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Guida al Cancro del
Polmone
Informazioni sul cancro del polmone approvate dalla Società Americana di Oncologia Clinica (American
Society of Clinical Oncology, ASCO)
www.cancer.net
Sull’ASCO
L' American Society of Clinical Oncology (ASCO) è leader mondiale tra le organizzazioni professionali che
rappresentano i medici di tutte le specializzazioni di oncologia che si prendono cura delle persone con
cancro.
Sulle Guide Al Cancro di CANCER.NET
Le Guide al Cancro di CANCER.NET forniscono ai pazienti informazioni sul cancro verificate da esperti e
sono contenute nel sito di Cancer.Net (www.cancer.net), il sito web per informazioni ai pazienti dell’ASCO.
Una buona cura del cancro comincia con buone informazioni sul cancro. I pazienti ben informati sono i
migliori promotori di sè stessi e partner preziosi per i medici. L’ASCO Cancer Foundation appoggia
oncologi e pazienti, fornendo precise, certe, e oncologicamente approvate informazioni sul cancro. Questa
pagina è disponibile al pubblico, sia in versione cartacea sia on-line, per dare fiducia, e informazioni credibili
per le persone che vivono con un cancro e per coloro che si prendono cura di loro. Le persone in cerca
d’informazioni sul cancro possono sentirsi al sicuro sapendo che i programmi supportati dall’ASCO Cancer
Foundation forniscono la più completa, accurata, e aggiornata documentazione sul cancro che si possa
trovare.
INDICE
•
Panoramica
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Statistiche
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I fattori di rischio e prevenzione
•
Screening
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Sintomi
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Diagnosi
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Test di Imaging
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Scoprire dove il tumore è insorto
•
Stadiazione (staging)
•
Stadiazione del cancro del polmone non a piccole cellule
•
Stadiazione del cancro del polmone a piccole cellule
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Prognosi
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Trattamento
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Chirurgia
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Terapia adiuvante
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Radioterapia
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Chemioterapia
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La terapia mirata
•
Trattamenti combinati
•
Trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule
•
Trattamento del tumore polmonare a piccole cellule
•
Il controllo dei sintomi fisici del cancro ai polmoni
•
Risorse per trovare studi clinici in corso
•
Effetti collaterali
•
Vivere con un cancro ai polmoni
•
Dopo il trattamento
•
La ricerca in atto
•
Domande da rivolgere al medico
•
Risorse d’informazione per il paziente
Progressi nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione del cancro avvengono regolarmente. Per
ulteriori informazioni, visitate il sito Cancer.Net (www.cancer.net).
Le informazioni contenute nei materiali ASCO d’informazione per i pazienti non vanno intesi come consigli di
un medico e non possono sostituire il proprio medico curante, né implicano l'approvazione dell’ASCO di
qualsiasi prodotto, servizio o azienda.
PANORAMICA
Il cancro al polmone colpisce più di 200.000 americani ogni anno.
Sebbene il fumo di sigaretta sia la causa principale, chiunque può sviluppare il cancro ai polmoni. Il cancro al
polmone è sempre curabile, non importa la dimensione, la posizione, o se il cancro si è o no diffuso oltre la
sua sede di origine.
I polmoni assorbono l'ossigeno presente nell'aria e lo trasferiscono al flusso sanguigno, perché sia
consegnato al resto del corpo. Mentre le cellule del corpo utilizzano l'ossigeno, rilasciano anidride carbonica.
Il sangue che trasporta l'anidride carbonica torna ai polmoni, e quando si espira il biossido di carbonio lascia
il corpo. I polmoni contengono molti differenti tipi di cellule. La maggior parte delle cellule del polmone sono
cellule epiteliali che rivestono le vie aeree e producono il muco, che lubrifica e protegge i polmoni. Il polmone
contiene anche cellule nervose, che producono ormoni, cellule del sangue, e cellule con funzione strutturale
o di sostegno.
Ci sono due principali tipi di cancro ai polmoni: a piccole cellule e non a piccole cellule. Il carcinoma
polmonare non a piccole cellule (CPNPC) nasce dalle cellule epiteliali, ed è il tipo più comune. Il carcinoma
polmonare a piccole cellule (CPPC) nasce dalle cellule nervose e dalle cellule ormonali del polmone. Il
termine "piccola cellula" si riferisce alle dimensioni e alla forma delle cellule tumorali, come viste al
microscopio. È importante per i medici distinguere il CPNPC dal CPPC perché i due tipi di cancro sono di
solito trattati in modi diversi.
Il cancro ai polmoni inizia quando le cellule nel polmone si moltiplicano fuori da ogni controllo e formano un
nodulo (chiamato anche un tumore, massa, lesione, o nodo). Un tumore può essere benigno (non
canceroso) o maligno (canceroso).
Un tumore maligno è un ammasso di cellule cancerose, che hanno la capacità di diffondersi ad altre parti del
corpo. Un tumore del polmone può iniziare in qualsiasi parte del polmone. Una volta che un tumore al
polmone comincia a crescere, può spargere intorno a sé cellule tumorali. Queste possono essere portate via
nel sangue o fluttuare nel liquido interstiziale, chiamato linfa, che circonda i tessuti polmonari. La linfa scorre
attraverso piccoli canali chiamati vasi linfatici e si scarica nelle stazioni di raccolta chiamate linfonodi. I
linfonodi sono piccoli organi a forma di fagiolo che aiutano a combattere le infezioni, e sono situati nei
polmoni, al centro del torace (mediastino), e altrove nel corpo. Il naturale flusso della linfa dai polmoni è
verso il centro del torace, il che spiega perché il cancro ai polmoni, spesso, si diffonde là. Quando una
cellula tumorale lascia il suo sito di origine e si impianta in un linfonodo o in una parte lontana del corpo,
attraverso la circolazione sanguigna, si ha una metastasi.
La posizione e le dimensioni del tumore polmonare iniziale, e se questo è diffuso ai linfonodi o a più siti
distanti, determinano lo stadio del tumore del polmone. Il tipo di tumore del polmone (CPNPC versus
CPPC) e lo stadio della malattia (discusso più avanti nella stadiazione)
determinano, a loro volta, il tipo di trattamento.
Statistiche
Nel 2008, negli Stati Uniti è stato diagnosticato un cancro del polmone a circa 215.020 adulti (114.690
uomini e 100.330 donne). Il cancro del polmone è il secondo tumore più comune in entrambi i sessi, ed è la
principale causa di decesso per cancro, sia per gli uomini che per le donne. Si stima che quest'anno negli
USA si verificheranno per questa malattia 161.840 morti (90.810 uomini e 71.030 donne),. Per tutte le
persone con tumore al polmone, il tasso di sopravvivenza a un anno (percentuale di persone che vivono
almeno un anno dopo che il cancro viene rilevato, escluso quelle che muoiono per altre malattie) è del 41%.
Il tasso di sopravvivenza relativa a 5 anni dei pazienti con cancro del polmone è del 15%.
Il cancro del polmone rappresenta il 15% di tutte le diagnosi di cancro e il 29% di tutti i morti di cancro. Per
gli uomini, i tassi di mortalità sono diminuiti costantemente dal 1991 di circa il 2% ogni anno. I tassi di
mortalità per le donne con tumore al polmone stanno ora rallentando, essendo aumentati costantemente per
decenni. Per motivi non chiari, i neri hanno la più alta incidenza e la più bassa probabilità di sopravvivenza
per tumore del polmone.
Queste statistiche non dovrebbero essere prese come una condanna a morte. E’ importante ricordare che le
statistiche non si applicano al singolo individuo. Nessun medico può dire a un paziente per quanto tempo lui
(o lei) vivrà con il proprio cancro ai polmoni. Alcuni pazienti cui si prospetta la guarigione non vivono a lungo,
non di più di quanto non vivano i pazienti il cui cancro è stato considerato incurabile. Quello che importa
ricordare è che il cancro del polmone è curabile in qualsiasi fase del suo sviluppo, e che i trattamenti
disponibili hanno dimostrato di aiutare le persone a vivere più a lungo e meglio, nonostante una diagnosi di
cancro ai polmoni. Le statistiche di sopravvivenza al cancro, pertanto, dovrebbero essere interpretate con
cautela. Esse sono basate su dati provenienti, ogni anno, da migliaia di casi di questo tipo di tumore negli
Stati Uniti ma l'effettivo rischio di un particolare individuo può essere differente. Poichè le statistiche di
sopravvivenza sono misurate in intervalli di cinque anni (o, talvolta, di un anno) difficilmente tengono conto
dei progressi compiuti nel trattamento o nella diagnosi di questo tumore.
Statistiche adattate dalla pubblicazione dell’American Cancer Society, Cancer Facts.
& Figures 2008.
FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE
Un fattore di rischio è qualcosa che aumenta la possibilità di una persona di sviluppare il cancro. Alcuni
fattori di rischio possono essere controllati, come il fumo, altri non possono essere controllati, come l'età e
la storia di famiglia. Anche se i fattori di rischio possono influenzare lo sviluppo del cancro, la maggior parte
provoca non direttamente il cancro. Alcune persone con diversi fattori di rischio non svilupperanno mai il
cancro, mentre altri, senza fattori di rischio lo faranno. Tuttavia, conoscere i propri fattori di rischio, e
comunicarlo al proprio medico può aiutare a fare scelte più informate per quanto riguarda il proprio stile di
vita e l’assistenza sanitaria.
I seguenti fattori possono aumentare il rischio di una persona di sviluppare un cancro del polmone:
•
Tabacco. Il carcinoma polmonare si verifica molto frequentemente in persone che fumano.
Il fumo di tabacco danneggia le cellule nei polmoni, provocandone una crescita anomala. Il rischio di
cancro che il fumo comporta è più elevato per le persone che fumano molto e/o per lungo tempo.
L'esposizione regolare al fumo di sigarette, sigari, o pipa di qualcun altro (chiamato fumo ambientale
o di "seconda mano") può aumentare il rischio di cancro ai polmoni, anche se la persona esposta
non fuma direttamente.
•
Amianto. Si tratta di cristalli simili a capelli, che si trovano in molti tipi di roccia e sono spesso
utilizzati come isolanti antincendio negli edifici. Quando le fibre di amianto sono inalate, possono
irritare i polmoni. Molti studi hanno dimostrato che la combinazione di fumo di tabacco ed
esposizione all'amianto è particolarmente pericolosa. Persone che lavorano in posti di lavoro
con esposizione all'amianto (come la cantieristica navale, l’estrazione di amianto, la fabbricazione di
materiale isolante, o la riparazione dei freni) e fumano hanno un più elevato rischio di sviluppare il
cancro ai polmoni. L’uso respiratorio di apparecchiature protettive riduce questo rischio.
•
Radon. Si tratta di un gas naturale invisibile e inodore rilasciato da alcuni terreni e rocce.
L'esposizione al radon è stata associata a un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro, tra cui il
cancro del polmone. La maggior parte dei negozi di hardware ha dei kit che misurano i livelli del
radon domestico, e i seminterrati possono comunque essere ventilati per ridurre l’esposizione al
radon.
Il modo migliore per prevenire il cancro del polmone è quello di evitare il fumo di tabacco. Persone che non
fumano hanno il rischio più basso di tumore del polmone. Le persone che fumano possono ridurre il loro
rischio smettendo di fumare, ma questo rimane sempre più elevato rispetto a quello delle persone che non
hanno mai fumato. I tentativi di prevenire il cancro del polmone con vitamine o altri trattamenti non hanno
dato buoni risultati. Il beta-carotene, un farmaco derivato dalla vitamina A, è stato testato per la prevenzione
del tumore del polmone, ma non ha ridotto il rischio di cancro. Anzi, nelle persone che continuavano a
fumare, il betacarotene, paradossalmente, ha aumentato il rischio di cancro ai polmoni.
SCREENING
Non ci sono test di screening generale della popolazione, raccomandati per il cancro del polmone.
I ricercatori non hanno ancora dimostrato che sottoporre a screening tutti coloro che sono a rischio di
cancro ai polmoni riduce effettivamente i tassi di mortalità per cancro ai polmoni nella popolazione generale.
Un nuovo test, la tomografia computerizzata a basso dosaggio (TC o TAC) elicoidale (o spirale) è ora in fase
di studio per questo scopo. Una TC crea una scansione tridimensionale dell’interno del corpo con una
macchina a raggi X. Un computer combina poi queste immagini in immagini dettagliate e a più piani,
che mostrano le eventuali anomalie o tumori. A volte, un mezzo di contrasto (un colorante speciale) è
iniettato in una vena del paziente per fornire un migliore dettaglio.
SINTOMI
Le persone affette da cancro del polmone possono presentare dei sintomi. A volte, però, non è presente
alcun sintomo. Oppure, gli stessi sintomi possono essere causati da una diversa condizione medica, che
non è il cancro del polmone. Se siete interessati a un particolare sintomo di questo elenco, vi invitiamo a
parlarne con il vostro medico. Per le persone con tumore al polmone che non hanno sintomi, la scoperta può
essere fatta a seguito di una radiografia del torace o TC eseguita per altri motivi, fra cui una normale
valutazione cardiologica. La maggior parte delle persone con tumore al polmone, però, sono diagnosticate
quando il tumore cresce, occupa spazio, oppure comincia a interferire con le strutture vicine. Un tumore del
polmone può anche causare la produzione di liquido che si può raccogliere nel polmone o nello spazio
attorno al polmone (conosciuto come “cavo pleurico”). Un tumore può causare l’assorbimento dell’aria dai
polmoni con conseguente collasso del polmone non più areato (atelettasia). In tal modo, un tumore del
polmone può anche impedire lo scambio di ossigeno e biossido di carbonio, bloccando il flusso di aria nei
polmoni, o utilizzando lo spazio normalmente richiesto per la ventilazione (movimento dell’aria all’interno dei
polmoni).
I sintomi del tumore del polmone possono includere:
• Affaticamento
• Tosse
• Mancanza di fiato
• Dolore toracico, se un tumore invade una struttura all'interno del torace o
coinvolge il rivestimento pleurico del polmone
• Perdita di appetito
• Tosse con catarro o muco
• Emottisi (tosse con sangue)
Anche se il cancro del polmone può metastatizzare (diffondersi) in tutto il corpo, i siti più comuni di metastasi
sono linfonodi, polmoni, ossa, cervello, fegato, e due strutture vicino ai reni, chiamate ghiandole surrenali. Le
metastasi (diffusione a distanza) da carcinoma polmonare possono causare ulteriori difficoltà respiratorie,
dolori alle ossa, dolore addominale o alla schiena, mal di testa, debolezza, crisi epilettiche, e/o difficoltà di
linguaggio. Raramente, un tumore del polmone può rilasciare ormoni che provocano squilibri chimici, come
ad esempio bassi livelli di sodio o alti livelli di calcio nel sangue.
Sintomi quali affaticamento, malessere, perdita di appetito non sono necessariamente dovuti a metastasi. La
presenza del cancro in qualsiasi parte del corpo può indurre in una persona uno stato di malessere
generale. La perdita di appetito può causare una perdita di peso. Affaticamento e debolezza possono
ulteriormente aggravare le difficoltà di respirazione.
DIAGNOSI
I medici usano molti test per diagnosticare il cancro del polmone e determinare se questo si è diffuso al di
fuori del polmone. Alcuni test possono anche determinare quali trattamenti possono essere più efficaci. Per
la maggior parte dei tipi di cancro, una biopsia è l'unico modo per fare una diagnosi definitiva di cancro.
Se una biopsia non è possibile o sono necessarie maggiori informazioni, il medico può suggerire altri test
che contribuiranno a fare una diagnosi. I test d’immagine possono essere utilizzati per scoprire se il cancro
ha dato metastasi, ma non potranno mai essere utilizzati per diagnosticare un tumore polmonare. Solo una
biopsia può farlo. Il medico può prendere in considerazione i seguenti fattori nella scelta di un test
diagnostico:
• posizione del sospetto cancro
• sue dimensioni
• età e condizioni cliniche del paziente
• tipo di cancro sospettato
• la gravità dei sintomi
• i risultati dei test precedenti
Oltre all’esame fisico, i test che possono essere utilizzati per diagnosticare il cancro del polmone sono:
•
Biopsia. La biopsia è l'unico modo per fare una diagnosi di cancro del polmone. Una biopsia
è la rimozione chirurgica di una piccola quantità di tessuto istologico per l’esame al
microscopio. Il campione prelevato tramite biopsia è analizzato da un patologo (un medico
specializzato nelle diagnosi delle malattie, attraverso lo studio di cellule, tessuti e organi). Se
vi sono cellule tumorali, il patologo determinerà se il tipo di tumore è a piccole cellule
(CPPC) o non a piccole cellule (CPNPC), in base all’aspetto microscopico del campione
analizzato.
Le più comuni procedure utilizzate per ottenere tessuti per la diagnosi e la stadiazione del
tumore del polmone sono elencate di seguito.
•
Citologia dell'espettorato. Qualora vi sia motivo di sospettare la presenza di un cancro del
polmone, è possibile richiedere alla persona malata di tossire e di raccogliere un pò di
catarro in modo che questo possa essere esaminato al microscopio. Un patologo può
trovare cellule tumorali mescolate ad altre cellule normali e al muco bronchiale.
•
Broncoscopia. In questa procedura, il medico fa passare un sottile tubo flessibile provvisto
di una luce alla sua estremità, attraverso la bocca o il naso, giù per la trachea fino ai bronchi.
Un chirurgo toracico o uno pneumologo (un medico specializzato nella diagnosi e nel
trattamento delle malattie polmonari) possono eseguire questa procedura. Il tubo (chiamato
broncoscopio) consente al medico divedere dentro i polmoni. Strumenti sottili che passano
attraverso il broncoscopio consentono di prelevare campioni di liquido o di tessuto, in modo
che il patologo possa esaminarli. I pazienti ricevono una blanda anestesia (con farmaci in
grado di sedarli) durante l’esecuzione della broncoscopia.
•
Aspirazione transtoracica. Dopo anestesia superficiale della pelle, un particolare tipo di
radiologo, chiamato radiologo interventista, inserisce un ago sottile attraverso il torace,
direttamente nel tumore del polmone. I medici usano l'ago per aspirare (“succhiare”) un
piccolo campione di tessuto per gli esami. Spesso, per guidare l'ago, i radiologi utilizzano le
scansioni TC del torace o una speciale macchina a raggi-x chiamata fluoroscopio.
•
Biopsia del midollo osseo. Per i pazienti con tumore del polmone a piccole cellule (CPPC),
i medici a volte usano un anestetico locale (per intorpidire l’area) e un ago speciale per
rimuovere un piccolo pezzo di osso (in genere dall’osso iliaco dell'anca) per determinare se il
cancro a piccole cellule si è diffuso anche nelle ossa.
•
Toracentesi. Dopo aver intorpidito la zona con un anestetico, un ago è inserito attraverso la
parete toracica, nello spazio compreso tra i polmoni e la parete del torace, spazio noto come
cavo pleurico. Lì è possibile trovare ed aspirare del liquido. Il liquido è rimosso è inviato in
anatomia patologica per la ricerca di eventuali cellule tumorali.
•
Toracotomia. Questa procedura viene eseguita in sala operatoria e con l'aiuto
dell’anestesia generale. Un chirurgo fa un'incisione nel torace, esamina il polmone
direttamente, e preleva campioni di tessuto per gli esami istologici. La toracotomia è la
procedura cui più spesso i chirurghi ricorrono per rimuovere completamente un tumore ai
polmoni.
•
Toracoscopia. Attraverso un piccolo taglio nella pelle che riveste la parete toracica, un
chirurgo può inserire uno speciale strumento contenente una videocamera (toracoscopio) ed
esaminare la parte interna del torace (specificamente, la cavità pleurica).
I pazienti necessitano di anestesia generale, ma il tempo di recupero è più breve di quello
necessario per la toracotomia, dato che le incisioni sono più piccole. Questa procedura è
denominata con termine inglese "VATS" (toracoscopia video-assistita ).
•
Mediastinoscopia. Un chirurgo esamina e prende un campione di ghiandole linfatiche
presenti nel centro del torace sotto lo sterno (mediastino), facendo una piccola incisione
nella “fossetta giugulare“, l’area concava che sta subito dietro la parte superiore dello sterno.
Questa procedura richiede l'anestesia generale ed è fatta in una sala operatoria.
•
Esami di Imaging
In aggiunta alle biopsie ed alle altre procedure chirurgiche, le scansioni d’immagini sono
vitali per la cura delle persone con tumore al polmone. Tuttavia, nessun test è perfetto, e
nessun test d’imaging è in grado di diagnosticare un cancro ai polmoni. Solo una biopsia
può farlo. La radiografia del torace e gli altri esami d’imaging devono essere combinati con
la storia medica di una persona, con l’esame obiettivo, con i risultati degli esami di
laboratorio, e con le informazioni ricavate dalla biopsia/e. Solo in questo modo si può avere
una valutazione completa del tipo e della sede del tumore, e della sua eveuntuale diffusione.
o
TC (o TAC). Questo esame produce immagini che permettono ai medici di
visualizzare la dimensione e la localizzazione del tumore polmonare e/o delle
eventuali metastasi ai polmoni.
o
La risonanza magnetica nucleare (RMN). Questo esame produce anch’esso
immagini che permettono ai medici di valutare le dimensioni e la posizione del
tumore polmonare e/o delle sue metastasi. Una risonanza magnetica utilizza
campi magnetici, non raggi X, per produrre immagini dettagliate del corpo. Un
mezzo di contrasto (un colorante speciale), può essere iniettato in una vena del
paziente per fornire un migliore dettaglio. La RMN è imprecisa quando viene
utilizzata per creare un’immagine di una struttura che si muove, come i polmoni,
che si muovono ad ogni respiro. Per tale motivo, la risonanza magnetica è
raramente utilizzata per studiare i polmoni.
Sono inoltre disponibili delle scansioni che utilizzano molecole radioattive, chiamate
”radiotraccianti”, che, una volta iniettate nel sangue, sono in grado di dimostrare dove si
trova il cancro:
o
La tomografia ad emissione di positroni (PET). Una scansione PET è un
modo molto efficace per creare immagini di organi e tessuti all'interno del corpo
ed individuare la presenza di un tumore non altrimenti visibile.
Una piccola quantità di una sostanza radioattiva viene iniettata nel corpo del
paziente e assorbita da organi o tessuti che vengono così studiati. Questa
sostanza radioattiva emana energia che viene rilevata da uno scanner che
produce le immagini. Uno specialista in medicina nucleare aiuta il proprio
medico ad interpretare le scansioni PET.
o
Scintigrafia ossea. La scintigrafia ossea utilizza un tracciante radioattivo per
visualizzare la parte interna delle ossa. Il tracciante è iniettato in una vena del
paziente. Esso si raccoglie nelle ossa e viene rilevato da una apposita
fotocamera. Le ossa sane appaiono grigie alla fotocamera, mentre le zone
ossee affette da malattia, come nel caso di un tumore, appaiono scure.
Le scansioni delle ossa e le scansioni PET sono spesso usate in combinazione con
le informazioni raccolte da TAC, risonanza magnetica, normali radiografie, e dalla
visita medica.
Il cancro del polmone nasce nei polmoni. Molti altri tipi di cancro nascono in altre parti del corpo e si
diffondono ai polmoni quando danno metastasi. Ad esempio, il cancro al seno che si è diffuso nei
polmoni è ancora chiamato cancro al seno. Pertanto, è importante per i medici sapere se il cancro è nato nel
polmoni o altrove.
Per capire da dove è partito un cancro, il medico deve prendere in considerazione i sintomi del paziente e la
sua storia medica, l’esame fisico, le caratteristiche del tumore ai raggi X e agli altri esami d’imaging,
oltre i fattori di rischio per un determinato cancro. I patologi sono in grado di eseguire particolari test sul
campione bioptico per identificare l'origine di un tumore, e il medico può ordinare altri test per il paziente per
escludere specifici tipi di cancro. Se, dopo queste considerazioni, il medico non è ancora in grado di
decidere da dove è insorto un particolare cancro, può fare diagnosi di carcinoma metastatico "di origine
sconosciuta." La maggior parte dei trattamenti per il cancro metastatico ai polmoni da tumori a origine
sconosciuta sono gli stessi di quelli per il carcinoma polmonare metastatico.
STADIAZIONE
La stadiazione è un modo di descrivere il cancro, che fa riferimento alla sua localizzazione o alla sua
diffusione, e se la sua presenza si ripercuote sulle funzioni di altri organi del corpo. I medici usano molti
accertamenti diagnostici per determinare lo stadio del cancro, così che la stadiazione può non essere
completa finchè tutti i test richiesti non sono finiti. Conoscere lo stadio del cancro aiuta il medico a decidere
quale tipo di trattamento è migliore per quel dato paziente e può aiutare a esprimere una prognosi
(possibilità di guarigione).
Ci sono diverse classificazioni di stadio per i diversi tipi di cancro.
Man mano che i medici apprendono nuove informazioni sul cancro ai polmoni, la classificazione di stadio è
aggiornata o modificata. L’Associazione Internazionale per lo Studio del Cancro del Polmone (IASLC) ha
proposto un aggiornamento della classificazione di stadio nel 2009, e questi cambiamenti potranno
significare che più pazienti riceveranno la raccomandazione di sottoporsi a chemioterapia adiuvante
(chemioterapia dopo l'intervento chirurgico). In generale, più piccolo è lo stadio, migliore è la prognosi.
Illustrazione di tumore del polmone in stadio II.
Illustrazione di tumore del polmone in stadio I.
Tuttavia, nessun medico può prevedere quanto a lungo un paziente potrà vivere con un cancro ai polmoni
sulla base del solo stadio di malattia, perché il cancro ai polmoni è diverso in ogni persona, e le persone
rispondono al trattamento in modo diverso.
La stadiazione è diversa per CPNPC e il CPPC. Ciascun sistema di stadiazione è descritto di seguito.
Stadiazione del CPNPC
Lo stadio del CPNPC è descritto da un numero, da uno a quattro (numeri romani da I a IV). Un modo per
determinare lo stadio del CPNPC è di determinare se il tumore può essere completamente rimosso da un
chirurgo. Per rimuovere completamente il cancro ai polmoni, il chirurgo deve rimuovere il tumore con il
circostante tessuto polmonare normale.
Illustrazione di tumore del polmone in stadio III.
Illustrazione di tumore del polmone in stadio IV.
Stadio I e II
In generale, il CPNPC, che è in stadio uno (I) o due (II) ha una dimensione e una posizione che rende
possibile per un chirurgo rimuoverlo. Lo stadio I indica che il cancro non si è ancora diffuso ai linfonodi. Il
tumore in stadio II può coinvolgere dei linfonodi, ma questi linfonodi sono contenuti all'interno del polmone
circostante. In tal modo, possono essere rimossi insieme con la sezione del polmone da cui il tumore ha
avuto inizio.
Stadio III
Il CPNPC in stadio tre (III) è difficile, e talvolta impossibile, da rimuovere. Per esempio, il cancro può
diffondersi ai linfonodi situati nel centro del torace (mediastino), che è uno spazio al di fuori del polmone. In
questa situazione, è meno probabile che il chirurgo possa rimuovere completamente il tumore
Quando il cancro si è diffuso ai linfonodi nel mediastino, ma solo a quelli del suo stesso lato, si ha lo stadio
tre-A (IIIa). Quando il tumore si diffonde a linfonodi che si trovano sul lato opposto del torace, si parla di
stadio tre -B (IIIb). In generale, la chirurgia non è indicata per nessuno stadio IIIB o IV. Altre situazioni che
rendono un cancro al polmone impossibile da rimuovere sono la sua diffusione ai linfonodi sopra la clavicola
o nel liquido che circonda il polmone, o il suo sviluppo all’interno di strutture di vitale importanza all'interno
del torace, come il cuore, i vasi sanguigni di grandi dimensioni o la trachea; tutte queste condizioni sono
considerate stadio IIIb.
Stadio IV
Nel quarto stadio (IV), il CPNPC si è diffuso in diverse sezioni (lobi) del polmone, o in siti distanti all'interno
del corpo, per mezzo del flusso sanguigno. Una volta immesse nel sangue, le cellule del CPNPC
possono diffondersi ovunque nel corpo, ma hanno la tendenza a formare metastasi, soporattutto, nel
cervello, nelle ossa, nel fegato e nelle ghiandole surrenali.
Stadiazione del cancro del polmone a piccole cellule (CPPC)
Dato che quasi tutti i tumori del polmone a piccole cellule si sono diffusi al di fuori del polmone già al
momento della diagnosi, solo pochissimi pazienti con questo tipo istologico di cancro sono trattati con la
chirurgia. Al contrario tutti ricevono una qualche forma di chemioterapia.
Alcuni pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule possono beneficiare della radioterapia. La
stadiazione del tumore polmonare a piccole cellule aiuta ad individuare quali pazienti possono essere trattati
con radioterapia in aggiunta alla chemioterapia.
Il carcinoma polmonare a piccole cellule è classificato in uno stadio limitato o esteso:
• Lo stadio limitato indica che il cancro si trova in un solo lato del torace e coinvolge una sola regione del
polmone e nei linfonodi adiacenti. Quest’area può essere trattata nella sua interezza con radioterapia. Circa
il 30% dei pazienti ha una malattia limitata.
• Malattia estesa: il tumore si è diffuso ad altre regioni del torace, o al di fuori del torace, e non può essere
trattato con radioterapia. La maggior parte dei pazienti (70%) ha una malattia estesa e sono trattati con
la sola chemioterapia.
PROGNOSI
Lo stadio del tumore del polmone influenza la prognosi. Mentre il cancro al polmone è sempre curabile, solo
certi stadi possono essere curati con realistiche attese di guarigione. Alcune caratteristiche dei pazienti sono
importanti per formulare una prognosi, indipendentemente dal fatto che l'obiettivo sia il trattamento radicale o
la cura palliativa.
I medici misurano la forza di un paziente e la sua validità con un indice noto come performance status. I
pazienti che sono in grado di fare le loro attività quotidiane, senza assistenza, e possono lavorare anche
fuori casa sono in grado di ricevere tranquillamente la chemioterapia, la radioterapia, e/o gli eventuali
interventi chirurgici.
Il trattamento non può essere altrettanto efficace per i pazienti con metastasi ossee o del fegato, o che
abbiano avuto un’eccessiva perdita di peso, o che continuino a fumare, o che abbiano preesistenti
problematiche mediche, come le malattie cardiache o l’enfisema.
E 'importante notare che l'età del paziente non è mai stata un dato utile per predire se il paziente avrà
beneficio dal trattamento. L’età media dei pazienti con tumore del polmone negli Stati Uniti è 71 anni. L'età
del paziente non dovrebbe mai essere usata come unico motivo per decidere quale trattamento è preferibile,
specialmente per i pazienti più anziani che sono comunque fisicamente in forma e non hanno altri problemi
medici oltre al cancro ai polmoni.
TRATTAMENTO
Il trattamento del tumore del polmone dipende dalle sue dimensioni e posizione, se si è diffuso, e dalla
salute generale della persona. Spesso, è un intero team di medici che lavorerà insieme per scegliere il
miglior piano di trattamento per ciascun paziente.
Questa sezione descrive i trattamenti che sono lo standard di cura (i migliori trattamenti disponibili) per
questo specifico tipo di tumore.
I pazienti sono anche incoraggiati a prendere in considerazione gli studi clinici quando prendono la loro
decisione circa il trattamento che desiderano ricevere. Uno studio clinico è uno studio di ricerca che ha lo
scopo di testare un nuovo trattamento al fine di provarne sicururezza ed efficacia, oppure se questo sia
migliore rispetto al trattamento standard. Il medico può aiutarvi a valutare le diverse opzioni di trattamento
possibili nel vostro caso.
Ci sono quattro modalità fondamentali per trattare il cancro del polmone: la chirurgia, la radioterapia, la
chemioterapia e terapia con farmaci biologici mirati. Ogni opzione di trattamento è descritta di seguito,
seguita da una breve trattazione di come variano in base al tipo e allo stadio del cancro.
Chirurgia. Un chirurgo toracico è un medico appositamente addestrato per eseguire la chirurgia del cancro
ai polmoni. Lo scopo della chirurgia è la completa asportazione del tumore del polmone e dei linfonodi vicini.
Il tumore deve essere rimosso con un discreta quantità circostante di polmone normale (chiamato margine
di resezione). Il margine di resezione è "negativo" quando il patologo, esaminando il polmone o il pezzo di
polmone che è stato rimosso dal chirurgo, non trova tracce di cancro nel tessuto sano circostante il tumore.
I polmoni hanno cinque lobi, tre nel polmone destro e due nel polmone sinistro. Per il CPNPC, la lobectomia
(asportazione di un intero lobo di il polmone) è stata dimostrata essere il tipo più efficace di intervento
chirurgico, anche quando il tumore ha dimensioni molto piccole. Se, per qualunque motivo, non è possibile
rimuovere un intero lobo del polmone, il chirurgo può rimuovere il tumore con una procedura chiamata
“resezione a cuneo”, purchè il tumore sia sempre circondato da tessuto sano polmonare. Se il tumore è
vicino al centro del torace, potrebbe essere necessario eseguire una pneumonectomìa (intervento chirurgico
di asportazione dell'intero polmone).
Il tempo necessario per superare un intervento chirurgico ai polmoni dipende dalla quantità di polmone
rimosso e dalla salute del paziente prima dell’intervento chirurgico.
Terapia adiuvante. La terapia adiuvante è il trattamento che viene somministrato dopo l'intervento
chirurgico per ridurre il rischio di recidiva del cancro al polmone. La terapia adiuvante include la radioterapia,
la chemioterapia e la terapia mirata. Essa è destinata ad eliminare eventuali cellule tumorali che possono
rimanere nel corpo dopo l’intervento. La terapia adiuvante può diminuire il rischio di recidiva, ma non
eliminarlo del tutto.
Insieme con la stadiazione iniziale, altri sofisticati strumenti possono aiutare a determinare la prognosi e a
prendere decisioni circa l’opportunità di eseguire la terapia adiuvante. Il sito web Adjuvant Online
(www.adjuvantonline.com) è uno di tali strumenti, cui il vostro medico può accedere per l’interpretazione di
una varietà di fattori che sono importanti per decidere in merito. Questo sito, comunque, deve essere
utilizzato solo con l'aiuto di un medico.
Radioterapia. La radioterapia è l'utilizzo di raggi X ad alta energia o di altre particelle subatomiche allo
scopo di uccidere le cellule tumorali. Se avrete bisogno di radioterapia, vi verrà richiesto di consultare uno
specialista chiamato radioterapista.
Come la chirurgia, la radioterapia non può essere usata per trattare il cancro che ha molteplici localizzazioni.
Le radiazioni, infatti, uccidono soltanto le cellule che si trovano nel percorso del fascio di radiazioni. Esse
danneggiano anche le cellule normali che si trovano bel percorso dei raggi e, per questa ragione, la
radioterapia non può essere utilizzata per trattare grandi aree del corpo. I pazienti con carcinoma polmonare
trattati con radioterapia spesso avvertono stanchezza e perdita di appetito. Se la radioterapia è indirizzata al
collo o al centro del torace, è possibile che i pazienti sviluppino mal di gola e difficoltà alla
deglutizione. Irritazione della pelle, come da scottature, si può anche manifestare nella zona trattata. La
maggior parte degli effetti indesiderati va via subito dopo la fine del trattamento.
Se la terapia radiante irrita o infiamma i polmoni, i pazienti possono accusare tosse, febbre, o difficoltà
respiratoria, mesi, a volte anni, dopo la fine della radioterapia. Questa condizione morbosa si verifica in circa
il 15% dei pazienti ed è chiamata polmonite da raggi. Se è mite, non richiede trattamento e si risolve da sola.
Se è grave, possono essere necessari farmaci steroidei, come il prednisone. La radioterapia può anche
causare una cicatrizzazione permanente del tessuto polmonare nei pressi del sito del tumore primitivo. In
genere, le cicatrici non determinano sintomi. Una cicatrizzazione polmonare diffusa può determinare la
comparsa di tosse permanente e mancanza di fiato. Per questo motivo, gli oncologi radioterapisti pianificano
attentamente i trattamenti, mediante TC del torace, in modo da minimizzare la quantità di tessuto polmonare
normale esposto a danno da radiazioni.
Chemioterapia. La chemioterapia consiste nell'uso di farmaci in grado di distruggere le cellule neoplastiche.
La chemioterapia sistemica è praticata sfruttando il flusso sanguigno, in modo da colpire le cellule cancerose
in tutto il corpo. La chemioterapia è prescritta da un medico oncologo. La maggior parte dei chemioterapici
utilizzati per il cancro al polmone è iniettata in vena (si parla di somministrazione per via endovenosa, o
iniezione EV). Gli effetti collaterali della chemioterapia dipendono dalle caratteristiche dell’'individuo trattato e
dalla dose utilizzata, e possono includere stanchezza, rischio d’infezione, nausea e vomito, perdita di
appetito e diarrea. Nausea e vomito sono spesso evitabili. Per ulteriori informazioni, leggere What to Know:
Linee guida ASCO in materia di prevenzione di nausea e vomito causati dal trattamento del cancro alla
pagina www.cancer.net/whattoknow.
La chemioterapia può anche danneggiare le cellule normali del corpo, comprese le cellule del sangue, le
cellule della pelle, e le cellule nervose. Ciò può comportare una bassa conta degli elementi corpuscolati del
sangue, un aumentato rischio d’infezione, la perdita dei capelli, ulcere della bocca, e/o intorpidimento o
formicolio alle mani e ai piedi.
Il vostro oncologo medico vi prescriverà farmaci mirati a ridurre l’intensità di molti di questi effetti collaterali.
Iniezioni di ormoni sono anche usate per prevenire un eccessivo e pericoloso abbassamento dei globuli
bianchi e rossi nel sangue.
I nuovi programmi di trattamento chemioterapico causano minori effetti collaterali e sono efficaci quanto i
trattamenti più vecchi. La chemioterapia è stata provata efficace nel migliorare sia la durata che la qualità
della vita delle persone affette da tumore al polmone in tutti gli stadi di malattia.
I farmaci usati per trattare il cancro sono sotto costante valutazione clinica. Parlare con il medico è spesso il
modo migliore per conoscere i farmaci che vi sono stati prescritti, il loro scopo, i loro potenziali effetti
collaterali, o le eventuali interazioni con altri farmaci. Ulteriori informazioni sulle prescrizioni sono disponibili
su Cancer.Net 's Drug Information Resources, che fornisce collegamenti a banche dati del farmaco, alla
pagina: www.cancer.net/druginforesources.
La terapia mirata. La terapia mirata è un trattamento che colpisce i geni difettosi o le proteine che
contribuiscono alla crescita e allo sviluppo del cancro. Queste proteine anomale sono presenti in quantità
insolitamente grandi in alcune cellule tumorali del polmone.
Un anticorpo monoclonale è un farmaco prodotto in laboratorio, che blocca un recettore sulla superficie
cellulare. Il recettore cellulare è come la porta della cellula. Il Bevacizumab (Avastin) è un anticorpo
monoclonale somministrato in combinazione con la chemioterapia per il cancro del polmone. I farmaci come
il Bevacizumab bloccano la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari perché un tumore cresca e si
diffonda (angiogenesi). Il rischio di emorragie gravi per i pazienti in trattamento con Bevacizumab è di circa il
2%. L’Erlotinib (Tarceva) è un farmaco approvato negli Stati Uniti (dalla US Food and Drug Administration,
FDA) per il CPNPC localmente avanzato e/o metastatico. Blocca il recettore del fattore di crescita
epidermico (EGFR), una proteina che aiuta le cellule cancerose del polmone a crescere e moltiplicarsi.
Questo farmaco può essere assunto per bocca. Gli effetti collaterali dell’Erlotinib sono rash cutaneo,, che
assomiglia all’acne, e diarrea. Molti medici raccomandano il trattamento con Cetuximab (Erbitux), un
anticorpo monoclonale che si lega e blocca l'EGFR. Questo farmaco è somministrato insieme con la
chemioterapia nel cancro del polmone, soprattutto quando il trattamento con Bevacizumab è a rischio. Gli
effetti collaterali del Cetuximab sono rash cutanei e reazioni allergiche. Il Gefitinib (Iressa) è un altro farmaco
che funziona come l’Erlotinib. Esso è disponibile solo per le persone che erano già in trattamento con questo
farmaco, lo avevano preso in passato con una buona risposta, o come parte di una sperimentazione clinica.
Terapie combinate. La maggior parte dei pazienti con cancro del polmone sono trattati da più di uno
specialista e con più di un tipo di trattamento. Per esempio, la chemioterapia può essere prescritta prima o
dopo l'intervento chirurgico, o prima, durante o dopo la radioterapia. I pazienti devono avere la
consapevolezza che i loro medici hanno un piano coordinato di cura e sanno comunicare in modo efficace
l’uno con un altro. Se i pazienti credono che il chirurgo, il radioterapista, o il medico oncologo non
comunicano in modo efficace fra loro e con loro circa gli obiettivi del trattamento e del piano di cura,
dovrebbero discuterne con il proprio medico o sentire degli altri specialisti prima di iniziare il trattamento.
IL TRATTAMENTO DEL CPNPC
Stadio I e II. In generale, gli stadi I e II del CPNPC sono trattati con la chirurgia. I chirurghi curano molti
pazienti con l’intervento chirurgico. Prima o dopo l'intervento, il paziente può essere indirizzato a un medico
oncologo. Alcuni pazienti con un tumore di grandi dimensioni o evidenza di diffusione ai linfonodi possono
beneficiare della chemioterapia neoadiuvante (chemioterapia effettuata prima della chirurgia, chiamata
anche chemioterapia d’induzione) oppure della chemioterapia adiuvante (dopo l’intervento), per ridurre il
rischio di recidiva del cancro. La radioterapia è raccomandata per curare un tumore ai polmoni in persone
per le quali la chirurgia non è consigliabile.
Stadio III. Il CPNPC in stadio III si è diffuso al punto che la chirurgia o la radioterapia da sola non sono
sufficienti a curare la malattia nella maggior parte delle persone. I pazienti con malattia in stadio III hanno
anche un alto rischio di recidiva del tumore, sia nello stesso luogo che in una sede lontana, anche dopo un
intervento chirurgico di successo o la radioterapia. Per questo motivo, i medici generalmente non consigliano
immediatamente l’intervento chirurgico, e talvolta suggeriscono prima la chemioterapia con successiva
chirurgia.
Dopo la chemioterapia, i pazienti con CPNPC in stadio IIIa, possono ancora sottoporsi a intervento
chirurgico, soprattutto se la chemioterapia è stata efficace nel distruggere o ridurre il tumore. Poiché la
chemioterapia arriva in tutto il corpo, se è ridotto o distrutto il tumore, è ragionevole pensare che anche le
cellule cancerose invisibili, partite dal tumore originale, siano state uccise. Dopo un’efficace chemioterapia, i
chirurghi possono essere più confidenti che la rimozione di un CPNPC in stadio III si tradurrà in una vera
guarigione. Alcuni pazienti con CPNPC in stadio IIIa non sono trattati con intervento chirurgico. Essi sono
trattati con una combinazione di chemioterapia e radioterapia, ancora con un intento curativo. La
chemioterapia può essere fatta prima o in contemporaneaalla radioterapia. Quest’ultimo metodo ha
dimostrato di migliorare la capacità della radioterapia di diminuire le dimensioni del cancro e il rischio di
recidiva del tumore.
La chemioterapia somministrata contemporaneamente alla radioterapia è più efficace rispetto alla
chemioterapia data prima del trattamento radiante, ma determina anche maggiori effetti collaterali. I pazienti
che hanno ricevuto sia la chemioterapia che la radioterapia, per una malattia in stadio III possono ancora
essere considerati per l’intervento chirurgico. Tuttavia, vi è dibattito tra i medici circa la necassità
dell'intervento per i pazienti trattati efficacemente con la radioterapia e se la radioterapia è necessaria per i
pazienti il cui tumore è stato completamente rimosso dal chirurgo dopo una precedente chemioterapia.
Per la maggior parte dei pazienti con CPNPC, il tumore è non resecabile (non può essere rimosso con un
intervento chirurgico). Ciò può essere dovuto al fatto che lo stadio di malattia è troppo avanzato (stadio IIIb o
IV), o il chirurgo ritiene che un’operazione sarebbe troppo rischiosa, o che il tumore non possa essere
completamente rimosso chirurgicamente. Per i pazienti con CPNPC non resecabile, che non abbiano segni
di diffusione del cancro a siti lontani o nel liquido pleurico che si raccoglie attorno al polmone, l’associazione
di chemioterapia e radioterapia può essere ancora utilizzata allo scopo di curare il paziente.
Stadio IIIB con versamento pleurico e Stadio IV del CPNPC.
I pazienti con CPNPC in stadio IV o in stadio IIIb a causa di un versamento pleurico maligno (presenza di
cellule tumorali nel liquido che avvolge il polmone) non sono in genere trattati con chirurgia o radioterapia.
Raramente, i medici raccomandano di rimuovere chirurgicamente una metastasi unica cerebrale o
surrenalica, se il cervello (o il surrene) è l'unico luogo dove il cancro si è diffuso.
La radioterapia può anche essere usata per trattare un unico sito di metastasi, come il cervello. Tuttavia, i
pazienti in malattia in stadio IV, o in stadio IIIb per versamento pleurico, sono a rischio molto elevato di
diffusione a distanza o di comparsa di (nuove) metastasi. La maggior parte dei pazienti affetti da CPNPC in
questo stadio di malattia sono trattati esclusivamente con farmaci.
Gli obiettivi della chemioterapia sono di controllare e ridurre le dimensioni del tumore, alleviare i disagi
causati dal cancro, prevenirne l'ulteriore diffusione, e allungare la vita. Raramente, la chemioterapia può far
scomparire del tutto i segni della presenza di un cancro metastatico. Tuttavia, i medici sanno per esperienza
che il cancro recidiverà. Per questa ragione, i pazienti con malattia in stadio IV o stadio IIIb per un
versamento pleurico, non sono mai considerati "guariti", indipendentemente da quanto efficace si dimostra
essere la chemioterapia.
Questi pazienti devono essere attentamente seguiti dai loro medici e richiedono spesso una chemioterapia
permanente perché la loro malattia rimanga sotto controllo.
La chemioterapia è stata dimostrata in grado di migliorare sia la durata che la qualità della vita dei pazienti
con CPNPC.
Per ulteriori informazioni relative al trattamento dei CPNPC che non possono essere rimossi a seguito di
intervento chirurgico, leggere What to Know: guida ASCO al trattamento del CPNPC
TRATTAMENTO DEL CARCINOMA POLMONARE A PICCOLE CELLULE (CPPC)
Come per il CPNPC, la terapia del tumore del polmone a piccole cellule (CPPC) dipende dallo stadio. Il
CPPC si diffonde rapidamente, per cui la chemioterapia sistemica è il trattamento primario per tutti i pazienti.
I regimi chemioterapici più comunemente usati sono etoposide (Vepesid) più cisplatino (Platinol) o
carboplatino (Paraplatin).
I pazienti con stadio limitato del carcinoma polmonare non a piccole cellule vengono trattati meglio con
chemioterapia più radioterapia toracica, somministrata due volte giorno simultaneamente alla chemioterapia.
La radioterapia è più efficace se somministrata durante il primo o secondo mese di chemioterapia.
I pazienti in stadio di malattia esteso sono trattati con la sola chemioterapia. La chemioterapia è data per 3-6
mesi. L'intervento chirurgico è raramente appropriato per i pazienti con carcinoma polmonare a piccole
cellule ed è considerato solo per quei pazienti con malattia del tutto iniziale, come ad esempio un piccolo
nodulo al polmone isolato. In tali casi, la chemioterapia, con o senza radiazioni, è data di seguito
all’intervento.
Nei pazienti il cui CPPC si è ridotto dopo chemioterapia, la radioterapia al cranio riduce il rischio che il
cancro si diffonda al cervello. Questa radioterapia preventiva alla testa è chiamata irradiazione cranica
profilattica (PCI) ed è stata dimostrata in grado di allungare la vita di questi pazienti.
Come per il CPNPC avanzato, i pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule di qualsiasi stadio sono
a rischio di recidiva, anche quando il cancro fosse stato inizialmente ben controllato. Tutti i pazienti con
CPPC devono essere seguiti attentamente dai loro medici con raggi-x, scansioni, e check-up.
SMETTERE DI FUMARE
Anche dopo una diagnosi di cancro ai polmoni, non è mai tardi per smettere di fumare sigarette. Le persone
che smettono di fumare sopportano meglio tutti i trattamenti, si sentono meglio, vivono più a lungo, e hanno
un rischio inferiore di sviluppare un secondo cancro del polmone. Smettere di fumare non è mai facile ed è
ancora più difficile quando si è di fronte alla diagnosi di cancro al polmone e si deve iniziare un trattamento.
Le persone che fumano dovrebbero cercare aiuto nei loro familiari, amici, nei diversi programmi antifumo, e
negli operatori sanitari. Nessuno dei metodi di aiuto per smettere di fumare interferisce con il trattamento del
cancro. Per ulteriori informazioni, consultare la sezione del tabacco a www.cancer.net / prevenzione.
CONTROLLO DEI SINTOMI FISICI CAUSATI DAL TUMORE
La chemioterapia non è efficace come la radioterapia o la chirurgia per trattare il cancro ai polmoni che si è
diffuso al cervello. Per questo, il cancro del polmone che si è diffuso al cervello è trattato con la radioterapia,
la chirurgia, o entrambe le due modalità terapeutiche. La maggior parte dei pazienti con metastasi cerebrali
sono trattati con radioterapia a tutto il cervello. Questo trattamento può causare effetti indesiderati
come perdita di capelli, affaticamento e arrossamento del cuoio capelluto. Nel caso di una piccola lesione
metastatica, un particolare tipo di radioterapia, chiamata “radiorerapia stereotassica”, può concentrare le
radiazioni sul tumore, risparmiando molto del cervello sano e riducendo in tal modo al minimo gli effetti
collaterali.
La radioterapia o la chirurgia possono anche essere usate per trattare metastasi responsabili del dolore o di
altri sintomi, causati da diverse condizioni patologiche. Ad esempio:
o
o
o
Un tumore toracico, che provoca sanguinamento o il blocco delle vie aere.
Le vie aeree del polmone ostruite dal cancro. In questo caso un chirurgo può anche utilizzare un
laser per bruciare un tumore o inserire un “stent” (sostegno meccanico) per aprire e mantenere
aperto il lume delle vie aeree.
Le metastasi ossee che indeboliscono ossa importanti da un punto di vista meccanico possono
anche essere trattate con chirurgia e l’uso d’impianti metallici.
Alcuni farmaci possono contribuire a controllare i sintomi del cancro del polmone.
o
Farmaci utilizzati per il trattamento del dolore oncologico. Nella maggior parte degli ospedali e dei
centri oncologici vi sono specialisti del dolore che prescrivono trattamenti efficaci anche nel dolore
oncologico molto grave. Molti farmaci utilizzati per trattare il dolore oncologico, soprattutto la morfina,
possono anche alleviare il respiro affannoso (dispnea) causato dal cancro.
o
Alcuni farmaci possono essere utilizzati per sopprimere la tosse, dilatare le vie aeree in caso di
broncostruzione o broncospasmo, o ridurre le secrezioni bronchiali.
o
Il prednisone o il metilprednisolone (cortisonici contenuti in varie specialità medicinali) possono
ridurre l'infiammazione causata dal cancro polmonare o dalla radioterapia e migliorare la
respirazione.
o
L’ossigeno, fornito da piccole bombole trasportabili, può compensare la ridotta capacità dei polmoni
di estrarre ossigeno dall'aria.
o
Alcuni farmaci chiamati bisfosfonati sono in grado di rafforzare le ossa, attenuare il dolore osseo, e
possono aiutare a prevenire future metastasi ossee.
o
Stimolanti l’appetito e integratori alimentari sono in grado di migliorare l'appetito e ridurre la perdita di
peso.
LE SPERIMENTAZIONI CLINICHE
I medici e gli scienziati sono sempre alla ricerca di un modo migliore per trattare i pazienti con cancro del
polmone. Un trial clinico è un modo per testare un nuovo trattamento e di dimostrare che è sicuro, efficace, e
forse meglio del trattamento standard. I pazienti che partecipano agli studi clinici sono tra i primi a ricevere i
nuovi trattamenti, prima che essi siano comunemente disponibili. Tuttavia, non vi è alcuna garanzia che il
nuovo trattamento sarà sicuro, efficace, e migliore del trattamento normale.
I pazienti decidono di partecipare a studi clinici per molte ragioni. Per alcuni pazienti, uno studio clinico è la
migliore opzione terapeutica disponibile. Poichè i trattamenti standard non sono perfetti, i pazienti
sono disposti ad affrontare l'incertezza di una sperimentazione clinica nella speranza di un risultato migliore.
Altri pazienti sono disponibili ad entrare in una sperimentazione clinica perché sanno che la ricerca di nuovi
farmaci e di altre terapie è l'unico modo per fare progressi nella cura del cancro al polmone. Anche se
non beneficiano direttamente dalla sperimentazione clinica, la loro partecipazione può essere di beneficio ai
futuri pazienti con cancro del polmone.
Per entrare in una sperimentazione clinica, i pazienti devono completare un processo di comprensione dello
scopo, dei rischi, e dei possibili benefici della sperimentazione, conosciuto come consenso informato. Per
ottenere il consenso informato, il medico elenca tutte le opzioni terapeutiche possibili, al termine del quale è
chiaro al paziente in cosa il nuovo trattamento è diverso da quello standard. Il medico deve anche spiegare
tutti i rischi del nuovo trattamento, che possono essere diversi dai rischi del trattamento standard. Infine, il
medico deve dettagliare cosa sarà richiesto a ciascun paziente, al fine di partecipare alla sperimentazione
clinica, compreso il numero di visite mediche, di esami, e i tempi del trattamento.
EFFETTI COLLATERALI
Il cancro e il suo trattamento possono causare una serie di effetti collaterali. Tuttavia, i medici hanno fatto
grandi progressi negli ultimi anni in fatto di riduzione del dolore, della nausea e del vomito, e degli altri effetti
collaterali delle terapie antitumorali. Molti trattamenti attualmente utilizzati sono meno intensivi, ma
ugualmente efficaci rispetto ai trattamenti usati in passato.
Inoltre, i medici hanno molti modi per fornire aiutare i pazienti quando questi effetti indesiderati si verificano.
La paura degli effetti collaterali del trattamento è comune dopo una diagnosi di cancro, ma può essere utile
sapere che la prevenzione ed il controllo degli effetti collaterali è un elemento centrale del vostro team di
assistenza medica.
Prima che il trattamento abbia inizio, è importante parlare con il proprio medico circa gli eventuali specifici
effetti collaterali dei trattamenti che si riceveranno. Gli effetti indesiderati che potranno verificarsi dipendono
da una varietà di fattori, tra cui il tipo di tumore, la sua posizione, il piano di trattamento individuale
(compresa la durata e l’intensità del trattamento), e la salute globale della persona. Chiedete al vostro
medico quali effetti collaterali è più probabilile che si possano verificare, quando è probabile che tali effetti
collaterali si presentino, e come saranno affrontati dal team sanitario se essi, in effetti, si presenteranno.
Inoltre, bisogna assicurarsi di poter comunicare con il proprio medico se gli effetti indesiderati si dovessero
verificare durante e dopo il trattamento. In aggiunta agli effetti collaterali fisici, ci possono essere effetti
psico-sociali (emotivi e sociali).
VIVERE CON IL TUMORE DEL POLMONE
Poiché il cancro del polmone è associato al fumo, i pazienti possono avere la sensazione che non
riceveranno il maggior sostegno o aiuto possibile, da parte delle persone che stanno intorno a loro, a causa
dell’idea che sia stato il loro comportamento di fumatori a causare la malattia. La verità è che la maggior
parte dei fumatori non sviluppano il cancro ai polmoni, e non tutti i pazienti con cancro polmonare fumano. Il
cancro polmonare è una malattia che colpisce tutti. Anzi, la maggior parte delle persone che si ammalano di
cancro del polmone, negli Stati Uniti, ha smesso di fumare diversi anni prima, o non ha mai fumato. Per molti
pazienti, una diagnosi di tumore del polmone può essere molto stressante, a volte difficile da sopportare.
Alcuni pazienti con cancro del polmone sviluppano uno stato ansioso, e meno comunemente, una
depressione. I pazienti e le loro famiglie non dovrebbero aver paura di dire come si sentono a medici,
infermieri ed assistenti sociali. Il team sanitario è lì per aiutare, e molti membri del team hanno competenze
specifiche ed esperienze che possono rendere le cose più facili sia per i pazienti che per le loro famiglie.
Oltre al sostegno morale e all’informazione, il medico può prescrivere farmaci anti-ansia, come l’alprazolam
(Xanax) o il lorazepam (Tavor) e, occasionalmente, antidepressivi. Può indirizzare il paziente a uno
psicologo, assistente sociale, o psichiatra. Inoltre, i pazienti e le loro famiglie dovrebbero essere consapevoli
del fatto che ci sono risorse, disponibili nella comunità, in grado di aiutare le persone che vivono con il
cancro. Alcuni pazienti sentono di essere tranquilli se possono discutere della loro malattia e delle loro
esperienze, nel corso del trattamento, con il medico, l’infermiere, la famiglia, gli amici, o gli altri pazienti. I
pazienti possono anche partecipare a gruppi di sostegno o gruppi di “advocacy”, per aumentare la
consapevolezza sociale sul cancro ai polmoni e per aiutare altri pazienti che vivono con questa malattia.
Una diagnosi di cancro al polmone è grave. Tuttavia, i pazienti devono coltivare la speranza che i loro medici
sono in grado di offrire loro un trattamento efficace. Essi possono trarre conforto dal fatto che i progressi
compiuti nella diagnosi e nel trattamento del tumore del polmone forniranno a sempre più pazienti una reale
possibilità di guarigione.
DOPO IL TRATTAMENTO
Ogni anno, decine di migliaia di persone sono guarite di cancro ai polmoni negli Stati Uniti. Dopo che il
trattamento per cancro del polmone si è concluso, il vostro medico dovrà delineare un programma di esami e
visite di controllo per monitorare la vostra guarigione e per verificare che il cancro non sia ritornato. Questo
piano di controlli può includere regolari visite e/o esami clinici. Durante questo periodo di followup, ogni
nuovo problema, senza un’evidente causa e della durata di più di due settimane, dovrebbe essere portato al
l'attenzione del medico o dell’infermiere. Le persone trattate per cancro del polmone possono continuare ad
avere sintomi, anche dopo il termine del trattamento. Problemi frequenti che si verificano nel posttrattamento sono: dolore, stanchezza e mancanza di respiro. Senso di depressione e ansia possono
persistere anche dopo il trattamento, e la paura di recidiva del tumore è molto comune. Spesso le persone
sentono di aver minore sostegno, una volta che il trattamento è terminato, e che vi è una ridotta assistenza
da parte dei loro medici, infermieri e gruppi di sostegno. Il medico, l’infermiere, e l’assistente sociale possono
aiutare a sviluppare un piano per gestire i problemi che persistono dopo il trattamento. Ci sono anche molte
risorse disponibili, appositamente progettate per le persone già trattate:
• Cancer.Net: Survivors (www.cancer.net/survivors)
• National Coalition for Cancer Survivors (www.canceradvocacy.org/toolbox/)
• National Cancer Institute: Life After Cancer Treatment
(www.cancer.govcancertopicslife-after-treatment)
• American Cancer Society (ACS) Cancer Survivor Network
(www.acscsn.org)
Nulla aiuta a far star meglio le persone con tumore del polmone che smettere di fumare. Ci sono molti
strumenti e approcci disponibili per smettere di fumare. E’ importante ottenere il sostegno della famiglia,
degli amici, degli infermieri, e dei medici - è difficile smettere da soli. Le persone che hanno un cancro ai
polmoni sono a maggior rischio per lo sviluppo di un secondo cancro ai polmoni. Il tuo medico ti consiglierà
gli esami per monitorare questa possibilità, in modo che qualsiasi nuovo tumore possa essere rilevato il più
presto possibile.
Le persone che stanno per guarire da cancro ai polmoni sono incoraggiate a seguire le linee guida per una
buona salute, come ad esempio mantenere il peso forma, smettere di fumare (come già discusso), seguire
una dieta bilanciata, e sottoporsi ai test di screening raccomandati. Poichè molti sopravviventi al tumore del
polmone hanno fumato sigarette in passato, sono ad altissimo rischio per malattie cardiache, ictus,
enfisema, e bronchite cronica. Alcuni trattamenti contro il cancro possono ulteriormente aumentare questi
rischi. Anche per coloro che non sono mai stati fumatori, ritornare a comportamenti e abitudini salutari, una
volta finita la terapia oncologica, è importante per il loro benessere generale. E’ consigliabile parlare con il
proprio medico per sviluppare un piano di rieducazione motoria che sia il migliore possibile per le proprie
esigenze. Una moderata attività fisica può aiutare a recuperare la forza fisica e le proprie energie. I pazienti
in convalescenza, anche quelli che fanno ossigenoterapia, sono incoraggiati a camminare a piedi per 15-30
minuti ogni giorno per migliorare la propria funzionalità cardiaca e polmonare.
Ricerche in corso
La ricerca per il cancro del polmone è sempre in atto. Le seguenti aree di ricerca sono attualmente sotto
valutazione in diversi studi clinici e i relativi trattamenti possono non essere approvati per l’uso generale e
disponibili al di fuori dell’ambito sperimentale. E’ sempre consigliabile discutere tutte le opzioni diagnostiche
e terapeutiche con il proprio medico.
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Terapia personalizzata. Le specifiche caratteristiche dei pazienti e dei loro tumori sono
talora in grado di predire se una certa chemioterapia o una particolare terapia mirata sarà in
grado di funzionare. Per ottenere questa informazione, i pazienti saranno sempre più spesso
richiesti di sottoporsi a ulteriori analisi sui campioni di tumore ottenuti al momento della
diagnosi. Nella maggior parte dei pazienti in cui la chemioterapia è raccomandata, non è
disponibile abbastanza tessuto tumorale dalla biopsia diagnostica (quella utilizzata per porre
la prima diagnosi di cancro) per questi ulteriori studi. A questi pazienti, perciò, verrà chiesto
di sottoporsi a ulteriori biopsie che serviranno a stabilire il loro piano di cura o, se fanno
parte di una sperimentazione clinica, ad aiutare i ricercatori a scoprire nuovi, migliori metodi
per trattare il cancro ai polmoni.
Terapia mirata. Il futuro della terapia del cancro del polmone è nello sviluppo di terapie
mirate. Attualmentecentinaia di nuovi farmaci sonoin fase di studio sia in laboratorio che in
clinica. Per saperne di più circa i trattamenti mirati ci si può riferire a:
www.cancer.net/features.
Tecniche migliori per la chirurgia e la radioterapia. I medici stanno ricercando nuovi modi
di aumetare l'efficacia della chirurgia e della radioterapia, riducendo al contempo gli effetti
collaterali di questi procedimenti terapeutici. Attualmente, si stanno facendo progressi nella
capacità di combinare chemioterapia, radioterapia e chirurgia per il trattamento di pazienti
con tumore del polmone, in qualunque stadio.
Miglioramenti nello screening. Il cancro ai polmoni è trattato con maggiore successo nelle
sue fasi iniziali di sviluppo, e ciò ha suscitato interesse nel cercare di individuare i pazienti
con cancro del polmone prima che questo cresca al punto da provocare sintomi.
Attualmente non esistono programmi di screening approvati per il cancro del polmone.
Progressi nelle tecniche d’imaging, come ad esempio, la TC a scansione elicoidale
a basso dosaggio, sono ora sotto esame, e potrebbero portare a metodi migliori per
individuare precocemente il cancro del polmone. In futuro, alcune molecole rilevate nel
sangue o nel catarro potrebbero suggeriscono la presenza di un cancro ai polmoni prima
che questo sia visibile alla TC.
Ridurre l'uso di tabacco. Pur disponendo di ottimi metodi per la sua individuazione precoce
e il trattamento, il modo migliore per strappare vite umane al cancro del polmone rimarrà
quello di ridurre il consumo di tabacco attraverso programmi di educazione e sostegno ai
fumatori. Il cancro del polmone è una malattia altamente prevenibile. Anche nelle persone
con cancro del polmone, smettere di fumare lascia vivere più a lungo, riduce gli effetti
collaterali, e diminuisce la possibilità di avere un secondo cancro al polmone. Smettere di
fumare è difficile in qualsiasi momento, e lo è ancora di più durante il trattamento del cancro.
Il team di assistenza medico-sanitaria dei pazienti in cura è in grado di facilitare la
cessazione del fumo, sostituendolo con nicotina e con l’impiego di altre tecniche.
QUESTIONI DA PORRE AL PROPRIO MEDICO
Una comunicazione costante con il proprio medico è importante per prendere decisioni informate riguardo al
proprio piano di cura. Vale pertanto la pena di considerare di porre le seguenti domande al proprio medico.
Per tutti i pazienti con tumore del polmone:
• Che tipo di cancro del polmone ho?
• Qual è lo stadio del mio cancro al polmone? Che cosa significa?
• Sarò visto da altri medici durante il mio trattamento (un chirurgo toracico, un oncologo radioterapista, un
oncologo medico, e/o uno pneumologo)? Qual è il ruolo di ogni medico nel mio piano di cura?
• Ho bisogno di un ulteriore esame radiologico o di biopsie al fine di pianificare il mio trattamento?
• Può spiegarmi il mio referto anatomo-patologico (o il significato dei risultati dei miei test di laboratorio)?
• Qual’è l'obiettivo del mio trattamento?
• Quali studi clinici sono possibili (aperti) per me?
• Quali sono i possibili effetti collaterali di questo trattamento, sia a breve che a lungo termine?
• In che modo questo trattamento avrà effetti sulla mia vita quotidiana? Sarò in grado di lavorare, fare
esercizio fisico, e svolgere le mie attività normali?
• Oltre a curare il mio cancro, cosa si può fare per curare i miei sintomi?
• Ci sono altre opzioni di trattamento disponibili per me?
• Quali sono i servizi di supporto disponibili per me? Per la mia famiglia?
Per i pazienti che avranno un intervento chirurgico:
• Che tipo di chirurgia riceverò? Saranno rimossi nodi linfatici?
• Quanto durerà l'operazione?
• Per quanto tempo starò in ospedale?
• Può descrivere come sarà la mia convalescanza post-operatoria?
Per i pazienti che ricevono chemioterapia e terapie mirate:
• Quali sono i nomi dei farmaci, e come sono somministrati?
• Quali sono gli effetti indesiderati di ciascun farmaco? A quali effetti collaterali o problemi bisognerà che io
faccia attenzione?
• Cosa si può fare per ridurre questi effetti collaterali?
• Quanto spesso avrò bisogno di essere visitato per ricevere la terapia, e quanto tempo prenderà ogni visita?
• Potrò andare e tornare in ospedale (clinica) per ricevere questo trattamento da solo, o dovrei organizzarmi
per avere assistenza?
Per i pazienti che ricevono terapia con radiazioni:
• Come sarà pianificata la mia cura? Quali tipi di esami radiologici saranno utilizzati per pianificarla /
monitorarla?
• Quando riceverò la radioterapia?
• Con quale frequenza la riceverò?
• Quanto tempo durerà ogni trattamento?
• Quanto del polmone normale sarà incluso nel campo di radiazioni?
• E’ possibile per me ricevere la chemioterapia insieme con la radioterapia? In caso affermativo, quali sono
gli effetti collaterali aggiuntivi cui vado incontro ricevendo la chemioterapia
contemporaneamente alla radioterapia, rispetto a un trattamento dopo l'altro?
• Sarò in grado di andare e tornare per conto mio dall’ospedale (clinica) dove riceverò questo trattamento, o
dovrei organizzarmi per avere assistenza?
Per i pazienti per i quali è considerata una sperimentazione clinica:
• Quali sono le mie scelte nel caso di trattamento standard?
• Quali altri trattamenti sperimentali sono disponibili per me?
• Come sarà diversa la mia esperienza se accetto di partecipare a questo studio clinico, rispetto al
trattamento standard (rischi diversi, esami supplementari o impegno di tempo, e frequenza di visite)?
• Qual’ è l'obiettivo di questo studio clinico? Si tratta di una sperimentazione clinica di fase I, II o III? Che
cosa significa ciascuna di queste fasi?
• Quando riceverò il trattamento previsto dallo studio clinico?
Per i pazienti che hanno completato il loro trattamento:
• Quali sono le probabilità che il mio cancro si ripresenti?
• C'è qualcosa in più che posso fare per ridurre la possibilità che il mio cancro si ripresenti?
• Quali esami di follow-up ho bisogno di eseguire e quante volte dovrò farli?
• Quali saranno gli esami che farò nel corso della mia visita di follow-up?
Per i pazienti che fumano:
• Come potete aiutarmi a smettere di fumare?
SITI INTERNET PER L’INFORMAZIONE AI
PAZIENTI (in inglese)
Lung Cancer Alliance
www.lungcanceralliance.org
American Lung Association
www.lungusa.org
Lungcancer.org
www.lungcancer.org
Lung Cancer Online
www.lungcanceronline.org
Lungevity Foundation
www.lungevity.org
National Lung Cancer Partnership
www.NationalLungCancerPartnership.org