La Gazzetta del Bevacqua
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La Gazzetta del Bevacqua PON 2007/2013 – Obiettivo Convergenza – FSE - “Competenze per lo sviluppo”- Obiettivo C - Azione 1 Annualità 2013/2014 L’editoriale Intervista alla Dirigente Il giornalino è il risultato di un duro e appassionante lavoro svolto da 20 allievi delle classi II e III dell’Istituto Comprensivo Statale“Galluppi-Collodi-Bevacqua”. L’idea si è sviluppata nell’ambito del Progetto PON 2007/2013 Obiettivo Convergenza – FSE “Competenze per lo sviluppo” Obiettivo C - Azione 1 Annualità 2013/2014 Modulo “Cronache italiane”, con l’intento di realizzare un prodotto utile per il potenziamento della crescita/offerta formativa. Gli allievi hanno così avuto la possibilità di sperimentare una nuova pratica di scrittura attraverso la descrizione di un avvenimento, il racconto di una storia, la produzione di una poesia, un’intervista e tanto altro ancora che ha significato poter esprimere liberamente i propri pensieri, ma soprattutto comprendere che scrivere vuol dire anche comunicare. L’esperienza del giornalino scolastico ha rappresentato inoltre un’occasione di educazione sociale in cui i ragazzi hanno messo a confronto le proprie idee e collaborato nell’ottica di un obiettivo didattico comune. Non potevamo inaugurare il nostro giornalino senza un’intervista alla nostra Dirigente, la dott.ssa Maria Antonia Puntillo, così a nome di tutti gli alunni partecipanti al Modulo “ Cronache italiane” noi della 2^ C ci siamo recati in Presidenza a porLe qualche domanda, per conoscerla un po’ meglio. Buongiorno dott.ssa, l’Istituto Comprensivo da Lei diretto comprende anche i plessi Collodi e Galluppi, quali sono i numeri di questa realtà scolastica? Quanti gli alunni, i docenti, le altre persone impiegate? 1200 alunni, 57 classi e 150 dipendenti tra docenti e amministrativi Le danno più preoccupazioni gli alunni, i docenti o i genitori ? In realtà le mie preoccupazioni sono legate al ruolo che rivesto. Ho la responsabilità di garantire la didattica innanzitutto, ma anche la sicurezza degli alunni in quanto rispondo in prima persona sia penalmente che economicamente. Il suo è un lavoro di grande responsabilità, perché ha deciso di svolgere questa professione? Se potesse tornare indietro cambierebbe lavoro? Mai. Sia gli studi che le mie esperienze di vita mi hanno portato sempre a gestire. Non saprei comunque fare un altro lavoro perché ho studiato per fare questo ed è quello che avrei sempre voluto fare. Sappiamo che il suo ruolo non è solo quello di Dirigente, ma anche quello di moglie e di madre. Riesce a conciliare lavoro e famiglia ? Si. Ognuno di noi, però, deve realizzarsi prima come persona moralmente ed eticamente e poi nel lavoro che deve essere un aspetto che completa. Io prima sono moglie, poi madre, perché solo così ai figli si può trasmettere qualcosa di vero. Ciò che mi costa più fatica, in realtà è riuscire a mantenere le regole della scuola senza trasgredire la normativa e senza entrare L’esperto esterno dott.ssa Donatella Coppola in contrasto con le persone. Noi siamo stati valutati a livello Nazionale dall’INVALSI e in particolare proprio il mio ruolo di Dirigente - il modo di trattare con i docenti e con il personale della scuola- è stato valutato eccellente. Penso che bisogna condividere le regole in modo tale che la regola non diventi un’imposizione ma una necessità per tutti. Da piccola che bambina è stata? Ero molto ubbidiente. Pensava che avrebbe fatto questo lavoro? No, perché avevo intrapreso gli studi scientifici e pensavo di fare tutt’altro. Poi incitata da mia madre ho preso il diploma magistrale e successivamente ho vinto il concorso per insegnante. Quali sono i suoi passatempi? Non ne ho molti perché non ho tanto tempo a disposizione. Sono attiva nella mia parrocchia, vado a trovare gli ammalati e poi non rinuncio alla passeggiata con mio marito. Cosa augura al mondo della scuola per l’avvenire? Che ognuno dia il proprio contributo per migliorarlo, anche se la situazione non è così negativa: oggi sono gli alunni che producono la conoscenza attraverso l’esperienza. E’ necessario inoltre che vengano stanziati più fondi, pur essendo le scuole del Sud molto avvantaggiate rispetto a quelle del Nord perché rientrano nell’Obiettivo Convergenza . La ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e Le auguria- mo buon lavoro. Sommario Pag. 2 Il lato dolce della scuola Pag. 14 Musica e adolescenza Pag. 3 Dio in mezzo a noi - La festa dei nonni Pag. 15 Marco Mengoni: il mio idolo Pag. 4 - 5 A tutto PON Pag. 15 Il flamenco a scuola Pag. 6 - 7 A tutto PON Pag.16-17A passeggio sul Lungomare Falcomatà Pag. 8 Giovani concertisti crescono Pag. 18 Premio di poesia “Gilda Trisolini” 2013 Pag. 9 Le interviste ai compagni di classe Pag. 18 Carme V di Catullo Pag. 10 Adolescenza.: un mondo da scoprire Pag. 19 Primavera in musica: Laureana di Borrello Pag.10 Bullismo: violenza reale e violenza virtuale Pag. 19 Il Museo dello strumento musicale Pag. 11 Rispetto per gli esseri viventi Pag. 20 La nostra squadra di pallamano Pag. 11 Il gioco: dipendenza o svago? Pag. 20 Io adoro la ginnastica artistica Pag. 12 La mia passione per i Manga Pag. 21 La Top 10 dei films più belli Pag. 13 Leggere il giornale: su carta o su tablet? Pag. 22 I giochi di un tempo Pag. 13 I disordini alimentari Pag. 23 I giochi di enigmistica Pag. 14 Musica classica, genere in via d’estinzione Pag. 24-25 La redazione si racconta... Pagina 2 La Gazzetta del Beva cqua Il lato dolce della scuola Il 9 aprile 2014 abbiamo scoperto il lato dolce della scuola. L'occasione è stata data dall’incontro tra due pasticceri reggini (Antonello Fragomeni della Pasticceria Fragomeni e Gregorio Riggio della Pasticceria Punto Dolce) e i ragazzi della scuola media “Bevacqua”. Andando incontro alla Santa Pasqua, questi professionisti hanno voluto mostrare le procedure per realizzare i tipici dolci della tradizione reggina "i cudduraci" e le uova di cioccolato. Appena siamo entrati nella stanza, dove c’erano i pasticceri e i loro aiutanti abbiamo iniziato tutti ad osservarci intorno, c’erano due grandi tavoli pieni di cioccolate di diversi tipi e una macchina per pasticceria; questa è stata usata per sciogliere il cioccolato che è stato messo in delle forme per creare le uova di pasqua. I pasticceri non ci hanno solo fatto vedere come lavoravano, ma ci hanno dato anche dei consigli utili per noi stessi e per il nostro futuro e hanno fatto un discorso molto serio: ci hanno detto che ciò che veramente è importante è non farci influenzare da nessuno nella scelta degli studi da seguire per un futuro lavoro. E’ stata un’esperienza molto bella e molto istruttiva e la rifarei volentieri. Adriana Pascone, Classe 3^ C Chiara Sapone, Classe 2^ C La Gazzetta del Beva cqua Pagina 3 Dio in mezzo a noi L’11 Aprile 2014 nella nostra scuola in occasione della Santa Pasqua si è celebrata la messa, alla presenza di tutti gli alunni e del personale docente e non docente. La celebrazione è stata presieduta dai sacerdoti della chiesa del Loreto, Don Nino e Don Demetrio. Il nostro auditorium, che ha visto spesso la presentazione di recite, canti, produzioni dei nostri lavori scolastici, per un giorno si è trasformato in un luogo speciale: un altare (un tavolo coperto da una tovaglia bianca ricamata), una candela accesa, un calice e un crocifisso. E' bastato questo semplice arredamento per far rivivere in tutti noi il mi stero della fede che nel periodo della Pasqua risplende più vivo che mai…poi nel corso della celebrazione il sacerdote ha chiesto :<<Perchè si fa la messa a scuola?>>, un nostro compagno ha risposto:<<Perchè a scuola entri la pace>>… questa è una semplice verità. Altro momento significativo è stato quello dell’offertorio, sono stati donati fiori, viveri, una candela e un pallone. La festa dei nonni Un evento molto coinvolgente è stato quello della visita dei nonni di alcuni ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo Statale “Galluppi-Collodi-Bevacqua”. Quest'evento si è svolto il 2 ottobre 2013 presso l’Auditorium "G. Toscano" della Scuola Secondaria di primo grado "Bevacqua” in cui gli studenti hanno discusso e approfondito le tematiche inerenti il divario sempre più crescente tra le generazioni animando un talk show dal titolo “I nonni e la Tecnologia”. In un primo momento abbiamo assi stito al discorso fatto dalla Dirigente la quale ha messo in luce le tante cose che sono cambiate nelle scuole rispetto a quando andavano i nostri nonni a scuola, per esempio oggi le classi sono miste. Dopo il discorso della Dirigente una professoressa ha posto alcune domande ai nonni che erano presenti. <<Come passavate il tempo quando ancora non c'erano gli strumenti multimediali? >>La risposta di una nonna è stata :<< Io passavo le mie giornate aiutando mia mamma con le faccende di casa e dopo uscivo a giocare insieme ai miei amici, il mio gioco preferito era campanaro, era un gioco molto divertente che però nessuno fa più>>. L'evento è stato molto bello e anche molto istruttivo, perchè i nonni ci hanno raccontato come si viveva quando loro erano ragazzi. Io penso che bisogna ascoltare sempre le persone anziane, perchè da loro si possono trarre degli insegnamenti che ci potrebbero accompagnare per tutta la vita. Adriana Pascone, Classe 3^ C disegno di Domenico Catalano, Classe 2^ A Alcuni dei nostri compagni sono stati protagonisti perchè hanno letto le preghiere dei fedeli, hanno espresso gli auguri in lingue diverse, hanno cantato e hanno suonato scandendo i vari passaggi del rito celebrativo. E’ stata una bella iniziativa e credo che ognuno di noi porterà sempre con sè il meraviglioso ricordo di questa giornata. Rossella Laurendi, Classe 3^ A Pagina 4 La Gazzetta del Beva cqua A tutto PON Intervista a Serena Ripepi e Rossella Laurendi che hanno frequentato il Corso PON d’informatica. Quali argomenti avete trattato in questo Corso PON d’informatica? Serena: l’argomento principale è stato l’informatica. Rossella: abbiamo trattato argomenti riguardanti l’informatica. Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante? Serena : tra i vari programmi per computer, che abbiamo imparato ad utilizzare, quello che più mi ha interessato si chiama: Audacity, che consiste nel modificare un brano musicale a tuo piacimento. Rossella: sono stati molti i programmi che mi hanno interessato, ma se dovessi sceglierne uno sceglierei Morpheus Photo, grazie al quale puoi modificare le foto. Avete imparato contenuti del tutto nuovi? Serena: ho imparato molti contenuti nuovi, anche se conoscevo già i programmi basilari, uno di questi è Word. Rossella: io, come anche molti altri partecipanti del PON abbiamo imparato ad usare programmi del tutto nuovi, di cui non conoscevamo neppure l’esistenza ma che poi, si sono rivelati utili, divertenti e molto semplici da utilizzare. Perché hai scelto di seguire questo Corso PON? Serena: perché, sapendo di non essere proprio un asso nel computer, volevo imparare ad utilizzarlo in modo almeno sufficiente, ma soprattutto volevo imparare cose nuove divertendomi con i miei compagni. Rossella: perché penso che saper utilizzare i computer è molto utile ed importante, poiché è una competenza utile per svolgere qualsiasi tipo di compito o lavoro. Un’ occasione da ricordare qual è stata? Serena: una delle occasioni che ricordo con molto piacere, è stata quando ognuno di noi ha creato un proprio powerpoint, mettendo in pratica tutto ciò che aveva imparato e credo che questa sia stata anche un’ esperienza che è servita a dimostrare ciò che avevamo appreso. Rossella: per me tutti i giorni di questo Corso PON sono da ricordare, ma quelli che ricordo particolarmente sono stati i primi tre giorni di accoglienza, perché abbiamo imparato a conoscere i professori, i quali ci hanno spiegato cosa avremmo fatto durante questo progetto; molto importante è stata inoltre la creazione di un cartellone nel quale abbiamo espresso i nostri sentimenti riguardo la scuola e l’amicizia. Un episodio che ti ha fatto ridere? Serena: uno degli episodi più divertenti è stata la sfida tra ragazze e ragazzi, che consisteva nel rispondere ad alcune domande riguardanti l’informatica e anche se abbiamo perso, è stato comunque un momento divertente che rivivrei con piacere. Rossella: un episodio divertente è stata la sfida tra ragazzi e ragazze, perché oltre ad averci dato la possibilità di mettere a confronto le nostre conoscenze, ci siamo divertiti e abbiamo fatto un ottimo gioco di squadra. Rifaresti questa esperienza ? Serena: si, la rifarei volentieri, per imparare altre nozioni. Rossella: certo! La rifarei con piacere, perché oltre ad essere stata un’esperienza molto istruttiva è stata anche molto divertente. Consiglieresti a qualcuno di seguire un Corso PON come il tuo? Serena: si, lo consiglierei, poiché oltre ad essere molto interessante, dà anche l’opportunità di imparare ad utilizzare il computer e tutti i suoi programmi, anche a chi non lo ha mai usato. Rossella: si, perché è stata un’ esperienza interessante che ogni ragazzo dovrebbe fare per imparare cose nuove sul computer, ma anche per imparare a relazionarsi con i suoi coetanei. Anche i genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni? Serena: si, ho raccontato molto di questo Corso PON ai miei genitori, perché volevo renderli partecipi di questa bellissima esperienza. Rossella: ne ho parlato tanto, soprattutto a mia madre, raccontandole ciò che imparavamo ad ogni lezione, rendendola molto contenta del mio lavoro. Melania Galluso, Classe 3^ A La Gazzetta del Beva cqua Pagina 5 A tutto PON Intervista a Vitetta Stefany Laura che ha frequentato il Corso PON d’inglese. Si, perché è molto divertente. Quali argomenti avete trattato in questo Corso PON d’inglese? Si, perché mi piace molto questo Corso PON. In ogni lezione parliamo di un argomento diverso. Nelle ultime lezioni, nel mese di aprile, la professoressa ci ha spiegato: il verbo CAN, le direzioni stradali e il meteo. Anche i tuoi genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni? Questa esperienza la rifaresti? No, ancora no. Salma Bouhlal, Classe 2^ A Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante? Non lo so, perché sono tutti argomenti interessanti. Avete imparato contenuti del tutto nuovi? Si, le direzioni stradali. Perché hai scelto di seguire questo Corso PON? Perché mi piace l’inglese. Quali sono le attività che avete svolto? Insieme ai ragazzi del Corso PON di spagnolo, stiamo rielaborando un testo che s’intitola “MUCH ADO ABOUT NOTHING” “MOLTO RUMORE PER NULLA” in due lingue inglese e spagnolo, e stiamo realizzando il copione per una recita. Gli aspetti più interessanti? Che la recita che faremo si svolgerà in due lingue. Un episodio che ti ha fatto ridere? Quando mi sono confusa tra destra e sinistra. Consiglieresti a qualcuno di seguire questo Corso PON? Intervista a Giuseppe Luvarà che ha frequentato il Corso PON di spagnolo. Consiglieresti a qualcuno di seguire questo Corso PON? Quali argomenti avete trattato in questo Corso PON di spagnolo? Questa esperienza la rifaresti? La grammatica spagnola Si, perché ho imparato nuovi contenuti Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante? Anche i tuoi genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni? Quello della differenza tra mucho e muy Certo Avete imparato contenuti del tutto nuovi? Si e abbiamo approfondito molti argomenti Perché hai scelto di seguire questo Corso PON? Per approfondire la materia Quali sono le attività che avete svolto? Insieme ai ragazzi del Corso PON di inglese, stiamo realizzando una recita in due lingue, inglese e spagnolo, che avrà come finale un bacio Gli aspetti più interessanti? La recita che faremo si svolgerà in due lingue. Un episodio che ti ha fatto ridere? Quando il filmato che stavamo vedendo si è bloccato su un’immagine divertente che ci ha fatto molto ridere. Si, perché è molto utile Pagina 6 La Gazzetta del Beva cqua A tutto PON Intervista ad Alessandra Megna che ha frequentato il Corso PON di astronomia. Si, perché è utile. Di che cosa avete parlato in questo Corso PON? No, perché non coinvolgeva i genitori ma solo i ragazzi. Di stelle, costellazioni, pianeti e del sistema solare Federica Logiudice, Rosaria Paviglianiti, Roberta Armandini, Classe 2^ C Tra gli argomenti trattati quale giudichi più interessante? Anche i tuoi genitori sono stati partecipi dei contenuti delle lezioni? Il sistema solare e le costellazioni. Avete imparato contenuti del tutto nuovi? Si tanti, come le costellazioni Perché hai scelto questo Corso PON? Perché adoro astronomia e scienze e volevo approfondire i miei studi. Quali sono le attività che avete svolto? Le attività svolte erano tutte legate all’ astronomia: abbiamo visitato il planetario, visto documentari, filmati e video. Gli aspetti più interessanti ? Mi è piaciuto molto visitare il planetario e condividere quello che ho imparato con i miei compagni. Un episodio che ti ha fatto ridere? Quando ho visto il film sulla meridiana Consiglieresti a qualcuno di seguire questo Corso PON? Certo perché si imparano nuove cose, abbiamo per esempio imparato ad osservare le stelle. Questa esperienza la rifaresti? Intervista all’esperto d’inglese Il risultato finale quale sarà? Come si sta svolgendo questo Corso PON d’inglese? La rappresentazione di alcuni atti dell’opera di William Shakespeare insieme ai ragazzi di spagnolo. Si sta svolgendo bene, ho trovato degli alunni motivati e interessati ad apprendere qualcosa in più di inglese. Quali sono le sue aspettative di questo Corso PON? Riuscire a dare ai ragazzi un’opportunità in più per approfondire ciò che trattano a scuola. I ragazzi vengono volentieri? Si, ho delle grandi gratificazioni da parte dei ragazzi perché mi dicono che alle mie lezioni sono molto interessati Tutti si impegnano? C’è qualcuno che si impegna di più e chi di meno ma prevalentemente tutti. Quali sono i contenuti di questo Corso PON? Elementi grammaticali e tecniche di conversazione Adriana Pascone, Classe 3^ C La Gazzetta del Beva cqua Pagina 7 A tutto PON Intervista all’esperto di spagnolo Come si sta svolgendo questo Corso PON di spagnolo? Si sta svolgendo in maniera dinamica. Quali sono le sue aspettative ? La soddisfazione dei ragazzi Quante ore fate di lezione? 3 ore a lezione Tutti i ragazzi si impegnano? Quasi tutti Quali sono i contenuti di questo Corso PON? L’arricchimento e il potenziamento della lingua spagnola e la possibilità di recitare in lingua Il risultato finale quale sarà? Una grandiosa recita di William Shakespeare in due lingue : inglese e spagnolo Adriana Pascone, Classe 3^ C Intervista all’esperto di astronomia. Come si sta svolgendo questo Corso PON di astronomia? I ragazzi si impegnano ma sono vivacissimi e si fa fatica a tenerli a bada. Quali sono le sue aspettative ? Le aspettative quando si sta con i giovani sono sempre molto positive, perché anche nella loro vivacità qualcosa del nostro lavoro rimane I ragazzi vengono volentieri? Non abbiamo avuto alcuna defezione, quindi significa che vengono molto volentieri. Tutti i ragazzi si impegnano? I ragazzi si impegnano tutti però ovviamente ci sono quelli che sono più motivati perché hanno delle attitudini . L’astronomia è una disciplina che non fa parte del curriculum scolastico, in maniera completa, anche se i ragazzi di terza media ce l’hanno nel programma, per cui ci sono alcuni che hanno l’attitudine e sono interessati altri sono curiosi, quindi l’impegno è diversificato anche in base a questo. Quali sono gli argomenti trattati? Il nostro Corso PON ha per titolo “ Sperimentando” quindi siamo partiti dall’osservazione del cielo per fare delle piccole esperienze pratiche come misurare il raggio della luna, abbiamo spiegato il concetto di distanza astronomica, abbiamo anche parlato di colore delle stelle, i ragazzi stessi hanno fotografato lo spettro di una stella luminosa. Quale sarà il lavoro finale? Probabilmente l’ultima lezione la faremo al Planetario perché in questo periodo si osservano bene i pianeti Giove e Marte e avendo trattato dei sistemi solari completeremo con l’osservazione di questi pianeti. Adriana Pascone, Classe 3^ C Pagina 8 La Gazzetta del Beva cqua Giovani concertisti crescono Nella nostra scuola esistono dei corsi specifici per lo studio di diversi strumenti musicali: flauto, pianoforte, chitarra e violino. I corsi sono svolti da personale docente che accompagna i ragazzi in un percorso di apprendimento dello strumento musicale che spazia dalla teoria alla pratica. Certo, si tratta di un impegno in più perché occorre rimanere a scuola per un numero di ore maggiore, ma l’amore per la musica è così forte che spinge alcuni allievi a fare qualche sacrificio in più. Spesso sono protagonisti di concerti che si tengono anche al di fuori della scuola. Cristian Benno, Classe 3^ A La Gazzetta del Beva cqua Pagina 9 Le interviste ai compagni di classe Intervista a Yegor Intervista a Robin Un nostro compagno rappresenterà la nostra scuola alla manifestazione internazionale di matematica che si terrà il 10 maggio 2014 all’Università Bocconi di Milano. Abbiamo deciso di fare un’intervista a un nostro compagno di nazionalità indiana, lui si è reso disponibile e così abbiamo scoperto qualche notizia sulla sua vita. Yegor ci puoi parlare della tua recente partecipazione alle semifinali dei giochi matematici? Come ti chiami? I partecipanti alla prova della mia categoria erano 230, essa si è svolta il 22 Marzo 2014, presso il liceo scientifico Alessandro Volta di RC. La prova si è svolta in orario extra scolastico. Dove sei nato? In cosa consisteva la prova? Quale lingua si parla nella tua città? La prova consisteva in alcune domande preliminari e subito dopo nell’affrontare 8 problemi, da risolvere in un’ora e mezza al massimo. Mi chiamo Robin Singh. In India, nel Punjab. Di solito parliamo l’inglese e l’indiano. Quale religione professi? Tu quanto hai impiegato? Professo il Sikismo, infatti sono un Sik . Ho impiegato 47 minuti. Quale Dio veneri? Quando hai saputo l’esito della tua prova? Venero Guru Nanak. L’ho saputo il 2 Aprile tramite internet, collegandomi al sito del liceo; mi sono qualificato al terzo posto su 18 ammessi. Quali monumenti ricordi della tua città? Cosa succede a questo punto? Ricordo il Tajmahal. Quali sono i piatti tipici della tua città? Adesso potrò partecipare alle finali nazionali che si terranno il 10 Maggio all’università Bocconi di Milano. Ci sono altri possibili sviluppi dopo? Si , se dovessi vincere tra i primi 5 poi andrei a rappresentare l’Italia alle finali internazionali di Parigi. Sono molti, ma in particolare ricordo il pane indiano Da quanto tempo sei in Italia? Sono in Italia da sei mesi. Ricordi in quale mese sei venuto in Italia? Questa prova ti ha cambiato la vita? Si, a settembre. Dopo questa prova mi sento più affermato nei miei studi . Con quale mezzo sei arrivato? Ti consideri un ragazzo semplice o un genio? Sono arrivato in aereo. Sono rimasto il ragazzo di sempre. Come ti trovi in Italia? Hai altre passioni oltre la matematica? Mi trovo bene. Si, soprattutto il tennis, uno sport che ho praticato durante il periodo estivo, ma, dato che mi piace, mi riprometto di praticarlo con più regolarità il prossimo anno. Se dovessi decidere di vivere in Italia o in India dove vivresti? Mi piace l’Italia, ma se dovessi decidere vivrei in India. Quali sono i tuoi sogni per il futuro? Forse c’ è il sogno di diventare un campione di tennis. Intanto mi occupo della mia giornata in maniera serena tra la pallacanestro, la scuola d’ inglese, la scuola media e altre cose con gli amici. Alessia Sergi, Fabiana Lo Gatto, Chiara Sapone, Andrea Rosarno Classe 2^ C Roberta Armandini, Michele Campanella, Federica Logiudice, Classe 2^ C Pagina 10 La Gazzetta del Beva cqua Adolescenza: un mondo da scoprire Tante pagine sono state dedicate all’adolescenza e tutte mettono in luce che questa è un’età “difficile”. Si comincia ad uscire dall’ala protettiva della famiglia e si cerca di compiere passi da soli verso il mondo dell’età adulta, ma senza avere l’esperienza degli adulti. C’è fretta di crescere, di spiccare il volo, c’è tanta fiducia nei propri sogni e quando i genitori, talvolta, intervengono con consigli o divieti spesso nascono contrasti. E’ vero che spesso noi ragazzi abbiamo la pretesa di voler tutto e subito, non accettiamo imposizioni, ma è altrettanto vero che dinanzi ai “no” dati, non si riceve nessuna spiegazione, tutt’al più una predica che comincia quasi sempre con : quando avevo la tua età… L’età adolescenziale è un periodo in cui, in realtà, ogni ragazzo lancia continui messaggi di aiuto, tutto sta nell’ascoltare. Un insuccesso a scuola, un cambiamento nel fisico, una prima delusione d’amore possono far sorridere chi non ricorda di essere stato adolescente, ma a dodici o tredici anni può crollare il mondo addosso. Citazioni di adolescenti: “Ricorderai l’adolescenza come il periodo delle emozioni più intense e delle esperienze più vere.” “Un adolescente si butta con ogni cellula del suo corpo in quel che fa, se non altro perché è la prima volta.” “L’adolescenza è quel periodo in cui non ti senti accettato dagli altri e ti rinchiudi dentro la musica” “Gli anni della tua adolescenza sono quelli che adesso odi, ma se avessi la possibilità di riviverli, torneresti indietro.” “L’adolescenza è quel periodo in cui sei troppo piccolo per fare una cosa e troppo grande per farne un'altra.” “Essere adolescenti non vuol dire soltanto cominciare a crescere ma essere consapevoli dei nostri cambiamenti.” “Gli adolescenti sono prigionieri di un’età che non sanno vivre.” “Noi adolescenti pensiamo solo ad apparire per piacere agli altri e ci dimentichiamo di quel che siamo veramente.” Melania Galluso, Rossella Laurendi, Serena Ripepi, Cristian Benno, Classe 3^ A Bullismo: violenza reale e violenza virtuale Il bullismo è una situazione che si viene a creare quando un adolescente è costretto a subire delle prepotenze dai suoi coetanei. Si manifesta con aggressività, insulti, minacce ecc. Il bullo (l’aggressore), si comporta così, perché cerca di attirare l’attenzione o perché ha una situazione familiare difficile e quindi non sa fare altro che comportarsi con violenza. Gli atti di bullismo possono essere compiuti anche attraverso i cellulari, le chat, le email, in questo caso si parla di cyberbullismo. L’atto di cyberbullismo più frequente è l’invio di messaggi, via internet o cellulare dal contenuto volgare, violento o offensivo. Anche la violazione della privacy è un atto di cyberbullismo, quindi bisogna fare attenzione anche quando si inseriscono dati personali in internet. E’ importante informarsi bene per navigare con tranquillità ed evitare i rischi della rete. E’ difficile denunciare un bullo perché le vittime sono impaurite, terrorizzate, spesso non si confidano neanche con i genitori e cercano di nascondere la loro sofferenza chiudendosi in se stessi. Questo porta però, alcuni ragazzi a commettere gesti estremi come uccidersi lasciando amici e familiari nel dolore più assoluto. In altri casi invece le vittime esasperate e rese forti dalla voglia di non subire più, denunciano per porre fine al loro incubo. Segnalare il problema a qualcuno più grande infatti può aiutare. Il bullismo si può combattere avendo il coraggio di denunciare senza farsi prendere dalla paura. Roberta Armandini, Federica Logiudice, Classe 2^ C Viola Versace, Classe 3^ B La Gazzetta del Beva cqua Pagina 11 Rispetto per gli esseri viventi Nel nostro mondo tante persone si circondano della compagnia di animali domestici, trovano in loro affetto e un rimedio alla loro solitudine. Questo rapporto fra uomini e animali è ammirevole, ma le cose cambiano quando gli uomini prevaricano sugli animali: assistiamo infatti all'abbandono di animali per strada, al loro uso nei laboratori, al loro allevamento per ricavarne carne o pellicce. L'uomo è il più feroce tra gli animali! Tutto questo offende il senso della vita! La sperimentazione sugli animali per esempio è ormai una cosa molto frequente, sono tante le scoperte scientifiche che hanno salvato delle vite umane, ma io mi chiedo, non c'è un altro modo per scoprire dei medicinali che curano determinate malattie? Io credo che non si dovrebbe uccidere un animale o farlo diventare una cavia per scoprire questo , perchè se ci pensiamo bene da una parte gli scienziati salvano vite umane, ma dall'altra uccidono centinaia e centinaia di esseri viventi . Sono tanti gli animali che vengono usati dagli scienziati per le sperimentazioni: scimmie, cani, gatti, topi, cavalli. Alcuni sono d’accordo su questo tipo di sperimentazioni, altri invece no, addirittura c’è chi denuncia questo fatto e porta avanti da anni la protesta contro la sperimentazione sugli animali. Vi sono alcuni movimenti animalisti per esempio che si battono affinchè la sperimentazione animale venga completamente abolita, altri invece sostengono che la sperimentazione sarebbe giustificata solo nei casi in cui il fine scientifico è chiaro e importante. Grazie alla sperimentazione sulle scimmie per esempio si è scoperto un vaccino per curare un virus che si trova nel sangue: il virus dell'Hiv/Aids. Da una parte questo vaccino, che deve essere ancora sperimentato sull’essere umano, pro babilmente servirà a curare molte persone, ma dall'altra parte si sono uccise molte scimmie, che secondo me non meritavano di morire. Il gioco: dipendenza o svago? Nella nostra città, negli ultimi tempi sono state aperte diverse sale giochi e anche vicino alle scuole. A noi ragazzi piace andarci perché offrono un’occasione di divertimento. Accanto ai tavoli da biliardo e di calcio balilla si trovano però anche le cosiddette “slot machines”. Il loro utilizzo è vietato ai minori di 18 anni tuttavia, il gioco d’azzardo è un fenomeno che comincia ad interessare anche gli adolescenti. Si inizia per scherzo, pensando di giocare pochi soldi e di dedicarvi poco tempo ma poi la speranza di vincere somme di denaro non fa smettere e diventa un vero e proprio vizio. Spesso le cronache raccontano di persone disposte a perdere tutti i loro risparmi pur di recuperare la somma perduta, oppure capita che i giovani arrivino persino a derubare i loro cari per avere il denaro utile a rifornire le slot, ma occorre riflettere sul fatto che questo modo di svagarsi può risultare pericoloso, perché crea dipendenza patologica. Divertimento non deve essere sfida con il destino, rischiare il tutto per tutto, ma può essere sana competizione tra amici durante una partita di calcetto per esempio, ascoltare il proprio gruppo musicale preferito, praticare uno sport, leggere un libro, perché le sensazioni forti si possono vivere anche al di fuori delle “sale giochi”. Demetrio Nucera, Classe 2^ A Adriana Pascone, Classe 3^ C Pagina 12 La mia passione per i Manga Una delle cose che piace fare a noi giovani è leggere i Manga. Il manga è un tipo di fumetto giapponese che ha la particolarità di leggersi dall’ultima alla prima pagina, da destra verso sinistra, dall’alto verso il basso. Quello che mi appassiona maggiormente è chiamato One Piece. One Piece è un manga creato da Eiichiro Oda, che parla delle avventure di una ciurma di pirati capitanata da Monkey D. (Rufy/Luffy), detto Rubber o Cappello di paglia, per il cappello di paglia che indossa e che gli è stato regalato da Shanks il rosso quando gli salvò la vita. Rubber ha un animo buono e gentile e ha un sogno: diventare il re dei pirati. La ciurma di Cappello di paglia è composta da nove pirati: Rubber il capitano, Zoro lo spadaccino, Nami la navigatrice, Usopp il cecchino, Sanji il cuoco, Chopper il medico, Nico Robin l’archeologa, Franky il carpentiere , Brook il musicista.Tra i più importanti personaggi secondari ci sono: Ace il fratello maggiore adottivo di Rubber, Jinbey un uomo-pesce, Dragon padre di Rubber e capo dei rivoluzionari. Il mondo di One Piece è governato politicamente dal Governo Mondiale e dai Dragoni Celesti, ma ci sono anche quattro imperatori pirati: Edward Newgate detto Barbabianca, Shanks il rosso, Kaido, Charlotte Linlin. I quattro imperatori sono in assoluto i pirati più forti del mondo di One Piece. I miei personaggi preferiti sono Robin e Sanji. Robin è una giovane donna, molto bella e attraente, dai modi eleganti e raffinati, e con un aspetto molto sensuale e provocante. Porta i capelli neri e lunghi, ha un sorriso luminoso e occhi azzurri molto intensi e penetranti. Veste quasi sempre con vestiti molto scollati, e talvolta indossa dei cappelli da cowboy Robin è probabilmente l'unica persona ancora in vita a poter leggere l'antica lingua in cui sono scritti i Poignee Griffe, pietre monolitiche lasciate da un'antica civiltà che si studiavano nella sua terra e delle quali il Governo mondiale ha proibito lo studio. Il sogno di Robin è quello trovare il Real Poignee Griffe.Una volta trovato, esso rivelerà la storia andata perduta del Secolo Vuoto. È probabile che la pietra si trovi sull'isola di Raftel, alla fine della Rotta Maggiore, il luogo dove soltanto il Re dei pirati Gol D. Roger è arrivato, e dove, forse, è nascosto il tesoro chiamato One Piece. Ovviamente Sanji è ammaliato dalla bellezza dell'archeologa Robin. Sanji è un abilissimo cuoco, perennemente alla ricerca di giovani donzelle da aiutare o da servire. Il suo compito è quello di proteggere a costo della sua stessa vita le sue principesse Nami, Nico Robin e, durante il periodo in cui naviga assieme alla ciurma, Bibi; disprezza qualunque uomo maltratti o addirittura picchi una donna, ritiene questi uomini vili ed ignobili e li punisce severamente. Il suo sogno è trovare l'All Blue, un mare leggendario dove si dice si trovino i pesci di tutti i mari: è questo il vero motivo per cui Sanji si è unito alla ciurma di Rufy. Non riesco immaginare la mia vita senza i Manga perché è uno spazio dove posso rifugiarmi quando sono giù di morale, quando ho tempo libero, quando ho voglia di vivere emozioni coinvolgenti. Cristian Benno, Classe 3^ A disegni di Domenico Catalano, Classe 2^ A La Gazzetta del Beva cqua La Gazzetta del Beva cqua Pagina 13 Leggere il giornale: su carta o su tablet? Oggigiorno per leggere le notizie, si sta diffondendo sempre più, l’uso dei mezzi multimediali invece che dei giornali. Questo non solo tra i giovani ma anche tra gli adulti. Stanno nascendo sempre più “app” per leggere i giornali, anche delle testate giornalistiche più famose, che offrono il servizio di lettura del giornale gratuitamente o con abbonamento. Secondo me è bene usare le tecnologie multimediali per informarsi invece del giornale perché si sta più volentieri a contatto con i mezzi multimediali piuttosto che con la carta, anche perché lo schermo è più luminoso, la lettura è più scorrevole, non si ha il fastidio del foglio da girare. Io personalmente mi informo attraverso siti giornalistici, quali Strill e Stretto Web, che mi per- I disordini alimentari I disordini alimentari oggi, sono il problema principale degli adolescenti e possono essere dovuti a vari problemi psicologici, quali : ansia, stress emotivo, ecc. Questi problemi possono presentarsi sotto forma di anoressia o di bulimia, si tratta cioè di malattie che conducono la prima a non mangiare più, la seconda a mangiare di continuo. Quella più diffusa tra le ragazze è l’anoressia, causata dalla insicurezza sulla propria bellezza. Il mondo della moda mette in mostra immagini di donne e anche di ragazze sempre più magre e ciò fa pensare che magro sia uguale a bello, però le ragazze non sanno che spesso le foto che pubblicizzano i vestiti e ritraggono le modelle, sono foto ritoccate e le forme del corpo vengono ridotte. Le ragazze più formose rispetto alle coetanee pensano che avere un corpo più rotondo non sia una cosa favorevole per la loro vita e per il loro futuro anche di madri; in realtà si sbagliano, ma questo modo di pensare genera problemi che possono portare a gravi danni specialmente nella fase di sviluppo. Gli adolescenti sono avvisati. Virginia Scarpa, Classe 3^ A mettono di leggere le notizie in tempo reale, cioè notizie che vengono aggiornate di continuo ed anche questo rappresenta un punto a favore dell’uso di tablet, smartphone e altro. Da non dimenticare che si può risparmiare l’uso della carta e ciò contribuisce a salvaguardare l’ambiente e a tenere in ordine la casa. Cristian Benno, Classe 3^ A Pagina 14 La Gazzetta del Beva cqua Musica classica, genere in via d’estinzione La musica, in genere, è un richiamo alla vita, soprattutto per chi si sente solo, per chi è alla ricerca di adrenalina, per chi ha bisogno di consolarsi dopo una delusione d’amore, per chi è innamorato o per chi è semplicemente adolescente. Pop, rock, metal, rap sono i generi preferiti dai ragazzi. Molti si chiedono:<<Ma perché questo genere è così amato?>> Beh semplice, perché rappresenta la voglia di protesta nei confronti della società e di tutto quanto nel mondo non va bene e così i ritmi sempre più movimentati si diffondono come “la peste” negli i-phod degli adolescenti. La musica classica sembra ormai esiliata dall’universo giovanile insieme alle melodie dolci e lente. Bach, Handel, Mozart, Beethoven, Vivaldi, Verdi, Debbusy e le loro musiche sono ormai da ritenersi illustri sconosciuti per i giovani del XXI secolo. Io però ho ascoltato la musica di Mozart e di Vivaldi e ho avvertito l’incantesimo di note che parlavano al cuore; mi è sembrato di vedere con gli occhi i colori della primavera! Sono attimi in cui l’essere umano si collega all’infinito e per dirla con le parole di Leopardi “ naufragar m’è Musica e adolescenza Cosa sarebbe la vita senza musica? E' una componente fondamentale della esistenza delle persone, soprattutto di noi giovani. Ognuno di noi ha una canzone preferita, quella che potrebbe ascoltare mille volte senza stancarsene. Quando ci si incontra, tra noi ragazzi si parla molto dei nostri cantanti preferiti; ci interessano molto le loro melodie e il loro look. Alcuni esponenti di famosi gruppi sono diventati davvero degli idoli a livello mondiale, primo fra tutti quello dei Beatles. Sulle ali della musica è facile lasciarsi andare, ad occhi aperti si attraversa tutto l'universo e grazie alla musica, si può curare anche l'anima. Sulle note si uniscono le genti e si diffondono idee. La musica che io preferisco è quella pop/rock, in particolare quella degli “Onerepublic”, un gruppo statunitense formatosi nel 2003. La mia canzone preferita è “Stop And Stare”, una canzone che ha un ritmo orecchiabile e che affascina, ha infatti riscosso successo a livello mondiale. La musica “pop/rock ” è quindi per me la più bella perché offre libertà, spazio per distendermi e in sintesi migliora la mia vita. Cristian Benno, Classe 3^ A dolce in questo mare”, ovvero è dolce perdersi nella vastità della musica e lasciarsi andare alle sensazioni che essa suscita. Forse è più facile abbandonarsi ai rumori forti, alle note violente, alle canzoni urlate, ma la musica classica a mio avviso, permette di riflettere meglio sul senso della vita. Beethoven disse: “la musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia. Chi penetra il senso della musica potrà liberarsi dalle miserie in cui si trascinano gli altri uomini”. Virginia Scarpa, Classe 3^ A La Gazzetta del Beva cqua Pagina 15 Marco Mengoni: il mio idolo Marco Mengoni è il mio cantante preferito, con le sue canzoni mi è entrato nel cuore. Il genere musicale che lui canta è pop rock . Lui è di Viterbo e sin dall’età di 14 anni ha incominciato a lavorare nei bar e in seguito a cantare ai matrimoni. E’ diventato famoso nel 2009 con la vittoria del programma televisivo XFactor, nel 2010 ha partecipato a San Remo ed è arrivato terzo e nel 2013 ci ha riprovato e ha vinto con il brano “L’essenziale”, primo singolo dell’album “Pronto A Correre” mandato dalle radio: “Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri che appartengono anche a te che da sempre sei per me l'essenziale.” Canzone meravigliosa! Sempre nel 2013 ha partecipato all’Eurovision Song Contest rappresentando l’Italia ed è arrivato settimo. Quest’anno è stato eletto Miglior cantante italiano ai Kids' Choice Awards 2014 di Los Angels. La notte di capodanno ha cantato al concerto di Rimini e io l’ho seguito in TV, su canale cinque. La FIMI ha certificato le sue vendite complessive per più di 605.000 copie. Molte delle sue pubblicazioni sono state certificate disco multiplatino, di platino e d'oro. Marco Mengoni è il mio idolo. A me piace molto la sua voce calda e con acuti incredibili, alcune sue canzoni mi rispecchiano, mi piace anche lui ma soprattutto il rapporto che ha con “l’esercito’’(i suoi fans). Viola Versace, Classe 3^ B Il flamenco a scuola Dei tanti progetti che ci ha offerto la scuola, uno molto bello, che rientra nel percorso didattico “I tesori del Mediterraneo” volto allo sviluppo di conoscenze e competenze artistico- musicali degli allievi, è quello del flamenco. I ragazzi che vi partecipano sono dodici, sei maschi e sei femmine, tutti delle classi terze della nostra scuola. L’obiettivo finale è fare uno spettacolo al teatro Cilea il 6 giugno 2014. Le prove di ballo si svolgono nella scuola, in una stanza adibita proprio per ballare e gli incontri avvengono una volta a settimana per un’ora. L’insegnante di ballo viene appositamente nella scuola per insegnare. I ragazzi partecipano molto volentieri e con entusiasmo. Ci sono due modi per ballare il flamenco: singolarmente e a coppia; noi balliamo singolarmente. La musica di sottofondo è in lingua spagnola specifica proprio per ballare il flamenco. Noi ragazzi abbiamo anche un abbigliamento appropriato: per le ragazze una gonna lunga che arriva fino ai piedi, una camicia bianca e delle scarpe con un tacchetto, per i ragazzi una camicia, un gilè, un pantalone stretto e delle scarpe con il tacchetto. Io per prima ho aderito a questa esperienza, mi è servita non solo ad imparare il flamenco, ma a superare le mie insicurezze, infatti non avrei mai pensato di riuscire bene in questa avventura. Prima di fare questa esperienza non sapevo molto di come si balla il flamenco, sapevo solo che era un ballo molto difficile da eseguire, ho capito invece che non è così basta solo un po' di impegno e tutto si può fare . Adriana Pascone, Classe 3^ C Pagina 16 La Gazzetta del Beva cqua A passeggio sul Lungomare Falcomatà Io e i miei compagni amiamo molto passeggiare sulla nostra bella via Marina ; nei giorni scorsi però abbiamo deciso di farlo in modo diverso e cioè osservando i suoi monumenti per scoprire cosa avevano da raccontarci . La nostra passeggiata è iniziata all’altezza degli antichi reperti di età greco-romana, e abbiamo subito notato una colonna con in cima un tripode di bronzo posto sulla sommità e un medaglione apposto sul lato interno. Ci siamo fermati a leggere qualche parola incisa nella pietra e abbiamo così scoperto che il monumento è stato dedicato al poeta e latinista reggino Diego Vitrioli. La curiosità di sapere chi fosse ci ha spinto a fare una piccola ricerca e abbiamo così scoperto che egli si fece conoscere per le sue doti intellettuali all’età di 25 anni grazie ad un poemetto scritto in latino dal titolo “Xiphias”dedicato alla pesca del pesce spada. Tale opera gli permise di vincere il più prestigioso premio letterario di poesia in lingua latina(il Certamen poeticum Hoeufftianumla) e fu riconosciuta tra le opere più eleganti e originali della poesia umanistica italiana. Continuando a camminare poco distante da Villa Genoese Zerbi scorgiamo un altro monumento dedicato a Francesco Sofia Alessio, un’insigne latinista che nacque a Taurianova in Monumento a Diego Vitrioli provincia di Reggio Calabria nel 1873. Il monumento è composto da una larga base di cemento tutta rivestita in marmo travertino su cui è riportato un suo brano in latino e da una colonna sulla cui facciata principale (rivolta verso il mare) è collocata una scultura a rilievo, eseguita da Alessandro Monteleone, con raffigurazioni umane in atteggiamento familiare. La città gli ha voluto erigere un monumento per le sue eccezionali doti di poeta abile in latino che gli hanno fatto vincere tre medaglie d’oro. La passeggiata è proseguita e ci siamo fermati davanti ad un altro monumento, dedicato al poeta Giovanni Pascoli. Di lui già sapevamo qualcosa, poeta italiano, professore di letteratura latina presso l’università di Messina, ma abbiamo scoperto anche che fu un grande ammiratore di Diego Vitrioli e della nostra città; i bellissimi versi incisi sulla stele e dedicati al mare dello stretto ci hanno fatto comprendere Stele a Francesco Sofia Alessio infatti quanto amasse la nostra Reggio Calabria: “Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni... Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, immagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo… ne è rimasta come l’orma nel cielo, come l’eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia”. Stele a Giovanni Pascoli Un’altra stele che ha suscitato il nostro interesse è quella dedicata a Ibico, il più grande poeta reggino del VI secolo a. C. Essa è composta da una massiccia lastra di marmo travertino raffigurante su una facciata una Musa nell’atto di suonare la lira, sull’altra invece sono scolpiti alcuni versi d’amore del poeta: La Gazzetta del Beva cqua Pagina 17 “A primavera, presso l’inviolato giardino delle ninfe, fioriscono i cotogni da fluviali linfe irrigati. S’infiora anche la vite sotto i nuovi tralci ricchi di pampini. Ma in nessuna stagione a me dà tregua l’amore come il vento che giunge dalla Tracia crosciando e avvampando di saette esso irrompe da Venere con bruciante furore, e tenebroso e indomito sconvolge tutto l’essere mio dalle radici”. Stele a Ibico Quasi al termine della nostra passeggiata, appena all'ingresso del Lungomare "Falcomatà" nei pressi del Museo Archeologico Nazionale, abbiamo infine notato tre distinti blocchi in marmo travertino a forma di cubo, che rappresentano delle pagine di libri, sulle quali oltre al busto dello scrittore calabrese Corrado Alvaro a cui il monumento è dedicato, sono incisi alcuni brani tratti dalle sue opere più famose che riportiamo qui di seguito: Monumento a Corrado Alvaro “I Calabresi hanno un senso della fatalità. Concepiscono la vita sull’immagine delle loro fiumare che presto o tardi travolgono ogni cosa.” Piegati albero che passa la piena” è un loro motto.”( L’AMATA ALLA FINESTRA) “La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”. (DEL MONDO SOMMERSO) “Dicevo che e' anche troppo quello che sono riuscito a combinare con tutti gli inconvenienti con cui sono partito : meridionale, povero, scrittore ”. (MASTRANGELINA) “La donna e’ il personaggio più importante e più autentico della Calabria. E’ anche il lusso di una natura scabra, immiserita dagli uomini. (ULTIMO DIARIO) “La favola della vita m’interessa più della vita.” (LA MOGLIE ) “La forza della Calabria e’ nella sua struttura familiare. La famiglia e’ la sua spinta vitale, il campo del suo genio, il suo dramma e la sua poesia . I figli rappresentano un continuo atto di fede, una promessa e una speranza. (ITINERARIO ITALIANO) La nostra passeggiata si conclude qui, lieti di aver conosciuto meglio i monumenti della nostra città. Michele Campanella, Chiara Sapone, Andrea Rosarno, Classe 2^ C Pagina 18 La Gazzetta del Beva cqua Premio di poesia “Gilda Trisolini” 2013 Virginia Scarpa, alunna della III A dell’Istituto Comprensivo “Galluppi – Collodi – Bevacqua” di Reggio Calabria, ha ricevuto un riconoscimento partecipando alla diciassettesima edizione del Premio di Poesia “Gilda Trisolini” organizzato dall’ assessorato alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria e dall’Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori e formatori dei Reggio Calabria. Virginia Scarpa ha partecipato al concorso con la composizione ”Immagini notturne” e si è classificata al 2° posto. Nascosto nel sicuro grembo notturno Il mondo riposa là tranquillo e taciturno Ecco! Dietro un monte qualcuno si sporge , avanza Tende una fiaccola lucente in mano . È la chiara luna Dolce compagna di chi nutre speranze di chi vive nei tesori del cuore e sogna . Superbe , lontane Le luci del firmamento Son occhi senza fine che parlano di mondi senza tempo e di un eterno incanto Nell’aria non è alito di vento Solo stelle che brillano, tremano e cadono Il tempo passa , il cuore è sgomento La notte serena invita al riposo Ma il cuore ben desto trattiene quel cielo luminoso. Carme V di Catullo Tra i poeti latini studiati a scuola, Catullo è uno dei miei preferiti. In questa poesia si rivolge alla donna amata chiamata da lui Lesbia, con la quale vive intense emozioni e nonostante i tradimenti di lei, lui non cessa mai di amarla. Il poeta chiede alla sua amata Lesbia di vivere l’amore e di considerare il pettegolezzo degli anziani come una moneta falsa. Dice che il giorno muore e poi risorge, ma quando il loro giorno muore potranno riposare una notte intera. Chiede alla sua amata tanti baci : mille, cento e poi ancora mille e quando supereranno anche il limite dei mille non li metteranno in evidenza affinché gli invidiosi non gettino il malocchio sui loro baci . Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo Vivamus, mea Lesbia, atque amemus, rumoresque senum severiorum omnes unius aestimemus assis. Soles occidere et redire possunt: nobis cum semel occidit brevis lux, nox est perpetua una dormienda. Da mi basia mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum, Dein, cum milia multa fecerimus, conturbabimus illa, ne sciamus, aut ne quis malus invidere possit, cum tantum sciat esse basiorum. quindi mille continui, e quindi cento. e ogni mormorio perfido dei vecchi valga per noi la più vile moneta. Il giorno può morire e poi risorgere, ma quando muore il nostro breve giorno, una notte infinita dormiremo. Tu dammi mille baci, e quindi cento, poi dammene altri mille, e quindi cento, E quando poi saranno mille e mille, nasconderemo il loro vero numero, che non getti il malocchio l’invidioso per un numero di baci così alto. Virginia Scarpa, Classe 3^ A La Gazzetta del Beva cqua Pagina 19 Primavera in musica: Laureana di Borrello Il 14 maggio 2014 l’orchestra della nostra scuola ha partecipato alla VII edizione del concorso musicale nazionale per le scuole più importante della Calabria: quello di Laureana di Borrello. E’ stato organizzato dall’Associazione Culturale “Ragone” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Laureana-Galatro-Feroleto”, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Piria” di Rosarno e l’Amministrazione Comunale di Laureana di Borrello. Alla manifestazione si sono alternati momenti musicali di particolare rilievo con l’esibizione di celebri maestri quali Fabrizio Meloni, primo Clarinetto Teatro alla Scala di Milano, Calogero Palermo, primo clarinetto del Teatro dell’Opera di Roma, Steven Mead musicista di fama internazionale, Monica Garrido Ibanez, corno solista del Real Conservatorio superiore di Musica di Granata. La nostra orchestra è composta da violini, pianoforti, chitarre e flauti traversi, siamo circa cinquantacinque ragazzi di prima, seconda e terza media. È stata la nostra prima esperienza ed è stata veramente emozionante. L’attesa prima dell’esibizione è stata snervante perché eravamo tutti molto nervosi e anche perché eravamo i primi ad esibirci, ce l’abbiamo messa tutta e siamo andati abbastanza bene. Ci siamo classificati terzi nella fascia dei primi, con 95/100 punti. Sabato 17 maggio 2014, a scuola, la preside ci ha fatto le congratulazioni e insieme ad un componente della giuria ci hanno premiato. Hanno consegnato a tutti noi, l’attestato di partecipazione e un ferro di cavallo in terracotta con sopra un quadrifoglio, il simbolo della nostra scuola, che dovremo indossare al Cilea il 6 giugno 2014 dove si terrà un altro concerto musicale. Il Museo dello strumento musicale Un Museo serve a conservare oggetti del passato e insieme agli oggetti, c’è il ricordo di chi è vissuto tanto tempo prima di noi. Chi non vuole ricordare, non conserva la memoria storica e soprattutto non vuole trasmettere niente a chi verrà dopo. A Reggio Calabria esisteva un museo dello strumento musicale. È stato incendiato. Chi è stato? Perché lo ha fatto? Cosa ci ha guadagnato? Domande senza una risposta. Io penso che anche se qualcuno non ama la musica, non ha il diritto di privare gli altri di vedere strumenti antichi e moderni. Secondo me i musei sono una cosa importante. Mi ricordo ancora di quando da piccola ho visitato con la scuola il museo della Magna Graecia e ricordo l’emozione di trovarmi vicina alla storia di migliaia di anni fa! Salma Bouhlal, Classe 2^ A Viola Versace, Classe 3^ B Adriana Pascone, Classe 3^ C Pagina 20 La Gazzetta del Beva cqua La nostra squadra di pallamano Nella nostra scuola è praticato da molti ragazzi lo sport della pallamano. La pallamano (Handball) è uno sport di squadra giocato su campi rettangolari con lati di 40 e 20 m, ed è un misto fra basket e calcio. Viene definito il più veloce gioco di squadra con la palla, grazie anche ad alcune regole che impediscono i tatticismi. Esiste anche una versione su sabbia chiamata beach handball. Le formazioni sono composte da sette giocatori, sei giocatori in movimento ed un portiere che devono realizzare il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria; le partite si disputano in due tempi da trenta minuti. Il pallone non può essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non si possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare nell'area del portiere o se tira in corsa, il giocatore può entrare saltando nell'area del portiere ma rilasciando la palla prima che tocchi con una parte del corpo il suolo entro l'area di porta. La nostra squadra è la Fiamma Modena. Il 31 maggio 2013 siamo stati a Guardavalle Marina in provincia di Catanzaro al Villaggio “ Faro Punta Stilo” per disputare il Torneo della FIGH che si tiene ogni anno. La squadra si è classificata al 2° posto. Abbiamo ricevuto una coppa per la squadra e medaglie d’argento per tutti noi. Quest’anno la squadra femminile non si è potuta formare per mancanza di ragazze e così abbiamo giocato come squadra mista. La giornata si è conclusa con il pranzo e il rientro a Reggio. Ancora una volta possiamo dire di aver vissuto una magnifica esperienza di crescita sia personale che di gruppo. Melania Galluso, Rossella Laurendi, Serena Ripepi, Classe 3^ A Io adoro la ginnastica artistica All’età di 10 anni ho cominciato a praticare lo sport della ginnastica artistica e mi è subito piaciuto. Ho iniziato perché guardando svariati programmi televisivi ho incominciato ad appassionarmi e ho deciso di provare. Oggi posso dire che la ginnastica artistica è diventata la mia passione! Ricordo ancora che quando mi sono iscritta, non vedevo l’ora che arrivasse il giorno della prima lezione. Entrata in palestra mi sembrava di sognare! I primi giorni di allenamento sono stati davvero faticosi, ma frequentando sempre di più ho cominciato ad abituarmi e non ho sentito più la fatica. L’allenamento si diversifica in base all’età e all’esperienza che si ha. Gli esercizi previsti per i bambini che vanno dai 5 ai 10 consistono in un riscaldamento che viene eseguito con: breve corsetta, forbici, cioè saltare muovendo le gambe nell’intento di formare una forbice, pennello, cioè saltare a piedi uniti sollevando le braccia, e spaccata, che consiste nello scendere a gambe divaricate fino a terra. L’allenamento vero e proprio inizia quando si prosegue con ruote, capriole, ponti, cioè piegarsi all’indietro formando un ponte, verticali, che consiste nel lanciarsi in avanti tenendosi in piedi solo con le mani, candele, che consiste nel distendersi a terra in posizione supina e nel lanciare le gambe in avanti mantenendo una posizione eretta. Per i ragazzi dai 10 anni in sù gli allenamenti sono più difficili. Si utilizzano : la trave, le parallele asimmetriche, le parallele simmetriche, ecc. A seconda della preparazione, sulla trave è possibile compiere una varietà di movimenti. Per le atlete più piccole, durante le gare, può bastare anche solo camminare sulle punte senza, però, sbilanciarsi. Io adoro questo sport, lo pratico ancora oggi e sono orgogliosa di far parte di una squadra di ginnastica artistica. Fabiana Lo Gatto, Classe 2^ C La Gazzetta del Beva cqua Pagina 21 La top 10 dei films più belli 1. Lol - pazza del mio migliore amico: in un mondo sempre più collegato grazie a Facebook, Youtube, Twitter e iTunes, Lola (Miley Cyrus) e i suoi amici affrontano i problemi legati agli amori e alle amicizie del liceo, allo stesso tempo cercano di evitare i loro genitori, talvolta insopportabili e tecnologicamente non alla loro altezza. Attraverso il rapporto tra madre e figlia in cui si alternano momenti toccanti ed altri esilaranti, LOL rappresenta una storia autentica, in grado di cogliere perfettamente la realtà moderna. 2. Quanto è difficile essere teeneger: Lola è un'adolescente newyorkese, aspirante modella, attrice e fan di Stu Woff, un cantante rock. I genitori di Lola divorziano e lei viene affidata alla madre, la quale decide di trasferirsi a Dellwood, New Jersey. Dopo il trasloco Lola vede infranti i propri sogni di celebrità, ma prima di deprimersi totalmente, scopre che la banda di Stu Woff si è sciolta e per dare l'ultimo saluto terrà un concerto a New York. Lola vuole a tutti i costi vedere e conoscere il suo idolo e proverà a farlo in tutti i modi, ma sarà difficile visto le disgrazie che le capiteranno. 3. Thirteen : Tracy ha 13 anni. È una studentessa modello, figlia di Melanie che per portare avanti la famiglia fa la parrucchiera in casa. Al liceo Tracy scopre un mondo inaspettato, dove gli orsetti e le Barbie lasciano il posto agli ormoni in esplosione. Regina di questo mondo è Evie, la più sexy e popolare della scuola, con cui Tracy stringe un'amicizia quasi morbosa. Inizia una discesa verso il baratro della dissolutezza, fatto di sesso, droga e crimine. Il film nasce da un fatto reale: la regista ha conosciuto Nikki Reed e ha sentito il bisogno di farle interpretare in prima persona le situazioni che la ragazza aveva vissuto o immaginato 4. Noi siamo infinito: è il 1991 e Charlie (Logan Lerman) è un ragazzo molto intelligente, ma allo stesso tempo timido e insicuro, che osserva il mondo intorno a sé tenendosi in disparte. Un giorno due carismatici ragazzi dell’ultimo anno, la bella Sam (Emma Watson) e il suo impavido fratellastro Patrick (Ezra Miller), lo prendono sotto la loro ala protettrice accompagnandolo verso nuove amicizie, il primo amore, il primo bacio, le prime feste, le rappresentazioni del Rocky Horror Picture Show e la ricerca della colonna sonora perfetta della loro vita. Allo stesso tempo, il suo professore di inglese, il signor Anderson (Paul Rudd), lo introduce al mondo della letteratura, facendo nascere in lui il sogno di diventare scrittore. Tuttavia, nonostante la felicità raggiunta, il dolore del suo passato, segnato dal recente suicidio del migliore amico Michael e dall’accidentale morte di una sua cara zia, tormenta ancora Charlie. Quando i suoi amici più grandi si preparano a lasciare il liceo per il college, l’equilibrio precario del ragazzo inizia a sgretolarsi, fino a palesare una dolorosa verità. 5. I passi dell’amore: Landon è uno studente di liceo che vive in una piccola cittadina della provincia americana e frequenta un gruppo di compagni di scuola svogliati e fannulloni, che spesso si divertono a prendersi gioco di Jamie, la figlia del pastore. Le cose cambiano quando Landon si innamora della ragazza, tranquilla e profondamente religiosa, apparentemente così diversa da lui. 6. Cyberbully - pettegolezzi online: dopo il divorzio dei genitori, la diciassettenne Taylor comincia a sentirsi inferiore rispetto a tutti gli altri compagni del liceo e approfitta del computer portatile regalatole dalla madre per iscriversi a un popolare social network. Ben presto, però, perde il controllo su quanto accade on line e finisce vittima di alcuni episodi di bullismo virtuale che minano anche la sua reale esistenza, facendola allontanare dalle amiche e dai familiari, fino a quando un tragico evento la spinge a cercare l'aiuto dei compagni di classe e della madre, che intraprende una battaglia legale affinché a nessun altro tocchi lo stesso calvario vissuto dalla figlia. 7. Remember me: Tyler è un ragazzo con una difficile situazione familiare: suo fratello si è suicidato e i suoi genitori hanno divorziato. Incontra Ally, una dolce ragazza che ha alle spalle una esperienza altrettanto drammatica: ha visto uccidere la madre. I due trovano conforto l'uno nell'altra e il loro sentimento si trasforma in una storia d'amore. Saprà il loro amore superare le rispettive tragedie familiari? 8. Scialla: Luca è un quindicenne romano, irrequieto, cresciuto senza un padre e inconsciamente alla ricerca di una guida. Bruno, ex insegnante solitario e schivo, ha scelto di vivere scrivendo biografie di attori, veline, calciatori, pornostar e dando lezioni private. Luca è uno dei suoi allievi, allegro, vitale, attratto da una mitologia un po’ criminale che lo porta a mettersi nei guai. Sono padre e figlio, ma non lo sanno. Finché la madre di Luca non lo rivela a Bruno, facendogli promettere di mantenere il segreto e glielo affida per sei mesi 9. Bianca come il latte rossa come il sangue: il romanzo racconta in prima persona la storia di Leonardo (meglio conosciuto come Leo) innamorato di Beatrice, una ragazza dai lunghi capelli rossi malata di leucemia. La vicenda si svolge in 200 giorni, iniziando con il primo giorno di scuola e terminando con l'ultimo. Nella vita di Leo al primo piano vi è Beatrice, al secondo il calcio. Leo gioca nella squadra de "i Pirati", ossia la squadra della sua classe (3^D) all'interno della quale gioca anche il suo migliore amico. Nella vita di Leo giocano invece un ruolo di secondo piano Silvia, la fedelissima amica segretamente innamorata di lui, e la scuola, che Leo stesso descrive come una perdita di tempo. Le cose cambiano quando arriva un supplente di storia e filosofia a scuola, soprannominato "il Sognatore", che grazie alla passione per il suo lavoro riesce a coinvolgere Leo nelle proprie lezioni, finendo per cambiare le priorità di quest'ultimo. 10. The last song: in una piccola cittadina costiera del Sud un padre poco attento ha la possibilità di passare l'estate con la sua riluttante figlia adolescente, che in realtà avrebbe preferito rimanere a casa a New York. Lui cerca di ritrovare un legame con lei grazie all'unica cosa che hanno in comune, la musica, in una storia di famiglia, amicizia, segreti e redenzione, assieme ai primi amori e alle seconde opportunità. Melania Galluso, Rossella Laurendi, Serena Ripepi, Classe 3^ A Pagina 22 La Gazzetta del Beva cqua I giochi di un tempo La trottola Consisteva nell'avvolgere lo spago attorno ad una trottola e lanciarla in modo da farla girare il più a lungo possibile . I più "furbi" la costruivano con legno di "castannalzu", che è molto duro e spaccavano quelle di legno più tenero. Battimuro Questo gioco consisteva nel buttare spiccioli al muro e vinceva chi per primo riusciva a farli avvicinare a sé. Il campanaro Con un gessetto, a terra, si disegnava il quadrante numerato, si tirava poi una pietra in uno dei riquadri e bisognava andarla a prendere, saltando su un piede oppure tentando qualche altro gioco d’ equilibrio, come tenere qualcosa sulla testa senza farla cadere. Il vincitore continuava a tirare, mentre chi perdeva doveva passare il turno agli altri compagni, il pegno veniva deciso precedentemente. Biglie Il più conosciuto gioco con le biglie è quello della “tana” (la buca). Il gioco consisteva nel colpire le biglie degli avversari diventandone proprietario. Prima di poterle colpire però bisognava far entrare la propria biglia in una buca (la tana) precedentemente preparata. Alla partenza, a turno, si tirava la propria biglia, colpendola con il pollice o l’indice, e si cercava di entrare in buca. Quando uno riusciva ad entrarci poteva, con un tiro successivo, mirare le altre biglie tirando la sua dal bordo della tana oppure verticalmente. Se riusciva a colpirla guadagnava la biglia avversaria e continuava il gioco, in caso contrario il turno passava agli altri giocatori Il gioco dei tappi Il gioco dei tappi consisteva nel tracciare una pista per terra con curve e rettilinei posizionando all'inizio della pista dei tappi. Ogni bambino che possedeva un tappo aveva diritto ad un tiro ad ogni turno. Lo scopo era quello di arrivare primi al traguardo. Il tiro si effettuava spingendo il tappo con uno scatto dell'indice. Se il giocatore tirava il tappo al di fuori della pista si tornava indietro rincominciando dall'ultimo tiro effettuato. Il tiro alla fune Testa o croce Consisteva nello scegliere una delle due facce della moneta, testa o croce e poi lanciarla in aria. Prendeva i soldi a chi usciva la facciata scelta all’inizio del gioco. Il tiro alla fune era un gioco in cui erano contrapposte due squadre che si sfidavano in una gara di forza. Vi si partecipavano uomini e donne. Due squadre di otto persone, si allineavano ai due capi di una fune di circa 10 centimetri di circonferenza. Sulla fune era marcato il punto centrale; inoltre, viene marcato il punto su ogni lato distante 4 metri dal centro. La sfida iniziava con il punto centrale sistemato in corrispondenza del centro del campo da gioco; l'obiettivo di ogni squadra era tirare l'altra squadra dalla propria parte in modo che il punto marcato più vicino agli avversari attraversava il centro del campo. Una squadra poteva vincere anche perché l'avversario aveva commesso tre falli che avveniva ad esempio, quando un concorrente cadeva o si sedeva). Il tiro alla fune veniva praticato da bambini e ragazzi. Michele Campanella, Classe 2^ C La Gazzetta del Beva cqua Pagina 23 I giochi di enigmistica Il Crucipuzzle F E S T A F E L I C I T A B C P A S S W O R D O O S U R S C U O L A O I P S I L E R A M T N C S V E P N L A E L A R O I E E R E O I T L U N A N A C R A D J S I A N G D N O U T T A U M V X N A O O R O I O L S O I N O S T R I R M M E T F T Z I A T S A E E A C I A A N A S O C U U N M A N X A N I M A L I O T M S L I N N A M O R A T O A A A ANIMALI - INNAMORATO - OSPEDALE - TRADOTTO SCUOLANOSTRO - ALUNNO - FAX - NONNO - RELAX - ASINOFELICITA’ - MAMMA - FESTA - NASO - BULLISMO - OPERATOMANGA - PASSWORD - ZIA - CREATIVITA’ - CIAO - JUSTINCASA - DIVERTIMENTO - ROSE - CUORE - ORO Trova le parole elencate a destra dello schema e scopri la soluzione. Cosa mi piace tanto? LA ...................................... Elena Bevilacqua, Classe 2^ A Il Cruciverba Orizzontali 1. 4. 6. 9. 10. 13. 14. 15. 18. 19. 21. elemento radioattivo canta all'alba in barca il numero perfetto fumetto giapponese incertezza personaggio maschile del manga “One Piece” uno, due, tre... verbo all'infinito organo vitale distribuisce l'energia elettrica Verticali 2. 3. 5. 7. 8. 11. 12. 16. 17. 20. lo inventarono i fenici negazione frutto rosso verde e giallo alcuni sono sempre verdi tra rosso e giallo si beve a tavola con cinque dita sta sul trono lo si appende al muro grandi suddivisioni temporali Virginia Scarpa, Classe 3^ A Pagina 24 La Gazzetta del Beva cqua La redazione si racconta... In questo Corso PON ho imparato molte cose, per esempio come è nata la scrittura, oppure come si realizza un giornale . Ho fatto delle cose che non avevo mai fatto e che mi sono piaciute molto, per esempio ho intervistato degli esperti che sono venuti a scuola per insegnare in altri corsi PON e ho imparato a scrivere un articolo, che non è una cosa che si fa tutti i giorni! Io credo che questa esperienza sia stata positiva perché abbiamo imparato cose nuove e come si dice “di imparare non si finisce mai” Adriana Pascone, Classe 3^ C Il Corso PON “Cronache Italiane” è stato molto interessante ed istruttivo e mi sono anche divertita a mettermi nei panni di un giornalista scrivendo alcuni articoli e soffermandomi su temi che da sempre mi hanno incuriosito. Melania Galluso, Classe 3^ A Questo Corso PON mi è piaciuto molto, poiché ho imparato come lavora una vera e propria redazione e infatti credo che tutti noi abbiamo fatto un bel gioco di squadra. Mi piacerebbe rifare quest’esperienza per imparare altre cose sul giornalismo. Serena Ripepi, Classe 3^ A Questo Corso PON è stato molto interessante , perché ho potuto imparare alcuni elementi del giornalismo. Mi sono divertita molto a lavorare con le mie compagne e ad imparare cose nuove. Rossella Laurendi, Classe 3^ A Questo Corso PON mi ha interessato in particolar modo; avevo già frequentato un Corso PON di giornalismo alla scuola elementare, ma ora, essendo più grande, ho deciso di approfondire ancora di più le mie conoscenze nel campo giornalistico . In questo corso ci siamo informati come dei veri reporter e abbiamo fatto ricerche approfondite sul mondo e tutto ciò che ci circonda. Ora, giunti alla fine di questo percorso extrascolastico, in me ci sono emozioni e ricordi positivi tra cui mille risate, qualche scherzo tra noi compagni e tanto divertimento oltre alle lezioni impartiteci dall’esperta esterna. Virginia Scarpa, Classe 3^ A Partecipare a questo Corso PON è stato molto utile , poiché ho imparato molte cose tra cui: l’origine della scrittura, la storia della produzione della carta, come impostare un articolo ecc. Mi è piaciuto molto vivere questa esperienza. Fabiana Lo Gatto, Classe 2^ C La Gazzetta del Beva cqua Pagina 25 Istituto Comprensivo Statale “Galluppi-Collodi Bevacqua” Dirigente scolastico: dott.ssa Maria Antonia Puntillo PON 2007/2013 - Obiettivo Convergenza - FSE - “Competenze per lo sviluppo” Obiettivo C - Azione 1 Annualità 2013/2014 - “ Modulo Cronache italiane” Esperto esterno : dott.ssa Donatella Coppola Tutor: prof.ssa Aurora Malara Tutor: prof.ssa Eridana Foti Studenti: Armandini Roberta 2^C Nucera Demetrio 2^A Benno Cristian Felice 3^A Pascone Adriana 3^C Bevilacqua Elena 2^A Paviglianiti Rosaria 2^ C Bouhlal Salma 2^A Rappocciolo Natale 3^B Campanella Michele 2^C Ripepi Serena 3^A Catalano Domenico 2^A Rosarno Pasquale Andrea 2^C Galluso Melania 3^A Sapone Chiara 2^C Laurendi Rossella 3^A Scarpa Virginia 3^A Lo Gatto Fabiana 2^C Sergi Alessia 2^C Logiudice Federica 2^ C Versace Viola 3^B