La Gazzetta del Bevacqua

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La Gazzetta del Bevacqua
La Gazzetta del
Bevacqua
PON 2007/2013 – Obiettivo Convergenza – FSE - “Competenze per lo sviluppo”- Obiettivo C - Azione 1 Annualità 2013/2014
L’editoriale
Intervista alla Dirigente
Il giornalino è il risultato di un duro
e appassionante lavoro svolto da
20 allievi delle classi II e III dell’Istituto Comprensivo Statale“Galluppi-Collodi-Bevacqua”.
L’idea si è sviluppata nell’ambito
del Progetto PON 2007/2013 Obiettivo Convergenza – FSE “Competenze per lo sviluppo” Obiettivo C - Azione 1 Annualità
2013/2014 Modulo “Cronache
italiane”, con l’intento di realizzare
un prodotto utile per il potenziamento della crescita/offerta formativa. Gli allievi hanno così avuto la
possibilità di sperimentare una
nuova pratica di scrittura attraverso
la descrizione di un avvenimento, il
racconto di una storia, la produzione di una poesia, un’intervista e
tanto altro ancora che ha significato
poter esprimere liberamente i propri pensieri, ma soprattutto comprendere che scrivere vuol dire
anche comunicare. L’esperienza del
giornalino scolastico ha rappresentato inoltre un’occasione di educazione sociale in cui i ragazzi hanno
messo a confronto le proprie idee e
collaborato nell’ottica di un obiettivo didattico comune.
Non potevamo inaugurare il nostro giornalino senza
un’intervista alla nostra Dirigente, la dott.ssa Maria
Antonia Puntillo, così a nome di tutti gli alunni partecipanti al Modulo “ Cronache italiane” noi della 2^ C
ci siamo recati in Presidenza a porLe qualche domanda, per conoscerla un po’ meglio.
Buongiorno dott.ssa, l’Istituto Comprensivo da Lei diretto
comprende anche i plessi Collodi e Galluppi, quali sono i
numeri di questa realtà scolastica? Quanti gli alunni, i docenti,
le altre persone impiegate?
1200 alunni, 57 classi e 150 dipendenti tra docenti e
amministrativi
Le danno più preoccupazioni gli alunni, i docenti o i genitori ?
In realtà le mie preoccupazioni sono legate al ruolo
che rivesto. Ho la responsabilità di garantire la didattica innanzitutto, ma anche la sicurezza degli alunni in
quanto rispondo in prima persona sia penalmente che
economicamente.
Il suo è un lavoro di grande responsabilità, perché ha deciso di
svolgere questa professione? Se potesse tornare indietro cambierebbe lavoro?
Mai. Sia gli studi che le mie esperienze di vita mi hanno portato sempre a gestire. Non saprei comunque
fare un altro lavoro perché ho studiato per fare questo
ed è quello che avrei sempre voluto fare.
Sappiamo che il suo ruolo non è solo quello di Dirigente, ma
anche quello di moglie e di madre. Riesce a conciliare lavoro e
famiglia ?
Si. Ognuno di noi, però, deve realizzarsi prima come
persona moralmente ed eticamente e poi nel lavoro
che deve essere un aspetto che completa. Io prima
sono moglie, poi madre, perché solo così ai figli si può
trasmettere qualcosa di vero. Ciò che mi costa più
fatica, in realtà è riuscire a mantenere le regole della
scuola senza trasgredire la normativa e senza entrare
L’esperto esterno
dott.ssa Donatella Coppola
in contrasto con le persone.
Noi siamo stati valutati a
livello
Nazionale
dall’INVALSI e in particolare
proprio il mio ruolo di Dirigente - il modo di trattare con
i docenti e con il personale
della scuola- è stato valutato
eccellente. Penso che bisogna
condividere le regole in modo tale che la regola non diventi un’imposizione ma
una necessità per tutti.
Da piccola che bambina è stata?
Ero molto ubbidiente.
Pensava che avrebbe fatto questo lavoro?
No, perché avevo intrapreso gli studi scientifici e
pensavo di fare tutt’altro. Poi incitata da mia madre ho
preso il diploma magistrale e successivamente ho
vinto il concorso per insegnante.
Quali sono i suoi passatempi?
Non ne ho molti perché non ho tanto tempo a disposizione. Sono attiva nella mia parrocchia, vado a trovare gli ammalati e poi non rinuncio alla passeggiata
con mio marito.
Cosa augura al mondo della scuola per l’avvenire?
Che ognuno dia il proprio contributo per migliorarlo,
anche se la situazione non è così negativa: oggi sono
gli alunni che producono la conoscenza attraverso
l’esperienza. E’ necessario inoltre che vengano stanziati più fondi, pur essendo le scuole del Sud molto
avvantaggiate rispetto a quelle del Nord perché rientrano nell’Obiettivo Convergenza .
La ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e Le auguria-
mo buon lavoro.
Sommario
Pag. 2 Il lato dolce della scuola
Pag. 14 Musica e adolescenza
Pag. 3 Dio in mezzo a noi - La festa dei nonni
Pag. 15 Marco Mengoni: il mio idolo
Pag. 4 - 5 A tutto PON
Pag. 15 Il flamenco a scuola
Pag. 6 - 7 A tutto PON
Pag.16-17A passeggio sul Lungomare Falcomatà
Pag. 8 Giovani concertisti crescono
Pag. 18 Premio di poesia “Gilda Trisolini” 2013
Pag. 9 Le interviste ai compagni di classe
Pag. 18 Carme V di Catullo
Pag. 10 Adolescenza.: un mondo da scoprire
Pag. 19 Primavera in musica: Laureana di Borrello
Pag.10 Bullismo: violenza reale e violenza virtuale
Pag. 19 Il Museo dello strumento musicale
Pag. 11 Rispetto per gli esseri viventi
Pag. 20 La nostra squadra di pallamano
Pag. 11 Il gioco: dipendenza o svago?
Pag. 20 Io adoro la ginnastica artistica
Pag. 12 La mia passione per i Manga
Pag. 21 La Top 10 dei films più belli
Pag. 13 Leggere il giornale: su carta o su tablet?
Pag. 22 I giochi di un tempo
Pag. 13 I disordini alimentari
Pag. 23 I giochi di enigmistica
Pag. 14 Musica classica, genere in via d’estinzione
Pag. 24-25 La redazione si racconta...
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La Gazzetta del Beva cqua
Il lato dolce della scuola
Il 9 aprile 2014 abbiamo scoperto il lato dolce della scuola. L'occasione è stata data dall’incontro tra due pasticceri reggini
(Antonello Fragomeni della Pasticceria Fragomeni e Gregorio
Riggio della Pasticceria Punto Dolce) e i ragazzi della scuola
media “Bevacqua”. Andando incontro alla Santa Pasqua, questi
professionisti hanno voluto mostrare le procedure per realizzare
i tipici dolci della tradizione reggina "i cudduraci" e le uova di
cioccolato. Appena siamo entrati nella stanza, dove c’erano i
pasticceri e i loro aiutanti abbiamo iniziato tutti ad osservarci
intorno, c’erano due grandi tavoli pieni di cioccolate di diversi
tipi e una macchina per pasticceria; questa è stata usata per sciogliere il cioccolato che è stato messo in delle forme per creare le
uova di pasqua. I pasticceri non ci hanno solo fatto vedere come
lavoravano, ma ci hanno dato anche dei consigli utili per noi
stessi e per il nostro futuro e hanno fatto un discorso molto
serio: ci hanno detto che ciò che veramente è importante è non
farci influenzare da nessuno nella scelta degli studi da seguire per
un futuro lavoro. E’ stata un’esperienza molto bella e molto istruttiva e la rifarei volentieri.
Adriana Pascone, Classe 3^ C
Chiara Sapone, Classe 2^ C
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Dio in mezzo a noi
L’11 Aprile 2014 nella
nostra scuola in occasione della Santa Pasqua
si è celebrata la messa,
alla presenza di tutti gli
alunni e del personale
docente e non docente.
La celebrazione è stata
presieduta dai sacerdoti
della chiesa del Loreto,
Don Nino e Don Demetrio. Il nostro auditorium, che ha visto
spesso la presentazione di recite, canti, produzioni dei nostri
lavori scolastici, per un giorno si è trasformato in un luogo speciale: un altare (un tavolo coperto da una tovaglia bianca ricamata), una candela accesa, un calice e un crocifisso. E' bastato
questo semplice arredamento per far rivivere in tutti noi il mi
stero della fede che nel periodo della Pasqua risplende più vivo
che mai…poi nel corso della celebrazione il sacerdote ha chiesto
:<<Perchè si fa la messa a scuola?>>, un nostro compagno ha
risposto:<<Perchè a scuola entri la pace>>… questa è una semplice verità. Altro momento significativo è stato quello dell’offertorio, sono stati donati fiori, viveri, una candela e un pallone.
La festa dei nonni
Un evento molto coinvolgente è stato quello della visita dei
nonni di alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo
Statale “Galluppi-Collodi-Bevacqua”. Quest'evento si è svolto il
2 ottobre 2013 presso l’Auditorium "G. Toscano" della Scuola
Secondaria di primo grado "Bevacqua” in cui gli studenti hanno
discusso e approfondito le tematiche inerenti il divario sempre
più crescente tra le generazioni animando un talk show dal titolo
“I nonni e la Tecnologia”. In un primo momento abbiamo assi
stito al discorso fatto dalla Dirigente la quale ha messo in luce le
tante cose che sono cambiate nelle scuole rispetto a quando andavano i nostri nonni a scuola, per esempio oggi le classi sono
miste. Dopo il discorso della Dirigente una professoressa ha
posto alcune domande ai nonni che erano presenti. <<Come
passavate il tempo quando ancora non c'erano gli strumenti multimediali? >>La risposta di una nonna è stata :<< Io passavo le
mie giornate aiutando mia mamma con le faccende di casa e
dopo uscivo a giocare insieme ai miei amici, il mio gioco
preferito era campanaro, era un gioco molto divertente che però
nessuno fa più>>. L'evento è stato molto bello e anche molto
istruttivo, perchè i nonni ci hanno raccontato come si viveva
quando loro erano ragazzi. Io penso che bisogna ascoltare sempre le persone anziane, perchè da loro si possono trarre degli
insegnamenti che ci potrebbero accompagnare per tutta la vita.
Adriana Pascone, Classe 3^ C
disegno di Domenico Catalano, Classe 2^ A
Alcuni dei nostri compagni sono stati protagonisti perchè hanno
letto le preghiere dei fedeli, hanno espresso gli auguri in lingue
diverse, hanno cantato e hanno suonato scandendo i vari passaggi del rito celebrativo. E’ stata una bella iniziativa e credo che
ognuno di noi porterà sempre con sè il meraviglioso ricordo di
questa giornata.
Rossella Laurendi, Classe 3^ A
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A tutto PON
Intervista a Serena Ripepi e Rossella Laurendi che hanno frequentato il Corso PON d’informatica.
Quali argomenti avete trattato in questo Corso PON d’informatica?
Serena: l’argomento principale è stato l’informatica.
Rossella: abbiamo trattato argomenti riguardanti l’informatica.
Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante?
Serena : tra i vari programmi per computer, che abbiamo imparato ad utilizzare, quello che più mi ha interessato si chiama:
Audacity, che consiste nel modificare un brano musicale a tuo
piacimento.
Rossella: sono stati molti i programmi che mi hanno interessato,
ma se dovessi sceglierne uno sceglierei Morpheus Photo, grazie
al quale puoi modificare le foto.
Avete imparato contenuti del tutto nuovi?
Serena: ho imparato molti contenuti nuovi, anche se conoscevo
già i programmi basilari, uno di questi è Word.
Rossella: io, come anche molti altri partecipanti del PON abbiamo imparato ad usare programmi del tutto nuovi, di cui non
conoscevamo neppure l’esistenza ma che poi, si sono rivelati
utili, divertenti e molto semplici da utilizzare.
Perché hai scelto di seguire questo Corso PON?
Serena: perché, sapendo di non essere proprio un asso nel computer, volevo imparare ad utilizzarlo in modo almeno sufficiente,
ma soprattutto volevo imparare cose nuove divertendomi con i
miei compagni.
Rossella: perché penso che saper utilizzare i computer è molto
utile ed importante, poiché è una competenza utile per svolgere
qualsiasi tipo di compito o lavoro.
Un’ occasione da ricordare qual è stata?
Serena: una delle occasioni che ricordo con molto piacere, è stata
quando ognuno di noi ha creato un proprio powerpoint, mettendo in pratica tutto ciò che aveva imparato e credo che questa sia
stata anche un’ esperienza che è servita a dimostrare ciò che
avevamo appreso.
Rossella: per me tutti i giorni di questo Corso PON sono da
ricordare, ma quelli che ricordo particolarmente sono stati i primi tre giorni di accoglienza, perché abbiamo imparato a conoscere i professori, i quali ci hanno spiegato cosa avremmo fatto
durante questo progetto; molto importante è stata inoltre la creazione di un cartellone nel quale abbiamo espresso i nostri sentimenti riguardo la scuola e l’amicizia.
Un episodio che ti ha fatto ridere?
Serena: uno degli episodi più divertenti è stata la sfida tra ragazze
e ragazzi, che consisteva nel rispondere ad alcune domande riguardanti l’informatica e anche se abbiamo perso, è stato comunque un momento divertente che rivivrei con piacere.
Rossella: un episodio divertente è stata la sfida tra ragazzi e ragazze, perché oltre ad averci dato la possibilità di mettere a confronto le nostre conoscenze, ci siamo divertiti e abbiamo fatto
un ottimo gioco di squadra.
Rifaresti questa esperienza ?
Serena: si, la rifarei volentieri, per imparare altre nozioni.
Rossella: certo! La rifarei con piacere, perché oltre ad essere stata
un’esperienza molto istruttiva è stata anche molto divertente.
Consiglieresti a qualcuno di seguire un Corso PON come il tuo?
Serena: si, lo consiglierei, poiché oltre ad essere molto interessante, dà anche l’opportunità di imparare ad utilizzare il computer e tutti i suoi programmi, anche a chi non lo ha mai usato.
Rossella: si, perché è stata un’ esperienza interessante che ogni
ragazzo dovrebbe fare per imparare cose nuove sul computer,
ma anche per imparare a relazionarsi con i suoi coetanei.
Anche i genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni?
Serena: si, ho raccontato molto di questo Corso PON ai miei
genitori, perché volevo renderli partecipi di questa bellissima
esperienza.
Rossella: ne ho parlato tanto, soprattutto a mia madre, raccontandole ciò che imparavamo ad ogni lezione, rendendola molto
contenta del mio lavoro.
Melania Galluso, Classe 3^ A
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A tutto PON
Intervista a Vitetta Stefany Laura che ha frequentato il Corso
PON d’inglese.
Si, perché è molto divertente.
Quali argomenti avete trattato in questo Corso PON d’inglese?
Si, perché mi piace molto questo Corso PON.
In ogni lezione parliamo di un argomento diverso. Nelle ultime
lezioni, nel mese di aprile, la professoressa ci ha spiegato: il verbo CAN, le direzioni stradali e il meteo.
Anche i tuoi genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni?
Questa esperienza la rifaresti?
No, ancora no.
Salma Bouhlal, Classe 2^ A
Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante?
Non lo so, perché sono tutti argomenti interessanti.
Avete imparato contenuti del tutto nuovi?
Si, le direzioni stradali.
Perché hai scelto di seguire questo Corso PON?
Perché mi piace l’inglese.
Quali sono le attività che avete svolto?
Insieme ai ragazzi del Corso PON di spagnolo, stiamo rielaborando un testo che s’intitola “MUCH ADO ABOUT NOTHING”
“MOLTO RUMORE PER NULLA” in due lingue inglese e spagnolo, e stiamo realizzando il copione per una recita.
Gli aspetti più interessanti?
Che la recita che faremo si svolgerà in due lingue.
Un episodio che ti ha fatto ridere?
Quando mi sono confusa tra destra e sinistra.
Consiglieresti a qualcuno di seguire questo Corso PON?
Intervista a Giuseppe Luvarà che ha frequentato il Corso PON
di spagnolo.
Consiglieresti a qualcuno di seguire questo Corso PON?
Quali argomenti avete trattato in questo Corso PON di spagnolo?
Questa esperienza la rifaresti?
La grammatica spagnola
Si, perché ho imparato nuovi contenuti
Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante?
Anche i tuoi genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni?
Quello della differenza tra mucho e muy
Certo
Avete imparato contenuti del tutto nuovi?
Si e abbiamo approfondito molti argomenti
Perché hai scelto di seguire questo Corso PON?
Per approfondire la materia
Quali sono le attività che avete svolto?
Insieme ai ragazzi del Corso PON di inglese, stiamo realizzando
una recita in due lingue, inglese e spagnolo, che avrà come finale
un bacio
Gli aspetti più interessanti?
La recita che faremo si svolgerà in due lingue.
Un episodio che ti ha fatto ridere?
Quando il filmato che stavamo vedendo si è bloccato su
un’immagine divertente che ci ha fatto molto ridere.
Si, perché è molto utile
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A tutto PON
Intervista ad Alessandra Megna che ha frequentato il Corso
PON di astronomia.
Si, perché è utile.
Di che cosa avete parlato in questo Corso PON?
No, perché non coinvolgeva i genitori ma solo i ragazzi.
Di stelle, costellazioni, pianeti e del sistema solare
Federica Logiudice, Rosaria Paviglianiti, Roberta Armandini,
Classe 2^ C
Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante?
Anche i tuoi genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni?
Il sistema solare e le costellazioni.
Avete imparato contenuti del tutto nuovi?
Si tanti, come le costellazioni
Perché hai scelto questo Corso PON?
Perché adoro astronomia e scienze e volevo approfondire i miei
studi.
Quali sono le attività che avete svolto?
Le attività svolte erano tutte legate all’ astronomia: abbiamo visitato il planetario, visto documentari, filmati e video.
Gli aspetti più interessanti ?
Mi è piaciuto molto visitare il planetario e condividere quello che
ho imparato con i miei compagni.
Un episodio che ti ha fatto ridere?
Quando ho visto il film sulla meridiana
Consiglieresti a qualcuno di seguire questo Corso PON?
Certo perché si imparano nuove cose, abbiamo per esempio
imparato ad osservare le stelle.
Questa esperienza la rifaresti?
Intervista all’esperto d’inglese
Il risultato finale quale sarà?
Come si sta svolgendo questo Corso PON d’inglese?
La rappresentazione di alcuni atti dell’opera di William Shakespeare insieme ai ragazzi di spagnolo.
Si sta svolgendo bene, ho trovato degli alunni motivati e interessati ad apprendere qualcosa in più di inglese.
Quali sono le sue aspettative di questo Corso PON?
Riuscire a dare ai ragazzi un’opportunità in più per approfondire
ciò che trattano a scuola.
I ragazzi vengono volentieri?
Si, ho delle grandi gratificazioni da parte dei ragazzi perché mi
dicono che alle mie lezioni sono molto interessati
Tutti si impegnano?
C’è qualcuno che si impegna di più e chi di meno ma prevalentemente tutti.
Quali sono i contenuti di questo Corso PON?
Elementi grammaticali e tecniche di conversazione
Adriana Pascone, Classe 3^ C
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A tutto PON
Intervista all’esperto di spagnolo
Come si sta svolgendo questo Corso PON di spagnolo?
Si sta svolgendo in maniera dinamica.
Quali sono le sue aspettative ?
La soddisfazione dei ragazzi
Quante ore fate di lezione?
3 ore a lezione
Tutti i ragazzi si impegnano?
Quasi tutti
Quali sono i contenuti di questo Corso PON?
L’arricchimento e il potenziamento della lingua spagnola e la
possibilità di recitare in lingua
Il risultato finale quale sarà?
Una grandiosa recita di William Shakespeare in due lingue :
inglese e spagnolo
Adriana Pascone, Classe 3^ C
Intervista all’esperto di astronomia.
Come si sta svolgendo questo Corso PON di astronomia?
I ragazzi si impegnano ma sono vivacissimi e si fa fatica a tenerli
a bada.
Quali sono le sue aspettative ?
Le aspettative quando si sta con i giovani sono sempre molto
positive, perché anche nella loro vivacità qualcosa del nostro
lavoro rimane
I ragazzi vengono volentieri?
Non abbiamo avuto alcuna defezione, quindi significa che vengono molto volentieri.
Tutti i ragazzi si impegnano?
I ragazzi si impegnano tutti però ovviamente ci sono quelli che
sono più motivati perché hanno delle attitudini . L’astronomia è
una disciplina che non fa parte del curriculum scolastico, in maniera completa, anche se i ragazzi di terza media ce l’hanno nel
programma, per cui ci sono alcuni che hanno l’attitudine e sono
interessati altri sono curiosi, quindi l’impegno è diversificato
anche in base a questo.
Quali sono gli argomenti trattati?
Il nostro Corso PON ha per titolo “ Sperimentando” quindi
siamo partiti dall’osservazione del cielo per fare delle piccole
esperienze pratiche come misurare il raggio della luna, abbiamo
spiegato il concetto di distanza astronomica, abbiamo anche
parlato di colore delle stelle, i ragazzi stessi hanno fotografato lo
spettro di una stella luminosa.
Quale sarà il lavoro finale?
Probabilmente l’ultima lezione la faremo al Planetario perché in
questo periodo si osservano bene i pianeti Giove e Marte e avendo trattato dei sistemi solari completeremo con l’osservazione di
questi pianeti.
Adriana Pascone, Classe 3^ C
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Giovani concertisti crescono
Nella nostra scuola esistono dei corsi specifici per lo studio di diversi strumenti musicali: flauto, pianoforte, chitarra e violino. I
corsi sono svolti da personale docente che accompagna i ragazzi in
un percorso di apprendimento dello strumento musicale che spazia
dalla teoria alla pratica. Certo, si tratta di un impegno in più perché
occorre rimanere a scuola per un numero di ore maggiore, ma
l’amore per la musica è così forte che spinge alcuni allievi a fare
qualche sacrificio in più. Spesso sono protagonisti di concerti che si
tengono anche al di fuori della scuola.
Cristian Benno, Classe 3^ A
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Le interviste ai compagni di classe
Intervista a Yegor
Intervista a Robin
Un nostro compagno rappresenterà la nostra scuola alla manifestazione internazionale di matematica che si terrà il 10 maggio
2014 all’Università Bocconi di Milano.
Abbiamo deciso di fare un’intervista a un nostro compagno di
nazionalità indiana, lui si è reso disponibile e così abbiamo scoperto qualche notizia sulla sua vita.
Yegor ci puoi parlare della tua recente partecipazione alle semifinali dei giochi matematici?
Come ti chiami?
I partecipanti alla prova della mia categoria erano 230, essa si è svolta il
22 Marzo 2014, presso il liceo scientifico Alessandro Volta di RC. La
prova si è svolta in orario extra scolastico.
Dove sei nato?
In cosa consisteva la prova?
Quale lingua si parla nella tua città?
La prova consisteva in alcune domande preliminari e subito dopo
nell’affrontare 8 problemi, da risolvere in un’ora e mezza al massimo.
Mi chiamo Robin Singh.
In India, nel Punjab.
Di solito parliamo l’inglese e l’indiano.
Quale religione professi?
Tu quanto hai impiegato?
Professo il Sikismo, infatti sono un Sik .
Ho impiegato 47 minuti.
Quale Dio veneri?
Quando hai saputo l’esito della tua prova?
Venero Guru Nanak.
L’ho saputo il 2 Aprile tramite internet, collegandomi al sito del liceo; mi
sono qualificato al terzo posto su 18 ammessi.
Quali monumenti ricordi della tua città?
Cosa succede a questo punto?
Ricordo il Tajmahal.
Quali sono i piatti tipici della tua città?
Adesso potrò partecipare alle finali nazionali che si terranno il 10 Maggio
all’università Bocconi di Milano.
Ci sono altri possibili sviluppi dopo?
Si , se dovessi vincere tra i primi 5 poi andrei a rappresentare l’Italia alle
finali internazionali di Parigi.
Sono molti, ma in particolare ricordo il pane indiano
Da quanto tempo sei in Italia?
Sono in Italia da sei mesi.
Ricordi in quale mese sei venuto in Italia?
Questa prova ti ha cambiato la vita?
Si, a settembre.
Dopo questa prova mi sento più affermato nei miei studi .
Con quale mezzo sei arrivato?
Ti consideri un ragazzo semplice o un genio?
Sono arrivato in aereo.
Sono rimasto il ragazzo di sempre.
Come ti trovi in Italia?
Hai altre passioni oltre la matematica?
Mi trovo bene.
Si, soprattutto il tennis, uno sport che ho praticato durante il periodo estivo,
ma, dato che mi piace, mi riprometto di praticarlo con più regolarità il prossimo anno.
Se dovessi decidere di vivere in Italia o in India dove vivresti?
Mi piace l’Italia, ma se dovessi decidere vivrei in India.
Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
Forse c’ è il sogno di diventare un campione di tennis. Intanto mi occupo
della mia giornata in maniera serena tra la pallacanestro, la scuola d’ inglese, la scuola media e altre cose con gli amici.
Alessia Sergi, Fabiana Lo Gatto,
Chiara Sapone, Andrea Rosarno
Classe 2^ C
Roberta Armandini, Michele Campanella,
Federica Logiudice, Classe 2^ C
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Adolescenza: un mondo da scoprire
Tante pagine sono state dedicate all’adolescenza e tutte mettono
in luce che questa è un’età “difficile”. Si comincia ad uscire
dall’ala protettiva della famiglia e si cerca di compiere passi da
soli verso il mondo dell’età adulta, ma senza avere l’esperienza
degli adulti. C’è fretta di crescere, di spiccare il volo, c’è tanta
fiducia nei propri sogni e quando i genitori, talvolta, intervengono con consigli o divieti spesso nascono contrasti. E’ vero che
spesso noi ragazzi abbiamo la pretesa di voler tutto e subito, non
accettiamo imposizioni, ma è altrettanto vero che dinanzi ai
“no” dati, non si riceve nessuna spiegazione, tutt’al più una predica che comincia quasi sempre con : quando avevo la tua età…
L’età adolescenziale è un periodo in cui, in realtà, ogni ragazzo
lancia continui messaggi di aiuto, tutto sta nell’ascoltare. Un insuccesso a scuola, un cambiamento nel fisico, una prima delusione d’amore possono far sorridere chi non ricorda di essere stato
adolescente, ma a dodici o tredici anni può crollare il mondo
addosso.
Citazioni di adolescenti:
“Ricorderai l’adolescenza come il periodo delle emozioni più
intense e delle esperienze più vere.”
“Un adolescente si butta con ogni cellula del suo corpo in quel
che fa, se non altro perché è la prima volta.”
“L’adolescenza è quel periodo in cui non ti senti accettato dagli
altri e ti rinchiudi dentro la musica”
“Gli anni della tua adolescenza sono quelli che adesso odi, ma se
avessi la possibilità di riviverli, torneresti indietro.”
“L’adolescenza è quel periodo in cui sei troppo piccolo per fare
una cosa e troppo grande per farne un'altra.”
“Essere adolescenti non vuol dire soltanto cominciare a crescere
ma essere consapevoli dei nostri cambiamenti.”
“Gli adolescenti sono prigionieri di un’età che non sanno vivre.”
“Noi adolescenti pensiamo solo ad apparire per piacere agli altri
e ci dimentichiamo di quel che siamo veramente.”
Melania Galluso, Rossella Laurendi,
Serena Ripepi, Cristian Benno, Classe 3^ A
Bullismo: violenza reale e violenza virtuale
Il bullismo è una situazione che
si viene a creare quando un adolescente è costretto a subire
delle prepotenze dai suoi coetanei. Si manifesta con aggressività, insulti, minacce ecc. Il bullo
(l’aggressore), si comporta così,
perché cerca di attirare
l’attenzione o perché ha una situazione familiare difficile e quindi
non sa fare altro che comportarsi con violenza. Gli atti di bullismo possono essere compiuti anche attraverso i cellulari, le chat,
le email, in questo caso si parla di cyberbullismo. L’atto di cyberbullismo più frequente è l’invio di messaggi, via internet o cellulare dal contenuto volgare, violento o offensivo. Anche la violazione della privacy è un atto di cyberbullismo, quindi bisogna
fare attenzione anche quando si inseriscono dati personali in
internet. E’ importante informarsi bene per navigare con tranquillità ed evitare i rischi della rete. E’ difficile denunciare un
bullo perché le vittime sono impaurite, terrorizzate, spesso non
si confidano neanche con i genitori e cercano di nascondere la
loro sofferenza chiudendosi in se stessi. Questo porta però, alcuni ragazzi a commettere gesti estremi come uccidersi lasciando
amici e familiari nel dolore più assoluto. In altri casi invece le
vittime esasperate e rese forti dalla voglia di non subire più,
denunciano per porre fine al loro incubo. Segnalare il problema
a qualcuno più grande infatti può aiutare. Il bullismo si può
combattere avendo il coraggio di denunciare senza farsi prendere
dalla paura.
Roberta Armandini, Federica Logiudice, Classe 2^ C
Viola Versace, Classe 3^ B
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Rispetto per gli esseri viventi
Nel nostro mondo tante persone si
circondano della compagnia di
animali domestici, trovano in loro
affetto e un rimedio alla loro solitudine. Questo rapporto fra uomini e animali è ammirevole, ma le
cose cambiano quando gli uomini
prevaricano sugli animali: assistiamo infatti all'abbandono di animali per strada, al loro uso nei laboratori, al loro allevamento per
ricavarne carne o pellicce. L'uomo è il più feroce tra gli animali!
Tutto questo offende il senso della vita! La sperimentazione sugli
animali per esempio è ormai una cosa molto frequente, sono
tante le scoperte scientifiche che hanno salvato delle vite umane,
ma io mi chiedo, non c'è un altro modo per scoprire dei medicinali che curano determinate malattie? Io credo che non si
dovrebbe uccidere un animale o farlo diventare una cavia per
scoprire questo , perchè se ci pensiamo bene da una parte gli
scienziati salvano vite umane, ma dall'altra uccidono centinaia e
centinaia di esseri viventi . Sono tanti gli animali che vengono
usati dagli scienziati per le sperimentazioni: scimmie, cani, gatti,
topi, cavalli. Alcuni sono d’accordo su questo tipo di sperimentazioni, altri invece no, addirittura c’è chi denuncia questo fatto e
porta avanti da anni la protesta contro la sperimentazione sugli
animali. Vi sono alcuni movimenti animalisti per esempio che si
battono affinchè la sperimentazione animale venga completamente abolita, altri invece sostengono che la sperimentazione
sarebbe giustificata solo nei casi in cui il fine scientifico è chiaro
e importante. Grazie alla sperimentazione sulle scimmie per
esempio si è scoperto un vaccino per curare un virus che si trova
nel sangue: il virus dell'Hiv/Aids. Da una parte questo vaccino,
che deve essere ancora sperimentato sull’essere umano, pro
babilmente servirà a curare molte persone, ma dall'altra parte si
sono uccise molte scimmie, che secondo me non meritavano di
morire.
Il gioco: dipendenza o svago?
Nella nostra città, negli ultimi tempi
sono state aperte diverse sale giochi e
anche vicino alle scuole. A noi ragazzi
piace andarci perché offrono
un’occasione di divertimento. Accanto ai tavoli da biliardo e di calcio balilla si trovano però anche le cosiddette
“slot machines”. Il loro utilizzo è vietato ai minori di 18 anni
tuttavia, il gioco d’azzardo è un fenomeno che comincia ad interessare anche gli adolescenti. Si inizia per scherzo, pensando di
giocare pochi soldi e di dedicarvi poco tempo ma poi la speranza
di vincere somme di denaro non fa smettere e diventa un vero e
proprio vizio. Spesso le cronache raccontano di persone disposte a perdere tutti i loro risparmi pur di recuperare la somma
perduta, oppure capita che i giovani arrivino persino a derubare i
loro cari per avere il denaro utile a rifornire le slot, ma occorre
riflettere sul fatto che questo modo di svagarsi può risultare pericoloso, perché crea dipendenza patologica. Divertimento non
deve essere sfida con il destino, rischiare il tutto per tutto, ma
può essere sana competizione tra amici durante una partita di
calcetto per esempio, ascoltare il proprio gruppo musicale preferito, praticare uno sport, leggere un libro, perché le sensazioni
forti si possono vivere anche al di fuori delle “sale giochi”.
Demetrio Nucera, Classe 2^ A
Adriana Pascone, Classe 3^ C
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La mia passione per i Manga
Una delle cose che piace fare a noi giovani è leggere i Manga. Il
manga è un tipo di fumetto giapponese che ha la particolarità di
leggersi dall’ultima alla prima pagina, da destra verso sinistra,
dall’alto verso il basso. Quello che mi appassiona maggiormente
è chiamato One Piece. One Piece è un manga creato da Eiichiro
Oda, che parla delle avventure di una ciurma di pirati capitanata
da Monkey D. (Rufy/Luffy), detto Rubber o Cappello di paglia,
per il cappello di paglia che indossa e che gli è stato regalato da
Shanks il rosso quando gli salvò la vita. Rubber ha un animo
buono e gentile e ha un sogno: diventare il re dei pirati. La ciurma di Cappello di paglia è composta da nove pirati: Rubber il
capitano, Zoro lo spadaccino, Nami la navigatrice, Usopp il cecchino, Sanji il cuoco, Chopper il medico, Nico Robin
l’archeologa, Franky il carpentiere , Brook il musicista.Tra i più
importanti personaggi secondari ci sono: Ace il fratello maggiore
adottivo di Rubber, Jinbey un uomo-pesce, Dragon padre di
Rubber e capo dei rivoluzionari. Il mondo di One Piece è governato politicamente dal Governo Mondiale e dai Dragoni Celesti,
ma ci sono anche quattro imperatori pirati: Edward Newgate
detto Barbabianca, Shanks il rosso, Kaido, Charlotte Linlin. I
quattro imperatori sono in assoluto i pirati più forti del mondo
di One Piece. I miei personaggi preferiti sono Robin e Sanji.
Robin è una giovane donna, molto bella e attraente, dai modi
eleganti e raffinati, e con un aspetto molto sensuale e provocante. Porta i capelli neri e lunghi, ha un sorriso luminoso e occhi
azzurri molto intensi e penetranti. Veste quasi sempre con vestiti
molto scollati, e talvolta indossa dei cappelli da cowboy Robin è
probabilmente l'unica persona ancora in vita a poter leggere l'antica lingua in cui sono scritti i Poignee Griffe, pietre monolitiche
lasciate da un'antica civiltà che si studiavano nella sua terra e
delle quali il Governo mondiale ha proibito lo studio. Il sogno di
Robin è quello trovare il Real Poignee Griffe.Una volta trovato,
esso rivelerà la storia andata perduta del Secolo Vuoto. È probabile che la pietra si trovi sull'isola di Raftel, alla fine della Rotta
Maggiore, il luogo dove soltanto il Re dei pirati Gol D. Roger è
arrivato, e dove, forse, è nascosto il tesoro chiamato One Piece.
Ovviamente Sanji è ammaliato dalla bellezza dell'archeologa
Robin. Sanji è un abilissimo cuoco, perennemente alla ricerca di
giovani donzelle da aiutare o da servire. Il suo compito è quello
di proteggere a costo della sua stessa vita le sue principesse Nami, Nico Robin e, durante il periodo in cui naviga assieme
alla ciurma, Bibi; disprezza qualunque uomo maltratti o addirittura picchi una donna, ritiene questi uomini vili ed ignobili e li
punisce severamente. Il suo sogno è trovare l'All Blue, un mare
leggendario dove si dice si trovino i pesci di tutti i mari: è questo
il vero motivo per cui Sanji si è unito alla ciurma di Rufy. Non
riesco immaginare la mia vita senza i Manga perché è uno spazio
dove posso rifugiarmi quando sono giù di morale, quando ho
tempo libero, quando ho voglia di vivere emozioni coinvolgenti.
Cristian Benno, Classe 3^ A
disegni di Domenico Catalano, Classe 2^ A
La Gazzetta del Beva cqua
La Gazzetta del Beva cqua
Pagina 13
Leggere il giornale: su carta o su tablet?
Oggigiorno per leggere le notizie,
si sta diffondendo sempre più,
l’uso dei mezzi multimediali invece che dei giornali. Questo non
solo tra i giovani ma anche tra gli
adulti. Stanno nascendo sempre
più “app” per leggere i giornali,
anche delle testate giornalistiche più famose, che offrono il servizio di lettura del giornale gratuitamente o con abbonamento.
Secondo me è bene usare le tecnologie multimediali per informarsi invece del giornale perché si sta più volentieri a contatto
con i mezzi multimediali piuttosto che con la carta, anche perché
lo schermo è più luminoso, la lettura è più scorrevole, non si ha
il fastidio del foglio da girare. Io personalmente mi informo attraverso siti giornalistici, quali Strill e Stretto Web, che mi per-
I disordini alimentari
I disordini alimentari oggi, sono il problema principale degli
adolescenti e possono essere dovuti a vari problemi psicologici,
quali : ansia, stress emotivo, ecc. Questi problemi possono presentarsi sotto forma di anoressia o di bulimia, si tratta cioè di
malattie che conducono la prima a non mangiare più, la seconda
a mangiare di continuo. Quella più diffusa tra le ragazze è
l’anoressia, causata dalla insicurezza sulla propria bellezza. Il
mondo della moda mette in mostra immagini di donne e anche
di ragazze sempre più magre e ciò fa pensare che magro sia
uguale a bello, però le ragazze non sanno che spesso le foto che
pubblicizzano i vestiti e ritraggono le modelle, sono foto ritoccate e le forme del corpo vengono ridotte. Le ragazze più formose
rispetto alle coetanee pensano che avere un corpo più rotondo
non sia una cosa favorevole per la loro vita e per il loro futuro
anche di madri; in realtà si sbagliano, ma questo modo di pensare genera problemi che possono portare a gravi danni specialmente nella fase di sviluppo. Gli adolescenti sono avvisati.
Virginia Scarpa, Classe 3^ A
mettono di leggere le notizie in tempo reale, cioè notizie che
vengono aggiornate di continuo ed anche questo rappresenta un
punto a favore dell’uso di tablet, smartphone e altro. Da non
dimenticare che si può risparmiare l’uso della carta e ciò contribuisce a salvaguardare l’ambiente e a tenere in ordine la casa.
Cristian Benno, Classe 3^ A
Pagina 14
La Gazzetta del Beva cqua
Musica classica, genere in via d’estinzione
La musica, in genere, è un richiamo
alla vita, soprattutto per chi si sente
solo, per chi è alla ricerca di adrenalina, per chi ha bisogno di consolarsi
dopo una delusione d’amore, per chi è
innamorato o per chi è semplicemente
adolescente. Pop, rock, metal, rap
sono i generi preferiti dai ragazzi.
Molti si chiedono:<<Ma perché questo genere è così amato?>> Beh semplice, perché rappresenta la voglia di
protesta nei confronti della società e di tutto quanto nel mondo
non va bene e così i ritmi sempre più movimentati si diffondono
come “la peste” negli i-phod degli adolescenti. La musica classica
sembra ormai esiliata dall’universo giovanile insieme alle melodie
dolci e lente. Bach, Handel, Mozart, Beethoven, Vivaldi, Verdi,
Debbusy e le loro musiche sono ormai da ritenersi illustri sconosciuti per i giovani del XXI secolo. Io però ho ascoltato la musica di Mozart e di Vivaldi e ho avvertito l’incantesimo di note che
parlavano al cuore; mi è sembrato di vedere con gli occhi i colori
della primavera! Sono attimi in cui l’essere umano si collega
all’infinito e per dirla con le parole di Leopardi “ naufragar m’è
Musica e adolescenza
Cosa sarebbe la vita senza musica?
E' una componente fondamentale della
esistenza delle persone, soprattutto di
noi giovani.
Ognuno di noi ha una canzone preferita, quella che potrebbe ascoltare mille
volte senza stancarsene. Quando ci si
incontra, tra noi ragazzi si parla molto dei nostri cantanti preferiti; ci interessano molto le loro melodie e il loro look. Alcuni esponenti di famosi gruppi sono diventati davvero degli idoli a
livello mondiale, primo fra tutti quello dei Beatles. Sulle ali della
musica è facile lasciarsi andare, ad occhi aperti si attraversa tutto
l'universo e grazie alla musica, si può curare anche l'anima. Sulle
note si uniscono le genti e si diffondono idee. La musica che io
preferisco è quella pop/rock, in particolare quella degli
“Onerepublic”, un gruppo statunitense formatosi nel 2003. La
mia canzone preferita è “Stop And Stare”, una canzone che ha
un ritmo orecchiabile e che affascina, ha infatti riscosso successo
a livello mondiale. La musica “pop/rock ” è quindi per me la più
bella perché offre libertà, spazio per distendermi e in sintesi migliora la mia vita.
Cristian Benno, Classe 3^ A
dolce in questo mare”, ovvero è dolce perdersi nella vastità della
musica e lasciarsi andare alle sensazioni che essa suscita. Forse è
più facile abbandonarsi ai rumori forti, alle note violente, alle
canzoni urlate, ma la musica classica a mio avviso, permette di
riflettere meglio sul senso della vita. Beethoven disse: “la musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia. Chi penetra il senso della musica potrà liberarsi dalle
miserie in cui si trascinano gli altri uomini”.
Virginia Scarpa, Classe 3^ A
La Gazzetta del Beva cqua
Pagina 15
Marco Mengoni: il mio idolo
Marco Mengoni è il mio cantante preferito, con le sue canzoni
mi è entrato nel cuore. Il genere musicale che lui canta è pop
rock . Lui è di Viterbo e sin dall’età di 14 anni ha incominciato a
lavorare nei bar e in seguito a cantare ai matrimoni. E’ diventato
famoso nel 2009 con la vittoria del programma televisivo XFactor, nel 2010 ha partecipato a San Remo ed è arrivato terzo e
nel 2013 ci ha riprovato e ha vinto con il brano “L’essenziale”,
primo singolo dell’album “Pronto A Correre” mandato dalle
radio: “Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri
che appartengono anche a te che da sempre sei per me l'essenziale.” Canzone meravigliosa! Sempre nel 2013 ha partecipato all’Eurovision
Song Contest rappresentando l’Italia ed è arrivato settimo.
Quest’anno è stato eletto Miglior cantante italiano ai Kids' Choice Awards 2014 di Los Angels. La notte di capodanno ha cantato al concerto di Rimini e io l’ho seguito in TV, su canale cinque.
La FIMI ha certificato le sue vendite complessive per più di
605.000 copie. Molte delle sue pubblicazioni sono state certificate disco multiplatino, di platino e d'oro. Marco Mengoni è il mio
idolo. A me piace molto la sua voce calda e con acuti incredibili,
alcune sue canzoni mi rispecchiano, mi piace anche lui ma soprattutto il rapporto che ha con “l’esercito’’(i suoi fans).
Viola Versace, Classe 3^ B
Il flamenco a scuola
Dei tanti progetti che ci ha offerto la scuola, uno molto bello,
che rientra nel percorso didattico “I tesori del Mediterraneo”
volto allo sviluppo di conoscenze e competenze artistico- musicali degli allievi, è quello del flamenco. I ragazzi che vi partecipano sono dodici, sei maschi e sei femmine, tutti delle classi terze
della nostra scuola. L’obiettivo finale è fare uno spettacolo al
teatro Cilea il 6 giugno 2014. Le prove di ballo si svolgono nella
scuola, in una stanza adibita proprio per ballare e gli incontri
avvengono una volta a settimana per un’ora. L’insegnante di
ballo viene appositamente nella scuola per insegnare. I ragazzi
partecipano molto volentieri e con entusiasmo. Ci sono due modi per ballare il flamenco: singolarmente e a coppia; noi balliamo
singolarmente. La musica di sottofondo è in lingua spagnola
specifica proprio per ballare il flamenco. Noi ragazzi abbiamo
anche un abbigliamento appropriato: per le ragazze una gonna
lunga che arriva fino ai piedi, una camicia bianca e delle scarpe
con un tacchetto, per i ragazzi una camicia, un gilè, un pantalone
stretto e delle scarpe con il tacchetto. Io per prima ho aderito a
questa esperienza, mi è servita non solo ad imparare il flamenco,
ma a superare le mie insicurezze, infatti non avrei mai pensato di
riuscire bene in questa avventura. Prima di fare questa esperienza
non sapevo molto di come si balla il flamenco, sapevo solo che
era un ballo molto difficile da eseguire, ho capito invece che non
è così basta solo un po' di impegno e tutto si può fare .
Adriana Pascone, Classe 3^ C
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La Gazzetta del Beva cqua
A passeggio sul Lungomare Falcomatà
Io e i miei compagni amiamo molto passeggiare sulla nostra bella via Marina ; nei giorni scorsi però abbiamo deciso di farlo in modo diverso e cioè osservando i suoi monumenti per scoprire cosa avevano da raccontarci . La nostra passeggiata è iniziata all’altezza
degli antichi reperti di età greco-romana, e abbiamo subito
notato una colonna con in cima un tripode di bronzo posto sulla sommità e un medaglione apposto sul lato interno. Ci siamo fermati a leggere qualche parola incisa nella
pietra e abbiamo così scoperto che il monumento è stato
dedicato al poeta e latinista reggino Diego Vitrioli. La curiosità di sapere chi fosse ci ha spinto a fare una piccola
ricerca e abbiamo così scoperto che egli si fece conoscere
per le sue doti intellettuali all’età di 25 anni grazie ad un
poemetto scritto in latino dal titolo “Xiphias”dedicato alla
pesca del pesce spada. Tale opera gli permise di vincere il
più prestigioso premio letterario di poesia in lingua latina(il
Certamen poeticum Hoeufftianumla) e fu riconosciuta tra
le opere più eleganti e originali della poesia umanistica
italiana. Continuando a camminare poco distante da Villa
Genoese Zerbi scorgiamo un altro monumento dedicato a
Francesco Sofia Alessio, un’insigne latinista che nacque a
Taurianova in
Monumento a Diego Vitrioli
provincia
di
Reggio Calabria
nel 1873. Il monumento è composto da una larga base di cemento tutta rivestita in marmo travertino su cui è riportato un suo brano in latino e da una colonna sulla cui facciata
principale (rivolta verso il mare) è collocata una scultura a rilievo, eseguita da Alessandro
Monteleone, con raffigurazioni umane in atteggiamento familiare. La città gli ha voluto
erigere un monumento per le sue eccezionali doti di poeta abile in latino che gli hanno
fatto vincere tre medaglie d’oro. La passeggiata è proseguita e ci siamo fermati davanti
ad un altro monumento, dedicato al poeta Giovanni Pascoli. Di lui già sapevamo
qualcosa, poeta italiano, professore di
letteratura latina presso l’università di
Messina, ma abbiamo scoperto anche
che fu un grande ammiratore di Diego
Vitrioli e della nostra città; i bellissimi
versi incisi sulla stele e dedicati al mare
dello stretto ci hanno fatto comprendere
Stele a Francesco Sofia Alessio
infatti quanto amasse la nostra Reggio
Calabria: “Questo mare è pieno di voci e
questo cielo è pieno di visioni... Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un
immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, immagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo… ne è rimasta come l’orma nel
cielo, come l’eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia”.
Stele a Giovanni Pascoli
Un’altra stele che ha suscitato il nostro interesse è quella dedicata a Ibico, il più
grande poeta reggino del VI secolo a. C. Essa è composta da una massiccia lastra di
marmo travertino raffigurante su una facciata una Musa nell’atto di suonare la lira, sull’altra invece sono scolpiti alcuni versi
d’amore del poeta:
La Gazzetta del Beva cqua
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“A primavera, presso l’inviolato giardino delle ninfe,
fioriscono i cotogni da fluviali
linfe irrigati.
S’infiora anche la vite sotto i nuovi
tralci ricchi di pampini.
Ma in nessuna stagione a me dà tregua
l’amore come il vento
che giunge dalla Tracia
crosciando e avvampando di saette
esso irrompe da Venere
con bruciante furore,
e tenebroso e indomito sconvolge
tutto l’essere mio dalle radici”.
Stele a Ibico
Quasi al termine della nostra passeggiata, appena all'ingresso del Lungomare "Falcomatà" nei pressi del Museo Archeologico Nazionale, abbiamo infine notato tre distinti blocchi in marmo travertino a forma di cubo, che rappresentano delle pagine di libri, sulle
quali oltre al busto dello scrittore calabrese Corrado Alvaro a cui il monumento è dedicato, sono incisi alcuni brani tratti dalle sue
opere più famose che riportiamo qui di seguito:
Monumento a Corrado Alvaro
“I Calabresi hanno un senso della fatalità. Concepiscono la vita sull’immagine delle loro fiumare che presto o tardi travolgono ogni
cosa.” Piegati albero che passa la piena” è un loro motto.”( L’AMATA ALLA FINESTRA)
“La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”. (DEL MONDO
SOMMERSO)
“Dicevo che e' anche troppo quello che sono riuscito a combinare con tutti gli inconvenienti con cui sono partito : meridionale,
povero, scrittore ”. (MASTRANGELINA)
“La donna e’ il personaggio più importante e più autentico della Calabria. E’ anche il lusso di una natura scabra, immiserita dagli
uomini. (ULTIMO DIARIO)
“La favola della vita m’interessa più della vita.” (LA MOGLIE )
“La forza della Calabria e’ nella sua struttura familiare. La famiglia e’ la sua spinta vitale, il campo del suo genio, il suo dramma e la
sua poesia . I figli rappresentano un continuo atto di fede, una promessa e una speranza. (ITINERARIO ITALIANO)
La nostra passeggiata si conclude qui, lieti di aver conosciuto meglio i monumenti della nostra città.
Michele Campanella, Chiara Sapone, Andrea Rosarno, Classe 2^ C
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La Gazzetta del Beva cqua
Premio di poesia “Gilda Trisolini” 2013
Virginia Scarpa, alunna della III A dell’Istituto Comprensivo “Galluppi – Collodi – Bevacqua” di Reggio Calabria, ha ricevuto un
riconoscimento partecipando alla diciassettesima edizione del Premio di Poesia “Gilda Trisolini” organizzato dall’ assessorato alla
Cultura della Provincia di Reggio Calabria e dall’Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori e formatori dei Reggio Calabria. Virginia Scarpa ha partecipato al concorso con la composizione ”Immagini notturne” e si è classificata al 2° posto.
Nascosto nel sicuro grembo notturno
Il mondo riposa là tranquillo e taciturno
Ecco! Dietro un monte qualcuno si sporge , avanza
Tende una fiaccola lucente in mano .
È la chiara luna
Dolce compagna di chi nutre speranze di chi vive nei tesori del cuore e sogna .
Superbe , lontane
Le luci del firmamento
Son occhi senza fine che parlano di mondi senza tempo e di un eterno incanto
Nell’aria non è alito di vento
Solo stelle che brillano, tremano e cadono
Il tempo passa , il cuore è sgomento
La notte serena invita al riposo
Ma il cuore ben desto trattiene quel cielo luminoso.
Carme V di Catullo
Tra i poeti latini studiati a scuola, Catullo è uno dei miei preferiti.
In questa poesia si rivolge alla donna amata chiamata da lui Lesbia, con la quale vive intense emozioni e nonostante i tradimenti di lei, lui non cessa mai di amarla. Il poeta chiede alla sua amata Lesbia di vivere l’amore e di considerare il pettegolezzo degli
anziani come una moneta falsa. Dice che il giorno muore e poi
risorge, ma quando il loro giorno muore potranno riposare una
notte intera. Chiede alla sua amata tanti baci : mille, cento e poi
ancora mille e quando supereranno anche il limite dei mille non
li metteranno in evidenza affinché gli invidiosi non gettino il
malocchio sui loro baci .
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.
Soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
Da mi basia mille, deinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum,
Dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus,
aut ne quis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum.
quindi mille continui, e quindi cento.
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
Virginia Scarpa, Classe 3^ A
La Gazzetta del Beva cqua
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Primavera in musica: Laureana di Borrello
Il 14 maggio 2014 l’orchestra della
nostra scuola ha partecipato alla
VII edizione del concorso musicale nazionale per le scuole più importante della Calabria: quello di
Laureana di Borrello. E’ stato
organizzato dall’Associazione
Culturale “Ragone” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Laureana-Galatro-Feroleto”, l’Istituto d’Istruzione Superiore
“Piria” di Rosarno e l’Amministrazione Comunale di Laureana
di Borrello. Alla manifestazione si sono alternati momenti musicali di particolare rilievo con l’esibizione di celebri maestri quali
Fabrizio Meloni, primo Clarinetto Teatro alla Scala di Milano,
Calogero Palermo, primo clarinetto del Teatro dell’Opera di
Roma, Steven Mead musicista di fama internazionale, Monica
Garrido Ibanez, corno solista del Real Conservatorio superiore
di Musica di Granata. La nostra orchestra è composta da violini,
pianoforti, chitarre e flauti traversi, siamo circa cinquantacinque
ragazzi di prima, seconda e terza media. È stata la nostra prima
esperienza ed è stata veramente emozionante. L’attesa prima
dell’esibizione è stata snervante perché eravamo tutti molto nervosi e anche perché eravamo i primi ad esibirci, ce l’abbiamo
messa tutta e siamo andati abbastanza bene. Ci siamo classificati
terzi nella fascia dei primi, con 95/100 punti. Sabato 17 maggio
2014, a scuola, la preside ci ha fatto le congratulazioni e insieme ad un componente della giuria ci
hanno premiato. Hanno consegnato a tutti noi,
l’attestato di partecipazione e un ferro di cavallo in
terracotta con sopra un quadrifoglio, il simbolo
della nostra scuola, che dovremo indossare al Cilea il 6 giugno
2014 dove si terrà un altro concerto musicale.
Il Museo dello strumento musicale
Un Museo serve a conservare oggetti del passato e insieme agli
oggetti, c’è il ricordo di chi è vissuto tanto tempo prima di noi.
Chi non vuole ricordare, non conserva la memoria storica e soprattutto non vuole trasmettere niente a chi verrà dopo. A Reggio Calabria esisteva un museo dello strumento musicale. È stato
incendiato. Chi è stato? Perché lo ha fatto? Cosa ci ha guadagnato? Domande senza una risposta. Io penso che anche se qualcuno non ama la musica, non ha il diritto di privare gli altri di vedere strumenti antichi e moderni. Secondo me i musei sono una
cosa importante. Mi ricordo ancora di quando da piccola ho
visitato con la scuola il museo della Magna Graecia e ricordo
l’emozione di trovarmi vicina alla storia di migliaia di anni fa!
Salma Bouhlal, Classe 2^ A
Viola Versace, Classe 3^ B
Adriana Pascone, Classe 3^ C
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La Gazzetta del Beva cqua
La nostra squadra di pallamano
Nella nostra scuola è praticato da molti ragazzi lo sport della
pallamano. La pallamano (Handball) è uno sport di squadra giocato su campi rettangolari con lati di 40 e 20 m, ed è un misto
fra basket e calcio. Viene definito il più veloce gioco di squadra
con la palla, grazie anche ad alcune regole che impediscono i
tatticismi. Esiste anche una versione su sabbia chiamata beach
handball. Le formazioni sono composte da sette giocatori, sei
giocatori in movimento ed un portiere che devono realizzare il
maggior numero di reti possibili nella porta avversaria; le partite
si disputano in due tempi da trenta minuti. Il pallone non può
essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non
si possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare
al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza
entrare nell'area del portiere o se tira in corsa, il giocatore può
entrare saltando nell'area del portiere ma rilasciando la palla prima che tocchi con una parte del corpo il suolo entro l'area di
porta. La nostra squadra è la Fiamma Modena. Il 31 maggio
2013 siamo stati a Guardavalle Marina in provincia di Catanzaro
al Villaggio “ Faro Punta Stilo” per disputare il Torneo della
FIGH che si tiene ogni anno. La squadra si è classificata al 2°
posto. Abbiamo ricevuto una coppa per la squadra e medaglie
d’argento per tutti noi. Quest’anno la squadra femminile non si è
potuta formare per mancanza di ragazze e così abbiamo giocato
come squadra mista. La giornata si è conclusa con il pranzo e il
rientro a Reggio. Ancora una volta possiamo dire di aver vissuto
una magnifica esperienza di crescita sia personale che di gruppo.
Melania Galluso, Rossella Laurendi, Serena Ripepi, Classe 3^ A
Io adoro la ginnastica artistica
All’età di 10 anni ho cominciato a praticare lo sport della ginnastica artistica e mi è subito piaciuto. Ho iniziato perché guardando svariati programmi televisivi ho incominciato ad appassionarmi e ho deciso di provare. Oggi posso dire che la ginnastica
artistica è diventata la mia passione! Ricordo ancora che quando
mi sono iscritta, non vedevo l’ora che arrivasse il giorno della
prima lezione. Entrata in palestra mi sembrava di sognare! I primi giorni di allenamento sono stati davvero faticosi, ma frequentando sempre di più ho cominciato ad abituarmi e non ho sentito più la fatica. L’allenamento si diversifica in base all’età e
all’esperienza che si ha. Gli esercizi previsti per i bambini che
vanno dai 5 ai 10 consistono in un riscaldamento che viene eseguito con: breve corsetta, forbici, cioè saltare muovendo le gambe nell’intento di formare una forbice, pennello, cioè saltare a
piedi uniti sollevando le braccia, e spaccata, che consiste nello
scendere a gambe divaricate fino a terra. L’allenamento vero e
proprio inizia quando si prosegue con ruote, capriole, ponti, cioè
piegarsi all’indietro formando un ponte, verticali, che consiste
nel lanciarsi in avanti tenendosi in piedi solo con le mani, candele, che consiste nel distendersi a terra in posizione supina e nel
lanciare le gambe in avanti mantenendo una posizione eretta. Per
i ragazzi dai 10 anni in sù gli allenamenti sono più difficili. Si
utilizzano : la trave, le parallele asimmetriche, le parallele simmetriche, ecc. A seconda della preparazione, sulla trave è possibile
compiere una varietà di movimenti. Per le atlete più piccole,
durante le gare, può bastare anche solo camminare sulle punte
senza, però, sbilanciarsi. Io adoro questo sport, lo pratico ancora
oggi e sono orgogliosa di far parte di una squadra di ginnastica
artistica.
Fabiana Lo Gatto, Classe 2^ C
La Gazzetta del Beva cqua
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La top 10 dei films più belli
1. Lol - pazza del mio migliore amico: in
un mondo sempre più collegato grazie a Facebook, Youtube, Twitter e iTunes, Lola
(Miley Cyrus) e i suoi amici affrontano i problemi legati agli amori e alle amicizie del liceo,
allo stesso tempo cercano di evitare i loro
genitori, talvolta insopportabili e tecnologicamente non alla loro altezza. Attraverso il rapporto tra madre e figlia in cui si alternano
momenti toccanti ed altri esilaranti, LOL
rappresenta una storia autentica, in grado di
cogliere perfettamente la realtà moderna.
2. Quanto è difficile essere teeneger: Lola
è un'adolescente newyorkese, aspirante modella, attrice e fan di Stu Woff, un cantante
rock. I genitori di Lola divorziano e lei viene
affidata alla madre, la quale decide di trasferirsi a Dellwood, New Jersey. Dopo il trasloco Lola vede infranti i propri sogni di celebrità, ma prima di deprimersi totalmente, scopre
che la banda di Stu Woff si è sciolta e per
dare l'ultimo saluto terrà un concerto a New
York. Lola vuole a tutti i costi vedere e conoscere il suo idolo e proverà a farlo in tutti i
modi, ma sarà difficile visto le disgrazie che
le capiteranno.
3. Thirteen : Tracy ha 13 anni. È una studentessa
modello, figlia di Melanie che per portare avanti la
famiglia fa la parrucchiera in casa. Al liceo Tracy
scopre un mondo inaspettato, dove gli orsetti e le
Barbie lasciano il posto agli ormoni in esplosione.
Regina di questo mondo è Evie, la più sexy e popolare della scuola, con cui Tracy stringe un'amicizia
quasi morbosa. Inizia una discesa verso il baratro
della dissolutezza, fatto di sesso, droga e crimine. Il film nasce da
un fatto reale: la regista ha conosciuto Nikki Reed e ha sentito il
bisogno di farle interpretare in prima persona le situazioni che la
ragazza aveva vissuto o immaginato
4. Noi siamo infinito: è il 1991 e Charlie
(Logan Lerman) è un ragazzo molto intelligente, ma allo stesso tempo timido e insicuro, che
osserva il mondo intorno a sé tenendosi in disparte. Un giorno due carismatici ragazzi
dell’ultimo anno, la bella Sam (Emma Watson)
e il suo impavido fratellastro Patrick (Ezra Miller), lo prendono sotto la loro ala protettrice
accompagnandolo verso nuove amicizie, il primo amore, il primo bacio, le prime feste, le
rappresentazioni del Rocky Horror Picture Show e la ricerca
della colonna sonora perfetta della loro vita. Allo stesso tempo, il
suo professore di inglese, il signor Anderson (Paul Rudd), lo
introduce al mondo della letteratura, facendo nascere in lui il
sogno di diventare scrittore. Tuttavia, nonostante la felicità raggiunta, il dolore del suo passato, segnato dal recente suicidio del
migliore amico Michael e dall’accidentale morte di una sua cara
zia, tormenta ancora Charlie. Quando i suoi amici più grandi si
preparano a lasciare il liceo per il college, l’equilibrio precario del
ragazzo inizia a sgretolarsi, fino a palesare una dolorosa verità.
5. I passi dell’amore: Landon è uno studente di
liceo che vive in una piccola cittadina della provincia americana e frequenta un gruppo di compagni
di scuola svogliati e fannulloni, che spesso si divertono a prendersi gioco di Jamie, la figlia del pastore. Le cose cambiano quando Landon si innamora
della ragazza, tranquilla e profondamente religiosa,
apparentemente così diversa da lui.
6. Cyberbully - pettegolezzi online: dopo il
divorzio dei genitori, la diciassettenne Taylor
comincia a sentirsi inferiore rispetto a tutti gli
altri compagni del liceo e approfitta del computer portatile regalatole dalla madre per iscriversi a un popolare social network. Ben presto,
però, perde il controllo su quanto accade on
line e finisce vittima di alcuni episodi di bullismo virtuale che minano anche la sua reale esistenza, facendola
allontanare dalle amiche e dai familiari, fino a quando un tragico
evento la spinge a cercare l'aiuto dei compagni di classe e della
madre, che intraprende una battaglia legale affinché a nessun
altro tocchi lo stesso calvario vissuto dalla figlia.
7. Remember me: Tyler è un ragazzo con una
difficile situazione familiare: suo fratello si è suicidato e i suoi genitori hanno divorziato. Incontra
Ally, una dolce ragazza che ha alle spalle una esperienza altrettanto drammatica: ha visto uccidere la
madre. I due trovano conforto l'uno nell'altra e il
loro sentimento si trasforma in una storia d'amore.
Saprà il loro amore superare le rispettive tragedie
familiari?
8. Scialla: Luca è un quindicenne romano,
irrequieto, cresciuto senza un padre e inconsciamente alla ricerca di una guida. Bruno, ex
insegnante solitario e schivo, ha scelto di
vivere scrivendo biografie di attori, veline,
calciatori, pornostar e dando lezioni private.
Luca è uno dei suoi allievi, allegro, vitale,
attratto da una mitologia un po’ criminale
che lo porta a mettersi nei guai. Sono padre e
figlio, ma non lo sanno. Finché la madre di
Luca non lo rivela a Bruno, facendogli promettere di mantenere il segreto e glielo affida
per sei mesi
9. Bianca come il latte rossa come il sangue: il romanzo racconta in prima persona la
storia di Leonardo (meglio conosciuto come
Leo) innamorato di Beatrice, una ragazza dai
lunghi capelli rossi malata di leucemia. La vicenda si svolge in 200 giorni, iniziando con il
primo giorno di scuola e terminando con l'ultimo. Nella vita di Leo al primo piano vi è Beatrice, al secondo il calcio. Leo gioca nella squadra de "i Pirati", ossia la squadra della sua classe (3^D) all'interno della quale gioca anche il
suo migliore amico. Nella vita di Leo giocano invece un ruolo di
secondo piano Silvia, la fedelissima amica segretamente innamorata di lui, e la scuola, che Leo stesso descrive come una perdita
di tempo. Le cose cambiano quando arriva un supplente di storia
e filosofia a scuola, soprannominato "il Sognatore", che grazie
alla passione per il suo lavoro riesce a coinvolgere Leo nelle proprie lezioni, finendo per cambiare le priorità di quest'ultimo.
10. The last song: in una piccola cittadina costiera del Sud un padre poco
attento ha la possibilità di passare l'estate con la sua riluttante figlia adolescente,
che in realtà avrebbe preferito rimanere
a casa a New York. Lui cerca di ritrovare un legame con lei grazie all'unica cosa
che hanno in comune, la musica, in una
storia di famiglia, amicizia, segreti e redenzione, assieme ai primi amori e alle
seconde opportunità.
Melania Galluso, Rossella Laurendi,
Serena Ripepi, Classe 3^ A
Pagina 22
La Gazzetta del Beva cqua
I giochi di un tempo
La trottola
Consisteva nell'avvolgere lo spago attorno ad
una trottola e lanciarla in modo da farla girare il
più a lungo possibile . I più "furbi" la costruivano con legno di "castannalzu", che è molto duro
e spaccavano quelle di legno più tenero.
Battimuro
Questo gioco consisteva nel buttare spiccioli al muro e vinceva chi per primo riusciva a farli avvicinare a sé.
Il campanaro
Con un gessetto, a terra, si disegnava il quadrante numerato, si
tirava poi una pietra in uno dei riquadri e bisognava andarla a
prendere, saltando su un piede oppure tentando qualche altro
gioco d’ equilibrio, come tenere qualcosa sulla testa senza farla
cadere. Il vincitore continuava a tirare, mentre chi perdeva doveva passare il turno agli altri compagni, il pegno veniva deciso
precedentemente.
Biglie
Il più conosciuto gioco con le biglie è
quello della “tana” (la buca). Il gioco
consisteva nel colpire le biglie degli avversari diventandone proprietario. Prima di poterle colpire però bisognava far
entrare la propria biglia in una buca (la
tana) precedentemente preparata. Alla
partenza, a turno, si tirava la propria biglia, colpendola con il
pollice o l’indice, e si cercava di entrare in buca. Quando uno
riusciva ad entrarci poteva, con un tiro successivo, mirare le altre
biglie tirando la sua dal bordo della tana oppure verticalmente.
Se riusciva a colpirla guadagnava la biglia avversaria e continuava
il gioco, in caso contrario il turno passava agli altri giocatori
Il gioco dei tappi
Il gioco dei tappi consisteva nel tracciare una pista per terra con curve e
rettilinei posizionando all'inizio della
pista dei tappi. Ogni bambino che
possedeva un tappo aveva diritto ad
un tiro ad ogni turno. Lo scopo era
quello di arrivare primi al traguardo. Il tiro si effettuava spingendo il tappo con uno scatto dell'indice. Se il giocatore tirava il
tappo al di fuori della pista si tornava indietro rincominciando
dall'ultimo tiro effettuato.
Il tiro alla fune
Testa o croce
Consisteva nello scegliere
una delle due facce della
moneta, testa o croce e poi
lanciarla in aria. Prendeva i
soldi a chi usciva la facciata
scelta all’inizio del gioco.
Il tiro alla fune era un gioco in
cui erano contrapposte due
squadre che si sfidavano in una
gara di forza. Vi si partecipavano
uomini e donne. Due squadre di
otto persone, si allineavano ai
due capi di una fune di circa 10
centimetri di circonferenza. Sulla
fune era marcato il punto centrale; inoltre, viene marcato il punto su ogni lato distante 4 metri dal centro. La sfida iniziava con il
punto centrale sistemato in corrispondenza del centro del campo
da gioco; l'obiettivo di ogni squadra era tirare l'altra squadra dalla
propria parte in modo che il punto marcato più vicino agli avversari attraversava il centro del campo. Una squadra poteva vincere
anche perché l'avversario aveva commesso tre falli che avveniva
ad esempio, quando un concorrente cadeva o si sedeva). Il tiro
alla fune veniva praticato da bambini e ragazzi.
Michele Campanella, Classe 2^ C
La Gazzetta del Beva cqua
Pagina 23
I giochi di enigmistica
Il Crucipuzzle
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ANIMALI - INNAMORATO - OSPEDALE - TRADOTTO SCUOLANOSTRO - ALUNNO - FAX - NONNO - RELAX - ASINOFELICITA’ - MAMMA - FESTA - NASO - BULLISMO - OPERATOMANGA - PASSWORD - ZIA - CREATIVITA’ - CIAO - JUSTINCASA - DIVERTIMENTO - ROSE - CUORE - ORO
Trova le parole elencate a destra dello schema e scopri la soluzione.
Cosa mi piace tanto? LA ......................................
Elena Bevilacqua, Classe 2^ A
Il Cruciverba
Orizzontali
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19.
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elemento radioattivo
canta all'alba
in barca
il numero perfetto
fumetto giapponese
incertezza
personaggio maschile del manga “One Piece”
uno, due, tre...
verbo all'infinito
organo vitale
distribuisce l'energia elettrica
Verticali
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lo inventarono i fenici
negazione
frutto rosso verde e giallo
alcuni sono sempre verdi
tra rosso e giallo
si beve a tavola
con cinque dita
sta sul trono
lo si appende al muro
grandi suddivisioni temporali
Virginia Scarpa, Classe 3^ A
Pagina 24
La Gazzetta del Beva cqua
La redazione si racconta...
In questo Corso PON ho imparato molte cose, per esempio come è nata
la scrittura, oppure come si realizza un giornale . Ho fatto delle cose che
non avevo mai fatto e che mi sono piaciute molto, per esempio ho intervistato degli esperti che sono venuti a scuola per insegnare in altri corsi
PON e ho imparato a scrivere un articolo, che non è una cosa che si fa
tutti i giorni! Io credo che questa esperienza sia stata positiva perché abbiamo imparato cose nuove e come si dice “di imparare non si finisce
mai”
Adriana Pascone, Classe 3^ C
Il Corso PON “Cronache Italiane” è stato molto interessante ed istruttivo
e mi sono anche divertita a mettermi nei panni di un giornalista scrivendo
alcuni articoli e soffermandomi su temi che da sempre mi hanno incuriosito.
Melania Galluso, Classe 3^ A
Questo Corso PON mi è piaciuto molto, poiché ho imparato come lavora
una vera e propria redazione e infatti credo che tutti noi abbiamo fatto un
bel gioco di squadra. Mi piacerebbe rifare quest’esperienza per imparare
altre cose sul giornalismo.
Serena Ripepi, Classe 3^ A
Questo Corso PON è stato molto interessante , perché ho potuto imparare alcuni elementi del giornalismo. Mi sono divertita molto a lavorare con
le mie compagne e ad imparare cose nuove.
Rossella Laurendi, Classe 3^ A
Questo Corso PON mi ha interessato in particolar modo; avevo già frequentato un Corso PON di giornalismo alla scuola elementare, ma ora,
essendo più grande, ho deciso di approfondire ancora di più le mie conoscenze nel campo giornalistico . In questo corso ci siamo informati come
dei veri reporter e abbiamo fatto ricerche approfondite sul mondo e tutto
ciò che ci circonda. Ora, giunti alla fine di questo percorso extrascolastico,
in me ci sono emozioni e ricordi positivi tra cui mille risate, qualche
scherzo tra noi compagni e tanto divertimento oltre alle lezioni impartiteci
dall’esperta esterna.
Virginia Scarpa, Classe 3^ A
Partecipare a questo Corso PON è stato molto utile , poiché ho imparato
molte cose tra cui: l’origine della scrittura, la storia della produzione della
carta, come impostare un articolo ecc. Mi è piaciuto molto vivere questa
esperienza.
Fabiana Lo Gatto, Classe 2^ C
La Gazzetta del Beva cqua
Pagina 25
Istituto Comprensivo Statale “Galluppi-Collodi Bevacqua”
Dirigente scolastico: dott.ssa Maria Antonia Puntillo
PON 2007/2013 - Obiettivo Convergenza - FSE - “Competenze per lo sviluppo”
Obiettivo C - Azione 1 Annualità 2013/2014 - “ Modulo Cronache italiane”
Esperto esterno : dott.ssa Donatella Coppola
Tutor: prof.ssa Aurora Malara
Tutor: prof.ssa Eridana Foti
Studenti:
Armandini Roberta 2^C
Nucera Demetrio 2^A
Benno Cristian Felice 3^A
Pascone Adriana 3^C
Bevilacqua Elena 2^A
Paviglianiti Rosaria 2^ C
Bouhlal Salma 2^A
Rappocciolo Natale 3^B
Campanella Michele 2^C
Ripepi Serena 3^A
Catalano Domenico 2^A
Rosarno Pasquale Andrea 2^C
Galluso Melania 3^A
Sapone Chiara 2^C
Laurendi Rossella 3^A
Scarpa Virginia 3^A
Lo Gatto Fabiana 2^C
Sergi Alessia 2^C
Logiudice Federica 2^ C
Versace Viola 3^B