Studio agronomico relazione - Comune di Villanuova sul Clisi
Transcript
Studio agronomico relazione - Comune di Villanuova sul Clisi
Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Dott. Andrea Pagliari Naturalista Via Mandolossa, 20 - 25064 Gussago (BS) tel. 347 2451447 mail [email protected] Dott. Agronomo Massimiliano Perazzoli Via Mazzini, 20 - 25082 Botticino (BS) tel. 335 5860896 mail [email protected] Collaboratori: Dott. Paola Archetti Donatella Bettini Dott. Simone Montani Dott. Francesca Ricci Dott. Guido Treccani 1 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ SOMMARIO 1 PREMESSA............................................................................................ 2 2 INQUADRAMENTI.................................................................................. 3 2.1 Territoriale ....................................................................................... 3 2.2 Paesistico (Biogeografico) ............................................................... 4 2.2 Clima ............................................................................................... 5 3 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ........... 9 4 RETE ECOLOGICA .............................................................................. 12 4.1 Ecomosaici .................................................................................... 13 4.2 Struttura della Rete Ecologica ....................................................... 17 5 VEGETAZIONE .................................................................................... 20 5.1 Alberi ed arbusti presenti nel comune di Villanuova sul Clisi ......... 20 5.2 Distribuzione della vegetazione sul territorio comunale ................. 26 6 SUOLO ................................................................................................. 32 6.1 I Pedopaesaggi.............................................................................. 32 6.2 Tipologie di suolo........................................................................... 37 7 ANALISI DEL SISTEMA AGRICOLO.................................................... 44 7.1 Orientamento delle aziende nella provincia di Brescia .................. 45 7.2 Dati Generali.................................................................................. 46 7.3 ISTAT: analisi dei dati.................................................................... 47 7.4 SIARL: analisi dei dati.................................................................... 54 7.5 SIARL: elaborazione in base alla PLV ........................................... 59 7.6 Allevamenti: analisi dei dati SIARL ................................................ 61 7.7 Agriturismo .................................................................................... 62 8 CLASSI DI VALORE AGROAMBIENTALE........................................... 63 9 CONCLUSIONI ..................................................................................... 64 10 BIBLIOGRAFIA..................................................................................... 66 1 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 1 PREMESSA La presente relazione comprende un attento studio del territorio comunale, in particolare per quanto riguarda la superficie interessata dalle pratiche agricole e, più in generale, le aree naturali. Il sistema agricolo, gestito in modo sostenibile, può svolgere diverse funzioni che sono di fondamentale importanza per l’equilibrio ambientale, per la compensazione ecologica, per la difesa idrogeologica, per il tamponamento degli inquinanti e la fitodepurazione, nonché per il mantenimento della biodiversità e del patrimonio paesistico. Il carattere multifunzionale dell’agricoltura viene riconosciuto dalla Comunità Europea nella nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria), in cui si sottolinea l’importanza dell’agricoltura quale fattore determinante per la qualità dell’ambiente, per le possibili relazioni con le aree urbanizzate e con le aree protette. Nella definizione dell’organizzazione territoriale, quindi, risulta fondamentale considerare le relazioni tra le diverse parti del territorio non urbanizzato in base alle differenti funzioni presenti: rurale, paesistico, ambientale. Lo studio del territorio è stato realizzato in fasi successive, partendo dall’analisi cartografica ed avvalendosi dei lavori effettuati dagli organi provinciali (PTCP), dagli organi regionali (ERSAF) e dati statistici (ISTAT). Dopo questa prima fase preliminare si sono compiuti numerosi sopralluoghi sul territorio, al fine di studiare e valutare sia sotto l’aspetto agronomico, sia sotto l’aspetto naturalistico e forestale, tutta la superficie comunale, tranne la porzione urbanizzata. Si sono prese in considerazione le colture praticate, la tipologia e distribuzione delle aziende agricole (dati SIARL), la qualità del suolo, nonché le essenze vegetali spontanee ed è stato valutato il Paesaggio dal punto di vista strutturale e funzionale. Tutte le analisi sono state compiute al fine di trovare riscontri ai dati in possesso ed aumentarne il grado di dettaglio con i rilievi specifici, integrati da valutazioni sugli aspetti socio-economici del settore agro-silvo-pastorale. Il fine del presente lavoro è di garantire una miglior gestione e pianificazione del territorio, fornendo all’urbanista un valido strumento di lavoro e valutazione per la stesura dei nuovi Piani di Governo del Territorio ed, in particolare, per la redazione del Piano dei Servizi, nel quale vanno individuati i corridoi ecologici ed il verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato, e del Piano delle regole, in cui si definiscono gli ambiti destinati all’attività agricola. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 2 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 2 INQUADRAMENTI 2.1 Territoriale Il comune di Villanuova sul Clisi è situato in provincia di Brescia, a circa 25 km Est del capoluogo provinciale, nella bassa Val Sabbia. Il suo territorio è attraversato dal fiume Chiese e confina, a Nord, con i comuni di Sabbio Chiese e Vobarno, ad Est con Roè Volciano, e a Sud ed Ovest con Gavardo. L’amministrazione conta una popolazione di circa 4800 abitanti ed occupa una superficie complessiva di 9,15 Kmq, prevalentemente montuosa, con una quota minima di 205 m s.l.m., nella zona pianeggiante, ed una massima di 963 m s.l.m., della cima del Monte Selvapiana. La zona residenziale del comune si sviluppa principalmente nella fascia di piana compresa tra il Monte Renico, ubicato nella porzione settentrionale del comune, ed il Monte Covolo, che svetta a Sud e comprende, oltre all’abitato di Villanuova, le località di Calchera, Valverde, Legnago e Bostone. Inoltre, sui versanti del Monte Renico sorge la frazione Prandaglio, con i suoi abitati di Bondone, Berniga, Castello, Canneto, Ponte Pier, Peracque, Mezzane e Milanino. Il territorio amministrativo è interessato da due importanti vie di comunicazione: la SP 116, che attraversa il centro abitato, e la SS 45 bis Gardesana Occidentale che passa ai piedi del Monte Covolo. Fig. 2.1 - Veduta aerea dell’abitato di Villanuova sul Clisi. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 3 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 2.2 Paesistico (Biogeografico) Dal punto di vista biogeografico, Villanuova sul Clisi fa parte del sistema paesistico Prealpino Meridionale (Ingegnoli 1993), che presenta rilievi meno elevati rispetto a quelli del sistema alpino e, quindi, meno soggetti all’azione delle nevi e dei ghiacci. Dal punto di vista floristico questo sistema è ricco di endemismi, in particolare nella sua parte orientale. In questi luoghi è antica la colonizzazione da parte dell’uomo, la cui azione ha profondamente influito sull’evoluzione del territorio. Nell’ultimo secolo, in particolare, si è passati da un tipo di paesaggio umano prevalentemente agricolo rurale ad uno suburbano. Il settore gardesano-illirico, formato da colline e basse montagne, si estende dal Friuli al Grappa, Lessini e per certi aspetti fino alle Grigne. E’ caratterizzato dalla predominanza di suoli calcarei e da qualche affinità sub-mediterranea nella vegetazione. Il piano collinare è dominato dalla boscaglia ad Ostrya carpinifolia mista a Fraxinus ornus ed a Quercus pubescens, quindi, da formazioni perlopiù termofile. Le colture agricole, in genere poco diffuse, sono prevalentemente vigneti, orti, frutteti a mele. Fig. 2.2 - Sistemi paesistici italiani. La linea grossa separa la regione biogeografica Medioeuropea da quella Mediterranea. (1) Intralpino Continentale, (2) Prealpino Meridionale, (3) Planiziale Padano, (4) Collinare Monferrino Langhiano, (5) Appenninico Settentrionale, (6) Costiero Ligure, (7) Appenninico Centrale, (8) Costiero Marchigiano-Abruzzese, (9) Antiappennino Tirrenico, (10) Costiero Tosco-Laziale, (11) Appenninico Meridionale, (12) Peninsulare Garganico, (13) Tavolato Apulo-Lucano, (14) Costiero Campano-Calabro, (15) Insulare Siculo, (16) Insulare Sardo. Le linee punteggiate segnano i sottosistemi. (Ingegnoli 1993). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 4 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 2.2 Clima La Lombardia rientra nell’area macroclimatica europea continentale ed, al suo interno, presenta diversi mesoclimi e microclimi a causa delle conformazioni naturali presenti sul territorio, quali: pianura, collina, montagna e laghi. In Pianura Padana il clima è tipicamente continentale, caratterizzato da inverni freddi con frequenti giornate di gelo ed estati caldo-umide (UR>90%). Le piogge, che variano da 600 a 1000 mm/anno, risultano ben distribuite lungo l’anno e le temperature medie annue sono comprese tra 11 e 14°C. Si hanno frequenti nebbie durante l’inverno, specialmente nella parte bassa della pianura, dove gli abbondanti corsi d’acqua e la ventosità ridotta ne favoriscono la formazione. Il passaggio alla stagione primaverile è, di norma, caratterizzato da perturbazioni che determinano periodi piovosi di una certa entità; man mano che la stagione avanza i fenomeni assumono un carattere temporalesco sempre più spiccato, fino a raggiungere l’apice nel periodo estivo, quando si registrano elevati accumuli d’energia utile per innescarli e sostenerli. Anche la stagione autunnale, caratterizzata dal frequente ingresso di perturbazioni atlantiche, può dare luogo a precipitazioni di entità rilevante; questo è il periodo più favorevole al manifestarsi di situazioni alluvionali nell’area padana (es. alluvione del Polesine del ‘51, alluvione del Piemonte del ’94). La stagione meno piovosa, talvolta caratterizzata da nevicate in presenza di apporti d’aria fredda siberiana (anticiclone russo), risulta essere quella invernale. Le zone vicino ai laghi, dove l’azione delle masse d’acqua contiene gli abbassamenti termici invernali, mitiga la calura estiva e riduce l’escursione termica, sono contraddistinte da un clima mite più simile a quello mediterraneo che non a quello continentale, tipico delle regioni insubriche; si hanno, quindi, inverni secchi, soleggiati e non troppo rigidi ed estati calde ma non umide. Altri elementi caratteristici delle aree insubriche sono l’abbondanza di precipitazioni, specialmente in primavera ed autunno, e la scarsità delle nebbie dovuta alla presenza di venti locali caratteristici, come le brezze di lago. La fascia prealpina, tipicamente rappresentata da zone di collina e bassa montagna, ha un clima temperato fresco e contraddistinto da inverni miti, estati fresche e buona escursione termica giornaliera. Infine, la zona alpina si differenzia per il suo clima temperato freddo, con inverni rigidi e nevosi ed estati fresche, soleggiate, ventose e con abbondanti piogge; tipica del clima alpino è la forte escursione termica sia giornaliera che stagionale. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 5 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Fig. 2.3 - Temperature medie annue e Precipitazioni medie annue (ERSAF). Il territorio di Villanuova sul Clisi è situato nella bassa Val Sabbia e presenta le seguenti caratteristiche: • altitudine minima: 205 m s.l.m.; • altitudine massima: 963 m s.l.m.; • clima: mite con forti influssi insubrici dovuti alla vicinanza con il Lago di Garda; • temperatura media annua: 14,4oC; • precipitazioni medie annue: 1038 mm. Fig. 2.4 - Estratto della provincia di Brescia dalla carta delle precipitazioni medie della Regione Lombardia, in nero il comune di Villanuova sul Clisi (Regione Lombardia). Il comune di Villanuova sul Clisi non è dotato di una propria centralina meteorologica, per cui si fa riferimento alla stazione automatica di rilevamento sita in Puegnago del Garda, con dati che si riferiscono al periodo 1993-2008 (Provincia di Brescia-Centro Agrometeorologico Provinciale). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 6 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Quest’ultima dista circa 5,5 Km, in direzione Sud-Est, da Villanuova sul Clisi, e si colloca in una zona con caratteristiche climatiche analoghe al comune in esame. Precipitazioni 160 140 120 100 80 60 40 20 ot to br e no ve m br e di ce m br e ag os to se tte m br e lu gl io o gi ug no m ag gi ap ril e o m ar z ge nn ai o fe bb ra io 0 Media precipitazioni totali mensili (mm) Media precipitazioni massime orarie mensili (mm/h) Fig. 2.5 - Grafico delle precipitazioni medie mensili. Le precipitazioni risultano ben distribuite durante l’anno, pur manifestando una maggior concentrazione nella stagione autunnale, con medie mensili di 135 mm in settembre e novembre. Quest’ultimo risulta essere il mese più piovoso dell’anno. Le piogge estive, insieme a quelle di settembre, hanno spesso carattere temporalesco e presentano le precipitazioni massime orarie più intense, con valori compresi tra 15 e 18 mm/h. La piovosità minima si registra nel mese di febbraio, quando le precipitazioni risultano essere in media pari a 41 mm. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 7 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Temperature 30 25 20 15 10 5 os to se tte m br e ot to br e no ve m br e di ce m br e ag gl io lu no ug o m ag gi gi e ap r il zo o br ai m ar o fe b ge nn ai 0 Fig. 2.6 - Grafico delle temperature medie mensili. In merito alle temperature, si osservano valori minimi nel mese di gennaio, quando la temperatura media risulta essere pari a 4,6°C e la media delle minime a 4,1°C. Le temperature massime, invece, si registrano tipicamente in luglio, seguite da quelle di agosto; in questi due mesi la temperatura media raggiunge rispettivamente i 24,6°C e i 24,2°C, mentre la media delle massime i 25,2°C e i 24,8°C. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 8 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 3 PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE (PTCP) DI COORDINAMENTO Di seguito è riportato uno stralcio del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale relativo al comune di Villanuova sul Clisi. Da un primo esame si evince che la parte montuosa del comune, rappresentata dai monti Selvapiana, Renico e Covolo, è costituita in buona parte da “boschi di latifoglie, macchie e frange boscate, filari”. “Pascoli, prati permanenti” si rinvengono nella zona compresa tra gli abitati di Prandaglio e Mezzane e nella porzione di crinale del Monte Selvapiana, nonché nei pressi delle località Valverde e Bostone. La fascia di versante del Monte Renico, sulla quale sorgono la frazione Prandaglio ed i suoi abitati di Bondone, Berniga, Castello, Canneto e Peracque, è caratterizzata invece dalla presenza di “colture specializzate”. Alcuni appezzamenti coltivati a “colture specializzate: vigneti” sono presenti in località Mezzane e a fianco delle “aree produttive” di Legnago. Il “centro e nucleo storico” di Villanuova sorge nella zona pianeggiante inclusa tra i piedi dei monti Selvapiana e Covolo, lungo la “rete stradale storica principale”, mentre i “centri e nuclei storici” che costituiscono gli antichi abitati di Bondone, Berniga, Castello, Prandaglio e Canneto si trovano sui versanti del Monte Renico. “Altre aree edificate” sono sorte negli ultimi decenni, sia attorno al nucleo di Villanuova, andando a creare un continuum urbano tra il vecchio nucleo storico di Villanuova e l’abitato di Gavardo, sia nella zona montuosa del Monte Renico, dove hanno dato vita agli abitati di Mezzane e Milanino. Le “aree produttive” del comune sono collocate lungo la SP 116, nei pressi del confine comunale con Sopraponte e nel tratto di piana compreso tra le località Ponte Pier e Valverde. Altre “aree produttive” si rinvengono anche in località Legnago, ai piedi del monte Covolo. Tra l’abitato di Villanuova e le “aree produttive” di Legnago, nonché nella zona compresa fra le “aree produttive” di Valverde e quelle sul confine con Roè Volciano, si ritrovano “altre aree impegnate dai PRG vigenti” che nei prossimi anni verranno interessate dalla costruzione di nuovi edifici a carattere residenziale o produttivo. La lingua di territorio che collega la località Canneto con la vetta del Monte Selvapiana, passando per l’abitato di Prandaglio, come pure la fascia di versante del medesimo monte su cui sorge l’abitato di Valverde, rientrano in “ambiti di elevato valore percettivo, connotati dalla presenza di fattori fisicoambientali e/o storico-culturali che ne determinano le qualità d’insieme”. Sui versanti del Monte Covolo sono stati inoltre individuati “ambiti di particolare rilevanza naturalistica e geomorfologica”. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 9 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Sul territorio comunale sono presenti: cinque “chiese, parrocchie, pievi, santuari” tra cui il Santuario della Madonna della Neve, ubicata sulla sommità del Monte Renico, tre importanti “cascine”, due “edifici produttivi, industriali”, tra cui il Lanificio Grignasco Garda, e tre ex “case e villaggi operai”, che sorgono attorno agli “edifici produttivi, industria”. Infine, le zone in cui sorgono sette di questi edifici vengono classificate come “luoghi di rilevanza paesistica e percettiva caratterizzati da beni storici puntuali”. Fig. 3.1 - Estratto del PTCP di Brescia, in nero il confine comunale. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 10 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Legenda PTCP, non in scala. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 11 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 4 RETE ECOLOGICA Un inquadramento del territorio di Villanuova sul Clisi nell’Ecomosaico provinciale va fatto anche a riguardo della Rete Ecologica, poiché, dall’entrata in vigore della direttiva Habitat 92/43/CEE, recepita con il regolamento D.P.R. n. 357 dell’8 settembre 1997, modificato ed integrato con D.P.R. n. 120 del 12 marzo 2003, l’Italia ha fornito il proprio contributo individuando sul territorio nazionale numerosi Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) che, confluendo nella rete europea, rispondono alla coerenza ecologica richiesta dalla direttiva (Rete Natura 2000). È, quindi, di fondamentale importanza nella pianificazione territoriale seguire le indicazioni che vengono fornite a scala maggiore (provinciale, regionale e nazionale), in modo che sia mantenuta e migliorata la rete esistente. Le strutture delle reti ecologiche sono composte da aree centrali sufficientemente vaste (core areas), in cui le specie sono in grado di mantenere nel tempo la loro popolazione, circondate da fasce di protezione (buffer zones) e da un sistema di interconnessione tra le varie aree, rappresentato dai corridoi ecologici (ecological corridors), che consentono lo scambio di individui tra le popolazioni locali, riducendo i rischi di estinzione delle popolazioni stesse; ciò vale principalmente per le specie animali, che vi trovano rifugio, ma in taluni e particolari casi, anche per le specie vegetali. Per rete ecologica, quindi, s’intende l’insieme delle unità ecosistemiche naturali o para-naturali (corsi d’acqua, zone umide e laghetti, boschi e macchie, siepi e filari) presenti su un dato territorio, tra loro collegate in modo funzionale. Il progetto di rete ecologica si è articolato in fasi successive, in primo luogo con la raccolta d’informazioni ed individuazione degli ecomosaici provinciali (72 in totale) e, successivamente, con la realizzazione della cartografia di rete. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 12 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 4.1 Ecomosaici Nel progetto definitivo di rete ecologica, il territorio provinciale è stato interpretato in base al riconoscimento degli ecomosaici strutturanti, dove per ecomosaico si è inteso un insieme, definibile spazialmente, di unità ecosistemiche potenzialmente collegate sotto il profilo strutturale e/o funzionale, nel quale le relazioni interne risultano più forti e, quindi, consentono di separarle da altri insiemi. L’ecomosaico, ovviamente, contrae relazioni più o meno forti con gli altri ecomosaici che lo circondano ed esistono fasce di transizione tra un ecomosaico e l’altro, quindi, l’apposizione di un limite è una convenienza operativa. Partendo da un’analisi tecnica delle unità ambientali presenti, la carta degli ecomosaici identifica gli ambiti del territorio provinciale per cui si possa riconoscere un significativo livello di unitarietà dal punto di vista del funzionamento ecologico. Tale riconoscimento è alla base delle scelte del progetto di rete ecologica provinciale, viceversa, ogni elemento della rete ecologica appartiene ad uno o più degli ecomosaici individuati, che ne costituiscono il contenitore naturale. Fig. 4.1 - Estratto del progetto definitivo di rete ecologica, in nero è evidenziato il confine comunale. Individuazione degli Ecomosaici. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 13 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Ecomosaico n°47: ambiti montani del Monte Predosa, Palosso, Conche, Clana, Pino e Doppo. Comuni interessati: Gardone Val Trompia, Marcheno, Lodrino, Casto, Bione, Lumezzane, Concesio, Villa Carcina, Sarezzo, Bovezzo, Nave, Caino, Agnosine, Odolo, Vallio, Gavardo, Sabbio Chiese, Villanuova sul Clisi, Vobarno, Vestone, Preseglie, Barghe e Bione. Elementi distintivi: ambito montano articolato, quasi interamente ricoperto da superficie boscata, punteggiata talvolta da numerose unità prative di diverse dimensioni. L'urbanizzazione è molto scarsa ed è rappresentata da piccole borgate sparse. Aree tutelate: non presenti. Ecomosaico n°48: fondovalle antropizzato della Media Val Sabbia ed ambiti collegati (non riguarda il territorio di Villanuova sul Clisi ma la zona più a Nord). Comuni interessati: Bione, Preseglie, Barghe, Provaglio Val Sabbia, Agnosine, Odolo, Sabbio Chiese, Vobarno e Roè Volciano. Elementi distintivi: ecomosaico contraddistinto da strette fasce arborate, macchie boscate punteggiate talvolta da radure, aree coltivate, unità prative, fasce legnose, alberi sparsi ed aree di cava anche estese. L'urbanizzazione è significativa ed è contraddistinta da piccoli insediati sparsi, aree più estese ad edificato denso e complessi commercialiindustriali anche di elevate dimensioni. Aree tutelate: non presenti. Ecomosaico n°49: sistemi montani ad Est del Medio Chiese (non riguarda il territorio di Villanuova sul Clisi ma la zona più a Nord). Comuni interessati: Vobarno, Provaglio Val Sabbia, Treviso Bresciano, Capovalle, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Sabbio Chiese, Barghe, Roè Volciano, Salò e Idro. Elementi distintivi: ecomosaico montano, prevalentemente boscato, con presenze localizzate di prati. L’edificazione è scarsa e dispersa in piccoli abitati. Aree tutelate: - Parco Regionale dell'Alto Garda Bresciano. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 14 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ - SIC Riserva Naturale della Sorgente Funtanì. Ecomosaico n°58: ambito della Val Garza e collegati (non riguarda il territorio di Villanuova sul Clisi ma la zona più ad Ovest). Comuni interessati: Nave, Bovezzo, Caino, Vallio e Gavardo. Elementi distintivi: Fondovalle prevalentemente urbanizzato, con rilevanti presenze produttive e commerciali, ma con buona presenza di aree coltivate. Sui versanti prevale il bosco ed il prato. Aree tutelate: non presenti. Ecomosaico n°59: ambito del Monte Fratta (non riguarda il Villanuova sul Clisi ma la zona più ad Ovest). territorio di Comuni interessati: Botticino, Rezzato, Mazzano, Nuvolera, Nuvolento, Serle, Paitone, Gavardo e Prevalle. Elementi distintivi: ecomosaico di bassa montagna, scarsamente insediato, caratterizzato in prevalenza da superfici a bosco e ampie unità erbacee e da consistenti aree estrattive. Aree tutelate: - SIC del Monumento Naturale dell'Altopiano di Cariadeghe. - Monumento Naturale del Buco del Frate. Ecomosaico n°60: fascia di pianura a Sud-Est della conurbazione bresciana. Comuni interessati: Ghedi, Castenedolo, Borgosatollo, Mazzano, Rezzato, Nuvolera, Calcinato, Bedizzole, Prevalle, Paitone, Nuvolento, Muscoline, Gavardo, Calvagese della Riviera, Botticino e Villanuova sul Clisi. Elementi distintivi: ecomosaico della prima pianura, prevalentemente agricolo; la campagna presenta lunghe fasce arboree ripariali e macchie boscate di piccole dimensioni. Compaiono anche piccoli rilievi isolati, come quello di Castenedolo, contraddistinti da particolari forme degli appezzamenti agricoli ed, in parte, da unità boscate. L'urbanizzazione è abbastanza diffusa e densa, in particolare nella prima fascia pedemontana. Significativa è la presenza di infrastrutture. Aree tutelate: non presenti. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 15 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Ecomosaico n°62: fascia dei Colli Morenici. Comuni interessati: Roè Volciano, Salò, Villanuova sul Clisi, Puegnago sul Garda, Muscoline, Polpenazze del Garda, Soiano del Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Lonato, Desenzano del Garda e Pozzolengo. Elementi distintivi: fascia delle colline moreniche del Garda con una caratteristica compresenza di aree agricole e fasce boschive. Discreta la presenza di aree edificate e di infrastrutture; devono segnalarsi ambiti estrattivi. Aree tutelate: Parco Regionale dell’Alto Garda Bresciano. Note: l’ecomosaico è parzialmente incluso all’interno della Provincia di Mantova. Ecomosaico n°63: ambiti costieri del Garda Sud-occidentale (non riguarda il territorio di Villanuova sul Clisi ma la zona più ad Est). Comuni interessati: Salò, Roè Volciano, San Felice del Benaco, Puegnago sul Garda, Polpenazze del Garda, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Sirmione e Padenghe sul Garda. Elementi distintivi: comprende una porzione della fascia costiera del Garda e delle colline moreniche. Rispetto al precedente è maggiore la presenza delle aree urbanizzate alle quali partecipano significative superfici ad uso terziario. Aree tutelate: Parco Regionale dell'Alto Garda Bresciano. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 16 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 4.2 Struttura della Rete Ecologica La Provincia di Brescia ha elaborato un proprio progetto di rete ecologica che costituisce un elemento strutturante rispetto al quale orientare i contenuti del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento). Nell’ottica di creare un nuovo modello di sviluppo sostenibile, occorre anche definire un nuovo scenario ecosistemico e territoriale, che crei le condizioni per un rapporto tendenzialmente simbiotico tra il sistema antropico (la rete insediativa ed infrastrutturale presente che definisce un territorio di area vasta) e l’ecosistema su cui esso si appoggia, una rete ecologica polivalente, da ricostruire sulla base di finalità multiple, in grado di migliorare sia la biodiversità sia la qualità di vita delle popolazioni interessate. Il funzionamento del nuovo ecomosaico progettato dipenderà dalla natura e dalla disposizione dei suoi elementi costitutivi: vi saranno mosaici ben funzionanti, in grado di sostenere un’elevata biodiversità, ed altri frammentati e squilibrati non in grado di svolgere adeguatamente le funzioni ecologiche che interessano. In tale rete, aree naturali protette a vario titolo (non solo Parchi e Riserve attuali o di nuova istituzione, ma anche PLIS, Siti di Importanza Comunitaria e le Zone di Protezione Speciale), potranno costituire capisaldi, completati da altri gangli naturali sparsi sul territorio, interconnessi da corridoi in grado di consentire gli spostamenti tra le varie unità di sviluppo e di appoggio. Partendo da questi presupposti, nella pianificazione comunale non va considerato il solo territorio di Villanuova sul Clisi, ma anche il suo intorno, al fine di progettare un sistema funzionale e coerente con l’intera rete. Fig. 4.2 - Estratto del progetto definitivo di rete ecologica. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 17 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Fig. 4.3 - Estratto del progetto definitivo di rete ecologica, in nero è evidenziato il confine comunale (la legenda, a pagina precedente, non è in scala). Analizzando l’estratto del progetto definitivo di rete ecologica del comune di Villanuova sul Clisi, si osserva che i versanti dei monti Selvapiana e Renico, a partire dai 400 m di quota, appartengono alle “aree della ricostruzione ecosistemica polivalente in ambito collinare montano”, cioè a spazi caratterizzati dalla presenza di elementi naturali, ad elevato valore naturalistico ed ecologico, associati ad elementi di pressione e con un ruolo di connessione con le altre aree funzionali. L’intera porzione montuosa del Monte Covolo, nonché la parte bassa dei monti Selvapiana e Renico compresa tra l’abitato di Canneto ed il confine con Gavardo rientrano, invece, in “ambiti di specificità biogeografica”, vale a dire in aree per le quali vanno avviate politiche di valorizzazione specifica al Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 18 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ fine di limitare i flussi di materiali ed organismi in grado di inquinare i patrimoni genetici esistenti. All’interno della zona pianeggiante inclusa tra i monti Selvapiana, Renico e Covolo, sorgono le “principali barriere infrastrutturali ed insediative” del comune, che nel loro insieme vanno a costituire gli abitati di Villanuova, Calchera, Valverde, Legnago e Bostone. Altre “principali barriere infrastrutturali ed insediative” si rinvengono sparse anche sui versanti del Monte Renico, a formare le località Canneto e Mezzane. L’abitato di Villanuova viene attraversato dal “corridoio fluviale principale” del Fiume Chiese, che costituisce una linea di connettività naturale tra i territori fortemente antropizzati attraversati dal suo corso. Le aree restanti della porzione pianeggiante del comune, data la loro vicinanza ed inclusione all’urbanizzato, rientrano in “ambiti urbani e periurbani della ricostruzione ecologica diffusa”. Infine, nei pressi della zona di collegamento tra la SP 116 e la SS 45 bis, è presente un “varco tra l’edificato a rischio di occlusione” che dovrebbe essere conservato per non interrompere la continuità naturale tra le pendici dei monti Renico e Selvapiana con quelle del Monte Covolo. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 19 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 5 VEGETAZIONE 5.1 Alberi ed arbusti presenti nel comune di Villanuova sul Clisi Nella tabella sottostante sono riportati gli alberi e gli arbusti che crescono spontaneamente sul territorio comunale, nonché le essenze esotiche coltivate e spontaneizzate. L’elenco riporta le specie presenti nel quadrante 0328/4 dell’Atlante corologico degli alberi e degli arbusti del territorio bresciano (De Carli, Tagliaferri, Bona, 1999), in cui è compreso il comune in esame. Nel territorio di Villanuova sul Clisi non sono presenti alberi monumentali (Fonte: Provincia di Brescia). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 20 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Acer campestre Acer pseudoplatanus Ailanthus altissima Alnus glutinosa Alnus incana Amelanchier ovalis Arctostaphylos uva-ursi Berberis vulgaris Betula pendula Buddleja davidii Calluna vulgaris Carpinus betulus Castanea sativa Celtis australis Clematis vitalba Cornus mas Cornus sanguinea Coronilla emerus Corylus avellana Cotinus coggygria Cotoneaster nebrodensis Crataegus monogyna Crataegus oxyacantha (raro) Cupressus sempervirens Cytisus sessilifolius Daphne cneorum Daphne laureola Daphne mezereum Erica arborea Erica carnea Euonymus europaeus Fagus sylvatica Fallopia aubertii Ficus carica Frangula alnus (raro) Fraxinus excelsior Fraxinus ornus Genista germanica Hedera helix Humulus lupulus Ilex aquifolium Juglans regia Juniperus communis Laburnum anagyroides Larix decidua Laurus nobilis Lembotropis nigricans Ligustrum ovalifolium Ligustrum vulgare Lonicera caprifolium Lonicera japonica Lonicera xylosteum Malus domestica Mespilus germanica (raro) Olea europaea Ostrya carpinifolia Philadelphus coronarius Phillyrea latifolia Picea excelsa Pinus nigra Pinus sylvestris Pistacia terebinthus Platanus hybrida Polygala chamaebuxus Populus nigra Populus tremula Prunus avium Prunus mahaleb Prunus spinosa Pyrus pyraster Quercus cerris Quercus ilex Quercus petraea Quercus pubescens Quercus robur Rhamnus catharticus Rhamnus saxatilis Robinia pseudoacacia Rosa arvensis Rosa canina Rosa gallica Rubus caesius Rubus idaeus Rubus ulmifolius Salix alba Salix appendiculata Salix caprea Salix eleagnos Salix myrsinifolia Salix purpurea Sambucus nigra Solanum dulcamara Sorbus aria Sorbus aucuparia Sorbus torminalis Taxus baccata (raro) Ulmus glabra Ulmus minor Vaccinium myrtillus Viburnum lantana Viburnum opulus (raro) Tab. 5.1 - Elenco delle specie arboree ed arbustive presenti sul territorio comunale. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 21 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Di seguito è stata riportata una breve descrizione delle essenze vegetali più rappresentative presenti sul territorio di Villanuova sul Clisi. Acer pseudoplatanus Famiglia Aceraceae Nome comune acero montano Specie diffusa in gran parte dell’Europa, dai Pirenei al Caucaso, fino alla Turchia settentrionale. In Italia si trova, spesso insieme al faggio, nei boschi delle zone collinari, submontane e montane delle Alpi e dell’Appennino settentrionale, tra i 500 e i 1500 m di altitudine. E’ più raro, invece, nella Pianura Padana, sull’Appennino meridionale e nelle isole. L’acero montano ama terreni freschi e profondi, cresce spontaneamente vicino ai corsi d’acqua e viene utilizzato anche in giardini e parchi. E’ una pianta rustica, a rapido sviluppo, che può raggiungere i 40 m di altezza; ha foglie caduche, palmate, con 5 lobi (ricordano quelle del platano, da cui il nome della specie) ed un lungo picciolo. I fiori sono raccolti in amenti apicali color giallo lucente; il frutto è una disamara alata. Possiede, inoltre, una buona capacità pollonifera ed il suo legno, duro e pesante, trova impiego nella produzione di mobili, parti di strumenti musicali, stecche da biliardo e nei lavori d’intarsio. Cotinus coggygria Famiglia Anacardiaceae Nome comune scotano, albero della nebbia Specie caducifolia a portamento arbustivo, alta fino a 2 m ed originaria delle zone meridionali del nostro continente. La si ritrova dalla pianura alle pendici pedemontane e montane sui versanti più caldi e aridi, fino a 600 m di altitudine. E’ una pianta rustica che si adatta a tutti i tipi di terreno, specialmente quelli ricchi di calcare, purché ben drenati; predilige zone ventilate e pieno sole, non teme eccessi termici e siccità estiva. E’ provvista di foglie ovali, dal caratteristico colore rosso in autunno, e di piccoli fiori raccolti in infiorescenze voluminose, disposti in pannocchie molto ramificate; i suoi frutti sono drupe semilegnose contenenti sostanze velenose. Questa specie viene usata anche in giardini e siepi come pianta ornamentale. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 22 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Castanea sativa Famiglia Nome comune Fagaceae castagno comune Specie propria dell’Europa meridionale, dell’Africa settentrionale e dell’Asia Minore; in Italia si trova nel piano medio montano degli Appennini e delle isole e, al Nord, dalla pianura alla fascia delle Prealpi. La sua zona fitoclimatica è conosciuta come Castanetum. Frequente nei pascoli alberati e nelle brughiere, è una specie longeva, mesofita e moderatamente eliofila, non sopporta eccessi climatici, soprattutto freddo e siccità. Ha un accrescimento abbastanza rapido, può raggiungere i 30 m di altezza. Possiede foglie alterne, spiralate, oblunghe e seghettate, e fiori di color giallo-crema, riuniti in infiorescenze a spiga; i frutti sono acheni (castagne) racchiusi entro cupole spinose (ricci). Viene coltivato per i frutti eduli, in passato largamente usati come alimento, per il legname, o come albero ornamentale. Inoltre, dal nettare dei suoi fiori le api producono un miele aromatico pregiato. A partire dal secolo scorso, questa specie è stata decimata all’interno del suo areale dall’arrivo di due funghi: Phytophthora cambivora e Cryphonectria parasitica, agenti di due pericolose malattie conosciute rispettivamente con i nomi di “Mal dell’inchiostro” e “Cancro corticale del castagno”. Sorbus aria Famiglia Nome comune Rosaceae sorbo montano, farinaccio Specie originaria dell’Europa, è presente un po’ in tutto il continente, tranne in Scandinavia. In Italia la si ritrova in tutte le regioni in boschi termofili collinari o montani, su pendii rocciosi soleggiati e nelle radure, fino a 1600 m di altitudine. E’ pianta caducifolia, alta fino a 25 m, spesso assume portamento cespuglioso, eliofila e con buona tolleranza all’aridità e alle basse temperature. Predilige terreni calcarei, ben esposti e caldi, rifuggendo quelli acidi. Le sue foglie sono semplici, obovate od ellittiche, con margine doppiamente ed irregolarmente seghettato ed i fiori si presentano riuniti in infiorescenze a corimbo e i frutti sono delle false bacche (pomi) rossastre. Il suo legno duro in passato veniva usato per la produzione artigianale. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 23 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Fagus sylvatica Famiglia Nome comune Fagaceae faggio comune, occidentale Specie caducifolia, originaria dell’Europa, presente dalla Scandinavia meridionale alla Sicilia e dalla Moldavia alla Spagna. Nell’Europa settentrionale è specie di pianura, mentre nell’Europa meridionale è specie montana. Sulle Alpi è presente dai 600 m ai 1300 m di altitudine, sugli Appennini si alza dai 1000 ai 1600 m s.l.m. In base alle zone pedoclimatiche su cui si colloca, può formare boschi misti, consociandosi principalmente con abete rosso, abete bianco, larice e pino silvestre; in condizioni di optimum, però, tende a formare faggete pure monospecifiche, escludendo le altre specie. E’ specie mesofila e sciafila, vuole terreni freschi e ben drenati ed una buona umidità atmosferica; rifugge i suoli compatti, argillosi con ristagno idrico. E’ un albero alto fino a 30 m, con tronco vigoroso e corteccia liscia color grigio-chiaro. Le foglie sono alterne, semplici, ovato-appuntite con margine ondulato ed i frutti (faggiole), sono racchiusi da un pericarpo a riccio, velenoso. Questa pianta, in passato ceduata ed impiegata per la produzione di carbone, viene oggi coltivata per il suo legno pregiato o come albero ornamentale. Quercus pubescens Famiglia Fagaceae Nome comune roverella Specie con areale mediterraneo, in Italia è presente in tutte le regioni, dove si sviluppa tra la zona calda del Castanetum e quella fredda del Lauretum, sui versanti esposti a Sud tra i 200 e gli 800 m s.l.m. Al Nord la si trova consociata all’orniello, al carpino nero, all’acero campestre ed al pino nero; mentre al centro-sud con leccio, cerro e rovere. E’ una pianta rustica, termofila, resistente alla siccità e abbastanza longeva. Di dimensioni inferiori rispetto alle altre querce (massimo 20 m di altezza), ha foglie alterne e lobate, con 5-6 paia di lobi, quelle giovani, come i rametti, sono pubescenti (da cui il nome della specie). I fiori sono raccolti in amenti ed i frutti sono ghiande. Il legno è più duro di quello delle altre querce e, per l’alto contenuto di tannini che lo rende resistente al contatto con l’acqua, viene usato per costruzioni navali, inoltre, dà un ottimo carbone. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 24 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Fraxinus ornus Famiglia Nome comune Oleaceae orniello, frassino minore o della manna Specie originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia minore, in Italia è presente su tutto il territorio. Diffusa nell’areale submediterraneo-montano, la si ritrova in particolare sulle colline e sulle pendici montane meglio esposte, più calde e secche, fino a 1500 m di altitudine. In pianura è meno frequente e solitamente la si trova lungo le ripe di canali e fossi. Il frassino minore è un albero alto fino a 20 m, con chioma tondeggiante e foglie opposte e pennate, composte da 5-9 foglioline oblunghe od ovate, affusolate all’apice e dentate. I fiori sono riuniti a formare bianche pannocchie, mentre i frutti si presentano raccolti in grappoli. Dalla sua corteccia si estrae una sostanza densa e dolce, la manna (da cui il nome comune), utilizzata come blando lassativo e nell’industria dolciaria. Viene coltivato come pianta ornamentale o per la produzione di combustibile. Ostrya carpinifolia Famiglia Corylaceae Nome comune carpino nero Originario delle regioni dell’Europa meridionale e dell’Asia Minore, in Italia è presente soprattutto nella zona nordorientale ed adriatica, mentre è praticamente assente in Pianura. Si presenta allo stato arboreo, a volte arbustivo, può raggiungere 20 m. Specie eliofila, xerofita e termofila, in boschi ben esposti si trova spesso consociata con la roverella, predilige terreni ben drenati e ricchi di calcare; in montagna si sviluppa sui versanti più riparati ed esposti, poiché teme le gelate; è frugale e pioniera, avendo rapido accrescimento e buona attività pollonifera. Le foglie sono decidue, alterne, con lamina ovale acuminata all’apice e margine doppiamente dentellato. I fiori maschili si presentano raccolti in amenti, quelli femminili in spighe ed i frutti sono acheni bianco-verdi riuniti in grappoli. Questa pianta è stata rivalutata come specie di interesse paesaggistico ed ornamentale ed oggigiorno viene utilizzata in giardini e viali o per formare siepi. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 25 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 5.2 Distribuzione della vegetazione sul territorio comunale Per la distribuzione della vegetazione all’interno del comune in esame, si fa riferimento alla carta dei Tipi Forestali della Lombardia, fornita dalla Regione, che rappresenta uno strumento di raccolta, riordino, omogeneizzazione e gestione dell’intera cartografia forestale regionale esistente e che è, all’oggi, lo stadio più avanzato di completamento del più ampio progetto “Tipologie Forestali della Lombardia”. La Carta dei tipi forestali è, quindi, il fondamento in chiave tipologica della Carta Forestale Regionale e coincide con il primo livello informativo della stessa; si tratta di un documento statistico-conoscitivo di carattere generale, ed è lo strato informativo di riferimento circa la componente forestale (boschi) all’interno del SIT (Sistema Informativo Territoriale) regionale. L’obiettivo principale è la rappresentazione della distribuzione delle superfici boscate regionali adottando il nuovo sistema di classificazione (Del Favero, 2003). La metodologia d’elaborazione di tale carta ha portato ad escludere un approccio basato unicamente sulla realizzazione di rilievi forestali tradizionali, orientando, invece, la scelta verso procedure basate su strumenti informatici e metodi di classificazione di tipo probabilistico. L’elaborato di sintesi così prodotto, fortemente basato su metodologie informatiche, è per sua natura dinamico e, quindi, in grado di recepire nuove informazioni, trattarle e rielaborarle in un processo di continuo aggiornamento. E’ pertanto evidente che la Carta Forestale Regionale, essendo un sistema continuamente implementabile, rappresenta solo una tappa intermedia di un percorso che, in tempi successivi e in base alle diverse esigenze, potrà essere approfondito, tramite l’inserimento di ulteriori informazioni. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 26 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Carta dei Tipi Forestali Fig. 5.1-Tipi forestali presenti sul territorio di Villanuova sul Clisi. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 27 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Caratteri generali della vegetazione Il comune di Villanuova sul Clisi si sviluppa tra quote comprese tra i 205 e i 963 m (Selvapiana). La maggior parte dell’abitato si trova nella zona Sud-occidentale del territorio comunale, che appartiene alla Regione ForestaleA Esalpica, subregione Centro-orientale Esterna; la parte Sud-orientale del territorio confina con la Regione Forestale Avanalpica, della quale mantiene alcune caratteristiche. Il territorio in esame si trova a cavallo tra due Distretti GeobotaniciB, uno dell’Alta Pianura Diluviale Orientale a Sud, in cui ricade l’abitato di Villanuova sul Clisi, ed uno Prealpino Orientale a Nord. Il primo si sviluppa su substrati sciolti, costituiti da terrazzi fluvioglaciali a reazione neutra, nell’area compresa tra il fiume Mincio ed il fiume Oglio, dove vige un clima di tipo prealpino a ridotto grado di oceanicità; il secondo si colloca sui rilievi prealpini della Val Sabbia, bassa Valtrompia ed Est-Sebino, con valli a differente orientamento con clima insubrico e su substrati di natura prevalentemente carbonatica (calcari e dolomitici massicci, calcari alterabili, arenaceo marnosi). Regione Forestale Esalpica Centro-orientale Esterna La Regione Esalpica s’incontra successivamente alla fascia collinare e comprende i primi rilievi prealpini di una certa rilevanza altitudinale. In quest’area prevalgono nettamente le latifoglie, anche se non mancano formazioni di conifere costituite prevalentemente da pinete di pino silvestre. Altra caratteristica peculiare di questa regione, rispetto a quelle più interne, è che le formazioni culminali sono ancora costituite prevalentemente da latifoglie. La Regione Esalpica può essere distinta in due sub-regioni, una Centroorientale esterna e l’altra Occidentale interna; nella prima, in cui si trova il territorio in esame, prevalgono i substrati carbonatici, ed è caratterizzata, nell’orizzonte submontano, dalla presenza di querceti di roverella e dagli orno-ostrieti, intervallati nelle situazioni di minore evoluzione edafica dalle piante di pino silvestre e, in quelle più favorevoli dagli acero-frassineti. Nell’orizzonte montano ed in quello altimontano dominano, invece, le faggete che trovano in quest’ambiente le condizioni ottimali di sviluppo. A Il termine di Regione Forestale, adottato nella nuova classificazione dei Tipi Forestali della Lombardia, va a sostituire quello di distretto fitogeografico, utilizzato tradizionalmente, ma che sottintende lo studio della distribuzione di tutta la flora e non delle formazioni forestali. B Il Distretto Geobotanico (Andreis C.) è un’unità territoriale entro la quale è possibile individuare delle discriminanti di tipo floristico per le singole formazioni forestali presenti; l’omogeneità floristica corrisponde ad una uniformità Geografico-ecologica, che tiene conto di caratteri geografici, geolotologici e bioclimatici. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 28 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 5.2.1 Area montuosa Dal livello del lago, fino ad una quota di 500 m, la vegetazione appartiene alla fascia basale. L’influenza mitigatrice del Lago di Garda sulle temperature si manifesta con particolare intensità, consentendo a numerose specie di prosperare ad una latitudine insolita per le proprie esigenze ecologiche. Sulle rive benacensi molte specie mediterranee raggiungono il limite settentrionale del proprio areale. In questa zona insiste anche la maggior parte dell’abitato di Villanuova sul Clisi e delle coltivazioni agricole che lo circondano. Orno-ostrieto Le essenze che principalmente rappresentano i boschi di questo tipo sono il carpino nero (Ostrya carpinifolia), l’orniello (Fraxinus ornus) e, nelle aree di basso versante a maggiore termofilia, la roverella (Quercus pubescens). Questo tipo di vegetazione occupa quasi la totalità della parte montuosa del comune, sia quella che sorge in destra idrografica del fiume Chiese, sia il Monte Covolo, che svetta nella parte Sud-orientale in sinistra idrografica. Solamente piccole superfici sono interessate da altre formazioni vegetali. Orniello, carpino nero e roverella caratterizzano molti ambienti delle prealpi bresciane, accomunate dal fatto di avere un substrato pedogenetico ed un’esposizione simili, i quali costituiscono gli orno-ostrieti, associazioni tipiche di queste stazioni. Le tre essenze sopraccitate creano lo strato arboreo principale, al quale si mescolano il terebinto (Pistacia terebinthus) e, nello strato arbustivo, prugnolo selvatico (Prunus spinosa), ciliegio canino (Prunus mahaleb), biancospino (Crataegus monogyna) e lo scotano (Cotinus coggygria), dall’aspetto caratteristico per il colore rosso vivo delle foglie in autunno. Nell’orno-ostrieto tipico il soprassuolo è costituito soprattutto dall’orniello e dal carpino nero, mentre la roverella vi partecipa in modo sporadico, così come il maggiociondolo (Laburnum anagyroides) ed il sorbo montano (Surbus aria); inoltre, nello strato arbustivo sono frequenti il biancospino, il nocciolo (Corylus avellana) ed il ginepro comune (Juniperus communis). Nella fascia montana, che va dai 500 ai 1500 m di quota, l’influenza del lago sul clima sfuma progressivamente e la vegetazione non si discosta più così nettamente da quella delle aree prealpine limitrofe. Il territorio di Villanuova sul Clisi si trova nella fascia montana inferiore, caratterizzata dalla presenza del castagno (Castanea sativa), mentre la fascia montana superiore, in cui la specie guida è il faggio (Fagus sylvatica), non è significativamente rappresentata. La faggeta, infatti, sarebbe potenzialmente presente sul territorio solamente in località Selvapiana, a circa 960 m di quota, su un’area poco estesa. Il limite inferiore è fluttuante, in quanto, a seconda di come si articola il rilievo, le comunità vegetali del piano basale possono risalire i versanti e giungere a quote tipiche del piano montano e viceversa. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 29 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Querco-carpineto collinare di rovere e/o farnia Si tratta di boschi misti di rovere (Quercus petraea), farnia (Quercus robur) e carpino bianco (Carpinus betulus), in proporzioni variabili, a cui si mescolano specie quali ciliegio (Prunus avium) e talvolta carpino nero (Ostria carpinifolia), nonché piante di origine antropica, come castagno (Castanea sativa) e robinia (Robinia pseudoacacia). La farnia prevale alle quote più basse e, salendo di quota, viene sostituita dalla rovere, con la quale forma ibridi non più riconducibili ad una od all’altra specie. La quantità di carpino bianco tende a restare costante spostandosi lungo il versante e, a differenza dei querco-carpineti planiziali, questo non diventa mai dominante. Queste formazioni collinari sono tipicamente caratterizzate da substrati piuttosto carbonatici (soprattutto arenaceo-marnosi), la loro quota è sempre limitata e supera di rado i 600 m. Sono formazioni oggi diffuse in piccoli lembi, poiché la loro area potenziale è stata occupata, oltre che dagli insediamenti umani, da colture agrarie ed in particolare dalla vite. Anche la diffusione della robinia e del castagno hanno influito alla diminuzione di areale ed all’ “inquinamento” di questi boschi. Alcuni Querco-carpineti collinari di piccola estensione si trovano sul versante orientale del Monte Covolo, a circa 250 mi di quota, mentre simili formazioni di più estese dimensioni sono situate in località Selvapiana, tra gli 850 e i 950 m di quota. La variazione del clima, dovuta all’aumento dell’altitudine, porta ad una notevole varietà nelle formazioni dei boschi. Nei boschi a carpino bianco si nota una diminuzione dell’orniello, mentre prende piede la rovere. Nei boschi a dominanza di rovere le specie che trovano le giuste condizioni di sviluppo sono. i sorbi (Sorbus aria, Sorbus torminalis), il fior di stecco (Daphne mezerum), l’olmo montano (Ulmus glabra), il frassino maggiore (Fraxinus excelsior) e l’acero di monte (Acer pseudoplatanus). Castagno Il castagno è stato introdotto in Italia dall’uomo nel Neolitico ed ha rivestito sempre una notevole importanza nell’economia locale, fino ai giorni nostri. Alcuni castagneti sono presenti sul confine con Sabbio Chiese e nei pressi del Passo La Fobbia, come anche sul lato occidentale della Valle di Bolzaga e sul versante Nord-Est del Monte Covolo, fino a quasi 500 m di quota. Il castagno è una specie molto invadente quando ceduata, che tende ad escludere tutte le altre poiché ha una capacità pollonifera elevatissima e pressoché inesauribile. Era utilizzato, prima dell’avvento dei pali in cemento, come ottimo legno da paleria, molto durevole grazie all’elevato contenuto di sostanze tanniche. L’attuale degrado dei castagneti a livello regionale e non Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 30 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ solo, è dovuto all’abbandono dei boschi cedui, in particolare nel caso del castagno, soprattutto quando questi si trovano spinti su substrati carbonatici, sono soggetti a diverse patologie fungine specifiche di questa pianta, tra cui la più diffusa è certamente il cancro corticale del castagno (Cryphonectria parassitica). Robinia La robinia è una specie dell’America centro-orientale, pioniera, in quanto colonizza greti e zone interessate da movimenti del terreno, e dal rapido accrescimento; è stata per questo utilizzata in passato per il consolidamento delle scarpate ferroviarie, nonché diffusa per altri utilizzi a cui si presta il buon legno, ad esempio paleria e legna da ardere. Non forma grandi boschi, giacché necessita di luce e viene presto sostituita da altre specie. E’ comunque molto invadente e si diffonde, principalmente per via agamica (polloni radicali), soprattutto nella zona dei castagneti, mentre raramente si mescola agli orno-ostrieti, poiché non tollera la siccità; occupa, quindi, zone marginali dei boschi e delle aree edificate, nonché sbancamenti e zone disboscate, oppure si trova lungo il corso dei torrenti. Nel comune di Villanuova sul Clisi troviamo robinieti puri presso Ponte Pier e in una fascia che si estende in direzione Ovest-Est (compresa tra i 300 ed i 350 m di quota) da sopra località Soffia fino alla località Bondone. 5.2.2 Area pedemontana e fondovalle Oltre alle zone boscate descritte, si rinvengono essenze arboree anche nella fascia coltivata di fondovalle, senza specie tipiche, se non lungo alcuni filari e lungo i canali. L’area è coltivata a seminativi e legnose agrarie, le specie maggiormente utilizzate nei filari sono: platano (Platanus hybrida) e pioppi (Populus sp.); non mancano individui isolati di noce (Juglans regia) ed altri alberi da frutto, in particolare nelle vicinanze di abitazioni ed aziende agricole. Da segnalare la presenza di specie alloctone come l’ailanto (Ailanthus altissima), oltre all’onnipresente robinia. Lungo i corsi d’acqua principali si ha la presenza di: pioppi (Populus sp.), olmo (Ulmus minor), sambuco (Sambucus nigra), acero campestre (Acer campestre) ed acero pseudoplatano (Acer pseudoplatanus). I corsi d’acqua caratterizzano, evidentemente, la presenza di specie più spiccatamente igrofile come l’ontano nero (Alnus glutinosa) e salice bianco (Salix alba), quest’ultimo numericamente inferiore. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 31 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 6 SUOLO 6.1 I Pedopaesaggi Il suolo è un elemento fondamentale del paesaggio; esso contribuisce alla variabilità degli ambienti che ci circondano e ci sostengono, al pari di altri elementi naturali quali l’acqua, la vegetazione, la morfologia. La pedologia studia e descrive i suoli in maniera ragionata e programmata, ricostruendo la storia delle relazioni che essi hanno avuto "con" e "nel" paesaggio. Il territorio viene ripartito in classi o porzioni di paesaggio, i paesaggi pedologici o pedopaesaggi, in cui si suppone che i suoli abbiano avuto una storia evolutiva simile; queste classi sono tanto più estese e variabili quanto più sintetica è la scala di indagine ed il livello informativo usato per caratterizzare i suoli. La geografia dei suoli così ottenuta può essere rappresentata attraverso la cartografia, in modo tale che, oltre l'aspetto tipologico, sia possibile vedere dove e quanto sono diffuse le entità pedopaesaggistiche. La catalogazione dei pedopaesaggi della Lombardia (fonte ERSAF) è organizzata in tre livelli gerarchici: il primo livello - Regioni Pedologiche - è costituito da 5 unità, identificate a livello nazionale ed europeo, e separa grandi aree che differiscono prevalentemente per ragioni macroclimatiche e macrogeologiche; Legenda Alpi VILLANUOVA Prealpi Pianura lombarda Appennino collinare Appennino Fig. 6.1 - Regioni pedologiche della Lombardia Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 32 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ il secondo livello - Province Pedologiche - contiene 18 unità identificate da nomi geografici, e descrive principalmente differenze climatico-bioclimatiche e vegetazionali; Legenda Alpi retiche Alpi lepontine Alpi orobiche Alpi insubriche VILLANUOVA Prealpi orobiche settentrionali Prealpi insubriche Prealpi orobiche meridionali Anfiteatri morenici recenti Terrazzi e morene antiche Alta pianura Media Pianura Bassa pianura Valli fluviali del Po e bassi terrazzi Piana alluvionale del Po Pianura dell'Oltrepo pavese Terrazzi antichi appenninici Bassa e media collina pavese Alta collina e montagna appenninica Fig. 6.2 - Province pedologiche della Lombardia il terzo livello gerarchico - Distretti Pedologici - è formato da 63 unità, distinte per caratteri legati all'uso del suolo, alla geolitologia e alla geomorfologia. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 33 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Il comune di Villanuova Il territorio del Comune di Villanuova non rientra tra i comuni censiti dal Progetto della Carta Pedologica del territorio regionale, realizzato dall'Ente Regionale di Sviluppo Agricolo e Forestale (ERSAF), che ha interessato i suoli dei comuni di pianura della Regione. Le cartografia allestita in tale progetto ha prodotto il catalogo dei Suoli e dei Pedopaesaggi della Provincia di Brescia, nel quale sono riportati dati relativi al comportamento funzionale ed attitudini applicative dei suoli. Queste carte, realizzate a scala di semidettaglio, fornirebbero un quadro conoscitivo adeguato ad affrontare problematiche di uso e gestione dei suoli a scala comunale. Pertanto, non essendo reperibili tali dati, le informazioni a disposizione sul suolo di Villanuova risultano essere limitate rispetto a quelle, ben più specifiche e dettagliate, di altri comuni di pianura anzi catalogati. Dall’analisi della Carta dei Pedopaesaggi della Lombardia (ERSAL, 2001), il territorio preso in esame si colloca a cavallo tra due regioni pedologiche, ovvero, la regione delle Prealpi (Alpi centrali ed orientali su rocce sedimentarie calcaree) e quella della Pianura Padano-Veneta. Scendendo nel dettaglio, ci troviamo alla confluenza di tre province pedologiche; la prima è la provincia Prealpina Meridionale Orobico Bresciana, che è compresa nella regione delle Prealpi, mentre le altre due province, dell’Alta Pianura e degli Anfiteatri Morenici Recenti, appartengono entrambe alla regione della Pianura. In termini di distretto pedologico abbiamo, rispettivamente: il distretto del Basso Mella-Chiese, che occupa la porzione più ampia e settentrionale del territorio comunale, il distretto dell’Alta Pianura Centro Orientale, che si sviluppa lungo una fascia che percorre, dall’abitato di Villanuova, l’andamento del fiume Chiese stringendosi progressivamente verso Est, fino ad esaurirsi appena sorpassato il confine con Roé Volciano ed, infine, il distretto delle Colline Moreniche Occidentali del Garda, che ricopre essenzialmente il Monte Covolo a Sud-Ovest del comune. Basso Mella-Chiese Questo distretto, che comprende le colline interne dei bacini della Val Sabbia e della Val Trompia, è caratterizzato da versanti ripidi e quote generalmente inferiori a 800 m. Prevale una morfologia d’origine fluviale, ad eccezione della sola Val Sabbia, dove si riscontrano morfologie erosive e depositi glaciali. Il substrato è prevalentemente dolomitico, calcareo massiccio e selcifero nel settore meridionale. Il regime climatico è mediamente umido, con precipitazioni medie annue che variano da 1100 mm nel settore meridionale, a 1500 mm in quello settentrionale. Sono presenti boschi di latifoglie (orno-ostrieti, faggete), castagneti e limitate aree sono coltivate a vigneti. Generalmente i fondovalle sono intensamente urbanizzati ed occupati da infrastrutture. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 34 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Del territorio di Villanuova, appartiene a questo distretto, essenzialmente, tutta l’area montuosa che rimane alla destra idrografica del fiume Chiese e, quindi, a Nord del comune; ne sono compresi gli abitati di Berniga, Bondone, Canneto, Castello, Mezzane, Peracque e Ponte Pier. Alta Pianura Centro Orientale Riguarda i conoidi di origine fluvioglaciale, che si estendono dal fiume Adda al fiume Mincio, incisi dalle valli di Brembo, Serio, Mella e Chiese. Sono aree caratterizzate da materiale calcareo (si nota, infatti, la concentrazione di numerose cave), prevalentemente ghiaioso e sabbioso, con presenza di limo. Quasi tutta l’area è utilizzata a seminativo irriguo e più del 10% risulta occupata da superficie urbanizzata. Le precipitazioni medie annue variano da 850 mm/a, nel settore meridionale, a 1250 mm/a, in quello settentrionale. Del comune di Villanuova, si colloca in questo distretto l’area subpianeggiante che si inserisce tra il fiume Chiese ed i piedi del monte Covolo, ed è la zona in cui si è maggiormente sviluppato il grado di urbanizzazione. Ne sono comprese le località Bostone e Fibbia, nonché lo stesso nucleo abitativo di Villanuova, dove risiede più del 90% della popolazione. Colline Moreniche Occidentali del Garda Si trovano nei pressi del Lago di Garda, a Sud e ad Est di Salò. Sono colline moreniche e depressioni intermoreniche ad andamento concentrico con piana fluvioglaciale interna, il cui substrato è costituito da materiale, appunto, morenico generalmente calcareo. Il regime climatico di queste aree è mediamente umido, con precipitazioni medie comprese tra 740 e 1200 mm/a, ad andamento crescente da Sud-Est a Nord-Ovest. Vi si insediano naturalmente boschi di latifoglie, principalmente querceti di rovere e roverella e castagneti, occupando circa il 10% dell’area, in genere intensamente utilizzata a seminativi avvicendati. Del territorio comunale, questo distretto occupa le pendici del Monte Covolo, fino al confine meridionale col comune di Gavardo. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 35 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Carta delle Province Pedologiche Fig. 6.3 – Delimitazione delle province pedologiche sul suolo comunale e limitrofi; secondo la classificazione ERSAL 2001 (Fonte Regione Lombardia). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 36 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 6.2 Tipologie di suolo Le Unità Tipologiche di Suolo (UTS) sono state classificate in base al WRB (World Reference Base, FAO; 1998): ognuna di esse può comparire in più Paesaggi e può essere associata ad altre unità tipologiche in percentuali differenti. Nella carta dei suoli, ogni Unità Cartografica viene rappresentata dal colore identificativo della UTS dominante, la più estesa in termini di superficie coperta. Il comune di Villanuova comprende al suo interno tre Unità Tipologiche di Suoli prevalenti, i Phaeozems, i Luvisols ed i Calcisols. Sono collocati in corrispondenza delle diverse province pedologiche, quindi rispettivamente troviamo: in quella Prealpina i Phaeozems, nella Pianura i Luvisols ed, all’interno degli Anfiteatri Morenici, i Calcisols. Per la pianura, la carta dei suoli è stata ricavata dalla generalizzazione di una banca dati e da una carta di maggiore dettaglio già esistenti. In montagna, invece, si è considerato il mosaico dei Paesaggi all'interno di ogni distretto pedologico, intesi come porzioni di territorio identificate sia dai caratteri dell'ambiente sia dalla unitarietà geografica. E’ stata utilizzata l'osservazione di fotografie aeree ed immagini satellitari, lo studio dei caratteri geologici, geomorfologici, climatici e di uso del suolo. In seguito si sono scavati, descritti ed analizzati oltre 300 nuovi profili pedologici a livello regionale. Questi dati, ed altri provenienti da profili ed osservazioni eseguite in precedenti studi, sono stati utilizzati per identificare le UTS, le quali sono poi state estese a tutta l'area montana utilizzando un nuovo metodo di correlazione stazionale basato sull'incrocio di geologia, uso del suolo e morfologia. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 37 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Carta delle Unità Tipologiche di Suolo Fig. 6.4 – Distribuzione delle Unità Tipologiche di Suolo nel territorio circostante il Comune di Villanuova (fonte ERSAF, Lombardia). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 38 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Phaeozems Sono suoli mediamente evoluti, abbastanza profondi, provvisti di epipedon di tipo mollicoC entro i 125 cm dalla superficie; sono privi di carbonato di calcio secondario e, tipicamente, hanno elevata saturazione in basi del complesso di scambio cationico. L’orizzonte mollico è di colore scuro, dal marrone al nerastro, ben strutturato, ricco di sostanza organica ed è qui, in particolare, dove si concentra l’alto tasso di saturazione in basi (TSBD >50%). A livello regionale non sono suoli molto diffusi, si trovano sporadicamente ed, in genere, rimangono limitati ad aree attorno ai 2000 m di quota, su substrati di rocce calcaree. A livello globale sono invece tipici delle steppe più umide della Russia, delle praterie di Stati Uniti e Canada, della pampa Argentina ed Uruguaiana, della Cina e dell’estremo Sud-Est Europeo. Fig. 6.5 – Distribuzione (fonte ERSAF, Lombardia – Soil Groups, modificato) e relativo profilo tipico rappresentativo dei Phaeozems (fonte FAO, WRB ’98) Nel territorio di Villanuova, i suoli Phaeozems fanno riferimento alla regione pedologica Prealpina e, quindi, alla sigla PH-01 nella carta dei suoli della Lombardia. C L’orizzonte mollico è un orizzonte diagnostico, cioè dotato di proprietà fisiche, chimiche e morfologiche definite quantitativamente, essenziali ai fini delle distinzioni fra i taxa di una tassonomia; un orizzonte diagnostico esprime, inoltre, l’intensità con cui la pedogenesi procede in un suolo.. In particolare l’orizzonte mollico si presenta con una superficie di colore scuro, ben strutturato, con un’alta saturazione in basi ed un buon contenuto di sostanza organica. D Il TSB (Tasso di Saturazione in Basi) è utilizzato in molte classificazioni pedologiche quale discriminante tra suoli giovani e suoli più evoluti, ed è essenzialmente il rapporto in percentuale che esiste tra il contenuto degli ioni scambiabili nel suolo (calcio, magnesio, sodio e potassio) e la CSC. Il rapporto diminuisce solitamente con l’aumentare dell’età del suolo. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 39 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ PH-01 Sono suoli profondi, a matrice franca, con scheletro abbondante, alcalini, saturi e moderatamente calcarei. Talvolta sono presenti orizzonti organici di superficie. Si trovano solitamente a quote collinari o basso montane, su detrito colluviale o calcare marnoso, marne o argilliti, comunemente al di sotto di boschi di latifoglie. Hanno pendenze variabili da elevate a molto elevate, pietrosità da moderata a molto elevata e rocciosità da media ad estremamente elevata. Sono classificati prevalentemente come CalcariLeptic Phaeozem (Skeletric) (WRB ’98). Luvisols Sono i suoli più diffusi all'interno della pianura (sviluppati su depositi glaciali e fluvioglaciali e depositi delle alluvioni antiche degli affluenti del fiume Po). Il comune di Villanuova si trova sull’area corrispondente a due diverse tipologie di Luvisols: i Luvisols ghiaiosi, o “suoli ghiaiosi dell’alta pianura”, che occupano in generale il margine delle prealpi, ed i Luvisols antichi, o “suoli bruni liscivati con fragpan”, che si sviluppano tipicamente su depositi glaciali e fluvioglaciali delle alluvioni antiche degli affluenti del fiume Po. Fig. 6.6 - Distribuzione geografica dei Luvisols ghiaiosi in Lombardia e relativo profilo rappresentativo (fonte ERSAF, Lombardia) Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 40 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Fig. 6.7 - Distribuzione geografica dei Luvisols antichi in Lombardia e relativo profilo rappresentativo (fonte ERSAF, Lombardia) Sono entrambi suoli caratteristici delle regioni forestali, distinti dalla presenza di orizzonti illuviali ed eluviali, dove sono accumulati silicati di argilla (McGregor, 1984). Possono essere anche caratterizzati dalla presenza di un orizzonte umico superficiale (prevalentemente dovuto all’accumulo di fogliame sul soprassuolo), separato e distinto dagli orizzonti minerali, nonché un orizzonte di origine eluviale di argille minerali ed un orizzonte, di almeno 5 cm di spessore, di argille con origine illuviale. Si distinguono da altri tipi di suolo soprattutto per il loro elevato contenuto in Calcio. Sul territorio di Villanuova, i Luvisuoli si collocano in corrispondenza della provincia pedologica dell’Alta Pianura, a cui corrispondono i suoli rappresentativi LV-04 e LV-06, per i quali la regione pedologica di riferimento è, appunto, quella della Pianura Lombarda. LV-04 Sono suoli profondi, a matrice variabile da franca ad argillosa, con scheletro da scarso in superficie a frequente in profondità; non sono calcarei ed hanno pH subacido; presentano una permeabilità moderata ed il drenaggio varia da mediocre a buono. La morfologia a cui fanno riferimento è solitamente quella degli anfiteatri morenici e terrazzi antichi (Prealpi orientali e San Colombano) ed intermedi (Prealpi orientali ed occidentali). Localmente sono presenti anche su superfici altimetricamente connesse al livello fondamentale della Pianura; solitamente hanno pendenze moderate (in media 11%). Sono suoli antichi e profondi, appartenenti al grande gruppo “Paleo” (Paleudalfs-Paleustalfs, ST ’98); e vengo classificati prevalentemente come Epidystri-Profondic Luvisols (WRB ’98); quelli più profondi e più evoluti hanno un moderato valore naturalistico. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 41 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ LV-06 Geomorfologicamente si collocano negli ambienti dell’Alta Pianura Ghiaiosa e degli Anfiteatri Morenici Recenti Centro-orientali; presentano pietrosità superficiale variabile da elevata a comune, localmente con moderato rischio di erosione. Hanno matrice da franco-argillosa a franco-sabbiosa; lo scheletro va da comune in superficie ad abbondante in profondità. Il pH è solitamente neutro nel topsoil e diventa subalcalino nel subsoil; sono suoli scarsamente calcarei nonostante il substrato molto calcareo; presentano inoltre permeabilità moderata (fino a moderatamente elevata nel substrato) e drenaggio buono. Sono classificati prevalentemente come Haplic Luvisols (WRB ’98). Calcisols I Calcisuoli, o “suoli bruni calcici della pianura”, sono i più diffusi all'interno della pianura (sviluppati su depositi glaciali e fluvioglaciali e depositi delle alluvioni antiche degli affluenti del fiume Po), insieme con Cambisols e Luvisols, in particolare nella parte orientale, su superfici del tardo Pleistocene. Sono caratterizzati da un orizzonte con accumulo di carbonato di calcio entro 125 cm dalla superficie del suolo, non hanno altri orizzonti diagnostici se non un orizzonte A ochricoE o uno B cambicoF. Fig. 6.8 - Distribuzione geografica dei Calcisols in Lombardia e relativo profilo rappresentativo (fonte ERSAF, Lombardia) E L’orizzonte ochrico è un orizzonte diagnostico superficiale, epidedon, di colore chiaro (dal greco ochros) e scarso contenuto in sostanza organica. F L’orizzonte cambico è un orizzonte diagnostico sottosuperficiale rispetto agli orizzonti sottostanti, che mostra evidenze di alterazione, quali una struttura del suolo moderatamente distinguibile ed una significativa rimozione dei carbonati Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 42 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Del territorio di Villanuova, questi suoli coincidono con l’area relativa al distretto delle Colline Moreniche Occidentali del Garda, in cui troviamo, nei suoli rappresentativi, i Calcisuoli con codice CL-02. CL-02 Occupano gli anfiteatri morenici recenti (del Sebino e del Benaco); hanno matrice franca con scheletro più abbondante nel substrato e pietrosità superficiale abbastanza diffusa; sono molto calcarei ed hanno pH alcalino; presentano drenaggio mediocre, segni di idromorfia, e permeabilità variabile da moderata in superficie a moderatamente bassa in profondità. Sono classificati prevalentemente come Hypercalci-Gleyic Calcisols (Skeletric) (WRB ’98). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 43 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 7 ANALISI DEL SISTEMA AGRICOLO L’analisi del sistema agricolo del comune di Villanuova sul Clisi mira ad approfondire le tematiche relative alle classi produttive ed alla caratterizzazione delle aziende agricole del comune stesso. A tal fine sono state identificate le differenti classi produttive dei terreni comunali, mentre le aziende agricole sono state contraddistinte per dimensioni aziendali, per la tipologia ed, infine, per la Produzione Lorda Vendibile (PLV). Questo ha permesso di suddividere il territorio comunale in macroaree, ove sarà possibile attuare politiche di tutela o di sviluppo. Lo studio si è avvalso di diverse fonti bibliografiche e di visite di campo. Nelle pagine seguenti è riportata la sintesi del lavoro eseguito riassunto in tabelle, grafici ed elaborati cartografici. Al fine di ottenere un quadro conoscitivo, il più aggiornato possibile, è stata eseguita una ricerca nell’ambito dei dati ISTAT del 5° Censimento generale dell’Agricoltura dell’anno 2000, dei dati del Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia (SIARL) aggiornato a dicembre 2007. I dati ISTAT del 2000 permettono di avere un quadro conoscitivo, relativamente datato, dell’intero territorio comunale, ed una buona caratterizzazione delle aziende agricole. Tale analisi è stata approfondita tramite i dati SIARL del 2007, permettendo una visione più aggiornata delle aziende che sono registrate in tale strumento. Il SIARL è uno strumento conoscitivo, avviato nel 2001 dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia, per gestire direttamente le politiche comunitarie di supporto al settore agricolo ed agroalimentare lombardo. Il SIARL rappresenta un sistema informativo connesso ed integrato tra le Amministrazioni Pubbliche lombarde ed altri soggetti coinvolti, a vario titolo, nella gestione delle politiche agricole. E’ un sistema aperto che collega in rete la Regione, le Province, le Comunità Montane, i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), le Imprese agricole o agroalimentari lombarde ed altri soggetti pubblici e privati. Tutte le informazioni relative alle imprese agricole confluiscono in tale sistema informativo centrale, costituito da una banca dati univoca ed integrata, al quale tutti i soggetti precedentemente elencati possono accedere in linea per la visualizzazione e/o la gestione dei procedimenti e dei dati aziendali di propria competenza. 44 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Il sistema è caratterizzato da tre componenti principali: ¾ ¾ ¾ l’anagrafe delle imprese agricole ed agroalimentari con il loro fascicolo aziendale; i procedimenti amministrativi; il sistema integrato di controllo e gestione. La cartografia è stata elaborata dall’analisi dei dati SIARL integrati da visite in campagna. Per lo svolgimento delle analisi di cui al presente capitolo, i dati ISTAT, e SIARL sono talvolta riportati tal quali, come indicati in bibliografia, o rielaborati per ottenere informazioni più significative. 7.1 Orientamento delle aziende nella provincia di Brescia La provincia di Brescia si estende su una superficie pari a 4.782 km2, suddivisa in 206 comuni, dei quali il 55,5% situati in zona montana, il 15,7% in collina e il 28,8% in pianura. L’utilizzo della superficie agricola appare piuttosto differenziato in funzione delle specifiche caratteristiche altimetriche, pedoclimatiche ed idrogeologiche del territorio provinciale. Dal punto di vista geomorfologico l’intero territorio può essere suddiviso in tre ampie aree aventi caratteristiche sensibilmente diverse: le valli alpine, la fascia collinare pedemontana e la pianura. Le valli e le zone montane sono, per lo più, contraddistinte da un’agricoltura marginale: le esigue dimensioni aziendali e le condizioni climatiche sono i fattori che restringono fortemente la produttività. L’area pedemontana si contraddistingue, soprattutto, per la presenza di insediamenti industriali localizzati lungo le arterie viarie principali e da poche, ma significative, aree ad elevata concentrazione di imprese agricole prevalentemente indirizzate alla produzione vitivinicola. Le aree di pianura sono caratterizzate da produzioni erbacee intensive, soprattutto cereali in monosuccessione, per il sostentamento delle produzioni zootecniche. Queste ultime rappresentano uno dei punti di forza delle produzioni agricole provinciali, posizionandosi ai primi posti in Italia per il numero di capi allevati, per vacche da latte e suini da ingrasso. Da uno studio svolto nell’ambito della stesura del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Lombardia 2007-2013, emerge che la Superficie Agraria Utilizzata della provincia di Brescia, pari a 173.860 ha, è così ripartita: 64,1% di seminativi, 33,6% di prati permanenti e 2,3% di colture Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 45 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ legnose agrarie, quali vite, ulivo o frutteti. Il comparto agricolo bresciano è composto di 14.810 aziende che impegnano complessivamente una forza lavoro di 18.850 persone, pari al 2,87% della forza lavoro totale. Per quanto concerne la dimensione aziendale il comparto agricolo è notevolmente frammentato: infatti, il 60,3% delle aziende svolge la propria attività su una superficie inferiore a 5 ha, il 36,5% su una superficie tra 5 e 50 ha, mentre il restante 3,3% possiede una superficie agraria superiore a 50 ha (Fonte dati: psr 2007-2013). In definitiva, il panorama delle aziende agricole provinciali, risulta assai diversificato per area di produzione, indirizzo produttivo, dimensione aziendale e capacità di sviluppare nuovi settori. Il settore agro-alimentare provinciale rappresenta, in primo luogo, una fonte di materie prime e, secondariamente, un’opportunità di impiego di forza lavoro ed un sistema di gestione del territorio. Ad oggi, le aziende agricole devono confrontarsi con un mercato internazionale sempre più competitivo, il che comporta la necessità di sviluppare maggiori economie di scala, specializzarsi in segmenti produttivi e di servizi ad elevata redditività, o diversificare l’offerta. Tale sviluppo comporterà un forte riassetto del sistema agricolo provinciale che, se non adeguatamente accompagnato, potrebbe determinare la perdita dei tratti significativi dell’agricoltura bresciana. 7.2 Dati Generali Villanuova sul Clisi è il secondo comune della Valsabbia per numero di abitanti. Il suo territorio è prevalentemente declive, l’abitato sorge in una larga conca a ridosso delle prime montagne della Valle Sabbia, fra i monti Renico (886 m) e Selvapiana (965 m) da una parte, e il M.te Covolo (556 m) dall’altra, a specchio sul fiume Chiese. Confina a Nord con Sabbio Chiese e Vobarno, a Est con Roè Volciano e a Sud ed Ovest con Gavardo. Il territorio si può suddividere in tre zone: fondovalle, collinare, montano. Il centro abitato di Villanuova sul Clisi è posto a 216 m sul livello del mare e raggiunge quota 885 m s.l.m. al Santuario della Madonna della Neve. Il primo documento sull’esistenza di Villanuova risale al 1253; nel libro dei possidenti di Gavardo, che dovevano rendere ragione al Vescovo di Brescia, compare tale Garoella di Villanuova. In un documento dell’11 aprile 1496, attestante lascito di un prato, è ricordata la chiesa di S. Agata "hora chiamata S. Matteo" (Il Bresciano). Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 46 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Sulle pendici del M.te Renico sono dislocati i nuclei di abitazioni della frazione di Prandaglio: Bondone, Berniga, Peracque, Castello, Canneto. Ad una quota inferiore si trova l’abitato di Ponte Pier con il ponte romano che lo collega alla Statale 45 bis che attraversa l’intero territorio comunale. Valutando più nel dettaglio il comune si può verificare che le aree pianeggianti, attorno all’abitato di Villanuova sul Clisi, sono prevalentemente ad uso residenziale, commerciale ed industriale, lasciando all’agricoltura un ruolo marginale. Le aree declivi del M.te Renico sono invece per lo più interessate da bosco misto che arricchisce il comune dal punto di vista ambientale. Si riscontra, quindi, una situazione con ampi tratti di territorio non usufruibili dal punto di vista insediativo e produttivo, caratterizzati da boschi; mentre gli spazi utilizzabili per le attività antropiche si localizzano esclusivamente nel fondovalle. In tale porzione di territorio, peraltro di dimensioni ridotte, si devono conciliare il sistema insediativo civile e industriale, l’attività produttiva del comparto agrario e la tutela di spazi destinati ad attività ricreative quali, ad esempio, i percorsi ciclopedonali (pista ciclabile del fiume Chiese). Le aree agricole si trovano per lo più nel fondovalle, ove non sono state interessate da fenomeni di urbanizzazione, e nelle poche aree declivi ove la limitata pendenza o la perseveranza del conduttore hanno permesso il mantenimento del comparto agricolo. 7.3 ISTAT: analisi dei dati I dati analizzati sono stati ricavati dall’ultimo Censimento Generale dell’Agricoltura (ISTAT 2000). Il censimento ha rilevato il numero delle aziende agricole, la loro dimensione complessiva in termini di superficie, le principali forme di utilizzazione dei terreni (seminativi, coltivazioni legnose agrarie, prati permanenti e pascoli, boschi), alla consistenza degli eventuali allevamenti secondo le principali specie di bestiame (bovini, ovini, caprini, equini e suini). Ad oggi tali dati risultano non più precisi, soprattutto se si tiene conto delle profonde evoluzioni che il territorio ed il comparto agricolo hanno subito negli anni intercorsi, e la granitica staticità dell’agricoltura ha dovuto lasciare il passo all’imprenditorialità ed alla flessibilità. I dati sono comunque rilevanti per definire un quadro conoscitivo generale e per fungere da termine di confronto con i dati aggiornati (SIARL) e per le future proiezioni. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 47 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Le aziende, presenti sul territorio comunale ed operanti nel settore agricolo, sono 21 su una Superficie Agricola Totale pari a 75,18 ha, comprensiva anche delle superfici boscate. Sul totale delle aziende, come si può notare dai dati riportati in tabella 7.1 e dal relativo grafico, la maggior parte di esse appartengono alle classi dimensionali 1-2 e 2-5 ha. Due sole aziende conducono una superficie compresa tra 10 e 20 ha, pari a poco più del 37% della superficie agraria di Villanuova sul Clisi (Grafico 7.3). Come accennato, la dimensione aziendale è comprensiva anche delle superfici boscate, che in termini economici hanno un ruolo marginale nella formazione della Produzione Lorda Vendibile: ciò comporta che le aziende, a prescindere dalla superficie condotta, sono caratterizzate da redditività assai ridotte. Gli ambiti boscati forniscono, però, tutta una serie di esternalità positive in tema di qualità del paesaggio, stabilità dei versanti, qualità dell’ambiente; le aziende agrarie di Villanuova sul Clisi rivestono, quindi, un ruolo importantissimo nella tutela del territorio. In base a quanto espresso, la superficie media condotta dalle aziende è pari a 3,58 ha, incluse le aree boscate. Tab. 7.1 - Aziende e Superficie agricola totale per classe dimensionale (ISTAT 2000) CLASSE DI SUPERFICIE TOTALE (superficie in ha) 20-50 50100 100 ed oltre 2 0 0 0 9,52% 9,52% 0,00% 0,00% 0,00% 23,19 12,66 28,46 0 0 0 30,85% 16,84% 37,86% 0,00% 0,00% 0,00% Senza superficie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 0 3 7 7 2 0,00% 14,29% 33,33% 33,33% Superficie (ha) 0 1,38 9,49 Superficie (%) 0,00% 1,84% 12,62% N. aziende Aziende (%) Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] TOTALE 21 100,00% 75,18 100,00% 48 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.1. Numero di aziende per classe di superficie agricola totale 8 7 N. aziende 6 5 4 3 2 1 0 Senza superficie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 100 ed oltre Classe di dimensione aziendale (ha) Grafico 7.2. Superficie totale (ha) per classe di superficie agricola totale 30 Superficie (ha) 25 20 15 10 5 0 Senza superf icie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 100 ed oltre Classe di dim ensione aziendale (ha) Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 49 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.3. Superficie totale (%) per classe di superficie agricola totale 40,00% Supericie (%) 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Senza superf icie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 100 ed oltre Classe di dim ensione aziendale (ha) Sempre dalla elaborazione dei dati ISTAT, è stata fatta un’analisi sulla tipologia di coltivazioni agro-forestali effettuate dalle aziende nell’ambito comunale. Le tipologie possibili sono: seminativi, coltivazioni legnose agrarie, prati e pascoli permanenti, arboricoltura da legno, boschi e altre superfici. E’ opportuno sottolineare che la voce "Altre superfici" è data dalla somma delle voci ISTAT della superficie agraria non utilizzata e altre superfici. In Tabella 7.2 e nel Grafico 7.4 si osserva come la destinazione d’uso prevalente, su una superficie totale pari a 75,18 ha, sia quella appartenente ai boschi con oltre il 60%, seguita dai seminativi con il 21,52%. Le coltivazioni legnose agrarie possiedono, invece, solamente 6,14 ha. Queste ultime rappresentano le superfici a maggior Produzione Lorda Vendibile (PLV) tra le tipologie produttive presenti. Le aree destinate a prati e pascoli permanenti sono poco rappresentate. La superficie agricola utilizzabile si riduce a poco meno di 27 ha, determinando una superficie media pari a 1,3 ha. Si può affermare che le superfici qui rappresentate sono da considerare già limitate qualora fossero condotte da un’unica azienda. Tab. 7.2 - Tipologie produttive delle superfici agricole-1 (ISTAT 2000) TIPOLOGIA DI SUPERFICIE AGRICOLA Seminativi Coltivazioni legnose agrarie Prati permanenti e pascoli Arboricoltura da legno Boschi Altre superfici Superficie (ha) 16,18 6,14 4,54 0 46,26 2,06 Superficie (%) 21,52% 8,17% 6,04% 0,00% 61,53% 2,74% Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] TOTALE 75,18 100,00% 50 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.4. Tipologie produttive delle superfici agricole - 1 70,00% 60,00% Superficie (%) 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Seminativi Coltivazioni Prati permanenti Arboricoltura da legnose agrarie e pascoli legno Boschi Altre superfici In tabella 7.3 sono evidenziate le differenti coltivazioni legnose agrarie, si rileva come esse siano costituite essenzialmente da vite ed olivo, che si sviluppano principalmente sulle pendici del M.te Renico, in prossimità di Prandaglio. I seminativi sono, invece, coltivati essenzialmente nella parte pianeggiante del comune, verso il confine con Gavardo. E’ bene sottolineare che l’esigua superficie coltivata a vite ed olivo, non permette di raggiungere produzioni e, quindi redditi, in grado di donare competitività alle aziende. Tab. 7.3 - Tipologie produttive delle superfici agricole-2 (ISTAT 2000) TIPOLOGIA DI SUPERFICIE AGRICOLA COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE Seminativi Vite Olivo Fruttiferi Superficie (ha) 16,18 3,31 2,83 0 Superficie (%) 72,49% 14,83% 12,68% 0,00% Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] TOTALE 22,32 100,00% 51 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.5. Tipologie produttive delle superfici agricole - 2 (Seminativi e Coltivazioni legnose) 80,00% 70,00% Superficie (%) 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Seminativi Vite Olivo Fruttiferi Dal punto di vista del personale operante, in tabella 7.4 si nota che su un totale di ventuno aziende, venti sono a conduzione diretta del coltivatore con la sola manodopera familiare, tale struttura aziendale è quella maggiormente diffusa in tutta la regione Lombardia. In una sola azienda la conduzione è operata con salariati. Tab. 7.4 - Aziende per forma di conduzione (ISTAT 2000) CONDUZIONE DIRETTA DEL COLTIVATORE Totale Conduzio ne con salariati Conduzio ne a colonia parziaria appoderat a Altre forme di conduzion e Totale general e 0,00 20 1 0,00 0,00 21 0,00 72,18 3,00 0,00 0,00 75,18 Con solo manodopera familiare Con manodopera familiare prevalente Con manodopera extrafamiliar e prevalente N. Aziende 20 0,00 Superficie (ha) 72,18 0,00 Per quanto concerne il titolo di possesso, come ultima analisi dei dati ISTAT, in tabella 7.5 si rileva che per la maggior parte dei terreni sono di proprietà, con una sola azienda avente terreni in affitto. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 52 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Tab. 7.5 - Superficie agricola totale per titolo di possesso (ISTAT 2000) TITOLO DI POSSESO DEI TERRENI Proprietà Affitto Uso gratuito Parte in proprietà e parte in affitto Parte in proprietà e parte in uso gratuito Parte in affitto e parte in uso gratuito Parte in proprietà, parte in affitto e parte in uso gratuito Totale N. Aziende 20,00 1,00 0 0 0 0 0 21 Superficie 70,85 4,33 0,00 0,00 0 0,00 0,00 75,18 Questi dati sono importanti per dimostrare il carattere ancora “contadino” delle aziende agricole. Esse si basano, infatti, su un’organizzazione soprattutto familiare o sull’utilizzo di coadiuvanti temporanei. Solo un’azienda si avvale di manodopera esterna. È, quindi, evidente che i riflessi lavorativi del comparto sono per lo più rivolti alle famiglie del conduttore ed i pochi dipendenti assunti sono solitamente a bassa “professionalità”; questo ha riflessi negativi sia sul livello occupazionale generale, sia sulla capacità di sviluppo delle aziende. In sintesi, dai dati del censimento ISTAT 2000, il comune di Villanuova sul Clisi mostra nel complesso un numero di aziende esiguo, con una ridotta superficie utilizzata ed a conduzione non professionale. Il territorio comunale è, invece, caratterizzato da una certa rilevanza paesaggistica e di tutela grazie alla presenza del bosco. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 53 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 7.4 SIARL: analisi dei dati Come precedentemente indicato, il SIARL contiene i dati delle aziende che, a qualsiasi titolo e su base volontaria, fanno richiesta di agevolazioni o di contributi. E’ evidente che, in funzione di tali presupposti, non tutte le aziende ed i terreni sono censiti nel database e pertanto sono esclusi dalle elaborazioni. I dati, seppur non completi, sono aggiornati al dicembre 2007, risultando, quindi, più realistici rispetto a quelli ISTAT. In linea di principio è possibile asserire che in tale database sono incluse le aziende “attive”, in altre parole quelle che rappresentano la realtà socioeconomica del territorio. Esclusi alcuni casi particolari, si deve considerare che le aree boscate non sono soggette a contribuzione e, pertanto, non sono incluse nel database. Come evidenziato nella tabella 7.6, il numero complessivo delle aziende risulta maggiore, soprattutto nella classi di superficie minori, rispetto a quanto esemplificato nei dati ISTAT. Tale dato è distorto dal fatto che il SIARL tiene in considerazione i terreni comunali, indipendentemente dalla sede aziendale, mentre l’ISTAT ha censito le aziende agricole con sede nel comune in esame. Ad ogni modo, il numero di aziende censite nelle classi superiori è quasi corrispondente a quelle incluse nell’ISTAT. La superficie imputata alla singola classe risulta variata rispetto ai dati ISTAT ed, in particolar modo, questa slitta dalla classi maggiori verso quelle minori. Le aziende che operano nel settore agricolo sono cinquantasette, con una superficie totale pari a 133,17 ha. Sul totale delle aziende, il 70,18% è di piccolissime dimensioni (classi da 0-1 e 1-2 ha; agricoltura di sussistenza o hobbistica) ed occupa una percentuale molto limitata della superficie complessiva (13% circa). Nella classe dimensionale da 2 a 5 ha rientrano il 24,56% delle aziende, per una superficie agricola pari a circa il 40% del totale (classe dimensionale più rilevante in termini di aziende e di superficie). La restante area è suddivisa nelle classi superiori. Si conferma la presenza di un’azienda con superficie condotta compresa tra i 10 ed i 20 ha, e di un’altra che, rientrando nell’intervallo tra i 20 ed i 50 ha, possiede il 26% della superficie agricola totale. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 54 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Tab. 7.6 - Aziende e Superficie agricola totale per classe dimensione (SIARL 2000) CLASSE DI SUPERFICIE TOTALE (superficie in ha) Senza superficie N. aziende Aziende (%) 0-1 0 0,00% Superficie (ha) 0 Superficie (%) 0,00% 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 34 6 14 1 59,65% 10,53% 24,56% 1,75% 10,22 7,39 53,42 7,80 19,70 34,64 0,00 40,11% 5,86% 14,79% 26,01% 0,00% 7,67% Grafico 7.6. 5,55% 1 1,75% 1 100 ed oltre 50100 1,75% 0 0,00% TOTA LE 57 0 0,00% 100,0 0% 0,00 133,1 7 0,00% 100,0 0% Numero di aziende per classe di superficie agricola totale 40 35 N. aziende 30 25 20 15 10 5 0 Senza superficie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 100 ed oltre Classe di dim ensione aziendale (ha) Grafico 7.7. Superficie totale (ha) per classe di superficie agricola totale 60 Superficie (ha) 50 40 30 20 10 0 Senza superficie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 100 ed oltre Classe di dim ensione aziendale (ha) Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 55 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.8. Superficie totale (%) per classe di superficie agricola totale Superficie (%) 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Senza superficie 0-1 1-2 2-5 5-10 10-20 20-50 50-100 100 ed oltre Classe di dim ensione aziendale (ha) La superficie totale è suddivisa nelle tipologie produttive così come riportato nella Tabella 7.7, a significare che il SIARL rappresenta uno strumento più efficace nel censire le aree effettivamente coltivate ed, infatti, i dati relativi all’arboricoltura da legno ed ai boschi non permettono di effettuare analisi adeguate per la quasi completa assenza di dati. Valutando la superficie utilizzata si nota che la percentuale maggiore di territorio è destinata a prati permanenti e pascoli (55,25%), seguono le coltivazioni legnose agrarie, con 11,97 ha. Seminativi e vivai si possono considerare come non significative, poiché rispettivamente possiedono 5,05 e 0,3 ha. Rispetto all’ISTAT il SIARL sancisce un aumento delle superficie a prati (+20 ha) ed a coltivazioni legnose agrarie (+6 ha), nonché una riduzione dei seminativi (-11 ha). Tab. 7.7 - Tipologie produttive delle superfici agricole-1 (SIARL 2007) TIPOLOGIA DI SUPERFICIE AGRICOLA Seminativi Coltivazioni legnose agrarie Prati permanenti e pascoli Arboricoltura da legno Vivaio Altre superfici Superficie (ha) 5,05 11,97 24,61 0 0,3 2,61 Superficie (%) 11,34% 26,87% 55,25% 0,00% 0,67% 5,86% Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] TOTALE 44,54 100,00% 56 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.9. Tipologie produttive delle superfici agricole - 1 60,00% Superficie (%) 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Seminativi Coltivazioni Prati permanenti Arboricoltura da legnose agrarie e pascoli legno Vivaio Altre superfici Nella tabella e nel grafico successivi sono rappresentati i dati relativi alle coltivazioni, così come sono stati espressi dal SIARL. La parte predominante della superficie (67,20%) è coltivata a vite, mentre i seminativi ne occupano circa il 30%, pari a 5,05 ha. L’ulivo è coltivato su una superficie non significativa. In generale è possibile asserire che le presenti tabelle confermano il quadro generale delle ripartizione delle superfici. Tab. 7.8 - Tipologie produttive delle superfici agricole-2 (SIARL 2007) TIPOLOGIA DI SUPERFICIE AGRICOLA COLTIVAZIONI LEGNOSE AGRARIE Seminativi Vite Olivo Fruttiferi Superficie (ha) 5,05 11,43 0,53 0 Superficie (%) 29,69% 67,20% 3,12% 0,00% Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] TOTALE 17,01 100,00% 57 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ Grafico 7.10. Tipologie produttive delle superfici agricole - 2 (Seminativi e Coltivazioni legnose) Superficie (%) 60,00% 40,00% 20,00% 0,00% Seminativi Vite Olivo Fruttiferi I dati analizzati nel presente capitolo forniscono un’ulteriore lettura di quanto già verificato precedentemente: la presenza di un’agricoltura abbastanza ridotta, che subisce certamente forti pressioni extra-agricole. E’ comunque opportuno segnalare che la presenza di un versante, con una buona esposizione, permetterebbe lo sviluppo di coltivazioni fruttifere specializzate, con conseguente aumento della redditività aziendale. Un altro settore di sicuro interesse sono i vivai, che permettono di raggiungere adeguate redditività su superfici ridotte. Il loro sviluppo è però messo in forte dubbio dall’aumento dei costi delle materie prime, dei servizi e della manodopera. Infine, dall’analisi dei dati SIARL, si sono potute estrapolare le superfici coltivate a vigneto con metodo biologico (1,2 ha). Tale dato è da sottolineare, per l’importanza che tale metodo riveste nel dare un certo valore aggiunto al territorio ed alle produzioni. In sintesi, buona parte della superficie comunale è impegnata da boschi, anche in relazione alle caratteristiche di declività dell’area. Le superfici di fondo valle sono state interessate da fenomeni di urbanizzazione, che hanno lasciato solo aree residuali al servizio dell’agricoltura. Anche alcune zone del M.te Renico hanno mantenuto certe caratteristiche agrarie, a fronte dell’impegno dei conduttori; peraltro, le pendici di tale monte dimostrano di aver avuto, almeno in passato, una forte propensione agricola, ne sono conferma i numerosi terrazzamenti invasi da vegetazione spontanea. Le famiglie contadine avevano “addomesticato” tale zona, modellandone i pendii e coltivandovi ciò che era utile per il loro sostentamento. Ancora oggi è possibile trovare esemplari di olivo di una certa dimensione, mescolati alla vegetazione spontanea, a significare che Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 58 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ l’esposizione Sud-orientale del monte è in grado di creare un microclima idoneo alle specie più xeriche. Tale zona potrebbe essere, almeno in parte, recuperata dall’attività agricola se non fosse che l’attuale normativa regionale richiede forti compensazioni (circa 4,00 € al m2) alle aziende che intendono trasformare le aree boschive in aree agricole. È evidente che tale indennizzo, soprattutto in aree declivi ove la superficie effettivamente coltivabile non è che una percentuale molto bassa della complessiva, costituisce un forte vincolo all’avvio di nuove attività. 7.5 SIARL: elaborazione in base alla PLV Le analisi fino ad ora esposte hanno permesso di definire il contesto territoriale, senza però entrare nel merito della condizione socio-economica. Per scendere nel dettaglio di quest’ultima, è stata effettuata una semplice elaborazione, stabilendo la capacità economica delle aziende. A tal fine, sono state definite delle PLV (Produzioni Lorde Vendibili) medie per ettaro, le quali sono state poi moltiplicate per le superfici attualmente in conduzione alle aziende. Il dato, seppur generico, permette di stabilire le aziende economicamente più rilevanti. Destinazione d’uso Frutteto Olivo Orticole Pascolo Prato Seminativi Vigneto Vivaio Altre superfici PLV (€/ha medio) 12.000,00 4.500,00 12.000,00 100,00 1.350,00 2750,00 5.000,00 50.000,00 0,00 In base alla legge sulla privacy, le anagrafi aziendali sono state sostituite da un codice univoco. Il dato tiene conto della sola produzione primaria, in altre parole delle materie prime, senza entrare nel merito delle successive trasformazioni (alimentazione animali, vinificazione, etc). L’esigua disponibilità di terreni adatti all’agricoltura, nel comune di Villanuova sul Clisi, fa sì che le aziende agricole possano coltivare piccole porzioni di terreno e, di conseguenza, non permette loro di realizzare elevate PLV. Come si osserva nel grafico 7.11 della PLV, su un totale di 57 aziende, 50 hanno una PLV minore di 5.000,00 €; 5 producono un valore compreso tra i 5.000 ed i 10.000€; infine, solamente 2 aziende, possiedono una PLV superiore a 10.000€. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 59 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ La maggior parte della superficie aziendale è bosco, che per la presente elaborazione è considerato a reddito zero; questa situazione, molto limitativa da un punto di vista economico, possiede invece una certa valenza ambientale. I dati mostrano che l’ambito agricolo non è rappresentato, sul territorio comunale, da realtà in grado di sostenersi economicamente. Produzione Lorda Vendibile (€) Grafico 7.11 Produzione Lorda Ve ndibile su base SIARL € 16.000,00 € 14.000,00 € 12.000,00 € 10.000,00 € 8.000,00 € 6.000,00 € 4.000,00 € 2.000,00 €1 8 15 22 29 36 43 50 57 Codice aziendale SIARL Valutando nel dettaglio le aziende più significative, si evidenzia che l’azienda a più elevato reddito ha una PLV di poco superiore a 15.000,00 € (cod. az. SIARL 11579); per la presenza di 0,34 ha di vivaio e di 0,12 ha di prato, quest’ultimo con una valenza sul reddito assai limitata. Questo è un esempio di come le superfici destinate ad attività vivaistiche, seppur ridotte, permettano di ottenere un buon reddito. L’altra azienda (cod. az. SIARL 10130) con PLV pari a circa 11.600,00 € possiede, invece una piccola superficie coltivata ad orticole (0,97 ha), in particolare zucchino, lattuga e melanzana, ed una limitata porzione di bosco misto (0,43 ha), che non produce reddito. Queste ultime informazioni, rimarcano la possibilità di produrre reddito, sfruttando nicchie di mercato scoperte. In base alla nostra valutazione si può concludere che, nel comune di Villanuova sul Clisi, risiedono aziende di modeste dimensioni con difficoltà ad auto-sostenersi ma con potenzialità di crescita e di sviluppo da ottenersi attraverso una politica adatta e l’impiego di colture differenti, in modo da creare una varietà di offerta. Sarebbe opportuno sostituire limitate porzioni di bosco, ove già terrazzato, con coltivazioni più redditizie ma che permettano comunque una buona stabilità delle pendici montane. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 60 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 7.6 Allevamenti: analisi dei dati SIARL La valutazione della consistenza e della tipologia d’allevamenti, nel comune di Villanuova sul Clisi, si è basata sui dati SIARL 2007. Le tipologie d’allevamento riportate in tabella 7.9 sono il frutto di un’elaborazione delle tipologie indicate dal SIARL; alcune tipologie sono state accorpate per similitudine. Dalla lettura della tabella 7.9 e del grafico 7.12, si evidenzia che i capi allevati sono 52 e le aziende iscritte al SIARL sono 15. Si tratta di piccoli allevamenti a consumo familiare, che rivestono un ruolo marginale nell’economia agricola del comune di Villanuova sul Clisi. Vi è, inoltre, un allevamento con 10 capi d’equini. Tab. 7.9 - Allevamenti (SIARL 2007) TIPOLOGIA DI ALLEVAMENTO Api (n.arnie) Avicoli Bovini Equini Ovi-caprini Suini Totale N.aziende 0 0 10 1 4 0 15 N. di capi 0 0 25 10 17 0 52 Da una ricerca svolta tramite SIARL, non emergono terreni agricoli interessati da Piani di Utilizzazione Agronomica dei reflui. Grafico 7.12. Tipologia di allevam ento e N°capi 30 25 N. capi 20 15 10 5 0 Api (n.arnie) A vicoli Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] Bovini Equini Ovi-caprini Suini 61 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 7.7 Agriturismo In base alla Legge Regionale 8 giugno 2007, n. 10 art. 2 comma 1: per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento animali. L’agriturismo persegue obiettivi precisi, aventi carattere di tipo: ¾ economico, ovvero di integrazione delle rendite aziendali per migliorare le condizioni di vita degli agricoltori, conformemente agli scopi della politica agricola comune (PAC); ¾ socio-culturale, ovvero di intensificare i rapporti tra città e campagna, sviluppare nuove forme di turismo e conservare l’identità del patrimonio rurale anche attraverso la valorizzazione di prodotti tipici enogastronomici; ¾ ambientale, ovvero la salvaguardia del territorio tramite un miglior utilizzo e conservazione del patrimonio naturale e dell’edilizia rurale; ¾ occupazionale, ossia permettere lo sviluppo agricolo, in modo da frenare la perdita di agricoltori sul territorio rurale e la perdita di forza-lavoro giovane, attraverso nuove opportunità di lavoro. Sul territorio comunale, con riferimento alla guida della Provincia di Brescia è stato rilevato un solo agriturismo (Az. Agr. Il Ruculì in via Legnago), che offre numerosi servizi: 25 posti ristoro coperti, possibilità di cucina vegetariana, camere e bocciodromo. La vicinanza al lago di Garda potrebbe essere sfruttata come buon catalizzatore per lo sviluppo di attività agrituristiche, si ritiene, quindi, che la presenza di tali strutture sia da favorire anche attraverso misure di sensibilizzazione degli operatori. Si deve comunque tenere conto del fatto che i fruitori di queste strutture stanno divenendo sempre più esigenti, anche in relazione ai servizi cui possono accedere al di fuori della struttura ricettiva. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 62 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 8 CLASSI DI VALORE AGROAMBIENTALE Lo scopo del presente studio è valutare il territorio comunale sotto l’aspetto agronomico e ambientale, attribuendo delle classi di qualità (bassa, media, alta e molto alta) alle zone considerate, ai fini della individuazione degli ambiti agricoli nella stesura del Piano di Governo del Territorio (PGT). Ricadono nell’analisi: le superfici agricole, le zone boscate, i prati, le siepi ed i filari e più in generale tutto ciò che esula dalla porzione edificata. Nello studio rientrano tutte le zone non urbanizzate, anche se di uso non prettamente agricolo, poiché si tiene conto del carattere multifunzionale dell’agricoltura e del suo valore paesistico e ambientale, vale a dire delle funzioni non esclusivamente produttive dell’agricoltura come ad esempio quelle ecologiche, ricreative e paesaggistiche. Le superfici boscate, che hanno finalità più spiccatamente ecologiche, ambientali, paesaggistiche e di difesa del dissesto idrogeologico, rientrano quindi negli ambiti rurali ma a prevalente valenza ambientale e, quindi, con “peso” agricolo minore. L’attribuzione delle classi di qualità è stata fatta prendendo in considerazione tutti i fattori analizzati in relazione: l’indagine sull’uso del suolo, le strutture geomorfologiche, le classi di capacità d’uso del suolo, la struttura degli ecotopi e così via, basandosi anche su concetti propri dell’Ecologia del Paesaggio. Le classi attribuiscono anche valori d’unicità e d’importanza a scala maggiore (provinciale e regionale) del sistema, in un’idea più ampia di pianificazione, non limitata ai soli confini amministrativi ma che comprende e recepisce le indicazioni a livello superiore (PTPR, PTCP e Rete Ecologica Provinciale), le elabora e le restituisce con un maggior grado di dettaglio. Per l‘individuazione grafica delle classi si rimanda alla cartografia allegata. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 63 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 9 CONCLUSIONI Il presente lavoro ha valutato il territorio comunale sotto l’aspetto agronomico ed ambientale. L’attribuzione delle classi di qualità è da intendersi che tanto più alta è la classe di qualità, tanto più è alto il grado di tutela a cui la stessa dovrà essere sottoposta in sede pianificatoria, per mantenere e, se possibile, migliorare tutte le caratteristiche strutturali e funzionali del sistema agricolo in esame. Il territorio si può dividere in tre zone: il fondovalle, in cui si svolgono le maggiori attività produttive e di servizi e dove si ha il maggior sviluppo residenziale, l’area collinare, in cui si erge il nucleo abitativo di Prandaglio, la parte montana, dove si ritrovano alcuni terreni coltivati a vigneto abbracciati da bosco misto. Nel corso della storia il sistema insediativo si è sviluppato sulle sponde del fiume Chiese da Ponte Pier fino al confine con Gavardo, e a mezza costa del Monte Renico, dove si ritrovano numerosi nuclei abitativi ridotti, accorpati nella frazione Prandaglio. Sul territorio si possono identificare due ambiti produttivi agrari. Il primo è collocato nella parte a Sud-Ovest vicino al comune di Gavardo, con alcuni prati e terreni coltivati a seminativi. Il secondo ambito è posto sul versante del Monte Renico, affacciato verso il comune di Roè Volciano, dove sono presenti per lo più vigneti. Ad oggi, però, si può osservare una situazione in evoluzione: le aree rurali di Villanuova sul Clisi sono soggette a fortissime pressioni di tipo extragricolo, soprattutto nella parte meridionale del territorio. Un elemento di criticità che si riscontra è quello di dover conciliare il sistema insediativo civile e produttivo, l’attività del comparto agrario e la tutela di spazi destinati ad attività ricreative in uno spazio molto ridotto. L’assetto del comparto agrario è costituito da aziende di piccole dimensioni, con capacità economica molto ridotta e di scarsa significatività per l’economia di Villanuova sul Clisi nel suo complesso. Peraltro, tali aziende svolgono una funzione fondamentale per la tutela del territorio, il mantenimento delle tradizioni locali e la valorizzazione di ambiti da dedicare ad attività ricreative rurali. Sarebbe opportuno valutare la possibilità di costruire un paesaggio agrario con connotati di ruralità maggiori, curando gli aspetti legati all’impatto visivo e all’inquinamento che le aree urbanizzate esercitano su di esso. Un’azione interessante potrebbe essere la creazione di barriere verdi, “isolando” per esempio la pista ciclabile, che corre parallela alla ss 45 bis, tramite mirati interventi di rimboschimento della tipologia a fasce boscate lineari, facendo a priori uno studio paesaggistico di dettaglio che persegua tale obiettivo. Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 64 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ È, quindi, auspicabile l’adozione di misure atte a preservare le superfici agrarie oggi impegnate nella zona Sud-occidentale, e la valorizzazione in particolar modo di quelle in prossimità di Prandaglio, nella fascia mediana del Monte Renico che, oltre a garantire una gestione controllata del versante, si introdurrebbero in una nicchia di mercato ora non sfruttata sul territorio comunale. Anche l’inserimento nel territorio di aziende agrituristiche con multifunzionalità, quali attività didattiche, potrebbero essere una soluzione per risollevare l’economia agricola del comune di Villanuova sul Clisi. Nella stesura di un nuovo P.G.T. o nella revisione di piani esistenti, sarà fondamentale, per le zone agricole e naturali, tenere in considerazione le valutazioni del presente studio ai fini di una migliore pianificazione territoriale, differenziando la normativa urbanistica. Si rimanda alla cartografia allegata per l’individuazione grafica dei valori agricoli distribuiti sul territorio comunale. Gussago, gennaio 2009 Dott. Andrea Pagliari Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] Dott. Agronomo Massimiliano Perazzoli 65 Comune di Villanuova sul Clisi Studio Territoriale-Agronomico ________________________________________________________________________________ 10 BIBLIOGRAFIA De Carli C, Tagliaferri F, Bona E, 1999, Atlante corologico degli alberi e degli arbusti del territorio bresciano, Grafo, Brescia. ERSAL, 2001, Carta dei pedopaesaggi della Lombardia, Firenze. Ingegnoli V., 1993, Fondamenti di Ecologia del Paesaggio, Città Studi, Milano. Ingegnoli V., 2002, Landscape ecology: a Widening foundation, Springer, Heidelberg. ISTAT, 2002, 5° censimento generale dell’agricoltura, Roma. Massa R., Ingegnoli V., 1999, Biodiversità estinzione e conservazione, UTET, Torino. Pignatti S., 1982, Flora d’Italia, Ed agricole, Bologna, 3v. Pirola A., 1970, Elementi di Fitosociologia, CLUEB, Bologna. Provincia di Brescia - Assessorato Assetto Territoriale, Parchi, V.I.A., Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Brescia, Delibera di adozione del Consiglio Provinciale n° 41 del 3 novembre 2004. Regione Lombardia, 2003, Base informativa dei suoli. Regione Lombardia, 2003, Linee di pianificazione per un uso sostenibile del territorio rurale, in B.U.R.L. S.O. n°35 del 25 agosto 2003, Milano. Regione Lombardia, 2007, Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Links www.comune.villanuova-sul-clisi.bs.it www.cmvs.it www.provincia.brescia.it www.regione.lombardia.it www.earth.google.com Dott. Andrea Pagliari- Naturalista Via Mandolossa, 20 – 25064 Gussago (BS) Tel 347 2451447, mail [email protected] 66