n. 5 - febbraio e marzo 2015

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n. 5 - febbraio e marzo 2015
ROTARY CLUB
TRIESTE
FEBBRAIO E MARZO 2015
Anno di fondazione: 1924
Distretto 2060
Segreteria
Via Giustiniano 9 - 34133 Trieste
Tel. e fax 0039 040 362801
e-mail: [email protected]
www.rotary2060.eu
ROTARY INTERNATIONAL 2014-15
Presidente: Gary C. K. Huang
MOTTO INTERNAZIONALE 2014-15
Light up Rotary
MOTTO DISTRETTUALE 2014-15
Il Rotary: un Futuro per i Giovani
I Giovani: il Futuro del Rotary
DISTRETTO 2060 2014-15
Governatore: Ezio Lanteri
ROTARY CLUB TRIESTE
Presidente: Fabio Santorini
COMMISSIONE PER IL BOLLETTINO
Presidente
Fulvio Gon
Componenti
Vincenzo Armenio
Giorgio Cappel
Fulvia Costantinides
Gianpaolo Centuori
Francesco Granbassi
CONVIVIALI
Hotel Greif Maria Theresia
(Viale Miramare 109 – tel. 040
410115) giovedì ore 13
terzo giovedì del mese ore 20.30
(dal 15 giugno al 15 settembre
e ogni terzo giovedì del mese
alle 20.30 con familiari)
Notiziario mensile
Registrazione del Tribunale di Trieste n. 740
del 2 settembre 1988
SOMMARIO
PROGRAMMI PAG. 2
VITA DEL CLUB PAG. 4
VITA ROTARIANA PAG. 14
Giorgio Cappel
PARLA IL ROTARY PAG. 18
POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in
abbonamento postale, 70% - n. DCB “TS”
ASSIDUITA’ PAG. 31
Direttore responsabile:
Stampa: Tipografia Alabarda, Trieste
LA LETTERA DEL PRESIDENTE
Cari Amici,
febbraio e marzo: andando verso l’inizio della primavera vale tirare un primo bilancio dei service che ci
stanno impegnando in quest’annualità.
Abbiamo impostato, a prosecuzione degli interventi celebrativi per il nostro novantennio, un programma
poliennale di etichettatura, identificazione e descrizione storico-artistica dei più significativi edifici e
monumenti della città con l’apposizione sugli stessi di targhe recanti codici bidimensionali, i cosiddetti
codici QR, di indirizzamento a contenuti informativi ospitati su infrastrutture informatiche remote
interrogabili in più lingue: è un’azione che potrebbe diventare, col consenso delle autorità, un
sistematico e assai qualificante service “di bandiera” del Club per tutto il prossimo decennio e magari
estendersi ed essere adottato da altri Club che ne assumessero eventualmente l’esempio e l’ispirazione
sui territori di loro pertinenza (sto pensando, così tanto per fare qualche esempio, a Muggia,
Monfalcone-Grado, Palmanova, Cividale, Gorizia, Caorle, S.Vito al Tagliamento con Corcovado, Marano
Lagunare, Cormons, ecc.). Nell’arco dei primi tre anni si auspica che l’iniziativa vada a coinvolgere una
trentina di edifici del nostro centro cittadino, su una decina dei quali l’intervento è già partito, con
importanti ricadute di richiamo sul turismo “incoming”.
Oltre al ”Comprensorio Piazza Unità-Piazza Grande”, che con le nostre sole forze abbiamo già
praticamente portato a stato di avanzato completamento, se l’organizzazione di “Rotary per la Regione”,
che noi abbondantemente e pinguemente sosteniamo da anni, ce ne desse opportuno supporto
finanziario, siamo già pronti a far coprire dal nostro progetto il ”Comprensorio Canal Grande”, il
“Comprensorio delle Rive di Trieste”, il “Comprensorio Borgo Teresiano-Città Nuova”, il “Comprensorio
Città Vecchia-Colle di San Giusto”.
In quest’annualità, RC Trieste ha finanziato i premi Pacor, Addobbati, della Fondazione Caraian, e quello
per gli allievi particolarmente meritevoli del Conservatorio Tartini; ha dato il suo supporto alla locale
sezione femminile della Croce Rossa a sostegno delle persone in condizioni disagiate; a tutt’oggi è
intervenuto in collaborazione e di concerto con i RC Trieste Nord e Muggia a supporto del programma
formativo e alimentare per l’Ospedale di S.Albert nello Zimbabwe, in favore del Rotary Camp di
Ancarano, alla riqualificazione lavorativa delle persone di genere femminile “over 45” che abbiano
perduto il loro posto di lavoro, alla acquisizione di supporti tecnici per ipovedenti nel programma SiRecognizer, questa volta in collaborazione, oltre che con i due Club già citati, anche con i RC di
Monfalcone-Grado e Cividale.
RC Trieste partecipa ai programmi di service di iniziativa del Distretto 2060, alla Onlus Distrettuale, al
finanziamento delle iniziative di “Rotary per la Regione” di cui, tra l’altro, è stabilmente il maggior
contributore in quanto i contributi alle stesse vengono conferiti in proporzione al numero degli associati
e il RC Trieste è di gran lunga il più popoloso dell’intero Distretto; supporta generosamente Rotaract,
Interact ed inoltre le attività di Scambio Giovani e quelle di scambio dei Gruppi di Studio, del RYLA ,
l’Associazione Trieste-Grecia.
Sono in fase di approntamento supporti alle iniziative YOST, EYP-PEG, “Va dove ti porta il talento”, alla
Mostra fotografica sui Cristiani d’ Oriente del Circolo Fotografico Triestino. Sono in fase di preparazione
il nuovo Annuarietto Fotografico dei soci e la nuova Guidina, la XXV^ della collana diretta da Gino Pavan,
sull’edificio neogotico della chiesa luterana di largo Panfilli.
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Il Club si è fortemente impegnato nella organizzazione della tavola rotonda “A tu per tu con i Cardiologi”,
svoltasi con grande successo e l’intervento degli illustri nomi di Magris, Di Lenarda e Sinagra, il 10
dicembre nell’Auditorium di Allianz, ed inoltre ha offerto alla città, in collaborazione con RC Trieste Nord
ed RC Muggia, il tradizionale Concerto di Natale che si è tenuto in S.Antonio il primo venerdì di dicembre
con l’intervento dei Filarmonici del Teatro Verdi, diretti dal Maestro Stefano Furini, anche violino solista,
e della soprano Silvia Verzier.
Il Rotary Day, giornata di divulgazione promozionale delle attività rotariane nel mondo nel 110°
anniversario della fondazione del Rotary International, ha avuto luogo domenica 22 febbraio 2015.
Protetti dall’inclemenza del tempo nell’ospitale passeggio della galleria Tergesteo, i 4 club di Trieste,
Trieste Nord, Muggia e Monfalcone-Grado, si sono impegnati congiuntamente nel presentare le loro
azioni di servizio più significative degli ultimi anni a un pubblico particolarmente sensibile. Sono state
apprezzate sia le iniziative di più grande respiro come l’azione Polio-Plus (End Polio Now) di eradicazione
della polio nel mondo, sia le attività, per così dire “a chilometri zero”, quali il supporto ai Rotary Camp
di Ancarano ed Albarella a beneficio dei soggetti, specialmente giovani, diversamente abili, e hanno
ricevuto specifica attenzione anche per gli interventi dei Rotary sul territorio immediato. Di questi vi è
stata un’ampia illustrazione fotografica degli interventi di servizio svolti più recentemente. Tre
orchestrine e coinvolgenti complessi musicali hanno allietato con le loro performance la giornata
nonostante la “bora scura” all’esterno: i bravissimi Ragtime Trieste Jazz Band, i travolgenti Baggi & the
Wonderband e soprattutto i Calicanto Band, ragazzi brillanti, gioiosi e diversamente abili che con la loro
allegria hanno toccato il cuore dei presenti.
Abbiamo presentato lo Shelter Box, strumento di soccorso e protezione civile di cui ci siamo dotati in
collaborazione con altri club del Distretto: si tratta di un package contenente un’unità di sopravvivenza,
ivi compresa una tenda anche riscaldata, con cibi, acqua, medicamenti, coperte, tempestivamente
attivabile per 10 persone, eventualmente anche paracadutabile in situazioni di emergenza per calamità
naturali.
Il successo di tutta la manifestazione si è giovato della professionale regia e dello spirito generosamente
trascinatore di Gaia Furlan.
Il service “Svuotiamo i nostri armadi”, reclamizzato anche nel Rotary Day, ha sollecitato, trascinato,
spinto i nostri soci a donare abbigliamenti ancora ottimi ma ormai in disuso, magari per motivi di moda
(o di taglia ???), a chi ne possa aver più bisogno: un service utilissimo e di importanza vitale per i
beneficiari ed a costo zero e di grande gratificazione individuale per i donatori-serventi, i veri “primi
attori” del servizio a livello personale.
Di tutte queste cose andatene fieri perché sono state fatte in virtù vostra, del vostro sostegno, anzi, le
avete fatte VOI, con la vostra adesione e partecipazione al Club.
Vale la pena di apprezzare come sempre più frequentemente nei service più sopra richiamati si
estrinsechi una attività di fraterna colleganza e collaborazione tra i Club del territorio e in particolare tra
i tre Club dell’area triestina e come questo legame e comunione d’intenti accenni gradualmente a
estendersi anche ad altre realtà, come Monfalcone-Grado, Cividale, Koper-Capodistria.
Primavera vien danzando……… Sono stato troppo lungo e certamente ho dimenticato qualcosa o
qualcuno; ci leggiamo la prossima volta……….
Un caro saluto,
Fabio
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PROGRAMMI
Aprile
GIOVEDÌ 2
Conviviale annullata per le Festività Pasquali
GIOVEDÌ 9 - ore 13
Sede del Club
Conviviale al caminetto - Argomento del giorno
Fabio Santorini: “Il nostro sito WEB: come ci si arriva, com’è fatto,
cosa ci troviamo dentro”
GIOVEDÌ 16 - ore 20.30
Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet con familiari
Dott. Mario Alberti: “Come nasce un fumetto”
GIOVEDÌ 23 – dalle 18.30 alle 20
Hotel Greif Maria Theresia
Apericlub
GIOVEDÌ 30 - ore 13
Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet
Dott. Gianluca Barneschi: “Una spia inglese e i Savoia in fuga
da Roma a Brindisi”
Maggio
GIOVEDÌ 7 – ore 13
Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet
Matteo Busetti, Nicolas Hellner e Alisea Stroligo, studenti del
Petrarca, illustreranno la loro missione alla Sessione Internazionale
del Y.E.P.-P.E.G. (Parlamento Europeo Giovani)
GIOVEDÌ 14 - ore 13
Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet
Dott. Domenico Guerrini: “La Medicina d’Urgenza”
GIOVEDÌ 21 - ore 20.30
Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet con familiari
Ing. Paolo Frandoli: “Le grandi navi da crociera (navi bianche)
ieri e oggi”
GIOVEDÌ 28 – ore 20.30
Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet con familiari
Esibizione dei musicisti vincitori del Premio Fondazione Lilian
Caraian. Presentazione del Mo. Romolo Gessi
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ROTARY CLUB
TRIESTE NORD
ROTARY CLUB
MUGGIA
Aprile
MARTEDÌ 7 – ore 13 Sede del Club
Conviviale a mini-buffet – Argomenti rotariani
MERCOLEDÌ 1 – ore 20
Conviviale con familiari – Lorella Pascolo:
“Inseguendogli inquinanti nel polmone con la luce dei
sincrotroni”
VENERDÌ 10 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale con familiari - Incontro con il RC
Peschiera del Garda
MERCOLEDÌ 8 – ore 20 Hotel Lido
Conviviale con familiari – Intervento del Maestro
Serse Roma, artista contemporaneo presentato da
Marianna Accerboni
MARTEDÌ 14 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale a buffet – Maria Sandra Telesca,
Assessore regionale della Salute: “La riforma
sanitaria in Friuli Venezia Giulia”
MARTEDÌ 21 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale a buffet – Assemblea dei soci per le
modifiche e l’adeguamento del Regolamento
MARTEDÌ 28 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale a buffet – Francesco Rossetti Cosulich:
“L’ammiraglio Agostino Straulino”
MERCOLEDÌ 15 – ore 20 Hotel Lido
Conviviale con familiari – Amm. Ferdinando Sanfelice
di Monteforte: “Paolo Caccia Dominoni, architetto,
artista, scrittore e combattente”
MERCOLEDÌ 22 – ore 20 Hotel Lido
Conviviale con familiari – Rappresentazione di teatro
dialettale
MERCOLEDÌ 29 – ore 20 Hotel Lido
Assemblea straordinaria per l’approvazione del
nuovo Statuto e Regolamento
Maggio
MARTEDÌ 5 – Conviviale posticipata a giovedì 7
VENERDÌ 1, SABATO 2 E DOMENICA 3 – Interclub con i RC
Altoetting e Treviso Nord a Trieste
GIOVEDÌ 7 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale con familiari – Interclub con il RC
Amersham
MERCOLEDÌ 6 – ore 20 Hotel Lido - Conviviale in
interclub con l’Accademia della Cucina
MARTEDÌ 12 – ore 13 Sede da definire
MARTEDÌ 12 – ore 20 Hotel Greif Maria Theresia
Conviviale a buffet con familiari – Presentazione del Conviviale con familiari in interclub con il Panathlon
service Auxilia “Raccontami una favola”
Club Trieste
SABATO 16 – ORE 19 Golf Club Padriciano – Interclub
con i Club con i RC Klagenfurt W. e Lubiana
MERCOLEDÌ 13 – Conviviale anticipata a martedì 12
MARTEDÌ 19 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale con familiari – Incontro con il Prefetto di
Trieste Francesca Adelaide Garufi
MERCOLEDÌ 20 – ore 20 Hotel Lido - Conviviale di
argomenti rotariani
MARTEDÌ 26 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior
Conviviale a buffet – Marianna Vitale e Alessandra
Goina: “Rotaract e Interact a Trieste”
MERCOLEDÌ 27 – ore 19 Hotel Lido - Conviviale con
familiari – intervento della dott.ssa Claudia Salmini,
responsabile dell’Archivio di Stato di Trieste
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VITA DEL CLUB
Conviviale n. 3288
5 febbraio 2015 – ORE 20.30
HOTEL GREIF MARIA THERESIA
Fouad Allam: l’Islam,
l’Europa e il terrorismo
Presiede
Fabio Santorini
Ospite del Club
Khaled Fouad Allam
Ospiti dei soci
di Augusto Grube:
dott. Alessandro Ranieri
Soci presso altri Club
Davanzo, de Visintini,
Predonzani
(RC Trieste Nord, 3 febbraio)
Giraldi
(RC Westminster East,
4 febbraio)
La conviviale si apre con il tradizionale saluto alle bandiere e il tocco della
campana. L’ospite d’onore della serata, il prof. Khaled Fouad Allam, non è
ancora arrivato a causa di un ritardo dell’aereo in arrivo da Roma.
Nell’attesa, il Presidente informa che il prossimo giovedì si svolgerà un
caminetto nella sede del Club e ricorda l’importante appuntamento di
domenica 22 febbraio, giornata nella quale si festeggerà il 110° compleanno
del Rotary con la manifestazione “Rotary Day” in Galleria Tergesteo. Invita
poi Romolo Gessi a illustrare brevemente ai soci il Galà dell’Operetta che si
svolgerà il 25 del mese al Rossetti con l’Orchestra Regionale Filarmonia
Veneta diretta da lui stesso.
Al termine della cena, finalmente arriva il prof. Allam. Dopo una breve
presentazione, Santorini gli cede la parola per esporre la sua conferenza sul
tema attualissimo dei rapporti tra l’Islam, l’Europa e il terrorismo.
L’interessante relazione è seguita da numerosi interventi e domande.
Soci presenti: 60
Familiari: 18
Un uditorio particolarmente attento ascolta le parole di Allam
9
Conviviale n. 3289
12 febbraio 2015 – ORE 13
SEDE DEL CLUB
Alberto Cappel svela le sigle misteriose
che mascherano tasse e balzelli
Presiede
Fabio Santorini
Soci presso altri Club
Bernetti
(RC Trieste Nord, 10 febbraio)
Giraldi
(RC Westminster East,
11 febbraio)
Il Presidente ricorda la partecipazione della Ragtime Jazz band, diretta da
Giorgio Berni, alla prossima conviviale, invita a partecipare alla conferenza
che Maurizio De Vanna terrà oggi sul comportamento umano tra geni e
ambiente e al Rotary Day del 22 febbraio.
Invita quindi Alberto
Cappel a prendere la
parola, nell’ambito del
ciclo “L’argomento del
giorno”, su un tema
assai intricato e spinoso:
la moltitudine di sigle nel
settore del fisco o, più
semplicemente, i “misteriosi” acronimi sotto i
quali si nascondono le
tasse.
La dettagliata e esaustiva esposizione viene
applaudita
calorosamente dall’uditorio.
Soci Presenti: 61
10
Conviviale n. 3290
19 febbraio 2015 – ORE 20.30
HOTEL GREIF MARIA THERESIA
Conviviale a ritmo di jazz
con la Trieste Ragtime Band di Berni
Graditissima presenza questa sera della Trieste Ragtime Jazz Band,
complesso musicale nato circa 15 anni fa che raccoglie musicisti appassionati
del jazz di New Orleans e di Chicago degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. I
modelli cui si ispirano sono Armstrong, Bechet, Kid Ory e le band che si
Presiede
esibivano negli storici locali di Storyville, Basin Street e di Chicago. I suoi
Fabio Santorini
componenti sono: Gino Cancelli alla tromba, Luka Carli al clarinetto, Lucio
Ospiti del Club
Zanella al trombone, Marko Cepak alla chitarra, Andrea Zullian al basso,
Giorgio Berni e la
Lorenzo Fonda alla batteria e Giorgio Berni al pianoforte e wasboard.
Trieste Ragtime Jazz Band
Il Presidente, dopo aver dato il benvenuto al complesso, informa che
mercoledì 25 febbraio al Circolo della Stampa Piero Paolo Battaglini ricorderà
Ospiti dei soci
il compianto prof. Vittorio Giammusso.
di de Carli: Armando e
Terminata la cena, il Presidente invita la band a raggiungere gli strumenti: il
Marina Rinaldi, del RC
Trieste Nord
brillante concerto che ne segue viene calorosamente apprezzato ed
applaudito da tutti.
Soci presso altri Club
Armenio
(RC Muggia, 18 febbraio)
Giraldi
(RC Westminster East,
18 febbraio)
Soci presenti: 50
Familiari: 17
L’esibizione della Trieste Ragtime Jazz Band
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Conviviale n. 3291
22 febbraio 2015
GALLERIA TERGESTEO
ROTARY DAY
L’EVENTO/1
Un pieno di parole e musica al Tergesteo
per festeggiare i 110 anni del Rotary
E’ finalmente arrivato il “fatidico” 22 febbraio, la giornata dedicata al Rotary Day, per festeggiare e
ricordare i 110 anni del Rotary.
La manifestazione che si è svolta nella splendida cornice della rinnovata Galleria Tergesteo, è stata
resa possibile grazie al concreto aiuto e supporto di alcuni dei nostri soci e in particolare: in primis
Gaia Furlan, instancabile e impareggiabile coordinatrice, Francesco Granbassi, Marino Predonzani,
Guendal Cecovini Amigoni, Paola Bardi, Giulio Bonivento, Alessandro Cosenzi, Chiara Modricky,
Bruno Norbedo e Serena della nostra segreteria.
Momento clou per il nostro Club la nomina a soci onorari della cara Fulvia Costantinides e dell’amico
Gino Pavan.
Nelle pagine seguenti trovate un ampio articolo sulla giornata (servizio di Mattia Assandri), correlato
da belle fotografie scattate da Gianni Mohor.
Una bella immagine dall’alto della Galleria
(foto di Guendal Cecovini Amigoni)
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L’EVENTO/2
Giuliano Cecovini: abbiamo sconfitto
la poliomielite in quasi tutto il mondo
Da sin. nella foto: Fabio Santorini, Giuliano Cecovini, Marianna Vitale, Claudio Cressati,
Pier Cipriano Rollo e Massimo Pasino
Le condizioni meteorologiche avverse non hanno fermato il Rotary Day 2015, allestito a Trieste
all’interno della Galleria Tergesteo, frequentato da un continuo afflusso di persone. Moltissimi
infatti i triestini che hanno partecipato all’iniziativa organizzata in occasione del 110° anniversario
del Rotary per presentare in modo informale e coinvolgente i principi su cui è basato il sodalizio, i
progetti sviluppati a favore della comunità locale e le iniziative messe in campo in tutto il globo,
come la lotta per sconfiggere definitivamente la poliomielite.
Un successo determinato sia dal ricco programma di eventi sia dalla curiosità nei confronti dei
numerosi progetti rotariani che sono stati presentati dai soci stessi, grazie anche a una ricca
esposizione di materiali fotografici.
“Il Rotary nel corso della sua storia
ha raggiunto traguardi importanti ha detto l’Incoming Governor del
Distretto 2060, Giuliano Cecovini -.
Oggi ad esempio l’obiettivo di
eliminare completamente la poliomielite è molto vicino, dato che
grazie al programma di vaccinazioni “PolioPlus”, avviato negli
Anni ’80, la malattia ormai è
endemica solo in due nazioni.
Resta da fare un ultimo sforzo e
debellare per sempre questa piaga
sanitaria globale”.
L’incoming Governor Giuliano Cecovini e Gaia Furlan, instancabile coordinatrice dell’evento
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L’EVENTO/3
Fulvia Costantinides e Gino Pavan soci onorari
L’evento, organizzato per l’area giuliana da Rotary Club Trieste, Rotary Club Trieste Nord, Rotary
Club Muggia e Rotary Club Monfalcone-Grado con la partecipazione dei Rotaract Trieste e
Monfalcone-Grado e dell’Interact Trieste, è stato inoltre l’occasione ideale per assegnare il
riconoscimento di soci ad honorem del Rotary Club Trieste, alla giornalista e mecenate Fulvia
Costantinides e al noto architetto Gino Pavan.
Il Presidente con Fulvia Costantinides e Gino Pavan
Dal palco del Rotary
Day sono poi stati
annunciati e premiati i vincitori del Concorso
fotografico
“Illumina il Futuro”,
riservato ai ragazzi
dai 14 ai 20 anni,
ovvero quale prima
assoluta Giulia Ginocchi di Grado,
mentre Gaia Masoli
(Trieste),
Mirjam
Haipel (Muggia) e
Agostino Rodda (Trieste) sono i vincitori rispettivamente della categorie Scienza, Architettura e
Mare. Segnalati inoltre Lucia Gabrielli (Trieste) e Francesca Vitale (Trieste).
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L’EVENTO/4
Una girandola di band musicali
dalla “Calicanto” alla “Baggi & the Wonderband”
Grande curiosità è stata suscitata dal Laboratorio Provinciale Permanente di Scrittura Creativa,
sviluppato con il sostegno del Rotary, al quale hanno partecipato numerosi bambini e
dall’esposizione di una ShelterBox, la “scatola” contenente tutto il necessario per garantire la
sopravvivenza di una famiglia per alcuni giorni in caso di emergenza umanitaria.
Apprezzatissime, infine, le
band musicali che si sono
alternate nel corso della
giornata riuscendo a
coinvolgere il pubblico
passando dalle sonorità
della Calicanto Band, (foto a sinistra) composta da
ragazzi diversamente abili
nell’ambito del grande
progetto d’integrazione
sviluppato dell’Asd Calicanto Onlus, al jazz della
Ragtime Jazz Band, ai
brani della Baggi & The
Wonderband.
Mattia Assandri
Baggi & The Wonderband
Ragtime Trieste Jazz Band
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Conviviale n. 3292
26 febbraio 2015 – ORE 18.30
CAFFE’ SAN MARCO
Apericlub con Ulrike Andres:
tutti i segreti del petrolio
Presiede
Fabio Santorini
Ospiti dei soci
di G. Cappel:
Umberto Centa
Visitatori
Michela Cattaruzza
del RC Trieste Nord
Soci presso altri Club
Giraldi
(RC Westminster East,
25 febbraio)
Soci presenti: 54
L’Apericlub di oggi si svolge con
il consueto orario a partire
dalle 18.30 nello storico Caffè
San Marco. Dopo un breve
resoconto sul successo riscosso
dome-nica in Tergesteo in
occasione della manifestazione del Rotary Day, il
Presidente invita la consocia
Ulrike Andres a prendere la
parola
sull’attualissimo
e
interessante tema del per-ché
il prezzo del barile scenda
ancora. Al termine i presenti
esternano
il
loro
apprezzamento con un caloroso applauso e alcune
domande e interventi.
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Conviviale n. 3293
5 marzo 2015 – ORE 13
HOTEL GREIF MARIA THERESIA
I trasporti ferroviari in Europa
secondo Massimiliano de Lindegg
Il Presidente apre la conviviale con il tradizionale saluto alle bandiere e il
tocco della campana.
Informa i presenti che giovedì prossimo Lelio Triolo, Nico Guerrini e Fulvio
Zorzut del Trieste Nord tratteranno “L’argomento del giorno”, che stavolta
verterà sulla riforma sanitaria nella nostra Regione, e che ci sono ancora posti
disponibili per il viaggio a Milano organizzato da Serena Cividin in occasione
Presiede
dell’EXPO.
Fabio Santorini
Cede poi il microfono a Paolo Volli, del Rotary Club Trieste Nord, per una
breve presentazione del convegno “Per non dimenticare: dalla lacerazione
Visitatori
Volli del RC Trieste Nord della Grande Guerra alla ricomposizione della coscienza europea”.
Al termine del pranzo, prende la parola il consocio Massimiliano de Lindegg
Soci presso altri Club
che illustra la situazione dei trasporti ferroviari merci in Europa.
Benelli, Davanzo, de Ferra L’interessante relazione, correlata da numerose diapositive, viene vivamente
e Kostoris
apprezzata dai presenti.
(Riunione staff Governatore
2015/16, 28 febbraio)
Debenedetti (RC Genova,
3 marzo)
Oddi, ospite e relatore, e
Armenio (RC Muggia,
4 marzo)
Soci Presenti: 52
Un pubblico attento segue la presentazione di de Lindegg
17
Conviviale n. 3294
12 marzo 2015 – ORE 13
SEDE DEL CLUB
La riforma sanitaria regionale a tre voci:
Guerrini, Triolo e Zorzut
Presiede
Fabio Santorini
Ospiti del Club
Zorzut del RC Trieste
Nord
Soci presso altri Club
Alberti
(Rotary Day al RC Madonna di
Campiglio, 22 febbraio)
Armenio (RC Muggia,
11 marzo)
Il Presidente informa dell’appuntamento di giovedì prossimo al Greif per assistere allo
spettacolo di Alessio Colautti
e quindi passa la parola a
Alberto Pasino per una breve
presentazione del-la tavola
rotonda “Donna è lavoro:
professionalità a confronto”
che si svolgerà il 20 marzo
all’Hotel Savoia. La manifestazione, organizzata dall’Associazione
Studi
Legali
Associati, prevede interventi
delle nostre socie Cristina
Benussi, Marina Bortul, Cristina Pedicchio, Ulrike Andres e
Tiziana Sandrinelli.
Al termine prendono la parola
Nico Guerrini, Lelio Triolo e Fulvio Zorzut per esprimere le proprie opinioni
sulla recente riforma sanitaria nella nostra Regione.
Soci presenti: 48
18
Conviviale n. 3295
19 marzo 2015 – ORE 20.30
HOTEL GREIF MARIA THERESIA
Cecchelin secondo Alessio Colautti
E il Rotary scoppia a ridere
Presiede
Fabio Santorini
Ospiti del Club
Alessio Colautti
Livio e Giorgia Cecchelin
Luciano Delak
Ospiti dei soci
di Giraldi:
dott. Cesare Zago
Visitatori
Bernardino de Hassek,
del RC Monza Est,
e signora
Soci presso altri Club
Alberti
(RC Madonna di Campiglio,
13 marzo)
Campailla
(RC Luxembourg-Kiem,
16 marzo, e RC LuxembourgSchuman, 18 marzo)
Cossutti
(RC Udine, 17 marzo)
Soci presenti: 47
Familiari: 14
19
Sala affollata, questa sera,
per l’atteso varietà di
Alessio Colautti. Colautti,
che stasera è accompagnato dal figlio e dalla
nipote di Angelo Cecchelin,
e dal musicista Delak.
Colautti, da circa cinque
anni è impegnato nella
riscoperta e riproposta del
vastissimo repertorio di
Angelo Cecchelin, storico
comico satirico triestino, del
quale mette in scena
numerosi spettacoli con i
quali è stato impegnato in
diverse località sia con
l'accompagnamento del solo pianoforte che dell'orchestra. L’esilarante e professionalmente impeccabile
esibizione è calorosamente
e lungamente applaudita.
Conviviale n. 3296
26 marzo 2015 – ORE 20.30
HOTEL GREIF MARIA THERESIA
Franco Però racconta il “suo” Rossetti
Una vita dedicata al teatro
Ultima conviviale del mese, spostata alla sera per favorire la partecipazione
dell’ospite, il Direttore artistico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
“Rossetti”, dott. Franco Però.
Presiede
Fabio Santorini
Ospiti del Club
Franco Però
Fulvia Costantinides
Soci presenti: 44
Dopo aver ricordato ai presenti che
la prossima conviviale è annullata
per le Festività pasquali, Santorini
presenta il dott. Franco Però. Nato
a Trieste nel 1950, si è laureato in
Lettere Moderne presso l’ateneo
triestino con una tesi intitolata
“L’attività scenografica a Trieste
dall’ultimo quarto del Settecento
alla fine del periodo postromantico”. Ha una lunga esperienza
di prestazioni artistiche nel mondo
del teatro, in primo luogo come
regista. Spettacoli da lui firmati
sono andati in scena sul territorio
nazionale, diversi sono stati
prodotti dal Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia e da altri teatri della
città e della regione.
Gli cede poi la parola affinché
esponga la sua conferenza sul tema
dei teatri nazionali e di quelli di
preminente interesse culturale.
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VITA ROTARIANA
Assemblea di formazione distrettuale
Sabato 9 maggio presso il Park Hotel di Villa Fiorita a Monastier di Treviso si svolgerà l’Assemblea
di Formazione Distrettuale del Governatore incoming Giuliano Cecovini, aperta a tutti i soci, in cui
verranno approfonditi gli indirizzi programmatici del Presidente internazionale e gli orientamenti
per il nostro Distretto e quindi anche per il nostro Club.
Dona il 5xmille alla Rotary Onlus Distretto 2060
Rotary Onlus è un’organizzazione non lucrativa avente lo scopo di finanziare progetti nel settore
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personale dichiarazione dei redditi: Codice
21
fiscale 93150290232.
PARLA IL ROTARY
KHALED FOUAD ALLAM
Islam, Europa e terrorismo (abstract)
Giovedì 5 febbraio
Sociologo e politico di origine algerina, nato a Tlemcen, dopo aver vissuto in Marocco, Algeria e Francia, è cittadino italiano dal 1993.
Ha insegnato Islamistica all’Università di Urbino ed è docente di Sociologia del mondo musulmano all’Università di Trieste. Visiting
professor all’École Pratique des Hautes Études en Sciences Sociales, Università di Parigi. Autore del saggio “Il jihadista della porta
accanto”, edizione Mondadori 2014-15
Già editorialista di “La Repubblica” e “La Stampa”, dal 2010 collabora con “Il Sole 24 Ore”. Tiene conferenze e seminari in Europa,
Stati Uniti, Sud America, Asia e mondo arabo. Ospite e consulente di talk show televisivi, ha fatto parte del comitato scientifico del
Salone del Libro di Torino. Deputato del Parlamento italiano nella XV legislatura, è stato membro della Commissione Affari
Costituzionali della Camera. Collabora con la rivista “Esprit” e nel 2008 è stato insignito del titolo di Dottore Honoris Causa in Sociologia
dall’Università Riccardo Palma di Lima (Perù) per i suoi lavori sull’Islam contemporaneo e la questione Mediterranea.
La questione del terrorismo di matrice
islamica, o che utilizza l’Islam come
paradigma della sua eversione è uno dei
fenomeni più complessi delle nostre società.
La complessità è dovuta ad un insieme di
fattori congiunturali e strutturali. A livello
congiunturale si può affermare che questi
ultimi 30 anni il contesto delle relazioni
internazionali è stato fortemente impregnato
da una serie di elementi: la crisi delle società
arabe e la crescita di un fondamentalismo
islamico che si è radicalizzati fino ad inventare
una forma inedita di terrorismo, il terrorismo
di prossimità, dove è estremamente difficile
prevedere ed identificare il terrorista stesso,
per questo ho chiamato il mio ultimo saggio “Il
jihadista della porta accanto”.
A livello strutturale si può affermare che una
serie di elementi tendono a rafforzare la crisi
attuale delle relazioni fra l’Islam e l’occidente;
ad esempio la difficoltà che ha l’islam di
governare la produzione della sua violenza
che diventa violenza politica a causa di una
lettura di testi del corano che sono
interpretati sia in modo letterale sia in assenza
di qualunque contesto storico e critico.
L’altro elemento tende a rendere più
complessa l’integrazione dell’Islam nel
contesto mondiale; la radicalizzazione di una
certa parte dell’Islam tenderà sempre più a
tradursi in una maggior diffidenza delle
opinioni pubbliche europee nei confronti delle
popolazioni musulmane, con tutte le sue
conseguenze: populismi, emarginazione ed il
ripiegamento dell’Islam su se stesso.
Tutto questo avviene mentre si sta delineando
un Islam europeo, che è però intrappolato fra
radicalismo e opinioni pubbliche diffidenti.
Perciò sarà sempre più importante innovare
nelle future politiche di integrazione, a livello
culturale e sociale, perché l’Islam non è più un
fenomeno localizzabile all’interno di una
dimensione nazionale, ma è un fenomeno
mondiale che ci coinvolge tutti, l’attuale fase
terroristica ne è una dimostrazione, che però
bisogna assolutamente scongiurare.
22
ULRIKE ANDRES
Perché il prezzo del barile scende ancora?
Giovedì 26 febbraio
Da giugno 2014 a gennaio 2015 il prezzo del
petrolio greggio Brent è sceso del 60%, da USD
110 /bbl a USD 50 /bbl, per poi oscillare
intorno le USD 60 /bbl.
Perché è successo questo? Abbiamo oggi un
disequilibrio di offerta e domanda nel
mercato del petrolio, in quanto la capacità
mondiale di produzione di petrolio è cresciuta
considerevolmente, a livelli di 100 mbd
(milioni di barili giorno), mentre la domanda
ammonta a soltanto 92-93 mbd. Il livello di
produzione attuale si trova intorno a 95 mbd,
con un aumento di scorte consistente negli
USA, e in altri paesi di consumo (Cina, India).
Le cause di questo forte decremento del
prezzo del petrolio sono principalmente
attribuibili a fattori di offerta:
23
• la crescita della produzione di
petrolio di scisto negli USA (+ 4
mbd da 2006), che porta gli USA
assieme ad Arabia Saudita e
Russia tra i primi produttori
mondiali
• la decisione dell’ OPEC (e
principalmente
dell’Arabia
Saudita) di mantenere un livello
di
produzione
alto,
per
difendere la loro parte di
mercato internazionale
• investimenti altissimi dal 2010
nel
settore
Upstream
(esplorazione e sviluppo di
petrolio e gas), di oltre USD
2.500 miliardi.
• nuove tecnologie che riducono
i costi di produzione e
aumentano
la
vita
dei
giacimenti,
• il ritorno del petrolio della Libia
al mercato internazionale.
La crisi economica e le ripetute
correzioni al ribasso delle
previsioni sull’attività economica globale
hanno aggravato la situazione. Ma hanno
anche contribuito a un trasferimento di
redditi dai paesi esportatori di petrolio verso
gli importatori (stimato al 2% del PIL
mondiale). L’effetto positivo sarà un rilancio
delle economie, con pressioni al ribasso
sull’inflazione.
Fino al momento in cui vedremo un nuovo
equilibrio tra offerta e domanda, il prezzo del
barile non tornerà a crescere, e sicuramente
rimarrà lontano dei livelli record del 2014. E’
importante continuare con le misure di
efficienza energetica, e con la ricerca e lo
sviluppo di nuove tecnologie per migliorare
l’uso intelligente delle nostre risorse.
MASSIMILIANO DE LINDEGG
I trasporti ferroviari merci in Europa
Giovedì 5 marzo
Treno e camion, nemici?
Oggi concorrenti, ma in
realtà sono complementari. Solo la miope
organizzazione
della
logistica da parte dei
governi e degli enti
regolatori porta agli
squilibri
ed
alle
inefficienze attuali. Il
treno è competitivo per
lunghe distanze e volumi
importanti e regolari. Il
vantaggio del treno: 1
treno corrisponde a circa
30
–
45
camion
riducendo la congestione stradale. Un solo
treno contribuisce a far risparmiare il 57% di
energia e a ridurre del 67% le emissioni di CO2
rispetto al trasporto via strada.
La concorrenza modale
Il settore ferroviario è in grande evoluzione in
Europa ma nonostante la liberalizzazione il
peso della ferrovia nel trasporto merci è
generalmente limitato e in calo. L’Italia si
distingue come esempio negativo per la bassa
incidenza del traffico su rotaia, mentre la
Svizzera costituisce un esempio a livello
europeo.
L’asse tra Scandinavia e Italia è il più
importante d’Europa
Il corridoio Nord – Sud serve circa il 50% del
traffico merci europeo (20% l’Est e 30%
l’Ovest). Il transito italiano alpino più
importante è il Brennero (circa 40% delle
merci totali) ma ferroviariamente il Gottardo
è il maggiore.
L’evoluzione della concorrenza: il settore, a
livello europeo, dopo una fase di
liberalizzazione che ha visto lo sviluppo di
molte imprese private, sta evolvendo verso un
oligopopolio di imprese statali in grado di
sostenere l’impegno economico finanziario.
Il mercato ferroviario italiano
Il mercato ferroviario italiano ha subito una
drammatica riduzione principalmente a causa
del progressivo ritiro di Trenitalia dal settore
merci, forte fonte di perdite. Lo sviluppo delle
imprese “private” ha contribuito al recupero
del traffico e oggi la quota di mercato di
Trenitalia è scesa a circa 2/3 a livello nazionale
(<50% al Nord).
Limiti allo sviluppo: regole asimmetriche tra le
diverse modalità, a favore della strada:
• nessun/poco ritardo alle frontiere
• nessun test di lingua per i guidatori
• possibilità di dormire nel camion
• nessun bisogno di cambiare mezzo alla
frontiera
• pochi controlli su orari di guida
• nessun bisogno di ottenere autorizzazioni
e/o comprare energia e manutenzioni da
concorrenti
• licenze di guida europee
Proposti gigalyners, lunghi come 6 auto, e
pesanti come 52 auto (60 tons).
24
Le sfide da affrontare in Italia: la
liberalizzazione
Regole asimmetriche che incoraggino nuovi
entranti (certificati di sicurezza, disponibilità
risorse, macchinisti,…). Separazione del
gestore dell'infrastruttura da parte degli
operatori dei servizi. Disponibilità di servizi di
base efficienti in modo neutrale: soccorso in
linea, manutenzione, manovra. Accesso libero
ai terminal e alla rete attraverso la gestione
neutrale delle infrastrutture. Regole di
sicurezza positive e non finalizzate a creare
barriere in entrata, coerenti con quadro
europeo. Regole di lavoro orientate
all‘efficienza e coerenti con le esigenze
peculiari del servizio.
L’importanza dell’infrastruttura per la
competitività del paese
La rete ferroviaria italiana non ha
caratteristiche in linea con le esigenze del
mercato e con le linee principali europee.
Siamo al 3° posto in Europa (EU 27) per km di
infrastruttura di trasporto (ferrovie + strade)…
ma solo al 14° per densità rete ferroviaria in
rapporto alla superficie e al 25° in rapporto
agli abitanti. RFI (gruppo FS) persegue con
forza una politica di riduzione degli scali
disincentivando la realizzazione di nuovi
terminal. Priorità nell‘assegnazione delle
tracce ai passeggeri ed ai lavori.
Interventi infrastrutturali, esempio Svizzera
La Svizzera persegue da anni una strategia di
sviluppo
dell’infrastruttura
con
la
realizzazione di importanti tunnel ferroviari.
Dopo il completamento dei nuovi tunnel la
capacità ferroviaria raddoppierà. Il nuovo
formato treno potrà raggiungere le 2-4.000
tons, lunghezze fino a 1500 m viaggiando a
120 km/h. Il tempo di transito tra Milano e
Zurigo per i treni passeggeri si ridurrà da 4h e
10’ a 2h e 40’.
Possibility interventi: infrastruttura italiana,
esempio Torino – Lione
8,5 miliardi di Euro di investimenti con
contributo UE al 40% (2,7 a carico Italia).
Termine lavori previsto per il 2023. Nel 2035 si
25
prevede di aumentare la quota di traffico via
ferrovia dall’attuale 26% al 55%.
La gestione politica delle grandi opere
112 comuni coinvolti (di cui 25 in Italia). Tutti i
francesi e la maggioranza degli italiani è
favorevole. I comuni contrari sono interessati
solo amministrativamente (galleria a 50m di
profondità) o non interessati direttamente.
Complessivamente rappresentano 30.000
abitanti su un totale di oltre 2,5 milioni.
La galleria base del Semmering
La realizzazione della galleria rientra nel
progetto del corridoio baltico-adriatico. I
lavori sono iniziati nel 2012 e la lunghezza del
tunnel sarà di 27,3 chilometri. La galleria
dovrà essere completata nel 2024. Saranno
realizzati treni da 1800 a 2000 ton lorde con
semplice trazione, in funzione del tipo di
locomotive.
La Galleria Koralm tra Graz e Klagenfurt
La nuova linea ferroviaria del Koralm che
collega Graz a Klagenfurt è il naturale
prolungamento della galleria del Semmering;
Il suo completamente è previsto per il 2022 –
2023. E’ tuttavia già chiaro che i treni da 2000
ton lorde che saranno trazionati su quell‘asse
non potranno essere inoltrati in Italia con
quella prestazione in quanto la Pontebbana
non consente un tale peso.
Attualmente sulla Pontebbana, le locomotive
di Trenitalia riescono a tirare treni da 1300 ton
ed alcune locomotive più moderne in
dotazione ad altre imprese ferroviarie un
massimo di 1400 ton in salita.
La nuova linea ferroviaria Fiume - Zagabria –
Ungheria
I lavori veri e propri sul tratto da Zagabria a
Fiume, che includono due stazioni ferroviarie,
inizieranno nel 2015 e questo è l’investimento
di intorno ai due miliardi di euro. Questo
tratto dovrebbe entrare in funzione nel 2018.
Nel contesto della logistica, non basta solo
avere un porto funzionale e moderno, ma
anche un sistema ferroviario funzionale e
moderno e centri logistici efficiente e
moderni, perché solo in questo modo il porto
può essere competitivo con gli altri porti
dell’Adriatico e con gli porti del Nord Europa.
Oltre 700 milioni di euro saranno investiti nel
più ampio territorio fiumano.
I corridoi del Nord: l’esempio Amburgo /
Rotterdam – Budapest
Sono realizzati treni da 2400 tonnellate (30
carri) che transitano via l’Ungheria,
Slovacchia, Repubblica Ceca e Germania.
Questi treni sono, per la maggior parte del
percorso, a trazione singola; hanno dunque
pressappoco lo stesso costo kilometrico di un
treno «italiano».
In Italia i treni sono al massimo da 1600 ton
(20 carri), salvo rarissime eccezioni, a 2000 ton
dal porto di Ravenna (acciaio per Marcegaglia
/ Feldspato per le piastrelle attorno a
Sassuolo).
I corridoi del Nord: l’esempio Amburgo /
Rotterdam – Budapest
Le 800 ton lorde di differenza equivalgono a
10 carri dunque circa 550 ton in meno di
merce trasportata ossia circa 1/3 di merce in
meno. A parità di costo, lo svantaggio
competitivo ferroviario italiano in confronto al
Nord Europa è dunque del 33%. In soldoni, se
un treno ha un costo di 40.000 € per la
trazione e carichiamo 1100 tonnellate in 20
carri, il costo a tonnellata in Italia sarà di circa
36 €.
Con lo stesso costo a treno, caricando circa
1650 tonnellate in 30 carri, il costo si riduce a
24 € a tonnellata.
Un enormità in termini di logistica… anche in
considerazione del fatto che un porto, per le
operazioni di trasbordo nave – banchina –
ricarico su treno incassa mediamente 6 - 8 € a
tonnellata.
26
LELIO TRIOLO E FULVIO ZORZUT
La riforma sanitaria nel Friuli Venezia Giulia
Giovedì 12 marzo
LELIO TRIOLO
Jorge Santayana, il filosofo spagnolo
naturalizzato statunitense sosteneva che “chi
non conosce la storia è condannato a
ripercorrerla”. Dobbiamo conoscere il passato
per capire il presente: nei prossimi 5 minuti vi
darò informazioni “flash” su 5 argomenti,
sufficienti per capire perché siamo giunti al
punto in cui siamo e per capire e dove
andremo, con la Sanità nazionale e con quella
locale. Non darò giudizi, presenterò solo nudi
fatti.
Nel 1978 venne approvata la legge di Riforma
Sanitaria n° 833, basata sul modello inglese.
Dopo un primo articolo di intenzioni
velleitarie, si definivano le unità territoriali, le
famose Unità Sanitarie Locali, alle quali
venivano affidati gli Ospedali, superando il
disposto della lucidissima ed innovativa Legge
Mariotti (L. 132/1968) che li aveva costituiti in
Ente autonomo. Solo in via provvisoria si
mantennero i requisiti minimi degli ospedali
definiti dalla “Mariotti”, poi prevalse il criterio
di risparmio e si poterono impoverire in
termini di specialità e prestazioni offerte. Il
Sistema sanitario inglese è intanto andato alla
deriva: la Thatcher aveva quale piano occulto
la privatizzazione del Servizio Sanitario, e
anche se non ha fatto in tempo ad ottenere
tale risultato, il degrado della sanità in
Inghilterra ha portato i Medici inglesi a uscire
dagli ospedali, dove ora lavorano in buona
parte operatori stranieri. Per risparmiare, i
prelievi di sangue vengono spediti per aereo
in India, e le risposte del dosaggio tornano in
Inghilterra per via telematica. L’Italia sta
proseguendo sulla via inglese: nessuna forza
politica salvo Rifondazione Comunista se ne è
27
dissociata, anzi Berlusconi voleva abolire il
Servizio Sanitario Nazionale e restituire ai
singoli cittadini i 1700 euro/annui del costo
medio dell’assistenza sanitaria pro capite che
venivano loro prelevati attraverso le tasse. Ma
come avrebbe fatto l’anziano pensionato che
ne costa 20.000 o il malato grave che supera
abbondantemente i 100.000 euro l’anno?
Negli anni '80 tre gruppi politico-economici
pensarono di far concorrenza agli ospedali
pubblici. Erano Andreotti e Ciarrapico,
Berlusconi con la Mediolanum e l’allora
Ministro della Sanità De Lorenzo. Pensarono
di costruire in Italia 100 cliniche private da
1000 letti: ma dove procurarsi il Personale? Lo
disse apertamente il Ministro al “Maurizio
Costanzo show”: si doveva fare in modo che i
medici migliori andassero via dagli ospedali.
Venne quindi creata “l’aziendalizzazione”
degli Ospedali, eliminando la stabilità in ruolo
ed introducendo sia la licenziabilità sia il
lavoro a termine, si decise che “la fiducia” (sic)
del Direttore Generale era indispensabile al
mantenimento del posto, si istituiva la
Dirigenza dei medici a zero lire, e si
assumevano solo medici già specialisti (così
erano disponibili meno medici per assunzione
pubblica, e chi si stava specializzando non
poteva maturare diritto a pensione). Per di più
si eliminavano i durissimi esami preliminari di
“Idoneità Nazionale ad Aiuto” (più o meno
vice-primario) e di “Idoneità Nazionale a
Primario”, che operavano una sana selezione
eliminando i meno volonterosi e i meno
studiosi: Il risultato è stata una facilitazione
nei concorsi di assunzione, e si è per di più
permesso al Direttore Generale di assumere
come Primario chi volesse della graduatoria,
persino l’ultimo classificato o il meno esperto.
La Legge è passata con amplissima
maggioranza, e nessuno è tornato indietro
nonostante le disgrazie giudiziarie occorse a
chi aveva voluto quelle innovazioni. I Dirigenti
dei sindacati medici, che sostennero
entusiasti queste innovazioni, divennero
rapidamente Manager di Ospedali, a stipendio
d’oro.
Nel 1992, quando ero primario da un anno,
andai alla Scuola di Direzione Aziendale
Bocconi per un Corso di management
sanitario. Ci presentarono un futuro definito:
l’obiettivo a livello nazionale era imitare il
Canada che aveva ridotto i posti-letto per
acuti a 1 per mille abitanti, più 3 per mille
abitanti per la lungodegenza: per confronto,
quando sono stato assunto in ospedale nel
1974 eravamo al 12 per mille, e oggi (2015)
siamo al 4 per mille in discesa verso il 3 per
mille. Ma in Italia si va lentamente verso l’1
per mille senza neppure prevedere posti per
la lungodegenza… Una previsione che torna
spesso è quella che l’ospedale pubblico
dovrebbe coprire solo i cosiddetti “grandi
rischi” (emergenza vera, Rianimazione,
Cardiochirurgia, Neurochirurgia, e simili),
quelli che al cittadino costerebbe troppo
pagarsi di persona.
Problema locale, che non dovrebbe esistere
ma esiste: la convivenza Ospedale-Corso di
Laurea in Medicina. L’Università non ha come
interlocutore
il
Direttore
Generale
dell’Azienda ospedaliero-universitaria: tratta
direttamente con la Regione, che dà poi ordini
al Direttore Generale. Questi è inoltre
soggetto ad un Comitato di indirizzo di 3
membri, il cui Presidente è il Capo del
Dipartimento Universitario a cui afferiscono i
Corsi di Laurea di ambito sanitario. Ho passato
5 anni in un reparto Universitario di alto livello
scientifico: il Cattedratico mi ha convinto che
la priorità istituzionale universitaria è la
ricerca scientifica, seconda viene la didattica,
ultima (anche se non ultima) viene
l’assistenza. Così in effetti succede nelle ex
Facoltà di Medicina di Torino, di Genova,
eccetera, e nella nostra regione a Udine, dove
il Corso di Laurea fa una limitata e sofisticata
attività di nicchia; ma a Trieste la vocazione
del Corso di Laurea in Medicina è da sempre
fortemente rivolta all’assistenza. Nel 1997 i
reparti universitari e ospedalieri erano
globalmente di quasi pari dimensione. Nel
1998 si iniziò a ridurre drasticamente i postiletto: attraverso sofferti accordi con
l’Università vennero chiusi essenzialmente
letti ospedalieri, che ora sono divenuti una
netta minoranza, per giunta in calo ulteriore.
Ma c’è un particolare: i reparti del Corso di
Laurea costano molto di più a parità di
prodotto (pazienti curati) senza che vi sia una
sostanziale diversità di efficacia di cura
rispetto a quelli ospedalieri. Il maggior costo
deriva da maggiori dotazioni di personale
medico e infermieristico, e dal fatto che gli
specializzandi, che in alcune strutture curano
la corsia, chiedono una maggior quantità di
accertamenti strumentali. Trenta anni fa il
Ministero aveva determinato la diversità dei
costi: i reparti dei Corsi di Laurea a livello
nazionale costavano in media il 20% in più. A
Trieste si conteggiò pure la differenza, ma la si
tenne riservata: attraverso politici del
Consiglio di Amministrazione si venne a
sapere che costavano il 40% in più. Non ci
sono dati aggiornati, ma la sproporzione con
l’Ospedale dovrebbe essere aumentata nel
28
tempo. Il budget della Sanità a Trieste è fisso:
la scelta è tra poca assistenza di alto costo o
più assistenza a basso costo. E’ stata preferita
quella di alto costo, per cui ovviamente se ne
farà di meno. E intanto per i Docenti di ambito
sanitario
c’è
un
impegno
orario
impressionante, per la preclusione a far
insegnare in modo ampio gli ospedalieri che in
buona parte provengono da questa stessa
Università: alcuni professori associati
dichiarano 600 ore annue di insegnamento
annuo e più, alle quali vanno aggiunti gli
esami, le riunioni didattiche, il tempo per la
preparazione della lezioni e i tempi di
spostamento per raggiungere la sede della
lezione. Tutto questo si aggiunge al tempo
che intendono dedicare all’assistenza.
Ancora: la degenza di Medicina Interna si fa
come 50 anni fa, in un modo a mio avviso
superato. Alla fine degli anni ’90 avevo
contratto drasticamente i tempi di degenza
riducendo i costi e soddisfacendo i Pazienti,
ma una volta trasferito a Cattinara non mi
è stato permesso di continuare. L’attuale
Capo Dipartimento di Medicina ha poi
deciso di frammentare la Medicina Interna
in molti rivoli di specialità da affidare in via
esclusiva a Medici anche a tempo pieno in
esse (il tutto a gestione del Corso di
Laurea). Ma la Medicina Interna non è una
sommatoria di specialità (la sommatoria di
specialità si chiama “Ospedale”): la
Medicina Interna è costituita da Medici che si
occupano dell’intero l’ambito della scienza
medica, medici che curano il Malato nella sua
globalità, non un solo apparato o una
malattia. Lo Specialista è assolutamente
indispensabile
nell’approfondimento
diagnostico strumentale o nella fase
terapeutica di alta complessità, ma nella
prima fase diagnostica l’Internista è tuttora
insostituibile. La Medicina Interna, a Trieste,
sembra essere in scomparsa.
29
FULVIO ZORZUT
La motivazione profonda della riforma è che il
tasso di fecondità della popolazione
autoctona non è in grado di garantire il
ricambio naturale e quindi mancano le risorse,
per sostenere l’attuale Sistema Sanitario
Regionale, in estrema sintesi.
L’attuale riforma, per quanto riguarda il mio
specifico campo di attività, la Prevenzione,
non presenta grandi cambiamenti e questo
lasciatemelo dire è un bene per tutta la città e
la nostra Provincia.
Di fatto avrete sempre gli stessi esperti, come
il sottoscritto, triestino doc, ex Oberdanino,
laureato in Medicina e Chirurgia a Trieste, qui
anche specializzatosi in Igiene e Medicina
Preventiva e che ha lavorato sempre a Trieste.
Tutte cose che, oggi, in tempi di Erasmus,
delocalizzazione dei cervelli ed esperienze
all’estero, i nostri figli insegnano, appaiono
anacronistiche quasi un’eresia, ma che
permettono di conoscere molto bene il
tessuto sociale e sanitario epidemiologico
locale e questo per uno che si occupa della
salute pubblica dei triestini, è innegabilmente
un valore aggiunto.
Perciò mi sentirete ancora esprimere pareri
sulla prossima epidemia all’orizzonte,
rassicurando o più raramente allarmando,
oppure gestire gli inconvenienti igienici o
vigilare sulle strutture sanitarie cittadine,
eccetera.
Il Dipartimento di Prevenzione non è
riformato ci sarebbero potute essere delle
modifiche solo nel caso di una fusione a
freddo con Gorizia, come si paventava negli
anni passati quando si parlava di Area Vasta ed
invece Gorizia si accorpa con Palmanova.
Il Dipartimento di Prevenzione che al suo
interno ingloba Igiene Pubblica, Veterinaria,
Medicina Legale e Medicina del Lavoro ha
delle peculiarità specialistiche previste da una
legge dello Stato per cui non è modificabile da
norme locali.
La novità è la realizzazione di un costituendo
servizio di Medicina dello Sport.
La criticità, nel mio campo, è più subdola e non
destinata alle cronache, silenziosa e
progressiva.
Non c’è ricambio generazionale.
Nella mia Struttura di Igiene, Sanità Pubblica e
Prevenzione Ambientale ho altri 5 medici tutti
di età similare, per cui è facile prevedere un
esodo che sarà, anno più anno meno,
simultaneo e silenzioso con gravissima perdita
di professionalità. Quella che ovviamente, non
s’impara sui libri ma è un distillato che deriva
dall’esperienza.
FRANCO PERO’
Il nuovo Decreto ministeriale
relativo alle strutture teatrali
Giovedì 26 marzo
Franco Però, nato a Trieste nel 1950 si è laureato in Lettere Moderne presso l’ateneo triestino con una tesi intitolata
“L’attività scenografica a Trieste dall’ultimo quarto del Settecento alla fine del periodo postromantico”. Ha una lunga
esperienza di prestazioni artistiche nel mondo del teatro, in primo luogo come regista. Spettacoli da lui firmati sono andati
in scena sul territorio nazionale, diversi sono stati prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da altri teatri della
città e della regione. E’ Direttore artistico del Rossetti, il Teatro Stabile del FVG.
Il Ministero dei Beni Culturali ha presentato,
dopo valutazioni con esperti del settore e
responsabili regionali del settore teatrale, un
Decreto Ministeriale che, sebbene investa
ufficialmente solo la sfera amministrativa, di
fatto rappresenta un cambiamento notevole
nella struttura del mercato teatrale del paese.
Costruendo nuovi raggruppamenti in cui far
confluire le varie tipologie di strutture teatrali
- anche se tali raggruppamenti valgono solo ai
fini dei contributi erogati dal Ministero - è
chiaro che in qualche modo le varie categorie
di Teatri Stabili pubblici, Teatri Stabili privati,
teatri di innovazione etc. vengono messe in
qualche modo in discussione, poiché creando
le categorie di Teatri Nazionali (TN), Teatri di
Rilevante Interesse Culturale (TRIC), Centri di
Produzione, Circuiti Multimediali, Imprese
Teatrali – solo per elencarne le principali -,
succederà che strutture appartenenti
precedentemente alla medesima categoria,
d’ora in avanti potranno trovarsi in
raggruppamenti diversi; ma sempre, solo nei
confronti del contributo ministeriale: con una
situazione, quantomeno iniziale, di notevole
confusione.
30
In questo momento, il Ministero non ha
ancora definito tutte le nuove collocazioni
delle imprese teatrali – uso il termine in senso
generico -, ma sappiamo che, almeno per
quanto concerne la nostra regione, ha
accettato la richiesta di TRIC avanzata dal
Teatro Stabile del FVG, nonché collocato
d’autorità nella stessa categoria il Teatro
Stabile Sloveno / SSG – e mi sembra
cosa dovuta, visto l’importanza
culturale di tale struttura -; non ha
invece accettato la stessa domanda
per il CSS/Teatro Stabile di
Innovazione di Udine, ponendolo
nei Centri di Produzione e lo stesso
dicasi per La Contrada – il Teatro
Stabile a iniziativa privata di Trieste
-, in questo caso aprendo una
delicata
querelle, poiché La
Contrada, in prima istanza, non è
stata collocata neppure nella
categoria dei Centri di Produzione;
credo tuttavia che sarà necessario
attendere le motivazioni della
scelta
della
Commissione
Ministeriale, prima che la Struttura
in questione valuti l’opportunità di
fare ricorso.
Un’ultima precisazione; nei primi
mesi del mio incarico, si era valutata la
possibilità di unire il Teatro Stabile del FVG
con un’altra struttura regionale, in modo da
chiedere l’appartenenza al raggruppamento
dei cosiddetti Teatri Nazionali; individuata nel
CSS la struttura di riferimento, si era passati
alla verifica concreta di tale opportunità;
verifica che aveva dato, al
momento, esito negativo,
(strutture troppo differenti,
tanto dal punto di vista
organizzativo,
quanto
di
conduzione interna generale)
lasciando quindi ai due teatri la
possibilità di presentare le
domande al Ministero per i
raggruppamenti valutati più
consoni agli stessi.
Il Teatro Rossetti
31