n. 5 - febbraio e marzo 2015
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n. 5 - febbraio e marzo 2015
ROTARY CLUB TRIESTE FEBBRAIO E MARZO 2015 Anno di fondazione: 1924 Distretto 2060 Segreteria Via Giustiniano 9 - 34133 Trieste Tel. e fax 0039 040 362801 e-mail: [email protected] www.rotary2060.eu ROTARY INTERNATIONAL 2014-15 Presidente: Gary C. K. Huang MOTTO INTERNAZIONALE 2014-15 Light up Rotary MOTTO DISTRETTUALE 2014-15 Il Rotary: un Futuro per i Giovani I Giovani: il Futuro del Rotary DISTRETTO 2060 2014-15 Governatore: Ezio Lanteri ROTARY CLUB TRIESTE Presidente: Fabio Santorini COMMISSIONE PER IL BOLLETTINO Presidente Fulvio Gon Componenti Vincenzo Armenio Giorgio Cappel Fulvia Costantinides Gianpaolo Centuori Francesco Granbassi CONVIVIALI Hotel Greif Maria Theresia (Viale Miramare 109 – tel. 040 410115) giovedì ore 13 terzo giovedì del mese ore 20.30 (dal 15 giugno al 15 settembre e ogni terzo giovedì del mese alle 20.30 con familiari) Notiziario mensile Registrazione del Tribunale di Trieste n. 740 del 2 settembre 1988 SOMMARIO PROGRAMMI PAG. 2 VITA DEL CLUB PAG. 4 VITA ROTARIANA PAG. 14 Giorgio Cappel PARLA IL ROTARY PAG. 18 POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in abbonamento postale, 70% - n. DCB “TS” ASSIDUITA’ PAG. 31 Direttore responsabile: Stampa: Tipografia Alabarda, Trieste LA LETTERA DEL PRESIDENTE Cari Amici, febbraio e marzo: andando verso l’inizio della primavera vale tirare un primo bilancio dei service che ci stanno impegnando in quest’annualità. Abbiamo impostato, a prosecuzione degli interventi celebrativi per il nostro novantennio, un programma poliennale di etichettatura, identificazione e descrizione storico-artistica dei più significativi edifici e monumenti della città con l’apposizione sugli stessi di targhe recanti codici bidimensionali, i cosiddetti codici QR, di indirizzamento a contenuti informativi ospitati su infrastrutture informatiche remote interrogabili in più lingue: è un’azione che potrebbe diventare, col consenso delle autorità, un sistematico e assai qualificante service “di bandiera” del Club per tutto il prossimo decennio e magari estendersi ed essere adottato da altri Club che ne assumessero eventualmente l’esempio e l’ispirazione sui territori di loro pertinenza (sto pensando, così tanto per fare qualche esempio, a Muggia, Monfalcone-Grado, Palmanova, Cividale, Gorizia, Caorle, S.Vito al Tagliamento con Corcovado, Marano Lagunare, Cormons, ecc.). Nell’arco dei primi tre anni si auspica che l’iniziativa vada a coinvolgere una trentina di edifici del nostro centro cittadino, su una decina dei quali l’intervento è già partito, con importanti ricadute di richiamo sul turismo “incoming”. Oltre al ”Comprensorio Piazza Unità-Piazza Grande”, che con le nostre sole forze abbiamo già praticamente portato a stato di avanzato completamento, se l’organizzazione di “Rotary per la Regione”, che noi abbondantemente e pinguemente sosteniamo da anni, ce ne desse opportuno supporto finanziario, siamo già pronti a far coprire dal nostro progetto il ”Comprensorio Canal Grande”, il “Comprensorio delle Rive di Trieste”, il “Comprensorio Borgo Teresiano-Città Nuova”, il “Comprensorio Città Vecchia-Colle di San Giusto”. In quest’annualità, RC Trieste ha finanziato i premi Pacor, Addobbati, della Fondazione Caraian, e quello per gli allievi particolarmente meritevoli del Conservatorio Tartini; ha dato il suo supporto alla locale sezione femminile della Croce Rossa a sostegno delle persone in condizioni disagiate; a tutt’oggi è intervenuto in collaborazione e di concerto con i RC Trieste Nord e Muggia a supporto del programma formativo e alimentare per l’Ospedale di S.Albert nello Zimbabwe, in favore del Rotary Camp di Ancarano, alla riqualificazione lavorativa delle persone di genere femminile “over 45” che abbiano perduto il loro posto di lavoro, alla acquisizione di supporti tecnici per ipovedenti nel programma SiRecognizer, questa volta in collaborazione, oltre che con i due Club già citati, anche con i RC di Monfalcone-Grado e Cividale. RC Trieste partecipa ai programmi di service di iniziativa del Distretto 2060, alla Onlus Distrettuale, al finanziamento delle iniziative di “Rotary per la Regione” di cui, tra l’altro, è stabilmente il maggior contributore in quanto i contributi alle stesse vengono conferiti in proporzione al numero degli associati e il RC Trieste è di gran lunga il più popoloso dell’intero Distretto; supporta generosamente Rotaract, Interact ed inoltre le attività di Scambio Giovani e quelle di scambio dei Gruppi di Studio, del RYLA , l’Associazione Trieste-Grecia. Sono in fase di approntamento supporti alle iniziative YOST, EYP-PEG, “Va dove ti porta il talento”, alla Mostra fotografica sui Cristiani d’ Oriente del Circolo Fotografico Triestino. Sono in fase di preparazione il nuovo Annuarietto Fotografico dei soci e la nuova Guidina, la XXV^ della collana diretta da Gino Pavan, sull’edificio neogotico della chiesa luterana di largo Panfilli. 5 Il Club si è fortemente impegnato nella organizzazione della tavola rotonda “A tu per tu con i Cardiologi”, svoltasi con grande successo e l’intervento degli illustri nomi di Magris, Di Lenarda e Sinagra, il 10 dicembre nell’Auditorium di Allianz, ed inoltre ha offerto alla città, in collaborazione con RC Trieste Nord ed RC Muggia, il tradizionale Concerto di Natale che si è tenuto in S.Antonio il primo venerdì di dicembre con l’intervento dei Filarmonici del Teatro Verdi, diretti dal Maestro Stefano Furini, anche violino solista, e della soprano Silvia Verzier. Il Rotary Day, giornata di divulgazione promozionale delle attività rotariane nel mondo nel 110° anniversario della fondazione del Rotary International, ha avuto luogo domenica 22 febbraio 2015. Protetti dall’inclemenza del tempo nell’ospitale passeggio della galleria Tergesteo, i 4 club di Trieste, Trieste Nord, Muggia e Monfalcone-Grado, si sono impegnati congiuntamente nel presentare le loro azioni di servizio più significative degli ultimi anni a un pubblico particolarmente sensibile. Sono state apprezzate sia le iniziative di più grande respiro come l’azione Polio-Plus (End Polio Now) di eradicazione della polio nel mondo, sia le attività, per così dire “a chilometri zero”, quali il supporto ai Rotary Camp di Ancarano ed Albarella a beneficio dei soggetti, specialmente giovani, diversamente abili, e hanno ricevuto specifica attenzione anche per gli interventi dei Rotary sul territorio immediato. Di questi vi è stata un’ampia illustrazione fotografica degli interventi di servizio svolti più recentemente. Tre orchestrine e coinvolgenti complessi musicali hanno allietato con le loro performance la giornata nonostante la “bora scura” all’esterno: i bravissimi Ragtime Trieste Jazz Band, i travolgenti Baggi & the Wonderband e soprattutto i Calicanto Band, ragazzi brillanti, gioiosi e diversamente abili che con la loro allegria hanno toccato il cuore dei presenti. Abbiamo presentato lo Shelter Box, strumento di soccorso e protezione civile di cui ci siamo dotati in collaborazione con altri club del Distretto: si tratta di un package contenente un’unità di sopravvivenza, ivi compresa una tenda anche riscaldata, con cibi, acqua, medicamenti, coperte, tempestivamente attivabile per 10 persone, eventualmente anche paracadutabile in situazioni di emergenza per calamità naturali. Il successo di tutta la manifestazione si è giovato della professionale regia e dello spirito generosamente trascinatore di Gaia Furlan. Il service “Svuotiamo i nostri armadi”, reclamizzato anche nel Rotary Day, ha sollecitato, trascinato, spinto i nostri soci a donare abbigliamenti ancora ottimi ma ormai in disuso, magari per motivi di moda (o di taglia ???), a chi ne possa aver più bisogno: un service utilissimo e di importanza vitale per i beneficiari ed a costo zero e di grande gratificazione individuale per i donatori-serventi, i veri “primi attori” del servizio a livello personale. Di tutte queste cose andatene fieri perché sono state fatte in virtù vostra, del vostro sostegno, anzi, le avete fatte VOI, con la vostra adesione e partecipazione al Club. Vale la pena di apprezzare come sempre più frequentemente nei service più sopra richiamati si estrinsechi una attività di fraterna colleganza e collaborazione tra i Club del territorio e in particolare tra i tre Club dell’area triestina e come questo legame e comunione d’intenti accenni gradualmente a estendersi anche ad altre realtà, come Monfalcone-Grado, Cividale, Koper-Capodistria. Primavera vien danzando……… Sono stato troppo lungo e certamente ho dimenticato qualcosa o qualcuno; ci leggiamo la prossima volta………. Un caro saluto, Fabio 6 PROGRAMMI Aprile GIOVEDÌ 2 Conviviale annullata per le Festività Pasquali GIOVEDÌ 9 - ore 13 Sede del Club Conviviale al caminetto - Argomento del giorno Fabio Santorini: “Il nostro sito WEB: come ci si arriva, com’è fatto, cosa ci troviamo dentro” GIOVEDÌ 16 - ore 20.30 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet con familiari Dott. Mario Alberti: “Come nasce un fumetto” GIOVEDÌ 23 – dalle 18.30 alle 20 Hotel Greif Maria Theresia Apericlub GIOVEDÌ 30 - ore 13 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet Dott. Gianluca Barneschi: “Una spia inglese e i Savoia in fuga da Roma a Brindisi” Maggio GIOVEDÌ 7 – ore 13 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet Matteo Busetti, Nicolas Hellner e Alisea Stroligo, studenti del Petrarca, illustreranno la loro missione alla Sessione Internazionale del Y.E.P.-P.E.G. (Parlamento Europeo Giovani) GIOVEDÌ 14 - ore 13 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet Dott. Domenico Guerrini: “La Medicina d’Urgenza” GIOVEDÌ 21 - ore 20.30 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet con familiari Ing. Paolo Frandoli: “Le grandi navi da crociera (navi bianche) ieri e oggi” GIOVEDÌ 28 – ore 20.30 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet con familiari Esibizione dei musicisti vincitori del Premio Fondazione Lilian Caraian. Presentazione del Mo. Romolo Gessi 7 ROTARY CLUB TRIESTE NORD ROTARY CLUB MUGGIA Aprile MARTEDÌ 7 – ore 13 Sede del Club Conviviale a mini-buffet – Argomenti rotariani MERCOLEDÌ 1 – ore 20 Conviviale con familiari – Lorella Pascolo: “Inseguendogli inquinanti nel polmone con la luce dei sincrotroni” VENERDÌ 10 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale con familiari - Incontro con il RC Peschiera del Garda MERCOLEDÌ 8 – ore 20 Hotel Lido Conviviale con familiari – Intervento del Maestro Serse Roma, artista contemporaneo presentato da Marianna Accerboni MARTEDÌ 14 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale a buffet – Maria Sandra Telesca, Assessore regionale della Salute: “La riforma sanitaria in Friuli Venezia Giulia” MARTEDÌ 21 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale a buffet – Assemblea dei soci per le modifiche e l’adeguamento del Regolamento MARTEDÌ 28 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale a buffet – Francesco Rossetti Cosulich: “L’ammiraglio Agostino Straulino” MERCOLEDÌ 15 – ore 20 Hotel Lido Conviviale con familiari – Amm. Ferdinando Sanfelice di Monteforte: “Paolo Caccia Dominoni, architetto, artista, scrittore e combattente” MERCOLEDÌ 22 – ore 20 Hotel Lido Conviviale con familiari – Rappresentazione di teatro dialettale MERCOLEDÌ 29 – ore 20 Hotel Lido Assemblea straordinaria per l’approvazione del nuovo Statuto e Regolamento Maggio MARTEDÌ 5 – Conviviale posticipata a giovedì 7 VENERDÌ 1, SABATO 2 E DOMENICA 3 – Interclub con i RC Altoetting e Treviso Nord a Trieste GIOVEDÌ 7 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale con familiari – Interclub con il RC Amersham MERCOLEDÌ 6 – ore 20 Hotel Lido - Conviviale in interclub con l’Accademia della Cucina MARTEDÌ 12 – ore 13 Sede da definire MARTEDÌ 12 – ore 20 Hotel Greif Maria Theresia Conviviale a buffet con familiari – Presentazione del Conviviale con familiari in interclub con il Panathlon service Auxilia “Raccontami una favola” Club Trieste SABATO 16 – ORE 19 Golf Club Padriciano – Interclub con i Club con i RC Klagenfurt W. e Lubiana MERCOLEDÌ 13 – Conviviale anticipata a martedì 12 MARTEDÌ 19 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale con familiari – Incontro con il Prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi MERCOLEDÌ 20 – ore 20 Hotel Lido - Conviviale di argomenti rotariani MARTEDÌ 26 – ore 20.30 StarHotel Savoia Excelsior Conviviale a buffet – Marianna Vitale e Alessandra Goina: “Rotaract e Interact a Trieste” MERCOLEDÌ 27 – ore 19 Hotel Lido - Conviviale con familiari – intervento della dott.ssa Claudia Salmini, responsabile dell’Archivio di Stato di Trieste 8 VITA DEL CLUB Conviviale n. 3288 5 febbraio 2015 – ORE 20.30 HOTEL GREIF MARIA THERESIA Fouad Allam: l’Islam, l’Europa e il terrorismo Presiede Fabio Santorini Ospite del Club Khaled Fouad Allam Ospiti dei soci di Augusto Grube: dott. Alessandro Ranieri Soci presso altri Club Davanzo, de Visintini, Predonzani (RC Trieste Nord, 3 febbraio) Giraldi (RC Westminster East, 4 febbraio) La conviviale si apre con il tradizionale saluto alle bandiere e il tocco della campana. L’ospite d’onore della serata, il prof. Khaled Fouad Allam, non è ancora arrivato a causa di un ritardo dell’aereo in arrivo da Roma. Nell’attesa, il Presidente informa che il prossimo giovedì si svolgerà un caminetto nella sede del Club e ricorda l’importante appuntamento di domenica 22 febbraio, giornata nella quale si festeggerà il 110° compleanno del Rotary con la manifestazione “Rotary Day” in Galleria Tergesteo. Invita poi Romolo Gessi a illustrare brevemente ai soci il Galà dell’Operetta che si svolgerà il 25 del mese al Rossetti con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta da lui stesso. Al termine della cena, finalmente arriva il prof. Allam. Dopo una breve presentazione, Santorini gli cede la parola per esporre la sua conferenza sul tema attualissimo dei rapporti tra l’Islam, l’Europa e il terrorismo. L’interessante relazione è seguita da numerosi interventi e domande. Soci presenti: 60 Familiari: 18 Un uditorio particolarmente attento ascolta le parole di Allam 9 Conviviale n. 3289 12 febbraio 2015 – ORE 13 SEDE DEL CLUB Alberto Cappel svela le sigle misteriose che mascherano tasse e balzelli Presiede Fabio Santorini Soci presso altri Club Bernetti (RC Trieste Nord, 10 febbraio) Giraldi (RC Westminster East, 11 febbraio) Il Presidente ricorda la partecipazione della Ragtime Jazz band, diretta da Giorgio Berni, alla prossima conviviale, invita a partecipare alla conferenza che Maurizio De Vanna terrà oggi sul comportamento umano tra geni e ambiente e al Rotary Day del 22 febbraio. Invita quindi Alberto Cappel a prendere la parola, nell’ambito del ciclo “L’argomento del giorno”, su un tema assai intricato e spinoso: la moltitudine di sigle nel settore del fisco o, più semplicemente, i “misteriosi” acronimi sotto i quali si nascondono le tasse. La dettagliata e esaustiva esposizione viene applaudita calorosamente dall’uditorio. Soci Presenti: 61 10 Conviviale n. 3290 19 febbraio 2015 – ORE 20.30 HOTEL GREIF MARIA THERESIA Conviviale a ritmo di jazz con la Trieste Ragtime Band di Berni Graditissima presenza questa sera della Trieste Ragtime Jazz Band, complesso musicale nato circa 15 anni fa che raccoglie musicisti appassionati del jazz di New Orleans e di Chicago degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. I modelli cui si ispirano sono Armstrong, Bechet, Kid Ory e le band che si Presiede esibivano negli storici locali di Storyville, Basin Street e di Chicago. I suoi Fabio Santorini componenti sono: Gino Cancelli alla tromba, Luka Carli al clarinetto, Lucio Ospiti del Club Zanella al trombone, Marko Cepak alla chitarra, Andrea Zullian al basso, Giorgio Berni e la Lorenzo Fonda alla batteria e Giorgio Berni al pianoforte e wasboard. Trieste Ragtime Jazz Band Il Presidente, dopo aver dato il benvenuto al complesso, informa che mercoledì 25 febbraio al Circolo della Stampa Piero Paolo Battaglini ricorderà Ospiti dei soci il compianto prof. Vittorio Giammusso. di de Carli: Armando e Terminata la cena, il Presidente invita la band a raggiungere gli strumenti: il Marina Rinaldi, del RC Trieste Nord brillante concerto che ne segue viene calorosamente apprezzato ed applaudito da tutti. Soci presso altri Club Armenio (RC Muggia, 18 febbraio) Giraldi (RC Westminster East, 18 febbraio) Soci presenti: 50 Familiari: 17 L’esibizione della Trieste Ragtime Jazz Band 11 Conviviale n. 3291 22 febbraio 2015 GALLERIA TERGESTEO ROTARY DAY L’EVENTO/1 Un pieno di parole e musica al Tergesteo per festeggiare i 110 anni del Rotary E’ finalmente arrivato il “fatidico” 22 febbraio, la giornata dedicata al Rotary Day, per festeggiare e ricordare i 110 anni del Rotary. La manifestazione che si è svolta nella splendida cornice della rinnovata Galleria Tergesteo, è stata resa possibile grazie al concreto aiuto e supporto di alcuni dei nostri soci e in particolare: in primis Gaia Furlan, instancabile e impareggiabile coordinatrice, Francesco Granbassi, Marino Predonzani, Guendal Cecovini Amigoni, Paola Bardi, Giulio Bonivento, Alessandro Cosenzi, Chiara Modricky, Bruno Norbedo e Serena della nostra segreteria. Momento clou per il nostro Club la nomina a soci onorari della cara Fulvia Costantinides e dell’amico Gino Pavan. Nelle pagine seguenti trovate un ampio articolo sulla giornata (servizio di Mattia Assandri), correlato da belle fotografie scattate da Gianni Mohor. Una bella immagine dall’alto della Galleria (foto di Guendal Cecovini Amigoni) 12 L’EVENTO/2 Giuliano Cecovini: abbiamo sconfitto la poliomielite in quasi tutto il mondo Da sin. nella foto: Fabio Santorini, Giuliano Cecovini, Marianna Vitale, Claudio Cressati, Pier Cipriano Rollo e Massimo Pasino Le condizioni meteorologiche avverse non hanno fermato il Rotary Day 2015, allestito a Trieste all’interno della Galleria Tergesteo, frequentato da un continuo afflusso di persone. Moltissimi infatti i triestini che hanno partecipato all’iniziativa organizzata in occasione del 110° anniversario del Rotary per presentare in modo informale e coinvolgente i principi su cui è basato il sodalizio, i progetti sviluppati a favore della comunità locale e le iniziative messe in campo in tutto il globo, come la lotta per sconfiggere definitivamente la poliomielite. Un successo determinato sia dal ricco programma di eventi sia dalla curiosità nei confronti dei numerosi progetti rotariani che sono stati presentati dai soci stessi, grazie anche a una ricca esposizione di materiali fotografici. “Il Rotary nel corso della sua storia ha raggiunto traguardi importanti ha detto l’Incoming Governor del Distretto 2060, Giuliano Cecovini -. Oggi ad esempio l’obiettivo di eliminare completamente la poliomielite è molto vicino, dato che grazie al programma di vaccinazioni “PolioPlus”, avviato negli Anni ’80, la malattia ormai è endemica solo in due nazioni. Resta da fare un ultimo sforzo e debellare per sempre questa piaga sanitaria globale”. L’incoming Governor Giuliano Cecovini e Gaia Furlan, instancabile coordinatrice dell’evento 13 L’EVENTO/3 Fulvia Costantinides e Gino Pavan soci onorari L’evento, organizzato per l’area giuliana da Rotary Club Trieste, Rotary Club Trieste Nord, Rotary Club Muggia e Rotary Club Monfalcone-Grado con la partecipazione dei Rotaract Trieste e Monfalcone-Grado e dell’Interact Trieste, è stato inoltre l’occasione ideale per assegnare il riconoscimento di soci ad honorem del Rotary Club Trieste, alla giornalista e mecenate Fulvia Costantinides e al noto architetto Gino Pavan. Il Presidente con Fulvia Costantinides e Gino Pavan Dal palco del Rotary Day sono poi stati annunciati e premiati i vincitori del Concorso fotografico “Illumina il Futuro”, riservato ai ragazzi dai 14 ai 20 anni, ovvero quale prima assoluta Giulia Ginocchi di Grado, mentre Gaia Masoli (Trieste), Mirjam Haipel (Muggia) e Agostino Rodda (Trieste) sono i vincitori rispettivamente della categorie Scienza, Architettura e Mare. Segnalati inoltre Lucia Gabrielli (Trieste) e Francesca Vitale (Trieste). 14 L’EVENTO/4 Una girandola di band musicali dalla “Calicanto” alla “Baggi & the Wonderband” Grande curiosità è stata suscitata dal Laboratorio Provinciale Permanente di Scrittura Creativa, sviluppato con il sostegno del Rotary, al quale hanno partecipato numerosi bambini e dall’esposizione di una ShelterBox, la “scatola” contenente tutto il necessario per garantire la sopravvivenza di una famiglia per alcuni giorni in caso di emergenza umanitaria. Apprezzatissime, infine, le band musicali che si sono alternate nel corso della giornata riuscendo a coinvolgere il pubblico passando dalle sonorità della Calicanto Band, (foto a sinistra) composta da ragazzi diversamente abili nell’ambito del grande progetto d’integrazione sviluppato dell’Asd Calicanto Onlus, al jazz della Ragtime Jazz Band, ai brani della Baggi & The Wonderband. Mattia Assandri Baggi & The Wonderband Ragtime Trieste Jazz Band 15 Conviviale n. 3292 26 febbraio 2015 – ORE 18.30 CAFFE’ SAN MARCO Apericlub con Ulrike Andres: tutti i segreti del petrolio Presiede Fabio Santorini Ospiti dei soci di G. Cappel: Umberto Centa Visitatori Michela Cattaruzza del RC Trieste Nord Soci presso altri Club Giraldi (RC Westminster East, 25 febbraio) Soci presenti: 54 L’Apericlub di oggi si svolge con il consueto orario a partire dalle 18.30 nello storico Caffè San Marco. Dopo un breve resoconto sul successo riscosso dome-nica in Tergesteo in occasione della manifestazione del Rotary Day, il Presidente invita la consocia Ulrike Andres a prendere la parola sull’attualissimo e interessante tema del per-ché il prezzo del barile scenda ancora. Al termine i presenti esternano il loro apprezzamento con un caloroso applauso e alcune domande e interventi. 16 Conviviale n. 3293 5 marzo 2015 – ORE 13 HOTEL GREIF MARIA THERESIA I trasporti ferroviari in Europa secondo Massimiliano de Lindegg Il Presidente apre la conviviale con il tradizionale saluto alle bandiere e il tocco della campana. Informa i presenti che giovedì prossimo Lelio Triolo, Nico Guerrini e Fulvio Zorzut del Trieste Nord tratteranno “L’argomento del giorno”, che stavolta verterà sulla riforma sanitaria nella nostra Regione, e che ci sono ancora posti disponibili per il viaggio a Milano organizzato da Serena Cividin in occasione Presiede dell’EXPO. Fabio Santorini Cede poi il microfono a Paolo Volli, del Rotary Club Trieste Nord, per una breve presentazione del convegno “Per non dimenticare: dalla lacerazione Visitatori Volli del RC Trieste Nord della Grande Guerra alla ricomposizione della coscienza europea”. Al termine del pranzo, prende la parola il consocio Massimiliano de Lindegg Soci presso altri Club che illustra la situazione dei trasporti ferroviari merci in Europa. Benelli, Davanzo, de Ferra L’interessante relazione, correlata da numerose diapositive, viene vivamente e Kostoris apprezzata dai presenti. (Riunione staff Governatore 2015/16, 28 febbraio) Debenedetti (RC Genova, 3 marzo) Oddi, ospite e relatore, e Armenio (RC Muggia, 4 marzo) Soci Presenti: 52 Un pubblico attento segue la presentazione di de Lindegg 17 Conviviale n. 3294 12 marzo 2015 – ORE 13 SEDE DEL CLUB La riforma sanitaria regionale a tre voci: Guerrini, Triolo e Zorzut Presiede Fabio Santorini Ospiti del Club Zorzut del RC Trieste Nord Soci presso altri Club Alberti (Rotary Day al RC Madonna di Campiglio, 22 febbraio) Armenio (RC Muggia, 11 marzo) Il Presidente informa dell’appuntamento di giovedì prossimo al Greif per assistere allo spettacolo di Alessio Colautti e quindi passa la parola a Alberto Pasino per una breve presentazione del-la tavola rotonda “Donna è lavoro: professionalità a confronto” che si svolgerà il 20 marzo all’Hotel Savoia. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Studi Legali Associati, prevede interventi delle nostre socie Cristina Benussi, Marina Bortul, Cristina Pedicchio, Ulrike Andres e Tiziana Sandrinelli. Al termine prendono la parola Nico Guerrini, Lelio Triolo e Fulvio Zorzut per esprimere le proprie opinioni sulla recente riforma sanitaria nella nostra Regione. Soci presenti: 48 18 Conviviale n. 3295 19 marzo 2015 – ORE 20.30 HOTEL GREIF MARIA THERESIA Cecchelin secondo Alessio Colautti E il Rotary scoppia a ridere Presiede Fabio Santorini Ospiti del Club Alessio Colautti Livio e Giorgia Cecchelin Luciano Delak Ospiti dei soci di Giraldi: dott. Cesare Zago Visitatori Bernardino de Hassek, del RC Monza Est, e signora Soci presso altri Club Alberti (RC Madonna di Campiglio, 13 marzo) Campailla (RC Luxembourg-Kiem, 16 marzo, e RC LuxembourgSchuman, 18 marzo) Cossutti (RC Udine, 17 marzo) Soci presenti: 47 Familiari: 14 19 Sala affollata, questa sera, per l’atteso varietà di Alessio Colautti. Colautti, che stasera è accompagnato dal figlio e dalla nipote di Angelo Cecchelin, e dal musicista Delak. Colautti, da circa cinque anni è impegnato nella riscoperta e riproposta del vastissimo repertorio di Angelo Cecchelin, storico comico satirico triestino, del quale mette in scena numerosi spettacoli con i quali è stato impegnato in diverse località sia con l'accompagnamento del solo pianoforte che dell'orchestra. L’esilarante e professionalmente impeccabile esibizione è calorosamente e lungamente applaudita. Conviviale n. 3296 26 marzo 2015 – ORE 20.30 HOTEL GREIF MARIA THERESIA Franco Però racconta il “suo” Rossetti Una vita dedicata al teatro Ultima conviviale del mese, spostata alla sera per favorire la partecipazione dell’ospite, il Direttore artistico del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Rossetti”, dott. Franco Però. Presiede Fabio Santorini Ospiti del Club Franco Però Fulvia Costantinides Soci presenti: 44 Dopo aver ricordato ai presenti che la prossima conviviale è annullata per le Festività pasquali, Santorini presenta il dott. Franco Però. Nato a Trieste nel 1950, si è laureato in Lettere Moderne presso l’ateneo triestino con una tesi intitolata “L’attività scenografica a Trieste dall’ultimo quarto del Settecento alla fine del periodo postromantico”. Ha una lunga esperienza di prestazioni artistiche nel mondo del teatro, in primo luogo come regista. Spettacoli da lui firmati sono andati in scena sul territorio nazionale, diversi sono stati prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da altri teatri della città e della regione. Gli cede poi la parola affinché esponga la sua conferenza sul tema dei teatri nazionali e di quelli di preminente interesse culturale. 20 VITA ROTARIANA Assemblea di formazione distrettuale Sabato 9 maggio presso il Park Hotel di Villa Fiorita a Monastier di Treviso si svolgerà l’Assemblea di Formazione Distrettuale del Governatore incoming Giuliano Cecovini, aperta a tutti i soci, in cui verranno approfonditi gli indirizzi programmatici del Presidente internazionale e gli orientamenti per il nostro Distretto e quindi anche per il nostro Club. Dona il 5xmille alla Rotary Onlus Distretto 2060 Rotary Onlus è un’organizzazione non lucrativa avente lo scopo di finanziare progetti nel settore umanitario da realizzarsi esclusivamente nell'ambito territoriale del Triveneto, ed è l'unica Rotary Onlus esistente in Italia: Distretto Rotary 2060. I contributi per i progetti da finanziare possono essere richiesti dai Rotary Club e dai singoli soci rotariani, che su base personale e volontaria diventano soci della Onlus tramite un versamento annuale di euro 10 a socio. La Rotary Onlus è finanziata in via prioritaria, come tutte le altre Onlus, tramite il 5 per mille della personale dichiarazione dei redditi: Codice 21 fiscale 93150290232. PARLA IL ROTARY KHALED FOUAD ALLAM Islam, Europa e terrorismo (abstract) Giovedì 5 febbraio Sociologo e politico di origine algerina, nato a Tlemcen, dopo aver vissuto in Marocco, Algeria e Francia, è cittadino italiano dal 1993. Ha insegnato Islamistica all’Università di Urbino ed è docente di Sociologia del mondo musulmano all’Università di Trieste. Visiting professor all’École Pratique des Hautes Études en Sciences Sociales, Università di Parigi. Autore del saggio “Il jihadista della porta accanto”, edizione Mondadori 2014-15 Già editorialista di “La Repubblica” e “La Stampa”, dal 2010 collabora con “Il Sole 24 Ore”. Tiene conferenze e seminari in Europa, Stati Uniti, Sud America, Asia e mondo arabo. Ospite e consulente di talk show televisivi, ha fatto parte del comitato scientifico del Salone del Libro di Torino. Deputato del Parlamento italiano nella XV legislatura, è stato membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera. Collabora con la rivista “Esprit” e nel 2008 è stato insignito del titolo di Dottore Honoris Causa in Sociologia dall’Università Riccardo Palma di Lima (Perù) per i suoi lavori sull’Islam contemporaneo e la questione Mediterranea. La questione del terrorismo di matrice islamica, o che utilizza l’Islam come paradigma della sua eversione è uno dei fenomeni più complessi delle nostre società. La complessità è dovuta ad un insieme di fattori congiunturali e strutturali. A livello congiunturale si può affermare che questi ultimi 30 anni il contesto delle relazioni internazionali è stato fortemente impregnato da una serie di elementi: la crisi delle società arabe e la crescita di un fondamentalismo islamico che si è radicalizzati fino ad inventare una forma inedita di terrorismo, il terrorismo di prossimità, dove è estremamente difficile prevedere ed identificare il terrorista stesso, per questo ho chiamato il mio ultimo saggio “Il jihadista della porta accanto”. A livello strutturale si può affermare che una serie di elementi tendono a rafforzare la crisi attuale delle relazioni fra l’Islam e l’occidente; ad esempio la difficoltà che ha l’islam di governare la produzione della sua violenza che diventa violenza politica a causa di una lettura di testi del corano che sono interpretati sia in modo letterale sia in assenza di qualunque contesto storico e critico. L’altro elemento tende a rendere più complessa l’integrazione dell’Islam nel contesto mondiale; la radicalizzazione di una certa parte dell’Islam tenderà sempre più a tradursi in una maggior diffidenza delle opinioni pubbliche europee nei confronti delle popolazioni musulmane, con tutte le sue conseguenze: populismi, emarginazione ed il ripiegamento dell’Islam su se stesso. Tutto questo avviene mentre si sta delineando un Islam europeo, che è però intrappolato fra radicalismo e opinioni pubbliche diffidenti. Perciò sarà sempre più importante innovare nelle future politiche di integrazione, a livello culturale e sociale, perché l’Islam non è più un fenomeno localizzabile all’interno di una dimensione nazionale, ma è un fenomeno mondiale che ci coinvolge tutti, l’attuale fase terroristica ne è una dimostrazione, che però bisogna assolutamente scongiurare. 22 ULRIKE ANDRES Perché il prezzo del barile scende ancora? Giovedì 26 febbraio Da giugno 2014 a gennaio 2015 il prezzo del petrolio greggio Brent è sceso del 60%, da USD 110 /bbl a USD 50 /bbl, per poi oscillare intorno le USD 60 /bbl. Perché è successo questo? Abbiamo oggi un disequilibrio di offerta e domanda nel mercato del petrolio, in quanto la capacità mondiale di produzione di petrolio è cresciuta considerevolmente, a livelli di 100 mbd (milioni di barili giorno), mentre la domanda ammonta a soltanto 92-93 mbd. Il livello di produzione attuale si trova intorno a 95 mbd, con un aumento di scorte consistente negli USA, e in altri paesi di consumo (Cina, India). Le cause di questo forte decremento del prezzo del petrolio sono principalmente attribuibili a fattori di offerta: 23 • la crescita della produzione di petrolio di scisto negli USA (+ 4 mbd da 2006), che porta gli USA assieme ad Arabia Saudita e Russia tra i primi produttori mondiali • la decisione dell’ OPEC (e principalmente dell’Arabia Saudita) di mantenere un livello di produzione alto, per difendere la loro parte di mercato internazionale • investimenti altissimi dal 2010 nel settore Upstream (esplorazione e sviluppo di petrolio e gas), di oltre USD 2.500 miliardi. • nuove tecnologie che riducono i costi di produzione e aumentano la vita dei giacimenti, • il ritorno del petrolio della Libia al mercato internazionale. La crisi economica e le ripetute correzioni al ribasso delle previsioni sull’attività economica globale hanno aggravato la situazione. Ma hanno anche contribuito a un trasferimento di redditi dai paesi esportatori di petrolio verso gli importatori (stimato al 2% del PIL mondiale). L’effetto positivo sarà un rilancio delle economie, con pressioni al ribasso sull’inflazione. Fino al momento in cui vedremo un nuovo equilibrio tra offerta e domanda, il prezzo del barile non tornerà a crescere, e sicuramente rimarrà lontano dei livelli record del 2014. E’ importante continuare con le misure di efficienza energetica, e con la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare l’uso intelligente delle nostre risorse. MASSIMILIANO DE LINDEGG I trasporti ferroviari merci in Europa Giovedì 5 marzo Treno e camion, nemici? Oggi concorrenti, ma in realtà sono complementari. Solo la miope organizzazione della logistica da parte dei governi e degli enti regolatori porta agli squilibri ed alle inefficienze attuali. Il treno è competitivo per lunghe distanze e volumi importanti e regolari. Il vantaggio del treno: 1 treno corrisponde a circa 30 – 45 camion riducendo la congestione stradale. Un solo treno contribuisce a far risparmiare il 57% di energia e a ridurre del 67% le emissioni di CO2 rispetto al trasporto via strada. La concorrenza modale Il settore ferroviario è in grande evoluzione in Europa ma nonostante la liberalizzazione il peso della ferrovia nel trasporto merci è generalmente limitato e in calo. L’Italia si distingue come esempio negativo per la bassa incidenza del traffico su rotaia, mentre la Svizzera costituisce un esempio a livello europeo. L’asse tra Scandinavia e Italia è il più importante d’Europa Il corridoio Nord – Sud serve circa il 50% del traffico merci europeo (20% l’Est e 30% l’Ovest). Il transito italiano alpino più importante è il Brennero (circa 40% delle merci totali) ma ferroviariamente il Gottardo è il maggiore. L’evoluzione della concorrenza: il settore, a livello europeo, dopo una fase di liberalizzazione che ha visto lo sviluppo di molte imprese private, sta evolvendo verso un oligopopolio di imprese statali in grado di sostenere l’impegno economico finanziario. Il mercato ferroviario italiano Il mercato ferroviario italiano ha subito una drammatica riduzione principalmente a causa del progressivo ritiro di Trenitalia dal settore merci, forte fonte di perdite. Lo sviluppo delle imprese “private” ha contribuito al recupero del traffico e oggi la quota di mercato di Trenitalia è scesa a circa 2/3 a livello nazionale (<50% al Nord). Limiti allo sviluppo: regole asimmetriche tra le diverse modalità, a favore della strada: • nessun/poco ritardo alle frontiere • nessun test di lingua per i guidatori • possibilità di dormire nel camion • nessun bisogno di cambiare mezzo alla frontiera • pochi controlli su orari di guida • nessun bisogno di ottenere autorizzazioni e/o comprare energia e manutenzioni da concorrenti • licenze di guida europee Proposti gigalyners, lunghi come 6 auto, e pesanti come 52 auto (60 tons). 24 Le sfide da affrontare in Italia: la liberalizzazione Regole asimmetriche che incoraggino nuovi entranti (certificati di sicurezza, disponibilità risorse, macchinisti,…). Separazione del gestore dell'infrastruttura da parte degli operatori dei servizi. Disponibilità di servizi di base efficienti in modo neutrale: soccorso in linea, manutenzione, manovra. Accesso libero ai terminal e alla rete attraverso la gestione neutrale delle infrastrutture. Regole di sicurezza positive e non finalizzate a creare barriere in entrata, coerenti con quadro europeo. Regole di lavoro orientate all‘efficienza e coerenti con le esigenze peculiari del servizio. L’importanza dell’infrastruttura per la competitività del paese La rete ferroviaria italiana non ha caratteristiche in linea con le esigenze del mercato e con le linee principali europee. Siamo al 3° posto in Europa (EU 27) per km di infrastruttura di trasporto (ferrovie + strade)… ma solo al 14° per densità rete ferroviaria in rapporto alla superficie e al 25° in rapporto agli abitanti. RFI (gruppo FS) persegue con forza una politica di riduzione degli scali disincentivando la realizzazione di nuovi terminal. Priorità nell‘assegnazione delle tracce ai passeggeri ed ai lavori. Interventi infrastrutturali, esempio Svizzera La Svizzera persegue da anni una strategia di sviluppo dell’infrastruttura con la realizzazione di importanti tunnel ferroviari. Dopo il completamento dei nuovi tunnel la capacità ferroviaria raddoppierà. Il nuovo formato treno potrà raggiungere le 2-4.000 tons, lunghezze fino a 1500 m viaggiando a 120 km/h. Il tempo di transito tra Milano e Zurigo per i treni passeggeri si ridurrà da 4h e 10’ a 2h e 40’. Possibility interventi: infrastruttura italiana, esempio Torino – Lione 8,5 miliardi di Euro di investimenti con contributo UE al 40% (2,7 a carico Italia). Termine lavori previsto per il 2023. Nel 2035 si 25 prevede di aumentare la quota di traffico via ferrovia dall’attuale 26% al 55%. La gestione politica delle grandi opere 112 comuni coinvolti (di cui 25 in Italia). Tutti i francesi e la maggioranza degli italiani è favorevole. I comuni contrari sono interessati solo amministrativamente (galleria a 50m di profondità) o non interessati direttamente. Complessivamente rappresentano 30.000 abitanti su un totale di oltre 2,5 milioni. La galleria base del Semmering La realizzazione della galleria rientra nel progetto del corridoio baltico-adriatico. I lavori sono iniziati nel 2012 e la lunghezza del tunnel sarà di 27,3 chilometri. La galleria dovrà essere completata nel 2024. Saranno realizzati treni da 1800 a 2000 ton lorde con semplice trazione, in funzione del tipo di locomotive. La Galleria Koralm tra Graz e Klagenfurt La nuova linea ferroviaria del Koralm che collega Graz a Klagenfurt è il naturale prolungamento della galleria del Semmering; Il suo completamente è previsto per il 2022 – 2023. E’ tuttavia già chiaro che i treni da 2000 ton lorde che saranno trazionati su quell‘asse non potranno essere inoltrati in Italia con quella prestazione in quanto la Pontebbana non consente un tale peso. Attualmente sulla Pontebbana, le locomotive di Trenitalia riescono a tirare treni da 1300 ton ed alcune locomotive più moderne in dotazione ad altre imprese ferroviarie un massimo di 1400 ton in salita. La nuova linea ferroviaria Fiume - Zagabria – Ungheria I lavori veri e propri sul tratto da Zagabria a Fiume, che includono due stazioni ferroviarie, inizieranno nel 2015 e questo è l’investimento di intorno ai due miliardi di euro. Questo tratto dovrebbe entrare in funzione nel 2018. Nel contesto della logistica, non basta solo avere un porto funzionale e moderno, ma anche un sistema ferroviario funzionale e moderno e centri logistici efficiente e moderni, perché solo in questo modo il porto può essere competitivo con gli altri porti dell’Adriatico e con gli porti del Nord Europa. Oltre 700 milioni di euro saranno investiti nel più ampio territorio fiumano. I corridoi del Nord: l’esempio Amburgo / Rotterdam – Budapest Sono realizzati treni da 2400 tonnellate (30 carri) che transitano via l’Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Germania. Questi treni sono, per la maggior parte del percorso, a trazione singola; hanno dunque pressappoco lo stesso costo kilometrico di un treno «italiano». In Italia i treni sono al massimo da 1600 ton (20 carri), salvo rarissime eccezioni, a 2000 ton dal porto di Ravenna (acciaio per Marcegaglia / Feldspato per le piastrelle attorno a Sassuolo). I corridoi del Nord: l’esempio Amburgo / Rotterdam – Budapest Le 800 ton lorde di differenza equivalgono a 10 carri dunque circa 550 ton in meno di merce trasportata ossia circa 1/3 di merce in meno. A parità di costo, lo svantaggio competitivo ferroviario italiano in confronto al Nord Europa è dunque del 33%. In soldoni, se un treno ha un costo di 40.000 € per la trazione e carichiamo 1100 tonnellate in 20 carri, il costo a tonnellata in Italia sarà di circa 36 €. Con lo stesso costo a treno, caricando circa 1650 tonnellate in 30 carri, il costo si riduce a 24 € a tonnellata. Un enormità in termini di logistica… anche in considerazione del fatto che un porto, per le operazioni di trasbordo nave – banchina – ricarico su treno incassa mediamente 6 - 8 € a tonnellata. 26 LELIO TRIOLO E FULVIO ZORZUT La riforma sanitaria nel Friuli Venezia Giulia Giovedì 12 marzo LELIO TRIOLO Jorge Santayana, il filosofo spagnolo naturalizzato statunitense sosteneva che “chi non conosce la storia è condannato a ripercorrerla”. Dobbiamo conoscere il passato per capire il presente: nei prossimi 5 minuti vi darò informazioni “flash” su 5 argomenti, sufficienti per capire perché siamo giunti al punto in cui siamo e per capire e dove andremo, con la Sanità nazionale e con quella locale. Non darò giudizi, presenterò solo nudi fatti. Nel 1978 venne approvata la legge di Riforma Sanitaria n° 833, basata sul modello inglese. Dopo un primo articolo di intenzioni velleitarie, si definivano le unità territoriali, le famose Unità Sanitarie Locali, alle quali venivano affidati gli Ospedali, superando il disposto della lucidissima ed innovativa Legge Mariotti (L. 132/1968) che li aveva costituiti in Ente autonomo. Solo in via provvisoria si mantennero i requisiti minimi degli ospedali definiti dalla “Mariotti”, poi prevalse il criterio di risparmio e si poterono impoverire in termini di specialità e prestazioni offerte. Il Sistema sanitario inglese è intanto andato alla deriva: la Thatcher aveva quale piano occulto la privatizzazione del Servizio Sanitario, e anche se non ha fatto in tempo ad ottenere tale risultato, il degrado della sanità in Inghilterra ha portato i Medici inglesi a uscire dagli ospedali, dove ora lavorano in buona parte operatori stranieri. Per risparmiare, i prelievi di sangue vengono spediti per aereo in India, e le risposte del dosaggio tornano in Inghilterra per via telematica. L’Italia sta proseguendo sulla via inglese: nessuna forza politica salvo Rifondazione Comunista se ne è 27 dissociata, anzi Berlusconi voleva abolire il Servizio Sanitario Nazionale e restituire ai singoli cittadini i 1700 euro/annui del costo medio dell’assistenza sanitaria pro capite che venivano loro prelevati attraverso le tasse. Ma come avrebbe fatto l’anziano pensionato che ne costa 20.000 o il malato grave che supera abbondantemente i 100.000 euro l’anno? Negli anni '80 tre gruppi politico-economici pensarono di far concorrenza agli ospedali pubblici. Erano Andreotti e Ciarrapico, Berlusconi con la Mediolanum e l’allora Ministro della Sanità De Lorenzo. Pensarono di costruire in Italia 100 cliniche private da 1000 letti: ma dove procurarsi il Personale? Lo disse apertamente il Ministro al “Maurizio Costanzo show”: si doveva fare in modo che i medici migliori andassero via dagli ospedali. Venne quindi creata “l’aziendalizzazione” degli Ospedali, eliminando la stabilità in ruolo ed introducendo sia la licenziabilità sia il lavoro a termine, si decise che “la fiducia” (sic) del Direttore Generale era indispensabile al mantenimento del posto, si istituiva la Dirigenza dei medici a zero lire, e si assumevano solo medici già specialisti (così erano disponibili meno medici per assunzione pubblica, e chi si stava specializzando non poteva maturare diritto a pensione). Per di più si eliminavano i durissimi esami preliminari di “Idoneità Nazionale ad Aiuto” (più o meno vice-primario) e di “Idoneità Nazionale a Primario”, che operavano una sana selezione eliminando i meno volonterosi e i meno studiosi: Il risultato è stata una facilitazione nei concorsi di assunzione, e si è per di più permesso al Direttore Generale di assumere come Primario chi volesse della graduatoria, persino l’ultimo classificato o il meno esperto. La Legge è passata con amplissima maggioranza, e nessuno è tornato indietro nonostante le disgrazie giudiziarie occorse a chi aveva voluto quelle innovazioni. I Dirigenti dei sindacati medici, che sostennero entusiasti queste innovazioni, divennero rapidamente Manager di Ospedali, a stipendio d’oro. Nel 1992, quando ero primario da un anno, andai alla Scuola di Direzione Aziendale Bocconi per un Corso di management sanitario. Ci presentarono un futuro definito: l’obiettivo a livello nazionale era imitare il Canada che aveva ridotto i posti-letto per acuti a 1 per mille abitanti, più 3 per mille abitanti per la lungodegenza: per confronto, quando sono stato assunto in ospedale nel 1974 eravamo al 12 per mille, e oggi (2015) siamo al 4 per mille in discesa verso il 3 per mille. Ma in Italia si va lentamente verso l’1 per mille senza neppure prevedere posti per la lungodegenza… Una previsione che torna spesso è quella che l’ospedale pubblico dovrebbe coprire solo i cosiddetti “grandi rischi” (emergenza vera, Rianimazione, Cardiochirurgia, Neurochirurgia, e simili), quelli che al cittadino costerebbe troppo pagarsi di persona. Problema locale, che non dovrebbe esistere ma esiste: la convivenza Ospedale-Corso di Laurea in Medicina. L’Università non ha come interlocutore il Direttore Generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria: tratta direttamente con la Regione, che dà poi ordini al Direttore Generale. Questi è inoltre soggetto ad un Comitato di indirizzo di 3 membri, il cui Presidente è il Capo del Dipartimento Universitario a cui afferiscono i Corsi di Laurea di ambito sanitario. Ho passato 5 anni in un reparto Universitario di alto livello scientifico: il Cattedratico mi ha convinto che la priorità istituzionale universitaria è la ricerca scientifica, seconda viene la didattica, ultima (anche se non ultima) viene l’assistenza. Così in effetti succede nelle ex Facoltà di Medicina di Torino, di Genova, eccetera, e nella nostra regione a Udine, dove il Corso di Laurea fa una limitata e sofisticata attività di nicchia; ma a Trieste la vocazione del Corso di Laurea in Medicina è da sempre fortemente rivolta all’assistenza. Nel 1997 i reparti universitari e ospedalieri erano globalmente di quasi pari dimensione. Nel 1998 si iniziò a ridurre drasticamente i postiletto: attraverso sofferti accordi con l’Università vennero chiusi essenzialmente letti ospedalieri, che ora sono divenuti una netta minoranza, per giunta in calo ulteriore. Ma c’è un particolare: i reparti del Corso di Laurea costano molto di più a parità di prodotto (pazienti curati) senza che vi sia una sostanziale diversità di efficacia di cura rispetto a quelli ospedalieri. Il maggior costo deriva da maggiori dotazioni di personale medico e infermieristico, e dal fatto che gli specializzandi, che in alcune strutture curano la corsia, chiedono una maggior quantità di accertamenti strumentali. Trenta anni fa il Ministero aveva determinato la diversità dei costi: i reparti dei Corsi di Laurea a livello nazionale costavano in media il 20% in più. A Trieste si conteggiò pure la differenza, ma la si tenne riservata: attraverso politici del Consiglio di Amministrazione si venne a sapere che costavano il 40% in più. Non ci sono dati aggiornati, ma la sproporzione con l’Ospedale dovrebbe essere aumentata nel 28 tempo. Il budget della Sanità a Trieste è fisso: la scelta è tra poca assistenza di alto costo o più assistenza a basso costo. E’ stata preferita quella di alto costo, per cui ovviamente se ne farà di meno. E intanto per i Docenti di ambito sanitario c’è un impegno orario impressionante, per la preclusione a far insegnare in modo ampio gli ospedalieri che in buona parte provengono da questa stessa Università: alcuni professori associati dichiarano 600 ore annue di insegnamento annuo e più, alle quali vanno aggiunti gli esami, le riunioni didattiche, il tempo per la preparazione della lezioni e i tempi di spostamento per raggiungere la sede della lezione. Tutto questo si aggiunge al tempo che intendono dedicare all’assistenza. Ancora: la degenza di Medicina Interna si fa come 50 anni fa, in un modo a mio avviso superato. Alla fine degli anni ’90 avevo contratto drasticamente i tempi di degenza riducendo i costi e soddisfacendo i Pazienti, ma una volta trasferito a Cattinara non mi è stato permesso di continuare. L’attuale Capo Dipartimento di Medicina ha poi deciso di frammentare la Medicina Interna in molti rivoli di specialità da affidare in via esclusiva a Medici anche a tempo pieno in esse (il tutto a gestione del Corso di Laurea). Ma la Medicina Interna non è una sommatoria di specialità (la sommatoria di specialità si chiama “Ospedale”): la Medicina Interna è costituita da Medici che si occupano dell’intero l’ambito della scienza medica, medici che curano il Malato nella sua globalità, non un solo apparato o una malattia. Lo Specialista è assolutamente indispensabile nell’approfondimento diagnostico strumentale o nella fase terapeutica di alta complessità, ma nella prima fase diagnostica l’Internista è tuttora insostituibile. La Medicina Interna, a Trieste, sembra essere in scomparsa. 29 FULVIO ZORZUT La motivazione profonda della riforma è che il tasso di fecondità della popolazione autoctona non è in grado di garantire il ricambio naturale e quindi mancano le risorse, per sostenere l’attuale Sistema Sanitario Regionale, in estrema sintesi. L’attuale riforma, per quanto riguarda il mio specifico campo di attività, la Prevenzione, non presenta grandi cambiamenti e questo lasciatemelo dire è un bene per tutta la città e la nostra Provincia. Di fatto avrete sempre gli stessi esperti, come il sottoscritto, triestino doc, ex Oberdanino, laureato in Medicina e Chirurgia a Trieste, qui anche specializzatosi in Igiene e Medicina Preventiva e che ha lavorato sempre a Trieste. Tutte cose che, oggi, in tempi di Erasmus, delocalizzazione dei cervelli ed esperienze all’estero, i nostri figli insegnano, appaiono anacronistiche quasi un’eresia, ma che permettono di conoscere molto bene il tessuto sociale e sanitario epidemiologico locale e questo per uno che si occupa della salute pubblica dei triestini, è innegabilmente un valore aggiunto. Perciò mi sentirete ancora esprimere pareri sulla prossima epidemia all’orizzonte, rassicurando o più raramente allarmando, oppure gestire gli inconvenienti igienici o vigilare sulle strutture sanitarie cittadine, eccetera. Il Dipartimento di Prevenzione non è riformato ci sarebbero potute essere delle modifiche solo nel caso di una fusione a freddo con Gorizia, come si paventava negli anni passati quando si parlava di Area Vasta ed invece Gorizia si accorpa con Palmanova. Il Dipartimento di Prevenzione che al suo interno ingloba Igiene Pubblica, Veterinaria, Medicina Legale e Medicina del Lavoro ha delle peculiarità specialistiche previste da una legge dello Stato per cui non è modificabile da norme locali. La novità è la realizzazione di un costituendo servizio di Medicina dello Sport. La criticità, nel mio campo, è più subdola e non destinata alle cronache, silenziosa e progressiva. Non c’è ricambio generazionale. Nella mia Struttura di Igiene, Sanità Pubblica e Prevenzione Ambientale ho altri 5 medici tutti di età similare, per cui è facile prevedere un esodo che sarà, anno più anno meno, simultaneo e silenzioso con gravissima perdita di professionalità. Quella che ovviamente, non s’impara sui libri ma è un distillato che deriva dall’esperienza. FRANCO PERO’ Il nuovo Decreto ministeriale relativo alle strutture teatrali Giovedì 26 marzo Franco Però, nato a Trieste nel 1950 si è laureato in Lettere Moderne presso l’ateneo triestino con una tesi intitolata “L’attività scenografica a Trieste dall’ultimo quarto del Settecento alla fine del periodo postromantico”. Ha una lunga esperienza di prestazioni artistiche nel mondo del teatro, in primo luogo come regista. Spettacoli da lui firmati sono andati in scena sul territorio nazionale, diversi sono stati prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da altri teatri della città e della regione. E’ Direttore artistico del Rossetti, il Teatro Stabile del FVG. Il Ministero dei Beni Culturali ha presentato, dopo valutazioni con esperti del settore e responsabili regionali del settore teatrale, un Decreto Ministeriale che, sebbene investa ufficialmente solo la sfera amministrativa, di fatto rappresenta un cambiamento notevole nella struttura del mercato teatrale del paese. Costruendo nuovi raggruppamenti in cui far confluire le varie tipologie di strutture teatrali - anche se tali raggruppamenti valgono solo ai fini dei contributi erogati dal Ministero - è chiaro che in qualche modo le varie categorie di Teatri Stabili pubblici, Teatri Stabili privati, teatri di innovazione etc. vengono messe in qualche modo in discussione, poiché creando le categorie di Teatri Nazionali (TN), Teatri di Rilevante Interesse Culturale (TRIC), Centri di Produzione, Circuiti Multimediali, Imprese Teatrali – solo per elencarne le principali -, succederà che strutture appartenenti precedentemente alla medesima categoria, d’ora in avanti potranno trovarsi in raggruppamenti diversi; ma sempre, solo nei confronti del contributo ministeriale: con una situazione, quantomeno iniziale, di notevole confusione. 30 In questo momento, il Ministero non ha ancora definito tutte le nuove collocazioni delle imprese teatrali – uso il termine in senso generico -, ma sappiamo che, almeno per quanto concerne la nostra regione, ha accettato la richiesta di TRIC avanzata dal Teatro Stabile del FVG, nonché collocato d’autorità nella stessa categoria il Teatro Stabile Sloveno / SSG – e mi sembra cosa dovuta, visto l’importanza culturale di tale struttura -; non ha invece accettato la stessa domanda per il CSS/Teatro Stabile di Innovazione di Udine, ponendolo nei Centri di Produzione e lo stesso dicasi per La Contrada – il Teatro Stabile a iniziativa privata di Trieste -, in questo caso aprendo una delicata querelle, poiché La Contrada, in prima istanza, non è stata collocata neppure nella categoria dei Centri di Produzione; credo tuttavia che sarà necessario attendere le motivazioni della scelta della Commissione Ministeriale, prima che la Struttura in questione valuti l’opportunità di fare ricorso. Un’ultima precisazione; nei primi mesi del mio incarico, si era valutata la possibilità di unire il Teatro Stabile del FVG con un’altra struttura regionale, in modo da chiedere l’appartenenza al raggruppamento dei cosiddetti Teatri Nazionali; individuata nel CSS la struttura di riferimento, si era passati alla verifica concreta di tale opportunità; verifica che aveva dato, al momento, esito negativo, (strutture troppo differenti, tanto dal punto di vista organizzativo, quanto di conduzione interna generale) lasciando quindi ai due teatri la possibilità di presentare le domande al Ministero per i raggruppamenti valutati più consoni agli stessi. Il Teatro Rossetti 31