parole, bisogna viverla sulla propria pelle per crederci! E noi abbiamo avuto questa fortuna, la missione in Romania Ci accompagnerà per tutta la vita!” (Fatima – Farasha) La Chiesa sarda prega per il lavoro I vescovi della Sardegna, dopo la pubblicazione della lettera pastorale «Un cammino di speranza per la Sardegna», hanno annunciato la preparazione di un Convegno Regionale da realizzarsi a fine settembre – in coincidenza del 1° anniversario del Pellegrinaggio di Papa Francesco a Cagliari, per proporre alla comunità cristiana in Sardegna un cammino di speranza di fronte alla crisi. Lo scorso 15 agosto in tutta la Sardegna si è pregato per il mondo del lavoro. Lettera dei Vescovi sardi A tutti i Presbiteri e i Diaconi e alle Comunità cristiane della Sardegna Il 19 marzo scorso abbiamo indirizzato alle nostre Chiese la Lettera pastorale “Un cammino di speranza per la Sardegna”. A partire dalle nostre considerazioni in essa espresse, riteniamo doveroso richiamare il nostro popolo ad intensificare, nella preghiera e nella riflessione, l’impegno di discernimento e di testimonianza per identificare e offrire percorsi concreti di speranza utili a superare le criticità derivanti soprattutto ai giovani e alle famiglie dalla persistente drammatica situazione del lavoro. Abbiamo incaricato la Delegazione regionale della 3 Pastorale sociale di preparare un Convegno Ecclesiale Regionale da realizzarsi a fine settembre – in coincidenza del 1° anniversario del Pellegrinaggio di Papa Francesco a Cagliari – che possa servire alle nostre Diocesi per incrementare il coinvolgimento capillare di ogni nostra realtà parrocchiale e associativa nel contribuire alla realizzazione del bene comune e per sollecitare i responsabili di tutte le Istituzioni civili competenti a individuare valide soluzioni ai problemi che pesano sulla nostra società, specialmente negli ambiti delle politiche familiari, della emigrazione giovanile, della formazione professionale, degli ostacoli burocratici ad un autentico sviluppo sociale. Appena possibile faremo conoscere ad ogni comunità parrocchiale e associativa il programma dettagliato del Convegno. Invitiamo ogni Parroco e ogni responsabile di Associazioni ad impegnarsi nell’individuare fin d’ora persone sensibili che possano partecipare attivamente al Convegno e siano disponibili ad animare le Comunità, in risposta creativa alle sollecitazioni della Lettera pastorale e agli impegni da essa proposti. Chiediamo a tutti i sacerdoti che, nell’omelia delle celebrazioni del 15 agosto, solennità della Assunzione della B.V. Maria, ricordino a tutti i fedeli l’urgenza di questo cammino ecclesiale e invitino tutti alla preghiera e alla testimonianza dei valori della giustizia sociale e della solidarietà, a cui il Signore ci chiama nella concreta situazione sociale in cui viviamo. Come contributo all’omelia proponiamo anche alcune riflessioni che ogni sacerdote può liberamente e sapientemente tener presenti, nonché alcune intenzioni per la Preghiera universale della celebrazione eucaristica. Per il mese di settembre prevediamo anche una breve preghiera in preparazione immediata al Convegno. Confidiamo che l’impegno di tutta la nostra comunità cristiana realizzi progressivamente quella vocazione missionaria, che deve manifestarsi anche “nella penetrazione dei valori cristiani nel mondo sociale, politico ed economico” (EG 102), alla quale siamo costantemente richiamati dal Santo Padre Francesco. La nostra benedizione raggiunga ogni cristiano, ogni famiglia ed ogni comunità. Domenica 3 agosto 2014 #18undici Perché in Sardegna non cali il silenzio Al progetto hanno dato adesione e apporto 25 giornalisti di diverse testate: La Stampa, Tg1, Tg3, TgR Sardegna, SkyTg24 e Videolina. Gran parte del materiale utilizzato per creare i filmati e le fotogallery è stato messo a disposizione direttamente dai video operatori e dai fotografi che nei giorni dell’alluvione hanno lavorato nelle diverse zone della Sardegna. Anche i grafici, i montatori e alcuni musicisti hanno offerto gratuitamente il loro lavoro, realizzando nuovi servizi e scrivendo appositamente le colonne sonore. La prima presentazione del Dvd #18undici si è svolta mercoledì 23 luglio alle 19 ad Arzachena (OT), nella sala convegni delle tenute Vigne Surrau (sponsor 4 dell’iniziativa), lungo la strada provinciale ArzachenaPorto Cervo. Il luogo scelto per la presentazione non è casuale: a pochi passi dalla cantina, infatti, scorre il Rio San Giovanni, il fiume che il 18 novembre provocò gravi danni nelle campagne di Arzachena e tese una trappola mortale a una famiglia brasiliana che abitava all’interno di un seminterrato in una borgata campestre. Presentato lo scorso ventitré luglio il Progetto #18undici. È un’iniziativa benefica avviata da un comitato di giornalisti e dedicata all’alluvione che ha devastato la Sardegna il 18 novembre 2013. Il primo progetto è un Dvd che racconta, in formato multimediale e interattivo, il dramma che nell’Isola ha provocato 18 morti e incalcolabili danni. Si tratta di un reportage collettivo, un viaggio che si può percorrere su diverse strade: attraverso la lettura di alcuni Lo scorso venerdì 8 agosto è iniziato a Cabras il tour di approfondimenti, con la visione di servizi video e #18undici per la presentazione nelle città sarde gallerie fotografiche che raccontano i danni, dell’iniziativa. la disperazione delle famiglie e le prime opere di ricostruzione. Con una veste grafica intuitiva, il “lettore” può rivedere la sequenza degli eventi in Gallura, nell’Oristanese e nei paesi del Nuorese: il racconto delle prime ore, le testimonianze dei superstiti, il profilo dei morti, la conta dei danni, le prime opere di beneficenza, la grande solidarietà, le parole dei bambini e le indagini. L'obiettivo del progetto #18UNDICI non è soltanto quello di mettere a fuoco i danni provocati dall’alluvione, ma è anche (o soprattutto) di natura benefica. Attraverso la diffusione del Dvd, e grazie al supporto di Caritas Sardegna, sarà avviata una raccolta di fondi che servirà a finanziare un’opera di ricostruzione.